Scritto da: :   Zac Poonen Categorie :   La Chiesa Discepolo
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Questa settimana continuiamo il nostro studio su cosa significa adempiere a entrambi gli aspetti della Grande Commissione. La settimana scorsa abbiamo visto che la prima condizione del discepolato è un amore supremo per Cristo, in cui amiamo Cristo più dei nostri genitori, più delle nostre mogli, più dei nostri figli, più di ogni fratello e sorella nel nostro rapporto di sangue o all'interno della chiesa, e più della nostra stessa vita.

La seconda condizione del discepolato viene scritta nel Vangelo secondo Luca 14:27: “E chi non porta la sua croce e non viene dietro a Me, non può essere Mio discepolo.”

Anche in questo caso, Gesù è categorico: “non può.”

Cosa significa portare la croce ogni giorno? Gesù ha detto “la propria croce”; non devo portare la croce di Gesù Cristo e non devo portare la croce di nessun altro, ma devo portare la mia croce. Gesù lo spiega così nel Vangelo secondo Luca 9:23: “Se qualcuno vuole venire dietro a Me, rinneghi sé stesso, prenda la sua croce ogni giorno e Mi segua”.

Nel Vangelo secondo Luca 9:23 viene aggiunta la parola “ogni giorno”, che trova la sua applicazione anche nel Vangelo secondo Luca 14:27. Se dobbiamo prendere una croce ogni giorno della nostra vita e seguire Cristo, deve voler dire che anche Cristo ha portato una croce quotidianamente. Altrimenti come potrebbe chiedermi di seguirlo ogni giorno prendendo la mia croce?

Durante la vita terrena del nostro Signore Gesù c’è stata quotidianamente una croce che ha portato nel Suo cuore, che è culminata nella croce fisica che lo ha portato sul Calvario. Dobbiamo capire cosa fosse questa croce interiore perché, se non prendo quella croce nella mia vita -- non posso essere un discepolo.

Oggi giorno non usiamo molto la parola “croce” perché è diventato un simbolo della Cristianità. Le persone hanno croci d’oro o d’avorio, ma nei giorni in cui Gesù parlava della croce, era il mezzo più orribile per giustiziare le persone che i Romani avessero inventato. Oggi un simbolo più appropriato potrebbe essere la corda del boia, la sedia elettrica o la ghigliottina. La croce era il simbolo dell'esecuzione, di un uomo messo a morte perché criminale. Solo i criminali venivano crocifissi.

Gesù parlava di qualcosa in noi che doveva essere messo a morte ogni giorno se dobbiamo seguirlo. Di cosa si tratta? Gesù faceva riferimento alla nostra vita, alla vita dell’io: “Se uno ama la propria vita (il proprio essere egocentrico), la perderà”.

Questa è la croce che dobbiamo prendere, quella in cui il nostro io viene crocifisso ogni giorno. Dove ogni giorno diciamo, usando le parole che Gesù usò nel Getsemani, “non la Mia volontà ma la Tua.” La forza del mio io si trova nella mia volontà. Voglio fare la mia volontà, qualsiasi cosa mi piaccia. Questa è la radice del peccato e se non viene messa a morte, allora non sto prendendo la croce.

È qualcosa che deve essere fatto ogni singolo giorno. È solo allora che posso essere un discepolo. Non devo necessariamente dire quelle parole ogni giorno, ma devo avere questa attitudine, “Oggi non farò mai la mia volontà. Farò solo la volontà di Dio.” È una delle cose che Gesù ci ha insegnato a pregare, “Che sia fatta la Tua volontà come in cielo così in terra.”

In cielo, nessuno degli angeli fa la propria volontà. Aspettano sempre Dio per vedere cosa Dio vuole che facciano, e questo è ciò che fanno ogni singolo giorno in cielo. Se vogliamo che i nostri giorni siano come quelli del cielo sulla terra, se vogliamo che la nostra vita sia una vita celeste, ecco il segreto: “Sia fatta la Tua volontà come in cielo così in terra”.

In altre parole, l'atteggiamento di un discepolo nei confronti del Signore è: “Signore, non voglio mai fare la mia volontà in nulla. Non voglio sposare chi mi piace; non voglio accettare il lavoro che mi piace; non voglio vivere dove mi piace; voglio sapere qual è la Tua volontà, in ogni singolo ambito. Quando qualcuno mi tratta male, voglio reagire nel modo in cui Tu vuoi che reagisca, e non nel modo in cui la mia carne, il mio ego, vuole reagire”.

Questo è il significato di prendere la croce ogni singolo giorno, e Gesù dice che, se non fai questo, allora assolutamente “non puoi essere Suo discepolo.”

Sapendo che Gesù ha dato l'altra metà del Grande Incarico nel Vangelo secondo Matteo 28, trovate che i credenti che avete incontrato stiano camminando in questo modo di prendere la croce ogni singolo giorno, di morire a sé stessi ogni singolo giorno? E voi lo state facendo? Questa è la prova di quanto poco la Commissione data nel vangelo secondo Matteo 28:19 sia presa sul serio dai Cristiani.