La Bibbia ci dice di ringraziare per ogni cosa, in tutte le circostanze e anche per tutte le persone.
"Ringraziando continuamente per ogni cosa Dio Padre, nel nome del Signore nostro Gesù Cristo” (Lettera agli Efesini 5:20).
"In ogni cosa rendete grazie; perché questa è la volontà di Dio in Cristo Gesù verso di voi” (Prima Lettera ai Tessalonicesi 5:18).
"Esorto dunque, prima di ogni altra cosa, che si facciano ringraziamenti per tutti gli uomini” (Prima Lettera a Timoteo 2:1).
Possiamo farlo con significato, solo se abbiamo visto l’assoluta sovranità di Dio.
Dio si prende cura di noi come si è preso cura di Gesù. La stessa grazia che ha aiutato Gesù, la stessa potenza dello Spirito Santo che ha permesso a Gesù di essere vittorioso, è disponibile per noi.
Giuda tradì Gesù, Pietro lo rinnegò, i Suoi discepoli lo abbandonarono, la moltitudine si girò contro di Lui, fu trattato ingiustamente, accusato falsamente e portato alla crocifissione. E nonostante questo, sulla via del Calvario, riuscì a girarsi verso la moltitudine e dire, “Non piangete per me, ma piangete per voi stesse e per i vostri figli” (Vangelo secondo Luca 23:28).
Non c’era traccia alcuna di autocommiserazione in Lui.
Sapeva che il calice che stava bevendo gli era stato mandato da Suo Padre. Giuda Iscariota era soltanto il messaggero che aveva portato il calice. E così poté guardare Giuda con amore e chiamarlo "Amico." Non sarai in grado di fare lo stesso, a meno che tu non abbia fede nella totale sovranità di Dio.
Gesù disse a Pilato, “Tu non avresti alcuna autorità su di me, se ciò non ti fosse stato dato dall’alto” (Vangelo secondo Giovanni 19:11).
Era questa certezza che premise a Gesù di camminare attraverso questo mondo come un re, con dignità. Gesù visse con quella dignità spirituale e morì con la stessa dignità.
Ora noi siamo chiamati a “camminare come ha camminato Gesù.” E Mentre Egli "rese la buona testimonianza" davanti a Pilato, anche noi dobbiamo rendere la nostra testimonianza davanti a una generazione incredula.
Paolo disse a Timoteo nella Prima Lettera di Timoteo 6:13-14 “Al cospetto di Dio che dà vita a tutte le cose, e di Cristo Gesù che rese testimonianza davanti a Ponzio Pilato con quella bella confessione di fede, ti ordino di osservare questo comandamento da uomo senza macchia, irreprensibile fino all’apparizione del nostro Signore Gesù Cristo.”
Come abbiamo già visto, il bene ultimo a cui Dio sta lavorando è renderci partecipi della Sua natura, della Sua santità. Nella Sua meravigliosa sovranità, Egli si serve di chiunque incroci il nostro cammino per adempiere il Suo scopo. Ecco perché possiamo rendere grazie per TUTTI gli uomini.
Perché Dio permette a quel vicino problematico, a quel parente assillante e a quel capo tirannico di continuare a infastidirti? Potrebbe facilmente rimuoverli altrove o persino togliere loro la vita, rendendo così la tua esistenza più confortevole. Ma Egli non fa nulla di tutto ciò. Perché? Perché vuole usarli per santificarti. Potrebbe persino voler salvare loro — attraverso te.