Scritto da: :   Zac Poonen Categorie :   La casa Conoscere Dio Discepolo
WFTW Body: 

L’onore e il privilegio più grande per un uomo è quello di compiere la volontà di Dio. Questo è quello che il Signore Gesù ha insegnato ai Suoi discepoli. Una volta Gesù disse che solo quelli che avrebbero fatto la volontà di Suo Padre sarebbero entrati nel regno dei Cieli (Vangelo secondo Matteo 7:21). Disse inoltre, che i Suoi veri fratelli e sorelle sarebbero coloro che fanno la volontà di Dio (Vangelo secondo Matteo 12:50). Questa enfasi fu debitamente trasmessa dagli apostoli alla loro generazione. Pietro dichiarò che Dio libera gli uomini dal potere del peccato per permettergli di fare la Sua volontà (Prima Lettera di Pietro 4:1,2). Paolo affermava che i credenti sono creati nuovi in Cristo Gesù così da poter camminare nel sentiero che Dio ha già tracciato per loro. Per questo nella lettera ai Cristiani di Efeso li esorta a non essere stolti e a capire quale fosse la volontà del Signore per le loro vite (Lettera agli Efesini 2:10; 5:17). Pregò per i Cristiani Colossesi affinché fossero riempiti della conoscenza della volontà di Dio. Disse loro che anche il suo collaboratore Epafra pregava per loro affinché potessero compiere tutta la volontà di Dio (Lettera ai Colossesi 1,9; 4,12). L'apostolo Giovanni insegnava che solo coloro che facevano la volontà di Dio sarebbero rimasti in eterno (Prima Lettera di Giovanni 2:17).

Atti degli Apostoli 13:22 sembra suggerire che Davide fosse chiamato “uomo secondo il cuore di Dio” perché desiderava fare solo la volontà di Dio. Davide stesso ci dice altrove che si dilettava a fare la volontà di Dio (Salmo 40:8). Non era un uomo perfetto. Commise molti peccati, alcuni molto gravi, per i quali Dio dovette punirlo severamente. Eppure, Dio lo ha perdonato e si è compiaciuto di lui, perché in fondo Davide voleva fare tutta la volontà di Dio. Questo ci incoraggia a credere che, nonostante le nostre imperfezioni, anche noi possiamo essere uomini e donne secondo il cuore di Dio, se solo il nostro cuore è disposto a fare la Sua volontà.

Il Nuovo Testamento esorta i credenti a camminare come Gesù ha camminato, seguendo il Suo esempio. Il principio guida dell’intera vita di Gesù e del Suo ministero era quello di fare la volontà di Suo Padre. Non si spostava fino a quando riceveva indicazioni da Suo Padre. E quando si spostava non temeva le minacce dei Suoi nemici e nemmeno le richieste dei Suoi amici potevano fermarlo dal fare quello che Suo Padre gli richiedeva. Il Suo cibo quotidiano era quello di compiere la volontà di Suo Padre (Vangelo secondo Giovanni 4:34). Come gli uomini bramano il cibo per nutrire il proprio corpo, così Gesù bramava fare la volontà di Colui che lo aveva mandato. Ogni credente dovrebbe avere una fame simile per compiere la volontà di Dio. Come è facile pregare, “Che sia fatta la Tua volontà in terra come è in Cielo,” e poi fare proprio come ci pare, senza cercare la guida di Dio nelle nostre vite quotidiane.

La Bibbia insegna che Dio ha un piano specifico per ciascuna delle nostre vite (Lettera agli Efesini 2:10). Ha pianificato una carriera per noi, ha scelto un compagno di vita per noi e ha persino pianificato dove dovremmo vivere e cosa dovremmo fare ogni giorno. In ogni caso, la Sua scelta deve essere la migliore, perché ci conosce così bene e prende in considerazione ogni fattore. È quindi più saggio cercare la Sua volontà in tutte le questioni, grandi e piccole.

Molti hanno fatto naufragare la loro vita non avendo cercato la volontà di Dio fin dalla giovinezza. È infatti “bene per un uomo che porti il giogo nella sua giovinezza” (Lamentazioni 3:27). Nel Vangelo secondo Matteo 11:28-30 , Gesù ci invita a prendere il Suo giogo su di noi. Cosa significa prendere il giogo? I buoi che vengono usati per arare i campi sono tenuti insieme da un giogo sul collo. Quando un nuovo bue deve essere addestrato all'aratura, viene aggiogato a un bue esperto. Il nuovo bue è così costretto a camminare nella stessa direzione e alla stessa velocità del bue più anziano. Questo è ciò che significa prendere il giogo di Gesù su di noi. Dovremo camminare con Gesù sulla strada che gli piace, senza mai affrettarci a fare qualcosa senza la Sua guida, né restare indietro quando ci chiama a un nuovo passo di obbedienza. Pochi comprendono questo significato del giogo. Pochi ancora sono disposti ad accettarlo. Il bue è costretto dal suo padrone a prendere il giogo sul collo. Ma Gesù ci invita. Non c'è nessuna costrizione. Quanto siamo stolti a rifiutare questo invito! Preferiamo prendere il giogo pesante della nostra volontà, con le sue frustrazioni, le sue sconfitte e i suoi rimpianti, piuttosto che il giogo leggero di Gesù, che porta la vera libertà e un profondo riposo!

Di Enoc leggiamo che “camminò con Dio” (Genesi 5:22) – e dunque, non si affrettò né rimase indietro, ma camminò nel sentiero stabilito da Dio come uno sotto il giogo - per trecento anni. Di conseguenza, Dio testimoniò di essersi compiaciuto della vita di Enoc (Lettera agli Ebrei 11:5). Questo è l'unico modo per piacere a Dio: vivere e muoversi sotto il Suo giogo, nella Sua perfetta volontà. Solo così potremo stare davanti a Lui senza rimpianti quando tornerà.

È possibile per un credente mancare la perfetta volontà di Dio per la sua vita. Saulo fu scelto da Dio per essere re di Israele, ma alla fine, a causa della sua impazienza e disobbedienza, Dio dovette respingerlo. È vero, rimase sul trono ancora per qualche anno, ma aveva mancato la volontà di Dio sulla sua vita. Salomone è un altro esempio. Egli piacque a Dio nei primi anni, ma se ne allontanò in seguito sposando donne pagane. Per due volte nel Nuovo Testamento siamo esortati a prendere esempio dall'esempio degli Israeliti che perirono nel deserto. La volontà perfetta di Dio per loro era che entrassero in Canaan. Ma tutti loro, eccetto due, hanno mancato la volontà di Dio a causa dell'incredulità e della disobbedienza (Prima Lettera ai Corinzi 10:1-12; Lettera agli Ebrei 3:7-14). Allo stesso modo, molti credenti hanno mancato il piano perfetto di Dio per la loro vita a causa della disobbedienza e del compromesso, spesso nel matrimonio o nella scelta di una carriera.

Ognuno di noi ha una sola vita. Beato l'uomo che, come Paolo, può dire alla fine di essa di aver portato a termine il compito assegnatogli da Dio (Seconda Lettera a Timoteo 4:7).

"Il mondo e tutti i suoi desideri passionali un giorno scompariranno. Ma l'uomo che segue la volontà di Dio fa parte del Permanente e non può morire” (Prima Lettera di Giovanni 2:17 versione J.B. Phillips).

"Vivete quindi la vita con il dovuto senso di responsabilità, non come uomini che non conoscono il significato e lo scopo della vita, ma come coloro che lo conoscono. Utilizzate al meglio il vostro tempo, nonostante le difficoltà di questi giorni. Non siate vaghi, ma afferrate fermamente ciò che sapete essere la volontà di Dio” (Lettera agli Efesini 5:15-17 versione J.B. Phillips).