Scritto da: :   Zac Poonen Categorie :   La casa La Chiesa Discepolo
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Il peso che ho sul cuore è quello di portare un equilibrio nella questione dell'adempimento della Grande Missione. Tutti i Cristiani sanno quanto sia importante adempiere a quello che è noto come “la Grande Missione”, che Gesù diede ai Suoi discepoli poco prima di lasciare questa terra.

La prima parte della Grande Missione si trova nel Vangelo secondo Marco 16:15, “Andate per tutto il mondo, predicate il vangelo a ogni creatura. Chi avrà creduto e sarà stato battezzato sarà salvato; ma chi non avrà creduto sarà condannato.” Ma c’è un’altra parte di questa Commissione – che si trova nel Vangelo secondo Matteo 28:18-20. “Ogni potere mi è stato dato in cielo e sulla terra. Andate dunque e fate miei discepoli tutti i popoli battezzandoli nel nome del Padre del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro a osservare tutte quante le cose che vi ho comandate. Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, sino alla fine dell’età presente.”

Ho osservato il Cristianesimo – Cristiani nati di nuovo, missioni Cristiane e chiese Cristiane – per gli ultimi 52 anni dopo essere nato di nuovo e trovo che la maggior parte dei Cristiani enfatizza l’aspetto della Commissione di cui si legge nel Vangelo secondo Marco 16:15. Realmente pochi invece, enfatizzano l’altra parte, Matteo 28:19. Secondo me, il 99% si concentra su Marco 16:15, mentre solo l'1% circa dà la priorità a Matteo 28:19-20. Per usare un'illustrazione, è come se un centinaio di persone cercasse di trasportare un tronco, con 99 persone a un'estremità del tronco e solo una persona all'altra estremità, che lotta per tenere in piedi l'estremità. È così che la vedo io.

Così ho scoperto che l'incarico che il Signore mi ha dato quando ho iniziato a insegnare la Parola nel momento in cui Dio mi ha dato questo dono, è stato quello di enfatizzare l'altro aspetto del Grande Mandato, quello che viene adempiuto solo da circa l'1%, perché il vero equilibrio dovrebbe essere 50-50. La prima parte della Grande Missione è quella che conosciamo come evangelizzazione. In genere si chiama lavoro missionario e spesso richiede di andare in zone non raggiunte. È molto importante portare il messaggio del Vangelo (che l'uomo è nel peccato, che tutti hanno peccato e sono venuti meno alla gloria di Dio, che Cristo è morto per i peccati del mondo, che Lui è l'unica via d'accesso al Padre, che Cristo è risorto dai morti, che chi crede in Lui ed è battezzato sarà salvato e che chi non crede sarà condannato) in queste aree non raggiunte.

Ma il Signore si vuole fermare qui? Una volta che una persona ha creduto, ha accettato il fatto di essere un peccatore, che si riconosce peccatore e che riceve Cristo come suo salvatore, finisce qui? Per niente. Nel Vangelo secondo Matteo 28:19, Dio ci chiede di andare in tutte le nazioni e fare discepoli.

I primi apostoli che udirono per la prima volta questo incarico non avevano dubbi su cosa si intendesse per “discepoli”, perché Gesù lo aveva spiegato loro molto chiaramente in Luca 14. Quando Gesù vide una grande moltitudine di persone venire con lui, come si legge in Luca 14:25, si voltò e disse alcune delle parole più dure che avesse mai rivolto a qualcuno.

Nelle prossime settimane, daremo uno sguardo più approfondito a ciascuna di queste “condizioni del discepolato”. È bene esaminare noi stessi: siamo entrati nel discepolato come lo definisce Gesù? E abbiamo un giusto equilibrio nella nostra comprensione del Grande Mandato e dell'enfasi che Gesù pone sul discepolato?