Scritto da: :   Zac Poonen Categorie :   La casa La Chiesa Conoscere Dio
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“Quanto ai santi che son sulla terra, essi sono la gente onorata in cui ripongo tutta la mia delizia” (Salmi 16:3).

Cosa vuol dire in modo pratico “deliziarsi” nei santi? Una recente esperienza nella nostra famiglia mi ha aiutato a vedere questo verso in una luce diversa, e mi ha aiutato a capire quanto questo atteggiamento sia prezioso per il Signore.

Una storia vera: la nostra bambina di un anno stava per imparare a camminare. Spesso si aggrappava ai mobili per stabilizzarsi, ma non aveva mai affrontato nemmeno un corridoio senza sostegno.

Poi, un giorno speciale, si è lasciata andare e ha iniziato un viaggio sorridente ma traballante attraverso il soggiorno, verso il punto in cui mi trovavo. Ero entusiasta! Ho iniziato a fare il tifo per lei, ansiosa di vedere se ce l'avrebbe fatta nel suo primo tentativo di attraversare la stanza.

Ma poi è successo qualcosa di totalmente inaspettato, che ha amplificato la mia gioia ad un livello molto superiore. No, la bambina non ha improvvisamente iniziato a saltare; sua sorella maggiore si è messa a fianco a me e si è unita a me nel fare il tifo per lei. Sono rimasto sbalordito nel vedere quanto la mia gioia sia aumentata quando ho visto che una delle mie ragazze più grandi condivideva la mia gioia per la bambina.

Onestamente, forse mi ha fatto più piacere la gioia della bambina più grande che il tentativo della piccola di camminare!

Questa storia si è ripetuta molte volte in varie forme negli ultimi anni, e mi colpisce sempre la lezione: quando i miei figli si dilettano l’uno con l’altro – nella crescita di ciascuno, nei loro doni unici, ecc. – questo porta una gioia speciale al mio cuore da padre. E questo mi ha insegnato qualcosa sul come poter portare una gioia speciale al cuore di mio Padre in cielo, quando mi diletto nel vero amore per i miei fratelli e sorelle in Cristo.

È facile pensare, nelle nostre menti “correttamente” istruite e sofisticate, che qualcosa come il piacere per gli altri membri della famiglia di Dio sia al di sotto della portata dell'amore per Cristo. Eppure, vediamo alcune delle espressioni più coraggiose di amore per gli altri membri della famiglia di Dio provenire dal cristiano più maturo:

“Così, nel nostro grande affetto per voi, eravamo disposti a darvi non soltanto il vangelo di Dio, ma anche le nostre proprie vite, tanto ci eravate cari .” (Prima Lettera ai Tessalonicesi 2:8).

“ti prego per mio figlio che ho generato mentre ero in catene, per Onesimo… Te lo rimando, lui, che amo come il mio cuore.” (Lettera a Filemone 1:10, 12).

“È stato ammalato infatti, e ben vicino alla morte; ma Dio ha avuto pietà di lui, e non soltanto di lui, ma anche di me, perché io non avessi dolore su dolore.” (Lettera ai Filippesi 2:27).

“L’occhio non può dire alla mano: ‘Non ho bisogno di te’; né il capo può dire ai piedi: ‘Non ho bisogno di voi’. Ma Dio ha formato il corpo in modo da dare maggior onore alla parte che ne mancava perché non ci fosse divisione nel corpo, ma le membra avessero la medesima cura le une per le altre .” (Prima Lettera ai Corinzi 12:21, 24-25).

“Infatti Dio mi è testimone come io vi ami tutti con affetto profondo in Cristo Gesù .” (Lettera ai Filippesi 1:8).

“Perché ora, se state saldi nel Signore, ci sentiamo rivivere.” (Prima Lettera ai Tessalonicesi 3:8).

È una grande sfida per me considerare l’esempio dell’amore di Paolo per la chiesa. È facile dire “amo la chiesa;” un’altra cosa è confrontare onestamente il mio affetto per altri specifici membri del corpo con l’esempio qui riportato. Mi rallegro della crescita degli altri, o nei doni degli altri? Mi affianco al Signore (Che vive sempre per intercedere per loro – Lettera agli Ebrei 7:25), e faccio il tifo per i miei fratelli e sorelle in Cristo come mia figlia maggiore ha fatto per la bambina?

L’Opposto della Delizia

È veramente importante liberarsi da ogni forma di odio. Ma possiamo stupidamente congratularci con noi stessi e gloriarci del fatto che non abbiamo cattiveria verso gli altri, che non spettegoliamo, o che non accusiamo ecc., e pensare che questi siano gli opposti della delizia. Ma ho notato che c’è un opposto molto più pericoloso della gioia da cui guardarsi, e questo è l’indifferenza.

“‘Perché’, dicono essi, ‘quando abbiamo digiunato non ci hai visti? Quando ci siamo umiliati, non lo hai notato?’ (Il Signore risponde,) Ecco, nel giorno del vostro digiuno voi fate i vostri affari ed esigete che siano fatti tutti i vostri lavori... Il digiuno che Io gradisco non è forse questo: che si spezzino le catene della malvagità, che si sciolgano i legami del giogo, che si lascino liberi gli oppressi e che si spezzi ogni tipo di giogo? Non è forse questo: che tu divida il tuo pane con chi ha fame, che tu conduca a casa tua gli infelici privi di riparo; che quando vedi uno nudo, tu lo copra e che tu non ti nasconda a colui che è carne della tua carne? Allorala tua luce spunterà come l’aurora, la tua guarigione germoglierà prontamente; la tua giustizia di precederà; la gloria del Singore sarà la tua retroguardia (Isaia 58: 3, 6-8).

Il peccato che Dio dichiarò a coloro che lo cercavano giorno dopo giorno (Isaia 58:1-2) era il peccato della noncuranza, dell’indifferenza, della negligenza. Volevano conoscere Dio, prendevano piacere a conoscere le Sue vie, ma nonostante questo erano colpevoli perché pensavano che quella ricerca non avesse nulla a che vedere con i loro fratelli e sorelle! Pensavano di poter cercare Dio ed essere indifferenti nei confronti della Sua famiglia!

Mentre camminiamo con il Signore, è certo che Lui voglia affrontare i peccati di commissione (come l’odio, l’accusa, ecc.), ma soprattutto vuole affrontare i peccati di omissione, specialmente la mancanza di amore nei nostri cuori. Il Suo desiderio non è solamente quello di riempirci con il suo amore per il nostro bisogno, ma di riempirci per renderci traboccanti per gli altri (Vangelo secondo Giovanni 7:38). È difficile da credere, ma la Parola di Dio dice che l’indifferenza è in realtà PEGGIO dell’odio vero e proprio: - “Io conosco le tue opere, tu non sei né freddo né fervente. Oh, fossi tu pur freddo o fervente! Così, perché sei tiepido e non sei né freddo né fervente io ti vomiterò dalla Mia bocca” (Apocalisse 3:15-16) – Dio, in realtà preferisce la freddezza alla tiepidezza!!

Ho notato che è molto più facile concentrarsi sulle “cose commesse” (gli errori che sto commettendo) piuttosto che vedere ciò che sto trascurando (le mie omissioni). Ma Dio non si accontenta di liberare del male (“freddezza”), per poi lasciarci indifferenti (“tiepidi”); vuole inondarci di bene (il Suo amore ardente); e la fase critica che dobbiamo cercare di attraversare con la Sua grazia è il deserto del vuoto, della tiepidezza, della noncuranza e dell'indifferenza.

“Quando lo spirito immondo esce da un uomo, si aggira per luoghi aridi, cercando riposo, e non trovandone, dice: ‘Ritornerò nella mia casa dalla quale sono uscito’. E, quando arriva, la trova spazzata e adorna. Allora va e prende con sé altri sette spiriti peggiori di lui ed entrano ad abitarla; e l’ultima condizione di quell’uomo diventa peggiore della prima . (Vangelo secondo Luca 11:24-26).

Nel corpo di Cristo, dobbiamo vedere la non curanza pericolosa tanto quanto l’odio per le nostre anime. Se così sarà, chiederemo al Signore di darci rivelazione sulla nostra indifferenza verso altri fratelli e sorelle. Che la Sua bontà ci porti a pentirci di tutta la mancanza di amore, e che inondi i nostri cuori con la pienezza della Sua delizia nella Sua famiglia. Mi ha benedetto enormemente riflettere sulla mia esperienza di gioia amplificata come padre e ricordare che, condividendo il cuore di Dio per gli altri membri della sua famiglia, abbiamo l'opportunità di amplificare la Sua gioia.

“Questo è il Mio comandamento, che vi amiate gli uni gli altri, come io ho amato voi .” (Vangelo secondo Giovanni 15:12).

“La fine di tutte le cose è vicina… Soprattutto, abbiate amore intenso gli uni per gli altri, perché l’amore copra una gran quantità di peccati” (Prima Lettera di Pietro 4:7-8).

“Poiché l’iniquità aumenterà, l’amore dei più si raffredderà. Ma chi avrà perseverato (nell’ardente amore di Dio) sino alla fine, sarà salvato.” (Vangelo secondo Matteo 24:12-13).