È solo quando abbiamo raggiunto la fine di noi stessi, che siamo pronti a venire al Signore. Gesù invitava le persone a sé dicendo, “Venite a me, voi tutti che siete affaticati e oppressi” ( Vangelo secondo Matteo 11:28). Gesù non invita tutti a venire a sé. Qui lo vediamo invitare solamente le persone che sono stufe delle loro vite sconfitte dal peccato. Il figliol prodigo tornò a suo padre solo quando ebbe “speso tutto quello che aveva” e “ nessuno gli dava niente” (Vangelo secondo Luca 15:16-18). Possiamo crescere spiritualmente solo quando arriviamo a quel punto delle nostre vite dove non ci interessa l’onore degli uomini, dove abbiamo smesso di lamentarci delle persone e delle circostanze – e siamo stufi delle nostre vite sconfitte. Questo è il vero ravvedimento.

Se così non accade saremo come neonati prematuri, che hanno bisogno di essere tenuti costantemente nell’incubatrice (sempre riscaldati e incoraggiati da altri). La nostra sicurezza non la dobbiamo trovare nemmeno nella chiesa ma solo nel Signore. Ezechiele 36:25-30 profetizza sulla vita abbondante che Gesù ci avrebbe dato sotto il nuovo patto. Nel verso 31 continua dicendo che quando arriveremo a quella vita, “ avremo disgusto di noi stessi a motivo delle azioni compiute nei giorni passati. ” Una delle caratteristiche principali di un uomo di Dio è che ha continuamente un grido dentro di sé che dice, “Me infelice. Come posso essere liberato totalmente dal peccato?” ( Lettera ai Romani 7:24 – parafrasi). Questa persona desidera costantemente essere liberata da tutta la contaminazione e persino dall’odore del peccato nella carne.

Dio ci vuole forti nel giorno dell’avversità (Proverbi 24:10). Ma dovete accrescere la conoscenza del Signore in questi tempi di pace, se volete essere forti nell’avversità.

Le vie di Dio non sono le nostre. Deve prima spezzarvi – attraverso molte frustrazioni e fallimenti – e vi manda dove sa che potete ottenere quell’educazione spirituale che ha in serbo per voi.

Nessuno di noi avrebbe mai pensato di mandare Mosè per 40 anni nel deserto a pascere le pecore, dovendo affrontare l’umiliazione di vivere con il suocero e lavorare per lui per tutti i 40 anni, per prepararlo così a diventare la più grande guida di Israele. Ma questo è il modo in cui Dio opera. Fece anche qualcosa di simile con Giacobbe prima di cambiarlo e trasformarlo in un principe di Dio (Israele). Il compito più difficile che Dio ha, è quello di spezzare un uomo, ma quando gli riesce, la potenza rilasciata da un uomo del genere sorpasserà di molto quella di un atomo che si rompe!

Paolo disse della sua esperienza, “Siamo abbattuti, ma ci alziamo e andiamo avanti ” (Seconda Lettera ai Corinzi 4:9– Living Bible). Dio ci permette di essere abbattuti di tanto in tanto. Ma non restiamo giù come gli altri. Ci alziamo e andiamo avanti. Dio ci dà anche un’educazione sulla santificazione attraverso l’essere abbattuti, in modo che risulti per il nostro meglio. Quindi continuo a proclamare la vittoria di Gesù e la sconfitta di Satana ancora di più, ovunque io vada. Alleluia!!