Per quanto riguarda Dio, molti che sono ultimi in questo mondo sono i primi ai Suoi occhi.

Questa è una verità sorprendente che emerge in sette parabole di Gesù:

1.NelVangelo secondo Matteo 20:1:I lavoratori che arrivarono all’undicesima ora, avendo sprecato quasi il 90% della loro vita (11 di 12 ore) sono stati pagati per primi.

2.Nel Vangelo secondo Luca 15:22 il figlio più giovane che aveva sperperato il 50% della ricchezza di suo padre (la sua eredità) e che aveva disonorato il nome di suo padre ha comunque ricevuto “la veste più bella” della casa e “l’anello” – entrambe cose che il fratello maggiore che si riteneva giusto, non ha ricevuto.

3.Nel Vangelo secondo Luca 7:41:la persona che avevapeccato di più(ed era stata perdonata di più)finì per amare di più (essendo perciò più vicina al Signore).

4.Nel Vangelo secondo Matteo 21:28: il figlio che inizialmente era ribelle finì per fare la volontà di suo padre, a differenza di suo fratello.

5.NelVangelo secondo Luca 15:3: La pecora smarrita si trovò più vicina al Pastore di tutte le altre pecore – perché il Pastore la portò sulle spalle.

6.NelVangelo secondo Luca 14:10:L’invitato, che si mise all’ultimo posto al matrimonio, ottenne il posto più importante.

7. Nel Vangelo secondo Luca 18:9:Il pubblicano disonesto che esteriormente era peggio del Fariseo, precedette quest’ultimo – perché Dio lo ha dichiarato giusto.

Tutte queste parabole portano un messaggio – molti che partono male finiscono per vincere il premio.

È importante come finiamo la gara e non come la iniziamo. Chi non si scoraggia e chi non si condanna per il brutto inizio della propria vita (come Paolo) finirà davanti ad altri che hanno cominciato bene. Questo dovrebbe incoraggiare tutti coloro che hanno rovinato la propria vita e non arrendersi mai allo scoraggiamento, ma ad andare avanti nella corsa.

Paolo aveva combinato un disastro nei primi 30 anni della sua vita, prima di incontrare Gesù. Ma decise di fare solo “una cosa” in seguito: insistere per diventare come Gesù – dimenticando tutti i suoi fallimenti e guardare solo in avanti per diventare come Gesù nel breve tempo che gli era rimasto sulla terra (Lettera ai Filippesi 3:13, 14). Questo include anche compiere il ministero che Dio gli aveva affidato. Alla fine della sua vita Paolo disse, “Ho finito la corsa ormai mi è riservata la corona di giustizia in cielo” (Seconda Lettera di Timoteo 4:7).

Ai Cristiani carnali di Corinto Paolo disse di “correre in modo da vincere il primo premio” (Prima Lettera ai Corinzi 9:24).

Anche quei Cristiani carnali potrebbero arrivare primi nella corsa Cristiana, se si pentissero e corressero con determinazione e disciplina. Questa è la speranza che noi come anziani dobbiamo dare a ogni Cristiano che ha fallito, se solo si pentirà e deciderà di spingersi verso il traguardo di diventare simile a Cristo, a ogni costo.