Scritto da: :   Zac Poonen Categorie :   La Chiesa Discepolo
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Dobbiamo stare attenti a non parlare contro le altre religioni e relativi idoli. Non dobbiamo nemmeno prenderci gioco di loro. Gesù non parlò mai di questioni simili, ma piuttosto dell’ipocrisia di coloro che dichiaravano di conoscere Dio.

Considerate l’esempio dell’apostolo Paolo: quando si trovava a Efeso a predicare la verità senza scendere a compromessi, ci fu un gran trambusto in città. Alla fine il segretario disse, “Quest’uomo no ha diffamato la nostra dea Diana” ( Atti degli Apostoli 19:37 – Trad. Ita.) Paolo predicava Cristo, non denunciando i falsi dei che le persone di Efeso stavano adorando. Il suo messaggio era positivo – cioè che Cristo li avrebbe potuti salvare dai loro peccati. Non era un messaggio negativo, improntato sul criticare i loro falsi dei e idoli. Così si comporta la saggezza Divina. È il Signore che libererà una persona dagli idoli, quando questa viene a Lui.

Questa è la saggezza che anche noi dobbiamo avere. Non dobbiamo criticare alcuna religione, le sue credenze o le sue pratiche. Questo NON è il nostro messaggio, predichiamo solo Cristo – Gesù Cristo crocifisso per i nostri peccati, risorto dai morti, che oggi vive in cielo e che presto tornerà a giudicare il mondo. Questo è il nostro messaggio – e chiamiamo tutti ad abbandonare i loro peccati e a ricevere Cristo come loro Signore e Salvatore. Ma NON forziamo nessuno a farlo. Questo è quello che dobbiamo predicare anche ai bambini. Dobbiamo invitarli ad accettare Cristo, non obbligarli. Dio dà libertà a tutti e anche noi dobbiamo lasciare liberi gli altri. Quando le persone ricevono Cristo genuinamente, le altre cose false nelle loro vite gradualmente cadranno via, perché lo Spirito Santo li convincerà del peccato.

La nostra chiamata è quella di proclamare Cristo come unico Salvatore del mondo. Dobbiamo anche parlare contro il peccato, giudicare noi stessi e prima esporre l’ipocrisia in mezzo a noi. Molti fratelli e sorelle zelanti qualche volta nel loro parlare e nelle loro preghiere nominano inutilmente altre religioni. Dobbiamo avvertire queste persone a stare attente a quello che dicono. È meglio parlare di “non-cristiani” piuttosto che usare il nome di una religione particolare. Dio non ha mandato Suo Figlio a condannare il mondo ma a salvarlo (Vangelo secondo Giovanni 3:17). La nostra chiamata è quella di seguire l’esempio di Gesù, cercando quindi sempre di salvare gli altri e non di condannarli.