ATTRAVERSO LA BIBBIA

Scritto da: :   Zac Poonen
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Capitolo 0
PERCHÉ DIO CI HA DATO LA BIBBIA

Prima di studiare la Parola di Dio, dobbiamo capire perché Dio ce l'ha data. È possibile studiare la Bibbia per dei motivi sbagliati - io penso che siano molti i Cristiani a farlo. Dobbiamo studiare le Scritture per lo stesso motivo per il quale ci sono state date da Dio.

Mentre stavo considerando questo studio attraverso tutta la Bibbia, stavo cercando di vedere nel cuore di Dio, e il verso che mi arrivò alla mia mente fu: "Dio ha così amato il mondo, che ha dato il Suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca." (Giovanni 3:16). Il motivo principale per cui Dio ci ha dato le Scritture, era di far sapere a tutte le persone che Dio li ama così intensamente da mandare Suo Figlio a salvarli dalla presa del peccato per portarli a vivere in comunione con Lui. Nel cuore di Dio c'è un grande desiderio che nessuno venga rovinato dal peccato e perisca.

Teniamolo a mente mentre studiamo la Parola di Dio. Anche se ci sono alcune cose nella Bibbia che non comprendiamo completamente, preghiamo, "Signore, vogliamo capire il Tuo cuore, anche se non capiamo il significato di ogni cosa nella Tua Parola".

Mentre studiamo le Scritture dobbiamo pregare per capire cosa c'è nel cuore di Dio. Possiamo essere presi da molti piccoli dettagli durante lo studio e così mancare di vedere il cuore di Dio. Dio rivela il Suo cuore nella Sua Parola.

Ma lo scopo di Dio non si ferma qui - proprio come la costruzione di un edificio non si ferma alle fondamenta. Leggiamo in 2 Timoteo 3:16, 17: "Ogni Scrittura è ispirata da Dio (soffiata da Dio) e utile a insegnare, a riprendere, a correggere, a educare alla giustizia, perché l'uomo di Dio sia completo (perfetto) e ben preparato per ogni opera buona."

Dio ha soffiato in questo libro, esattamente come ha soffiato in Adamo. Se Dio non avesse soffiato in Adamo, Adamo sarebbe stato solo un mucchio di polvere; e qualsiasi libro in cui Dio non ha soffiato è solo un mucchio di polvere.

La Parola di Dio ci è stata data:

  1. Per insegnarci - per mostrarci la via giusta.

  2. Per rimproverarci e sgridarci. Abbiamo bisogno di forti rimproveri per essere preservati sulla strada che ci porta a prendere sempre più parte alla Sua natura divina.

  3. Per correggerci quando sbagliamo strada, e dirigerci sulla strada giusta.

  4. Per addestrarci nella giustizia. È un manuale di addestramento.

Perciò vediamo che la Parola di Dio ci è stata data per cambiare il nostro carattere così da diventare uomini e donne di Dio.

Lo scopo finale è "che l'uomo di Dio sia adeguato" - perfetto e completo. Come un bicchiere d'acqua riempito fino all'orlo, il nostro carattere deve essere smussato, equilibrato e completo. Dobbiamo essere unti ed equipaggiati per servire Dio, così da poter fare ogni opera buona che Dio ha programmato per noi. Questo è lo scopo della Scrittura.

Quindi se studiate la Bibbia, dovete studiarla per queste ragioni.

Solo lo Spirito Santo può insegnarci la Parola di Dio. Lo stesso Spirito Santo che ha insegnato agli apostoli del I secolo vuole insegnare anche a noi nel XXI secolo. In questo modo ho studiato le Scritture fin dal momento in cui sono nato di nuovo nel Luglio del 1959. Non ho mai frequentato una scuola Biblica o un'università di teologia. Lo Spirito Santo mi ha insegnato la Parola di Dio mentre ci ho speso molte ore a studiarla. Quando Gesù camminò con i due discepoli sulla via per Emmaus, "spiegò loro le Scritture". Questo è quello che Gesù vuole fare per noi anche oggi mentre camminiamo con Lui. Quei discepoli scoprirono che i loro "cuori ardevano dentro di loro mentre il Signore spiegava loro le Scritture" (Luca 24:32). Questo è quello che ci accadrà anche a noi oggi quando lo Spirito Santo ci apre le Scritture.

Le verità che Dio rivela nella Sua Parola non possono mai essere noiose, perché Gesù non è mai noioso. Se camminiamo con il nostro Signore e Lo ascoltiamo allora i nostri cuori arderanno dentro di noi - perché vedremo la Gloria di Cristo nella Parola.

Sotto l'antico patto, le persone meditavano sulla Parola scritta di Dio. Ma adesso noi meditiamo sulla Parola diventata carne, il nostro Signore Gesù Cristo (Giovanni 1:14). Oggi vediamo la Gloria di Gesù mentre meditiamo (Vedi 2 Corinzi 3:18). Un uomo che guarda costantemente a quella Gloria sarà come un albero piantato vicino ai corsi d'acqua, e sarà sempre fecondo, anche nella vecchiaia porterà frutto (Salmi 1:3; 92:14). Questa è la volontà di Dio per ognuno di noi.

Proverbi 25:2 dice, "È la gloria di Dio nascondere le cose; ma la gloria dei re sta nell'investigarle". L'oro e i diamanti si trovano in profondità, molte centinaia di metri sotto la superficie terrestre. È lo stesso con le Scritture, le sue ricchezze sono nascoste in profondità. Noi siamo re in Cristo e la nostra gloria è quella di trovare questi tesori nascosti nella Parola di Dio.

Gesù una volta disse, "Ti rendo lode Padre, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e agli intelligenti, e le hai rivelate ai piccoli" (Matteo 11:25). Non dobbiamo essere intelligenti per capire le Scritture, ma dobbiamo avere dei cuori puliti, umili e fiduciosi, come i bambini. È la condizione del nostro cuore e non la nostra intelligenza che determina se capiamo o meno la Parola di Dio.

La Parola di Dio ci dà promesse in cui credere e comandamenti ai quali obbedire. Ha parole per rimproverarci e anche parole per confortarci.

Se non rendiamo la Bibbia la nostra autorità in tutte le questioni legate alla nostra fede, saremo sballottati di qua e di là fino a perdere la fede stessa.

Ci è stato detto dal salmista che Dio ha reso grande la Sua Parola oltre il Suo Nome (Salmo 138:2). Quindi rigettarla, ignorarla o trattarla con superficialità porterà a una incommensurabile perdita. Rispettarla vuol dire invece scoprire una porta per ricchezze inestimabili.

Quindi, con queste parole d'introduzione iniziamo il nostro studio della Parola di Dio.

Bangalore Zac Poonen

Novembre 2015


Capitolo 1
Genesi

LE ORIGINI

L

a parola 'Genesi' significa "principio". In questo libro leggiamo il principio della creazione, il principio dell'uomo, il principio del peccato nella razza umana, il principio della redenzione, il principio di due correnti, quella della religiosità e quella della spiritualità, il principio di Babilonia, il principio di Gerusalemme, il principio della religione contraffatta e di quella vera.

Le Scritture iniziano con le parole, "Nel principio Dio". Questo è come la nostra vita dev'essere ogni giorno. Dio deve essere al principio di ogni cosa nelle nostre vite, e non l'uomo. In ogni area della nostra vita - nei nostri obiettivi e nelle nostre ambizioni, in tutto - Dio deve essere al primo posto. Ovunque Dio trovi un uomo o una donna che gli daranno il primo posto in ogni ambito - nel lavoro, nelle finanze e nella vita quotidiana - non ci sarà limite a quello che Dio farà dentro ed attraverso questa persona.

La Creazione

Al Capitolo 1, abbiamo una descrizione della creazione. Notate due parole diverse che si trovano in questo capitolo - 'creato' e 'fatto'. C'è una differenza tra queste due parole. Dio creò la terra (1:1), ma fece il firmamento (1:7). Creò l'uomo (1:27) ma fece gli animali selvatici della terra (1:25). 'Fatto' fa riferimento a qualcosa che deriva da un qualcosa di già esistente, mentre 'creato' fa riferimento a qualcosa che non è mai esistito prima.

In principio Dio creò i cieli e la terra. Questo può essere successo milioni e milioni di anni fa - non lo sappiamo. Quando i cieli e la terra furono creati da Dio attraverso la Sua parola (Ebrei 11:3), Dio li fece perfetti. Niente di quello che Dio crea è imperfetto. Com'è successo che allora la terra diventò vuota, coperta di tenebre ed informe (1:2)? Dio non crea nulla di vuoto, oscuro ed informe. Diventò così perché qualcosa accadde tra i versi 1 e 2.

L'angelo Lucifero cadde e divenne il diavolo. Fu qui la prima volta che il peccato entrò nell'universo. Non è menzionato in questo punto perché la Bibbia non fu scritta per gli angeli, ma per l'uomo. Questo è il motivo per il quale la creazione dell'uomo viene menzionata nel primo capitolo, mentre la caduta di Lucifero è menzionata solo più tardi (in Isaia 14 e Ezechiele 28).

Quello che leggiamo nel resto del Capitolo 1 è il rifacimento della terra corrotta, rovinata, tenebrosa e vuota. Ma giungendo alla fine del capitolo la terra tornò ancora una volta ad essere bella. Tanto che Dio guardandola disse, "È molto buono". [1]

IlCapitolo 1ha un messaggio per tutti noi. Anche Satana è entrato nella razza umana ed ha reso l'uomo esattamente come descritto nel verso 2 - vuoto, tenebroso ed informe. Abbiamo perso l'immagine di Dio. Dio non creò Adamo in questo modo. Adamo fu creato perfetto. Ma arrivò il diavolo e rovinò l'uomo. Perciò Dio dovette iniziare a rifare l'uomo.

Oggi Dio si occupa di rifare l'umanità rovinata. Non importa quanto siate informi, tenebrosi o vuoti. Il Capitolo 1 ci insegna che Dio può rifarvi. Può farvi così perfetti che alla fine potrete riflettere perfettamente la Sua immagine e Dio stesso sarà in grado di dire di voi "Molto bene". Questo è il messaggio del primo capitolo della Bibbia.

Ma come ebbe luogo questo cambiamento? Se capite come è successo allora la stessa cosa può accadere anche nella vostra vita.

Dio parlò ogni giorno. Disse qualcosa il primo giorno. E disse qualcosa anche il secondo giorno. Parlò ogni giorno. Questo è quello che dovete notare nel primo capitolo della Bibbia - che il nostro Dio è un Dio vivente, che parla. Se volete essere trasformati, la cosa più importante di cui avete bisogno è sentire Dio che vi parla. "Non di pane soltanto vivrà l'uomo, ma di ogni parola che proviene dalla bocca di Dio". (Matteo 4:4) . Così è come Dio ha programmato che l'uomo vivesse. Perciò se non ascoltiamo quotidianamente la sua voce non saremo trasformati.

Dobbiamo sviluppare l'abitudine di ascoltare Dio. Dio parla ogni giorno. Ma molti credenti non lo ascoltano. Anche quelli che leggono la Bibbia ogni giorno non ascoltano Dio. Ascoltare Dio non è uguale a leggere la Bibbia. Potete leggere la Bibbia come se leggeste un romanzo o studiarla come studiereste un libro di chimica - e così non ascoltare mai quello che Dio sta cercando di dire al vostro cuore.

L'altra cosa che vediamo qui è che lo Spirito di Dio aleggiava sulla superficie delle acque (1:2). Dopo il sentire la voce di Dio, dovete permettere allo Spirito Santo di muoversi su di voi. Solo in quel momento potete essere trasformati. Fin dal principio vediamo lo Spirito Santo cooperare con la Parola di Dio. Solo lo Spirito Santo può cambiare l'uomo. Fu il lavoro in comunione tra la Parola di Dio e lo Spirito Santo che portò cambiamento e bellezza alla terra che era caduta nel caos.

Il grande bisogno che c'è nella Cristianità di oggi è quello di essere bilanciati. Molti credenti enfatizzano lo studio della parola di Dio, ma non enfatizzano allo stesso modo il dipendere dallo Spirito Santo. Se studiate la parola di Dio senza l'abilitazione dello Spirito Santo, sarete aridi come il deserto, come morti. Altri enfatizzano il ministero dello Spirito Santo, ma trascurano la Parola di Dio e vengono quindi portati fuori strada dalla loro emotività che confondono con il lavoro dello Spirito. Proprio come delle locomotive che sono uscite dai binari (dalla Parola di Dio), fischiano furiosamente e fanno un sacco di rumore, ma sono bloccati nel fango e non fanno progressi, questo perché non permettono alla parola di Dio di guidarli.

Perciò proprio nel primo paragrafo delle Scritture, vediamo che possiamo ricevere correzione ed istruzione nella giustizia per raggiungere la perfezione.

Al Capitolo 1:4 leggiamo che "Dio separò la luce dalle tenebre" . Questa separazione è ripetuta il quarto giorno (1:18). È una cosa molto importante, per questo motivo viene ripetuta. Quando Dio creò la luce, non volle che le tenebre si mischiassero con lei, ed è questo il motivo per cui operò questa separazione.

Molte persone immaginano che ogni separazione venga dal diavolo. Ma qui leggiamo che la prima persona a separare qualcosa fu Dio. La luce non può avere comunione con le tenebre. Quando la luce entra nei nostri cuori, la prima cosa che Dio vuole fare nelle nostre vite è quella di separarci da tutto quello che è tenebre. In 2 Corinzi 4:6 abbiamo un commento Divino sulla creazione della luce. Ci viene detto che fu una raffigurazione della luce della conoscenza della Gloria di Dio, che risplende nel volto di Gesù Cristo che entra nei nostri cuori. Poi, due capitoli più tardi, in 2 Corinzi 6:14-17, ci viene spiegata la necessità che abbiamo di separarci da tutto ciò che è tenebre. Il mondo è pieno di tenebre, e non ci deve essere traccia del mondo nei nostri cuori. Quando i Cristiani non si separano dalle tenebre generano confusione.

Quando Dio posizionò il sole e la luna al centro dei cieli, ancora una volta separò la luce dalle tenebre (1:18). In entrambe le occasioni leggiamo che "Dio vide che questo era buono". Solo quando siete separati da tutto ciò che è tenebre Dio può dire "questo è buono" , non altrimenti. Molti che hanno ricevuto la luce non si sono separati dalle tenebre. Questo è il motivo per cui hanno molti problemi nella loro vita Cristiana.

L'uomo fu creato il sesto giorno. Anche gli animali selvatici della terra furono creati lo stesso giorno, proprio prima di Adamo (verso 24). Quelle bestie furono fatte dalla stessa polvere dalla quale fu fatto l'uomo. Solo una cosa distingueva l'uomo da quelle bestie: Dio soffiò nell'uomo . È solo lo Spirito di Dio nell'uomo che lo innalza sopra il livello degli animali. Da questo impariamo che se smettiamo di vivere guidati dallo Spirito di Dio, scenderemo presto al livello degli animali! Dio fece l'uomo dalla polvere per insegnargli che non ha nessun valore, se non per il soffio di Dio.

Dio mantenne il settimo giorno come un giorno di riposo. Fu il settimo giorno per Dio, ma il primo giorno per l'uomo. L'uomo fu creato verso la fine del sesto giorno e quindi il suo primo giorno di vita fu un giorno di riposo. Con questo Dio stava cercando di insegnare all'uomo che prima deve stare in comunione con Dio e poi uscire a lavorare per Lui. Adamo ed Eva dovevano lavorare nel giardino dell'Eden solo dopo aver speso un giorno in comunione con il loro Dio. Questo è l'ordine Divino per l'uomo: Prima la comunione e poi il servizio. Prima Dio in Persona - e poi il lavoro di Dio. Dimentichiamo questo ordine a nostro pericolo. Questo fu il motivo per il quale Dio insegnò così fermamente ad Israele a rispettare il riposo del sabato. Oggi, rimane da vivere un riposo sabatico per il popolo di Dio (Ebrei 4:9).

Al Capitolo 1:28 Dio disse ad Adamo ed Eva "siate fecondi e moltiplicatevi". Come si aspettava lo facessero? Ovviamente avendo rapporti sessuali. Fu Dio a creare la funzione sessuale e a dire all'uomo di usarla per avere figli. La funzione sessuale nell'uomo era dunque compresa in quello che Dio alla fine dice essere "molto buono" (1:31). Vediamo quindi che il sesso nel matrimonio è qualcosa che Dio stesso ha determinato come "Molto buono". Il sesso non va bene fuori dal matrimonio ma molto bene al suo interno. Ci sono molti Cristiani che pensano che il sesso sia una cosa sporca anche nel matrimonio ed immaginano perciò di poter essere più santi se non sposati. Questo è in disaccordo con la Bibbia.

Quando Dio creò l'uomo lo benedisse (1:28). Non solo gli disse di essere fecondo, ma anche di dominare su ogni cosa. Vediamo quindi che Dio creò l'uomo per essere un sovrano, e non uno schiavo. Dio creò l'uomo per essere un vincitore, con ogni cosa sotto i suoi piedi. Nella Genesi , leggiamo del desiderio che Dio ha per l'uomo, cioè quello di governare . E nell' Apocalisse leggiamo il desiderio di Dio che ha per l'uomo, cioè che sia un vincitore (Apocalisse 21:7). Questa è la volontà originale che Dio ha per l'uomo, ma alla fine riesce a trovare pochi che compiono il Suo progetto e diventano vincitori. Lo scopo di Dio per voi è che governiate su tutto. Dio vuole che governiate sul peccato nella vostra vita, sulla vostra rabbia, sui vostri desideri e le vostre passioni. Vuole che poniate tutte queste sotto i vostri piedi. Dio non vi ha mai creati per essere schiavi. Vi ha creati per essere dei conquistatori e governatori. Questo può succedere in voi solo se Dio vi benedice (come leggiamo in 1:28).

Notate al Capitolo 1 che Dio esaminò il lavoro di ogni giorno e lo dichiarò come buono. (Non lo disse al secondo giorno perché fu il giorno in Satana fu espulso dall'immediata presenza Dio, ma gli fu permesso di dimorare nel secondo cielo). Anche noi dovremmo permettere a Dio di esaminare il nostro lavoro di ogni giorno, per vedere se riceve la Sua approvazione.

Al Capitolo 2 vengono dati più dettagli sulla creazione dell'uomo. Vediamo che Dio diede all'uomo tre doni - una coniuge (Eva), una casa in cui vivere (Eden) ed un lavoro da svolgere (come giardiniere). Queste sono tre cose che molti giovani cercano oggi. Dio era interessato a provvedere tutte queste tre cose per Adamo ed è interessato oggi a provvedere tutte queste tre cose per i Suoi figli. Adamo non ha nemmeno dovuto chiedere. Dio vide il bisogno di Adamo e provvide. Dio conosce anche il vostro bisogno di avere un coniuge, una casa ed un lavoro. Se camminate con Lui, provvederà per queste ed altre necessità.

Al Capitolo 2:11, 12, dice che l'oro nell'Eden era buono ! È solo alla presenza di Dio che l'oro è buono. Lontani da Dio, l'oro è una trappola e può essere una maledizione.

Al Capitolo 2:19, 20, leggiamo che Dio condusse gli animali da Adamo - affinché Adamo potesse dar loro dei nomi. Poi leggiamo queste parole: "ma per l'uomo non si trovò un aiuto che fosse adatto a lui." Questa frase sembra indicare che quando Adamo vide ognuno degli animali avere un suo simile come compagno, e quindi si domandò se uno di quegli animali potesse essere il compagno adatto per lui!! Il leone aveva la sua leonessa, l'elefante la sua simile, il gatto la sua simile e così via. Adamo esaminò ognuno di essi, uno per uno e li rigettò uno ad uno, perché nessuno corrispondeva alla sua natura. E quando Adamo li ebbe rigettati tutti, Dio disse, "Va bene, ti farò un aiutante". Fece quindi cadere Adamo in un sonno profondo e gli fece una moglie.

C'è un'applicazione spirituale per questo: Se siete un figlio di Dio e state cercando una coniuge, Dio magari permetterà inizialmente ad alcune belle ragazze (o uomini di bell'aspetto), che non hanno la vostra stessa natura Divina che avete ricevuto quando siete nati di nuovo, di avvicinarsi a voi. Attraverso queste persone, Dio vi metterà alla prova per vedere se sceglierete uno di loro per essere il vostro compagno/a. Se cederete, perderete quell'uno/a che Dio ha programmato per voi. Onorate Dio ed obbedite alla Sua parola che dice, "Non vi mettete con gli infedeli sotto un giogo che non è per voi" (2 Corinzi 6:14) - e Dio vi darà il meglio che ha preparato per voi.

Notate questo: Dopo che Dio disse "era buono" per sei volte in 6 giorni (1:4, 10, 12, 18, 21, 25), improvvisamente disse, " NON è bene" (2.18). Non era bene per Adamo stare solo. Perciò, dopo che fece Eva, Dio disse, "È MOLTO buono" (1:31). Questa è la differenza che fece una coppia felicemente sposata nella creazione di Dio!

Al Capitolo 2:24, leggiamo qualcosa alla quale tutte le persone sposate devono fare attenzione: Quando una persona si sposa, deve lasciare suo padre e sua madre e diventare uno con il compagno. Questo non si riferisce principalmente a lasciare i propri genitori fisicamente (anche se potrebbe essere necessario farlo), ma ad essere emozionalmente separati da loro. Una volta sposati, il proprio coniuge deve diventare molto più importante dei propri genitori. Una coppia sposata deve prendere le proprie decisioni familiari consultandosi a vicenda e non consultandosi con i propri genitori. Vorrei viaggiare per tutta l'India e proclamare questo importante messaggio a tutte le coppie sposate. Ci sarebbero molti più matrimoni felici nel nostro paese, se solo ogni persona sposata obbedisse a questo comandamento. Questo è un comandamento dato da Dio, ed è stato dato ancora prima che il peccato entrasse nel mondo. In effetti è proprio il primo comandamento scritto per noi nella Bibbia. Perché Dio ha messo questo comandamento come il primo comandamento nelle Scritture per noi? Perché Colui che ha ordinato il matrimonio conosceva la vitale importanza di dover compiere questo passo. Nonostante questo molte coppie sposate non ne hanno capito l'importanza.

Due uomini che ascoltarono Satana

Ai Capitoli 3 e 4, leggiamo di due uomini che hanno ascoltato il diavolo - Adamo e Caino. Possiamo imparare delle lezioni da come ognuno di loro cadde nella trappola degli inganni di Satana.

Quando Dio mandò Adamo nell'Eden, non mandò un angelo a controllarlo. Perché? Perché è solo quando non siamo osservati che Dio può testare l'attitudine del nostro cuore. Ci mette alla prova quando non c'è nessuno attorno a noi. Adamo ed Eva erano da soli e potevano peccare senza essere osservati da altre creature viventi.

Nel Giardino dell'Eden c'erano migliaia di alberi con dei frutti bellissimi. C'era anche l'albero della vita che avrebbe portato Adamo ed Eva alla vita eterna. Ma Adamo ed Eva non scelsero nessuno di questi. Scelsero la "conoscenza".Rigettarono la vita e scelsero la conoscenza - esattamente come l'uomo fa oggi.

Se poteste scegliere tra la conoscenza biblica e la vita, che cosa scegliereste? Sono sicuro che tutti darete la stessa risposta: "la vita". Ma mettetevi alla prova: State studiando la Bibbia per ottenere conoscenza o per obbedire a Dio? Se state studiando la Bibbia per ottenere conoscenza, anche voi state andando all'albero della conoscenza del bene e del male. E la conoscenza del bene e del male vi porterà solo morte. Dio vuole che otteniamo la conoscenza di ciò che è bene e di ciò che è male attraverso una connessione vivente con Lui, e non solamente attraverso lo studio delle Scritture. Se abbiamo una conoscenza del bene e del male senza una connessione vivente con Dio, allora andremo fuori strada. Così è come morì Adamo - ricevette una conoscenza del bene e del male senza una connessione vivente con Dio. La nostra conoscenza del bene e del male deve venire attraverso lo Spirito Santo che ci dice cosa è giusto e cosa è sbagliato, passo dopo passo. Ogni altro modo di conoscenza del bene e del male porterà solo morte.

Il diavolo disse ad Eva che sarebbe potuta diventare come Dio (3:5). Gesù venne con un messaggio che suona molto simile. Ma era totalmente differente. Mentre Satana disse ad Eva che poteva essere come Dio in conoscenza, autorità e potenza, Gesù ci dice che possiamo essere come Dio in umiltà, purezza ed amore. Quale di questi due messaggi desidera la maggior parte delle persone? Ahimè, persino la maggior parte dei credenti desidera il primo!! Ma è così che possiamo distinguere tra la voce del diavolo e la voce di Gesù. La tentazione è molto sottile. Il diavolo è un ingannatore. Le sue contraffazioni dal di fuori sembrano come le cose vere.

Quando il diavolo tentò Eva insinuò che Dio non l'amasse. Se Dio l'avesse amata (intendeva per implicito Satana), le avrebbe permesso di mangiare da quest'albero così bello. In questo stesso modo, Satana cerca di entrare anche nei nostri cuori - facendoci dubitare dell'amore di Dio.

Gesù disse a Pietro,"Satana ha deciso di vagliarvi ed ha chiesto a Dio il permesso di farlo" (Luca 22:31). Dio diede quel permesso a Satana, proprio come gli diede il permesso di vagliare Adamo ed Eva nell'Eden. Il Signore disse a Pietro, "Sto pregando per te, che una volta testato la tua fede non venga meno" (Luca 22:32). Gesù non pregò che Pietro superasse quella prova, ma che una volta fallito avesse avuto la fede di credere che Dio lo amasse ancora.

Nell'ora della difficoltà e della tentazione, anche se siamo caduti, se abbiamo ancora fede nell'amore di Dio allora abbiamo trionfato. Anche se la vostra preghiera non ha ricevuto risposta, anche se non avete ricevuto qualcosa che volevate, anche se attraversate delle difficoltà profonde come quelle di Giobbe, dove muoiono i vostri figli e perdete ciò che avete - non dubitate mai dell'amore di Dio. Questa è la vera fede.

Che cosa vuol dire vivere per fede? Vuol dire essere costantemente sicuri (non importa che cosa accade) che Dio vi ama. È una fede come questa, nell'amore di suo padre, che riportò a casa il figliol prodigo. Sapeva che pur avendo fatto tante cose sbagliate ed avendo rovinato la propria vita, suo padre continuava ad amarlo. Così tornò a casa da suo papà.

L'albero della conoscenza del bene e del male all'apparenza era molto attraente! E fu Dio a farlo così attraente, perché solamente con un albero attraente avrebbe potuto testare se Adamo ed Eva scegliessero Dio o la Sua bella creazione. In ogni tentazione, quello che essenzialmente affrontiamo è questo: scegliamo il Creatore o la Sua creazione? La tentazione potrebbe essere una bella donna, oro, o qualsiasi altra cosa creata. Lo stesso vale quando si cerca l'onore e l'approvazione degli uomini, quando l'alternativa è l'approvazione da parte di Dio. Quale volete? Pecchiamo quando scegliamo la creazione piuttosto che il Creatore. Vinciamo quando scegliamo il Creatore piuttosto che tutta la Sua creazione. È davvero così semplice. Nonostante questo la maggior parte delle persone (compresi i credenti) falliscono questa prova quotidianamente.

O adoriamo la creazione di Dio - un bel viso, oro, o un po' di approvazione da parte degli uomini - oppure consideriamo tutto questo come spazzatura se paragonato a Dio. Per il vincitore, la bellezza di Gesù e la sua approvazione sono molto più importanti di qualsiasi cosa da Lui creata. Se decidete di prendere questa posizione in ogni scelta della vostra vita, allora sarete un uomo di Dio. O una donna di Dio. Conoscerete Dio e la Sua Parola in modo personale - meglio di quello che possa insegnarvi qualsiasi altra persona. Fate questa scelta in ogni tentazione e dite, "Signore, scelgo Te al di sopra di tutte le cose da Te create". Questo è il segreto.

Quale fu il peccato di Adamo? Fu solo quello di aver mangiato il frutto dall'albero proibito? No. Fu più di questo. Al Capitolo 3:17 , Dio gli disse, "Hai ascoltato la voce di tua moglie". È peccato ascoltare la voce della propria moglie? Sì, se porta a disobbedire a Dio. Dio fece Adamo come capo della casa. Ma Adamo non esercitò la sua autorità. Vide sua moglie parlare con il diavolo e stette lì ad ascoltare la conversazione senza fare nessuno sforzo per fermarla. Avrebbe dovuto puntare i piedi e dire 'Vieni via Eva. Non stare ad ascoltarlo'. Al giorno d'oggi ci sono molti mariti come Adamo. Non sono i capi delle loro case. Adamo peccò quando non esercitò la sua autorità.

Dio è un Dio buono. Maledisse il serpente ed il suolo, ma non maledisse Adamo. Qui vediamo lo straordinario amore di Dio. Dio uccise un animale per coprire Adamo ed Eva. Questa fu la prima morte sulla terra. Un animale innocente fu ucciso come sacrificio per il peccato di Adamo, e la pelle di quell'animale fu usata per fare indumenti e coprire la nudità di Adamo ed Eva (3:21). Questa fu un'illustrazione di quello che Dio avrebbe un giorno fatto sulla Croce al Calvario, permettendo a Suo Figlio di morire affinché la Sua giustizia possa coprirci.

Prima che l'uomo peccasse non c'era una spada fiammeggiante davanti all'albero della vita. Adamo era libero di avvicinarsi a quell'albero, mangiarne il frutto e ricevere la vita eterna. Ma dopo che l'uomo peccò, Dio mise una spada fiammeggiante a protezione dell'albero. Oggi, se volete prendere parte a quest'albero, dovete permettere alla spada di cadere sulla vostra carne. Oggi non dobbiamo essere puniti per i nostri peccati, perché quella spada cadde su Gesù sul Calvario. Ma oggi la spada deve cadere sulla nostra carne. Come disse Paolo, " Sono stato crocifisso con Cristo … ed io vivo." (Galati 2:20). Quando siamo uniti a Gesù sulla croce, quella spada cade sulla nostra carne e possiamo prendere parte alla vita eterna. Non c'è altra via per la vita. Questa spada è a guardia di quest'albero anche oggi.

Notate alcune parole che Dio disse ad Adamo come punizione per il suo peccato - maledizione, dolore, spine, sudore, polvere, morte (3:16-19). Tutte queste parole si trovano nella sofferenza e nella morte di Gesù sulla croce. Gesù ha preso tutto questo su di Sé, per liberarci totalmente dalla punizione che fu posta su Adamo ed Eva.

Vediamo che non appena la comunione di Adamo con Dio si spezzò, si spezzò anche la comunione con sua moglie. La prova di questo è data dal fatto che iniziò ad accusarla. Non appena iniziate ad accusare gli altri significa che la vostra comunione con Dio è rotta. Quando siete in comunione con Dio non accusate gli altri. Ma giudicate voi stessi. Satana l'Accusatore dei fratelli.

Al Capitolo 4, leggiamo di un altro uomo che ascoltò il diavolo - Caino. Eva concepì Caino e disse, "Ho acquistato un uomo con l'aiuto del Signore" (4:1). Una nascita umana a quel tempo fu un miracolo, perché Caino fu la prima persona nata in questo mondo con un'anima vivente. Ed Eva disse, "Dio ha fatto un uomo. Ora ne ho fatto uno anch'io!! Ho creato un uomo dal mio corpo". Fu uno spirito orgoglioso a manifestarsi in quel momento: "Ho fatto, ho creato. Dio mi ha aiutato un poco, ma l'ho fatto io" . Così suo figlio Caino crebbe imparando da quello spirito sbagliato.

Caino e Abele vennero per presentare le loro offerte a Dio. Se leggete attentamente al Capitolo 4:4, scoprirete che qui non dice (come alcuni immaginano) che Dio accettò l'offerta di Abele e dunque Abele fu accettato grazie alla sua offerta. No. Dice "Il Signore guardò con favore Abele(prima)e(poi) la sua offerta" - non al contrario. Allo stesso modo, non è perché il Signore rigettò l'offerta di Caino che quindi rigettò anche Caino. No. Prima rigettò Caino e per questo motivo rigettò anche la sua offerta. La Bibbia dice, "Il sacrificio dell'empio è abominevole per il Signore" , non importa quanto buono sia il sacrificio (Proverbi 21:27). Caino era un uomo empio, e fu per questo che Dio rigettò la sua offerta.

Quando Caino si arrabbiò, Dio venne per avvisarlo del pericolo in cui si trovava. Nell'Eden Dio cercò Adamo, ed ora cercò anche Caino. Dio è sempre Colui che viene a cercare le persone che sono cadute. Anche Gesù venne nel mondo per cercare le persone cadute. Dio è Colui che viene a cercarci ogni volta che cadiamo nel peccato o che sbagliamo strada. Questo è un grande incoraggiamento per noi. Dio venne ed avvisò anche Caino, ma Caino non diede importanza a questo avvertimento. Permise al peccato, che era accovacciato davanti alla porta del suo cuore, di entrare e di distruggerlo.

La Gelosia è il primo peccato menzionato nelle Scritture dopo che l'uomo fu cacciato dall'Eden - la gelosia nei confronti di un fratello più giovane che fu benedetto da Dio. Ogni volta che vedete qualcuno più giovane di voi, che è stato benedetto ed unto da Dio più di voi, allora state attenti a non ingelosirvi, così eviterete di incamminarvi per la strada di Caino.

Notate cosa Dio disse a Caino, "Tu sei maledetto"(4:11). Perché Dio ha maledetto Caino e non Adamo? Nel caso di Adamo, Dio maledisse solo il suolo e non Adamo. Il motivo è che quando Adamo peccò, fece del male solo a sé stesso. Ma quando peccò Caino, fece del male anche ad un'altra persona. Quando commettete un peccato come fumare o bere distruggete il vostro corpo, ma fate del male solo a voi stessi. Ma quando parlate male degli altri allora fate del male ad un'altra persona, e per questa ragione questo peccato è più grave. Ma quanti Cristiani credono che il parlar male è peggio di fumare? I peccati che fanno del male alle altre persone sono più gravi agli occhi di Dio rispetto ai peccati che fanno del male solo a voi stessi. Questo è il motivo per cui Caino fu maledetto. Quindi, fate attenzione ad ogni volta che fate del male ad un'altra persona.

Dio disse a Caino (4:10), "La voce del sangue di tuo fratello grida a Me dalla terra". Il sangue di quella persona, la cui reputazione che hai rovinato sparlando, sta gridando a Dio. Non smetterà mai di gridare, finché non confessi il tuo peccato a Dio chiedendogli perdono, e finché non confessi il tuo peccato alla persona contro la quale hai sparlato e chiedi perdono anche a questa persona.

Quando Caino fu punito disse, "Il mio castigo è troppo grande finché io possa sopportarlo!". Questo è il linguaggio di quelli che vanno all'inferno. Non dicono "Il mio peccato è molto grande". Dicono solamente, "La mia punizione è molto grande". Vi disturba più il vostro peccato o la punizione? Attraverso la risposta a questa domanda potete scoprire se siete un uomo di Dio o no. Un uomo che non è di Dio è preoccupato per la punizione, mentre un uomo di Dio ha il cuore spezzato dal proprio peccato.

Caino se ne andò dalla presenza di Dio, ed i suoi figli divennero come lui. Uno dei suoi figli diventò un assassino. Sposarono molte mogli. Fecero strumenti musicali per il proprio intrattenimento. Qui vediamo l'inizio della musica rock e dell'intero mondo dell'intrattenimento. Questo è quello che accade ai figli quando il padre si allontana dal Signore (4:16-24).

In Caino e Abele vediamo l'inizio di due correnti - la corrente religiosa e quella spirituale. Caino non era ateo. Era un uomo profondamente religioso. Era un precursore del sistema babilonico della religione contraffatta. Abele fu il precursore degli uomini di Dio. Gesù fa riferimento ad Abele come un uomo giusto (Matteo 23:35). Caino era religioso, mentre Abele era spirituale.

Due uomini che camminarono con Dio

Abbiamo visto due esempi di uomini che camminarono con il diavolo - Adamo e Caino. Adesso consideriamo due uomini che camminarono con Dio - Enoc e Noè.

Al Capitolo 5 leggiamo otto volte l'espressione 'poi morì'. Ma proprio al centro del capitolo leggiamo di uno che non morì affatto!! Era Enoc. Camminò con Dio e Dio lo portò in cielo vivo. Questa è un'illustrazione della vita di risurrezione nel mezzo della morte. Enoc era un uomo che visse nella potenza della risurrezione, vinse la morte e fu portato su in cielo - una figura di una chiesa di Dio che vive nel mezzo della morte spirituale, vincendo attraverso la potenza della risurrezione, e che poi viene rapita.

Enoc probabilmente fu un uomo senza Dio per i primi 65 anni della sua vita. Ma a 65 anni ebbe un figlio. Per rivelazione divina gli diede il nome "Metusela" . "Metusela" significa "alla sua morte, le acque si leveranno" . Questo pare indicare che Dio diede ad Enoc una rivelazione alla nascita di suo figlio. Dio disse ad Enoc che alla morte di suo figlio, il mondo sarebbe stato giudicato da un'inondazione. Questa rivelazione del giudizio arrivò prima ad Enoc che a Noè. Quindi diede a suo figlio il nome Metusela.

Ora, quando generate un figlio non sapete quanto vivrà. Quindi ogni volta che Metusela si ammalava, Enoc si chiedeva se fosse vicino il tempo del giudizio. Potete immaginare un neonato avere il nome che vuol dire, "alla sua morte arriverà l'inondazione" ? Ogni volta che lo chiamate vi ricorderete del giudizio imminente. È proprio la paura del giudizio di Dio che esortò Enoc a camminare con Dio, perché realizzò che le cose dell'eternità erano più importanti di quelle temporanee. Questa fu la crisi nella vita di Enoc che lo fece camminare ogni giorno con Dio per i successivi 300 anni.

La Bibbia dice, "Il mondo passa"(1 Giovanni 2:17). Se crediamo in questo, realizzeremo anche noi, come fece Enoc, che le cose dell'eternità sono più importanti di quelle temporanee.

L'immensa pazienza di Dio con l'uomo viene vista nel fatto che permise a Metusela di vivere più a lungo di qualsiasi altro essere umano - 969 anni. Per 969 anni, in qualsiasi momento le persone sentivano il nome di Metusela, ascoltavano il messaggio del giudizio futuro. Ma le persone rigettarono quel messaggio. Non fu soltanto Noè a predicare l'arrivo del giudizio. Anche Enoc lo predicò per 300 anni, e Metusela lo predicò attraverso il suo nome per altri 669 anni.

Anche Noè camminò con Dio e predicò il giudizio per gli ultimi 120 anni della vita di Metusela. Enoc e Metusela non conoscevano i dettagli dell'inondazione così bene come Dio più tardi li rivelò a Noè. Ma sapevano che un giudizio collegato ad un'inondazione sarebbe arrivato dopo la morte di Matusela.

La lettera di Giuda ci dice che Enoc profetizzò il giudizio contro tutti gli empi del suo tempo (Giuda 14, 15). Enoc fu un profeta e camminò con Dio. Adamo aveva 622 anni quando nacque Enoc, e morì all'età di 930 anni (5:5-23). Quindi Enoc deve aver conosciuto Adamo per 308 anni. Posso immaginare che Enoc deve aver chiesto spesso ad Adamo come fossero le cose nell'Eden, dove Adamo aveva camminato con Dio. Ed Enoc deve aver avuto un grande desiderio di camminare anche lui con Dio. Enoc divenne il primo uomo a testimoniare che si può camminare con Dio anche fuori dall'Eden. Anche dopo l'entrata del peccato nel mondo, l'uomo può camminare con Dio.

Ho incontrato tanti grandi predicatori nella mia vita, ma ne ho conosciuti ben pochi che camminano con Dio. Ma sono stati quei pochi a produrre fin dalla mia giovane età, questo desiderio nel mio cuore, di camminare anche io con Dio.

Noè era il nipote di Metusela. Visse con Metusela per 600 anni. Deve aver chiesto spesso a Metusela di come Enoc camminò con Dio. Nel cuore di Noè arrivò un desiderio di camminare anche lui con Dio. Leggiamo al Capitolo 6:9 che anche Noè camminò con Dio. Siccome Noè camminò con Dio, Dio gli rivelò il motivo del giudizio.

Alle prime due persone che camminarono con Dio (nelle Scritture), Dio decise di rivelargli la verità del giudizio contro ilpeccato. Enoc e Noè predicavano fedelmente questo messaggio, anche se nessuno gli credette. Da quel momento ogni vero profeta di Dio ha predicato lo stesso messaggio: Dio giudicherà credenti e non credenti per i loro peccati.

Enoc e Noè sono i primi due predicatori menzionati nella Bibbia, ed entrambi camminarono con Dio. Ed è così che Dio avrebbe voluto che ogni predicatore camminasse.

Dio disse a Noè di costruire l'arca, e Noè iniziò immediatamente. Noè non chiese a Dio chi avrebbe finanziato l'arca. E se avesse chiesto, Dio gli avrebbe risposto, "Senza alcun dubbio la devi pagare tu".

Avete mai sentito Dio che vi dice che dovete pagare le spese per il Suo lavoro di tasca vostra? La maggior parte dei lavoratori Cristiani sentono che se loro fanno il lavoro di Dio, allora è giusto che qualcun' altro lo paghi! Ma Noè non la pensò in questo modo. Si finanziò da solo, guadagnando abbastanza per sua la famiglia e per servire il Signore. Sicuramente fece gli straordinari per guadagnare i soldi necessari alla costruzione dell'arca. Ma lo fece volentieri. Anche oggi Dio ha bisogno di uomini così. Se, come disse Gesù, gli ultimi giorni saranno come i giorni di Noè allora Dio deve aver bisogno di molti "Noè" anche negli ultimi giorni - uomini come l'apostolo Paolo, che si finanziano lavorando con le loro mani e servono il Signore.

Le persone devono aver fatto domande a Noè su come avrebbe fatto a far entrare gli animali nell'arca. Noè sapeva che questo era un compito di Dio e non il suo. E Dio in modo soprannaturale portò gli animali nell'arca. Noè fece solo quello che era stato chiamato a fare - costruire l'arca. Tutte le altre questioni le lasciò a Dio. Anche noi dobbiamo fare solo quello che Dio ci ha detto di fare. Tutte le impossibilità le possiamo lasciare a Dio.

Alla fine leggiamo che Dio chiuse la porta (7:16). Fu Dio a chiudere la porta dell'arca e non Noè. Dio chiuderà anche la porta della salvezza un giorno, quando il tempo per entrare nel regno di Dio sarà terminato.

L'arca è un'illustrazione di Cristo e del suo corpo, cioè la chiesa. Non sarà stato confortevole vivere all'interno dell'arca, proprio come può non essere confortevole stare nella chiesa! In chiesa dobbiamo convivere con persone diverse da noi, a volte molti di loro ci potranno trattare in modo sbagliato. Ma nonostante l'arca non fosse confortevole, in quel tempo era l'unico posto sicuro nel mondo. Così è della chiesa oggi. Io sono felice di essere nella chiesa, anche se in essa ci sono persone difficili. Spero che anche voi ne siate felici. È il motivo per il quale invitiamo le persone ad unirsi a noi.

Quando il diluvio stava per terminare, Noè mandò un corvo ed una colomba fuori dall'arca - un'illustrazione della carne e dello Spirito . Il corvo non tornò più. Trovò carcasse di uomini e di animali e fu felicissimo per il banchetto che gli era stato messo davanti. Similmente, coloro che vivono secondo le regole della propria carne, trovano che il mondo sia un posto molto piacevole. La colomba invece tornò indietro molto velocemente. È così anche per coloro che vivono in accordo con lo Spirito. Non si sentono mai a casa nel mondo e desiderano sempre tornare in comunione con le persone di Dio nella chiesa.

Quando Noè uscì dall'arca, la prima cosa che fece fu quella di costruire un altare al Signore sul quale offrì un sacrificio di ringraziamento (8:20). Questo è un esempio di mettere Dio al primo posto; offrirgli la nostra lode ed il nostro ringraziamento è una buona pratica da seguire sempre.

Noè però non era perfetto. Un giorno si ubriacò e rimase steso nudo nella sua tenda. Suo figlio Cam lo vide ed andò a dirlo ai suoi fratelli. Poiché in questo modo Cam disonorò suo padre, una maledizione cadde su di lui. Sem e Iafet invece camminarono all'indietro, dando le spalle a loro padre, così da non vederlo, ed in questo modo coprirono la sua nudità. Furono benedetti per questo. Qui c'è un messaggio importante per noi. È il primo punto delle Scritture in cui leggiamo che Dio punisce un figlio e la sua discendenza per aver disonorato il proprio padre. Il non rispettare l'autorità è una cosa che Dio prende seriamente. Se vedete una debolezza in vostro padre, o in un uomo di Dio, non esponete la sua nudità agli altri, come fece Cam, a meno che non vogliate subire una maledizione. Siate come Sem e Iafet e copritela. "L'amore copre una gran quantità di peccati"(1 Pietro 4:8; Proverbi 10:12) . Noè benedisse Sem e Iafet con la benedizione dello stare in comunione dicendo, "Dio estenda Iafet! E abiti nelle tende di Sem"(9:27) . Anche noi dobbiamo creare comunione con coloro che vivono con noi, e coprire l'uno i peccati dell'atro. Solamente questo tipo di credenti può costruire la chiesa di Gesù Cristo.

Babilonia

Al Capitolo 10 vediamo la continuazione delle due correnti che iniziarono con Caino e Abele - religiosità e spiritualità . Se queste due correnti fossero state ateismo e spiritualità, la differenza tra le due sarebbe stata così chiara com'è quella che c'è tra nero e bianco. Ma la religiosità e la spiritualità sono come il color crema ed il bianco. È solamente esponendoli ad una forte luce che questi due colori possono essere distinti chiaramente. Il diavolo è un ingannatore e fa sembrare il contraffatto il più possibile simile al genuino. La porta per la via larga sembra molto simile a quella per la via stretta, tante persone che vi entrano per essa non realizzano che stanno entrando nella via larga. Sono ingannati da predicatori astuti. Dobbiamo stare attenti.

Sto parlando di credenti che vengono ingannati. Considerate solamente un'area: Quanti credenti realmente credono che Gesù disse, "Non puoi servire Dio e i soldi" (Luca 16:13) ? Pochi, anzi pochissimi. Ci sono moltitudini di Cristiani, e Cristiani che lavorano in attività Cristiane, che credono di poter servire entrambi, Dio ed i soldi. Questo è solo un esempio del grande lavoro che Satana ha fatto nell'ingannare i Cristiani. Ci sono credenti che amano i soldi e che immaginano di amare anche Dio, nonostante Gesù ha detto che è impossibile. Queste persone non sono spirituali, ma sono religiose.

Al Capitolo 10 leggiamo dell'inizio di Babilonia. La sua distruzione viene descritta in Apocalisse 18. Babilonia appare all'inizio della Bibbia e continua fino alla fine della Bibbia. Leggiamo qui di un uomo chiamato Nimrod (10:8, 9) che era un potente cacciatore "davanti al Signore" (Traduzione letterale). Il principio del suo regno fu Babel (o Babilonia). Originariamente Babel voleva dire la "porta di Dio". Nimrod non era ateo. Proprio come Caino, era un uomo religioso, la cui professione era quella di portare le persone a Dio! Così è come funziona il sistema di Babilonia.

Babilonia è un sistema religioso (Apocalisse 17) e finanziario (Apocalisse 18). I soldi ed il lavoro di Dio vengono uniti, così Babilonia è formata. Ed è così che le persone vengono ingannate. Pensano di fare il lavoro del Signore, ma sono attratti dal lavoro perché in esso ci sono anche dei soldi da guadagnare! E non solo i soldi, ma ci si guadagna anche la fama.

La Cristianità di oggi è diventata così. Vediamo predicatori che usano i soldi offerti a Dio, da gente povera, per costruirsi case costose o comprarsi macchine costose, vivendo con uno stile di vita che assomiglia a quello delle stelle del cinema e non a quello di Gesù Cristo e dei Suoi apostoli. Non dobbiamo giudicarli, perché la Bibbia ci dice di non giudicare. Ma non dobbiamo nemmeno seguirli. Tantomeno dovremmo permettergli d'ingannarci. Seguiamo Gesù invece. Un sistema religioso "C ristiano", che alle persone porta fama, ricchezza e potere è certamente il sistema di Babilonia. Babilonia pretende di mostrare alle persone la strada verso Dio (Babel). Ma in realtà li porta alle porte dell'inferno. Gesù disse "Io sono la porta"(Giovanni 10:9). Gesù è la porta per Gerusalemme, la vera chiesa di Dio.

Nimrod è un precursore dell'Anticristo che sorgerà in futuro. Qui dice che era un cacciatore. È possibile che in quei giorni tante persone venivano uccise da animali selvaggi, e Nimrod cacciandoli si era acquisito la fama di essere un liberatore. Perciò divenne un capo nel mondo. L'Anticristo sarà così negli ultimi giorni. Libererà le persone in un modo tanto stupefacente da guadagnarsi il rispetto di molti. Nell' Apocalisse leggiamo che un falso profeta sarà molto vicino all'Anticristo. Religione e politica saranno molto uniti negli ultimi giorni. Lo vediamo durante le elezioni in India, ma anche negli Stati Uniti. I capi politici sanno che l'utilizzare la carta della religione è un modo per procurarsi più voti. Anche la "religione Cristiana" è sfruttata dai politici per promuoversi. Ma questa non è la fede di Gesù Cristo. Gesù disse "Il mio regno non è di questo mondo"(Giovanni 18:36) . Questa è la caratteristica identificativa della vera fede. Non avreste mai potuto persuadere Gesù o i Suoi apostoli ad essere dei re in questo mondo come lo fu Nimrod. Perché erano servi. Una volta, quando cercarono di incoronare Gesù come loro re, Gesù scappò. Non voleva essere il loro re.

Al Capitolo 11:4 leggiamo che le persone del mondo decisero di costruire una torre. Dissero tra di loro " Venite, costruiamoci una città ed una torre la cui cima giunga fino al cielo". Volevano che la loro torre fosse la porta verso Dio (Babele). Lo sforzo umano per raggiungere Dio è l'ingrediente principale per la falsa religione. La falsa religione è sempre una religione fatta di opere - e non di fede e dipendenza da Dio. I capi delle false religioni hanno sempre personalità forti, con un carisma simile a quello delle stelle del cinema. Non sono uomini deboli, o uomini insignificanti come lo era Paolo, e nemmeno uomini sconosciti al mondo come lo era Pietro. I capi della falsa Cristianità sono persone che cercano fama ed onore per loro stessi. I veri profeti di Dio, invece, vengono sempre incompresi, chiamati "eretici" ed esclusi dalla Cristianità religiosa. Così erano anche Gesù e gli apostoli.

Ci può essere molta unione in Babilonia. Qui dice che tutta la terra parlava la stessa lingua (11:1) - non solo la stessa lingua in termini di espressione, ma anche la stessa lingua dell'intelligenza umana, abilità umane e gloria umana. Questa è lingua parlata dal mondo, e purtroppo questa è la lingua parlata anche da molti capi "Cristiani". Gesù Cristo infatti fu crocifisso per la sua debolezza e nessuna bellezza in lui attraeva le persone (2 Corinzi 13:4; Isaia 53:2). Gesù era un servo che lavava i piedi delle persone. Non era un Direttore Generale, un sovrintendente o un papa. Si autodefiniva un uomo come tanti ("figlio dell'uomo") e non aveva nessun tipo di titolo . Queste sono le caratteristiche che identificano un vero servo di Dio.

In Babilonia dicono, "Venite, costruiamo". Non hanno bisogno di consultare Dio per questioni del genere. Potevano costruirsi un'entrata per il cielo da soli! La falsa religione non essendo conscia della sua impotenza, non ha bisogno di dipendere totalmente da Dio per ogni sua necessità. Magari pregano. Tutte le religioni hanno delle preghiere. Ma saranno preghiere senza significato. I profeti di Baal pregarono per ore sul Monte Carmelo, ma non accadde nulla. Elia pregò per un minuto ed il fuoco di Dio cadde dal cielo! Alcuni di noi magari si gloriano delle ore che hanno passato pregando. Può essere cosa buona. Anche Gesù spese tutta la notte in preghiera. Ma la preghiera ha valore soltanto se è un'espressione dell'impotenza dell'uomo e dunque della sua totale dipendenza da Dio, per questo si ricerca la Sua guida ed il Suo aiuto. I Babilonesi invece non hanno bisogno di cercare la volontà di Dio, perché dipendono dall'intelligenza umana. La falsa religione inizia con l'uomo, non con Dio. Il suo motto è: "In principio l'uomo" non "In principio Dio ", (come in 1:1). La falsa religione nasce nell'uomo, è fatta attraverso la potenza dell'uomo ed è propagata per la gloria dell'uomo.

La Bibbia parla di costruire con legno, fieno e paglia o con oro, argento e pietre preziose(1 Corinzi 3:12) . Che cosa vuol dire costruire con oro, argento e pietre preziose? La risposta si trova in Romani 11:36: "Da Dio, per mezzo di Dio e per Dio". Così è come è costruita Gerusalemme (la vera chiesa di Dio). L'opposto di questo è "Dall'uomo, per mezzo dell'uomo e per l'uomo". Così è come è costruita Babilonia.

Babilonia è costruita dalle idee dell'uomo. Tante organizzazioni Cristiane di oggi stanno facendo il loro lavoro attraverso idee umane e non di Dio. Preferiscono seguire i princìpi delle multinazionali e delle grandi società di capitali piuttosto che gli insegnamenti degli apostoli. Gestiscono le loro organizzazioni come imprese e non come le chiese costruite dagli apostoli. Perché Gesù non affidò il Suo vangelo ad un'agenzia pubblicitaria? Non avrebbero fatto un lavoro migliore che quei dodici apostoli? Ma questo sarebbe stato il metodo usato dall'uomo. I metodi di Dio sono diversi.

Realmente poche persone conoscono i metodi di Dio, perché poche persone conoscono Dio. L'uomo è una creatura religiosa e preferirebbe la religione a Dio. È scomodo vivere con Dio. Mentre è comodo vivere con la religione . Non puoi vivere con Dio ed essere un grande uomo nel mondo. Ma puoi avere la "religione Cristiana" e poter diventare ancora un grande uomo nel mondo. Le persone non vogliono Dio. Anche molti credenti vorrebbero avere la Cristianità, piuttosto che avere Dio. Non vogliono il giogo di Gesù Cristo sui loro colli.

Babilonia è costruita attraverso la potenza dell'uomo. Non ha bisogno dell'unzione dello Spirito Santo o dei doni soprannaturali che Dio dispensa. Con doni naturali, buona musica e gadget elettronici, il lavoro può essere svolto! Non c'è da meravigliarsi che il nostro lavoro con Dio è di bassissima qualità! Non conosciamo la potenza che conobbero i primi apostoli. Il battesimo nello Spirito Santo che molti oggi affermano di aver ricevuto , sono convinto si tratti di un battesimo contraffatto dalla loro anima umana - un'esperienza psicologica che li soddisfa ma allontana anni luce da quello che ricevettero gli apostoli il giorno di Pentecoste. Pochi oggi hanno sperimentato quell'unzione genuina dello Spirito Santo, che venne su Gesù e sugli apostoli. Vi esorto a cercare quella potente e genuina unzione che Gesù promise ai Suoi apostoli prima di salire al cielo. Solo così possiamo veramente servire Dio. Perché affermo che tanto di quello che si vede oggi in giro nel nome dello Spirito Santo è contraffatto? Perché Gesù disse che saremmo stati capaci di identificare i falsi profeti dai loro frutti. Oggi, l'amore per i soldi è evidente nella maggior parte di coloro che affermano di essere battezzati nello Spirito Santo. Questo frutto non è certamente da Dio, perché lo Spirito Santo non è un amante del denaro. Queste persone amano la potenza, le alte posizioni e l'onore degli uomini. Questi non sono i frutti dello Spirito Santo. Quindi il loro "potere" deve derivare da qualche altra sorgente, da qualche altro spirito.

Babilonia è costruita per la gloria dell'uomo. "Acquistiamoci fama" è quello che leggiamo al Capitolo 11:4. Anni dopo, leggiamo in Daniele 4:30, che Nabucodonosor guardò a Babilonia la città che costruì. Ho sentito che fu costruita come un quadrato, lunga ed ampia 25 km, con mura con uno spessore di 87 piedi (26,6 metri) e alte 350 piedi (106,68 metri). Aveva anche un bel giardino pensile che fu poi una delle meraviglie del mondo antico. Nabucodonosor disse, "Non è questa la grande Babilonia che io ho costruita con la forza della mia potenza e per la gloria della mia maestà?" Fu costruita dall'uomo, attraverso l'uomo e per l'uomo. Nabucodonosor visse quasi 2000 anni dopo la costruzione della torre di Babele. Ma aveva la stesso spirito. Oggi, 2500 anni dopo Nabucodonosor, vediamo operare lo stesso spirito nella Cristianità. Questo è perché Babilonia è - dall'uomo, attraverso l'uomo e per l'uomo. Ed è l'esatto contrario di Gerusalemme.

Leggiamo al Capitolo 11:5 che "Il Signore discese per vedere ciò che l'uomo aveva costruito". Ricordate che Dio scenderà ad esaminare qualsiasi cosa costruita. Non viene ad esaminare la grandezza della chiesa o dell'organizzazione, ma il motivo per il quale è stata costruita. Per la gloria di chi è stata costruita?Se Dio avesse esaminato le dimensioni della Torre di Babele, di sicuro erano molto impressionanti. Ma Dio discese per cercare altro. Ed anche oggi discende per cercare altro.

Gerusalemme - Abraamo e Melchisedec

Al Capitolo 12:1, leggiamo l'inizio della costruzione della vera Gerusalemme. Gerusalemme iniziò con Abraamo dal quale discese la nazione d'Israele di cui Gerusalemme è la capitale. Non ci sarebbe stata nessuna Gerusalemme se non ci fosse stato Abraamo. Osserviamo in Abraamo qualcosa di completamente differente da quello che vediamo in Babilonia. Il verso dice, "Il Signore disse ad Abramo: 'Va' Via dal tuo paese, dai tuoi parenti e dalla casa di tuo padre, va' nel paese che io ti mostrerò'". [2]

Per Abraamo, non fu come le persone in Babilonia; non gli balenò improvvisamente in testa un'idea e disse "Penso di aver vissuto abbastanza qui ad Ur. Mi trasferirò a Canaan e lì farò qualcosa". No. Il suo spostamento fu totalmente dettato dal Signore. Abraamo aveva 75 anni. È bene aspettare anche 75 anni per sentire Dio e poi muoversi. Mosè aspettò 40 anni facendo il pastore, e poi, quando Dio gli parlò si mosse. E pensate quello che ha compiuto! Non sto dicendo che dobbiamo aspettare 75 o 80 anni. Tutto quello che sto dicendo è che dobbiamo aspettare di sentire Dio e poi muoverci. Ma credete che l'uomo sempre indaffarato del 21esimo secolo ha tempo di aspettare? No.

Sono grato che Dio mi insegnò questa lezione quando ero giovane: "Non fatevi muovere dagli uomini. Fatevi muovere solo da Dio." Molti uomini con buone intenzioni mi hanno esortato a fare varie cose - compresi i miei collaboratori. Ascolto i loro consigli, ma non mi muovo fino a quando non sia anche Dio a parlarmi. Aspetto di ascoltare Dio, perché so che finirebbe in modo disastroso se ascoltassi le opinioni degli uomini. Non sto dicendo che non dobbiamo considerare le opinioni dei nostri collaboratori. Tutto quello che sto dicendo è che la voce finale alla quale dobbiamo dare retta è quella di Dio. Dio disse ad Abraamo " Vai" ed Abraamo andò. Dio disse a Mosè "Vai" e Mosè andò. Dio disse a Paolo "Vai" e Paolo andò. Queste sono le persone che hanno compiuto qualcosa nelle loro vite. Al giorno d'oggi le persone corrono in giro cercando di fare qualcosa per Dio. Ma non compiono nulla che abbia un valore eterno. Ma se guardiamo alle statistiche allora quello che fanno può essere impressionante. Ma fa tutto parte di Babilonia, e non di Gerusalemme.

" Andiamo, muoviamoci. Facciamo qualcosa per il Signore. Facciamo dei mattoni, facciamoci del bitume, facciamo qualcosa." Certo, così gli uomini potrete impressionarli. "Acquistiamoci fama" . E magari costruendo Babilonia potrete farvi anche un gran nome - come fece Nabucodonosor. Questo sta accadendo oggi nel lavoro Cristiano ed è il messaggio contenuto nell'Apocalisse ai Capitoli 17 e 18. Abraamo, invece aspettò il "Vai" da parte di Dio.

Notate che Abraamo finì nei guai ogni volta che andò da qualche parte senza che Dio l'avesse guidato. Per esempio: Leggiamo che Dio disse ad Abraamo di lasciare Ur dei Caldei per andare in un luogo che gli avrebbe indicato in seguito. Ma nel Capitolo 11:31 leggiamo che fu Tera (il padre di Abraamo) che prese Abraamo e si spostò da Ur. Cosa aveva detto Dio ad Abraamo? "Lascia i tuoi parenti e la casa di tuo padre". Qui però vediamo che il 75enne Abraamo tenne la mano di suo papà per andarsene assieme a lui! Così iniziò Abraamo!!

Coloro che vi ostacoleranno dal fare la volontà di Dio saranno prima di tutto i vostri parenti - i vostri genitori, i vostri fratelli, le vostre sorelle, vostra moglie ed i vostri figli. Gesù disse, "Se uno viene a me e non odia suo padre, sua madre, la moglie, i figli, i fratelli, le sorelle non può essere mio discepolo" (Luca 14:26).Magari voi volete seguire il Signore. Ma vostro padre o vostra moglie potrebbero dire "No"!

Tera prese con sé Abraamo ed arrivarono fino a Caran (11:31) e là soggiornarono. Questa non era la volontà di Dio. Perché decisero di fermarsi lì? Questa fu un'idea di Tera. Forse a Caran c'erano terreni adatti per far pascolare le greggi. Ma non era il posto che Dio aveva deciso. Ma Abraamo si stabilì lì con suo padre! Abraamo fu un uomo che fece degli errori - il primo fu quello di ascoltare suo padre quando Dio gli aveva già detto di fare altro. Perciò quale fu la mossa di Dio? Dio riesce a gestire facilmente queste situazioni. Portò via Tera facendolo morire (11:32) ! Così "Abramo partì come il Signore gli aveva detto" (12:4) .

Dovete aspettare che Dio faccia qualcosa di così drastico prima di muovervi? Se Dio vi ama allora farà qualcosa di drastico. Ma se Dio vede che siete disposti a compromettervi, potrebbe lasciarvi per tutta la vita a Caran e così vi perderete totalmente la volontà che Dio aveva programmato per voi. Imparate a muovervi con Dio. Non ascoltate i parenti che non conoscono Dio. Imparate da vostro padre se è un uomo di Dio, e se conosce Dio - ma non imparate da un padre che è del mondo. (Mi sto riferendo a princìpi spirituali). Finalmente quando Abraamo raggiunse Canaan "il Signore apparve ad Abramo e disse 'Io darò questo paese alla tua discendenza'"(12:5, 7) .

Poi Dio mise nuovamente alla prova Abraamo. Dio mi alla prova Adamo, mise alla prova Abraamo e Dio metterà alla prova anche voi e me. Questa volta la prova venne attraverso una carestia nel paese (12:10). Che cosa fareste se Dio vi ha detto di andare a Canaan ma in Canaan c'è una carestia? O vivete in base ai vostri sensi oppure in base a quello che Dio vi ha detto attraverso il Suo Spirito. C'è un bel verso che dice di Gesù che "Non giudicherà all'apparenza, non darà sentenze stando al sentito dire" (Isaia 11:3, 4) . Ma non è il modo in cui vive l'uomo. Se sentiamo parlare, o vediamo qualcosa, di una carestia in Canaan, prendiamo immediatamente una decisione in base a quello che i nostri occhi, orecchie ed il nostro cervello astuto ci dice. Decidiamo che Canaan non è certamente il posto dove dobbiamo rimanere. Dobbiamo andarcene. Non abbiamo bisogno di consultare Dio perché stiamo vivendo grazie ai nostri sensi! Questo fu quello che fece Abraamo: "Quindi Abramo scese in Egitto" (12:10). Chi gli disse di andare in Egitto? Non Dio, ma i suoi sensi!

Dio non può forse preservare un uomo durante una carestia? Certo che può. "Benedetto l'uomo che confida in Dio. Non cessa di portare frutto, nemmeno durante la carestia"(Geremia 17:5-8). L'uomo che ripone la sua fiducia in Dio non si muoverà prima che sia Dio a dirgli di farlo. Questo è quello che il nostro Signore disse a Satana quando fu tentato nel deserto. Satana disse a Gesù di trasformare le pietre in pane. C'era carestia nel deserto e non c'erano negozi di alimentari nei dintorni. Ma Gesù rispose, "Non di pane soltanto vivrà l'uomo, ma di ogni parola che proviene dalla bocca di Dio" (Matteo 4:4) .

Ma Abraamo non viveva in questo modo. Decise di vivere soltanto di pane. Quindi, visto che in Egitto c'era pane in abbondanza, Abraamo andò in Egitto. Questo è come tanto lavoro Cristiano viene svolto anche ai giorni nostri. I lavoratori vanno dove possono ricevere un buono stipendio, cioè dove il pane è disponibile in abbondanza. Si associano ad organizzazioni dove non c'è carestia di soldi. Magari in "Egitto" si può soggiornare confortevolmente - durante una carestia. La domanda però è se è quello il posto in cui Dio vuole che voi andiate. Se Dio vi ha detto di stare in "Canaan" allora non dovreste spostarvi in "Egitto" . Se non ascoltate quello che Dio vi sta dicendo adesso, magari farete lo stesso quando sarete messi alla prova. Vivete dalle parole che provengono dalla bocca di Dio, come fece Gesù. L'attitudine di Gesù era " Sì, il pane è necessario per vivere. Ma obbedire a Dio è ancora più necessario per vivere".

Se Satana tentò Gesù in questo modo, non credete che tenterà anche voi - ad andare dove c'è pane in abbondanza? Se siete impegnati a tempo pieno in un lavoro Cristiano ed affrontate delle difficoltà economiche, Satana vi dirà che riceverete più soldi in un'altra organizzazione o un'altra chiesa e vi dirà di andare lì. Che Dio abbia misericordia di voi in quel momento, affinché non ascoltiate Satana rovinandovi la vita.

Quale fu il risultato della decisione di Abraamo di andare in Egitto? Dovette raccontare una bugia, e cioè dire che sua moglie era sua sorella. Potreste trovarvi ad affrontare grandi problemi se andate in 'Egitto'. Dovrete raccontare bugie, scrivere dei resoconti falsi, affermare cose che non sono vere al 100%, compromettere la vostra coscienza ecc.

Sara aveva circa 65 o 70 anni. Deve comunque essere stata una donna ancora molto attraente per far sì che il Faraone, re d'Egitto, la volesse nel suo harem. La cosa triste è che Abraamo, anche vedendo sua moglie portata via per essere disonorata nell'harem, amò così tanto la propria vita da non dire la verità al Faraone. È quando ci troviamo con le spalle al muro che scopriamo se amiamo la verità.

Vediamo dunque che il grande Abraamo fu un uomo che fece gravi errori. Per primo, restò con suo papà disobbedendo a Dio. Poi disse una bugia per salvarsi la vita, anche se voleva dire perdere sua moglie. Questo fu l'uomo che Dio scelse - un uomo debole ed egoista. Abraamo era proprio come noi. Questo è un incoraggiamento per noi. Dio può usare anche noi.

Nonostante i fallimenti, Dio salvò Abraamo da entrambe le situazioni. Lo salvò da Caran e salvò anche Sara dal Faraone. Anche se abbiamo commesso degli errori, Dio libererà anche noi se vede che il nostro cuore è sincero come fu sincero quello di Abraamo. Questo è il nostro incoraggiamento.

Fu il Faraone a sgridare Abraamo per aver detto una bugia (12:18). Riuscite ad immaginare un re ateo che sgrida un profeta di Dio per aver raccontato una bugia? Alcune volte le persone di Dio si compromettono tanto da venire poi rimproverate dalle persone del mondo. Questo è quello che succede quando andiamo in 'Egitto'.

Adesso voglio evidenziare qualcosa di ancora più serio. Avvenne qualcosa in Egitto che dal quel momento in poi produsse delle conseguenze per i futuri 4000 anni. Quando Abraamo arrivò in Egitto vide che le persone ricche avevano delle cameriere (serve) in casa, e decise di averne una anche lui. Abraamo scelse quindi una serva di nome Agar. Quando tornò dall'Egitto la portò con sé. Sara non doveva più svolgere tutto quel lavoro nella tenda. C'era Agar ad aiutarla. Più tardi, quando Sara non riuscì ad avere figli, anche per questo c'era Agar pronta ad aiutarla! Attraverso Agar nacque Ismaele, la cui discendenza è in conflitto con la discendenza di Isacco da 4000 anni. Tutto questo iniziò con un uomo che non ascoltò Dio una sola volta . Ora potreste dire, "Bene, la maggior parte delle volte ascolto Dio". Bene. Quello che però vediamo qui è la conseguenza per non aver obbedito a Dio una sola volta. Spero che questo messaggio ci arrivi con tutta la sua serietà.

Chi sono le persone che possono costruire Gerusalemme? Uomini che ascoltano Dio. Se c'è una carestia, dobbiamo aspettare Dio e dire, "Signore, cosa vuoi che io faccia?" Magari Dio ci dirà di andare da un'altra parte. Magari no. Anni dopo, Dio disse a Giacobbe di andare in Egitto durante un periodo di carestia. Ma per Abraamo quella non era la volontà di Dio. Se Dio vi dice di andare da qualche parte, andate. Se Dio vi dice di trasformare le pietre in pane, fatelo. Se Dio vi dice di entrare a far parte di un'altra chiesa, fatelo. Aspettate però che sia Dio a parlarvi. Questa è la cosa importante.

Adesso voglio mostrarvi qualcosa di buono di Abraamo. Ho menzionato queste cose solo per mostrarvi che Abraamo era un uomo comune, proprio come noi. Non dovremmo essere scoraggiati per i nostri errori. Al Capitolo 13:7 leggiamo che ci fu una lite tra i servitori di Abraamo e quelli di Lot. Abraamo e Lot ottennero una grande ricchezza dal loro viaggio in Egitto, ed ora quella ricchezza causava dei problemi. La ricchezza è sempre causa di problemi. Lot e sua moglie rimasero colpiti da quello che videro in Egitto. Ma ora volevano ancora più soldi. Abraamo, al contrario, era una persona che non voleva litigare con nessuno. Ma nonostante questo i suoi servi stavano litigando.

"Scoppiò una lite fra i pastori di bestiame di Abramo e i pastori del bestiame di Lot. I Cananei e i Ferezei abitavano a quel tempo nel paese." Perché è inclusa quest'ultima frase? Perché queste persone atee stavano assistendo a questa lite. Questo è molto rilevante se applicato alla situazione nella Cristianità odierna. Gli atei stanno abitando nel paese e cosa vedono? Gruppi Cristiani che litigano tra di loro. In mezzo a tutto questo riusciremo a trovare un uomo di Dio come Abraamo che chiamerà Lot (la persona del mondo che ama i soldi) e gli dirà "Non ci sia discordia tra me e te (verso 8) siamo fratelli"? . Non erano fratelli. Abraamo era lo zio, Lot era suo nipote. Guardate la gentilezza di questo uomo di 75 anni nei confronti di suo nipote di 35. "Siamo fratelli!". Un uomo di Dio è un uomo umile. Abraamo aveva 75 anni ma poteva guardare suo nipote più giovane e dirgli "Siamo fratelli. Sei uguale a me. Ti lascerò la prima scelta. Scegli quello che vuoi." Gerusalemme è costruita da uomini di questo genere. La Cristianità ha bisogno di capi così - e non si trovano facilmente.

Oggi abbiamo molti capi che impongono la loro autorità, che al posto di Abraamo avrebbero detto, "Ho 75 anni, sono tuo zio. Io sono quello chiamato da Dio, non tu. Tu mi hai solo seguito". Ma Abraamo non si rivolse a Lot in questo modo. Gli disse, "Se vai a destra, io andrò a sinistra. E se vai a sinistra, io andrò a destra. Scegli quello che vuoi per primo". Lot, da uomo avido che era, con lo spirito di Babilonia, afferrò per primo. Vide i bei campi di Sodoma, ci vide l'opportunità di fare soldi, e che le persone ricche vivevano lì, e disse, "Mi sposterò lì, e servirò Dio anche da lì".

Molti predicatori Cristiani mossi dall'amore per il denaro si sono traferiti in paesi ricchi per predicare in delle chiese ricche. Ma così facendo ne hanno perso spiritualmente. Queste cose le ho viste succedere continuamente. Vi spostate da qualche parte perché vi ci ha mandato Dio o perché siete attratti dai soldi?

Mentre Abraamo stava prendendo questa decisione, Dio discese (come a Babel) per vedere cosa stessero facendo Abraamo e Lot. Il Signore vide il modo santo in cui Abraamo si comportò. Appena Lot lo lasciò, il Signore disse qualcosa di molto importante ad Abraamo (versi 14-17). Dio separò Abraamo prima da suo padre (facendolo morire), poi lo separò da un altro parente (che con la sua avidità sarebbe stato di ostacolo).

Il Signore disse, "Ora sei solo e adesso ti posso portare dove voglio portarti e farti diventare quello che io voglio che tu sia. Ho visto esattamente quello che è successo". Lo sapete che Dio guarda ogni transazione che avviene tra le persone? Guarda le nostre attitudini. Hai rinunciato ad un tuo diritto perché sei un Cristiano? Dio ti dice, "Ho preso nota di questo".

Poi Dio disse ad Abraamo, "Alza gli occhi e guarda a nord, sud, est, ovest. Tutto il paese che vedi un giorno apparterrà alla tua discendenza. Lo prometto. Non apparterrà alla discendenza di Lot". Dio disse questo ad Abraamo 4000 anni fa. Guardate oggi quel paese, 4000 anni dopo e chiedetevi chi ci sta vivendo. I discendenti di Abraamo, non quelli di Lot. Dio mantiene la Sua parola. Sono magari passati migliaia di anni, ma se Dio ha detto ad Abraamo "Darò questo paese alla tua discendenza per sempre," (verso 15), allora sarà esattamente così.

Poi al Capitolo 14 vediamo di come Lot si trovò nei guai. Vi troverete sempre nei guai se uscite dalla volontà di Dio. Lot fu catturato dai suoi nemici. Abraamo avrebbe potuto dire, "Gli sta bene. Quel tizio mi ha portato via qualcosa". Ma Abraamo non reagì in questo modo. Qui vedete un'altra prova alla quale fu sottoposto Abraamo: Quale sarebbe stata l'attitudine di Abraamo sentendo che l'uomo che lo aveva tradito ora era nei guai? Quando qualcuno che vi ha tradito si trova nei guai scoprirete molto velocemente se siete un uomo di Dio - o no. La reazione di Abraamo fu, "Fammi andare ad aiutare Lot. È vero, mi ha tradito. Per cosa sono stato tradito? Per qualche ricchezza terrena che considero spazzatura. Non vale niente. Io ho ricevuto ricchezze celesti. Mi dispiace per Lot, che ha inseguito le ricchezze terrene ed ora si trova nei guai. Fammi andare ad aiutarlo". Abraamo andò a liberare Lot. Questa è l'attitudine di un uomo di Dio. Solo questo tipo di persone possono costruire Gerusalemme.

Sulla strada del ritorno, dopo la battaglia, Abraamo era esausto e forse anche orgoglioso di aver sconfitto così tante armate di tanti re con solo 318 servitori. Si trovò anche in pericolo di raccogliere tutta la ricchezza accumulata grazie alla vittoria. A quei tempi se si vinceva una battaglia si raccoglieva tutto l'oro e l'argento del nemico. In quel momento Dio mandò un Suo servo da Abraamo. Non è meraviglioso vedere questo? Un uomo sconosciuto di nome Melchisedec che viveva là fuori nel deserto, era in contatto con Dio. Leggete di lui al Capitolo 14:18.

La ragione per la quale Melchisedec è importante, è perché nel Salmo 110:4 , Gesù è chiamato Sacerdote secondo l'ordine di Melchisedec. Questo viene confermato in Ebrei 7. L'unica parte delle Scritture in cui appare Melchisedec è al Capitolo 14:18-20 - tre versi, tutto qui. Melchisedec appare, compie il suo ministero e scompare. E Dio disse a Suo Figlio, "Sei un Sacerdote in eterno secondo l'ordine di Melchisedec." Non un sacerdote secondo l'ordine di Levi - il sacerdozio dell'Antico Testamento. In che modo quest'uomo, Melchisedec, che appare in soli tre versi della Bibbia, è diventato così importante? È bene per noi conoscerne il motivo.

Punto primo, Melchisedec era il re di Salem (14:18) - Gerusalemme. Gerusalemme, come abbiamo visto, è la figura della vera chiesa, l'opposto di Babilonia. Gesù è il Sommo Sacerdote secondo l'ordine di Melchisedec in questa chiesa, e noi dobbiamo essere sacerdoti secondo lo stesso ordine. Gesù è il Re in Gerusalemme, ed anche noi siamo chiamati ad essere re. Il nostro Signore ci ha fatti re e noi dovremmo regnare su questa terra. Siamo chiamati a regnare sul peccato ed a regnare sulle nostre passioni.

Che cosa fece Melchisedec? Per prima cosa portò del cibo per Abraamo ed i suoi 318 servi. La Cristianità è pratica. Se un uomo è esausto ha bisogno di cibo e non di un sermone! Non c'è niente di poco spirituale nel procurare del cibo ad un uomo affamato. Anzi in quel momento è la cosa più spirituale che possiate fare per quell'uomo. Quando Elia era esausto un angelo scese due volte dal cielo e gli diede da mangiare (1 Re 19:6-8). Dopo che Gesù fu risorto, quando una mattina vide tornare i Suoi discepoli esausti dopo una notte passata fuori a pescare, gli fece trovare del cibo pronto per loro (Giovanni 21:9). Questa è la vera spiritualità, aiutare gli altri con cibo o beni materiali dove ce n'è necessità. Questa è la prima parte del sacerdozio di Melchisedec.

Continua dicendo che Melchisedec benedisse Abraamo (14:19). Non lo criticò. Non c'è uno spirito accusatorio nell'ordine di Melchisedec. No. Solamente benedizione. E come lo benedisse? Melchisedec disse, "Benedetto sia Abramo dal Dio altissimo, Padrone dei cieli e della terra". Ricordò ad Abraamo che al suo Dio appartengono i cieli e la terra, e dunque non avrebbe avuto bisogno di prendere quel poco oro e argento vinto in guerra. Melchisedec stava cercando di salvare Abraamo dall'avarizia. Poi disse, "Benedetto sia il Dio altissimo, che ti ha dato in mano i tuoi nemici." Ricordando così ad Abraamo che fu Dio a dargli vittoria, salvandolo così dall'essere orgoglioso.

Come faceva Melchisedec a sapere che Abraamo aveva questi tre problemi - che era esausto e bisognoso di cibo, e che era in pericolo di essere avaro ed orgoglioso? Come fece il suo ministero a soddisfare esattamente queste tre necessità? Il ministero di Melchisedec fu come delle frecce che vanno direttamente al centro del bersaglio. Il suo segreto era quello di essere un uomo che quotidianamente aveva l'abitudine di ascoltare Dio. Non viveva in base alle proprie brillanti idee, ma in base alla Parola di Dio. Questo è il segreto di ogni ministero profetico che va a soddisfare esattamente le necessità delle persone.

Quando un giorno, come d'abitudine, Melchisedec aspettava Dio, Dio gli disse, "Alzati. Prendi con te un gran quantitativo di cibo, per circa 400 persone. Porta con te queste due frasi come messaggio, e dai tutto ad un Mio servo, che non hai mai conosciuto e che sta viaggiando su quella strada". Come Filippo quando andò ad incontrare l'eunuco Etiope sulla strada di Gaza, Melchisedec si alzò e partì, non sapendo chi avrebbe incontrato. Quando arrivò nel posto indicato da Dio, incontrò Abraamo. Gli diede il cibo ed il messaggio - e tornò a casa. Che ministero - benedire le persone e poi sparire, senza stare attorno ad aspettare di ricevere un dono o degli apprezzamenti. Il sacerdozio di Melchisedec è un sacerdozio che svolge il suo compito e poi sparisce. Gerusalemme è costruita attraverso questi sacerdoti. Questi sono i veri re di Gerusalemme oggi.

Un giorno Dio prese Abraamo fuori dalla sua tenda e gli disse, "Guarda il cielo e conta le stelle, se le puoi contare. Tale sarà la tua discendenza" (15:5). Fino a quel momento Abraamo non aveva neanche un figlio. Ci sono milioni di stelle nel cielo. E qui le Scritture dicono che Abraamo credette al Signore (verso 6). La parola 'credere' nell'originale Ebraico è 'aman', dalla quale deriva la parola 'Amen', che vuol dire 'Io credo che sarà così'. Quindi, quando Dio disse ad Abraamo che la sua discendenza sarebbe divenuta come le stelle in cielo, Abraamo semplicemente disse, "Amen. Credo che sarà così". Tutto qui. E fu così. Oggi, i figli di Abraamo (fisicamente e spiritualmente) sono milioni.

Fede significa dire "Amen" quando Dio vi dice qualcosa. La Fede è sempre basata sulla parola di Dio. "La fede viene da ciò che si ascolta, e ciò che si ascolta viene dalla parola di Cristo" (Romani 10:17). Non potete avere fede se non ascoltate Dio. Abraamo prima ascoltò Dio. Poi disse "Amen".

Al giorno d'oggi, sento molti credenti dire che hanno fede per cose di cui Dio non ha parlato. Dicono: "Ho fede che Dio mi darà una Mercedes-Benz. E credo che il colore sarà nero". Questa non è fede. Questa è presunzione . È tentare Dio. La fede può nascere solo dopo aver sentito parlare Dio. Solo allora possiamo dire, "Amen. Così sia". Se ricordate questo, allora sarete salvati dalla presunzione e dalla "fede contraffatta". La Fede inizia con la promessa di Dio e non con i nostri desideri. Quello che inizia con i nostri desideri può portare solo a Babilonia. Quello che inizia con Dio porterà a Gerusalemme. Una volta che Dio ha parlato, dobbiamo continuare a dire "Amen" per tutta la vita, non importa quanto Dio ci impieghi a realizzare la Sua Parola.

Al Capitolo 16 però, leggiamo che Sara fu impaziente. Suggerì ad Abraamo di avere dei figli con Agar, la sua serva (16:2) . Cosa fece Abraamo? Sfortunatamente disse, " Amen" anche a Sara. Questo creò un problema alla discendenza di Abraamo che durò per i successivi 4000 anni.

Che cosa dobbiamo imparare da questo episodio? Semplicemente che non dobbiamo mai dire, "Amen" alla parola dell'uomo, quando Dio ci ha già detto di fare altro. Dio può risolvere ogni problema che abbiamo, senza che noi ricorriamo a soluzioni carnali. Non abbiamo bisogno del consiglio di Sara. Dio è ben capace di rendere vero quello che ha promesso.

Così nacque Ismaele (16:15). Notate qui che quando nacque Ismaele, Abraamo aveva 86 anni. Il verso dopo continua da quando Abraamo aveva 99 anni (16:16 & 17:1). Che cosa successe durante questi 13 anni? Il Signore non gli parlò. Il Signore apparve nuovamente ad Abraamo solo quando ebbe 99 anni, dopo 13 anni di silenzio. È come se il Signore stesse dicendo ad Abraamo, "Hai detto 'Amen' al suggerimento di Sara? Allora devi imparare una lezione dolorosa. Io non ti parlerò per 13 anni, fino a quando non imparerai a dare più valore alla Mia voce piuttosto che a quella degli altri." Sì, Dio è molto severo. Alcune volte ci insegna delle lezioni in modo molto duro - altrimenti la lezione non viene assimilata. 13 anni è un lungo periodo da vivere senza sentire Dio. Ma Abraamo imparò la sua lezione e non consultò mai più Sara - nemmeno quando molto tempo dopo gli venne chiesto di sacrificare Isacco.

Dio non si arrese con Abraamo. Gli disse "Il tuo nome non sarà più Abramo (padre eccelso) ma il tuo nome sarà Abraamo (padre di una moltitudine). Non avrai solo il nome; ma effettivamente sarai padre di una moltitudine". Ancora una volta Abraamo disse, "Amen" - e nel giro di un anno ebbe un figlio - quando non c'erano più speranze. Dio gli diede un figlio perché finalmente imparò a dire, "Amen" solo a Dio. Abraamo aveva imparato la lezione.

Dio gli disse anche di circoncidere ogni maschio della sua casa. La circoncisione nell'antico patto era il tagliare via la carne. Sotto il nuovo patto simboleggia il "non avere alcuna fiducia nella carne". "I veri circoncisi siamo noi che non mettiamo la fiducia nella carne" (Filippesi 3:3) . Dio stava dicendo ad Abraamo, "Non devi dipendere da te stesso. Fidati di Me".

Leggiamo qualcosa dell'ospitalità di Abraamo nel Capitolo 18. In Ebrei 13:2 ci viene detto di essere ospitali con gli stranieri, "perché alcuni hanno ospitato angeli senza saperlo". Questo fa riferimento al Capitolo 18. Un uomo di Dio è sempre ospitale, caloroso e buono - anche con gli stranieri.

Successivamente nei Capitoli 18 e 19 leggiamo di Lot che si trovò ancora nei guai. Il Signore disse ad Abraamo che stava per distruggere Sodoma e Gomorra per i loro peccati. Ancora una volta Abraamo si preoccupò per Lot. Lot non aveva ancora imparato la lezione. Anche dopo essere stato catturato e fatto prigioniero tornò a Sodoma per fare ancora più soldi. Abraamo però non lo giudicò. Come uomo di Dio, pregò per Lot per cercare di salvargli la vita. Questa è la prima intercessione registrata nella Bibbia, ed è per la salvezza delle anime. Lot fu salvato come risultato delle preghiere di Abraamo. La moglie di Lot fu però lasciata indietro trasformandosi in una statua di sale. Gesù fece riferimento a questo episodio quando disse che alla Sua seconda venuta di due nello stesso letto (marito e moglie) solo uno verrà preso. L'altro sarà lasciato indietro (Luca 17:32, 34) .

La storia di Lot è triste. Nella sua continua ricerca di ricchezze, perse sua moglie, i suoi due generi e tutte le sue proprietà. Alla fine dovette recarsi da povero nel posto che Dio gli aveva indicato fin dall'inizio! Le sue figlie commisero incesto con lui e partorirono 2 figli - Ben-Ammi e Moab (19:37, 38). Da loro vennero gli Ammoniti e Moabiti che costantemente combatterono contro Israele.

In contrasto con il modo in cui Lot crebbe i suoi figli, leggiamo il Signore testimoniare di Abraamo che Abraamo avrebbe "ordinato ai suoi figli di seguire la via del Signore" (18:19) . Dio disse che questo era il modo attraverso il quale avrebbe potuto realizzarle le promesse fatte ad Abraamo. Al giorno d'oggi Dio non può fare molto per alcune persone perché in casa non riescono a controllare i loro figli!

Al Capitolo 20, vediamo Abraamo fallire una seconda volta, sempre per aver raccontato bugie ad un re ateo con lo scopo di salvarsi la vita. Era pure disposto a permettere che sua moglie andasse a letto con un altro uomo piuttosto che perdere la sua vita. Abraamo era un uomo debole - proprio come noi. Dio però fu buono con Abraamo e salvò Sara dall'essere toccata da Abimelec. È interessante vedere che Dio lodò un re pagano per "la sua integrità di cuore" (20:6). Dio gli disse che era per l'integrità del suo cuore che lo aveva preservato dal commettere adulterio con Sara. Anche oggi Dio aiuterà qualsiasi ragazzo che ha un cuore integro, esattamente come fece con un re ateo 40 secoli fa!

Vediamo qualcosa di meraviglioso dal Capitolo 20:17 al Capitolo 21:2 . Vediamo Abraamo che pregò per molte donne sterili nella casa di Abimelec, in un momento in cui sua moglie, Sara, era sterile. Ci vuole un grande cuore per pregare che gli altri possano ricevere quello che noi non abbiamo ricevuto da Dio. Quando però Abraamo pregò in questo modo, non solo tutte quelle donne ricevettero figli, ma anche la sterile Sara concepì e diede luce ad Isacco. "Chi annaffia, sarà pure egli annaffiato (da Dio) " (Proverbi 11:25). Quando Giobbe pregò per altri, Dio benedisse gli altri e benedisse anche Giobbe (Giobbe 42:10).

Abraamo però attese pazientemente per 25 anni prima di ricevere quello che Dio gli aveva promesso. Re Abimelec, sentendo della nascita di Isacco andò da Abraamo e gli disse, " Dio è con te in tutto quello che fai" (21:22). Se siamo fedeli al Signore, il Signore farà riconoscere anche agli atei che Lui è con noi.

Al Capitolo 22, leggiamo per la prima volta nella Bibbia, Dio testimoniare di un uomo dicendo, "Ora Io so che Mi temi". Questo avvenne quando Abraamo offrì Isacco. Abraamo aveva 125 anni a quel tempo, ma nonostante l'età Dio lo mise ancora alla prova. Questa volta fu per vedere se Abraamo amasse Dio più di ogni altra cosa, come l'amava quand'era giovane. Dio gli disse, "Sacrifica tuo figlio Isacco. Non ti sto chiedendo di farlo domani mattina. No. Fallo sul Monte Moria - distante tre giorni di cammino. Prenditi questi tre giorni per pensarci su." Dio non ci chiede mai di fare le cose avventatamente. Abraamo camminò per tre giorni, cosciente del sacrificio e depose Isacco sull'altare dicendo, "Signore, eccoti. Ti amo più della cosa più cara che ho al mondo".

Questo gesto mostrò la dedizione di Abraamo e quella di Isacco. Isacco a quel tempo era un giovane di 25 anni, più forte di Abraamo che ne aveva 125 anni. Abraamo non sarebbe mai stato in grado di legare Isacco all'altare se Isacco non avesse acconsentito a farsi legare. Questo mostra come Abraamo abbia insegnato a suo figlio ad obbedirgli. Benedetto l'uomo che può crescere i suoi figli in un modo che anche se dovesse dire loro, "Sto per offrirvi a Dio. Stendetevi qui," essi si stendano dicendo, "OK, Papà. Fai pure.". Potete stare certi che un padre del genere è un uomo di Dio.

Abraamo chiamò questo gesto un atto di "adorazione" a Dio (22:5). Questa è la prima volta che si trova la parola "adorazione" nelle Scritture - ed è questo il significato della vera adorazione. Il Padre cerca questi adoratori anche oggi.

Dio vedendo la devozione che Abraamo aveva per Lui disse, "Adesso so che Mi temi" (22:12) . La prima volta che è riportato nelle Scritture che un uomo ebbe timore di Dio, fu quando un uomo obbedì totalmente a Dio dicendo, "Dio, Ti amo più di quello che ho di più caro al mondo". 50 anni prima, Abraamo lasciò Ur perché amava Dio più della sua famiglia. 50 anni dopo il suo amore per Dio non si è affievolito nemmeno un poco. Fu attraverso un uomo così che iniziò Gerusalemme. Che esempio da seguire! Siete benedetti se potete camminare per questa via tutti i giorni della vostra vita.

Abraamo chiamò questo luogo "Iavè-Irè" - il Signore provvederà (22:14). Questa è la parola alla quale possiamo pensare ogni qualvolta nella vita affrontiamo un problema, perché la Sua promessa è "Dio provvederà ad ogni vostro bisogno"(Filippesi 4:19) .

Fu qui sul Monte Moria che Abraamo intravide il cuore di Dio, che un giorno, 2000 anni più tardi, avrebbe offerto Suo figlio come sacrificio. Gesù fece riferimento a quest'episodio in Giovanni 8:56: "Abraamo ha gioito nell'attesa di vedere il mio giorno; e l'ha visto, e se n'è rallegrato" . Dio fu talmente deliziato dall'attitudine che Abraamo ebbe sul monte che 1000 anni dopo ordinò la costruzione del tempio proprio nello stesso punto (2 Cronache 3:1). Sì, anche oggi la casa di Dio è costruita da persone che hanno timore, e adorano Dio, come fece Abraamo.

Al Capitolo 24, leggiamo di Abraamo che anche se in età avanzata si prese cura del futuro di suo figlio. Mandò il suo servo a cercare una moglie per Isacco. Nelle Scritture ci sono molti matrimoni, ma tra tutti questi ne vediamo solo due essere chiaramente comandati da Dio. Uno fu quello di Adamo. Eva fu sicuramente la scelta di Dio. L'altro fu il matrimonio di Isacco. Anche Rebecca fu scelta da Dio. Le persone mi chiedono, "Credi nei matrimoni combinati?" "Sì", rispondo, "Credo nei matrimoni combinati da Dio!". Dio magari li combina attraverso i genitori (come nel caso di Isacco) o senza i genitori (come nel caso di Adamo). Quello che importa è che deve essere combinato da Dio.

Se sei un papà e sei un uomo di Dio, sarai interessato ai matrimoni dei tuoi figli. Se invece sei un ragazzo giovane e sei stato fortunato abbastanza da avere un padre che è un uomo di Dio, ti consiglierei di prendere molto seriamente i suoi consigli. Se tuo padre dice "No", alla ragazza che vuoi sposare, aspetta. Magari Dio ti sta mettendo alla prova. Il " No" di tuo padre potrebbe essere temporaneo. Dopo che Dio vede che sei disposto a rispettare il consiglio di tuo padre, allora Dio ti darà la compagna che Lui stesso ha scelto per te.

Abraamo che inviò il suo servo a cercare una moglie per Isacco, è anche un'illustrazione di Dio, il Padre che manda il Suo Spirito Santo sulla terra a scegliere la moglie per Suo Figlio Gesù Cristo. Questo è quello che succede oggi nel mondo quando viene predicato il vangelo. Leggete il capitolo e troverete delle belle analogie.

Il servo di Abraamo cercò una prova del fatto che fosse la donna scelta da Dio, osservando se la ragazza fosse disposta ad abbeverare i cammelli. Certamente sapete che i cammelli bevono tanta acqua. Quello che voleva scoprire il servo di Abraamo era se questa ragazza fosse una ragazza gentile ed incline a lavorare duramente. E Rebecca lo era. Era anche una ragazza modesta, si capisce al Capitolo 24:16, perché non era interessata a guardare gli stranieri, com'era straniero il servo di Abraamo che si trovava a quel pozzo. Infatti Rebecca riempì la sua brocca e poi se ne stava per tornare dritta a casa, quando però il servo di Abraamo gli fece la sua richiesta. Questo è il tipo di moglie di cui avete bisogno.

E questo è anche il tipo di moglie che il Padre sta cercando per Cristo nel mondo. Dio guidò sovranamente il servo di Abraamo alla persona giusta - Rebecca. Il servo portò con sé Rebecca per tutta la strada di ritorno, per 700 chilometri (viaggio che probabilmente durò un mese) dalla Mesopotamia a Canaan - un'illustrazione del viaggio che bisogna compiere in questo mondo come sposa di Cristo.

Di cosa pensate abbia parlato il servo a Rebecca per tutto il lungo viaggio? Sono sicuro che le raccontò di Isacco. Di cosa pensate che voglia parlarci lo Spirito Santo durante il nostro lungo viaggio? Di Gesù . Non di dottrine, non del cielo, ma del Signore Gesù. Sono anche sicuro del fatto che Rebecca ascoltasse interessata quello che il servo aveva da dire riguardo ad Isacco. Durante questo lungo viaggio voglio che lo Spirito Santo mi faccia conoscere sempre più cose sul mio meraviglioso Salvatore, fino al giorno in cui Lo vedrò faccia a faccia (come Rebecca vide Isacco). E poi un giorno, come Rebecca, anche io entrerò nella tenda del mio Signore per essere Sua moglie. Anche voi avete questo desiderio? Di questo parla il Capitolo 24.

La vita di Isacco

Ma Rebecca aveva un problema. Rimase sterile per più di 20 anni (confrontate 25:20 con 25:26). Delle volte è possibile avere dei problemi sposandovi la donna che Dio ha scelto per voi. Sì! Potrebbe fare parte della vostra educazione spirituale. Anche se Dio vi guida in una certa direzione, è possibile che in quella direzione potreste trovare dei problemi. I problemi non indicano che siete fuori dalla volontà di Dio. No. Significano solo che dovete pregare e chiedere a Dio di risolvere i vostri problemi.

Isacco pregò ed il problema fu risolto. Rebecca concepì (25:21).

A Rebecca nacquero dei gemelli. Giacobbe uscì afferrando con la mano il tallone di Esaù (25:26). La natura di Giacobbe, cioè quella di afferrare avidamente le cose, si manifestò fin già dal grembo materno. Durante la nascita cercò di uscire per primo, ma fallì. Esaù uscì per primo, per questo Giacobbe gli afferrò il tallone. Giacobbe era così. Questo fu l'uomo che Dio scelse per essere il capo della nazione di Israele!! Dio scelse un uomo debole per essere Suo servo - un uomo interessato solamente a promuovere i propri interessi ed afferrare le cose terrene. Lo chiamarono 'Giacobbe' che significa 'Arraffone'. Questo è un grande incoraggiamento per tutti i peccatori caduti come noi. Il nostro Signore è venuto a chiamare i peccatori, non i giusti.

Isacco non fu saggio come suo padre Abraamo. La casa d'Isacco era piena di favoritismi. Isacco era dalla parte di Esaù, mentre Rebecca da quella di Giacobbe. Quest'attitudine è la strada migliore per dividere una casa. Esaù e Giacobbe divennero nemici per tutta la vita per causa dell'atteggiamento dei loro genitori. Un genitore favoriva un figlio e l'altro favoriva l'altro figlio. In questo modo i due ragazzi diventarono gelosi l'uno dell'altro. E senza dubbio questo problema separò anche Isacco e Rebecca. All'inizio fu un gran bel matrimonio, partirono come coppia scelta da Dio e si amavano profondamente! Ma la parzialità verso i loro figli rovinò tutto il loro matrimonio. La parte più triste è che la ragione del favoritismo nel caso di Isacco era dovuta al buon cibo: ad Isacco piaceva la carne di cervo che Esaù portava a casa regolarmente dalla caccia. Giacobbe non era un bravo cacciatore e quindi ad Isacco non importava molto di lui. Anche la benedizione che Isacco diede a Giacobbe (che causò tanti problemi) scaturì dall'amore per il cibo. Un mangione come Isacco non poteva certamente diventare un buon padre in quella casa, a differenza di suo padre Abraamo. Dei papà che sono anche degli uomini di Dio delle volte possono avere dei figli che agiscono in modo piuttosto folle.

Al Capitolo 26:7, leggiamo di un'altra folle azione di Isacco - qui però seguì le orme di suo papà in quando al raccontare bugie. Quando Isacco si trovò a Gherar, la gente del luogo gli faceva domande sulla sua bella moglie, Rebecca. Isacco gli disse che Rebecca era sua sorella. Questa fu la bugia che suo padre Abraamo disse in due occasioni riguardo a sua madre Sara (Capitoli 12 e 20). Isacco non imparò dagli errori di suo padre. Non dobbiamo fare gli stessi errori che i nostri genitori hanno fatto prima di noi. Un uomo saggio imparerà dagli errori degli altri, così da non ripeterli.

A favore di Isacco si deve anche dire che aveva alcune delle buone qualità di suo padre, ad esempio il modo che aveva di rapportarsi con le persone esterne alla sua famiglia. Leggiamo di un episodio (26:18) in cui Isacco scavò di nuovo i pozzi che erano stati scavati in precedenza da suo padre, e che per gelosia i Filistei avevano chiuso. Questi pozzi appartenevano ad Abraamo che li aveva scavati. Perciò ora erano di Isacco. Ma i pastori di Gherar litigarono con i pastori d'Isacco dicendo, "L'acqua è nostra!". I servi di Isacco chiesero al loro padrone che cosa dovessero fare ed egli disse "Lasciateglieli". Isacco seguì le orme di suo padre, quando Abraamo lasciò a Lot la terra che desiderava. Poi Isacco scavò un altro pozzo (verso 21) e gli abitanti di Gherar litigarono anche per questo. Per la seconda volta Isacco disse "Lasciategli anche questo". Si spostò da lì e scavò un altro pozzo. Così gli abitanti di Gherar si vergognarono e decisero di non litigare per quest'ultimo pozzo. Isacco nominò quel pozzo 'Recobot', dicendo, "Ora il Signore ci ha dato spazio libero e noi prospereremo nel paese".

Pensate a questa frase "Recobot, il Signore ci ha dato spazio". Isacco non si è fatto spazio da solo spingendo via gli altri. No. Ha rinunciato ai suoi diritti ed il Signore ha fatto spazio per lui e così Isacco prosperò. Così deve essere costruita Gerusalemme. Questo comportamento (di rinunciare ai propri diritti) iniziò con Abraamo, continuò con Isacco e molti decenni dopo si trovò anche nel nipote di Isacco, Giuseppe. Questo è il principio da seguire nelle nostre vite: " Non lotterò né cercherò di afferrare le cose terrene. Lascerò che il mondo ed i Cristiani del mondo abbiano quello che vogliono. Io prenderò quello che rimane. Con quello che rimarrà Dio farà spazio però me ed io porterò frutto nel paese." Quelli che si prendono con avidità ciò che c'è in Sodoma e Gomorra, e le sue ricchezze, resteranno sterili. La via della chiesa (Gerusalemme) è quella di rinunciare ai diritti terreni, come fece Gesù nostro Signore. Il Suo regno non era di questo mondo. Nemmeno il nostro. La via di Babilonia però è la via di ottenere avidamente.

Giacobbe iniziò la sua vita come arraffone, dovette poi essere convertito prima di diventare Israele ed essere quindi nel "gruppo di Gerusalemme". Se così non fosse stato, allora sarebbe stato nel "gruppo di Babilonia". Questi sono alcuni dei princìpi importanti che troviamo nel libro della Genesi, e sono princìpi da applicare anche oggi. Guardate al numero di credenti che cercano una posizione d'onore nel Cristianesimo. La prima vera qualità per essere un capo (o anziano) Cristiano è quella di non avere il desiderio di essere un capo perché totalmente convinti di non essere adeguati a questo ruolo. Dobbiamo permettere al Signore che sia Lui a farci spazio, e allora di renderci dei capi. Così porteremo frutto nel paese. Se cerchiamo di farci spazio da soli non porteremo mai frutto. Questo è certo.

Al Capitolo 26:28, leggiamo che alla fine il nemico di Isacco andò da lui e le disse, "Abbiamo chiaramente visto che il Signore è con te," ed Isacco preparò un banchetto. Questa è la via di Dio. Un uomo di Dio fa pace con i suoi nemici. Se il nostro nemico è affamato dobbiamo dargli da mangiare. Questa è la via in cui cammina chi appartiene a Gerusalemme.

Al Capitolo 26:34, 35, leggiamo: " Or Esaù, all'età di quarant'anni, prese in moglie Giudit, figlia di Beeri l'Ittita, e Basmat, figlia di Elon l'Ittita. Esse furono causa di profonda amarezza per Isacco e per Rebecca." Qui notiamo che Isacco a differenza di Abraamo non prestò attenzione nel trovare una moglie a suo figlio. Permise ad Esaù di sposare chiunque volesse. Isacco aveva rovinato Esaù con il suo favoritismo e la sua parzialità. Perché era più interessato al cibo che Esaù gli portava piuttosto che alla moglie che si sarebbe sposato. Questi passaggi nelle Scritture sono degli avvertimenti rivolti a noi.

La vista di Isacco diminuì verso la fine della sua vita. Non c'è niente di serio in questo. Più si invecchia, più i nostri occhi si indeboliscono. La cosa triste però, era che anche la sua vista spirituale era fioca ed annebbiata. Con l'invecchiamento l'uomo esteriore può decadere. Ma il nostro uomo interiore dovrebbe diventare sempre più forte, e la nostra vista spirituale deve rimanere sempre nitida. Quella di Isacco non lo era. Sapeva che Dio, quando i due figli erano nel grembo di Rebecca, aveva detto "Il maggiore servirà il minore" . Ma nonostante questo Isacco continuò ad andare contro la parola di Dio dando le sue benedizioni al maggiore. Notate qui la sua follia? Dice ad Esaù al Capitolo 27:2, 3: "Morirò presto. Prendi il tuo arco e frecce e prendimi un po' di selvaggina" . Quest'uomo in tarda età e con ormai un piede nella fossa pensava ancora al cibo!! Non mi meraviglia che perse la sua visione spirituale. Paolo disse in 1 Corinzi 9:27, "Se non riduco in schiavitù il mio corpo, predicherò agli altri ma io stesso sarò squalificato" . Questa è la ragione per cui la parola di Dio ci incoraggia a digiunare di tanto in tanto - così da tenere sotto controllo i nostri desideri golosi e le passioni sessuali, e adorare Dio e non i nostri stomaci. Fu l'amore per il cibo che rese Isacco cieco spiritualmente. È l'amore per il buon cibo che ha reso spiritualmente ciechi anche alcuni predicatori.

Isacco qui stava dicendo, "Esaù, vai e portami della selvaggina. Se è buona ti darò le benedizioni di Dio. Mi ricordo che Dio molti anni fa mi disse che tuo fratello minore deve ricevere la primogenitura. Ma non mi interessa quello che Dio disse molti anni fa. Sei stato un buon figlio per me e mi hai sempre portato del buon cibo. Sono quindi sicuro che Dio capirà il motivo per cui do a te le benedizioni invece di darle a tuo fratello, che nella sua vita non mai mi ha portato qualcosa di buono da mangiare!!" Pensate alla stoltezza che Isacco dimostrò in questa occasione. Ma Dio si assicurò che il piano di Isacco fallisse.

Rebecca era a favore di Giacobbe. E Anche lei si ricordava che Dio aveva detto che il minore doveva essere benedetto. Quando Rebecca sentì che Isacco stava per dare la benedizione ad Esaù preparò un piano che aiutò Dio ad adempiere la Sua promessa! Disse a Giacobbe, "Esaù ci metterà un po' per la selvaggina. Nel frattempo preparerò una gustosa pietanza, di quelle che piacciono a tuo papà. Tu vai, copriti con della pelle animale fingendo di essere peloso come Esaù e porta il piatto a tuo padre".

Dio aveva veramente bisogno dell'astuto piano di Rebecca per adempiere la Sua promessa per Giacobbe? Rebecca fece lo stesso errore che Abraamo fece con Agar. Abraamo si sentì che: "Dio avesse bisogno di aiuto! Perché qui sembra che la discendenza promessa non arriverà. Devo unirmi ad Agar per avere un figlio.". Qui Rebecca disse qualcosa di simile: "Ora Dio ha bisogno di aiuto perché qui pare che sia Esaù a ricevere la benedizione. Devo aiutare Giacobbe a prendersela.". Vi assicuro che Dio non ha bisogno del nostro aiuto per adempiere le Sue promesse. Di certo non vuole che facciamo inganni o raccontiamo bugie per portare avanti la Sua opera.

Molti Cristiani pensano che il fine giustifichi i mezzi. Questo vuol dire che se il nostro scopo finale è buono allora non importa come ci arriviamo. Ma questo è sbagliato. Il fine deve essere spirituale, e la strada per arrivarci anche. Allo stesso modo: Se è volontà di Dio che il vangelo venga predicato ad ogni creatura, allora il modo in cui lo facciamo deve essere anch'esso spirituale. Non dobbiamo con le buone o con le cattive evangelizzare o costruire la chiesa. Dobbiamo seguire Dio nel Suo operare, seguendo i Suoi metodi così da raggiungere i Suoi scopi. Se come risultato di aver scelto la via di Dio vediamo che non riusciamo a raggiungere quello che altre persone hanno raggiunto non seguendo la strada di Dio, allora che sia pure così. Non comprometteremo i princìpi spirituali per fare il lavoro di Dio. È meglio passare tutta la vita a costruire una piccola struttura fatta d'oro, argento e pietre preziose, piuttosto che costruire una struttura enorme fatta di legno, fieno e paglia che verrà bruciata all'ultimo giorno.

E voi? State costruendo secondo la volontà di Dio e con uno scopo divino?

Esaù disprezzò la primogenitura. Dice al Capitolo 27:34 che quando udì di aver mancato la benedizione, "emise un grido forte e amarissimo". In quel momento si pentì della decisione che prese molti anni prima, cioè quella di vendere la sua primogenitura. Esaù pensò di superare in astuzia suo fratello Giacobbe prendendosi prima la minestra di lenticchie e poi anche la primogenitura. Ma in quanto astuzia Dio superò Esaù. Dio sa come "prendere i sapienti nella loro astuzia"(1 Corinzi 3:19) . Dio si assicurò che Giacobbe ebbe la primogenitura. Perciò facciano attenzione tutti quelli che pensano di essere astuti nelle loro cospirazioni. Alla fine raccoglierete da Dio quello che avete seminato oggi.

È scritto in Ebrei 12:16, 17, "che nessuno sia immoraleed empio come Esaù, che per una sola pietanza vendette la sua primogenitura. Infatti sapete che anche più tardi, quando volle ereditare la benedizione, fu respinto". Quando siete giovani, ad un certo punto della vostra vita dovrete prendere una decisione. Arriverete ad un bivio nel vostro percorso e quella scelta sarà su delle questioni morali. Perché anche qui parla di persone immorali. Volete la primogenitura, le benedizioni eterne, le benedizioni spirituali, o volete le benedizioni temporanee, quelle immediate, come una minestra di lenticchie che soddisferà il desiderio del vostro corpo? Questa è una scelta che affrontano molti giovani oggi - una scelta tra quello che è eterno, spirituale e futuro - e tra - quello che è temporaneo, materiale (fisico) e disponibile immediatamente.

Tutti noi arriviamo a questi bivi. Mosè ci arrivò, e rifiutò i piaceri del peccato, la ricchezza d'Egitto e l' onore di essere il nipote del Faraone (Ebrei 11:24-26). Perciò Dio fu libero di usarlo.

Molti di voi sono a quel bivio oggi. Forse vi state dicendo, "Lasciami godere queste cose ancora per un po' di tempo. Alla fine mi pentirò e ed anche io riceverò la benedizione spirituale." Vi assicuro che non sarà così. Come Esaù, raccoglierete solo quello che avete seminato. Fate la scelta giusta adesso perché sta scritto, "Vigilando bene che nessuno resti privo della grazia di Dio" (Ebrei 12:15). Che nessuno di noi cada dalla grazia di Dio facendo la stessa fine di Esaù.

La vita di Giacobbe

Al Capitolo 28 leggiamo di quando Giacobbe lasciò casa sua. Rebecca lo mandò da suo fratello Labano così da sfuggire all'ira di Esaù. A quel tempo Giacobbe dovrebbe aver avuto circa 70 anni e non era ancora sposato.

Dice al Capitolo 28:11, "il sole era già tramontato". Nonostante si stia riferendo ad un evento geografico, il sole era tramontato realmente nella vita di Giacobbe, anche spiritualmente parlando. Giacobbe visse per il mondo e si era preso tutto quello che poteva, anche al costo di truffare qualcuno. Nonostante questo Dio ebbe misericordia con Giacobbe e gli disse di avere un grande scopo per la sua vita. "Io sono il Dio di tuo padre Abraamo" , Dio gli disse, "La terra sulla quale sei coricato, io la darò a te e alla tua discendenza. Tutte le famiglie della terra saranno benedette in te"(versi 13, 14) .

Questa è chiamata "la benedizione di Abraamo"(Galati 3:14). Quando Dio chiamò Abraamo, gli disse, "Ti benedirò, e in te saranno benedette tutte le famiglie della terra" (12:2, 3) . Qui Dio lo ripeté a Giacobbe. In Galati 3:14 ci viene detto che quando siamo riempiti con lo Spirito Santo questa benedizione diventa nostra.

Perciò qual è la ragione dell'essere riempiti con lo Spirito Santo? Non certamente quella di parlare in lingue! Questo è solo uno dei doni che Dio dà ad alcuni dei Suoi figli. Sfortunatamente molti Cristiani hanno dato troppa importanza a questo dono. Ma questo non è lo scopo principale. E non lo è nemmeno il dono delle guarigioni. Paolo non fu mai guarito dalla "spina nella sua carne" . Lo scopo principale della pienezza dello Spirito Santo è che Dio ci benedica e ci renda una benedizione per ogni famiglia che incontriamo sulla terra (Galati 13:4) .

Quando Dio ci riempie di Spirito Santo allora saremo una benedizione per tutte le persone. Chiunque ci incontrerà sarà benedetto in qualche modo! È qualcosa di simile a quelle donne che hanno addosso un profumo delizioso. Riuscite a sentirlo anche se siete distanti qualche metro! Ovunque queste donne vadano le persone sentono il loro profumo. La stessa cosa sarà anche per noi. Se entreremo in una casa, allora quella casa sarà benedetta, anche se ci passiamo solo cinque minuti oppure cinque giorni. Questa è "la benedizione di Abraamo" - fiumi d'acqua viva benedetta che ovunque dissetano le persone assetate.

Dio quella notte disse a Giacobbe, "Questa è la Mia chiamata per te. Io sono con te." Quando Dio ci riempie di Spirito Santo allora Dio sarà con noi (verso 15) . Dio disse a Giacobbe, "Io sono con te, e ti proteggerò dovunque andrai, e ti ricondurrò in questo paese e non ti abbandonerò prima di aver fatto quello che ti ho detto" . Giacobbe si svegliò, e disse, "Com'è tremendo questo luogo! Questa non è altro che la casa di Dio - Betel - la porta del cielo!".

Notate però la risposta di Giacobbe a questa meravigliosa promessa che Dio gli aveva appena fatto. In altre parole disse così (verso 20), "Signore, non sono interessato a tutte queste cose. Solo prenditi cura di me durante questo viaggio, dammi abbastanza pane da mangiare e vestiti per coprirmi e proteggimi da incidenti e rapine. Riportami sano e salvo a casa di mio padre. Questo è tutto quello che voglio. Non sono interessato ad essere una benedizione per tutte le famiglie della terra. Se mi dai tutte le cose materiali che ti ho chiesto allora io ti darò la decima e costruirò una casa per Te. Benedici i miei affari Signore e prometto che Ti darò il 10% di tutti i miei guadagni".

Sfortunatamente anche al giorno d'oggi questa è la risposta che molti Cristiani danno a Dio. Dio vuole i Suoi figli pieni di Spirito e che abbiano la benedizione di Abraamo così che possano essere una benedizione in ogni luogo. Però come sono le preghiere di molti Cristiani? Pregano dicendo, "Signore, dammi un lavoro confortevole con uno stipendio alto. Guariscimi dalle malattie. Aiutami a costruire una bella casa per la mia famiglia. Fa che i miei figli sposino una persona ricca e di bell'aspetto. E proteggici da tutti i pericoli. E noi ti daremo una percentuale di tutti i nostri guadagni"!!

Dio ci ha chiamati a questo? Molti Cristiani hanno mancato il meglio che Dio aveva pianificato per loro solo perché si sono concentrati su delle benedizioni terrene, quando invece Dio li ha chiamati ad "ogni benedizione spirituale nei luoghi celesti". Ricercano qualcosa di materiale e temporaneo mentre Dio li ha chiamati ad ereditare benedizioni spirituali ed eterne. Dio vuole farci arrivare nell'eternità senza rimpianti. Ma molti sono proprio come Giacobbe. Il sole è davvero tramontato per questi credenti.

Gesù si riferì alla scala che Giacobbe vide qui, spiegando che era un'illustrazione di Sé stesso. Gesù è la scala tra la terra ed il cielo (Giovanni 1:51). Possiamo rendere lode a Dio che il piede di quella scala è sceso giù fino a toccare la terra, invece di starsene appesa a chissà quale distanza sopra le nostre teste! Gesù fu "reso simile a noi in ogni cosa" per essere il nostro Sommo Sacerdote (Ebrei 2:17) .

Dio, però, non lasciò Giacobbe. Dio era determinato a romperlo in modo da poterlo benedire. Come ci riuscì? Permise che Giacobbe finisse ad avere a che fare con una persona ancora più astuta di lui - Labano. Giacobbe che astutamente era riuscito ad ingannare suo padre e suo fratello ora trovò sul suo cammino una persona che era in grado di ingannarlo.

È interessante notare come Labano ingannò Giacobbe, ovvero facendogli sposare Lea al posto di Rachele. A quei tempi erano soliti fare delle grandi feste prima dei matrimoni. Perciò Labano, molto furbescamente, disse, "Celebriamo il matrimonio di sera" - così che le facce delle persone non sono più visibili chiaramente. Durante il banchetto fece completamente ubriacare Giacobbe in modo da non fargli più capire cosa stesse succedendo. Labano mise la mano di Giacobbe nella mano di una ragazza che indossava un velo molto spesso e gli chiese se volesse sposarla. Giacobbe immaginando che fosse Rachele disse, "" e così si sposò! La notte era buia e Giacobbe non poteva vedere il viso di sua moglie che gli giaceva a fianco nella tenda. Quando si svegliò al mattino scoprì che era Lea! Giacobbe trovò in Labano una persona che in quanto ad astuzia riusciva a tenergli testa! Giacobbe lavorò sette anni per sua moglie!

Giacobbe disse a Labano "Volevo Rachele." Labano rispose, "Mi dispiace. Qui da noi è usanza far sposare prima la figlia maggiore. Se vuoi Rachele dovrai lavorare altri sette anni per me." Allora Giacobbe dovette dire "Va bene". Questo è il modo in cui Dio iniziò a rompere la forza umana che aveva Giacobbe.

Qui spunta un verso molto bello che quando ero un giovane credente benedì il mio cuore. Al Capitolo 29:20 leggiamo: "Giacobbe servì sette anni per Rachele; e gli parvero pochi giorni, a causa del suo amore per lei." Giacobbe non lavorò comodamente seduto in un ufficio. Ma fu un duro lavoro nei campi perché si doveva prendere cura delle pecore. Durante il giorno lavorava sotto il sole caldo e le notti fredde le passava fuori dormendo all'aperto. E si ammalò pure. Nonostante questo qui dice che per Giacobbe quei sette anni furono come pochi giorni - perché l'amore di Giacobbe per Rachele era forte ed appassionato.

Allora pensai, "Se Giacobbe servì così per una donna, come dovrei servire io il Signore che mi ha amato così tanto da dare la Sua vita per me?" Oggi posso testimoniare che dopo 56 anni passati al servizio del Signore, tutti questi anni per me sono stati come pochi giorni. Niente può eguagliare la gioia di servire il Signore, quando lo serviamo per amore e non cercando soldi, onore, comodità o fama.

Trovate che il vostro lavoro per il Signore sia pesante? Questo è perché non amate il Signore con tutto il vostro cuore.

Capitolo 30. Alla fine Giacobbe iniziò a sua volta ad ingannare Labano, rubandogli le pecore attraverso dei metodi disonesti. Messa da parte abbastanza ricchezza Giacobbe progettò di andarsene segretamente (Capitolo 31). Poi gli giunse voce che Esaù stava venendo ad incontrarlo. Giacobbe si impaurì perché immaginò che Esaù stava venendo ad ucciderlo. Ma al Capitolo 32vediamo accadere qualcosa di meraviglioso. Nonostante fossero passati 20 anni, Giacobbe era ancora lo stesso arraffone sempre incline ai complotti; ma l'angelo di Dio lo incontrò lungo il cammino. Nessuno di noi avrebbe sprecato il proprio tempo con un uomo così egoista. Quale azienda di questo mondo avrebbe mai assunto una persona colpevole di aver ingannato gli altri e per 20 anni aveva disobbedito a tutto quello che gli era stato detto? Altro che assumerla, una persona del genere la si licenzierebbe. Ma Dio non licenziò Giacobbe. E Dio non licenzia nemmeno voi o me, nonostante tutti i nostri numerosi fallimenti. Nonostante tutto Dio ancora viene e ci incontra attraverso i Suoi messaggeri.

La parola 'angelo' può anche essere tradotta 'messaggero'. Quando Dio manda un messaggero sul vostro cammino, è un segno del Suo amore per voi. Se Dio rinuncerà a voi, allora un segno sarà che non vi manderà più i Suoi messaggeri a portarvi un messaggio. Dio manda i Suoi messaggeri per mostrarci il Suo amore, specialmente quando stiamo per incontrare alcune difficoltà o alcuni mali.

Quando Giacobbe sentì che stava per arrivare Esaù, studiò un piano per scappare. Mise davanti a tutti le tre mogli che non gli piacevano. Mentre lui e Rachele stavano dietro - così se avessero ucciso le prime tre, lui e Rachele sarebbero riusciti a scappare! Giacobbe era ancora la persona egoista che era sempre stata. Questo è di grande incoraggiamento per noi, cioè il vedere che Dio ha scelto una persona così egoista per poi trasformarla in un 'Israele'.

Poi leggiamo di come Dio incontrò Giacobbe, come lottò con lui e che gli slogò un'anca. Dio fa cose drastiche per portarci là dove ci vuole. Dio lo ruppe e disse, "Da adesso sarai un principe di Dio(Israele)."(32:28) . Quando Dio poté chiamarlo "Israele"? Solo dopo 60 o 70 anni passati a lottare con lui; alla fine gli slogò l'anca e lo ruppe totalmente. Poi Dio disse, "Lasciami andare".

E alla fine Giacobbe rispose, " Non ti lascerò andare prima che tu mi abbia benedetto!". Quest'uomo che passò tutta la sua vita ad afferrare con avarizia soldi, primogenitura, proprietà, donne e pecore, ora stava lasciando tutto e si stava aggrappando a Dio. Come se stesse dicendo, "Dio, ho vissuto per i soldi, per le donne, per le proprietà e molte altre cose terrene. Ma adesso voglio solo Te." Dio sta aspettando che questo giorno arrivi anche nelle nostre vite. Allora Dio dirà a noi come disse a Giacobbe, "Non sarai più chiamato arraffone o ingannatore (Giacobbe). Sarai chiamato principe di Dio (Israele) perché hai lottato con Dio e hai vinto.

In quale momento vinse Giacobbe? Quando si ruppe l'anca. Questa è una grande verità che vediamo fin dall'inizio delle Scritture: Dio deve romperci prima di darci la potenza.

È quando un uomo è rotto e si appoggia al suo bastone come fece Giacobbe che allora diventa il principe di Dio e non quando è il grande e potente 'Mister Universo'. Cari fratelli e sorelle, prima di rendervi quello che Dio vuole che siate, deve rompervi.

Poi al Capitolo 32:31leggiamo queste meravigliose parole , "Il sole si levò". Ancora una volta un fatto geografico - ma era anche vero spiritualmente per la vita di Giacobbe. Vent'anni prima il sole per Giacobbe tramontò. Ma ora il sole si era levato.

Capitolo 34. Giacobbe ebbe dodici figli. Ma ebbe anche una figlia, Dina. Dina lo mise in un sacco di guai perché un giorno decise di fare una passeggiata da sola. Questo capitolo contiene un avvertimento per tutte le ragazze giovani. Tutte le ragazze dovrebbero leggere il Capitolo 34 e notare i problemi che Dina causò a suo padre. Dina credeva di essere in grado di farcela da sola. Però un uomo si innamorò di lei, la prese e la violentò. Allora i fratelli di Dina si arrabbiarono così tanto con questo uomo che uccisero tutti gli uomini di quella città. Così il nome di Giacobbe non era più ben visto in quella zona - tutto questo per una ragazza che un giorno decise di andare a fare un giro da sola. Colei che ha orecchie per intendere, intenda.

Capitolo 35. Qui il Signore disse a Giacobbe di tornare a Betel. Sotto certi aspetti tutti questi problemi furono anche colpa di Giacobbe. Perché dopo aver incontrato Dio a Peniel, avrebbe potuto procedere dritto fino a Betel, ed in questo modo, questo triste e violento interludio (Capitolo 34) non sarebbe accaduto.

La vita di Giuseppe

Ora analizziamo la vita di Giuseppe. Fu l'undicesimo figlio dei dodici figli di Giacobbe. Vediamo che Giacobbe fece lo stesso errore che precedentemente aveva fatto suo padre. Cioè anche lui mostrava dei favoritismi nei confronti di Giuseppe! Al Capitolo 37:3: "Israele amava Giuseppe più di tutti gli altri suoi figli, perché era il figlio della sua vecchiaia; e gli fece una veste di vari colori". Il modo migliore per distruggere i vostri figli è quello di mostrare favore verso uno di loro donandogli qualcosa di speciale che non donerete agli altri. Giacobbe aveva già visto le conseguenze che la parzialità aveva prodotto in casa di suo padre. Nonostante questo fece lo stesso errore in casa sua. Il risultato fu che i dieci figli maggiori diventarono gelosi di Giuseppe tanto che quasi lo uccisero. I favoritismi possono portare a serie conseguenze.

Quando i genitori lodano un figlio in presenza degli altri, qual è il risultato? Gli altri figli diventano nemici del figlio favorito - a volte anche per tutta la vita. Di chi è la colpa? La colpa è dei genitori che agiscono con stoltezza. Nelle Scritture ci sono avvertimenti per ogni ambito della nostra vita.

Al Capitolo 37:18, leggiamo di come i fratelli maggiori di Giuseppe complottarono per ucciderlo. In questo episodio vediamo anche la sovranità di Dio nel far cambiare idea ad uno dei fratelli, decidendo così di non uccidere Giuseppe ma di venderlo a dei commercianti di schiavi che passarono di lì in quel momento. Chi mandò in quell'esatto momento quei commercianti di schiavi? Dio. Dio programmò il viaggio di questi commercianti di schiavi Ismaeliti per farli arrivare al posto giusto ed al momento giusto, cioè quando Giuseppe stava per essere ucciso. E questi commercianti di schiavi erano diretti in Egitto, proprio dove Dio voleva portare Giuseppe!! È meraviglioso vedere la sovranità di Dio sempre al lavoro nella vita di Giuseppe. Dio ha un piano ed uno scopo anche per le vostre vite, e nessuno può renderlo vano. Non i vostri fratelli invidiosi, non il vostro padre che agisce con stoltezza e nessun altro. Questo è quello che vediamo qui.

Quando Giuseppe aveva 17 anni, Dio gli aveva già rivelato in sogno lo scopo della sua vita. È meraviglioso quando un uomo giovane è così sensibile alla voce di Dio, perché è in un'età dove la maggior parte dei suoi coetanei sta facendo sogni sporchi mentre lui fa sogni che riguardano Dio! Ragazzi, non lamentatevi mai del fatto che i fratelli più anziani non vi stanno dando le opportunità per servire Dio. Se vi sottomettete sinceramente a Dio allora nessuno potrà rovinare il progetto che Dio ha in mente per la vostra vita. Quando ero giovane, nella chiesa che frequentavo, alcuni fratelli anziani erano gelosi del mio dono di poter predicare ed allora non mi permisero di condividere la Parola. Dunque predicai il vangelo per strada perché lì non dovevo chiedere il permesso a nessuno! Durante gli incontri in chiesa, Dio mi disse di umiliarmi, stando in silenzio e non criticando mai gli anziani. Quelli furono gli anni in cui Dio mi ruppe, come ruppe anche Giuseppe. Ma nessuno di quegli anziani ha potuto ostacolare il progetto di Dio per la mia vita. Al momento opportuno, Dio aprì delle porte per me ed il Suo progetto per la mia vita fu compiuto. Vi sto dicendo questo per il vostro incoraggiamento. Quindi non lamentatevi mai delle persone. L'unica persona che può rovinare il progetto che Dio ha per la tua vita, sei tu. Ricordatelo. Dio usò la gelosia dei fratelli maggiori di Giuseppe per compiere il Suo progetto che prevedeva il viaggio in Egitto. Il male che le altre persone progettano contro di noi, Dio lo usa per il nostro bene e per il compimento dei Suoi scopi. Alleluia! Se Dio ci proteggesse dal male che altre persone vogliono farci, questo sarebbe già una grande cosa. Ma Dio fa anche di più! Utilizza il peggio che le persone possono farci per realizzare il Suo progetto per la nostra vita! Non è meglio così? Non è meglio vedere Dio ribaltare i piani a Satana? Pensate solo se i fratelli di Giuseppe non fossero stati gelosi di lui, ma al contrario fossero stati buoni e gentili; probabilmente Giuseppe non sarebbe mai andato in Egitto. Come riuscì Giuseppe ad andare in Egitto? Primo passo: I suoi fratelli erano gelosi di lui. Secondo passo: Lo vendettero ad alcuni commercianti di schiavi. Terzo passo: I commercianti lo portarono in Egitto e lo vendettero. Così il progetto di Dio, che era quello di portare Giuseppe in Egitto, si realizzò! Dunque se vi viene in mente qualche brutta cosa che gli altri vi stanno facendo, ricordatevi che alla fine realizzerà il progetto che Dio ha in mente per la vostra vita - questo succederà se amate Dio (Romani 8:28). Certo, potreste affrontare delle difficoltà. Anche Giuseppe visse un periodo duro quando fu in schiavitù. Ma questo finì per realizzare il progetto che Dio aveva per la sua vita. Sia lodato il Signore!

Un uomo di fede dirà, "Il Dio di Giuseppe è anche il mio Dio. Se amo Dio con tutto il mio cuore, non importa quante persone potranno essere gelose di me, e non importa nemmeno il numero di persone che proverà a farmi del male. Non saranno in grado di ostacolare la realizzazione del progetto che Dio ha in mente per la mia vita". Vi auguro di avere questo tipo di fede nel nostro Dio che opera in modo meraviglioso.

Al Capitolo 38 c'è una piccola deviazione dalla storia di Giuseppe. In questo capitolo leggiamo di Giuda che commise adulterio con sua nuora Tamar, e che Tamar diede alla luce due gemelli (38:29, 30). La cosa interessante qui è che fu dalla discendenza di uno di questi gemelli - Perez - che poi in futuro nacque Maria, la madre di Gesù. Dunque Gesù discese da questa genealogia, nella quale ci fu un incesto ed un adulterio! Il nostro Signore scelse coscientemente questa linea genealogica (Matteo 1:1-3). Perché scelse proprio questa linea peccaminosa? Quanti di noi, se ne avessimo avuto la possibilità, avremmo scelto di nascere attraverso una famiglia con un caso d'incesto al suo interno? Il Signore la scelse coscientemente dal cielo, per mostrarci che è venuto a chiamare alla salvezza i peccatori - anche quelli incestuosi. Gesù si identificò con i peggiori trasgressori della Sua genealogia.

Il Capitolo 39 è una meravigliosa storia di un giovane ragazzo che restò fedele a Dio mentre fu fortemente tentato da una donna attraente e potente. C'è solo un modo per evitare l'immoralità - ed è scappare da essa. (Vedi 1 Corinzi 6:18). E questo fu esattamente quello che fece Giuseppe. La moglie di Potifar gli fece molta pressione per fargli commettere adulterio (39:7). Ma Giuseppe rifiutò. Si rifiutò anche di starle vicino (verso 10). Non disse solamente "No". Ma scappò dalla fonte della tentazione. Non appena la donna malvagia si avvicinava Giuseppe si spostava da un'altra parte. Non potete vincere la tentazione se siete sempre circondati da persone che vi tentano. Dio sta cercando uomini così - che scappano dalla tentazione. Un giorno, quando la moglie di Potifar rimase in casa sola con Giuseppe, allora afferrò il giovane per la veste. Giuseppe le lasciò in mano il suo vestito e fuggì. Questo la fece arrabbiare così tanto che accusò Giuseppe di aver tentato di violentarla. Potifar, il marito, si infuriò e rinchiuse Giuseppe in prigione.

Notate tutte le cose che Giuseppe soffrì - la gelosia da parte dei suoi fratelli, le false accuse da parte di una donna malvagia ed ora anche la prigione. In quei giorni le prigioni erano dei posti terribili, erano sotterranee e piene di ratti, vermi e scarafaggi che strisciavano ovunque. Ma al verso 21 dice che oltre a tutte queste cose striscianti, "il Signore fu con Giuseppe". E questo fece tutta la differenza. Se il Signore è con voi non importa se siete circondati da ogni tipo di situazione sfavorevole. Lui basta. Giuseppe infatti non voleva altro che questo.

Mentre Giuseppe era in prigione incontrò il coppiere del Faraone e grazie a questo incontro poi conobbe il Faraone. Qui potete vedere che il piano di Dio stava cominciando a lavorare lentamente. Non solo Dio aveva protetto Giuseppe dal male che Potifar e sua moglie gli fecero. Ma proprio quel male, Dio lo utilizzò per la riuscita del progetto perfetto che aveva programmato per Giuseppe. In quale altro modo Giuseppe avrebbe mai potuto incontrare il maggiordomo del Faraone e poi essere introdotto al Faraone in persona, se non grazie al suo imprigionamento?!!

Se Giuseppe avesse potuto vedere tutto questo fin dall'inizio allora avrebbe lodato continuamente il Signore anche quando era in prigione - proprio come successivamente fecero Paolo e Sila. Paolo e Sila poterono lodare il Signore durante la loro prigionia a Filippi, e riuscirono a farlo perché avevano visto la sovranità di Dio nelle Scritture. Se anche noi studiamo le Scritture allora loderemo il Signore in ogni situazione difficile che deriva dal male che gli altri ci hanno fatto. Un giorno, forse, accusandoci falsamente le persone metteranno in prigione anche noi. Io sono sicuro che gli Egiziani credevano a tutte le false storie che circolavano riguardo a Giuseppe, anche se era l'uomo più retto d'Egitto. Questo a Giuseppe non importava. Anche al giorno d'oggi vengono diffuse molte false storie che riguardano i veri servitori di Dio. Cosa dobbiamo fare? Stare zitti. Lasciate che sia Dio a difendere la vostra reputazione. Vi vendicherà al momento giusto. Se onorate Dio nessuno potrà rovinare il progetto che Dio ha per la vostra vita.

Voglio che notiate come Giuseppe fu messo in contatto con il coppiere del Faraone. Giuseppe aveva già abbastanza problemi di cui preoccuparsi in prigione. Ma quando un giorno vide due nuovi arrivati con lo sguardo triste allora si dimenticò di tutte le sue preoccupazioni. Il governatore della prigione aveva affidato la sorveglianza di tutti i detenuti a Giuseppe, per questo quando Giuseppe vide i due uomini rattristati gli chiese quale fosse la motivazione della loro tristezza (40:7). Ed ecco che così interpretò correttamente i loro sogni e più avanti, un giorno ottenne, grazie ad uno di loro (il coppiere), la possibilità di interpretare il sogno del Faraone. Dio ha modi incredibili per aprire delle porte ai Suoi servi che gli sono fedeli e che riescono a dimenticare le proprie preoccupazioni preoccupandosi per gli altri. Questo è quello che impariamo da questa vicenda. Dunque non lasciamoci prendere dalle nostre preoccupazioni. Apriamo i nostri cuori alle altre persone bisognose che ci sono in questo mondo.

Alla fine Giuseppe stette davanti al Faraone. Ma questo accadde solo nel momento perfetto che Dio aveva stabilito. La Bibbia dice, "Legarono i piedi di Giuseppe con ceppi. Ma il ferro entrò nella sua anima durante il periodo in prigione. Fino al tempo scelto da Dio, Giuseppe fu testato. Poi venne la Parola di Dio e lo liberò (Salmo 105:18, 19 -parafrasando). Dio è sempre in tempo. Non è mai in ritardo. Tutti i nostri problemi hanno una durata specifica che Dio ha già determinato. Durante questo periodo Dio ci metterà alla prova. Quando il tempo sarà passato, Dio comanderà la nostra liberazione. Ma a quel punto, se siamo stati fedeli, il ferro sarà entrato nella nostra anima, e saremo diventati forti nella fede. Dio stravolge i piani di Satana, ed utilizza il peggio che Satana può farci per renderci forti. Alleluia !

Conoscete il resto della storia, di come i fratelli di Giuseppe vennero affamati dalla carestia nel paese dove dovettero andare da loro fratello ed inchinarsi ai suoi piedi, esattamente come Dio aveva mostrato a Giuseppe 20 anni prima. Dio mantiene la Sua Parola.

Capitolo 43:1, 2: Quando la carestia fu molto grave nel paese, Giacobbe disse ai suoi figli di andare in Egitto per prendere un po' di cibo. Ogni volta che c'è una carestia sarete costretti ad andare a prendere cibo da coloro che sono stati saggi prima che la carestia arrivasse . Giuseppe fu saggio nei sette anni di abbondanza. Perché immagazzinò il cibo in eccesso. Per questo quelli che furono pigri nel tempo della prosperità ora si trovarono costretti ad andare da lui. La Bibbia dice, "Va', pigro, alla formica; considera il suo fare e diventa saggio - come immagazzina il suo cibo durante l'estate per l'inverno"(Proverbi 6:6-8) .

Applicate questa verità alle cose spirituali: È in tempi come questi, dove avete tempo in abbondanza per studiare la parola di Dio tanto da arricchirvi spiritualmente, che dovete usare con saggezza il tempo che avete a disposizione. Più avanti, tra molti anni, vi troverete a non avere più molto tempo a disposizione per studiare la parola, perché ci saranno molte più pressioni nella vostra vita, ma avendo usato bene il vostro tempo avrete saggezza in abbondanza dalla quale attingere. La saggezza di Dio che immagazzinate adesso, non solo vi soddisferà pienamente, ma ne avrete anche in abbondanza da condividere con altri.

Io studiai intensamente la Bibbia durante gli anni dell'università, quando ero un ufficiale nella Marina Indiana. Studiai le Scritture ai piedi di Gesù. Quest'abitudine mi tenne anche lontano da molte tentazioni. Fu un tempo di abbondanza - perché come studente avevo tempo libero in abbondanza . Una volta sposati e con figli non avrete più molto tempo libero. Quindi se siete pigri durante gli anni in cui avete tempo in abbondanza ve ne pentirete durante i tempi di carestia. Imparate questa lezione ed applicatela nella vostra vita.

Giuseppe trattò i suoi fratelli in un modo Divino. Al Capitolo 45:5 Giuseppe disse, "Dio mi ha mandato qui prima di voi". Ed ancora al verso 7, disse, "Dio mi ha mandato qui prima di voi". E ancora una volta al verso 8: "Dio mi ha mandato".Stava dicendo ai suoi fratelli, " Non siete stati voi a vendermi agli Ismaeliti, è stato Dio. Non è stata la moglie di Potifar a mandarmi in prigione, è stato Dio". Siamo davvero benedetti se possiamo vedere Dio in tutte le nostre strade - anche nel male che gli altri ci fanno.

Avete gli occhi aperti a questa gloriosa verità? Non dite mai, "Questa persona mi sta facendo del male" oppure "Quella persona mi sta facendo del male". È Dio che permette alle persone di agire così con voi.

Giuseppe preparò una grande festa per i suoi fratelli che un tempo lo vendettero come schiavo. Diede loro anche la migliore terra d'Egitto - la terra di Goscen - trattò così quei fratelli che un tempo gli scavarono una fossa (46:34)! Questa è l'attitudine di un uomo di Dio.

Vediamo anche il tremendo rispetto che Giuseppe aveva per suo padre (46:29) . Anche se Giuseppe era il secondo sovrano nel mondo, andò incontro a suo padre mostrandogli rispetto. Un uomo di Dio rispetterà ed onorerà sempre i suoi genitori.

Verso la fine della sua vita vediamo che Giacobbe fu un profeta di Dio. Al Capitolo 47:10 benedisse il Faraone, il più grande sovrano del mondo, e benedisse anche i suoi figli. Giuseppe condusse i suoi due figli, Manasse ed Efraim a Giacobbe e disse, "Metti la tua mando destra sulla testa di Manasse (il più grande) e la tua mano sinistra sulla testa di Efraim (il più giovane)". Ma Giacobbe non fece così. Incrociò le sue mani e benedisse il minore più del maggiore. La vista di Giacobbe non si era annebbiata (a differenza di suo padre Isacco). Anche in tarda età Giacobbe ci vedeva benissimo spiritualmente, cosa che non si può dire di suo padre: Giacobbe sapeva bene chi benedire e chi no. Perché? Perché a differenza di suo padre che aveva avuto una vita confortevole, Giacobbe affrontò molte difficoltà nella sua vita. È attraverso le difficoltà che Dio affina la nostra visione spirituale.

Giacobbe fu il primo uomo a profetizzare sulla venuta di Cristo. Perché disse a suo figlio Giuda che il Leone di Giuda sarebbe arrivato attraverso il suo seme, ed avrebbe regnato (49:9, 10) .

Al Capitolo 50:20, ascoltiamo Giuseppe dire parole simili a quelle che Paolo scrisse nella lettera ai Romani 8: "Voi avete pensato del male contro di me, ma Dio lo ha convertito in bene" . Questo è l'equivalente nell'Antico Testamento del verso che si trova in Romani 8:28.Arriviamo dunque alla fine di questo meraviglioso libro delle origini - la Genesi. Guardiamo l'ultimo verso di questo libro. Il libro della Genesi inizia con le parole, "In principio Dio" ma finisce con le parole, "un sarcofago in Egitto". Questo è il risultato dovuto al peccato dell'uomo.

Ma da quel sarcofago in Egitto, Dio portò avanti una meravigliosa redenzione per l'umanità caduta!

Alleluia!!



[1] Per uno studio più dettagliato della creazione e del rifacimento della terra, leggete il mio articolo (disponibile solo in lingua inglese) "The Creation of the Earth and the Origin of Satan" (la creazione della terra e l'origine di Satana) al seguente indirizzo: http://www.cfcindia.com/article/the-creation-of-the-earth-and-the-origin-of-satan

[2] La sequenza temporale dei patriarchi è indicata a pagina ???

Capitolo 2
Esodo

NASCE LA NAZIONE D'ISRAELE

s

e la Genesi è 'Il Libro delle Origini', possiamo intitolare l' Esodo come ' La Nascita di una Nazione' - la nazione d'Israele. Abbiamo visto le origini di questa nazione nella Genesi . Ma ora la vediamo diventare una nazione a tutti gli effetti. Nei primi 15 capitoli leggiamo della loro schiavitù in Egitto e della loro liberazione dall'Egitto. Il resto del libro tratta della ricezione della Legge, poi di un po' di tempo che passarono nel deserto e del piano che Dio gli diede per costruire il Suo tabernacolo.

La Redenzione dall'Egitto

Nel primo capitolo, leggiamo che il Faraone era turbato a causa degli Israeliti, anche se questi erano i suoi schiavi. Il motivo era perché gli Israeliti stavano diventando numerosi e il Faraone era preoccupato perché più numerosi diventavano, più potevano ribellarsi contro di lui e smettere di lavorare. Perciò il Faraone diede un ordine: che appena nati, tutti i figli maschi degli Israeliti dovevano essere uccisi. Sappiamo che questa tattica è stata concepita dal diavolo. Satana è sempre stato dietro ai Giudei per cercare di ucciderli - ci ha provato molte volte nella storia umana. Questa fu la prima delle occasioni dove ci provò.

Nel nostro ultimo studio abbiamo visto non solo come Dio ci protegge dai piani di Satana, ma che fa anche qualcosa di meglio: cioè che ribalta i piani di Satana e li usa per compiere i Suoi scopi. Questo mostra l'onnipotenza di Dio più che distruggere Satana o fermarlo dal compiere le sue opere. Dio ci mostra la sua potenza non soltanto proteggendoci da Satana, ma usando quello che Satana compie rivolgendoglielo contro. Il più grande esempio di questo è il Calvario - dove Satana fece crocifiggere Gesù dai suoi nemici. Ma la croce divenne il posto dove Satana fu sconfitto!! Il piano di Satana si rivoltò contro di lui - com'è sempre successo.

Dio ribaltò i piani di Satana a favore di Gesù. Dio farà lo stesso anche per noi, se viviamo con una coscienza pulita e in umiltà davanti a Lui. Qualsiasi cosa che il diavolo e i suoi agenti fanno per ferirci sarà ribaltata e gli si rivolterà contro - in questo modo si adempirà il piano di Dio per le nostre vite. Questo è uno dei messaggi principali della Bibbia - e lo vediamo succedere ancora e ancora nelle Scritture.

Qui vediamo che il Faraone diede l'ordine di uccidere tutti i bambini maschi, allora la mamma di Mosè mise il figlio in un piccolo cesto e lo fece galleggiare giù per il fiume pregando Dio. Se non fosse stato per quel malvagio editto, la mamma di Mosè non avrebbe mai fatto questa cosa. Ma siccome agì in questo modo, Mosè venne accolto dalla figlia del Faraone, e crebbe nel palazzo del Faraone - il posto dove Dio voleva che Mosè fosse istruito per i primi 40 anni della sua vita. Questo non sarebbe mai potuto succedere se il Faraone non avesse decretato quella legge malvagia, e in quel caso Mosè sarebbe cresciuto come tutti gli altri schiavi. Vedete qui come il piano di Dio è adempiuto attraverso quello che combina Satana?

Qui tutti noi possiamo imparare una grande lezione - che vediamo succedere anche nella storia della chiesa. Tutte le volte che Dio vuole fare qualcosa per il suo popolo, comincia sempre con un uomo. Dio dovette trovare un uomo adatto prima di poter liberare gli Israeliti. L'addestramento di questo uomo durò 80 anni - e non fu soltanto una formazione accademica. Mosè fu istruito nelle migliori accademie d'Egitto, ma questo non lo qualificò per il lavoro di Dio. In Atti 7, Stefano disse che Mosè fu potente in parole e in opere. Mosè era un uomo forte, e un oratore eloquente già all'età di 40 anni. Fu un grande capo militare, una persona molto ricca, e venne educato con la migliore educazione che il più avanzato paese del mondo poteva dargli - perché l'Egitto era l'unica superpotenza mondiale di quei giorni. Ma alla fine di tutto questo, Mosè era inadatto per servire Dio. Stefano disse che Mosè pensò che gli Israeliti avrebbero riconosciuto che Dio lo aveva innalzato per liberarli. Ma gli Israeliti non lo riconobbero come loro capo. Tutti questi titoli e abilità terrene non poterono preparare Mosè per il compito che Dio aveva preparato per lui.

Oggi molti Cristiani immagino che possono servire Dio solamente perché hanno della conoscenza Biblica, delle abilità musicali o molti soldi. Ma si stanno sbagliando. Devono imparare una lezione dalla vita di Mosè: 40 anni al meglio di quello che questo mondo poteva dargli non poterono prepararlo per servire Dio.

Dio dovette prendere Mosè e fargli passare altri 40 anni nel deserto, in un ambiente completamente diverso da quello del palazzo in modo da equipaggiarlo per il servizio. Dio dovette rompere la sua forza umana. Dio compì questo lasciando Mosè a guardare le pecore, permettendogli di vivere con suo suocero e lavorare per lui - per 40 lunghi anni. Vivere con il proprio suocero anche solo per un anno può essere una cosa piuttosto umiliante per un uomo! Io so che molte donne sposate in India vivono con i loro suoceri per tutte le loro vite. Ma è diverso quando un uomo deve vivere con il papà di sua moglie e in più lavorando per lui. Questa può essere un'esperienza piuttosto umiliante per un uomo. Così Dio spezzò Mosè. Ricordatevi che nello stesso modo Dio ruppe anche Giacobbe. Anche Giacobbe dovette vivere con suo suocero per 20 anni. Dio usa i suoceri e le suocere per rompere i Suoi bambini.

Quello che Mosè non poté imparare nelle università d'Egitto, lo imparò nel deserto, controllando le pecore e lavorando per suo suocero. Alla fine di questi 40 anni, Mosè era talmente rotto da dire, "Signore, io sono inadatto. Io non so parlare. Per favore manda qualcun'altro a guidare il tuo popolo" - queste parole uscirono dalla bocca di un uomo che prima con la sua eloquenza pensava di poter liberare Israele dall'Egitto. È in quell'esatto momento che Dio disse, "Ora sei pronto. Adesso ti mando dal Faraone" (4:10-17).

Qual è la lezione che possiamo imparare da Giacobbe e da Mosè? Semplicemente questa: che quando pensi di essere pronto, non lo sei. Quando pensi di essere capace, quando pensi di essere forte, quando hai conoscenza, quando sei eloquente, sai cantare o suonare uno strumento musicale, e fare cose meravigliose per Dio, Dio dice, "Sei inadatto. Devo attendere finché non sarai rotto." Questo processo nella vita di Giacobbe durò 20 anni, con Mosè ci vollero 40 anni, con Pietro ci vollero 3 anni. Quanto ci vorrà con noi? Questo dipende dalla velocità in cui impariamo a sottometterci sotto la mano potente di Dio.

Quanto tempo ci vuole per andare dal primo anno di scuola elementare fino all'ultimo anno di scuola superiore? 13 anni - se siete promossi ogni anno . Ma ci sono bambini che ci mettono anche 16 anni per completare 13 anni di scuola. Alcuni studenti di medicina ci impiegano 10 anni per completare un percorso universitario di 6 anni! Quanto tempo una persona ci impiega a finire la scuola dipende da quanto in fretta impara le lezioni. Vale la stessa cosa anche per la vita Cristiana.

È scritto al Capitolo 12:40, "Il tempo che i figli d'Israele abitarono in Egitto fu di 430 anni." Nonostante questo, quando Dio parlò ad Abraamo, gli disse che i suoi discendenti sarebbero stati in un paese straniero solamente per 400 anni (Genesi 15:13). Ma qui leggiamo che in realtà stettero per 430anni. Dio si è forse sbagliato? No. Dio è molto preciso nella sua tabella di marcia. Dio non commette nessun errore. Quando Dio parlò ad Abraamo, la Sua perfetta volontà per gli Israeliti fu che sarebbero dovuti rimanere in Egitto per 400 anni. Ma allora perché gli Israeliti rimasero in Egitto 30 anni in più?

Per trovare la risposta a questa domanda consideriamo un altro esempio. Quando Dio condusse gli Israeliti fuori dall'Egitto, il suo piano per loro fu che dovevano stare nel deserto solamente per 2 anni. Ma quanti anni hanno effettivamente passato nel deserto? 40 anni. (Vedi Deuteronomio 2:14 ). Magari Dio si è programmato di romperti in 2 anni. Ma alla fine ce ne vorranno 40. Magari Dio vuole cominciare a usarti 2 anni dopo che sei stato convertito. Ma potrebbe non poterti utilizzare per 40 anni. Tutto dipende da quanto in fretta ti rompi. Perciò anche il piano di Dio per Israele fu che sarebbero dovuti rimanere in Egitto per 400 anni. Ma alla fine ci dovettero stare per 430 anni.

Io credo che la ragione per questo ritardo fu perché il loro capo, Mosè, non era ancora pronto. Credo che quando Mosè abbandonò l'Egitto all'età di 40 anni, Dio aveva in programma di romperlo con 10 anni di corso nel deserto con suo suocero, così che per l'età di 50 anni Mosè fosse pronto per essere il capo degli Israeliti. Ma Mosè non imparò la sua lezione in 10 anni. Suo suocero dovette umiliarlo per un po' di tempo in più prima di essere rotto abbastanza. A Mosè ci vollero 40 anni per completare quel corso di 10 anni! Perciò gli Israeliti dovettero aspettare 30 anni in più. Dio per compiere il Suo lavoro sulla terra è dipendente da uomini rotti.

Questo è un messaggio e un avvertimento per noi. Dio magari ha un piano per la tua vita. Ma questo non si adempirà fino a quando non sarai rotto. Ci potrebbero volere anche 40 anni per compiere quello che Dio si è programmato di fare in te in 10 anni. Perciò è bene per noi essere veloci a umiliarci sotto la potente mano di Dio - cioè le circostanze che Dio manda nelle nostre vite.

Lamentazioni 3:27 dice, "È bene per l'uomo portare il giogo(umiliarsi ed essere rotto) della sua giovinezza." Permettete a Dio di rompervi quando siete giovani. Non combattete contro le circostanze che Dio permette nelle vostre vite, perché facendo così ritarderete soltanto il piano di Dio. Tutta la vostra conoscenza della Bibbia, le vostre abilità musicali e i vostri soldi non possono equipaggiarvi per servire Dio. L'essere rotti è essenziale. Giacobbe poté diventare Israele solamente quando fu rotto. Mosè poté diventare un capo e un profeta solamente quando era rotto.

Capitolo 2:Qui leggiamo di quando Mosè provò a liberare gli Israeliti dagli Egiziani. Mosè vide un Egiziano percuotere un Ebreo (2:11), allora Mosè picchiò l'Egiziano e lo uccise. Potete immaginare quanto deve essere stato forte Mosè per riuscire a uccidere un uomo a mani nude? Se Mosè avesse continuato a uccidere gli Egiziani in questo modo - uno per uno - quanti anni pensate ci sarebbero voluti per uccidere tutti i milioni di Egiziani che c'erano in Egitto? Mosè sarebbe morto prima di riuscire ad ammazzare tutti gli Egiziani. Ma quando Dio ruppe Mosè all'età di 80 anni, tutto quello che Mosè dovette fare fu alzare il suo bastone sopra il Mar Rosso, e in quel momento l'intero esercito Egiziano venne sepolto sotto il mare. Questa è la differenza tra quello che un uomo può fare con le sue forze e quello che un uomo rotto può fare con la potenza di Dio.

Fin dall'inizio delle Scritture il messaggio è questo: se volete costruire Gerusalemme, la vera chiesa, dovete essere rotti. Dovete essere umiliati da Dio per mezzo delle circostanze e per mezzo delle persone. Se non vi ribellate in queste circostanze, Dio può fare un lavoro veloce in voi. Ho visto molti giovani zelanti che conoscono la Bibbia con la loro testa e che pensano di poter andare là fuori e servire Dio. E lo fanno; supportati dalle loro forze vanno e servono Dio. Venti o trent'anni dopo si ritrovano frustati, scoraggiati, critici, si lamentano e incolpano questa e quell'altra persona per i loro fallimenti. Queste persone non hanno realizzato niente e hanno buttato via le loro vite. Perché? C'è solo una ragione - non hanno mai permesso a Dio di romperli.

La Bibbia dice che "la vita dell'uomo di Dio è eccitante" ( Proverbi 14:14 - Living - Trad. Ita.). Oggi ho 76 anni e sono un figlio di Dio da più di 56 anni - e posso onestamente testimoniare che la mia vita Cristiana è stata eccitante. Sono passato attraverso molte prove, ma in tutte queste ho gustato le eccitanti vie di Dio. Sono eccitato di essere in grado di vivere per Dio e servirlo. Servire il Signore è la più bella cosa che uno può fare in questo mondo. Non ho niente di cui lamentarmi con nessuno in tutto il mondo. Fino a oggi nessuno ha mai avuto successo nel farmi del male. Molti hanno provato a farmi del male e alcuni dei miei collaboratori mi hanno tradito. Ma tutto quello che hanno fatto, alla fine ha cooperato per il mio bene - come è scritto in Romani 8:28. Perciò ringrazio Dio per loro, perché Dio ha usato le loro azioni malvagie per rendermi più simile a Cristo - questo è il bene che loro azioni malvagie hanno prodotto. Questa è la via per produrre molto frutto. Più siamo rotti, più Dio può usarci per benedire gli altri.

Al Capitolo 17 leggiamo che solamente quando la roccia venne colpita che allora l'acqua cominciò a uscire. Se la roccia non viene colpita, l'acqua non uscirà. Quando la donna portò il profumo dentro il vaso di alabastro e lo ruppe ai piedi di Gesù, allora il dolce aroma riempì la casa. Nessuno poteva sentirne la fragranza finché il vaso non venne rotto. Quando Gesù prese i pani e li benedì, non successe nulla. Ma quando li ruppe, furono nutriti in cinquemila. Qual è il messaggio in tutti questi esempi? Che l'essere rotti è la via per le benedizioni. È quando si scinde un atomo che allora la potenza viene rilasciata! Da quel momento può dare elettricità a un'intera città! Immaginate quanta potenza viene rilasciata da un piccolo atomo quando viene scisso - ed è un atomo talmente piccolo che non lo potete vedere nemmeno al microscopio. Il messaggio che troviamo nella natura e anche nella Bibbia è semplicemente questo: la potenza di Dio viene rilasciata attraverso una rottura. Che questo messaggio possa fare presa nelle vostre vite.

Dio mi convinse con questo messaggio nel 1963, quando stavo cercando Dio per il battesimo nello Spirito Santo e per la Sua potenza per compiere il ministero. Dio mi mostrò che la via della rottura è la via della potenza. Non voglio dimenticarmi di questo messaggio per tutta la mia vita. Vi voglio incoraggiare a imparare questa lezione mentre siete ancora giovani.

Qui Dio attraverso Mosè fece una promessa al popolo. Disse a tutti gli anziani e a tutti i capi del popolo d'Israele (3:17), "Io vi farò uscire dall'Egitto, verso il paese dei cananei." Qui ci sono due promesse.

"Vi farò uscire dall'Egitto".

"Vi porterò nel paese di Canaan".

Solo la prima promessa si realizzò. Mentre la seconda per questi anziani che l'ascoltarono, non si realizzò. Di tutti questi anziani che udirono la promessa di Dio, "vi farò uscire dall'Egitto e vi porterò nel paese di Canaan," nessuno di essi entrò in Canaan. Soltanto metà della promessa di Dio si realizzò, perché quando arrivò il momento di entrare in Canaan, gli anziani non risposero in fede (Numeri 13). Le promesse di Dio non si realizzano fino a quando non rispondiamo in fede. Ècome un interruttore elettrico. L'interruttore è composto da due cavi che sono connessi l'uno vicino all'altro, senza però toccarsi. Nel momento in cui accendete l'interruttore, i due cavi si toccano e si accende la luce. Le promesse di Dio e la nostra fede sono i due cavi. Possono magari essere vicini l'uno all'altro. Ma se non si toccano, non succede nulla. Nel momento in cui si toccano, la potenza viene rilasciata. Potete sentir parlare delle promesse di Dio e potete anche comprenderle, ma è soltanto quando la vostra fede le raggiunge e dite, "Sì, credo che sarà fatto nella mia vita," che allora sono realizzate. Ai bordi del confine di Canaan solo Giosuè e Caleb credettero alla promessa di Dio, perciò solo per Giosuè e Caleb si realizzò.

Capitolo 4: Qui leggiamo di quando Dio chiamò Mosè. In modo da incoraggiare Mosè e insegnargli qualche lezione, Dio gli diede tre segni. Quando Mosè disse al Signore, "Loro non crederanno a quello che io gli dirò," il Signore gli domandò, "Che cosa hai nelle tue mani?" Notate questa domanda! Il Signore comincia sempre con quello che già abbiamo nelle nostre mani. Non dobbiamo guardarci attorno cercando qualcosa che non abbiamo. Eliseo domandò alla vedova, "Che cosa hai in casa?" La vedova rispose "Solo un vasetto d'olio". Eliseo le disse, "È sufficiente. Con quel vasetto d'olio tutti i tuoi problemi possono essere risolti." (2 Re 4:2, 3) . Mosè aveva in mano solamente il suo bastone da pastore. Quel bastone era sufficiente. Quando Dio è con voi, i miracoli possono succedere anche attraverso un bastone da pastore.

Come primo segno Dio disse a Mosè di gettare per terra il bastone. Quando il bastone diventò un serpente Mosè fuggì (verso 3). Il Signore disse, "Non temere. Stendi la tua mano e prendilo per la coda." Mosè stese la sua mano, lo prese e ritornò a essere un bastone. Qual è il messaggio qui?

Per prima cosa, che Satana è più vicino a noi di quanto pensiamo - tanto vicino quanto il bastone era vicino a Mosè. Pensate che Satana sia lontano da noi? No. Èsempre vicino per causare incomprensioni tra marito e moglie, tra collaboratori, ecc. Ma possiamo vincere contro Satana! Non dobbiamo essere spaventati da lui, perché è un avversario sconfitto. Dio lo stritolerà sotto i nostri piedi. Una delle prime lezioni che abbiamo bisogno d'imparare quando serviamo il Signore è di non avere paura di Satana . Satana ha le sue cittadelle e i suoi fortini, ma noi non scappiamo da lui. Dobbiamo fuggire dalla tentazione (2 Timoteo 2:22), ma Satana deve fuggire da noi (Giacomo 4:7) . Nel potente nome di Gesù le cose che Satana usa per impaurirci, diventeranno una verga autorevole nelle nostre mani - che dividerà i mari e guiderà il popolo di Dio a proseguire.

Come servi di Dio abbiamo bisogno della Sua autorità - prima di tutto non abbiamo bisogno della conoscenza Biblica ma dell'autorità Divina. Scegliendo vorrei avere ogni giorno autorità spirituale piuttosto che conoscenza Biblica. La prima cosa di cui aveva bisogno Mosè fu di autorità contro il nemico. Era Satana che stava tenendo in schiavitù gli Israeliti per mezzo del suo servo, il Faraone. E Mosè aveva bisogno di prenderlo per la coda, senza temerlo. Satana non deve riuscire a farci avere paura di lui.

Come secondo segno il Signore chiese a Mosè di mettersi la mano nel petto (verso 6). Quando Mosè fece così e poi tirò fuori la mano, era diventata piena di lebbra.

La seconda cosa che abbiamo bisogno di capire come servi del Signore è che nella nostra carne non abita alcun bene (Romani 7:18). L'egoismo e la corruzione si trovano ovunque dentro la nostra carne. Se pensate che questo non è vero, provate a mettere la mano dentro la vostra carne e vedrete! Chiedete a Dio di darvi luce sulla lebbra che abita dentro di voi. Se non imparate questa importante lezione allora andrete in giro condannando le persone, come se avessero una carne peggiore della vostra. Nessuno può commettere un peccato che noi non possiamo commettere. Se non abbiamo peccato nella stessa maniera, è soltanto per la misericordia di Dio e perché non abbiamo mai affrontato una tentazione della stessa intensità. Noi non siamo migliori dei nostri compagni - non siamo migliori degli altri esseri umani. Se pensate di essere meglio di qualsiasi altro essere umano sulla faccia di questa terra, vi voglio dire che siete totalmente inadatti per essere servi del Signore.

Come terzo segno il Signore chiese a Mosè di versare per terra dell'acqua del Nilo e una volta toccato terra sarebbe diventata sangue (verso 9). Il Fiume Nilo era un dio prezioso agli occhi degli Egiziani; mentre il sangue rappresenta la morte.

Perciò il significato spirituale di questo segno è che dobbiamo mettere a morte tutte le cose di questa terra, quelle per le quali le persone del mondo si affannano e adorano. Un servo del Signore deve essere crocifisso al mondo e il mondo deve essere crocifisso per lui. Per me il mondo non è più come acqua (cioè essenziale per la vita), ma è come sangue, che non viene nemmeno voglia di berlo. Sarebbe meglio rimanere assetati piuttosto che bere del sangue. Questo è come dobbiamo vedere tutto ciò che sta nel mondo.

Questi sono i tre requisiti essenziali per ogni servo di Dio.

Ora Mosè si convinse di andare dal Faraone. Mosè fu equipaggiato con l'autorità Divina ed entrò in azione come un uomo che Dio aveva addestrato per un periodo di 80 anni. A quel tempo, su tutta la terra, Mosè era il solo uomo che poteva compiere il piano di Dio. Oggi Dio ha molti servitori. Perciò se un uomo fallisce un altro può fare quel lavoro. Ma in quel tempo, Dio aveva solo un uomo - Mosè. Il piano di Dio dipendeva interamente da quell'uomo. Ma prima che potesse incontrare il Faraone, Mosè dovette imparare un'altra lezione molto importante.

Leggiamo al Capitolo 4:24 che il Signore provò a uccidere Mosè mentre stava andando in Egitto. Se ci fosse stato scritto che Satana provò a uccidere Mosè , avremmo potuto capire. Ma per quale motivo al mondo Dio voleva uccidere l'uomo essenziale per il suo piano sulla terra? Perché c'era della disobbedienza in casa di Mosè. Mosè sposò una donna non Israelita; e compiacendo ai desideri di sua moglie, non circoncise suo figlio. La moglie di Mosè deve essersi rifiutata di farlo circoncidere, e Mosè, "per mantenere la pace in casa", deve umilmente aver acconsentito ai desideri di sua moglie - specialmente perché stava vivendo nella casa del padre di lei. La moglie di Mosè era il capo di casa! Ma Dio non può mai permettere un tale scambio di autorità in casa di ogni suo servo. Infatti Dio disse a Mosè, in poche parole, "Mosè, non puoi guidare gli Israeliti fuori dall'Egitto, se non riesci prima a guidare casa tua."

La Bibbia dice, "Se un uomo non sa governare la propria famiglia, come potrà avere cura della casa di Dio?" (1 Timoteo 3:5). Dobbiamo comandare la nostra casa prima che di poter guidare il popolo di Dio. Ho visto uomini che si proclamano servi di Dio ma che hanno paura delle loro mogli. Come può un uomo del genere servire Dio? Se non possiamo crescere i nostri bambini (finché stanno vivendo nella nostra casa) secondo la via di Dio, come possiamo far crescere secondo la via di Dio i Suoi figli nella chiesa?

Questa è una faccenda talmente seria che Dio stava dicendo a Mosè, "Anche se per Me sei la persona più importante sulla terra, se non mi ubbidisci, ti ucciderò. Non posso compromettere i miei princìpi." La moglie di Mosè comprese subito il motivo per cui suo marito stava morendo. Perciò prese una pietra affilata, recise il prepuzio di suo figlio e arrabbiata disse a Mosè, "Tu sei per me uno sposo di sangue". Dopo questo fatto Mosè fece una cosa saggia - mandò sua moglie a casa e continuò con il suo ministero! Mosè non volle avere altri problemi avendola attorno.

Qui potete vedere quanto Dio è severo con i suoi servi. Dio permetterà alle altre persone di compromettersi in molte maniere. Ma se siete uno dei servi che Dio si è scelti, allora vi richiederà l'obbedienza nelle più piccole cose. Dio guarderà in alcune aree della vostra vita delle quali non si preoccuperà nella vita di altri. Se avete preso in prestito 1 euro o un libro da qualche persona e non l'avete ancora restituito, se siete un servo scelto di Dio, Dio continuerà a tormentare la vostra coscienza finché non l'avrete restituito. Dio non tratta tutti in questa maniera, ma soltanto i Suoi servi speciali. La maggior parte dei Cristiani sono persone che scendono a compromessi e che vivono per loro stessi. Dio semplicemente li lascia soli. Ma se siete un servo scelto di Dio, Dio stesso non vi permetterà di firmare nemmeno una dichiarazione falsa riguardo a del lavoro che avete fatto. Non vi permetterà di essere infedeli nemmeno con un euro. Altri credenti magari non saranno fedeli con milioni di euro, ma Dio li ignorerà. Non sarà così per voi. Volete essere dei servi scelti di Dio? Volete che Dio guardi a voi con una tal minuziosità e gelosia? Allora dovete voler essere ripresi da Lui per le piccole cose.

Tale fu l'uomo che alla fine stette davanti al Faraone. Quando potete stare davanti a Dio con una coscienza pulita, potete stare anche davanti all'uomo più potente del mondo. Perché chi era il Faraone agli occhi di Dio? Soltanto un mucchio di polvere con un soffio nelle sue narici. Dio ha bisogno di uomini come Mosè in India - uomini che vivono davanti alla Sua faccia. Elia disse al re Acab, "Io vivo davanti alla faccia di Dio" . Perciò non aveva paura di Acab.

Cari fratelli, non dobbiamo andare in giro cercando il favore di ministri o capi del governo, e di membri del parlamento, come molti predicatori stanno facendo oggi. Questi pensano che oggi sia l'unico modo per sopravvivere in India. Questo è perché non conoscono Dio. Sono d'accordo che se non conoscete Dio , allora è l'unico modo per sopravvivere. Ma questo non fu il modo in cui sopravvissero Mosè ed Elia. Loro vissero davanti a Dio, e Dio li sostenne.

Volete essere un servo di Dio come loro? Non guardate ai predicatori che vedete nel mondo oggi. Guardate ai servi di Dio che trovate nelle Scritture. Dio sta cercando oggi degli uomini ai quali non importa l'essere approvati da altri uomini, che non vogliono i soldi di altri uomini, che non cercano sostegno da nessuna autorità terrena, ma che vogliono essere supportati solamente da Dio. È in questo modo che Mosè stette davanti al Faraone. E Dio lo sostenne pienamente.

Ascoltate i predicatori di oggi. Io ne ho ascoltati molti. E per la maggior parte mi hanno annoiato fino alla morte. Potete dire che tali predicatori sono sostenuti da Dio? Questi che non hanno nessuna unzione nelle parole che dicono e nessuna autorità nelle loro vite ma sono insipidi, scendono a compromessi e cercano di piacere agli uomini? Paolo disse , "Se cerco di piacere anche a un singolo uomo non sarei servo di Cristo" (Galati 1:10).

Non cercate mai di piacere agli uomini. Cercate di piacere a Dio. Lasciate pure che gli uomini vi trattino come se foste dell'immondizia. Gli apostoli furono trattati come spazzatura. Gesù fu trattato come spazzatura. Ma tutti loro vissero solamente davanti alla faccia di Dio, e Dio li sostenne pienamente. Questa è l'unica maniera in cui io voglio servire Dio.

Mosè stette davanti al Faraone e Dio confermò le sue parole con piaghe di sangue, rane, pidocchi, insetti, mortalità del bestiame, ulcere, grandine, cavallette, tenebre e in fine la morte dei figli primogeniti di ogni casa - dieci piaghe in tutto. I sacerdoti Egiziani replicarono con i loro trucchi magici alcune di queste piaghe. Ma i loro trucchi a un certo punto fallirono (7:11; 8:7, 18).

Le persone religiose di ogni tempo (che hanno una forma di santità senza però averne la potenza) si sono sempre opposte agli uomini di Dio, come Iannè e Iambrè si opposero a Mosè (2 Timoteo 3:5, 8). I falsi profeti, che erano religiosi, ai loro tempi opposero sia Elia sia Geremia. E anche i Farisei, che erano religiosi, ai loro tempi opposero Giovanni il Battista, Gesù e Paolo.

Attraverso la storia della chiesa, i predicatori in carriera sono sempre stati contro i profeti che Dio inviò in vari luoghi. È sempre stata la stessa storia: Dio innalza un uomo per essere il Suo profeta. E i predicatori professionisti (con i loro titoli, i loro diplomi e lauree) si opporranno con le unghie e con i denti contro il profeta. Ma i loro attacchi non gli faranno cambiare il suo messaggio nemmeno di una virgola. Alla fine, parecchi anni dopo, il profeta sarà rivendicato da Dio stesso, come lo fu Mosè.

Se vuoi essere un uomo di Dio, non cercare mai di piacere all'istituzione religiosa vigente che non conosce Dio. Conoscere Dio è la cosa più importante di cui abbiamo bisogno. Io rispetterò quell'uomo che la sua vita e le sue parole dimostrano che conosce Dio, che vive davanti alla faccia di Dio e che comprende le vie di Dio.

Al Capitolo 12, leggiamo della liberazione degli Israeliti dall'Egitto. Agli Israeliti venne detto di usare un ramo d'issopo e di mettere del sangue di un agnello senza macchia sull'arco e sugli stipiti delle loro porte, in modo da scampare all'angelo della morte. Questa è un'illustrazione della fede applicata al sangue di Cristo nei nostri cuori. L'issopo era una pianta comune che in Egitto si poteva trovare facilmente. Allo stesso modo anche la fede è molto facile da trovare. Gli Israeliti lasciarono l'Egitto il 14esimo giorno del primo mese del loro calendario - il Signore Gesù fu crocifisso alla stessa data circa 1500 anni dopo. Dio guardò nel futuro e vide il giorno in cui Farisei avrebbero crocifisso Gesù, così scelse quella data per liberare gli Israeliti dall'Egitto!

Come furono liberati gli Israeliti? Non per merito della loro bontà o delle buone opere che avevano fatto. Dio non andò di casa in casa a guardare come ogni persona aveva vissuto la sua vita nei 30 anni precedenti. No. Dio controllò solo se avevano avuto fede per mettere sulle loro porte il sangue di un agnello innocente. Quando immersero l'issopo nel sangue e lo misero sulle porte, stavano dicendo, "Non mi sto fidando che le mie buone opere o le mie attività religiose mi proteggano. Mi sto fidando del sangue di un agnello innocente. Perciò credo che l'angelo della morte non entrerà nella mia casa." Questa è la via della salvezza. Nessun uomo si può vantare dicendo, "Siccome ho vissuto una buona vita sono stato salvato." No. Quella notte, in Egitto, sia l'uomo che aveva vissuto una buona vita sia colui che aveva vissuto una vita malvagia, furono salvati dal sangue dell'agnello. Se qualcuno in Israele avesse pensato, "Io sono stato buono per tutta la mia vita, perciò non credo che Dio mi giudicherà," e quindi non mettendo il sangue dell'Agnello sopra la sua porta, che cosa pensate sarebbe successo? Come in tutte le altre case d'Egitto sarebbe venuto l'angelo della morte e avrebbe ucciso il suo figlio primogenito.

Sono a conoscenza del fatto che molte persone si sono approfittate della verità della salvezza per grazia attraverso la fede nel sangue di Gesù Cristo, e non curanti hanno vissuto le loro vite dicendo, "Non importa la maniera in cui vivo." Ma questo non nega la verità che la salvezza non è per mezzo di opere ma è per grazia, attraverso la fede.

Efesini 2:9 dice, "Non è in virtù di opere affinché nessuno se ne vanti." Ma il verso seguente dice che dopo essere stati salvati, Dio ci ha creati per "fare le opere buone". Perciò la piena verità è questa:

Non possiamo essere salvati grazie al numero di opere buone che facciamo, anche se sono molte.

Ma se la nostra "fede" non produce buone opere dopo che siamo stati salvati, proprio questo fatto proverebbe che la nostra fede non è genuina.

È questo quello che dice Giacomo: "La fede senza le opere (buone) è morta" (Giacomo 2:26).

Dopo aver messo il sangue sulle porte, gli Israeliti erano stati istruiti che per quella notte dovevano mangiare pane non lievitato. Questa è un'illustrazione del trarre il nostro nutrimento da Cristo stesso, il Pane di Vita. Non è abbastanza che crediamo nel Suo sangue, dobbiamo anche nutrirci della Sua Vita. Siamo "riconciliati con Dio mediante la morte del Figlio Suo e salvati mediante la Sua vita" (Romani 5:10).

Agli Israeliti venne ordinato di mangiare il pane indossando i loro vestiti da viaggio ­- pronti a lasciare l'Egitto in ogni momento. È così come anche noi dobbiamo vivere in questo mondo - sempre pronti ad andarcene, non appena Gesù ci chiama lassù per incontrarlo. Questo mondo non è la nostra casa. Dobbiamo essere pronti ad andarcene in ogni momento.

Voglio mostrarvi la giustizia di Dio al Capitolo 12:35: "I figli d'Israele domandarono agli Egiziani oggetti d'argento, oggetti d'oro e vestiti." Perché mai questo? Forse Dio dice ai Suoi figli di chiedere soldi ai non credenti? Certamente per noi è sbagliato farlo. Ma fu la cosa giusta per quegli Israeliti, perché gli Egiziani per secoli fecero lavorare 600,000 Israeliti senza mai pagargli lo stipendio. Ma prima che lasciassero l'Egitto, Dio si assicurò che gli Israeliti ricevettero lo stipendio pieno per tutti i loro 430 anni di lavoro!! La giustizia di Dio se la vedrà con tutti quelli che hanno frodato gli altri - anche se potrebbe farlo 430 anni dopo! Nessuno può scappare dalla legge di un Dio giusto. In queste piccole cose nelle Scritture possiamo vedere la giustizia di Dio.

Quando gli Israeliti raggiunsero il Mar Rosso, scoprirono di essere finiti in un vicolo cieco. Dietro di loro avevano l'esercito Egiziano che li inseguiva, da entrambi i lati si vedevano solo grandi montagne, e davanti avevano il Mar Rosso. C'era solo una direzione nella quale potevano guardare - SOPRA. Quando finiamo in situazioni come queste, dove abbiamo le spalle al muro, la nostra liberazione può provenire solamente da un posto - dal cielo.

Il Salmista disse, "Alzo gli occhi verso i monti... è da lì che verrà il mio aiuto? No. Il Signore che ha fatto i cieli e la terra mi aiuterà" (Salmi 121:1, 2).

Il Signore disse a Mosè, "State fermi e vedrete la salvezza che il Signore compirà oggi per voi. Il Signore combatterà per voi e voi ve ne starete tranquilli." (14:13, 14). Il Signore aprì in due il Mar Rosso e gli Israeliti lo attraversarono sulla terra asciutta. Addirittura si asciugò anche il fondo del mare - miracolosamente (Esodo 14:21, 22)!

1 Corinzi 10:2 dice che il passare attraverso il mare è un'illustrazione del battesimo in acqua. Per fare luce e proteggere gli Israeliti scesero dal cielo una nuvola e del fuoco. Questa fu una figura del battesimo nello Spirito Santo e fuoco.

Gli Israeliti ebbero una triplice esperienza durante la loro liberazione. Furono redenti dal sangue dell'agnello nella Pasqua ebraica, furono immersi nel Mar Rosso e nella nuvola che scese dal cielo. Queste furono le loro prime tre esperienze. Fu esattamente lo stesso per i primi Cristiani - come descritto negli Atti degli Apostoli. Anche loro furono redenti dal sangue di Cristo, battezzati in acqua e battezzati nello Spirito Santo.

Perché la colonna di nuvola e fuoco scese dal cielo sopra gli Israeliti? Di certo non per concedergli un'esperienza eccitante della quale avrebbero potuto darne testimonianza. No. Fu per guidarli nella Terra Promessa, per permettergli di conquistare i giganti che l'abitavano e per prenderne possesso - come Dio aveva deciso.

Oggi molti ricercano il battesimo nello Spirito Santo e fuoco solamente per avere un'esperienza. Ma il piano di Dio è che per mezzo della potenza dello Spirito entriamo nella Terra Promessa di vittoria e conquista sui giganti dei desideri, della rabbia, dei pensieri impuri, della gelosia, del rancore, dell'amore per i soldi ecc. che ci hanno dominato per molti anni.

Canaan apparteneva agli Israeliti e non a quei giganti. Dio, che è il proprietario di tutta la terra, 430 anni prima promise quel paese alla discendenza di Abraamo. Allo stesso modo il nostro corpo appartiene al Signore e non alle sporche concupiscenze che l'hanno governato. Molti credenti non hanno compreso che il principale scopo del battesimo dello Spirito Santo è di riconquistare il nostro corpo per il Signore - non hanno compreso perché Satana ha accecato i loro occhi a questa verità. Gesù disse ai suoi apostoli che per essere Suoi testimoni avrebbero ricevuto la potenza dallo Spirito - non solo per darne testimonianza con le loro parole, ma per ESSERE suoi testimoni con le loro vite (Atti 1:8). I nostri corpi devono essere un tempio puro per lo Spirito Santo dove Dio può essere glorificato per mezzo della potenza dello Spirito (1 Corinzi 6:19, 20). Satana non ha accecato gli occhi dei credenti riguardo alla verità della redenzione attraverso il sangue di Cristo o del battesimo in acqua. Ma ha accecato gli occhi della maggior parte di loro per non fargli capire il principale scopo del battesimo nello Spirito Santo.

L'esercito Egiziano annegò nel Mar Rosso. Il Salmo 106:12 dice che quando gli Israeliti videro gli Egiziani morti allora lodarono il Signore. L'uomo che cammina basandosi su quello che vede può lodare Dio soltanto quando riceve una risposta alle sue preghiere, quando ha visto i suoi nemici cadere. Ma l'uomo che cammina per fede dice, "Signore, mi hai preparato una tavola imbandita sotto gli occhi dei miei nemici " (Salmi 23:5). I nemici ci sono ancora. Ma noi ci sediamo festeggiando con il Signore alla Sua tavola, perché sappiamo che sarà Lui a vedersela con i nostri nemici. Nel frattempo il Signore ci unge i nostri capi e le nostre coppe traboccano delle Sue lodi (Salmi 23:5). Facile è lodare il Signore dopo che abbiamo visto la risposta alle nostre preghiere, infatti questa è una pratica di quelli che vivevano sotto il vecchio patto. Ma il Cristiano nel nuovo patto loda Dio in fede, prima di aver visto la risposta .

Satana è ancora vivo oggi, ma è stato sconfitto. Perciò non dobbiamo avere paura di lui. Nemmeno dobbiamo essere spaventati dai suoi rappresentanti che sono in questo mondo (di ogni religione) che magari cercano di farci del male. Non possono toccare nemmeno un capello sul nostro capo senza che Dio glielo permetta. Magari Dio permetterà che ci uccidano. Questo va bene, perché Dio permise ai rappresentanti di Satana di uccidere Gesù, Giacomo, Pietro e Paolo. Tutti gli apostoli eccetto Giovanni furono uccisi - ma solamente quando era giunto il tempo che Dio aveva stabilito per le loro vite - dopo che ognuno di loro finì il suo ministero qui sulla terra. Anche noi serviamo lo stesso Dio perciò non abbiamo paura.

Israele nel Deserto

Dal Capitolo 15 in avanti leggiamo d'Israele nel deserto. Quando gli Israeliti arrivarono alle acque amare di Mara (verso 23), cominciarono a lamentarsi. Questo fu un'altra prova per la loro fede in Dio. Dio gli stava chiedendo, "Davanti alle acque amare riuscite a fidarvi del fatto che Ho già preparato una soluzione per voi, come l'ho fatto con il Mar Rosso? Oppure ancora non vi fidate di Me brontolando e lamentandovi?" Gli Israeliti avevano appena lodato Dio per averli liberati dagli Egiziani. Ma qui vediamo che cominciarono ancora a brontolare. L'uomo che cammina secondo quello che vede brontola e si lamenta di continuo. L'uomo che vive per fede loda e ringrazia Dio costantemente.

Esodo 15 comincia con gli Israeliti che lodano Dio e finisce con gli Israeliti che brontolano contro Dio. Questo è un modo di fare che gli Israeliti ripeterono di continuo mentre furono nel deserto. "L'onda sinusoidale"(in matematica) va su e poi giù, ed è una perfetta descrizione delle vite di molti credenti - vivono lodando Dio quando ottengono quello che vogliono, ma si lamentano quando qualcosa non va per il verso giusto, poi ritornano a ringraziare Dio quando sono riusciti a risolvere il loro problema, e di nuovo dubitano quando arriva un altro problema. Questo succede perché molti credenti vivono basandosi su quello che vedono e non per fede - esattamente come gli Israeliti. Alla Domenica mattina i credenti pregano Dio a gran voce durante gli incontri (alcune volte anche in altre lingue). Ma dalla Domenica pomeriggio in poi parlano diversamente, ma questa volta nella loro lingua madre. Ovvero arrabbiandosi, mormorando e lamentandosi - sia a casa sia in ufficio!! Poi la Domenica quando l'onda sinusoidale torna su, cominciano di nuovo a lodare Dio. Poi l'onda torna giù di nuovo!! Certamente questo non è il modo in cui Dio intende che i suoi bambini vivano sotto il nuovo patto. Lo Spirito Santo che dona a una persona di parlare in altre lingue non è forse in grado di controllare anche il modo che uno ha di parlare nella propria lingua madre? Certamente può farlo. La Bibbia dice , "Rallegratevi sempre nel Signore. Ringraziando continuamente per ogni cosa" (Filippesi 4:4; Efesini 5:20). Così è come nel nuovo patto Dio vuole sempre farci vivere. Ma per fare questo dobbiamo vivere per fede. Dobbiamo credere che Dio ha già programmato una soluzione per ogni problema che affrontiamo.

Quando gli Israeliti si lamentarono con Mosè, Mosè gridò al Signore, e il Signore disse, "La soluzione del problema è lì - davanti a te" (verso 25). Il Signore gli mostrò un albero. Mosè tagliò l'albero e lo buttò nell'acqua che diventò dolce.

Chi piantò quell'albero nel deserto? Qualche essere umano o Dio? Senza alcun dubbio fu Dio a piantarlo! Gli uomini non piantano gli alberi nel deserto. Dio piantò quell'albero vicino a Mara, magari 100 anni prima, perché sapeva che 100 anni più tardi i suoi figli sarebbero arrivati a Mara e avrebbero trovato le acque amare. Perciò Dio aveva pianificato la soluzione per il loro problema 100 anni prima. Riuscite a realizzare che lo stesso Dio ha pianificato la soluzione per tutti i vostri problemi molto prima che nascano? Nessun problema che oggi può presentarsi nelle nostre vite può sorprendere Dio. Non solo Dio conosce in anticipo ogni problema che il diavolo sta preparando per noi, ma ha anche già preparato una soluzione in anticipo! Perciò potete affrontare con coraggio ogni problema. Questo lo posso onestamente testimoniare dopo aver affrontato numerosi problemi nei miei 56 anni da credente. Non ho mai affrontato un problema per il quale Dio non aveva già pianificato la soluzione! Piantò i semi per far crescere gli alberi molto prima che io passassi per le Mara della mia vita - così da rendere le acque dolci per me. Permettetemi d'incitarvi a camminare per fede nel nostro Padre meraviglioso e pieno d'amore che "in amore e silenziosamente è sempre all'opera per noi" (Sofonia 3:17-parafrasi) - in questo modo vincerete costantemente tutti i vostri problemi. Non si troveranno mai più lamentele, brontolii e rabbia nel vostro parlare, ma solamente lodi e ringraziamenti a Dio.

Al Capitolo 17, vediamo che gli Israeliti arrivarono in un altro luogo dove non c'era acqua da bere. L'onda sinusoidale andò giù e di nuovo cominciarono a brontolare. Ancora una volta il Signore gli mostrò la Sua soluzione che era proprio davanti ai loro occhi. Il Signore disse a Mosè, "Guarda la roccia davanti a te. Colpiscila" (verso 6). Mosè colpì la roccia e ne uscì dell'acqua. Quando lessi per la prima volta questo passaggio, mi immaginavo una piccola roccia dalla quale ne uscì un piccolo rivolo d'acqua da dove tutti bevvero. Ma sapete quante persone erano assetate in quel deserto? Solo gli uomini tra l'età di 20 e 60 anni erano 600.000. In più ci saranno stati molti anziani, ragazzi, donne e bambini. In totale saranno state almeno 2 milioni di persone. Quanta acqua credete ci sia bisogno per dissetare 2 milioni di persone? Poteva essere solo un rigagnolo? No! Devono essere stati parecchi fiumi che scorrevano in diverse direzioni, dato che queste 2 milioni di persone dovettero bere in fretta. Se tutte queste persone si fossero messe in fila per abbeverarsi da un piccolo rigagnolo d'acqua, molti sarebbero morti di sete prima di poter bere! No. C'erano fiumi nel deserto che scorrevano dalla roccia colpita. Questa è l'illustrazione che Gesù diede riguardo alla vita piena di Spirito Santo che fluisce da un uomo crocifisso ("la roccia spaccata") in Giovanni 7: 37-39 .

Quando Gesù fu colpito sul Calvario preparò la via per la Pentecoste. Il Calvario precede sempre la Pentecoste. Quando siamo battezzati nello Spirito Santo, i fiumi d'acqua viva non cominceranno a uscire da noi immediatamente. Se siamo onesti questo lo dobbiamo ammettere. Dio deve fare ancora un lavoro in noi, quello di colpirci e crocifiggerci in modo tale da romperci, prima che i fiumi possano cominciare a scorrere da noi per benedire gli altri. Dio cerca persone ordinarie, buone a nulla, deboli, stolte come voi e me, che può rendere delle benedizioni per milioni di persone sulla faccia della terra. Ma tutto questo dipende Se noi permettiamo o meno che Dio ci colpisca e rompa.

Immediatamente dopo che i fiumi cominciarono a scorrere, leggiamo nel verso 8 , " Allora venne Amalec." In tutto l'Antico Testamento Amalec è un'illustrazione della nostra carne. Lo Spirito e la carne sono in costante conflitto. Non appena i fiumi cominciarono a scorrere Amalec venne per combattere contro il popolo di Dio. Non appena Gesù fu unto con lo Spirito Santo, Satana venne per tentarlo (Luca 3:22; 4:1, 2). Amalec venne sconfitto grazie al lavoro congiunto di Mosè e Giosuè. Mosè alzo le sue mani pregando in cima a una collina e Giosuè combatté gli Amalechiti nella valle. Allo stesso modo è una combinazione di due elementi che ci permetterà di vincere contro la carne - la spada dello Spirito (la Parola di Dio) usata direttamente contro il nemico (come la usò Gesù nel deserto) e le nostre mani alzate in preghiera a Dio (riconoscendo la nostra debolezza e la nostra impotenza).

Quando Mosè si stancò di tenere le mani alzate, Aronne e Cur lo sostennero (17:12). Anche noi abbiamo bisogno degli Aronne e dei Cur ad aiutarci quando siamo deboli e stanchi. Una delle grandi verità che ho scoperto nella mia vita Cristiana è questa: Io non posso farcela da solo. Ho bisogno dei miei compagni credenti nel corpo di Cristo . Se oggi sono qui senza essere caduto molti anni fa lungo la via, e senza aver compromesso le mie convinzioni, una delle ragioni è che ho dei fratelli e sorelle che mi hanno costantemente incoraggiato, pregato per me ed esortato. Ho molti Aronne e Cur che hanno sostenuto le mie braccia durante questi anni e ho imparato ad apprezzarli immensamente. Aronne e Cur non erano dotati come lo era Mosè e non conoscevano Dio nella maniera in cui Mosè Lo conosceva. Ma nonostante questo Mosè aveva bisogno di loro. Aronne almeno era uno dei capi. Cur invece era un uomo sconosciuto che non appare in nessun'altra parte nelle Scritture! Ma Mosè, il grande uomo di Dio, ebbe bisogno anche dell'aiuto di questo uomo sconosciuto. Non disprezzate mai i fratelli deboli e sconosciuti nel corpo di Cristo. Avete bisogno di loro, anche se siete il più grande uomo di Dio in tutto il mondo. Persino Gesù chiese ai vacillanti Pietro, Giacomo e Giovanni di sostenergli le mani nel Getsemani! " Perfino la testa (Cristo) non dice ai piedi (I membri del nostro corpo che stanno più in basso), non ho bisogno di voi" (1 Corinzi 12:21).

Le Leggi di Dio

Dal Capitolo 19 al 24, leggiamo di molte leggi che Dio diede agli Israeliti. I dieci comandamenti sono elencati nel capitolo 20:1-17. Tra tutti questi comandamenti ce n'è solo uno con una promessa (questo comandamento è anche menzionato in Efesini 6:1, 3), "Onora tuo padre e tua madre affinché tu sia felice e abbia lunga vita sulla terra" . Questo è l'unico comandamento che dobbiamo insegnare a tutti i nostri bambini a casa.

Dopo aver dato agli Israeliti i dieci comandamenti, Mosè disse loro, "Non temete questi comandamenti servono solo per mettervi alla prova" (verso 20). Il popolo aveva già detto a Mosè che erano disposti a obbedire a tutto quello che Dio gli avrebbe comandato (19:8). Perciò il Signore gli diede questi dieci comandamenti. Ai quali gli Israeliti disobbedirono per i successivi 1500 anni - provando così che gli uomini anche volendo non possono osservare le leggi di Dio. È per questo motivo che c'era bisogno di un nuovo patto. Il primo patto (la Legge) era difettoso (Ebrei 8:7-13).

Subito dopo che Dio diede agli Israeliti i dieci comandamenti, gli presentò anche una stupenda parabola al Capitolo 21, per insegnarli lo spirito con il quale avrebbero dovuto obbedire ai Suoi comandamenti. In questa parabola Dio parla di uno schiavo Ebreo che è stato liberato dal suo padrone perché aveva finito i sei anni di schiavitù obbligatoria. La legge di Dio stabilì che al settimo anno tutti gli schiavi Ebrei dovevano essere rilasciati. Ma al settimo anno questo schiavo andò dal suo padrone e gli disse, "Ti amo, padrone mio. Non voglio essere liberato. Voglio continuare a servirti - non più come uno schiavo in catene, ma gratuitamente perché ti amo" (verso 5). Così, da quel momento in avanti lo schiavo continuò a servire per sempre il suo padrone.

È interessante notare come questa parabola viene subito dopo che erano stati dati i dieci comandamenti. Questo fu per insegnare agli Israeliti che quello che Dio voleva veramente da loro non era un'obbedienza servile ed esteriore alla lettera della legge, ma l'obbedienza amorevole e gioiosa, che veniva dal cuore e obbediva allo spirito della legge. Gesù disse, "Se mi amate, obbedirete ai miei comandamenti" - sottintendendo così che sotto il nuovo patto se non lo amiamo allora Gesù non vuole la nostra obbedienza. Lo spirito dell'antico patto si poteva riassumere nei dieci comandamenti: "fai questo, non fare quello, fai questo, non fare quello…". Gli israeliti non avevano altra scelta. Ma Gesù è venuto dicendo, " SE qualcuno vuole seguirmi, faccia…".

Al Capitolo 15:26, Dio disse agli Israeliti, "Se tu ascolti attentamente la voce del Signore che è il tuo Dio, e fai ciò che è giusto agli occhi Suoi, porgi orecchio i Suoi comandamenti e osservi tutte le Sue leggi, Io non ti infliggerò nessuna delle infermità che ho inflitte agli Egiziani, perché Io sono il Signore, Colui che ti guarisce". Questa non fu, come qualcuno la interpreta, una promessa di guarigione. Ma fu una promessa per qualcosa di meglio della guarigione - la salute . Non pensate che essere sani sia meglio di guarire? Per guarire priva dovete ammalarvi! Ma il Signore gli disse che se avessero obbedito a tutte le Sue leggi non si sarebbero mai ammalati. La salute non gli sarebbe mancata! Questo fu uno dei motivi per cui Dio gli diede molte leggi riguardanti l'igiene. Se siete degli ingordi e finite per ammalarvi, dovete dare la colpa a voi stessi. Non c'è differenza tra un ubriacone che muore prematuramente a causa della sua dipendenza dall'alcol e un mangione che muore prematuramente a causa della sua dipendenza dal buon cibo! Le leggi di Dio possono mantenerci in salute. Se cominciate a obbedire alle Sue leggi, non avreste bisogno di chiedere così spesso che Dio vi guarisca. Dio vi manterrà in salute. Invecchierete in salute e non sarete dei vecchi pieni di malattie causate dallo stress e dal troppo cibo.

Al Capitolo 23:9, leggiamo un'altra legge: "Non opprimete lo straniero; voi conoscete lo stato d'animo dello straniero, poiché siete stati stranieri nel paese d'Egitto." Dobbiamo essere gentili e misericordiosi con le persone perché Dio è stato molto gentile e misericordioso con noi.

Al Capitolo 31:16, 17, leggiamo della legge sul Sabato. Nella comunità scientifica ci sono molte discussioni riguardo al fatto se i sei giorni nei quali Dio fece la terra furono sei giorni di 24 ore o se quei giorni rappresentano simbolicamente milioni di anni. Qui la risposta è molto chiara. Il Signore fece i cieli e la terra in sei giorni e istituì il settimo giorno della settimana come riposo.

Il sabato però è stato adempiuto in Cristo (Colossesi 2:16, 17). Perciò oggi non dobbiamo osservare fisicamente il sabato, perché, come qui disse molto chiaramente il Signore, fu un segno solamente tra Lui e gli Israeliti.

Ai Capitoli 32 e 33, leggiamo di quando gli Israeliti adorarono il vitello d'oro, e commisero adulterio durante la festa dedicata al loro idolo. Mosè era andato in cima al Monte Sinai ed erano solo 40 giorni che mancava dal campo. Ma per il popolo questi 40 giorni furono abbastanza per sviarsi. Aronne era impotente e non riuscì a controllare il popolo. Israele era preservato nel suo cammino con Dio grazie a un solo uomo - Mosè. Fino a quando Mosè era presente in mezzo a loro, il popolo lo temeva e obbediva alle leggi di Dio. Ma nel momento in cui Mosè se ne andò, il popolo cadde nel peccato. È solo grazie a quel singolo uomo che due milioni di persone furono preservate nelle vie di Dio per 40 anni. Anche per la chiesa è stato così attraverso i secoli. Durante i tre anni che Paolo fu in Efeso i lupi non potevano entrare nella chiesa. Ma nel momento in cui Paolo se ne andò allora i lupi entrarono (Atti 20:29-31). Fu lo stesso anche qui nel deserto. Nel momento in cui Mosè se ne andò, iniziò il decadimento. Oggi Dio sta cercando uomini come Mosè che possono arrestare il decadimento in mezzo al Suo popolo. Dio può fare di più attraverso un uomo come Mosè piuttosto che mille uomini inclini ai compromessi come Aronne. Quando Mosè ritornò al campo, rimise le cose a posto e riportò il popolo a Dio.

In questa occasione Mosè si rivolse alla parte del popolo che la pensava come lui, cioè che era devoto al Signore, di stare saldi contro tutto il peccato che si trovava nell'accampamento (Esodo 32:26). Quel giorno la tribù di Levi fu l'unica a stare con Mosè. Mosè gli comandò di andare per l'accampamento e uccidere tutti i capi degli idolatri e di non risparmiare nemmeno i loro parenti. La tribù di Levi andò nell'accampamento e fece come Mosè gli aveva comandato. Questo episodio fu la ragione per il quale il Signore diede alla tribù di Levi il privilegio di essere i Suoi sacerdoti. La scelta della tribù di Levi non fu casuale. Dio li scelse perché loro scelsero di stare saldi per Lui (vedi Deuteronomio 33:8-11 e Malachia 2:4, 5). Alcuni anni dopo anche il nipote di Aronne, Fineas, ebbe lo stesso spirito e Dio fece un'alleanza per il sacerdozio anche con lui (Numeri 25:7-12). Lo stesso succede oggi perché Dio userà come suoi rappresentanti coloro che tratteranno radicalmente il peccato nella chiesa.

Anche in questa occasione possiamo vedere che Mosè aveva assorbito lo spirito di Cristo durante la conversazione con il Signore sul monte. Mosè andò davanti al Signore intercedendo e dicendo che era pronto a essere mandato eternamente all'inferno se solo Dio avesse perdonato il peccato degli Israeliti (Esodo 32:31, 32). Questo è lo spirito della croce al Calvario.

Qui Dio disse a Mosè che nonostante il nome di una persona sia scritto nel libro della vita può ancora essere cancellato (Esodo 32:33). Tra i Cristiani ci sono molte credenze riguardo a questa dottrina. Ma tutte le discussioni che si possono fare vengono ammutolite quando vediamo lo stesso avvertimento ripetuto da Gesù nel Nuovo Testamento in Apocalisse 3:5 - un avvertimento al quale faremmo bene a prestargli attenzione.

Al Capitolo 32:34e33:14-16, leggiamo l'interesse che Mosè aveva per il Signorein persona. Questo è stata una caratteristica che tutti gli uomini di Dio hanno sempre avuto in comune. A loro interessava molto di più il Signorepiuttosto che il Suo lavoro. Mosè disse al Signore che lui e gli Israeliti non si sarebbero mossi da quel luogo se in mezzo a loro ci fosse stato solo un angelo dal cielo. Il Signore in persona doveva accompagnarli. Dio che ricompensa tutti quelli che lo cercano diligentemente, concesse a Mosè la sua richiesta.

L'interesse che Mosè aveva per il Signore si può notare anche al Capitolo 33:18 dove pregò di poter vedere la gloria di Dio. Dio gli disse che era impossibile per un uomo vedere la Sua faccia e continuare a vivere. Ma Dio tenne Mosè nascosto in una spaccatura nella roccia (una figura del nostro Signore crocifisso) così Mosè vide un poco della Sua gloria. Dio disse che questa gloria consiste nella " Sua bontà" (33:19). Sì, è la bontà di Dio la Sua gloria. E quando questa gloria viene nelle nostre vite, ci renderà in grado di fare del bene sia ai buoni sia ai malvagi, come fece Gesù (Atti 10:38).

Il Tabernacolo

Una grande parte del libro dell' Esodo dal ( Capitolo 25 al 31 e dal 35 al 40) tratta della costruzione del tabernacolo di Dio. Nel nostro studio della Genesi, abbiamo visto in Caino e Abele l'origine di due gruppi, quello della falsa e quello della vera religione, che alla fine diventano nel libro dell' Apocalisse Babilonia e Gerusalemme. Il tabernacolo è il seme dal quale più tardi nascerà il tempio di Dio. Questa è un'illustrazione della Gerusalemme definitiva, la chiesa, il posto dove Dio abita.

La traduzione letterale di Giovanni 1:14 dice così: "La Parola è diventata carne e pose il suo tabernacolo in mezzo a noi."

Perciò questo tabernacolo che troviamo nell'Antico Testamento era principalmente una figura di Gesù, e poi del Suo corpo - la chiesa , il posto dove Dio abita. E anche di ognuno di noi che siamo figli di Dio , nei quali abita lo Spirito Santo.

Dio fu molto minuzioso riguardo al fatto che ogni parte del tabernacolo doveva essere fatta esattamente in accordo al modello che aveva dato a Mosè (Esodo 25:9). Dio diede a Mosè delle istruzioni specifiche sulla dimensione delle differenti parti del tabernacolo e riguardo ai materiali che dovevano essere usati per la realizzazione di ognuna di esse. Molti Cristiani non realizzano il bisogno di fare tutto nella chiesa e nelle nostre vite, esattamente come il Signore ha comandato nella Sua Parola. Spesso molti Cristiani permettono alla loro comprensione umana di decidere quanto andare in là obbedendo a Dio e dove modificare i Suoi comandamenti.

Mosè aveva visto la costruzione delle magnifiche piramidi d'Egitto. Ma non modificò il semplice modello che Dio aveva in mente per il tabernacolo provando a renderlo più attraente agli occhi umani. Costruì tutto esattamente come il Signore gli aveva comandato (Esodo 39:1- 40:33). Questo fu il motivo per il quale la gloria di Dio riempì il tabernacolo. Se a Mosè gli fosse stato dato lo stesso modello quando aveva 40 anni, magari avrebbe completato l'opera cercando di 'migliorare' il progetto di Dio con la sua saggezza acquisita in Egitto! A quel punto il tabernacolo sarebbe stato sicuramente più impressionante - ma la gloria di Dio sarebbe stata assente. Questo è successo pure in molte chiese dove hanno modificato gli standard della parola di Dio per compiacere alla loro congregazione.

I pensieri e le vie di Dio sono molto più alte delle nostre (Isaia 55: 8, 9). Coloro che non lo realizzano aggiungeranno sempre le loro idee ai comandamenti di Dio. Solo coloro che bramano che la gloria di Dio sia manifestata nella loro chiesa cercheranno il perfetto modello di Dio e la volontà di Dio per le loro vite. Il nostro Signore ha passato la sua intera vita sulla terra adempiendo piccoli dettagli delle profezie dell'Antico Testamento, riguardanti la sua nascita, la sua vita e la sua morte. Era sempre attento ad adempiere tutto quello che stava scritto riguardo a lui "nel rotolo del Libro" (Ebrei 10:7). Questo è il motivo per il quale la gloria di Dio era sempre manifesta in Lui.

Quando Dio diede le istruzioni per la costruzione del tabernacolo al Capitolo 25:8 , disse a Mosè, "Essi mi costruiranno un santuario e io abiterò in mezzo a loro ". Questa è la nostra principale chiamata - l'essere un posto Santo nel quale Dio abita. Tutto il resto - anche le cose buone - deve essere trattato come secondario. Se ci distraiamo da questa chiamata sarà facile per noi occuparci di cose buone ma secondarie come l'evangelismo, l'insegnamento della Bibbia, le raccolte fondi, eccetera. Ma se la chiesa non diventa un posto Santo dove Dio abita allora abbiamo fallito il nostro scopo primario. Si sente a casa Dio nel vostro cuore? E in casa vostra? E nella vostra chiesa? Sono queste le domande più importanti. Non il "Quante cose state facendo per Dio?" o il "Quanto state aiutando le altre persone?".

Solo quando Mosè rimase sul monte a tu per tu con Dio, digiunando e pregando per 40 giorni che vide qual era il modello per il tabernacolo (Esodo 25:40). Se oggi siamo troppo di fretta per aspettare Dio, allora non possiamo aspettarci di comprendere la perfetta volontà di Dio e il modello che Lui ha in mente per la Sua chiesa.

Dio chiamò Besaleel e Ooliab per costruire il tabernacolo; e vediamo anche che Dio gli donò tutte le abilità soprannaturali di cui avevano bisogno per svolgere questo compito - attraverso lo Spirito Santo (Esodo 31:1-3). Questo ci insegna che se oggi Dio ci chiama a costruire la Sua chiesa allora ci darà anche i doni soprannaturali dello Spirito Santo di cui abbiamo bisogno per completare il lavoro.

Il Tabernacolo nel Deserto

Le Parti del Tabernacolo

Notate l'ordine con il quale Dio diede le istruzioni per la costruzione del tabernacolo.


Mentre la saggezza umana avrebbe cominciato con il dare prima le dimensioni del tabernacolo e poi nei più piccoli dettagli; ma Dio iniziò dando a Mosè i dettagli sul come costruire l'arca del patto. L'arca era un piccolo pezzo d'arredamento che doveva essere piazzato nella più piccola stanza del tabernacolo - il luogo santissimo (Esodo 25:10). Ma fu in questa piccola stanza dove la gloria di Dio poi sarebbe stata manifestata. Per questo motivo venne per prima. In altre parole Dio partì con Sé stesso. È esattamente come abbiamo visto nella Genesi: "Nel principio Dio."

Le vie di Dio non sono come le vie dell'uomo. In ogni chiesa è questo il punto dal quale dobbiamo cominciare: Con Dio. Non con le attività ma con Dio nel luogo santissimo. Nella vita Cristiana dobbiamo cominciare con le cose che sono "santissime".

Adamo passò il suo primo giorno in comunione con Dio e solo dopo andò a lavorare nel giardino. Allo stesso modo deve essere anche per noi - Dio prima e poi il servizio - che sia evangelismo, insegnamento, lavori socialmente utili o qualsiasi altra cosa. Dio prima e poi le varie dottrine . È perché non seguiamo quest'ordine che tra di noi ci sono molti conflitti e molte divisioni.

Quando il Signore insegnò ai suoi discepoli come pregare, non cominciò insegnandogli di chiedere al Padre di perdonare i loro peccati, anche se era di vitale per la loro comunione con il Padre. Gli insegnò a pregare per prima che il nome di Dio fosse santificato, che venga il Suo regno e che la Sua volontà sia fatta. Questo è quello che implicitamente voleva dire Dio cominciando con l'arca. Dio sosterrà sempre chi gli concede il primo posto nella propria vita, nella propria casa e nella propria chiesa.

Il tabernacolo è una raffigurazione dell'uomo. Il tabernacolo aveva tre parti - il luogo santissimo, il luogo santo e il cortile esterno. Questo corrisponde esattamente alle tre parti dalle quali è composto l'essere umano - spirito, anima e corpo (1 Tessalonicesi 5:23).

Nel tabernacolo Dio abitò nel luogo santissimo, mostrandoci così che vuole abitare nel nostro spirito - che è la parte più profonda del nostro essere. Dio non vuole abitare nella nostra anima ( mente ed emozioni). Comprendere questo chiaramente ci può salvare da molti inganni. Per esempio, realizzeremo che un incontro della chiesa carico di emozionipuò non essere un incontro spirituale, perché magari Dio non ha per nulla visitato quel posto; questo perché Dio non abita nelle nostre emozioni. Allo stesso modo un incontro dove studiamo la parola di Dio intellettualmente potrebbe non essere un incontro spirituale, perché Dio non abita nelle nostre menti. L'anima è tanto differente dallo spirito quanto un orecchio è diverso da un occhio. Esattamente come un uomo può avere un buon udito ma una pessima vista, un uomo può avere un'intelligenza brillante ma essere morto nel suo spirito. Ma anche, un uomo può essere molto emozionato mentre loda Dio ed essere totalmente impuro nel suo cuore. L'anima e lo spirito sono totalmente differenti e Dio non abita nella nostra anima. Conoscere questa verità ci può anche salvare da molti inganni psicologici, emozionali, e logici che vengono utilizzati al giorno d'oggi da molti predicatori nelle loro predicazioni.

Il tabernacolo aveva un cortile che era lungo 45,72 metri e largo 22,86 metri. Il cortile era molto piccolo se paragonato al resto dell'accampamento, esattamente come la chiesa è una piccola comunione di persone, se paragonata a tutto il resto del mondo.

All'estremità del cortile c'era una tenda - lunga 13,71 metri e larga 4,57 metri. Questa tenda divideva l'edificio in due parti - il luogo santo (9,14 metri per 4,57 metri) e il luogo santissimo (4,57 metri quadrati). L'altezza della tenda era 4,57 metri. Questo rendeva il luogo Santissimo un cubo, dunque avente la stessa lunghezza, ampiezza e altezza.

In Apocalisse 21:16, leggiamo che anche la Gerusalemme celeste (la sposa di Cristo) è un cubo - 2414 km in lunghezza, ampiezza ed altezza. Questo simboleggia che coloro che la loro profondità (la loro vita interiore) non è uguale alla loro vita esteriore - ovvero l'apparenza che uno si costruisce per poi mostrarla agli altri - non possono vivere alla presenza di Dio. Dio rigetta gli ipocriti che danno agli altri l'apparenza di essere spirituali, perché quest'apparenza non corrisponde alla loro vita interiore (la profondità).

Il tabernacolo era circondato da tutti i quattro lati dall'accampamento degli Israeliti. C'era un posto specifico designato per ogni tribù. I tre figli di Levi - Merari, Gherson e Cheat - siccome si occupavano del tabernacolo le loro tende erano quelle posizionate più vicine a esso. Quando la tribù di Levi fu scelta tra le tribù d'Israele, la tribù di Giuseppe si spaccò in altre due tribù - Manasse ed Efraim. Perciò oltre alla tribù di Levi c'erano altre 12 tribù.

Il Cortile del tabernacolo è descritto al Capitolo 27:9-19 . Era delimitato da delle cortine di lino fino di colore bianco - che simboleggiavano la giustizia di Cristo. Questo ci insegna che la cosa che separa quelli che stanno all'interno della chiesa dagli altri che stanno fuori, non è un più alto livello di giustizia umana, ma il fatto che coloro che sono dentro sono rivestiti con la giustizia di Cristo. Il lino bianco simboleggia anche la semplicità che dovrebbe caratterizzare la chiesa. Dall'altra parte Babilonia, la prostituta, è rappresentata in Apocalisse come una donna molto agghindata - in contrasto con la semplicità trovata nella sposa di Cristo (comparate Apocalisse 17:4 con 19:8 ).


C'era solo un ingresso per il tabernacolo - una cortina larga poco più di 9 metri, posizionata nella parte est del tabernacolo, che costringeva a passare di lì tutti quelli che volevano entrare. Questo simboleggiava che Cristo è la sola e unica via per il Padre. Chi entrava nel tabernacolo voltava le spalle al sole (avendo le spalle rivolte a est), indicando così il suo rifiuto ad adorare il sole (che a quel tempo in Egitto e in tutto il mondo era molto comune). Sfortunatamente, ci sono Cristiani oggi che quando pregano continuano a rivolgersi verso est - specialmente durante le loro c elebrazioni svolte all'alba della mattina di "Pasqua"! Furbescamente il diavolo li ha riportati indietro, ad adorare il dio-sole degli Egiziani!

Nel cortile c'erano due utensili - l'altare dei sacrifici e la conca .

La tenda aveva una cortina all'entrata del luogo santo. A dividere il luogo santo dal luogo santissimo, c'era un'altra spessa cortina ("il velo" - Ebrei 10:20). Questo era il velo (poi replicato nel tempio in Gerusalemme) che si squarciò in due quando Gesù morì sulla croce, indicando così che la via per entrare in comunione con il Padre ora era aperta a tutti.

Agli Israeliti era permesso entrare nel cortile del tabernacolo. Ma solo i sacerdoti potevano entrare nel luogo santo. Il luogo santo conteneva l'altare dell'incenso, il candelabro e la tavola dei pani della presentazione . Nel luogo santissimo ci poteva entrare solo il sommo sacerdote - e non sempre solamente una volta all'anno, nel giorno delle espiazioni, con il sangue del sacrificio.

Dentro il luogo santissimo dove veniva conservata l'arca dell'alleanza , ricoperta dal propiziatorio. Lì è dove la gloria di Dio era visivamente presente.


Text Box: L'accampamento d'Israele


La Tenda e le sue Assi

La tenda del tabernacolo è descritta al Capitolo 26:1-27. Era costruita di assi fatte di legno d'acacia poco pregiato e ricoperto d'oro. Questo simboleggiava Gesù che sarebbe stato sia Dio (oro) e uomo (legno). Ma anche simboleggiava che i diversi membri del Corpo di Cristo oggi sono umani, e hanno preso parte alla natura Divina (2 Pietro 1:4).

Ogni asse aveva due gambe e si posava dentro due basi di argento, questo per rendere stabile la struttura sulla sabbia del deserto. Le prese d'argento parlano della redenzione venuta attraverso il lavoro di Cristo, sulla quale stiamo saldi e sicuri nel deserto di questo mondo.

Attraverso tutto l'Antico Testamento l'argento simboleggia la redenzione (vedi Esodo 38:25, 27 e 30:16). Anche Giuda Iscariota vendette il nostro Signore per 30 pezzi d'argento. Le due gambe delle assi simboleggiano la fede e l' obbedienza che dovrebbero essere trovate in ogni credente, affinché sia stabile nel deserto di questo mondo. Coloro che enfatizzano la fede senza l'obbedienza saranno tanto sbilanciati quanto una tavola con una sola gamba. Ma anche coloro che enfatizzano un'obbedienza legalista senza la fedesaranno allo stesso modo sbilanciati.

Le assi di legno erano posizionate una a fianco all'altra senza nessuna intercapedine tra di loro - simboleggiando così l'intima comunione che dovrebbe esserci tra i membri del Corpo di Cristo. Ogni asse aveva quattro anelli attraverso i quali passavano le traverse che tenevano le assi assieme. Una quinta traversa passava internamente alle assi (dalla prima all'ultima), nel mezzo delle tavole. Questo simboleggiava che oltre la fede e l'obbedienza, abbiamo bisogno anche di un'intima comunione tra gli uni e gli altri nel Corpo di Cristo, questo se vogliamo essere dei Cristiani ben saldi.

I Rivestimenti della Tenda

La tenda del tabernacolo era ricoperta da quattro rivestimenti. Il telo più interno era fatto di lino fino ricamato in modo intricato, simboleggiando così la bellezza della giustizia di Cristo. Il secondo telo era fatto di pelli di capra e simboleggiavano Cristo come capro espiatorio che ha preso e portato via i nostri peccati. Il terzo telo era fatto di pelli di montone tinte di rossoche simboleggiavano Gesù come nostro Sostituto, che ha sparso il Suo sangue per noi. Il telo che ricopriva la parte più esterna era fatto di pelli di delfino - all'apparenza era di colore marrone sporco e sempre ricoperto dalla sabbia del deserto.

Perciò il telo più bello era visibile solo dentro la tenda. La vera bellezza di un Cristiano deve essere interiore e non esteriore. Il Salmo 45:13 dice che "La gloria della figlia del re è dentro di lei ". In altre parole, ci dovrebbe essere più sacrificio nella vita interiore di un Cristiano rispetto a quello che le altre persone possono vedere esteriormente. Nel mondo però le cose sono al contrario - le persone sono belle esteriormente ma sporche nei loro cuori. Un tabernacolo nel quale la gloria è all'esterno non è il vero tabernacolo di Dio ma è un tabernacolo Babilonese.

La pelle di delfino che ricopriva l'esterno del tabernacolo simboleggiava "l'obbrobrio di Cristo". Da chi ne sta fuori la chiesa non verrà mai compresa e sarà sempre disonorata. Gesù venne disprezzato e rigettato dal mondo. Solo coloro che desideravano la santità andavano da Lui. Così deve anche essere con la chiesa. Le persone dovrebbero essere attirate nelle nostre chiese, non per mezzo delle attrazioni mondane o dalla musica, ma piuttosto per la santità delle nostre vite e per la nostra comunione. Quelli che appartengono a Gesù andranno da Lui "Uscendo dell'accampamento di questo mondo", entrando "oltre al velo" in comunione con Dio (Vedi Ebrei 13:13 e 10:19, 20). Nonostante questo la maggior parte dei Cristiani vive dentro all'accampamento di questo mondo e fuori dal velo! Uscire dall'accampamento vuol dire essere rigettati dal mondo. Se ai suoi tempi Gesù fu incompreso e chiamato il principe dei demoni, quanto più noi che siamo membri della Sua famiglia, saremo chiamati con nomi anche peggiori (Matteo 10:25). Il motivo per cui molti cristiani sono popolari nel mondo (diversamente da Gesù) è perché hanno ricercato di piacere agli uomini comportandosi in modo diplomatico e scendendo a compromessi.

Quando ero un giovane Cristiano, mi trovai spesso attratto da alcuni predicatori, perché le loro predicazioni erano meravigliose. Ma conoscendo questi predicatori di persona, trovai che erano orgogliosi e altezzosi. Molti di loro sì spazientivano facilmente. Spadroneggiavano sui loro collaboratori e i loro figli erano empi. Non c'era nessuna gloria dentro di loro. Tutta la loro gloria era esteriore. Oggi, ho notato che questo è uno dei più chiari segni di un predicatore babilonese. Perché la vera tenda di Dio è l'esatto opposto. La gloria interna è maggiore di quella che potete vedere esteriormente.

L'Altare di Bronzo per i Sacrifici

Il primo oggetto nel cortile del tabernacolo era l'altare per i sacrifici, che era un cassone di bronzo posizionato per terra. I sacrifici dovevano essere posti sul terreno dentro l'altare, perché Dio disse che il suo altare doveva essere fatto di terra (cioè creato da Dio e non costruito dall'uomo - simboleggiando così il Calvario della croce, un altare fatto da Dio - Esodo 20:24, 25).

L'altare non doveva avere gradini, ma soltanto una rampa inclinata (Esodo 20:26). Questo simboleggiava il fatto che non esistono "dei passaggi da compiere per ottenere la salvezza" e che non ci sono mediatori o livelli da passare per andare da Cristo crocifisso. Andate direttamente da Lui.

L'altare era fatto di legno ricoperto di bronzo. Il bronzo rappresenta il giudizio. Quando il bronzo si scaldava con il fuoco dell'altare, la carbonizzazione del legno all'interno non poteva essere vista da fuori. Questo simboleggiava le sofferenze interiori che Cristo ha vissuto e che nessuno può vedere (1 Pietro 4:1). La maggior parte dei Cristiani ha visto solamente le sofferenze esteriori di Gesù sulla croce. Non hanno idea delle sofferenze interiori che il nostro Signore sopportò durante la Sua vita terrena, affrontando ogni giorno le differenti situazioni e tentazioni (Ebrei 4:15).

Quando ci avviciniamo a Dio, impariamo di più riguardo a queste sofferenze interiori che Cristo passò durante la Sua vita sulla terra. Per esempio, quando Gesù era ragazzo, le persone lo consideravano un figlio illegittimo e si saranno rivolte a Lui dicendo, "Sua madre è Maria. Ma non sappiamo chi sia suo padre." Ci sono state molte altre sofferenze interiori che Gesù deve aver passato durante la Sua vita. La più grande di tutte fu il rompere la comunione con Suo Padre sulla croce. Questa sofferenza era molto più grande di quella dei chiodi e della corona di spine. Molti di noi non conoscono l'agonia dello "spezzare la comunione" con il Padre, perché siamo troppo abituati alla rottura di questa comunione.

Considerate questo esempio: Le persone che vivono nei bassifondi non sanno che cosa vuol dire vivere in perfette condizioni igieniche. Ma quelli che sono cresciuti in delle case dove al loro interno non hanno mai visto una lucertola o uno scarafaggio, quando vedranno questi animali presenti nelle nostre case scapperanno! Fu così per Gesù. Per tutta l'eternità aveva vissuto in perfetta comunione con Suo Padre. Poi nel Getsemani pensò alla prospettiva che su quella croce sarebbe diventato peccato e così avrebbe perso la comunione con Suo Padre. Gesù non era spaventato della sofferenza fisica. Piuttosto che rompere la comunione con il Padre Gesù si sarebbe fatto crocifiggere altre cento volte. Ma quando chiese a Suo Padre "Devo bere questo calice?" - quel calice non erano le sofferenze fisiche. Ma la comunione con Suo Padre che si sarebbe spezzata sulla croce. E questo era quello che Gesù voleva evitare a ogni costo. Gesù pregò e pregò ma il Padre gli disse, "Non c'è altro modo." Perciò il nostro Signore disse "Va bene, Padre, lo accetterò per il bene dell'umanità che è caduta nel peccato." Qui vediamo l'amore di Gesù per noi - nel Getsemani.


Sui lati dell'altare c'erano quattro corni ai quali si legava l'animale sacrificale prima di sgozzarlo. Il Salmo 118:27 dice, "Legate la vittima della solennità e portatela ai corni dell'altare." Questo parla della risolutezza di Gesù nell'essere determinato ad andare sulla croce. È scritto in Luca 9:51, "Gesù si mise risolutamente in cammino per andare a Gerusalemme". Niente avrebbe potuto dissuaderlo. Noi che vogliamo seguire Gesù dobbiamo risolutamente rivolgere il nostro sguardo nella stessa direzione.


La Conca di Rame

La conca era un grosso contenitore pieno d'acqua, che doveva essere posizionata di fronte alla tenda. Era fatta con gli specchi d'ottone lucidati che usavano le donne d'Israele (Esodo 38:8). Prima di tutto questo simboleggiava la Parola di Dio. Giacomo 1:23-25 dice che la parola di Dio è come uno specchio. Quando i sacerdoti si avvicinavano alla conca potevano vedere se le loro facce erano sporche, lavarle ed essere puliti per servire il Signore nel luogo santo. Anche Cristo "ci lava con la parola di Dio" (come l'ascoltiamo e gli obbediamo), così che possiamo servirlo in santità (Efesini 5:26).

La conca è anche un simbolo del battesimo in acqua.

Dio ci pulisce prima con l'acqua e poi con il fuoco dello Spirito Santo - come anche l'oro grezzo deve essere pulito da entrambi; sia con l'acqua sia con il fuoco (Numeri 31:21-23). Stare nel cortile esterno ed essere lavati dai nostri peccati esteriori per mezzo della parola ci dà una buona testimonianza davanti alle persone. Ma se non puntiamo ad entrare nel luogo santissimo e non permettiamo al fuoco di Dio di pulirci interiormente, allora non saremo mai spirituali. Rimarremo delle persone religiose per sempre.

La Tavola d'Oro dei Pani della Presentazione

All'interno della tenda, nel luogo santo, c'erano tre oggetti d'arredamento. Al lato nord era posizionata la tavola dei pani della presentazione, a sud il candelabro, e a ovest l'altare dell'incenso.

Sulla tavola d'oro erano posizionate 12 pagnotte, rappresentanti le 12 tribù d'Israele. Questo rappresenta Gesù visto come il Pane della vita con il quale dobbiamo vivere (Matteo 4:4). Nell'antico patto c'erano 12 diverse pagnotte, perché Israele non poteva diventare un solo corpo. Ogni tribù manteneva il suo carattere distintivo. Ma nel nuovo patto, abbiamo soltanto una pagnottache rappresenta il corpo di Cristo nella cena del Signore, perché siamo tutti un solo corpo, anche se veniamo da tribù molto diverse e da passati differenti.


Sotto l'antico patto solo i sacerdoti erano autorizzati a mangiare questi pani, e dovevano mangiarli a nome delletribù d'Israele. Ma oggi tutti noi possiamo far parte di questo pane, perché ognuno di noi può avere un contatto diretto con Cristo il nostro Capo, senza dover passare per altri capi o mediatori.

Il Candelabro d'Oro

Il candelabro simboleggia la testimonianza della nostra vita e la testimonianza della chiesa locale. È sia un'illustrazione di Cristo come luce del mondo e di noi come luce del mondo (Matteo 5:14). I sacerdoti dovevano assicurarsi che le luci del candelabro rimanessero sempre accese, perciò l'olio che alimentava le lampade non doveva mai mancare, simboleggiando così la nostra responsabilità di assicurarci che la nostra testimonianza sia sempre accesa radiosamente in ogni tempo, per mezzo della potenza dello Spirito Santo.

Nell'antico patto, il candelabro era solamente uno, composto da sette braccia. Questo simboleggiava Israele come una sola denominazione ma con molte diramazioni. Ma nel nuovo patto, vediamo (nel libro dell'Apocalisse) che ogni chiesa è rappresentata da un candelabro separato, e che il Signore ci cammina in mezzo come capo di ogni singolo candelabro (Apocalisse 1:20). Questo ci insegna che Dio ha pianificato le chiese del nuovo patto per essere unità indipendenti sottoposte al diretto governo di Cristo, diversamente dalle tribù d'Israele. Ma molte chiese oggi continuano a seguire il modello dell'Antico Testamento, cioè quello di essere delle ramificazioni di una più grande denominazione (un grande candelabro con molte braccia).

Ognuna delle sette lampade del candelabro (che simboleggiano ogni membro della chiesa locale) doveva essere sempre accesa e bruciare intensamente. Ogni singolo membro di una chiesa che pecca (cioè che la sua luce si spegne), dovrebbe mettere le cose a posto e riaccendere la sua lampada alla prima opportunità. Altrimenti, si dovrebbe ritirare dalla chiesa locale della quale fa parte, in modo tale che la testimonianza del Signore che è in quella chiesa non sia disonorata in nessun modo a causa sua. Soltanto quando seguiamo esattamente il modello di Dio la Sua gloria può riempire la nostra chiesa locale.

L'Altare d'Oro dei Profumi

L'altare dell'incenso rappresenta le preghiere pregate nel Nome di Gesù (Apocalisse 5:8). La preghiera è un'espressione della nostra dipendenza in Dio. Le preghiere fatte nel Nome di Gesù (come questo incenso) devono salire in ogni momento a Dio dai nostri cuori (Esodo 30:8; Luca 18:1). A Mosè fu specificamente comandato che l'incenso doveva essere preparato in determinate proporzioni e solamente per il Signore , e che questa fragranza non doveva mai essere usata per gli uomini (Esodo 30:37). Questo simboleggia due cose.

Prima di tutto, simboleggia che non possiamo pregare a Dio grazie ai nostri meriti . Il Nome di Gesù non è una parola magica (o un mantra) che usiamo per andare davanti a Dio. Pregare nel Nome di Gesù implica che veniamo a Dio solamente grazie al merito del Signore Gesù. Se preghiamo come coloro che meritano di ricevere una risposta da Dio, per qualche merito che ci immaginiamo di avere, allora non stiamo offrendo queste preghiere nel nome di Gesù. Pregare nel Nome di Gesù implica che l'unico requisito che abbiamo davanti a Dio è Cristo. Coloro che si considerano meglio di altri troveranno che Dio risponde alle preghiere di questi altri e non alle loro, perché questi altri vanno da Dio senza pretendere di avere qualche merito.

Secondo, simboleggia che non dobbiamo mai pregare per qualcosa che va' a nostro beneficio . Qualsiasi cosa che facciamo, ci è comandato di farla soltanto per la gloria di Dio (1 Corinzi 10:31). Qualunque preghiera che preghiamo per noi stessi dovrebbe essere fatta anche per la gloria di Dio. Questo è il motivo per cui la preghiera di un uomo giusto è efficace - perché in ogni cosa ricerca solamente la gloria di Dio (Giacomo 5 16).

La Cortina - La Via per entrare nel Luogo Santissimo

Il tabernacolo (il cortile, il luogo santo e il luogo santissimo) era un'illustrazione dell'uomo - corpo, anima e spirito (1 Tessalonicesi 5:23).

La parola di Dio è come una spada che divide l' anima dallo spirito (Ebrei 4:12). Quando leggiamo la Parola di Dio, ci entra per primo nella nostra anima (mente ed emozioni). Istruisce le nostre menti e sollecita le nostre emozioni. Ma se ci fermiamo qui e non ci fa cedere la nostra volontà in obbedienza a Dio, allora la Parola non può entrare attraverso la cortina dentro al nostro spirito - così non cresceremo spiritualmente. La cortina è la nostra volontà umana che deve sottomettersi alla volontà di Dio.

Gesù scese dal cielo non per fare la Sua volontà ma per fare la volontà di Suo Padre che l'aveva mandato (Giovanni 6:38). Per tutta la Sua vita terrena l'attitudine di Gesù nei confronti del Padre era, "sia fatta la Tua volontà e non la Mia". Qui è dove siamo chiamati a seguire Gesù. Molti non diventano spirituali perché anche se hanno compreso la volontà di Dio e le loro emozioni sono state stimolate, non cedono la loro volontà per compiere la volontà di Dio. Rinnegare la propria volontà e fare la volontà del Padre è il segreto della vera spiritualità. Oggi Gesù ha inaugurato questa via nuova e vivente per noi - così ogni giorno possiamo seguirla (Ebrei 10:19, 20). Questa non è una porta per la quale si entra una volta per tutte. Ma è una via lungo la quale dobbiamo camminare ogni giorno. Solamente in questo modo possiamo vivere nel luogo Santissimo in ogni momento.

L'Arca d'Oro dell'Alleanza

Il luogo Santissimo conteneva l 'arca d'oro con il propiziatorio della misericordia che era il suo coperchio. Sia l'arca dell'alleanza sia il propiziatorio erano entrambi un'illustrazione di Cristo come Mediatore del nuovo patto tra Dio e gli uomini. Sul propiziatorio della misericordia è dove il sangue veniva sparso nel giorno dell'espiazione. Sopra di esso c'erano due cherubini d'oro scolpiti. I cherubini erano coloro che nel giardino dell'Eden custodivano l'albero della vita con una spada fiammeggiante (Genesi 3:24). Questa spada per primo cadde su Gesù, quando morì sulla croce. Ma questa spada è caduta anche su di noi, perché anche noi siamo stati crocifissi con Lui (Galati 2:20). Oggi l'unica via che abbiamo per raggiungere l'albero della vita (Cristo), è accettando questa spada e permettendo che la nostra volontà sia squarciata.

Dentro all'arca c'erano conservate le due tavole di pietra (dove c'erano scritti i dieci comandamenti), un vaso d'oro contenente della manna, e la verga di Aronne.


Concentriamoci prima sulla manna. Anche se la manna venne dal cielo, se conservata per una notte, puzzava e si riempiva di vermi. Ma quando questa manna veniva conservata alla presenza di Dio, non marcì per tutti i 40 anni passati nel deserto. Il significato è questo: Se la verità di Dio rimane solamente nelle nostre menti, dopo un poco marcirà. Ma se la conserviamo in umiltà alla presenza di Dio, rimarrà fresca eperenne. C'è un'unzione e una freschezza quando un uomo che vive alla presenza di Dio predica la Parola di Dio. Ma lo stesso messaggio, se ripetuto da altri, può essere tanto secco quanto delle ossa morte. Allo stesso modo, potete avere un'unzione dal cielo e predicare con potenza per un giorno. Ma se perdete l'unzione il giorno dopo, e predicate lo stesso sermone che avevate pronunciato il giorno prima , sarà secco e morto. Il motivo per cui molte predicazioni di oggi sono noiose è perché i predicatori non vivono alla presenza di Dio. I loro sermoni, come la manna vecchia, sono marci e pieni di vermi. Ci vogliono solo 24 ore perché i nostri cuori comincino a indurirsi, questo in accordo con Ebrei 3:13.

"Esortatevi (incoraggiatevi) a vicenda ogni giorno (24 ore), perché nessuno di voi si indurisca per la seduzione del peccato ."

Ora concentriamoci sulla verga di Aronne: un giorno il popolo mise in discussione l'autorità di Mosè e di Aronne (Numeri 16). Allora Dio chiese a ogni tribù di procurarsi un ramo secco. Le verghe furono conservate per tutta la notte alla presenza di Dio. Solamente la verga di Aronne fiorì durante la notte e produsse frutto (Numeri 17). In seguito la verga fu conservata dentro l'arca come promemoria per il popolo del fatto che Dio da testimonianza di chi sono i Suoi servi portando attraverso di loro la risurrezione di vita dove regna la morte. Anche questa verga rimase intatta per 40 anni (come la manna), insegnandoci che anche l'autorità rimane valida solo fino a quando viene esercitata alla presenza di Dio .

Ai giorni di Samuele, alcuni Israeliti curiosi aprirono il propiziatorio della misericordia per vedere cosa ci fosse dentro l'arca; furono colpiti immediatamente dal Signore (1 Samuele 6:19). Questo ci mostra quanto è pericoloso informarsi su faccende nascoste che non ci riguardano e che Dio ha scelto di non rivelarci (vedi Deuteronomio 29:28).

I Paramenti del Sommo Sacerdote

Il sommo sacerdote Aronne era un simbolo di Gesù che è il nostro Sommo Sacerdote. I paramenti di Aronne consistevano in tre diversi vestiti. Per primo, una tunica fatta di lino fino e bianco che simboleggiava la giustizia di Cristo. Sopra alla tunica, il sommo sacerdote indossava un abito blu, decorato con campane e melograni ricamati tutt'attorno alla cucitura in fondo al vestito. Il blu è il colore del cielo e rappresenta ciò che è celestiale. I melograni simboleggiavano i frutti dello Spirito mentre le campane rappresentavano i doni dello Spirito. Gesù aveva entrambi nella Sua vita, sia i frutti sia i doni dello Spirito - se dobbiamo servire Dio efficacemente dobbiamo averli entrambi. Sopra a questo vestito indossava un grembiule colorato che era chiamato efod.

L'efod era adornato da tre oggetti: Due spalline fatte in pietra di onice con sopra scritti i nomi delle tribù d'Israele; un pettorale nel quale erano incastonate 12 pietre che rappresentavano le dodici tribù d'Israele; e "l'Urim e il Tummin" che venivano conservati in una tasca dell'efod. (Non sappiamo che cosa fossero esattamente l'Urim e il Tummin . Ma venivano usati dal sommo sacerdote per ricercare quale fosse la volontà di Dio per gli Israeliti. Erano una sorta di luci del semaforo che dicevano agli Israeliti quando "Procedere", quando "Fermarsi" e quando "Aspettare").

Questi tre oggetti simboleggiavano la potenza di Cristo che ci sostiene, il Suo amore che ci fa continuare, e la Sua saggezza che ci guida. Queste tre qualità sono unite assieme in 2 Timoteo 1:7come delle virtù che lo Spirito di Dio ci comunica a noi oggi.

Le spalline in pietra ci insegnano che anche noi, come servi di Dio dobbiamo portare gli altri sulle nostre spalle, portando i loro pesi, come quando portiamo i bambini in spalletta. Il pettorale ci insegna che anche noi dobbiamo portare il popolo di Dio nei nostri cuori , amandoli e preoccupandoci per loro.

Un vero profeta, porterà il popolo di Dio e la parola di Dio nel suo cuore.

Il sommo sacerdote doveva vestire mettendosi una placca d'oro sulla sua fronte (attaccata al turbante) con sopra incise queste parole, "SANTO AL SIGNORE". Con questa piastra Aronne avrebbe portato così le colpe che si trovavano nelle "offerte sante" d'Israele (28:36-38). C'è del peccato anche nelle nostre "offerte sante"! Gesù prese su di Sé non solo la sporcizia dei nostri peccati, ma anche quella presente nei peccati che commettiamo nelle cose sante. Alcuni esempi di peccati che si trovano nelle nostre attività sante sono: predicare per essere onorati dagli uomini o per ricevere dei soldi, pregare per impressionare gli altri, compiere delle cose buone ma con una motivazione egoista, ecc.

Nel giorno delle espiazioni (che cadeva una volta l'anno), il sommo sacerdote si toglieva i suoi vestiti colorati ed entrava nel luogo santissimo indossando un semplice vestito bianco. E non appena usciva dal luogo santissimo, doveva subito rimettersi i vestiti colorati prima di poter presentarsi al popolo (Ezechiele 44:19). Questo simboleggiava che quando andiamo davanti al Signore, dobbiamo andare in semplicità e umiltà con una rottura nel nostro cuore. Ma quando andiamo davanti alle persone, dobbiamo ungere la nostra faccia e nascondere i nostri sacrifici, le nostre preghiere e i nostri digiuni. Dobbiamo indossare il nostro vestito bianco e santo soltanto quando andiamo davanti a Dio. Dobbiamo apparire agli uomini come se stessimo festeggiando, e non digiunando!

Quando cominciai a servire il Signore a tempo pieno, decisi che anche senza soldi mi sarei comportato come se ce ne avessi molti. In questo modo, nessuno mi avrebbe fatto un dono mosso dalla pietà o dalla carità. Molti che sono impiegati nel lavoro Cristiano danno l'impressione (attraverso il modo in cui appaiono e attraverso l'invio delle loro lettere di preghiere) che sono poveri, in questo modo ricevono doni dagli altri esattamente come fanno quelli che chiedono l'elemosina - ricevono grazie ad atti di carità. Ma c'è una dignità in colui che è un servo del Signore del cielo e della terra e non deve rendere sé stesso un oggetto di carità. Deve ungere la sua faccia e apparire come se avesse tutto quello di cui ha bisogno. Il suo Padrone è ben capace di sopperire a tutti i suoi bisogni senza dover ricevere nessun regalo caritatevole dalle persone! Perciò quando siamo di fronte alla gente togliamoci il nostro semplice vestito bianco e indossiamo sempre i nostri vestiti colorati!

Tre Livelli della Vita Cristiana

Le tre parti del tabernacolo - il cortile, il luogo santo e il luogo santissimo - possono anche essere visti come tre livelli all'interno dei quali possiamo vivere la nostra vita Cristiana - nelle seguenti sette aree:

a) Tre livelli di crescita spirituale:

1. perdonato da Dio;

2. servendo Dio; e

3. in comunione con Dio.

b) Tre tipologie di Cristiani:

1. un Cristiano carnale;

2. un Cristiano mentale; e

3. un Cristiano spirituale.

c) Tre ministeri dello Spirito Santo:

1. nato dallo Spirito Santo;

2. battezzato nello Spirito Santo; e

3. guidato dallo Spirito Santo.

d) Tre attitudini verso Dio:

1. ringraziamento

2. lode; e

3. adorazione.

Nel ringraziamento, pensiamo ai doni di Dio che noi abbiamo ricevuto e ne siamo stati benedetti. Nella lode, pensiamo alla grandezza e onnipotenza di Dio che ha esercitato a nostro favore. Ma nell'adorazione, il nostro punto di riferimento si sposta da noi a Dio, e lo adoriamo per quello che Lui è.

e) Tre livelli di luce:

1. ragione umana;

2. gli insegnamenti della Parola di Dio; e

3. la natura di Dio.

Tutti noi viviamo le nostre vite con la comprensione che riceviamo da una o più di queste tre risorse elencate qui sopra. La luce nel cortile del tabernacolo e nel luogo santo erano illuminazioni create - il sole (nel cortile) e il candelabro (nel luogo santo). Ma la luce che c'era nel luogo santissimo non era stata creataperché era la luce emanata della presenza di Dio .

f) Tre livelli di fruttuosità:

1. trentavolte;

2. sessanta volte; e

3. cento volte.

Anche il buon terreno nella parabola del seminatore e dei diversi terreni era diviso in 3 tipologie - come lo era il cattivo terreno (Marco 4:1-8). La misura della fruttuosità nel buon terreno dipende dalla misura della devozione.

g) Tre livelli di maturità Cristiana:

1. bambini;

2. giovani uomini;

3. padri.

I bambini dipendono dagli altri. I giovani sono zelanti. I padri sono pieni d'amore e di saggezza (1 Giovanni 2:12-14).

La via per entrare nel luogo santissimo è attraverso il velo strappato dell'aver ceduto la volontà umana. Il velo non deve essere strappato oggi, perché è già stato strappato dal nostro Signore (Ebrei 10:20). Ma noi dobbiamo camminare ogni giorno in questa via se vogliamo stare in comunione con il Padre dentro al luogo santissimo. La volontà di Dio è che dovremmo vivere alla Sua presenza ogni giorno.

La via della croce è una via e non il nostro obiettivo. Il nostro obbiettivo non è il morire a noi stessi, ma lo stare in comunione con il Padre .

Perciò non terminiamo con il messaggio della croce ma piuttosto con quello dello stare in comunione con il Padre.

Che possa questa comunione benedetta essere in tutti i giorni della nostra vita.

Capitolo 3
Levitico

LA SANTITÀ DI DIO

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uesto è veramente uno dei libri più difficili da studiare e dal quale poter ricavare qualcosa per il cuore. Ma è la parola ispirata di Dio. Quindi Dio in questo libro ha qualcosa per noi.

Levitico è un libro che parla della santità di Dio. La santità è il tema principale di tutto il libro.

Santità è una parola di cui molti credenti hanno paura. Ma con coraggio dobbiamo proclamare gli standard della Parola di Dio - perché sono tutti realistici e attendibili.

LaSantitàè la vera natura di Dio. Lo Spirito che Dio ci dà, è uno Spirito Santo. Quando Isaia ebbe una visione di Dio, vide Dio nella Sua santità e vide sé stesso come un uomo impuro.

La Santità è come la salute. Quanti di voi sono spaventati nel sentire dei messaggi sull'ottima salute? Siamo spaventati dalla buona salute? No. Allora perché dovremmo essere spaventati dalla perfetta salute del nostro spirito - che è più importante della salute del nostro corpo? Il peccato è come la malattia. Questo viene trattato nel Levitico. Qui il Signore dà delle regole in riferimento alla santità e alla salute. Queste due sono simili - una è per lo spirito e una è per il corpo. La santità per il corpo è quella che noi chiamiamo salute. Mentre la salute per lo spirito e l'anima è quella che chiamiamo santità. Quindi dobbiamo sbarazzarci di questa paura della santità. Dobbiamo arrivare al punto di desiderare la totale santità, più di quanto desideriamo essere perfettamente sani. Proprio come vogliamo essere completamente liberi da ogni malattia nel nostro corpo, allo stesso modo dobbiamo voler essere totalmente liberi da tutto il peccato che ci contamina.

Non dobbiamo tollerare il peccato tanto quanto non tolleriamo ogni malattia. Tollerare i pensieri impuri è come tollerare la tubercolosi o la lebbra. Tollerare la rabbia, giustificandoci dicendo, "Questa è la mia debolezza; oppure questo è il mio temperamento" e quindi permetterla nelle nostre vite, è come permettere l'AIDS o la sifilide nel nostro corpo. Il peccato e la malattia sono molto simili. Per esempio, nel Levitico, Dio dice agli Israeliti di come comportarsi con una persona che ha la lebbra o simili malattie cutanee. In questo libro la lebbra è una raffigurazione del peccato, e le leggi date spiegano come comportarsi con esso.

In questo libro le parole 'santità' e 'santo' appaiono circa 100 volte, enfatizzando così che si tratta del tema principale di questo libro. Un libro di 27 capitoli in cui la santità è menzionata 100 volte, deve sicuramente essere un libro importante. Ma a differenza di molti altri libri nella Bibbia, questo libro non contiene storie. Non ci sono molti versi interessanti, e nemmeno ci sono delle promesse. Ma ci sono tante descrizioni di offerte, feste e cose così. Voglio fare emergere alcune delle parti importanti di questo libro e spiegarvele. Voglio anche spiegare alcune delle offerte e feste descritte in questo libro e vedere come possono essere applicate per noi in questa era sotto il nuovo patto. Sappiamo dalla Lettera agli Ebrei che Dio ha finito con tutte le offerte e i sacrifici. Ma questi sacrifici hanno puntato verso Cristo e verso di noi, e quindi è bene vedere come si applicano a noi e ciò che rappresentano - proprio come abbiamo visto per il tabernacolo nel capitolo precedente.

Le Cinque Offerte

Dal Capitolo 1 fino al 7 del Levitico vengono descritte cinque offerte. Tutte loro rappresentano Cristo, la Sua vita perfetta e la Sua morte. Dio non vuole che pensiamo solo alla morte di Cristo, ma anche alla Sua vita perfetta; ci sono infatti delle offerte descritte nelle quali non viene versato sangue. Ovviamente queste offerte non fanno riferimento al Calvario, ma alla vita perfetta di Gesù. Questo mostra che Dio vuole che pensiamo molto anche alla Sua vita. Molti Cristiani pensano solo al sacrificio che Gesù fece sulla croce. Ma quello che impariamo dal Levitico è che Gesù fece anche molti sacrifici durante la Sua vita. Offrì la Sua vita giorno dopo giorno a Suo Padre, mettendo a morte la Sua volontà e tutto ciò che aveva di umano nella Sua carne.

Due di queste cinque offerte erano obbligatorie - il sacrificio per il peccato e il sacrificio per la colpevolezza.

Le altre tre offerte erano a base volontaria - l'olocausto, l' oblazione e il sacrificio di riconoscenza.

La prima offerta menzionata in Levitico 1 è l'olocausto - che è una rappresentazione dell'offrire noi stessi totalmente a Dio. L'olocausto doveva prima essere tagliato in pezzi, per assicurarsi che non ci fosse difetto in nessuna delle parti - e poi andava offerto. Le persone potevano offrire un bue o una pecora, oppure una capra, una colomba o un piccione, in base alle loro possibilità economiche. Ma ogni offerta doveva essere senza macchia o difetto.

L'olocausto è un'immagine di come Gesù, per tutta la Sua vita terrena, - e infine anche sulla croce, ha presentato il Suo corpo a Suo Padre. Per tutta la Sua vita terrena, Gesù ha mantenuto il Suo corpo perfettamente puro di fronte a ogni tentazione, prima di presentare il Suo corpo, a Suo Padre, come sacrificio sulla croce. Dio non avrebbe accettato l'offerta di Gesù sulla croce se solo ci fosse stata una singola macchia in tutti i 33 anni e mezzo di vita terrena. Questo è il motivo per il quale quando ebbe fame non trasformò le pietre in pane. Avrebbe commesso un peccato perché il Padre non gli aveva comandato di farlo. La vita di Gesù è stata una vita di totale dipendenza e obbedienza. Gesù non ha mai fatto nulla senza il suggerimento del Padre, anche se poteva sembrare una cosa innocua come trasformare delle pietre in pane per soddisfare la propria fame! Questo è lo standard di obbedienza al quale Dio ci chiama. Questo è perché la vita di Gesù è stata così trionfante, e perché il Padre si è compiaciuto di Lui.

Consideriamo ancora un altro esempio: In Luca 4:38-42 leggiamo di una grande rinascita spirituale avvenuta in un paese. Il mattino seguente la folla cercava di trattenere Gesù per continuare gli incontri di rinascita spirituale. Ma Gesù disse, "No". Perché? Perché quella mattina, prima d'incontrare le persone, Gesù andò in un luogo deserto a incontrare Suo padre, e sentì la voce di Suo Padre dirgli di andare da un'altra parte. Per questo non avrebbe mai ceduto alle pressioni della folla e se ne andò dove il Padre gli disse di andare. Se avesse ceduto alla moltitudine e condotto gli incontri per la rinascita spirituale, allora avrebbe peccato! Avete già visto il peccato in quest'ottica?

Quanti di noi credono che condurre incontri per la rinascita spirituale possa essere un peccato? Questo era il livello di sensibilità al peccato con cui viveva Gesù. Normalmente pensiamo al peccato in relazione a cose tipo arrabbiarsi, avere pensieri peccaminosi, essere gelosi o amareggiati. Anche questi sono peccati - ma sono al livello della scuola materna. Gesù ha avuto a che fare con peccati al livello di un dottorato. Sapevate che se Dio non vi ha ordinato di partecipare a degli incontri da qualche parte e invece lo fate, state peccando?

Non possiamo raggiungere il livello del dottorato dal giorno alla notte! Dobbiamo fare progressi graduali, da una classe all'altra, anno dopo anno. Progredendo scopriremo che tante cose che prima non abbiamo mai considerato come peccato diventeranno peccato per noi. Quando "il peccato diventa estremamente peccante" (Romani 7:13), possiamo essere certi che stiamo crescendo spiritualmente!

Perciò quando guardiamo alla vita di Gesù non pensiamo solo alla Sua morte al Calvario, ma anche alla Sua intera vita in cui ha presentato Sé stesso completamente al Padre dicendo, "Mi hai preparato un corpo...e Io sono venuto per fare la Tua volontà Dio (in questo corpo)" (Ebrei 10:5, 7). Nel suo corpo Gesù non ha mai fatto la Sua volontà, ma solo quella del Padre. Non fare la propria volontà, ma solo quella del Padre vuol dire offrire sé stessi a Dio come olocausto.

Questo è quello che Paolo esorta anche noi a fare in Romani 12:1. "Presentate i vostri corpi, come sacrificio vivente e santo a Dio...affinché conosciate per esperienza qual è la volontà di Dio" - esattamente come fece Gesù. La vita di Gesù fu un olocausto presentato a Dio che bruciò completamente. La Bibbia dice che era un "profumo soave per il Signore"(1:17) - significa qualcosa con cui Dio fu molto compiaciuto - "Questo è il mio diletto Figlio, nel quale mi sono compiaciuto."

Paolo disse che l'ambizione della sua vita era quella "di essere gradito al Signore" (2 Corinzi 5:9).

Quando offriamo i nostri corpi al Signore è molto facile dire, "Signore, ti do tutto il mio corpo." Ma non sappiamo se realmente lo abbiamo offerto tutto fino a quando non lo "dividiamo in pezzi". Altrimenti potremmo ingannarci. Che cosa vuol dire tagliarlo in pezzi e offrirlo pezzo dopo pezzo - come si faceva con l'olocausto? Significa che offriamo le parti del nostro corpo a Dio pezzo dopo pezzo.

Diciamo, "Signore, ecco i miei occhi. Li ho usati per il diavolo e per me stesso per i molti anni passati, guardando o leggendo molte cose che Ti hanno offeso. Ma adesso sto mettendo i miei occhi sull'altare. Non voglio mai più usare questi occhi per guardare o leggere qualcosa che non guarderesti o leggeresti anche Tu. Non voglio più peccare con questi occhi".

Passiamo alla lingua e diciamo, "Signore, ecco la mia lingua. Ho usato questa lingua per il diavolo e per me stesso per molti anni, dicendo quello che volevo, raccontando bugie, arrabbiandomi con le persone, sparlando ed esprimendo maldicenze contro altre persone accusandole. Ma non voglio più fare tutto questo. Qui è la mia lingua Signore. Da questo momento è Tua - totalmente e completamente.

Passiamo alle nostre mani, piedi e le passioni del nostro corpo, uno a uno , e diciamo la stessa cosa: "Signore, queste sono le parti del mio corpo e le passioni del mio corpo, con le quali ho peccato e Ti ho ferito. Non voglio mai più utilizzarle per compiacere me stesso o soddisfare le mie passioni. Sono tutte Tue."

È solo tagliando e offrendo pezzo dopo pezzo sull'altare che scopriamo se realmente stiamo offrendo totalmente il nostro corpo a Dio.

Quando l'offerta è tagliata in pezzi e posta totalmente sull'altare, potete dire "Adesso, Signore, fai scendere il Tuo fuoco sul sacrificio a bruciarlo totalmente". Leggiamo in Levitico 9:24, come il fuoco di Dio scese sulle offerte e le consumò. Questo fuoco è un'illustrazione del battesimo nello Spirito Santo e fuoco, che viene per consumare il nostro sacrificio e infiammare i nostri corpi per Dio. Ma il fuoco non scendeva fino a quando anche l'ultimo pezzo dell'olocausto era stato messo sull'altare.

Cosa fanno i Cristiani quando non vogliono pagare il prezzo di cedere i loro corpi come olocausto ma vogliono ricevere lo stesso il fuoco? Si costruiscono un falso fuoco - uno contraffatto. Questo è quello che vediamo in Levitico 10:1, 2: "Nadab e Abiu, figli di Aaronne, presero ciascuno il suo turibolo, vi misero dentro del fuoco, e offrirono davanti al Signore del fuoco estraneo, diverso da ciò che egli aveva loro ordinato". Quando non abbiamo il vero fuoco di Dio, e vogliamo essere parte di coloro che hanno il vero fuoco, c'è il rischio di imitare quello che loro hanno per essere in grado di dire, "Sì, anche noi abbiamo il fuoco. Anche noi abbiamo parlato in lingue!" Dio fu così arrabbiato con Nadab e Abiu per aver imitato il vero fuoco che fece scendere un altro fuoco dalla Sua presenza - questa volta non per consumare l'olocausto ma per consumare quei due ipocriti!

Nelle questioni spirituali l'imitazione è una cosa molto pericolosa. Nonostante questo, moltitudini di Cristiani oggi, stanno facendo proprio questo. Sono stati allenati dai loro predicatori a parlare in lingue, a elaborare le loro emozioni e sperimentare "guarigioni" psicosomatiche (immaginando che queste siano uguali all'essere guariti "nel Nome di Gesù.").

Quelli che hanno ottenuto il vero fuoco da Dio hanno pagato un prezzo per riceverlo. Hanno posto tutto sull'altare di Dio - i loro soldi, i loro occhi, le loro lingue, le loro mani, loro stessi totalmente. Hanno esaminato le loro vite e si sono assicurati che tutto sia stato messo sull'altare; e Dio ha mandato il Suo fuoco su di loro. Osservate la vita di un uomo del genere e desiderate di avere la sua stessa potente unzione. Se non siete disposti a pagarne il prezzo, ma volete mostrare agli altri che siete stati unti, allora in quel momento siete in pericolo di fare quello che fecero Nadab e Abiu - produrre un fuoco estraneo, agitare le vostre emozioni, creare il "parlare in lingue" ecc. Visto che il 95% dei credenti non ha discernimento potreste essere in grado d'ingannarli, facendogli credere di avere il vero fuoco. Ma sapete meglio di chiunque altro che quello che avete, lo avete auto-prodotto e non viene da Dio. State attenti!

Se Dio giudicasse oggi la Cristianità come fece con Nadab e Abiu, sono sicuro che tanti Cristiani morirebbero.

La seconda offerta è quella 'dell'oblazione' (Levitico 2). Non c'era sangue in questa offerta. Nessun animale veniva ucciso. Era un'offerta di farina, grano tostato, sale e olio. Una delle cose che il Signore disse in riferimento a questa offerta era "non usate lievito" (verso 11). Il lievito attraverso tutte le Scritture è sempre una raffigurazione del peccato. Ma il Signore disse di aggiungere del sale. Il sale è un'illustrazione del patto eterno. In Numeri 18:19 leggiamo: "È un patto di sale, perenne davanti al Signore". Ogni qualvolta nella Bibbia si legge di sale offerto oppure di Gesù che menziona il sale nel Nuovo Testamento, ricordate che si riferisce al perenne patto menzionato qui in Numeri. Usiamo il sale per conservare le cose per lungo tempo. Questo è il motivo per il quale il Signore usa il sale per riferirsi a quello che è eterno. Il sale quindi aggiunto all'oblazione voleva significare che chi lo stava offrendo si offriva al Signore per l'eternità - non solo per 5 o per 50 anni! È come il matrimonio, un patto eterno.

La terza offerta è il sacrificio di riconoscenza(Levitico 3). Chi offriva questo sacrificio doveva presentare l'animale appoggiandogli la mano sulla testa (verso 2). Così facendo confessava che attraverso la morte di quell'animale aveva raggiunto la pace con Dio. "Giustificati dunque per fede, abbiamo pace con Dio per mezzo di Gesù Cristo, nostro Signore." (Romani 5:1) . La pace nella nostra coscienza è di vitale importanza nella vita Cristiana. Dio non vuole che nessuno dei Suoi figli viva con il dubbio di essere accettato da Lui. Dobbiamo essere assolutamente convinti che i nostri peccati sono tutti perdonati. Non ci deve essere alcun senso di colpa nelle nostre vite. Proprio come questo uomo ha posto la mano sull'animale, noi dobbiamo porre le nostre mani sul Signore al Calvario, e credere che ha pagato il prezzo per tutti i nostri peccati, saldato completamente il nostro debito e strappato il certificato di debito al Calvario (Colossesi 2:14). Perciò oggi, come il nostro Signore disse sulla croce, anche noi possiamo dire, "È compiuto". La promessa di Dio per noi è questa, "Non ricorderò i vostri peccati e le vostre iniquità." Alleluia! Il Nuovo Testamento parla dell'entrare nel riposo di Dio e rimanere lì per sempre (Ebrei 4). Sapete che Dio vi ha accettati proprio come siete - non dopo essere cambiati, ma esattamente come siete? Questo è quello che porta riposo nelle nostre vite. Questo è quello che viene illustrato nell'offerta di riconoscenza.

La quarta offerta è il sacrificio per il peccato(Capitolo 4). È interessante vedere che qui è menzionato solo il 'peccato involontario' . "Quando qualcuno avrà peccato involontariamente in qualsiasi cosa che il Signore ha comandato…" (verso 2) . Potrebbe aver peccato il sacerdote (vedi verso 3). Anche lui doveva offrire il sacrificio per il peccato. Potrebbe aver peccato uno dei capi (verso 22). Alcuni capi Cristiani si comportano come se non peccassero mai!! Quando Dio giudica il peccato inizia sempre dai capi e dai sacerdoti. Sono loro che devono per primi sistemare i conti con Dio.

Se foste stati un Israelita di quel tempo, e aveste visto il capo della vostra tribù portare un'offerta all'altare, allora vi sareste sorpresi dicendovi: "Quest'uomo è il nostro capo, ma anche lui ha peccato". Questo vi incoraggerebbe a credere che Dio sceglie persone ordinarie come voi per essere i Suoi capi. Non pecchiamo forse tutti? C'è un uomo sulla terra che non pecca? Non date quindi alle altre persone l'impressione di essere perfetti quando non lo siete. Una cosa che mi incoraggia nelle storie degli uomini di Dio nella Bibbia è che la Bibbia non nasconde i loro errori. Lo abbiamo visto nelle vite di Abraamo, d'Isacco e di Giacobbe. Anche l'apostolo Paolo ha fatto degli errori e disse al suo collaboratore Luca (che scrisse gli Atti degli Apostoli) di non nascondere nessuno dei suoi errori. Per questo Luca riportò fedelmente il fatto che Paolo litigò con Barnaba, che circoncise Timoteo, che rasò la sua testa per un voto ebraico, che gridò al sommo sacerdote verso la fine della sua vita, ecc. Queste cose sono scritte per il nostro incoraggiamento, così possiamo vedere che anche i grandi uomini di Dio sbagliano e peccano. La maggior parte delle biografie moderne però non contengono tutta la verità. Danno l'impressione che questi uomini non abbiano mai fatto errori nelle loro vite. Biografie come queste non incoraggiano nessuno. Le Scritture invece sono oneste. I capi peccano e devono sistemare le cose con Dio e con gli uomini - come chiunque altro.

Non sto chiedendo a voi capi di confessare i vostri peccati in pubblico. No. Ma sto dicendo che non dovete dare l'impressione alle persone di non sbagliare o non peccare mai. Se non chiedete mai scusa a nessuno nella vostra chiesa, questa è l'impressione che state dando. Personalmente ho dovuto chiedere scusa molte volte a mia moglie, ai miei figli, alle persone nella mia chiesa, e anche a persone che sono più giovani del mio figlio minore - tutto per una ragione: Io non sono Dio. C'è solo una persona che non ha mai avuto bisogno di scusarsi con nessuno - Dio. Quindi umiliatevi e chiedete perdono alle persone a cui avete fatto del male. Vi rispetteranno ancora di più per questo.

Quando peccava un sacerdote che aveva ricevuto l'unzione doveva portare l'offerta all'ingresso della tenda (verso 4). Non poteva farlo privatamente o in segreto, dicendo, "Io sono il sacerdote unto, perderò la mia buona reputazione se lo faccio pubblicamente". Doveva confessare il suo peccato davanti alle persone all'ingresso della tenda. Doveva appoggiare la sua mano sulla testa del toro e ammettere di aver peccato, prendere del sangue, intingerci il dito e offrirlo al Signore.

Voglio farvi notare una cosa interessante qui al Capitolo 4:13, 14 : "Se tutta la comunità d'Israele ha peccato per errore, senza accorgersene, e ha fatto qualcuna delle cose che il Signore ha vietato, anche la comunità offrirà come sacrificio un toro." Qui vengono menzionati due tipi di sacrifici diversi - per il peccato di un capo (4:22) e per il peccato di una persona comune (4:27). Quando a peccare era una persona comune, doveva portare come sacrificio una capra femmina(4:28), che non era un animale molto costoso. Ma se a peccare era tutta la comunità dovevano sacrificare un toro (molto più costoso). Se a peccare era il sacerdote, anche lui doveva sacrificare un toro . Notate che l'offerta per il sacrificio di un sacerdote caduto nel peccato era la stessa di un'intera comunità che aveva peccato. Un capo che peccava non aveva lo stesso peso di un uomo comune che peccava. No. Era equivalente al peccato di tutta la comunità. Sia la comunità sia il sacerdote dovevano sacrificare un toroper il loro peccato.

Tante persone non capiscono che Dio non guarda a tutti i peccati allo stesso modo. Quando un sacerdote che aveva ricevuto l'unzione peccava, e un uomo comune peccava esattamente allo stesso modo, quei peccati non sono uguali agli occhi di Dio. Il peccato del sacerdote che aveva ricevuto l'unzione è molto più grave. Il sacerdote doveva portare un toro, mentre la persona comune doveva portare una capra. Più siamo unti e più insegniamo agli altri (come facevano i sacerdoti dell'antico patto), più siamo responsabili davanti a Dio per le nostre vite. "A chi molto è stato dato, molto sarà richiesto."(Luca 12:48) .

Notate che il sacrificio per il peccato è prescritto solo per il peccato involontario (Vedi 4:2, 13, 22, 27). Guardate all'avvertimento scritto in Ebrei 10:26. "Se persistiamo nel peccare volontariamente, non rimane più alcun sacrificio per i peccati" . Da associare a Levitico4. Se vi siete veramente girati verso il Signore e siete diventati figli di Dio, la vostra volontà sarà quella di non voler peccare. Questo è una caratteristica dell'essere nati di nuovo. Magari pecchiamo. In effetti pecchiamo tutti inconsciamente. Ma se siamo nati di nuovo non vogliamo peccare più. Non sfruttiamo la misericordia e la bontà di Dio. Una persona che pecca contro Dio perché sa che può ricevere facilmente il perdono dei peccati, quasi certamente non è nato di nuovo. Un Cristiano nato di nuovo può cadere nel peccato, ma odia il peccato.

Dobbiamo ammettere che tutti abbiamo peccato anche deliberatamente dopo essere nati di nuovo. Che dire di quei peccati? Ebrei 10:26 fa riferimento al peccare continuamente e non all'atto occasionale: "Se persistiamo nel peccare volontariamente," si riferisce al continuo approfittarsi della bontà di Dio. Allora non c'è più sacrificio per il peccato, ma solo un'attesa del futuro giudizio di Dio (Ebrei 10:27) .

La quinta offerta è il sacrificio di colpevolezza (Capitolo 5). Questo fa riferimento ai peccati commessi non solo contro Dio ma anche contro altri esseri umani. Alcuni peccati sono solo contro Dio. Se, per esempio, abbiamo pensieri peccaminosi, non facciamo del male a nessun'altra persona. Questi peccati sono solo verso Dio. Se abbiamo le motivazioni sbagliate, pecchiamo solo contro Dio. Ma molti peccati coinvolgono anche altre persone. Al verso 1, per esempio, parla di una persona che si rifiuta di testimoniare dicendo quello che ha visto o sentito, forse per non coinvolgere un suo amico, facendo quindi punire una persona innocente; la prima persona in questo caso è colpevole di peccato contro Dio ma anche contro l'uomo. Altri peccati simili sono menzionati nei versi seguenti:

Al verso 16, è menzionato il risarcimento: "Risarcirà il danno fatto al santuario, aggiungendovi un quinto in più (20%) e lo darà al sacerdote." - se il peccato è contro Dio. Questo principio si applica anche alle restituzioni da fare agli uomini (come menzionato in Numeri 5:6, 7). Se avete truffato o derubato qualcuno, quando risarcite, dategli il 20% in più di quello che avete preso . Questo vi insegnerà a non farlo più con nessuno!

Il Signore qui dice un'altra cosa che voglio farvi notare, in riferimento al sacrificio di colpevolezza (7:30), "Porterà con le proprie mani ciò che dev'essere offerto al Signore". Dovete portare personalmente i vostri sacrifici, non importa chi voi siate - grandi o piccoli. Non potete mandare un vostro servo a presentare il vostro sacrificio. Non importa quanto grandi siete, dovete andare personalmente, umiliarvi, ammettere il vostro errore e riconoscere di aver peccato. Tutti sono uguali davanti a Dio.

Santità e Salute

Da qui in poi trattiamo un numero di capitoli che si occupano di leggi sulla santità e sulla salute. Tutti questi capitoli mostrano l'interesse intenso di Dio per i dettagli più piccoli della vita di una persona. Magari immaginiamo che Dio non sia interessato ai piccoli dettagli delle nostre vite. Io invece trovo nel libro del Levitico che Dio sia interessato in ogni piccolo dettaglio. Agli Israeliti fu detto anche cosa fare nel caso che una lucertola cadesse in un vaso di cottura. Il vaso di terra in cui era caduta la lucertola doveva essere distrutto e non si doveva mangiare nulla al suo interno, perché poteva produrre un'infezione e portare alla morte (Levitico 11:33). Dio diede anche delle istruzioni sul come dovevano lavarsi quando si erano contaminati in qualche modo - in acqua corrente (Levitico 15:13). Gli disse anche di lavare i vestiti contaminati (Levitico 15:5, 7, 11e ancheCapitolo 17). Questi sono solo due esempi della cura che Dio ha per il Suo popolo. Avreste mai immaginato che Dio potesse essere così interessato al cibo che mangiate e alla vostra pulizia - alle vostre abitudini d'igiene personale, e al fatto che laviate regolarmente i vostri vestiti. Io sono pieno di gioia nel leggere queste cose. Chi ha detto che il libro del Levitico era noioso?

Questo libro da anche degli insegnamenti sulla purezza sessuale e su molti altri temi interessanti. Nel Capitolo 10:8-11, Dio disse ad Aronne, "Tu e i tuoi figli non berrete vino né bevande alcoliche quando entrerete nella tenda di convegno, altrimenti morirete. Questo perché possiate discernere ciò che è santo da ciò che è profano e ciò che è impuro da ciò che è puro e possiate insegnare ai figli d'Israele tutte le leggi che il Signore ha date." Dio stava dicendo ai capi che non dovevano consumare nulla che avrebbe potuto inquinare i loro corpi. Come capi, dovevano essere d'esempio nelle loro condotte.

Al Capitolo 11 Dio parlò degli animali, quelli puri e quelli impuri, dei tipi di animali che potevano mangiare e quelli che non dovevano mangiare. Quello che ho imparato da questo passaggio è che Dio in cielo è anche interessato alle nostre abitudini alimentari - cioè che abbiamo delle sane abitudini alimentari. La Bibbia dice in 1 Corinzi 10:31, "Sia dunque che mangiate, sia che beviate, sia che facciate qualche altra cosa, fate tutto alla gloria di Dio" . Il messaggio essenziale nel Levitico in riferimento al mangiare e bere è: " Non mangiate o bevete niente che faccia male al vostro corpo". Sono sicuro che Dio avrà molto da dire ai Suoi figli sul cibo spazzatura che mangiano e bevono al giorno d'oggi.

Ci sono anche delle regole per l'igiene, come per esempio al Capitolo 11:33: "Se un animale muore e cade in un vaso di terra, tutto quello che vi si troverà dentro sarà impuro, e spezzerete il vaso," e "Se l'acqua utilizzata per pulire un oggetto impuro toccherà del cibo, tutto quel cibo sarà impuro" (11:34) . Dio qui stava dicendo agli Israeliti di avere abitudini igieniche e uno stile di vita pulito.

Non possiamo disobbedire a queste regole sulla salute e poi pregare quando siamo malati, "Signore, per favore guariscimi". Questa è stupidità. Se disobbedite alle leggi sull'igiene che Dio ha dato, allora non potrete dare la colpa a nessun altro (se non a voi stessi) quando vi ammalate. Abbiamo letto che Dio disse in Esodo 15:26,"Se obbedisci alle Mie leggi, allora sarò il tuo Guaritore". Dio vuole darci il dono della salute più della guarigione! Ma dobbiamo obbedire alle sue leggi per il nostro corpo.

Al Capitolo 11:44 leggiamo, "Poiché io sono il Signore, il vostro Dio; santificatevi dunque e siate santi, perché io sono santo." Questo è il tema principale del Levitico e questo verso si trova proprio al centro del libro. Pietro citò questo verso in 1 Pietro 1:16, "Siate santi, perché io sono santo".

La Santità e l'igiene sono i due temi principali del Levitico.

La Purificazione dei Lebbrosi

Il Capitolo 13 si occupa del test per la lebbra: "Quando qualcuno avrà sulla pelle del suo corpo un tumore o una pustola o una macchia lucida e vi siano sintomi di piaghe di lebbra, quel tale sarà condotto dal sacerdote Aronne o da uno dei suoi figli che sono sacerdoti. Il sacerdote esaminerà la piaga sulla pelle del corpo; se i peli della piaga sono diventati bianchi e la piaga appare più profonda della pelle del corpo, essa è piaga di lebbra. Ma se la macchia lucida sulla pelle è bianca e non appare essere più profonda della pelle, e i suoi peli non sono diventati bianchi, il sacerdote isolerà per sette giorni colui che ha la piaga" (13:2-4) .

Non voglio applicare questo alla lebbra, ma al peccato. Questo è un passaggio prezioso. Quando vedete qualcosa che pensate sia peccato in un fratello o una sorella, cosa dovete fare? Nel caso della lebbra cosa dovevano fare gli Israeliti? Non dovevano essere loro a giudicare perché avrebbero potuto sbagliarsi. Poteva non essere lebbra. Questa è la lezione anche per noi. Potrebbe non essere quello che pensate che sia. Quindi portate la questione prima al Signore (Aronne qui simboleggia Cristo), e poi agli anziani (i figli di Aronne rappresentano gli anziani della chiesa). Lasciate che si occupino loro della questione. Se seguite questo piccolo principio potete essere salvati da molte cose che distruggono voi e gli altri. Un Israelita doveva semplicemente umiliarsi e dire, "Io non sono un sacerdote. Lo porto dal sacerdote scelto da Dio", così i problemi si potevano risolvere. E se vi umiliate e fate lo stesso nella vostra chiesa non ci sarà più confusione causata dalla diffusione di storie false!

Notiamo qui che il sacerdote non giudica immediatamente basandosi sulle sue impressioni. Ma sfortunatamente molti anziani giudicano non appena sentita una questione, senza prima verificare che essa sia vera. La Bibbia dice, "È stupido decidere prima di conoscere i fatti"(Proverbi 18:13 - LivingTrad. Ita.).

I sacerdoti dovevano esaminare attentamente la persona, ponendogli delle domande, e solo dopo potevano determinare quanto era grave il caso. Se gli anziani delle chiese avessero seguito questo semplice consiglio oggi ci sarebbe una gran pace!

Il Signore dice, " Stai molto attento. Potrebbe non essere così grave come pensi; oppure potrebbe essere più grave di quello che pensi. Perciò esamina attentamente la persona, considera l'errore umano, e poi decidi se dichiarare la persona impura o no." Se la persona deve essere messa fuori dal campo come un lebbroso, allora fallo. Questo è il modo in cui i discepoli devono essere espulsi da una chiesa. Dopo un attento esame, se un fratello deve essere messo fuori, allora fatelo.

Delle volte era possibile che il sacerdote non riusciva ad arrivare a una conclusione decisiva dopo il primo esame. Allora diceva, "Non sono sicuro che si tratti di un caso grave. Aspettiamo 7 giorni e lo esaminerò ancora." (verso 4). A molti di noi non piace aspettare quando vediamo qualcosa che pensiamo possa essere sbagliato in un fratello o una sorella. Ma Dio si preoccupa di non far subire punizioni a persone innocenti - sia sotto il vecchio sia sotto il nuovo patto.

Qui c'è anche un'altra cosa molto importante: Lo scopo del sacerdote era sempre quello di riportare il lebbroso nel campo una volta che era guarito. E quindi il sacerdote avrebbe esaminato ancora una volta quella persona dopo sette giorni. Se il sacerdote non era contento di quello che aveva visto, chiedeva che la persona si ripresentasse dopo altri sette giorni. E se nel frattempo l'infezione era passata, il sacerdote doveva dire, "Lode al Signore. Adesso è puro. Può lavarsi, lavare i suoi vestiti e ritornare ancora una volta nel campo." (versi 4-6). Se invece l'uomo non fosse stato puro, per proteggere le altre persone nel campo il sacerdote lo avrebbe fatto uscire dal campo in isolamento isolato. Non c'è dubbio che il sacerdote lo avrebbe esaminato ancora dopo qualche giorno. Avete notato l'attitudine del sacerdote? Il suo scopo era quello di, se fosse stato possibile , tenere l'uomo all'interno del campo . Solo come ultima soluzione lo avrebbe messo fuori.

E questa, disse Gesù, deve essere la nostra attitudine verso un fratello che sbaglia - "guadagna tuo fratello"(Matteo 18:15) . Provate ogni strada possibile per salvarlo dal suo peccato. Se niente andrà a buon fine, allora mettetelo fuori (Matteo 18:17; 1 Corinzi 5:13) . Ma se dopo essere stato messo fuori, si ravvede sinceramente, allora riportatelo nella comunione della chiesa (2 Corinzi 2:6-11) .

Sfortunatamente questo è molto diverso dall'attitudine che ho visto nelle chiese oggi, dove non solo il credente viene espulso, ma viene anche additato fino a quando non si sarà scoraggia. Se volete essere un capo del nuovo patto allora imparate a comportarvi con gentilezza e con rigore nei confronti dei peccatori nella chiesa (Romani 11:22).

Al Capitolo 13:12, 13 troviamo una grande verità : "Se la lebbra produce delle eruzioni sulla pelle in modo da coprire tutta la pelle dell'uomo dal capo ai piedi, il sacerdote lo esaminerà e quando avrà visto che la lebbra copre tutto il corpo ," - cosa succede? L'uomo è puro o impuro? La risposta può sorprenderci. È puro! Come può essere? Se la pelle è tutta bianca , è puro. Ma se la carne viva apparirà di nuovo, egli è di nuovo impuro (verso 14). Qual è il significato di questo? L'applicazione per noi è questa: Se un uomo riconosce di essere un peccatore buono a nulla, assolutamente marcio dalla testa ai piedi, e ammette che non c'è nulla di buono in lui allora è puro agli occhi del Signore . Se invece dice, "No, non sono poi così male. Ho dei punti positivi nella mia vita," allora è impuro.

Sapete come reagisce la maggior parte delle persone quando gli viene detto che la Bibbia dice che sono peccatori corrotti, buoni a nulla e che non meritano altro che il fuoco dell'inferno? Dicendo, "Non sono poi così male. Ci sono delle cose positive nella mia vita". Una persona così è impura agli occhi di Dio. Ma se la sua reazione è, "Dio ha assolutamente ragione. Non c'è nulla di buono nella mia carne. Le mie migliori azioni nascono da motivazioni corrotte. Sono marcio fino al midollo" - in altre parole, se non si giustifica - allora è totalmente puro agli occhi di Dio. Questa è la buona notizia del vangelo. Questo è il motivo per cui i malvagi, gli assassini e gli adulteri (coloro che hanno "l'intera pelle ricoperta di lebbra" ) vennero perdonati dal Signore, mentre i Farisei presuntuosi non lo furono. Quelle parti di carne viva nei Farisei (il giustificarsi) li resero impuri.

Al Capitolo 14 leggiamo della purificazione della lebbra. Vediamo una cosa stupefacente al verso 14. Quando il lebbroso era purificato, il sacerdote prendeva del sangue del sacrificio per la colpa e lo metteva sull'estremità dell'orecchio destro del purificato, sul pollice della sua mano destra e sull'alluce del suo piede destro. Questo rappresentava la totale purificazione di ogni parte del nostro essere attraverso il sangue di Cristo. Ora, se andate a vedere nel Levitico Capitolo 8:23 , noterete che questa è la stessa cosa che Mosè fece per Aronne, il sommo sacerdote! In altre parole, lo stesso privilegio che aveva il sommo sacerdote fu dato anche al lebbroso!! Il messaggio del vangelo è questo - che noi, che siamo dei peccatori sporchi e marci, siamo amati da Dio proprio come Dio ama Gesù , e accettati da Dio tanto quanto lo è Gesù! Incredibile e fantastico, ma vero!

Ai versi 17 e 18, leggiamo di altri due passaggi nel processo di purificazione del lebbroso. Primo, il sacerdote metteva una goccia d'olio esattamente sui tre punti dove prima aveva messo il sangue - sul lobo dell'orecchio destro, sul pollice destro e sull'alluce destro. Questo rappresenta l'essere nati dallo Spirito Santo. Poi il sacerdote versava il restante olio sulla testa purificata del lebbroso. Questo rappresenta il battesimo nello Spirito Santo - lo Spirito Santo versato su di noi.

Questo è davvero un vangelo fantastico: Un peccatore lebbroso viene purificato dalla testa ai piedi per prima cosa attraverso il sangue di Cristo, portato a una nuova nascita attraverso lo Spirito Santo e poi riceve lo Spirito Santo versato su di lui. Proprio qui nel Levitico 14:17, 18 abbiamo una prefigurazione di questi compiti fondamentali che lo Spirito Santo fa per noi oggi - portandoci a una nuova nascita e ungendoci con la Sua potenza. Perciò noi che siamo "lebbrosi" purificati, non fermiamoci a ricevere la goccia di sangue e la goccia d'olio! Ma restiamo aperti a ricevere l'effusione dell'olio sulle nostre teste.

Tutto questo e altro è rappresentato in questo libro del Levitico. Un libro che forse in passato avete considerato come noioso, ora sta iniziando a diventare più interessante di quanto avevate pensato.

In questo libro ci sono molte altre piccole cose menzionate che riguardano il mostrare rispetto alle persone più anziane, trattare gli stranieri con considerazione, rigettare la chiromanzia e la stregoneria ecc. Tutte cose che hanno delle applicazioni nella nostra vita quotidiana.

Al Capitolo 21:16-24, ci viene detto che chiunque aveva "un difetto" non poteva diventare sacerdote, anche se figlio di Aronne. Questo ci insegna che anche se una persona è figlia di Dio, se ha un difetto ("un peccato non messo a posto") nella sua vita allora non può essere un anziano o un capo. I servi di Dio devono essere liberi da questi "difetti". Dio richiede un livello molto alto a coloro che stanno davanti al Suo popolo come Suoi rappresentanti. Sotto il vecchio patto, questi standard erano tutti fisici, perché quei capi dovevano guidare gli Israeliti in un regno fisico. Oggi, questi standard sono tutti spirituali , perché dobbiamo guidare il popolo di Dio verso un regno spirituale .

Le Sette Feste Solenni

Al Capitolo 23 leggiamo delle sette feste che Dio aveva ordinato agli Israeliti. Nella prima parte del Leviticoabbiamo visto le cinque offerte. Dio voleva insegnare al Suo popolo che la religione non è una cosa noiosa. Doveva essere una cosa divertente ed emozionante - qualcosa che potevano praticare con gioia. Dunque Dio ordinò per loro queste feste (o festival). Una delle parole Ebraiche tradotta come "festival" era la parola "hag" che vuol dire "ballo" e questo è quello che Dio si aspettava che il Suo popolo facesse!! Il numero sette qui ha un significato. Ogni settimo giorno, ogni settimo mese, ogni settimo anno e anche l'anno che viene dopo sette volte sette anni (50esimo anno) era un periodo di festa. Tutte queste feste si tenevano nel periodo tra aprile e ottobre di ogni anno. Dio aveva scelto un periodo dell'anno in cui il meteo era buono e nel quale i contadini non erano impegnati nei campi, così che tutti potevano andare a Gerusalemme per festeggiare. I comandamenti di Dio sono tutti pratici e Dio prende in considerazione tutte le nostre esigenze terrene.

Di seguito una lista delle sette feste:

1.Il Sabato: Questo era dopo sei giorni di lavoro, ogni settimana. In questo giorno nessun lavoro doveva essere svolto. Questo giorno doveva essere passato come Adamo passò il suo primo giorno - in comunione con Dio. Rappresenta il riposo che Cristo ci porta nella nostra relazione con Dio.

2. La festa di Pasqua: La Pasqua era il quattordicesimo giorno del primo mese, in cui gli Israeliti ricordavano il tempo in cui Dio salvò i loro antenati dall'Egitto attraverso il sangue dell'agnello - un'illustrazione della nostra liberazione dal regno di Satana attraverso il sangue di Cristo.

3. La Festa dei Pani Non Lievitati (o Festa degli Azzimi): Questa festa cadeva subito dopo la Pasqua - per sette giorni - in cui mangiavano solamente pane senza lievito. Ricordava loro il pane lievitato che i loro padri lasciarono in Egitto - un'illustrazione della nostra vecchia vita che ci siamo lasciati alle spalle quando siamo stati convertiti. Questo rappresenta la vita purificata (senza lievito) che siamo chiamati a vivere sotto il nuovo patto.

4. La Pentecoste: Viene anche chiamata "la festa delle settimane" e si doveva tenere 50 giorni dopo l'inizio della festa dei pani non lievitati (azzimi). ("Pentekoste" significa "cinquantesimo"). Questa era una festa di ringraziamento a Dio dopo la racconta dell'orzo e del grano. In questo giorno, 1500 anni dopo, scese lo Spirito Santo - e questo è quello che rappresenta questa festa (Atti 2:1). In quel giorno venivano offerti due pani a Dio, rappresentazione del fatto che molti anni dopo, Ebrei e Pagani sarebbero stati uniti proprio in questo giorno. Entrambi i pani erano lievitati e salati, indicando che c'è ancora peccato in quelli che sono nati di nuovo (lievito), ma che nonostante questo Dio ha stretto un patto eterno con loro (sale).

5.La Festa delle Trombe: Era all'inizio del settimo mese. Gli Israeliti usavano le trombe per raccogliere le persone per l'adorazione, per la guerra, e qualche volta nel deserto quando dovevano mettersi in marcia. Questa festa era un momento di celebrazione per esprimere la loro gioia e gratitudine a Dio. La festa delle trombe rappresenta il giorno in cui suonerà l'ultima tromba ed il Signore ritornerà per il Suo popolo.

6. Il Giorno dell'Espiazione: Questo era il giorno più importante di tutto l'anno. Era l'unico giorno in cui il sommo sacerdote poteva entrare nel Luogo Santissimo del tabernacolo. Il sommo sacerdote aspettava questo giorno e si preparava per molte ore prima della cerimonia. Solo in quest'occasione indossava il suo vestito bianco. Sul propiziatorio della misericordia il sommo sacerdote offriva sull'altare il sangue del sacrificio, e questo come espiazione dei peccati della nazione d'Israele. Questa festa guardava al futuro, cioè al grande giorno dell'espiazione sul Calvario, quando il nostro grande e Sommo Sacerdote offrì Sé stesso per i nostri peccati.

7.La Festa dei Tabernacoli: Questa venne anche chiamata "festa delle Capanne", durante la quale gli Israeliti vivevano in piccole capanne per sette giorni, ricordandosi di come i loro antenati vagarono nel deserto. Così esprimevano il loro ringraziamento a Dio per le buone case in cui vivevano adesso. Può essere una cosa buona per noi vivere così per una settimana all'anno, perché ci può insegnare a non lamentarci dei piccoli problemi che abbiano nelle nostre belle case! Questa festa rappresenta il momento in cui il regno di Dio sarà sulla terra con Gesù come Re sovrano.

Le più importanti tra queste feste erano quelle durante le quali gli uomini dovevano recarsi a Gerusalemme; ed erano la festa dei Pani Non Lievitati (Festa degli Azzimi), la Pentecoste e la festa delle Capanne (Deuteronomio 16:16) .

Oltre a queste feste c'erano anche molti altri Sabati. Ogni settimo anno doveva esserci un sabato di riposo per la terra, durante il quale gli Israeliti non dovevano seminare i loro campi o potare i loro vigneti (Levitico 25:4). Il Signore avvertì gli Israeliti che se avessero disobbedito a questa legge sarebbero stati puniti permettendo ai loro nemici di prenderli come schiavi, così che la terra si sarebbe goduta il suo riposo sabbatico durante gli anni della loro schiavitù (Capitolo 26:34, 35)! Gli Israeliti disobbedirono a questo comandamento per 490 anni e così Dio li mandò in prigionia a Babilonia per esattamente 70 anni. 70 anni era il periodo di tempo che gli Israeliti avevano negato alla terra il riposo stabilito da Dio (2 Cronache 36:20, 21)! Se non prendiamo sul serio la Parola di Dio ne subiremo le conseguenze.

Al Capitolo 27 vengono date istruzioni a coloro che vogliono fare un dono volontario a Dio, fare un voto speciale a Lui o dedicare qualcosa al Signore (verso 2). Fino a questo momento nel Levitico il Signore aveva comandato agli Israeliti di fargli specifiche offerte. Queste erano obbligatorie. Ma il Signore diede anche il privilegio di offrire volontariamente mossi da gratitudine. Potevano dare al Signore la loro casa (verso 14), un pezzo della loro proprietà di famiglia (verso 16), un terreno che avevano comprato (verso 22) o gli animali che pascolavano su quel terreno. Se in futuro avessero voluto riscattare una di queste proprietà, il Signore diede anche delle istruzioni su come doveva essere fatto. Solitamente gli Israeliti dovevano pagare il 20% in più del valore della cosa consacrata (versi 15, 19, 27, 31) .

Negli ultimi tre versi del libro (27:32-34), leggiamo qualcosa d'interessante che serviva a liberare gli Israeliti dalla cupidigia. Un decimo delle loro mandrie e dei loro greggi doveva essere dato al Signore. Dovevano far passare i loro animali sotto una verga davanti al sacerdote, uno a uno. Il decimo capo di tutto quello che passava era da dare al Signore. Ma se il decimo animale era un animale molto buono, quello grasso, non era consentito scambiarlo con un altro animale, magari per uno malato!! Contando quindi gli animali uno a uno il Numero Dieci era di Dio, sano o malato che fosse! Non dovevano essere freddi, calcolatori e avari nel dare a Dio. Dovevano essere generosi nel donare a Dio e farlo felicemente perché il Signore avrebbe restituito molto più di quello che aveva ricevuto.

Capitolo 4
Numeri

LE BATTAGLIE DI ISRAELE E IL SUO GIROVAGARE PER IL DESERTO

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uesto è il quarto libro scritto da Mosè e parla delle battaglie d'Israele e del suo girovagare per il deserto. Il libro si chiama Numeri perché al suo interno troviamo due censimenti del popolo d'Israele. Mosè fece un censimento degli Israeliti (Numeri 1:3) che avevano dai 20 anni in su - tutti quelli in grado di poter andare in guerra. Fecero due censimenti delle famiglie, il primo all'inizio e il secondo verso la fine del loro viaggio, che durò 40 anni (Capitolo 26).

Ordine e Organizzazione

Al Capitolo 2 trovate l'ordine con il quale furono sistemati gli accampamenti d'Israele. Dio è ordinato e questo lo possiamo imparare notando che insegnò al Suo popolo la disciplina e l'ordine. Ricordate che erano un gruppo di schiavi totalmente indisciplinati quando Dio li guidò fuori dall'Egitto. Così iniziò a insegnargli l'ordine, la pulizia e la disciplina. Queste sono lezioni molto importanti per un Cristiano. Molti credenti non hanno alcun senso di pulizia o dell'ordine nella loro vita o nelle loro case. Non c'è nessuna disciplina nel modo in cui passano il loro tempo o spendono i loro soldi.

Tutte queste cose influenzano la crescita spirituale. Qualsiasi sia l'esperienza di Spirito Santo che avete avuto, se siete indisciplinati nella vostra vita, non diventerete mai una persona di Dio. Nel libro dei Numeri leggiamo dell'importanza dell'ordine anche nei dettagli.

Se manca della disciplina nelle nostre vite allora non possiamo essere gli uomini e le donne che Dio vuole che siamo. Molti Cristiani ignorano la Parola di Dio perché non si disciplinano a studiarla. Non potete conoscere la parola di Dio senza sforzarvi di studiarla quotidianamente - specialmente quando siete giovani.

Al Capitolo 7, per esempio vengono riportati i dettagli delle offerte fatte dai capi, come: il peso di un piatto d'argento e di una coppa d'oro. Si trovano anche molte ripetizioni. Questa minuziosità può insegnarci che Dio è interessato a ogni piccola offerta fatta da ogni persona. Anche se dieci persone diverse offrirono la stessa cosa, Dio registrò separatamente quello che ogni persona gli diede; perché per Dio ogni persona è preziosa. Questo ci mostra qualcosa del cuore di Dio. Dio è interessato singolarmente a ogni persona. Nel mondo di oggi è facile perdersi e sentirsi che si è giusto qualcuno in mezzo a milioni di persone. Fatevi coraggio considerando il fatto che per Dio ogni persona è speciale.

In Numeri al Capitolo 3:40, 41, leggiamo che Dio disse a Mosè di fare il censimento di tutti i primogeniti maschi - quelli che avevano almeno un mese di età. Questo perché tutti questi primogeniti sarebbero dovuti morire in Egitto, ma si salvarono grazie alla misericordia del Signore. Per questo motivo tutti i primogeniti appartenevano al Signore, però Dio disse, "Prendi i Leviti per me invece dei primogeniti dei figli d'Israele e il bestiame dei Leviti al posto dei primi parti del bestiame degli Israeliti". Così Mosè contò tutti i primogeniti che erano 22,273 (verso 43). Poi contò i Leviti ed erano solo 22,000. Perciò per i 273 primogeniti che erano in più dei Leviti doveva essere pagato un riscatto (versi 46, 47).

Così in quanto appartenenza al Signore i Leviti presero il posto dei primogeniti. Ora i Leviti appartenevano al Signore che disse loro, "Tu non avrai nessuna eredità nel paese. Io sono la tua eredità" (Numeri 18:20). I Leviti dovevano essere esclusivamente devoti al servizio del Signore.

Capitolo 4: Qui leggiamo delle responsabilità che vennero date ai figli di Levi all'interno del tabernacolo. Non fu Levi ad aver scelto i suoi figli per il ministero nel tabernacolo. Fu Dio a sceglierli. Dio potrebbe scegliere i nostri figli per servirlo, maquesta scelta non spetta a noi. Potremmo augurarci che i nostri figli servano il Signore in un modo particolare, ma sarà Dio a sceglierli per quella chiamata e a chiamarli individualmente. Infatti fu Dio a dichiarare, "I figli di Levi avranno queste responsabilità. " Levi aveva tre figli, Cheat, Gherson e Merari. In precedenza abbiamo visto come i figli di Aaronne, Nadab e Abiu vennero uccisi perché offrirono un fuoco falso. Nadab e Abiu persero così dei privilegi meravigliosi collegati al servire Dio nel tabernacolo. I figli di Cheat, Gherson e Merari avevano la responsabilità di muovere il tabernacolo. Il lavoro più sacro nello spostamento degli Israeliti fu dato a queste tre famiglie.

Qui impariamo che non possiamo prendere alla leggera i comandamenti di Dio. Dio uccise Uzza (ai tempi di Davide) quando egli toccò l'arca perché pensava stesse cadendo - solo perché Uzza non era un Levita. Per questo motivo Uzza non aveva il diritto di toccare l'arca. Se Dio non ci ha dato una responsabilità nella Sua chiesa allora dovremmo lasciare stare quel compito. Quando sento dei credenti criticare qualche altra chiesa, gli dico sempre, "Non siete un profeta del popolo di Dio. Quindi non sono affari vostri. Lasciate quel ministero ai profeti e agli anziani." Allo stesso modo quando sento qualcuno criticare i figli di altre persone, chiedo, "Sei tu il loro padre? Se non lo sei, allora impariamo a farci gli affari nostri". Quando critichiamo i figli di qualcun altro, stiamo toccando qualcosa che Dio non ci ha dato il permesso di toccare. Siamo allora come Uzza che non aveva nessun diritto di toccare l'arca. L'arca poteva essere toccata solo da alcune persone che Dio aveva stabilito. Questo è quello che vediamo qui.

A ognuna di queste famiglie venne assegnato un compito specifico (4:4, 24, 33) .

Al Capitolo 7:2, leggiamo che i capi d'Israele fecero un'offerta al Signore. In questa lista vengono menzionati tutti i capi e le loro offerte. Al verso 3 leggiamo che portarono "sei carri coperti e dodici buoi" per il compito di dover spostare gli oggetti del tabernacolo. Se dividete 6 carri per 3 famiglie - Cheat, Gherson e Merari - ogni famiglia avrebbe dovuto riceverne 2. Se dividete 12 buoi per 3 famiglie a ogni famiglia ne spettavano 4. Notate come Mosè divise le offerte. Leggiamo che Mosè diede 2 carri e 4 buoi ai figli di Gherson secondo il loro incarico (verso 7). Poi diede 4 carri e 8 buoi ai figli di Merari (verso 8), ma nessun carro o bue ai figli di Cheat, perché dovevano portare l'arca sulle loro spalle (verso 9).

I figli di Cheat avrebbero potuto dire, "Dio ha dato quattro carri ai figli di Merari, e a noi nessuno." Anche oggi vediamo che Dio decide di dare delle macchine ad alcuni dei Suoi figli e ad altri solo delle biciclette. È facile per quelli che hanno le biciclette mettere in discussione Dio, lamentandosi e bramando quello che possiedono i loro fratelli. Dio è onnisciente e non fa mai errori. Tutto quello che Dio fa è perfetto. Non saltate questi preziosi versi nascosti al centro del libro dei Numeri. C'è un messaggio per noi che può liberarci dalle lamentele quando vediamo qualcuno che ha quattro macchine e noi nessuna . Quanto sono importanti questi libri dell'Antico Testamento per i nostri problemi di oggi.

Varie Leggi

In Numeri 5:2, leggiamo, " Ordina ai figli d'Israele che mandino fuori dall'accampamento ogni lebbroso e chiunque ha la gonorrea o è impuro per il contatto con un morto." Alcuni Cristiani immaginano (e insegnano) che siccome il Signore disse in Esodo 15:26, "Io sono il Signore, colui che ti guarisce" allora gli Israeliti malati dovevano semplicemente pregare e farsi guarire dal Signore. Ma non è vero. Qui leggiamo di persone con la lebbra che non furono guariti, e perciò dovevano essere messi fuori dall'accampamento. La Parola non dice, come alcuni predicatori direbbero oggi, "Ordina ai lebbrosi di avere fiducia nel Signore come loro Guaritore e di reclamare la loro guarigione nel nome di Geova"!! No! Dovevano essere messi fuori dall'accampamento. Il Signore avrebbe potuto guarirli? Certamente. Ma non lo fece e ordinò di farli uscire dall'accampamento.

Dobbiamo essere onesti e realisti quando parliamo della guarigione fisica. Altrimenti porteremo molti credenti deboli alla condanna e alla schiavitù. Non possiamo racchiudere Dio in una dottrina e dire: "Dio guarisce chiunque abbia fede in Lui. Tutti quelli che pongono la loro fiducia nel Signore non si ammaleranno. Quelli che si ammalano e restano malati è solo a causa della loro poca fede." Le persone che hanno preso questa posizione irrealista, hanno causato la morte di molti credenti nelle loro chiese; credenti che potevano salvarsi se si fossero fatti curare in un ospedale. Viene praticata molta follia da parte di Cristiani irrealisti che vivono molto più per logica che per rivelazione.

C'era una legge per la purificazione dei lebbrosi, che abbiamo visto in Levitico 13, 14. Gli Israeliti non avrebbero potuto imporsi a Dio e dire, "Signore, hai detto che sei il Guaritore. Allora adesso guarisci questo lebbroso. Non lo metteremo fuori dall'accampamento." Ma il Signore disse, "Mettetelo fuori dall'accampamento". È meglio umiliarci e riconoscere che ci sono molti casi in cui il Signore non guarisce per delle buone ragioni che solo Lui sa. Gesù disse, "Al tempo del profeta Eliseo c'erano molti lebbrosi in Israele; eppure nessuno di loro fu purificato". (Luca 4:27) - e questo nonostante Dio abbia detto "Io il Signore, sono colui che ti guarisce".

La Bibbia è realistica. Ma quelli che si focalizzano su un verso favorito qui o su un altro lì, vanno fuori strada. Dobbiamo dedicarci allo studio della Parola di Dio se vogliamo evitare di andare fuori strada e di sviare altre persone. Mi rattrista il cuore nel vedere quelle povere persone che soffrono perché sviate dai loro capi spirituali che non conoscono Dio o la Sua Parola.

In Numeri 5:6-8 dice che quando un uomo ha peccato contro un'altra persona e a causa della sua azione deve qualcosa a colui che ha ricevuto l'offesa, " dovrà restituire per intero il maltolto, aggiungendovi un quinto , e lo darà a colui verso il quale si è reso colpevole." È questa la giustizia - far fronte agli interessi che la persona ha perduto per quel periodo in cui è stato privato del suo bene. Se la restituzione viene fatta dopo molti anni, ovviamente la restituzione in percentuale sarà più alta del 20%. Questo è il motivo per il quale Zaccheo (che era un ragioniere astuto) sapeva che doveva restituire quattro volte quello che aveva truffato ad altri. Facendo un breve calcolo mentale sapeva che se per un debito di un anno si doveva aggiungere il 20%, per un debito di otto anni doveva essere aggiunto più del 300% (a interesse composto)! Il Signore non fermò Zaccheo dal ripagare questo debito perché sapeva che era giusto.

Poco dopo essere stato battezzato (nel 1961), una delle prime cose che il Signore mi disse, era quella di restituire allo Stato tutte le tasse truffate in passato. Quando ho calcolato il totale non ero sicuro dell'ammontare esatto della cifra che avrei dovuto restituire e nella mia mente stavo prendendo in considerazione due cifre - una il 20% più alta dell'altra. Alla fine decisi di pagare la cifra più bassa. Sapete bene come in alcune questioni, prendiamo sempre la decisione che più va a nostro favore!! Non avevo mai letto questo verso nei Numeri fino ad allora. Pensando che avrei dovuto restituire la cifra più bassa, leggendo la Bibbia, incontrai questo verso. Il Signore diede una chiara risposta alla mia domanda: "Aggiungi il 20% e restituiscilo"!! Se avete qualche dubbio, è sempre meglio restituire di più che meno. Ne varrà sicuramente la pena per avere una coscienza pulita il giorno che staremo davanti al Signore. Non volevo avere quel 20% extra sul mio conto in banca e poi non essere pronto ad incontrare il Signore!

Capitolo 5:11-31: qui leggiamo di come Dio espone il peccato di una moglie infedele. Se una moglie aveva commesso adulterio, il sacerdote doveva far bere dell'acqua mischiata con della polvere del suolo del tabernacolo, e se davvero colpevole Dio avrebbe esposto il suo peccato facendole gonfiare il ventre e dimagrire i fianchi. In quel momento ciò che la donna aveva fatto in segreto sarebbe stato rivelato. In Atti degli Apostoli 5 leggiamo che quello che Anania e Saffira fecero in segreto fu rivelato da Dio. La differenza sta nel fatto che sotto il nuovo patto, il peccato viene esposto da Dio, non tramite "l'acqua santa" ma tramite lo Spirito Santo. Pietro espose Anania e Saffira in modo soprannaturale grazie al discernimento dello Spirito. È molto importante per i capi Cristiani avere discernimento spirituale così da riuscire a vedere chiaramente la reale condizione spirituale delle persone.

Numeri 6:1-21 parla del voto di Nazireato. (Notate che non è 'Nazareno' . Non ha niente a che vedere con Nazareth. Gesù era chiamato Nazareno e non nazireo; Nazareno perché visse a Nazareth - Matteo 2:23).

Un nazireo era una persona che per un periodo di tempo faceva un voto volontario al Signore consacrandosi esclusivamente a Lui. Durante questo periodo al nazireo non era permesso tagliarsi i capelli, bere succo d'uva o vino. Sansone fu un Nazireo per tutta la vita. Qui vediamo che c'erano due modi in cui Sansone avrebbe potuto perdere la sua potenza - tagliando i capelli o bevendo succo d'uva o vino. La sua potenza non stava nei capelli ma nella sua dedizione, che era manifestata nel non tagliarsi i capelli e dal non bere vino. Una delle due avrebbe potuto fargli perdere la sua potenza. Gesù invece si tagliava i capelli e beveva vino perché non era un nazireo.

Al Capitolo 6:22-27, vediamo la benedizione con la quale ad Aaronne fu ordinato di benedire il popolo d'Israele. Questa era la più grande benedizione che Dio gli poteva dare sotto l'antico patto - e non riguardava solamente salute e prosperità. Era molto di più. Il Signore non disse ad Aaronne di benedirli dicendo, "Che il Signore vi benedica con tantissimi soldi e buona salute". No. Questa era la benedizione:

"Il Signore ti benedica e ti protegga" - Possa preservarti dal male.

"Il Signore faccia risplendere il Suo volto su di te" - Possa la Sua gloria splendere su di te.

"Il Signore ti sia propizio" - Possa il Signore essere misericordioso con te e perdonare tutti i tuoi peccati.

"Il Signore rivolga verso di te il Suo volto" - Possa il Signore mostrarti il Suo favore.

"Il Signore ti dia la pace" - Che tu possa avere un cuore pacifico, una vita pacifica e una casa pacifica.

Non c'era niente di più grande che potessero ricevere.

Il Girovagare e le Lamentele

Al Capitolo 9:15-23, leggiamo di come il Signore guidò il Suo popolo con una colonna di nuvola e fuoco. In quel caldo deserto la nuvola forniva ombra dal sole e il fuoco mostrava la via di notte. Tutte le volte che la nuvola si alzava, il popolo d'Israele si metteva in cammino e poi si accampava dove si fermava la nuvola. A volte la nuvola si fermava per pochi giorni, mentre altre volte per molti mesi (versi 19, 22). Se la nuvola si fermava solo per una notte, quando ci si alzava al mattino gli Israeliti si mettevano in cammino (verso 21). Si sarebbero accampati la sera e rimessi in cammino il mattino. Pensate a quanta fatica dovevano fare! C'erano persone che viaggiavano con i figli piccoli, le loro tende e i loro animali - e quando la nuvola si fermava la sera dovevano piantare le loro tende e sistemare tutto per viverci. Ci avranno messo qualche ora per montare e sistemare le tende prima di poter andare a letto. All'alba del giorno dopo sentivano il grido attraversare tutto l'accampamento, capendo così che la nuvola si stava alzando nuovamente. Posso immaginare l'irritazione che travolgeva tutto l'accampamento - nel momento in cui dovevano richiudere tutto e rimettersi in viaggio. Così Dio insegnò loro la pazienza e l'obbedienza passo dopo passo!

Un vero servo di Dio non si lamenterà mai quando Dio gli dice di fare qualcosa che non è conveniente. Dio può magari dirgli di andare da una parte e poi farlo ritornare. Un vero servo di Dio obbedisce istantaneamente, come gli angeli del cielo.

Qui la colonna è un'illustrazione dello Spirito Santo. Potete essere nati dallo Spirito, battezzati nello Spirito e nonostante questo, potreste non essere guidati dallo Spirito nella vostra vita di tutti i giorni. Solo coloro che sono "guidati dallo Spirito" sono figli (maturi) di Dio (Romani 8:14).

C'è differenza tra un bambino e un figlio. Un figlio è maturo e adulto. Coloro che quotidianamente sono guidati dallo Spirito sono figli maturi e adulti.

Dio era molto severo per ogni mormorio o lamentela che sentiva nell'accampamento degli Israeliti. Infatti gli Israeliti che brontolavano nel deserto "perirono colpiti dal distruttore"(1 Corinzi 10:10). Nel verso successivo c'è un avvertimento per noi e cioè quello di non brontolare e di non lamentarci (1 Corinzi 10:11). Splendiamo come luci in un mondo pieno di mormorii e lamentele, principalmente vivendo una vita in cui "facciamo ogni cosa senza mormorii e dispute" (Filippesi 2:14) .

I mormorii e le lamentele erano una caratteristica degli Israeliti durante i 40 anni nel deserto e sono la prova più evidente che una persona che mormora e si lamenta non è ancora entrata in Canaan (la vita in vittoria). Un capo Cristiano che brontola e mormora non potrà mai guidare gli altri a una vita vissuta in vittoria. Una delle più chiare testimonianze del fatto che abbiamo smesso di "girovagare nel deserto" è quella che abbiamo smesso di brontolare e lamentarci nelle nostre case e ovunque, iniziando invece a rendere grazie sempre e per ogni cosa (1 Tessalonicesi 5:18; Efesini 5:20) .

Al Capitolo 12:1, 2 leggiamo dei capi che brontolano e mormorano: Miriam (o Maria in alcune versioni) e Aaronne criticarono Mosè per la moglie che aveva scelto. In realtà questo accadde perché erano gelosi del ministero di Mosè. Aaronne era 3 anni più vecchio di Mosè, mentre Miriam aveva 12 anni in più, e vedevano Dio usare il loro fratello più giovane come profeta e capo d'Israele. Non è facile sottomettersi a qualcuno che è più giovane di voi. Dio scelse Mosè perché era l'uomo più umile sulla faccia della terra (verso 3). In alcune versioni questo verso è scritto tra parentesi perché Mosè non scrisse questo di sé stesso. Fu aggiunto in un secondo momento, probabilmente da Giosuè. L'unica cosa sul quale potevano criticarlo è che non aveva sposato una donna Israelita. Qui dice "il Signore lo udì"(verso 2). Il Signore sente chiunque parli contro uno dei Suoi servi unti. Il Signore fece uscire tutti e tre e gli disse che mentre con i profeti parlava tramite visioni e sogni, con Mosè parlava faccia a faccia come un uomo che parla con un suo amico (versi 6-8; Esodo 33:11) .

Qui il Signore dice molto chiaramente che il Suo parlare con noi a tu per tu è superiore del Suo parlare con noi tramite una visione o un sogno. Nonostante questo molti credenti oggi immaginano che un uomo che dice di avere visioni e sogni sia più spirituale di uno che sente parlare il Signore al proprio cuore. Essere guidati dallo Spirito giorno dopo giorno è di gran lunga superiore a delle mere visioni e sogni.

Il Signore si arrabbiò con Miriam e Aaronne per aver criticato il Suo servo. La nuvola si ritirò dalla tenda e improvvisamente Miriam venne ricoperta di lebbra (verso 10). Mosè che era stato da lei criticato, dovette pregare per la guarigione della donna. La Bibbia dice, "Prega per coloro che ti perseguitano"(Matteo 5:44). Questo è un comandamento del nuovo patto, non del vecchio. Ma Mosè era un uomo del nuovo patto che viveva ai tempi dell'antico patto. Era un uomo stupefacente. Proprio come in quest'epoca del nuovo patto ci sono Cristiani che vivono al livello dell'antico patto anche a quel tempo c'erano pochi che nonostante fossero sotto l'antico patto, vivevano secondo i principi del nuovo patto. Quando la Bibbia dice che tutti coloro che sono sotto la grazia (il nuovo patto) vivranno in vittoria sul peccato (Romani 6:14), significa che coloro che non vincono il peccato stanno vivendo sotto l'antico patto - e ci sono molti credenti che sono sconfitti dal peccato nelle loro vite.

Il Signore disse che Miriam doveva essere messa fuori dall'accampamento per sette giorni, così da farle imparare la lezione (verso 15) . Se non fosse stato così, altri avrebbero scoperto l'accaduto e non avrebbero avuto paura di fare le stesse cose. Dio crea un esempio con le persone che si ribellano, in modo che gli altri temano di fare la stessa cosa. Miriam imparò la lezione di non parlare mai più così in vita sua e tornò all'accampamento. Nonostante ciò molti altri nell'accampamento non impararono la lezione - ma a questo ci arriveremo dopo.

Ribellione contro Dio

Al Capitolo 13 leggiamo che gli Israeliti arrivarono al deserto di Cades-Barnea che si trovava ai confini di Canaan - il paese che Dio aveva promesso. Erano passati due anni dall'uscita dall'Egitto (Deuteronomio 2:14) e Dio gli disse di entrare e prendere possesso del paese. Gli Israeliti mandarono 12 spie a esplorare il paese. Tutti e dodici tornarono indietro dicendo che effettivamente il paese era fantastico. Ma dieci di loro dissero, "Ci vivono però enormi giganti che non possiamo conquistare". Due di loro - Caleb e Giosuè - risposero dicendo, "Il Signore ci aiuterà a conquistare quei giganti". I 600,000 Israeliti però, ascoltarono la maggioranza.

Cosa impariamo da questo? Primo, che è molto pericoloso seguire la maggioranza - perché la maggioranza invariabilmente si sbaglia. Gesù disse, "La via che conduce alla vita è stretta e pochi sono quelli che la trovano" . La maggioranza cammina ancora per la via larga della distruzione. Quindi se seguite la maggioranza, sarete certamente con loro sulla larga via della distruzione. Non dovete pensare che una grande chiesa equivalga a una chiesa spirituale. La chiesa di Gesù contava solo 11 membri.

Quando dieci capi diranno una cosa e altri due diranno esattamente l'opposto, da che parte starete? Qui Dio stava dalla parte dei due - Giosuè e Caleb. L'incredulità e Satana invece, stavano dalla parte degli altri dieci. Gli Israeliti, stupidamente, seguirono la maggioranza e perciò dovettero girovagare nel deserto per altri 38 anni. Non avevano il discernimento per riconoscere da quale parte stava Dio! Dio più una persona rappresentano sempre la maggioranza, e non importa quante persone questi due abbiano contro; per questa ragione io sto sempre con Dio. Abbiamo visto in Esodo 32 che Dio stava dalla parte di un uomo solo, Mosè, quando tutti gli Israeliti stavano adorando il vitello d'oro. Ma di tutte le dodici tribù solo quella di Levi riuscì a capirlo. Però in questa circostanza dove Dio stava dalla parte di Giosuè e Caleb, neanche la tribù di Levi lo riconobbe!

Tutto questo è una lezione per noi oggi. La Cristianità in generale è piena di compromessi e di mondanità. Qua e là Dio innalza pochi che sostengono la verità della parola di Dio, senza alcun compromesso. Se avete del discernimento, allora riconoscerete che Dio sta con quei pochi e starete con loro contro la maggioranza. Così entrerete nella terra promessa con loro.

Come identificate l'uomo con il quale Dio sta? Parla la lingua della fede . Giosuè e Caleb parlarono la lingua della fede: "Noi possiamo vincere" . "Possiamo sconfiggere i giganti della rabbia, della brama sessuale, della gelosia, del mormorio e dell'amore per i soldi. Possiamo sconfiggere Satana. Dio stritolerà Satana sotto i nostri piedi" - questa è la lingua usata dell'uomo con il quale Dio sta. L'uomo che non è con Dio dice: "Non dobbiamo prendere la Bibbia letteralmente. Alla fin dei conti siamo umani. Saremo sconfitti fino alla fine dalla nostra vita. Dovete capire la psicologia umana." Detto francamente a me non interessa "la psicologia umana". Io credo nella Parola di Dio.

Molti Cristiani vengono sviati dalla ragione umana, esattamente come gli Israeliti. Dio ha nascosto queste verità ai sapienti e agli intelligenti, e le ha rivelate ai piccoli. Se usate la ragione umana e l'intelligenza per studiare la Bibbia, vi posso garantisco che verrete sviati. Quello di cui avete bisogno è la rivelazione dello Spirito Santo. Questo è il motivo per il quale Gesù ha scelto dei pescatori e non dei professori come Gamaliele e i suoi studenti per essere Suoi discepoli. Più tardi Gesù scelse uno studente di Gamaliele - Paolo. Ma il Signore ha dovuto portare Paolo nel deserto per tre anni così da azzerare il suo orgoglio prima di potergli dare della rivelazione.

Dio era così arrabbiato con gli Israeliti che avevano dubitato della Sua potenza che disse, "Sicuramente tutti gli uomini che hanno visto i miracoli che ho fatto, non entreranno nella terra promessa. Quelle persone che mi hanno già tentato dieci volte, moriranno tutti (Numeri 14:22) . " Dieci volte" non era un'esagerazione. Realmente si erano ribellati per dieci volte.

Qui una lista delle loro dieci ribellioni:

1. Quando gli Egiziani li inseguirono al Mar Rosso (Esodo 14:11).

2. Quando le acque di Mara erano amare (Esodo 15:24).

3. Quando non avevano pane nel deserto di Sin (Esodo 16: 2, 3).

4. Quando conservarono la manna durante la notte (Esodo 16:20).

5. Quando uscirono il sabato per raccogliere la manna (Esodo 16:27, 28) .

6. Quando non c'era acqua da bere a Refidim (Esodo 17:3)

7. Quando adorarono il vitello d'oro (Esodo 32)

8. Quando si lamentarono a Tabera (Numeri 11:1)

9. Quando chiesero la carne (Numeri 11:4, 33)

10. Quando si rifiutarono di entrare in Canaan (Numeri 13).

Dio gli diede nove possibilità. Gli Israeliti si approfittarono del Suo perdono - proprio come fanno molti credenti oggi - non realizzando però che la nona possibilità fosse l'ultima. La pazienza di Dio finì e alla decima volta gli Israeliti vennero puniti. Non c'era più possibilità di tornare indietro. Si ravvidero quando udirono quale fosse la loro punizione e chiesero un'altra possibilità. Ma ormai era troppo tardi (Numeri 14:39-45). Molti credenti scopriranno un giorno che le loro opportunità per entrare nella vita in vittoria sui peccati non sono infinite.

Al Capitolo 16 leggiamo della ribellione di Core e dei suoi compagni. Uno potrebbe pensare che Core, Datan e Abiran avessero imparato la lezione dopo che Miriam era stata lasciata fuori dall'accampamento per sette giorni a causa della ribellione contro Mosè. Un uomo saggio impara dagli errori degli altri. Ma una persona stolta ripete l'errore che gli altri hanno già commesso. La maggior parte degli altri Israeliti avevano imparato la lezione dall'esempio di Miriam, ma non Core, Datan e Abiran. Dio punì Core, Datan e Abiran mandandoli all'inferno vivi.

Abbiamo letto di due persone che andarono nei cieli vive - Enoc ed Elia. Qui leggiamo delle uniche persone nella Bibbia che andarono all'inferno vive.

Inizialmente erano quattro uomini a ribellarsi contro Mosè - Core, Datan, Abiram e On (Numeri 16:1). Mosè gli disse di tornare il mattino seguente (verso 5). Durante la notte, uno di questi quattro uomini, On, tornò in sé, si ravvide e uscì dal gruppo. In questo modo salvò anche la sua famiglia dal venire distrutta. Mosè chiamò Datan e Abiran per avvertirli privatamente ma essi si rifiutarono d'incontrarlo (verso 12). L'orgoglio e l'arroganza nel non voler incontrare Mosè sigillarono il loro destino e quello delle loro famiglie. Il mattino seguente questi tre uomini andarono da Mosè con il loro atteggiamento ribelle invariato(verso 24).

Il Signore disse alle persone di allontanarsi dalle tende di Core, Datan e Abiran, e così fecero tutti. Qui successe qualcosa di interessante che non viene riportato al Capitolo 16, ma al Capitolo 26:11. Leggiamo infatti che i figli di Core non morirono. Devono essere stati figli adulti. Inizialmente erano rimasti fuori dalla loro tenda con il padre, in ribellione contro Mosè. Ma quando poi il Signore disse alle persone di allontanarsi dalle tende dei ribelli, i figli di Core obbedirono. Dissero a loro padre, "Papà, non stiamo con te. Stiamo dalla parte di Mosè " - e corsero dalla parte di Mosè. Alcune volte i figli hanno più senno dei propri genitori! Così sfuggirono all'inferno. Gli Israeliti però incolparono Mosè per la morte dei ribelli e così quel giorno altre 14,700 persone raggiunsero i ribelli all'inferno (16:41-49) . Ribellarsi contro un uomo di Dio è una cosa molto grave agli occhi di Dio. Non è come ribellarsi a dei capi religiosi spiritualmente morti, che a volte, può essere anche necessario!

I discendenti di quei figli di Core (che sfuggirono alla morte) furono i protagonisti degli inni del popolo di Dio ai tempi di Davide. Sono loro quelli che scrissero dal Salmo 42 al 49, e anche Salmo 84 ecc. Il Salmo 46:2, 3 parla della terra che si apre e delle montagne che scivolano all'interno e di come Dio è stato il loro rifugio in quel momento. Senza dubbio stavano pensando alla fuga dell'ultimo minuto dei loro padri, grazie alla quale ora loro erano vivi per lodare Dio. Poi al Salmo 84:10, scrissero "Io preferirei stare sulla soglia della casa del mio Dio, che abitare nelle tende degli empi" - (le tende di loro padre Core! È questo quello che intendevano dire qui). Questi Salmi dei figli di Core diventano più significativi per noi se conosciamo la provenienza dei loro scrittori.

Una volta per tutte Dio volle dimostrare agli Israeliti che fu Lui a scegliere Aronne come sommo sacerdote, perché fu proprio il ministero sacerdotale che Core e gli altri avevano messo in dubbio e desiderato. Dio disse a Mosè di dire ai 12 capi delle tribù di portare una verga ciascuno (Numeri 17). Dovevano staccare un ramo da un albero e portarlo con loro. Anche Aronne ne dovette portare uno, rappresentando la tribù di Levi. Dio disse di lasciare le verghe nella tenda di convegno, e il mattino seguente la verga dell'uomo scelto da Dio avrebbe portato frutto. Il mattino dopo videro che la verga di Aronne, un ramo morto, era fiorita e aveva prodotto frutto (verso 8) . Così è come il Signore approva il servo che ha scelto - attraverso il principio della risurrezione - la vita che fiorisce da un ramo morto. Questo per noi significa che in mezzo alla morte spirituale, Dio mantiene vivi i Suoi servi. Non sono stati ingoiati dalla morte spirituale della Cristianità che hanno intorno. Come la verga di Aronne, portano frutto in mezzo alla morte. La loro unzione è sempre fresca, come la frutta fresca. Oggi è così raro trovare in qualcuno la freschezza costante nel suo ministero, eppure è questa la caratteristica di un uomo scelto da Dio. La verga di Aronne rimase viva durante tutto il viaggio nel deserto.

Al Capitolo 18:20 troviamo un bel verso, nel quale il Signore dice ad Aronne, "Tu non avrai nessuna proprietà nel paese dei figli d'Israele. Io sono la tua parte e la tua eredità" . Questo è quello che il Signore dice anche a noi. Non c'è niente di male nel possedere una casa o un terreno. Ma se vi affezionate a una di queste cose, allora non potrete mai essere servi del Signore. Se volete servire il Signore, la vostra attitudine nei confronti di ogni cosa qui sulla terra deve essere, "Magari possiedo queste cose sulla terra - una casa, una macchina, un motorino o altro. Ma non sono affezionato a nessuna di queste cose. Il Signore è la mia parte e la mia eredità. Per quanto riguarda le altre cose, il Signore le può portare via in qualsiasi momento."

Mosè viene punito

Al Capitolo 20, leggiamo che Mosè venne punito per un singolo atto di disobbedienza. Questa fu l'unica volta in cui Mosè cadde disobbedendo a Dio. Colui che fedelmente obbedì a Dio in tutte le cose, verso la fine della sua vita fece un errore e lo pagò con il fatto che gli fu negata l'entrata nel paese di Canaan. Era la seconda volta che le persone mormoravano perché assetate. Questa volta però Dio disse a Mosè di non colpire la roccia, ma solo di parlarle (verso 8). Il motivo era che quella roccia (Esodo 17) raffigurava Cristo, che doveva essere colpito una sola volta sulla croce. Dopo quell'unica volta oggi gli parliamo per ricevere il beneficio di quella punizione sofferta una volta per tutte. Mosè però era arrabbiato e colpì la roccia due volte. Immediatamente il Signore disse a Mosè che non sarebbe potuto entrare in Canaan (20:12).

Dio diede agli Israeliti nove possibilità e gli negò l'entrata in Canaan solo dopo essersi ribellati per la decima volta. Ma a Mosè non fu data nemmeno una possibilità. Al suo primo fallimento gli fu negato di entrare in Canaan. Perché? Perché Dio si aspetta più dai capi spirituali che dai credenti ordinari . Questo è vero anche oggi. A chi più è stato dato, più gli sarà richiesto.

Mosè supplicò Dio. Per 40 anni aveva desiderato di entrare nel paese di Canaan. Però proprio sul confine del paese gli fu negato l'accesso. Dio non avrebbe ceduto. Ogni volta che Mosè pregò chiedendo misericordia per altre persone, Dio lo esaudì sempre. Ma non quando pregò per sé stesso. Quindi Mosè si umiliò e accettò la punizione. Dio però fu buono con lui. 1500 anni dopo gli permise di entrare nella terra promessa, quando fu sul monte della trasfigurazione con il nostro Signore! Questa era la prima volta che Mosè si trovò nella terra promessa. Dio onorò il Suo servo, concedendogli un'entrata migliore di quella che avrebbe avuto se fosse entrato in Canaan con gli Israeliti ribelli. Se Mosè si fosse fidato di Dio, allora avrebbe realizzato che Dio anche allora aveva già programmato qualcosa di buono per lui. Dio sta sempre "silenziosamente pianificando con amore per noi" ( Sofonia 3:17 - parafrasi). In quel momento però, Dio ha dovuto punire Mosè pubblicamente così che il suo popolo poté riconoscere che Dio è molto severo nei confronti della disobbedienza dei Suoi servi.

Ma l'acqua scaturì dalla roccia anche se Mosè disobbedì? Sì. Anche se un uomo disobbedisce a Dio, dal suo ministero le benedizioni possono fluire comunque. Cosa vuol dire questo? Non che Dio è contento di quell'uomo. No. Prova solamente che Dio ama così tanto il suo popolo da benedirlo nonostante la disobbedienza dei Suoi servi. Era per l'amore che Dio provava per gli Israeliti che quel giorno permise all'acqua di scorrere. Quando vedete fluire benedizione dal ministero di un servo carnale di Dio, ricordate che è solo la testimonianza del fatto che Dio ama le persone. Non è la testimonianza del fatto che Dio approvi il Suo servo. Dio si occuperà di lui in un secondo momento, proprio come fece con Mosè. Gesù disse che nell'ultimo giorno molte persone andranno da Lui dicendo, "Signore, abbiamo scacciato demoni nel Tuo nome, abbiamo profetizzato nel Tuo nome, abbiamo guarito gli infermi nel Tuo nome". Tutto questo sarà vero. Le persone sono state guarite, benedette e liberate. Ma il Signore comunque dirà a questi predicatori, "Allontanatevi da Me, perché non avete vissuto una vita santa. Avete vissuto nel peccato". Qui vediamo chiaramente che siccome Dio ama le persone allora per benedirle usa anche predicatori carnali e disobbedienti.

Al Capitolo 21, leggiamo di quando Dio punì gli Israeliti mandando in mezzo a loro dei serpenti velenosi. Quando le persone gridarono a Mosè, Dio disse a Mosè di fare un serpente di bronzo e di metterlo sopra un'asta. Allora chiunque fosse stato morso, poteva guardare al serpente di bronzo e restare in vita. Gesù disse a Nicodemo che questo era un'illustrazione della croce, dove Gesù sarebbe stato innalzato per morire (Giovanni 3:14) . Siamo tutti stati morsi dal vecchio serpente Satana e dal suo veleno, che scorre nel nostro sistema e che ci sta uccidendo spiritualmente. Possiamo però essere completamente guariti se in fede guardiamo a Gesù sulla croce, non solo per il nostro perdono ma anche per liberarci dagli effetti malvagi di questo veleno che scorre nel nostro sistema. Possiamo esserne liberati in modo definitivo.

Balaam - Un avvertimento

Ai Capitoli 22-24, leggiamo della storia di Balaam. Questo è un passaggio importante che si riferisce a cose diverse. Quando Re Balac chiese a Balaam il profeta di raggiungerlo e maledire Israele, Balaam ricercò la volontà di Dio. Dio gli disse chiaramente di non andare. Re Balac rispose allora che gli avrebbe dato più onore e più soldi. A quel punto Balaam disse che avrebbe cercato la volontà di Dio un'altra volta. Quale bisogno c'era di ricercare la volontà di Dio per una seconda volta, quando Dio che conosce la fine già dal principio aveva già detto a Balaam di non andare? Ma Balaam desiderava ricevere soldi e onore. La Bibbia dice che Balaam, "amò un salario d'iniquità"(2 Pietro 2:15).

Potreste trovarvi in situazioni del genere, dove cercate Dio e sentite molto chiaramente nel vostro spirito che Dio non vuole che andiate in un luogo. Poi trovate che lo stipendio è molto attraente e siete tentati a "cercare una seconda volta la volontà di Dio"!! Quando in futuro vi troverete ad affrontare una tentazione come questa, ricordatevi di Balaam. Dio non cambia idea solo perché lo stipendio è più attraente o l'onore è maggiore. Ma dove Dio vede che un uomo vuole prendere una determinata strada, non lo fermerà. Lo lascerà andare. Questo è il motivo per cui Dio disse a Balaam di andare quando Balaam glielo chiese una seconda volta. Questa non era la perfetta volontà di Dio. Dio non avrebbe calpestato il libero arbitrio che aveva dato a Balaam rendendolo un robot. Dio vide che in realtà la volontà di Balaam era quella di andare. Allora gli disse "Vai". Questa situazione è simile a quella del padre del figliol prodigo che permise a suo figlio di andare lontano. Dio ci ha dato libertà di scelta e non scavalcherà mai il nostro libero arbitrio. Dio inviò comunque il Suo angelo a fermare Balaam. Balaam non poteva vedere l'angelo, ma l'asina sì. Che lezione possiamo imparare da questo? Semplicemente questa: Quando un uomo è accecato dall'amore per i soldi, anche un'asina sarà in grado di vedere più chiaramente le realtà spirituali di quanto lo possa fare quell'uomo! L'asina fu in grado di vedere l'angelo perché un asino non ama i soldi! Ma Balaam non ne fu in grado perché amava i soldi.

Quell'asina iniziò a parlare al suo padrone. Questo è il primo esempio del "parlare in lingue" nella Bibbia - un'asina che parla fluentemente una lingua straniera - una lingua che non aveva mai imparato prima! È stata una cosa soprannaturale. Senza dubbio fu una cosa venuta da Dio. Impariamo quindi da questo primo esempio del parlare in lingue che troviamo nelle Scritture, che il parlare in lingue non rende spirituale nessuno - perché quell'asina rimase stolta anche dopo aver parlato in lingue, cioè dopo aver sperimentato la forza soprannaturale di Dio attraverso la sua lingua! Questo ricordatevelo sempre.

Balaam suggerì una tattica al popolo di Moab. Disse loro che il modo migliore per distruggere Israele era quello di far voltare il loro Dio contro di loro. E il modo migliore per far voltare Dio contro Israele era quello di renderli immorali. Perciò chiese d'inviare le belle figlie di Moab nell'accampamento di Israele, così che fornicassero con gli Israeliti. In questo modo non solo Israele cadde nell'immoralità ma anche nell'idolatria, prostrandosi agli idoli che le ragazze Moabite avevano portato nell'accampamento (Vedi Numeri 25:1 e Apocalisse 2:14 ). Certo che Dio punì severamente gli Israeliti mandando un flagello che fece morire 24,000 persone (Numeri 25:9). È questo il modo in cui Satana anche oggi ha contaminato i credenti. Perciò dall'esempio di Balaam impariamo gli schemi di Satana e stiamo attenti.

Quando la piaga iniziò a diffondersi nell'accampamento d'Israele e le persone stavano morendo come mosche, l'intera nazione era prossima per essere cancellata grazie alla tattica di Balaam, ma un uomo pieno di zelo, Fineas, il nipote di Aronne, salvò la situazione (Vedi da Numeri 25:9 in avanti ). Fineas prese una lancia, andò in una tenda e uccise un uomo e la donna Medianita che si era portato con sé. Così il flagello cessò. Per questo suo zelo nei riguardi del nome e l'onore di Dio, Dio fece un patto con Fineas dicendo che i suoi discendenti sarebbero stati sacerdoti d'Israele per sempre. Dio onora coloro che coraggiosamente stanno dalla Sua parte - anche se devono prendere decisioni forti contro altre persone e diventare impopolari per queste loro azioni.

Al Capitolo 26 leggiamo del secondo censimento. Vediamo qui la persistenza di Dio che portò di nuovo gli Israeliti nel deserto di Cades-Barnea per dargli una seconda possibilità di entrare nella terra promessa. Dio è il Dio della seconda possibilità. Questo è un grande incoraggiamento per coloro che hanno fallito. In realtà, Dio è il Dio delle milioni di possibilità!! Ci perdona ancora e ancora e concedendoci innumerevoli possibilità per entrare nella vita in vittoria sul peccato.

Al Capitolo 27:15-23 vediamo che Mosè chiese a Dio di eleggere un Suo successore come capo spirituale d'Israele per guidare il popolo in Canaan. Mosè aveva due figli. Ma non passò la guida del popolo di Dio a loro - al contrario di quello che fanno oggi molti capi Cristiani. Mosè era un uomo di Dio. Non era interessato a dare inizio a una dinastia reale!! Ricercò la volontà di Dio, e Dio gli disse di nominare Giosuè ("un uomo in cui è lo Spirito" - verso 18) come prossimo capo d'Israele. Mosè lo fece immediatamente.

Ai Capitoli 28 e 29 ci sono alcune leggi riguardanti i sacrifici. Poi nel Capitolo 30 troviamo una legge che riguarda i voti. Leggiamo qui una cosa interessante e cioè che un padre può annullare un voto fatto stupidamente dalla figlia e che un marito può cancellare un voto fatto con stoltezza da sua moglie. Se però, il padre e il marito sentono il voto e non dicono nulla a proposito, allora il voto sarà valido. Questo mostra quanto è importante per noi padri esercitare la nostra autorità sui figli, così da non farli finire in vie tortuose, e come mariti, essere capi nelle nostre case, così che le nostre mogli non commettano qualche stoltezza e portino le l'intera famiglia sulla via sbagliata.

Al Capitolo 32 leggiamo del compromesso al quale scesero le tribù di Ruben e di Gad. Dato che erano ricchissimi di bestiame cercavano buone terre da pascolo per le loro mandrie. Quando videro il paese di Galaad - sul lato orientale del Giordano (non all'interno di Canaan), chiesero a Mosè il permesso di fermarsi lì. Così rifiutarono la chiamata di Dio di entrare nella terra promessa. Anche dopo 40 anni passati a girovagare nel deserto non avevano imparato la lezione. Che cosa fa Dio con questo tipo di persone più interessate ai loro affari e al loro benessere piuttosto che a una vita in vittoria? Lascia che vadano per la loro strada. Per questo motivo Mosè acconsentì alla loro richiesta. Queste due tribù sono un'illustrazione di molti credenti che hanno scelto la ricchezza del mondo piuttosto che la ricchezza spirituale.

Le parole che Mosè rivolse a queste due tribù sono un pungente rimprovero per molti credenti che amano il benessere: "I vostri fratelli andranno dunque a combattere e voi ve ne starete qui?" (Numeri 32:6).

Alla fine acconsentirono ad aiutare le altre tribù a possedere Canaan ma confermarono la loro intenzione di voler poi ritornare alla parte orientale del Giordano.

Al Capitolo 35 leggiamo che Dio scelse sei "città rifugio" dove le persone che accidentalmente avevano ucciso qualcuno, potevano rifugiarsi dall'ira dei parenti della persona uccisa. Uccidere accidentalmente una persona non fa parte della stessa categoria dell' assassinio - e Dio ha preso provvedimenti per proteggere queste persone, senza però risparmiare gli assassini. In tutte le leggi che Dio diede, lo vediamo sempre rigido nei confronti del peccato intenzionale, mentre si prende cura in modo misericordioso per il peccato involontario. Lo abbiamo visto nel nostro studio del Levitico e lo vediamo anche qui. È davvero stupefacente che un Dio così santo ci perdoni tanto misericordiosamente, noi che abbiamo spesso peccato deliberatamente . Lodiamo Dio per la grazia e la misericordia che ha per noi.

Capitolo 5
Deutonomio

RIPETIZIONE DELLA LEGGE E IL RINNOVAMENTO DEI RAPPORTI CON DIO

'D

euteronomio' vuol dire 'seconda legge'. Si chiama così perché in questo libro c'è una ripetizione di molti aspetti importanti della legge.

Possiamo dividere questo libro in due parti.

Prima di tutto possiamo dividerlo in tre discorsi di Mosè:

1. Primo discorso (dal Capitolo 1 al 4).

2. Secondo discorso (dal Capitolo 5 al 26).

3. Terzo discorso (dal Capitolo 27 al 30).

Pensate che tutti questi discorsi furono fatti dall'uomo che al pruno ardente disse al Signore di non saper parlare!

Questo libro si conclude con una canzone di Mosè (Capitolo 32), poi prosegue con le benedizioni di Mosè (Capitolo 33) e infine con la morte di Mosè (Capitolo 34).

Il secondo modo con cui possiamo dividere questo libro è di guardarlo come se fosse rivolto in tre direzioni diverse:

1. Guardando indietro. Ci sono due messaggi che guardano indietro alla fedeltà di Dio durante i 40 anni passati nel deserto (Capitoli 1-11).

2. Guardando in alto. Ci sono due messaggi che guardano verso Dio - alle sue leggi. Perché attraverso le leggi di Dio gli uomini vedono i propri bisogni (Capitoli 12-31).

3. Guardando avanti. Ci sono due messaggi che guardano in avanti, verso le cose meravigliose che Dio farà nel futuro (Capitoli 32-33).

Tutti noi, nelle nostre vite, abbiamo bisogno di guardare in queste tre direzioni. Non dovremmo mai smettere di tenere sott'occhio queste tre direzioni, anche se ormai siamo diventati vecchi.

Guardando Indietro

Abbiamo bisogno di guardarci indietro. Molte volte nella mia vita mi sono guardato indietro per vedere come il Signore mi aveva guidato - e questo ha rinnovato la mia fede. Quando affronto una situazione difficile e sembra che non ci sia una via d'uscita, mi ricordo delle promesse che sono nella Bibbia e ascolto gli incoraggiamenti che gli altri credenti mi danno. Ma la cosa che più fortifica la mia fede è il guardare indietro. Il Signore mi ha domandato, "Ti ho mai abbandonato una singola volta fino a oggi?" e io ho dovuto ammettere, "No, Signore. Nemmeno una volta." Lui poi ha aggiunto, "Allora non ti lascio andare nemmeno questa volta." Il tenere lo sguardo rivolto indietro mi incoraggia più di qualsiasi altra cosa.

Siete caduti di nuovo? Guardatevi indietro e vedrete come il Signore vi ha perdonato nel passato. Quando vi ha perdonati, non era cosciente già che in futuro sareste caduti ancora? È stata forse una sorpresa per Lui il fatto che siete caduti ancora? No. Allora vi perdonerà di nuovo. Guardatevi indietro con gratitudine. Questo fortificherà la vostra fede. Siate pieni di ringraziamento per la misericordia del Signore. Quando guardate ai vostri fallimenti del passato, imparerete a essere misericordiosi con le cadute degli altri credenti che vi stanno attorno.

Ma c'è anche un modo nel quale non dobbiamo guardarci indietro. Paolo disse, "Dimenticando le cose che stanno dietro" (Filippesi 3:13). Se ci guardiamo indietro in un modo sbagliato allora ci scoraggeremo pensando di essere inutili e di essere dei fallimenti, perché abbiamo sprecato molti anni della nostra vita.

Permettetemi di dare una parola d'incoraggiamento per coloro che si sentono che hanno sprecato le loro vite. Gesù disse una parabola di alcuni lavoratori che in una giornata di 12 ore non ne lavorarono 11. Ma all'undicesima ora venne un uomo che chiamandoli disse loro di andare a lavorare nella vigna. Così questi uomini andarono a lavorare solo per un'ora. Ma Gesù disse che costoro ricevettero per primi la loro paga! E quelli che avevano lavorato per 12 ore ricevettero per ultimi la loro ricompensa! Spero che questo vi incoraggi.

Non dovremmo guardarci indietro scoraggiandoci. E non dovremmo nemmeno guardarci indietro con orgoglio. Il "dimenticarsi le cose che stanno dietro" si riferisce a entrambi, sia alle cose che ci scoraggiano sia alle cose che ci rendono orgogliosi. Se pensate a qualsiasi cosa che vi scoraggia o che vi rende orgogliosi, vi chiedo di dimenticarvela il prima possibile. Ma abbiamo sempre bisogno di guardarci indietro con gratitudine nei confronti di Dio, per quello che nel passato ha fatto per noi. È questo lo sguardo rivolto all'indietro del quale sto parlando. Pietro disse che coloro che non si guardano indietro in questo modo, si dimenticheranno della loro purificazione dai peccati e saranno ciechi oppure miopi (2 Pietro 1:9).

Guardando in Alto

Abbiamo bisogno anche di guardare in alto. Non dobbiamo mai smettere di guardare in alto, contemplando sempre più la gloria del Signore. Ci manca ancora molto da vedere della gloria del Signore Gesù. Dobbiamo essere affamati del vedere la Sua gloria, perché è a conformità di quest'immagine che lo Spirito Santo cerca di trasformarci. Come vediamo la gloria del Signore, saremo umiliati perché vedremo i nostri bisogni. Questo è il segreto per rimanere nell'umiltà fino alla fine delle nostre vite.

È molto facile diventare orgoglioso se uno è stato unto e usato potentemente da Dio. Ho visto molti predicatori in questa condizione. Siccome Dio li ha usati, sono diventati molto orgogliosi e sono molto distanti dalle persone. Che cosa può mantenerci rotti e nell'umiltà fino alla fine delle nostre vite? Solamente una cosa. Guardando a Gesù, l'Autore della nostra fede e Colui che la porta a compimento. Quando guardiamo a Gesù è impossibile essere orgogliosi. Un uomo comincia ad essere orgoglioso quando guarda agli altri, e si immagina di essere meglio di loro, o più unto di loro, o che è stato più usato da Dio rispetto agli altri ecc. Ma se quest'uomo avesse guardato in alto, cioè a Gesù, sarebbe caduto con la faccia a terra ravvedendosi - come fece l'apostolo Giovanni sull'isola di Patmos. E se quest'uomo continuasse la sua vita mantenendo lo sguardo fisso su Gesù allora rimarrebbe sempre con la sua faccia nella polvere.

Tutti noi abbiamo bisogno d'imparare a mantenere sempre la nostra faccia nella polvere. È l'unico posto sicuro. Perciò se vuoi che Dio sia felice con te fino alla fine della tua vita, continua a guardare in alto.

Non dovremmo mai guardarci dentro come prima cosa. Ma dobbiamo guardare sempre prima in alto. Dobbiamo guardare Gesù e vedendo la Sua gloria vedremo i nostri peccati. Questo è il modo migliore per vedere i nostri peccati; altrimenti ci scoraggeremo.

Guardando Avanti

Ma abbiamo anche bisogno di guardare in avanti - in fede. Dio ha in piano delle cose meravigliose per noi. Ci ha preparato del gran lavoro da compiere. Non sappiamo quando dovremo lasciare questo mondo. Prima del ritorno del Signore, guardiamo in avanti per fare qualcosa che Gli sia utile qui sulla terra. La maggior parte delle persone nel mondo guardano al futuro con paura e ansia. Ma noi guardiamo in avanti in fede.

Dio disse a Mosè nel Deuteronomio di dire agli Israeliti di guardare in avanti al giorno in cui avrebbero vissuto in Canaan. Così nel Deuteronomio si profetizzò riguardo al lontano futuro d'Israele.

Ripetizione

La ripetizione è una delle cose che vediamo nel Deuteronomio - la ripetizione di molte cose che erano già state scritte nei libri precedenti di Mosè. Non dovremmo essere infastiditi dalle ripetizioni. La ripetizione infatti è necessaria per farci afferrare meglio dalla verità. Questo è il motivo per cui Dio ha ripetuto molte cose nella Sua Parola. La storia dei re di Giuda è ripetuta due volte - prima nel libro dei Re e poi ancora nei due libri delle Cronache. Come mai il Nuovo Testamento comincia con quattro biografie di Cristo anziché una? Ci sono molte ripetizioni nei quattro vangeli. Alcune cose sono menzionate quattro volte - una per ogni vangelo. Allora ci deve essere proprio una buona ragione per queste ripetizioni. Molte cose che erano già state dette nella lettera agli Efesini, sono ripetute nella lettera ai Colossesi. Quello che possiamo imparare qui è che gli apostoli non si vergognavano di ripetersi. Alcuni predicatori temono di ripetere un sermone che tratta dello stesso tema perché potrebbero perdere la loro reputazione. Questi predicatori sono più preoccupati di quello che le persone pensano di loro piuttosto che ai bisogni di quelle persone.

Ho sentito di un evangelista che condusse in una città degli incontri che durarono sette giorni, dove predicò ogni giorno solo su di un tema: "Dovete nascere di nuovo." Un uomo non convertito che presenziò a tutti gli incontri a un certo punto si stancò di ascoltare lo stesso tema per tutti i sette giorni, perciò chiese all'evangelista il perché continuasse a predicare ogni giorno lo stesso messaggio, "Dovete nascere di nuovo"? L'evangelista rispose, "Perché devi nascere di nuovo". E questa è la risposta giusta. Il messaggio doveva essere ripetuto fino a quando quell'uomo non fosse nato di nuovo. Non aveva bisogno di ascoltare qualcosa di diverso. Allo stesso modo un pazienze ha bisogno di prendere lo stesso antibiotico fino a quando non guarisce!

Se mi doveste chiedere perché continuo a dire: "Dovete ottenere la vittoria contro il peccato", spero che già sappiate la risposta: " Perché dovete vincere contro il peccato."

I profeti dell'Antico Testamento continuavano a ripetere lo stesso messaggio perché Israele aveva bisogno di ascoltare chiaramente quello che Dio gli stava dicendo. Geremia predicò praticamente lo stesso messaggio per più di 40 anni, fino che a un certo punto era quasi esausto di ripetere la stessa cosa. Ma molte volte le persone hanno bisogno di ascoltare un messaggio dieci volte prima che la verità li raggiunga. Perciò non dovremmo mai vergognarci di predicare continuamente lo stesso tema allo stesso pubblico. Se siamo unti il messaggio rimarrà fresco ogni volta che lo predichiamo.

Se cerchiamo l'onore delle persone, non ci ripeteremo. Ma se cerchiamo il bene delle persone, allora ci ripeteremo fino a quando non avranno compreso. Questa è una delle lezioni che impariamo nel Deuteronomio - "la seconda legge"

Il libro del Deuteronomio comincia con questa dichiarazione al Capitolo 1:2: "Vi sono undici giornate dall'Oreb, per la via del monte Seir, fino a Cades-Barnea." Da Oreb, dove gli Israeliti avevano ricevuto le leggi di Dio fino a Cades-Barnea (dove gli Israeliti sarebbero dovuti entrare nel paese di Canaan) erano solo 11 giorni di viaggio. Ma non ci entrarono. Il viaggio di 11 giorni degli Israeliti alla fine durò 38 anni. Potete passare 12 classi a scuola in 12 anni o in 20 anni - questo dipende da voi.

Che differenza tra 11 giorni a 38 anni! Se abbiamo sprecato 38 anni della nostra vita, fuori dalla volontà di Dio, possiamo sempre chiedergli di perdonarci - perché si è vissuto per fare quello che volevamo, vivendo per i nostri piaceri, comodità e facendo soldi. Dopo aver fatto tutto questo, potreste dire, "Signore, per favore perdonami. Ho sprecato 38 anni della mia vita". Dio vi perdonerà? Certamente vi perdonerà. Ma dopo che vi ha perdonati può darvi indietro gli anni che avete sprecato? No. Neppure Dio Onnipotente può ridarci indietro il tempo che abbiamo perduto. Può forse Dio restituirci gli anni passati con tutte le loro opportunità che non abbiamo colto? No. Dio ci può dare gli anni a venire. Ma le opportunità che abbiamo avuto nel passato se ne sono andate per sempre. Questo è il motivo per cui è importante, che se Dio vuole farti fare qualcosa in 11 anni della tua vita, devi assicurarti di farlo in quel tempo esatto, e non di più. Il Capitolo 2:14tratta di quando gli Israeliti, due anni dopo che avevano lasciato l'Egitto, raggiunsero Cades-Barnea. Ma gli ci vollero altri 38 anni per entrare in Canaan, così facendo un totale di 40 anni passati nel deserto.


Requisiti per il Comando

Al Capitolo 1:13 vediamo Mosè darci qualche consiglio riguardo al tipo di capi che selezionò per Israele. Voglio mostrarvi tre qualità che Mosè ricercò - saggezza, discernimento ed esperienza.

Il primo requisito era la saggezza. La saggezza è diversa dalla conoscenza. La conoscenza viene dallo studio. Perciò coloro che hanno delle buone menti eccellono in questo. La saggezza viene passando attraverso molte difficoltà. Perciò quelli che sono fedeli eccellono in questo. La saggezza è l'applicazione della conoscenza alle situazioni pratiche della vita. Magari conoscete bene la Bibbia, ma siete senza saggezza divina. Il libro dei Proverbi mette grande enfasi sull'acquisire saggezza - non nel conoscere le Scritture, ma nel conoscere Dio. La Bibbia è il mezzo attraverso il quale riceviamo saggezza e conosciamo Dio. Molte persone che studiano la Bibbia acquisiscono della conoscenza. Ma l'albero della conoscenza portò alla morte. La conoscenza gonfia (1 Corinzi 8:1). L'albero della vita porta alla saggezza che ci insegna come vivere e come reagire alle differenti situazioni della vita. Perciò la saggezza è il primo requisito per un capo spirituale.

Il secondo requisito era il discernimento. Questa è oggi una delle maggiori necessità di chi è incaricato al comando - la capacità di discernere tra quello che è Divino e quello che è umano - non tra quello che è Divino e quello che è diabolico, questo è facile, ma tra quello che viene da Dio e quello che viene dall'uomo, tra quello che è spirituale e quello che viene della mente e dalle emozioni.

Alcune volte le persone dicono "Bene, alla fine siamo solo umani". Ma Paolo rimproverò i Corinzi per " comportarsi secondo la natura umana" (1 Corinzi 3:3). Non dovremmo comportarci come semplici uomini. Dovremmo camminare come Gesù Cristo. " Chi dice di rimanere in lui, deve camminare come egli camminò" (1 Giovanni 2:6). Magari è facile discernere tra un uomo spirituale e un uomo carnale - cioè uno che sta vivendo nel peccato. Ma dobbiamo essere in grado di discernere tra un uomo spirituale e un uomo che vive con la forza della propria mente ed emozioni - uno che vive grazie alle sue abilità umane. Quando ascoltate un uomo parlare, dovreste essere in grado di discernere se quest'uomo sta parlando dal suo cuore o dalla sua testa. Quello che esce dalla testa di una persona entrerà solamente nelle teste delle altre persone. Ma quello che viene dal cuore di un uomo, entra nei cuori delle altre persone. Gesù parlò sempre dal Suo cuore. Dobbiamo imparare a parlare dal cuore. La Bibbia è stata scritta per i nostri cuori, non per le nostre teste. Il salmista disse, " Ho conservato la tua parola nel mio cuore (non nella mia memoria) per non peccare contro di te". (Salmi 119:11).

Il terzo requisito era l'esperienza. Potrete acquisire molta saggezza anche se siete giovani d'età. Magari avrete anche discernimento. Ma avete bisogno di esperienza per essere un capo con un carattere Divino - e per questo ci vuole tempo. L'esperienza viene attraverso l'essere schiacciati da diverse difficoltà e sperimentare la potenza e l'incoraggiamento di Dio durante queste difficoltà (2 Corinzi 1:4). La forza che riceviamo attraverso queste difficoltà ci dà un ministero per gli altri.

Mosè avvisò i giudici di non mostrare parzialità, di dare ascolto al piccolo come al grande (verso 17). Questo è un requisito molto importante per capi. Mai adulare i ricchi.

Quando ero un giovane credente in tutte le chiese in cui sono sta ho notato che se un uomo era una persona influente nella società - tipo un importante funzionario governativo o un ricco uomo d'affari - aveva sempre una posizione di spicco nella chiesa. Mi chiedevo perché fosse così. Sicuramente non ogni grande uomo nel mondo era un uomo spirituale. In effetti la Bibbia dice "Dio ha scelto quelli che sono poveri secondo il mondo perché siano ricchi in fede" (Giacomo 2:5). Quindi queste persone erano ovviamente state scelte per la loro influenza che avevano nel mondo. Non meraviglia affatto che tutte quelle chiese sono ricadute nel peccato molto presto. Mostrarono parzialità, contro la quale si viene avvertiti in Giacomo 2. Ho quindi deciso che se mai il Signore avrebbe piantato una chiesa attraverso il mio lavoro, avrei nominato come anziani, uomini spirituali e non uomini influenti. Questo è ciò che abbiamo fatto in tutte le chiese che il Signore ha piantato attraverso di noi.

" Non temerete alcun uomo," disse Mosè ai capi del popolo (verso17). Se volete essere un capo, non dovreste avere paura di nessun uomo.

Una Fresca Ripetizione delle Leggi di Dio

Al Capitolo 2:2, 3: "Il Signore mi disse: 'Avete girato abbastanza intorno a questo monte'". Il Signore disse agli Israeliti che "stavano girando in tondo". Anche a qualcuno di noi il Signore deve fare la stessa domanda? Sì, se quello che stiamo facendo è rimanere spiritualmente sempre nello stesso posto. Il movimento non è la stessa cosa del progresso! Non dovremmo essere sconfitti dagli stessi peccati che ci sconfiggevano 10 anni fa. Non dovremmo perdere la calma o bramare come lo facevamo 10 anni fa. Se siamo in questa condizione, allora ci stiamo muovendo in cerchio. Il Signore ci sta chiamando a progredire.

Al Capitolo 4:2: "Non aggiungerete nulla a ciò che io vi comando e non ne toglierete nulla." Lo sapevate che anche i più piccoli comandamenti nella Parola di Dio sono importanti? Quali sono le tentazioni che affrontiamo in relazione alla Parola di Dio? Non quelle d'ignorare i comandamenti importanti, ma d'ignorare i più piccoli. Ho conosciuto numerosi credenti che dicono che certi comandamenti sono minoritari e perciò possiamo permetterci d'ignorarli. Ma Gesù disse: " Chiunque cancella uno di questi minimi comandamenti (non andrà all'inferno, ma) sarà chiamato minimo nel regno di Dio. Ma chiunque avrà messo in pratica i minimi comandamenti e insegnerà agli altri a osservarli, sarà chiamato grande nel regno dei cieli. " (Matteo 5:19).

Come possiamo mettere alla prova l'obbedienza dei nostri bambini? Non nelle cose grandi ma in quelle piccole. Immaginate di dire a vostro figlio di 5 anni mentre sta per fare il tragitto da casa a scuola, "Ora figlio mio, nel tragitto per andare a scuola oggi, non uccidere nessuno, non commettere adulterio con nessuno e non rapinare la banca." Questo bimbo tornerà a casa ogni giorno dicendo, "Papà, ho obbedito a tutti i tuoi comandamenti." Ma è così che potete testare la sua obbedienza - in questi comandamenti maggiori? No. Vi dico quando potete testare l'obbedienza di vostro figlio. Quando sta giocando di fuori con gli amici e da casa gli dite: "Bene, figlio, ora hai giocato abbastanza. Adesso vieni ad aiutare Mami con le faccende che ha da fare in casa." La sua risposta sarà invariabilmente, "Aspetta Papà. Fammi solo finire questa partita." È qui dove testate la sua obbedienza. Perciò, come pensate Dio testi la nostra obbedienza? Nei più piccoli comandamenti che si trovano nella Sua Parola.

Dunque che cosa vuol dire, 'togliere qualcosa dalla parola di Dio?' Vuol dire ignorare i piccoli comandamenti.

Che cosa vuol dire aggiungere qualcosa alla Parola di Dio? Ci sono molti gruppi Cristiani che hanno delle regole per i loro membri che non si trovano nella Scrittura.

Alcuni hanno delle regole per chi serve il Signore a tempo pieno, ad esempio devono sempre vestirsi di bianco perché è "più spirituale"! Mi piacerebbe che fosse così facile diventare spirituali. Ma non è così. Un'altra regola del genere è che quelli che servono il Signore non dovrebbero sostenersi economicamente da soli. Ma Paolo che fu il più grande servo di tutti si guadagnava da vivere con le proprie mani. Siamo forse meglio di Paolo? Alcuni invece insegnano che per diventare santi non dobbiamo sposarci. Ma tutti gli apostoli (fatta eccezione di Paolo e Barnaba) erano sposati (1 Corinzi 9:5). Oppure insegnano che dobbiamo digiunare per un grande numero di giorni l'anno o pregare per molte ore al giorno ecc. Ci sono una moltitudine di regole come queste che i predicatori hanno decretato solamente per guidare i credenti nella condanna e in schiavitù. Ma nessuna di queste regole si trova nella Scrittura. Coloro che fanno queste regole sono i Farisei del giorno d'oggi.

Credo nel digiunare. Ma non dobbiamo fare del digiuno una legge. Perché Gesù non lo ha fatto. Ci sono molte cose come queste che i predicatori insegnano - aggiungendo qualcosa alla parola di Dio. Questi predicatori stanno cercando di essere più spirituali di Dio! Il risultato di questo è che diventano carnali e legalisti. Quando Satana andò da Eva e le chiese che cosa Dio le aveva detto, Eva gli rispose aggiungendo e sottraendo qualcosa dalla parola di Dio. Disse, "Dio ci ha detto di non mangiare né toccare quest'albero, altrimenti moriremo." Ma Dio non disse nulla riguardo al toccare l'albero, ma disse solamente di non mangiarne i frutti. Eva cercò di essere più spirituale di Dio e aggiunse anche il "toccarlo". E quale fu il risultato? Eva toccò l'albero e ne mangiò il frutto! Questo succede sempre quando le persone cominciano ad aggiungere qualcosa alla parola di Dio. Cadono nel peccato. Ma Eva sottrasse anche l'intensità di ciò che Dio aveva detto dicendo, "altrimentimoriremo" - implicando che la morte non era sicura ma che sarebbe stata solo una possibilità! Ma Dio aveva detto, "Certamentemorirai." Se togliamo o aggiungiamo qualcosa dalla parola di Dio, la nullifichiamo (Genesi 2:16, 17; 3:2, 3).

Al Capitolo 4, ai versi 24 e 31, leggiamo di due dichiarazioni riguardanti Dio: "Dio è un fuoco consumante" e "Dio è misericordioso". Dio è amore, ma è anche un fuoco consumante. La gloria di Dio è stata manifestata in Gesù Cristo, piena di grazia e verità (Giovanni 1:14). Dio è misericordioso e santo. Un vero uomo di Dio sarà come Dio - santo e misericordioso. Per essere un capo spirituale, devi essere come un leone e come un agnello, perché è così che era Gesù. Le parole di Gesù sono come un fuoco che divora, ma anche tremendamente compassionevoli. Non pensate che un uomo che è pieno di compassione sia un uomo spirituale. Allo stesso tempo nemmeno uno che è ardente e severo è spirituale. Entrambi questi uomini sono sbilanciati. La gloria di Dio è piena di grazia e verità.

Al Capitolo 4:29, Mosè disse che gli Israeliti avrebbero potuto trovare Dio se lo avessero cercato con tutto il loro cuore e con tutta la loro anima. Anche Geremia disse la stessa cosa in Geremia 29:13. Molte persone non trovano Dio perché Lo cercano con la stessa serietà con la quale cercherebbero 10 centesimi che hanno perso nel prato di notte. Per quanto cerchereste quella monetina? Probabilmente per poco tempo, e appena vedrete che non riuscite a trovarla, ve ne andrete. Ma se anziché di 10 centesimi aveste smarrito un rotolo da dieci mila euro, allora per quanto tempo lo cerchereste? State cercando Dio come se avete perso quei dieci mila euro? Dio ricompensa tutti quelli che Lo cercano diligentemente (Ebrei 11:6).

Quanto seriamente state cercando Dio? Quanto seriamente state cercando la vittoria sul peccato? Quanto siete appassionati per vincere contro la vostra rabbia o contro le vostre brame sessuali? Quanto siete seri nel comprendere le Scritture e per essere utili per il regno di Dio? Quanto seriamente state cercando di essere riempiti di Spirito Santo - non solo per un'esperienza, ma tutti i giorni? Quanto seri siete per essere sempre freschi nella vostra vita Cristiana? Se non avete ricevuto queste cose che ho appena menzionato, che sono tutte la volontà di Dio per voi, deve essere perché non avete ricercato Dio con tutto il vostro cuore. Gesù ci insegnò a chiedere, cercare e bussare fino a quando il nostro Padre celeste ci risponde. Questo è lo stesso principio insegnato qui da Mosè.

Al Capitolo 5, troviamo che vengono ripetuti i 10 comandamenti. Ma qui al verso 15 è data una ragione in più per osservare il Sabato: dovevano osservare il Sabato per ricordarsi che non avevano ottenuto la liberazione dall'Egitto con le loro forze. Fu il Signore che li portò fuori dall'Egitto. Gli Israeliti provarono a liberarsi dalla schiavitù per 430 anni, ma fallirono. Ma poi il Signore li liberò in una notte . Perciò questo era il messaggio del Sabato: L'uomo che confida in Dio realizza di più rispetto all'uomo che è impegnato in delle attività . Ma gli Israeliti si dimenticarono molto presto di questa lezione. Leggiamo più avanti nella loro storia che disobbedirono a Dio lavorando ancora ed ancora al Sabato, così da poter guadagnare più soldi. Ararono la loro terra al settimo anno anche se Dio gli aveva detto di non farlo. Ma che cosa ottennero per tutto il loro lavoro? Dio li mandò in prigionia 70 anni in Babilonia. Ma colui che confida in Dio, entra nel Suo riposo e si riposa dai suoi sforzi, come anche Dio riposò dalle Sue opere nel giorno di Sabato. Questo è il messaggio del Sabato (Ebrei 4:9, 10).

Al Capitolo 5:29, leggiamo di uno dei più grandi desideri che Dio ha per il Suo popolo. È raro trovare la parola "Oh" nelle Scritture. Ma qui vediamo Dio usarla: "Oh, avessero sempre un simile cuore da temermi e da osservare tutti i miei comandamenti, affinché venga del bene a loro e ai loro figli per sempre!". Dio desidera intensamente che venga del bene a noi e ai nostri figli per sempre. Sapevate questo? Dio vuole sempre il meglio per noi. E ci ha dato i Suoi comandamenti affinché ci venga del bene. La Bibbia è il libro delle "Istruzione del Produttore." Se comprate un costoso elettrodomestico, con l'acquisto riceverete anche un manuale d'istruzioni che vi spiegherà come usarlo. Farete anche molta attenzione a seguire quelle istruzioni, perché non volete che quel costoso elettrodomestico si rompa o si danneggi. A questo proposito il produttore ci avvisa che quell'elettrodomestico non dovrebbe essere utilizzato se non viene letto prima il libretto d'istruzioni. Chi ci ha prodotti? Dio! Nella Bibbia ci sono le istruzioni per come noi esseri umani possiamo funzionare al meglio. Se non seguite queste istruzioni, potrete rovinare la vostra vita e il vostro matrimonio. Molti hanno fatto così, perché non hanno prestato attenzione a fare le cose al modo di Dio. E a chi possono dare la colpa queste persone? A nessun altro se non a loro stessi.

Persino molti credenti hanno rovinato le loro vite perché non hanno prestato attenzione alle "Istruzioni del Produttore." Anche per quanto riguarda la salute fisica, credo che la prima e migliore cosa da fare sia obbedire alle Scritture. Quando il Signore dice: "Io sono il tuo Guaritore," vuole dire, "Io sono la tua salute." Abbiamo bisogno di essere sani così che possiamo servire il Signore. E se volete essere sani avete bisogno di seguire alcune regole riguardo ciò che mangiate e ciò che non mangiate. Un ingordo non potrà mai essere sano. Dio ha detto: "Sta' attento alle Mie parole, poiché sono salute per tutto il corpo" (Proverbi 4:20-22). Allo stesso modo, anche riguardo la spiritualità avete bisogno di seguire delle regole specifiche. Dovete umiliare voi stessi se volete la grazia, perché Dio dà grazia solo agli umili. Dovete credere per ricevere qualcosa da Dio, perché Dio ci dà in accordo con la nostra fede. Tutte queste sono leggi che si trovano nelle Scritture. Ci andrà bene se seguiamo queste leggi.

Al Capitolo 6:4, leggiamo, "Il Signore, il nostro Dio, è l'unico Signore!" Non adoriamo tre Dei. Ma è un Dio in tre Persone. Poi al verso 5, il primo comandamento è descritto in una maniera diversa. Questo è ciò che Gesù citò in Matteo 22:37: "Ama il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente." Questo è il primo comandamento. Questo vuol dire che non abbiamo altro posto nei nostri cuori per la famiglia, le nostre proprietà, il lavoro, o i soldi - perché TUTTO il nostro cuore è dato a Dio. Questa è l'istruzione numero 1 nel manuale delle "Istruzioni del Produttore". Non utilizzate la macchina umana se prima non avete obbedito a questo comandamento. Cosa succederà quando amate il Signore con tutto il vostro cuore? Amerete meglio vostra moglie! Amerete meglio il vostro prossimo. Amerete pure i vostri nemici, perché non avrete più nessun odio nel vostro cuore.

La gelosia, l'odio, i rancori e tutti gli altri peccati contro gli altri, sono causati dal fatto di non amare Dio con tutto il vostro cuore. La parte del vostro cuore che dovrebbe amare Dio è riempita di gelosia. Non vinciamo il peccato primariamente combattendoci contro, ma amando Dio con tutto il nostro cuore. Quando amiamo Dio con tutto il nostro cuore, l'amore per i soldi e per le proprietà e i desideri malvagi se ne andranno tutti via. Pensate a una ragazza che è innamorata del signor A, che non è una buona persona. I genitori della ragazza proveranno del loro meglio per impedire che la loro figlia si innamori di un tal uomo, ma senza alcun successo. Poi, un giorno, la ragazza incontra il signor B che è molto più bello, ricco e piacevole. In un attimo tutto l'amore che la ragazza provava per il signor A scompare. Come mai? Per quello che si potrebbe chiamare "il potere espulsivo di un nuovo affetto". Il nuovo amore caccia via il vecchio amore. Applicate questo alla vita Cristiana. Ora state desiderando molte cose malvagie che Dio vieta. Provate e riprovate a smettere con queste cattive abitudini ma non ce la fate, perché amate questi desideri. Poi un giorno vedete la gloria di Gesù e cominciate ad amarlo con tutto il vostro cuore. Che è successo? Il nuovo amore ha cacciato via quei vecchi affetti. Così non abbiamo più interesse per le cose di questo mondo. È il "potere espulsivo di un nuovo affetto". Questo è il segreto della vittoria sul peccato. Amate Dio con tutto il vostro cuore e con tutta la vostra anima - cioè con tutta la forza della vostra mente.

Se Dio ti ha dato una mente brillante, non è per essere capace di fare più soldi, o per farcela in questo mondo e diventare un grande uomo. No. L'apostolo Paolo sarebbe stato un successo in ogni campo, perché era un uomo molto brillante, e avrebbe potuto essere uno tra i più grandi uomini d'affari. E se fosse vissuto al giorno d'oggi, sarebbe stato un genio con il computer. Ma decise di usare solamente per Dio tutte le facoltà che Dio gli diede. È questo il modo in cui Paolo utilizzò la sua vita al meglio. Per che cosa hai usato le tue abilità?

Al Capitolo 6:7, leggiamo che è responsabilità dei genitori l'insegnare ai propri figli la parola di Dio, in ogni momento, dalla mattina alla sera, e in ogni circostanza.

Il Capitolo 7:1-6parla di sette nazioni più grandi e più potenti d'Israele, le quali Dio avrebbe concesso agli Israeliti di sconfiggerle totalmente. Questa è un'illustrazione della vittoria che Dio desidera darci sopra ogni peccato - perché il sette è il numero perfetto nelle Scritture (cioè quello che parla della completezza). Era chiaro che sarebbe stato Dio a consegnare i nemici nelle mani d'Israele, in quanto tutti loro erano più grandi e più forti d'Israele. Dobbiamo riconoscere che i nostri desideri concupiscenti sono molto più forti di noi. Solamente il Signore può darci l'abilità per vincerli.

Quando Dio Ci Benedice Con Delle Ricchezze

Il Capitolo 8 è un capitolo molto importante. Quando Gesù fu tentato nel deserto, vinse ogni volta contro Satana utilizzando la Spada dello Spirito, cioè la parola di Dio. Gesù non si trattenne in una discussione con Satana. Per qualsiasi cosa che Satana disse, Gesù ebbe solo una risposta: " Sta scritto." Nelle tre tentazioni Gesù citò solamente due capitoli dell'Antico Testamento.

Deuteronomio 8:3 fu il primo: "Non di pane soltanto vivrà l'uomo, ma di ogni parola che proviene dalla bocca di Dio." Le altre due citazioni erano daDeuteronomio 6:16, "Non tentare il Signore Dio tuo." E Deuteronomio 6:13, " Adora il Signore Dio tuo, e a lui solo presta servizio."

Questo ci mostra che Gesù studiò il libro del Deuteronomio. Nella parola di Dio c'è una risposta a tutte le tentazioni e tutti i problemi che possiamo affrontare nella vita, se sappiamo dove trovarla. Non ho mai affrontato un problema nella mia vita del quale non c'era una risposta nella Parola di Dio. Questo è il motivo per cui voglio incoraggiare ogni credente a essere uno studente della Parola di Dio. Fin dalla prima adolescenza, studiate la Parola di Dio e troverete che quando incontrerete delle montagne e dei fiumi sul vostro cammino riuscirete a oltrepassarli adempiendo così lo scopo di Dio. Davide disse, "Con il mio Dio salgo sulle mura" (Salmi 18:29). Non c'è nessun ostacolo che può starvi davanti. Perché la Bibbia ha una risposta, se sapete dove trovarla. Gesù la studiò intensamente quando era un bambino e anche quando era un giovane uomo. Per questo motivo aveva una risposta per ogni tentazione. Così non poteva essere ingannato da Satana.

Al Capitolo 8:11-15, Mosè avvertì gli Israeliti: "Guardati dal dimenticare il Signore, il tuo Dio, al punto da non osservare i Suoi comandamenti, le Sue prescrizioni e le Sue leggi che oggi ti do; affinché non avvenga, dopo che avrai mangiato a sazietà e avrai costruito ed abitato delle belle case, dopo che avrai visto il tuo bestiame grosso e minuto moltiplicarsi, accrescersi il tuo argento, il tuo oro e abbondare ogni tua cosa, che il tuo cuore si insuperbisca e tu dimentichi il Signore, il tuo Dio, che ti ha fatto uscire dal paese d'Egitto, dalla casa di schiavitù; che ti ha condotto attraverso questo grande e terribile deserto, pieno di serpenti velenosi e di scorpioni."

È più facile pensare a Dio quando siamo nel deserto o quando ci stiamo sforzando per obbedirgli piuttosto che quando siamo benedetti e diventiamo ricchi.

Nei giorni in cui Noè stava costruendo l'arca, era così occupato da non avere il tempo di ubriacarsi. Ma non appena uscì trionfante fuori dall'arca come il capo dell'unica famiglia sulla terra a essere sopravvissuta al diluvio, si ubriacò.

Quando Davide stava scappando di grotta in grotta per sfuggire a Saul scrisse dai salmi stupendi ed era molto vicino a Dio. Ma quando Davide fu pieno di comodità e soldi non andò più a combattere in prima persona, perché ora aveva il potere di mandare altri a combattere al suo posto, così rimase a rilassarsi nel palazzo e così peccò con Bat-Sceba. Se Davide quel giorno fosse andato a combattere non avrebbe mai visto Bat-Sceba (2 Samuele 11:1).

Salomone peccò perché era pieno di comodità e di ricchezze.

Quando Israele cominciò ad adorare gli idoli? Dopo l'incidente con il vitello d'oro, non adorarono mai più gli idoli durante i 40 anni passati nel deserto. Ma non appena si stabilirono in Canaan cominciarono velocemente ad adorare gli idoli.

Quando abbiamo molto siamo in pericolo. Se state avendo difficoltà finanziare, ringraziate Dio. Perché queste difficoltà vi aiuteranno a vivere più vicini a Dio. Ma questo non vuol dire che dobbiamo dimenticarci Dio una volta che abbiamo in abbondanza. No. Sto solo dicendo che quando abbiamo molto è più difficile. Gesù disse che è difficile per un ricco entrare nel regno di Dio. Non disse che era impossibile. Perciò non invidiate il fratello che ha in abbondanza. È più difficile per lui essere vicino a Dio. Ringraziate che avete meno di lui. Perché questo avere di meno può essere la vostra salvezza. Se non avete tanti cambi di vestiti quanti ne hanno gli altri, non invidiateli. In realtà siete messi meglio di loro, se solo riuscite a vederlo. Non invidiate la persona che ha una casa più grande o più soldi di voi. Questa persona sta correndo un pericolo di gran lunga maggiore del vostro. Lasciate che sia Dio a decidere che cosa vi deve dare. Siate contenti anche del poco. Ho visto molti predicatori distruggersi perché hanno ottenuto in abbondanza. Da loro ricavatene un avvertimento. L'uomo saggio impara dagli errori degli altri.

Dal Capitolo 9 al Capitolo 11 Mosè diede degli avvertimenti alla nuova generazione d'Israeliti, ricavandoli dalla storia dei loro padri che disobbedirono a Dio e morirono. Ripetendo l'avvertimento che Dio è un fuoco che divora (9:3).

Al Capitolo 11:21 (KJV - Trad. Ita.), Mosè disse al popolo che il grande desiderio di Dio per loro era: "Che i vostri giorni e quelli dei vostri figli si moltiplichino nel paese come i giorni del cielo sulla terra." Questa è la volontà di Dio per tutti noi - che i nostri giorni qui sulla terra siano come i giorni del cielo. Dio vuole anche oggi farci avere un assaggio della gioia, pace, amore, purezza e bontà del cielo nelle nostre case e nelle nostre chiese. Ho sperimentato un poco di questo. Perciò la mia vita e il mio ministero non sono stati un carico pesante per me. Anzi per niente. È stata una gioia e ogni giorno è stato eccitante, perché ho imparato a vivere secondo i principi del cielo, e non secondo quelli della terra.

È facile per voi che avete appena iniziato la vostra vita Cristiana vivere per questi principi. Ma spero che tra 40 anni da oggi, sarete ancora determinati a vivere per i principi del cielo e non per quelli della terra. Fissate il vostro sguardo su Gesù che ha perseverato fino alla fine - così che i vostri giorni possono essere come i giorni del cielo sulla terra . Questa è la volontà di Dio per noi.

Il Capitolo 11:24 dice, "Ogni luogo che la pianta del vostro piede calcherà sarà vostro." La volontà di Dio è che compiamo tutta la Sua volontà in ogni luogo, e che vinciamo contro ogni debolezza. In ogni area della nostra vita dobbiamo posare il nostro piede, schiacciando il diavolo, così da vincerlo.

Dal Capitolo 12al Capitolo 26, diverse leggi sono ripetute o date per la prima volta.

I Falsi Profeti

Il Capitolo 13 è un passaggio interessante che tratta dei falsi profeti. Questa è una sessione molto importante per noi, perché nel Cristianesimo di oggi ci sono falsi profeti in abbondanza. Ci viene detto qui che Dio permette ai falsi profeti d'incrociare il nostro cammino - così da metterci alla prova. I falsi profeti e gli ingannatori sono i metodi principali attraverso i quali Dio mette alla prova i nostri veri desideri e le nostre brame. Il Signore disse, "Se sorgerà in mezzo a te un profeta o un sognatore che ti annunzia un segno o un prodigio, e il segno o il prodigio di cui ti avrà parlato si compie…" (13:1, 2). Dio permette che queste profezie ingannatrici avvengano - in modo da testarci. Nel Cristianesimo di oggi ce ne sono molti di tali falsi "profeti", che hanno i loro studi e le loro parcelle (esattamente come fanno i dottori negli studi medici privati). Dovete pagare per le loro profezie - perché si aspettano di essere pagati. I falsi profeti provano con uno di questi due metodi per provare a prendervi i vostri soldi. Prima, vi aduleranno e diranno che di sicuro prospererete nel posto dove state programmando di andare - non importa se sia nei Paesi del Golfo o in qualche altro paese più ricco del vostro, ecc. In questo modo vi faranno felici, così da ricevere un bel dono da voi! In seguito farete esattamente quello di cui vi hanno "profetizzato" e così sarete voi ad adempiere la loro "profezia". Questo è un trovata psicologica chiamata "auto-adempimento delle profezie". È un vecchio trucco da prestigiatori esperti. Qual è al netto il risultato di tutto questo? Tu sei feliceperché hai ottenuto quella che pensi sia "l'approvazione di Dio" dal "profeta" per andare dove vuoi, con lo scopo di guadagnare più soldi. Il profeta è felice perché ha ricevuto un bel dono. E anche il diavolo è felice, perché vi ha ingannato a entrambi, te e il falso profeta. Gli unici che non sono felici sono Dio e gli angeli del cielo! Il secondo metodo che questi "profeti" adottano è di avvisarvi riguardo a qualche pericolo imminente che state per affrontare e del quale ne siete completamente all'oscuro! Vi diranno che il diavolo vi sta alle calcagna, ma anche che pregheranno per voi in modo da liberarvi dal pericolo. Anche in questo modo si prendono i vostri soldi - perché gli sarete grati per avervi liberato da qualche (non esistente) pericolo!! In entrambi i casi il loro obiettivo è il vostro portafoglio! Ma come risultato vi guidano anche molto lontani dall'essere devoti a Cristo. Il Signore disse, " Tu non darai retta alle parole di quel profeta, perché il Signore, il vostro Dio, vi mette alla prova per sapere se amate il Signore" (verso 3).

Tali falsi profeti enfatizzano sempre quello che è terreno e non quello che è celeste. Guidano le persone a essere occupate con le cose materiali e non con quelle spirituali. "Andiamo dietro a divinità straniere", è questo il loro messaggio - le divinità straniere sono le ambizioni, i soldi, le comodità, i piaceri, ecc.

Sta scritto in questo passaggio che un tale profeta deve essere messo a morte (13:5). Come possiamo applicare questo oggi? Considerando come se quella persona non esistesse - in altre parole, non avendo niente a che fare con lui. Queste sono le "Istruzioni del Produttore", seguiamole e non verremo mai ingannati.

Leggi Varie

Il Capitolo 14 elenca gli animali e le creature che gli Israeliti nondovevano mangiare. Questo capitolo è una ripetizione di quello che era già stato detto in Levitico 11alla precedente generazione degli Israeliti. Queste leggi dovevano simbolicamente insegnare agli Israeliti l'importanza di essere santi ed essere un popolo messo da parte per Dio. Queste leggi non sono più applicabili per noi oggi. Gesù dichiarò puri tutti i cibi (Marco 7:19). Paolo enfatizzava che la santità non viene dall'evitare certi tipi di cibi e dichiarò categoricamente che tutti i cibi sono santificati quando preghiamo e li mangiamo (1 Timoteo 4:1-5).

Il Capitolo 15 parla del rilascio delle persone nell'anno sabbatico. Se ci fosse stato in mezzo al popolo un uomo povero, non dovevano essere avari e duri di cuore, ma generosi nei confronti del loro fratello (versi 7, 8).Il Signore ha un grande interesse per le persone povere.

Al Capitolo 16, leggiamo delle tre feste durante le quali tutti i membri maschi del popolo dovevano andare a Gerusalemme.

Capitolo 17:14-19: non era la volontà di Dio che Israele avesse un re, perché doveva essere Lui il loro re (Vedi 1 Samuele 8:7). Ma Dio dà sempre alle persone la libertà di scegliere la seconda opzione migliore che Gli ha preparato, se non vogliono il meglio. Perciò Dio gli disse che se dovevano avere un re, questo re avrebbe dovuto leggere queste leggi ogni giorno e che avrebbe dovuto temere Dio e obbedirgli in tutto. Questo è un altro passaggio molto utile per coloro che hanno dei ruoli di responsabilità nel Cristianesimo oggi. Devono studiare attentamente la Parola di Dio, temendo Dio e ubbidendogli.

Capitolo 18:1-7: Qui Mosè diede qualche legge in più. Vietò lo spiritismo e la magia (versi 9-14). Anziché consultare gli indovini, il Signore disse che in futuro gli avrebbe mandato un Profeta al quale il popolo avrebbe dovuto prestare attenzione (versi 14-19) - un chiaro riferimento della venuta di Cristo.

Al Capitolo 18:20, il popolo viene avvertito riguardo al dire qualcosa nel Nome del Signore che però il Signore non ha comandato. Questo è un avvertimento di cui i Cristiani di oggi ne hanno molto bisogno, perché ci sono molti che "profetizzano" in alcune denominazioni Cristiane dicendo, " Così dice il Signore…" - per dare un senso di autorità a quello che stanno dicendo. Continuando però a dire quello che passa per le loro teste. Questo è un peccato talmente serio che il Signore disse che un tal profeta doveva essere messo a morte. Dio ha detto, "Io non ho parlato a quei profeti, ed essi profetizzano" (Geremia 23:21). Nonostante ci siano tutti questi avvertimenti nella Parola di Dio, raramente si alza una voce contro queste pratiche peccaminose. Moltitudini di sinceri Cristiani sono stati portati fuori strada da tutte queste false profezie che ci sono al giorno d'oggi.

Non abbiamo nessun diritto di dire "Così dice il Signore" fatta eccezione se stiamo citando qualcosa che Dio ha detto nelle Scritture. Se facciamo altrimenti stiamo aggiungendo qualcosa alla Parola di Dio .

Al Capitolo 18:21, 22,ci viene detto un modo con il quale possiamo identificare un falso profeta: Quello che ha profetizzato non si avvera. Un tale uomo è un falso profeta. Nonostante questi chiari insegnamenti nelle Scritture, ci sono moltitudini di Cristiani oggi che tollerano questi "errori" che i profeti di oggi commettono - e non solo, ma continuano anche ad ascoltarli. Ignorano questo verso completamente e lo girano in modo che non voglia più dire quello che dice chiaramente. Quello che questo verso insegna è che un vero profeta avrà un successo del 100% nelle sue profezie - non del 99%. Dio ci ha dato abbastanza avvertimenti nella Sua Parola affinché non veniamo ingannati.

Non importa quanto un uomo sia santo, buono ed evangelico, se quello che ha profetizzato non si è adempiuto esattamente - anche solo per una volta - ha profetizzato falsamente, e se non si umilia ammettendo il suo errore, è un falso profeta. Dio ha detto che non dobbiamo temere un tale uomo. Quanti Cristiani sono disposti a obbedire a Dio qui?

Il Capitolo 19 è una ripetizione delle città rifugio che dovevano essere predisposte per fungere da rifugio per qualcuno che accidentalmente aveva ucciso qualcun altro, in modo che questa persona poteva scappare in queste città.

Capitolo 20:1-7: Quando gli Israeliti dovevano andare in guerra, qui gli viene detto di andare in piena fiducia in Dio, senza avere alcuna paura. Quelli che avevano paura o quelli che erano più interessati alle loro mogli, alle loro case o alle loro vigne piuttosto che andare a combattere le battaglie del Signore, dovevano tornarsene a casa, così che non avrebbero abbassato la devozione al Signore che gli altri soldati avevano. Anche oggi Dio vuole per servirlo solo quelli che sono devoti con tutto il loro cuore - cioè coloro per i quali il Suo Nome e il Suo Regno sono più importanti dei loro interessi personali.

Al Capitolo 21,vengono date varie leggi - riguardanti il matrimonio e il lapidare i figli ribelli ecc.

Al Capitolo 21:22, 23, leggiamo che è maledetto chiunque venga appeso a un albero. Questo è il verso che Paolo cita nella lettera ai Galati 3:13 per mostrare che Cristo è diventato maledizione per noi quando era appeso sul Calvario, così da liberarci dalla maledizione che sarebbe dovuta essere su di noi per non aver obbedito perfettamente a tutti i comandamenti di Dio.

Al Capitolo 22:5, Dio diede delle leggi riguardo a come dovevano essere vestiti gli uomini e le donne. Questa era una legge dell'Antico Testamento che venne data simbolicamente per insegnarci la differenza che Dio ha fatto tra i due sessi, così che questa differenza venga mantenuta e che le funzioni diverse che Dio ha ordinato all'uomo e alla donna vengano rispettate.

Possiamo vedere l'immensa cura che Dio ha per la Sua creazione animale nella legge che diede agli Israeliti di non prendere la mamma uccello assieme ai suoi piccoli, se si trovavano entrambi nel nido (22:6, 7). La compassione che Dio ha anche per gli animali ci insegna una grande verità: Quanto più si prenderà cura di noi, che siamo i Suoi figli.

Ai Capitoli 23 e 24, leggiamo di varie leggi riguardanti la moralità, la pulizia e il divorzio, fatte per assicurarsi che i poveri non venissero sfruttati, ma che ci si prendesse cura di loro. È di gran profitto per noi leggere queste leggi date al Capitolo 24:6-21, per vedere l'intensa preoccupazione che Dio ha per i poveri.

Diverse altre leggi sono elencate ai Capitoli 25 e 26. E nel Capitolo 27 , una maledizione è pronunciata pubblicamente su coloro che commettono certi tipi di peccati.

IlCapitolo 28è un lungo capitolo che è diviso in due parti. I primi 14 versi sono le promesse di come Dio avrebbe benedetto il popolo se avesse obbedito alle Sue leggi. I rimanenti 54 versi trattano di come Dio avrebbe punito il popolo se avesse disobbedito alle Sue leggi. Questo era l'unico modo sotto la legge, con cui Dio poteva convincere un uomo a obbedirgli - con la speranza di un premio e con la minaccia di una punizione. Questo è lo stesso metodo che usiamo con i bambini piccoli. Possiamo chiamarlo il metodo "del cioccolato e della bacchetta" - cioè la promessa di dargli del cioccolato se obbediscono e di punirli con una bacchettata se disubbidiscono. Sotto l'antico patto Dio trattò tutti gli uomini come se fossero dei bambini. Ma sotto il nuovo patto, Dio ci tratta come adulti. Gesù disse "Se mi amate osservate i miei comandamenti" (Giovanni 14:15). I figli adulti obbediscono a loro padre per amore e riverenza - non perché hanno paura. In questo modo possiamo ora capire se siamo adulti o bambini. Se servite il Signore, o gli date dei soldi, o Lo pregate o digiunate - nella speranza (cioè con l'aspettativa) di riceverne qualche premio, o forse per fuggire dalla punizione allora avete ancora lo spirito dell'antico patto.

Al Capitolo 31:7, 8, vediamo Mosè incaricare Giosuè della responsabilità di guidare Israele. Ancora vediamo che Mosè diede questa responsabilità all'uomo che Dio scelse, e non a qualcuno dei suoi figli. Sfortunatamente questa è diventata una pratica universale nel Cristianesimo oggi, cioè che un uomo che inizia una chiesa o un ministero, alla fine consegna la sua autorità e il suo lavoro ai suoi figli o alle sue figlie. Queste persone si sentono che la loro famiglia abbia il diritto di raccogliere i benefici finanziari e le posizioni per le quali hanno duramente lavorato. Ma nella chiesa di Dio, ci viene comandato di non "conoscere nessuno secondo la carne" (2 Corinzi 5:16) - persino i membri della nostra famiglia. Ma nonostante questo nel Cristianesimo d'oggi è raro trovare dei capi come Mosè.

Al Capitolo 32, leggiamo il cantico di Mosè. Mosè scrisse anche un salmo - Salmo 90 - che era un'altra canzone.

Al Capitolo 33, vediamo Dio benedire le tribù d'Israele. Ai versi 2, 3 , abbiamo una bellissima dichiarazione fatta da Mosè che ci mostra come vedeva le leggi di Dio - come un'espressione d'amore intenso per il Suo popolo . "Nella mano destra di Dio, c'era una legge ardente per loro" (verso 2- Traduzione letterale). Cosa prova questo? "Che certamente Dio ama il Suo popolo"(verso 3). È bene per noi riconoscere che la legge ardente di Dio è la prova del Suo tremendo amore per noi. Al contrario una legge dolce e delicata avrebbe provato che non amava gli Israeliti.

Al Capitolo 34, leggiamo della morte di Mosè. Leggiamo anche dell'entrata d'Israele nella terra promessa, 30 giorni dopo la morte di Mosè.

Capitolo 6
Giosue

POSSEDERE LA TERRA PROMESSA

I

l libro di Giosuè ci racconta di come Israele entrò in possesso della terra promessa. Sotto molti aspetti il libro è simile a quello degli Atti degli Apostoli. In entrambi i libri c'è un nuovo inizio e leggiamo di fortissime manifestazioni della potenza di Dio. Giosuè era un grande capo e condusse gli Israeliti nella terra promessa. Vedremo nel libro dei Giudici (immediatamente dopo il libro di Giosuè ) come, dopo Giosuè, il popolo di Dio ricadde velocemente nel peccato. Anche nel Nuovo Testamento, appena dopo la morte degli apostoli, la ricaduta nel peccato delle chiese iniziò in modo rapido (Apocalisse 2, 3). Questo ci insegna che quando il popolo di Dio non ha buoni capi spirituali, ricade molto velocemente nel peccato.

Il libro di Giosuè descrive Dio come un Dio di guerra. Potrebbe risultare difficile da capire. Ma Dio è un Dio di guerra, perché è un Dio d'amore. Odia tutto quello che fa male alla razza umana, proprio come un padre amorevole scenderebbe in guerra contro tutte le malattie che hanno i suoi figli.

Il Vecchio Uomo e la Carne

Il paese di Canaan non è la rappresentazione del paradiso (come alcuni credenti cantano nei loro inni) perché non ci sono giganti da uccidere in paradiso! In realtà Canaan è la descrizione della vita piena di Spirito vissuta in vittoria, una vita in cui i giganti del peccato - i desideri della nostra carne - sono crocifissi. I giganti non furono uccisi in una sola volta. Ma vennero uccisi uno a uno.

Il popolo d'Israele dovette passare attraverso due acque nel loro viaggio verso Canaan: l'acqua del Mar Rosso e l'acqua del fiume Giordano . Entrambi parlano di morte. Vediamo in 1 Corinzi 10 che entrare nel Mar Rosso è un'illustrazione del battesimo in acqua. Il fiume Giordano è l'immagine di un'altra morte. È in questo fiume che 1500 anni dopo Giovanni il Battista battezzò Gesù.

La Bibbia ci insegna che il nostro vecchio uomo fu crocifisso da Dio sulla croce (Romani 6:6). Perciò noi non possiamo crocifiggere il nostro vecchio uomo. Il nostro vecchio uomo (la mente che vuole peccare) è stato crocifisso con Cristo sulla croce. È stato Dio a farlo. Ma c'è qualcos'altro che noi dobbiamo crocifiggere - la nostra carne (il magazzino dei desideri). La lettera ai Galati 5:24 dice: "Quelli che sono di Cristo Gesù, hanno crocifisso la carne con le sue passioni e i suoi desideri."

La carne è diversa dal vecchio uomo. La carne con i suoi desideri è come una banda di rapinatori che cercano di entrare nel nostro cuore per inquinarci. Il vecchio uomo è come un servo infedele che vive nel nostro cuore e apre la porta ogni volta che i ladri arrivano per rubare. Quale di questi uccide Dio? Dio uccide il servitore . La banda di ladri è ancora viva e vegeta. Questo è il motivo per il quale dopo la nostra conversione siamo tentati esattamente nello stesso modo di come lo eravamo prima d'essere stati convertiti. Questo prova che i ladri sono ancora vivi. Vogliono ancora entrare nel nostro cuore - anche dopo la nostra conversione. Dentro di noi però è morto qualcosa - il servitore che apriva la porta a questi ladri (il vecchio uomo). Quando siamo nati di nuovo, Dio lo ha ucciso e rimpiazzato con un nuovo servitore che non vuole aprire la porta ai ladri. Quando adesso arriva la tentazione, il nuovo servo dice "No". Ma allora come si spiega che i credenti cadano nel peccato? Perché non cibano in modo adeguato il nuovo servitore! Egli dunque non è abbastanza forte da tenere chiusa la porta contro i ladri. Perciò i ladri spingendo si fanno strada. Così è come peccano i credenti.

Ma c'è una grossa differenza tra un credente che pecca e un non credente che pecca - perché il credente non vuole più peccare mentre il non-credente vuole peccare. Infatti questa è la prova per capire se siete realmente nati di nuovo. La prova dell'essere nati di nuovo non è se peccate o meno, ma piuttosto se volete o non volete peccare. Se continuate a voler peccare, io direi che non siete convertiti. Quando le persone vengono da me a chiedere di essere battezzate in acqua, gli faccio una domanda: " Vuoi peccare ancora - anche una sola volta?" Non gli chiedo: "Peccherai ancora?", perché nessuno può dire che non peccherà mai più. È il 'voler peccare', quello è il vecchio uomo.

Queste sono le due morti di cui parla il Nuovo Testamento. Entrambe sono rappresentate in modo bellissimo nella storia d'Israele. L'esercito del Faraone fu seppellito in un attimo nel Mar Rosso. Questa è la rappresentazione del vecchio uomo. Chi ha fatto ciò? Dio. Il vecchio uomo fu crocifisso sulla croce da Dio. Poi gli Israeliti attraversarono il fiume Giordano, un simbolo di un'altra morte. Noi che accettiamo la crocifissione insieme a Cristo dei nostri desideri. Quelli che sono di Cristo hanno questo atteggiamento nei confronti dei loro desideri. I desideri ci sono ancora come i giganti governavano il paese, ma Giosuè e gli Israeliti decisero di ucciderli uno dopo l'altro. Siamo noi a dover uccidere i nostri desideri - uno a uno - quando siamo tentati. Noi dobbiamo mettere a morte le opere del nostro corpo - attraverso la potenza che lo Spirito Santo ci dà (Romani 8:13). Questo è molto diverso dall'esercito Egiziano sepolto in un attimo da Dio.

La Scrittura è esattissima quando si tratta della sua applicazione pratica nel Nuovo Testamento. Se apriamo noi stessi allo Spirito Santo, Egli ci rivelerà queste cose nascoste. La Bibbia è un libro eccitante. È perfetto ed esatto nelle sue illustrazioni dell'Antico Testamento rappresentanti la vita sotto il nuovo patto. A quei tempi gli uomini di Dio che erano sotto l'Antico Patto non compresero tutte queste cosa, ma noi oggi possiamo capire cosa rappresentano. Il paese di Canaan simboleggia il nostro corpo che è stato governato dai giganti di diversi desideri per molti anni. Ma noi ci siamo appropriati di un'attitudine nei confronti dei giganti che dice, "D'ora in poi mi considererò morto al peccato". Gesù disse che dobbiamo prendere la croce ogni giorno. Questo non è uccidere il vecchio uomo. Il vecchio uomo è già stato crocifisso. Prendere la croce è mettere la nostra volontà (che la Bibbia chiama la nostra "carne") a morte ogni singolo giorno, nella potenza dello Spirito.

Se prendete un atteggiamento rilassato nei confronti del peccato nella vostra vita, allora potete rivestirvi nuovamente del vecchio uomo (Efesini 4:22). Una persona che "continua a vivere secondo la carne" morirà spiritualmente - anche se era viva un tempo ( Romani 8:13 - che è scritto per credenti - è chiaro e cristallino su questo punto). Nel libro di Giosuè, l'illustrazione è quella dei desideri della nostra carne che noi mettiamo a morte. Il tema spirituale del libro di Giosuè è quindi: "Vincere il peccato" . Il libro ci incoraggia a essere vittoriosi nella battaglia contro i desideri della carne.

Il capo degli Israeliti in questa battaglia era Giosuè. Giosuè è la parola Ebraica per Gesù. Gesù è la parola Italiana. La parola Ebraica è Yehoshua, che significa "Il Signore è il Salvatore" . Matteo 1:21 dice, "Tu gli porrai il nome di Gesù, perché è Lui che salverà il Suo popolo dai loro peccati." Mosè non poté guidare gli Israeliti nella terra di Canaan, questo raffigura il fatto che la Legge non può guidarci in una vita di vittoria sul peccato.

Il capo che ci guida in questa battaglia è Gesù, che è stato tentato in ogni cosa come noi (Ebrei 4:15). Giosuè non rimase seduto in una tenda dicendo agli altri Israeliti di andare a combattere. No. Si è messo in prima fila ed ha combattuto e detto, "Seguitemi." Questo è quello che fece Gesù. Gesù infatti è l'Autore della nostra salvezza (Ebrei 2:10). Ci ha preceduti, e questo è il motivo per il quale ci viene detto di correre la corsa Cristiana "fissando lo sguardo su Gesù, Colui che durante la sua vita sulla terra sopportò la croce, disprezzando l'infamia, conquistando il peccato e Satana, sedendosi alla destra del trono di Dio"(Ebrei 12:1, 2) . Durante la nostra battaglia oggi, quando siamo tentati, dobbiamo guardare al nostro Condottiero che ci ha preceduti e dire, "Signore, anche Tu sei stato tentato proprio come lo sono io in questo momento; e Tu hai vinto. Dammi la grazia per poter vincere anche io." Non ci può essere sconfitta se seguiamo questo Condottiero. Siamo sconfitti solo quando non lo seguiamo.

Perché Dio Punisce

Le persone di Canaan, che Dio comandò di uccidere, furono punite proprio come Sodoma e Gomorra e come il mondo ai tempi di Noè. Al tempo di Noè tutto il mondo era diventato corrotto dai peccati sessuali (Genesi 6:11) . Anche i Cananei furono indulgenti nei confronti dei peccati sessuali e nell'adorazione di Satana. Per questo "il paese li vomitò". (Levitico 18:24, 25) . Deuteronomio 9:4 e 18:10-12, spiega molto bene il perché Dio distrusse i Cananei. In ogni nazione in cui ci sono influenze inquinanti che contaminano e corrompono il paese, l'unica cosa da fare è punire questa nazione uccidendone le persone - per evitare che la loro influenza si espanda e possa corrompere anche altri.

Un Dio che ama, uccide alcune persone, proprio come un bravo dottore amputa il piede di un uomo quando la cancrena è così avanzata che rischia di distruggere tutto il corpo. Se vedete un medico amputare la gamba di qualcuno e non sapete niente di medicina, potreste pensare che quel medico odi quell'uomo. Ma in realtà è vero l'opposto. Il dottore lo sta facendo per amore. Anche Dio agisce per amore per il mondo quando taglia via certe persone che altrimenti lo corromperebbero. Cancellare la popolazione terrestre al tempo dell'inondazione è stato un atto d'amore, in modo da poter preservare la razza umana dall'essere completamente controllata dai demoni ( Genesi 6:2 - dove dice "i figli di Dio" si riferisce alla creazione di Dio - gli angeli caduti). In un'occasione l'apostolo Paolo colpì un uomo con una cecità perché stava sviando un'altra persona (Atti 13:8-12). Ho sentito di casi di persone che furono colpite e uccise da Dio perché si opponevano al risveglio spirituale. Quello quindi che leggiamo in Giosuè non è l' assassinio dei Cananei, ma piuttosto un intervento chirurgico per purificare il paese.

Molti anni prima, quando Abraamo viveva in Canaan c'erano anche i Cananei. Ma Dio non li distrusse in quel momento. Dio aspettò per più di 400 anni perché, come disse ad Abraamo, l'iniquità dei Cananei non era ancora "giunta al colmo" (Genesi 15:16). Raccogliamo la frutta quando è matura. Anche Dio, prima di giudicare un uomo aspetta che il suo peccato sia abbastanza maturo per il giudizio. Dio giudicò Sodoma e Gomorra quando il loro peccato era pronto per essere giudicato. Così fece anche con in Cananei.

Dopo che Israele occupò Canaan per 700 anni, e commise gli stessi peccati dei Cananei, Dio li cacciò dal paese. Vennero gli Assiri e li catturarono. 125 anni dopo, quando Giuda, il regno del sud, rigettò il messaggio dei profeti di Dio e fu pronto per essere giudicato, Dio mandò i Babilonesi per distruggere anche loro. Dio non è parziale. Sia che si tratti di Cananei, Israeliti o il popolo di Giuda, i Suoi standard sono gli stessi. Se il Suo popolo continua a violare i Suoi standard e ignorare i Suoi profeti, esegue lo stesso intervento chirurgico anche su di loro. Dio fa lo stesso anche con noi. Se Dio dovesse scusare i vostri peccati, allora proverebbe di non amarvi. Se un padre permette che i suoi figli continuino a convivere con le loro malattie, prova che non ama realmente i suoi figli.

Entrare nella Vita in Vittoria

Capitolo 1:1, 2: "Dopo la morte di Mosè, servo del Signore, il Signore parlò a Giosuè, figlio di Nun, e gli disse, 'Mosè, il mio servo, è morto. Alzati dunque attraversa questo Giordano. '" Fu Dio a innalzare e nominare Giosuè come nuovo capo dopo Mosè. La guida spirituale non può essere esercitata efficacemente se Dio non ci ha nominati per quella posizione.

Il Signore promise a Giosuè di dargli ogni luogo calcato dalla pianta del suo piede (verso 3) , e che nessuno sarebbe stato in grado di resistergli per tutti i giorni della sua vita (verso 5). Questo è simbolo della promessa del Nuovo Testamento che ci viene data in Romani 6:14, "Il peccato non avrà più potere su di voi, perché non siete sotto la legge ma sotto la grazia". Il paese di Canaan è stato governato da molti giganti in passato. Ma tutti questi giganti verranno sconfitti. Non un singolo peccato (non importa quanto potente) sarà in grado di vincere su di noi. Questa è la volontà di Dio per noi. Ma Giosuè doveva effettivamente poggiare il piede su un territorio e rivendicarlo nel Nome del Signore. Solo allora sarebbe stato suo. Così è anche per noi. Noi dobbiamo rivendicare la nostra eredità in fede. Se non afferriamo le promesse di Dio come nostre, allora non diventeranno delle realtà nelle nostre vite.

Paolo rivendicò i suoi diritti nel vangelo nel Nome di Gesù ed entrò nella vita gloriosa. Dice in 2 Corinzi 2:14, "Grazie siano rese a Dio, che sempre ci fa trionfare." "Sempre in vittoria" era la canzone di trionfo di Paolo - e può essere anche la nostra canzone.

Ma la maggior parte di Cristiani non entrerà mai in questa vita in vittoria. Dall'Egitto uscirono 600,000 Israeliti; ma solo due di loro - Giosuè e Caleb - entrarono in Canaan. È quasi la stessa proporzione dei Cristiani (2 su 600,000) a entrare anche oggi nella vita in vittoria. Giosuè e Caleb entrarono nella terra promessa perché avevano questa attitudine: "Se Dio ci ha detto di occupare il paese, noi possiamo farcela." Questa è la fede. La fede considera esclusivamente la promessa di Dio, e non le difficoltà da affrontare. Gli altri Israeliti dissero, "È impossibile. I giganti sono troppo grandi e potenti." Anche oggi i Cristiani pensano che sia impossibile vincere sulla rabbia e sul guardare con desiderio, perché questi desideri sono molto potenti e governano da moltissimo tempo. Questi credenti rimangono sconfitti per tutta la loro vita (spiritualmente parlando) e muoiono nel deserto.

Il fiume dello Spirito che scorre dal cielo attraverso di noi non deve trovare nel nostro cuore un canale inquinato dal quale passare - un canale inquinato da pensieri peccaminosi, mormorii, lamentele e l'amore per i soldi. No. Deve trovare un canale puro e pulito, libero dal peccato. Allora sì che quel fiume può benedire le persone attorno a noi con l'acqua cristallina del cielo. La grande tragedia della Cristianità di oggi è che i predicatori non sono puri all'interno. Non hanno vinto il peccato nei loro cuori e nelle loro vite private. Non hanno vinto l'amore per i soldi, il guardare con desiderio, l'amarezza, lo spirito di competizione con altri capi spirituali/organizzazioni Cristiane, la gelosia, il dire il falso, l'urlare con rabbia alle loro mogli e l'ingiustizia in molte altre aree. Nonostante vivano in questa condizione tali persone predicano al popolo di Dio. Che cosa potranno mai insegnare queste persone al popolo di Dio? Solo quello che praticano, cioè, possono insegnare il modo di come arrabbiarsi con la propria moglie, di come si fa a essere amareggiati, come si fa a essere gelosi e come competere con gli altri! Tutto ciò che insegnano al di fuori di queste cose sono delle teorie vuote. Tutta la conoscenza Biblica che acquisisci attraverso lo studio non serve a niente se nella tua vita non vinci sul peccato.

Il Signore assicurò a Giosuè "Io sarò con te." Questo è il motivo per il quale nessun uomo sarebbe stato in grado di resistere a Giosuè. Non vinciamo il peccato credendo ad alcune dottrine o avendo alcune esperienze. No. È la costante presenza del Signore, attraverso il Suo Spirito solamente, che ci permette di vincere. Dio sta cercando capi spirituali di questo tipo nella Cristianità di oggi; persone che Dio può supportare e appoggiare perché i loro cuori sono puri.

Il Signore disse a Giosuè: "Sii forte e coraggioso, perché tu metterai questo popolo in possesso di questo paese, che per così tanto tempo è stato governato dai loro nemici" (verso 6) . Non dobbiamo aver paura di nessun peccato. Dobbiamo uscire e permettere al popolo di Dio di vincere il peccato nei loro corpi - corpi che sono stati governati dal peccato per anni. Non basta solamente portarli alla fede e ai due battesimi - spargere il sangue sugli stipiti delle porte, attraversare il Mar Rosso, ed essere avvolti nella nuvola. Questo è solo l'inizio. Queste sono solo le lezioni della scuola materna. Ai nostri figli gli permettiamo di smettere di studiare quando hanno finito la scuola materna? No. Ma questo è quello che succede nel Cristianesimo di oggi.

La colonna di nuvola - il battesimo nello Spirito Santo - venne per guidarli nella terra promessa. Sarebbero dovuti entrare dopo 2 anni, invece non ci entrarono per 40 anni, perché i loro capi erano increduli. "La fede viene da ciò che si ascolta" (Romani 10:17) . Se queste verità non vengono insegnate ai credenti durante gli incontri in chiesa, come possono credere? Come possono dunque vincere il peccato?

Il Signore disse a Giosuè: "Sii forte e coraggioso; abbi cura di mettere in pratica tutto quello che è scritto nella Parola di Dio. Non te ne sviare né a sinistra né a destra" (1:7) . Se la Parola di Dio dice, "Il peccato non avrà dominio su di voi," (Romani 6:14) , credetelo e confessatelo. Non sviate a sinistra o destra. Questo significa: Non riducete l'ampiezza di quella promessa. Non riducetela includendo solo alcuni peccati. Allo stesso modo, non dategli un significato più grande di quello ha . Non dite che possiamo essere perfetti come lo era Cristo su questa terra. Non possiamo essere perfettamente senza peccato su questa terra. Infatti questa promessa dice un'altra cosa. Si riferisce solo alla vittoria di quello che noi conosciamo essere peccato (il peccato di cui siamo coscienti). Possiamo essere totalmente come Cristo solo al Suo ritorno. 1 Giovanni 3:2 è molto chiaro in merito. Quindi non andiamo oltre le Scritture, ma nemmeno crediamo meno di quello che la Scrittura promette.

Diventare come Cristo può essere paragonato al possedere completamente tutto il paese di Canaan, oppure allo scalare una montagna molto alta. Quando veniamo convertiti i nostri peccati sono perdonati e il nostro passato viene cancellato. Ma siamo ancora schiavi di molti peccati. Possiamo paragonarlo all'arrivare ai piedi di questa montagna. Quindi iniziamo a scalare. La cima della montagna è la perfetta uguaglianza a Cristo. Raggiungeremo la cima solo al ritorno di Cristo. Ma non dobbiamo vivere ai piedi della montagna - perennemente sconfitti dal peccato. No. La Bibbia dice, "Puntiamo alla perfezione"(Ebrei 6:1).Veniamo esortati in 2 Corinzi 7:1 alla "perfetta santificazione nel timore di Dio" . Non dovremmo avere paura della parola "perfezione". Dobbiamo piuttosto puntare alla perfezione. Verso la fine della sua vita Paolo disse, "Non sono ancora arrivato alla perfezione. Ma continuo il cammino" (Filippesi 3:12-14) . Il Signore ora sta dicendo a molti di noi, "Siete stati abbastanza tempo fermi ai piedi della montagna. Ora scalatela. Puntate alla cima." . Quindi non sviamo verso sinistra o verso destra.

"Questo libro della legge non si allontani mai dalla tua bocca"(verso 8) . Abbiamo già visto che dovremmo avere la Parola di Dio nei nostri cuori. Qui vediamo che abbiamo anche bisogno di averla nella nostra bocca.Dobbiamo confessare le promesse della Parola di Dio con le nostre bocche. Il problema di molti Cristiani oggi è che confessano quello che stanno desiderando. Dicono, "Confesso che riceverò una casa grande. Confesso che avrò un lavoro migliore. Confesso che avrò una buona macchina"!! Invece di confessare tutto questo, confessiamo la Parola di Dio: "Signore, confesso che vincerò la rabbia. Confesso che smetterò completamente di desiderare con gli occhi . Confesso che vincerò l'amore per i soldi." Queste sono le cose che dovremmo confessare con le nostre bocche. Ma il diavolo non vuole che confessiamo questo. Quindi ci fa confessare il nostro desidero per le cose materiali.

Non potete costruire la chiesa con persone che sono interessate alle cose materiali. Potete costruire la chiesa solo con persone che sono interessate alle cose celesti e a una vita santa. Non attraete il tipo di persone sbagliate nella vostra chiesa offrendo prosperità terrena. La Parola di Dio forse vi promette che Dio vi darà una casa o una macchina? No. La Parola di Dio promette che potete vincere il peccato; che potete entrare in una vita in cui vi rallegrate nel Signore sempre - 24 ore al giorno, senza essere scoraggiati o sconfitti - sempre trionfanti, sempre gioendo e sempre rendendo grazie in tutto e per tutte le persone. Questa è la vita del nuovo patto (la terra di Canaan dove scorrono latte e miele) che la Bibbia promette. Allora confessatelo e dite, "Signore, questa è la vita che voglio vivere tutti i miei giorni."

Questa era la vita che volevo vivere, quando da giovane Cristiano vidi quello che la Bibbia mi offriva. Ma quando guardai ai capi Cristiani attorno a me, vidi che erano sconfitti dal peccato. Così dissi, "Signore, non li voglio giudicare. Non sono affari miei. Ma non voglio nemmeno guardare a loro come miei esempi. Voglio guardare solo la Parola di Dio. Voglio guardare solo alle Tue promesse. Voglio guardare Gesù come mio unico Esempio." Per molti anni sono stato sconfitto come credente. Ma una volta vista la mia eredità in Cristo, ho continuato a confessare le promesse di Dio nelle Scritture - che mi promettevano una vita di costante gioia e vittoria. Alla fine Dio mi diede il desiderio del mio cuore. Oggi voglio vivere così e voglio continuare su questa strada fino alla fine della mia vita terrena.

Non lasciate che le promesse di Dio si allontanino dalla vostra bocca. Se predicate questo messaggio, potreste trovarvi a volte ad essere una singola voce per Dio, in mezzo a predicatori che ricercano la popolarità. Non vi scoraggiate. Dio starà con voi fino alla fine.

A Giosuè fu ordinato di meditare sulla Parola di Dio giorno e notte. Non dobbiamo meditare sulle necessità dei peccatori in questo mondo. Può sembrare una cosa buona a cui pensare. Ma non potete aiutare questi peccatori, se non meditate giorno e notte sulla Parola di Dio. Dio promise a Giosuè prosperità e successo se avesse meditato sulla Parola di Dio (1:8) . Il vero "vangelo della prosperità" è quello in cui le nostre vite diventano prosperose e di successo in un modo celeste e spirituale. 'Prosperità e successo' sono le due cose che tutti cercano in questo mondo. Ma non sono ricercate nel modo in cui Dio lo dice in Giosuè 1:8.

Raab

Al Capitolo 2 vediamo la preoccupazione di Dio per una prostituta in un paese pagano. Gesù era preoccupato per le anime delle prostitute ai Suoi tempi. Qui vediamo la stessa preoccupazione nel cuore di Dio. Raab era una prostituta molto conosciuta in Gerico. Ma era esausta della sua professione, proprio come lo sono molte prostitute al giorno d'oggi. Maria Maddalena fu un'altra persona stanca della sua professione. Sono poche le persone che riconoscono questo. Le disprezzano e basta. Molte prostitute nelle nostre città non sono lì perché amano starci. Molte di loro sono state ingannate e forzate a vivere così. E molte di loro sono esauste di essere sfruttate dagli uomini. Hanno bisogno di sentire il vangelo. Rendo lode a Dio per uomini di Dio che negli anni hanno avuto come desiderio la salvezza delle prostitute. Questi uomini hanno condiviso il profondo desiderio del cuore di Dio per queste donne sfortunate.

Raab non era figlia di Abraamo. Ma nel suo cuore desiderava Dio. E Dio cerca in tutto il mondo le persone che sono affamate di Lui - indipendentemente dalla nazionalità, indipendentemente se si tratta di prostitute o capi religiosi. Dio vide un tale desiderio nel cuore di Raab e fu determinato a trovare una via per la sua salvezza. Il nome di Raab appare sulla prima pagina del Nuovo Testamento come la trisnonna di Davide e come antenata di entrambi Giuseppe e Maria la madre di Gesù Cristo (Matteo 1:5). È nominata nell'elenco degli eroi della fede in Ebrei 11:31 . E Giacomo cita le sue azioni come un esempio di fede seguita dalle opere (Giacomo 2:25).

Poteva immaginarsi Raab di diventare un esempio per le generazioni future? Oppure che milioni di persone avrebbero parlato della sua fede per 3000 anni? Non c'è parzialità in Dio. Qualcuno di voi magari è come Raab - che sta vivendo nel peccato e rovinando la propria vita. Magari siete in qualche angolo remoto di questa terra, con nessuno che si prenda cura di voi. Ma Dio vede il desiderio nel vostro cuore, ed Egli ha modi meravigliosi con cui può rendervi Suoi servi e rendervi una benedizione per milioni di persone.

Giosuè il Capo

Al Capitolo 3, leggiamo di come gli Israeliti attraversarono il Giordano. Il Signore disse a Giosuè (verso 7) , "Oggi comincerò a renderti grande agli occhi di tutto Israele, affinché riconoscano che come fui con Mosè, così sarò con te." Era molto difficile per Giosuè essere all'altezza di Mosè. Mosè era un potente uomo di Dio, temuto e rispettato da tutti per 40 anni - un uomo in grado di risolvere ogni problema. Giosuè probabilmente aveva 70 o 80 anni quando Mosè morì. E adesso doveva guidare questi 2 milioni d'Israeliti. Sicuramente si sarà chiesto se lo avrebbero mai rispettato.

Anche voi potreste trovarvi a portare avanti un ministero iniziato da un grande uomo di Dio rispettato da tutti. Magari vi chiederete come potrete mai farlo. Il Signore dice quello che disse a Giosuè, "Non ti preoccupare. Ti innalzerò davanti a loro." Dio può innalzarvi davanti agli altri in modo che le persone vi rispettino. Non aspettate che sia un uomo a darvi il posto di Direttore o a darvi un titolo per innalzarvi. Non tentate di guadagnarvi il rispetto con un dottorato " ad honorem" preso da qualche parte. Dio stesso deve far sapere alle persone che voi siete i Suoi servi. Dio deve essere con la vostra bocca. A cosa serve voler impressionare le persone con titoli e qualificazioni terrene? Ci deve essere un'unzione nella vostra vita e nelle parole che usate. Allora le persone sapranno che Dio è con voi. Gesù non aveva qualificazioni terrene per poter impressionare le persone. Nemmeno gli apostoli le possedevano. Ma avevano l'unzione dello Spirito e Dio era con loro. Questa è la cosa importante. Cercate questo più di ogni altra cosa.

Cosa qualificava Giosuè per essere un servo di Dio? Solo questo, che Dio era con lui. Qual era la qualifica di Gesù per servire Dio? Atti 10:38 dice, "Dio era con Lui". Quale era la qualifica di Mosè? Dio era con lui. Quale la qualifica che permise a Davide di uccidere Golia? Dio era con lui.

Cosa vi qualifica a servire Dio? Una laurea? Pensate che Satana sia spaventato da una laurea? Satana non è preoccupato per un uomo con dieci lauree. Satana avrà paura di voi solo se vede che Dio è con voi.

Perché Dio scelse Giosuè? Giosuè deve aver avuto delle qualità che Dio notò - specialmente la sua fede nel fatto che Dio lo avrebbe aiutato a conquistare i giganti in Canaan. Quando Dio vide questo, disse, "Questo è l'uomo che sto cercando - un uomo che crederà in Me e avrà fiducia nelle Mie promesse." Lo scelse e lo allenò sotto Mosè. Dio spesso allena un uomo al Suo servizio facendolo lavorare con un altro uomo di Dio più grande di lui. Eliseo lavorò con Elia e imparò a essere un profeta. Timoteo lavorò con Paolo e imparò a essere un apostolo. Giosuè lavorò con Mosè e imparò a essere un capo. Se Dio vi dà l'opportunità di lavorare con un uomo di Dio più grande di voi, questo è uno dei più grandi privilegi che Dio può darvi per prepararvi a servirlo. Molti Israeliti avrebbero voluto stare vicini a Mosè. Molti avrebbero voluto continuare il lavoro di Mosè. Ma Dio scelse Giosuè.

Capitolo 3:9: Avvicinatevi e ascoltate le parole del Signore vostro Dio." Dato che Giosuè aveva meditato sulla Parola di Dio giorno e notte, era anche in grado di condividere quella Parola con altre persone. Proprio come Mosè dopo aver ascoltato Dio, usciva e parlava al popolo, Giosuè ora stava leggendo al popolo la legge che Mosè scrisse, dicendo, "Voglio dirvi quello che Dio ha detto."

Questa è la nostra chiamata - raccontare alle persone quello che noi stessi abbiamo sentito e sperimentato con Dio - non teorie, idee brillanti, ma solo quello che abbiamo conosciuto di Dio. Questo è quello che fecero Mosè, Giosuè, Paolo e Pietro.

Quando gli Israeliti attraversarono il fiume Giordano, l'arca del patto era davanti a loro (3:15). Questa è un'illustrazione di Gesù Cristo che ci ha preceduto vincendo su tutto il peccato. Siamo ora chiamati a correre la corsa "fissando lo sguardo su Gesù"(Ebrei 12:1, 2). Quando i sacerdoti che stavano portando l'arca arrivarono al fiume Giordano, le sue rive traboccavano. Per fede i sacerdoti posarono i loro piedi nell'acqua, che cessò immediatamente di fluire da lontano. Allora gli Israeliti attraversarono il fiume. Nel frattempo i sacerdoti stavano al centro del fiume fino a che tutti passarono. Ancora una volta il letto del fiume era asciutto sotto i loro piedi!

Capitolo 4: Dopo aver attraversato, Giosuè disse, "Ora siamo entrati in Canaan. Ma non andiamo subito a combattere. Prima rendiamo grazie a Dio." Che fantastica lezione da imparare - inginocchiarsi, rendere grazie e lodare il Signore prima di ogni altra cosa. Giosuè ordinò di andare in mezzo al fiume e raccogliere 12 pietre (verso 8) , e farne un memoriale - così in futuro quando i figli avrebbero chiesto ai padri cosa fosse, i padri potevano raccontare del miracolo che Dio fece per i loro antenati separando le acque. Le cose che Dio ha fatto per noi devono essere condivise con i nostri figli così che anche loro possano avere fede.

Capitolo 5:5-9: Tutti i maschi Israeliti furono circoncisi a Ghilgal. Tutti questi uomini nacquero nel deserto e nessuno di loro era stato circonciso. C'erano Israeliti di 40 anni che nessuno aveva circonciso. Questa era una cosa piccola, ma era il simbolo del patto. Rappresentava infatti un taglio netto nella fiducia posta nella carne (Filippesi 3:3). Prima di andare in battaglia tutta la fiducia nella carne doveva essere eliminata. Questo era il primo passo. Non potevano vincere i giganti con le loro forze. Infine l'infamia d'Egitto gli fu tolta di dosso (verso 9) .

Capitolo 5:13, 14: Adesso il Capitano dell'esercito del Signore stava davanti a Giosuè. Notate che arriva solo dopo la circoncisione e dopo che "l'infamia d'Egitto fu tolta"(verso 9)! Questo Capitano era Gesù Cristo apparso in una visione. Giosuè pensò che fosse un uomo e chiese, "Sei tu dei nostri o dei nostri nemici?" La risposta data dal Signore è molto istruttiva: "Non sto da nessuna delle due parti. Io sono venuto per guidare l'esercito. Sei tu che devi venire dalla Mia parte."

Qualche volta diciamo, "Signore, sto andando lì. Ti prego vieni a benedirmi." Non lo farà. Dovremmo invece chiedere, "Signore, dove stai andando come Capitano dell'esercito del Signore? Dove vuoi che io vada come tuo soldato?" E il Signore risponderà, "Sto andando in tale posto. Vieni con Me." La vita Cristiana è così semplice. Non devo pianificare di andare di qua o di là e chiedere al Signore di venire con me. No. Dio non è il nostro servo. È il nostro Capitano.

Cambiate il vostro modo di servire il Signore e fatelo in questa maniera - vedrete risultati stupefacenti nel vostro ministero. Questo è quello che successe al mio ministero. In questo modo possiamo servire più efficacemente il Signore. Andremo dove il Signore ci ha già preparato il terreno per noi, piuttosto che andare dove il terreno non è ancora pronto, perdendo tempo e capendo solo dopo dieci anni di aver perso tempo e solo allora andare dalla parte giusta. Dio sa quale è il luogo migliore dove poterci usare. Aspettate le Sue indicazioni - sempre.

Vittoria, Sconfitta ed Inganno

Capitolo 6:2, "Ho già dato Gerico in mano tua". Questo è ciò che dobbiamo sapere quando andiamo a combattere Satana - che è già stato sconfitto sul Calvario, e che il Signore presto stritolerà Satana sotto i nostri piedi (Romani 16:20). Il Signore non disse a Giosuè "Tra sette giorni metterò Gerico in mano tua". No. Gli disse, "Ho già messo Gerico in mano tua. Solo va' e prendila."

Tutto quello che gli Israeliti dovevano fare, era marciare attorno alla città per 13 volte in sette giorni e poi suonare le loro trombe il settimo giorno. Questo marciare attorno alla città e gridare, sfortunatamente è degenerato in una tecnica che alcuni credenti adottano. È solo quando è il Signore a comandare queste cose, che allora queste cose hanno un valore. La nostra chiamata è quella di stabilire la vittoria del Calvario in qualsiasi posto andiamo. Dobbiamo confessare che Satana è stato sconfitto. "Hanno vinto Satana rivolgendo a Satana la parola della loro testimonianza, dicendo, 'Satana, tu sei stato sconfitto sulla croce'" - suonando le loro trombe (Apocalisse 12:11). Per me è una grande gioia ricordare frequentemente a Satana della sua sconfitta. So che a lui non piace sentirlo.

Ricordo una volta quando una donna è stata portata a casa mia per pregare. Le ho chiesto di accettare il Signore come suo Salvatore e di dire a Satana che è stato sconfitto sulla croce. Improvvisamente la signora ha urlato con una voce diversa dalla sua dicendo, " Non sono stato sconfitto sulla croce". Ho quindi realizzato che era un demone che mi stava parlando. Ho detto al demone, "Sei un bugiardo. Sei stato sconfitto sulla croce 2000 anni fa. Esci da lei nel nome di Gesù." Immediatamente il demone se ne andò. La signora era ora in grado di dire a Satana, "Satana, tu sei stato sconfitto sulla croce". Ho imparato una cosa quel giorno - al diavolo non piace che gli venga ricordata la sua sconfitta sulla croce. Ho quindi deciso di dirglielo spesso e d'insegnare ai credenti nel mondo di ripeterglielo regolarmente.

Quante volte avete detto al diavolo che è stato sconfitto sulla croce? Iniziate oggi. Ditegli spesso che è stato sconfitto sulla croce. Vi odierà per quello che state dicendo. Ma a me piace essere odiato dal diavolo, perché allora so che sono sulla giusta strada. Non abbiate paura di Satana. Sarete in grado di stritolare Satana sotto i vostri piedi attraverso la potenza di Dio, proclamandogli la parola della vostra testimonianza. Qui non vi sto insegnando una tecnica. Se non tenete pura la vostra coscienza e cercate di resistere a Satana, allora vi deriderà dicendo "Conosco Gesù, e so chi è Paolo; ma voi chi siete?" (Atti 19:15) . Quindi sottomettetevi prima a Dio e poi resistete al diavolo (Giacomo 4:7). "Sii forte e coraggioso" disse il Signore a Giosuè (Giosuè 1:7) .

Capitolo 7: Leggiamo della prima sconfitta che Israele subì in Canaan. Giosuè chiese al Signore perché Israele fosse stato sconfitto e il Signore rispose "C'è del peccato nell'accampamento". Un uomo aveva rubato qualcosa che era stato proibito. Dio lo aveva detto molto chiaramente, "In Gerico non dovete prendere nulla per voi stessi. La città con tutto quello che contiene sarà consacrata al Signore" (6:17) . Tutti gli Israeliti obbedirono tranne Acan (7:20). Quando finalmente fu preso ed esposto, Acan confessò di aver peccato. Vide un bel mantello di Babilonia in una casa e lo desiderò ( 'Scinear' è un'altra parola per dire Babilonia). Acan disse, "Ho visto, ho desiderato, ho preso, ho nascosto" (verso 21) - i quattro passi della tentazione. Questo è come pecchiamo anche noi e poi nascondiamo il nostro peccato. Acan fu poi lapidato a morte.

Quando Acan sentì che non era permesso portarsi via niente del bottino di Gerico, probabilmente pensò, "Se dopo aver ucciso questi giganti e catturato le loro città non riceverò niente per me, da qui a vent'anni finirò per essere povero. Perciò è meglio che ne prenda un poco per me." Non realizzò che il Signore a Gerico stava solamente mettendo alla prova gli Israeliti, per vedere se si fossero fatti prendere dall'avarizia. In Giosuè 8:2 leggiamo che il Signore disse al popolo che da quel momento avrebbero potuto prendere tutto il bottino della battaglia in Canaan e tenerselo! Che stolto Acan! Se solo avesse aspettato, avrebbe potuto avere tutto l'argento, l'oro e gli abiti che voleva. Ma mancò tutto questo perché non passò il test al quale Dio lo sottopose. Dio testerà anche voi per vedere se afferrerete qualcosa con avidità. Se lo farete, mancherete il meglio che Dio ha per voi, quello che ha progettato ed ha in serbo per voi per il resto della vostra vita. Mentre, se prima cercate il regno di Dio, Dio vi darà sempre tutto quello di cui avete bisogno.

Al Capitolo 8:26 leggiamo di come Ai fu sconfitta dopo l'uccisione di Acan. Dobbiamo mettere a posto le cose del passato prima di poterci muovere in avanti; altrimenti continueremo a essere sconfitti in tutte le "Ai" della nostra vita. Qui vediamo che Giosuè aveva alzato la sua lancia su Ai, proprio come Mosè aveva alzato la sua mano sulla cima del monte. I soldati combatterono e Ai venne sconfitta.

Ora, il grande pericolo che tutti noi affrontiamo dopo aver avuto una vittoria, è quello di compiacerci. Il momento in cui nella vita Cristiana iniziamo a rilassarci, siamo in pericolo di essere ingannati. È proprio questo quello che accadde a Giosuè (Capitolo 9). Alcuni Gabaoniti - che, essendo Cananei, dovevano morire - vennero a incontrare Giosuè (9:4). Agirono con astuzia fingendo di venire da un posto lontano, indossando vecchi abiti e calzari, e portando con loro pane duro e sbriciolato (9:5). Inoltre, adularonogli Israeliti. Siamo in grande pericolo quando le persone ci lusingano. L'inganno è molto vicino. Leggiamo al Capitolo 9:14 " La gente d'Israele non consultò il Signore". Giosuè credette a queste persone e stabilì con loro un patto per il quale non li avrebbe uccisi. Tre giorni dopo scoprirono che erano dei Cananei che avrebbero dovuto uccidere (verso 16). Ma a questo punto avevano già fatto un patto con loro e avrebbero dovuto mantenere la parola data.

Cosa possiamo imparare da questo incidente? È un avvertimento per noi, di stare attenti a non farci ingannare da coloro che ci lusingano e che vogliono entrare a far parte della chiesa con motivi sbagliati. La strada più sicura da prendere in questi casi è quella di consultare il Signore e di non agire secondo la nostra saggezza.

Soprattutto dobbiamo prestare grande attenzione subito dopo le grandi vittorie. Leggiamo nei vangeli di come immediatamente dopo un momento di molte guarigioni miracolose, Gesù si ritirava nei luoghi deserti a pregare, per dare tutta la gloria a Suo Padre (Luca 5:15, 16). Questo è un esempio per noi. Quando ci troviamo in pericolo di noncercare consiglio dal Signore? Quando siamo vittoriosi! Non certo quando siamo sconfitti! Siamo più in pericolo dopo una vittoria piuttosto che dopo una sconfitta. Di solito dopo una sconfitta ci avviciniamo al Signore perché abbiamo fallito in qualche modo nei Suoi confronti. È quando siamo vittoriosi da un po' di tempo, che allora siamo in pericolo di diventare orgogliosi spiritualmente.

Capitolo 10: quando cinque re attaccarono Gabaon, e i Gabaoniti cercarono l'aiuto di Giosuè, il Signore incoraggiò Giosuè dicendo "Non li temere, perché io li ho dati in tuo potere; nessuno di loro potrà resistere di fronte a te" (verso 8) . La parola era sempre "Li ho già dati" . La vittoria era una conclusione scontata ancor prima che la battaglia iniziasse. Questo è come anche noi dobbiamo andare in battaglia contro Satana. Satana e i suoi demoni non saranno in grado di resistere di fronte a noi. Le porte dell'inferno non prevarranno mai sulla chiesa del Dio vivente. Giosuè li affrontò e li sconfisse e "nessuno osava fiatare contro i figli d'Israele" (verso 21) . Poi Giosuè chiamò tutti gli uomini d'Israele e disse ai capi dei guerrieri che erano andati con lui "Mettete il piede sul collo di questi re" (verso 24). La Bibbia dice nella lettera ai Romani 16:20 " Il Dio della pace stritolerà presto Satana (non sul Calvario) sotto i vostri piedi". Gesù ha già sconfitto Satana sul Calvario. Ma oggi Satana verrà stritolato sotto i nostri piedi.

Gli ultimi giorni di Giosuè

Capitolo 13:1: Giosuè era anziano, molto in là con l'età e il Signore gli disse, "Rimane ancora una grandissima parte del paese da conquistare" . Era triste il fatto che non c'erano altri capi che poterono continuare il lavoro di Giosuè. Anche oggi nella Cristianità, gli uomini di Dio stanno morendo e c'è ancora così tanta terra da conquistare.

Al Capitolo 14:6-15, leggiamo che nonostante Caleb aveva 85 anni, la sua fede era ancora viva come 40 anni prima. Caleb chiese a Giosuè di dargli un terreno montuoso pieno di giganti, dicendo che li avrebbe cacciati via tutti. Quindi Giosuè gli diede il territorio di Ebron. Che sfida e che incoraggiamento per noi, vedere anche oggi uomini di Dio anziani, che come Caleb "hanno seguito pienamente il Signore"(verso 14), sono vincitori, e crescono sempre più forti nella fede anche in età avanzata!

In contrasto con l'esempio di Caleb, leggiamo la triste storia d'intere tribù d'Israele che non cacciarono i Cananei da molte aree in Canaan. Leggiamo tre volte che le tribù d'Israele "non scacciarono(o non riuscirono a scacciare)i Cananei"(15:63; 16:10; 17:12). Questa è un'illustrazione della stragrande maggioranza di Cristiani che non hanno scacciato peccati come la rabbia, il desiderio peccaminoso e l'amarezza - peccati dai quali Gesù è venuto per salvarci.

I capitoli restanti trattano il tema dell'occupazione del territorio di Canaan e di dove le tribù si stabilirono.

Al Capitolo 21:44 leggiamo queste fantastiche parole: "Il Signore diede loro pace da ogni parte; nessuno di tutti i loro nemici poté resistere davanti a loro." Questo è il riposo del quale leggiamo in Ebrei 4:8, 9 . Dice che il riposo e la vittoria in cui Giosuè guidò gli Israeliti era solo un'illustrazione del riposo (e della vittoria su tutti i peccati) in cui vuole portarci Gesù. Anche noi siamo chiamati a sforzarci di entrare in questo riposo affinché nessuno cada (Ebrei 4:1, 11).

Il Capitolo 21:45 dice, " Di tutte le buone parole che il Signore aveva dette alla casa d'Israele non una cadde a terra: tutte si compirono". Questa sarà anche la nostra testimonianza quando staremo con il Signore nell'eternità. Molti credenti scopriranno in quel giorno che non hanno sperimentato o goduto di molte promesse di Dio a causa della loro incredulità, proprio come i 600,000 Israeliti che morirono nel deserto. Ma quelli che hanno creduto (come Giosuè e Caleb) si rallegreranno in quel giorno, perché hanno vissuto e goduto di ogni singola promessa di Dio durante la loro vita terrena. Che rimpianto ci sarà nei cuori di molti credenti per la loro incredulità quel giorno. Poniamo quindi, con tutti i nostri cuori, la nostra fiducia nel Signore e aggrappiamoci a ogni Sua singola promessa, perché "tuttele promesse di Dio hanno il loro in Cristo; perciò pure per mezzo di lui noi pronunciamo l' Amen alla gloria di Dio"(2 Corinzi 1:20) .

Al Capitolo 22:10-34 troviamo una bella storia che mostra come possono essere rimossi i malintesi e scongiurati i conflitti, adottando il semplice metodo di parlare con l'altra parte faccia a faccia prima di criticarla o giudicarla. Le 2 tribù e mezza d'Israele che decisero di non entrare in Canaan ma di rimanere ad abitare sul lato orientale del Giordano, fecero un duplicato dell'altare di bronzo del tabernacolo e lo eressero al confine tra il loro paese e Canaan. Quando le altre 9 tribù e mezza videro questo, immaginarono subito che si trattasse di un atto di ribellione verso Dio. Ma prima decisero di chiarire la questione. Poi scoprirono che non si trattava neanche lontanamente di un atto di ribellione ma bensì un assicurarsi che le generazioni seguenti delle 9 tribù e mezza non avrebbero rigettato le generazioni delle 2 tribù e mezza per la loro decisione di vivere dall'altra parte del fiume. E la questione fu risolta pacificamente. C'è bisogno che tutti i Cristiani abbiano questo buon senso di ascoltare l'altra parte prima di arrivare alle proprie conclusioni sbagliate!

Al Capitolo 23, leggiamo il discorso di addio di Giosuè agli Israeliti. Sapeva che stava per morire. Quindi esortò gli Israeliti ad applicarsi risolutamente alla Parola di Dio e rimanere separati dalle altre nazioni pagane attorno a loro. Allora il Signore sarebbe stato con loro, e "un solo Israelita sarebbe stato in grado di scacciare 1000 nemici" (versi 6-10)!! Ma se si fossero compromessi, allora il Signore avrebbe compiuto le Sue minacce proprio come compì le Sue promesse - e li avrebbe distrutti (versi 14-16) .

Al Capitolo 24, Giosuè ripercorse brevemente la storia d'Israele dai tempi di Abraamo e gli ricordò della cura che Dio aveva avuto per loro in passato. Poi li esortò a "temere il Signore e servirlo con integrità e fedeltà" . Poi disse che qualsiasi decisione avessero preso, per quanto riguardava lui e la sua casa, avrebbero servito il Signore (versi 14, 15). Vediamo qui che Giosuè prese una decisione non solo per sé, ma anche per la sua casa. Giosuè era il capo della sua casa e decise che i suoi figli avrebbero adorato e servito solo il Signore. Non diede una scelta ai suoi figli, come invece fece con gli Israeliti. I capi Cristiani hanno prima bisogno di guidare le loro famiglie, e devono avere figli che seguono e servono il Signore.

Dio oggi ha bisogno di persone come Giosuè in tutto il mondo.


Capitolo 7
Giudici

IL RITORNO AL PECCATO E LA LIBERAZIONE

I

l libro dei Giudici descrive lo stato in cui si trovava il popolo d'Israele, cioè che era ritornato al peccato. Il ritorno del popolo al peccato avvenne subito dopo molti anni di grande trionfo che aveva sperimentato sotto la guida di Giosuè. Quello che impariamo qui è lo stesso di quello che abbiamo visto precedentemente e cioè che la condizione del popolo di Dio dipende dalla qualità dei suoi capi spirituali. Ogni volta che Israele era sotto la guida di buoni capi spirituali prosperava.

L'Importanza dei Buoni Capi Spirituali

La maggior parte dei capi spirituali nella Cristianità odierna non è abbastanza forte da tenere le persone di Dio sulla via dritta e stretta, perché non conoscono Dio e scendono a compromessi. Cercano di compiacere gli uomini e di essere popolari come Aronne (Esodo 32), per questo Dio non può sostenerli. Mosè e Giosuè non hanno mai voluto essere popolari.

"Il popolo servì il Signore durante tutta la vita di Giosuè e durante tutta la vita degli anziani che sopravvissero a Giosuè, che avevano visto tutte le grandi opere che il Signore aveva fatte in favore d'Israele." (2:7). Ma nel momento in cui Giosuè e gli anziani morirono, non c'erano uomini timorati di Dio che potevano rimpiazzarli. E quindi "anche tutta quella generazione fu riunita ai suoi padri; poi dopo quella, vi fu un'altra generazione che non conosceva il Signore, né le opere che egli aveva compiute in favore d'Israele" (verso 10). Non c'era nessuno che conosceva Dio.

Dopo molti anni in cui ho frequentato diversi gruppi Cristiani, devo dire che ho incontrato veramente pochi capi Cristiani che realmente conoscono Dio , e che possono dire come Elia, "Io sto davanti al Signore Dio." La maggior parte delle persone che oggi svolgono lavori Cristiani sono predicatori professionali. Studiano la Bibbia, arrivano al diploma, trovano qualcuno che li supporti e poi escono a "servire Dio". Ci può anche essere del sacrificio e dello zelo nelle loro vite. Ma lo zelo, il sacrificio e la conoscenza non servono a nulla se una persona non conosce Dio. I risultati statistici dei loro lavori saranno anche impressionanti, ma la qualità delle persone convertite sarà scarsa, perché queste persone non conoscono Dio. Potranno anche dire che hanno dei credenti nati di nuovo nella loro chiesa. Ma questi "credenti" sono discepoli di Cristo? C'è un'enorme differenza tra credenti spirituali e credenti carnali. Qualsiasi uomo di Dio sa che è meglio avere una piccola chiesa di credenti spirituali, piuttosto che una grande chiesa di credenti carnali. È come dire che è meglio avere poche lampadine da 1000-watt piuttosto che cento lampadine da zero watt.

Dobbiamo essere la luce del mondo. Ma l'intensità della nostra luce dipende da quanto conosciamo Dio. Se il capo spirituale non conosce Dio, allora neanche le persone nella chiesa conosceranno Dio. Potete studiare la Bibbia e insegnarla ai membri della vostra chiesa, e allora queste persone conosceranno la Bibbia. Ma questo è uguale all'insegnare chimica a scuola. Non li aiuterà a conoscere Dio. Le persone non possono andare da Dio ricevendo informazioni Bibliche. Potete conoscere Dio solo affrontando prove e test. Vi dovete umiliare in queste prove e dovete bramare di avere Dio nel vostro cuore. Così è come potete conoscere Dio; non stando seduti a un incontro in chiesa. Abbiamo certamente bisogno di conoscere le Scritture, ma dobbiamo andare oltre le Scritture e andare a conoscere Dio. "Il popolo di quelli che conoscono il loro Dio, mostrerà fermezza" (Daniele 11:32) . Gli Israeliti non conoscevano Dio e per questo "fecero ciò che è male agli occhi del Signore e servirono gli idoli di Baal"(2:11). Questo accadde perché Giosuè era morto e non c'era nessun capo spirituale timorato di Dio che potesse guidarli.

La storia della Cristianità degli ultimi 2000 anni è piena di esempi di uomini che Dio ha fatto sorgere per dare inizio a una chiesa o a un movimento che mentre erano in vita hanno condotto dei risvegli spirituali. Ma una volta morti, le loro chiese (o movimenti) sono decadute proprio come le chiese e i movimenti antecedenti. La nuova generazione continua ad avere la stessa dottrina dei loro fondatori e la stessa teoria della santificazione, ma non sono santi come lo erano i loro fondatori. Molti di loro affermano di aver ricevuto lo stesso "battesimo nello Spirito Santo" ricevuto dai fondatori; ma le loro vite e i loro ministeri non hanno la stessa unzione . Manca qualcosa. Il fondatore conosceva Dio, ma i seguaci conoscevano solo il fondatore. Quindi Dio ha dovuto far sorgere un altro uomo e iniziare qualcosa di nuovo.

I più grandi lavori che Dio ha fatto nella chiesa li ha sempre fatti attraverso dei singoli uomini che innalzò nelle diverse generazioni in diversi paesi. Attorno a questo uomo, Dio raccoglie poche persone che non sono interessate alla quantità ma alla qualità - per essere una pura testimonianza per Dio nella loro generazione. Io credo che l'India abbia bisogno di molti uomini e donne così. Nel libro dei Giudici, quando Dio non fu in grado di trovare un uomo, trovò una donna - Debora. Questo è un incoraggiamento per tutte le sorelle. Quando Dio può trovare un uomo che si consegna pienamente a Dio, Dio inizierà a usarlo nella misura di quanto quest'uomo si è arreso. Non tutti i capi spirituali hanno la stessa qualità, perché non tutti si sono arresi ugualmente a Dio. Il libro dei Giudici descrive alcuni capi spirituali scelti da Dio, però nessuno di loro ha avuto le stesse qualità di Mosè o di Giosuè. Gedeone, per esempio, era un buon uomo unto da Dio quando iniziò, ma verso la fine della sua vita peccò d'idolatria. Dunque vediamo che il libro dei Giudici ha un messaggio molto importante per i giorni nostri.

Modificare i Comandamenti di Dio

Israele fallì nel conquistare i Cananei; e il Signore gli disse, (2:1, 2) "Io vi ho fatti salire dall'Egitto e vi ho condotti nel paese che avevo giurato ai vostri padri di darvi. Avevo anche detto 'Non farete alleanza con gli abitanti di questo paese e demolirete i loro altari'. Ma voi non avete ubbidito alla Mia voce."

Gli Israeliti seguirono i loro ragionamenti - proprio come fanno molti predicatori Cristiani di oggi, che non predicano completamente la volontà di Dio, ma modificano la Parola di Dio adattandola alle loro congregazioni, all'epoca e alla cultura in cui vivono.

Anche gli Israeliti modificarono i comandamenti di Dio. Così Dio disse, "Io non scaccerò i vostri nemici." Se anche voi agite in questo modo non vincerete sul peccato e vivrete tutta la vita con i vostri problemi. "Queste persone saranno tanti nemici contro di voi e i loro dei saranno per voi un'insidia" (2:3) . Quando i figli d'Israele sentirono questo, piansero e offrirono sacrifici, ma non cambiarono nel loro cuore.

Molti Cristiani vengono smossi da messaggi come questi, piangono, digiunano e pregano; ma non cambiano. Tornano molto presto al vecchio modo di vivere perché i loro capi spirituali li guidano nella direzione sbagliata. Ce ne sono veramente pochi che dicono, "Io voglio conoscere Dio e voglio vivere secondo gli standard della Parola di Dio, non secondo gli standard predicati dal mio capo spirituale." Voi predicatori, Dio vi vuole portare al livello di Mosè e di Giosuè, in grado di guidare un numero di persone nella vostra località alla completa verità di Dio. Se volete essere un uomo così, allora non siate come gli Israeliti descritti in questo libro. Siate un uomo o una donna di Dio che conosce Dio.

I Sette Cicli della Ricaduta nel Peccato ed i Tredici Giudici

Nel libro dei Giudici, dal Capitolo 3 al 16, leggiamo di 13 Giudici che Dio scelse. Il quattordicesimo giudice fu Samuele di cui leggiamo in 1 Samuele. I nomi della maggior parte dei giudici non sono molto conosciuti[1].

Il primo giudice era un uomo che si chiamava Otniel che era il genero e nipote di Caleb (3:9). Qui dice "lo Spirito del Signore venne su di lui ed egli fu giudice d'Israele" (3:10) . Questo si è verificato spesso nel libro dei Giudici. Lo Spirito del Signore venne su Gedeone e su Sansone per equipaggiarli a guidare il popolo di Dio (6:34; 14:6). Era solo l'unzione dello Spirito che gli permetteva di governare Israele. Anche oggi, solo ed esclusivamente quell'unzione può aiutarci a guidare e portare il popolo di Dio sulle nostre spalle.

Possiamo anche essere nati di nuovo, e questo è certamente un lavoro dello Spirito Santo. Ma dobbiamo comunque conoscere lo Spirito del Signore che viene su di noi donandoci la potenza per servire il Signore. Non siate soddisfatti di un'esperienza emozionale che avete avuto durante qualche riunione. Non siate nemmeno soddisfatti con il parlare in lingue. Potete parlare in lingue ma non essere riempiti con lo Spirito Santo. Non siate mai soddisfatti senza la potenza dello Spirito Santo. Non potrete mai e poi mai svolgere il lavoro di Dio senza la potenza dello Spirito Santo. Anche Gesù, che visse una vita perfetta per 30 anni - Colui che era nato dallo Spirito, Colui che aveva vissuto in obbedienza allo Spirito Santo per 30 anni - ha dovuto essere unto dallo Spirito Santo per andare e servire Suo Padre. Quando pregò al fiume Giordano, lo Spirito di Dio venne su di Lui. Seguite il Suo esempio. Qualsiasi tipo di conoscenza o quantità di doni naturali non potranno mai essere dei sostituti di questa unzione. E noi abbiamo bisogno di vivere costantemente sotto questa unzione. L'esempio di Sansone è per noi un tragico promemoria di come possiamo essere unti in un determinato momento, e in seguito perdere questa unzione.

Durante i 40 anni in cui Otniel governò in Israele ci fu pace (3:11). Ma quando Otniel morì. Ancora una volta i figli d'Israele fecero male agli occhi del Signore. Quando gli Israeliti fecero del male allora il Signore permise che vennero ridotti in schiavitù dal re di Moab per 18 anni (3:14).

Nel libro dei Giudici vediamo sette di cicli come questo - il ritorno al peccato, seguito dalla punizione, seguito da Dio che fa sorgere un giudice per liberarli. Molti credenti vivono in questo ciclo per tutta la loro vita - il ritorno al peccato, il ravvedimento, la liberazione e poi il ritorno al peccato e tutto di nuovo da capo, ancora e ancora… Continuano a girare in tondo, in un ciclo senza fine. Vanno a una riunione, vengono risvegliati e poi si dedicano a quello detto. Ma quando termina l'incontro del risveglio spirituale, il loro ritorno al peccato è imminente. Un altro giorno, un predicatore diverso dal precedente che ha ricevuto l'unzione, guida un incontro e vengono nuovamente smossi.

È forse questa la volontà di Dio, cioè che continuiamo a vivere in questo ciclo senza fine? Certo che no! Oggi possiamo avere sempre lo Spirito Santo con noi. A quei tempi lo Spirito scendeva solo su un capo spirituale, e ogni persona dipendeva da questo capo. Ma oggi non è così. Oggi possiamo tutti ricevere lo Spirito e non dobbiamo dipendere da nessun predicatore per essere scossi e risvegliati. Possiamo avere sempre il fuoco di Dio che arde nei nostri cuori.

Dopo 18 anni di schiavitù sotto il re di Moab gli Israeliti gridarono al Signore (verso 15). E Dio fece sorgere un altro liberatore - Eud. Era il secondo giudice. Mi sono chiesto perché gli Israeliti aspettarono 18 anni prima di gridare al Signore per essere liberati dalla schiavitù. Perché non hanno pianto durante il primo mese di schiavitù? Perché anche oggi una persona vive sconfitta dal peccato per 18 anni (o anche 40 anni in alcuni casi), prima di cercare la vittoria sul peccato? Non so il perché. Ma succede così.

Eud sottomise Moab e il paese ebbe pace per 80 anni (verso 30). Ma poi ritornarono di nuovo al peccato e Dio fece sorgere Samgar che uccise 600 Filistei con un pungolo da buoi. Quest'impresa fu certamente resa possibile solo dall'unzione dello Spirito; come avvenne più tardi con Sansone.

Poi, ancora una volta, i figli d'Israele fecero male agli occhi del Signore e il Signore li diede nelle mani di Iabin, re di Canaan. I Cananei, popolo che gli Israeliti avrebbero dovuto sterminare, ora avevano un re e governavano su di loro! I credenti sono chiamati a governare sul peccato; ma nella maggior parte dei casi è il peccato a governarli.

Iabin aveva 900 carri di ferro e oppresse Israele per 20 anni. Poi gridarono al Signore e il Signore fece sorgere Debora come loro giudice (4:3, 4) .

Le Donne come Capi Spirituali

Dio nomina anche delle donne come capi spirituali del Suo popolo? La prima scelta di Dio cade sempre su di un uomo - per due motivi, come dice in 1 Timoteo 2:12-14. Primo, perché Adamo fu creato per primo, ed Eva fu creata come aiuto per Adamo. Secondo, perché Eva fu sedotta e peccò per prima. Per questo motivo il Signore attraverso Paolo dice: "Non permetto alla donna di usare autorità sull'uomo nella chiesa." Una donna può guidare e insegnare ai figli nella classe della scuola domenicale e ad altre donne. Può anche insegnare ai suoi figli a casa. Ma non può essere un'anziana nella chiesa. Questa è la perfetta volontà di Dio. Nel libro d'Isaia, Dio dice che le cose sono davvero in uno stato patetico quando il suo popolo viene guidato dalle donne (Isaia 3:12).

Ma cosa avrebbe dovuto fare Dio quando vide che tutti gli uomini in Israele (o in una chiesa) erano pigri, lenti e codardi? Anche oggi Dio fa sorgere una "Debora". Negli anni Dio ha fatto sorgere molte "Debora" nella Cristianità per essere Sue serve - e io voglio lodare Dio per ciascuna di loro. Dio ha potentemente usato donne come missionarie, come scrittrici per salvare anime e costruire il corpo di Cristo. Quando Dio non può trovare un uomo - userà una donna, in ogni ministero. Questo è quello che impariamo da Debora.

La promessa nell'epoca del nuovo patto è: "Io spanderò il Mio Spirito sui vostri figli e le vostre figlie , anche sui Miei servi - entrambi, uomini e donne - profetizzeranno (entrambi)"(Atti 2:17, 18) . Filippo aveva 4 figlie non sposate - tutte fecero loro questa promessa di Dio e profetizzarono (Atti 21:9) .

Anche se le donne non sono chiamate a essere anziane o a insegnare, possono comunque profetizzare ("edificare, esortare e consolare" - 1 Corinzi 14:3) e pregare per edificare la chiesa, 1 Corinzi 11:5 è molto chiaro a riguardo.

Debora era una profetessa (4:4). Sotto il nuovo patto non ci sono profetesse. Ma sotto il vecchio patto sì. Debora era la moglie di Lappidot. Lappidot non impedì a sua moglie di essere un giudice. Stava seduto a fianco a lei con uno spirito docile e tranquillo e la incoraggiava nel suo ministero! Magari aiutava anche nella gestione dei figli a casa. Dio non poté usare Fratello Lappidot, allora usò sua moglie.

Negli Atti degli Apostoli, leggiamo di una coppia - Aquila e Priscilla. Sembra come se Priscilla conoscesse Dio e le Scritture meglio di suo marito Aquila. Lo dico perché le cinque volte in cui vengono nominati, ci si riferisce a loro come "Priscillae Aquila", e non "Aquila e Priscilla" (Atti 18:18, 26; Romani 16:3; 2 Timoteo 4:19)! Quest'ordine ha significato. È un dato di fatto che ci sono molte mogli che conoscono Dio e le Scritture più dei loro mariti.

Priscilla, era una fantastica sorella che sapeva come sottomettersi a suo marito Aquila. Quando una volta sentì Apollo parlare nella sinagoga e realizzò che non aveva compreso pienamente la verità, lo invitò a casa e con suo marito si sedettero a spiegare ad Apollo la via di Dio, e questo rivoluzionò il ministero di Apollo (Atti 18: 24-28) . Priscilla non si alzò nella sinagoga per correggere Apollo. No. Lo invitò a casa. Questo è un bell'esempio di una sorella che conosce il suo posto come donna, ma che ha l'unzione di Dio sulla sua vita per benedire anche gli uomini. Alla fine, Apollo diventò un collaboratore dell'apostolo Paolo. Ma la prima a metterlo sulla strada giusta fu una donna - Priscilla!

Abitualmente Debora sedeva sotto una palma e i figli d'Israele salivano da lei per le controversie giudiziarie (4:5). Mentre Debora giudicava Israele forse suo marito Lappidot era a casa a cucinare. Dio ha dovuto agire in questo modo perché tutti gli uomini d'Israele erano degli effeminati. Poi Debora chiamò l'uomo più coraggioso d'Israele, Barac, per guidare Israele in guerra. Lei riconosceva i suoi limiti e sapeva, che da donna, non era in grado di andare a combattere. Aveva bisogno di un uomo, proprio come Priscilla sapeva di aver bisogno di Aquila.

Debora disse a Barac, "Prendi con te 10,000 uomini, vai e combatti contro Sisera ed il Signore li darà nelle tue mani"(4:6, 7). Questa era una profezia del Signore molto chiara e specifica. Ma cosa rispose l'uomo più coraggioso d'Israele? Barac disse, "Sorella, se vieni con me, andrò. Per favore vieni con me" (4:8) . Aveva paura di andare senza di lei! Debora acconsentì ad accompagnare Barac. Quanto era effeminato l'uomo più coraggioso d'Israele! Rappresentava bene tutti gli altri. Ma visto che Barac era molto effeminato, Debora gli disse, "L'onore di aver ucciso Sisera non andrà a te. Andrà a una donna." E infine fu proprio una donna, Iael, a uccidere Sisera (4:22) .

Qui troviamo una lezione per tutti gli uomini. Dio è deluso quando non può trovare un uomo per guidare il Suo popolo. Ma il lavoro di Dio non verrà fermato solo perché gli uomini falliscono. Al loro posto Dio userà le donne. Dio, nei secoli, in tutto il mondo, ha usato le donne per svolgere il Suo lavoro. Dio non si limita a utilizzare gli uomini per far sì che il Suo lavoro sia compiuto.

Dopo che Israele fu liberato da Sisera, Debora e Barac cantarono un cantico. È conosciuto come il "Cantico di Debora e Barac."(Capitolo 5). Al Capitolo 5:16 leggiamo di diverse tribù che vennero a combattere. E al Capitolo 5:23 leggiamo, "Maledite Meroz". Perché gli abitanti di Meroz dovevano essere maledetti? Perché non fecero nulla. Non commisero alcun peccato, ma non fecero nulla. Non andarono a combattere per il Signore quando il nemico stava arrivando.

Magari non avete commesso nessun peccato. Ma se non andate ad affrontare la battaglia spirituale, a combattere per il Signore, state peccando. È un peccato stare seduti a far niente mentre gli altri stanno combattendo la battaglia del Signore. Non è un peccato che si compie , ma è un peccato per omissione.

Ci sono due tipi di peccati - i peccati che si commettono e i peccati che si omettono. I peccati commessi sono quelli in cui facciamo qualcosa di sbagliato. I peccati di omissione sono quelli in cui non abbiamo fatto nulla, quando avremmo dovuto fare qualcosa. Nella parabola del buon Samaritano, il sacerdote e il Levita non fecero nulla. Il loro era il peccato di Meroz. Quando ci fu bisogno di guerrieri a combattere per il Signore, Meroz non fece nulla. Quindi se non supportate i guerrieri del Signore e non andate anche voi in battaglia, state peccando.

Gedeone ed il Suo Esercito

Poi gli Israeliti ebbero pace per 40 anni (4:31). Ma la nuova generazione peccò come i loro padri - questa volta il Signore permise ai Madianiti di prendere in schiavitù Israele per sette anni.

Poi Dio fece sorgere Gedeone per liberarli. La Parola di Dio dice, "Lo Spirito del Signore rivestì Gedeone" (6:34). Lo Spirito Santo scese su Gedeone come se fossero i vestiti che portava. A questo punto Gedeone, rivestito di potenza ebbe autorità, soffiò la tromba e uscì in battaglia. A combattere con lui uscirono 32,000 persone. Il Signore però disse che erano troppo numerosi (7:2). Dio non li voleva tutti perché non tutti amavano Dio con tutto il loro cuore. Perciò Gedeone disse a tutti quelli che avevano paura di andarsene a casa.

Questo è quello che il Signore dice anche a noi: "Avete paura del diavolo? Allora andatevene a casa. Avete paura che qualcuno vi chiami 'Belzebù', 'eretico', o 'falso profeta'? Allora andatevene a casa. Non perdete il vostro tempo servendo il Signore".

22,000 uomini andarono a casa quel giorno. Ne rimasero 10.000 (7:3) . Dio disse che anche quelle persone erano troppe. Pure tra queste persone non tutti erano presenti con tutto il cuore. La maggior parte di queste persone cercava il proprio interesse e doveva quindi essere rimossa. "Falli scendere all'acqua dove io li testerò", disse il Signore(verso 4). Quando arrivarono all'acqua, la maggior parte di quelle persone si dimenticò del nemico e mettendosi in ginocchio buttò la testa sott'acqua e iniziò a bere. Molti cristiani sono così. Quando vedono le cose attraenti del mondo, dimenticano tutto ciò che riguarda il Signore e le Sue battaglie, e si buttano a capofitto nel desiderio bramoso di ricchezza. In quel giorno 9,700 soldati di Gedeone furono squalificati.

Ne rimasero solamente 300. Questi uomini, una volta arrivati all'acqua, rimasero in allerta vegliando sul nemico, raccogliendo con le loro mani giusto l'acqua necessaria per placare la loro sete. Questo rappresenta i fedeli che utilizzano soldi e le cose materiali, ma non ne sono sopraffatti. Lavorano fedelmente per guadagnarsi da vivere, ma passano il resto del loro tempo a fare quello che possono per il Signore. Dio dice, "Queste sono le persone che voglio". E in quell'esercito, quel giorno ne rimasero solo 300 - meno dell'1% dei 32.000 soldati che c'erano in partenza. La percentuale è sempre bassa, perché la via per la vita è stretta e pochi la trovano. Solo 2 di 600,000 - Giosuè e Caleb - entrarono nella terra promessa. Ma il Signore è contento di queste poche persone.

Al Capitolo 7:16, leggiamo che Gedeone divise il suo esercito in tre schiere da 100 uomini ognuna. Ogni uomo portava una tromba e una brocca vuota con all'interno una fiaccola. Spezzarono le brocche affinché si vedesse la luce e suonarono le trombe. Questa è una rappresentazione di come dovrebbe essere la nostra vita e il nostro ministero. Siamo tutti dei vasi di terracotta ma "abbiamo il tesoro della Gloria di Dio all'interno del nostro vaso di terra" (2 Corinzi 4:6, 7) . Questi vasi di terra però devono essere rotti attraverso molte prove - "la morte di Gesù" - prima che la luce possa essere vista dagli altri (2 Corinzi 4:7-11) . Altrimenti, la luce sarà nascosta per sempre dentro di noi. Quando Paolo scrisse questo, stava pensando all'esercito di Gedeone, che portavano questi vasi di terracotta con all'interno una luce che divenne visibile solo una volta rotti i vasi. Dio cerca di romperci attraverso molte circostanze, affinché la luce della vita di Cristo dentro di noi possa brillare. Suonare la tromba è un immagine del nostro proclamare la Gloria del Signore e la Sua Parola senza vergogna. Dio oggi è in cerca di uomini e donne così.

Prima che Gedeone andò in battaglia il Signore gli disse "Se vuoi un po' di coraggio in più, scendi di notte all'accampamento del nemico ed ascolta quello che dicono"(7:10, 11) . Quando Gedeone scese sentì che i nemici avevano paura di lui e di tutto il suo esercito. Se oggi andate nell'accampamento del diavolo ad ascoltare, sentirete che sono impauriti di Gesù e di coloro che lo seguono. Questo dovrebbe incoraggiarci ad affrontare la battaglia contro Satana. Il diavolo è impaurito di Gesù Cristo - ed ha realmente paura anche di noi - se siamo veri discepoli. Perciò smascheriamo il suo inganno, ogni volta che cerca di spaventarci.

Anche la fedeltà di Gedeone nel Signore non durò. Questa è la storia triste di molti che sono partiti bene - sia durante l'antico patto, sia oggi. Gli Israeliti volevano che Gedeone regnasse su di loro e lui disse, "No, Io non regnerò su di voi, né mio figlio regnerà su di voi. Il Signore regnerà" (8:22, 23) . Questo suona molto spirituale. Ma ascoltate quello che dice nella frase subito dopo. Egli disse, "Vi chiedo che ciascuno di voi mi dia gli anelli del suo bottino" (8:24). Quindi tutti gli Israeliti diedero i loro pendenti d'oro e Gedeone ricavò 1700 sicli (circa 20 chilogrammi) di oro più molti altri ornamenti e vesti costose (8:26). Gedeone divenne multi milionario in un giorno, proprio come oggi molti predicatori che diventano milionari raccogliendo le decime e le offerte dal loro gregge e portando tutto a casa propria! Gedeone usò parte dell'oro per fare un efod, che diventò un idolo per tutto Israele (8:27).

Così questo grande uomo ritornò al peccato. È il modo in cui un uomo conclude la sua vita che importa, non il modo in cui la inizia. Il premio per ogni gara, è per coloro che finiscono bene e non per coloro che partono bene (1 Corinzi 9:24). Ci viene comandato di "considerare la fine della vita delle persone" (Ebrei 13:7) . Molti dei predicatori, potentemente usati da Dio all'inizio, sono ritornati al peccato come Gedeone ed hanno finito la loro vita correndo dietro ai soldi e alle proprietà! Avendo perso l'unzione, spendono i loro ultimi giorni a raccogliere oro e orecchini per i loro figli! Fatemi dire a quanti di voi sono partiti bene:

Imparate la lezione da Gedeone e dagli altri uomini per evitare che lo stesso accada anche a voi. Non potete servire Dio e i soldi. Che contrasto benedetto vediamo in persone come Samuele che alla fine della loro vita possono dire, "A chi ho preso il bue? A chi ho preso l'asino? Chi ho oppresso?"(1 Samuele 12:3) . Come lui, anche Paolo ha potuto dire alla fine della sua vita, "Non ho desiderato né l'argento, né l'oro, né i vestiti di nessuno… né abbiamo mangiato gratuitamente il pane di nessuno…. Non abbiamo sfruttato nessuno" (Atti 20:33; 2 Tessalonicesi 3:8; 2 Corinzi 7:2) . Che testimonianza per un predicatore! Seguite l'esempio di uomini come Samuele e Paolo.

Dopo questo, nel libro dei Giudici, leggiamo di altri capi - Abimelec, Tola, Iair, Iefte, Ibsan, Elon e Abdon.

Iefte fu un uomo che mantenne la sua parola e offrì sua figlia a Dio e rimase nubile per tutta la sua vita, perché suo padre aveva fatto un voto a Dio (11:35) .

Sansone e la Sua Sconfitta

Arriviamo poi al tredicesimo giudice - Sansone. Al Capitolo 13 leggiamo della famiglia di Manoà che non aveva figli. Un giorno l'angelo del Signore apparve alla moglie di Manoà, dicendole che avrebbe partorito un figlio che sarebbe dovuto crescere come un Nazireo. Poi nacque Sansone. Il Signore lo benedisse e lo Spirito del Signore cominciò a muoversi su di lui (13:25). Aveva ricevuto l'unzione - questo era il segreto della sua potenza.

Sfortunatamente però, molto presto nella sua vita, anche Sansone ritornò al peccato. Ogni volta che vedeva una bella donna, non era in grado di controllare i suoi desideri. Dimenticava tutto quello che riguardava la Sua chiamata per servire il Signore e seguiva quella donna - se Ebrea o Pagana non faceva alcuna differenza, l'importante era la sua bellezza! Questa fu la sua debolezza per tutta la sua vita. Senza dubbio Dio lo usò; ma aveva una grande debolezza per le belle donne - come molti predicatori oggi. Il comportamento di Sansone è in netto contrasto con il comportamento di Giuseppe. Giuseppe visse prima che venne data la Legge e ricevette meno rivelazioni sulla via di Dio, di quelle che invece ricevette Sansone. Nonostante questo rimase ripetutamente fedele a Dio - diventando quindi un esempio eccezionale per i giovani uomini per migliaia di anni. Dall'altra parte, Sansone, diventò un eccezionale avvertimento per tutti gli uomini per migliaia di anni!

Al Capitolo 14:5, 6, leggiamo che "Sansone scese a Timna e un leoncello gli venne incontro ruggendo, e lo Spirito del Signore investì Sansone che prese il leone e lo squartò in pezzi." Fece a pezzi quel leone come noi stracciamo un foglio di carta. E lui era così umile che non raccontò a nessuno di quanto accaduto - nemmeno a suo padre e sua madre. Sansone sapeva che era stata la potenza dello Spirito Santo a permettergli di fare questo.

Al Capitolo 14:10, leggiamo che il padre di Sansone scese a Timna per incontrare la donna Filistea che piaceva a Sansone, e la sposò a Sansone. Questo era una netta disobbedienza alla Legge di Dio che chiaramente diceva che un Israelita non avrebbe mai dovuto sposare una persona non Israelita. La vita di Sansone era una vita tra alti e bassi - alcune volte alti, ma per la maggior parte bassi. Leggiamo al Capitolo 16:1 che scese a Gaza, vide una prostituta e commise fornicazione con lei. Quando fu preso, divelse i battenti della porta della città e se ne andò portandoli in spalla! Più tardi incontrò un'altra donna Filistea di nome Dalila e si innamorò di lei (16:4) . Dio deve aver parlato alla sua coscienza molte volte. Ma Sansone non ascoltava. Probabilmente si rallegrava del fatto che Dio lo stava usando - proprio come molti predicatori oggi. Molti verranno al Signore nell'ultimo giorno a ricordargli di quando Lui li ha usati in diversi ministeri. Ma il Signore getterà tutti loro all'inferno, perché hanno vissuto nel peccato nelle loro vite private (Matteo 7:22, 23). Se continuiamo a rigettare gli avvertimenti gentili di Dio alla nostra coscienza, anche noi possiamo distruggerci come si sono distrutti quei predicatori.

Alla fine Sansone appoggiò la sua testa sulle ginocchia di Dalila e le svelò il segreto della sua forza. Lei gli tagliò subito i capelli e questa fu la fine del suo ministero. Che tragedia! Un uomo che era stato un così potente liberatore, fu reso schiavo dai propri desideri e dalle proprie passioni. Paolo dice in 1 Corinzi 9:27, "È possibile per me, predicare agli altri ed essere io stesso squalificato, se non tengo in schiavitù il mio corpo" . La "Living Bible" parafrasa questo verso così, "facendo fare al mio corpo quello che deve fare, e non quello che vuole fare". Questo significa che dovremmo fare mangiare al nostro corpo quello che dovrebbe mangiare e non quello che vuole mangiare; dormire quanto dovrebbe dormire e non quanto vuole dormire. Dobbiamo controllare i nostri occhi in modo che vedano quello che dovrebbero vedere e non quello che vogliono vedere. Dobbiamo controllare la nostra lingua in modo che dica quello che dovrebbe dire e non quello che vuole dire.

Se non controlliamo le passioni del nostro corpo, magari predicheremo bellissimi messaggi e saremo ugualmente cacciati via dal Signore nell'ultimo giorno. Tanto dipende dal riuscire a disciplinare le passioni del nostro corpo. Questo è il messaggio che ricaviamo dalla storia di Sansone, che aveva un fantastico ministero che benedisse molte persone. Ma alla fine fu squalificato. Molti grandi predicatori sono caduti come prede di belle donne. Non siate impressionati dai doni che questi uomini esercitano o dalla grandezza delle loro organizzazioni!! Come abbiamo visto nel libro del Levitico, un capo spirituale che cade nel peccato è molto più grave di un credente normale che commette lo stesso peccato. A chi più è stato dato, più verrà richiesto.

Se non siete fedeli nella vostra relazione con le persone dell'altro sesso, non disonorate il nome di Dio cercando di essere un anziano o un capo spirituale. Non ingannate le persone facendo credere che siete un uomo di Dio se vivete nel peccato. Se continuate a vivere così, Dio un giorno vi esporrà pubblicamente. Magari pensate di essere abbastanza furbi da nascondere il vostro peccato. Ma non siete abbastanza furbi per Dio. Vi esporrà più di quanto siate mai stati esposti fino a ora.

Al Capitolo 16 leggiamo di come Sansone perse la sua potenza e gli furono cavati gli occhi. Quando i predicatori seguono le donne, è questo quello che succede: perdono la loro visione spirituale. Non riescono più a vedere chiaramente. Potranno magari essere ancora evangelici nelle loro dottrine, e in grado di predicare eloquentemente. Ma la loro visione spirituale se ne è andata.

Sansone diventò uno schiavo. Ma sia lodato Dio, che verso la fine della sua vita Sansone ha avuto abbastanza senno per riconoscere il suo peccato. Si pentì e alla fine con la sua morte, uccise molti Filistei (Giudici 16:23-31) .

La storia di Sansone è la storia di due leoni - uno all'esterno e uno all'interno del suo cuore. Sansone era in grado di vincere il leone esterno, ma non fu in grado di conquistare quello interno . Questo ci insegna che il leone del desiderio sessuale è molto più forte e deve essere più temuto di ogni altro leone esterno. Cosa fareste se un leone dovesse corrervi incontro in una foresta? Vi girereste e scappereste. Fate lo stesso quando vedete il leone del desiderio venire verso di voi? La Bibbia ci esorta a "fuggire dall'immoralità"(1 Corinzi 6:18). Questo è l'unico modo per vincerlo - non avvicinatevi a questa tentazione. Non avvicinatevi mai a donne che vi tentano. Evitate le donne seducenti come evitereste dei leoni affamati.

Sansone ha vissuto sotto l'antico patto. Quindi nessuno può utilizzare oggi l'esempio di Sansone come scusa per la propria immoralità. Sansone non aveva il Nuovo Testamento, ha vissuto prima della Croce sul Calvario, non aveva un Esempio come noi lo abbiamo in Gesù oggi, e soprattutto, non poteva ricevere lo Spirito Santo come Aiutante dentro al suo cuore, privilegio che abbiamo noi oggi. La strada per il luogo santissimo in comunione con il Padre non era ancora aperta a quel tempo. Sansone non aveva nemmeno la benedizione della comunione divina. Tutto questo lo abbiamo oggi. Perciò non abbiamo scuse per vivere nel peccato.

Ogni Cosa era Giusta ai Loro Occhi

Ai Capitoli dal 17 al 21, leggiamo dell'idolatria, l'immoralità e le guerre tra gli Israeliti, che rivelano lo stato degradato di una nazione che Dio aveva scelto per essere i Suoi rappresentanti sulla terra. Ma erano scesi al livello di Sodoma e Gomorra.

Al Capitolo 17:7-13 vediamo il primo caso nella Bibbia di un predicatore di professione, disposto ad andare ovunque avrebbe ricevuto il miglior stipendio. Ecco un Levita che acconsentì di servire da predicatore al miglior offerente. Arrivò un uomo d'affari che gli offrì un buono stipendio, un completo nuovo all'anno, vitto e alloggio. Il predicatore firmò immediatamente il contratto! L'uomo d'affari che lo pagava, pensava ora di essere certamente benedetto da Dio perché aveva assunto un predicatore diplomato dalla scuola dei Leviti!! Quanto è simile a quello che vediamo succedere oggi. Uno potrebbe pensare che si tratti di una storia del ventunesimo secolo! La ragione per questo stato patetico delle cose è data nel verso immediatamente precedente alla descrizione di quanto accaduto, "Ognuno faceva quello che gli pareva meglio"(17:6) .

Questo verso riassume tutto quello che accadde in Israele nel periodo dei giudici. E quindi questa affermazione, è giustamente ripetuta come ultimo verso del libro, "In quel tempo, non c'era re in Israele; ognuno faceva quello che gli pareva meglio" (21:25) .

Questo era il modo in cui vivevano gli Israeliti a quel tempo. Ed è anche il modo in cui vivono molti Cristiani oggi. Gesù non è il Re delle loro vite e quindi fanno ciò che si sentono di fare. Spendono i loro soldi come vogliono e vivono come vogliono. I predicatori vanno dove possono trovare lo stipendio maggiore. Vivono tutti senza alcun riferimento alla volontà di Dio o al progetto perfetto di Dio per le loro vite.

Oggi Dio ci ha dato Gesù Cristo come nostro Esempio. Se non lo seguiamo come nostro Signore e nostro Re, anche noi possiamo finire come gli Israeliti descritti nel libro dei Giudici.



[1] La cronologia dei giudici si trova a pagina ???? (For Onesimus: page 145 TTB - margin).


Capitolo 8
Rut

LA SCELTA SOVRANA DI DIO

I

l libro di Rut è una storia interessante, perché parla di una donna Moabita. Rut non era Ebrea. Come abbiamo già visto, Moab, era uno dei figli di Lot nato dall'adulterio che lo stesso Lot aveva commesso con la sua figlia. Da questo incesto nacque una razza chiamata i Moabiti. Tra questi Moabiti c'era una giovane donna di nome Rut. Aveva veramente una brutta eredità. Nonostante questo divenne la bisnonna di Re Davide, quindi nella linea genealogica di Gesù Cristo. Qui vediamo l'amore che Dio ha per i figli nati dalla fornicazione o dalle relazioni incestuose.

Alcuni di voi possono avere una pessima eredità familiare, o aver vissuto una vita malvagia in passato. Magari vostra madre non era sposata quando siete nati. Oppure era una prostituta. O magari siete nati da un incesto. Non importa. Gli uomini potranno rigettarvi e disprezzarvi, ma Dio no. Potete ancora diventare santi. Questo è l'incoraggiamento che riceviamo dal libro di Rut. Dio non la condannò a causa della sua provenienza.

Dio diede agli Israeliti una legge che diceva, "Il Moabita non entrerà nell'assemblea del Signore; nessuno dei loro discendenti, neppure alla decima generazione, entrerà nell'assemblea del Signore" (Deuteronomio 23:3). Ma nel caso di Rut Dio aggirò quella legge. Dio guardò il cuore di Rut e vide che sinceramente Lo stava cercando - quindi Dio accettò Rut senza riserve. Dio ha tutto il diritto di aggirare le Sue leggi cerimoniali quando vede un cuore sincero - ed è quello che fece in questo caso. Davide, il pronipote di Rut, divenne un uomo secondo il cuore di Dio . E la quarta generazione di questa donna Moabita - Salomone - non solo poteva entrare nel tempio del Signore, ma costruì il tempio!

La Scelta di Rut

La storia del matrimonio di Rut è una storia interessante. C'era una carestia in Israele e quindi Elimelec e sua moglie Naomi si spostarono nelle campagne di Moab con i loro due figli. Questi due figli crebbero e sposarono donne Moabite, trasgredendo così le leggi di Dio. Poi Elimelec e i suoi figli morirono. Naomi, essendo una donna gentile, disse alle sue due nuore, Rut e Orpa, di tornare al loro paese e sposarsi nuovamente (1:8).

Entrambe, Rut ed Orpa, si misero a piangere ad alta voce quando sentirono questo (1:9, 14). Orpa poi baciò sua suocera e disse, "Addio Mamma. Devo tornare a casa e trovarmi un altro marito. Devo occuparmi della mia vita." Ma Rut restò attaccata a Naomi. Da Naomi Rut aveva imparato qualcosa del vero Dio, e voleva adorare e servire questo Dio, più di quanto volesse un marito. Orpa, invece desiderava un marito. C'era un bivio, e Orpa prese la strada sbagliata. Rut prese la strada giusta - e questo ha fatto la differenza per l'eternità. Non sentiremo mai più parlare di Orpa. Ovunque sia oggi Orpa, senza ombra di dubbio si starà pentendo della sua decisione.

Molte volte anche noi arriviamo a questi bivi. Magari ascoltate un messaggio che vi mostra due strade di fronte a voi. Forse alcuni di voi stanno affrontando questa scelta proprio ora. Questi bivi sono posti importanti in cui trovarsi, perché siete forzati a prendere una decisione. Rut disse a Naomi, "Per favore non dirmi di tornare indietro. Io andrò con te. Io starò con te. Il tuo popolo sarà il mio popolo e il tuo Dio, sarà il mio Dio" (verso 16) . Quel giorno Rut prese una decisione ferma. E oggi, alla presenza di Dio, Rut non ha rimpianti.

Quando Naomi vide la determinazione di Rut, acconsentì a essere accompagnata nel suo ritorno verso Israele (1:18). Arrivarono quindi alla città di origine di Elimelec, Betlemme. E Naomi disse, "Io partii nell'abbondanza e il Signore mi riconduce qui spoglia di tutto." Se solo avesse saputo quello che l'aspettava! Alcune volte ci lamentiamo come Naomi che il Signore ci porta indietro spogli di tutto, o che il Signore sia contro di noi, o che il Signore Onnipotente ci ha afflitti! (verso 21). Che stoltezza da parte di Naomi lamentarsi di Dio in quel modo! Ma anche se sua suocera agì con stoltezza, Rut non si lamentò. Era grata di aver trovato il vero Dio. Era una nuora molto brava e si prese cura di sua suocera. E le persone notarono il suo modo di fare. E anche Dio lo notò. Dio vedeva questa donna pagana che non si lamentava e che aveva uno spirito umile e servizievole. Molte volte, coloro che dall'ateismo vengono a Cristo, sono credenti migliori di coloro che sono nati in famiglie di credenti. Rut, la ragazza di provenienza pagana, è un'esortazione per noi tutti. Perché non si comportava come di solito le nuore si comportano con le loro suocere. Amava sua suocera e se ne prendeva cura minuziosamente. Questo è il motivo per il quale Dio la premiò.

Il campo di Boaz

Naomi aveva un parente stretto, un uomo molto ricco di nome Boaz (Rut 2:1). Una legge in Israele diceva che se una donna fosse rimasta vedova, il parente più stretto della famiglia del marito avrebbe dovuto sposare la vedova, avere con lei dei figli e crescerli nel nome del defunto (Deuteronomio 25:5-9). Quindi Naomi pensò, "Bene, Boaz è un mio parente stretto e non è ancora sposato. Forse lui può sposare Rut."

Rut non conosceva questa legge (dato che era Moabita) e saggiamente Naomi non le disse nulla, così da evitare che Rut si facesse delle false speranze. Rut non era interessata a sposarsi di nuovo, perché non si trasferì in Israele con l'obiettivo di cercarsi un marito. L'obiettivo di Rut era quello di cercare il vero Dio. Al contrario Orpa tornò a Moab per cercarsi un marito. Dato che Rut cercò prima Dio, non solo trovò Dio, ma trovò anche un buon marito e una buona eredità per il suo futuro. Dio onora tutti quelli che Lo onorano. Cioè chiunque cerca prima il regno di Dio. Tali persone scopriranno che Dio automaticamente gli donerà tutte le altre cose necessarie per la vita sulla terra - senza nemmeno il bisogno di chiederle.

Naomi e Rut erano povere; ma Rut era una grande lavoratrice che non si vergognava di fare lavori umili per guadagnarsi quotidianamente il pane. Quindi un giorno disse a sua suocera che sarebbe andata a raccogliere i resti lasciati nei campi di grano dei ricchi. Dio aveva stabilito una legge in Israele che quando le persone mietevano il grano, non dovevano mietere gli angoli dei campi, lasciandoli per i poveri (Levitico 19:9, 10). Proprio questi avanzi sono quelli che Rut andò a raccogliere. Essendo una ragazza povera, voleva fare il possibile per prendersi cura di sé e di sua suocera.

La sovranità di Dio la guidò in modo meraviglioso al campo di Boaz. È meraviglioso vedere come Dio, nella Sua sovranità, mise insieme queste due persone, che aveva pianificato di unire come marito e moglie da tutta l'eternità. Boaz vide questa donna spigolare e chiese ai lavoratori chi fosse. Risposero che era la donna Moabita tornata con Naomi. Boaz era un uomo di Dio molto gentile. Era preoccupato che Rut venisse molestata da qualche uomo e quindi le disse di non andare a spigolare in altri campi, perché poteva essere pericoloso. Disse ai suoi servi di non toccarla. Rut, colpita da questo comportamento si prostrò con il volto a terra e chiese il perché di questa gentilezza nei confronti di una disprezzata donna Moabita. Boaz le rispose che aveva sentito di tutta la sua benevolenza mostrata nei confronti della suocera e del fatto che avesse scelto di seguire il Signore - abbandonando i suoi vecchi idoli Moabiti. Boaz disse inoltre ai suoi lavoratori di strappare delle spighe e lasciarle per terra affinché Rut potesse raccoglierle.

Perché Dio scelse Rut

Perché Dio scelse proprio Rut per essere moglie di Boaz, dunque antenata di Davide e perciò dentro all'albero genealogico del nostro Signore? Prima di tutto, perché Rut era una ragazza molto umile che non aveva un'alta opinione di sé stessa. Era laboriosa e gentile, una donna con una fede incrollabile, che aveva abbandonato la sua casa e i suoi parenti per seguire il Signore; e una ragazza che trattava sua suocera con rispetto, con gentilezza e amore. Queste sono qualità che Dio cerca nelle giovani donne anche oggi.

Una volta che Rut tornò a casa sua suocera le chiese dove avesse spigolato quel giorno. Rut le raccontò quello che era accaduto e allora Naomi le consigliò che fosse arrivato per lei il giusto tempo di provare a sistemarsi per il futuro. Aggiunse anche che Boaz era un suo parente stretto. Sicuramente Naomi spiegò a Rut che cosa dicesse la legge di Dio riguardo all'obbligo che un parente stretto aveva di riscattare la proprietà della vedova e di sposarla.

Quando i due si incontrarono nuovamente Rut chiese a Boaz di sposarla avvalendosi della legge del riscatto (3:9). Boaz fu molto contento di vedere che Rut non avesse scelto tutti i ragazzi più belli e giovani presenti in quel luogo. Infatti Boaz era molto più grande di Rut e le ragazze giovani di solito non sono attratte dagli uomini molto più grandi di loro. Boaz però informò Rut del fatto che ci fosse un altro parente ancora più stretto di lui. Essendo un uomo giusto, Boaz disse a Rut che prima avrebbe dovuto chiedere a quest'uomo se aveva intenzione di far valere il suo diritto di riscatto e dunque sposarla (3:12, 13).

Il Parente Redentore

Il giorno dopo Boaz salì prontamente alla porta della città chiedendo all'altro parente (essendo il parente più stretto aveva la precedenza) se avesse voluto riscattare la proprietà di Naomi (4:3, 4). Il parente rispose, "Sì, lo riscatterò". A questa risposta Boaz gli ricordò che questa decisione comportava il fatto che avrebbe dovuto sposare Rut e avere dei figli con il nome del defunto. Udendo ciò il parente stretto rifiutò l'offerta. Motivò il suo rifiuto dicendo che non voleva avere problemi di eredità tra i suoi figli e quelli che avrebbe avuto con Rut. A queste condizioni il parente si rifiutò di riscattare la proprietà. Ora Boaz era il primo ad aver diritto al riscatto della proprietà e dunque poteva sposare Rut. Cosa che fece subito.

Sposare una ragazza Moabita era un passo molto coraggioso per un uomo importante come Boaz. Quest'uomo però aveva visto in Rut alcune qualità eccezionali e la rispettava perché aveva scelto di lasciare la sua famiglia pagana. Spesso i ragazzi Cristiani sono esitanti a sposare una ragazza (che ha genuinamente fatto esperienza della salvezza) solo perché è nata e cresciuta in una famiglia non Cristiana. Attenzione però perché in molti casi queste ragazze sono Cristiane più forti e devote rispetto ad altre nate in famiglie di credenti.

Boaz e Rut si sposarono ed ebbero un figlio di nome Obed, che fu il padre di Isai, che a sua volta generò Davide (4:17).

Così Dio onorò una donna che discendeva da un incesto, di provenienza pagana, ma che decise di onorare Dio. Quello che impariamo dal libro di Rut è la verità che troviamo in 1 Samuele 2:30, "Io onoro quelli che Mi onorano." Dio non fa favoritismi.

Questa storia mostra la grande cura di Dio nel trovare un buon coniuge per i Suoi figli che sono disprezzati dagli altri credenti. Possiamo dunque fidarci di Dio anche per queste questioni terrene. Dio si prende cura di noi e vuole prendersi cura di ogni nostro bisogno terreno, qualunque esso sia.

Questa storia è anche una bella rappresentazione della nostra unione spirituale con Cristo. Rut è il perfetto esempio di quello che siamo noi nel peccato. Gesù Cristo deve diventare nostro "parente stretto", prima di poterci riscattare e sposare. Per questo motivo Gesù venne nella nostra carne e sangue e fu reso "simile ai Suoi fratelli in ogni cosa" (Ebrei 2:17). Così Gesù è diventato il nostro Parente-Redentore . Dio pianificò l'unione tra Rut e Boaz. Questo stesso Dio pianificò prima della fondazione del mondo l'unione tra Cristo e noi!

Alleluia!

Capitolo 9
1 Samuele

L'ULTIMO DEI GIUDICI E IL PRIMO RE

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amuele fu principalmente un profeta - il primo dei grandi profeti d'Israele in Canaan. Era anche un sacerdote e un giudice - l'ultimo giudice d'Israele. Ha vissuto circa nello stesso periodo di Sansone, ma in un'altra parte d'Israele. [1]

La Nascita di Samuele

La storia di Samuele inizia con sua madre Anna, che era sterile. È interessante vedere quante donne vengono menzionate nelle Scritture che prima di aver partorito un figlio erano sterili - Sarah, Rebecca, Rachele, Anna. Tutte loro chiesero a Dio in preghiera e ognuna di loro partorì un figlio che ebbe un posto particolare nel progetto di Dio. Non accettarono la loro sterilità. Pregarono Dio ardentemente per dei figli. Dio concesse loro questa richiesta e ognuna di loro ebbe un figlio attraverso il quale Dio adempì uno scopo particolare. Molte madri pregano per i loro figli quando ancora sono nel loro ventre. Queste donne pregarono con un'intensità inusuale. È fantastico quando un bambino viene al mondo grazie a preghiere intense come queste. Così nacque Samuele.

Anna pregò il Signore per molti anni affinché le desse un figlio. Alla fine fece un voto dicendo, "Signore, se hai riguardo all'afflizione della Tua serva e ti ricordi di me, se non dimentichi la Tua serva e dai alla Tua serva un figlio maschio, io lo consacrerò al Signore tutti i giorni della sua vita" (1:11) . Ci fu un cambiamento nel focus della sua preghiera. All'inizio pensava solo al suo bisogno: "Ho bisogno di un figlio." Poi iniziò a dire, "Se avrò un figlio, lo consacrerò al Signore, perché anche il Signore ne ha bisogno." Quando il centro d'interesse della nostra preghiera si sposta dal nostro bisogno al bisogno di Dio, è qui che iniziamo a ricevere risposte alle nostre preghiere. Il Signore ci ha insegnato a pregare, "Sia santificato il Tuo nome" prima di tutto.

A quel tempo in Israele c'era un grande bisogno spirituale. Il popolo di Dio era ritornato al peccato in modo rovinoso. I suoi capi spirituali, come Eli, erano anche loro ritornati al peccato in modo terribile. Dai tempi di Mosè, Israele non aveva avuto alcun profeta. Anna era una persona attenta a ciò che la circondava. Infatti riconobbe che c'era bisogno di un profeta per Israele. Così continuò a pregare, "Signore, non solo consacrerò mio figlio a Te, ma un rasoio non passerà sulla sua testa. Sarà un Nazireo, consacrato a Te. Se lo puoi usare per far sì che questa nazione torni a Te, lui è Tuo." La sua intera preghiera si spostò dai suoi bisogni a quelli di Dio. Molto spesso le nostre preghiere non ricevono risposta perché sono concentrate su noi stessi. È meraviglioso vedere che Samuele nacque da una madre così.

Quando Anna partorì Samuele non dimenticò la sua promessa. Portò suo figlio al tempio e disse, "Pregai per avere questo bambino; il Signore mi ha concesso quel che io gli avevo domandato. Perciò anch'io lo dono al Signore; finché vivrà, egli sarà donato al Signore" (1:27, 28).Non lo avrebbe mai più riportato a casa e così insegnò a quel bambino a inginocchiarsi in quel posto e ad adorare il Signore. È meraviglioso avere una madre così devota a Dio. In seguito cantò un bellissimo cantico di ringraziamento al Signore (2:1-10) . È molto probabile che il cantico di ringraziamento di Maria (Luca 1:46-55) fu ispirato dal cantico di Anna - perché le parole dei due canti sono molto simili.

Samuele cresceva per diventare il giovane uomo che avrebbe cambiato la nazione d'Israele attraverso il suo ministero profetico - portando Israele dallo stato caotico nel quale viene descritto nel libro dei Giudici alla gloria del regno di Davide.

Ascoltare Dio

I figli del sommo sacerdote Eli erano uomini scellerati, non conoscevano Dio e non ne avevano timore (2:12). È molto triste quando i figli dei capi spirituali sono immorali e senza Dio. La cosa peggiore era che Eli gli aveva permesso di prendere parte al ministero nel tabernacolo. Rubarono dai sacrifici e commisero adulterio con le donne nel tempio. E quale fu la risposta di Eli a tutto questo? Anziché chiamarli e dirgli di uscire immediatamente dal lavoro del Signore, gli disse, "Figli miei, quello che odo di voi non è buono"(verso 24). Era un capo spirituale inutile e senza spina dorsale.

In contrasto a questi uomini senza Dio, Samuele cresceva "gradito sia al Signore sia agli uomini"(2:26)

Dio allora mandò ad Eli un messaggero che gli disse che il suo ministero era finito perché aveva onorato i suoi figli più di quanto avesse onorato Dio (2:27-29). Poi troviamo queste belle parole che Dio disse - dovremmo ricordarcele per tutta la vita: "Io onoro quelli che Mi onorano, e quelli che mi disprezzano saranno disprezzati" (1 Samuele 2:30). Se onorate Dio, potete essere certi che Dio vi onorerà.

In mezzo ad un ambiente senza Dio, Samuele cresceva puro. Questo è un esempio per tutte le persone giovani che si trovano in case o ambienti senza Dio. Potreste anche essere in una chiesa piena di compromessi; ma non fatevi influenzare. Se potete essere come Samuele, fermi nella vostra devozione per il Signore, senza farvi corrompere, Dio può innalzarvi ad essere la Sua voce in quella situazione, proprio come lo fu Samuele.

Una notte, mentre Samuele dormiva, sentì una voce chiamarlo "Samuele, Samuele." Si alzò ed uscì a cercare Eli perché pensava fosse lui a chiamarlo. Ma non era lui. La voce continuò a chiamare Samuele fino a quando Eli disse a Samuele di chiedere al Signore di parlare con lui. "Poi il Signore venne, si fermò accanto a lui e chiamò come le altre volte, 'Samuele, Samuele'. E Samuele disse, 'Parla, poiché il Tuo servo ascolta'"(3:10) . Questa è l'attitudine che tutti noi dobbiamo avere per tutto il giorno nei confronti della voce del Signore: "Parla Signore, il Tuo servo ascolta."

Dio non aveva dato un avvertimento a Samuele dicendo, "Stanotte a mezzanotte verrò e ti parlerò." No. Samuele doveva stare allerta tutto il tempo. Nelle Scritture vediamo ancora ed ancora Dio chiamare improvvisamente i Suoi profeti e parlargli. Poi per due o tre mesi non sentivano nulla. Poi Dio tornava e gli parlava ancora. Perciò dovevano restare costantemente in uno stato di allerta. Ma Dio parla solo a coloro che sono desiderosi di sentire la Sua voce. La vostra vita ed il vostro ministero possono essere cambiati totalmente se sviluppate l'abitudine di ascoltare Dio, almeno da oggi in avanti.

Dio può parlarvi nel mezzo della notte, o magari vi parla mentre state leggendo la Sua Parola o mentre state viaggiando sul bus. Magari vi parla attraverso un fratello o una sorella. Può parlare con voi quando siete in mezzo ad altre persone o quando siete da soli. Ci sono molti modi in cui Dio parla. Ma dobbiamo sempre essere pronti ad ascoltare: "Parla Signore, il Tuo servo sta ascoltando." Questo è quello che permise a Samuele di crescere e di diventare un profeta di Dio. Quando Samuele ascoltava allora poteva dire agli altri quello che Dio gli aveva detto.

Dio quel giorno disse a Samuele, "Giudicherò Eli per i suoi peccati." Al mattino quando Eli andò da Samuele a chiedere, "Cosa ti ha detto il Signore?" Samuele gli raccontò tutto (3:18). Anche se si trattava di una brutta notizia per Eli, Samuele gli disse tutto. Un servo di Dio deve essere così. Anche se Eli era stato molto gentile con Samuele, Samuele non esitò a dirgli, "Dio ha detto che ti giudicherà. I tuoi figli si sono procurati una maledizione, e tu non li hai rimproverati."

Samuele come Profeta

Il Capitolo 3:19, è un verso meraviglioso ed una grande esortazione per tutti coloro che diffondono la parola: "Samuele cresceva e il Signore era con lui e non lasciò andare a vuoto nessuna delle sue parole." Non è meraviglioso essere capaci di predicare la Parola di Dio in modo tale da non fare andare a vuoto nessuna delle parole che diciamo, ma che ogni singola parola vada direttamente a casa nel cuore delle persone? Questo dovrebbe essere il nostro obiettivo - non solo mentre stiamo predicando, ma anche nelle nostre conversazioni private. Il segreto era: Il Signore era con Samuele. Abbiamo visto nel libro della Genesi che questo era anche il segreto dell'efficacia di Giuseppe: Il Signore era con lui. Dobbiamo tutti desiderare di parlare in questo modo, sia durante il ministero sia nelle nostre conversazioni. Così tutto Israele riconobbe Samuele come profeta del Signore (verso 20).

Queste cose accaddero in un periodo in cui "la parola del Signore era rara e le visioni non erano frequenti" (3:1) . Per 300 anni, dopo Mosè, Israele non aveva più avuto un profeta. Per tutto il periodo dei giudici non ci furono profeti. Le parole del Salmo 74:9 "Non c'è più profeta" (se lette nel contesto del Salmo) sembrano indicare che quando Dio non manda un profeta al Suo popolo vuol dire che ci ha rinunciato.

Per più di 3 secoli non ci fu profeta con una parola dal Signore per Israele. Ma alla fine Israele riconobbe che Dio aveva fatto sorgere un giovane uomo - e lo ascoltò. Tutti voi giovani dovreste essere incoraggiati da questo: Samuele era giovane quando iniziò a profetizzare. Così lo furono anche Geremia, Ezechiele e Zaccaria (Geremia 1:6; Ezechiele 1:1; Zaccaria 2:4) . Non dovete aspettare di arrivare a 40 anni per servire il Signore. Samuele iniziò a servire il Signore quando di anni ne aveva 10. All'età di 20 anni era un profeta. Qual era il suo segreto? Ascoltava. La sua attitudine era sempre, "Parla Signore, il Tuo servo sta ascoltando."

Capitolo 4:3: Leggiamo di un tempo in cui gli Israeliti stavano combattendo i Filistei e furono sconfitti. Gli anziani si chiesero, "Perché oggi il Signore ha permesso la nostra sconfitta? Sarà perché non abbiamo portato qui l'arca del patto". Non realizzarono invece che vennero sconfitti a causa dei loro peccati. L'arca era solo un simbolo. Avevano il simbolo senza avere Dio - proprio come oggi lo spezzare il pane è un simbolo. Potete spezzare il pane e bere il calice e comunque non avere comunione con il Signore. Quindi portarono l'arca in mezzo a loro. Quando arrivò l'arca gridarono così forte che ne rimbombò la terra (verso 5). Anche oggi molti Cristiani credono che Dio sia in mezzo a loro solo se gridano.

Cosa accadde? Prima dell'arrivo dell'arca i Filistei avevano ucciso in battaglia 4000 Israeliti (verso 2). Dopo l'arrivo dell'arca e le grida di gioia di Israele, "Alleluia, sia lodato il Signore", i Filistei uccisero 30,000 Israeliti (verso 10)!!

Possiamo imparare qualcosa da questo: non potete portare Dio in un luogo, portando i simboli ed i rituali o urlando e lodandolo. Ci sono molte chiese in cui abbiamo entrambe le cose, simboli e grida. Ma le persone all'interno sono sconfitte dal peccato. E molto spesso, le persone che gridano più forte sono le persone che sono maggiormente sconfitte - proprio come nell'esempio qui sopra!!

Dio è presente in chiese libere dal peccato, non nelle chiese che gridano ed urlano più forte. Dio cerca persone che hanno una coscienza pulita, che non adorano gli idoli del piacere, dei soldi e dell'intrattenimento. Solo in quel momento le loro grida e la loro lode a Dio diventano significative. Ovunque ci sia Dio, lì c'è vittoria - che siano o meno presenti le grida, le scosse emotive e le manifestazioni fisiche. Ma se sono presenti solo queste ultime cose e le persone sono sconfitte dal peccato - allora Dio certamente non è presente in mezzo a loro. La comprensione di questa semplice verità ci salverà da molti inganni in questi ultimi giorni.

Il Fallimento di Samuele come Padre

Capitolo 7:15-17: Samuele andava ogni anno a fare il giro di Betel, di Ghilgal e di Mispa, e giudicava Israele in tutti questi posti. Ma viaggiava così tanto da non aver tempo per la sua famiglia. Quale fu il risultato? I suoi figli si deviarono. Ma Samuele li nominò ugualmente per essere suoi successori come giudici in Israele. I suoi figli iniziarono a prendere bustarelle, pervertire il giudizio e a guadagnarci del denaro (8:1-3). Questo fu l'errore più grande che Samuele fece nella sua vita. Non avrebbe dovuto nominare i suoi figli come giudici, quando non era Dio ad averli chiamati a svolgere questo ministero.

Molti predicatori oggi fanno lo stesso errore di nominare i propri figli come loro successori. La parzialità e l'amore per i nostri figli possono assordare le nostre orecchie, così che non ascolteremo più quello che Dio ha da dire. Possiamo smettere di ascoltare Dio quando si tratta della nostra famiglia. Anche un uomo di Dio come Samuele diventò sordo in quel momento. Da giovane, Samuele aveva predicato ad Eli su come crescere i suoi figli. Adesso lo vediamo fallire in casa sua nel modo in cui ha cresciuto i suoi figli. Perché una volta visto che i suoi figli non stavano seguendo il Signore, non avrebbe dovuto nominarli come giudici del popolo di Dio. Era un profeta, un giudice ed un uomo con discernimento. Ascoltava Dio fin dalla sua infanzia. Ma quando si trattò dei suoi figli Samuele smise di ascoltare Dio. Non chiese al Signore, "Chi devo scegliere come prossimi giudici per il Tuo popolo Signore? Parla Signore, il Tuo servo ascolta." Dio gli disse di scegliere i suoi figli come giudici? No. Era così sicuro di sé che seguì il proprio ragionamento influenzato dalla parzialità e scelse i suoi figli. E così distrusse le vite di molte persone.

Questo è quello che è successo a molti capi spirituali Cristiani che hanno iniziano molto bene da giovani. Ma, crescendo, hanno smesso di ascoltare quello che Dio stava dicendo a causa della loro parzialità nei confronti dei propri figli - anche se i figli non seguivano Dio.

Questo è un avvertimento per tutti noi. Non dobbiamo giudicare nessuno. Ma possiamo certamente giudicare noi stessi ed imparare molto da questo episodio. Qui una domanda per coloro che predicano: Siete così impegnati nel vostro ministero da non avere tempo di crescere i vostri figli secondo le vie di Dio? Ci sono molti servi di Dio oggi con figli che non stanno seguendo le vie del Signore. Non giudicateli. Non sapete nulla della pressione con la quale questi servi del Signore stanno vivendo e lavorando. Non sapete quanto loro e le rispettive famiglie siano il bersaglio degli attacchi di Satana. Io non li giudicherei mai. Se volete fare qualcosa per loro, vi direi, "Pregate per loro". Se non pregate per loro, almeno non giudicateli. Ma traetene un avvertimento per la vostra vita.

1 Timoteo 3:5 è chiaro sul fatto che se un uomo non riesce a controllare i suoi figli (mentre vivono ancora in casa), non sarà in grado di controllare i figli di Dio nella Sua casa, e non dovrebbe quindi essere scelto come anziano in nessuna chiesa. Questa persona non dovrebbe nemmeno predicare la parola di Dio agli altri. Perché se non sa gestire adeguatamente la propria casa, come può insegnare ad altri? Una volta che i suoi figli lasciano la casa, devono decidere se seguire o meno il Signore. La loro condizione spirituale dopo questa scelta non squalificherà un padre dal servire il Signore. Ma quando i figli sono ancora in casa, la loro condotta in casa è un requisito fondamentale per il ruolo di anziano nella chiesa.

Pregare per gli Altri

Questa fu forse l'unica area in cui Samuele fallì. In molte altre aree, era un eccezionale esempio di un uomo che non si deviò mai dalle vie di Dio, dalla sua infanzia fino alla fine della sua vita. La sensibilità di Samuele verso il peccato era molto grande nella sua vita, tanto che siccome Dio lo aveva scelto per essere il capo spirituale in Israele, il solo non pregare per il popolo per Samuele era diventato un peccato (1 Samuele 12:23: "Quanto a me, lungi da me il peccare contro il Signore cessando di pregare per voi") .

Quanti capi spirituali Cristiani credono di commettere peccato se non pregano per il loro gregge? A molti piace essere dei capi. Ma avete realizzato che se diventate un capo spirituale e non pregate per gli altri state commettendo un peccato?

Sappiamo che l'omicidio, l'adulterio, i pensieri cattivi e la rabbia sono peccati. Qui avete un altro peccato da aggiungere alla vostra lista: Il non pregare per coloro che state guidando.

Gesù pregava regolarmente per i Suoi 12 discepoli. Anche Samuele lo aveva capito. Era un uomo di preghiera. Tutti i grandi servi di Dio sono stati uomini di preghiera. Guardate cosa Dio dice a Geremia 400 anni dopo riguardo a Samuele. Riferendosi al fatto che Israele era ritornata al peccato, Dio disse, "Anche se Mosè e Samuele si presentassero davanti a me, io non cambierei idea." (Geremia 15:1) . Dio non ascolta le preghiere di tutti? Certamente lo fa. Ma "la preghiera efficace del giusto ha una grande efficacia"(Giacomo 5:16). Tra tutti gli Israeliti che vissero durante gli 800 anni passati da Mosè a Geremia, Dio scelse solo due uomini che furono due grandi uomini di preghiera - Mosè e Samuele. I due più grandi profeti possono essere stati Mosè ed Elia. Ma i due più grandi uomini di preghiera furono Mosè e Samuele.

Anche Mosè, come Samuele, aveva avuto due figli. Ma non fece lo stesso errore di Samuele scegliendo i suoi figli come suoi successori. Mosè ascoltò e scelse colui che il Signore gli aveva detto di scegliere - Giosuè.

Vediamo che anche un potente uomo di preghiera come Samuele poteva fallire nell'ascoltare Dio e commettere dunque un grave errore. La parzialità e l'amore per il nostro sangue ci riguardano da vicino. Questo è il motivo per cui Gesù disse che dobbiamo porre fine all'attaccamento emotivo nei confronti dei nostri genitori, moglie ed altri membri della famiglia, se vogliamo essere Suoi discepoli (Luca 14:26). Un uomo saggio impara dagli errori degli altri. Un uomo stolto ripeterà gli stessi errori che altri hanno già commesso. Ci sono moltitudini di Cristiani che fanno gli stessi errori dai quali veniamo avvertiti più e più volte dalle Scritture.

Re Saul - Un Uomo Che Iniziò Bene

Ora arriviamo al ministero di Saul. Inizialmente vediamo Saul come un giovane ragazzo umile che non aveva alcun interesse nel diventare re. Il popolo d'Israele voleva un re. Ed un giorno il Signore disse a Samuele: "Domani, a quest'ora, ti manderò un uomo del paese di Beniamino e tu lo ungerai come capo del mio popolo, Israele" (1 Samuele 9:15-17) . Quando Samuele vide Saul, il Signore gli disse: "Ecco, questo è l'uomo." Samuele parlò a Saul e "prese un vasetto d'olio, lo versò sul capo di lui e disse 'il Signore ti ha unto perché tu sia capo della sua eredità'" (1 Samuele 10:1) . Saul ne rimase sorpreso perché non se lo aspettava. Dopo tutto era solo un uomo comune.

Ma se Dio lo aveva scelto, vuol dire che aveva visto in lui molte qualità. Quindi Samuele gli disse, "Lo Spirito del Signore t'investirà, e profetizzerai, e sarai cambiato in un altro uomo"(10:6) .

In effetti questa è una fantastica parola che descrive quello che succede ad un uomo quando viene riempito dello Spirito Santo: Viene cambiato in un altro uomo. Questo è quello che tutti noi abbiamo bisogno di vivere continuamente.

Saul però doveva essere riconosciuto dal popolo come l'uomo scelto da Dio per essere il loro re. Samuele quindi convocò tutto il popolo e gli disse che Dio avrebbe scelto un re in mezzo a loro. Samuele non nominò Saul. Fece un sorteggio - prima per tribù, poi per famiglia e poi per nome - credendo che il Signore avrebbe sovranamente controllato la sorte. La sorte infine scelse Saul. Ma quando lo cercarono era scomparso. Si era nascosto perché non voleva diventare re.

Notate dieci qualità di Saul.

1. Era fedele e scrupoloso nel suo lavoro. Al Capitolo 9:3 , leggiamo che le asine di suo padre Chis si erano smarrite. Chis disse a Saul di andare a cercarle. Saul le cercò scrupolosamente in tutta la regione montuosa di Efraim e per il paese di Salisa. Suo padre gli aveva dato un lavoro da fare e lui lo svolse scrupolosamente. Non andò solo in cerca per qualche minuto per poi tornare e dire "Non le ho trovate." Dio sceglie persone che sono fedeli nelle piccole cose, come ad esempio il cercare delle asine smarrite!

2. Era saggio. Dopo che era passato molto tempo senza aver trovato le asine, disse al suo servo, "Vieni, torniamo indietro, altrimenti mio padre smetterà di pensare alle asine e comincerà a preoccuparsi per noi." (9:5) .

3. Sapeva come rispettare i servi di Dio. Quando il suo servo gli suggerì di andare in città ad incontrare un servo di Dio, Saul disse, "Prendiamo un regalo da offrirgli"(9:7) .

4. Aveva un'opinione umile di sé. Quando Samuele gli disse che Dio lo aveva scelto, Saul rispose, "Chi sono io? Non sono io un Beniaminita, di una delle più piccole tribù di Israele? La mia famiglia non è la più piccola fra tutte le famiglie della tribù di Beniamino?"(9:21).

5. Non si vantava. Quando suo zio gli chiese di raccontargli quello che Samuele gli aveva detto, Saul gli disse che le asine erano state trovate ma non disse a suo zio che Samuele lo aveva unto come re (10:15,16).

6. Stava in disparte. Quando lo selezionarono per essere re, si nascose tra i bagagli. Era un uomo che voleva restare nascosto (10:22) .

7. Era paziente. Quando Saul andò a casa sua, alcuni uomini malvagi dissero, "Come potrebbe salvarci costui?" Lo disprezzarono e non gli portarono dei doni. Ma Saul rimase in silenzio anche se era stato pubblicamente scelto per essere il re (10:27) .

8. Era zelante nell'aiutare chi aveva bisogno. Quando alcune persone d'Israele furono attaccate dai loro nemici, inviarono dei messaggeri a Saul che immediatamente radunò le persone per andare ad aiutarli (11:1-7) .

9. Era coraggioso. Saul andò coraggiosamente a battersi contro i nemici Ammoniti e salvò gli Israeliti (11:11) .

10. Perdonava i nemici. Quando Saul tornò vittorioso dalla battaglia, alcune persone volevano uccidere quelli che in un primo tempo avevano rigettato Saul come re. Ma Saul non permise l'uccisione di nessuno (11:12, 13) .

Questo era l'uomo scelto da Dio, un uomo con tutte queste fantastiche qualità. Tuttavia in pochi anni perse il contatto con Dio, perse l'unzione dello Spirito, perse la sua umiltà, perse il suo carattere, perse il suo regno; perse tutto. Questa è anche la triste storia di molti servi di Dio oggi, anche se erano partiti bene.

Perché Saul Fallì

Al Capitolo 13:8, troviamo la prima ragione per cui Saul perse il suo regno. Samuele aveva detto a Saul di aspettarlo prima di andare in battaglia perché Samuele avrebbe offerto un olocausto al Signore. Saul aspettò 7 giorni, ma Samuele non arrivò. Così Saul decise di offrire l'olocausto (13:9) . Sapeva di non essere un sacerdote, e che per lui, offrire un sacrificio a Dio voleva dire disobbedire alla legge di Dio. Ma siccome era stato molto benedetto nel suo ruolo come re, immaginò di poter varcare il confine che Dio aveva segnato attorno a lui, ed entrare in un altro ministero. Molti predicatori hanno fatto lo stesso errore. Dobbiamo riconoscere il ministero che Dio ci ha dato e restare nei confini che Dio ha delineato. Solo perché Dio ci ha benedetti in un ministero non vuol dire che possiamo andare a svolgere un altro ministero per il quale Dio non ci ha chiamati. Dio non mi ha donato il dono dell'evangelizzazione, ma di insegnare. E sono rimasto nei miei confini, nonostante le pressioni che a volte ho ricevuto da altre persone per farmi uscire dai miei limiti. Non voglio ripetere l'errore di Saul. Io apprezzo le persone che sono state dotate da Dio per essere degli evangelisti, lavoro con loro - mi sottometto a loro nell'ambito del loro ministero. Ma io resto nei miei limiti.

Uzzia fu un altro re che cercò di essere un sacerdote. Dio lo colpì con la lebbra (2 Cronache 26). Qui vediamo che Dio tolse il regno a Saul quando il re cercò di fare il sacerdote. Voi però riconoscete il vostro ministero e state nei suoi limiti. E permettete alle altre persone di compiere i loro ministeri. Questa è una semplice legge che vige nel corpo di Cristo.

Qui vediamo anche l'impazienza di Saul. Pochi minuti dopo aver offerto l'olocausto, Samuele arrivò come promesso. Quanto diversa sarebbe stata questa storia se Saul avesse aspettato qualche minuto in più! Per il suo orgoglio e la sua impazienza, perse tutto. Ma rimase seduto sul trono di Israele per altri 30 anni. Ci sono molte persone nella Cristianità di oggi, che, come Saul, sono seduti sul trono dopo aver perso l'unzione di Dio da molto tempo. Ma siccome hanno ricevuto soldi e dell'autorità umana, stanno seduti su dei troni a dirigere le loro organizzazioni. Saul degenerò dall'essere un meraviglioso giovane uomo che iniziò in grande umiltà, fino a diventare un uomo inutile per Dio!

Samuele disse a Saul, "Il tuo regno non durerà. Hai agito stoltamente. Il Signore si è cercato un uomo secondo il Suo cuore" (13:13, 14) .

Notate qui l'enfasi posta sul cuore. Quando Saul fu scelto come re, la Bibbia dice che la sua testa era al di sopra di tutte le altre persone, perché era più alto di tutti (1 Samuele 10:23). Si distingueva per la sua testa - il suo cervello. Ma Dio stava cercando un uomo che si distinguesse per il suo cuore. Davide era diverso dagli altri, non per la sua testa, ma per il suo cuore! Era un uomo secondo il cuore di Dio (1 Samuele 13:14).

C'è una grande differenza tra una "Cristianità di testa" ed una "Cristianità del cuore". Saul rappresenta la prima e Davide la seconda. Questa è la differenza essenziale tra le persone religiose e le persone spirituali. Il Signore cercò un uomo secondo il Proprio cuore e trovò Davide. La nostra testa rappresenta il nostro cervello, la nostra intelligenza, la nostra astuzia. Il nostro cuore rappresenta la nostra devozione e adorazione per il Signore. Il Padre cerca degli adoratori e non degli studenti (Giovanni 4:23). Se non siete adoratori, se non siete devoti a Gesù Cristo, non importa quanto siete intelligenti, potete fare la stessa fine di Saul. Davide concluse la sua vita in trionfo, anche se commise degli errori, perché il suo cuore era giusto.

Al Capitolo 14:35, leggiamo del primo altare costruito da Saul. E qui vediamo la ragione per il suo fallimento: Non era un adoratore prima di tutto. L'antenato di Saul, Abraamo, fu un adoratore. Ovunque Abraamo andava costruiva un altare per adorare il Signore. Ma Saul era solo un uomo intelligente ed astuto, non un adoratore. Gesù disse in Matteo 4:10, che dobbiamo prima adorare Dio per poterlo poi servire. State attenti ad una Cristianità che risiede solo nella vostra testa, e che non vi porta ad una devozione a Gesù Cristo e all'adorazione di Dio il Padre.

Al Capitolo 15 leggiamo del secondo errore di Saul. Dio gli aveva detto di uccidere tutti gli Amalechiti ed i loro animali; ma Saul risparmiò alcune pecore buone - forse per tenerle per sé. Quando Samuele espose il suo errore, Saul diede la colpa al popolo per aver risparmiato le pecore ed i buoi buoni, e si giustificò fornendo una motivazione pia, dicendo "volevano farne un sacrificio per il Signore" . Modificò il comandamento di Dio seguendo la sua ragione. E proprio come Adamo diede la colpa a sua moglie, Saul la diede al popolo. Una persona che non sa come riconoscere un errore e prendersene la responsabilità, non è adatto ad essere un capo. È la nostra attitudine verso le piccole cose che determina se siamo qualificati per essere capi spirituali del popolo di Dio o meno. Gesù disse che le persone più grandi nel Suo regno saranno coloro che obbediscono ai minimi comandamenti di Dio; al contrario, saranno minime le persone che li avranno ignorati (Matteo 5:19) . Dio ci valuta per la nostra attitudine verso i comandamenti più piccoli che ci ha dato.

Saul avrebbe potuto confessare onestamente il suo peccato. Ma non lo fece. Continuava ad insistere dicendo di aver obbedito al Signore. Disse a Samuele, "Ho seguito l'ordine del Signore…. Ho ubbidito alla voce del Signore." (versi 13, 20) . Ma quando Samuele continuò ad esporre il suo errore, alla fine Saul ammise, "Ho temuto il popolo e ho dato ascolto alla sua voce." (verso 24) . Un uomo che ha paura dell'opinione del popolo piegandosi alla loro voce, non potrà mai essere il loro capo spirituale.

Ma poi disse a Samuele, "Riconoscerò a te in privato che ho peccato. Ma non farmi cadere in pubblico. Onorami ti prego in presenza degli anziani. Ritorna con me ed adorami, fai finta che non ci sia niente di sbagliato" (verso 30).Saul Cercava l'onore dal popolo. Voleva mantenere l'apparenza di uomo santo. Non voleva far vedere che Samuele aveva smesso di sostenerlo. Voleva che il popolo pensasse che Dio fosse ancora con lui.

Lo Spirito di Dio lasciò Saul, e venne sostituito da uno spirito malvagio. Ora sospetti, paure, gelosie e spiriti malvagi occupavano il cuore di Saul che una volta era pieno di umiltà, saggezza e zelo per Dio. È molto pericoloso conoscere la potenza dello Spirito ed essere poi infedeli - perché finirete per essere peggio di come lo eravate prima della conversione. In questo caso è molto meglio non aver mai conosciuto la potenza dello Spirito.

In seguito lo Spirito di Dio scese sul giovane Davide che andò con la potenza dello Spirito Santo e uccise Golia, il nemico degli Israeliti. Quando Saul sentì che le donne lodavano Davide per questo, divenne geloso (18:9), e cercò di uccidere Davide più di una volta (18:11; 19:10) . Quando si permette alla gelosia di regnare nel cuore, si degenera molto velocemente. La pazzia di Saul diventò così profonda che una volta provò ad uccidere suo figlio Gionatan con una lancia. Saul era molto desideroso di lasciare il suo ministero a Gionatan, anche se sapeva che Gionatan non aveva ricevuto l'unzione di Dio per quel ministero. Molti Cristiani stanno facendo la stessa cosa nella Cristianità odierna, dimostrando di avere anch'essi lo spirito di Saul.

Saul passò il resto della sua vita ad inseguire Davide, nel tentativo di ucciderlo. La sua rabbia diventò incontrollabile. Una volta uccise 85 sacerdoti Leviti e le loro famiglie, solo perché non gli avevano riferito che Davide era passato dal loro paese (Capitolo 22). Ma, per più di una volta, quando Davide ebbe occasione di uccidere Saul lo risparmiò. E ancora, nonostante questo, Saul non si ravvide. Le cose nella sua vita andarono di male in peggio. Questo è quello che succede quando diventate gelosi di qualcuno che è stato benedetto da Dio più di voi. Molti capi Cristiani cercano di spingere fuori dalle loro chiese coloro che sono più unti di loro. Ma il livello spirituale di questi uomini continua a scendere, fino ad arrivare alla completa distruzione.

Saul poi ebbe a che fare con la stregoneria (28:8) e si suicidò (31:4, 5). Che finale triste per un uomo che aveva iniziato così bene.

Davide - L'uomo Secondo il Cuore di Dio

C'è una bella differenza tra Saul e Davide - l'uomo secondo il cuore di Dio.

Il Signore disse a Samuele di smettere di pregare per Saul, perché stava per ungere un'altra persona come re d'Israele (1 Samuele 16) . A Samuele venne detto di andare a casa di Isai dove Dio gli avrebbe mostrato quale dei figli di Isai sarebbe stato il prossimo re.

Isai aveva otto figli. Quando Samuele disse a Isai di radunare tutti i suoi figli per un sacrificio, Isai chiamò i primi sette. Non pensò nemmeno di chiamare il più giovane, Davide - ovviamente perché nessuno pensava molto a Davide. Era il piccolo di casa - forse aveva solo 15 anni. Davide pascolava le pecore. Eliab, il maggiore, che era l'intelligente ed il bello, andò per primo da Samuele (16:6) . E Samuele pensò, "Lui è certamente l'unto del Signore". Ma Dio disse "No". Dio disse a Samuele di non badare all'aspetto esteriore.

Arriviamo così a questo delizioso verso che dice: "L'uomo guarda all'apparenza, ma Dio guarda il cuore." (1 Samuele 16:7) . Notate ancora una volta l'enfasi posta sul cuore, e non sulla testa.

Poi Isai chiamò il secondo figlio. Ed ancora il Signore disse "No". Così tutti i sette figli passarono davanti a Samuele e ad ognuno di loro il Signore disse "No". Samuele era perplesso e confuso. Chiese a Isai, "Sono questi tutti i tuoi figli?" Isai disse, "No, ce n'è ancora uno - il più giovane. Ma non è ancora adulto. È un adolescente. Perciò non abbiamo nemmeno pensato di chiamarlo. Non è così intelligente come gli altri sette fratelli. Passa le sue giornate a strimpellare la sua arpa e cantare inni a Dio! Quindi gli abbiamo dato il compito di badare alle pecore. Ma se vuoi, lo chiamiamo".

Così chiamarono il giovane Davide. Davide non era nemmeno al corrente di cosa stesse succedendo. Ma Dio lo aveva osservato ed aveva visto la sua devozione ed il suo amore per il Signore. Appena arrivò, il Signore disse a Samuele, "È lui." Samuele lo unse, e lo Spirito del Signore scese con potenza sul giovane adolescente.

Dio cercò per tutto Israele qualcuno che lo amasse e trovò un ragazzo giovane. Dio sta cercando per tutta l'India (o l'Italia) giovani ragazzi e ragazze (perché sotto il nuovo patto, lo Spirito scende su entrambi i sessi) che può ungere ed usare. Possono esserci persone come i sette figli più grandi di Isai, persone che sono più in risalto di voi. Non vi preoccupate di questo. Dio non valuta con gli stessi criteri dell'uomo. Svolgete fedelmente il vostro lavoro - anche se si tratta di badare alle pecore. Il Signore potrebbe avere i Suoi occhi su di voi. Siate fedeli ed un giorno vi chiamerà e vi ungerà come ha unto Davide. Il Signore sceglie persone giovani, in età adolescenziale, per addestrarli a servirlo. Dio li addestra per un lungo periodo e poi li guida ad un ministero.

Appena lo Spirito del Signore investì Davide, lo Spirito si ritirò da Saul (16:13, 14) .

Vittoria sia nella Vita Privata sia in Pubblico

Quando Davide vide Golia minacciare Israele, notate la sua intensa preoccupazione per la gloria del nome di Dio e l'onore del popolo di Dio: "Chi è questo Filisteo, questo incirconciso, che osa insultare le schiere del Dio vivente?" (17:26) . Mentre gli Israeliti erano tutti increduli come i loro avi che girarono per 40 anni nel deserto, Davide sapeva cosa Dio aveva fatto ai giganti Cananei attraverso Giosuè e Caleb. Quindi si offrì di andare a combattere contro Golia.

Quando Saul rise di Davide dicendo che era solo un ragazzo (Davide aveva probabilmente 17 anni in quel momento), Davide gli raccontò di alcuni avvenimenti della sua vita privata, che non aveva ancora raccontato a nessuno - nemmeno ai suoi genitori. Disse a Saul, "Mentre pascolavo il gregge di mio padre, talvolta veniva un leone o un orso a portare via una pecora dal gregge. Allora io gli correvo dietro, gli strappavo dalle fauci la preda ed uccidevo l'animale. Ho ucciso entrambi il leone e l'orso." (17:34-36) . Davide sapeva cosa aveva fatto Sansone investito dallo Spirito. Quindi dopo essere stato unto da Samuele, Davide si sentiva che Dio avrebbe aiutato anche lui, proprio come aveva aiutato Sansone. E Dio fece proprio così.

Quanti pastori in Israele avrebbero rincorso un leone solo per salvare un piccolo agnellino? Quando Dio vide la cura che Davide aveva per l'agnello più piccolo del suo gregge, decise che Davide era pronto ad essere il pastore d'Israele. Quando Satana si impossessa di un fratello debole, è compito del pastore entrare in guerra spirituale contro Satana e salvare quel fratello dalle sue grinfie. Questo è il tipo di pastore che Dio sta cercando oggi.

Questa storia ci insegna anche che dobbiamo prima uccidere le bestie nella nostra vita privata, prima di affrontare pubblicamente Golia. Se non avete sconfitto il leone e l'orso nella vostra vita privata, non pensate che Dio vi chiami ad affrontare Golia in pubblico. Molti vorrebbero avere un ministero pubblico che distrugge le fortezze di Satana. Ma si deve prima iniziare a distruggere le fortezze di Satana nella propria mente. Si deve prima mostrare privatamente la preoccupazione per il nome di Dio e per gli agnellini.

Saul disse a Davide di indossare almeno la sua (di Saul) armatura, che gli avrebbe offerto protezione contro Golia. Ma Davide doveva avere fiducia nell'armatura di Saul o in Dio? Alla fine Davide si tolse tutto di dosso ed avanzò con fiducia in Dio solo. Disse a Golia, "Tu vieni verso di me con la spada, con la lancia e con il giavellotto; ma io vengo verso di te nel nome del Signore" (verso 45) . Così uccise Golia solo con una pietra e poi usò la spada di Golia per tagliargli la testa.

Questo è come dobbiamo affrontare Satana oggi. Dio usa le armi di Satana (la spada di Golia) per distruggerlo. "Con la Sua morte, Egli ha distrutto colui che aveva il potere sulla morte" (Ebrei 2:14) . Una volta ucciso Golia, gli altri Filistei scapparono (1 Samuele 17:51). Questo ci insegna che una volta che abbiamo ucciso il peccato che è "il gigante" nella nostra vita ("il peccato che così facilmente ci avvolge" - Ebrei 12:1), troveremo che assieme a lui molti altri peccati saranno sconfitti.

Al Capitolo 18, leggiamo dell'amorevole attitudine che Gionatan, figlio di Saul, aveva nei confronti di Davide. Gionatan era sicuramente più grande di Davide ed era anche l'erede al trono. Avrebbe dovuto odiare Davide per essere molto famoso in Israele e quindi rappresentare per lui una minaccia. Ma invece, nel suo cuore, vediamo un amore puro e un grande rispetto per Davide. Questo sta a significare che Gionatan si preoccupava più della gloria di Dio e del bene d'Israele che del proprio interesse personale. Gionatan non era minimamente geloso di Davide, a differenza di suo padre Saul. Il suo cuore era strettamente legato a Davide. Gli diede il suo mantello , la sua spada ed il suo arco dicendo così, "Tieni Davide. Dandoti queste cose, sto dicendo che sei il legittimo erede al trono (il mantello) e che non combatterò mai contro di te (spada ed arco). Mi sottometto a te" (18:4).

Gionatan era un giovane di pregio. Al Capitolo 14, leggiamo della sua fede in Dio attraverso la quale sconfisse i Filistei. E qui vediamo la sua completa libertà dalla gelosia ed il suo discernimento nel riconoscere colui che Dio aveva unto.

È meraviglioso quando un fratello più grande può riconoscere l'unzione di un fratello più giovane, e permettere al fratello più giovane di prendere la sua responsabilità nel ministero. Possiamo vedere un bellissimo esempio di questo con Barnaba. In Atti 13:2, leggiamo che Dio chiamò 'Barnaba e Saulo' per il Suo lavoro. Barnaba era sia più anziano nella fede che più grande di età di Saul, perciò era naturale mettere prima il suo nome. Ma molto presto questa coppia diventò ' Paolo e Barnaba' (verso 42). Come? Barnaba gentilmente si mise in secondo piano quando vide una maggiore unzione su suo fratello più giovane Paolo. Che potenza potrebbe essere la chiesa di Gesù Cristo sulla terra se avesse al suo interno più persone come Gionatan e Barnaba; persone che non cercano il proprio vantaggio, completamente libere dalla gelosia, che cercano esclusivamente la gloria di Dio, veloci e pronti a sostenere un fratello più giovane con un'unzione più grande della loro.

Davide prosperava in qualsiasi cosa, perché Dio era con lui (18:5, 14). La presenza di Dio che era con questo giovane di 17 anni gli permise di "comportarsi con più saggezza" di altre persone dell'esercito e del palazzo di Saul molto più anziane di lui (18:30). Che grandissima benedizione nelle nostre vite e negli altri quando "Dio è con noi".

Le Prove di Davide

Davide doveva fuggire da Saul che voleva ucciderlo. Ma nessuno può uccidere una persona sulla quale Dio ha fatto un progetto, prima che questo progetto sia portato a termine. Al Capitolo 22:1, 2, leggiamo di pochi Israeliti che avevano riconosciuto che lo Spirito si era ritirato da Saul e che ora era su Davide. Si raggrupparono attorno a Davide e si spostarono costantemente con lui da una grotta all'altra! Come questi uomini, anche noi dobbiamo riconoscere dove si è mosso Dio oggi - e non dove si è mosso ieri. Dobbiamo stare con coloro sui quali l'unzione di Dio sta oggi.

Per farsi guidare, Davide viveva quotidianamente in dipendenza dal Signore. Si era rivolto al Signore prima di andare a combattere i Filistei, ed il Signore gli aveva detto di andare, ed andò, agendo contro il parere dei suoi stessi uomini (Capitolo 23:1-5). Questo è come è diventato un uomo secondo il cuore di Dio: Ascoltava più il Signore che i suoi amici.

Saul aveva sentito che Davide si trovava a Cheila, dopo aver liberato il popolo di Cheila dall'oppressione dei Filistei, e andò lì sicuro di poter finalmente catturare Davide, perché la città di Cheila era chiusa con doppie porte e sbarre. Dal punto di vista umano, Davide avrebbe potuto tranquillamente pensare che ora il popolo di Cheila, per gratitudine, non lo avrebbe mai tradito e messo nelle mani di Saul. Ma decise comunque di chiedere a Dio, anche in una questione così semplice. E Dio gli disse che le persone di Cheila lo avrebbero tradito. Davide ascoltò Dio e se ne andò da Cheila e così salvò sé stesso ed i suoi uomini (23:6-13). "Dio non lo diede nelle mani di Saul" (23:14). Questo era il segreto dell'inizio della vita di Davide - come Samuele, ascoltava Dio quotidianamente.

Vediamo l'atteggiamento nobile di Davide quando al Capitolo 24:4, 5 , risparmiò la vita a Saul anche se aveva l'occasione di ucciderlo. La coscienza di Davide lo portò a tagliare solo un piccolo pezzo del mantello di Saul, e lo aveva fatto solo per mostrare a Saul che avrebbe potuto ucciderlo se avesse voluto. Anche se Saul, sapendo dell'accaduto, si era commosso fino a piangere e se ne andò a casa, dopo poco iniziò nuovamente ad inseguire Davide (26:2). La gelosia, la rabbia e l'odio trovano sempre un modo di tornare ancora ed ancora come le onde sulla spiaggia, se non ce ne si sbarazza totalmente.

Al Capitolo 30 vediamo alcune cose interessanti. Davide si trovò in una situazione difficile. Mentre lui ed i suoi uomini erano andati in battaglia, gli Amalechiti distrussero la città dove erano accampate le famiglie dei suoi uomini, prendendole come prigionieri. La situazione era così terribile che gli uomini iniziarono a piangere e ad incolpare Davide per i loro problemi. Volevano lapidarlo (verso 6). E poi leggiamo queste bellissime parole: "Ma Davide si fortificò nel Signore, nel suo Dio" (verso 6). Un esempio da seguire per noi quando anche i nostri amici ci voltano le spalle. Ancora una volta, Davide cercò il Signore, ed il Signore gli disse di inseguire gli Amalechiti e gli assicurò che avrebbe recuperato ogni cosa (verso 8) .

Ma Davide non sapeva in che direzione andare per trovare gli Amalechiti. È meraviglioso vedere come Dio lo guidò. Fu attraverso un semplice gesto di gentilezza verso uno straniero in fin di vita. Davide ed i suoi uomini videro un uomo Egiziano steso nel deserto in coma, mezzo morto. Si occuparono di quest'uomo dandogli qualcosa da mangiare e da bere. Quando si riprese scoprirono che era stato abbandonato dagli Amalechiti nel deserto, perché malato (30:11-13). Fu la persona che poi guidò Davide verso gli Amalechiti. Questo ci insegna che Dio ci premia se siamo gentili verso gli stranieri.

In questo modo Davide trovò e sconfisse gli Amalechiti. Poi è scritto tre volte che "Davide recuperò tutto" quello che era stato rubato dagli Amalechiti (versi 18-20) - una bella illustrazione di Gesù che recupera tutto quello che Satana ci ha rubato!

A battaglia finita, quando Davide ritornò all'accampamento, c'erano 200 dei suoi uomini che non lo avevano seguito in battaglia perché erano esausti, per questo motivo erano rimasti all'accampamento a fare la guardia ai beni di Davide. Alcuni degli uomini malvagi che erano con Davide iniziarono a dire che il bottino non doveva essere diviso con quelli che non erano andati in battaglia. Ma qui vediamo la grandezza del cuore di Davide. Disse che quelli che erano rimasti a casa a custodire i bagagli dovevano ricevere la stessa parte di bottino di quelli che erano andati a combattere. Da quel giorno in avanti, questa diventò una legge in Israele.

Al Capitolo 31, leggiamo di come Saul si suicidò. Dio sa come trattare coloro che perseguitano i Suoi figli - a Suo modo e a Suo tempo. Davide non ha mai dovuto mettere mano su Saul. Lasciò che fu Dio ad occuparsene. Quando 1000 anni dopo, Alessandro il ramaio procurò molti mali all'apostolo Paolo, l'attitudine di Paolo fu la stessa: "Il Signore lo ripagherà"(2 Timoteo 4:14). Possiamo essere sicuri che un giorno Dio farà raccogliere ad ogni uomo quello che ha seminato, e che Dio vendicherà ognuno dei Suoi servi che è stato perseguitato. Perché la vendetta appartiene al Signore ed ha promesso che un giorno darà la retribuzione (Romani 12:19). Fino a quel momento, il nostro compito è quello di fare del bene ai nostri nemici, come Davide fece a Saul.

Fu attraverso tutte queste difficoltà e prove (per un periodo di circa 13 anni) che Davide infine diventò un uomo di Dio ed un re di successo. Leggiamo queste parole nel Salmo 66:10-12: "Mi hai messo alla prova o Dio. Mi hai raffinato come si raffina l'argento. Mi hai fatto cadere nelle reti. Hai posto fardelli pesanti ed opprimenti sulla mia schiena. Hai permesso agli uomini di cavalcare sulla mia testa. Mi hai portato attraverso il fuoco ardente e poi attraverso acqua ghiacciata. Ma infine, mi hai portato in un posto di abbondanza spirituale ed unzione, dove il mio calice ora sta traboccando di benedizioni per moltitudini di persone. Lode al Signore ( Salmo 66:10-13 - parafrasi libera). Non si sa chi abbia scritto questo salmo. Ma queste parole riflettono bene l'esperienza di Davide.

Dall'altra parte, Saul, era cresciuto in una casa benestante, e passò direttamente da quella vita confortevole al diventare re. Non affrontò mai prove o difficoltà. Quindi non ha mai conosciuto Dio ed è stato un fallimento come re.

Anche Salomone, che venne dopo Davide, non affrontò mai prove o difficoltà. È cresciuto nell'agio e nella comodità come un principe nel palazzo reale. Anche lui fu un fallimento come re.

Questi esempi ci insegnano che è solo attraverso prove e difficoltà che possiamo conoscere Dio, essere efficaci ed avere successo nel nostro ministero. Questo è anche quello che ha reso Paolo un apostolo di successo (Leggete2 Corinzi 1:4-11; 11:23-33) . Questo è il motivo per il quale molti predicatori oggi, che si sono arricchiti predicando il vangelo, e che vivono nella comodità, non sono spirituali e non sono esempi santi per il loro gregge.

Dio magari vi ha chiamato ad essere Suoi servi. Ma non immaginate di poter essere pronti a servire Dio solo perché siete stati chiamati. Se non attraversate fedelmente lunghi periodi di prove, non potete essere un capo spirituale per il popolo di Dio. Finirete come Saul e Salomone, distruggendovi. Quindi Dio vi deve prima fare attraversare lunghi periodi di prove e difficoltà. Permetterà alle altre persone di fraintendervi e di essere gelose di voi. Permetterà alle altre persone di reprimervi e di opprimervi. Se vi umiliate (come fece Davide) ed avete fiducia in Dio, in tutte queste circostanze, Dio vi porterà avanti un giorno, in un posto di abbondanza e benedizione.

Chi ha orecchie per intendere, intenda.




[1] La cronologia dei profeti si trova a pag. ??? (For Onesimus: you can see this note in the TTB margin, page 161)


Capitolo 10
2 Samuele

IL REGNO DI DAVIDE

I

n questo libro leggiamo del regno di Davide - di come diventò re, di come ottenne un certo numero di vittorie, di come cadde nel peccato, e dei problemi che ebbe all'interno della sua famiglia fino alla fine della sua vita.

L'atteggiamento di Davide verso Saul

Capitolo 1: Leggiamo della morte di Saul. Saul aveva odiato così tanto Davide da inseguirlo per tutto Israele per più di dieci anni tentando di ucciderlo. Alla fine a morire fu Saul. Se eravate voi al posto di Davide, quale sarebbe stata la vostra reazione alla notizia della morte di Saul? Notate la reazione di Davide.

Sappiamo che Saul commise il suicidio (1 Samuele 31). Ma un uomo Amalechita, andò da Davide cercando di guadagnare il suo favore e gli disse una bugia. Disse a Davide di aver ucciso Saul sotto espressa richiesta di Saul e diede il diadema ed il braccialetto di Saul a Davide. L'Amalechita si sarebbe aspettato una reazione felice da parte di Davide e di ricevere un premio per la sua azione. Ma invece, Davide si stracciò le vesti, pianse e digiunò fino a sera in cordoglio per Saul (1:1-11). Poi Davide chiese a quest'uomo come mai non aveva avuto paura di uccidere l'unto del Signore? Chiamò uno dei suoi giovani uomini e gli disse di uccidere l'Amalechita per aver osato uccidere Saul. Quest'uomo pagò un caro prezzo per la bugia che aveva detto.

Ma notate l'attitudine di Davide in questo episodio. Questa fu una cosa che rese Davide un uomo secondo il cuore di Dio. Sappiamo che Gesù disse, "Amate i vostri nemici. Benedite chi vi maledice, fate del bene a chi vi ferisce e vi fa del male, pregate per quelli che vi perseguitano" (Matteo 5:44) . Davide lo fece. Aveva un'attitudine del nuovo patto anche se era sotto l'antico patto. Davide non odiava Saul. Anche se Saul aveva perduto la sua unzione, Davide si era sempre detto, "Io non lo toccherò."

Poi Davide compose un canto funebre per Saul e Gionatan con parole di lode meravigliose per entrambi, con tutta sincerità e dal suo cuore. Qui c'è per noi una lezione da imparare, su come si dovrebbe comportare un uomo di Dio verso una persona che è cattiva nei suoi confronti. Davide disse "Il fiore dei tuoi figli, o Israele, giace ucciso sulle tue alture … Come mai sono caduti quei prodi?"(1:19, 25, 27) . Possiamo capire la sua lode per Gionatan, perché era un suo amico stretto. Ma lodò anche Saul chiamandolo un uomo potente che vinse molte vittorie. Apprezzò il buono che vedeva in Saul e si fermò lì. Si rifiutò di giudicarlo, ed il giudizio lo lasciò a Dio. Questo era un uomo secondo il cuore di Dio. Fu un uomo così ad essere scelto da Dio e posto sul trono di Israele.

Aspettando le Tempistiche di Dio

Capitolo 2:1: "Davide consultò il Signore…". Come abbiamo visto precedentemente in 1 Samuele 23:2-4 e 30:8, l'abitudine costante di Davide era quella di cercare la volontà di Dio per ogni cosa. In 2 Samuele 5:17-25, leggiamo di due battaglie contro i Filistei in cui Davide cercò la volontà di Dio. La seconda volta, il Signore gli disse di cambiare strategia e di attaccarli da dietro. Ogni volta il Signore cambiava strategia. Davide era un uomo di guerra, ma ogni volta riceveva la strategia dal Signore, e questo era il motivo delle sue vittorie. Quando ci fu una carestia nel paese, chiese al Signore il perché di questa carestia (2 Samuele 21:1). C'erano però alcune questioni, in cui Davide non cercò la volontà del Signore. Tre esempi sono:

1. quando sposò sei mogli (2 Samuele 3);

2. quando chiamò Bat-Sceba (o Betsabea) al suo palazzo (2 Samuele 11) e

3. quando fece il censimento d'Israele (2 Samuele 24).

E per tutti questi fallimenti, pagò un caro prezzo. Ma ogni volta che attese la guida del Signore, non uscì mai fuori strada. Per noi questa è una lezione ed un avvertimento.

Era un uomo secondo il cuore di Dio, ma anche lui fallì miseramente. Anche la descrizione dei suoi fallimenti ci incoraggia, perché impariamo che Dio può usare le persone che hanno fallito. I fallimenti dei servi di Dio descritti nella Bibbia, sono per noi incoraggiamenti più grandi che la descrizione dei loro successi - perché anche noi abbiamo fallito il Signore in numerose occasioni. Tutti noi sbagliamo, cadiamo e facciamo cose stupide, specialmente quando siamo giovani - perché da giovani, siamo tutti pieni di zelo ma abbiamo poca saggezza. Facciamo e diciamo molte cose in modo poco saggio durante la nostra giovinezza. Ma Dio è misericordioso. Sceglie persone come noi che abbiamo fallito, e ci rende, nonostante tutto, uomini e donne secondo il Suo cuore.

Gli uomini di Giuda vennero e nominarono Davide re sulla casa di Giuda. In un secondo momento fu nominato re su tutto Israele (5:3-5). Aveva 30 anni quando diventò re di Giuda. Ma ne aspettò altri 7 ½ prima di regnare su tutto Israele. Quindi in totale dovette aspettare più di 20 anni affinché Dio adempisse la Sua promessa per lui. Il suo periodo di attesa fu quasi lungo come quello di Abraamo! Ma Davide aspettò pazientemente. Siamo chiamati a seguire l'esempio di questi uomini che attraverso fede e pazienza ereditarono le promesse di Dio. Davide non afferrò il trono con le sue forze. Ma attese che fu Dio a darglielo secondo i Suoi tempi. Se solo avesse mantenuto lo stesso atteggiamento anche nei confronti di Bat-Sceba (o Betsabea), allora la storia sarebbe andata diversamente.

Se volete essere un uomo secondo il cuore di Dio, imparate a non afferrare con avidità. Giacobbe era una persona sempre intenta a prendere, e finché fu così non poté diventare Israele.

I bambini vengono al mondo con i pugni chiusi. Se mettete un dito nella mano di un neonato, immediatamente afferrerà il vostro dito. Crescendo impara ad afferrare giocattoli e molte altre cose. Questa è la natura dell'uomo: afferrare le cose per sé. Passiamo tutta la nostra vita ad afferrare cose per noi stessi. Cerchiamo di afferrare le posizioni che il mondo ci offre, l'onore e molte altre cose. Gesù era differente. Non afferrò mai nulla per sé. I suoi pugni non erano chiusi. I palmi delle sue mani erano sempre aperti verso tutte le persone. Infine aprì anche i palmi delle Sue mani per essere crocifisso sul Calvario. Questo è l'esempio da seguire per tutti noi. Arrendetevi. Rinunciate ai vostri diritti. Date agli altri, e Dio vi restituirà in abbondanza. Dio vi darà un ministero, una posizione e tutto quello di cui avete bisogno - se solo aspettate i Suoi tempi. È molto meglio ricevere le cose da Dio che afferrarle con le nostre forze. Giacobbe non avrebbe avuto bisogno di afferrare la sua primogenitura ingannando suo padre. Avrebbe potuto aspettare Dio per riceverla - come fece Davide. E Dio gliel'avrebbe data. Esprimiamo la nostra mancanza di fede in Dio ogni volta che afferriamo avidamente qualcosa.

Supponete di essere attratti da un ragazzo o una ragazza, che volete sposare; potreste iniziare a pensare in questo modo: "Se non la/lo prendo subito, qualcun altro la/lo sposerà. " Questa è incredulità. Se avete fiducia in Dio, non sarete impazienti e non afferrerete. Direte invece, "Signore, quello che hai riservato per me, lo riceverò senza dubbio. Nessuno può sposare la persona che hai riservato per me ." Lo stesso principio si può applicare a qualsiasi ministero che Dio ha pianificato per voi. Nessuno può afferrarlo. Dio vi guiderà a quel ministero, se sapete aspettarlo.

Imparate a fidarvi di Dio ed a non lamentarvi delle persone. Se Dio vi fa aspettare 20 anni, aspettate. Diventerete un capo spirituale migliore alla fine di questa attesa. Come abbiamo visto, Saul e Salomone non impararono mai ad aspettare. Nacquero nella comodità e vissero senza essere provati o schiacciati dalle pressioni. A me dispiace per chiunque viva una vita tanto comoda e tanto facile da non avere prove o pressioni lungo il cammino. Dio concede un ministero a colui che è stato rigettato dagli uomini.

Anche nella vita di Davide possiamo vedere questo principio, appena divenne re, quando la sua vita diventò confortevole e facile, iniziò a fare un errore dietro l'altro. Leggiamo al Capitolo 3:2-5, che ebbe sei figli - ma da sei mogli diverse!!

Una volta diventato re, l'uomo secondo il cuore di Dio iniziò a sviarsi. Cercò la volontà di Dio per molte cose. Ma non chiese a Dio se avesse dovuto sposarsi una seconda, terza e sesta volta! Isacco ebbe solo una moglie, e Mosè ebbe solo unamoglie. E da quello che sappiamo anche Giosuè ebbe solo una moglie. Perché allora Davide ebbe così tante mogli? Perché decise di essere come tutti gli altri re del mondo. E come risultato di questa scelta, soffrì tremendamente. Questo è un grande avvertimento per noi che ci insegna a non seguire lo spirito del mondo.

Non dobbiamo però dimenticare che Davide visse sotto l'antico patto, quando i cuori delle persone erano duri, perché non avevano lo Spirito Santo. Per questo Mosè permise anche il divorzio (come disse Gesù in Matteo 19:8). Non possiamo giudicarli. Adesso il livello di Dio, per noi che abbiamo ricevuto lo Spirito Santo è diverso. Oggi viviamo sotto il nuovo patto. Ma molti Cristiani che oggi cadono nell'adulterio si giustificano dicendo, "Bene, anche Davide cadde". Ma Davide visse sotto l'antico patto. Non aveva lo Spirito Santo che abitava in lui. Lo Spirito del Signore stava solo sopra di lui. Ma noi possiamo avere lo Spirito del Signore che dimora in noi. I santi dell'antico patto potevano avere lo Spirito Santo solo per il loro ministero. Ma oggi abbiamo lo Spirito Santo in noi per cambiare il nostro carattere. Non possiamo quindi scusare i nostri peccati paragonandoci a Davide o Sansone.

La Vendetta appartiene a Dio

Al Capitolo 4:8, leggiamo di due uomini che uccisero Is-Boset (figlio di Saul) e che portarono la sua testa a Davide, sperando che Davide li avrebbe premiati per questo. Ma Davide si arrabbiò così tanto con loro che ordinò che venissero uccisi immediatamente. Davide credeva che la vendetta spettasse a Dio, e quindi non si vendicò mai e non permise a nessuno di vendicarsi.

Questo è un principio importante che dobbiamo ricordarci sempre. Romani 12:19 è molto chiaro su questo punto. Dio non ha bisogno del nostro aiuto per amministrare la giustizia o per vendicarsi. Cosa fareste se qualcuno si prostrasse ai vostri piedi per adorarvi? Fareste quello che fece Pietro - lo alzereste e direste, "Non adorarmi. L'adorazione appartiene a Dio." Proprio come l'adorazione appartiene a Dio, anche la vendetta appartiene a Dio. Se cerchiamo quindi di vendicarci contro qualcuno, non è molto diverso dall'accettare l'adorazione dalle persone. Non abbiamo diritto di vendicarci tanto quanto non abbiamo diritto di accettare di essere adorati. Qualsiasi sia il male che qualcuno ci ha fatto, dobbiamo lasciare che Dio si occupi di quella persona, a Suo modo e a Suo tempo. Non dobbiamo nemmeno desiderare qualcosa di male per quella persona. Quando serviamo il Signore, incontreremo altri credenti che parleranno male di noi o che cercheranno di distruggere il nostro ministero. Ho scoperto che non possiamo servire efficacemente il Signore senza avere molte persone che parlano male di noi, che raccontano storie false sul nostro conto, che ci accusano di insegnare false dottrine, ecc. Allora potremmo essere tentati di vendicarci contro di loro. Ma dobbiamo resistere fermamente a quella tentazione e lasciare la vendetta nelle mani di Dio. La Bibbia dice che c'è solo un Giudice che ha il diritto di distruggere (Giacomo 4:12). Dobbiamo quindi lasciare il loro destino nelle mani di quell'unico Giudice.

Se il Signore vi ha unti, nessuno può distruggere il vostro ministero perché viene dal cielo. Molte persone accusarono Gesù e Paolo di essere dei falsi insegnanti. Gesù fu anche accusato di cacciare i demoni con il potere del principe dei demoni. Ma Gesù non sprecò mai il Suo tempo rispondendo a queste accuse. Quelli che erano sinceri non furono sviati dalle false accuse, ma i disonesti sì.

Leggiamo in Giacomo 2:6 che in quei giorni, i credenti ricchi stavano opprimendo i credenti poveri, trascinandoli personalmente davanti al tribunale. Questo è incredibile. Ma sta succedendo anche oggi! Uno deve essere sia ricco e sia malvagio per portare un altro credente in tribunale. È sorprendente quanto ciechi possono essere i credenti. Paolo dice in 1 Corinzi 6 che la stessa cosa stava accadendo a Corinto. Questi credenti ricchi non avevano compreso che c'è solo un Giudice che ha il diritto di giudicare e vendicarsi. Allora decisero di sedersi sul trono di Dio. Paolo li avvertì chiaramente, dicendogli che chi fa questo non entrerà mai nel regno di Dio.(1 Corinzi 6:9 leggete nel contesto dei primi 8 versi).Se qualcuno vi ha fatto qualcosa di male, Dio non l'ha forse visto? Forse Dio non è in grado di gestire questa persona? Se credete che è capace e credete che Dio è Onnipotente, allora lasciate che sia Dio ad occuparsi di lui.

La Via dell'Uomo e la Via di Dio

Capitolo 6: Davide desiderava fortemente portare l'arca di Dio a Gerusalemme. Era un buon desiderio. Ma non lo fece nel modo che Dio aveva comandato nella Sua Legge. Il risultato fu una calamità - uno degli uomini fedeli di Davide morì. Una volta, quando i Filistei presero l'arca, Dio li punì con una malattia e decisero di restituire l'arca ad Israele. Rimandarono indietro l'arca su di un carro trainato da dei buoi. Davide aveva sentito di quell'incidente. Sapeva che la legge di Mosè aveva detto molto chiaramente che l'arca doveva essere portata solo dai Cheatiti, figli di Levi. Ma Davide pensò che questo metodo poteva essere adatto per le brevi distanze. Ma siccome si trattava di un viaggio lungo, pensò che il metodo dei Filistei era meglio e meno faticoso. Pose quindi l'arca su di un carro trainato dai buoi. I buoi inciamparono sulle strade accidentate e fecero inclinare l'arca. Uzza stese la sua mano per reggerla e non farla cadere. Dio lo colpì immediatamente per la sua irriverenza ed egli morì.

Quello che Uzza fece, lo fece per un buon motivo. Ma violò comunque la legge di Dio. Anche se la nostra motivazione è buona, se andiamo contro la Parola di Dio, soffriremo ugualmente. Fare una cosa giustacon un motivo sbagliato è inaccettabile per Dio. Ma è ugualmente inaccettabile per Lui se facciamo una cosa sbagliata per un motivo giusto. Il fine non giustifica i mezzi. Qui vediamo che la motivazione di Uzza era giusta - evitare la caduta dell'arca. Ma Uzza sapeva anche, che la legge di Mosè diceva che nessuno doveva toccare l'arca. Anche i Cheatiti che portavano l'arca non avevano il permesso di toccarla. Dovevano coprire l'arca con il velo del tabernacolo prima di portarla, così non l'avrebbero toccata (Numeri 4:15). Dio aveva precisamente dichiarato che la punizione per chiunque toccasse l'arca era la morte.

Possiamo porci questa domanda quando evangelizziamo. Come lo dovremmo fare - secondo la via di Dio o quella dell'uomo? Dobbiamo imitare i metodi delle compagnie multinazionali quando svolgiamo il lavoro di Dio?

Oggi molti Cristiani dicono di aver bisogno di soldi per evangelizzare. Siete dipendenti dai soldi o dallo Spirito Santo? Quello che dovreste dire è, "Abbiamo bisogno della potenza dello Spirito Santo per evangelizzare." Se avete la potenza dello Spirito Santo, che abbiate o meno i soldi, il lavoro di Dio verrà svolto. Solamente le società ed organizzazioni del mondo hanno bisogno dei soldi per sopravvivere. Se anche le chiese arrivano al punto di dire, "Possiamo andare avanti solo se abbiamo i soldi", dobbiamo dire che anche loro sono scese al livello delle organizzazioni del mondo. Negli Atti degli Apostoli, non c'è alcun riferimento ai soldi in relazione all'evangelizzazione o al lavoro di Dio. Occasionalmente, raccoglievano i soldi per i credenti poveri, ma mai per pagare gli apostoli! Non pregarono mai Dio per essere sempre più ricchi, come fanno molte persone oggi. Pregarono per la potenza dello Spirito Santo. Oggi, i metodi usati nel mondo (il carro trainato dai buoi) hanno sostituito i metodi di Dio. Questo è il motivo per cui c'è morte spirituale. Abbiamo bisogno di comprendere quello che Dio sta cercando di dirci in questo passaggio.

In seguito Davide portò l'arca a Gerusalemme nel modo corretto - sulle spalle dei Leviti. Questa volta fu così pieno di gioia che danzò con tutta forza davanti al Signore (6:14). Questo era uno dei modi in cui a quel tempo, esprimevano la loro lode a Dio. Non solo usavano strumenti musicali, battevano le mani e gridavano, ma ballavano anche. Non appena Davide si avvicinò alla città, sua moglie Mical (la figlia di Saul) lo vide ballare e si arrabbiò molto (verso 16). Lo disprezzò nel suo cuore. Disprezzò un servo unto di Dio che stava lodando Dio in un modo che a lei non piaceva. Ci sono magari persone oggi che stanno lodando Dio in un modo che voi non apprezzate. Non siete tenuti ad imitarli. Ma non dovete nemmeno disprezzarli. A Mical non le fu imposto di iniziare a ballare come stava ballando Davide. Ma non doveva disprezzare suo marito. Non dovremmo mai immaginare che il modo in cui noi lodiamo Dio, sia l'unico modo giusto.

Molti gruppi Cristiani sentono che il modo particolare in cui loro lodano Dio le domeniche mattina, sia l'unico modo giusto per farlo. E poi chiedono a tutti di lodare esattamente come fanno loro. In alcuni gruppi Cristiani, le domeniche mattina stanno tutti seduti silenziosamente come durante un funerale. Questo a me personalmente non piace, perché il servizio della Domenica mattina non deve essere come un funerale. Deve essere un momento di gioia, perché stiamo celebrando il fatto che la croce è vuota, che Gesù ha conquistato la tomba, risorgendo dai morti. Guardando però queste persone, sembra che Gesù sia ancora morto! Poi ci sono altri Cristiani che sono all'estremo opposto. Sentono che lo Spirito Santo è presente in un incontro solo quando raggiungono un certo livello di decibel - e continuano quindi ad alzare la loro voce, a scuotere le loro emozioni, per "portare lo Spirito Santo in mezzo a loro". Questo è un inganno. Lo Spirito Santo non arriva ad un incontro quando il volume viene aumentato sull'amplificatore. Lo Spirito Santo è con coloro che hanno una coscienza pulita.

Non voglio disprezzare nessuno di questi gruppi. Ma non li voglio nemmeno imitare. Sono libero di lodare il Signore a modo mio. Non disprezzate il modo in cui un'altra persona loda il Signore, e non immaginate che il vostro modo di farlo sia l'unico modo corretto. Date libertà agli altri. Dio guarda al cuore e non all'espressione esteriore.

Capitolo 6:20: "Davide tornò a benedire la sua famiglia." Che cosa bella - benedire la propria famiglia - specialmente tornando a casa esausto dopo aver ballato in strada per molte miglia! Vorrei che ogni marito tornasse a casa dopo una faticosa giornata di lavoro per benedire la sua famiglia, invece di arrivare a casa di cattivo umore e facendo richieste alla moglie. La moglie di Davide, Mical, era una persona assillante, ma questo non spegneva la gioia di Davide nel Signore! Appena varcò la soglia di casa, lei iniziò a lamentarsi, ad urlargli addosso e a criticarlo per aver ballato per le strade come le persone comuni, invece di essersi comportato con la dignità di un re. Cosa rispose Davide? Disse che non era disturbato dall'opinione della moglie, avrebbe continuato a ballare davanti al Signore per il resto della sua vita (verso 21). Il Signore giudicò Mical per aver disprezzato suo marito e rimase sterile per tutta la sua vita.

Capitolo 7: Ora Davide voleva costruire un tempio al Signore. Nessuno gli disse di farlo. Ma pensò nel suo cuore, "Io abito in un bel palazzo, ma l'arca di Dio sta sotto una tenda" (verso 2). Vorrei che più credenti la pensassero così: "Signore, che casa confortevole che mi sono costruito. Quanti soldi e tempo spesi per costruire la mia casa. Quanto poco ho sacrificato per il Tuo lavoro! Quanto poco mi preoccupa il Tuo lavoro!" Il lavoro di Dio richiede lavoratori che sacrificheranno loro stessi, le loro ambizioni, il loro tempo ed i loro soldi. Molti credenti fanno straordinari sul posto di lavoro e generano profitto per le loro aziende. Non possiamo noi, come servi di Dio, fare qualche straordinario per Lui - senza venire pagati e senza lamentarci?

Davide era un uomo secondo il cuore di Dio, ed era preoccupato per la casa di Dio. Tutti noi possiamo avere un cuore come quello di Davide, fino alla fine dei nostri giorni - sempre preoccupato più per la casa di Dio che per la nostra. Dio si prenderà cura della vostra casa, se voi vi prendete cura della Sua. Molti anni fa, dissi al Signore, "Signore, io ho una casa (famiglia) e Tu hai una casa (famiglia). Per favore dammi la grazia per occuparmi della Tua casa (famiglia), mentre Tu guardi alla mia". Ho fatto questo piccolo scambio con il Signore, e voglio dire che Dio è stato più fedele nell'occuparsi della mia casa di quanto io lo sia stato nei confronti della Sua.

Dio non permise a Davide di costruire la Sua casa. La ragione di questo era perché Davide era un uomo di guerra e solo un uomo di pace poteva costruire la casa di Dio (1 Cronache 28:3) .

Notate questo principio: Un uomo di guerra non può costruire la casa di Dio. Dobbiamo andare oltre la guerra ed entrare nel riposo di Dio. È necessario iniziare con la guerra; ma dobbiamo entrare nel riposo.

Davide preparò il terreno per Salomone sconfiggendo tutti i nemici d'Israele. Raccolse anche tutto l'oro e l'argento necessario per il tempio. Ma fu Salomone a costruire. Siamo disposti a questo? Possiamo fare tutto il lavoro pesante, e poi lasciare che sia un'altra persona a prenderne l'onore per aver compiuto il lavoro? O vogliamo l'onore per noi stessi? Un uomo secondo il cuore di Dio, farà tutto il lavoro dietro le quinte, rendendolo più semplice per gli altri e lasciando che siano gli altri a riceverne l'onore.

2 Samuele 8:15: Questo verso nella versione della "Living Bible" è scritto così: "Davide fu equo con tutte le persone". Questo è un requisito molto importante per un capo - l'equità nell'amministrare la giustizia e la totale imparzialità.

Al Capitolo 9, leggiamo della gentilezza di Davide nei confronti di Mefiboset, il figlio di Gionatan, che era storpio. Mefiboset si considerava come "un cane morto" che non meritava nulla (verso 8). Ma Davide ordinò che Mefiboset mangiasse regolarmente alla sua tavola. Questa è una rappresentazione della grazia di Dio, dove Cristo ci innalza, noi cani morti, per farci sedere con Lui alla Sua tavola.

La Grande Caduta di Davide

Al Capitolo 11 vediamo la storia della grande caduta di Davide. Dal modo in cui Davide cadde, possiamo imparare una lezione. "Accadde in primavera, quando i re uscivano in battaglia…" I re non uscivano in battaglia durante l'inverno quando era freddo, ma lo facevano in primavera. In ogni battaglia, Davide era sempre il capo, guidando gli eserciti d'Israele a combattendo contro i nemici. Ma questa volta Davide sentì che era meglio rilassarsi. È quando smettiamo di combattere e ci rilassiamo che iniziamo a peccare. È quando non siamo nel posto in cui Dio ci vuole, che cadiamo nel peccato. Il posto di Davide era sul campo di battaglia. Invece stava dormendo nel palazzo. Se fosse stato sul campo di battaglia, magari non sarebbe mai caduto in quel modo.

È quando le cose vanno bene che smettiamo di combattere le battaglie del Signore, ed iniziamo a mandare i nostri collaboratori più giovani a fare il lavoro del Signore. Molti capi Cristiani stanno seduti come dei re nei loro palazzi e tutto il lavoro duro sul campo lo fanno svolgere ai loro fratelli minori .

Voglio sempre essere un fratello minore nella chiesa del Signore, fino alla fine della mia vita. Voglio stare fuori sul campo, a lavorare e combattere per il Signore anche a 90 anni. Voglio stare sul campo di battaglia fino alla fine della mia vita. Spero che anche voi vogliate essere lì. Non c'è pericolo spirituale sul campo di battaglia. Ma i pericoli ci sono nei palazzi. Davide era completamente al sicuro fino a quando era sul campo di battaglia. Ma a palazzo fu in pericolo.

Cadiamo nel peccato quando stiamo affrontando prove, pressioni, malattie o difficoltà economiche? No. Quando le cose si fanno semplici, quando abbiamo soldi in abbondanza, quando le nostre imprese prosperano, e nessuno a casa è malato - è in quel momento che pecchiamo. Questo è il periodo nel quale dovete stare più attenti.

Davide rimase a casa a Gerusalemme (11:1). Davide non era come Mosè che pregò mentre Giosuè stava combattendo. Se Davide si fosse messo a pregare per Ioab che era sul campo di battaglia, si sarebbe salvato. Ma stava dormendo. "La sera Davide si alzò dal letto"(11:2). Personalmente non conosco se Davide aveva dormito tutto il giorno e si alzò che ormai era sera oppure se si svegliò da un riposino pomeridiano. Ma si alzò dal letto, ed invece di mettersi a pregare, salì sul tetto del palazzo. Lì vide quella bella donna, Bat-Sceba (o Betsabea), e fu tentato. Se avesse spento la tentazione sul nascere, e si fosse fermato al primo stadio, non avrebbe mai raggiunto lo stadio finale.

Quando guardò e fu tentato, avrebbe potuto girarsi e dire "Questo è pericoloso. Meglio se sto attento". Avrebbe potuto andarsene ed utilizzare il suo tempo pregando per Ioab. Quando si informò e scoprì che era la moglie di un altro, almeno allora avrebbe potuto fermarsi e dire, "Non è possibile per me averla"! Se avesse pregato per Bat-Sceba (o Betsabea), chiedendo a Dio di renderla una sposa pura e santa per Uria, questa sola preghiera gli avrebbe impedito di peccare. Ma in quel momento, dimenticò tutto ciò che conosceva del Dio che lo aveva reso re. Adesso era un potente monarca che poteva avere chiunque avesse voluto. E quindi commise adulterio con quella donna.

Non critichiamo Davide. Avete mai ammirato la bellezza della moglie di un altro? Magari non siete riusciti ad afferrarla, perché non siete dei potenti re. Quindi siete rimasti solo a guardare e bramare! Non c'è in realtà alcuna differenza tra voi e Davide!

Quando Bat-Sceba (o Betsabea) rimase incinta, Davide si trovò in difficoltà. Adesso doveva coprire il suo peccato. Dunque richiamò Uria, il marito di Bat-Sceba (o Betsabea), dal campo di battaglia e gli disse di stare a casa con sua moglie quella notte. Ma Uria era un uomo con un così grande senso di responsabilità nei confronti dei suoi compagni soldati che non tornò a casa quella notte. Disse a Davide, "I miei compagni stanno combattendo sul campo. Come posso andare a casa e giacere con mia moglie?" In quel momento Uria fu un uomo migliore di Davide. Molti collaboratori più giovani che sono impegnati sul campo, sono spesso molto meglio dei loro responsabili che li hanno mandati in missione. Davide non sapeva che fare. Iniziò dunque a pianificare. Una volta che avrete peccato, sarete tentati di commettere molti altri peccati per coprire il vostro primo peccato. Sarebbe dovuto andare da Uria, in tutta onestà, e chiedere perdono. Invece di fare ciò, cercò di proteggere la sua reputazione. Davide rimandò Uria sul campo di battaglia, e tramite una lettera comandò al Generale Ioab di schierare Uria proprio in prima fila, dove la battaglia era più pesante, in modo che nel fervore della battaglia rimanesse ucciso.

Che malvagità! Ringrazio Dio che la Scrittura è assolutamente onesta e non copre i fallimenti dei suoi più grandi eroi. Più guardiamo alla corruzione della nostra carne, più scopriamo che non siamo affatto meglio di Davide. Abbiamo tutti la stessa carne e siamo capaci di commettere lo stesso peccato. Che Dio ci preservi.

La Disciplina di Dio

Capitolo 12: Grazie a Dio c'era un profeta coraggioso, Natan. A quei tempi era una cosa molto pericolosa affrontare un re dicendogli che era un peccatore. Anche oggi, il 99% dei pastori, non oserebbe andare da un ricco membro della chiesa, o da un alto funzionario del governo, a sottolineare un suo peccato. Ma Natan era diverso. Andò da Davide e gli raccontò una storia: "C'erano due uomini in una città. Uno era ricco ed aveva molte greggi di pecore. L'altro era un uomo povero che aveva solo un'agnellina. Quando un ospite andò a casa dell'uomo ricco, il padrone di casa volle preparare un piatto a base d'agnello; ma non prese uno dei suoi tanti agnelli. Prese invece l'agnellina dell'uomo povero, la uccise e la cucinò." Davide si adirò moltissimo quando sentì questo racconto (12:5). È facile arrabbiarsi per i peccati degli altri. Poi Natan disse, " Tu sei quell'uomo. Avevi così tante mogli. Uria ne aveva solo una, e tu l'hai presa." Improvvisamente Davide realizzò la verità.

Che cosa disse Davide dopo aver ascoltato la storia di Natan? In preda alla rabbia disse, "Come è vero che il Signore vive, colui che ha fatto questo merita la morte"(12:5).Ma la Legge non diceva che un uomo doveva essere messo a morte per aver rubato l'agnello di un'altra persona. Ma quando si trattava dei peccati degli altri Davide era più severo della Legge. Questo è come siamo anche noi. Siamo ciechi ai peccati più grandi che sono presenti nella nostra vita.

Davide disse anche, "Deve pagare quattro volte il valore dell'agnello" (12:6) . Siccome aveva preso quell'agnellina, l'uomo benestante doveva renderne quattro. Questo divenne il prezzo che anche Davide dovette pagare per aver ucciso Uria. Natan disse a Davide, "Dunque la spada non si allontanerà mai dalla tua casa. Io farò venire addosso a te delle sciagure dall'interno della tua stessa casa" (versi 10, 11). Quattro dei figli di Davide dovettero morire - il figlio nato da Bat-Sceba (o Betsabea), Amnon, Absalom e Adonia. Raccogliamo quello che abbiamo seminato ed il giudizio con cui verremo giudicati sarà concorde alle nostre parole. Gesù disse che saremo giudicati nella stessa maniera in cui noi giudichiamo gli altri. Quindi è molto saggio essere misericordiosi con gli altri e non giudicarli.

Ora vedete un uomo secondo il cuore di Dio tornare in sé. Davide disse a Natan, "Ho peccato contro il Signore"(12:13), e scrisse quel meraviglioso salmo - Salmo 51. "Signore, ho peccato contro di te. Per favore non togliermi il tuo Spirito Santo" (Salmi 51: 4, 11) . Non tentò di coprire il suo peccato come fece Saul. Saul disse, "Ti prego onorami. Fai che nessuno sappia del mio peccato" (1 Samuele 15:30). Ma Davide non disse questo a Natan. Scrisse un Salmo e raccontò a tutti questo fatto. Questa è la cosa fantastica che vediamo in Davide. Non voleva apparire come una persona spirituale quando non lo era. Quando peccava lo ammetteva.

Cos'altro possiamo imparare da questo incidente? Non importa quanto siete grandi davanti al Signore, se qualcuno sottolinea qualcosa della vostra vita che non va bene, ammettetelo. Non diventate mai così orgogliosi ed arroganti fino al punto in cui nessuno può venire da voi e dirvi che vi siete sbagliati, o che avete bisogno di cambiare in una determinata area. Davide si umiliò pubblicamente e scrisse il Salmo 51, riconoscendo il suo peccato al mondo intero, e chiedendo la misericordia di Dio.

Ma nonostante Davide si era pentito, aveva confessato la sua colpa, aveva digiunato e pregato, Dio comunque colpì il figlio di Bat-Sceba (o Betsabea) che morì. Dio si occupa di noi con grazia, perdonandoci. Ma poi si occupa di noi anche disciplinandoci.

Lasciate che vi dia un esempio di questo: Considerate un uomo che ha riempito la sua mente con materiale pornografico, letture e film per molti anni. Si ravvede e chiede a Dio di perdonarlo. Dio lo perdona immediatamente. Il sangue di Cristo lo purifica completamente. Dio lo giustifica e lo guarda come se non avesse mai peccato. Tuttavia l'uomo sarà ancora tormentato per molti e molti anni dalla sua memoria con immagini sconce e sessuali. Ma Dio che ha purificato totalmente il cuore di quest'uomo perché non gli rimuove queste immagini sconce dalla sua memoria? Perché attraverso il ripresentarsi di immagini sconce, l'uomo imparerà a stare attento a non guardare mai più ad immagini di questo tipo, perché ora non vorrà più essere tormentato da sogni sconci per molti e molti anni ancora. Se Dio rimuovesse tutte le immagini, appena perdonato, l'uomo sarebbe facilmente tentato di riguardare immagini sconce, sapendo che verrebbero cancellate facilmente. Se, invece, questo uomo è fedele da resistere a questi pensieri sporchi, e riempire la sua mente regolarmente con la Parola di Dio, queste immagini scenderanno gradualmente verso il fondo delle sua memoria. Non andranno mai via totalmente. Ma scendono così in fondo da non disturbarlo più durante i suoi sogni. Altri pensieri, quelli puri, si posizioneranno in cima alla sua memoria e comporranno i suoi sogni.

Al Capitolo 13, leggiamo di Amnon che "si innamorò" della sua sorellastra Tamar ed infine la violentò. Una volta soddisfatto il suo desiderio, la odiò. Dice qui, "l'odio per lei fu maggiore dell'amore di cui l'aveva amata prima" (verso 15) . Come si è potuto trasformare improvvisamente in odio questo "grande amore" per Tamar? Perché quello che lui chiamava "amore" in realtà altro non era che "desiderio sessuale" . Qui c'è una lezione che devono imparare tutti i giovani. Molti ragazzi affermano di " essere innamorati" di una giovane. Quello che entrambi non realizzano è che, come nella maggior parte dei casi, quello che il ragazzo chiama "amore" effettivamente è solamente "desiderio sessuale". Soprattutto le ragazze devono riconoscere questo e stare attente, prima di finire sfruttate dagli uomini.

L'amore umano cerca sempre il proprio guadagno.

L'amore Divino si distingue per il fatto che cerca sempre il bene del prossimo.

Davide non poteva rimproverare suo figlio Amnon per questo peccato - perché aveva fatto lo stesso con Bat-Sceba (o Betsabea)! Così è come molti padri perdono la loro autorità spirituale sui propri figli.

La Ribellione di Absalom

In seguito Absalom vendicò sua sorella Tamar uccidendo Amnon. Davide iniziò a raccogliere, nella sua stessa famiglia, quello che aveva seminato con Bat-Sceba (o Betsabea) ed Uria - adulterio ed omicidio. Dio è molto esatto nei suoi giudizi. Prima o poi inizieremo a raccogliere quello che abbiamo seminato.

Al Capitolo 15leggiamo di Absalom, figlio di Davide, che iniziò a cospirare per diventare re. Si mise ogni giorno alle porte della città, chiedendo alle persone quali fossero i loro problemi. Poi gli diceva che avevano una causa buona e giusta ma che sfortunatamente Re Davide non aveva delegato nessuno che si occupasse di queste cose. Diceva poi, che se fosse stato lui a governare, avrebbe potuto aiutare velocemente tutti. Così vinse i cuori delle persone allontanandole da Davide.

Alcune volte vediamo succedere le stesse cose nei circoli Cristiani - qualcuno ruba i cuori delle persone allontanandoli dal loro capo spirituale, così da diventare lui il loro nuovo capo. Paolo disse agli anziani di Efeso, "Io so che dopo la mia partenza alcuni di voi attireranno i discepoli verso sé stessi." (Atti 20:29, 30) Absalom lo fece, ma non gli andò bene. Ed anche oggi, chiunque segue le orme di Absalom finisce male.

Davide dovette lasciare il trono e fuggire per salvarsi la vita. Ma Dio fece uscire qualcosa di buono da tutto questo, perché Davide scrisse alcuni salmi durante il suo periodo nel deserto - Salmi 55, 61 e 63 . Questi Salmi non avrebbero fatto parte della Bibbia, se Absalom non avesse cacciato Davide da Gerusalemme. Questi Salmi sono diventati una benedizione per milioni di persone negli ultimi 3000 anni. Quindi le difficoltà attraverso le quali Dio ci porta, sono i mezzi con i quali Dio ci dà un ministero per gli altri.

Considerate il Salmo 55:22: "Getta sul Signore il tuo affanno, ed egli ti sosterrà. Egli non permetterà mai che il giusto vacilli." Davide imparò a gettare il suo affanno sul Signore durante la fuga per salvarsi la vita, e non mentre era comodamente seduto a palazzo.

Molte persone cambiarono parte appena Absolom iniziò a regnare. Davide aveva un consigliere fidato di nome Aitofel, e per Davide un consiglio dato da Aitofel era come una parola data da Dio (16:23). Ma non appena iniziò a regnare Absalom, Aitofel cambiò schieramento. Aitofel era il nonno di Bat-Sceba (o Betsabea)(confrontate 2 Samuele 23:34 con 11:3) e stava aspettando una buona opportunità per vendicare il male che Davide aveva fatto a sua nipote. Consigliò quindi ad Absalom di commettere adulterio con le mogli di Davide in modo da umiliarlo (16:21, 22).

Poi iniziò a dare consigli ad Absalom sul come avrebbe potuto uccidere Davide. Ma Davide, con una preghiera di una frase, aveva già chiesto a Dio di rendere vani i consigli di Aitofel (15:31). È stupefacente vedere cosa può fare una preghiera di una sola frase. Dio rispose a questa preghiera - Absalom quindi rigettò il consiglio di Aitofel e seguì un consiglio opposto, datogli da un'altra persona. Così Davide scampò dalla morte. Non smettete mai di pregare preghiere di una frase! Aitofel, però, era un uomo orgoglioso e rimase così tanto offeso da questo episodio che si suicidò (17:23).

Mentre Davide era in fuga da Absalom, un uomo chiamato Simei uscì dalla sua casa lanciando sassi contro Davide e pronunciando ripetute maledizioni (16:5). Simei era un parente di Saul ed aveva covato per molto tempo un rancore verso Davide, perché aveva sostituito Saul sul trono d'Israele. Simei non aveva potuto fare nulla fino a quando Davide era sul trono. Ma ora che ne ebbe l'opportunità gridò a Davide dicendo, "Vattene via assassino e farabutto. Il Signore ti sta ripagando per aver ucciso Re Saul e la sua famiglia. Hai rubato il suo trono, ed ora il Signore lo ha dato a tuo figlio Absalom. Alla fine assaggerai un po' della tua stessa medicina, assassino." (verso 8 - versione Living Trad. Ita.). Simei non conosceva la verità. Vale la stessa cosa per tutti coloro che oggi accusano i servi del Signore di molte cose.

Uno dei soldati di Davide disse, "lasciami andare a mozzare la testa di Simei" (16:9). Ma Davide disse, "No. Se il Signore gli ha detto (gli ha permesso) di maledirmi, perché dovrei combattere contro il Signore? (16:10). È meraviglioso vedere la comprensione che Davide aveva dell'assoluta sovranità di Dio. Era convinto che nessuno potesse parlare contro di lui senza che Dio lo avesse permesso. Se solo capissimo questa verità vivremmo in gran pace.

Mentre Ioab stava andando in battaglia contro Absalom, Davide gli disse: "Per amor mio, trattate con riguardo il giovane"(18:5). Queste sono le esatte parole che il Signore ci rivolge quando anche noi dobbiamo disciplinare i giovani. Infine l'esercito di Davide vinse la battaglia.

Al Capitolo 18:19-32 leggiamo di un giovane di nome Aimaas che voleva essere il primo a riportare la notizia della vittoria a Davide, così da riceverne gli onori. Ma Ioab mando un Etiope a dare la notizia. Ma Aimaas insistette così tanto che Ioab gli permise di andare. Corse così velocemente che superò l'Etiope e raggiunse Davide per primo. Ma Davide era più interessato a sapere se Absalom fosse ancora vivo. Sfortunatamente Aimaas non lo sapeva. Quindi dovette mettersi da parte ed aspettare l'Etiope con la notizia che Davide voleva ricevere. Questa è la rappresentazione di due tipi di predicatori - uno che è desideroso di andare a predicare anche se Dio non lo ha mandato; l'altro invece è quello mandato da Dio. Solo quello mandato da Dio avrà il messaggio completo - il pieno vangelo - anche se arriva dopo e non è così umanamente "talentuoso" come il primo. Ci sono molti profeti come Aimaas oggi, che non sono stati mandati da Dio e che stanno "profetizzando" ed ingannando i Cristiani. Come credenti, dobbiamo giudicare ogni "profezia" e non accettare ciecamente tutto quello che vediamo e sentiamo.

Quando Davide sentì della morte di Absalom, pianse dicendo, "Figlio mio, figlio mio Absalom. Fossi morto io al tuo posto" (18:33). Qui vediamo lo Spirito di Cristo in Davide, perché desiderò di morire al posto di quelli che si ribellarono contro lui. Davide era un uomo che in sé portava tracce dello spirito del nuovo patto, perché non odiava nemmeno quelli che avrebbero voluto ucciderlo.

Absalom venne ucciso e Davide venne ristabilito sul trono. Dio aveva messo alla prova Davide da giovane per vedere se si fosse appropriato del trono di Saul. Ed ora che era una persona anziana, Dio lo mise nuovamente alla prova per vedere se si fosse appropriato del trono di Absalom. In entrambi i casi, Davide aspettò che fu Dio a consegnargli il trono. Non andò mai a prenderselo da solo. Dio ci metterà alla prova da giovani e pure da anziani - anche dopo averlo seguito per 50 anni. La prima volta, Davide dovette fuggire per più di 10 anni. La seconda volta, dovette scappare per salvarsi la vita solo per pochi giorni. Dio determina la lunghezza di ogni prova. E mai ci metterà alla prova oltre alle nostre capacità.

Gli ultimi Giorni di Davide

Al Capitolo 21 leggiamo di una carestia in Israele che pareva non cessare. Per i primi due anni, Davide pensò si trattasse solo di una calamità naturale. Ma quando continuò anche per il terzo anno, Davide iniziò a cercare il Signore per capire la ragione di questa carestia. Quando attraversiamo difficoltà economiche che sembrano non avere fine, o quando troviamo continuamente una mancanza della benedizione di Dio sulle nostre vite, è bene per noi cercare la faccia di Dio per scoprirne la ragione. C'è sempre una ragione. In questo caso, Dio disse a Davide che il motivo era che Saul molti anni prima aveva ucciso i Gabaoniti. I Gabaoniti erano Cananei che Dio aveva comandato a Giosuè di uccidere. Ma Giosuè venne ingannato e siglò un patto con loro, ovvero che nessun Israelita avrebbe mai più ucciso un Gabaonita o un loro discendente. Saul violò questo patto. Dio prende molto seriamente se non manteniamo la nostra parola - anche quella data ad un nemico! Una volta sistemata la questione, Dio benedì il paese con raccolti di grano.

Capitolo 22: Questo è un inno di liberazione che è ripetuto parola per parola nel Salmo 18. Dal verso 17 al 20 vediamo una bella rappresentazione della nostra salvezza.

Capitolo 23:2-4. Davide fu un grande capo d'Israele. Prima di morire scrisse poche parole su alcune qualità che un capo spirituale dovrebbe avere. Un capo dovrebbe essere unto dallo Spirito Santo, dovrebbe avere la parola di Dio sempre sulla propria lingua. Deve condurre gli uomini rettamente e nel timore di Dio. La sua vita deve essere come una luce splendente e la sua testimonianza come un cielo mattutino senza nuvole.

Al Capitolo 23:8-39, troviamo una lista di alcuni degli uomini potenti di Davide e delle loro gesta. Davide era un uomo coraggioso, e raccolse attorno a sé altri uomini coraggiosi. Anche oggi nella chiesa Dio ha bisogno di capi senza paura che combatteranno contro Satana, e attraverso i quali il "Signore può concedere grandi vittorie" - se necessario, anche con una sola mano (versi 10, 12). Il Signore ha bisogno di uomini che "si schiereranno" coraggiosamente per Lui (verso 12). Davide aveva una grande responsabilità come capo d'Israele e sapeva come delegare le sue responsabilità a questi uomini coraggiosi. Davide non lavorò da solo.

Al Capitolo 24, leggiamo del secondo peccato serio che Davide commise. Decise di fare un censimento d'Israele - o per sapere su quante persone stava regnando o per sapere quanto fosse forte il suo esercito. Il suo generale Ioab (che conosceva il Signore meno di lui) lo esortò a non farlo (verso 3). Ma Davide era testardo, dunque continuò e fece il censimento. Il Signore lo punì per questo e 70,000 persone in Israele morirono per una malattia (verso 15). Dio stava dicendo a Davide che il suo censimento non aveva nessuna utilità, perché, Dio poteva ridurre la popolazione di Israele di 70,000 persone in un giorno solo!

Davide si ravvide e decise di fare un'offerta al Signore, nel luogo che Dio gli indicò - l'aia di Arauna, che si trovava sul Monte Moria, dove Abraamo offrì Isacco a Dio. Appena Arauna vide il re, gli offrì i suoi buoi e la sua legna per l'olocausto. Ma Davide rifiutò l'offerta dicendo che li avrebbe pagati, "Non offrirò mai al Signore quello che non mi costa nulla" (24:24) . Questo è per noi un buon motto da portarci dietro per tutta la vita.

Qui c'è un verso che dovreste ricordare per tutta la vita. Non date mai a Dio quello che non vi costa nulla.

Fu proprio in quel posto che Dio comandò la costruzione del tempio qualche anno dopo (2 Cronache 3:1) Il posto in cui entrambi, Abraamo e Davide offrirono "un sacrificio che gli era costato qualcosa" , e Dio scelse proprio questo luogo per costruire la Sua casa.

È lo stesso oggi. La vera casa di Dio - la chiesa - è costruita da persone che hanno uno spirito di sacrificio. La Cristianità è piena di persone che cercano il proprio interesse, che danno a Dio quello che non costa nulla, oppure che gli costa molto poco.

Ma Dio sta cercando coloro che avranno quest'attitudine tutti i giorni della loro vita terrena: "Non offrirò mai a Dio quello che non mi costa nulla."

A voi cosa è costato servire il Signore?

Capitolo 11
1 Re

I RE DI ISRAELE E GIUDA

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uesto libro inizia con Davide, l'uomo secondo il cuore di Dio e finisce con Acab, il peggior re che abbia mai regnato su Israele. Israele parte come una potente nazione e finisce come una nazione divisa, con molti re malvagi che regnarono su entrambi i regni - specialmente su Israele.

Come abbiamo ripetutamente visto, la condizione del popolo di Dio dipende per la maggior parte delle volte dalla spiritualità o dalla mancanza di spiritualità dei capi spirituali. Ogni volta che Israele era guidata da un uomo di Dio, il popolo proseguiva con devozione. Ogni volta che avevano un capo carnale, si allontanavano da Dio verso la carnalità. La grande necessità per il popolo di Dio è sempre stata quella di avere come capi spirituali dei veri uomini di Dio. Ai Suoi tempi, Gesù guardò le moltitudini e li vide come pecore senza un pastore. Disse ai Suoi discepoli di pregare che Dio inviasse dei pastori in mezzo al Suo popolo (Matteo 9:36-38). Quando Dio guarda le chiese in India oggi, vede che c'è il bisogno di uomini di Dio in grado di essere dei veri capi spirituali. Noi, nella nostra generazione, siamo dunque esortati ad essere gli uomini e le donne che Dio sta cercando, compiendo così il desiderio che giace nel cuore di Dio.

In ogni generazione Dio ha bisogno di uomini di Dio che siano dei capi spirituali. Non possiamo dipendere dalla saggezza dei capi delle generazioni precedenti. Davide non poteva regnare per sempre su Israele. Morì e qualcun altro dovette continuare. Quello che Israele sarebbe diventata, dipendeva interamente da che tipo di persona fosse il re successivo.

Dio fa sorgere un uomo di Dio per iniziare un lavoro in una generazione. Quest'uomo poi invecchia e muore. Ma che cosa succede se i capi spirituali delle nuove generazioni hanno solo una conoscenza del fondatore del loro movimento e delle sue dottrine, ma non il suo livello di santità e la sua conoscenza di Dio? Succede che certamente il popolo andrà fuori strada. Dio al giorno d'oggi ha bisogno di molti "Davide" e di molte "Debora".

Gli Ultimi Giorni di Davide

Negli ultimi giorni di vita di Davide vediamo delle cose molto tristi.

Mentre Davide stava morendo, suo figlio Adonia con superbia disse "Sarò io il prossimo re" (1:5). Adonia non era come suo padre Davide, che a suo tempo attese che fosse Dio a farlo diventare re. Uno dei motivi del comportamento di Adonia era che Davide non lo aveva mai punito (verso 6). Davide non aveva mai usato la verga con Adonia e non lo aveva nemmeno rimproverato quando sbagliava.

Potete immaginare che cosa succederà ad un bambino se dovesse crescere in questo modo? - soprattutto se è di bell'aspetto? Davide non fu un buon padre. Da questo possiamo trarne un avvertimento per noi. Davide fu così impegnato sul campo di battaglia che non ebbe tempo per la sua famiglia. Anche voi potete essere così presi dal vostro lavoro o dal vostro ministero da non vedere come stanno crescendo i vostri figli. È molto triste se un uomo "serve il Signore" ma perde i suoi figli lasciandoli nelle mani del diavolo. Non è questo il modo di servire il Signore.

Adonia sfruttò il momento in cui Davide, suo padre, era steso sul letto di morte per progettare il modo di prendergli il regno. Non appena sentì questo, Natan, il profeta, andò a parlare con Bat-Sceba (o Betsabea) e le disse di ricordare a Davide la sua promessa e di scegliere Salomone come suo successore. Natan andò anche da Davide e gli raccontò il piano malvagio che Adonia aveva in mente (verso 22). Così il profeta Natan riferì come Dio la pensava riguardo a questa situazione. Una chiesa è benedetta quando ha almeno un profeta che riesce a parlare profeticamente riguardo ad una determinata situazione.

Davide disse ai sacerdoti di ungere Salomone come re, e Sadoc lo fece prontamente (versi 32-34).

Capitolo 2: Quando Davide stava morendo, incaricò Salomone di alcune questioni. Ma le ultime parole di Davide furono molto deludenti. La Parola di Dio è onestissima quando ci racconta dei fallimenti dei Suoi più grandi servi.

Davide avrebbe dovuto dire a Salomone di come poteva essere un capo spirituale devoto e come onorare Dio. Avrebbe dovuto avvertire Salomone di stare attento con le donne, di non fare lo stesso suo errore di avere più mogli ecc. Invece che cosa gli disse? Gli disse di uccidere Ioab che per tanti anni fu un generale leale e fedele a Davide (2:5, 6). È triste vedere che questo fu il modo con cui Davide ricompensò Ioab. Penso che la ragione di questo fu che Davide non perdonò mai a Ioab di aver ucciso suo figlio Absalom, anche se qui Davide menzionò solo Abner ed Amasa.

Poi Davide disse a Salomone di uccidere Simei che lo aveva maledetto (2:8, 9). Quando Simei maledì Davide, Davide rispose che non lo avrebbe ucciso perché era stato Dio a permettergli di maledirlo. E quando Davide tornò a Gerusalemme lo perdonò e promise di non fargli del male. Ma sul suo letto di morte Davide disse a suo figlio che la promessa che aveva fatta a Simei non era vincolante per Salomone e dunque avrebbe dovuto assicurarsi che Simei venisse ucciso! Davide non volle uccidere Ioab e Simei con le sue mani. Ma li fece uccidere da Salomone. Fece come quelli che pagano oggi dei malavitosi per uccidere i loro nemici.

E quali sono le parole successive in 2:10? "Davide morì".

Dunque queste parole di vendetta furono le ultime parole che Davide disse prima di morire! È triste. Davide aveva iniziato la sua vita così bene. Si era rifiutato più volte di uccidere Saul (nonostante le ripetute sollecitazioni da parte dei suoi amici). Ma nei momenti conclusivi della sua vita voleva la morte di due persone che aveva preteso di aver perdonato. Da questo risulta ovvio dire che Davide aveva perdonato Ioab e Simei solo esteriormente. Nutrì del rancore nei loro confronti e permise spesso alla sua mente di ripensare al male che Simei e Ioab gli avevano fatto. Fino a quando la sua mente diventò abbastanza forte da riuscire a mantenere la finzione di averli perdonati. Ma invecchiando e con l'indebolimento della sua mente, quello che aveva nel cuore uscì: Non li aveva mai realmente perdonati . Questo è un grande avvertimento per noi!

Davide viveva sotto l'antico patto, dove Dio perdonava anche chi non aveva perdonato gli altri. Dio permise molte cose sotto l'antico patto perché i cuori delle persone erano duri (Matteo 19:8). Non avevano dentro di loro lo Spirito Santo. Ma sotto il nuovo patto Gesù insegnò chiaramente e ripetutamente che non ci sarebbe stato perdono per coloro che non perdonano gli altri dal profondo del loro cuore (Matteo 6:14, 15; 18:35). Gesù insegnò anche che i peccati che già ci sono stati perdonati da Dio, ci rivengono addebitati se non perdoniamo "di cuore"gli altri (Matteo 18:22-35) .

È possibile che molte persone che credete di aver perdonato in realtà non le avete perdonate affatto. La Bibbia parla del pericolo di avere una radice velenosa (Ebrei 12:15). L'attitudine a non perdonare può sviluppare molto velocemente radici velenose. Ripassate quindi la lista delle persone che vi hanno fatto del male, ed assicuratevi di aver radicalmente estirpato ogni radice velenosa contro ognuno di loro; altrimenti vi distruggerete. Estirpate queste radici adesso, mentre la vostra mente è forte e non quando siete sul letto di morte. Un giorno potreste essere troppo vecchi per occuparvi di queste radici.

I Primi Anni di Salomone

Capitolo 2: Salomone iniziò il suo regno uccidendo il suo fratellastro Adonia (versi 19-27) , il suo primo cugino Ioab (versi 28-35) e Simei (versi 36-46). Che brutto modo di iniziare a regnare! E pensare che fu Davide, l'uomo secondo il cuore di Dio che gli suggerì tutto questo, facendo così iniziare il regno a Salomone sulla via della distruzione! Questo è il risultato a lungo termine del rancore di cui molti sono contaminati. Nonostante tutto questo Salomone immaginava che ancora Dio lo avrebbe benedetto (verso 45). Questo è quanto una persona riesce ad ingannare sé stessa!

Capitolo 3: Una volta iniziato sulla strada sbagliata vi allontanerete sempre e sempre di più da Dio! La cosa successiva che fece Salomone fu quella di sposarsi con una donna straniera - la figlia del Faraone. Se solo Davide avesse speso gli ultimi giorni della sua vita dando dei consigli a Salomone sul come sposarsi saggiamente anziché insegnargli a vendicarsi! La vita di Salomone avrebbe preso una strada differente. Che consigli date ai vostri figli? Quali sono le cose che nella vita contano di più per voi?

Leggiamo che "Salomone 'amava il Signore', soltanto offriva sacrifici e profumi sugli alti luoghi" (3:3) . Che contraddizione! Alla fine Salomone si distrusse a causa di questi compromessi. Viveva una doppia vita - una nel tempio ed una privata. Sfortunatamente è così che vivono anche molti Cristiani oggi. Esprimono fortemente il loro amore per il Signore; ma privatamente, vivono senza giustizia e nel peccato. Infine i loro piccoli ritorni al peccato diventano grandi e li distruggono.

Nonostante questo Dio fu buono con Salomone, perché voleva che cambiasse. Una notte apparve a Salomone e gli disse, "Chiedi ciò che vuoi che Io ti conceda" (verso 5). E Salomone rispose dicendo, "Dammi un cuore intelligente. Dammi un cuore grande per includere tutto il popolo di Dio. Dammi un cuore per giudicare il Tuo popolo, per discernere tra il bene ed il male, perché è così difficile giudicare" (verso 9) .

Al Signore piacque quello che Salomone gli aveva richiesto e gli disse, "Poiché non hai chiesto per te lunga vita, né ricchezze, né la morte dei tuoi nemici, Ti ho dato un cuore saggio e che possa discernere, così che nessuno è stato simile a te nel passato e nessuno sarà simile a te in futuro. Oltre a questo ti ho dato ricchezze ed onore e non vi sarà nessun re come te" (3:10-13) .

Il grande bisogno che c'è oggi nella Cristianità è quello del discernimento, e solo Dio può donarcelo. Le persone che sono capi spirituali hanno bisogno del discernimento sul reale stato dei fratelli e delle sorelle nella chiesa - specialmente se si danno delle responsabilità ad uno di loro. Se Salomone lo ricevette chiedendolo a Dio, perché non dovremmo riceverlo anche noi? Dio non ci ama ancora di più sotto il nuovo patto? Non si preoccupa forse più della chiesa che stiamo costruendo che di Salomone che regnava su Israele? Certamente lo fa. Quindi, se ci manca il discernimento, è forse perché nella nostra auto sufficienza non lo abbiamo chiesto.

Due Donne ed un Neonato

Capitolo 3:16-28: Qui abbiamo un esempio della saggezza di Salomone. Due prostitute si trovarono un giorno davanti a lui per un giudizio. Vivevano nella stessa casa ed avevano partorito a pochi giorni di distanza. Una notte, una di loro, accidentalmente si coricò sopra suo figlio mentre dormiva e lo uccise. Quando realizzò cosa era successo scambiò immediatamente suo figlio con l'altro neonato che era ancora vivo. Al mattino, quando l'altra donna capì cosa era successo pretese indietro suo figlio. Nacque tra loro una discussione per decidere a chi appartenesse il neonato vivo. Che cosa avrebbe potuto fare Salomone in una situazione come questa? Dio gli diede saggezza. Salomone suggerì che il bambino vivo andava diviso in due parti, una metà per ciascuna. La prima donna, vera madre di questo bambino, disse, "No, per favore non lo uccidere. Dallo all'altra donna." Ma la seconda donna disse, "No, uccidilo. Tu puoi averne metà ed io l'altra metà." Immediatamente tutti capirono chi fosse la vera madre. Allora Salomone disse "Date il bambino alla prima donna." Tutto Israele sentì di questo giudizio ed ebbe timore del re perché videro come Dio gli diede saggezza.

Così è come possiamo applicare la saggezza di Salomone al giorno d'oggi: Pensate a due fratelli che lavorando insieme nella stessa chiesa hanno un litigio. Uno dei due divide la chiesa in due e se ne esce con il suo gruppo. È lui la vera madre? Assolutamente no. La vera madre avrebbe detto, "No. Non dividere la chiesa. Puoi avere tutta la chiesa."

Non dividete mai una chiesa di credenti. È molto meglio che voi usciate da quella chiesa e ve ne andate da un'altra parte ad iniziare un nuovo lavoro senza causare una rottura nella prima chiesa. Dio vi benedirà. Se Dio vuole darvi la guida di quella chiesa perché voi siete la vera madre, Dio potrà anche uccidere l'altra donna un giorno e darvi il figlio. Dio uccise Saul e diede il regno a Davide. Può fare questo anche oggi. Ma non tagliate mai un bambino a metà. Non dividete una chiesa. Andate e lavorate da un'altra parte. Lasciate che sia Dio a darvi tutto dalla Sua mano. Mai afferrare avidamente o dividere.

Questo è il principio che ho seguito quando non ero d'accordo con la guida della chiesa in cui ero. Non ho provato a dividere la chiesa cercando che alcuni di loro mi seguissero. Sono andato da un'altra parte e ho detto, "Signore, fammi iniziare da capo un'altra volta. Dammi un altro figlio. Non combatterò per questo figlio." Ed oggi posso testimoniare che siccome ebbi questa attitudine Dio mi ha benedetto abbondantemente nel mio lavoro. Per questo motivo la vorrei consigliare anche a voi.

Al Capitolo 4:29 della versione King James (Re Giacomo) leggiamo: "Dio diede a Salomone saggezza, un grandissimo discernimento, un'ampiezza di mente ed una grandezza di cuore come la sabbia che sta sulla riva del mare" (traduzione letterale dall'inglese all'italiano). Ricordate che Salomone era un ragazzo molto giovane. Quindi le persone giovani possono chiedere a Dio di dar loro tutti questi quattro doni citati qui. Non solo saggezza, discernimento ed ampiezza di mente, ma anche "una grandezza di cuore come la sabbia sulla riva del mare". Questo significa (per noi) un cuore così grande che può contenere tutto il popolo di Dio che è come la sabbia sulla riva del mare (Genesi 22:17) .

Considerate un fratello che appartiene ad un'altra denominazione e che non è d'accordo con noi per quanto riguarda il battesimo in acqua o il parlare in lingue. Ma Dio lo ha accettato. La nostra preghiera dovrebbe essere, "Signore, donami la grandezza del cuore per riceverlo calorosamente - anche se non lavora con me o non è d'accordo con me." Voglio tanti fratelli e sorelle quanti sono i figli di Dio!

Considerate un figlio di Dio che su un argomento ha una convinzione diversa dalla vostra. Possiamo accettare questa persona? Ricordo di una volta che una sorella venne da me per il battesimo e stava portando alcuni gioielli d'oro. Io ho la convinzione che i credenti non debbano portare l'oro. Questa è la mia comprensione di 1 Timoteo 2:9 e di 1 Pietro 3:3 . E questa sorella indossava dell'oro. La dovevo battezzare o no? In quel momento il Signore mi pose una domanda: "Secondo te Io l'ho accettata?" Ed Io risposi, "Signore, per quanto posso vedere, lei è veramente nata di nuovo e quindi Tu l'hai accettata." Poi il Signore disse, "Come puoi rigettare una persona che Io ho accettato?" Quindi l'ho battezzata - con tutto il suo oro! Magari in seguito riceverà luce su quest'argomento. Ma non è il mio compito giudicarla. Voglio accettare tutti quelli che Dio ha accettato - anche se le loro convinzioni sono diverse dalle mie.

Ricordo una volta in riferimento ad una questione, il Signore mi chiese, "Quanto ci hai messo a capire questa cosa?" Io ammisi che ci avevo impiegato qualche anno. Quindi perché non potevo essere paziente con quella persona che aveva bisogno di tempo per capire quella stessa cosa?

Abbiamo tutti bisogno della larghezza di cuore. Quando siamo giovani, tendiamo ad essere zelanti e di mentalità e cuore stretto, ed accettiamo solo coloro che sono d'accordo con noi su ogni questione. Mi vergogno di dire che ero così quando ero giovane. Era una delle molte attitudini stolte che avevo. Ma crescendo e conoscendo meglio il Signore, ho scoperto che avevo bisogno della larghezza di cuore.

Al Capitolo 6:7, leggiamo qualcosa di bello su come fu costruito il tempio. Il tempio fu costruito con pietre che venivano tagliate e preparate lontano - nella cava da dove venivano estratte. Quando le pietre venivano portate sul cantiere, erano già perfettamente levigate e preparate su tutti sei i lati, e non si sentiva rumore di martello durante la costruzione del tempio. È così che deve essere costruita anche la chiesa. Dobbiamo giudicare noi stessi nel segreto, nelle nostre vite private, così quando ci ritroviamo assieme non ci sia rumore di conflitti o contese!

Il Ritorno al Peccato di Salomone

Salomone ci impiegò sette anni a costruire il tempio del Signore (6:38), e tredici anni a costruire casa sua (7:1). Così sappiamo a quale casa dava più valore!! Questa è una descrizione discreta di molte persone che oggi stanno svolgendo il lavoro Cristiano. Svolgono bene il lavoro "Cristiano". Ma il loro interesse primario sta nella propria casa e nel benessere della propria famiglia. Il lavoro di Dio e la casa di Dio sono secondari. Predicare il vangelo li ha resi ricchi.

Il ritorno al peccato di Salomone fu graduale - come lo sono tutti i ritorni al peccato. Iniziò il suo regno uccidendo delle persone. Avrebbe potuto facilmente essere in disaccordo con suo padre Davide e rifiutarsi di uccidere Simei e Ioab. Avrebbe potuto perdonare Adonia e non ucciderlo. Una volta che iniziò a scendere, la pendenza si fece sempre più ripida. Successivamente, sposò la figlia del Faraone - ovviamente per la sua ricchezza. Poi spese tredici anni a costruire la propria casa. Tutto questo nonostante il fatto che Dio gli aveva dato una tale saggezza! Molte volte ho visto nei lavoratori Cristiani una spinta verso il mondo fin dall'inizio delle loro vite. Costoro iniziano a cercare il proprio interesse appena iniziano il loro ministero. Quando li si vede anni dopo, sono diventati esperti nella ricerca dei propri interessi.

Ma Dio, nonostante il ritorno al peccato dei loro capi, continuò ad amare il Suo popolo. Quindi riempì il tempio con la Sua gloria quando fu costruito (8:10, 11). Fu proprio come il giorno in cui Mosè completò il tabernacolo. Il tempio fu costruito sullo stesso modello del tabernacolo, ma in scala più grande.

Salomone pregò una bella preghiera devota (8:22-61). Il Signore gli apparve per la seconda volta e gli disse di aver sentito la sua preghiera ed ancora una volta lo esortò a camminare con integrità di cuore e rettitudine , in modo da stabilire il suo regno. Il Signore avvertì anche Salomone che se si fosse allontanato dal seguire il Signore, Israele sarebbe stata sterminata ed il tempio sarebbe diventato un mucchio di rovine (9:3-9).

Questo fu esattamente quello che accadde quando i Babilonesi catturarono Giuda e distrussero il tempio. Dio era stato chiaro, "Non pensate di poter continuare a vivere come volete e che io continuerò a benedirvi." Il Signore ci avvisa molto prima che iniziamo a sviarci.

Al Capitolo 10 leggiamo della Regina di Seba (o Saba) che venne in visita a Salomone perché aveva sentito della sua meravigliosa saggezza. Nonostante la sua saggezza riconosciuta in tutto il mondo, Salomone era un uomo doppio. In pubblico poteva rivolgere bellissime preghiere al Signore, come la maggior parte dei Cristiani. Ma nella sua vita privata, era senza Dio come tutti gli altri - di nuovo come la maggior parte dei Cristiani. Rivaleggiò con Sansone nella lussuria - perché sposò 700 mogli e come se non fosse abbastanza, tenne anche 300 concubine - la maggior parte provenienti dalle nazioni pagane attorno a lui (11:1-3). Deve aver visto ognuna di loro una volta ogni tre anni! Queste mogli alla fine lo allontanarono dal Signore e finì per adorare gli idoli.

Quando pensate di sposarvi, non cercate solamente un bel viso. Guardate se la ragazza ha il desiderio di vivere una vita santa e devota a Dio. A lungo termine questo è molto più importante. Una donna che ha solamente un bel viso può rovinare e distruggere la vostra vita. Una donna di Dio invece vi farà bene tutti i giorni della vostra vita. Ci sono molti avvertimenti nelle Scritture. Ma non so se darete loro ascolto quando arriverà il momento. Molti annuiscono con la testa quando sentono queste cose durante gli incontri. Ma quando arriva il momento di sposarsi, scelgono comunque una ragazza del mondo, solo per il suo bell'aspetto. E sorelle, lasciate che esorti anche voi: Pregate che Dio vi guidi verso un uomo di Dio come marito. Non cedete ai suggerimenti dei vostri genitori, se vi suggeriscono una persona non convertita. Il vostro partner può portarvi fuori strada guidandovi all'adorazione degli idoli - gli idoli del denaro, del piacere e dell'intrattenimento senza Dio ecc.

Quando Salomone si sviò, Dio si arrabbiò con lui e gli disse che avrebbe diviso il regno in due (11:9-11). Ma siccome Davide fu un uomo di Dio, Dio non lo fece durante la vita di Salomone (11:12). Qui possiamo vedere quanto sono benedetti i figli grazie alla santità dei loro padri! Dio fece sorgere dei nemici per creare problemi a Salomone, ma lui ancora non si ravvide (11:14). Quando Salomone ebbe timore che Geroboamo si fosse ribellato contro di lui, cercò di ucciderlo (11:26, 40). In seguito Geroboamo diventò re del regno diviso. Così Salomone morì (11:43).

Durante la sua vita, Salomone scrisse tre libri delle Scritture - due di questi - I Proverbi ed il Cantico dei Cantici - sono come dei libri del nuovo patto inseriti all'interno dell'Antico Testamento. I Proverbiè il libro più bello dell'Antico Testamento. Tutti i giovani dovrebbero leggerlo regolarmente e frequentemente. È composto da 31 capitoli. Leggete un capitolo al giorno e potrà preservarvi da molta malvagità.

Il Cantico dei Cantici è una rappresentazione meravigliosa della nostra devozione a Gesù Cristo, vedendo noi come Sua moglie.

Ecclesiaste fu scritto dopo che Salomone si sviò. In questo libro ci avverte dei pericoli della saggezza del mondo.

Quest'uomo che scrisse tre meravigliosi libri della Bibbia, alla fine andò all'inferno! Non pensate che chiunque stia in piedi a predicare meravigliosi sermoni andrà in cielo.

Come sappiamo che Salomone andò all'inferno? È possibile che lo Spirito Santo abbia scritto due biografie di Salomone ( 1 Re e 2 Cronache ), senza fare cenno in entrambe che Salomone alla fine della sua vita si fosse ravveduto? Questo silenzio è molto eloquente. Ci dice che Salomone è morto senza ravvedersi. Manasse regnò per molto più tempo di Salomone e compì anche molte più malvagità. Ma alla fine della sua vita si ravvide, e lo Spirito Santo lo menziona nella Scrittura (2 Cronache 33:12, 13) . È impensabile che se ci fosse stato, lo Spirito Santo non abbia menzionato il ravvedimento di Salomone.

Perché molti Cristiani sono così appassionati nel "mandare Salomone in cielo" ? Perché pensano che chiunque serva il Signore andrà definitivamente in cielo, indipendentemente da come vive. Gesù disse che molti verranno a lui nell'ultimo giorno a dire "Signore, abbiamo profetizzato nel Tuo Nome, abbiamo cacciato demoni nel Tuo Nome, abbiamo fatto miracoli nel Tuo Nome." Ma il Signore gli dirà, "Allontanatevi da me, voi che avete vissuto nel peccato" (Matteo 7:22, 23) . Anche Salomone in quel giorno andrà dal Signore a dire, "Signore, io ho scritto tre libri delle Scritture che hanno benedetto milioni di persone." E quel giorno il Signore gli dirà esattamente quello che dirà agli altri, " Allontanati da me, perché hai vissuto nel peccato." Lasciamo che la vita di Salomone sia un avvertimento per tutti noi. Paolo disse, "Posso predicare ad altri, ma infine essere io stesso squalificato" (1 Corinzi 9.27) .

Il Regno Diviso

A partire dal Capitolo 12 fino alla fine di 1 Re leggiamo del regno diviso. Salomone fu un re molto crudele che fece lavorare duramente le persone per costruire il suo palazzo e per servirlo in molti altri modi. Così, quando suo figlio Roboamo salì sul trono, alcune persone andarono da lui e gli dissero, "Tuo padre ha reso duro il nostro giogo. Ora rendilo più lieve." (12:4). Il re gli chiese di tornare dopo tre giorni. Durante questi tre giorni, Roboamo si consultò con gli anziani che gli dissero di essere gentile con i suoi sottoposti in modo che lo avrebbero servito per sempre con gioia. Poi si consultò con i giovani, che gli dissero di essere ancora più duro e di dire a queste persone, "Il mio dito mignolo è più grosso del corpo di mio padre. Se mio padre vi ha castigati con la frusta, io vi castigherò con gli scorpioni" (12:11). Come molti altri stolti dopo di lui, Roboamo diede ascolto ai giovani piuttosto che agli anziani. Il risultato fu che perse l'85% del suo regno. Dieci tribù si staccarono da lui. Questa è vera stoltezza! Roboamo divise il suo regno a causa di una dichiarazione fatta con stoltezza .

Solamente le tribù di Giuda e Beniamino (nel sud) rimasero fedeli a Roboamo. Geroboamo diventò il re delle altre dieci tribù al nord, che si diedero il nome di Israele. Geroboamo realizzò che avrebbe potuto perdere il controllo sulle persone che gli erano suddite perché come richiesto dalle loro feste annuali, gli Israeliti sarebbero dovuti andare tre volte all'anno a Gerusalemme, mischiandosi così con le persone del regno del sud. Per fermarli dall'andare a Gerusalemme, Geroboamo fece costruire un posto di adorazione a Sichem, così le persone avrebbero potuto festeggiare lì. Geroboamo fece costruire un idolo e portò tutto il regno del nord all'idolatria.

Capitolo 13: Qui leggiamo di un giovane profeta che diede un messaggio di giudizio contro il Re Geroboamo. Andò fedelmente a portare questo messaggio al re, ed il Signore confermò la sua profezia in modo sovrannaturale. Il re invitò a casa sua il profeta, offrendogli un pranzo ed un riconoscimento. Ma il Signore aveva precedentemente detto al profeta di non mangiare né bere nulla fino a quando non sarebbe tornato a casa sua. Il giovane profeta fu fedele al Signore, e disse al re che anche se gli avesse dato metà del suo regno, non sarebbe andato a casa con lui. Che uomo fedele! Se solo avesse continuato in questo modo!

C'era anche un altro profeta, più anziano, che viveva da quelle parti e sentendo quello che era successo, si indignò del fatto che Dio aveva scelto un uomo più giovane di lui per portare questo potente messaggio al re. Il profeta più anziano si ingelosì. Andò ad incontrare il giovane profeta e gli raccontò una bugia, cioè che "Il Signore gli aveva detto" di invitare a casa il giovane profeta per un pasto. Il giovane, stoltamente, invece di obbedire al primo ordine datogli da Dio, ascoltò il vecchio profeta e andò a mangiare da lui, immaginando che il Signore avesse cambiato idea senza informarlo!! Per la sua disobbedienza, il Signore punì il giovane profeta permettendo che un leone lo uccidesse.

Che lezione possiamo imparare da questo episodio? Ci sono molti "profeti" in pensione oggi, che sono gelosi dei profeti più giovani, e possono spesso cercare di distruggerli. I giovani profeti devono stare attenti a questi "profeti" in pensione che sono ritornati al peccato nelle loro vite. State attenti a chiunque vi dica, " Il Signore mi ha detto di dirti questo..." Non credetegli. Se Dio vuole dirvi qualcosa, ve lo dirà direttamente - perché oggi vi ha dato il Suo Spirito Santo a differenza dei tempi in cui vigeva l'antico patto.

Elia ed il Suo Ministero

Al Capitolo 17 leggiamo di Elia.

La prima cosa che voglio farvi notare di Elia sono le sue parole al re Acab: "Com'è vero che vive il Signore, Dio d'Israele, che io servo" (17:1). Questi veri profeti non avevano paura dei re per una sola ragione: Stavano davanti al Signore. I re erano semplici granelli di polvere davanti a Dio. In India c'è un grande bisogno di giovani uomini che siano dei profeti del genere. La conoscenza della Bibbia è importante. Ma questo è più importante: Dovete vivere davanti alla faccia di Dio. Per vivere davanti alla faccia di Dio dovete mantenere la vostra coscienza pulita al 100% - non al 99%, ma al 100%. E dovete umiliarvi completamente. La vostra faccia deve stare continuamente nella polvere. È così che visse Elia.

Se Dio non trova giovani uomini così, spero che troverà giovani sorelle che vivono davanti alla faccia di Dio e che possono essere una voce per Lui in India. Potete anche non parlare dal pulpito, ma potete influenzare le persone dalle vostre case. Dio ha bisogno di molti fratelli e sorelle nel nostro paese che vivono davanti alla Sua faccia.

Elia fu un uomo che obbedì immediatamente ad ogni piccola cosa che Dio gli disse. Dio un giorno gli disse di andare a nascondersi preso il torrente di Cherit - ed Elia ci andò immediatamente (17:3). Dei corvi lo nutrivano portandogli del pane e della carne, e si dissetava al torrente (verso 6). Ogni mattina ed ogni sera un corvo gli portava della carne. Anche se i corvi gli avessero portato delle verdure sarebbe già stato un miracolo. Ma per un corvo, portare della carne (che ama mangiare) è un miracolo ancora più grande. Questo è il modo in cui Dio si prese cura di Elia. Ma dopo qualche giorno Elia iniziò a dipendere dai corvi anziché dal Signore!

Molti servi del Signore hanno iniziato fidandosi del Signore per i loro bisogni economici. Ma dopo qualche anno, non dipendono più dal Signore, ma da alcuni corvi - esseri umani che regolarmente gli inviano dei fondi! Quindi il torrente rimase asciutto ed il Signore fermò i corvi. Dio voleva rompere la dipendenza di Elia dal torrente e dai corvi, in modo da insegnargli ancora una volta a dipendere solamente dal Signore. Ringraziate Dio quando i corvi smettono di arrivare - quando il supporto che era stato promesso non arriva. Imparerete nuovamente ad affidarvi solo al Signore per i vostri bisogni. Io ho vissuto esperienze come queste. Ringrazio Dio per quelle volte in cui ha distolto i miei occhi dai corvi per guardare a Lui, che possiede "il bestiame sui monti a migliaia"(Salmo 50:10), e che ha detto che provvederà a tutti i miei bisogni "secondo la sua gloriosa ricchezza, in Gesù Cristo" (Filippesi 4:19) .

Poi il Signore cambiò metodo e disse ad Elia di andare a Sarepta. Sarepta era al di fuori di Israele. Elia potrebbe aver immaginato che una volta arrivato a Sarepta ci sarebbero stati dei ricchi uomini d'affari che si sarebbero presi cura di lui. Ma quando arrivò a Sarepta non trovò ad accoglierlo un ricco uomo d'affari, ma una povera vedova che stava per mangiare l'ultima cosa che gli era rimasta in casa! Allora il Signore disse ad Elia, "Sarà questa vedova che ti supporterà"! Le vie di Dio sono veramente stupefacenti. Dio fa cose del genere perché è un Dio geloso. Vuole che riponiamo la nostra fiducia in Lui e non nei corvi o nei ricchi uomini d'affari. Userà una persona debole, l'ultima persona che vi aspettate possa aiutarvi, e la userà, affinché nessuno si vanti di fronte a Dio (1 Corinzi 1:29) .

La vedova disse, "Stavamo per mangiare il nostro ultimo pasto e poi morire" (17:12). Elia le disse, "Non temere. Fai prima una piccola focaccia per me. La farina nel vaso non si esaurirà e l'olio nel vasetto non calerà, fino al giorno che il Signore manderà la pioggia sulla terra." (17:13, 14) . E la farina nel vaso non si esaurì e l'olio nel vasetto non calò.

Ci sono molti predicatori che oggi usano questo episodio per insegnare ai poveri a dargli dei soldi. Ma questa è un'interpretazione completamente errata. Prima di tutto, la maggior parte dei predicatori di oggi non sono profeti come Elia. Seconda cosa è che a differenza di Elia la maggior parte dei predicatori di oggi amano il denaro. Già solo questi due fatti mettono Elia ad un livello totalmente differente da quello dei predicatori di oggi, che sfruttano le persone povere. Inoltre, Elia chiese alla vedova solamente un semplice pasto per poter sopravvivere durante una carestia, mangiando lo stesso cibo che mangiarono anche la vedova e suo figlio. I predicatori di oggi chiedono soldi non per sopravvivere, ma per mantenere alti i loro sfarzosi stili di vita. Ed infine, Elia mangiò un solo pasto; e come ricompensa del loro sacrificio, per molti mesi a venire provvide ai pasti per la vedova ed il figlio - fino alla fine della carestia. Quindi lei ricevette cento volte più di quanto diede al profeta. Che predicatore fa così oggi? Ci sono moltitudini di falsi profeti in giro. Sfortunatamente, visto che la maggior parte delle persone di Dio non sanno come distinguere un profeta vero da quello falso, vengono ingannati.

Al Capitolo 18, leggiamo di un uomo chiamato Abdia. Era il sovrintendente del palazzo di Acab ed è scritto che "era molto timorato del Signore"(verso 3). Questo sta solo a significare che era una persona religiosa. In 2 Re 17:33 è anche scritto di altre persone che "erano timorate di Dio e servivano i loro dèi". Io non riesco a capire come chiunque è realmente timorato di Dio possa continuare a vivere come sovrintendente nel palazzo di un re malvagio ed idolatra. Abdia stava ovviamente cercando una vita religiosa e comoda allo stesso tempo. Ci sono molte persone così. Non vogliono pagare il prezzo del discepolato. Giuseppe d'Arimantea fu così. Non voleva lasciare il Sinedrio Ebraico e diventare un disprezzato discepolo di Gesù. Sapeva che Gesù era il Messia, ma voleva seguirlo in segreto perché cercava l'onore degli uomini. Questi credenti non potranno mai diventare apostoli. Ma come nel caso di Giuseppe di Arimatea servono a qualcosa. Quando il corpo di Gesù doveva essere tirato giù dalla croce, l'influenza di Giuseppe su Pilato ebbe un certo valore. Come anche Abdia fu d'aiuto ad alcuni dei profeti del Signore.

Leggiamo del compito che Elia diede ad Israele. Elia disse ad Acab "Raduna tutto Israele sul Monte Carmelo" (verso 19). Anche se Acab era il re, aveva timore di Elia. Quindi fece quello che gli fu detto e chiamò tutti gli Israeliti al Monte Carmelo. Poi Elia disse ai 450 profeti di Baal, "Prendiamo un toro a testa, prepariamo l'altare per il sacrificio senza il fuoco. Poi voi invocate il vostro dio e chiedete di mandare il fuoco. Ed io invocherò il mio Dio. Il dio che risponderà mediante il fuoco, lui è il vero Dio." Tutto il popolo disse, "Questa è una buona idea. Facciamolo"(18:23, 24) .

Poi i profeti di Baal sistemarono il toro sull'altare ed iniziarono a saltare, gridare ed urlare. Non accadde niente. È opportuno notare qui che molti "Cristiani" che saltano, gridano ed urlano possono essere carnali o non convertiti come lo erano gli adoratori di Baal! Elia si beffò di loro e disse "Gridate più forte. Magari sta dormendo e dovete svegliarlo. O magari è al bagno!"(18:27) . Si misero a gridare più forte, a farsi delle incisioni e a delirare per più di sei ore. Ma non accadde niente.

Quante ore hanno pregato! Qualche volta penso a quegli adoratori di Baal; mi capita quando vedo i Cristiani che non hanno una coscienza pulita gridare Alleluia; quando fratelli che non vanno d'accordo partecipano allo stesso incontro e lodano Dio ad alta voce; quando mariti e mogli che hanno litigato tra di loro vengono all'incontro della Domenica e parlano in lingue ecc. Molti incontri Cristiani hanno tanto rumore, ma non c'è fuoco. Potete urlare per sei ore, o anche fare un incontro di preghiera per tutta la notte ma non accade nulla, perché Dio cerca una coscienza pulita. Dico sempre ai Cristiani, "Prima di iniziare a pregare, assicuratevi che Dio abbia alzato la cornetta e che vi stia ascoltando. Se avete peccato nel vostro cuore, Dio non vi ascolterà."(Salmo 66:18) .

Poi fu il turno di Elia. Prese 12 pietre per costruire l'altare. Ricordate che il popolo di Israele era diviso - 10 tribù in una nazione, 2 in un'altra. Elia però non credeva in nazioni e denominazioni - quindi prese 12 pietre. Credeva nell'unità di tutto il popolo di Dio. Alcune persone che erano lì, si saranno magari arrabbiate con Elia per aver incluso la tribù di Beniamino e Giuda. Ma a Elia non importava della loro opinione.

Per provare che non ci fosse alcun fuoco segreto sotto l'altare, chiese che fossero versati sull'olocausto e sulla legna 12 vasi d'acqua. Poi pregò - per meno di un minuto. "O Signore, fa che si conosca che tu sei Dio, ed io il Tuo servo"(18:36). Il fuoco cadde e tutte le persone caddero con le facce a terra riconoscendo che il Signore era il vero Dio. Con tutta Israele dalla sua parte Elia catturò i 450 profeti di Baal e li uccise.

Solo il fuoco dal cielo è il marchio distintivo di un vero servo di Dio. Questo è quello di cui abbiamo bisogno per riportare le persone a Dio oggi.

Ora che le persone si erano ravvedute, Elia disse ad Acab che stava per arrivare la pioggia. Non aveva piovuto per 3 anni e mezzo. Elia poi salì sulla cima del monte e pregò. Si gettò a terra, mise la faccia tra le ginocchia e pregò (verso 42). Mandò il suo servo a vedere se stesse arrivando la pioggia. Ma non c'era nuvola in arrivo. Poi mandò ancora il servo, e ancora - per sette volte. Alla fine ci fu una nuvola.

Qui vediamo la persistenza di Elia nel pregare. "Elia era un uomo sottoposto alle nostre stesse passioni, e pregò intensamente che non piovesse, e non piovve sulla terra per tre anni e sei mesi. Pregò di nuovo ed il cielo diede la pioggia." (Giacomo 5:17, 18) . Anche la precedente siccità fu il risultato delle persistenti preghiere di Elia. Ora arrivò anche la pioggia come risultato della sua preghiera persistente. Il suo esempio di persistenza nella preghiera è una sfida per tutti noi. Molte volte, non riceviamo quello che Dio avrebbe voluto darci perché abbiamo smesso di pregare troppo presto.

Poi si alzò dalla preghiera, e con la potenza sovrannaturale di Dio corse per sei miglia verso Izreel, davanti al carro di Acab sorpassando i cavalli (verso 46).

Quando Izebel sentì che tutti i suoi falsi profeti furono uccisi, si arrabbiò molto e mandò un messaggio ad Elia dicendogli che lo avrebbe ucciso presto. Il potente profeta che non ebbe paura del re, dei 450 profeti oppure di un'intera nazione, si impaurì alla minaccia di una donna. Elia era molto simile a noi.

Non è forse un bene che la Bibbia ci racconti onestamente delle debolezze e degli errori dei suoi più gradi uomini? Lodo Dio per questo. Dio non ha scelto dei supereroi, ma degli uomini ordinari per servirlo.

Elia aveva attraversato 3 anni e mezzo di carestia ed ora era esausto. Tutto questo lo scoraggiò molto e scappò da Israele verso le montagne e si mise a sedere sotto una ginestra (19:5). Un angelo venne dal cielo. L'angelo non diede ad Elia delle esortazioni ma del cibo. Dio è molto "con i piedi per terra" e pratico nel modo in cui ci aiuta. Molte volte quello di cui un uomo scoraggiato ha bisogno è un po' di cibo e di un po' di riposo. Un piccolo incoraggiamento, un po' di cibo ed un piccolo regalo possono incoraggiare le persone molto più di molti sermoni. Abbiamo bisogno di saggezza per essere in grado di aiutare gli altri.

Elia comunque visse sotto l'antico patto. Noi non ci possiamo paragonare con il suo scoraggiamento. Oggi non corriamo la gara guardando ad Elia, ma a Gesù, che non è mai stato scoraggiato. Non dobbiamo mai essere scoraggiati. Tutto dipende da chi seguiamo.

Elia immaginò di essere rimasto l'unico in Israele a stare dalla parte di Dio e chiese a Dio di prendersi la sua vita (19:10, 4). Ma il Signore gli mostrò che c'erano altre persone oltre a lui in Israele. In effetti, il Signore aveva già preparato qualcuno per prendere il posto di Elia come prossimo profeta. Elia doveva ungere Eliseo per fargli prendere il suo posto (19:16). Inoltre il Signore disse ad Elia che c'erano 7000 persone in Israele che si rifiutarono di inginocchiarsi a Baal (19:18). Dio aveva preservato un resto di persone che non si era compromesso con gli idoli.

C'era una grande differenza tra queste 7000 persone ed Elia. È vero che non si inginocchiarono a Baal. Ma nessuno di loro avrebbe potuto far cadere il fuoco di Dio dal cielo e riportare la nazione a Dio. Solo Elia ha potuto farlo. Questa è un'illustrazione di due tipologie di credenti: Un gruppo la cui testimonianza è negativa - non adorano idoli, non fumano, non bevono ecc. L'altro, come Elia, la cui testimonianza è positiva: Stanno davanti a Dio e sono ardenti del fuoco di Dio. Un profeta che non scende a compromessi può compiere da solo di più per Dio che 7000 credenti non devoti con tutti i loro cuori.

Capitolo 19:19-21: Qui leggiamo di quando Elia chiamò Eliseo. Eliseo stava lavorando duramente nei campi con i suoi buoi quando Elia lo chiamò.

Notate prima di tutto che Dio chiama sempre coloro che lavorano duramente e fedelmente nel loro lavoro terreno. Mosè stava fedelmente guardando le pecore di suo suocero quando Dio lo chiamò. Davide stava guardando le pecore e lottando con leoni ed orsi. Amos era un pastore che lavorava duramente. Pietro, Giacomo, Giovanni e Andrea erano dei pescatori che lavoravano duramente. Matteo stava seduto al tavolo a lavorare al bilancio delle imposte. Non c'è nemmeno un'occasione, sia nell'Antico sia nel Nuovo Testamento, dove Dio abbia chiamato al Suo servizio una persona pigra.

Non leggiamo di Elia andare a casa di Eliseo a chiamarlo mentre dormiva - perché avremmo potuto pensare che fosse un uomo pigro. Nemmeno Gesù andò di sera a chiamare Pietro mentre era a casa sua. Lo chiamò mentre stava pescando. Tutti questi esempi ci mostrano che Dio ci vuole fedeli e dei gran lavoratori nei nostri lavori terreni prima di poterci chiamare per servirlo. Se non siete fedeli nelle questioni terrene, come fate ad esserlo nelle questioni spirituali? Se sei giovane e vivi ancora a casa allora sii un figlio o una figlia fedele.

Notate anche che non appena Dio li chiamò, tutti questi uomini lasciarono tutto subito e andarono. Lo vediamo con Pietro, Giovanni e Matteo, ed anche qui con Eliseo. Dio chiama coloro che risponderanno alla Sua chiamata immediatamente e con tutto il cuore. Magari potrebbero metterci un po' di tempo per avere la conferma della chiamata di Dio per le loro vite, ad esempio la conferma può arrivare attraverso altri uomini di Dio, così da avere una certezza in più di non stare agendo spinti dalle proprie emozioni. Ma una volta sicuri, agiscono prontamente. Dio può usare solamente questo tipo di persone per servirlo, perché per servire Dio c'è bisogno di obbedienza immediata, dedizione totale e duro lavoro. Quindi Dio ci testa nei nostri lavori terreni per vedere se siamo fedeli o meno. Se vi viene chiesto di pulire una stanza e lo fate con noncuranza e superficialità, dubito che Dio vi chiami mai a servirlo. Perché se questo è il modo in cui pulite una stanza allora molto probabilmente sarà il modo in cui pulirete anche il vostro cuore. Come può quindi Dio usarvi per pulire la sua chiesa? È la fedeltà nelle piccole cose che Dio cerca.

Al Capitolo 21, leggiamo di un uomo chiamato Nabot, un vicino di Acab. Nabot aveva una vigna che Acab voleva acquistare. Ma in accordo con la legge di Dio (Levitico 25:23), Nabot si rifiutò di venderla. Izebel però, riuscì a far accusare falsamente ed uccidere Nabot, così che Acab poté impossessarsi della vigna. Ma il coraggioso Elia, diretto da Dio, affrontò Acab e gli disse che Dio lo avrebbe giudicato per aver ucciso Nabot e che un giorno dei cani avrebbero leccato il suo sangue e la sua famiglia sarebbe stata distrutta. Acab ne fu così spaventato che si stracciò le vesti e digiunò (verso 27). Allora Dio disse che avrebbe avuto misericordia di Acab e che avrebbe rimandato alla prossima generazione il giudizio sulla sua famiglia. È stupefacente vedere quanto è misericordioso Dio. Dio valuta così tanto l'umiltà che quando Acab (che era malvagio) si umiliò, ne prese nota e sospese il giudizio.

Al Capitolo 22, leggiamo della stoltezza di Giosafat, re di Giuda. Acab gli chiese di unirsi a lui nella battaglia contro il re di Siria. Giosafat acconsentì immediatamente e solo dopo aver acconsentito decise di ricercare la volontà di Dio (22:4, 5). Acab immediatamente radunò 400 falsi profeti che prontamente "profetizzarono" che il Signore gli avrebbe dato la vittoria (22:6). Mi meraviglia vedere che anche se era passato poco tempo dalla caduta del fuoco dal cielo, Israele era già pieno di falsi profeti! Questo è successo in tutte le epoche. In ogni generazione (e ovunque) i falsi profeti e falsi predicatori sono sempre stati presenti in abbondanza per sviare le persone. Ma Giosafat ebbe abbastanza discernimento da capire che nessuno di quei 400 profeti era genuino. Acab disse che c'era un altro profeta, Micaia - ma Acab lo odiava perché Micaia gli aveva sempre detto che meritava il giudizio. Micaia fu chiamato e predisse la sconfitta dell'esercito d'Israele. Acab era così arrabbiato con lui che lo chiuse in prigione. Stoltamente Giosafat si unì ad Acab comunque e lo fece nonostante Dio avesse chiaramente parlato. Con questa sua scelta, Giosafat rischiò di perdere la vita perché il nemico credeva che fosse lui il re di Israele. Acab si travestì per evitare di essere ucciso. Ma non riuscì a sfuggire al giudizio di Dio perché una freccia vagante lo prese e lo uccise - ed i cani leccarono il suo sangue, come Dio aveva detto (21:19; 22:38).

Questo libro iniziò con Davide che governava Israele come una nazione unita e finisce con la nazione divisa in due in uno stato di totale ritorno al peccato - da una parte regnato dal malvagio Acab e dall'altra da Giosafat che scendeva a compromessi. In questo libro abbiamo visto anche il tremendo effetto che un singolo profeta può avere su di una nazione. Dio oggi ha bisogno di profeti nella chiesa. Solo loro possono arrestare il decadimento del popolo di Dio.

Capitolo 12
2 Re

LA CORRUZIONE IN ISRAELE ED IN GIUDA

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uesto libro narra la restante parte della storia delle due nazioni - quella d'Israele e quella di Giuda - e dei re che hanno regnato su di esse. In Israele, quasi tutti i re erano cattivi. Mentre in Giuda alcuni erano buoni. Leggiamo anche di come entrambe le nazioni furono rese prigioniere. Vennero gli Assiri e catturarono il regno del nord, Israele, circa nel 730 a.C. Alcuni di loro si sposarono con i Giudei in Samaria, ed è così che nacquero i Samaritani, con cui gli altri Giudei non avevano alcun rapporto (ai tempi di Gesù).

Circa 150 anni dopo il regno del sud, Giuda venne catturato da Babilonia (che diventò la successiva potenza mondiale dopo l'Assiria). La tragedia fu che Giuda non imparò alcuna lezione dal fallimento d'Israele.

Un uomo saggio impara dagli errori degli altri. Un uomo stolto non impara mai. La Parola di Dio ci è stata data per farci diventare saggi. Un modo per diventare saggi è quello di imparare dagli errori degli altri. Possiamo imparare delle lezioni dagli esempi dei fallimenti dati dalle Scritture - di Adamo ed Eva, Caino, Abraamo, Isacco, Giacobbe, Mosè, Giosuè, Davide ecc. Possiamo anche imparare dagli errori delle chiese e dai predicatori che abbiamo visto attorno a noi. Perciò non dovremmo più fare i loro errori.

Eliseo Prende il Posto di Elia

Capitolo 1: Acazia era il nuovo re d'Israele ed era molto arrabbiato con Elia per averlo rimproverato per la sua idolatria. Mandò quindi cinquanta soldati a catturare Elia. Elia disse al capitano dell'esercito, "Se io sono un uomo di Dio, scenda del fuoco dal cielo e consumi te e i tuoi cinquanta uomini" (1:12). Il fuoco scese immediatamente e li uccise tutti. Successe anche una seconda volta con un altro gruppo di cinquanta persone. Il terzo capitano implorò Elia di essere misericordioso con lui ed Elia andò con lui dal re, e disse al re che sarebbe morto per la sua idolatria.

Fu proprio a questi fatti che si riferirono Giacomo e Giovanni, quando Gesù passò per questa regione - la Samaria - e non lo ricevettero. Volevano far scendere il fuoco dal cielo come fece Elia. Ma Gesù li rimproverò dicendo, "Voi non realizzate che spirito avete. Io sono venuto per salvare le vite degli uomini, non per distruggerle." (Luca 9:55, 56) . Qui vediamo la differenza tra lo spirito di Cristo del nuovo patto, e lo spirito dei profeti dell'antico patto.

Capitolo 2: Qui leggiamo della persistenza di Eliseo quando Elia lo mise alla prova. Quando Elia stava per essere portato in cielo, Eliseo lo accompagnò fino a Ghilgal. Elia disse ad Eliseo di rimanere a Ghilgal, così che lui sarebbe andato fino a Betel. Eliseo disse, "No. Vengo con te." Una volta a Betel, Elia disse ancora ad Eliseo di fermarsi lì, e che lui avrebbe proseguito per Gerico. Eliseo rispose ancora, "No. Vengo con te." A Gerico, si ripeté la stessa scena. Elia allora andò al Giordano. Quando arrivarono al Giordano, Elia percosse le acque che si divisero in due, ed entrambi ci passarono attraverso. Allora Elia chiese ad Eliseo "Perché mi stai seguendo? Cosa vuoi?"

E voi? Voi che cosa volete? State cercando uno stipendio migliore, o una macchina nuova, oppure una nuova casa?

Ma Eliseo disse, "Voglio una parte doppia del tuo spirito"(2:9). Non voleva altro al mondo. Voleva l'unzione dello Spirito che era su di Elia. Questo è perché aveva seguito Elia.

Dio metterà alla prova anche noi prima di affidarci un ministero. Ci darà una certa esperienza - ci porterà a Ghilgal - per vedere se ci accontentiamo di questo. Alcuni Cristiani si accontentano, ma altri diranno, "No. Signore. Non sono soddisfatto." Dio guiderà ancora queste persone e darà loro un'esperienza più profonda - Betel. Magari vi darà delle visioni. Alcuni si accontenteranno. Altri diranno, "No, Signore. Voglio ricevere ancora qualcosa di Te." Magari farà un miracolo attraverso di voi. Ed alcuni dopo il miracolo si accontenteranno. Altri diranno, "Signore, voglio che lo Spirito che dimorava su di Te, dimori su di me, per trasformarmi a Tua somiglianza. Non sarò soddisfatto con niente meno di questo." Avete questo desiderio? Se sì, lasciate che vi assicuri che Dio non vi deluderà.

Ho visto molti Cristiani che si sono fermati per qualcosa di molto meno del meglio che Dio avrebbe potuto dargli - 25%, 50% o 75% Siate come Eliseo che nella sua generazione puntò al meglio che Dio potesse dare. Ricevette una doppia parte dell'unzione, grazie alla sua persistenza. E compì il doppio dei miracoli di Elia.

Se oggi andate da molti predicatori e dite, "Voglio il battesimo nello Spirito Santo", diranno, "O, è facile. Lascia che io ponga le mani sulla tua testa." Pregerà per voi e vi chiederà di borbottare qualcosa e vi dirà, "Ecco, lo hai ricevuto." Ma che cosa disse Elia? Elia disse ad Eliseo, "Vuoi una doppia porzione dello Spirito Santo? Non è per niente una cosa facile . Hai chiesto una cosa veramente difficile. Tuttavia se Dio ti permette di vedermi quando io ti sarò rapito in cielo, ti sarà dato" (2:10). Elia lasciò la questione nelle mani di Dio. Elia qui è una raffigurazione di Cristo. E questo è quello che dice il Signore a noi, "Se potete vedermi in cielo, alla destra del Padre che ho conquistato tutto per voi, e credete in Me, potete avere l'unzione."

La doppia unzione è una cosa difficile da ricevere. Ma potete averla se guardate solamente al Signore e non agli uomini. Questa è la parola del Signore per voi.

Anche oggi è Gesù che battezza nello Spirito Santo - nessun uomo può farlo. Anche Giovanni il Battista disse, "Io posso solo battezzarvi in acqua . Ma Lui vi battezzerà nello Spirito Santo e fuoco." Nessun uomo può battezzarvi nello Spirito Santo. Solo Gesù Cristo è l'Immersore. Quindi andate direttamente da Lui.

Mentre Elia ed Eliseo stavano parlando, arrivò un carro di fuoco ed Elia fu portato in cielo. Eliseo lo vide, prese il mantello che era caduto e ricevette la doppia parte d'unzione. Ci fu anche un'immediata prova di ciò. Quando arrivò al fiume Giordano, percosse le acque e passò in mezzo a loro. L'unzione si manifesterà nelle nostre vite. Non dobbiamo gridare, urlare o raccontare a qualcuno della nostra esperienza. Saranno la nostra vita ed il nostro ministero a parlare - anche a persone che ci criticano.

I Miracoli di Eliseo

Leggiamo inoltre dei differenti tipi di miracoli che Eliseo fece. In una città, l'acqua non era potabile. Eliseo chiese di portargli una scodella nuova piena di sale. Gettò il sale nelle acque e le acque furono sanate (2:20) .

Al Capitolo 3:11, vediamo altre persone in Israele usare un bel termine per descrivere il profeta Eliseo: " Colui che versava l'acqua sulle mani di Elia." Ogni volta che Elia finiva di mangiare, Eliseo prendeva dell'acqua e la versava sulle mani di Elia. Svolse il suo lavoro così regolarmente e fedelmente che gli altri lo osservarono e gli diedero quel titolo! Questo è come iniziò il ministero di Eliseo. Dio testerà la nostra fedeltà nelle piccole cose prima di affidarci un ministero. Giosuè servì Mosè fedelmente per molti anni prima di diventare il capo. Timoteo servì Paolo fedelmente e diventò un apostolo.

Eliseo non era conosciuto come un grande predicatore o un grande profeta quando iniziò. Era conosciuto solo come un servo. Molte persone giovani mancano il meglio di Dio perché cercano la fama nel ministero e non l'opportunità di servire gli altri. Gesù insegnò con il Suo esempio che dovremmo lavare i piedi delle persone fino alla fine delle nostre vite. Non è che iniziamo a lavare i piedi delle persone per pochi anni, e poi ci muoviamo verso ministeri maggiori! No. Siamo chiamati a lavare i piedi delle persone fino alla fine delle nostre vite. Dobbiamo sempre essere pronti a svolgere i compiti più bassi.

Gesù disse che era venuto per servire gli altri, e non per essere servito dagli altri (Matteo 20:28). Siate sempre servi - fino alla fine dei vostri giorni terreni. Se volete essere un servo del Signore per sempre, siate per sempre servi delle persone. Considerate voi stessi sempre e solo come servi degli altri, e nient'altro. Se servite il Signore, altri saranno gentili con voi e vi serviranno. Ma non compiacetevi di questo. Non guardateli mai come vostri servi. Sono vostri fratelli. Siate volenterosi di servirli e di lavare i loro piedi. Molti predicatori oggi sono diventati dei "signori", ed è questo il motivo per cui l'unzione ha lasciato il loro ministero.

Voglio mostrarvi un'altra cosa che riguarda il ministero profetico. Quando Eliseo ricercava la mente di Dio per poter poi profetizzare, chiedeva a qualcuno di suonare un'arpa (3:15). E mentre il suonatore iniziava ad arpeggiare, la mano del Signore veniva sopra Eliseo che profetizzava potentemente. Qui vediamo il valore della musica che Dio approva. Posso pensare a numerose volte nella mia vita, in cui durante un momento di adorazione e lode alla domenica mattina, la mano del Signore è scesa su di me e mi ha dato una parola che non avevo al mio arrivo all'incontro. Anche la musica che portava una parola unta e profetica ad Eliseo era così.

A volte anche un profeta ha bisogno di un aiuto dai musicisti. Questo è il motivo per il quale coloro che guidano la musica devono essere unti. Non devono solo essere buoni musicisti. Devono essere unti, ed avere una buona coscienza. Davide nominava cantanti e musicisti, e dovevano essere unti. Come Asaf, che scrisse dodici meravigliosi salmi (Salmi 50:73-83). Due dei direttori musicali erano chiamati veggenti (profeti) - Eman (1 Cronache 25:5) e Iedutun (2 Cronache 35:15) .

Quindi Dio ha bisogno di musicisti che hanno l'unzione per incoraggiare e supportare i profeti unti. Così viene costruita la chiesa. Magari alcuni di voi non sono chiamati ad essere profeti, magari siete chiamati ad essere dei musicisti. Siate dei musicisti con l'unzione. Non credo che quel giorno Eliseo avrebbe ricevuto l'ispirazione se il suonatore avesse imitato qualche stile musicale del mondo. No. C'era qualcosa di celestiale in quella musica. C'è la musica del mondo e la musica celestiale. Potete sentire quando la musica è celestiale, perché innalzerà il vostro spirito a lodare Dio. Mentre certa musica vi fa solo ammirare il musicista! Siete un musicista con l'unzione se guidate le persone a lodare Dio e riuscite a portare lo spirito di profezia in un incontro.

Il Vasetto d'Olio

Capitolo 4: Qui dal verso 1 al 7, leggiamo della vedova di un predicatore che era in debito. È triste quando un marito muore e lascia la moglie con dei debiti. È una cosa che tutti noi dovremmo evitare a tutti i costi. E soprattutto i predicatori dovrebbero evitare di avere debiti, perché è una cattiva testimonianza. Il creditore era quindi venuto a prendere i due figli della vedova come schiavi, così da risanare il debito. Eliseo le chiese cosa avesse in casa. Lei rispose, " Niente, tranne un vasetto d'olio." La donna chiamò il vasetto d'olio "nulla" eppure fu la soluzione a tutti i suoi problemi. Il Signore chiese a Mosè una cosa simile nel deserto, "Cosa hai in mano?" Mosè aveva solo un bastone da pastore. Era abbastanza. Con quel bastone divise il Mar Rosso, fece scaturire l'acqua dalla roccia, e portò Israele proprio fino ai bordi della terra promessa. La vedova di Sarepta (che Elia visitò) aveva solo una ciotola di farina ed un piccolo vasetto d'olio. Ma queste contenevano la soluzione a tutti i suoi problemi familiari e salvarono la sua vita e quella di suo figlio. Anche noi magari abbiamo delle abilità a cui non diamo valore e diciamo, "non posso farci niente con questo." Magari però è proprio quella la cosa che il Signore vuole usare.

Questo vasetto d'olio è un'illustrazione dello Spirito Santo. Alcune volte, quelli che servono il Signore dicono, "Non ho molti soldi o conoscenza. Non sono talentuoso o intelligente. Non ho nessuno che mi sponsorizzi. Sono così grandi i bisogni per il lavoro del Signore. Cosa dovrei fare?" Poi gli chiedete, "Avete ricevuto lo Spirito Santo?" "Sì." "Allora di che altro avete bisogno?"

Quella donna non aveva realizzato che la soluzione a tutti i suoi problemi era in quel vasetto d'olio. Eliseo le disse, "Va' fuori, chiedi in prestito a tutti i tuoi vicini dei grandi vasi vuoti. Poi vai nella tua stanza, chiudi la porta, e continua a versare l'olio dal tuo vasetto nei vasi. Si riempiranno tutti. Non mostrare ad altri questo miracolo. Fallo in segreto." (verso 3) . Questo era molto simile a quello che insegnò Gesù, "Vai nella tua stanza, chiudi la porta e prega, digiuna e fai le tue offerte. Non lasciare che gli altri vedano che fai queste cose." (Matteo 6:1-18) .

Un uomo di Dio deve avere un cammino segreto con Dio, deve stare in comunione con Dio prima di poter stare in piedi in pubblico. Chiudete la porta e potete sperimentare lo Spirito Santo che provvede a tutti i vostri bisogni. Poi aprite la porta e condividete con gli altri. Così potete ripagare il vostro debito.

Abbiamo un debito con tutto il mondo - dare loro il vangelo . Paolo disse, "Io sono un debitore verso i Giudei ed i non Giudei, verso i sapienti come verso i barbari - verso tutti - in debito di dare loro il vangelo di Dio." (Romani 1:14) .

Abbiamo anche un debito verso tutta la chiesa - verso ogni credente - in debitodi mostrargli amore. La Bibbia dice "Non abbiate altro debito con nessuno, se non quello di amarvi gli uni e gli altri." (Romani 13:8) .

Come possiamo saldare questo doppio debito? - cioè quello di condividere il vangelo con il mondo e di amare ogni figlio di Dio? Abbiamo bisogno principalmente di soldi o di abilità umane? No. Abbiamo bisogno della potenza dello Spirito Santo. Ed è questo quello che Gesù disse ai suoi discepoli di aspettare (Atti 1:8). E questo è anche quello che Paolo disse a Timoteo di ravvivare in lui (2 Timoteo 1:6).

Chiudete la porta e ricercate Dio in segreto. Perseguite l'amore e ricercate diligentemente per i doni sovrannaturali dello Spirito Santo, specialmente per il dono di profezia (1 Corinzi 14:1). Ricevuto questo potete andare e saldare il vostro debito. Questo è il messaggio di questo passaggio delle Scritture.

La vedova riempì ogni vaso che poté trovare. Grazie a quell'olio non solo saldò il suo debito, ma ne ebbe anche per benedire ed arricchire i suoi vicini - perché deve avergli restituito i vasi pieni. E questa è anche la nostra chiamata - di benedire i nostri vicini e chiunque incontriamo. Questo è il motivo per il quale abbiamo bisogno di essere riempiti con lo Spirito Santo.

Un Bambino Risorto dai Morti

Al Capitolo 4:8-37 leggiamo di un'altra donna - una donna altolocata, ricca, benestante ed influente - e anche lei fu benedetta dal ministero di Eliseo. Dio non sceglie solo di benedire i poveri e gli analfabeti o quelli che non hanno ricevuto un'educazione. Dio non è di parte. Scelse un analfabeta come Pietro, ma scelse anche un acculturato Paolo. Pietro non sapeva molto delle Scritture, ma Paolo invece era uno studioso delle Scritture. C'erano delle donne ricche che supportavano Gesù ed i suoi discepoli finanziariamente, e Gesù accettava i loro doni, perché queste donne erano delle donne di Dio (Luca 8:3).

Qui vediamo una donna benestante che decise di finanziare Eliseo. Anche lei era una donna di Dio, perché quando Eliseo veniva a visitarli occasionalmente, diceva a suo marito, "Ecco, io so che questo è un santo uomo di Dio." Come poté questa donna riconoscere che Eliseo era un santo uomo di Dio senza nemmeno ascoltare un suo sermone? La donna osservò semplicemente il modo di fare che Eliseo aveva a tavola quando cenavano. Che grande esempio per noi! Sono le piccole cose che identificano un uomo di Dio - il modo in cui si siede e parla alle persone, il modo in cui mangia il suo cibo e il modo in cui si comporta nelle cose di tutti i giorni. Non abbiamo bisogno di ascoltare i suoi sermoni.

Perciò questa donna decise di preparare una piccola camera degli ospiti in casa sua, così che Eliseo poteva starci - con un letto, un tavolo, una sedia ed una luce. Eliseo non aveva mai detto di aver bisogno di una di queste cose. Ma questa donna era una donna attenta ai bisogni degli altri - come lo sono tutte le donne di Dio. Dio si prende cura dei suoi servi provvedendo per loro dei posti dove poter riposare, e questo senza che i Suoi servi nemmeno se lo aspettino. Ma un vero uomo di Dio non rimarrà mai in debito con queste persone. Perciò Eliseo chiese al suo servo Gheazi che cosa avrebbe potuto fare per la donna. Gheazi gli disse che quella donna non aveva bambini. Perciò Eliseo pregò per lei e le disse che avrebbe avuto un figlio in quell'anno. E la donna ebbe un figlio.

Poi il figlio crebbe, si ammalò e morì (4:20). Pensate alla fede di questa mamma che non seppellì immediatamente suo figlio, ma piuttosto disse, "Fammi prima contattare l'uomo di Dio" (4:25). E se ne andò ad incontrare Eliseo. Quando Eliseo vide la donna a distanza, disse a Gheazi di chiederle, "Stai bene? Sta bene tuo marito? Ed il bambino sta bene?" (verso 26). Ascoltate la risposta di fede che questa donna diede riguardo a suo figlio morto: "Sta bene." Che fede aveva! Eliseo andò e pregò per il bambino e lo risuscitò dai morti. È stupefacente vedere quello che la fede di questa madre ha fatto per quel bambino. La donna ricevette secondo la sua fede. Questo è il motivo per cui la troviamo menzionata nella galleria degli eroi della fede: "Ci furono donne che riebbero per risurrezione i loro morti; tutte costoro hanno avuto buona testimonianza da Dio per la loro fede"(Ebrei 11:35, 39). Se questa madre non avesse avuto fede allora avrebbe seppellito suo figlio. Il Signore fa grandi miracoli quando trova qualcuno che ha fede!

Al Capitolo 4:38-44: Leggiamo di una volta che dell'uva velenosa fu messa accidentalmente nel cibo che poi era stato cotto. Le persone informarono Eliseo a riguardo. Eliseo mise della farina nella minestra che diventò buona. Questo fu seguito da un altro miracolo - la prima volta che si legge della moltiplicazione di cibo nella Bibbia. Le pagnotte non erano sufficienti per le cento persone. Ma Eliseo moltiplicò il cibo e dopo che tutti ne avevano mangiano ne avanzò anche!

Naaman e Gheazi

Capitolo 5: Qui arriviamo alla storia di Naaman. Dio usò una piccola ragazza Israelita, una schiava, per guidare Naaman alla fede nel vero Dio e così essere guarito dalla sua lebbra. La ragazza testimoniò alla moglie di Naaman riguardo alla potenza miracolosa che aveva Eliseo. Questo fu il primo passo che guidò Naaman a fidarsi del Dio d'Israele. Dio può usare anche una piccola ragazza, anche se è una schiava, per benedire il suo padrone con poche parole. Al Capitolo 4, abbiamo visto la fede di una donna ricca ed influente. Qui vediamo la fede di una povera, piccola donna schiava. Dio si servì di entrambe. Non è importante chi siete. Anche se sei una ragazza schiava, Dio può usarti per guidare le persone a Lui. Magari non avete l'abilità di dare a qualcuno il vangelo. Ma, come questa ragazza schiava, Dio può usarvi per guidare una persona verso qualcuno che può dargli il vangelo. Potete dirigere quella persona verso un profeta, e così avrete anche voi la vostra ricompensa.

Prima di tutto Naaman andò dal re, ed il re non sapeva cosa fare. E lo mandò da Eliseo. Notate come Eliseo trattò questo potente generale. Questo passaggio ci mostra quello che un vero uomo di Dio è veramente. Ad un vero uomo di Dio non importa se un uomo è grande o piccolo. Eliseo mostrò più onore alla povera vedova, quando venne da lui con i suoi problemi finanziari piuttosto che a Naaman. Perché quando il grande generale Siriano (che era abituato che le persone gli si inginocchiassero davanti) venne a lui, Eliseo non andò nemmeno ad incontrarlo. Naaman, il generale dell'esercito più potente al mondo, dovette stare fuori dalla baracca del profeta. Ad Eliseo importava meno di niente che posizione avesse Naaman. Mi sarebbe piaciuto tanto che l'India avesse avuto dei profeti del genere. Se in India avessimo avuto dei profeti ai quali non interessa nulla degli uomini, ma che vivono solamente davanti alla faccia di Dio, allora oggi avremmo un taglio differente di Cristianità. Eliseo voleva aiutare Naaman. Ma prima doveva umiliare l'orgoglio del generale.

Eliseo mandò il suo servo Gheazi a dire a Naaman, "Va', lavati sette volte nel Giordano" (verso 10). Il fiume Giordano era un fiume sporco e fangoso. Naaman si infuriò e disse, "Ecco, io pensavo: Egli uscirà senza dubbio incontro a me, si fermerà là, invocherà il nome del Signore, del suo Dio, agiterà la mano sulla parte malata, e guarirà il lebbroso. Perché dovrei entrare in questo sporco fiume? I fiumi di Damasco, L'Abana e il Parpar, non sono forse migliori di tutte le acque d'Israele?" (versi 11, 12) . Il generale era così arrabbiato che disse, "Raccogliamo le nostre cose e andiamocene a casa."

Delle volte un profeta deve irritare le persone così da sgonfiare il loro orgoglio. Dio dà ad alcuni profeti questo ministero, perché questo è l'unico modo con il quale può rivelare ad un uomo la propria presunzione ed il proprio orgoglio. Spesso Gesù irritò le persone che erano orgogliose, per umiliarle e mostrargli che non erano niente agli occhi di Dio. A Dio non importa la posizione ricoperta da un uomo o quanto viene onorato.

Naaman si adirò con Eliseo. Ma uno dei suoi servi aveva una certa sensibilità e disse, "Padrone, vi ha chiesto di fare una cosa così semplice. Perché non ci provate?" Così Naaman si convinse e si immerse nel fiume Giordano. Immaginate questo grande generale che si tolse le vesti mostrando la sua lebbra davanti a tutti. Dovette umiliarsi ed ubbidire. Quando doveva smettere di immergersi? Quando la sua pelle sarebbe diventata come quella di un bambino. Quando ti trovi umiliato da qualche circostanza o persona, la parola del Signore per te è: "Va' e umiliati, finché non sei diventato come un piccolo bambino ." Non dobbiamo mai fermarci fino a quando non diventiamo come dei piccoli bambini, perché è a questi che appartiene il regno dei cieli. La pelle di Naaman diventò come quella di un bambino e fu purificato. Quando anche la vostra carne diventerà come quella di un bambino piccolo, anche voi sarete puri. Ma non fino a quel momento.

Tutti noi siamo troppo grandi ai nostri occhi. Non siamo come i bambini piccoli. Guardate negli occhi di un bambino piccolo. Non si sente importante. E questo è il posto dove Dio vuole portarci - il posto dell'essere nulla. Quando arriverete al punto di realizzare che non siete niente, allora anche voi sarete puri. Fino a quel momento, che siano sette volte o settanta volte sette, dovete continuare ad abbassarvi.

In seguito Naaman tornò da Eliseo meravigliato e grato per la potenza miracolosa del Dio d'Israele. Diede molti soldi e vestiti ad Eliseo. Ma Eliseo disse, "Come è vero che vive il Signore di cui sono servo, io non accetterò nulla" (verso 16). La Bibbia dice che non dobbiamo ricevere soldi dai non credenti (3 Giovanni 7). I non credenti non hanno diritto di finanziare un servo di Dio. Solo il popolo di Dio ha il diritto ed il privilegio di finanziare un servo di Dio. Eliseo riceveva doni dalle persone di Dio. Abbiamo appena visto che una donna ricca gli diede una stanza dove stare. Ma Eliseo non avrebbe ricevuto nulla da Naaman. Qui è dove molti servi di Dio hanno mancato la volontà di Dio per le loro vite.

Ma nonostante Eliseo disse, " No" a Naaman, il servo di Eliseo, Gheazi, disse, "Che stolto che è il mio maestro! Non ha chiesto soldi (o inviato delle lettere di preghiere!). Ed anche quando i soldi erano offerti, ha detto 'No.' Bene, se il maestro non li vuole, io li voglio." Gheazi era avaro e dunque non era preoccupato del fatto che ad offrire i soldi ad un servo di Dio era un adoratore di idoli. Gheazi corse dietro a Naaman per i soldi (verso 21) - esattamente come molti predicatori oggi corrono dietro alle persone ricche. Così Gheazi si inventò una bugia e disse a Naaman, "Due studenti sono appena arrivati dalla Scuola Biblica ("figli dei profeti"). Per favore puoi dargli un talento d'argento e due cambi di vestiario?" (verso 22). Naaman credette a questa bugia e gli diede più di quello che aveva chiesto. Quando l'avidità governa il tuo cuore diventa facile giustificarsi con dei resoconti falsi riguardo al lavoro di Dio.

Vediamo le stesse menzogne nei resoconti di oggi. Ad esempio "50,000 persone sono venute all'incontro oggi. 15,000 persone hanno alzato le loro mani per ricevere Cristo. Una grande rinascita è cominciata qui", ecc. Se poteste leggere tutti i resoconti che vengono mandati dall'India all'America, pensereste che l'India è cosparsa di rinascite Cristiane ovunque! Ma noi che viviamo qui in India sappiamo che nulla del genere sta succedendo. Ma molti credenti di buon cuore, che vivono in America, credono a queste storie e inviano i loro soldi (con sacrificio) a questi corrotti in India che scrivono questi resoconti! Al giorno d'oggi ci sono molti Gheazi nel nostro paese.

Gheazi raccolse i soldi, li nascose in casa e poi con faccia innocente andò davanti ad Eliseo. Ma Eliseo era un uomo di Dio e non poteva essere ingannato. Eliseo chiese a Gheazi dove era andato. Eliseo diede a Gheazi l'opportunità di confessare il suo peccato. Ma Gheazi era disonesto e mentì. Eliseo rispose, "So tutto Gheazi. Dio mi ha mostrato in una visione tutto quello che hai fatto. Ho visto Naaman fermarsi ed ho visto che tu hai preso delle cose da lui. È forse questo il momento di ricevere dei soldi da questi stranieri , di ricevere vestiti, uliveti, vigne, pecore e buoni nel nome del Signore?" Queste parole sono rivolte anche ai predicatori di oggi!

Gheazi era il servo di Eliseo, come Eliseo fu il servo di Elia. Eliseo ottenne una doppia porzione dell'unzione che aveva Elia, e Gheazi avrebbe potuto avere una doppia porzione di quella di Eliseo. Questa sarebbe stata quattro volte l'unzione che aveva avuto Elia! Ma mentre Eliseo seguì Elia persistentemente per ottenere l'unzione, Gheazi corse dietro a Naaman per i soldi. Eliseo ottenne l'unzione che aveva Elia. E Gheazi ricevette la lebbra che aveva Naaman!! Non solo Gheazi, ma anche i suoi figli si ammalarono di lebbra. La lebbra spirituale ha contagiato anche molti predicatori oggi, non appena sono andati dietro alle persone ricche delle organizzazioni Cristiane dell'Occidente, raccontando bugie e facendo dei resoconti falsi, in modo da ottenere i soldi. Anche i figli di questi predicatori ne hanno sofferto. Chi ha orecchi per intendere, intenda.

Altri Miracoli di Eliseo

Al Capitolo 6 vediamo un altro miracolo che fece Eliseo. Quando alcuni studenti della Scuola Biblica erano impegnati a fare dei lavori di costruzione, una scure che avevano affittato cadde nel fiume. Allora gli studenti andarono a dirlo ad Eliseo. Subito Eliseo prese un pezzo di legno e lo gettò nel fiume così che la scure di ferro tornò a galla! Qui ancora vediamo il principio della risurrezione (la vita fuori dalla morte) che si manifestò - come negli altri miracoli che Eliseo fece, come nel resuscitare il ragazzo Sunamita che era morto, la guarigione della minestra velenosa, e la guarigione della lebbra di Naaman.

Ora vediamo un altro incidente che ci mostra che cos'è la vera profezia. Il re dei Siri che stava combattendo contro Israele disse ai suoi servi che avrebbe posizionato l'accampamento dell'esercito in un certo posto (6:8). Ma Dio mostrò il piano del re ad Eliseo - ed Eliseo avvisò il re d'Israele a riguardo. Così di il re d'Israele più volte mise al sicuro il suo esercito dai Siri. Il re dei Siri si meravigliò di come fosse possibile, e sospettò che qualcuno nel suo accampamento stava facendo la spia per Israele. Ma qualcuno che conosceva la verità disse al re che in Israele c'era un profeta che stava avvisando il re d'Israele riguardo ai movimenti dei Siri.

Questo è lo scopo della vera profezia oggi nella chiesa. Che cosa fece Eliseo? Avvisò Israele che il nemico stava arrivando in un certo posto per la settimana seguente e gli disse di prepararsi. Questo è quello che la profezia in una chiesa dovrebbe fare. Settimana dopo settimana, lo Spirito di profezia negli incontri della chiesa dovrebbe avvertire il popolo di Dio riguardo a quando arriverà il nemico. Certamente una chiesa che ha un tal ministero profetico è benedetta. Non fu una benedizione per Israele avere un profeta come Eliseo? Allo stesso modo è meraviglioso per una chiesa avere un profeta che può avvertire le persone attraverso la Parola riguardo a quello per cui si devono preparare ad affrontare. Per questo motivo la Bibbia dice, "Desiderate ardentemente il dono di profezia"(1 Corinzi 14:1).

Al Capitolo 6:24-29 leggiamo di una grande mancanza di cibo in Samaria, perché l'esercito dei Siri stava circondando la città. Le cose erano talmente messe male che le donne mangiarono i propri figli. Ma fuori dalla città c'erano quattro lebbrosi (che, essendo lebbrosi, non gli era permesso entrare in città) (7:3). I lebbrosi decisero di andare all'accampamento dei Siri a chiedergli del cibo. Si dissero tra loro, "La cosa peggiore che possono farci è ucciderci. Ma tanto moriremo di fame qui in ogni caso. Perciò andiamo a chiedere." Quando raggiunsero l'accampamento nemico, scoprirono che tutti i soldati erano scappati perché il Signore gli aveva fatto sentire il suono di cavalli al galoppo! Così i lebbrosi trovarono un sacco di cibo. Ma poi si dissero, "Dobbiamo dirlo agli altri. Non dobbiamo tenere questa buona notizia solo per noi." Così andarono e dissero la buona notizia alla città di Samaria ed in questo modo la città fu salvata dalla morte. Questo è il motivo per il quale dobbiamo predicare il vangelo agli altri. Noi eravamo lebbrosi, spiritualmente parlando, ma Dio ci ha benedetti e ci ha dato del cibo che ha salvato le nostre vite. Ma ci sono milioni di persone nel mondo che stanno ancora morendo, perché non conoscono questa buona notizia ("vangelo"). Dobbiamo andare e dirgliela.

Al Capitolo 9, leggiamo della morte di Izebel, la moglie di Acab. Izebel fu una donna che si oppose sempre ai veri profeti di Dio, ed il suo nome oggi è diventato un simbolo di coloro che si oppongono ai servi di Dio. In Apocalisse 2:20, il Signore disse all'anziano della chiesa in Tiatiri, "Stai permettendo a tua moglie Izebel di condurre i miei servi fuori strada" (traduzione letterale). La forte moglie di questo anziano stava controllando la chiesa - e viene soprannominata 'Izebel'. Sfortunatamente oggi ci sono molti anziani deboli come questo che permettono alle loro mogli di essere delle Izebel che controllano la loro chiesa - esattamente come la vera Izebel controllò Acab. Se sei un profeta di Dio come Eliseo, dovrai affrontare queste Izebel mettendole al loro posto. Altrimenti la tua chiesa verrà distrutta da tali Izebel. Leggiamo qui che la regina Izebel fu gettata giù dalla cima di un edificio ed il suo corpo fu ridotto a pezzi. A nessuna donna deve essere permesso di avere potere nella chiesa.

Al Capitolo 13:14, leggiamo che Eliseo si ammalò e morì di questa malattia. Perché Eliseo non si avvalse di Esodo 15:26 ("Io sono il Signore, Colui che ti guarisce") , come farebbero oggi molti predicatori? Un uomo come Eliseo aveva abbastanza fede per risuscitare i morti. Perciò se Eliseo non venne guarito, non fu certo dovuto ad una mancanza di fede! Come mai Dio permette che i suoi servi si ammalino è uno dei misteri che probabilmente non saremo mai in grado di spiegare pienamente. Ma possiamo credere che c'è sempre uno scopo che glorificherà Dio. Dio aveva qualche scopo nel permettere che Eliseo morisse di malattia, come quando diede a Paolo una spina nella sua carne. Dio avrebbe potuto prendere Eliseo e portarlo in cielo con un carro di fuoco come aveva fatto con Elia. Ma Dio decise di portare Eliseo nel cielo in un modo più umiliante. Dobbiamo sottometterci al modo che Dio ha di trattarci e mai paragonare quello che tocca a noi con quello che tocca agli altri. Ma il seguito sensazionale di questa storia è che quando dei Moabiti seppellirono un uomo nella stessa tomba di Eliseo, appena il morto venne in contatto con le ossa di Eliseo, risuscitò (13:20, 21). Quindi Eliseo aveva più unzione nelle sue ossa morte rispetto a quella che hanno molti predicatori oggi anche se sono vivi!! Di sicuro non c'era nessuna mancanza di fede nel caso di Eliseo.

L'Assiria Attacca Israele e Giuda

Al Capitolo 17, leggiamo della prigionia d'Israele, che avvenne circa 730 anni prima di Cristo. Vennero gli Assiri, catturarono Israele e li portarono via. Sta scritto riguardo a questi Assiri in 17:33 che "temevano il Signore e servivano al tempo stesso i loro dèi . " Questo è il falso "temere il Signore" che si trova in molto Cristianesimo di oggi. Molti Cristiani oggi hanno un certo rispetto per Dio, ma nella pratica servono i loro dèi cioè i soldi, il loro lavoro, il loro onore, la loro posizione sociale, ecc.

Al Capitolo 18 leggiamo del re di Giuda Ezechia. Il papà di Ezechia, Acaz, fu un re molto malvagio, che gettò il fratello maggiore di Ezechia nel fuoco sacrificandolo a degli idoli stranieri (2 Re 16:3). Ma Ezechia fu diverso da suo padre e fu un buon re. Sia lodato il Signore per i figli che sono disposti ad essere differenti dai loro padri perché temono Dio.

Al Capitolo 18:4, leggiamo che il popolo di Giuda stava ancora adorando il serpente di rame che Mosè aveva costruito nel deserto più di 700 anni prima. Ezechia fu il primo che finalmente ruppe questa superstizione in Giuda distruggendo il serpente. Pensate a tutti gli uomini di Dio che avevano vissuto in Israele durante questi 700 anni - Giosuè, Samuele, e Davide (l'uomo secondo il cuore di Dio). Ma nessuno di questi uomini di Dio comprese che questo serpente doveva essere distrutto. Tutti questi uomini di Dio devono aver tollerato il serpente dicendo che era diverso da un idolo, perché era stato Dio a comandarne la costruzione. Ma Ezechia vide chiaramente che era un idolo. Sia lodato Dio per uomini come Ezechia.

Credete che ci sia differenza da un idolo di Gesù (o di Maria) da un idolo di un'altra religione? No. Entrambi sono idoli che Dio odia. Anche un serpente di rame che era stato al tempo comandato da Dio, non era accettato da Dio come oggetto di adorazione. Gli Uomini non sono fatti per adorare serpenti di rame o ogni altro idolo! Ma pure Davide non aveva avuto luce su questa verità elementare. Ma Dio diede la capacità di comprendere ciò ad un re minore. Delle volte i credenti ordinari possono avere luce sulle verità delle Scritture più di Cristiani ben conosciuti. Non dimentichiamoci mai questo fatto.

Al Capitolo 19, leggiamo che dopo che il re di Assiria catturò Israele, marciò anche contro il regno del sud di Giuda. Ezechia allora gridò al Signore per essere aiutato (19:15). Quella notte un solo angelo venne e distrusse 185,000 soldati Assiri (verso 35) . Gesù disse a Pietro nel Getsemani che avrebbe potuto chiamare 72,000 angeli per aiutarlo, se avesse voluto. 72,000 angeli avrebbero potuto distruggere 13 miliardi di persone (72,000 x 185,000) - più del doppio della popolazione della terra oggi!! Questa è l'abilità di Dio che ha per difendere il Suo popolo contro la potenza del mondo. Questo è il motivo per cui Gesù non aveva mai paura. Anche noi non dobbiamo mai vivere nella paura.

Dopo questo fatto, Ezechia affrontò un altro problema. Si ammalò di una malattia che doveva condurlo alla morte, ed il Signore gli disse, "Dà i tuoi ordini alla tua casa. Perché tu morirai; non guarirai" (20:1). Quando Dio ci dice che è tempo per noi di morire, dobbiamo essere disposti a lasciare la terra immediatamente. Perché solo Dio sa cosa è meglio per noi. Perciò, quando Dio ci dice che è tempo di andare, non dovremmo più voler restare in questo mondo corrotto. Andarsene ed essere con Cristo è molto meglio. Ma Ezechia non volle andarsene e supplicò per un allungamento della sua vita. Il Signore gli concesse quello che chiedeva e gli aggiunse altri 15 anni. Ma che cosa successe durante quei 15 anni? Ezechia ebbe un figlio, Manasse. Manasse aveva 12 anni quando diventò re (21:1). Ovviamente Manasse nacque durante questi 15 anni che erano stati dati in più ad Ezechia. Manasse regnò per 55 anni e fu il peggior re che Giuda ebbe mai avuto (2 Cronache 33:9). E Manasse nacque perché Ezechia non volle morire quando Dio gli disse che il suo tempo sulla terra era compiuto.

Al Capitolo 24, leggiamo che l'Assiria venne sconfitta da Babilonia che così diventò la nuova super potenza mondiale. Successivamente Babilonia marciò contro Giuda e distrusse Gerusalemme. La tradizione ci dice che Isaia profetizzò durante i primi anni del regno di Manasse, che fu perseguitato per le sue forti condanne contro Giuda, e che dovette nascondersi dentro un tronco vuoto. Isaia venne trovato, e Manasse segò il tronco in due, tagliando a metà anche Isaia. Leggiamo in Ebrei 11:37 di persone che furono "segate in due".

Il Secondo Libro dei Re comincia con Elia che viene rapito in cielo e finisce con il popolo di Giuda che viene deportato a Babilonia. Che contrasto! Anche noi possiamo scegliere di andare in cielo o a Babilonia. Tutto dipende da chi decidiamo di compiacere. Queste sono alcune delle lezioni che possiamo imparare da II Re.

Capitolo 13
1 Cronache

LA PREPARAZIONE PER IL TEMPIO

P

rimo e Secondo Cronache sono stati scritti, per quanto ne sappiamo, dopo che i figli d'Israele ritornarono dai 70 anni di esilio in Babilonia. Probabilmente fu Esdra a scrivere questi libri. Questi due libri sono diversi dai due libri dei Re, perché trattano solo della storia di Giuda.

Dopo la morte di Salomone Israele si divise in due regni. Roboamo a capo di un regno e Geroboamo a capo dell'altro. Il regno del nord era chiamato Israele ed era composto da dieci tribù, mentre il regno del sud era chiamato Giuda ed aveva due tribù - Beniamino e Giuda. I re d'Israele erano generalmente tutti malvagi. Mentre in Giuda alcuni re erano buoni ed altri cattivi. I libri dei Re trattano di entrambe le nazioni. Mentre i libri delle Cronache trattano solamente i re di Giuda - partendo con Saul e Davide. In questi libri ci sono un po' di ripetizioni di quello che si trova nei Re - ma questo serve ad enfatizzare alcune lezioni - come nel caso dei quattro vangeli. La maggior parte di quello che sta scritto nelle Cronache è una narrazione storica e l'abbiamo già trattata quando abbiamo studiato 1 e 2 Re.

I primi nove capitoli di 1 Cronache ci danno l'albero genealogico di Davide partendo da Adamo. Una delle ragioni per cui Dio ci ha dato queste lunghe genealogie di Ruben, Simeone, della linea sacerdotale e delle altre tribù è per mostrarci che Dio è interessato nei singoli individui. Dio non è interessato alle tribù ma ai singoli individui. Anche l'ingresso nel libro della Vita di Dio è una cosa per singoli individui. In questo libro non sta scritto "Molte migliaia di persone nel Lazio sono nate di nuovo e altrettante in Lombardia," ecc. No. Il nome di ogni persona è scritto singolarmente, insegnandoci che Dio è personalmente interessato in ognuno di noi. Dio conosce tutto anche riguardo al vostro albero genealogico - da voi fino ad Adamo. Conosce tutta l'intera storia della vostra vita ed ha un piano per la vostra vita. Questo dovrebbe incoraggiarci a tutti - sapere che non siamo solo un numero tra i miliardi di abitanti della terra, ma individui che Dio conosce per nome! Dio conosce tutto riguardo a noi ed i nostri antenati. Conosce ogni piccolo dettaglio delle nostre vite. Dio conosce persino il numero dei capelli che abbiamo sulla testa!!

Voglio mostrarvi qualche verso nel Capitolo 4. Leggiamo qui di un uomo chiamato Iabes (4:9). " Iabes fu più onorato dei suoi fratelli." Notate che quando Dio scrive di uomini diversi, enfatizza il fatto che qualcuno era più onorabile di un altro! Quando l'apostolo Paolo scrisse una lista dei suoi collaboratori (Romani 16), anche lui disse che alcuni erano più devoti di altri. Anche se siamo tutti figli di Dio, Dio comunque prende nota di quelli che sono "più onorabili" di altri.

Quest'uomo fu chiamato Iabes perché sua mamma lo partorì con dolore. Sta scritto che Iabes invocò il Dio d'Israele (4:10). Pregò dicendo, "Signore, benedicimi, ti prego; allarga i miei confini; sia la Tua mano con me e preservami dal male in modo che io non debba soffrire." E Dio gli concesse quanto aveva richiesto.

Possiamo applicare spiritualmente questa preghiera. Prima di tutto: Il diventare più onorabile di altri è strettamente collegato con l'ammontare di dolore e sofferenza che siamo disposti ad affrontare. Una persona che è passata attraverso dolori e sofferenze e ne è uscito trionfante è più onorabile agli occhi di Dio degli altri. Perciò non dovremmo disprezzare il dolore. Dovremmo desiderare intensamente la benedizione di Dio nelle nostre vite e chiedergli costantemente di allargare i nostri confini spirituali. Non dobbiamo mai essere soddisfatti con quello che abbiamo ottenuto. Dovremmo chiedere a Dio che la Sua mano - la Sua potenza - sia con noi sempre. Dobbiamo chiedergli di proteggerci dal male e dagli uomini malvagi, così da non essere feriti - sia spiritualmente sia fisicamente. Dio concesse a Iabes quello che gli aveva chiesto, e Dio concederà anche a noi le nostre richieste.

Gli Uomini Potenti di Davide

Al Capitolo 12, leggiamo di quelli che stettero con Davide quando Saul lo stava perseguitando. Era facile unirsi a Davide dopo che diventò re. Ma qui leggiamo di persone che si unirono a lui nel momento in cui era rigettato e ricercato per essere messo a morte. È facile vivere pienamente per il Signore nel cielo, ma un'altra faccenda è seguirlo totalmente qui sulla terra dove è rigettato e disprezzato. Allo stesso modo, è facile unirsi ad una chiesa dopo che è diventata famosa e popolare, ma è tutta un'altra cosa diventarne parte quando è disprezzata perché avete visto che c'è dell'unzione in quel luogo.

Coloro che poi diventarono generali dell'esercito di Davide furono quelli che lo avevano seguito quando era perseguitato da Saul e rigettato da Israele. Anche ai giorni nostri vediamo qualcosa del genere. Dio innalza un uomo per fare il Suo lavoro in un certo posto, ma pochi hanno gli occhi per riconoscere l'unzione di Dio che sta su di lui e sul suo ministero. Questi pochi staranno con lui e non gli importerà quello che 'Saul' o chiunque altro abbia da dire a suo riguardo. In questo modo adempieranno il lavoro eterno del Signore nella loro generazione. Abbiamo bisogno di allenare i nostri sensi per riconoscere dov'è l'unzione di Dio oggi.

Un vero servo di Dio non sarà mai popolare, così come il suo Maestro non fu popolare. Gesù disse, "Guai a voi quando tutti gli uomini diranno bene di voi, perché i padri loro facevano lo stesso con i falsi profeti. Ma beati voi, quando tutti gli uomini parleranno male di voi, perché è così che vennero trattati tutti i veri profeti."(Luca 6:22, 26). Pochissime persone hanno compreso questo fatto. Un vero profeta non è quasi mai pienamente riconosciuto o valorizzato nel corso della sua vita.

La storia della chiesa mostra che anche i veri apostoli furono rigettati e disprezzati dagli altri nel corso delle loro vite. Paolo fu rigettato dai credenti in Corinto. Paolo disse in 2 Timoteo 1:15, "Tutti quelli che sono in Asia mi hanno abbandonato." Paolo fu fedele a Dio fino alla fine della sua vita, ma la maggior parte dei suoi compagni credenti lo abbandonarono. Gesù fu fedele a Suo Padre e la maggior parte delle persone lasciarono anche Lui.

Alcuni dei figli di Beniamino vennero da Davide mentre era nella fortezza (12:17). Davide li accolse e gli disse, " Se venite da me in pace, il mio cuore sarà unito al vostro. Ma se venite per tradirmi e darmi nelle mai dei miei avversari - mentre io non commetto nessuna violenza - allora Dio faccia giustizia su di voi." Dobbiamo stare attenti, perché anche oggi ci sono persone che possono venire da noi fingendo di essere nostri amici. Ma se la nostra coscienza è pulita, Dio se la vedrà con loro.

Ma notate il meraviglioso esempio di Amasai (12:19) : "Allora lo Spirito di Dio rivestì Amasai, capo dei trenta, che esclamò, 'Noi siamo tuoi, o Davide. Siamo con te, o figlio d'Isai. Pace, pace a te e a coloro che ti soccorrono. Poiché il tuo Dio ti soccorre' Allora Davide accolse queste persone e li fece capitani del suo gruppo." Le persone come Amasai riconobbero l'unzione di Dio che era sopra Davide, nonostante le circostanze nelle quali Davide si trovava, perché lo Spirito Santo era su di loro.

Se leggete la storia della chiesa troverete che i veri uomini di Dio che sono stati saldi contro il sistema religioso vigente nel Cristianesimo, sono stati sempre perseguitati. Avete udito come Martin Lutero fu perseguitato dalla chiesa Cattolica Romana. Forse avete anche udito di John Calvin. Ma in quel tempo ci fu anche un altro gruppo di credenti devoti con tutto il loro cuore chiamati Anabattisti, che non solo furono perseguitati dalla chiesa Cattolica Romana, ma anche dai seguaci di Martin Lutero e di John Calvin!! Gli Anabattisti erano le persone di Dio che cercavano di vivere delle vite che compiacevano Dio, separandosi totalmente dallo spirito di questo mondo - e vennero perseguitati per questa presa di posizione. Si incontravano nelle foreste e molti dei loro capi furono uccisi. La storia della chiesa non ha scritto molto a loro riguardo. Ma il giorno che Gesù ritornerà, scopriremo che queste persone furono coloro che stettero saldi nella loro devozione per Dio nei loro giorni. E questo vale anche al giorno d'oggi.

Cercate dove Dio ha messo la Sua unzione su di un uomo - e non per i doni soprannaturali (anche Satana ha doni soprannaturali), ma per l'unzione e la grazia di Dio - sono queste le prove che dimostrano che Dio è con un uomo. E se Dio approva un uomo, è bene che lo approviamo anche noi! Amasai ci aveva visto bene!

Notate un'altra caratteristica di Davide (al 13:1): "Davide tenne consiglio con i capi di migliaia e di centinaia, con tutti i capi del popolo." Un vero uomo di Dio lavora in comunione con gli altri. Una delle ragioni per cui Davide aveva gran sostegno dalle persone era perché rendeva gli altri partecipi delle proprie discussioni. L'attitudine di Davide fu, "Sono un fratello debole ed ho bisogno della vostra opinione. Che ne pensate di questa cosa?" Davide si sedeva a discutere con persone che erano più giovani di lui ed insieme prendevano una decisione. Poi leggiamo al verso 4, "Tutta l'assemblea rispose che si facesse così poiché la cosa sembrava buona agli occhi di tutto il popolo."

I Preparativi di Davide per la Costruzione del Tempio

Al Capitolo 22, leggiamo di Davide che prepara i materiali per la costruzione del tempio. Dio aveva detto a Davide che non sarebbe stato lui a costruire il tempio, ma che lo avrebbe costruito suo figlio Salomone. Ma notate cosa fece Davide in preparazione della costruzione. Chiamò gli scalpellini per tagliare le pietre e arrangiò tutto quello necessario per la costruzione, così che le cose sarebbero state più facili per Salomone. Davide diede anche molto oro, argento, bronzo, legname e ferro in grandi quantità per fare i chiodi per il tempio. Anche se Davide sapeva che non sarebbe stato lui ad avere il privilegio di costruire il tempio, che in origine fu una sua idea, continuò a fare tutto il possibile per aiutarne la costruzione. Se Dio non ti dà un ministero, fai tutto il possibile per supportare gli altri ai quali Dio ha dato quel ministero. Questo è quello che possiamo imparare dall'esempio di Davide.

Davide fu molto previdente e disse, "Salomone, mio figlio, è giovane, di tenera età, e la casa che si deve costruire al Signore sarà talmente magnifica da acquistarsi fama e gloria in tutti i paesi, io voglio dunque far dei preparativi per lui." (22:5). È un'eredità meravigliosa quella che lasciamo ai nostri figli quando facciamo i preparativi per loro finché seguano il Signore nella loro generazione. Davide disse a Salomone "Con le mie fatiche ho preparato per la casa del Signore 100,000 talenti d'oro, 1,000,000 talenti d'argento, rame e ferro da non potersi pesare, ho preparato pure legname abbondante e pietre, e procurato operai e muratori in abbondanza. Alzati dunque mettiti all'opera, che il Signore sia con te." (22:14-16). Il lavoro di Salomone fu molto facilitato da quello che suo padre aveva fatto. Gli uomini di Dio sono così nei confronti dei loro figli.

Davide poi disse a tutti, "Disponete dunque il vostro cuore e l'anima vostra a cercare il Signore vostro Dio. Ma poi alzatevi e costruite il santuario di Dio, il Signore, per trasferire l'arca del patto del Signore e gli utensili consacrati a Dio nella casa che deve essere costruita a nome del Signore."(22:19) .

Dal Capitolo 23 al 27, abbiamo una lista di nomi dei vari Leviti, la divisione dei musicisti, i portinai, i comandanti dell'esercito, ecc. Davide era interessato ad ognuno di loro, tutti i loro nomi sono elencati. Poi Davide disse a Salomone, "Sii forte e fatti coraggio. Non temere, non ti sgomentare perché il Signore Dio sarà con te." (28:20). Se Salomone avesse perseverato fino alla fine fortificato da questa esortazione di Davide, la sua vita sarebbe stata molto differente.

Al Capitolo 29:3-5, Davide fa la lista di parte dell'oro e dell'argento che diede in più rispetto a quello che aveva già dato a motivo della "devozione che portava alla casa del suo Dio." Davide aveva già dato moltissimo per il lavoro del Signore. Dopo un po' di tempo si sentiva che non aveva dato abbastanza e ne diede ancora un po'. Dio ama un donatore gioioso e Davide era un uomo secondo il cuore di Dio. Com'è con noi invece? Siamo freddi e calcolatori nel nostro donare? Ci chiediamo delle volte se abbiamo dato troppo?!

Poi Davide pregò lodando il Signore (29:10-19). Tutta l'assemblea benedì il Signore Dio e Lo adorò (verso 20). Poi Salomone diventò re e Davide morì.

Un'ultima cosa: Il Capitolo 29:29 si riferisce a Samuele e Gad come "veggenti". Per quale motivo questi profeti venivano chiamati veggenti? Perché potevano guardare al futuro e vedere quello che gli altri non potevano vedere.

Il più grande bisogno nella chiesa di oggi è di veggenti - uomini e donne che hanno una visione spirituale, che possono vedere nel futuro, e che possono comprendere quello che succederà nei prossimi anni, ad esempio se qualche pratica particolare (che oggi sembra innocente) viene permessa nella chiesa. Un veggente è una persona che può vedere quando una chiesa è in pericolo di uscire della strada giusta. Oggi potrebbe sembrare che la deviazione dalla verità sia piccola - magari solo di un grado - e la distanza dalla verità molto poca - forse di soli pochi centimetri. Ma in pochi anni, questa distanza può diventare molti chilometri! Un veggente vede i pericoli che stanno davanti, rifiutandosi di acconsentire anche al più piccolo compromesso.

Capitolo 14
2 Cronache

IL TEMPIO COSTRUITO E DISTRUTTO

I

primi nove capitoli di 2 Cronache trattano del regno di Salomone, del quale abbiamo già visto molto studiando 1 Re.

Dal Capitolo 10 al 36 leggiamo di 20 re di Giuda:

Roboamo, Abiia, Asa, Giosafat, Ieoram, Acazia, Atalia (regina), Ioas, Amasia, Uzzia, Iotam, Acaz, Ezechia, Manasse, Amon, Giosia, Ioacaz, Ioiachim, Ioiachin e Sedechia. Questi capitoli descrivono cinque periodi di ritorno al peccato di Giuda e le quattro volte che sono ritornati a Dio. Alla fine il libro termina con Giuda che viene deportato in Babilonia.

Re Asa: un Buon Inizio ed un Fallimento Finale

Dal Capitolo 14 al 16 leggiamo del re Asa che cominciò il suo regno eccellentemente(14:2-6). Quando venne attaccato dall'esercito Etiope composto da milioni di soldati, re Asa chiamò il Signore con una delle più belle preghiere richiedenti aiuto che si possono trovare nell'Antico Testamento: "Signore, per te non c'è differenza tra il dare soccorso a chi è in gran numero, e il darlo a chi è senza forza; soccorrici, Signore nostro Dio! Poiché su di te noi ci appoggiamo e nel tuo nome siamo venuti contro questa moltitudine. Tu sei il Signore nostro Dio, non vinca l'uomo contro di Te! " (14:10). Questa espressione di fede fu abbastanza per far distruggere dal Signore l'esercito avversario. Questa preghiera di totale dipendenza sul Signore è una buona preghiera da pregare quando anche noi affrontiamo qualche difficoltà davanti alla quale siamo impotenti.

Ma dopo la vittoria, venne un profeta ad avvisare Asa dicendo, "Se continuate a cercare il Signore, Egli si farà trovare da voi; ma, se lo abbandonate, Egli vi abbandonerà" (15:2) . Dio sapeva che dopo la vittoria Asa correva il pericolo di confidare nella sua forza e quindi smettere di essere costantemente dipendente dal Signore. Questo è il pericolo che tutti noi affrontiamo.

Sono abbastanza sicuro che questo è quello che è successo. Dopo questo episodio per altri vent'anni le cose andavano bene con Asa. Ma poi il re affrontò un altro nemico - Israele - che aveva un esercito molto più debole di quello Etiope. Ma questa volta, anziché ricercare il Signore, Asa decise di cercare l'aiuto di un re pagano (16:1-6). Perciò al momento il suo problema fu risolto, ma come risultato Asa perse la sua spiritualità. Perciò Dio mandò il Suo profeta Canani per mostrare ad Asa quello che aveva fatto.

Nelle parole che Canani rivolse ad Asa, abbiamo una delle più belle promesse nell'Antico Testamento: "Il Signore percorre con lo sguardo tutta la terra per spiegare la Sua forza in favore di quelli che hanno il cuore completamente per Lui." (2 Cronache 16:9). Notate che qui dice che gli occhi del Signore non stanno cercando coloro che sono devoti con tutto il cuore - perché Dio quelli devoti con tutto il cuore già li conosce. Ma qui sta dicendo che i Suoi occhi percorrono la terra ricercando in quale modo possa spiegare la Sua forza per coloro che sono devoti con tutto il cuore. Questa è una meravigliosa promessa che ci assicura, se siamo discepoli di Gesù devoti con tutto il cuore, che il Signore si muoverà al posto nostro su tutta la terra per sostenerci.

Una delle preghiere che ho pregato per molti anni fino ad oggi è, "Signore, guidami alle persone che stanno ricercando per una vita che ti compiaccia nella mia città, così che ci possiamo benedire gli uni e gli altri. Guidami a queste persone nel mio paese, e anche in tutto il mondo." Se il tuo cuore è completamente del Signore, se la tua ambizione è solamente quella di glorificare Dio e compiere la Sua volontà come è fatta in cielo, allora il Signore ti guiderà ad altre persone che hanno il tuo stesso obiettivo, vi unirà da tutte le parti del mondo. Dio ti benedirà attraverso di loro e userà te per benedirli. Questa è stata la mia esperienza per molti e molti anni fino ad oggi.

Molti Cristiani hanno le giuste dottrine, ma i loro cuori non sono completamente del Signore. Perché hanno altre ambizioni. Anche molti lavoratori Cristiani a tempo pieno hanno le loro ambizioni personali. Stanno ricercando l'onore, i soldi e le comodità. Perciò non vivono mai l'adempimento di questa promessa.

Cedete le vostre ambizioni carnali e date tutto il vostro cuore al Signore per compiere solamente la Sua volontà, e sarà Lui a lavorare miracolosamente per conto vostro. Se state aspettando che il Signore vi trovi un compagno da sposare, sarà Lui a portarvi qualcuno, e se è necessario ve lo porterà anche dall'altra parte del mondo, perché i suoi occhi si stanno muovendo su tutta la terra per conto vostro. Vi aprirà anche delle porte su tutta la terra per servirlo, senza che voi dobbiate muovere un dito. Dio vi darà tutto quello di cui avrete bisogno anche prima che glielo chiediate. Ci sono delle benedizioni stupefacenti pronte per coloro i cui cuori sono completamente Suoi!

Ma dopo aver sentito il messaggio di Canani re Asa non si pentì. Piuttosto che pentirsi, si arrabbiò a tal punto da far imprigionare il profeta. Le cose andarono di male in peggio per Asa. Cominciò persino ad opprimere gli Israeliti più poveri (16:10). Tre anni dopo Asa affrontò un'altra crisi - questa volta riguardava il suo corpo. Si ammalò di una malattia che afflisse severamente i suoi piedi - forse una cancrena dovuta al diabete. Essendo il re, Asa aveva abbastanza soldi per essere curato dai migliori medici del paese. Ma quello che Asa non fece e che avrebbe dovuto fare prima di chiamare i dottori, era di: Giudicare sé stesso e cercare il Signore. Perciò nonostante le migliori cure mediche Asa morì (16:12, 13).

Altri Re di Giuda

Capitolo 18: Qui leggiamo di Giosafat che si alleò con Acab per andare in battaglia. I due vollero una parola dal Signore prima di combattere, perciò chiamarono il profeta Micaia per dargli una parola di profezia. Micaia era un vero profeta di Dio. Ma qualcuno disse a Micaia, "Per favore fa che il tuo messaggio sia come quello di tutti gli altri profeti che hanno già profetizzato la vittoria per Acab." Ma questi altri "profeti" erano tutti falsi profeti. Anche io sono stato invitato a degli incontri dove mi dissero che cosa avrei dovuto dire e che cosa non avrei dovuto dire. Ma Micaia disse, "Quello che il Signore mi dirà di dire, io lo dirò." Noi non dobbiamo essere influenzati nel nostro predicare da quello che gli altri ci dicono di dire. Se ascoltate Dio, vi dirà di cosa parlare. Molti predicatori oggi leggono dei libri che sono stati scritti dai predicatori Americani e poi ripetono quello che hanno letto. Ma Dio parla solo alle persone in America? Non parla anche alle persone in India? (o in Italia). Sii un uomo di Dio e sii un uomo che ascolta Dio. Siccome Micaia disse solamente quello che Dio gli comandò di dire, allora lo perseguitarono. Lo schiaffeggiarono e lo chiusero in una prigione (18:23). Per tutto il corso della storia i veri profeti sono sempre stati perseguitati.

Al Capitolo 20, abbiamo una delle più straordinarie storie dell'Antico Testamento che ci mostra la potenza del lodare Dio. Ci sono molte lezioni che possiamo imparare qui. Una grande moltitudine di nemici si radunò per fare guerra contro il Re Giosafat. Giosafat, che aveva imparato la lezione dopo l'essersi compromesso con Acab, ora decise di cercare il Signore. Pregò una delle più raffinate preghiere di fiducia nel Signore - che rientrava nella stessa classe di preghiere pregate da suo papà Asa (14:10) . Notate sette cose che Giosafat ricordò a Dio e a sé stesso riconoscendole nella sua preghiera:

1. L'assoluta sovranità di Dio (verso 6) .

2. Quello che Dio aveva fatto per Israele nel passato (verso 7) .

3. Le promesse di Dio (versi 8, 9) .

4. Che Israele era l'eredità di Dio (verso 11) .

5. La loro totale impotenza (verso 12)

6.La loro totale mancanza di saggezza (verso 12) .

7. La loro totale dipendenza in Dio (verso 12) .

Dio rispose immediatamente a questa preghiera inviando un messaggio attraverso un profeta e disse, "Non temete. La battaglia non è vostra ma di Dio. Andate ed affrontate i vostri nemici. Il Signore è con voi" (versi 15-17).

Così Giosafat inviò i cantanti in battaglia e li posizionò in prima linea davanti all'esercito! E non appena questi cantanti cominciarono a lodare il Signore, il Signore sconfisse tutti i nemici di Giuda. Fu così che anche Giuda diventò ricco grazie a tutte le ricchezze che avevano prelevato dai loro nemici.

Questa storia ci illustra la via della vittoria: Attraverso il confessare la sovranità e le promesse di Dio in fede, lodando il Signore in anticipo, anche quando i nostri nemici (i problemi) sono ancora presenti. La nostra fede è espressa nella lode. "Allora credettero alle Sue parole - e cantarono la Sua lode"(Salmi 106:12). Perciò anche il contrario di questo è vero: Quando non cantiamo le lodi di Dio, prova che non crediamo alla Sue parole!

Al Capitolo 26 leggiamo del Re Uzzia. Isaia il profeta, ebbe una visione datagli dal Signore nell'anno in cui Uzzia morì (Isaia 6:1). Il Re Uzzia partì bene e "finché cercò il Signore, Dio lo fece prosperare"(26:5). Ma "quando fu divenuto potente, il suo cuore, insuperbitosi, si pervertì e commise un'infedeltà" (26:16). Negli ultimi 2000 anni la stessa storia si è ripetuta spesso nel Cristianesimo. Dio benedice un uomo e poi quest'uomo si insuperbisce. È molto difficile rimanere umili quando Dio ti ha benedetto ed usato potentemente. Uzzia si insuperbì a causa dei suoi successi e decise di servire anche come sacerdote. Quello che era successo 300 anni prima con re Saul non insegnò ad Uzzia quanto era folle il comportarsi in tal modo. Azaria, un sacerdote senza paura, assieme ad altri ottanta sacerdoti si oppose ad Uzzia (26:17, 18) e disse, "Non è il tuo compito, Uzzia, bruciare incenso al Signore, ma spetta ai sacerdoti." Grazie a Dio per questi uomini che non hanno paura anche se si tratta rimproverare dei re. Abbiamo bisogno di qualche uomo così nel Cristianesimo di oggi. Uzzia si arrabbiò con i sacerdoti. Ma mentre era ancora arrabbiato, il giudizio di Dio gli cadde addosso e la sua fronte si ricoprì di lebbra. Uzzia fuggì dal tempio (26:20), fu separato dal popolo, non poté più entrare nella casa del Signore e morì con la lebbra (26:21) . È una cosa molto pericolosa provare a compiere un ministero che Dio non ti ha dato.

Al Capitolo 32, leggiamo dell'esperienza miracolosa di guarigione che Ezechia ricevette dal Signore. Il Signore gli diede anche un segno (32:24)- il sole retrocesse nel cielo (2 Re 20:1-11) . In altre parole, la terra ruotò di dieci gradi nella direzione opposta! Ai tempi di Giosuè il sole si fermò. Ma al tempo di Ezechia retrocesse (Isaia 38:8). Le persone in Babilonia notarono l'accaduto e sentirono che era connesso ad Ezechia. Perciò alcuni dei Babilonesi andarono in Israele per incontrarlo (verso 31). Ezechia si insuperbì, e mostrò tutti i suoi tesori ai Babilonesi. Molto presto, il profeta Isaia andò da Ezechia e gli disse che tutto quello che aveva mostrato ai Babilonesi un giorno quei Babilonesi glielo avrebbero portato via. (2 Re 20:13-17) . Ma notate cosa disse al Capitolo 32:31. Quando i governanti andarono da Ezechia per chiedergli di quel prodigio, "Dio lo abbandonò per metterlo alla prova", per vedere se avrebbe umilmente dato tutta la gloria a Dio, o se con superbia se ne fosse preso la gloria. Ezechia fallì la prova.

Molte volte dopo che Dio ha fatto qualcosa per noi, ci testerà, per vedere se ci prendiamo la gloria per noi oppure se ci umiliamo e diamo la gloria a Lui. Potrebbe essere che Dio abbia benedetto il tuo ministero in un modo unico. E dando una testimonianza o scrivendo a riguardo del tuo ministero lo farai in un modo tale da prendertene il credito. Questo è quello che fece Ezechia. Ezechia partì bene ed era proprio un buon re. Ma è brutto vedere che abbia concluso la sua vita in questa maniera!

Al Capitolo 33:12, 13, leggiamo qualcosa riguardo a Manasse che non è riportato in 2 Re. Verso la fine della sua vita, Manasse, dopo essere stato deportato in Babilonia, si pentì. Quando Manasse fu angosciato, supplicò il Signore. Re Manasse aveva fatto dei mali terribili in Gerusalemme per 50 anni. Aveva guidato le persone lontano dal Signore, adorato idoli ed aveva pure offerto i suoi figli per essere bruciati come sacrifici. Ma poi si pentì e pregò - e sorprendentemente Dio lo ascoltò! Dio fu mosso dalla sua preghiera e lo riportò a Gerusalemme. Allora Manasse riconobbe che il Signore è Dio (33:13). Distrusse gli idoli, ristabilì l'altare del Signore, ci offrì sopra dei sacrifici di riconoscenza ed ordinò a Giuda di servire il Signore.

Se anche Salomone si fosse ravveduto in questo modo, sicuramente sarebbe stato registrato nella Scrittura. Ma a differenza del caso di Manasse, Salomone non viene riportato. Ed è per questo motivo che possiamo sapere che Salomone è andato all'inferno. Mentre Manasse si pentì. Come un uomo finisce la sua vita conta di più di come l'ha iniziata.

Al Capitolo 36:21, ci viene fornita la ragione per la quale gli Israeliti furono deportati in Babilonia per 70 anni. La legge aveva comandato che gli Israeliti avrebbero dovuto dare ai loro terreni un riposo Sabbatico di un anno ogni sette anni - perciò quell'anno non dovevano seminare (Esodo 23:10, 11). Ma nella loro avidità disobbedirono a Dio e furono puniti, come Dio li aveva avvertiti (Levitico 26:34, 43). Per 490 anni gli Israeliti disobbedirono a Dio, non concedendo alla terra il suo riposo Sabbatico. Perciò Dio li fece deportare per 70 anni. I giudizi di Dio sono esatti e prima o poi arrivano.

Capitolo 15
Esdra

IL RESTO CHE RITORNÒ

e

sdra visse nel periodo in cui gli Israeliti ritornarono dalla loro deportazione durata settant'anni.

Nell'Antico Testamento sono riportati due viaggi d'Israele. Il primo viaggio fu dall'Egitto a Canaan, e questo è simbolo della salvezza di ogni singolo Cristiano - redento dal sangue di Cristo (L'agnello Pasquale), battezzato in acqua (il fuori e dentro dal Mar Rosso), battezzato nello Spirito Santo (la nuvola che scese dal cielo) e la conquista dei desideri della carne (i giganti in Canaan). Il secondo viaggio fu quello dove gli Israeliti ritornarono da Babilonia a Gerusalemme , dopo la loro deportazione. Questo viaggio è simbolo del costruire la chiesa. Il primo viaggio simboleggia il nostro cammino personale con Dio. Mentre il secondo simboleggia il nostro uscire da un sistema religioso morto (Babilonia), per poi costruire il Corpo di Cristo (Gerusalemme). Molti profeti parlarono a riguardo di questo spostamento del popolo di Dio da Babilonia a Gerusalemme. Nel Nuovo Testamento Babilonia ha un significato spirituale e si riferisce ad un Cristianesimo corrotto e prostituito che però professa di seguire il Signore, senza però realmente farlo (Apocalisse 17). Mentre Gerusalemme (Apocalisse 21) si riferisce alla vera chiesa, la Sposa di Cristo.

Il Ritorno sotto la Guida di Zorobabel

Esdra fu un uomo che Dio usò nel secondo movimento dell'Antico Testamento. Il suo libro tratta del ritorno degli Israeliti sotto la guida del loro capo, Zorobabel (Capitoli 1, 2), la costruzione del tempio (Capitoli 3-6), e la riforma sotto la sua stessa (Esdra) guida (Capitoli 7-10).

Prima di tutto leggiamo che Dio utilizzò Re Ciro per emettere un editto che ordinò la costruzione del tempio. Ciro disse, "Il Signore, Dio dei cieli, mi ha dato tutti i regni della terra e mi ha comandato di costruirgli una casa a Gerusalemme" (Esdra 1:2) . Notate la sovranità di Dio che mosse un re straniero per ordinare la costruzione del Suo tempio in Gerusalemme!

Ciro continuò dicendo, "Chiunque tra voi è del Suo popolo salga a Gerusalemme e costruisca la casa di Dio." (Esdra 1:3). Ciro non obbligò nessun Israelita ad andare. Li lasciò liberi di scegliere. La stessa cosa vale anche per oggi - siamo liberi di rimanere in un sistema religioso morto oppure allontanarcene per salire a Gerusalemme.

Infine Ciro disse, "Gli uomini del popolo del Signore che rimangono supportino quelli che sono andati con delle offerte volontarie per la casa di Dio" (1:4) .

Per costruire Gerusalemme, il Corpo di Cristo, la prima cosa che dobbiamo riconoscere è che Dio è sovrano su ogni persona. Ha mosso re stranieri in quel giorno e lo può fare anche oggi, così da compiere il Suo piano. Se non crediamo a questo, non possiamo costruire Gerusalemme.

La seconda cosa che abbiamo bisogno di riconoscere è che Dio non obbliga mai nessuno a lasciare Babilonia. Tutti sono invitati ad andarsene. Ma nessuno è forzato a farlo. Dobbiamo lasciare alle persone la libertà di scegliere, perché Dio ama solo i donatori gioiosi.

La terza cosa che vediamo è che chi non va personalmente a Gerusalemme può comunque supportare il lavoro di Dio con "un'offerta volontaria" (1:4). Se non possiamo costruire Gerusalemme personalmente, possiamo comunque supportare la sua costruzione con delle offerte volontarie.

Per quale ragione il re Ciro di Persia sostenne così tanto il popolo di Dio?

Probabilmente la risposta giace qui: Più o meno 200 anni prima che Ciro nacque, il profeta Isaia profetizzò a suo riguardo menzionandolo per nome: "Io (il Signore) dico di Ciro: 'Egli è il mio pastore; egli adempirà tutta la mia volontà dicendo a Gerusalemme: 'Sarai ricostruita' e al tempio: 'le tue fondamenta saranno gettate' . Così parla il Signore al Suo unto, a Ciro, che io ho preso con la mia destra per atterrare davanti a lui le nazioni, per sciogliere le cinture ai fianchi dei re, per aprire davanti a lui le porte, in modo che nessuna gli resti chiusa. "Io camminerò davanti a te e appianerò i luoghi impervi; frantumerò le porte di bronzo, spezzerò le sbarre di ferro; io ti darò i tesori nascosti nelle tenebre, le ricchezze riposte in luoghi segreti, affinché tu riconosca che io sono il Signore che ti chiama per nome, il Dio d'Israele. Per amore di Giacobbe, mio servo, e d'Israele, mio eletto, io ti ho chiamato per nome, ti ho designato, sebbene non mi conoscessi. Io sono il Signore e non ce n'è alcun altro; fuori di me non c'è altro Dio! Io ti ho preparato, sebbene non mi conoscessi, perché da oriente a occidente si riconosca che non c'è altro Dio fuori di me. Io sono il Signore, e non ce n'è alcun altro."' (Isaia 44:28-45:6) .

Daniele, che a quel tempo era ancora vivo, deve aver mostrato questa Scrittura a Ciro - Ciro probabilmente ne rimase enormemente sorpreso nel vedere che due secoli prima, Dio Onnipotente aveva profetizzato a suo riguardo chiamandolo per nome. Questo deve averlo umiliato; e poi fece esattamente quello di cui Isaia aveva profetizzato a suo riguardo - comandando ai Giudei di ritornare a Gerusalemme e ricostruire il tempio!! Le vie di Dio sono veramente meravigliose.

Al Capitolo 2, leggiamo di una lista di persone che lasciarono Babilonia. Anche oggi Dio fa una lista dove si annota ogni persona che lascia Babilonia. I Giudei a quel tempo avevano Zorobabel come capo. Perché Dio ha sempre bisogno di un uomo per guidare il Suo popolo fuori da Babilonia. Dio si fa una lista di ogni persona che ha lasciato il Cristianesimo corrotto per venire nella vera chiesa del Dio Vivente.

Di certo Babilonia è un posto più comodo in cui vivere rispetto a Gerusalemme. Era così allora e lo è anche oggi. In quei tempi era difficile, pericoloso e costoso andare a Gerusalemme. Molti Israeliti forse si saranno detti, "Perché dobbiamo andare? Stiamo già bene qua a Babilonia." Molti credenti che sono in un sistema che non compiace Dio oggi, dicono la stessa cosa. Perché possono "sposarsi" ed essere "sepolti" con più grande onore in Babilonia. Ma coloro che sono devoti con tutto il cuore vogliono stare dove Dio si sta muovendo nei loro giorni, vogliono essere dove c'è l'unzione di Dio. Costoro non guardano alle loro comodità e all'onore che possono ricevere. In questo modo viene effettuata una cernita del popolo di Dio anche oggi.

Al Capitolo 2:40, leggiamo che solamente 74 Leviti lasciarono Babilonia per andare a Gerusalemme. Perché così pochi? Ai Leviti venne comandato da Dio di non avere nessuna proprietà. I Leviti dovevano essere finanziati dalle decime prelevate dal popolo di Dio. Questi Leviti videro che il popolo che stava tornando a Gerusalemme era molto povero e pensarono che quei poveri non avrebbero mai potuto pagargli le decime, e anche se l'avessero fatto di certo non sarebbero state molte! Perciò la maggior parte dei Leviti decise di starsene in Babilonia. Perché era più sicuro per loro starsene lì. Solamente 74 di loro ebbero fiducia nel fatto che Dio si sarebbe preso cura di loro anche a Gerusalemme! È la stessa storia anche oggi. I predicatori continuano ad andare dove ci sono i ricchi che possono dargli dei grandi doni!

Al Capitolo 2:59-63, leggiamo di alcune persone che non potevano mostrare la loro provenienza familiare per provare il fatto che fossero dei veri Israeliti. Questa è un'illustrazione di coloro che oggi non sono sicuri riguardo alla loro salvezza. Alcuni che si dicevano della tribù sacerdotale non erano in grado di ritrovare i loro nomi nei registri dei loro antenati. Perciò furono esclusi dalle funzioni sacerdotali fino a quando un sacerdote era in grado di mostrare cosa Dio ne pensava a riguardo (con l'Urim ed il Tammin), cioè se veramente erano sacerdoti. Vediamo qui che i capi erano molto severi riguardo agli antenati di quelli che volevano costruire Gerusalemme. Anche noi dobbiamo stare molto attenti a domandare degli alti livelli di purezza da coloro che vogliono essere capi nella chiesa. Dobbiamo essere certi dell'esperienza della salvezza che hanno avuto quelli che vogliono fare parte della nostra chiesa. Oggi viviamo in dei giorni in cui il livello è stato abbassato per permettere alle persone di essere facilmente battezzate ed unirsi alla chiesa. Il motivo di questo è la dipendenza per i grandi numeri e per le statistiche. Dobbiamo essere sicuri che le persone sono veramente convertite prima di permettergli di unirsi alla nostra chiesa. Giovanni il Battista non battezzò i Farisei perché non si erano ravveduti. Questo è un buon esempio da seguire.

La Costruzione del Tempio

Dal Capitolo 3 al 6 di questo libro, ci sono un serie di interessanti parallelismi che successero anche nei primi giorni della chiesa nel libro degli Atti degli Apostoli.

Al Capitolo 3 leggiamo dell'inizio dei lavori per la costruzione del tempio. Tra le persone impiegate c'era un grande spirito di unità. "I figli d'Israele si furono stabiliti nella loro città, il popolo si adunò come un sol uomo a Gerusalemme" (3:1) . Questo era simile ai 120 che aspettavano per lo Spirito Santo come un sol uomo nella stanza di sopra.

"Iesua, con i suoi fratelli sacerdoti, e Zorobabel, con i suoi fratelli si misero a costruire" (3:2). Fu un ministero che lavorava come un sol corpo, cioè composto da diverse parti che lavorano assieme; non era un lavoro portato avanti da un singolo uomo.

Per primo costruirono l'altare e ci offrirono degli olocausti (3:2). Questo parla del posto di preminenza che viene dato al messaggio della croce per costruire il Corpo di Cristo. Poi, secondo quanto era scritto nel Libro celebrarono la 'Festa delle Capanne'. Così facendo onorarono la Parola di Dio. Quando i costruttori posero le fondamenta del tempio celebrarono e lodarono il Signore (3:10). I sacerdoti si alzarono e con trombe e cembali cominciarono a lodare il Signore. Questa è un'altra cosa che deve esserci a Gerusalemme (la vera chiesa) - uno spirito di lode e di adorazione.

A queste lodi seguirono "pianti ad alta voce"(3:12). Anche l'essere afflitti ed in lutto per i nostri peccati è una parte necessaria per costruire la chiesa.

Capitolo 4:1: Subito dopo questi eventi affrontarono delle opposizioni. Nessun genuino lavoro di Dio rimarrà senza nemici. Questi nemici pretendevano di prendere anche loro parte alla costruzione del tempio. Ma Zorobabel disse, "Non è compito vostro costruire insieme a noi una casa al nostro Dio"(4:3). Noi non collaboriamo con i non credenti, anche se si definisco Cristiani. Potrebbero dire, "Anche noi serviamo il vostro Dio. Anche noi siamo Cristiani." Ma noi diciamo "No". Grazie a Dio per uomini come Zorobabel e Iesua che puntarono i piedi e dissero, "Questo non si può fare." Grazie a Dio per persone come Giovanni il Battista che si rifiutò di battezzare i Farisei, dicendo, "Prima vi dovete ravvedere." Nella chiesa abbiamo bisogno di più persone come Giovanni il Battista, Zorobabel e Iesua.

In seguito, queste persone che vennero rifiutate si unirono alla gente del paese e (4:4) cominciarono a scoraggiare e molestare il popolo. Questa fu un'opposizione religiosa, che cercava di impaurirli e di impedirgli di continuare. Corruppero persino dei consiglieri (4:5) perché facessero fallire il piano - pensate a quanta opposizione dovettero affrontare queste semplici persone che volevano solamente costruire il tempio! Quando provate a costruire la casa di Dio come Corpo di Cristo affronterete un sacco di opposizione. Se siete interessati solamente nell'uscire dall'Egitto e vivere una vita Cristiana individualista, allora potrebbero non esserci molti problemi. Ma se vi spingete più in là al secondo movimento, quello da Babilonia a Gerusalemme, allora affronterete un sacco di attacchi da parte di Satana. Ma la vostra vita sarà eccitante perché Dio è sovrano su tutto e tutti. È Dio che permette questa opposizione e poi sarà Lui ad andare oltre a quello che i re ed i decreti dicono. I nemici del popolo inviarono al re una richiesta, ed un decreto fu emanato dal re (4:17-22). Perciò queste persone andarono con in mano il decreto del re a Gerusalemme e fermarono il lavoro. In questo caso il re fu influenzato da dei resoconti falsi. Potete stare sicuri che quando provate a servire il Signore ci saranno un sacco di resoconti falsi a vostro riguardo. Le persone religiose, le autorità al potere, la polizia e molte altre persone si schiereranno contro di voi. Ed è proprio in questo modo che si fermò il lavoro a Gerusalemme.

Allora che cosa fece Dio? Uccise il re che aveva fatto l'editto e ne mise un altro al suo posto - Dario (4:24)!

Al Capitolo 4:24, vediamo che anche se erano passati 16 anni dopo il ritorno del popolo a Gerusalemme, i Giudei non erano andati oltre dal porre le fondamenta del tempio. Il motivo di ciò era perché i Giudei ebbero un'attitudine casuale nei confronti della costruzione del tempio ed erano tutti occupati nel costruire le proprie case (vedi Aggeo 1:1-4). Allora i profeti Aggeo e Zaccaria esortarono il popolo a mettere Dio al primo posto e a costruire il Suo tempio (5:1, 2).

Ma ancora una volta ritornarono i nemici e dissero, "Chi vi ha comandato di costruire questo tempio?" E poi leggiamo questo verso meraviglioso, "Ma l'occhio del loro Dio vegliava su di loro e quelli non poterono fargli sospendere i lavori"(verso 5). I nemici inviarono un resoconto a Re Dario, e Dario emanò un altro decreto, perché aveva trovato il decreto che precedentemente aveva emanato Ciro. Notate il totale controllo che Dio ebbe in questa operazione. Dario scrisse, "Lasciate continuare quella casa di Dio. Le spese per costruire quella casa siano puntualmente pagate a quegli uomini attingendo dalle entrate del re . Tutto quello che è necessario per gli olocausti - vitelli, montoni, frumento e sale - gli sia fornito" (6:7, 8) .

Chi era il consigliere di Dario? Daniele. Dio ha i Suoi uomini ovunque affinché possano aiutare i Suoi servi. Dunque vediamo che l'opposizione cooperò per il loro bene, perché alla fine il Popolo di Dio ricevette di più di quello che avevano prima: Il governo pagò l'intero costo della costruzione!

Alla fine grazie alla cooperazione di tutti il tempio venne costruito - lavorarono assieme come un sol corpo. Questo lavoro cominciò in un modo molto piccolo, come è solito di tutti i lavori di Dio. Ma alla fine queste persone completarono un edificio del quale Dio era felice. Ed è così anche nella costruzione della chiesa. Allora il popolo celebrò la Pasqua e si rallegrò - "Perché il Signore li aveva rallegrati, ed aveva piegato in loro favore il cuore del re in modo da fortificare le loro mani e l'opera della casa di Dio" (Esdra 6:22) .

Dopo questi fatti, abbiamo un buco di 60 anni dalla fine del Capitolo 6 all'inizio del Capitolo 7. Ed è proprio in questo periodo che abbiamo la storia di Ester.

Il Ritorno e la Riforma sotto Esdra

Dal Capitolo 7 in avanti, leggiamo del ritorno dall'esilio e della riforma sotto la guida di Esdra. Il primo gruppo di esiliati era sotto la guida di Aggeo, Zaccaria, Zorobabel e Iesua. Mentre Esdra venne con il secondo gruppo. Quando un servo di Dio muore, Dio ne innalza un altro. Sia lodato Dio che generazione dopo generazione ha innalzato uomini per guidare il Suo popolo avanti.

Esdra era un insegnante - uno scriba esperto nella legge di Mosè, un uomo che aveva studiato la parola di Dio in profondità - (7:6). Leggiamo che Esdra si era dedicato con tutto il suo cuore allo studio della Parola di Dio, alla pratica della legge e ad insegnarla (7:10) . Questo è un grande esempio per noi da seguire. Dio ha bisogno di uomini che studiano, praticano ed insegnano la Sua Parola - facendo le cose proprio in quest'ordine! Ricordati questo se vuoi che Dio ti usi.

Se Esdra fosse rimasto in Babilonia, non avremmo mai sentito parlare di lui. Il cielo riconosce coloro che lasciano Babilonia per andare a Gerusalemme. Sei volte in questo libro, leggiamo che Esdra " partì per SALIRE" da Babilonia a Gerusalemme. Spostarsi da Babilonia a Gerusalemme è sempre un passo fatto "VERSO L'ALTO" ed è il risultato del "fatto che un uomo è assistito dalla benefica mano del suo Dio" (7:9). Coloro che lasciarono Babilonia e salirono a Gerusalemme sarebbero poi diventati gli antenati dei dodici apostoli di Gesù. I nostri figli e le nostre discendenze saranno tutti influenzati dalle decisioni che facciamo noi oggi.

A quel tempo, il re di Persia era un parente di Ester. E questo rese le cose facili per i Giudei.

Al Capitolo 7:12, leggiamo di un contrasto interessante in questo titolo: Artaserse re dei re, ed Esdra scriba della legge del Dio del cielo!! Sappiamo tutti qual è il titolo più grande tra i due.

Il Capitolo 7:18 ci indica la tremenda fiducia che il re aveva in Esdra in quanto uomo integro, a tal punto che il re poté dirgli: "Dell'argento e dell'oro che avanzeranno farete, tu e i tuoi fratelli, quello che vi sembra meglio conformandovi alla volontà del vostro Dio" . Ogni servo di Dio dovrebbe essere un uomo di una tal integrità nel modo in cui gestisce i soldi che pure gli atei si fidano di lui. Ma ahimè oggi è molto raro trovare persone del genere.

Nonostante tutte quello che il re fece per i Giudei, Esdra fece attenzione a dare tutta la gloria a Dio e non al re. Perché fu Dio a mettere dei buoni pensieri nella mente del re. Esdra fu anche attento a dare la gloria a Dio per avergli donato la forza di guidare il popolo di Dio fuori da Babilonia (7:27, 28) .

Al Capitolo 8:1, leggiamo di un'altra lista di persone che uscirono da Babilonia. Questa volta notiamo che il numero dei Leviti era diminuito a sole 38 persone (7:18, 19). Il numero delle persone che riescono a fidarsi di Dio vivendo per fede continua a diminuire!

Al Capitolo 8:21, leggiamo che Esdra proclamò un digiuno. Questo fu un modo per esprimere la loro umile dipendenza da Dio per fare un viaggio sicuro e raggiungere Gerusalemme. Esdra si vergognò di chiedere al re dei soldati che li avrebbero protetti lungo il cammino, dopo che avevano fatto una coraggiosa confessione di fede nel loro Dio Onnipotente davanti al re: "La mano del nostro Dio assiste tutti quelli che lo cercano, ma la Sua potenza e la Sua ira sono contro tutti quelli che lo abbandonano"(8:22) .

Al Capitolo 8:24-30, vediamo la saggezza di Esdra nel maneggiare l'argento e l'oro che veniva trasportato a Gerusalemme. Disse ai sacerdoti, " Queste sono delle offerte sacre. Fateci attenzione. Quando arriverete a Gerusalemme dovete consegnarle tutte quelle che vi ho dato ai capi in città." Questo ci insegna l'importanza di essere fedeli nell'uso dei soldi quando costruiamo il Corpo di Cristo.

Troviamo questa frase "la mano benefica del nostro Dio è su di noi" comparire un po' di volte nel libro di Esdra, indicando quanto questi esiliati erano dipendenti, deboli e bisognosi dell'aiuto di Dio in ogni cosa. Ed è questo il modo in cui anche oggi viene svolto il lavoro di Dio. Non ci fu nessuna colonna di nuvola o fuoco che guidò Esdra ed il suo gruppo di esiliati a Gerusalemme - solamente la presenza invisibile di Dio.

Ai Capitoli 9 e 10, leggiamo che Esdra dovette trattare con il problema dei matrimoni misti in Israele. La prima cosa che Esdra fece dopo aver sentito l'accaduto, fu di essere in lutto per il fallimento del popolo di Dio (9:3). In seguito riunì altre persone come lui che temevano la Parola di Dio ed organizzò un incontro di preghiera insieme a loro, e confessarono i loro peccati, piuttosto di incolpare e giudicare gli altri (9:5-15). Esdra pregò confessando i suoi peccati, pianse e si prostrò (10:1). "Esdra non mangiò pane e non bevve acqua, perché faceva cordoglio per l'infedeltà di quelli che erano stati in esilio"(10:6). Esdra fu un uomo retto e uno scolaro della Parola di Dio. Ma nonostante questo pianse e pregò perché i suoi compagni Giudei avevano peccato. Questo è anche oggi il miglior modo per mettere a posto i problemi nella chiesa. Nella chiesa dobbiamo avere il suono delle lodi al Signore ed anche il suono dei pianti per i nostri peccati.

Esdra ed i suoi compagni Giudei si radunarono assieme davanti a Dio, e nei loro cuori avevano una sincera preoccupazione per il nome di Dio. Potreste chiedervi perché Dio non fermò la pioggia dal cadere su di loro, perché sta scritto che piovve pesantemente per tutto il tempo che il popolo stette nella piazza davanti al tempio (10:9). Probabilmente fu perché Dio poté testare chi era devoto con tutto il cuore e chi no!

Esdra insegnò alle persone di restituire quello che dovevano agli altri, di non avere debiti con nessuno, e di confessare i loro peccati (10:11). Poche persone si opposero, ma la maggioranza lo seguì. Ancora una volta c'è una lista di quelli che si compromisero (10:18-44). Anche oggi Dio si fa una lista di quelli che si compromettono.

E così è come finisce il libro di Esdra.

Capitolo 16
Neemia

COMPLETANDO IL LAVORO A GERUSALEMME

n

ell'Antico Testamento ci sono descritti in modo molto dettagliato due grandi spostamenti che Israele fece.

Il primo viaggio fu dall'Egitto a Canaan, che simboleggia la nostra vita personale - cioè l'uscire dal peccato, il liberarsi dalla presa di Satana, uscendo dal mondo e dal legalismo, per mezzo del sangue di Cristo, il battesimo in acqua ed il battesimo nello Spirito Santo, entrando in una vita di vittoria sul peccato ed in un cammino personale con Dio.

Il viaggio da Babilonia a Gerusalemme simboleggia la nostra vita comunitaria - cioè il lasciare il Cristianesimo falso per giungere ad una comunione con altri in una genuina espressione del Corpo di Cristo.

Molti Cristiani pensano che Babilonia si riferisce ad alcune denominazioni nel Cristianesimo e si immaginano che una volta che hanno lasciato queste denominazioni, hanno lasciato Babilonia. Questo è falso.

Babilonia è un sistema commerciale. Il principio di tutti i sistemi commerciali è il profitto - cioè il guadagnare qualcosa per sé stessi. Fino a quando un uomo vive con il principio del "guadagno personale attraverso la Cristianità" - Cioè quello che può guadagnare facendo qualcosa per il Signore, o quello che può guadagnare unendosi ad una certa chiesa o organizzazione, ecc. - allora è motivato dal principio di Babilonia. Un Cristiano che vive secondo la carne e cerca il proprio interesse, anche se è nella migliore denominazione del mondo, rimane un membro di Babilonia. Lo spirito di Babilonia si può trovare primariamente dentro un uomo, e non necessariamente in una denominazione.

D'altro canto Gerusalemme è la città del sacrificio. Questo spirito è l'opposto dello spirito del profitto che si trova in Babilonia. Lo spirito di Gerusalemme si trova nelle parole di Davide quando disse, "Non offrirò al Signore qualcosa che non mi costi nulla"(2 Samuele 24:24) . Per costruire il Corpo di Cristo - "la Gerusalemme celeste"- è necessario uno spirito non egoista, ci vuole uno spirito che è preoccupato solo per la gloria di Dio e dunque che non cerca il proprio interesse. Ed una persona con un tal spirito delle volte si può trovare anche in una denominazione morta. Perché anche lo spirito di Gerusalemme è primariamente una cosa interiore, e non qualcosa di visibile dall'esterno.

Se stiamo cercando di costruire il Corpo di Cristo, è importante che riuniamo assieme coloro che hanno compreso questo principio del sacrificio . Altrimenti costruiremo un altro sistema come quello dal quale siamo usciti. Questo è quello che molte così dette 'chiese separate' hanno fatto, e oggi sono tanto morte (o anche più morte) delle denominazioni principali.

Le Mura abbattute e le Porte Bruciate di Gerusalemme

Neemia fu un uomo che Dio usò nel movimento del Suo popolo da Babilonia a Gerusalemme. Neemia visse circa 70 anni dopo Zorobabel, Giosuè, Aggeo e Zaccaria. Il tempio era stato costruito, Esdra era già arrivato a Gerusalemme - più o meno 13 anni prima.

Il desiderio nel cuore che Dio diede ad Aggeo, Zaccaria e Zorobabel fu di costruire il tempio. Il desiderio nel cuore di Esdra fu quello di insegnare al popolo la Parola di Dio. Ma il desiderio nel cuore di Neemia fu quello di costruire le mura di Gerusalemme, organizzare l'amministrazione cittadina, e riportare il popolo al patto che aveva abbandonato. Neemia fu un riformatore. Spiritualmente, fu un uomo con una grande visione e dedito alla preghiera. Nella pratica, fu un organizzatore ed un motivatore. Quindi Neemia aveva tutte le qualità necessarie per essere un capo del popolo di Dio in quel periodo.

Neemia stava vivendo a Susa, che era la capitale dell'unica superpotenza mondiale di quei tempi - l'impero Medio-Persiano - ed era impiegato nel personale del re Artaserse.

Capitolo 1:1-3: Quando Anani ed altri Israeliti vennero a Susa da Giuda, Neemia si preoccupò di capire quale fosse lo stato del popolo ritornato dall'esilio e le condizioni di Gerusalemme. Questa è la caratteristica primaria di ogni uomo che Dio usa - siccome ha un interesse per il popolo di Dio, Dio gli mette un desiderio nel cuore. Se vuoi servire il Signore, comincia con un interesse per gli altri. Dio non usa mai un uomo che non ha interesse per gli altri. Neemia chiese ad Anani, "Come vanno le cose laggiù?" E Anani gli disse che le mura erano abbattute e le porte bruciate.

In Isaia 60:18, leggiamo che le mura di Gerusalemme simboleggiano la salvezza e le porte simboleggiano la lode.

Le mura parlano della separazione dal mondo e della sicurezza. Dio vuole che la chiesa sia separata dal mondo. Le mura devono essere alte, così che una persona con la mente settata alle cose del mondo non può entrare nella chiesa. Per essere parte di Gerusalemme, una persona deve essere un discepolo, cioè uno che ama Gesù più di tutto ciò che c'è sulla terra. Attraverso gli ultimi 20 secoli, i predicatori hanno abbassato gli standard che Gesù e gli apostoli avevano posto, perciò oggi le mura sono così basse che chiunque può fare un salto ed entrarci. Gesù una volta disse che chi si arrampica ed entra dal muro è un ladro (Giovanni 10:1). C'è un modo per entrare - che è per la porta - e la porta di Gerusalemme è molto piccola. Ma i predicatori hanno abbassato gli standard così che le mura della separazione oggi sono molto basse. In alcuni posti, le mura sono state abbattute completamente, tanto che non c'è più differenza tra la chiesa ed il mondo. Infatti tante persone del mondo si comportano molto meglio di tanti così detti "credenti". Questa è la caratteristica di una chiesa con le mura abbattute.

Le porte simboleggiano lo spirito vittorioso di lode che deve essere sempre presente nella chiesa. Le porte sono anche il posto dove gli anziani della città si siedono - il posto riservato all'autorità. La chiesa oggi ha perso il suo spirito vittorioso di lode e ci sono pochi uomini che hanno autorità spirituale.

Neemia era profondamente interessato al fatto che le mura erano abbattute e le porte bruciate. Quando sentì questa notizia, pianse, fu avvolto da grande tristezza, digiunò e pregò. Dio sta cercando un uomo del genere anche oggi - uno che è profondamente interessato e con un peso nel suo cuore quando vede le condizioni della chiesa di Dio.

Quand'è l'ultima volta che siete stati afflitti, non per problemi vostri, ma perché oggi la chiesa di Gesù Cristo è in una condizione patetica in India? Quando è stata l'ultima volta che avete digiunato e pregato perché preoccupati dal fatto che il nome di Gesù dovrebbe essere glorificato nella chiesa di Gesù Cristo in India oggi? Ma se non abbiamo questa preoccupazione nei nostri cuori, non saremo mai gli uomini e le donne che Dio vuole farci essere.

Neemia viveva sotto l'antico patto. Non aveva lo Spirito Santo che abitava in lui a differenza nostra. Non aveva tutta la Bibbia, nessuna comunione nella chiesa, libri, registrazioni o conferenze come le abbiamo noi oggi in abbondanza. Non sapeva niente riguardo alla croce. Ma nonostante tutto ciò aveva un profondo peso nel suo cuore. Neemia non "lavorava a tempo pieno" servendo il Signore. Ma era impiegato in un lavoro. Si finanziava con quello che guadagnava e serviva il Signore. Neemia è un grande esempio di un uomo totalmente non egoista e che era preoccupato solo per la gloria del Nome di Dio. Se prendiamo questo esempio e siamo determinati ad emularlo, Dio allora sarà in grado di fare qualcosa anche con le nostre vite.

Il movimento del popolo di Dio da Babilonia a Gerusalemme cominciò con Daniele. Daniele fu un uomo che digiunò e pregò in Babilonia. Poi il movimento continuò per mezzo di Giosuè, Zorobabel, Aggeo e Zaccaria. Tutte queste persone avevano un peso nei loro cuori per costruire Gerusalemme. In questi libri che riguardano il movimento di uscita da Babilonia, il digiuno e la preghiera sono menzionati frequentemente. Anche Esdra e Neemia digiunarono e pregarono. Alcuni di noi forse digiunano e pregano quando abbiamo disperatamente bisogno di una risposta alle nostre preghiere - per esempio la guarigione di un membro della famiglia, oppure per trovare un posto di lavoro o un coniuge. Tutte queste cose sono giuste. Ma Esdra e Neemia non digiunarono e pregarono per ottenere qualcosa per loro stessi. Ma digiunarono e pregarono affinché il nome di Dio fosse onorato a Gerusalemme. Anche noi dovremmo digiunare e pregare con queste motivazioni.

Uno dei lavori di Neemia era di assaggiare il vino che avrebbe bevuto il re. In quei giorni i re avevano paura di essere avvelenati dai loro nemici. Perciò i re prima di bere il loro vino avevano qualcuno che lo assaggiava per loro. Ovviamente, chi assaggiava il vino doveva essere un uomo totalmente leale e non corrompibile. È pazzesco che questo re pagano non scelse per questo compito importante uno dei suoi uomini, ma un Giudeo! Questo ci fa capire qualcosa riguardo alla testimonianza che Neemia aveva della sua integrità. Il re si affidò al 100% a Neemia - perciò Neemia diventò un uomo molto influente nel palazzo del più grande re che il mondo aveva in quel tempo.

L'Inizio del Ministero di Neemia

Prima di quel giorno Neemia non era mai stato triste davanti al re (2:1). Neemia non era un tipo di persona malinconica. Il re lo aveva sempre visto felice. Ma ora era triste. La cosa importante è che Neemia non era triste per qualche cosa che riguardava lui o la sua famiglia. Ma era triste perché Gerusalemme era nel caos. Oh se ci fossero più persone così anche oggi, che sono tristi perché hanno visto il triste stato in cui è la chiesa di Gesù Cristo!

Il re disse, "Hai una faccia triste! Non può essere altro che per una preoccupazione del tuo cuore." Allora Neemia fu colto da grande paura (2:2). In quei giorni era una cosa terribile sconcertare l'opinione che un re aveva di una persona. Qui amo vedere l'onestà di Neemia che ammise di essere impaurito. La paura è qualcosa che non possiamo eliminare completamente dalle nostre vite. Avvertiremola paura fin tanto che saremo qui sulla terra, ma non dobbiamo mai agire mossi dalla paura . Paolo disse che aveva paura(2 Corinzi 7:5). Ma non agì mai sulla base di queste sue paure. Se stai vivendo in un posto pericoloso, o se stai andando a servire il Signore in un posto dove la tua vita potrebbe essere minacciata - ci sono molti posti così in India oggi - naturalmente avrai paura. Non devi vergognarti. Sei un essere umano. Ma non devi mai agire basandoti sulla paura. Possiamo essere prudenti stando attenti al modo in cui agiamo, ma non dobbiamo muoverci basandoci sulla paura. La paura è l'opposto della fede, e quando agiamo mossi dalla paura, stiamo agendo nell'incredulità. Non dovremmo mai dimenticarci che Dio si prende cura di noi.

Anche se Neemia era impaurito, disse al re, "Il mio volto deve essere triste a causa della città dove sono le tombe dei miei padri, perché è distrutta e le sue porte sono consumate dal fuoco." Allora il re gli chiese, "Che cosa domandi?" Allora Neemia pregò una piccola e veloce preghiera (che è la cosa migliore da fare in queste situazioni) e rispose, "Se ti sembra giusto mandami in Giudea a ricostruire la città." Il re rispose, "Quanto durerà il tuo viaggio? Quando ritornerai?" Decisero il tempo nel quale Neemia si sarebbe assentato e poi partì (2:3-6) .

Neemia andò a Gerusalemme e stette tre giorni da solo senza andare da nessuna parte - probabilmente digiunando e pregando (2:11). Poi di notte si alzò e prese con sé pochi uomini. Neemia non aveva detto a nessuno quello che Dio gli aveva messo in testa, perché sapeva che c'erano dei nemici che avrebbero provato ad ostacolarlo (2:10). Sapeva anche che non serviva a niente unire assieme delle persone che non avevano nei loro cuori un profondo desiderio per compiere il lavoro di Dio. Perciò prese con sé solo pochi uomini ed ispezionò le mura e le porte.

Appena si diffuse la notizia subito cominciò l'opposizione, esattamente com'era successo con Esdra. Non appena qualcuno è preoccupato del fatto che il nome di Gesù sia onorato, l'opposizione comincia subito. Il diavolo è in allerta per monitorare questi movimenti tra il popolo di Dio. Questa è una delle ragioni del perché molte persone non ricercano di vivere totalmente per Dio e servirlo. Perché sono spaventati dall'opposizione che viene dal diavolo.

Ma in realtà uno dei modi per sapere se si è nella volontà di Dio è quello di trovarsi spesso affrontati dal diavolo. Se il diavolo ti lascia in pace, puoi stare certo che sei completamente fuori dalla volontà di Dio. Per quanto mi riguarda, una delle indicazioni del fatto che sono sulla strada giusta è che il diavolo scatena persone contro di me e crea tutti i tipi di situazioni per ostacolarmi. Attraverso tutta la storia della chiesa questa è stata l'esperienza di tutti coloro che hanno cercato di servire il Signore sinceramente.

Quando Samballat e Tobia lo seppero si fecero beffe e disprezzarono i Giudei dicendo, "Che cosa state facendo? Volete forse ribellarvi al re?" (2:19). Ma Neemia rispose dicendo, "Il Dio del cielo ci farà ottenere successo. Noi, suoi servi, ci alzeremo e costruiremo. Ma voi non avete né parte né diritto né memoria a Gerusalemme. Noi non lavoreremo con voi" (2:20).

Neemia era un ottimo organizzatore ed un uomo che era in grado di motivare le persone. Il popolo lavorò felicemente con lui, perché Neemia lavorava assieme a loro. Questo è il tipo di leader di cui Dio ha bisogno in India oggi - cioè un uomo che digiuni, preghi, con una profonda preoccupazione per il nome di Dio, che sia bravo ad organizzare, a motivare le persone a compiere il lavoro del Signore, e che lavori anche con le proprie mani.

Vediamo al Capitolo 3 che Neemia organizzò il lavoro molto velocemente. Questo fatto non è menzionato in questo libro, perché Neemia era un uomo umile e dunque lo ha omesso. Ma vediamo che ad ognuno era stato dato uno specifico compito da svolgere. Anche ai sommi sacerdoti gli venne dato un compito da svolgere (3:1). Il sommo sacerdote era la persona più rispettata della città. Ma non gli fu permesso di fare da supervisore. No. Anche lui dovette prendere i mattoni e la malta con le sue mani aiutando a ricostruire la città. È stupefacente vedere come Neemia poté coinvolgere questi capi e anche farli lavorare con le proprie mani. Perciò qui vediamo qualcosa della grandezza di Neemia. Era un uomo che dava alle persone il sentore che nessuno fosse troppo importante per evitare di sporcarsi le mani. Perché erano tutti fratelli e sorelle. Ed è questo lo spirito di cui abbiamo bisogno anche nella chiesa.

Notate questa espressione che si ripete più volte in questo capitolo: "Accanto a loro" (3:2, 4, 7, 8). Questo vuol dire che le mura furono costruite senza nessuna intercapedine tra di loro. Erano tutte persone diverse, ma lavorarono tutte assieme, cooperando gli uni con gli altri così da non lasciare un minimo spazio nelle mura. Pure le donne lavorarono con le loro mani (3:12). Sallum era il capo della metà del distretto di Gerusalemme e anche le sue figlie si sporcarono le mani lavorando con la malta e i mattoni.

L'Opposizione del Nemico

Al Capitolo 4, vediamo che Samballat, il nemico, non appena vide le mura si infuriò. In realtà le mura non causavano nessun problema a Samballat. Allora perché se ne preoccupò tanto? Perché era istigato da Satana. Anche oggi vediamo succedere la stessa cosa. Quando come Cristiani compiamo il lavoro per il Signore in qualche posto, non facciamo del male a nessuno. Ma nonostante questo molte persone ci si oppongono con vigore! Potremmo domandarci il perché! Dato che in realtà stiamo facendo del bene a tutti e stiamo benedicendo la società. Allora per quale ragione le persone sono così arrabbiate? L'unico modo per spiegarci questa opposizione e rabbia è quello di sapere che queste persone sono istigate da Satana. Perché le persone in India sono arrabbiate con i Cristiani che stanno aiutando le persone povere? Non stanno facendo del male a nessuno. Queste persone sono arrabbiate perché Satana odia chiunque glorifica il Nome di Cristo in qualche modo. Questo è un principio che si può trovare attraverso tutta la Scrittura. Ai tempi di Neemia i nemici dei Giudei s'infuriarono e provarono a fargli pressione chiedendo al governo di ostacolarli. Vediamo succedere la stessa cosa in India oggi.

Poi Samballat provò ad influenzare i ricchi affinché si opponessero al lavoro dei Giudei e Tobia si prendeva gioco del loro lavoro. Che cosa fece Neemia? Non litigò né discusse con loro. Ma pregò dicendo, "Ascolta, o Dio nostro come siamo disprezzati. Queste persone sono contro di noi. Noi stiamo solamente costruendo le mura ma questi ci si oppongono" (verso 4). Ma nonostante l'opposizione la costruzione delle mura continuava, perché "il popolo aveva preso a cuore il lavoro"(4:6). In seguito Samballat e Tobia cospirarono di combattere contro Gerusalemme e di causare dei problemi in città (versi 7, 8). Nonostante questo Neemia continuò le sue preghiere e mise giorno e notte delle sentinelle per difenderli dagli attacchi dei nemici (verso 9). In altre parole, vegliarono e pregarono. Il popolo era allerta e vegliava sul nemico, ma pregava anche. Ed è così che anche noi dobbiamo lavorare oggi.

Uno dei più grandi problemi che affrontiamo nel lavoro Cristiano è che oltre ai nemici che ci attaccano da fuori, affrontiamo anche quelli che mormorano e ci scoraggiano da dentro. Negli Atti degli Apostoli leggiamo che quando i discepoli aumentarono grandemente di numero, cominciarono dei mormorii tra le vedove Greche che dicevano, "Noi non riceviamo la stessa quantità cibo che ricevono le vedove Ebree. C'è della parzialità qui" (Atti 6:1). I mormorii che sorgono dall'interno furono qualcosa che anche Neemia dovette affrontare. Perché le persone in Giuda cominciarono a mormorare dicendo, "Le macerie sono molte perciò non riusciremo a costruire" (verso 10). Allora Neemia si prese cura dei mormorii e dello scoraggiamento. I Giudei che abitavano vicino a loro erano molto spaventati e passarono la loro paura agli altri, dicendo per dieci volte, "Di stare attenti che i nemici arriveranno da ogni parte" (verso 12).Anche nella chiesa troveremo molti che cercano di mettere paura e scoraggiamento nei nostri cuori.

Ma Neemia non si spaventò. Disse al popolo, "Non li temete. Ricordatevi del Signore grande e tremendo. Combattete per i vostri fratelli, per i vostri figli e per le vostre figlie" (verso 14). "Se temiamo Dio non dobbiamo temere nient'altro"( Isaia 8:12, 13 - Living Bible Trad. Ita.). Se veramente crediamo che il Dio Onnipotente ci sta sostenendo in quello che facciamo, è stupido e ridicolo avere paura di qualcuno.

Al Capitolo 5:1-13, vediamo la grande cura che Neemia aveva per i poveri, gli oppressi e coloro che erano in debito in mezzo a loro. Neemia andò a parlare con i loro creditori e gli fece cancellare i debiti. Al verso 18, vediamo il meraviglioso esempio di Neemia che non prese nessun soldo che gli spettava come governatore della provincia - anche se stava lavorando duramente, dando da mangiare ogni giorno a 150 Giudei e a molti altri che provenivano da altre nazioni! Neemia era un uomo ospitale che servì Dio, come fecero anche Noè e Paolo, cioè tutto era a loro spese. Neemia usò tutti i soldi disponibili per costruire le mura. Fu un uomo che visse con grandi sacrifici e non usò per sé nessun soldo che era stato dato per il lavoro di Dio. Ovunque Dio vede un Suo servo che è fedele con i soldi, non ci sarà limite nel modo in cui Dio potrà usarlo. Dio abbandona molti dei Suoi servi perché li vede approfittarsi finanziariamente dei propri fratelli.

Capitolo 6: Qui leggiamo chiaramente che le mura vennero completate senza nessun difetto o fessura. Perciò Samballat provò un'altra tattica. Dicendo, "Vieni, e troviamoci assieme in uno dei villaggi della valle di Ono"(6:2). Ma Neemia non si fece ingannare. Sentì nel suo spirito che era un modo per fargli del male. Dio si prende cura dei Suoi servi e li protegge. Allora Neemia gli diede una bellissima risposta, che dovremmo dare anche noi in circostanze simili: "Io sto facendo un gran lavoro, e non posso scendere"(6:3). Quando Dio ci ha dato un compito da fare, dobbiamo attenerci a quel compito, e mai perdere il nostro tempo in discussioni inutili. Con quest'attitudine Neemia finì le mura in soli 52 giorni (verso 15). Per 90 anni dal tempo in cui i primi esiliati ritornarono a Gerusalemme le mura non vennero ricostruite. Dio dovette aspettare fino a quando non trovò un uomo. Quando trovò quest'uomo, Neemia compì il lavoro in meno di due mesi. Molte cose che Dio vorrebbe fare oggi non vengono fatte. E molti anni sono passati. Che cosa sta aspettando Dio? Sta aspettando un uomo che avrà una grande peso nel suo cuore, che non sarà scoraggiato dall'opposizione, e che compirà il lavoro a proprie spese. Neemia affrontò anche altri problemi che provenivano dalle persone notabili in Giuda, perché si erano sposati delle parenti di Tobia, che era il nemico dei Giudei. Neemia era circondato da governatori corrotti in Giuda. Ma andò dritto per la sua strada e portò a termine il compito che Dio gli aveva dato.

Rinascita

I Capitoli 8 e 9 ci mostrano la tremenda rinascita che Dio riportò tra i Giudei in tutta la loro nazione attraverso l'influenza di due Suoi uomini - Esdra e Neemia.

Al Capitolo 8, leggiamo quello che Dio fece attraverso Esdra. Esdra prese la Parola di Dio e riunì tutti gli uomini, le donne e i bambini che erano al di sopra dell'età della comprensione. E poi condusse per loro uno studio di 6 ore della Bibbia! E sta scritto che "tutto il popolo era attento tendendo l'orecchio per sentire il libro della legge" (8:3) . Cominciarono il loro incontro lodando Dio (verso 4). Ed Esdra si affaticò spiegando al popolo il significato di tutto quello che leggeva dalla Parola (verso 8). Ovviamente Esdra aveva speso molti mesi ed anni della sua vita studiando la Parola, così da essere in grado di spiegarla chiaramente a tutto il popolo. Dio preparò in segreto Esdra affinché fosse pronto per il suo compito. La Rinascita irruppe ed il popolo cominciò a piangere per i loro peccati (verso 9). Poi il popolo venne esortato a condividere con gli altri le buone cose che Dio gli aveva dato. Facendo questo, "la gioia del Signore sarebbe stata la loro forza" (8:10). Le persone uscirono da quell'incontro obbedendo a questa esortazione. Il giorno dopo Esdra condusse un incontro di studio della Bibbia per i capi (verso 13). Quando videro che la Parola di Dio comandava agli Israeliti di celebrare ogni anno, al settimo mese "la festa delle capanne" , obbedirono immediatamente. Questa fu la prima volta che la festa delle capanne venne celebrata in circa 900 anni - perché questo comandamento non era stato obbedito fin dai giorni di Giosuè (versi 14-17). Nemmeno Davide, l'uomo secondo il cuore di Dio, guidò gli Israeliti ad obbedire a questo comandamento. Esdra continuò per altri sette giorni a condurre studi Biblici per il popolo (verso 18) .

Al Capitolo 9, leggiamo di quello che Dio fece attraverso Neemia. Il Capitolo comincia con gli Israeliti che digiunano, confessano i loro peccati e si separano dagli stranieri (versi 1, 2). Poi ebbero un incontro di studio Biblico che durò tre ore, poi tre ore di lode al Signore e confessione dei loro peccati. Ancora una volta era una rinascita su ogni fronte (verso 3). I Leviti si alzarono ed invocarono ad alta voce il Signore (verso 4). Dal verso 6 al 31, abbiamo riportata la più lunga preghiera di tutta la Bibbia. I Leviti ripresero la storia d'Israele fin dal tempo di Abraamo, i loro fallimenti durante i quarant'anni nel deserto, i fallimenti durante il tempo dei Giudici ed i fallimenti durante il tempo dei re, riconoscendo che ogni giudizio che Dio aveva mandato fu meritato e giusto. Il popolo si pentì e firmò un documento davanti a Dio, dove Neemia fu il primo a firmare (10:1).

Tutto questo avvenne sotto l'influenza di questi due uomini timorati di Dio, Esdra e Neemia. Il loro ministero congiunto fu praticamente lo stesso di quello che vediamo nella chiesa nel nuovo testamento guidato da due anziani. Questo è un grande esempio per noi oggi da emulare.

Il Capitolo 10 elenca un numero di decisioni che gli Israeliti fecero come risultato del loro ravvedimento. Ancora non era una cosa popolare vivere a Gerusalemme, perché la vita era difficile in quella città. Ma alcuni si offrirono volontari per viverci (11:1, 2) .

Al Capitolo 12 leggiamo di come Neemia organizzò il popolo a guardia delle porte e per condurre le lodi. Notate che nel movimento del popolo di Dio da Babilonia a Gerusalemme c'è una costante enfasi nel digiuno, nella preghiera, nella confessione dei peccati, in molte ore di studio della Bibbia, ed in lunghi incontri e tante lodi a Dio.

Al Capitolo 13, vediamo lo zelo che Neemia aveva per la purezza nella casa di Dio. Andò nel tempio e fece qualcosa di simile a quello che aveva fatto Gesù quando ripulì il tempio a Gerusalemme. Neemia trovò che le persone avevano permesso ai loro parenti non convertiti di stare nel tempio. Eliasib, il sacerdote, essendo imparentato con Tobia, (13:4) gli aveva fatto allestire una grande stanza. Neemia cacciò fuori tutto. Fece "gettare fuori dalla camera tutte le masserizie appartenenti a Tobia, e purificare la casa di Dio" (13:8). Neemia notò anche che molte persone stavano guadagnando dei soldi vendendo cose di Sabato (13:15). Li sgridò, avvertì e minacciò di usare la forza contro di loro (13:21). Se le persone non temono Dio allora devono temere un uomo di Dio. Neemia scoprì anche che alcuni Giudei avevano sposato delle donne non Giudee. Perciò "Li rimproverò, li maledisse, ne picchiò alcuni, gli strappò i capelli e la barba, e li fece giurare nel nome di Dio che non avrebbero più dato i loro figli in matrimonio a delle persone non Giudee." (13:25). Così Neemia purificò senza parzialità il sacerdozio, diede dei compiti da svolgere ai sacerdoti e andò al nocciolo della questione organizzando le cose per il supporto del legname che serviva per i sacrifici (13:30, 31)!

Neemia era un uomo senza paura e che non stava cercando di avere una reputazione come persona dolce e gentile. Molti capi Cristiani non sono fermi ed autorevoli quando si tratta di mantenere gli standard di Dio nella chiesa. Quando Dio non può trovare un uomo che è forte ed autorevole, in un modo spirituale come anche Gesù lo era, allora il lavoro di Dio ne soffre. Così però si finisce per costruire Babilonia.

Ho osservato per molti anni che se Dio non riesce a trovare un capo forte, non può costruire la vera chiesa - Gerusalemme. Ho anche scoperto che il motivo per cui molti capi non sono forti è perché sono preoccupati di avere una reputazione di essere delle persone gentili. Pensano, "Che cosa penseranno le persone se mi comporto in questo modo? Voglio che gli altri mi conoscano come persona umile, graziosa e gentile." Lasciatemi dire questo: Se siete preoccupati per la vostra reputazione, fareste meglio a dimenticarvi di costruire la chiesa. Perché costruirete solo Babilonia, anche se tutte le vostre dottrine sono corrette.

Neemia non era un uomo del genere. Non si preoccupava della sua reputazione - per questo motivo Dio lo poté utilizzare.

Capitolo 17
Ester

DIO RIMANE NEL RETROSCENA

I

l libro di Ester è l'unico libro della Bibbia nel quale le parole 'Dio' e ' Signore' non appaiono mai. Ma vediamo la mano di Dio operare ovunque - invisibilmente mentre compie il lavoro nel retroscena, supportando ed aiutando il Suo popolo.

I libri di Esdra e Neemia trattano di quei Giudei che avevano lasciato le comodità di Babilonia e della Media-Persia tornando a Gerusalemme per compiere la difficile opera di ricostruirla. I Giudei tornarono a Gerusalemme perché avevano un grande desiderio di stabilire una testimonianza per Dio a Gerusalemme. Perciò Dio apertamente si manifestò a loro favore.

Gli eventi trattati in Ester avvennero tra i capitoli 6 e 7 del libro di Esdra - dopo che il primo gruppo di Giudei era ritornato a Gerusalemme. In Ester, leggiamo dei Giudei che non vollero pagare il prezzo di tornare a Gerusalemme, ma vollero vivere nelle comodità di Babilonia e della Media-Persia. Perciò Dio non permise che il Suo Nome fosse apertamente associato con loro. Questo è il motivo per cui il Nome di Dio non si trova in questo libro.

Molti credenti si immaginano di essere delle persone molto devote solamente perché si sentono emozionalmente stimolate quando nelle domeniche mattine cantano delle canzoni di devozione al Signore. Ma il cuore umano è ingannevole, e questi credenti possono partecipare a questi incontri solo per loro stessi, cercando i loro interessi, senza nessuna preoccupazione per il lavoro del Signore o per la costruzione della Sua chiesa sulla terra. Questi credenti non hanno nemmeno una rivista missionaria da leggere nelle loro case. Ma sono interessati ad andare in cielo e ricercano Dio per avere una buona salute e per la loro prosperità. Quando affrontano un problema, sono veloci a correre verso Dio chiedendogli aiuto. Ma quando il problema è risolto, ritornano al loro vecchio modo di vivere - vivendo per sé stessi. Tali credenti nelle loro vite vanno alla deriva; sono inutili a Dio ed inutili agli uomini.

Se vuoi che Dio si manifesti pubblicamente con te, devi essere totalmente Suo. Devi dire, "Signore, non vivrò per le comodità, soldi, onore o piacere. Vivrò solo per Te. Sono disposto ad essere quello che Tu vuoi che io sia." Questo è il tipo di persone di cui leggete i nomi elencati nei libri di Esdra e Neemia.

Ma nel libro di Ester non c'è nessun elenco di nomi, perché Dio non si identificò con queste persone. Ma continuò a prendersi cura di loro. Dio fa sorgere il sole sui buoni e sui malvagi. Dona benedizioni materiali e la salute ad entrambi, credenti e non credenti. Per questo Dio non smise di proteggere anche i Giudei che erano rimasti in Persia.

Il Pericolo che i Giudei affrontarono

Re Assuero, che era il governatore della prima super potenza mondiale del suo tempo, un giorno si ubriacò e disse alla sua regina Vasti di uscire ed apparire davanti a tutti gli altri uomini (1:10, 11). Vasti era una regina modesta e disse, "No, non verrò." Il re si arrabbiò e la rigettò per avergli disobbedito, e cominciò a guardarsi in giro per trovare un'altra regina. Ester era una bella ragazza Giudea. Così suo zio Mardocheo la incoraggiò per iscriversi alla selezione per quel posto di lavoro!

Mardocheo era un uomo timorato di Dio che aveva molte buone qualità. Ma era uno che scendeva a compromessi. In quel periodo le mura e le porte di Gerusalemme erano distrutte. Ma Mardocheo non si preoccupò di tutto questo. Al contrario, Neemia che visse 35 anni dopo nello stesso paese, era preoccupato per Gerusalemme. È in questo che vediamo la differenza qualitativa tra Neemia e Mardocheo. Perché Mardocheo era interessato alla sua sicurezza, mentre Neemia era interessato al piano di Dio.

Mardocheo e Neemia rappresentano due tipologie di credenti - quelli che rimangono nei sistemi Babilonesi e quelli che lasciano quei sistemi e si spostano a Gerusalemme. Dio non abbandona coloro che sono in Babilonia. No. Provvede per loro e li protegge dal farsi male. Ma se vuoi compiere il piano di Dio, devi uscire da Babilonia e dire, "Signore, mostrami la tua volontà per la mia vita."

Mardocheo sapeva perfettamente che le Scritture insegnavano che una ragazza Giudea non doveva mai sposare un uomo non Giudeo. Questo era un peccato molto grave. Anche Neemia qualche anno dopo dovette affrontare il problema dei matrimoni misti (Neemia 13:25). Ma Mardocheo incoraggiò questo matrimonio, solamente perché lo sposo era il re!

Credete che Mardocheo capì di aver fatto qualcosa di sbagliato incoraggiando Ester a sposare un re straniero? No. Perché? Perché una volta che una persona ha cominciato a compromettersi in una sola area, si abitua molto in fretta al compromesso anche nelle altre aree, senza avere nessun problema nella sua coscienza.

Anche se quello che il re chiese di fare a Vasti era sbagliato, e quello che Mardocheo fece era sbagliato, il Signore nella Sua sovranità dominò sui loro errori e portò Ester sul trono, così da poter salvare il popolo Giudeo dall'essere distrutto.

Un giorno Mardocheo udì di un complotto che si era formato per assassinare il re. Allora informò la Regina Ester che a sua volta informò il re. Si fecero degli accertamenti e quelli che stavano complottando contro il re furono catturati ed impiccati (2:23). Dopo queste cose il re promosse un uomo chiamato Aman per essere il secondo governatore (3:1). Tutti i servitori del re si inginocchiarono davanti ad Aman (verso 2). Ma Mardocheo era un uomo timorato di Dio e si rifiutò di prostrarsi davanti ad Aman. Aman si domandò perché Mardocheo non si era prostrato, e scoprì che il motivo era perché era Giudeo. Così Aman si infuriò con il popolo Giudeo. Decise di distruggere l'intera razza Giudaica e molto astutamente fece passare un ordine dal re che decretava una data nella quale tutti i Giudei dovevano essere uccisi. A questo scopo, Aman promise di pagare un milione di euro al tesoro reale! Era un uomo ricco ed influente.

Aman fu l'Hitler del V secolo a.C. Ma Aman non ebbe successo. E 25 secoli dopo, nemmeno Hitler ebbe successo. Nessuno può avere successo nello sterminare i Giudei, perché 4000 anni fa Dio promise ad Abraamo che avrebbe benedetto la sua discendenza. Gli Aman verranno e se ne andranno, così come gli Hitler, ma il piano di Dio sarà compiuto.

Aman era un Agaghita (3:1) - un discendente del Re Agag l'Amalechita. Re Saul non uccise tutti gli Amalechiti anche se Dio glielo aveva comandato (1 Samuele 15). Probabilmente un piccolo ragazzo Amalechita sopravvisse e ora 600 anni dopo la sua discendenza si mosse per creare problemi ai Giudei. Il peccato che non viene trattato totalmente oggi, ritorna a tormentarci anni dopo.

Quando Mardocheo udì di questo piano, mandò un messaggio ad Ester dicendole, "Sei diventata regina appunto per un tempo come questo." (4:14). Mardocheo le disse, "Non immaginarti che perché vivi al palazzo reale potrai scappare. Che cosa succederà se rimani in silenzio questa volta? I Giudei verranno liberati in qualche altro modo." Nemmeno qui troviamo la parola 'Dio' - e nemmeno la parola 'preghiere'. Pure Ester disse ai Giudei di digiunare per lei per tre giorni e tre notti. Non gli disse di pregare, ma solo di digiunare (4:16).

L'autorità del re ai quei tempi era tale che nemmeno la Regina Ester poteva andare davanti a lui senza essere stata invitata. La punizione per uno che andava alla presenza del re senza un invito era la morte. Ma l'attitudine di Ester fu "Se devo morire, che io muoia!"(4:16). Ester era pronta a rinunciare alla sua vita per salvare il popolo di Dio e così andò davanti al re. Ottenne il favore del re ed invitò lui ed Aman ad un banchetto.

Al banchetto Dio arrangiò le circostanze in modo che Ester non poté avere l'opportunità di rivelare al re il piano malvagio di Aman. Questo ostacolo fece sì che si rivelò la piena malvagità di Aman - perché Aman non aveva ancora costruito la forca da impiccagione che costruì più tardi quella notte. C'è una ragione per il quale Dio ritarda il suo giudizio. Dio disse ad Abraamo che gli abitanti di Canaan non sarebbero stati giudicati durante il corso della sua vita, perché non erano ancora pronti per il giudizio. Ma furono pronti per essere giudicati solo 400 anni più tardi (Genesi 15:13-16).

Aman ne fu molto orgoglioso del fatto di essere stato invitato al banchetto di Ester. Tornò a casa vantandosi dell'invito e di quanto fosse ricco (5:11). Si vantò riguardo i suoi dieci figli (9:10) e si vantò anche di come il re lo aveva promosso. "Ma", Aman disse, "tutto questo non mi soddisfa finché vedrò quel Giudeo Mardocheo inginocchiarmisi davanti" (5:13) . Allora Zeres sua moglie, e tutti i suoi amici, suggerirono ad Aman di costruire un'enorme forca alta 25 metri, sulla quale avrebbe impiccato Mardocheo. 25 metri è l'altezza di un palazzo di 7 piani. Non c'è bisogno di una forca di 25 metri per impiccare un uomo. Basta una forca di 2,5 metri. Perché Aman ne costruì una di 25 metri? Così da umiliare Mardocheo esponendolo impiccato davanti a tutta la città. Ma mentre Aman e sua moglie stavano pianificando questa malvagità e costruendo la forca per tutta la notte, Mardocheo stava dormendo. Non c'era nessun bisogno per Mardocheo di rimanere sveglio quando Dio era sveglio e stava lavorando per proteggerlo (Vedi Salmi 127:2). Dio stava guardando le azioni di Aman ed aveva già programmato di fare qualcosa a riguardo.

La Vittoria dei Giudei

Una delle cose meravigliose che vediamo in Ester è il modo in cui Dio lavora sovranamente con la sua potenza per il meglio del Suo popolo.

Quella notte il re non riuscì a prendere sonno (6:1) . Perché il re non riuscì dormire? Perché Dio lo teneva sveglio. Quando le persone stanno complottando contro di noi, Dio lavora per conto nostro e ci protegge da loro. Mardocheo stava dormendo profondamente e non sapeva che una forca di 25 metri era stata costruita quella notte per impiccarlo la mattina seguente.

Siccome il re non poteva prendere sonno, chiese che i libri della storia dell'impero gli fossero letti. Probabilmente pensò che ascoltando un libro di storia avrebbe preso sonno!! Così gli vennero letti i libri di storia - ma non riuscì a prendere sonno. Dio si assicurò che non si addormentasse. Andarono avanti a leggere i libri al re per tutta la notte. Circa alle 6 del mattino, arrivarono alla storia di come Mardocheo salvò la vita del re. Quando il re sentì questo, disse, " Che cosa abbiamo fatto per Mardocheo visto che mi ha salvato la vita?" (6:3). Risposero, " Non si è fatto nulla per lui." Perciò il re programmò di onorare Mardocheo.

In quell'istante - potete vedere l'incredibile puntualità di Dio qui - Aman venne al palazzo reale per chiedere il permesso al re di impiccare Mardocheo. Prima che Aman potesse parlare, il re gli disse, "Voglio onorare qualcuno. Come pensi dovrei farlo?" Aman, uomo vanitoso che era, immediatamente pensò che il re stava pensando di onorarlo. Perciò disse, "Gli faccia indossare la veste reale, lo si faccia percorrere con il cavallo reale le vie della città, e si gridi davanti a lui 'così si fa all'uomo che il re vuole onorare'" . Il re disse, "Va' e fa come hai detto a Mardocheo"(6:10). Avrei voluto tanto vedere la faccia di Aman in quel momento!

È meraviglioso vedere come Dio ribalta i piani di Satana. Ma questo fu solo l'inizio dell'umiliazione di Aman.

Quando quella notte Aman andò al banchetto di Ester, Ester espose al re il piano che Aman aveva in mente. Aman si inginocchiò davanti ad Ester e supplicò la sua misericordia. Colui che aveva voluto che i Giudei gli si inginocchiassero davanti era inginocchiato davanti ad una Giudea. Il Signore disse ad una delle Sue chiese fedeli, "Li farò venire a prostrarsi ai tuoi piedi per riconoscere che io ti ho amato" (Apocalisse 3:9) .

Siccome Aman si era vantato con molti della forca che aveva costruito per Mardocheo, gli altri ne erano a conoscenza. Perciò suggerirono al re di impiccarci sopra Aman. Sarebbe stato meglio se Aman fosse stato zitto riguardo alla forca. Aman, che voleva umiliare Mardocheo davanti a tutta nazione ora era lui ad essere umiliato.

"Chi scava una fossa ci cadrà dentro"(Proverbi 26:27).

"Il giusto è salvato dalla tribolazione e l'empio ne prende il posto" (Proverbi 11:8) .

Al Capitolo 8 leggiamo che Mardocheo fu promosso e gli venne dato da fare il lavoro di Aman.

Al Capitolo 9, i Giudei distruggono i loro nemici.

Mardocheo diventa come Giuseppe e Daniele, cioè un consigliere del più grande re che c'era sulla terra.

Dio fu buono con i Giudei anche se avevano scelto di rimanere in Persia.

Tutto ciò è scritto per noi, così da insegnarci che nessuno può farci del male in nessun modo, fino a quando giunge il tempo che Dio ha deciso. Due volte sta scritto di Gesù, "Cercavano perciò di arrestarlo, ma nessuno gli mise le mani addosso, perché la Sua ora non era ancora venuta." (Giovanni 7:30; 8:20). Non poterono nemmeno tagliare la testa a Paolo fino a quando il tempo che Dio aveva deciso per lui sulla terra fosse finito; perché Dio lavora in favore dei Suoi servi proteggendoli.

Se Dio lavorò per conto di queste persone che scendevano a compromessi, che cercavano i loro interessi in Persia, quanto più farà per noi oggi che vogliamo totalmente vivere per Lui. Questo è il grande incoraggiamento che ci arriva dal libro di Ester. Quando stiamo dormendo, Dio lavora per conto nostro per proteggerci da uomini malvagi che potrebbero cercare di distruggerci.

Se abbiamo questa fede, possiamo andare e servire Dio in ogni situazione, non importa quanto difficile sia. Se il diavolo riesce a metterci paura nei nostri cuori e farci agire sulla base della paura, allora non saremo mai in grado di servire Dio. Ricordatevi che quando agiamo con paura, stiamo glorificando il diavolo e proclamando che il diavolo è onnipotente e che Dio non può proteggerci. Ci sono molti credenti che vivono con questo tipo di paura. Ma uno che ha fede in Dio dirà, "Dio è onnipotente. Tutto nella Scrittura mi mostra che Dio lavora per conto del Suo popolo. Veglia continuamente su di noi. Gli occhi del Signore corrono su tutta la terra per lavorare per il nostro bene. Il Signore che veglia su di me non sonnecchierà mai né dormirà. Lui mi protegge."

Non dobbiamo mai avere paura, anche se una moltitudine di persone complotta contro di noi. Quando serviamo il Signore, Satana radunerà molte persone per provare a farci del male e ferirci. Ho avuto molte esperienze dove delle persone malvage complottarono e pianificarono per ferirmi ed intrappolarmi. Ma le cose non hanno funzionato come si aspettavano, perché Dio nel cielo stava osservando tutti i loro complotti malvagi. Dio ha fatto fallire i loro piani, ribaltandoli contro di loro, facendosi beffe di loro e del diavolo che stavano servendo. Che cosa ho dovuto fare io? Solamente avere fiducia in Dio - e dormire come fece Mardocheo!

Questo è il Dio che adoriamo e serviamo.

Nel libro di Esteri Giudei erano trionfanti ed i loro nemici sconfitti.

Sarà così anche nelle nostre vite.

Capitolo 18
Giobbe

IL PROBLEMA DELLA SOFFERENZA

I

l libro di Giobbe è l'unico dei 39 libri dell'Antico Testamento che venne scritto da qualcuno che non aveva nessun legame con Abraamo.

La ricchezza di Giobbe è descritta in pecore e bestiame, esattamente come lo era quella di Abraamo; ed era il sacerdote nella sua famiglia, esattamente come lo fu anche Abraamo. Giobbe visse più a lungo di Abraamo. Tutti questi fatti indicano che Giobbe deve essere vissuto nel periodo tra Noè ed Abraamo. Perciò Giobbe è uno dei primi uomini di Dio che conosciamo, dopo Enoc e Noè.

Questo libro deve essere stato scritto durante la vita di Giobbe - perché le conversazioni private che Giobbe ha avuto con sua moglie ed i suoi amici sono riportate dettagliatamente. E questo non sarebbe stato possibile se questo libro fosse stato scritto anche solo pochi anni dopo che quegli eventi erano successi. Perciò il libro di Giobbe è il primo libro ispirato da Dio nella Scrittura - scritto centinaia di anni prima della Genesi (che fu scritta da Mosè circa 1500 anni prima di Cristo).

È interessante vedere che quando Dio decise di scrivere le Scritture, il primo libro che scrisse non fu riguardo alla creazione ma riguardo ad un uomo di Dio. Questo ci insegna quello che Dio sta cercando. Dio era alla ricerca di uomini di Dio al tempo di Enoc, al tempo di Noè e al tempo di Giobbe. Dio pianificò fin dal principio di darci 66 libri nella Scrittura. E nel primo di questi libri, Dio scrisse ciò che era più importante nel Suo cuore - un uomo di Dio.

Il libro di Giobbe ci mostra alcune cose che non si trovano da nessun'altra parte nella Bibbia. Vediamo qui cosa successe nei "luoghi celesti" quando uno dei figli di Dio stava soffrendo sulla terra. Mentre Giobbe stava soffrendo non sapeva cosa stava succedendo lassù. Se solo lo avesse saputo, sarebbe stato confortato e fortificato nel mezzo dei suoi problemi. Ma questo oggi ci è stato rivelato. Perciò noi oggi siamo in una posizione di gran lunga migliore di quella in cui si trovava Giobbe.

Giobbe deve avere scoperto questo fatto grazie ad una rivelazione Divina, solo dopo essere passato attraverso le sofferenze ed essere stato benedetto da Dio. Per questo motivo possiamo comprendere perché Giobbe si lamentò molto. Ma noi non possiamo sederci sulle lamentele di Giobbe ed immaginare che possiamo fare la stessa cosa - perché a noi ci è stata data molta più rivelazione di quella che Giobbe aveva. A chi più è stato dato, più verrà richiesto.

Anche se è vero che Dio lavora attraverso la cooperazione della chiesa, spesso usa un uomo per influenzare molti altri nella chiesa. L'apostolo Paolo è un esempio di questo. Sarebbe stata una grave perdita per la chiesa, se Paolo non fosse stato totalmente a disposizione per Dio. Da solo, Paolo prevenne per tre anni ai lupi di entrare nella chiesa di Efeso. Non appena Paolo se ne andò, i lupi entrarono (Atti 20:29, 30). Anche oggi Dio ha bisogno di uomini di Dio (e donne) come Giobbe e Paolo.

Un Uomo di Dio

Notate la prima frase nel primo libro ispirato da Dio nella Scrittura: "C'era nel paese di Uz un uomo che si chiamava Giobbe. Quest'uomo era integro e retto; temeva Dio e fuggiva il male" (Giobbe 1:1) . Riuscite a vedere il cuore di Dio nella prima frase della Scrittura? Si tratta di un uomo - un uomo conosciuto con il suo nome proprio - Giobbe - e dal posto in cui viveva - Uz (in questo modo non si poteva confondere con qualche altro Giobbe che viveva da qualche altra parte). E Dio diede la Sua approvazione a quest'uomo - non riguardo alla sua intelligenza, o salute, o reputazione, ma solo riguardo al suo carattere. Qui vediamo quello a cui Dio dà valore - rettitudine, timore di Dio e fuggire il male. Spero che questo sia per noi un'esortazione.

Primariamente Dio non sta cercando persone che hanno una buona conoscenza biblica. Giobbe non aveva conoscenza biblica perché a quel tempo non c'era nessuna Bibbia. E non aveva nemmeno qualcuno attorno ad incoraggiarlo a vivere una vita per Dio. Anche i predicatori del suo tempo non fecero che scoraggiarlo con le loro parole. Ma nonostante tutto questo, Giobbe visse una vita retta.

Quando leggiamo che Giobbe ha sofferto così tanto - perdendo tutte le sue proprietà ed i suoi dieci figli in un solo giorno - possiamo pensare che questa storia sia solo una parabola. Ma 1400 anni dopo la morte di Giobbe, Dio disse in Ezechiele 14:14 (ripetuto anche al verso 20), che Giobbe fu uno dei tre uomini più giusti che siano mai vissuti, con Noè e Daniele a fargli compagnia. (È stupefacente che Dio abbia incluso anche il giovane Daniele, che in quel tempo stava vivendo in Babilonia!!). E lo Spirito Santo, attraverso Giacomo, scrive riguardo alla perseveranza di Giobbe (Giacomo 5:11). Questo prova che la storia di Giobbe è una storia vera.

Al Capitolo 1:4, 5 vediamo come Giobbe si preoccupava per i suoi figli. Il primo libro della Scrittura ci mostra l'importanza di avere una famiglia devota a Dio. Un uomo di Dio cresce i suoi figli nello stesso modo in cui li crescerebbe Dio.

Giobbe aveva sette figli e tre figlie. Erano tutti adulti e vivevano nelle loro case. Giobbe era molto preoccupato del fatto che nessuno di loro si allontanasse da Dio. I suoi figli avevano l'usanza di celebrare i loro compleanni con qualche giorno di festa nelle loro case, invitando anche le loro sorelle. Quando questo periodo di festa era finito, Giobbe chiamava a lui i suoi figli. Si alzava di buon mattino (Anche questa significativa abitudine di un uomo di Dio è menzionata nella prima pagina delle Scritture ispirate.) offrendo differenti olocausti, uno per ogni suo figlio, e di nuovo consacrava ogni suo figlio al Signore. Giobbe faceva questo perché pensava che i suoi figli avessero peccato nei loro cuori durante i loro festeggiamenti. Notate che Giobbe era preoccupato dal fatto che i suoi figli potevano aver peccato nei loro cuori. Giobbe non stava pensando solamente a dei peccati esteriori come adorare degli idoli o l'adulterio che i suoi figli avrebbero potuto commettere. Ma era preoccupato per dei peccati nei loro cuori che avrebbero potuto disonorare Dio. Giobbe pregò Dio di perdonare i loro peccati. Un uomo diventa santo perché è sensibile al peccato nel cuore. Un tale uomo chiude dietro di sé la porta, sta da solo con Dio, giudica sé stesso e tratta con Dio riguardo ai peccati nel suo cuore dei quali le altre persone non ne sanno nulla.

C'erano molte buone cose che Giobbe fece, ad esempio prendersi cura dei poveri, dei ciechi e delle vedove (29:12-16). Ma primariamente crebbe i suoi figli nel modo in cui li avrebbe cresciuti anche Dio. Pregava per i suoi figli - e sta scritto che lo faceva continuamente. Questa è un abitudine che un uomo di Dio pratica costantemente. Praticando la sua fede continuamente e non solo in modo occasionale. Molte persone cercano Dio quando sono nei guai. Ma Giobbe non era così. Viveva vicino a Dio anche quando le cose andavano perfettamente.

La Discussione di Satana con Dio

Al Capitolo 1:6, leggiamo dei "figli di Dio". Questo si riferisce agli angeli. Questa frase viene usata in riferimento alle dirette creazioni di Dio. Noi non siamo nati come dirette creazioni di Dio, al contrario di Adamo. Adamo veniva chiamato figlio di Dio perché Dio lo aveva creato direttamente. Mentre noi siamo nati attraverso i nostri genitori. Ma quando siamo nati di nuovo, questa è una diretta creazione di Dio - la nuova creazione - perciò anche noi siamo chiamati "figli di Dio".

Anche Satana fu creato assieme a questi angeli. E perciò anche lui è una diretta creazione di Dio. Ma non poteva entrare nel terzo cielo all'immediata presenza di Dio perché da lì venne cacciato fuori per sempre. Ma comunque può parlare a Dio dal secondo cielo, dove ha il suo quartiere generale. Satana disse a Dio che aveva "percorso tutta la terra passeggiando per essa" (1:7). Satana è un giramondo. Non vi immaginate che girare il mondo sia una grande cosa da fare. Se Dio vi chiama a farlo per la Sua gloria, va bene. Ma ricordatevi che nell'intera Sua vita, Gesù non ha mai viaggiato oltre un raggio di 160 km da casa Sua, Nazaret - perché questa era la volontà di Dio per Lui. Perciò non immaginatevi che quelli che viaggiano in giro per il mondo siano le persone più fortunate.

Dio e Satana lavorano in modi diversi. Satana è sempre agitato - e va sempre di qua e di là. C'è sempre fretta in tutti i lavori che fa. Ma Dio lavora lentamente e pazientemente.

Satana viaggia in giro per il mondo specialmente per vedere cosa fanno i credenti. Va in giro come un leone ruggente cercando chi possa divorare (1 Pietro 5:8). Quando Dio chiese a Satana, "Hai notato il Mio servo Giobbe?" Satana gli rispose, "Sì, so tutto di lui." Satana conosce la vera condizione spirituale di ogni persona. Anche i suoi demoni vanno dappertutto esaminando le vite delle persone e riportando il resoconto a Satana. Perciò Satana conosce tutto di tutti in tutto il mondo.

Il Signore elencò a Satana le qualità di Giobbe: "Non c'è nessun altro sulla terra che come lui sia integro, retto, tema Dio e fugga il male" (1:8). Il timore di Dio - o la riverenza per Dio - è qualcosa che viene menzionato spesso in questo primo libro della Scrittura ispirata. Qui vediamo che Dio paragonò Giobbe con le altre persone sulla terra. Dio fa questo anche oggi.

In Apocalisse 12:10 leggiamo che Satana è l'accusatore dei figli di Dio. Quando Satana accusa un credente davanti a Dio dice la verità. Per esempio, può dire a Dio: "Guarda quell'uomo là che dice di essere Tuo figlio. Ha perso le staffe, gridando dietro al/alla suo/sua coniuge a casa. Non è fedele con i soldi. Dice di servire Dio, ma è solo interessato a guadagnare soldi per sé attraverso il suo ministero", ecc., ecc. Dio essendo un Dio giusto, deve ammettere che quello che Satana sta dicendo è vero. Ma nel mezzo di milioni di credenti carnali che portano disonore al Nome di Cristo, Dio è deliziato quando trova un uomo che è retto. Dio sta cercando persone che Satana non può accusare in nessun modo. Satana non può accusare chiunque confessi il suo peccato immediatamente a Dio mantenendo così la sua coscienza pulita in ogni momento (Atti 24:16). Una tal persona è " giustificata (dichiarata giusta da Dio) per mezzo del sangue di Cristo " (Romani 5:9) e vince contro tutte le accuse di Satana (Apocalisse 12:11). Sarai anche tu una persona così?

Gesù disse, "Viene il principe di questo mondo ed in Me non può trovare nulla" (Giovanni 14:30). Questo è il motivo per cui il Padre poteva dire, "Questo è il Mio figlio diletto nel quale mi sono compiaciuto." Il Padre era così deliziato dal fatto che in quel momento sulla terra c'era una Persona che poteva indicare a Satana dicendo, "Guarda un po' come sta camminando."

1 Giovanni 2:6 dice, "Chi dice di rimanere in Lui, deve camminare come camminò Cristo."

Quello che pensano di noi i nostri compagni credenti non importa nulla. Quello che importa è quello che Dio pensa a nostro riguardo. È molto importante che Dio possa indicarci a Satana dicendo nel mezzo di una moltitudine di Cristiani carnali che scendono a compromessi, " Satana, so che molti che si chiamano Miei figli scendono a compromessi e sono carnali. Ma hai notato quest'uomo che vive in quella strada di quella città? Lui è diverso. È retto e sincero. Hai visto invece quella donna che vive in quella strada di quella città? Lei è differente. È una donna di Dio." Così a Satana gli viene chiusa la bocca - perché sa bene che quello che Dio sta dicendo è vero. Sei uno di quelli che possono chiudere la bocca a Satana quando Dio gli indica la tua vita?

Se sei ricco o povero non fa nessuna differenza. E se pensi che devi essere povero per essere spirituale, ricordati che il primo uomo di Dio menzionato nella Scrittura, nel primo vero libro della Bibbia, era un uomo molto ricco .

Infatti, fu questa ricchezza che provocò la gelosia delle persone che stavano vicine a Giobbe. Non potevano tollerare di vedere qualcuno che era sia ricco sia spirituale. Gli altri sarebbero stati contenti se Giobbe fosse stato povero e spirituale. Alcune persone hanno l'idea che uno deve essere povero in modo da essere spirituale. La quantità di soldi che abbiamo non importa nulla. Quello che importa è la nostra attitudine nei confronti dei soldi . Paolo e Pietro erano molto poveri. E così anche Gesù. Ma Giobbe ed Abraamo erano molto ricchi. È Dio che decide quanti soldi abbiamo. È come il colore della vostra pelle, o il livello della vostra intelligenza. Dio ha determinato anche queste cose - perciò non contano nulla. La spiritualità riguarda il nostro carattere e non il nostro conto in banca.

Non è una sorpresa che Satana abbia fatto di Giobbe il suo obiettivo, perché Satana odia le persone rette. A quei tempi odiò Giobbe - ed odia i retti anche oggi. Questo è il motivo per cui Satana fa tutto quello che è in suo potere per non farci diventare uomini di Dio. Satana disturbò Giobbe attraverso sua moglie ed attraverso dei predicatori carnali. Ma nessuno di costoro poté cambiare la devozione di Giobbe al suo Dio. Che uomo che era Giobbe! E che esortazione è per noi oggi! Anche noi possiamo essere come lui.

È bene cercare l'approvazione di Dio e non quella degli uomini. Personalmente, non mi disturberebbe per nulla se pure tutte le 6 miliardi di persone che sono nel mondo mi accusano falsamente di essere un eretico, un falso profeta, un ingannatore, un ingordo, un ubriacone, un adultero, un ladro o qualsiasi altro nome malvagio che possono pensare - se solo Dio può indicarmi a Satana e dire, "Hai notato Zac Poonen, un uomo retto che Mi teme e fugge il male." Questo elogio da parte di Dio varrebbe per me più di qualsiasi altra cosa sulla terra. Spero che anche voi abbiate lo stesso desiderio.

Anche il fatto che Satana ci riconosca è più importante di avere il riconoscimento degli uomini. Satana riconobbe che Paolo apparteneva ad una classe diversa rispetto ai figli di Sceva (Atti 19:15).

Alla fine, quando staremo davanti al Signore, le opinioni di tutte le miriadi di persone sulla terra non conteranno niente. Quel giorno conterà solo l'opinione di Dio. Pure le lodi che ricevete dai vostri compagni credenti sono buone per essere buttate nella spazzatura. È solo quello che Dio pensa a vostro riguardo che conta. Le persone possono cantare le tue lodi fino al cielo quando in realtà non sei niente agli occhi di Dio. Al contrario, le persone possono calpestarti ma Dio ti considera essere il più grande Suo uomo nella tua generazione. Sono pochi quelli che hanno un discernimento spirituale per riconoscere il valore di uomo durante la sua vita. Perciò non scoraggiarti se le persone non comprendono la via per la quale stai camminando. Se Dio vede che sei umile, ti darà grazia e vincerai il peccato ed il mondo.

Satana accusa tutti gli uomini di Dio! Satana ha anche a disposizione molti agenti (anche tra i credenti) pronti ad accusarvi. Aveva delle persone pronte ad accusare Gesù. Non pensate che oggi sia in grado accusare anche voi?

Leggiamo nel libro di Giobbe che pure i suoi tre amici lo accusarono. Il quarto, Eliu, era più dolce nelle sue accuse, ma comunque accusò Giobbe. Le accuse sono parte del carattere di Satana e dei suoi agenti. Ma un vero uomo di Dio non si permetterà di essere influenzato da tali accuse. Coloro che hanno discernimento spirituale saranno in grado di riconoscere un uomo di Dio, nonostante quello che le persone dicano di lui.

Tre Confini che Dio Disegna attorno al Suo Popolo

Satana disse a Dio, "Non lo hai forse circondato di un riparo, lui, la sua casa e tutto quel che possiede" (verso 10) . Da quello che Satana ha detto, ne impariamo tre grandi verità. Dio mette una tripla protezione attorno ad un uomo di Dio: Primo attorno a lui, secondo attorno alla sua famiglia, terzo attorno a tutto quello che possiede, finanze e proprietà. Siccome Satana può vedere nel mondo spirituale conosce questa cosa. Noi non possiamo vedere questi confini, ma sono lì.

Satana è uno spirito e riconobbe di non poter attaccare Giobbe, la sua famiglia o tutto ciò che possedeva. Questo mi è di grande conforto, cioè il sapere che se vivo una vita che compiace Dio, ci sono questi tre confini anche attorno a me. E nessuno di questi ripari può essere aperto senza il permesso di Dio. Qui nel libro di Giobbe, vediamo che Satana dovette chiedere a Dio il permesso di toccare ed entrare in questi confini.

Molti anni dopo, il Signore Gesù disse a Pietro qualcosa di simile: "Satana ha chiesto di vagliarti" (Luca 22:31).

Nel caso di Giobbe Dio diede a Satana il permesso di oltrepassare solo un confine per volta. Dio non permise a Satana di entrare in tutti i confini allo stesso tempo. Prima Dio permise a Satana di attaccare solo quello che Giobbe possedeva e la sua famiglia. Dopo, Dio permise a Satana di attaccare il corpo di Giobbe, ma anche se poteva toccare il corpo, Dio non permise a Satana di toccargli la vita. Perciò Satana non poteva uccidere Giobbe. A Satana sarebbe piaciuto ucciderlo ma non poteva. L'unica cosa che poteva fare era riempire il corpo di Giobbe di ulcere.

Quando il Confine Numero Unovenne aperto, Satana ci entrò e distrusse tutto quello che Giobbe possedeva. La ricchezza di Giobbe scese da milioni a zero in un solo giorno!

Poi fu aperto il Confine Numero Due. Dentro a questo confine c'erano la moglie ed i figli di Giobbe. Così Satana uccise tutti i dieci figli di Giobbe. Avrebbe potuto uccidere anche sua moglie. Ma Satana non lo fece, perché la moglie di Giobbe gli era più utile viva che morta! Perché poteva usarla per infastidire ed irritare Giobbe. Una moglie petulante (o un marito) è un arma molto utile nelle mani di Satana - perciò il diavolo è felice di vedere queste persone vivere a lungo!

Dalle prime pagine della Scrittura ispirata possiamo anche imparare qualcosa riguardo a Satana.

Prima di tutto, Satana può essere solo in un posto alla volta . Dio è ovunque. Ma se Satana è in un luogo, non può essere in un altro perché è una creatura. Ma ha molti demoni che girano attorno alla terra per compiere il suo lavoro.

Secondo, Satana non può vedere il futuro. Se avesse potuto vedere il futuro, avrebbe visto che alla fine Giobbe sarebbe stato più benedetto che in partenza, e allora lo avrebbe lasciato solo. Se Satana avesse saputo il risultato della morte di Cristo sulla croce al Calvario, cioè che Satana stesso sarebbe stato sconfitto, pensate che avrebbe convinto le persone a crocifiggere Cristo? Ovviamente no! Se Satana avesse saputo che Aman sarebbe stato appeso alla forca, non lo avrebbe aiutato a costruirla. Satana sa tutto quello che le persone stanno facendo in tutto il mondo, e può immaginare (come possiamo farlo noi) quale sarà il risultato finale delle loro azioni, ma non può sapere cosa succederà nel futuro.

Terzo, Satana non può leggere i vostri pensieri. Può solo vedere dal di fuori quello che state facendo. Tutto quello che poteva sapere di Giobbe era la parte esteriore. Satana non poteva vedere i pensieri di Giobbe.

Quarto, Satana ha bisogno del permesso di Dio per attaccare i figli di Dio.

Per me è di grande conforto sapere che questo nemico che combatto non sa nulla riguardo al futuro, o riguardo ai miei pensieri e che è totalmente sotto il controllo di Dio. E sopra tutto questo, ora è anche stato sconfitto sulla croce. Queste cose mi liberano da tutta la paura che posso avere di Satana.

Quando il secondo confine venne aperto, Giobbe perse tutti i suoi dieci figli. Non criticate mai un uomo di Dio se vedete che i suoi figli stanno soffrendo o affrontando dei problemi. Pregate per loro. Perché i suoi figli sono un bersaglio di Satana, in un modo particolare rispetto a quello che potrebbero essere i tuoi - forse perché sei uno che scende a compromessi, al contrario di lui. Per questo Satana lascia solo te e la tua famiglia!

Ora vediamo come Giobbe reagì a tutto questo. Gli giunse la notizia che tutto era perduto. A cascata, uno dopo l'altro, i suoi servi vennero da lui e gli dissero che tutto era perduto. Allora Giobbe si alzò, stracciò il suo mantello, si rase il capo, si prostrò a terra e adorò Dio (1:20). Questa è un'altra cosa che possiamo vedere nella prima pagina delle Scritture ispirate: Un uomo di Dio è un adoratore. Più che sapere la Bibbia e più di servire il Signore, un uomo di Dio è principalmente un adoratore. Devi essere un adoratore quando hai tutto e devi essere un adoratore quando hai perso tutto. Gesù disse, "Dio è Spirito e quelli che lo adorano bisogna che lo adorino in spirito e verità; poiché il Padre cerca tali adoratori(Giovanni 4:23, 24). Adorare Dio vuol dire dargli tutto.

Giobbe disse, "'Nudo sono uscito dal grembo di mia madre, e nudo tornerò in grembo alla terra. Il Signore ha dato, il Signore ha tolto. Sia benedetto il Nome del Signore.' In tutto questo Giobbe non peccò né incolpò Dio." (1:21, 22). Giobbe si stava probabilmente riferendo alla Madre Terra dalla quale è entrato nudo e alla quale ritornerà nudo, come polvere. Giobbe accettò volentieri tutto quello che il Signore permise nella sua vita.

Quando penso alla devozione di Giobbe per il Signore, sono stupefatto. Giobbe non aveva come abbiamo noi l'esempio di Gesù e degli apostoli. E non aveva altri esempi da seguire. Non aveva la potenza dello Spirito Santo come abbiamo noi oggi. Non aveva la Bibbia come abbiamo noi. Non aveva l'incoraggiamento ed il supporto di compagni credenti e nemmeno da sua moglie. Giobbe aveva solo Dio - e Dio era abbastanza. Se Giobbe poteva arrivare ad una vita così gloriosa, cosa ci ostacola dal viverla anche noi oggi?

Satana Oltrepassa il Terzo Confine

Capitolo 2: Il diavolo era triste perché Giobbe non reagì nella maniera in cui aveva pensato. Il Signore disse a Satana, "Hai notato il Mio servo Giobbe? Egli si mantiene saldo nella sua integrità, benché tu Mi abbia incitato contro di lui per rovinarlo senza alcun motivo" (verso 3). Satana rispose, "questo è successo perché la cosa più importante per Giobbe è la sua vita. A Giobbe non importa né delle sue proprietà e neppure dei suoi figli. L'unica cosa che ama è sé stesso. L'uomo dà tutto quello che possiede per la sua vita." Satana conosce l'egoismo degli uomini e quello che dice è vero di tutti quelli che non sono discepoli di Gesù, perché danno tutto ciò che possiedono per salvarsi la pelle. L'uomo è egoista e quando viene messo sotto pressione, pensa principalmente solo a sé.

Satana qui stava dicendo che Giobbe non era diverso da tutti gli altri. Allora sfidò Dio dicendo, "Ora tocca il suo corpo e fammi vedere se ancora Ti è fedele." Il Signore rispose, "Vai e mettilo alla prova. Solo non toccare la sua vita." Allora Satana andò e colpì Giobbe con delle ulcere che lo ricoprirono da testa a piedi. Immaginate quanto dev'essere terribile avere delle ulcere dalla testa ai piedi. Così Giobbe non poté più vivere in casa sua. Allora uscì dalla città e si sedette in mezzo a dove si buttavano i rifiuti, grattandosi in mezzo alla cenere. E sua moglie arrivò a punzecchiarlo, dicendogli, "Ancora stai saldo nella tua integrità? Maledetto sia questo miserabile tuo Dio, vai e ammazzati" (2:9) .

Fin dal principio della Scrittura, vediamo che Satana tenta le persone a commettere suicidio, tendandoli attraverso quelli che li amano. Adamo venne tentato attraverso Eva. Giobbe venne tentato attraverso sua moglie. Pietro si oppose a Gesù affinché non andasse sulla croce. Satana ci può tentare attraverso coloro che amiamo.

Non pensate che ogni uomo di Dio abbia a fianco una moglie che sia una donna di Dio. Ma Dio può usare la carnalità di una moglie per renderlo santo e farlo risaltare ancora di più, esattamente come le stelle che brillano nel buio della notte.

Quando la moglie di Giobbe gli suggerì il suicidio, Giobbe le rispose dicendo, "Tu parli da donna insensata. Abbiamo accettato il bene dalla mano del Signore e rifiuteremo di accettare le avversità?" (2:10). Spero che ci possano essere più mariti come Giobbe, che anziché provare a compiacere le loro mogli senza Dio, stiano saldi contro le idee delle loro compagne.

Si dice che quando una calamità ti colpisce, non devi mai porti questa domanda, "Perché è successo proprio a me?", a meno che ti sei posto la stessa domanda anche quando hai ricevuto qualche benedizione!! Quando ti capita di essere benedetto inaspettatamente, ti chiedi mai, "Perché è successo proprio a me? Perché io sono stato benedetto e gli altri no?".

Quando i tre amici di Giobbe - Elifaz, Bildad e Zofar - udirono delle avversità di Giobbe, decisero di andare a trovarlo per, a detta loro, confortarlo (2:11). Ma non lo confortarono per niente, più avanti approfondiremo il modo in cui gli parlarono. Lo criticarono e lo accusarono. Tutti e tre questi amici erano in comunione con il diavolo, che è l'accusatore dei fratelli.

Questi tre uomini erano gelosi di Giobbe, perché Giobbe era un uomo di Dio, un uomo ricco, e tutto andava per il meglio per lui e la sua famiglia.

Molti credenti sono gelosi degli uomini di Dio quando guardano alla loro influenza e al loro ministero - e spesso aspettano che qualche calamità li colpisca. Sappiamo che il diavolo desidera che qualche calamità cada addosso al popolo di Dio. Ma ci sono anche dei credenti che desiderano la stessa cosa, perché sono segretamente felici quando succede qualcosa del genere.

Questi tre uomini pretesero di essere molto dispiaciuti per Giobbe. Quando videro Giobbe piansero, stracciarono i loro mantelli, e si cosparsero con polvere le loro teste. In realtà erano dei buoni attori. Ma segretamente erano felici, perché erano gelosi di Giobbe. Questi tre predicatori sapevano qualcosa riguardo Dio. Ma non conoscevano Dio personalmente. Questo è il motivo per cui Dio non poteva indicare a Satana la vita di nessuno di loro.

Gli uomini di Dio soffrono gli attacchi del diavolo, delle volte questi attacchi provengono dalle loro mogli, delle volte vengono feriti fisicamente, e delle altre volte anche finanziariamente; tutto ciò perché Dio li fa passare attraverso molte prove per santificarli. Ma può essere che la più grande delle loro prove provenga dai loro amici e fratelli che sono gelosi di loro! Sfortunatamente questa cosa è molto presente nel lavoro Cristiano, perché alcuni lavoratori Cristiani sperano che succeda qualcosa di male a chi è più unto di loro, così che il suo ministero sia distrutto. Quando la benedizione e l'unzione di Dio sono su di un uomo, e qualcuno è geloso di lui, potrebbe succedere che Dio permetta che qualche male fisico colpisca il Suo uomo, perché solo così la malvagia gelosia dell'altra persona sarà messa in luce. Non appena la gelosia verrà messa in luce, Dio guarirà la malattia del Suo uomo.

I Quattro Predicatori

Tutti e tre questi uomini non poterono veramente comprendere perché Giobbe stava soffrendo in quel modo. L'unica cosa che potevano fare era trovare delle colpe a Giobbe. Il motivo di questo era perché erano dei religiosi come lo furono più avanti i Farisei al tempo di Gesù. C'è differenza tra un uomo spirituale ed un uomo religioso. Le persone spirituali sono sempre e in tutte le generazioni state incomprese dalle persone religiose. La Bibbia dice " tutti quelli che vogliono vivere pienamente in Cristo saranno perseguitati" (2 Timoteo 3:12). A questa regola non ci sono eccezioni. Perciò, se non volete essere incompresi dalle altre persone, allora non dovete vivere pienamente in Cristo!

1 Corinzi 2:15 dice che "l'uomo spirituale non può essere compreso da coloro che non sono spirituali." Perciò un uomo di Dio è un uomo molto solo - perché in pochi possono comprenderlo. Le sue azioni e le sue parole non vengono capite, anche da coloro che conoscono bene le Scritture. Le persone religiose conoscono solo dei fatti riguardo a Dio. Ma non conoscono Dio in Persona. Nel mezzo di molte persone religiose, se ne potranno trovare solo poche che conoscono Dio personalmente. Giobbe fu uno di questi rari casi. Se sei una persona che conosce Dio, non verrai capito dalle persone che conoscono qualcosa di Dio solo per sentito dire.

Ricordatevi che le persone religiose non poterono riconoscere Gesù e pensarono che era il principe dei demoni. Come potranno queste persone riconoscere un uomo di Dio oggi? C'erano due gruppi religiosi al tempo di Gesù, i Farisei ed i Sadducei. I Farisei erano i fondamentalisti, mentre i Sadducei erano i liberali. Ma tra questi due, i Farisei opposero Gesù più dei Sadducei. Allo stesso modo, oggi, saranno i fondamentalisti a criticare un uomo di Dio più dei liberali.

Ma anche se un uomo di Dio potrà essere una persona molto sola in questo mondo, Dio non lo abbandonerà. Dio gli permette di affrontare dei problemi affinché da essi ne riceva un'educazione. Giacomo disse, "Ecco, noi definiamo felici quelli che hanno sofferto pazientemente. Avete udito parlare della costanza di Giobbe, e conoscete la sorte finale che gli riservò il Signore perché il Signore è pieno di compassione e misericordioso" (Giacomo 5:11). La testimonianza di ogni uomo di Dio sarà: "Il Signore è pieno di compassione e misericordioso. Anche se non posso comprendere questa via tortuosa per la quale mi sta guidando, sicuramente ha uno scopo glorioso nella mia vita, e anche di più, questo fatto glorificherà Dio nel cielo nel Suo conflitto tra Lui e Satana."

Nel primo libro della Bibbia, vediamo l'inizio del moderno "vangelo della prosperità e della salute" . Questi tre predicatori dissero a Giobbe che aveva perso la sua prosperità e la sua salute perché aveva perso la benedizione di Dio. Il loro messaggio era che la benedizione di Dio porta sempre prosperità e salute. Notate che questo vangelo della prosperità e della salute fu predicato per la prima volta da delle persone che non conoscevano Dio. La stessa cosa succede oggi. Ricordatevelo. Giobbe anche se aveva perso la salute e prosperità era nella perfetta volontà di Dio. Mentre i tre predicatori che predicavano il "vangelo della prosperità e della salute" erano totalmente fuori dalla volontà di Dio . E il fatto che erano fuori dalla volontà di Dio è chiaro dalle parole che Dio gli disse: "La Mia ira è accesa contro di voi. Chiedete a Giobbe di pregare per voi affinché non vi punisca"(42:7, 8) .

Il Libro di Giobbe è un grande incoraggiamento per noi perché affrontò le stesse cose che affrontiamo noi oggi.

Questi tre predicatori non sono una illustrazione dei nostri nemici o dei non credenti. Sono un'illustrazione di credenti che ci causano problemi, non ci comprendono e ci criticano. Fa sempre molto più male quando un credente ci attacca o ci accusa rispetto a quando un non credente fa le stesse cose. Negli ultimi 50 anni ho ricevuto centinaia di critiche in più dai credenti che dai non credenti. Questa è anche la storia di ogni altro servo di Dio lungo l'arco di tutta la storia della chiesa. Gesù ricevette più opposizione dai Farisei che dai Greci e dai Romani. Pilato voleva rilasciarlo, ma Anna e Caiafa volevano ucciderlo. Perciò non vi sorprendete quando vedete che la massima opposizione la ricevete da credenti che diffondono storie false riguardo a voi. Sono dei seguaci di Elifaz, Bildad e Zofar.

Prima di guardare quello che questi tre dissero a Giobbe, vediamo quello che Dio disse a loro. Alla fine Dio disse ad Elifaz: "La Mia ira è accesa contro di te e contro i tuoi due amici, perché non avete parlato di Me secondo la verità " (42:7). Mentre studiamo quello che dissero questi tre predicatori, dobbiamo ricordarci queste parole che Dio disse. Alcune cose dette dai predicatori appariranno giuste. Ma Dio disse che si stavano sbagliando completamente.

Per quale motivo disse che erano in errore? Perché lo spirito dietro alle loro parole era sbagliato. È lo spirito dietro alle nostre parole quello che conta. Possiamo anche dire la cosa giusta, ma se lo facciamo con una motivazione sbagliata, Dio dirà che le nostre parole sono sbagliate. Possiamo anche riuscire a giustificare le nostre parole davanti ad un tribunale. Ma agli occhi di Dio, siamo in errore, se la nostra attitudine o le nostre motivazioni sono sbagliate. La motivazione è quello che conta davanti a Dio. Perciò, se volete dire qualcosa, ma la vostra vera intenzione è quella di ferire l'altra persona, allora qualsiasi cosa direte sarà sbagliata.

Verso la fine del libro ad Elifaz, Bildad e Zofar si aggiunse un altro predicatore - Eliu.

Questi quattro sono un'illustrazione di quattro tipi di predicatori nel cristianesimo di oggi.

Il primo predicatore - Elifaz - era un uomo specializzato in visioni ed angeli. Ci sono predicatori di questo tipo anche oggi, che parlano sempre di angeli e visioni, cercando così di dare "autorità" alle loro parole. Elifaz disse a Giobbe, "Quello che sto condividendo con te mi è stato dato in segreto. È stato sussurrato alle mie orecchie. Ho avuto una visione di notte mentre gli altri stavano dormendo. Mi sono spaventato. Ho tremato quando la potenza di Dio è scesa su di me. Ero scosso dal terrore. Uno spirito mi è passato davanti. I peli mi si sono rizzati addosso. Stava fermo davanti a me. Non riuscivo a vederne il volto ma ho visto la sua forma. Poi una voce disse, 'Può un mortale essere giusto davanti a Dio? Può l'uomo essere puro davanti al suo Creatore?'" (4:12-17) .

Le parole sono giuste: Può un mortale essere giusto davanti a Dio? Può l'uomo essere puro davanti al suo Creatore? Ma lo spirito che parlò non era lo Spirito Santo - perché lo Spirito Santo non spaventa e terrorizza i cuori di nessuno. Il regno di Dio è giustizia, pace e gioia nello Spirito Santo. Perciò lo Spirito Santo porta sempre gioia e pace. Non vi fate ingannare dalle persone che parlano di visioni, sogni e spiriti. Perché sono come Elifaz. Non sto dicendo che tutte queste persone sono dei bugiardi. Le visioni ed i sogni possono avere tre origini differenti.

Prima di tutto, una piccola percentuale di visioni e sogni viene da Dio: Lo Spirito Santo dà visioni e sogni - ma sono sempre in linea con la Parola di Dio (Atti 2:17). Ma coloro che ricevono una visione genuina, esiteranno nel raccontarla. Paolo una volta fu elevato al terzo cielo, ma non ne parlò per 14 anni - e quando lo disse, lo disse solo ad una chiesa - e solo per stabilire la sua autorità che aveva nello scrivere le Scritture dato che era un apostolo. Ma oggi non abbiamo bisogno di stabilire la nostra autorità per questi motivi. E anche quando ne parlò, Paolo disse che non gli fu permesso di raccontare a nessuno quello che aveva sentito in cielo. Queste sono le caratteristiche di un uomo che ha avuto una visione genuina.

Secondo, una piccola percentuale delle visioni ha origini Sataniche. Le persone che hanno un disperato desiderio di avere una visione, per poi riceverne l'onore delle persone alla quali la raccontano, apriranno sé stessi a Satana che darà loro tutte le visioni che vorranno.

Terzo, la stragrande maggioranza delle visioni vengono dalla fervida immaginazione di una persona. Tutti noi siamo diversi come esseri umani - ed alcuni hanno un'immaginazione più fertile di altri. Tutto quello che queste persone devono fare per avere una visione è chiudere gli occhi per pochi istanti ed iniziare ad immaginare!! Immediatamente inizieranno a "vedere" e "sentire" qualcosa nella loro mente. Magari sono anche sinceri, ma in merito alle loro visioni sono stati ingannati!

L'autorità nelle nostre parole deve arrivare dalla parola scritta di Dio, e non da rivelazioni, visioni o sogni privati che immaginiamo essere venuti da Dio.

Il secondo predicatore - Bildad - credeva nel seguire le tradizioni dei padri. Diceva, "Considera quello che ci hanno insegnato i nostri padri. Sarà più facile che abbiano ragione loro piuttosto che noi nuovi arrivati. Ascoltiamo quindi le loro parole." (8:8-10). Bildad è l'esempio di un altro gruppo di predicatori che troviamo nella Cristianità. Queste persone non desiderano mettere in discussione nessuna delle tradizioni che per centinaia di anni sono state trasmesse dagli antenati nella "loro chiesa" - non importa se giuste o sbagliate. Non vogliono né visioni né sogni - e non vogliono neppure alcun cambiamento. Non vogliono muovere la barca. E non vogliono nemmeno cambiarle la direzione in cui sta andando - anche se si tratta della direzione sbagliata!!

Bildad era una persona gentile. Ma nonostante questo accusava Giobbe. Ci sono molte persone che possono dire con toni gentili parole che fanno molto male! Le loro parole sono morbide ma all'interno sono come il morso di un serpente. Mogli e mariti possono parlare tra di loro con toni tranquilli, usando però parole che fanno più male di quelle dette urlando e con rabbia.

Il terzo predicatore - Zofar - credeva nell'essere arrabbiato e critico su tutto. Fu quello che con il suo discorso colpì più severamente Giobbe. Chiamò Giobbe "un insensato che parlava troppo" (11:2, 12). Zofar rappresenta quei "profeti che si sono auto proclamati tali" e che immaginano di essere i moderni Elia e Giovanni il Battista. Sono critici nei confronti di tutto quello che vedono e colpiscono continuamente con le loro parole. Anche Gesù criticò i Farisei. Ma la sua critica era una critica divina e non dettata dalla carne. Gesù chiamò i Farisei vipere. Paolo disse ad un uomo che era nemico della giustizia. Ma Dio rese testimonianza alle loro parole. Ma se qualcuno prova ad imitarli, Dio non lo supporterà.

Giacomo 3:1(Amplified Bible Trad. Ita.), dice, " Non vi autoproclamate censori delle azioni degli altri." Un censore è colui che esamina ogni parola che gli altri dicono. I Farisei erano così. Aspettavano come avvoltoi di catturare Gesù in fallo per qualcosa che diceva, così da poterlo accusare (Marco 12:13; Luca 11:54) .

Ho conosciuto persone così anche io - che ascoltano i miei messaggi o leggono i miei libri per trovare qualcosa con cui accusarmi. Tali avvoltoi sono in giro anche oggi!! Questi critici auto proclamati non fanno mai nulla per Dio, ma sono solo interessati a puntare i loro microscopi sulle parole degli altri che servono il Signore, così da poter trovare qualcosa di sbagliato in loro. I predicatori che non hanno nessuna unzione nei loro ministeri spesso non hanno nient'altro da fare che criticare gli altri predicatori che sono unti.

Zofar era un censore che si era eletto da solo per interpretare questo ruolo. Usò parole severe e dure per criticare Giobbe. Zofar tentava di mostrarsi come un uomo radicalmente devoto alla giustizia. Ma non c'era unzione in quello che diceva.

Il quarto predicatore - Eliu - era un giovane zelante che non aveva sperimentato personalmente i dolori e le sofferenze. Era giovane e pieno di parole, ma senza esperienza (32:6, 18). Era meglio degli altri tre. Insegnava la verità accuratamente. Dio non era arrabbiato con lui, come lo era con gli altri tre, perché lo spirito di Eliu non era malvagio. Eliu rappresenta quei predicatori che insegnano verità meravigliose ma che non sono mai passati attraverso le acque profonde della sofferenza e delle difficoltà. Sono persone pie che sono pronte a dare consigli agli altri, su cose però nelle quali non hanno esperienza.

Il ministero di Paolo scaturì dalla sofferenza. Paolo disse "Ho affrontato pressioni, prove e tremende sofferenze; e la forza che Dio mi ha dato in quei momenti, è quella che posso condividere ora con voi"(2 Corinzi 1:4-8). Questo era in tutto e per tutto un ministero diverso. Un ministero derivato dall'esperienza. Ed è così che dovrebbe essere il nostro ministero.

Questi quattro predicatori che vediamo nel libro di Giobbe sono quattro predicatori che nessuno di noi dovrebbe imitare. Erano tutti predicatori della "salute e della prosperità" - Eliu un po' meno degli altri.

Nessuno di loro poté compiere qualcosa di utile per Giobbe. Gli avevano solo fatto perdere un sacco di tempo, come molti predicatori fanno oggi!

Queste tre discussioni tra Giobbe ed i primi tre predicatori sono descritte nel dettaglio dal Capitolo 3 al 31. Elifaz e Bildad parlarono tre volte ciascuno mentre Zofar due. Alla fine di queste discussioni Eliu parlò una sola volta (Capitoli 32-37). Poi Dio parlò nei Capitoli 38-42 . Questo a grandi linee è il libro di Giobbe.

Noi guarderemo solamente ad alcunidei versi significanti in tutte queste discussioni.

La Prima Discussione

Riassumendo Elifaz disse a Giobbe, "Stai soffrendo perché hai peccato". Elifaz non sapeva niente riguardo alla vita privata di Giobbe. Ma questo non lo trattenne dall'accusarlo, come molte persone fanno oggi. "La mia esperienza mi mostra che coloro che arano iniquità e seminano tormenti, ne mietono i frutti. Perciò tu, Giobbe, stai mietendo i frutti del male che hai coltivato e dei tormenti che hai seminato nel tuo passato"(4:8). Elifaz si stava completamente sbagliando.

Giobbe rispose dicendo, "Le persone si lamentano quando il loro cibo non è salato abbastanza. Il tuo messaggio è come cibo senza sale e come un bianco d'uovo che non è stato cotto."(6:6, 7). Giobbe senza mezzi termini disse ad Elifaz che il suo sermone era senza sapore e buono a nulla!

Allora Bildad parlò dicendo, "Sono i tuoi figli che devono avere peccato. Ovviamente avranno peccato contro Dio. Perciò la loro punizione è meritata… Se sei puro e vivi in modo integro, Dio restaurerà la tua dimora" (8:4, 6). Bildad si comportò come un uomo pio e santo che sapeva tutto riguardo ai figli di Giobbe (quando in realtà non ne sapeva nulla). Vi capita mai di criticare i figli degli altri? Pretendete mai di essere Dio, cioè conoscendo perché gli altri stanno soffrendo? Allora siete come Bildad.

Giobbe rispose a Bildad dicendo, "So che il principio che mi stai dicendo è vero. Tu vuoi che io sia perfetto davanti a Dio. Ma davvero una persona può essere perfetta agli occhi di Dio? Io ho bisogno della Sua misericordia" (9:2, 15). Anche oggi ci sono molti predicatori che predicano teorie impraticabili riguardo alla perfezione ed alla santificazione che non possono essere applicate nella vita reale. Giobbe conosceva Dio così bene che sapeva di non aver bisogno di una teoria sulla santificazione ma di un mediatore vivente che poteva stare tra lui e Dio, unendoli assieme (9:33). Ed è questo quello che Giobbe non aveva. Oggi noi ne abbiamo Uno in Cristo. Sia lodato il Signore!

Poi Zofar parlò dicendo, "Posso forse rimanere in silenzio mentre tu continui con le tue ciance? Dio conosce quelli che sono falsi e si prende nota di tutti i loro peccati… Un idiota con la testa vuota non può diventare intelligente tanto quanto un'asina selvatica non può partorire dei bambini umani" (11:3, 12). Che parole forti! Zofar si azzardò a chiamare Giobbe (che era l'uomo più vicino a Dio nella sua generazione) un idiota testa vuota! Zofar stava sfogando la sua rabbia su qualcuno del quale era geloso. Anche oggi ci sono predicatori che usano il pulpito per citare delle Scritture sfogando la loro rabbia contro qualcuno seduto nella congregazione - contro il quale hanno qualcosa.

Giobbe rispose a Zofar con sarcasmo: "Suppongo che quando morirai, in questo mondo non ci sarà più saggezza. Dunque, anche io conosco qualcosa. E tu non sei meglio di me"(12:1-3). Poi Giobbe fece una delle dichiarazioni di fede più belle che possiamo trovare in tutto l'Antico Testamento: "Anche se Dio mi uccidesse, Io continuerò a fidarmi di Lui" (13:15). Una tal dichiarazione è degna di nota in qualsiasi circostanza venga fatta. Ma quando notate in quali circostanze era Giobbe - non sapendo se la prossima calamità che lo avrebbe colpito sarebbe stata la morte - questa dichiarazione diventa ancor più degna di nota.

Giobbe si domandava se fosse stato punito da Dio per "i peccati della sua giovinezza" (13:26). Questo fu qualcosa che preoccupò anche Davide (Salmi 25:7). Questi due uomini di Dio - Giobbe e Davide - quando erano giovani caddero in dei peccati di gioventù, e questi peccati erano abbastanza seri da tormentarli decine di anni dopo. Oggi, abbiamo delle promesse specifiche da Dio riguardo ai nostri peccati. Se abbiamo confessato i nostri peccati al Signore - non è importante quanto gravi erano - sono stati perdonati (1 Giovanni 1:9). Dio inoltre ci fa questa promessa dicendo, "Non mi ricorderò più dei loro peccati"(Ebrei 8:12). Vinciamo contro le accuse che Satana ci rivolge con "il sangue dell'Agnello"(Apocalisse 12:11). Ma Giobbe non avendo questa sicurezza visse con la coscienza dei suoi peccati di gioventù anche quando era anziano abbastanza da essere nonno. Noi, sotto il nuovo patto siamo molto privilegiati. Spero non che ci dimenticheremo mai di questo.

La Seconda Discussione

In questa seconda discussione vediamo Elifaz dire a Giobbe, "Tu sei solo uno che dice parole al vento… Gli empi sono tormentati tutti i giorni delle loro vite. Questi empi possono essere grassi e ricchi ma comunque le loro città cadranno in rovina"(15:2, 20). Ora Elifaz si fece coraggio e seguì l'esempio di Zofar, cioè quello di disprezzare Giobbe, e lo chiamò "uno che parla al vento". Dire queste cose all'uomo che Dio aveva scelto è davvero qualcosa di molto arrogante.

Giobbe rispose, "Siete tutti dei consolatori molesti. Anch'io potrei parlare come voi se voi foste al mio posto. Anch'io potrei mettere insieme delle parole contro di voi" (16:2-5). Giobbe riconobbe che c'era Satana dietro questi attacchi, perché disse, "Il mio nemico aguzza gli occhi su di me"(16:9). Satana è sempre concentrato nel guardarci da vicino, per vedere se falliamo, così da poterci accusare. Anche i suoi agenti sulla terra (credenti specialmente) aguzzano i loro occhi per vedere quando cadiamo. Ma Giobbe riconobbe che era stato Dio a permettere tutto questo, perché disse, "Dio mi dà balia degli empi, e mi getta in mano a dei malvagi"(16:11). L'aver realizzato che era Dio ad aver permesso tutto questo deve aver confortato Giobbe. Infatti andò avanti dicendo, "Il mio Testimone è nel cielo. A Dio si volgono piangenti gli occhi miei. Sostenga Egli le ragioni dell'uomo presso Dio" (16:19, 20). Quanto siamo benedetti noi che sappiamo che quel "Egli" è alla destra di Dio per intercedere per noi. Anche Giobbe assaporò qualcosa della "partecipazione alle sofferenze di Cristo", perché disse, "sono divenuto uno a cui si sputa in faccia"(17:6).

Allora Bildad disse, "Per quanto ancora Giobbe dovrai parlare prima di stare zitto? Se vuoi risponderci parla con senno. Credi che siamo delle bestie? Pensi che siamo privi di intelligenza? Ti puoi anche strappare i capelli dalla rabbia ma pensi che questo faccia muovere le rocce da dove sono? La verità rimane, cioè che la luce degli empi si spegne. Dio fa spegnere la luce degli empi. La luce si oscura nella loro tenda. Il loro passo confidente si accorcia. Gli empi camminano in una rete. Cadono in una fossa che Dio ha scavato per loro sul loro cammino." (18:2-8). Questo è quello che Bildad stava dicendo e stava implicitamente dicendo che Giobbe fosse un empio.

La risposta di Giobbe fu "Sono già dieci volte che mi insultate. Dovreste vergognarvi di malmenarmi in questo modo. E anche se ho peccato, questo è un problema mio e non vostro. Sarà Dio a trattare con il mio peccato. Perché a voi interessa così tanto? State solo cercando di prevaricare su di me utilizzando la mia attuale umiliazione come se fosse l'evidenza del mio peccato" (19:2-5) .

Giobbe andò avanti dicendo che Dio ha rimosso i suoi fratelli, i suoi parenti, i suoi amici intimi, i membri della sua famiglia e pure sua moglie e lo ha reso oggetto di derisione della servitù e dei bambini. (19:13-18). Ma nonostante tutto questo, Giobbe trionfando disse, "Ma io so che il mio Redentore vive. E che all'ultimo giorno si alzerà sulla terra. Anche se la mia pelle è distrutta, nella mia carne vedrò Dio. Io vedrò Dio" (19:25-27). Qui Giobbe stava parlando come un profeta. Attraverso la sofferenza Giobbe diventò un profeta. Probabilmente non avrebbe mai visto questa meravigliosa visione del futuro se non fosse passato attraverso questa intensa sofferenza. Ed è questo il modo in cui Dio opera.

Da questo momento in avanti possiamo dire che l'attitudine di Giobbe cambiò. Nonostante non sia ancora riuscito ad uscire dalla fossa del sentirsi in colpa, da ora in avanti notiamo Giobbe utilizzare un altro tono. Questo è quello che succede anche a noi quando pensiamo al futuro e fissiamo la nostra speranza nell'essere risorti, vedendo il nostro Signore e Redentore faccia a faccia.

A questo punto Giobbe avvisò i suoi amici predicatori che chiunque accusa i servi di Dio verrà giudicato (19:28, 29).

Allora Zofar parlò una seconda volta accusando Giobbe di essere un empio che "ha oppresso e abbandonato il povero, e si era impadronito di case che non erano sue perché loro non potevano pagargli l'affitto", ed anche di "essere un avaro ed ingordo" (20:19, 20). Zofar concluse dicendo che era questo il motivo per il quale Giobbe "aveva perso le sue proprietà, la sciagura lo aveva colto e Dio gli aveva dato un sacco di problemi" (20:22, 23). Qui vediamo che le accuse di Zofar diventarono ancora più vigorose.

Ora ascoltate la saggezza di Giobbe nella sua risposta. Giobbe rispose in modo calmo ed anche più cortese rispetto a prima. E questo risultò nel calmare anche quelli che gli si opponevano, così che l'arrabbiato Zofar tacque!! ("La risposta gentile calma il furore" - Proverbi 15:1).

Giobbe disse, "In realtà la verità è che delle volte gli empi vivono fino in età avanzata. Prosperano e riescono a vedere i loro figli e pure i loro nipoti. Le loro case sono al sicuro, il loro bestiame prospera, e spendono i loro giorni con allegrezza e poi vanno nella tomba" (21:7-13). E questo è proprio vero. Giobbe non era un predicatore della prosperità. Ed è esattamente questo quello che vediamo negli empi che ci circondano oggi. Giobbe andò avanti dicendo che gli empi vivono in questo modo, anche se rigettano Dio, non lo servono mai, né gli obbediscono e non hanno fede nelle preghiere (versi 14-16). Giobbe disse ancora, "La loro prosperità non dipende da loro"(verso 16) - o in altre parole, la loro prosperità non è un premio da Dio per la maniera in cui hanno vissuto . Giobbe disse "Lungi da me avere qualcosa a che fare con quella vita," - una risposta certamente molto sensata.

La Terza Discussione

Ora arriviamo alla terza discussione. Qui parlarono solo due persone - Elifaz e Bildad.

Qui Elifaz pretese di avere del discernimento soprannaturale - come alcuni Cristiani pretendono di avere oggi. Elifaz era colui che aveva prima parlato di visioni, spiriti ecc. Ed ora disse a Giobbe, "So cosa è successo. Hai prestato dei soldi ad un tuo amico e poi non gli hai restituito il vestito che ti aveva dato in pegno. Lo hai lasciato nudo. Non hai dato acqua da bere allo stanco. Ti sei rifiutato di dare cibo all'uomo affamato che venne da te. Alcune vedove vennero a casa tua e le mandasti via senza aiutarle. Hai lasciato gli orfani senza forze. Ed è questa la ragione per la quale oggi sei circondato da queste trappole e paure, e non sei in grado di guardare avanti quando il giudizio di Dio ti ricopre. Tu, Giobbe, credi forse che la terra appartiene ai potenti e agli uomini influenti? Siccome tu sei un uomo molto influente, credi che tutto ti appartiene? E così tu immagini che Dio non possa vederti né giudicarti" (Giobbe 22:6-13).

Tutte queste erano solo delle mere immaginazioni. Non c'era nemmeno una briciola di verità in tutte queste parole. È molto facile per noi giudicare le persone ed immaginare il peggio possibile a loro riguardo!

Come rispose Giobbe? Prima di tutto fece questa stupenda dichiarazione: "Dio conosce tutti i dettagli di quello che mi succede. Quando avrà finito di esaminarmi, mi dichiarerà completamente innocente - puro come oro" ( Giobbe 23:10 - versione Living Trad. Ita.). O come un'altra traduzione dice: "Quando avrà finito di testarmi ne uscirò fuori puro come l'oro." Giobbe era sicuro che Dio conosceva ogni dettaglio di quello che gli stava succedendo - questo era di grande conforto a Giobbe. Ma oggi abbiamo una sicurezza ancora più grande: Dio fa cooperare per il nostro bene ogni dettaglio che succede nelle nostre vite (Romani 8:28). Alleluia!! Un'altra cosa della quale Giobbe era sicuro è che alla fine di quel periodo di prova, ne sarebbe uscito puro come l'oro. È stupefacente vedere la luce che Giobbe aveva anche senza poter consultare una Bibbia.

Poi Giobbe domandò, "Perché gli uomini di Dio devono aspettare così a lungo per il giudizio di Dio?" Elencando una lista di ingiustizie ed umiliazioni che i poveri e le vedove ricevono dalle persone ricche, cioè come le persone malvage li sfruttano in molti modi. E disse anche dei ladri, degli assassini e degli adulteri che sembrano averla passata liscia dopo aver commesso i loro peccati (24:1-16). Ma Giobbe sapeva che alla fine il giudizio li avrebbe colpiti (24:18-25).

A questo punto Bildad aveva veramente poco da dire. Domandò solamente, "Come può un uomo mortale stare davanti a Dio e dichiararsi giusto? Chi è puro su tutta la terra - quando Dio è così glorioso che pure la luna e le stelle poco brillano se paragonate a Lui?"(25:4, 5) .

Giobbe rispose ancora una volta con sarcasmo dicendo, "Come avete ben aiutato voi il debole! Come avete sorretto bene voi le persone senza forze! Come hai illuminato la mia stupidità con la tua saggezza! Che parole sagge mi hai detto! Dove hai imparato tutte queste cose sagge?"(26:1-3). E poi Giobbe fece la domanda più importante di tutte: "Di chi è lo spirito che parla per mezzo tuo?"(26:4). Giobbe andò avanti parlando della grandezza di Dio che "davanti a Lui la terra è come un nulla" e che ha creato molte meraviglie. Poi disse che tutta la creazione non è altro che "un briciolo del Suo operare", perciò ne sappiamo poco riguardo a questo grande Dio (26:5-14). È importante per tutti noi ricordarci queste parole affinché non abbiamo alti pensieri riguardo a noi stessi. Giobbe concluse dicendo, "la mia coscienza è pulita"(27:6). Questa fu la risposta finale di Giobbe.

L'Auto-Giustizia di Giobbe

Dopo aver dato questa risposta a Bildad, Giobbe continuò a giustificarsi, elencando tutte le cose buone che aveva fatto nella sua vita per aiutare gli altri ecc. (Capitoli 26-31). Nel leggere questi capitoli, è stupefacente vedere la grande luce che Giobbe aveva riguardo a Dio e alle Sue vie, e gli alti standard di vita con i quali Giobbe visse anche se era ai suoi tempi, senza la Bibbia e senza che lo Spirito Santo che potesse abitare dentro di lui. È bene dare un'occhiata a questi capitoli perché le cose dette ci fanno vergognare ed esortano a farci vivere ad uno standard molto più alto.

Giobbe cominciò dicendo che di certo è stolto l'uomo che scava a fondo per cercare l'oro ma non ricerca la saggezza (28:1, 12, 13). Poi disse che "temere il Signore è la saggezza e fuggire il male è l'intelligenza" (28:28). 1000 anni dopo Salomone disse esattamente la stessa cosa nei Proverbi 9:10. Senza dubbio Salomone comprese questo leggendo il libro di Giobbe.

Al Capitolo 29, Giobbe andò avanti parlando del suo passato, quando visse in amicizia con Dio, aiutando i poveri, gli orfani, le vedove, i ciechi, gli zoppi e i bisognosi.

Al Capitolo 30, Giobbe si lamentò che nonostante tutto il bene che aveva fatto agli altri, stava soffrendo e Dio lo aveva umiliato.

Al Capitolo 31, Giobbe parlò della giustizia della sua vita. Era stato attento ai suoi occhi per non desiderare le donne (31:1). Giobbe aveva avuto luce di questo peccato 2000 anni prima che Gesù ne parlò in Matteo 5. Giobbe camminò in tutta integrità senza nessuna falsità (31:5, 6), non fu mai infedele a sua moglie (31:9-12) , trattò i suoi servitori con gentilezza (31:13-15), aiutò i poveri e le vedove, e crebbe degli orfani come figli suoi (31:16-23), non si era affidato all'oro o agli idoli (31:24-28), non si era rallegrato quando il suo nemico era stato sconfitto (31:29, 30), si prese cura degli stranieri (31:31, 32), confessò i suoi peccati ogni volta che peccò (31:33), non si era fatto intimorire dal disprezzo delle persone (31:34), e si prese cura della sua terra (31:38-40). Ed ora piangeva a Dio perché gli rispondesse (31:35).

Quello che possiamo vedere in questi capitoli è che uomo di Dio era Giobbe. Aveva molta luce in parecchie aree della sua vita ed era un uomo sempre pronto ad aiutare gli altri. Nonostante questo, su una cosa non aveva luce: l'Orgoglio Spirituale - cioè essere orgoglioso della propria giustizia. Dio amava Giobbe ed era determinato ad insegnargli questa virtù di umiltà prima che Giobbe lasciasse la terra. Perciò in questo immenso amore che Dio aveva per Giobbe, lo fece passare attraverso queste profonde sofferenze così da renderlo sia un uomo di Dio sia un uomo umile.

Quando il santo apostolo Paolo fu in pericolo di diventare orgoglioso, Dio lo fece passare attraverso una sofferenza. Gli diede una spina nella carne, che era un messaggero di Satana (2 Corinzi 12:7). Anche Giobbe aveva un messaggero di Satana. Ma Paolo sapeva il perché gli era stato dato, mentre Giobbe no.

Ed è questo il motivo per cui Dio fa passare i Suoi uomini attraverso sofferenze, incomprensioni, opposizioni e persecuzioni - così da umiliarli e romperli, affinché possa spandere la Sua grazia su di loro, perché Dio dà grazia solo agli umili.

Non possiamo incolpare Giobbe per essersi lamentato. Giobbe non aveva la Bibbia, lo Spirito Santo che abitava dentro di lui, o un fratello che lo incoraggiasse.

Ma Paolo non si lamentò mai; e nemmeno noi dobbiamo farlo.

I Commenti di Eliu

Ora arriviamo all'ultimo predicatore, Eliu. Era più giovane degli altri tre predicatori, ma era più saggio di tutti loro. Ma la sua saggezza aveva delle carenze. È scritto che "l'ira di Eliu si accese e poi parlò"(32:5-9).

Il mio consiglio è sempre questo: "Se sei arrabbiato, tieni la bocca chiusa. Non parlare a nessuno e definitivamente non predicare, perché la rabbia dell'uomo non può compiere la giustizia di Dio" (vedi Giacomo 1:20). Potete essere salvati dal commettere centinaia di peccati se seguite questa semplice regola. Ma Eliu non aveva questa saggezza. Si arrabbiò e parlò. Siccome Eliu si riteneva giusto si arrabbiò perché Giobbe si rifiutava di ammettere che aveva peccato contro Dio.

Alla fine tutti questi predicatori stavano dicendo, "Giobbe, tu hai peccato. I tuoi figli avevano peccato. Dio sa tutto questo e conosce che siete degli ipocriti." Ma il fatto era che nessuno di questi predicatori la pensava come Dio. Avevano molta conoscenza - e probabilmente Eliu ne aveva più degli altri tre. Ma Eliu era un giovane uomo zelante che non era mai passato attraverso la sofferenza. E quando queste persone cominciano a predicare e dare consigli, tutto quello che possono dire è soltanto teoria. Se ci fosse stato lì Paolo, avrebbe potuto spiegare a Giobbe il motivo delle sue sofferenze - perché Paolo le aveva vissute.

Forse Eliu era anche un uomo migliore degli altri. Ma senza l'aver vissuto personalmente delle difficoltà e delle sofferenze, per questo motivo il suo ministero era insipido. Eliu non era arrabbiato solo con Giobbe ma anche con gli altri tre predicatori (verso 3).

Eliu disse delle cose buone, le quali dovremmo considerare seriamente:

"Sono pieno di parole. Lo spirito che è dentro di me mi costringe" (32:18) . Il nostro cuore dovrebbe sempre essere riempito con la Parola di Dio e dovremmo parlare solo quando lo Spirito Santo ci spinge a farlo.

"Lasciate che io parli senza riguardi personali e senza adulare nessuno" (32:21) . Dio odia i riguardi personali e l'adulazione. Questi due peccati non si devono trovare in nessuno di noi.

"Nessuno dovrebbe avere paura di me. Né il peso della mia autorità dovrà schiacciare qualcuno" (33:7). Nessuno deve essere spaventato di noi o terrificato dalla nostra presenza. Nessuno dovrebbe essere mai forzato a fare qualcosa sotto la nostra pressione, perché questo lo priverebbe del suo libero arbitrio.

Al Capitolo 33:14-30, Eliu disse delle verità meravigliose riguardo a tre differenti modi in cui Dio parla agli uomini: Prima di tutto direttamente, una volta o anche due (verso 14). Se non lo ascoltano, allora parla in sogni mentre gli uomini stanno dormendo (verso 15). Se continuano a non ascoltare, allora Dio gli parla tormentandoli con una malattia (versi 19-22). Lo scopo di questo parlare è il salvare l'uomo dall'orgoglio che poi risulterà nella condanna all'inferno (versi 17, 18). Ma ci deve essere un messaggero che dice e spiega tutte queste cose all'uomo, così che può pregare e confessare i suoi peccati a Dio, essere completamente guarito e salvato dall'inferno (versi 23-28).

Ma la cecità di Eliu si manifestò quando fece delle dichiarazioni tipo: "C'è mai stato un uomo tanto arrogante quanto Giobbe?"( 34:7 - versione Living Trad. Ita.). In altre parole, "Da Adamo in poi, c'è mai stato sulla terra un uomo orgoglioso come Giobbe?" Ma qual era l'opinione di Dio riguardo a Giobbe? "Non ce n'è un altro sulla terra che come lui sia integro e retto." Eliu era totalmente fuori dalla comunione con Dio, per questo la sua opinione di Giobbe era esattamente opposta a quella di Dio.

Eliu era come gli studiosi della Bibbia al tempo di Gesù - i Farisei, Anna e Caiafa - che erano sicuri che Gesù fosse il principe dei demoni! Al contrario le persone che non avevano studiato, come Pietro, sapevano che Gesù era il Messia, il Figlio di Dio. Non fu l'intelligenza o la conoscenza Biblica di Pietro che gli insegnò questo. Fu Dio ad insegnarglielo.

Attraverso le ere, molte persone intelligenti e religiose hanno avuto l'idea opposta a quella che Dio aveva riguardo ad un Suo uomo. Perciò non essere scoraggiato se le persone religiose pensano che ti stai sbagliando. Solo un uomo di Dio può apprezzare il vero valore di un altro uomo di Dio.

Eliu continuò dicendo delle grandi verità riguardo a Dio:

"Dio è potente, ma non disprezza nessuno."(36:5) . Siccome Dio è perfetto, non disprezza nessuno. Al contrario noi che siamo imperfetti, disprezziamo gli altri esseri umani. Più perfetti diventiamo, più saremo come Dio e non disprezzeremo nessuno!

"Notate, Dio è grande e va oltre a quello che possiamo comprendere. Non possiamo immaginare la potenza dell'Onnipotente. Nonostante questo Lui è così giusto e misericordioso tanto da non opprimerci. Per forza le pers one in ogni luogo Lo temono. Chi è veramente saggio ne avrà timore" (36:26; 37:23, 24).

Ma Eliu disse anche delle cose sbagliate riguardo a Dio. Disse, "Se le persone ascoltano Dio e Gli obbediscono, saranno benedette con prosperità per tutte le loro vite. Tutte le loro vite saranno piene di salute e ricchezza. Ma se si rifiutano di ascoltarlo, periranno in battaglia e moriranno" (Giobbe 36:11, 12). Dunque vediamo che anche Eliu era un predicatore del vangelo "della salute e della prosperità". Questo è il falso vangelo che ascoltiamo da molti predicatori anche oggi.

E come rispose Giobbe ad Eliu? Stando zitto!

Le Domande che Dio Rivolse a Giobbe

Poi Dio rispose a Giobbe (Capitoli 38-41) .

Notate il modo completamente diverso in cui Dio parlò a Giobbe, se paragonato con quello dei quattro predicatori, (che dicevano di essere dei rappresentanti di Dio). Dio non accusò mai Giobbe di avere peccato in segreto e né gli disse che era stato punito per i suoi peccati, ecc. Ma nonostante questo Giobbe immediatamente fu convinto e si pentì!!

Che lezione che tutti noi possiamo imparare da questo episodio, cioè come parlare alle persone e come predicare! Il modo di operare di Dio non è come il nostro. Molti predicatori immaginando dei peccati che altri hanno commesso provano a convincerli denunciando questi peccati. Il risultato di questo approccio è nullo, eccetto che i predicatori che fanno questo aumentano la loro colpa davanti a Dio per aver parlato con lo spirito dell'Accusatore. Ma Dio nella Sua grande misericordia e compassione, parla ad un uomo in un modo molto diverso - e subito la persona è completamente convinta dei suoi peccati e dice, "O Dio, sono corrotto, sono niente. Mi pento. Per favore perdonami." Dio guida le persone al ravvedimento attraverso la Sua gentilezza (Romani 2:4).

Le tre domande di base che Dio rivolse a Giobbe (in questi Capitoli) sono:

1. "Se non puoi comprendere le meraviglie della creazione, come puoi capire le realtà spirituali?"

2. "Se Io controllo tutta la Mia creazione, pensi che non sono in grado di controllare il lampo che ha distrutto le tue pecore, oppure i Sabei e i Caldei che hanno ucciso i tuoi servi, o la tempesta che ha distrutto la casa dei tuoi figli?"

3."Se non puoi stare di fronte ad un coccodrillo che Io ho creato, come credi di poter stare davanti a Me?"(41:9-11) .

Dio mostrò a Giobbe la Sua sovrana potenza e controllo su tutta la creazione. Questo era tutto quello che c'era bisogno di dire. Così Giobbe fu umiliato. Ore di attacchi diretti dei quattro predicatori non portarono a nulla. Mentre l'approccio indiretto di Dio raggiunse lo scopo in pochi minuti. La fede nel controllo sovrano di Dio su tutta la Sua creazione, è quello che darà riposo anche ai nostri cuori quando affronteremo problemi, afflizioni e nemici.

Il Signore domandò a Giobbe, "Vuoi ancora discutere con l'Onnipotente?" (Giobbe 40:2). Giobbe, che fino a questo punto aveva sempre avuto la risposta pronta ad ogni argomento, ora rimase in silenzio. Giobbe disse, "Signore, io non sono nulla e non ho niente da dire. Non parlerò più" (40:4, 5) .

Il primo libro della Scrittura ispirata ci insegna che Dio vuole farci riconoscere la nostra nullità in modo che Lui può essere tutto nelle nostre vite. Allora le nostre vite adempiranno il Suo scopo e saranno una benedizione per moltitudini di persone. Prima che Dio può usare qualcuno deve ridurlo in niente.

Paolo disse "Che cosa è Paolo e che cosa è Apollo? Io ho piantato, Apollo ha innaffiato, ma è Dio che fa crescere. Perciò né chi pianta né chi annaffia è qualcosa" (1 Corinzi 3:5, 6). In altre parole, quello che fa evangelismo è niente e anche quello che fa insegnamento Biblico è niente. Dio solo è tutto e solo Lui merita tutta la gloria. Questo era il segreto della vita di Paolo - fino alla fine della sua vita si considerava zero.

Ci sono predicatori che bramano di prendersi il merito delle anime che sono state salvate da qualche parte. Ci sono pastori che si lamentano dicendo, "Quell'altro pastore ha rubato le mie pecore dalla mia chiesa", ecc. Perché parlano in questo modo? Perché ancora non sono diventati zero. Quando dicono, "la mia chiesa" , di quale chiesa stanno parlando? Noi conosciamo la chiesa di Gesù Cristo. Ma qual è la loro chiesa? I membri della "loro chiesa " devono essere presi ed inseriti nella chiesa di Gesù Cristo!! E la " loro chiesa" deve essere distrutta.

A Giobbe ci volle molto tempo per arrivare al punto dove poté riconoscere che era insignificante e di decidere di non giustificarsi mai più. Da lì in poi, per tutto il resto della sua vita, Giobbe deve essere stato un uomo che era "pronto ad ascoltare e lento a parlare"(Giacomo 1:19). Il lungo discorso che Giobbe fece in quei sei capitoli (Capitoli 26 - 31) è la più lunga auto-giustificazione che si trova in tutta la Bibbia. È piena ovunque di auto-giustificazione. In quel momento Giobbe non poteva ancora riconoscere il suo orgoglio.

Ma alla fine quell'uomo che si credeva giusto era diventato zero. Quale predicazione lo portò ad essere zero? È stato grazie alla predicazione di colui che parlava di visioni e sogni? Oppure grazie all'uomo che reputava le tradizioni dei padri come sacre? O forse grazie all'auto-proclamatosi "profeta"? O dall'uomo che era molto corretto in quello che diceva? Nessuno di questi quattro predicatori poté aiutare Giobbe. Fu Dio che aiutò Giobbe ad arrivare a questo punto. Fu il Quinto Predicatore. Ed è Quello che noi dovremmo imitare. "Siate dunque imitatori di Dio"(Efesini 5:1).

È meraviglioso quello che il breve messaggio di Dio fece a Giobbe, cosa che gli altri predicatori non fecero nonostante i loro lunghi e ripetitivi sermoni. Per quale motivo non funzionarono? La risposta è: Dio amava Giobbe . Mentre i quattro predicatori no. Quando amiamo le persone dal nostro cuore, Dio ci darà le giuste parole da dire. Quando non li amiamo, l'unica cosa che faremo è criticarli ed accusarli, dunque non saremo in grado di benedirli . Impariamo ad amare le persone che serviamo, e Dio ci darà sempre delle parole da dirgli.

Un profeta di Dio deve avere la parola di Dio nel suo cuore ed il popolo di Dio sul suo cuore . Allora Dio gli darà dei messaggi profetici per loro.

Mentre gli altri quattro predicatori cercarono di convincere Giobbe del suo peccato, Dio cercò di rendere Giobbe un adoratore. Dio ebbe successo. Come chiesa Cristiana in India è questo quello che abbiamo bisogno di mostrare ad una generazione incredula - cioè che il nostro Dio è Onnipotente ed il Governatore Sovrano di questo universo. Non dobbiamo farci intimidire dalle minacce di quelli che ci si oppongono - perché senza il permesso del nostro Sovrano, Padre Celeste, nemmeno un capello sul nostro capo può essere toccato.

Impariamo a comportarci con compassione piuttosto che essere sempre pronti a criticare. Non giudichiamo mai quando non conosciamo i fatti. E anche quando pensiamo di sapere i fatti, riconosciamo che ci potrebbero essere altri fatti che ancora non conosciamo. Dunque umiliamoci sempre dicendo, "Signore, io non sono nulla. Metto la mano davanti alla mia bocca e sto zitto."

Giobbe disse anche, "Signore, prima avevo sentito parlare di Te, ma ora Ti ho visto" (Giobbe 42:5). C'è una grande differenza tra l'aver sentito qualcosa riguardo a Dio ed il conoscerlo personalmente. Quando Giovanni vide Gesù sull'isola di Patmos, cadde a terra e Lo adorò. Anche Giobbe cadde a terra ed adorò Dio.

Giobbe si pentì anche radicalmente dell'aver accusato Dio e ritirò ogni parola che aveva detto (42:6). E come vediamo subito dopo, Dio lo perdonò immediatamente.

Poi il Signore disse ad Elifaz, "Sono arrabbiato con te e con i tuoi due amici. Ora offri un sacrificio per il tuo peccato (di avere parlato al Mio servo Giobbe) e chiedi al Mio servo Giobbe di pregare per te. Colui che hai accusato adesso sarà il tuo mediatore tra Me e te." Notate come Dio riconobbe Giobbe come Suo servo (42:7, 8).

Il Signore disse alla chiesa in Filadelfia, "Io li farò venire a prostrarsi ai tuoi piedi per riconoscere che Io ti ho amato" (Apocalisse 3:9). Questa è la stessa cosa che successe qui con Giobbe ed i suoi amici.

Giobbe aveva detto molte cose contro Dio. Ma nel momento in cui si pentì e ritirò le sue parole, venne perdonato e tutto quello che aveva detto fu cancellato dalla registrazione che Dio aveva fatto. In quella registrazione rimasero solo le cose buone che Giobbe aveva detto!

Queste cose buone erano delle dichiarazioni tipo:

"Anche se Dio mi togliesse la vita, Io continuerei a fidarmi di Lui" (13:15) .

"Io so che il mio Redentore vive e starà sulla terra l'ultimo giorno. E dopo che il mio corpo sarà deceduto, in questo corpo vedrò Dio, con questi miei occhi" (19:25) .

"Dio conosce ogni dettaglio di quello che mi sta succedendo"( 23:10 - versione Living Trad. Ita.).

Queste sono solo poche delle grandiose confessioni di fede che fece Giobbe. Tutte le parole arrabbiate che aveva detto erano state cancellate. Questo è un grande incoraggiamento per tutti noi. Oggi sappiamo che il sangue di Cristo è talmente potente da cancellare ogni registrazione dei peccati che abbiamo commesso e dei quali ci siamo pentiti confessandoli a Dio . Oggi nella registrazione di Dio si trovano solo le buone confessioni di fede che abbiamo fatto.

Elifaz, Bildad e Zofar andarono da Giobbe e gli chiesero di pregare per loro. Giobbe li perdonò prontamente e pregò per loro. Non so se questi predicatori si sono veramente pentiti. Ma ad ogni modo non volevano essere giudicati da Dio.

Non appena Giobbe pregò per i suoi amici, il Signore ristabilì le fortune di Giobbe (42:10). Presto ricevette dal Signore il doppio di quello che aveva perso.

Giobbe ebbe pure altri dieci figli. E questo mi suggerisce che, dopo che la moglie di Giobbe aveva visto quanto Dio era stato buono con la loro famiglia, si pentì anche lei e diventò una donna di Dio ed un vero aiuto per suo marito.

Perciò, "ama i tuoi nemici, fai del bene a quelli che ti odiano, benedici coloro che ti maledicono e prega per quelli che ti perseguitano" . E vedrai nella tua vita l'inizio di un miracolo. Ti troverai doppiamente benedetto del Signore.

Qui sono elencate alcune delle gloriose verità che possiamo imparare dal primo libro della Scrittura ispirata:

1. Dio ricerca su tutta la terra degli uomini di Dio che Lo adorino.

2. Gli uomini di Dio e le loro famiglie diventano bersagli degli attacchi di Satana.

3. Satana può attaccarci solamente dopo aver ricevuto il permesso da Dio.

4. Un uomo di Dio può avere una moglie difficile. Ma Dio può cambiarla.

5. Gli uomini di Dio saranno incompresi dalle persone religiose.

6. Le azioni degli uomini di Dio sono osservate da vicino sia da Dio sia da Satana.

7. Il cammino verso la perfezione è attraverso la sofferenza e l'incomprensione.

8. La salute e la prosperità non sono il segno della benedizione di Dio.

9. Quando vediamo Dio com'è veramente, vedremo noi stessi come niente.

10. Dio pianifica ogni cosa per il nostro bene ultimo.

Capitolo 19
Salmi

LA FIDUCIA IN DIO E L'ADORAZIONE

I

l libro dei Salmi è il libro dell'Antico Testamento più spesso citato nel Nuovo Testamento. Di 150 salmi nel Nuovo Testamento ne troviamo citati almeno 50. Gesù spesso citò dai Salmi.

Il Libro dei Salmi è diviso in cinque sezioni, ognuno delle quali termina con una benedizione.

  • Libro 1 - Salmi 1-41
  • Libro 2 - Salmi 42-72
  • Libro 3 - Salmi 73-89
  • Libro 4 - Salmi 90-106
  • Libro 5 - Salmi 107-150

Più di 70 Salmi sono stati scritti da Davide, alcuni da Asaf, altri dai figli di Core, due da Salomone, uno da Mosè, uno da Eman, e uno da Etan. Gli altri autori sono sconosciuti.

Il libro dei Salmi è diviso in 5 libri. Il primo libro è dal Salmo 1 al 41. Il secondo libro è dal Salmo 42 al 72 . Il terzo libro è dal Salmo 73 all'89. Il quarto libro è dal Salmo 90 al 106, e il quinto libro è dal Salmo 107 al 150. Ognuno di questi cinque libri tratta soggetti molto diversi. Ma alcune persone paragonano questi cinque libri dei Salmi ai primi cinque libri di Mosè - ed in effetti ci sono delle similarità tra di loro.

Molti salmi mettono in contrasto la porzione che spetta ai giusti con quello che spetta agli empi. Un tema che frequentemente viene trovato in molti dei salmi è il chiedere a Dio di essere liberati dai propri nemici. 72 dei 150 salmi hanno dei riferimenti ai nemici del salmista.

Tratteremo alcuni salmi con grande dettaglio, mentre per altri vedremo solo il tema o alcuni versi importanti.

Il Primo Libro - Il Giusto e l'Empio

Il Salmo 1 è un'introduzione a tutto l'intero libro dei Salmi . Questo salmo descrive un uomo beato che evita i sentieri peccaminosi e medita sulla Parola di Dio. Non è abbastanza evitare il male. Il cuore che è stato ripulito dal male deve essere riempito con la Parola di Dio. Il meditare sulla Parola di Dio giorno e notte vuol dire pensare frequentemente alle parole che abbiamo letto lasciando che scendano in profondità nei nostri cuori - esattamente come il cibo che mangiamo deve essere digerito, e solo dopo molte ore viene convertito in sangue, carne ed ossa. L'atto di mangiare in sé ci porta via poco tempo. Ma il processo di digestione dura molte ore. Perciò potremmo spendere solo poco tempo leggendo la Parola di Dio. Ma il meditarci sopra è importante. Se facciamo così, saremo come alberi piantati lungo il fiume che portano sempre frutto ed in ogni cosa che faremo prospereremo. La benedizione di Dio sarà sopra il lavoro delle nostre mani e sulle parole che diciamo. Questo è il modo in cui Dio vuole che tutti noi viviamo.

Il Salmo 2 è un salmo Messianico che parla del regno di Cristo. In 13 salmi ci sono almeno 18 profezie riguardo al Messia (Cristo). E il salmo 2 tratta il Messia come un Re al potere. Pietro citò negli Atti questo salmo: "Colui che siede nei cieli ne riderà." Questo Re è rigettato dal mondo (verso 2). Ma Dio dice, "Tu sei Mio Figlio. Chiedimi e Io ti darò in eredità le nazioni e in possesso l'estremità della terra. Tu le spezzerai con una verga di ferro"(versi 7-9). Un giorno, Gesù governerà sulla terra. Ci viene fortemente consigliato di "baciare il Figlio" prima che venga quel giorno.

Il Salmo 3 fu scritto da Davide quando venne spodestato da suo figlio Absalom, perciò dovette scappare da Gerusalemme. Davide qui esprime la sua fiducia in Dio. Dice, "Signore, Tu sei la mia Gloria e Colui che mi rialza il capo" (verso 3). Di solito cantiamo questo verso la Domenica mattina stando in un edificio confortevole. Ma Davide lo cantò mentre stava scappando da Absalom per salvarsi la vita!! Molti di questi salmi furono scritti da Davide, ma non quando stava nel suo palazzo, anzi quando era sotto pressione, scappando di grotta in grotta. Molti di questi salmi ispirati non sarebbero mai stati scritti se Davide non avesse affrontato delle pressioni. Alcune delle più grandi lezioni che Dio ci insegna le impariamo nei momenti in cui siamo sotto pressione. È attraverso queste pressioni che Dio ci rende una benedizione per gli altri. È solo quando il dentifricio viene spremuto che allora può uscire. Allo stesso modo Dio ci spreme attraverso i nostri nemici in modo che la Sua parola possa uscire attraverso di noi. Più sono le pressioni, più ricco diventa il nostro ministero.

Il Salmo 4 è una preghiera serale (4:8) . Mentre il salmo precedente era una preghiera per il mattino (3:5) . Entrambi esprimono la fede nella potenza che Dio ha di proteggerci. "Il Signore ha messo da parte i Suoi per Sé stesso" (verso 3). Siamo stati presi fuori dal mondo e messi da parte da Dio per essere esclusivamente Suoi. Poi siamo avvertiti contro il peccato della rabbia: " Tremate (dalla rabbia) ma non peccate ," ( verso 4 - NASB margine Trad. Ita.). Poi il salmo va avanti dicendo, "Sui vostri letti ragionate in cuor vostro e tacete". Sotto il vecchio patto non potevano vincere contro la rabbia. Perciò gli veniva detto di sdraiarsi nei loro letti fino a quando si erano calmati. E sui loro letti, dovevano "offrire sacrifici di giustizia al Signore" (verso 5) - e poi alzarsi solamente quando la loro rabbia veniva rimpiazzata dalla gioia, così potevano dire "Signore, Tu mi hai messo la gioia in cuore"(verso 7). Questo è un consiglio pratico anche per i Cristiani che non hanno ancora vinto contro la rabbia. Nel nuovo patto, questo verso è citato in Efesini 4:26 e dice, "Arrabbiatevima non peccate". Ma poi siamo esortati a "rimuovere da noi ogni ira"(Efesini 4:31). Questo è il nostro privilegio sotto il nuovo patto.

Il Salmo 5 è una preghiera di protezione dai nemici. "O Signore, al mattino Tu ascolti la mia voce. Al mattino offro a Te la mia preghiera" (verso 3) - un buon modo per cominciare ogni giornata. "Si rallegrino tutti quelli che confidano in Te perché Tu li proteggi."(verso 11).

Il Salmo 6 è una preghiera per la misericordia di Dio. "Tutti i miei nemici siano confusi e grandemente smarriti"(verso 10) - una confessione di fede.

Il Salmo 7 è una preghiera perché Dio faccia giustizia. Davide aveva una coscienza pulita: "Signore, se c'è dell'ingiustizia nelle mie mani, se ho fatto del male a quelli che erano in pace con me, allora lascia che i miei nemici mi perseguitino." (versi 3-5). Fare del male agli altri è una cosa molto grave. Ci sono due tipi di peccati - i peccati dove fai del male a te stesso ed i peccati dove fai del male agli altri. La dipendenza da una droga ed il fumare sono peccati che fanno del male alla persona che li commette. Spettegolare , al contrario, distrugge la reputazione degli altri. Perciò il diffondere dei pettegolezzi è più grave. "Dio è sempre arrabbiato con gli empi che commettono questo peccato"(verso 11). Ma quanti Cristiani credono a questo?

Il Salmo 8 paragona la piccolezza dell'uomo con la grandezza di Dio. Questo è un altro salmo Messianico. Gesù citò questo salmo quando i bambini Lo stavano lodando al tempio ed i Farisei erano disturbati dalle lodi rumorose: "Dalla bocca dei bambini e dei lattanti hai tratto la Tua lode"(Matteo 21:16). I Farisei, come molti Cristiani oggi, credevano che bisognava adorare Dio con una solennità da funerale e non con lodi rumorose ed adorazione! Ma Gesù gradì le lodi dei bambini, perché gli ricordavano il cielo che è pieno di lodi rumorose e preghiere! Notate che qui il verso 2 usa la parola "forza", mentre Gesù usò la parola "lode". Qui ci dice che lo scopo della lode è quello di "zittire il nemico" (verso 2). Lodando Dio diventiamo forti per chiudere la bocca a Satana. Una lode sincera che viene dal cuore è quello che il diavolo odia. Verso 4: " Che cos'è l'uomo perché Tu lo ricordi? Eppure Tu lo hai fatto solo di poco inferiore agli angeli" è citato in Ebrei 2:6-8 - si riferisce a Gesù che per un po' ha preso una posizione più bassa degli angeli - perché è morto, mentre gli angeli non muoiono. Ma ora Gesù è stato coronato di gloria e onore e tutte le cose sono sotto i Suoi piedi. E siccome siamo il Suo Corpo, tutto è sotto anche ai nostri piedi.

Il Salmo 9 è una preghiera di ringraziamento a Dio per aver punito i nemici del salmista. " Quelli che conoscono il Tuo Nome (il Nome di Gesù) confideranno in Te perché Tu non li abbandoni."(verso 10). Dio è il Dio della risurrezione: "Tu mi fai risalire dalle porte della morte"(verso 13).

Il Salmo 10 è una preghiera che chiede a Dio di distruggere gli empi. "L'empio con viso superbo non cerca Dio. Ma Dio è Colui che si prende cura degli orfani e delle persone che sono oppresse sulla terra affinché gli uomini malvagi del mondo non li opprimano o spaventino più" (versi 4, 18) .

Il Salmo 11 riguarda il Signore che protegge i giusti. Sta scritto qui che Dio mette alla prova entrambi, sia i giusti sia gli empi ( verso 5). Ed odia coloro che cercano di fare del male agli altri. Quando Dio ci mette alla prova, è perché sta cercando di farci promuovere alla classe superiore - esattamente come uno studente affronta gli esami per essere promosso.

Il Salmo 12 è un salmo che riguarda l'uso della lingua. Comincia dicendo che le persone fedeli, uomini e donne di Dio stanno diventando sempre meno e meno. E poi va avanti nei successivi tre versi parlando della lingua - falsità, adulazione, arroganza e il non essere sinceri sono espressi attraverso la lingua. Il segno primario di uomo di Dio è la grazia che ha nel parlare. Gli uomini senza Dio dal lato opposto, dicono, "Le nostre labbra sono per noi. Diremo qualsiasi cosa vogliamo."(verso 4). È l'uomo che riesce a controllare la sua lingua ad essere perfetto (Giacomo 3:2). Un uomo di Dio riconosce che "le parole del Signore sono parole pure, sono come argento purificato sette volte nella fornace"(verso 6). Perciò prima che quest'uomo parli, pensa a quello che sta per dire. Se ha un dubbio, getta le parole che sta pianificando di dire, dentro la fornace del suo cuore e si pone qualche domanda: "È necessario che io dica questo? C'è un modo più gentile per dirlo? Sto dicendo la verità? Sto parlando con amore?" ecc. Dopo queste domande decide cosa dire e come dirlo. Se sta scrivendo una lettera per correggere qualcuno, prima di mandarla la riscriverà sette volte se necessario.

Il Salmo 13 è una preghiera che chiede aiuto al Signore durante le difficoltà. Conclude con, "Io canterò al Signore perché mi ha fatto del bene."

Il Salmo 14 descrive l'empio. Ogni ateo è uno stolto (verso 1). I versi 2 e 3 descrivono la condizione dell'umanità caduta nel peccato, e sono riportati in Romani 3:10-12.

Il Salmo 15 descrive quello di cui un uomo ha bisogno per vivere alla presenza di Dio. Deve dire la verità nel suo cuore. Deve onorare quelli che temono Dio. Nella chiesa di Dio, certamente onoriamo le persone - ma non come si fa nel mondo, perché nel mondo sono onorati quelli ricchi e famosi, ma nella chiesa onoriamo quelli che temono Dio. Leggi lentamente questo salmo e nella sua luce esamina il tuo cuore, perché dice che quelli che vivono così "non saranno mai smossi"(verso 5). Presto molte cose nel mondo verranno smosse. Ma un tal uomo non sarà mai smosso.

Il Salmo 16 è un altro salmo Messianico dove Davide dice che il Signore e i santi sono tutto quello che desidera. Al verso 3, dice che il popolo di Dio sono le persone nelle quali ripone tutto il suo affetto! Tutti riconosceranno che siamo discepoli di Gesù quando vedranno che ci amiamo gli uni e gli altri. Ilverso 8, "Io ho sempre posto il Signore davanti ai miei occhi. Siccome Egli è alla mia destra, io non sarò affatto smosso", venne citato da Pietro riferendosi al Signore Gesù (Atti 2:25). Dobbiamo seguire l'esempio di Gesù e porre il Signore sempre davanti a noi in tutto quello che diciamo o facciamo. Allora sarà anche alla nostra destra per sostenerci. Alla presenza di Dio, c'è "pienezza di gioia" , e alla Sua destra ci sono delizie in eterno (verso 11). Solo alla presenza di Dio la gioia e il piacere si trovano nella loro forma più pura, perché durano per sempre. Mentre la gioia ed i piaceri terreni sono superficiali e di corta durata.

Il Salmo 17 è un altro salmo dove Davide chiede protezione dai suoi oppressori. Il verso 15 parla del giorno della risurrezione, quando "contempleremo nella nostra giustizia il volto del Signore e saremo soddisfatti con il nostro essere uguali a Lui." Questo può voler dire due cose: che saremo soddisfatti quando Lo vedremo e che saremo anche soddisfatti quando saremo come Lui. La nostra speranza è doppia - di vederlo e di essere come Lui (1 Giovanni 3:2).

Il Salmo 18 è un altro salmo che parla della liberazione. Dal verso 16 al 19 troviamo delle belle illustrazioni della nostra salvezza. "Il Signore illuminerà le nostre tenebre e renderà perfette le nostre vie" (versi 28, 32). Questo salmo è citato per intero in 2 Samuele 22 .

Il Salmo 19 parla delle opere di Dio e della parola di Dio. Ci sono due testimonianze di Dio sulla terra. Una sono i cieli (versi 1-5), e l'altra è la Sua parola scritta (versi 7-11). Nei versi 12 e 13, Davide chiede a Dio di preservarlo da quattro tipi di peccati - errori, i peccati che non conosce , i peccati volontari, e da grandi trasgressioni - in ordine progressivo per gravità. In ultimo, un peccato dal quale possiamo starne lontani - i peccati nelle nostre conversazioni. "Signore, Ti siano gradite le parole della mia bocca e la meditazione del mio cuore" (verso 14) .

Il Salmo 20 è una preghiera che chiede la vittoria contro i nemici. La confidenza di Davide è solamente in Dio: " Alcuni confidano nei carri, gli altri nei cavalli (oggi, alcuni confidano nei soldi e altri nell'aiuto degli uomini) ma noi confideremo nel Nome del Signore." (verso 7).

Il Salmo 21 è un salmo di lode a Dio per aver concesso la liberazione. "Tu hai soddisfatto il desiderio del suo cuore e non hai respinto la richiesta delle sue labbra. Egli ti aveva chiesto la vita, e Tu gli hai dato vita eterna"(versi 2, 4).

Il Salmo 22 è un altro salmo Messianico con preghiere e lodi. Questo salmo e i prossimi due sono salmi del "Pastore". Il Salmo 22 parla del passato (la croce), il Salmo 23 parla del presente (Il Signore è il nostro Pastore) e il Salmo 24 parla del futuro (quando Gesù regnerà come Re di Gloria). Al salmo 22:1 troviamo quello che Gesù disse sulla croce "Mio Dio, Mio Dio perché mi hai abbandonato?" Sulla croce, Gesù fu come un verme e come acqua che si sparge (versi 6, 14). I cani lo circondarono e si divisero la Sua veste (versi 16, 18). Ma al verso 22, veniamo alla risurrezione: "Io annunzierò il Tuo Nome ai Miei fratelli." Gesù chiamò per la prima volta i Suoi discepoli Suoi fratelli proprio al giorno della Sua risurrezione (Giovanni 20:17). Nello stesso contesto della risurrezione questo verso è citato anche in Ebrei 2:12. Va avanti dicendo, "Ti loderò in mezzo all'assemblea (chiesa). Voi che temete il Signore, lodatelo"(versi 22, 23). Gesù è Colui che nella chiesa guida le nostre lodi al Padre. Solo coloro che temono il Signore, sono esortati a lodarlo perché saranno solo le loro lodi ad essere sincere. Vediamo il risultato del lavoro della croce e della resurrezione dal verso 22 al verso 30: Abbiamo tre versi di lode a Dio (versi 22, 23, 26) e due versi di adorazione a Dio (versi 27, 29), seguiti da un verso che parla del servire Dio (verso 30). Perciò sono lode , lode e lode, seguite da adorazione e adorazione , e solo poi servire. Sono pochi quelli che hanno compreso l'importanza del lodare e dell'adorare come preparazione per un servizio efficace!

Il Salmo 23 è il salmo del Pastore. Quando il Signore è il nostro Pastore, non mancheremo di nulla(verso 1). LUIci darà riposo. LUI ci condurrà. LUIci ristorerà. LUI ci guiderà. Molto spesso pensiamo a quello che noi dobbiamo fare per il Signore. Ma qui l'enfasi è SU quello che il Signore fa per noi. Possiamo essere efficaci per Dio solamente quando gli permettiamo di fare prima un lavoro in noi. Non temiamo nessun male, perché LUI è con noi. È LUIche ci prepara la tavola, ed è LUI che unge le nostre teste con olio. Allora le nostre coppe cominciano a traboccare e la bontà e la misericordia ci seguiranno ovunque, fino a quando non raggiungeremo la nostra casa eterna.

Il Salmo 24 è un salmo profetico che si riferisce al tempo in cui Gesù regnerà come Re sulla terra e "la terra apparterrà al Signore". Qui descrive coloro che abiteranno con Lui sul Suo monte santo (versi 1, 3). Il salmo va avanti chiedendo alle persone di accogliere il Signore, il Re di gloria, che ha vinto la battaglia contro le forze del male.

Il Salmo 25è un salmo che cerca la guida e la protezione di Dio. La preghiera di Davide è, "Signore, mostrami le Tue vie. Insegnami i tuoi sentieri"(verso 4). L'essere guidati dal Signore è una promessa per coloro che riconoscono di essere peccatori(verso 8), che si umiliano(verso 9), che osservano il Suo patto e le Sue testimonianze (verso 10), che lo temono (verso 12) , e che hanno gli occhi sempre rivolti al Signore (verso 15). Dio rivela i Suoi segreti a coloro che lo temono (verso 14).

Il Salmo 26 è un salmo dove Davide proclama la sua integrità al Signore e chiede di essere protetto dai suoi nemici. Quando la nostra coscienza è pulita, possiamo con confidenza chiedere a Dio di difenderci.

Il Salmo 27 è un salmo sulla fiducia in Dio così da non avere paura. Qui Davide proclama che non temerà, "nemmeno se un esercito si accampa contro di lui", perché il Signore è la sua difesa (versi 1-3). Davide desidera solo una cosa dal Signore - di vedere la bellezza del Signore e di abitare sempre nel tempio di Dio (verso 4). Questa dovrebbe essere l'unica cosa che anche noi desideriamo.

Il Salmo 28 è una preghiera che chiede l'aiuto a Dio seguito da una lode perché ha risposto prontamente. Il Signore è la forza e lo scudo di Davide (verso 7).

Il Salmo 29 parla della voce del Signore. È menzionata sette volte. Abbiamo visto l'importanza di udire la voce di Dio fin da Genesi Capitolo 1. " Tutto nel Suo tempio (la chiesa) esclama, 'Gloria'" (verso 9).

Il Salmo 30 è un salmo di ringraziamento per essere stato salvato dalla morte. "Tu hai mutato il mio dolore in danza perché io possa salmeggiare a Te, senza mai tacere."(versi 11, 12). Non dovremmo mai smettere di lodare Dio per tutto quello da cui ci ha liberati.

Il Salmo 31 è un altro grido d'aiuto seguito da una lode. "Quanto è grande la bontà che Tu riservi a quelli che ti temono, e confidano in Te in presenza dei figli degli uomini. Tu li nascondi all'ombra della Tua presenza, lontano dalle cospirazioni degli uomini. Tu li custodisci in una tenda al riparo dalle maldicenze"(versi 19-20). Questo è il miglior posto dove possiamo nasconderci - alla Sua presenza - da tutte le maldicenze dei nostri nemici.

Il Salmo 32 parla della benedizione dell'essere stati perdonati e dell'avere i propri peccati coperti. Certamente è una benedizione, ma non tanto benedetta quanto per noi sotto il nuovo patto, perché i nostri peccati sono stati purificati. Non c'era nessuna purificazione dei peccati sotto l'antico patto. Il sangue dei tori e dei capri poteva solo coprire i peccati, mentre il sangue di Gesù ci purifica . L'avere i peccati ricoperti può essere illustrato così: Tutti i nostri peccati vengono scritti su una lavagna e coperti con una tovaglia. Ma se provate ad alzare la tovaglia, potete vedere ancora i peccati. Mentre la purificazione è come cancellarli con il cancellino! Davide riconobbe che la sua malattia era dovuta ad un peccato che non aveva confessato (verso 4). Quando lo confessò, venne guarito. C'è un "periodo nel quale il Signore può essere trovato" e dovremmo pregare a Lui in questo periodo - che sono i giorni in cui viviamo, oggi sono i giorni della grazia (verso 6). Inoltre il Signore ci promette di insegnarci e guidarci (verso 8).

Il Salmo 33 proclama che solo il Signore è l'aiuto del Suo popolo. "L'occhio del Signore è costantemente su quelli che lo temono per liberarli dalla morte e conservarli in vita in tempo di fame" (versi 18, 19).

Il Salmo 34 descrive il Signore come l'Aiuto dei giusti. Davide scrisse questo salmo quando il Signore lo liberò da morte certa, quando finse di essere matto davanti al Re Abimelec. Perciò Davide disse, "Io benedirò il Signore in ogni tempo. Questo afflitto ha gridato ed il Signore lo ha esaudito. Provate e vedrete quanto il Signore è buono."(versi 1, 6, 8). Davide riconobbe che "l'angelo del Signore si accampa intorno a quelli che Lo temono e li libera"(verso 7). Davide notò anche che "Gli occhi del Signore sono sui giusti e le Sue orecchie sono attente al loro grido ", e che "il Signore è vicino a quelli che hanno il cuore afflitto"(versi 15, 18) . Davide andò avanti dicendo che dalla sua esperienza notò che "molte sono le afflizioni del giusto"(verso 19). Non vi immaginate mai che se siete giusti non avrete problemi. Anzi al contrario avrete più problemi. "Ma il Signore vi libererà da TUTTI i vostri problemi"(verso 19). Poi c'è un'altra profezia Messianica: "Egli preserva tutte le Sue ossa; non se ne spezza neanche uno"(verso 20) - che si adempì sulla croce.

Il Salmo 35 è un'altra preghiera che chiede al Signore di combattere contro i propri nemici. Dei perfidi testimoni erano insorti contro Davide, anche se Davide gli aveva fatto del bene in passato (versi 11-21). Questa fu la stessa esperienza di Gesù; perché anche Lui era stato buono con Giuda Iscariota. Questa è stata pure l'esperienza di molti altri santi.

Il Salmo 36 contrasta gli uomini empi con la bontà di Dio. "Quelli che confidano nel Signore si saziano dell'abbondanza della Sua casa"(verso 8). Il verso 9 è un verso molto importante: "Per la Tua luce noi vediamo la luce." Questo ci insegna che non dobbiamo mai guardarci dentro, perché questo ci porta solo alla condanna. Solamente quando veniamo alla luce di Dio possiamo vedere la nostra vera condizione. E allora non ci sentiremo mai condannati.

Il Salmo 37 tratta della benedizione dei giusti e della distruzione degli empi. Il giusto è descritto non solo come una persona che fa le cose giuste, ma anche che "trova la sua gioia nel Signore". Tale persona vedrà "appagati i desideri del suo cuore"(verso 4). I passi di quest'uomo sono diretti dal Signore. È stato detto, "Anche quando un uomo giusto si ferma, il suo fermarsi è diretto dal Signore." Dio guida il Suo popolo passo dopo passo e delle volte gli dice di fermarsi. Quando un tale uomo cade, non sarà una cosa seria, perché il Signore lo tiene per mano (versi 23, 24). Se aspettiamo pazientemente il Signore, "possederemo la terra" (verso 34). Come disse Gesù, saranno i mansueti ad ereditare la terra.

Al Salmo 38 c'è Davide che chiede al Signore di sbrigarsi ad aiutarlo, perché era malato ed attaccato dai suoi nemici.

Il Salmo 39 parla della corta durata della vita e finisce con una preghiera che chiede misericordia. "Signore, fammi conoscere la mia fine. Fammi sapere quanto sono fragile"(verso 4). Davide riconosce che Dio punisce le persone in modo da salvarle dal loro peccato (verso 11).

Il Salmo 40 parla delle meraviglie che Dio fa per i Suoi servi ed è una richiesta di liberazione dai propri nemici. Questo è un altro salmo Messianico. I versi dal 6 all' 8 sono citati in Ebrei 10:5-7. Ma notate una grande differenza. Davide poteva solamente dire, "Dio mio, desidero fare la Tua volontà". Gesù andò oltre e disse, "Ecco, vengo, per fare, o Dio, la Tua volontà." Questa è la differenza tra quello che le persone sotto l'antico patto potevano vivere e quello che noi sotto il nuovo patto possiamo vivere oggi. I santi sotto l'antico patto potevano soltanto desiderare di fare la volontà di Dio. Mentre oggi noi possiamo farla.

Il Salmo 41 è una richiesta di guarigione e di vittoria contro i propri nemici. Il Signore benedice chiunque si prende cura dei poveri - entrambi, sia quelli economicamente poveri (che hanno bisogno di soldi) e quelli che sono spiritualmente poveri (che hanno bisogno del vangelo). Il Signore promette a chi compie queste cose di liberarlo dai problemi, proteggerlo dai suoi nemici e guarirlo quando è malato. Nella seconda parte di questo salmo, Davide chiese l'aiuto di Dio per essere salvato dai suoi nemici - tra cui un caro amico che mangiava con lui. Questo verso è citato in Giovanni 13:18 riferito a Giuda Iscariota. Al verso 11 Davide disse che l'unica prova che Dio è compiaciuto con lui è il fatto che i suoi nemici sono sconfitti. Nel nostro caso, è lo stesso ma riferendosi alla vittoria sui desideri della nostra carne.

Il Secondo Libro - Il Popolo Oppresso che viene Liberato

I primi otto salmi di questo libro (dal Salmo 42 al 49) furono scritti dai figli di Core che scamparono alla morte lasciando l'idea del loro padre Core, quando si ribellò contro Mosè nel deserto (Numeri 26:9-11). Sia che questi salmi siano stati scritti dalla prima generazione o altre generazioni dei figli di Core, comunque non sarebbero stati scritti se i figli di Core fossero stati concordi con la ribellione di loro padre. Decisero di stare con il capo che era stato unto da Dio, Mosè. Le persone possono perdere molto del piano che Dio ha per loro, se non stanno con coloro che Dio ha postoin autorità.

Il Salmo 42 riguarda un'anima assetata per Dio "come la cerva desidera i corsi d'acqua"(verso 1). Quando avete questo tipo di desiderio per Dio, potete stare certi che Dio vi risponderà molto velocemente. "Un abisso chiama un altro abisso"(verso 7). Questo si riferisce a qualcosa di profondo nel nostro cuore che raggiunge le profondità del cuore di Dio. E se siamo così, anche se le persone attorno a noi dicono, "Dove è il tuo Dio?"(verso 10), noi continuiamo a fidarci di Dio, lodandolo e vincendo lo scoraggiamento (verso 11).

Il Salmo 43 è una preghiera per essere guidati e liberati. "Signore, manda la Tua luce e la Tua verità. Mi conducano al Tuo santo monte"(verso 3). Il salmista qui sta chiedendo luce (rivelazione) e non solamente conoscenza della verità. Solo la luce di Dio sulla Sua verità ci mostrerà la via per stare alla Sua presenza.

Il Salmo 44 è una preghiera a Dio di operare subito come aveva fatto in passato. Il verso 22 - "Per causa Tua siamo ogni giorno messi a morte, considerati come pecore da macello" - si riferisce profeticamente alla via della croce nella quale dobbiamo camminare oggi ed è anche citato da Paolo in Romani 8:36, 37.

Il Salmo 45 è un altro salmo Messianico che parla del matrimonio dell'Agnello e descrive la sposa e lo Sposo. La sposa è descritta come gloriosa dentro di sé(verso 13) - interiormente. Ed è qui dove anche noi dovremmo essere gloriosi. Al verso 10, abbiamo una parola da Dio per tutte le spose riguardo al cosa fare dopo essersi sposate. "Dimentica il tuo popolo e la casa di tuo padre" - e rimanete unite a vostro marito! Questo mette in equilibrio quello che Dio dice ai mariti in Genesi 2:24. Allora il Re (il vostro Sposo) desidererà grandemente la vostra bellezza. Lui è il vostro Signore. Adorate Lui (verso 11).

Il Salmo 46 descrive Dio come rifugio del Suo popolo. È interessante leggere questo salmo inserendolo nel contesto di quello che Core ed i suoi compagni ribelli avevano vissuto. I figli di Core ora cantano che non temeranno nemmeno se la terra si aprisse ed inghiottisse i loro genitori, e le montagne fossero trascinate nelle profondità della terra. Rimarranno a riposo sapendo che Dio è sul trono governando tutto (verso 10).

Il Salmo 47 è una canzone di lode per la sovranità di Dio. Il verso 4 è un verso meraviglioso: "Dio sceglierà la mia eredità." Questo è quello che un vero discepolo dice: Dio sceglierà mia moglie al posto mio. Dio sceglierà il mio ministero al posto mio. Dio sceglierà il tipo di casa dove vivrò e in tutto il resto sarà Dio a scegliere. Io non sceglierò nulla.

Il Salmo 48 parla della gloria di Sion, che è un'illustrazione della chiesa. Un vero discepolo di Gesù non apprezzerà solamente il Signore ma anche il Suo Corpo, la chiesa, cioè il popolo del Signore, come vediamo al verso 1: "Grande è il Signore e degno di lode. Bello si erge e rallegra tutta la terra il Monte Sion." La chiesa è la più bella cosa sulla terra. "Questo è Dio, il nostro Dio in eterno e sarà la nostra guida fino alla morte"(verso 14).

Il Salmo 49 descrive la stoltezza del fidarsi delle ricchezze terrene. "Molte persone si fidano della loro ricchezza. Ma nessuno di loro può riscattare il proprio fratello o pagare a Dio il prezzo del suo riscatto. Ma Dio riscatterà l'anima mia"(versi 6, 7, 15).

Il Salmo 50 venne scritto da Asaf, uno dei capi del coro che Davide aveva stabilito per guidare il popolo di Dio nell'adorazione. Qui Asaf descrive Dio come il Giudice di tutti gli uomini - sia del giusto sia del peccatore. Dio chiama a Sé "coloro che hanno fatto un patto con Lui mediante il sacrificio" - del Calvario (verso 5). Dio dice, "Se avessi fame, non te lo direi, perché mio è il mondo, con tutto quello che contiene"(verso 12). Un vero servo di Dio dice la stessa cosa - non rende noti i suoi bisogni terreni a nessuno tranne che a Dio - che è il proprietario del mondo. L'apostolo Paolo è un grande esempio in questo campo. Al verso 15 il Signore ci dà una meravigliosa promessa: "Invocami nel giorno della sventura e Io ti salverò". Nei versi 19 e 20, Dio ci avverte contro il peccato del parlare male dei nostri fratelli. Siccome Dio è paziente con quelli che parlano male degli altri, queste persone possono immaginarsi che il loro peccato non è grave. "Io ho taciuto", dice Dio, "E tu hai pensato che Io fossi come te"(verso 21). Dio minaccia di fare a pezzi queste persone (verso 22). Infine al verso 23 si trova una bellissima promessa per coloro che anziché usare le loro lingue per parlare male degli altri, le usano per lodare il Signore: "Chiunque mi offre la lode Mi glorifica, e Mi concede una via per mostrargli la Mia liberazione" (traduzione letterale). Quando lodiamo il Signore, esprimiamo la nostra fede in Lui nel fatto che è un Dio sovrano, in totale controllo di tutto e tutti, e così Gli permettiamo di mostrarci la Sua liberazione. Abbiamo visto un esempio di questo con quello che fece il re Giosafat (2 Cronache 20).

Il Salmo 51 è una preghiera di un peccatore che si ravvede e chiede misericordia a Dio. Davide scrisse questo salmo dopo che si convinse dei suoi peccati - l'adulterio e l'omicidio. Davide non scrisse questo salmo immediatamente dopo aver commesso questi peccati. Lo scrisse dopo che il profeta Natan gli parlò, nove mesi dopo, quando Batsceba (o Betsabea) partorì il bambino. È incredibile che Davide ci abbia messo così tanto per convincersi di aver commesso questi gravi peccati. Comunque, questo è un bellissimo salmo sul ravvedimento e ci mostra perché Dio ripristinò Davide velocemente. La prima cosa da notare è che Davide non cercò nessuna giustificazione per il suo peccato, questo al contrario di Adamo (versi 3, 4). Davide proclamò la sua fede dicendo che se il Signore lo ripulisce dal suo peccato, sarà "più bianco della neve" (verso 7). Davide chiese al Signore di dargli un cuore nuovo così che non avrebbe più commesso questi peccati: "Crea in me un cuore puro."(verso 10). Supplicò Dio di non togliergli il Suo Spirito Santo (verso 11). Davide conosceva il valore dell'unzione e come il peccato poteva fargli perdere questa unzione. Il perdere questa unzione fu la cosa che Davide temeva di più. Un cuore abbattuto e umiliato è ciò che Dio valuta grandemente (verso 17). Davide realizzò che Dio desidera "che la verità risieda nell'intimo"(verso 6). Ma questo non era possibile sotto la Legge. Ma quello che la Legge non poteva fare, Dio lo ha fatto mandando il Suo Spirito Santo per abitare dentro di noi (Romani 8:3, 4; Giovanni 7:37-39).

Il Salmo 52 mette in contrasto la fine che toccherà all'empio con quella di un uomo di Dio.

Il Salmo 53 è quasi una ripetizione parola per parola del Salmo 14 , e tratta la malvagità dell'uomo.

Il Salmo 54 è una preghiera d'aiuto, di liberazione e di rivendicazione.

Il Salmo 55 è ancora una preghiera di protezione dal nemico. Questo nemico una volta era un amico intimo - come Giuda (versi 12-14). Leggiamo nel verso 17 di quando Davide pregava: "La sera, la mattina e a mezzogiorno Dio ascolterà la mia voce." Il giorno Giudaico cominciava al tramonto e finiva al tramonto del giorno dopo. Perciò "sera, mattina e pomeriggio" fanno riferimento all'inizio del giorno, mezza giornata e la fine. Davide era un uomo di preghiera. Il verso 22 è una delle più belle promesse dell'Antico Testamento: "Getta sul Signore il tuo affanno ed Egli ti sosterrà. Non permetterà mai che il giusto vacilli."

Il Salmo 56 è un altro salmo che ripone la fiducia in Dio per essere liberati dalla paura degli uomini che cercano di farci del male (versi 3, 11). Il verso 11: " In Dio ho fiducia e non temerò. Che potrà farmi l'uomo?" è ripetuto quasi esattamente nel Salmo 118:6 ed è citato in Ebrei 13:6 .

Il Salmo 57 è un'altra preghiera che confida nell'aiuto di Dio per essere liberati dal nemico. Il salmista dice che sarebbe rimasto "all'ombra delle ali del Signore" perché solo così era protetto dalle calamità che lo circondavano (verso 1). "Innalzati o Dio, al di sopra dei cieli," questa frase è ripetuta al verso 5 e all'11.

Il Salmo 58 parla della punizione dell'empio. Il verso 3 ci dice che gli esseri umani cominciano a dire bugie fin da quando sono nati. Questo è il primo peccato che tutti noi abbiamo commesso. Un bambino comincia a dire bugie anche prima di poter parlare. Per esempio piange fingendo di provare dolore, quando in realtà vuole essere soltanto preso in braccio. Dobbiamo combattere ardentemente contro questa abitudine se vogliamo liberarcene prima di lasciare la terra.

Il Salmo 59 è una preghiera che confida nell'aiuto di Dio contro il nemico.

Il Salmo 60 si lamenta del fatto che Dio non sta sostenendo il Suo popolo e gli chiede aiuto per vincere il nemico. "Tu hai dato a quelli che ti temono una bandiera perché si alzino in favore della verità" (verso 4). Dio ci ha dato il nome di Gesù come bandiera. Non ci vergogniamo di mostrarlo ovunque andiamo.

Il Salmo 61 è una confessione della fede di Davide sul fatto che Dio lo avrebbe protetto e gli avrebbe prolungato la vita. La sua preghiera era "Conducimi alla rocca che è troppo alta per me" (verso 2). Questa Roccia è Cristo.

Il Salmo 62 esprime, come in altri Salmi, la confidenza in Dio come rifugio affidabile. "Anima mia, attendi in silenzio per Dio solo, poiché da Lui proviene la mia speranza" (verso 5). Molti sono delusi perché si aspettano qualcosa dagli uomini. Ma quelli che confidano in Dio non saranno mai delusi.

Il Salmo 63 esprime la totale soddisfazione che Davide provava in Dio, anche se in quel momento viveva nel deserto. Davide disse, "La Tua bontà vale più della vita" (verso 3).

Il Salmo 64 esprime ancora la confidenza che Davide aveva sul fatto che Dio avrebbe distrutto i suoi nemici.

Il Salmo 65 loda Dio per la Sua bontà. Il verso 1 (KJV Trad. Ita.) dice, "Signore, le lodi ti stanno aspettando in Sion (la chiesa)." Le nostre chiese dovrebbero essere dei posti dove le lodi sono sempre in attesa di Dio. Quando Dio viene in mezzo a noi deve trovare delle lodi che lo stanno aspettando. Dio avvicina a Sé quelli che lo lodano. Il verso 4 dice, "Beato chi sceglierai e accoglierai vicino a Te." Il salmo va avanti narrando della bontà di Dio nei confronti della terra.

Il Salmo 66 è un salmo dove il salmista loda Dio per averlo condotto sotto le Sue benedizioni. Ma questo avvenne attraverso molte difficoltà. Dal verso 10 al 12, leggiamo che Dio fece passare il salmista attraverso malattie, fuoco, acqua e oppressione da parte degli uomini prima di poterlo condurre in un posto di prosperità spirituale. La parola Ebraica usata qui e tradotta con "luogo di refrigerio", è usata solamente in un altro posto nella Scrittura - nel Salmo 23:6 dove invece è tradotta "Certo, beni e bontà mi accompagneranno". Perciò la via per avere delle vite traboccanti di benedizioni è attraverso prove e sofferenze. Il verso 18 è un altro verso importante: "Se tramassi il male nel mio cuore, il Signore non mi ascolterebbe." La preghiera è come avere una telefonata con Dio. Ma se abbiamo dei peccati che non abbiamo confessato nei nostri cuori, allora Dio non risponderà al telefono per ascoltare la nostra preghiera.

Il Salmo 67 esorta tutte le persone della terra a lodare Dio. Questo è un salmo che ha lo scopo di evangelizzare, infatti il salmista desidera che le vie di Dio e la Sua salvezza siano conosciute in tutto il mondo (verso 2).

Il Salmo 68 è una lunga canzone di lode a Dio per le Sue meraviglie. Il verso 6 è una promessa per i celibi e le nubili: "Dio dà una famiglia a quelli che sono soli." Il verso 11 riguarda l'evangelismo: "Il Signore dà quest'ordine: le messaggere di vittoria appaiono in grande schiera." Dio si aspetta che le donne predichino il vangelo!! Il verso 18 "Tu sei salito in alto, portando prigionieri, hai ricevuto doni dagli uomini" è citato in Efesini 4:8 ed è un riferimento profetico all'ascensione di Gesù e dei doni spirituali che dal cielo dà alla chiesa.

Il Salmo 69 è il pianto d'angoscia di Davide, che chiede a Dio l'aiuto contro coloro che lo stavano perseguitando. Un po' di versi in questo salmo sono delle profezie che riguardano il Messia: "Ho dovuto consegnare ciò che non avevo rubato" (verso 4) si riferisce a Gesù che ha pagato per i nostri peccati sulla croce. "L'oltraggio mi ha spezzato il cuore" (verso 20) fa riferimento al fatto che Gesù morì perché gli si spezzò fisicamente il cuore. Quando Gesù venne trafitto dalla lancia, dal suo costato uscirono acqua e sangue. I dottori hanno detto che questo può succedere solo se il cuore si rompe. Il verso 29 è una profezia della risurrezione e dell'ascensione.

Il Salmo 70 è un altro grido d'aiuto contro il nemico.

Il Samo 71 è una preghiera per essere liberato, scritto dal salmista ormai in tarda età. Anche se anziano continuava a lodare il Signore (verso 8) e desiderava proclamare la potenza di Dio alla nuova generazione (versi 17, 18). E al verso 20 proclamò la sua fede nella risurrezione: "Tu ci darai di nuovo la vita e ci farai risalire dagli abissi della terra."

Il Salmo 72 è un salmo che Davide scrisse per suo figlio Salomone, lo si comprende dal primo verso. Al suo interno descrive come un re dovrebbe essere e cosa dovrebbe fare. Sfortunatamente Salomone non diventò un re com'è descritto qui. Questo è un avvertimento per noi. Perché anche per noi è possibile studiare queste cose meravigliose nei salmi e poi finire senza praticarne nessuna!

Il Terzo Libro - Il Tempio ed il Trono di Dio

I Salmi dal 73 all'83 furono scritti da Asaf, uno dei cantanti di Davide (che scrisse anche il Salmo 50).

Il Salmo 73 tratta una domanda che molte persone si sono chieste durante i secoli: "Perché l'empio prospera ed il giusto soffre?" Asaf disse onestamente che questo lo portò quasi a dubitare di Dio, perché vide la prosperità degli empi (versi 2, 3). Questo lo portò a chiedersi se ne valesse la pena vivere una vita santa. Ma Asaf non condivise mai questi pensieri con gli altri, così da non essergli d'inciampo. Asaf trovò la sua risposta quando entrò alla presenza di Dio e vide che gli empi stanno su di un terreno scivoloso e presto saranno all'inferno. Il verso 25 è forse il verso di tutta la Bibbia che descrive in modo più raffinato che cosa è la vera consacrazione: "Chi ho io in cielo fuori di Te? E sulla terra non desidero che Te." Se possiamo dire questo in tutta sincerità e per tutta la durata della nostra vita terrena, saremo degli adoratori e degli utili servi di Dio. Il verso 26: "Il mio cuore può venir meno, ma Dio è la forza del mio cuore " è un buon verso per tutti coloro che hanno problemi di cuore!

Il Salmo 74 è un pianto scaturito dalla preoccupazione per la condizione disastrosa nella quale si trova il popolo di Dio. Questo si può applicare alla chiesa: "Signore, i Tuoi nemici hanno rovinato le cose nella Tua chiesa e ruggiscono al suo interno. Hanno reso la Tua chiesa impura" (verso 3, 4, 7). Qui ci sono menzionati due segni per vedere che Dio non è nel mezzo del Suo popolo:

1. Non compie nessun miracolo per loro.

2.Non gli manda dei profeti (verso 9) .

Dio è un Dio che risponde alle preghiere in modi miracolosi. Ed è anche Colui che ci manda dei profeti per correggerci. Se Dio non risponde alle preghiere in una chiesa o non gli manda dei profeti, questo indicherebbe che Dio ha rinunciato a quella chiesa. In una chiesa piena di Spirito possiamo aspettarci di trovare entrambi, sia i miracoli sia i profeti.

Il Salmo 75 tratta il tema che Dio umilia i superbi ed esalta gli umili. Non dobbiamo aspettarci di essere promossi dagli uomini (verso 6). Solo Dio può promuoverci (verso 7). Non vi immaginate che qualche uomo possa darvi un ministero nella chiesa. Questo può farlo solo Dio.

Il Salmo 76 descrive la potente sovranità di Dio che può utilizzare le azioni scaturite dalla rabbia degli uomini per adempiere al Suo piano, ottenendo come risultato le Sue lodi (verso 10).

Il Salmo 77 è un ricordo di quello che Dio fece "in passato". Quando Asaf si trovava in dei problemi, trovava forza nel pensare a quello che Dio aveva fatto per lui (verso 5). Il verso 13 (KJV Trad. Ita.) dice, "O Dio, la Tua via è dentro al santuario." Per scoprire le vie di Dio dobbiamo entrare dentro al santuario - il luogo santissimo . Non possiamo trovarle nel "cortile". Molti credenti conoscono solo il perdono dei loro peccati. Se state assieme a questi credenti, che non hanno fame di Dio, non conoscerete le vie di Dio, perché la Sua via è dentro al santuario. Perciò ricercate la comunione con "Coloro che invocano il Signore con un cuore puro" (2 Timoteo 2:22).

Il Salmo 78 è un salmo storico, che ricorda il modo in cui Dio guidò gli Israeliti fin dalla loro liberazione dall'Egitto. Ma il popolo ignorò Dio e lo ricercò soltanto quando Dio li puniva (verso 34). Essi però lo adulavano e gli mentivano (verso 36). Ma Dio con compassione li perdonò ripetutamente (verso 38). Diede al popolo un pastore, Davide, che li accudiva e guidava (versi 70, 72). Questo salmo ci ricorda di guardare indietro alle cose meravigliose che Dio ha fatto per noi e alle guide spirituali che ci ha dato; così gli saremo sempre grati.

Il Salmo 79 è una preghiera scaturita dalla preoccupazione per il fatto che Gerusalemme (la chiesa) era in rovina. Questa è una buona preghiera per noi da pregare quando siamo preoccupati per la purezza della chiesa.

Il Salmo 80 è una preghiera che chiede a Dio di salvare il Suo popolo dai loro problemi. Il verso 17 è un verso Messianico: "Sia la Tua mano sull'Uomo della Tua destra, sul Figlio dell'uomo che hai reso forte per te."

Il Salmo 81 proclama la bontà di Dio e le disobbedienze d'Israele. Nel verso 10 c'è una promessa deliziosa: "Apri la tua bocca, e io la riempirò." Molto spesso non riceviamo perché non chiediamo. Nei versi 13 e 14 il Signore disse sospirando, "Oh se il Mio popolo volesse ascoltarmi! Subito umilierei i loro nemici." Dio avrebbe risolto i nostri problemi e ci avrebbe liberato già da molto tempo, se solo lo avessimo ascoltato e ci fossimo fidati di Lui!

Il Salmo 82 è un salmo che rimprovera i giudici ingiusti d'Israele e sprona Dio a scendere e giudicare la terra.

Il Salmo 83 chiede a Dio di giudicare i nemici che cercano di distruggere Israele, dicendo, "Venite, distruggiamoli come nazione" (verso 4). Attraverso i secoli molte nazioni hanno provato a distruggere Israele. Ma nessuna di loro ha mai avuto successo. Le persone hanno anche provato a distruggere la chiesa. Ed anche loro non hanno mai avuto successo. La chiesa continua a sopravvivere così che tutti gli uomini possano conoscere che Gesù Cristo è il Signore sopra tutta la terra (verso 18).

Il Salmo 84 esprime il desiderio di adorare Dio nel Suo tempio. Come la rondine trova un posto per fare il nido - sull'altare di Dio (verso 3) - così anche quelli che vivono nel luogo santissimo sono benedetti e sempre loderanno Dio (verso 4). Quando passano attraverso la valle di Baca (del pianto), diventeranno una sorgente di benedizione (verso 6) e aumenteranno la loro forza (verso 7). Il verso 10 prende senso quando realizziamo che questo salmo fu scritto dai figli di Core: " un giorno nei tuoi cortili (assieme a Mosè) vale di più che mille altrove. Io preferirei stare sulla soglia della casa del mio Dio (con Mosè) che abitare nelle tende degli empi (con nostro padre Core)." I figli di Core erano grati per essere stati liberati dalle tende dell'empietà. "Dio non rifiuterà di fare del bene a quelli che camminano rettamente" (verso 11). Se camminiamo rettamente otterremo il meglio che Dio ha in serbo per noi.

Il Salmo 85 è una preghiera che chiede a Dio di visitare il Suo popolo. "Non tornerai a darci la vita, perché il Tuo popolo possa gioire in Te?" (verso 6). Ci sono molti mormorii e lamentele tra il popolo di Dio. Quello di cui c'è disperatamente bisogno è un risveglio che porti gioia e lodi. "Io ascolterò quel che il Signore sta dicendo. Il Signore parlerà di 'pace' ai Suoi fedeli" (verso 8). Che cosa sta dicendo il Signore? Che "la misericordia e la verità si sono incontrate" e che "la giustizia e la pace si sono baciate" (verso 10). Le richieste della verità di Dio (la legge) e la Sua misericordia si sono incontrate sul Calvario. La pace si stabilì tra Dio e gli uomini secondo giustizia - sul Calvario.

Il Salmo 86 è un'altra preghiera d'aiuto e per essere guidati. "O Signore, insegnami la Tua via, e io camminerò nella Tua verità. Unisci il mio cuore al timore del Tuo nome" (verso 11). La preghiera di Davide è che il suo cuore (che è spinto in diverse direzioni) sia unito per temere Dio.

Il Salmo 87 tratta il privilegio di essere cittadino di Sion (la chiesa). "E si dirà in Sion, 'Questi e quello sono nati in essa'" (verso 5). "Tutte le fonti della mia gioia sono in Te" (verso 7). Questo parla della grande gioia che un figlio di Dio trova nell'essere parte della chiesa.

Il Salmo 88 è una supplica per essere liberati dalla morte. Questo forse è il salmo più deprimente di tutti. Il salmista (probabilmente Eman l'Ezraita) si lamenta del fatto che fu afflitto fin dalla gioventù (verso 15) e che Dio lo aveva rigettato. Il salmista temeva di morire ed era pieno di tristezza al solo pensiero. Sembra un po' di sentire Giobbe. Al contrario di altri salmi che trattano la sofferenza e che finiscono con una parola di speranza, questo finisce in disperazione.

Il Salmo 89 è un salmo che tratta la fedeltà di Dio per quanto riguarda il suo patto con Davide, e chiede a Dio di adempiere le Sue promesse. Il tono di questo salmo è l'esatto opposto di quello precedente. Questo salmo venne scritto da un altro Ezraita - Etan. Ma era all'estremo opposto rispetto a suo fratello, Eman, che scrisse il Salmo 88. Il verso 7 dice, " Dio deve essere molto temuto nell'assemblea dei santi (la chiesa)." I versi dal 27 al 29 fanno riferimento a Gesù: "Io costituirò il mio primogenito più eccelso dei re della terra."

Il Quarto Libro - Israele e le Altre Nazioni

Il Salmo 90 tratta della eternità di Dio e della temporaneità della natura dell'uomo. È l'unico salmo scritto da Mosè. Qui leggiamo che per Dio "mille anni sono come un giorno" (verso 4). Al verso 10 , Mosè fa riferimento agli uomini attorno a lui che stanno morendo all'età di 70 o 80 anni. Questo fu perché la maggior parte dei 600,000 uomini quando lasciarono l'Egitto avevano tra i 20 e i 60 anni. Ma solo pochi di loro, come Mosè, vissero fino a 120 anni. La maggior parte del popolo morì prima di arrivare agli 80 anni, perché Dio aveva determinato che tutta quella generazione sarebbe morta nel deserto. Perciò nel verso 12, Mosè pregò, "Insegnaci dunque a contar bene i nostri giorni, così che li spendiamo per acquistarci un cuore saggio" - una preghiera molto buona da pregare per tutti noi. Il verso 17 è un'altra buona preghiera per tutti noi da pregare: "Che la bellezza del Signore sia sopra di noi."

Il Salmo 91proclama la benedizione e la sicurezza di colui che vive "al riparo dell'Altissimo". Per noi questo posto è la ferita di Gesù. Il vivere "all'ombra dell'Onnipotente" implica che Dio stia procedendo davanti a noi, perciò noi camminiamo alla Sua ombra (verso 1). Il posto più sicuro in tutto il mondo è l'essere al centro della perfetta volontà di Dio. Il Signore ci promette di liberarci da entrambi i nostri nemici - Satana (colui che ci vuole intrappolare) e il peccato (la peste micidiale) (verso 3). Ci salverà dai peccati più ovvi (quelli in pieno mezzogiorno) e dal quelli più subdoli e ingannevoli (quelli che vagano nelle tenebre) (versi 5, 6). Anche se 11,000 Cristiani che ci circondano non credono in una vita vittoriosa, il Signore ci salverà dal cadere nel peccato (verso 7). Potremo affrontare molte afflizioni, ma in tutte loro, nessun male ci cadrà addosso (verso 10). Dio ha comandato agli angeli di proteggerci fintanto che camminiamo nella Sua volontà. Satana (il leone e il serpente) verrà sempre schiacciato sotto i nostri piedi (verso 13). Dio risponderà alle nostre preghiere, ci porrà in alto, al sicuro e vittoriosi sui nostri nemici e ci darà lunghezza di vita così che non moriremo finché non avremo compiuto il compito che ci ha dato da svolgere (versi 15, 16).

Il Salmo 92 è una lode al Signore per la Sua bontà nei confronti del salmista. "Porteranno ancora frutto nella vecchiaia; saranno pieni di vigore e verdeggianti" (verso 14). Questo vuol dire che saranno pieni dell'unzione dello Spirito Santo anche nella loro vecchiaia.

Il Salmo 93 parla della potenza e della maestà del Signore. "La santità s'addice alla Tua casa, o Signore". (verso 5).

Il Salmo 94 parla di Dio che punisce il Suo popolo ma distrugge gli empi. "Beato l'uomo che tu correggi, o Signore" (verso 12).

Il Salmo 95 ci invita ad adorare il Signore e ci avverte contro l'indurire i nostri cuori. Il verso 7 ed il verso 8 - "Se oggi ascoltate la Sua voce, non indurite i vostri cuori" - sono citati in Ebrei 3:7, 8. La lettera agli Ebrei va avanti dicendo che abbiamo bisogno di essere esortati ed incoraggiati ogni giorno se vogliamo evitare di essere induriti (Ebrei 3:13).

Il Salmo 96 è un altro invito ad adorare il Signore che arriverà presto. "Il Signore viene a giudicare la terra. Egli giudicherà il mondo con giustizia, e i popoli con verità" (verso 13).

Il Salmo 97 descrive la potenza di Dio. Il verso 10 dice, "Voi che amate il Signore, odiate il male." Non possiamo dire di amare il Signore se non odiamo il male. C'è molta differenza tra evitare o odiare il male. Il modo per vincere contro il peccato è odiarlo. L'odio è uguale all'omicidio. Quando odiamo il peccato lo uccideremo.

Il Salmo 98 ci invita a cantare le lodi al Signore.

Il Salmo 99 è un'altra chiamata a lodare il Signore.

Il Salmo 100 è ancora un altro invito a lodare il Signore e a servirlo. Dobbiamo "Servire il Signore con gioia" (verso 2). Ho conosciuto persone che dicono che stanno seguendo il Signore, ma la maggior parte del tempo la passano lamentandosi di questo e di quell'altro. Dio non vuole che lo si serva senza gioia.

Il Salmo 101 è dove Davide parla del modo irreprensibile nel quale ha cercato di condurre la sua vita. "Avrò cura di camminare nell'integrità. Camminerò con cuore integro dentro la mia casa" (verso 2). Tutti noi dovremmo essere in grado di poter dire questo. Prima di tutto è nella nostra casa che dobbiamo camminare irreprensibilmente. Essere irreprensibili non vuol dire non fallire mai. Vuol dire che quando falliamo, chiediamo scusa e mettiamo la faccenda a posto. Dobbiamo essere irreprensibili anche nell'ambito finanziario.

Il Salmo 102 è una preghiera di un uomo sofferente che chiede aiuto. Ma conclude esprimendo la fede sul fatto che Dio risponderà e che anche i suoi figli e i suoi nipoti seguiranno il Signore (verso 28).

Il Salmo 103 parla delle numerose benedizioni che Davide aveva ricevuto dal Signore - tutti i suoi peccati perdonati, tutte le sue malattie guarite, la salvezza dalla fossa (dell'inferno), e le benedizioni materiali ("sazia di beni"). Davide aveva ricevuto tutto quello che poteva ricevere sotto l'antico patto. Se tutto quello che predichiamo è che Gesù può perdonarci, guarirci, benedirci materialmente, salvarci dall'inferno, allora stiamo predicando quello che Davide predicò 1000 anni prima di Cristo. Che cos'è allora il vangelo del nuovo patto? È questo: Gesù può darti vittoria sul peccato (Romani 6:14). Puoi farti partecipare alla natura di Dio (2 Pietro 1:3, 4). Può permetterti di avere il diavolo sotto i tuoi piedi (Romani 16:20). Può permetterti di costruire la chiesa come il corpo di Cristo (Efesini 4).

Il Salmo 104 descrive il meraviglioso lavoro di Dio nella creazione. "Dio fa dei suoi servi fiamme di fuoco" (verso 4). Tutti i servi del Signore devono essere ardenti per il Signore. Quando Mosè vide il cespuglio ardente si fermò ad ascoltare. Quando siamo così, cioè battezzati nello Spirito Santo e fuoco, le persone si fermeranno ad ascoltarci.

Il Salmo 105 descrive le cose meravigliose che Dio aveva fatto per Israele. Il verso 15 dice, "Non toccate i Miei unti e non fate alcun male ai Miei profeti." Dio difende i Suoi profeti che ha unto e ci avverte di non parlare male contro di loro. È scritto riguardo a Giuseppe: "Fu venduto come schiavo fino al giorno prestabilito. La parola del Signore lo testò e del ferro entrò nella sua anima" (versi 17, 18, 19). Dio permise che Giuseppe fosse messo in prigione, così che potesse diventare forte come ferro - così che "il ferro entrò nella sua anima". Ci fu un tempo già prestabilito nel quale Giuseppe sarebbe stato rilasciato. Dio è sempre in orario. Il verso 39 ci dice perché Dio diede agli Israeliti una colonna di nuvola e fuoco. La nuvola fu per coprirli dal caldo del sole, e il fuoco era per far luce di notte.

Il Salmo 106 continua con la storia della bontà di Dio nei confronti d'Israele. Nei versi 11, 12 leggiamo, "Quando le acque ricoprirono i loro nemici allora credettero alle Sue parole e cantarono le Sue lodi." Ci sono due cose che possiamo vedere qui. Primo, che l'evidenza della fede è la lode. Dall'abbondanza del cuore la bocca parla. La bocca è la valvola di sfogo del cuore. Se abbiamo fede nei nostri cuori, sfogherà in lodi. Quando gli apostoli furono riempiti con lo Spirito Santo, cominciarono a lodare Dio (Atti 2). Se non lodiamo Dio, prova che non abbiamo fede. Secondo, sotto l'antico patto, vivevano per visione e non per fede. Potevano lodare Dio solamente quando vedevano i loro nemici annegati. Oggi possiamo lodare Dio anche prima che i nostri nemici vegano sconfitti. Questo è il camminare per fede e non per visione.

Il Quinto Libro - Lode ed Adorazione

Il Salmo 107 descrive i molti modi diversi in cui il Signore libera il suo popolo dalle situazioni difficili. Coloro che stavano girovagando nel deserto furono condotti ad una città (versi 4-7). Coloro che sedevano nelle tenebre li fece uscire alla luce (versi 10, 14). Coloro che erano malati furono guariti. "Mandò la Sua parola e li guarì" (verso 20). Quelli che erano stati colti dalla tempesta furono salvati (versi 25-29). Perciò vien detto al verso 2 , "Così dicono i riscattati dal Signore." Non dobbiamo starcene in silenzio quando il Signore ha fatto qualcosa per noi, specialmente se ci ha riscattato dalla mano del nemico. Dobbiamo testimoniarlo per la gloria di Dio.

Il Salmo 108 esprime la confidenza che Dio guiderà il salmista alla vittoria. Dice, "Il mio cuore è ben saldo, o Dio, io canterò e salmeggerò le Tue lodi. Io voglio risvegliare l'alba" (versi 1, 2). Era determinato ad alzarsi ogni giorno prima dell'alba così che per prima cosa potesse lodare il Signore - una buona abitudine che tutti noi possiamo seguire.

Il Salmo 109 vede Davide chiedere a Dio di sfogare la Sua vendetta contro i nemici. Il verso 8 è citato da Pietro in Atti 1, riferendosi a Giuda Iscariota: "Un altro prenda il suo posto". Giuda fu chiamato da Dio, ma ascoltò Satana che stava alla sua destra (verso 6). Anziché avere Dio alla sua destra, Giuda scelse Satana. È molto probabile che il ministero che Dio aveva pianificato per Giuda poi fu dato all'apostolo Paolo. Se siamo infedeli, un altro può prendere il nostro ministero.

Il Salmo 110 è un salmo Messianico che si riferisce a Gesù come Re e Sacerdote secondo l'ordine di Melchisedec (verso 4). Questo salmo è citato in Ebrei 7.

Il Salmo 111 è un altro salmo che loda Dio per la Sua bontà. I salmi precedenti di solito erano grida di aiuto. Ma più ci avviciniamo alla fine dei Salmi, più troviamo che ci sono molti più salmi di lode. Ed è così che dovrebbe essere anche nelle nostre vite. La nostra vita Cristiana di solito comincia con grida di aiuto. Più cresciamo, più le nostre vite dovrebbero essere sempre più piene di lode. Il verso 10 : "Il timore del Signore è il principio della sapienza", si trova qui prima dei Proverbi. Non sappiamo chi ha scritto questo salmo. Ma se venne scritto da Davide, allora fu lui il primo a dire queste parole, e dopo di lui suo figlio Salomone le riprese scrivendo i Proverbi.

Il Salmo 112 è un salmo bellissimo e uno dei miei preferiti. Descrive la beatitudine di colui che teme il Signore. I figli di un tale uomo saranno benedetti e prospereranno. Riceverà luce da Dio quando è nelle tenebre. È un uomo giusto, compassionevole e presta a coloro che sono nel bisogno. Non sarà spaventato da delle cattive notizie perché il suo cuore è saldamente piantato nella fiducia nel Signore. Dio lo onorerà e gli empi lo invidieranno. "La costante cura che Dio ha di lui lascerà una profonda impressione su quelli che lo vedranno" ( verso 6 - Living Trad. Ita.). È così che dovrebbero essere le nostre vite. Le persone attorno a noi dovrebbero essere profondamente impressionate quando vedono il modo in cui Dio ci ha benedetti.

Il Salmo 113 loda il Signore che esalta i poveri e i bisognosi. Dio è così grande nella sua umiltà che persino si abbassa a guardare quello che succede nel cielo e sulla terra (versi 5, 6).

Il Salmo 114 parla d'Israele che uscì dall'Egitto ed entrò in Canaan.

Il Salmo 115 mette in contrasto Dio con gli idoli. "Non a noi, o Signore, non a noi, ma al Tuo nome dà la gloria" (verso 1). "I morti non lodano il Signore" (verso 17). Perciò dovremmo lodare il Signore fin tanto che siamo vivi.

Il Salmo 116 è un ringraziamento dal salmista al Signore per averlo salvato dalla morte. "Che potrò ricambiare al Signore per tutti i benefici che mi ha fatti?" (verso 12). Questa è una buona domanda che dovremmo domandarci sempre.

Il Salmo 117 è il più corto capitolo della Bibbia - due versi di lode.

Il Salmo 118 è un salmo di ringraziamento per l'essere stati liberati. "È meglio rifugiarsi nel Nome del Signore che confidare nell'uomo" (verso 8). Tre volte ci viene detto che nel nome di Gesù possiamo vincere Satana e i suoi demoni (versi 10, 11, 12). "La pietra che i costruttori avevano disprezzata è divenuta la pietra angolare" (verso 22). I Farisei rigettarono Gesù. Ma oggi Gesù è la pietra angolare della chiesa. Le persone possono anche rigettarci. Ma Dio ci esalterà. "O Signore, dacci la salvezza (Osanna)" (verso 25) gridavano mentre agitavano le palme quando Gesù entrò a Gerusalemme pochi giorni prima della Sua crocifissione.

Il Salmo 119: Descrive la benedizione della Legge di Dio. È il più lungo capitolo della Bibbia e ognuno dei suoi 176 versi si riferisce in qualche modo alla Parola di Dio. È un salmo in ordine alfabetico. I primi otto versi del salmo cominciano con la prima lettera dell'alfabeto Ebraico - 'Alef'. Gli otto versi successivi cominciano con la seconda lettera - 'Bet'. E così via per tutte le 22 lettere dell'alfabeto. Il verso 9 dice che un giovane uomo può mantenersi puro obbedendo alla Parola di Dio. Il verso 11 che possiamo evitare il peccato tenendo la Parola di Dio nel nostro cuore. Il verso 18 è una preghiera: "Apri i miei occhi, e contemplerò le meraviglie della Tua Legge." Il verso 67 dice che fu attraverso molte afflizioni che il salmista imparò ad obbedire a Dio. "La Tua parola è una lampada al mio piede e una luce sul mio sentiero" (verso 105). "La rivelazione delle Tue Parole illumina" (verso 130). Il verso 133 anticipa la promessa del nuovo patto in Romani 6:14 e dice, "Signore, non lasciare che nessun peccato mi domini." "Grande pace hanno quelli che amano la Tua legge" (verso 165). Infine, verso 176 : "Io mi sono smarrito, Signore. Cerca il tuo servo."

I Salmi dal 120 al 134 sono un gruppo di 15 salmi chiamato "Canti dei pellegrinaggi". Potrebbero essere chiamati in questo modo perché venivano cantati dagli Israeliti quando si recavano a Gerusalemme per le loro festività. Oppure venivano cantati in crescendo.

Il Salmo 120 è un grido di protezione dai falsi accusatori. Possiamo applicare i versi dal 2 al 4 nell'avere un'attitudine radicale per controllare la nostra lingua: "Liberami, o Signore, dalle labbra bugiarde e dalla lingua ingannatrice. Che cosa ti devo fare, o lingua ingannatrice? Ti sparo con frecce appuntite e ti do fuoco" (versi 2-4).

Il Salmo 121 celebra il Signore come nostro Guardiano. "Da dove mi verrà l'aiuto? Mi verrà dagli Egiziani che stanno oltre le montagne del sud o dagli Assiri che abitano oltre le montagne del nord? No. Il mio aiuto viene dal Signore che ha fatto il cielo e la terra. Lui non dorme mai. Mi proteggerà. Né di giorno né di notte potrò essere abbattuto" (versi 1-6).

Il Salmo 122 è una preghiera per la pace di Gerusalemme (la chiesa). "Mi sono rallegrato quando mi hanno detto, 'Andiamo all'incontro in chiesa. La mia casa è nella chiesa, nel mezzo del popolo di Dio.'" Un vero discepolo di Gesù darà valore alla comunione con il popolo di Dio.

Il Salmo 123 è un'altra preghiera che chiede la protezione dai superbi. "Signore, i miei occhi guardano a Te esattamente come gli occhi dei servi guardano al loro padrone" (verso 2). Siamo chiamati ad aspettare il Signore in questo modo e non ad andare in giro facendo "qualcosa per il Signore", basandoci sulle nostre idee.

Il Salmo 124 loda il Signore per aver salvato il Suo popolo dai Suoi nemici.

Il Salmo 125 parla della solida sicurezza nella quale vive il popolo di Dio. "Quelli che confidano nel Signore sono come una montagna che non può vacillare. Il Signore circonda il Suo popolo" (versi 1, 2).

Il Salmo 126 celebra il ritorno dall'esilio di Babilonia. Il popolo aveva seminato nelle lacrime a Babilonia ed ora stava raccogliendo con gioia a Gerusalemme. Anche oggi per costruire la chiesa abbiamo bisogno di seminare nelle lacrime.

Il Salmo 127 è un salmo che riguarda il costruire la casa. Incredibilmente, questo salmo fu scritto da Salomone, che aveva 700 mogli e 300 concubine e che non costruì la sua casa (1 Re 11:3)!! Questo ci mostra quanto è facile predicare con potenza dei sermoni molto accurati, ma non praticare quello che uno sta predicando. Il salmo dice, "Se il Signore non costruisce la casa, invano si affaticano i costruttori. I figli sono un dono che viene dal Signore" (versi 1, 3). E continua dicendo che i nostri figli devono crescere in modo tale che le bocche dei nostri nemici saranno chiuse quando vedranno il modo in cui li abbiamo fatti crescere. Ma l'uomo che ha scritto questo salmo oggi è all'inferno!

Il Salmo 128 è un altro salmo che tratta la vita familiare benedetta di un uomo che teme il Signore!

Il Salmo 129 è un altro salmo Messianico. Il salmista prega che tutti quelli che odiano Sion (la chiesa) vengano svergognati.

Il Salmo 130 esprime la brama per il Signore. "Presso il Signore è il perdono, affinché Sia temuto" (verso 4). Dio ci perdona così che noi lo temiamo e non pecchiamo ancora.

Il Salmo 131 esprime una fiducia nel Signore semplice come quella di un bambino. Il verso 1 è un buon esempio per noi da seguire - cioè di non coinvolgerci in faccende nelle quali non abbiamo esperienza e che sono al di fuori delle nostre capacità di comprensione. Ci sono molte cose che sono al di fuori dei nostri confini che è meglio lasciarle nelle mani di Dio.

Il Salmo 132 parla della grande passione che Davide aveva per costruire una casa per Dio (versi 4, 5). Ma a Davide non gli fu dato questo privilegio. Anche noi dobbiamo avere una passione simile nel costruire la chiesa.

Il Salmo 133 ha come soggetto l'unione fraterna. "Quanto è piacevole che i fratelli vivano insieme nell'unità" (verso 1). L'essere uniti è un requisito fondamentale per costruire Sion (la chiesa), perché l'unzione e la benedizione di Dio scorre a pieno solo quando c'è una tale unità (versi 2, 3). Lo Spirito Santo scese sopra il primo gruppo di 120 uomini e donne perché erano "concordi" (Atti 1:14).

Il Salmo 134 è l'ultimo salmo dei pellegrinaggi e invita le persone a lodare il Signore.

Il Salmo 135 mette in contrasto la grandezza del Signore con l'impotenza degli idoli. "Chi costruisce un idolo diventerà come quell'idolo" (verso 18). Diventiamo come il Dio che adoriamo. Se il Dio che adoriamo è "un poliziotto" che cerca sempre di prendere in fallo le persone mentre fanno qualcosa di sbagliato, allora diventeremo anche noi dei poliziotti nei confronti degli altri. Ma se adoriamo un Padre Celeste amorevole, misericordioso e compassionevole, allora nei confronti degli altri saremo come Lui.

Il Salmo 136 è un salmo che ringrazia il Signore per essere stato amorevole e buono con Israele per molti anni.

Il Salmo 137 è un salmo che tratta l'esperienza degli Israeliti di quando furono in esilio a Babilonia. In esilio impararono a dare valore a Gerusalemme più di ogni altra cosa. Anche noi abbiamo bisogno di dare valore alla chiesa più di ogni altra cosa sulla terra. L'odio espresso per Babilonia nei versi dal 7 al 9 dovrebbe essere l'odio nostro nei confronti del sistema religioso nel Cristianesimo costruito dalle tradizioni degli uomini che disonorano Dio - un odio, non per le persone che stanno nel sistema , ma per il sistema stesso.

Il Salmo 138 è una preghiera di ringraziamento e fede nel Signore. "Tu hai reso grande la Tua parola tanto quanto è grande il Tuo nome" (verso 2). La Parola di Dio è innalzata tanto quanto il Suo Nome. Il disonorare la Sua Parola disobbedendole, è tanto grave quanto disonorare il Nome di Gesù! Davide aveva fede che "il Signore compirà in mio favore l'opera sua"(verso 8) .

Il Salmo 139 descrive il fatto che Dio è ovunque e conosce tutto. Siamo alla presenza di Dio ovunque andiamo (versi 7-12). Questo è quello che rende sicure le nostre vite. La Sua prescienza ha anche pianificato ogni giorno della nostra vita terrena, fin dal giorno in cui siamo nati, e lo ha scritto in un libro (verso 16). Dio ci mostrerà questo piano che ha per noi una pagina alla volta. Se viviamo seguendo questo piano, non avremo nessun rimpianto quando arriveremo alla fine delle nostre vite terrene. Il verso 24 (Living Trad. Ita.) è una buona preghiera che dovremmo pregare frequentemente: "Signore, mostrami se trovi qualcosa in me che Ti rende triste."

Il Salmo 140 è un'altra preghiera che chiede protezione dagli uomini malvagi. Solo il giusto abiterà alla presenza di Dio (verso 13).

Il Salmo 141 è un grido d'aiuto dove il salmista chiede al Signore di essere santo nel parlare e nel cuore, ed anche un salmo che chiede protezione. "Signore, poni una guardia davanti alla mia bocca. Non permettere che il mio cuore si inclini verso qualcosa di malvagio" (versi 3, 4).

Il Salmo 142 è un altro grido d'aiuto.

Il Salmo 143 è una preghiera che chiede in che direzione andare e di essere liberato. "Insegnami a fare la Tua volontà. Fa che il Tuo Spirito benevolo mi guidi in terra piana" (verso 10). Il livello della terra piana è dove continuiamo a progredire e non abbiamo più esperienze di su e giù.

Il Salmo 144 è una preghiera che chiede di essere liberato e la benedizione dei figli di Davide. Davide voleva che i suoi figli crescessero come forti e solidi alberi e le sue figlie le voleva forti come le colonne di un palazzo (verso 12).

Il Salmo 145 è un salmo di lode al Signore per la Sua grandezza. "Il Signore è vicino a tutti quelli che lo invocano. Egli adempie il desiderio di quelli che Lo temono" (versi 18, 19).

Il Salmo 146 è il primo degli ultimi cinque salmi, che sono salmi di lode. In particolare questo salmo loda il Signore per la Sua creatività e la Sua bontà, esortandoci a non mettere la nostra fiducia nell'uomo mortale, neppure se fosse un principe (verso 3).

Il Salmo 147 è un altro salmo di lodi al Signore per il Suo lavoro nella creazione. Il Signore guarisce coloro che hanno un cuore spezzato (verso 3). "Costruisce la chiesa." E compie molte altre cose meravigliose.

Il Salmo 148 esorta tutta la creazione a lodare il Signore.

Il Salmo 149 ci invita a lodare il Signore in ogni momento. "Il Signore adorna di salvezza gli umili" (verso 4). Se vuoi che il Signore ti adorni di salvezza, allora devi essere umile. Siamo chiamati anche a cantare di gioia pure sui nostri letti, ad avere nella nostra bocca sempre grandi lodi per Dio, e tenere la parola di Dio sempre nelle nostre mani per legare la potenza e le attività di Satana e dei suoi demoni (versi 5-8). Le lodi a Dio e il legare il potere di Satana sono sempre collegati.

Il Salmo 150 è il gran finale. In questo salmo leggiamo tredici volte la parola "lodatelo", finendo con "Ogni creatura che respira, lodi il Signore" (verso 6). C'è solo un tipo di persona che non deve lodare Dio - colui che non può respirare, un morto. Tutti gli altri devono continuare a lodare il Signore in ogni tempo. Che sia così nelle nostre vite. Amen.


Capitolo 20
Proverbi

PAROLE DI SAGGEZZA

I

libri dei Salmi e Proverbi descrivono due aspetti della nostra vita Cristiana. I Salmi parlano della nostra fiducia in Dio e dell'adorazione. Il libro dei Proverbi invece tratta dell'altra metà della nostra vita - cioè il nostro cammino quotidiano in questo mondo e la nostra relazione con gli altri esseri umani. Questi due aspetti devono sempre andare assieme. Non dobbiamo essere con la mente così settata alle cose celesti da non essere più utili qui sulla terra. Nemmeno dobbiamo essere con le nostri menti così settate sulle cose della terra da essere inutili a Dio. Una vita devota a Dio, un cammino con Dio, una vita di lodi, adorazione e preghiere devono condurre ad una vita pratica che si manifesta trattando gli altri che sono qui sulla terra con il carattere e la natura di Cristo. Il libro dei Proverbi tratta principalmente di questo secondo aspetto. In questo libro ci sono istruzioni per i ragazzi giovani, per la nostra vita lavorativa, e per le situazioni che affrontiamo in casa.

I Proverbi trattano dei bambini saggi e stolti, della pigrizia e della laboriosità, dell'uso della lingua, della ricchezza e della povertà, del dire bugie e del dire la verità, dell'essere loquaci e dell'essere ristretti nel nostro parlare, della diffamazione, della giustizia e dell'ingiustizia, dell'orgoglio e dell'umiltà, delle donne virtuose e delle donne dissolute, dell'avidità e dell'essere contenti con quello che si ha, della rabbia e dell'autocontrollo, della tristezza e dell'allegria, delle buone compagnie e delle cattive compagnie, dell'educazione e della disciplina dei bambini, del timore del Signore, dell'opinione che le persone hanno riguardo loro stesse, degli avvertimenti contro le tentazioni, come trattare i servi, della corruzione, dei rimproveri, della correzione, delle amicizie, dei piaceri sensuali, dell'ubriachezza, dell'adulazione, dei soldi guadagnati in maniera ingiusta, della vendetta ecc. Perciò potete vedere che questo libro ricopre molte aree della nostra vita di tutti i giorni qui sulla terra. Questo è il motivo per cui tutti i giovani dovrebbero studiare questo libro seriamente.

Il Principio della Saggezza

I primi nove capitoli sono rivolti primariamente ai giovani: "Perché conoscano la saggezza e l'istruzione, e comprendano i detti sensati" (1:2). Nel libro dei Proverbi queste tre parole hanno tre significati differenti da quelli in uso nel linguaggio comune.

  • La saggezza si riferisce alla natura Divina
  • L' istruzione di riferisce alla conoscenza pratica che si acquisisce attraverso la disciplina.
  • La comprensione si riferisce alla conoscenza di Dio e delle Sue vie.

La prima cosa che lo scrittore ha da dire è questa: "Il timore del Signore è il principio della scienza" (1:7). Ci sono due tipi di timori che possiamo avere di Dio - uno è sbagliato l'altro è giusto. Il tipo sbagliato di timore è quella che Dio ci possa fare del male. Mentre quello giusto è il timore che siamo noi a poter ferire Dio. Le false religioni enfatizzano il primo tipo di timore. Insegnano alle persone che Dio è arrabbiato con loro e che potrebbe fargli del male. Così queste persone cercano di placare il loro dio e di renderlo felice offrendogli doni, sacrifici e compiendo dei pellegrinaggi. Questo spirito lo possiamo trovare anche nella Cristianità Babilonese. Ma il tipo di timore del quale parla la Bibbia è quello che con la nostra condotta di vita possiamo ferire Dio. Lo Spirito Santo può essere rattristato da qualcosa che facciamo, diciamo o pensiamo. Tale timore è quello che si chiama riverenza di Dio.

La vera saggezza è riverenza per Dio. Molte persone fanno battute riguardo a Dio e alle cose spirituali. L'umorismo è un dono di Dio. Ma non dobbiamo mai fare di Dio e delle cose Divine oggetto di scherno. Non dobbiamo mai fare dell'inferno un oggetto di scherno - perché l'inferno è una realtà tremenda. Una persona che è riverente nei confronti di Dio non si permetterà mai di scherzare riguardo all'inferno - esattamente come non scherzeremmo mai di un uomo che sta morendo di AIDS.

La riverenza per Dio sta mancando terribilmente nel mondo di oggi. Se vogliamo diventare spirituali, dobbiamo cominciare con l'essere riverenti nei confronti di Dio. La conoscenza della quale parla i Proverbi è la conoscenza di Dio - e non una conoscenza accademica della Bibbia. C'è un'enorme differenza tra il conoscere la Bibbia ed il conoscere Dio. La saggezza deriva dal temere Dio e dal conoscerlo. Più Lo conosciamo, più saremo riverenti; e più saremo riverenti, più Lo conosceremo.

Ogni verso nei Proverbi è di valore. Questo è il miglior libro di consigli pratici di tutto l'Antico Testamento. Questo libro è come un libro del Nuovo Testamento inserito nell'Antico Testamento! Noi qui non tratteremo ogni singolo verso. Ma guarderemo solamente ad alcuni versi più importanti. [1]

Lo scrittore continua avvertendo i giovani nell'essere attenti al tipo di compagnia che frequentano. "Se i peccatori ti vogliono sviare, non ascoltarli. Non permettere alle altre persone di trascinarti nelle loro vie mondane" (verso 10). Se è necessario, piuttosto stattene da solo per seguire il Signore. Una delle cose più importanti che i giovani hanno bisogno di imparare è quella di dire "No. Non posso venire con voi." Questo potrebbe offendere tanti dei vostri amici. Ma alla fine dei conti, a molti anni da oggi, non ve ne pentirete.

A tali giovani Dio dà questa promessa: "Io farò sgorgare su di voi il Mio Spirito, e vi farò conoscere le Mie parole " (1:23). Quando abbiamo studiato Genesi 1, abbiamo visto che nel rifare la terra ci fu un lavoro combinato tra lo Spirito Santo e la Parola di Dio. Qui vediamo che è la stessa combinazione a produrre la saggezza in noi. Se studiamo la Parola di Dio in modo accademico non riceveremo saggezza. Dio deve far sgorgare il Suo Spirito sopra di noi così che le Sue parole diventino viventi in noi. Chi studia la Bibbia senza l'illuminazione dello Spirito Santo è simile ad un uomo che sta provando a leggere un libro al buio. Non riuscirà a leggere nulla. Ma non appena si accende la luce, potrà leggere tutto. Questo è quello che succede quando lo Spirito ci dona rivelazione della Sua Parola. Dio dice, "Vi farò conoscere le Mie parole" cioè che ci dà rivelazione delle Sue Parole. Questo è il modo con il quale acquisiamo la saggezza.

Il libro procede dicendo che se rifiutate l'invito della saggezza, un giorno che sarete nei problemi, e chiamerete per ricevere aiuto, probabilmente non lo troverete (1:24-33). Se rinnegate la saggezza mentre siete giovani, un giorno potreste non trovarla più nella vostra vita.

Perciò il Capitolo 2:4 dice, "Cercate la saggezza come se state cercando l'argento o un tesoro nascosto. Allora comprenderete il timore del Signore e la conoscenza di Dio". Queste sono due parti essenziali che sono ripetute costantemente nei Proverbi - la riverenza per Dio e il conoscere Dio personalmente. La saggezza che il Signore ci dona, ci libererà "dalla via malvagia, dall'uomo che dice cose perverse, e dalla donna straniera" (versi 12, 16). I ragazzi hanno bisogno di essere protetti dagli uomini malvagi che cercano di ingannarli e dalle donne dissolute che provano ad attrarli.

Essere guidati

Il Capitolo 3:5, 6 "Confida nel Signore con tutto il cuore e non ti appoggiare sul tuo discernimento. Riconoscilo in tutte le tue vie ed Egli appianerà i tuoi sentieri." Questa è una promessa per essere guidati. Se rispettiamo queste condizioni, Dio dirigerà il nostro cammino. Quali sono queste condizioni?

Prima di tutto: Confida nel Signore con tutto il cuore e non ti appoggiare sui tuoi ragionamenti o sulla tua intelligenza. Non sta dicendo che non dobbiamo usare la nostra ragione o la nostra intelligenza, ma di non dipendere da loro. Dio ha creato la nostra potenza di ragionare e la nostra intelligenza. Ma come Dio creò Eva per essere sottomessa ad Adamo, così la nostra ragione deve essere sottomessa allo Spirito Santo. Una moglie è molto utile in una casa. Ma se prende il governo della casa, in quella casa ci sarà del caos - come quando Eva prese il governo in Eden e peccò. Siccome è una "moglie" molto abile, dobbiamo usare la nostra ragione (e la nostra intelligenza) per trovare la volontà di Dio. Senza la nostra intelligenza non saremmo in grado di studiare la Parola di Dio e neppure di vivere in questo mondo. Ma dobbiamo essere dipendenti dallo Spirito Santo perché illumini la nostra ragione. La fede non è contraria alla ragione ma è oltre alla ragione - esattamente come le moltiplicazioni non sono contro le addizioni ma sono oltre.

Secondo: Riconosci Dio in tutte le tue vie. Questo vuol dire obbedire ad ogni singola cosa che Dio ti rivela. Dai al Signore il primo posto in ogni area della tua vita. Allora il Signore ti guiderà nella Sua perfetta volontà.

Nei miei ultimi 56 anni come credente, il Signore mi ha guidato passo dopo passo. Spesso non sapevo quale sarebbe stato il prossimo passo. Ma il Signore ha diretto il mio cammino. Prego che voi abbiate la stessa gioia guardando indietro nella vostra vita.

"Onora il Signore con i tuoi beni" (3:9). Dobbiamo imparare a donare a Dio gioiosamente - il nostro tempo, le nostre energie, i nostri soldi, le nostre risorse, i nostri talenti, i nostri bambini, e ogni altra area dei nostri beni.

"Non disprezzare la correzione del Signore" (verso 11). La correzione è essenziale per la nostra crescita spirituale.

Al Capitolo 4:12 c'è una promessa molto bella. Una parafrasi letterale leggerebbe: "Come cammini, passo dopo passo la via si aprirà davanti a te." Non avete bisogno di sapere quello che c'è due passi davanti a voi. Fate il primo passo che riuscite a vedere. E allora vedrete il prossimo passo. Questo è il modo in cui Dio ci guida. Delle porte che stanno davanti a noi potrebbero sembrarci chiuse. Ma come ci avviciniamo, si apriranno automaticamente. Però non si apriranno fino a quando non vi avvicinerete. Così è come Dio fa procedere il nostro cammino. Perciò non esitate o non vi spaventate se vedete una porta chiusa davanti a voi. Fate subito quel passo che Dio vi mostra. "Ti ho posto davanti una porta aperta", dice il Signore, "che nessuno può chiudere" (Apocalisse 3:8).

Il Capitolo 4:15 è un buon consiglio riguardo a delle circostanze che ci tentano: "Schivala, non passare per essa; allontanatene e va' oltre."

Al Capitolo 4:18 c'è un altro verso bellissimo: " Il sentiero dei giusti è come la luce che spunta (come quando sorge il sole) e va sempre più risplendendo finché sia giorno pieno (mezzogiorno)." Questa è la perfetta volontà di Dio per ognuno dei Suoi figli - che dovrebbero diventare sempre più come Cristo ogni giorno delle loro vite, fin dal momento in cui sono nati di nuovo (il sole che spunta all'alba), fino al giorno che Cristo ritornerà (mezzogiorno). Lungo il cammino, riceveremo sempre più rivelazioni sulla Parola di Dio, sempre più luce sulla corruzione che abita dentro di noi, sempre più saggezza per affrontare le situazioni pratiche della vita, ecc. Se camminate su questo sentiero dei giusti, non potrete mai ritornare indietro, esattamente come il sole nel cielo, che una volta sorto non torna più indietro. Perché allora è così raro trovare dei Cristiani che vivono in questo modo? Perché la maggior parte del Cristianesimo vive ad un livello di superficie. Non dobbiamo permettere che la nostra vita ristagni al livello dei credenti che ci circondano. I nostri occhi devono essere fissi solamente sul Signore. Dobbiamo cercare di camminare come Lui camminò. Sfortunatamente molti Cristiani che hanno delle posizioni di responsabilità nella chiesa, ad oggi non sono dei buoni esempi da seguire. Guardate la Parola di Dio e guardate a Gesù. Se trovate un buon esempio, come Paolo, allora potete seguire anche lui. Paolo disse, "Seguitemi come io seguo Cristo" (1 Corinzi 11:1).

Al Capitolo 4:23: "Custodisci il tuo cuore più di ogni altra cosa, poiché da esso provengono le sorgenti della vita." Tutto quello che esce fuori da noi e nella nostra vita, esce dal nostro cuore - le nostre parole, il nostro ministero, e tutto il resto. Perciò dobbiamo assicurarci che i nostri cuori siano mantenuti puri in ogni momento. Solo allora i nostri canali saranno puliti per far uscire attraverso di noi l'acqua viva direttamente dal cielo, affinché saremo delle benedizioni per gli altri.

Al Capitolo 4:25: "I tuoi occhi guardino bene in faccia, le tue palpebre si dirigano dritte davanti a te." Questo è un buon consiglio per i ragazzi giovani, perché si riferisce alle tentazioni che ci arrivano attraverso gli occhi. State attenti a quello che i vostri occhi guardano. Se siete tentati da quello che state vedendo, guardate altrove. Ponete il Signore davanti a voi e guardate dritto a Lui. Fino a quando vivremo in questo mondo, non potremo evitare di essere tentati da quello che vediamo. Ma possiamo evitare di guardare una seconda volta. Se non controlliamo i nostri occhi possiamo distruggere la nostra vita e la nostra efficacia per Dio.

Al Capitolo 5:15: "Bevi l'acqua dal tuo pozzo". Questo è un avvertimento per i mariti, per essere soddisfatti con le loro mogli e non guardare altrove desiderando altre donne - il pozzo di altri. Il godersi una relazione sessuale è perfettamente giusto e buono se all'interno del matrimonio. Ma è malvagio e Satanico se fatto fuori dal matrimonio.

Al Capitolo 6:6-10: "Va', pigro, alla formica. Considera il suo fare e diventa saggio". La formica raccoglie il cibo al tempo della mietitura, perché sa cosa succederà in futuro. Realizza che non ci sarà cibo disponibile in inverno. Anche se il cervello di una formica è così piccolo, ne ha abbastanza per capire di immagazzinare cibo per il futuro. Quanto più saggi dovremmo essere noi che siamo stati creati ad immagine di Dio! Non dovremmo spendere tutti i soldi che abbiamo guadagnato ogni mese, non risparmiando nulla per il futuro. Ho conosciuto qualche credente "super-spirituale" che vive spendendo tutto perché dice di fidarsi di Dio per le emergenze future. Ma quando arrivano queste emergenze, queste persone finiscono col dover prendere in prestito dagli altri credenti che sono stati saggi come le formiche! Oppure aspettano come dei mendicanti, pretendendo che gli altri credenti vengano in loro aiuto donandogli qualcosa per soddisfare le loro necessità. Perché dovreste voler essere come loro? Siate saggi e disciplinatevi, mettendo via dei risparmi ogni mese. Lo stesso principio si può applicare anche nelle cose spirituali: Considerate la faccenda di immagazzinare la Parola di Dio nelle nostre menti. Una volta che sarete sposati, e avrete bambini, non avrete abbastanza tempo per studiare la parola di Dio. Perciò, studiatela ora che siete da soli, perché avete molto tempo per immagazzinare della conoscenza per il futuro. Così dopo non morirete spiritualmente di fame.

Il Capitolo 6:21 ci esorta a legare la parola di Dio sempre al nostro cuore, ed allora, "quando cammineremo, ci guiderà, quando dormiremo, veglierà su di noi, e al nostro risveglio, ci parlerà" (6:22). La Parola di Dio ci guiderà e ci preserverà, giorno e notte. Se non riusciamo a trovare riposo e non riusciamo a dormire bene durante la notte, potrebbe essere che abbiamo disobbedito alla Parola di Dio da qualche parte e dunque abbiamo una cattiva coscienza. Una buona coscienza è il miglior cuscino sul quale dormire. E quando ci svegliamo, la Parola di Dio ci guiderà in ogni passo della nostra giornata. Così è come Dio vuole che noi viviamo.

Il Capitolo 7 ci racconta la storia di uomo giovane molto stolto che va a far visita a una donna seducente ed immorale. Questo capitolo è un forte avvertimento ai ragazzi giovani affinché siano attenti a tutte le amicizie e all'accompagnarsi con le donne. Un passo guida all'altro molto velocemente in quest'area; e se non state attenti, potrete finire con l'avere una vita piena di rimorsi. State attenti al pericolo delle donne seduttrici. Queste donne hanno rovinato le vite di molti raffinati giovani credenti e li hanno derubati del ministero che Dio aveva pianificato per loro. I ragazzi ed i giovani uomini dovrebbero leggere spesso questo capitolo.

Il Capitolo 8 parla della Saggezza (raffigurata qui come una donna saggia) che invita le persone ad ascoltarla. "Beato l'uomo che mi ascolta, che veglia ogni giorno alle mie porte" (verso 34). Dobbiamo ascoltare quello che Dio ha da dirci ogni mattina e attraverso la giornata. Questo ci proteggerà da molti pericoli.

Capitolo 9:1: la saggezza costruisce una casa (la chiesa) con sette colonne. Queste sette colonne sono elencate in Giacomo 3:17: la saggezza che viene dall'alto è pura, pacifica, mite, conciliante, piena di misericordia, imparziale e senza ipocrisia. La chiesa è costruita su queste colonne.

Linee Guida per la Santità

Il Capitolo 10:12 dice, "L'amore copre ogni colpa." Pietro cita questo verso nella sua lettera (1 Pietro 4:8). Se veramente amate una persona coprirete le sue debolezze anziché esporle. È così che Dio ci ha trattati. Perché non ha esposto a nessuno i nostri peccati passati. Dobbiamo trattare gli altri nello stesso modo in cui Dio ha trattato noi. Se volete essere saggi, lasciate miei cari fratelli e sorelle, che vi dia un consiglio per la vostra gioventù. Se venite a sapere una brutta storia riguardo a qualcuno, che quella storia muoia con voi. Non andate in giro parlandone. Se la farete morire con voi Dio vi onorerà. Specialmente se è una brutta storia riguardo a qualcuno dei Suoi figli. In questo caso vi amerà specialmente. Pensate ad un papà il cui figlio ha fatto qualcosa di sbagliato ed io ne sono venuto a conoscenza; ma non dirò mai a nessuno quello che il figlio ha fatto. Non pensate che il padre mi amerà molto per questo? Funziona così anche con Dio, quando vede che trattiamo i Suoi figli con amore.

Capitolo 10:22: "Quel che fa ricchi è la benedizione del Signore e il tormento che uno si dà non le aggiunge nulla." Alcune traduzioni l'ultima parte la mettono in questo modo: "Il faticare non aumenta la benedizione." La benedizione del Signore provvede per tutto quello di cui abbiamo bisogno per la nostra vita sulla terra. Perciò cerchiamo sempre le benedizioni del Signore sopra le nostre vite.

Capitolo 10:31: "La bocca del giusto fa fiorire la saggezza." Potete conoscere se siete giusti o meno dal modo in cui parlate. La bocca di un uomo giusto esprime parole di saggezza.

Capitolo 11:3: "L'integrità dell'uomo retto lo guiderà." Prima di tutto Dio cerca in noi integrità e l'onestà. Se siamo onesti, scopriremo che siamo guidati in modo corretto nella perfetta volontà di Dio.

Capitolo 11:24: "C'è chi offre liberamente e diventa più ricco." Questo è uno dei paradossi della vita Cristiana, cioè uno che dona riceve di più perché Dio lo benedice. Al contrario colui che è tirchio diventa povero. Quando un tirchio si converte, diventa generoso. Gesù disse ai Suoi discepoli, "Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date" (Matteo 10:8). Dio ci ha dato molte cose gratuitamente. Anche noi dobbiamo darle agli altri gratuitamente. La vedova nei vangeli aveva solo due spiccioli. Quella donna diede quello che aveva e sono sicuro che Dio la onorò e dunque non le mancò nulla.

"Chi annaffia sarà egli pure innaffiato" (verso 25). Se volete che Dio vi annaffi e vi mantenga sempre freschi, allora dovete annaffiare gli altri. Perché molti Cristiani sono stagnanti e aridi? Perché Dio non li sta annaffiando. E perché Dio non li sta annaffiando? Perché loro non stanno annaffiando gli altri. Cominciate a pensare ai bisogni degli altri e trovate il modo con cui benedirli. Allora scoprirete che Dio vi benedice abbondantemente.

Capitolo 12:23: "L'uomo saggio nasconde quello che sa". Questo vuol dire che un uomo saggio è riluttante a mostrare la sua conoscenza. Magari ne può sapere molto, ma ne è modesto a riguardo. Al contrario un uomo stolto è pronto a dare la sua opinione su tutto.

Capitolo 13:10: "Dall'orgoglio non viene che contesa." Tutte le contese sono il risultato dell'orgoglio.

Capitolo 14:12: "C'è una via che all'uomo sembra giusta, ma essa conduce alla morte." Questo verso è ripetuto al Capitolo 16:25 . Così, nel caso lo mancate la prima volta, Dio ve lo propone una seconda. Quello che sembra giusto ai vostri occhi non è necessariamente la via di Dio. Per quale motivo molti credenti non si sforzano nel cercare la guida di Dio riguardo alle decisioni che prendono? Perché si sentono che conoscono abbastanza di tutti i fattori coinvolti nelle loro decisioni. Anni dopo scoprono che erano in errore e che hanno sprecato le loro vite. È saggio essere umili e riconoscere che non sappiamo praticamente nulla. Perciò ricerchiamo il Signore per la Sua saggezza. Anche nello studio delle Scritture, abbiamo bisogno di riconoscere che siamo stupidi e stolti e che possiamo andare totalmente fuori strada se le comprendiamo con la nostra testa e non dalla rivelazione dataci dallo Suo Spirito. Dio ci dice, "Le Mie vie non sono le vostre vie" (Isaia 55:8).

Capitolo 15:13: "Il cuore allegro rende gioioso il volto." È la gioia nel cuore che dona lucentezza ai nostri volti. "Un cuore contento è sempre in festa" (verso 15). Nel libro dei Proverbi è posta grande enfasi nell'avere gioia nelle nostre vite. "Un cuore allegro è una buona medicina" (17:22). Perciò la gioia può anche guarirci. Il regno di Dio non è solamente giustizia, ma giustizia con gioia nello Spirito Santo. Nell'Antico Testamento avevano solamente la giustizia senza gioia. Oggi noi abbiamo la giustizia con la gioia . Seguendo Gesù abbiamo una leggerezza nei nostri passi, un cantico nei nostri cuori e una luce sui nostri volti.

Capitolo 16:18: "L'orgoglio precede la rovina, e uno spirito altero precede la caduta." Il motivo per cui si cade nel peccato è l'orgoglio. Quando facciamo qualcosa di stupido, possiamo stare assolutamente certi che la causa è l'orgoglio. Il Signore può preservarci da ogni caduta (Giuda 24). Come può fare questo? Umiliandoci fino a terra! Se stiamo in piedi o seduti ancora possiamo cadere. Ma quando siamo sdraiati a terra con le nostre facce nella polvere, allora non possiamo cadere!! Se non vogliamo cadere teniamo in ogni momento le nostre bocche nella polvere. Non è importante quanto Dio ci benedice o ci usa, continuiamo a tenere a mente la nostra piccolezza davanti a Dio. In questo modo diventeremo adoratori di Dio; e non cadremo mai.

Capitolo 17:9: "Chi copre gli sbagli si procura amore." Qualcuno vi ha fatto un torto? Qualcuno vi ha fatto del male o vi ha insultato? Perdonatelo ed ignoratelo. Questa è la via d'amore nella quale cammina un uomo di Dio.

Capitolo 17:28: "Anche lo stolto, quando tace, passa per saggio." Se sei stolto, ma vuoi che le persone ti considerino saggio, che cosa devi fare? Tieni la bocca chiusa!! Allora le persone penseranno: "Questo è un uomo di profonda saggezza. Per questo motivo sta in silenzio"!! Se avessi aperto la tua bocca in quel momento, chiunque avrebbe immediatamente capito che in realtà sei uno stolto. Perciò siate pronti ad ascoltare e lenti a parlare, specialmente quando siete giovani e stolti. Quante benedizioni ci sono quando siamo ristretti nel nostro parlare.

Capitolo 18:12: "L'umiltà precede l'onore." State cercando di essere onorati da Dio? Allora umiliatevi.

Capitolo 18:16: "I regali che uno fa gli aprono la strada e gli danno l'accesso tra i grandi." È attraverso i doni che Dio ci dà che ci dona spazio per servire nella chiesa. È patetico vedere molti oggi che non hanno doni dati da Dio, e che cercano di combattere per le posizioni e l'onore nella chiesa. Siamo esortati a "ricercare i doni spirituali, principalmente il dono di profezia" (1 Corinzi 14:1). Profetizzare vuol dire annunciare la Parola di Dio in modo che esorti, convinca, conforti, incoraggi ed edifichi (1 Corinzi 14:3). Dio non dona i Suoi doni a coloro che non gli danno valore. Le persone viaggeranno centinaia di chilometri per ascoltare un uomo che ha un messaggio da Dio. Giovanni il Battista era nel deserto e le persone da tutta la Giudea andavano ad ascoltarlo, perché aveva un messaggio che veniva dal cielo.

Capitolo 18:19: "Un fratello offeso è più inespugnabile di una fortezza." Questo è il motivo per cui abbiamo bisogno di essere attenti in quello che diciamo agli altri, così da assicurarci che le relazioni non si rompano.

Capitolo 18:21: "Morte e vita sono in potere della lingua." Nel giorno di Pentecoste, delle lingue di fuoco apparvero sopra i discepoli per mostrargli che Dio voleva infiammare le loro lingue con il fuoco dello Spirito Santo. Giacomo 3:6 dice anche che la lingua può essere infiammata anche dal fuoco dell'inferno. Dovuto alla corruzione della nostra carne, l'unico modo per essere salvati dal diffondere la morte con quello che diciamo, è che le nostre lingue siano controllate dallo Spirito Santo.

Capitolo 19:17: "chi ha pietà del povero presta al Signore, che gli contraccambierà l'opera buona". I poveri appartengono a Dio e perciò Dio considera tutto quello che facciamo ai poveri come qualcosa che facciamo a Lui - questo è il motivo per il quale ci ha promesso di ripagarci per la nostra gentilezza.

Capitolo 19:18: "Castiga tuo figlio mentre c'è ancora speranza, ma non lasciarti andare sino a farlo morire." Se vogliamo salvare i nostri bambini dall'inferno, ci sono molti versi nei Proverbi che trattato come disciplinarli.

Capitolo 20:14: "'Cattivo! Cattivo!' dice il compratore, ma, andandosene si vanta dell'acquisto". Molte persone in India usano questa tecnica per comprare qualcosa ad un prezzo più basso. Ho visto credenti discutere anche con dei poveri venditori di verdure, solo per risparmiare una sola rupia. Gesù si sarebbe comportato così? Quel povero uomo sta facendo fatica per mantenere la sua famiglia. E Dio ha dato a te molto di più che a lui. Sii generoso. Dobbiamo essere buoni con le persone che ci circondano, specialmente con i poveri.

Capitolo 21:2: "Tutte le vie dell'uomo gli sembrano rette ai suoi occhi, ma il Signore pesa i cuori." Dio guarda la motivazione più che all'azione. Questo ce lo dobbiamo ricordare sempre.

Capitolo 21:13: "Chi chiude l'orecchio al grido del povero, griderà anch'egli e non gli sarà risposto." Dio ci tratta come noi trattiamo gli altri - specialmente i poveri. Questo è il motivo per cui Dio non risponde alle preghiere di molti credenti.

Capitolo 21:19: "Meglio abitare in un deserto, che con una donna rissosa e stizzosa." Qui vediamo quello che Dio pensa riguardo ad una moglie petulante.

Capitolo 22:4: "Il frutto dell'umiltà e del timore del Signore è ricchezza, gloria e vita." Le ricchezze spirituali, l'onore spirituale, e la vita spirituale vengono da Dio e sono date sulla base di due qualità che Dio cerca in uomo: L' umiltà ed il timore del Signore . Quando stiamo considerando qualcuno per una posizione di responsabilità nella chiesa, sono queste le due principali qualità che dobbiamo ricercare in lui.

Capitolo 22:6, 15: "Insegna al ragazzo la condotta che deve tenere; anche quando sarà vecchio non se ne allontanerà. La follia è legata al cuore del bambino ma la verga della correzione l'allontanerà da lui." Per rimuovere la stoltezza che si trova nel cuore di un bambino, dovrete applicargli un po' disciplina più in basso. C'è una ovvia connessione tra il di dietro di un bambino e il suo cuore! Se un bambino viene disciplinato saggiamente e con amore, quando crescerà seguirà il Signore, e lascerà la sua casa per affrontare il mondo malvagio.

Capitolo 22:29: "Hai visto uno diligente e che fa bene il suo lavoro? Egli starà al servizio del re." Questo è un buon verso da applicare per uno studio disciplinato della Parola di Dio e nell'essere diligenti nel servire il Signore. A un uomo che fa queste cose Dio aprirà molte porte per un ministero atto a servire i Suoi figli (che sono i veri re sulla terra).

Capitolo 23:22: "Da' retta a tuo padre che ti ha generato, e non disprezzare tua madre quando sarà vecchia". Sfortunatamente oggi molti figli, non onorano e rispettano i loro genitori anziani. Questo non è solamente una cosa triste, ma malvagia. Dio si segna una nota speciale riguardo a coloro che onorano i loro genitori e li benedicono in modi speciali.

Capitolo 23:31: "Non guardare il vino quando rosseggia, quando scintilla nel bicchiere." Questa è un'esortazione ad evitare il vino molto fermentato (cioè ogni bevanda con un alto contenuto di alcol). Il vino che Gesù bevve e che fece a Cana, a questo punto sarà stato un vino fatto in casa e non molto fermentato - perché sappiamo che Gesù obbedì a tutta la Parola di Dio, perciò deve aver obbedito anche a questo verso.

Capitolo 24:11, 12: "Libera quelli che sono condotti a morte. Se dici, 'Ma noi non sapevamo nulla!' colui che pesa i cuori non lo vede forse?" Questo verso può essere considerato oggi come un'incitazione all'evangelismo. Il mondo attorno a noi ha bisogno di ascoltare il vangelo e noi abbiamo bisogno di darglielo.

Capitolo 24:17: "Quando il tuo nemico cade, non ti rallegrare." Pure nell'Antico Testamento gli era stato detto di non rallegrarsi sulle cadute dei loro nemici.

Capitolo 24:27: "Metti in ordine i tuoi affari di fuori, metti in buono stato i tuoi campi, poi costruisci la tua casa." Questo è un buon avviso per tutti i giovani uomini che stanno considerando il matrimonio. Prima trovate un lavoro, poi sposatevi. Guadagnate abbastanza soldi per sostenere una famiglia, e poi iniziate a cercare una moglie per costruire la vostra famiglia.

Capitolo 24:30-34: Qui leggiamo di un uomo pigro che non si è preso cura del suo campo, perciò quel campo si ricoprì di spine. Quest'uomo stava dormendo mentre gli altri lavoravano. L'avvertimento è che la povertà può abbattersi su di noi se dormiamo in questo modo. Henry Longfellow (un poeta Inglese) scrisse una poesia nella quale diceva:

"Le cose grandi che gli uomini hanno compiute

Non le ottennero in un istante.

Perché mentre gli altri molte cose si son godute,

Loro lavoravano con fatica incessante."

Dio disse ad Adamo che doveva guadagnarsi il pane con il sudore della sua fronte. Dio premia le persone diligenti. Uno che studia la Parola e le obbedisce diligentemente avrà una vita rigogliosa se comparata a quella dei credenti pigri. Un uomo diligente avrà un bel giardino e un ministero benedetto. Un uomo pigro al contrario avrà molti rimpianti sia sulla terra sia nell'eternità.

Capitolo 25:14: "Nuvole e vento, ma senza pioggia; sono come l'uomo che si vanta falsamente dei suoi doni." Al giorno d'oggi ci sono molti predicatori, che dicono di avere doni di guarigione o altri doni soprannaturali. Ed in questo modo stanno solo ingannando i credenti creduloni. Questo viene paragonato qui ad un contadino che vedendo le nuvole nel cielo spera che i suoi campi riceveranno la pioggia, ma alla fine non pioverà! Non dite mai di avere un dono che in realtà non avete. Se avete un dono, questo sarà evidente agli altri. Se Dio ti ha dato il dono dell'evangelismo, allora porterai molte persone al Signore - e non solo una o due. Se Dio ti ha dato il dono dell'insegnamento, molte persone saranno illuminate attraverso il tuo ministero - e non solamente una o due persone. Se Dio ti ha dato il dono di guarigione, allora molti saranno guariti quando pregherai per loro - non solamente una o due persone. Se le persone non sono guarite a grandi numeri, questo prova che non avete questo dono.

Il Capitolo 26:4 dice, "Non rispondereallo stolto secondo la sua follia". Ma il verso dopo dice, "Rispondiallo stolto secondo la sua follia" (verso 5). Quale di queste due dichiarazioni è giusta? La risposta è: Entrambe sono corrette, perché si riferiscono a due tipi diversi di stolti. Gesù rispose alle domande che i Suoi discepoli gli posero. Ma quando i Farisei gli fecero delle domande, non gli diede delle risposte così chiare. Ad Erode non gli rispose del tutto. Perciò quando le persone ci fanno delle domande, dobbiamo discernere che tipo di stolto è quella persona che ci ha posto la domanda. Per sapere questo abbiamo bisogno del discernimento dello Spirito Santo.

Capitolo 26:27: "Chi scava una fossa vi cadrà dentro; e la pietra torna addosso a chi la rotola." Questo è un avvertimento per coloro che cercano di fare del male agli altri, perché alla fine troveranno che il loro piano gli ricadrà addosso per ferirli. Aman in questo caso ne è un esempio.

Capitolo 27:1: "Non ti vantare del domani, poiché non sai quel che un giorno possa produrre." Giacomo ci dice che dobbiamo riconoscere che non possiamo essere certi nemmeno se vivremo o no fino a domani (Giacomo 4:15). Una costante sensibilità a questo fatto ci dovrebbe mantenere tutti umili.

Capitolo 27:2: "Che ti lodino gli altri, e non la tua bocca." Nel Cristianesimo di oggi c'è un sacco di auto-promozione, la quale è una cosa totalmente estranea allo Spirito di Cristo.

Capitolo 27:23: "Guarda di conoscere bene lo stato delle tue pecore, abbi gran cura delle tue mandrie." Queste sono delle buone parole per coloro che sono pastori del gregge di Dio. Un buon anziano conoscerà la condizione spirituale di ogni singolo credente nella sua chiesa.

Capitolo 28:13: "Chi copre le sue colpe non prospererà. Ma chi le confessa e le abbandona otterrà misericordia." Questo è uno dei più chiari versi nella Bibbia che ci insegna che il confessare i nostri peccati a Dio non è abbastanza. Dobbiamo anche abbandonarli.

Capitolo 29:1: "L'uomo che dopo essere stato spesso ripreso, irrigidisce il collo, sarà abbattuto all'improvviso e senza rimedio." Nessuno dovrebbe continuare ad abusare della grazia e della bontà di Dio, perché troverà che improvvisamente un giorno avrà passato "la linea rossa" e lo Spirito Santo smetterà di convincerlo e perciò non potrà mai più essere salvato.

Capitolo 29:18: "Dove non c'è visione, il popolo perisce." Il più grande bisogno nel Cristianesimo di oggi è di uomini e donne che hanno visione. Dio vuole darci a tutti noi una visione di quello che vuole compiere nel nostro paese attraverso di noi. Chiedete a Dio di darvi un profondo desiderio per l'India (o lo stato dove abitate)[2].

Capitolo 29:20: " Hai mai visto un uomo precipitoso nel parlare? (o precipitoso in quello che fa)? C'è più da sperare da uno stolto che da lui. " Questo è l'ultimo capitolo dei proverbi di Salomone, ora siamo giunti a sette versi dalla fine. In tutti questi 29 capitoli Salomone ha descritto vari tipi di stolti. Ma alla fine, prima di concludere, Salomone disse, "Ora fatemi dire chi è il più grande stolto di tutti - l'uomo che è frettoloso nel parlare e che è frettoloso nel prendere le sue decisioni. Questo è quello che prende il primo premio tra gli stolti!" C'è più speranza per tutti gli altri stolti che sono stati menzionati in questo libro piuttosto che per un uomo frettoloso!

Il capitolo 30 venne scritto da un uomo chiamato Agur. Ai versi 7, 8 , disse,

"Io ti ho chiesto due cose. Non me le rifiutare prima che io muoia.(1)Allontana da me inganni e bugie.(2)Non darmi né povertà né ricchezza."

Nell'Antico Testamento dovevano pregare questa preghiera perché temevano (come dice il resto del verso) che se fossero stati poveri avrebbero potuto cadere nel rubare, mentre se diventavano ricchi avrebbero abbandonato il Signore! Il 90% dei credenti ha bisogno di pregare questa preghiera anche oggi, perché troppi soldi li rovinerebbero. Ma questo è un livello superficiale a cui vivere. Paolo, al contrario, disse "A me non fa nessuna differenza se sono ricco o povero. Posso gestire entrambe le cose" (Filippesi 4:12). La ricchezza non avrebbe distrutto Paolo e la povertà non lo avrebbe portato lontano dal Signore. C'è un numero di buoni proverbi sui quali meditare nel resto di questo capitolo.

Il Capitolo 31 fu scritto da un re chiamato Lemuel e qui elenca alcune delle cose che gli insegnò sua madre. Dopo qualche buon avvertimento dal verso 1 al verso 9, giungiamo all'ultima sezione, versi 10-31 . Questa è una parte molto importante per tutti i giovani uomini e donne, perché ci dice le qualità di una moglie secondo il cuore di Dio. Tutte le giovani donne dovrebbero ricercare di essere come questa e tutti i giovani uomini dovrebbero cercare come moglie una donna del genere. Notate il numero di cose menzionate riguardo a questa moglie santa: Lavora con le sue mani ed è una donna che lavora duro. Si alza presto e cucina i pasti. È intraprendente. Compra un campo e ci pianta una vigna con le sue mani. Confezione vestiti con le proprie mani. Dona soldi ai poveri. Protegge i suoi figli d'inverno, con vestiti caldi che ha fatto lei. È di supporto a suo marito e suo marito si fida di lei completamente. Confeziona vestiti e li vende. È una donna composta che parla con saggezza. Ha scritto sulle sue labbra la legge della gentilezza. Perciò vediamo che le mani di questa donna sono dure mentre la sua lingua è morbida . Sfortunatamente con molte sorelle oggi le cose stanno all'esatto opposto. Le loro mani sono delicate (perché non hanno mai lavorato duramente) e le loro lingue sono dure (perché sono orgogliose e rudi). "La grazia è ingannevole e la bellezza è cosa vana. Ma la donna che teme il Signore è quella che sarà lodata" (verso 30). Suo marito ed i suoi figli si svegliano il mattino e la lodano come la migliore moglie e madre di tutto il mondo.

Giovani uomini, questo è il tipo di moglie che dovreste cercare.

Giovani donne, questo è il tipo di donna che dovreste essere.

E per tutti i giovani: Leggete Proverbi frequentemente così che potete crescere ed essere santi e saggi uomini e donne che Dio può utilizzare.



[1] Se volete studiare ogni singolo verso nel libro dei Proverbi potete visitare al sito: http://www.cfcindia.com/verse-by-verse/Proverbs dove ho spiegato ogni verso di questo libro. (Studio al momento disponibile in lingua inglese).

[2] Nota implicita ma aggiunta dai traduttori e non presente nel testo originale.

Capitolo 21
Ecclesiaste

QUELLO CHE C'È SOTTO IL SOLE È VANO

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uesto è un libro difficile da comprendere, ma scopriremo mentre lo studiamo, che ci sono dei motivi per cui Dio lo ha messo nella Scrittura.

Salomone comincia dicendo che ha notato che tutto quello c'è nel mondo è futile e vuoto . Da questa riflessione disse, "che profitto ne ha l'uomo di tutto il lavoro che ha fatto sotto il sole?" (1:3)

Salomone era l'uomo più saggio che ha mai vissuto sulla terra - per quanto riguarda la saggezza umana. Il Signore gli disse che avrebbe avuto una saggezza tale come nessuno l'aveva mai avuta prima o l'avrebbe avuta dopo (1 Re 3:12, 13). Nei primi anni della sua vita Salomone aveva del timore di Dio e questo fu il periodo nel quale scrisse i Proverbi .

I Proverbi sono la saggezza Divina. Mentre l' Ecclesiaste è la saggezza umana - la saggezza di un uomo che vive "sotto il sole" (1:3). L'espressione 'sotto il sole' viene ripetuta spesso in Ecclesiaste, perché il suo scrittore visse sotto il sole. Al contrario, Proverbi, dimostra la saggezza di un uomo che visse al di sopra del sole. Ed è qui il posto dove noi siamo chiamati a vivere - nei luoghi celesti.

Allora perché Dio ha messo questo libro dell' Ecclesiaste nella Bibbia?

La Bibbia ci descrive la saggezza umana in modo da mostrarci quanto è più alta quella divina. Una grande porzione del libro di Giobbe consiste nei tre discorsi dei tre predicatori che dissero molto riguardo a Dio che però era ricavato dalla loro saggezza umana, infatti la maggior parte delle cose che hanno detto erano sbagliate (Giobbe 42:7). Ma nonostante questo Dio permise che le loro parole fossero registrate nella Scrittura.

L' Ecclesiaste è stato incluso nella Scrittura per mostrarci che anche l'uomo più saggio della terra può non trovare Dio se per cercarlo si basa sulla sua intelligenza. Gesù una volta disse, "Io ti rendo lode, o Padre, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e agli intelligenti, e le hai rivelate ai piccoli" (Matteo 11:25). Che cos'è che non hanno le persone intelligenti e sapienti che invece i bambini hanno? Umiltà . È molto difficile essere umile per una persona sapiente ed intelligente. Non è sbagliato essere intelligenti, ma esserne orgogliosi è certamente opposto a Dio. Gli uomini orgogliosi non possono capire le vie di Dio, anche se sono intelligentissimi.

Anche se Salomone era l'uomo più saggio ed intelligente che abbia mai vissuto, ed anche se era la persona che stava per costruire il tempio di Dio, Dio non diede a lui il progetto per costruire il tempio, ma lo diede a Davide. È stupefacente leggere in 1 Cronache 28:11-19 che l'uomo più saggio del mondo ricevette istruzioni su quanto oro avrebbe dovuto usare per il candelabro e sul come fare delle forchette! Perché il progetto venne dato a Davide? Perché Davide era un uomo secondo il cuore di Dio. Mentre Salomone era un uomo con un buon cervello, Davide aveva un buon cuore.

Quando Mosè aveva 40 anni, Dio non gli mostrò il progetto per il tabernacolo, ma aspettò fino a quando Mosè ebbe 80 anni. Perché? Perché quando Mosè aveva 40 anni era pieno della saggezza d'Egitto e avrebbe modificato considerabilmente il progetto di Dio. Se avesse fatto ciò, la gloria di Dio non sarebbe rimasta sul tabernacolo. Ma una volta che Mosè arrivò ad 80 anni, le scorie della saggezza umana vennero rimosse dalla sua testa, rendendolo disposto a sottomettersi alla saggezza di Dio. Allora costruì il tabernacolo che era una costruzione molto semplice - come Dio la voleva.

Fu la stessa cosa con il tempio. Salomone ne fu solo il costruttore. Quello che invece ricevette il progetto da Dio fu Davide - "l'uomo secondo il cuore di Dio". Anche oggi Dio non rivela il Suo piano per costruire la chiesa come il Corpo di Cristo agli intelligenti dai cervelli fini , ma agli umili con dei cuori buoni. Se sei intelligente ed anche umile , va bene. Ma il requisito primario per lavorare per Dio è l'umiltà e non l'intelligenza.

1 Corinzi 3:18 dice, "Se qualcuno tra di voi presume di essere un saggio in questo secolo, diventi pazzo per diventare saggio." Ringraziate Dio per l'intelligenza che vi ha dato. Perché è molto utile per studiare la scienza e la matematica. Ma quando si viene alla Scrittura è diverso. Qui dovete diventare stolti per diventare saggi. Questo vuol dire che dovete venire a Dio in umiltà dicendo, "Signore, nelle cose spirituali sono stupido come un asino. Per favore insegnami". L' intelligenza di questo mondo è pazzia davanti a Dio (1 Corinzi 3:19). Questo è quello che ci dimostra il libro delle Ecclesiaste.

Sta scritto anche che "Dio prende i sapienti nella loro astuzia; e che i pensieri dei sapienti sono vani" (1 Corinzi 3:19, 20). Prendete tutti i ragionamenti e le argomentazioni che le persone intelligenti del mondo hanno fatto e metteteli tutti assieme, e l'opinione di Dio riguardo a tutti questi ragionamenti è che sono inutili. Quando si arriva alle cose spirituali è la persona umile quello ad avere un grande vantaggio. Mentre la persona che è orgogliosa della sua intelligenza e della sua sapienza ha un tremendo svantaggio.

Se l'intelligenza fosse stato il requisito principale per servire Dio, allora Gesù sarebbe andato alla scuola Biblica che Gamaliele stava portando avanti in Gerusalemme, e avrebbe selezionato lì i Suoi apostoli. Perché Gesù non lo fece? Perché andò sul lago di Galilea e prese dei pescatori che non erano mai stati in una scuola Biblica? Perché Gesù non stava cercando uomini intelligenti ma uomini umili, che erano disposti ad imparare.

Sei disposto ad imparare? Se sei offeso da quello che stai leggendo, questa sarebbe la più chiara prova che sei orgoglioso. Solo gli orgogliosi si offendono.

L' Ecclesiaste dimostra come una persona può avere un sacco di conoscenza ma nonostante tutto non essere spirituale. La saggezza umana si trova nella psicologia di oggi, perché al suo interno ci sono molte cose buone. Ma la psicologia non è la saggezza divina. Ed è più pericoloso quando la saggezza divina viene mischiata con della saggezza umana piuttosto che avere solo la saggezza umana. Se qualcuno volesse avvelenarvi, mescolerebbe un poco di veleno con molto latte. Perché le cose che sono totalmente sbagliate sono facili da dedurre. Ma la psicologia ha molte cose buone al suo interno - ed è questo il motivo per cui può essere pericolosa. La psicologia non è la saggezza divina. La saggezza divina viene solamente dalle Scritture. Molte cose che gli psicologi dicono sono sbagliate perché non sottomettono le loro menti alla parola di Dio. Se li seguite, ve ne andrete fuori strada.

I libri dell' Ecclesiaste e dei Proverbi possono essere paragonati all'offerta di Caino e di Abele. L'offerta di Caino era un'offerta religiosa. L'offerta di Abele era un'offerta spirituale . Attraverso i secoli, c'è sempre stato un costante conflitto tra le persone religiose e quelle spirituali. Saulo era una persona religiosa - un uomo di testa. Ma Davide era una persona spirituale - un uomo di cuore. I Farisei erano religiosi. Ma Gesù era spirituale. Il nostro cervello è importante. Ma è stato creato per essere sottomesso al cuore e allo Spirito Santo, come Eva fu creata per essere sottomessa ad Adamo. I gruppi dei religiosi e degli spirituali che cominciarono con Caino e Abele, continuarono con Nimrod ed Abraamo. E finiscono in Apocalisse con Babilonia e Gerusalemme. Notiamo un contrasto simile anche tra Ecclesiaste e Proverbi.

Ecclesiaste contiene le parole di un predicatore (1:1). La maggior parte dei predicatori sono interessati solamente a predicare buoni sermoni. E per fare questo usano solo le loro menti. Perciò, i loro sermoni non vanno ai cuori delle persone - perché non partono dai cuori dei predicatori.

I Proverbi non trattano il predicare, ma il praticare . Dobbiamo predicare solamente quello che abbiamo già praticato. Questa è la differenza tra religiosità e spiritualità. Questa era la differenza tra i Farisei e Gesù. Gesù disse, "I Farisei dicono e non fanno " (Matteo 23:3). E disse anche che negli insegnamenti dei farisei non c'era nulla di sbagliato. I Farisei erano i fondamentalisti del loro tempo. Ma non vivevano quello che predicavano sui pulpiti.

Ma con Gesù fu diverso: " Gesù (prima) ha fatto e poi ha insegnato " (Atti 1:1). Gesù non praticò quello che predicò , ma predicò quello che aveva già praticato. Mise in pratica per trent'anni prima di predicare. Questa è la vera santità.

Sulla Terra è Tutto Vuoto

I primi due capitoli dell'Ecclesiaste parlano che alla fine la conoscenza, i piaceri, i risultati e le fatiche sono tutte cose vuote. Attraverso questo libro diventa ovvio che lo scrittore non conosceva Dio personalmente. Ma nonostante non conoscesse Dio, parlava di Dio. In questo libro non usò mai il nome che secondo l'antico patto era quello di Dio - Geova o Iavè. Mentre il libro dei Proverbi usa frequentemente questa parola. Lo scrittore dell' Ecclesiaste non ha un patto che lo ha condotto ad una relazione con il suo Dio. Lo scrittore ha solo una conoscenza accademica di Dio, una conoscenza dei fatti riguardanti Dio. Come descrizione di Dio, poteva anche essere accurata, ma non era il risultato di una relazione di cuore o di un patto-relazionale con Dio.

Alla fine del libro, lo scrittore domanda, "Qual è la conclusione di tutto?" E risponde così: "Temi Dio e osserva i Suoi comandamenti." Non c'è niente di sbagliato in questo. Ma perché disse che dovremmo temere Dio ed osservare i Suoi comandamenti? È perché Dio è buono e perché lo amiamo? No. La motivazione data qui è perché Dio un giorno giudicherà tutto ciò che è nascosto, sia il bene sia il male (12:14).

L'uomo religioso compie delle buone opere a causa del timore del giudizio. Infatti è così che ogni falsa religione opera. Vi insegnano ad essere buoni, in modo da evitare il giudizio ed essere ricompensati nella prossima vita! La falsa Cristianità predica esattamente la stessa cosa. Dove la primaria motivazione per obbedire Dio è il timore di essere giudicati, sappiamo di avere una falsa Cristianità. Gesù disse, "Se Mi amate , osserverete i Miei comandamenti" (Giovanni 14:15).

La vera spiritualità non è mossa dal timore del giudizio, ma dall'amore. Gesù non obbedì al Padre perché aveva paura che il Padre lo punisse, ma perché Gesù amava Suo Padre. Questa deve essere la motivazione della nostra obbedienza. Ma non era questa che aveva lo scrittore dell'Ecclesiaste. L'attitudine alla vita dello scrittore era un'attitudine fatalista ed indifferente. Decise di accogliere e dedicarsi a qualsiasi cosa succedeva in modo tale da non rimanerne mai sorpreso. Non conosceva molto riguardo l'eternità, anche se una volta ne parla. Aveva paura della morte perciò decise di cavarne fuori il massimo da questa vita terrena, con un poco di "timore di Dio", giusto per avere il fianco coperto.

Qui vediamo una persona che cercò di scoprire Dio attraverso i suoi sensi, cioè con la sua intelligenza e con i suoi ragionamenti, senza l'aiuto dello Spirito Santo. I Cristiani che fanno così se ne andranno fuori strada dalla verità tanto quanto altri che seguono altre religioni. Senza l'aiuto dello Spirito Santo non possiamo sapere nulla di Dio, perché è solo lo Spirito Santo che può rivelarci le profondità di Dio. "I pensieri di Dio nessuno non li conosce tranne lo Spirito di Dio" (1 Corinzi 2:11).

Le persone che crocifissero Cristo erano coloro che studiavano la Bibbia ogni giorno. E studiavano anche riguardo al Messia. Ma quando il Messia venne in mezzo a loro, lo chiamarono "principe dei demoni"! Se i Greci ed i Romani avessero chiamato Gesù con questo nome, avremmo potuto comprenderlo perché non avevano a disposizione l'Antico Testamento. Non furono nemmeno i Sadducei che erano liberali a chiamare Gesù con quel nome. Ma furono i Farisei fondamentalisti. I Farisei erano intelligenti. Ma non erano umili. Le loro teste erano giuste, ma il loro cuore non era giusto. Questo è successo 2000 anni fa e può succedere anche oggi. Se non viviamo in umile dipendenza dalle rivelazioni sulla Parola di Dio che lo Spirito Santo ci dà, ci allontaneremo dalla verità tanto quanto lo ha fatto Salomone.

Quando Pietro guardò Gesù e disse, "Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio Vivente," Gesù rispose dicendo, "Tu sei beato, Simone, perché non la carne e il sangue ti hanno rivelato questo, ma il Padre Mio che è nei cieli." Questo vuol dire che non era l'intelligenza umana di Pietro a permettergli di comprendere questa verità. Come è possibile che una persona che non aveva studiato come Pietro sapesse chi era Gesù, ma non lo sapevano i Farisei che avevano studiato le Scritture giorno e notte? Questo è perché le verità di Dio possono essere conosciute solamente dalla rivelazione dello Spirito Santo. Questa rivelazione è quello che aveva avuto Pietro e che non avevano avuto i Farisei. Perciò se volete comprendere la Parola di Dio nel modo giusto, siate dipendenti dallo Spirito Santo.

Salomone provò a trovare soddisfazione attraverso varie forme di piacere, acquistando proprietà, costruendosi stagni (2:6), si comprò molti schiavi (2:7), accumulò molto argento e oro, ecc. "Di tutto quello che i miei occhi desideravano, io non lo rifiutai loro" (2:10). E alla fine di tutto quello che Salomone disse fu, "Poi considerai tutte le opere che le mie mani avevano fatte ed ecco che tutto era vanità, non si trae alcun profitto sotto il sole" (2:11). Poi Salomone continuò parlando della futilità del lavorare sodo, perché "tutto il frutto del lavoro viene lasciato in eredità ad un altro, che non vi ha speso nessuna fatica!" "Sotto il sole tutto è vanità" (2:21, 22).

Leggiamo qualcosa di interessante al Capitolo 2:26: "Dio dà all'uomo che Egli gradisce, saggezza, intelligenza e gioia." Questa dichiarazione è vera. Se il vostro cuore è pulito, Dio vi dà le opportunità sulla terra per accumulare la saggezza divina, la conoscenza di Dio in Persona e la pienezza di gioia che c'è alla Sua presenza. Ma quale compito Dio dà al peccatore? Quello di raccogliere, accumulare, per lasciare poi tutto a colui che è gradito agli occhi di Dio, cioè che sta ricercando prima il Suo regno! (verso 26). Nell'eternità, i mansueti erediteranno la terra. Su questo non c'è alcun dubbio.

Tutti noi possiamo o perseguire per la saggezza, la conoscenza di Dio e la gioia del Signore , oppure stiamo raccogliendo ed accumulando cose materiali. Qui vediamo il chiaro contrasto tra una persona spirituale ed una che vive secondo il mondo. Anche le persone religiose vivono secondo il mondo. Magari conoscono le loro Bibbie, ma non conoscono Dio. Perciò spendono il loro tempo accumulando cose materiali e la conoscenza del mondo, ma tutte queste cose non li aiuteranno nell'eternità.

La Prova che Tutto è Vuoto

Dal Capitolo 3 al 6 Salomone cerca di dimostrare che tutto sulla terra è vanità.

Capitolo 3:1-8: Salomone era un attento osservatore della natura umana e del mondo. Dopo molti anni d'osservazione, scoprì che c'è un tempo ed una stagione per ogni cosa che succede. In questo passaggio ci sono delle dichiarazioni vere e delle dichiarazioni false. La psicologia è un insieme di verità ed errori. Salomone disse che c'è un tempo per concepire, un tempo per morire ed un tempo per piantare. Tutto questo è corretto. Ma poi procede dicendo che c'è un tempo per uccidere ed un tempo per odiare! Per un uomo spirituale non c'è mai il tempo di uccidere o di odiare - un uomo spirituale non odia nessun essere umano. Un uomo spirituale abita in Dio e ama tutti, in ogni momento.

Ci sono degli psicologi che insegnano che se siete arrabbiati con vostro padre, un buon modo per sbarazzarvi della vostra rabbia è picchiando un cuscino, ed immaginando che quel cuscino sia vostro padre! Probabilmente Salomone credeva a qualcosa del genere quando disse che c'è un tempo per odiare. Ma Dio non la pensa in questo modo. Gesù disse, "Amate i vostri nemici." Qui dunque vediamo apparire in questo libro un esempio del modo di pensare di Salomone che ragionava secondo i canoni del mondo. I predicatori religiosi, quando predicano, aggiungono la loro saggezza terrena alla Parola di Dio. Dobbiamo stare attenti a questo. Se non viviamo in umiltà e rotti davanti a Dio, è facile essere deviati dalla saggezza umana, perché molta di questa saggezza sembra corretta.

Lasciate che vi dia un esempio: Un nuovo insegnamento è sorto nel Cristianesimo, chiamato "visualizzazione". La visualizzazione insegna qualcosa del genere: "Chiudi i tuoi occhi e visualizza che avrai 5000 persone nella tua chiesa, anche se oggi siete solo in 5. Visualizza che vi incontrerete in un edificio enorme, anche se oggi vi state incontrando in una piccola casa. Se sei paralitico, visualizzati mentre cammini. Se hai solo uno scooter, visualizzati con una bella macchina nuova. Allora avrai la fede necessaria per ottenere queste cose - e le otterrai. La maggior parte di queste visualizzazioni è relativa a lussi terreni e grandi edifici adibiti come chiese ecc. Non ho mai sentito nessuno insegnare alle persone di visualizzarsi "prendendo la loro croce, morendo a loro stessi e seguendo Gesù"!! L'insegnamento della visualizzazione viene dalla moderna filosofia "New Age" (che è un falso della verità Divina) e dalla psicologia, ma non dalla Bibbia. Ma nonostante questo molti credenti che non hanno discernimento immaginano che questo sia il modo per accrescere la loro fede.

La fede non si basa sulla visualizzazione. Romani 10:17 è molto chiaro e dice, "la fede viene da ciò che si ascolta, ascoltando la Parola di Cristo". La fede si può basare solamente su quello che Dio ha detto. Abraamo non avrebbe potuto avere Isacco visualizzando che Sara avrebbe dato luce ad un bambino. La fede di Abraamo era basata sulla chiara promessa di Dio. Non potete visualizzare quello che volete ed aspettarvi che Dio ve lo dia, perché questo è l'insegnamento della psicologia e non della Bibbia. Il pensiero positivo forse è utile agli uomini d'affari, ma non è la fede Biblica. Gesù e gli apostoli non fecero miracoli grazie alla visualizzazione o al pensiero positivo. Al giorno d'oggi è facile essere ingannati da questi falsi. Dunque il libro delle Ecclesiaste ha al suo interno un avvertimento per tutti noi che viviamo in questi giorni, cioè di stare attenti al pericolo di dipendere dalla saggezza umana.

La parola "eternità" si trova solo una volta in questo libro - al Capitolo 3:11: "Dio ha messo l'eternità nel cuore degli uomini, perché senza di questo nessuno sarebbe in grado di trovare l'opera che Dio ha fatto" (traduzione letterale). C'è un vuoto formato da Dio nel cuore di ogni uomo, e questo vuoto non potrà mai essere riempito o soddisfatto da nessuno o niente ma solo da Dio in Persona. Come qualcuno disse, "Poiché ci hai creati per Te, il nostro cuore non ha pace fino a che non riposi in Te". Dio ha messo l'eternità nei nostri cuori in modo che non possiamo mai trovare soddisfazione nei soldi, donne, proprietà, onore e posizioni. Qui va avanti dicendo che a meno che diamo primaria importanza alle cose eterne, non saremo mai in grado di trovare quello che Dio ha fatto.

Per coloro che vivono per "le cose sotto il sole", "non c'è nulla di meglio del rallegrarsi e procurarsi del benessere durante le loro vite" (verso 12). Le persone religiose e gli psicologi non dicono alle persone di fare del male. No. Anzi dicono alle persone di fare del bene. Ma potete fare del gran bene e comunque non avere contatto con Dio e continuare a non vivere per dei valori eterni.

Al Capitolo 3:19-21, vediamo come la saggezza umana non ha nessuna idea riguardo all'eternità: "Il destino dei figli degli uomini ed il destino delle bestie è lo stesso. Il primo muore, ed anche il secondo muore, e l'uomo non è superiore alla bestia. Sono entrambi polvere, e ritornano alla polvere. Chi può sapere se il soffio dell'uomo ascende in alto e quello delle bestie va in basso nella terra?" Con tutta la sua sapienza umana questa fu la conclusione di Salomone. Salomone non sapeva se c'era qualche differenza tra un uomo ed una bestia quando questi morivano.

In questo libro, vediamo il più saggio uomo della terra che cerca di comprendere Dio e la religione. Riuscì a comprendere poche cose giuste, ma molte sbagliate. Allora perché Dio ha permesso all' Ecclesiaste di essere presente nella Bibbia? Per insegnarci che non possiamo trovarlo attraverso la saggezza umana e la psicologia, ma soltanto attraverso il Suo Spirito Santo. Dobbiamo stare attenti agli insegnamenti delle persone intelligenti che non conoscono Gesù personalmente. Se l'insegnamento di qualcuno non si trova nella Parola di Dio, allora non dovremmo sprecare il nostro tempo ascoltando questa persona.

Capitolo 4:4: "Ho anche visto che ogni fatica e ogni buona riuscita nel lavoro provocano invidia dell'uno contro l'altro". Salomone osservò che la maggior parte delle persone nel mondo sono motivate dallo spirito di competizione. Triste ma vero anche di buona parte del Cristianesimo. Ci sono organizzazioni Cristiane che si prendono i lavoratori da altre organizzazioni Cristiane, offrendogli degli stipendi più alti. Questo è lo spirito del mondo. Un uomo di Dio non competerà mai con nessuno - sia uomo, chiesa, o organizzazione.

Al Capitolo 4:9-12 ci sono delle dichiarazioni molto buone.

"Due valgono più di uno solo, perché son ben ricompensati dalla loro fatica" (4:9). Un marito ed una moglie possono compiere molto di più per Dio se lavorano assieme piuttosto che separati. In più si moltiplicano anche e quindi hanno dei bambini, e così ancora di più viene compiuto, rispetto se avessero scelto di rimanere da soli. Questo si può applicare anche ai fratelli e alle sorelle nella chiesa.

Qui c'è una seconda ragione per cui due è meglio di uno: "Se uno cade, l'altro lo rialza" (4:10). È meraviglioso quando una chiesa è così - con fratelli e sorelle che sono pronti a rialzare uno che è caduto nel peccato o nello scoraggiamento, ecc. Ma ahimè, "l'esercito del Signore è l'unico esercito che spara sui propri feriti".

"Guai a chi è solo e cade senza avere un altro che lo rialza" (4:10). È pericoloso vivere la vita Cristiana da soli senza avere della comunione con qualcuno.

Qui c'è una terza ragione per la comunione: "Se due dormono assieme, si riscaldano" (4:11). Solo quando siamo uniti possiamo mantenere il fuoco vivo nei nostri cuori. Se non potete rimanere ardenti per Dio da soli, allora dovete ricercare la comunione con coloro che sono ardenti per Dio.

Ed una quarta ragione: "Se uno tenta di sopraffare chi è solo, due gli terranno testa" (4:12). Gesù disse, " Dove due o tre sono riuniti assieme nel Mio nome (cioè per glorificare il Mio Nome), e dove sono un solo spirito l'uno con l'altro, allora Io sono in mezzo a loro, e allora qualsiasi cosa che legano sulla terrà sarà legato nei cieli " (Matteo 18:18-20). Le attività sataniche possono essere legate e contenute da due credenti che sono totalmente uno l'uno con l'altro. Un credente non può fare questo da solo, perché richiede un'espressione del Corpo di Cristo - e il minimo numero di persone per il Corpo di Cristo è due.

"Una corda a tre capi non si rompe così presto" (4:12). Tre fili sono necessari per un forte matrimonio - il marito, la moglie e il Signore . Se il Signore non è al centro di un matrimonio, quel matrimonio non può prosperare.

Qui c'è una buona riflessione sulla correzione: "Meglio un ragazzo povero e saggio che un re ricco e stolto che non sappia ascoltare i consigli" (4:13). È facile diventare un re stolto. Quando Dio ci innalza a una posizione di guida spirituale, è facile immaginare che abbiamo sempre ragione, e che nessuno possa più correggerci. Che Dio ci salvi dall'arrivare a questo punto di follia. Ringrazio Dio per delle persone giovani che mi hanno corretto. Ho ricevuto le loro correzioni e sono diventato un uomo migliore. Se c'è una macchia sulla mia faccia che non riesco a vedere, dovrei essere grato a chiunque mi dica che sono sporco, così che posso pulirmi. In questo non fa nessuna differenza se la persona che mi mostra la macchia ha 20 anni o 80. Chi mi ha detto che ero sporco mi ha aiutato. Molti di coloro che hanno una posizione di responsabilità nella Cristianità sono diventati vecchi re stolti, perché hanno rifiutato le correzioni. Un uomo saggio è sempre pronto a ricevere una correzione.

Al Capitolo 5:1-3, ci viene detto di non parlare molto quando siamo alla presenza di Dio: "Non essere precipitoso nel parlare quando devi proferir parola davanti a Dio, perché Dio è in cielo e tu sei sulla terra. Perciò le tue parole siano poche" (verso 2). In preghiera, dobbiamo ascoltare più che parlare. La preghiera è come una conversazione telefonica con Dio. Un telefono funziona che ha una parte dove si ascolta ed una parte dove si parla. Quando parlate a qualcuno di molto più maturo di voi, che fate, parlate di più o ascoltate di più? Solo una persona orgogliosa parlerebbe di più a qualcuno più spirituale di lui. E allora come dovremmo essere quando siamo con Dio in preghiera? Molti Cristiani non danno mai a Dio l'opportunità di parlare quando stanno pregando, fanno loro tutta la conversazione. Questo è un insulto a Dio.

Le preghiere dovrebbero essere 90% ascolto e 10% parlato. Il nostro Padre celeste sa già tutti i nostri problemi e tutto quello di cui abbiamo bisogno. Ma comunque vuole che gli esprimiamo i nostri desideri, per questo ci chiede di pregare. La preghiera non deve essere qualcosa solo sulle nostre ginocchia. Gesù ci disse di "pregare sempre" (Luca 18:1). Perciò dobbiamo sviluppare l'abitudine di ascoltare Dio sempre. Tutti noi abbiamo visto gli agenti di polizia con i loro "walkie-talkies". La stazione radio è sempre accesa, perché questi ufficiali devono sempre rimanere allerta e pronti a ricevere un messaggio che arriva dal quartiere generale. Questa è un'illustrazione bellissima di come dovremmo vivere anche noi - sempre allerta all'ascoltare gli ordini del nostro quartiere generale che sta in cielo.

"Non fate dei voti a Dio se non potete mantenerli. È meglio non fare nessun voto piuttosto che farlo e non adempierlo" (5:4, 5). Non dovremmo mai fare delle promesse a Dio che non possiamo mantenere. Non dobbiamo mai dire bugie a Dio quando cantiamo delle canzoni di devozione e di arresa al Signore. Non cantate, "Prendi il mio argento ed il mio oro - nemmeno un poco ne tratterrò," se non lo intendete veramente. Non cantate, "Prendi la mia voce e fammi cantare sempre e solo per il mio Re", se oltre a queste canzoni cantate anche quelle del mondo. Non cantate, "Mi arrendo totalmente a Gesù", se non avete veramente arreso tutto nelle vostre vite al Signore. I Cristiani dicono più bugie a Dio la domenica rispetto ad ogni altro giorno della settimana, perché la domenica è il giorno in cui cantano queste canzoni durante gli incontri. Quando trovate delle parole nelle canzoni che non sono ancora vere nella vostra vita, potete cantarle come una preghiera e non come una testimonianza . Dite al Signore che questo è il modo nel quale vorrete vivere. Così sarete onesti. Ma se la vita descritta in una riga di una canzone non è nemmeno il vostro desiderio, allora in tutta onestà, dovete rimanere zitti quando arrivate a quel pezzo della canzone. Se gli altri dicono bugie, lasciateli cantare bugie a Dio. Ma voi siate onesti.

Capitolo 5:10: "Chi ama i soldi non è saziato dai soldi, e chi ama le ricchezze non ne trae profitto. Anche questo è vanità." Qualcuno disse, "Dio ha fatto abbastanza in questo mondo per il bisogno di ogni uomo, ma non ha fatto abbastanza per la brama di un solo uomo." Un uomo avido non sarà mai felice, non è importante quanti soldi riesce a fare. Anche i milionari vogliono di più. Gesù disse che non possiamo amare Dio e i soldi (Luca 16:13) - perché sono all'opposto. " Quando abbondano i beni (quando avete un aumento di stipendio), anche le vostre spese aumentano" (5:11). Le spese dell'uomo indisciplinato tengono sempre il passo con le sue entrate, così non è mai in grado di risparmiare nessun soldo.

"Dolce è il sonno del lavoratore, abbia egli poco o molto da mangiare. Ma la sazietà del ricco non lo lascia dormire" (5:12). Se mangiate molto cibo prelibato alla sera, non sarete in grado di dormire bene. Il cibo semplice conduce ad una vita più sana.

Capitolo 6:1, 2: "C'è un male che ho visto sotto il sole e che grava di frequente sugli uomini. Un uomo a cui Dio da ricchezze, tesori e onore, al punto che nulla gli manca di tutto ciò che può desiderare; ma Dio non gli dà il potere di goderne." Qui vediamo un uomo che ha fatto un sacco di soldi, ma nel perseguire questo scopo perde la sua salute e dunque i dottori gli proibiscono di mangiare molte cose. Molte persone oggi giorno spendono la loro prima metà della vita lavorando e rovinandosi la loro salute con lo scopo di accumulare ricchezze, in seguito spendono il resto delle loro vite spendendo tutta la ricchezza guadagnata per riacquisire la salute che hanno perso! Che follia! Lavorano duramente e rovinano la loro salute, si distruggono da soli per accumulare soldi e poi morire.

Date a Dio i migliori anni della vostra vita e la parte migliore di ogni giorno. Questo è il modo più saggio in cui vivere.

Come Vivere in questo Mondo

Dal Capitolo 7 al Capitolo 9 abbiamo molti buoni e pratici consigli su come vivere in questo mondo.

"Una buona reputazione vale più dell'olio profumato e il giorno della morte, è meglio del giorno della nascita" (Ecclesiaste 7:1). Questo è vero solamente se avete speso la vostra vita vivendo per Dio e per dei valori eterni - e non altrimenti.

"Lo spirito paziente vale più dello spirito altero" (7:8). L'uomo paziente è un uomo di gran lunga migliore rispetto ad un uomo orgoglioso.

"Non dire, 'Come mai i giorni di prima erano migliori di questi?' poiché non è da saggio domandarsi questo" (7:10). Per un discepolo di Gesù, il futuro andrà sempre meglio rispetto al passato. Perciò non dovremmo guardarci indietro - mai.

Al Capitolo 7:16, 17, abbiamo uno di questi consigli stolti che la saggezza umana ci offre: "Non essere troppo giusto e non essere troppo empio, perché allora ti distruggerai." Le persone che vivono come il mondo gli ha insegnato diranno che è impossibile vivere in questo mondo senza compromettersi un pochettino nella giustizia. Perciò giustificano il loro dare qualche bustarella qui e il dire qualche piccola bugia là. Questo, diranno, è il solo modo per sopravvivere! Ma il vero Cristiano, certamente, rigetta questo consiglio. Un altro modo per guardare a questo verso potrebbe essere: "Non provare ad essere super giusto o super spirituale" - questo è andare oltre a quello che la Parola di Dio richiede.

Al Capitolo 7:28, Salomone disse, "Ho trovato un uomo saggio in mezzo a mille. Ma in mezzo a mille donne, non ho trovato una donna saggia." Questo può voler dire che gli uomini sono più saggi delle donne? No. Dio ha creato uomini e donne con gli stessi poteri e uguali abilità per essere spirituali. Salomone qui si sta riferendo, alle 1000 donne che aveva nel suo harem - 700 mogli e 300 concubine (1 Re 11:3). Salomone conoscendo le donne seducenti che aveva nel suo harem, non sorprende che tra di loro non ne abbia trovata una saggia. Ma ci sono molte, molte donne di Dio che sono più sagge degli uomini.

"La saggezza di un uomo gli illumina il volto e la durezza della sua faccia viene mutata in gioia" (8:1). Più saggezza abbiamo, più i nostri volti saranno radianti della gioia del Signore. Uno sguardo scontroso e miserabile è il segno di un uomo stolto che non ha saggezza. Gesù non era mai scontroso o acido. Nemmeno i suoi discepoli dovrebbero esserlo.

"Siccome la sentenza contro un'azione cattiva non si esegue prontamente, il cuore dei figli degli uomini è pieno della voglia di fare il male" (8:11). Se Dio avesse fatto le cose in modo da punire immediatamente chiunque pecchi, allora in tutto il mondo gli uomini avrebbero smesso di peccare. Ma il giorno del giudizio sta arrivando. "Sebbene il peccatore faccia cento volte il male, e anche prolunghi i suoi giorni, tuttavia io so che il bene è per quelli che temono Dio" (8:12).

Capitolo 8:17 dice che ci sono molte cose che Dio fa, che noi non possiamo comprendere completamente o spiegare con la nostra saggezza umana limitata.

Capitolo 9:8 è un bellissimo verso che possiamo applicare alla nostra vita e al nostro ministero: "Siano le tue vesti bianche in ogni tempo, e l'olio non manchi mai sul tuo capo." Questo vuol dire che dovremmo sempre tenere le nostre coscienze pulite e i nostri cuori puri. Secondo, che dovremmo ricercare di vivere sempre sotto l'unzione dello Spirito Santo.

Il Capitolo 9:14-18 ci racconta la storia di una piccola città che fu liberata dal nemico grazie ad un semplice uomo saggio. Ma nonostante questo, nessuno si ricordò di quest'uomo. "La saggezza vale più degli strumenti di guerra" (9:18). Dobbiamo vincere le persone con la bontà e non con la brutalità. C'è una fiaba per bambini che racconta che il sole ed il vento fecero a gara per vedere chi era più forte. C'era un uomo che camminava per la strada e allora decisero che chi gli avrebbe tolto per primo il mantello sarebbe stato il più forte. Cominciò il vento che soffiò duramente su quell'uomo. Ma più il vento soffiava, più stretto l'uomo si teneva il suo mantello. Poi toccò al sole. Semplicemente si scaldò e si scaldò. In poco tempo, l'uomo si tolse il mantello. La saggezza è meglio della forza . Dio ci porta a pentirci attraverso la Sua bontà (Romani 2:4).

La Saggezza del Mondo Esemplificata

"Le mosche morte fanno puzzare l'olio del profumiere. Così un po' di follia guasta il pregio della saggezza e della gloria" (10:1). Un solo atto stolto può rovinare l'intera testimonianza della vostra saggezza, esattamente come un topo che finisce su una pizza, rovinerebbe tutto il piatto. Questo è il motivo per cui dobbiamo umilmente chiedere a Dio di preservarci dal dire o fare cose stupide.

Il Capitolo 10:4 è parafrasato meravigliosamente nella "Living Bible" "Se il capo si arrabbia con te, non lasciare il posto."

" Chi scava una fossa (per gli altri) vi cadrà dentro" (10:8). Dio ci tratta come trattiamo gli altri.

"Chi demolisce un muro sarà morso da una serpe" (10:8). Dio ha disegnato dei confini attorno ad ognuno di noi e dobbiamo rimanere in questi confini. Se ne usciamo, Satana, il serpente antico, ci può mordere. Questo è quello che successe ad Adamo ed Eva in Eden, anche a Re Saul e al Re Uzzia (Genesi 3; 1 Samuele 13:9; 2 Cronache 26:16).

"Se l'accetta perde il taglio e uno non la arrota, bisogna che raddoppi la forza. Ma la saggezza ha il vantaggio di riuscire sempre" (10:10). Potete finire il lavoro più in fretta se prima affilate la vostra accetta. Dobbiamo mantenere il nostro taglio spirituale affilato mantenendo la nostra coscienza sempre pulita. Anche la spada dello Spirito deve essere affilata nelle nostre mani, perché conosciamo bene la Parola di Dio. Predicare con una povera conoscenza della Parola di Dio è come usare una spada non affilata in guerra. Il nemico non verrà sconfitto. Spesso Gesù risolse i problemi con una singola frase, "Chi tra di voi è senza peccato, lanci la prima pietra". Anche le risposte di Gesù alle tentazioni di Satana venivano da una spada affilata: "Non di solo pane vivrà l'uomo, ma di ogni parola che proviene dalla bocca di Dio", ecc.

Qui vediamo ancora un miscuglio con la saggezza del mondo: "I soldi risolvono tutti i problemi." (10:19). Questo è esattamente quello che l'uomo del mondo dice e questo è il motivo per il quale cerca di fare soldi con tutto il suo cuore. Noi che crediamo che Dio è la risposta ad ogni problema, dovremmo cercare Dio con tutti i nostri cuori.

Il Capitolo 10:20 è un'esortazione a non sparlare degli altri nella nostra camera da letto.

"Getta il tuo pane sulle acque, perché dopo molto tempo lo ritroverai" (11:1). Dobbiamo fare del bene agli altri ogni volta che ne abbiamo l'opportunità - allora raccoglieremo quello che abbiamo seminato. Nella misura con la quale diamo, riceveremo.

"Se un albero cade verso il sud o verso il nord, dove cade, rimane" (11:3). Una volta che una persona muore, il suo destino eterno è deciso.

"Chi bada al vento non seminerà; chi guarda alle nuvole non mieterà" (11:4). Non dobbiamo aspettare le condizioni perfette per servire il Signore. Dobbiamo essere pronti a condividere il vangelo con gli altri e servire il Signore in ogni momento - sia quando ci conviene e sia quando non ci conviene (2 Timoteo 4:2).

"Come tu non conosci la via del vento, così non conosci l'opera di Dio" (11:5). La nostra mente è come una tazzina che non può contenere l'oceano della saggezza di Dio. Perciò non dobbiamo spiegarci molte cose che stanno sulla terra. Nemmeno possiamo pienamente sapere come Dio opera in ogni area. Gesù disse che "il vento soffia dove gli pare" (Giovanni 3:5). Allo stesso modo, non possiamo spiegarci tutte le opere dello Spirito Santo.

Dal Capitolo 11:9 al 12:7 è un avvertimento per i giovani uomini che se "seguono gli impulsi dei loro cuori e i desideri dei loro occhi, Dio li giudicherà per tutte queste cose". Perciò vivete ogni giorno riconoscendo che dovete rendere conto a Dio per tutto quello che facciamo con i nostri corpi. Siccome "la vita passa in fretta" i giovani dovrebbero eliminare la rabbia e tutto quello che gli causerà un dispiacere eterno, ricordandosi del loro Creatore mentre sono ancora giovani, perché sarà più difficile tornare a Dio più in là con l'età. La vecchiaia è descritta al Capitolo 12:2-7.

Al Capitolo 12:9-11 ci sono tre eccellenti versi che descrivono molte qualità di un buon predicatore. Un buon predicatore non è solo uno che conosce la Parola di Dio ma che anche sa applicarla con saggezza nelle situazioni della vita di tutti i giorni. Mediterà sulla Parola di Dio, ricercando tutto quello che dice riguardo ad un argomento, e metterà assieme il risultato del suo studio. Inoltre sarà attento a presentare la verità accuratamente, ed in un modo piacevole ed interessante. Le sue parole saranno parole dategli dal Capo Pastore che inchioderanno delle verità importanti nelle menti delle persone spronandole all'azione.

Ci viene detto nel Capitolo 12:14 che lo studio eccessivo di libri può diventare faticoso.

Come conclusione siamo esortati a "temere Dio e osservare i Suoi comandamenti, perché Dio giudicherà tutto" (12:15, 16). La persona religiosa obbedisce a Dio solamente perché ha paura del giudizio. Al contrario, la persona spirituale obbedisce a Dio per amore e gratitudine (Giovanni 14:15).

Perciò il libro delle Ecclesiaste ci mostra che anche senza conoscere Dio, le persone possono sapere come fare il giusto in molte aree. Ma la loro motivazione per compiere ciò che è giusto sarà sempre egoista e saranno delle persone che credendosi giusti, come i Farisei, giudicheranno gli altri. Possono fare molte cose buone, ma come abbiamo detto precedentemente, se un topo (l'orgoglio spirituale) cade su una buona pizza rovina tutto il piatto.

Capitolo 22
Cantico di Salomone

LO SPOSO E LA SPOSA

I

l Cantico di Salomone viene anche chiamato "Cantico dei Cantici" o "Cantici".

La parola "Signore - YHVH" si trova solo una volta in questo libro ('la fiamma del Signore' - 8:6 - Ebraico).

Alcuni Cristiani sono imbarazzati dal leggere questo libro, perché hanno una comprensione sbagliata della parte sessuale nella vita matrimoniale. Il motivo di questo è perché la loro comprensione del sesso deriva dal cinema e dai media.

Ci sono due chiare lezioni che Dio vuole farci imparare da questo libro:

1. La relazione sessuale nel matrimonio è molto buona e veramente essenziale .

2. La nostra relazione con Cristo deve essere tanto intima e calda quanto quella di una sposa innamorata del suo Sposo.

Fu Dio che creò la funzione sessuale in Adamo ed Eva. Dopo aver creato i loro organi sessuali, Dio disse ad Adamo ed Eva di moltiplicarsi - ovviamente attraverso la loro unione sessuale (Genesi 1:28). In seguito Dio guardò a tutto quello che aveva creato (incluso la funzione sessuale) e dichiarò tutto come "Molto buono" (Genesi 1:31). Se Dio ha dichiarato il sesso tra un marito ed una moglie come "Molto Buono" nella prima pagina della Bibbia, allora per quanto ci riguarda non c'è bisogno di ascoltare l'opinione di qualcun altro su questo tema. È molto buono.

Quello che impariamo nel Cantico di Salomone è che è l'amore reciproco non egoista che fa del sesso nel matrimonio un atto puro e santo. L'unione sessuale senza amore è carnale.

Fu Dio che creò la funzione sessuale. Ma come molte altre cose che Dio ha creato, Satana l'ha pervertita facendo indugiare le persone nel sesso fuori dal matrimonio.

Pensate ad un atomo. Come il sesso, anche l'atomo fu creato da Dio. Ma l'uomo l'ha usato per scopi buoni e per scopi malvagi. Quando un atomo viene scisso, l'energia che produce può essere utilizzata per fornire l'elettricità ad una città. Oppure può essere utilizzato per costruire una bomba che distrugge migliaia di persone!

Oppure considerate la dinamite. Che può essere usata per far scoppiare la roccia e costruirci sopra le fondamenta di una casa, oppure può essere utilizzata per fare una bomba che uccide. Anche il "Sesso" può essere utilizzato in modo buono o in modo malvagio.

Dio una volta diede a Pietro una visione di una tovaglia che scendeva dal cielo che conteneva animali puri ed animali impuri, allora Dio chiese a Pietro di uccidere e mangiare. Quando Pietro si rifiutò di mangiare, perché avrebbe violato i cerimoniali della legge giudaica, Dio gli disse, "Le cose che Dio ha purificate, non farle tu impure" (Atti 10:15). Possiamo usare le stesse parole riguardo al "sesso": Quello che Dio chiama "santo", non chiamatelo impuro . Certo quando il mondo usa il "sesso" in modo sbagliato, è sia impuro sia malvagio. Ma all'interno del matrimonio, è sia santo sia puro. Il sesso aiuta a legare il marito e la moglie assieme in un legame santo.

Perciò vorrei incoraggiare ogni marito e moglie a leggersi il Cantico di Salomone l'un l'altro. Vi insegnerà ad apprezzarvi a vicenda e a non darvi per scontato. Sfortunatamente nella nostra cultura Indiana, i mariti e le mogli non si apprezzano a vicenda; ed in molti casi, la loro unione sessuale è meccanica.

Questo libro vi insegnerà anche l'importanza della comunicazione nel matrimonio - di parlarsi a vicenda in un modo gentile ed amoroso. Questo libro è anche un libro molto realista. Ci mostra come ci sono alti e bassi in ogni matrimonio, e come delle volte ci potrebbe anche non essere nessun sentimento d'amore, e come il vero amore ne esce trionfante da ogni crisi. Ci insegna anche come un matrimonio morente può essere ravvivato. Perciò questo è un libro con i piedi per terra, realistico e pratico riguardo questo meraviglioso dono di Dio, "l'amore e il sesso" nel matrimonio.

Il Cantico di Salomone è anche un'illustrazione di Cristo e la chiesa. Tutti i credenti - sposati e non sposati possono studiare questo libro guardandolo in questo modo e così approfondire la loro relazione con il Signore.

Il Cantico di Salomone fu il primo libro della Bibbia che studiai nel dettaglio, subito dopo essere stato battezzato - nel 1961. Stavo lavorando su una nave che non spesso rientrava in porto ed eravamo nelle parti remote ed inabitate della costa Indiana. Perciò, non avevo contatti con credenti per settimane. In quel tempo lo studio di questo libro mi fece approfondire la mia devozione per il Signore Gesù, vedendolo come Sposo della mia anima. A quel tempo scoprì di essere molto prezioso per Lui. Ed allora anche Lui divenne prezioso per me. Imparai a riposarmi nel Suo infinito amore per me, a fidarmi pienamente di Lui, a dipendere da Lui totalmente, e ad amarlo con tutto il mio cuore e tutta la mia anima. Da quei giorni in poi la mia relazione con il Signore è diventata molto più profonda, e si è approfondita nel corso di tutti questi anni che ormai sono passati; ed è questo quello che mi ha salvato dal raffreddarmi e dal cadere. Perciò questo libro ha un grande valore per me.

In Apocalisse 14:3 leggiamo di coloro che avendo seguito l'Agnello cantano una canzone che nessun altro può imparare. Il piccolo gruppo di 144,000 persone descritto, simboleggia la sposa di Cristo, che mentre era sulla terra ha seguito i passi di suo Marito. Solo la sposa può imparare questa canzone, perché è una canzone che riguarda il suo Amato. Il Cantico di Salomone è un'illustrazione di questa canzone. Non potete imparare questa canzone studiando la Bibbia, ma solamente seguendo Gesù. La sposa imparò questa canzone quando stava sulla terra. Il Signore ci fa passare attraverso molte prove durante la nostra vita terrena, ed è durante queste prove che impariamo questa canzone.

Il ministero non dovrebbe mai essere la cosa primaria delle nostre vite. L'amore per il Signore deve sempre avere il primo posto. Dopo aver servito il Signore a tempo pieno per 50 anni, voglio dire questo, che la mia devozione al mio Signore è la base di tutto il mio ministero . Se la nostra devozione a Cristo decresce a causa del nostro ministero, allora quello che facciamo non avrà alcun valore agli occhi di Dio. Possiamo vedere questo dal rimprovero che il Signore fece al messaggero nella chiesa di Efeso, quando gli disse, "Io conosco le tue opere, la tua fatica, la tua costanza. Ma ho questo contro di te: Che non mi ami più come mi amavi all'inizio " ( Apocalisse 2:2-4 - Living Trad. Ita.). Questo fallimento era talmente grave che il Signore minacciò di non riconoscere più come Sua la chiesa di Efeso (Apocalisse 2:5).

Una relazione personale, d'amore e devota con Cristo è la fonte dalla quale tutto il vero servizio per il Signore deve sgorgare - sia che si tratti dell'evangelismo, del piantare delle chiese, dell'insegnamento Biblico, del lavoro sociale o qualsiasi altra cosa. Dobbiamo prima imparare "La Canzone dello Sposo e della Sposa" - la canzone che il nostro Signore ci canta, e che noi ricantiamo a Lui.

Il libro dei Proverbi parla della saggezza Divina e l' Ecclesiaste della saggezza umana. Ma il Cantico di Salomone parla dell'amore Divino. Molti ricercano la conoscenza della Bibbia. Ma il Signore cerca quelli che Lo ameranno. Solo allora la nostra conoscenza Biblica avrà valore.

Nel Cantico di Salomone vediamo la sposa crescere nell'amore.

Nel primo capitolo vediamo il principio dell'amore. Ma questo è più simile ad un'infatuazione. Quando le persone giovani dicono di essere "innamorati l'uno dell'altro l'altro", in realtà sono solamente "infatuati" l'uno dell'altro.

Il vero amore non è egoista nelle sue motivazioni, mentre l'infatuazione è egoista. La più pura espressione d'amore che vediamo nel mondo, non è quella tra un uomo e una donna - al contrario di quello che viene rappresentato al cinema, o descritto nei romanzi. Ma lo vediamo nell'amore di una mamma per il bambino neonato che dipende totalmente da lei. Una mamma sacrificherà tutto per quel bambino. Possiamo vedere l'amore di questa mamma per il suo bambino specialmente quando il bambino è malato. Al contrario, i giovani uomini e le giovani donne, quando dicono di essere "perdutamente innamorati", non si sacrificano per l'altro, come una mamma fa anno dopo anno per il suo bambino. La loro infatuazione dura solamente fino a quando le cose sono in accordo con i loro desideri. Ma il vero amore di una mamma non è così. L'amore di una mamma è totalmente indipendente da qualsiasi risposta che il suo bambino le dia. Il figlio può essere disabile o malato, ma questo non tratterrà la mamma dall'amarlo - lo amerà senza alcun limite. Questo è il tipo d'amore visibile qui sulla terra che più si avvicina all'amore di Dio. Questo è il motivo per cui Dio paragona il Suo amore con l'amore di una mamma per il suo bambino appena nato (Isaia 49:15). È solo quando un marito ed una moglie si ameranno in questo modo che allora avranno veramente compreso l'amore. Ma far arrivare l'amore a questa maturità richiede del tempo.

Nei primi passi di un matrimonio c'è molto egoismo nella relazione tra marito e moglie. Il marito vuole qualcosa dalla moglie che lo soddisfi, e la moglie vuole qualcosa dal marito che la soddisfi. Di solito l'uomo vuole della gratificazione sessuale e qualcuno che lo serva, mentre solitamente la moglie vuole sicurezza ed una vita confortevole . Sono entrambi egoisti. Ma tale infatuazione può crescere e diventare amore, quando giungeranno ad una relazione libera dall'egoismo.

La nostra relazione con il Signore potrebbe cominciare nello stesso modo, egoista. Potremmo inizialmente venire a Dio perché vogliamo qualcosa per noi - potrebbe essere la salvezza dall'inferno, la guarigione, dei soldi, la soluzione ad un problema, o un ministero unto. Tutti questi desideri sono centrati su di noi. Ma quando l'amore matura, diremo, "Signore, non ricerco la salute, la ricchezza o nemmeno un ministero. Io ho Te, e questo è tutto quello che voglio. Voglio che tu possa ricavare il meglio da questa mia vita terrena." Allora non penseremo a quello che noi possiamo ricavare dal Signore, ma a quello che il Signore può ricavare da noi. Questo è un amore maturo.

L'amore di Gesù per noi era così. Quando venne sulla terra non stava pensando "Che cosa posso ricavare per Me dagli uomini?". No. Il Suo pensiero era "Che cosa posso dare agli uomini?" Così è come l'amore Divino pensa sempre. Ed è questo l'amore maturo che alla fine vediamo nell'ultimo capitolo - Capitolo 8 - di questo libro. Infatti vediamo all'inizio un amore immaturo che con il tempo ed avendo superato diverse prove, matura e diventa il vero amore Divino.

Il salmista disse, "Chi ho io in cielo all'infuori di Te? E sulla terra non desidero che Te" (Salmo 73:25). Questa è l'espressione di uno che è maturato nell'amore per il suo Signore. Non interessandosi più per la salute, la ricchezza o qualsiasi altra cosa sulla terra. Il Signore è abbastanza per lui.

L'inizio dell'Amore

Capitolo 1:1: La prima cosa che notiamo qui è che questa è la canzone di Salomone - la canzone dello Sposo - dunque primariamente non è quella della moglie. Questo vuol dire che principalmente è la canzone che il Signore rivolge a noi , e non quella che noi cantiamo a Lui. "Lo amiamo perché prima ci ha amati" (1 Giovanni 4:19). Non siamo noi ad amarlo per primi. È Lui che ci ha amato prima. È solo perché prima Lui ci ha cantato questa canzone, che allora oggi possiamo cantare a Lui. Mai e poi mai cominciare pensando al vostro amore per il Signore. Il nostro punto di partenza deve sempre essere il Suo amore per noi. Allora non sbaglieremo. E non finiremo mai scoraggiati o condannandoci da soli!

Questa prima parte parla "dell'innamorarsi" del Signore. Il nome dell'uomo qui non viene menzionato. Ma è sottointeso, perché per questa donna c'è una sola persona in tutto il mondo - il suo Amato! La sposa è presa solamente per il suo Sposo e dice, "Il tuo amore è meglio di tutto il vino della terra. Com'è piacevole il tuo nome!" (verso 3). Lo Sposo è meglio di tutti i piaceri (vino) che il mondo può offrire.

Poi la moglie va avanti dicendo, "Attirami a te e noi ti correremo dietro" (verso 4). Notate attentamente. L'amore non spinge, attira . C'è una grande differenza tra lo spingere e l'attirare. Satana ci spinge, ma Dio ci attira a Sé. Gesù disse, "E Io, quando sarò innalzato dalla terra attirerò tutti a Me" (Giovanni 12:32). Gesù cerca di attirarci esattamente come un magnete attira a sé della limatura di ferro. Il Signore non spingerà mai nessuno. Come Buon Pastore, ci precede e ci attira a seguirlo. Se ad un certo punto non desideriamo procedere, allora il Signore non ci forzerà a seguirlo. Questa è una delle cose più belle del nostro Signore. Ed è così come possiamo distinguere la Sua guida rispetto alle spinte impulsive di Satana. Così è anche come possiamo discernere un uomo secondo il cuore di Dio che ci guida spiritualmente da un capo di una setta. Gli uomini di Dio ci precedono e ci invitano a seguirli - come fece Paolo (1 Corinzi 11:1). Al contrario, i capi di una setta sono come dei dittatori e forzano le persone ad andare nella strada che dettano attraverso le loro predicazioni ed i loro consigli. Che lezioni meravigliose possiamo imparare da questo libro; ci può salvare anche dal seguire dei falsi pastori.

In una famiglia, un marito deve precedere la moglie attirandola con il suo esempio, e non forzandola dicendole, "Fai questo". Hai notato qualche area nella quale tua moglie ha bisogno di migliorare? Allora sii un buon esempio per lei precedendola in quest'area - e poi permettile di seguirti al suo passo ed al suo tempo. Non forzarla mai. Così è come Dio opera. Questo principio si applica anche a tutte le nostre relazioni nella chiesa.

La sposa chiama il suo Sposo, "Mio re" (1:4). Dobbiamo conoscere Gesù come nostro Re prima di poterlo conoscere come nostro Sposo. Molti Cristiani non entrano mai in questa relazione d'amore con il Signore, perché non Lo conoscono come Signore e Re delle loro vite. Qualche area delle loro vite è rimasta non arresa.

Qui leggiamo anche delle "figlie di Gerusalemme" oppure delle "donne di Gerusalemme" (1:5). Questa frase si riferisce ai credenti che non amano il Signore con tutto il loro cuore. Questi credenti sono quelli che sono presi con il loro ministero "Cristiano" - predicare, insegnare, studio Biblico ecc. - e non con una devozione personale per Gesù. Queste persone non vivono nel peccato. Ma nemmeno amano il Signore con fervore. Il Signore sta cercando quelli che hanno il cuore della sposa, che gli sono devoti e che il loro servizio sarà il risultato del loro cuore innamorato.

La sposa disse a queste donne, "Sono scura ma bella". Quello che voleva dire è che anche se non era attraente, il suo Sposo l'aveva scelta. La Bibbia dice che Dio ha scelto principalmente i poveri e gli stolti del mondo, e non i potenti, i nobili e gli intelligenti (1 Corinzi 1:26-29). Alcuni di noi si potrebbero sentire così, "Non sono una persona capace come gli altri. Non sono intelligente. Non riesco a parlare bene come gli altri. Sono molto limitato nelle mie abilità." Ma nonostante questo il Signore ci ha scelti!

Sicuramente c'erano delle donne più belle in Gerusalemme. Ma lo Sposo scelse questa ragazza scura. Gesù fa così perché cerca le qualità del cuore e non l'apparenza, i doni o le capacità. Da questo dobbiamo impararne qualcosa. Che tutte le nostre abilità, la famiglia da cui proveniamo e tutti i nostri risultati raggiunti non sono di nessun valore per Dio. Dio cerca un cuore devoto. Un cuore devoto è quello che al Signore interessa, perché partendo da quel cuore farà di quella persona un Suo servo.

La sposa sapeva che anche se era scura, era bellissima agli occhi del suo Sposo. Molte donne sposate soffrono perché non sentono che i loro mariti le hanno veramente accettate e si rallegrano in loro. Io mi rallegro di mia moglie. Spero che anche tutti voi mariti farete lo stesso. È molto importante che vostra moglie sappia che vi rallegrate in lei. Allo stesso modo, molti credenti non realizzano che il Signore si rallegra in loro. Sofonia 3:17 dice, "Il Signore, il tuo Dio è in mezzo a te come un potente che salva. Si rallegra con gran gioia per causa tua." Dio è molto felice di averci come Suoi figli. Lo sapevate questo? Possiamo anche essere brutti agli occhi degli uomini, ma siamo molto belli agli occhi di Dio. È molto importante che comprendiamo questo chiaramente.

"Non guardatemi dall'alto al basso, voi che siete belle, alla moda e ragazze di città" (1:6). Questa ragazza era una ragazza che non aveva studiato, e che proveniva da un villaggio, perciò le ragazze raffinate della città di Gerusalemme la guardavano dall'alto al basso. Ma lo Sposo ignorò tutte le ragazze di città intelligenti, affascinanti e scelse quella che veniva da un villaggio. Così è come il Signore ci ha scelti. Sia lodato il Signore! Ci sono degli altri credenti che ti guardano dall'alto al basso? Non scoraggiarti, perché sei prezioso agli occhi del tuo Signore! Ezechiele 16 è un bellissimo capitolo che descrive come Dio ci ha presi quando eravamo sporchi, marci, rigettati e bisognosi d'aiuto sul ciglio della strada.

"Mi hanno fatto guardiano delle vigne, ma io la mia vigna non l'ho custodita" (1:6). Le altre vigne si riferiscono al nostro ministero. La mia vigna si riferisce alla mia vita e al mio cammino con Dio. Questo è un errore comune che molti predicatori hanno fatto. Sono molto impegnati nel lavoro per il Signore, ma non hanno custodito la loro vigna. Sono occupati con molte attività ma hanno trascurato il loro cammino personale con il Signore. Pensano sempre in termini statistici, al numero di persone che hanno condotto al Signore, al numero di posti che hanno visitato ecc. Fin da subito il Cantico di Salomone ci avverte contro questo pericolo. Paolo disse a Timoteo "Bada a te stesso e all'insegnamento. Così facendo salverai te stesso e quelli che ti ascoltano" (1 Timoteo 4:16).

Possiamo notare che ci sono due cose che interessavano la sposa: "Dove fai pascolare il tuo gregge, e dove lo fai riposare?" (1:7). Queste sono due cose che abbiamo bisogno dal Signore: cibo e riposo .

Poi lo Sposo loda la sposa dicendo, "Che bella sei!" Abbiamo bisogno di ascoltare queste parole dal Signore - questo ci darà certezza che si compiace di noi. Anche le mogli hanno bisogno di sentire questi apprezzamenti dai loro mariti. Tanto quanto un marito cerca il sesso, una moglie cerca la certezza di esser amata che la farà sentire sicura del suo matrimonio. Entrambe queste cose sono di primaria importanza per avere un matrimonio felice. Una moglie deve soddisfare i bisogni sessuali del marito. E un marito deve dare a sua moglie la sicurezza di essere amata.

Possiamo parlare senza vergognarci di questi argomenti perché sono argomenti spirituali. Sfortunatamente molti predicatori dai loro pulpiti non parlano mai del sesso, perciò la comprensione che molti giovani Cristiani ricevono su questo argomento di vitale importanza viene dal mondo. E dal mondo l'unica versione che possono ascoltare è quella del diavolo. La Bibbia parla apertamente e chiaramente del sesso e ci dice come Dio vuole che lo usiamo.

Dunque, in questo passaggio vediamo il principio dell'amore - deliziandoci nel fatto che Dio ci ha accettato e che siamo così tanto benedetti.

La Crescita dell'Amore

Dal Capitolo 2 al 6, leggiamo della crescita dell'amore che poi culminerà al Capitolo 8. Ci sono degli alti e bassi nell'amore della sposa e delle volte non provava alcun sentimento d'amore.

Al Capitolo 2:1, la sposa dice, "Io sono la rosa di Saron. Sono solo un giglio delle valli." Queste espressioni (tanto per la cronaca), non fanno riferimento allo Sposo, ma alla sposa. Molte canzoni si riferiscono a Gesù come "rosa di Saron" e come "giglio della valle". Ma queste sono espressioni che non vanno d'accordo con la Scrittura. Qui è la sposa che sta dicendo allo Sposo, "Io sono solamente una rosa tra le tante in Saron. Ci sono migliaia di rose in Saron ed io sono soltanto una di esse. Sono solamente un giglio tra i tanti nella valle." Ma lo Sposo dice, "Sì, questo può essere vero. Ma tu sei come un giglio in mezzo a delle spine" (2:2). Quelle donne attraenti ed alla moda di Gerusalemme erano di bell'aspetto al di fuori, ma erano come dei "porci con un anello d'oro al naso" (Proverbi 11:22) - attraenti sì, ma senza devozione per il Signore. Perciò lo Sposo le paragona a delle spine. Nel mezzo di queste spine, la sua sposa era come un giglio.

La sposa va avanti dicendo, "Mi ha condotta nella sala del banchetto così che tutti possano vedere quanto mi ama" (2:4). Il padre del figliol prodigo fece sedere suo figlio a tavola. Gesù si sedette con i Suoi discepoli attorno ad un tavolo. Il tavolo parla dell'essere in comunione. A tavola, non siamo coinvolti nel ministero per il nostro Signore, ma siamo in comunione con il nostro Signore. Ceniamo con Lui (Vedi Apocalisse 3:20). È solo più tardi che vediamo lo Sposo e la sposa andare nei campi. Non provate mai ad andare nei campi per il ministero prima di esservi seduti a tavola in comunione col Signore. Il primo giorno di Adamo fu un giorno di riposo e in comunione con Dio (perché Adamo fu creato al sesto giorno). Solamente dopo questa giornata Dio lo mandò a lavorare nel giardino.

La sposa dice, "Nutrimi con il tuo amore. Sono malata d'amore." Questo vuol dire, "Signore Gesù, Tu sei tutto per me. Fammi essere pieno di gioia e sicuro del Tuo amore. Il mondo non mi attrae più." In questa canzone ci sono delle bellissime espressioni di devozione che possono approfondire la nostra relazione con il Signore ed allontanarci dal mondo.

"Donne di Gerusalemme, vi scongiuro, non svegliate l'amore finché non sia arrivato il momento giusto" (2:7). Questo è un verso che tutti i ragazzi e le ragazze giovani dovrebbero sempre tenere a mente nelle loro relazioni. Non agitate (svegliate) l'amore fino a quando non sarà il momento giusto. Non permettete che le vostre emozioni si sveglino per amare qualcuno del sesso opposto fino a quando Dio non dirà che il momento giusto è arrivato. State attenti. Tenete queste emozioni sotto controllo se volete crescere come giovani uomini/donne di Dio. Certamente proverete delle emozioni. Ma non permettete a queste emozioni di controllarvi e guidarvi in delle direzioni delle quali vi pentirete più tardi.

Non appena il diavolo vede un giovane uomo o donna diventare zelante per Dio, tiene i suoi occhi su di lui/lei perché ha il sentore che questa persona può crescere ed un giorno essere una minaccia al suo regno sulla terra. Perciò il diavolo cercherà di distruggerlo/la, di solito facendolo sposare con una persona carnale e che segue gli insegnamenti del mondo. L'India ha perso molte case sante perché dei giovani uomini di Dio non si sono sposati con delle donne di Dio. Perciò non agitate l'amore fin quando non sarà il momento giusto.

L'infatuazione non può aspettare. I giovani uomini infatuati di solito sono pazzi per il sesso. La loro attitudine è, "Devo fare sesso ora. Non posso aspettare fino al matrimonio." Ma l'uomo di Dio può aspettare, perché il frutto dello Spirito è l'autocontrollo. State attenti ogni volta che vedete le vostre emozioni attirarvi verso qualcuno. Non svegliate l'amore fino a quando non sarà giunto il tempo giusto - e il tempo giusto è dopo che siete fidanzati per sposarvi. Il motivo per cui molti giovani uomini non possono studiare le Scritture seriamente è che per la maggior parte del tempo stanno sognando ad occhi aperti qualche ragazza o qualche possibile compagno di vita. Il loro pensare può anche essere pulito, senza pensieri sessuali, ma non riescono a concentrarsi per ascoltare la voce del Signore.

"Il mio amato sta arrivando saltando per i monti, balzando per i colli" (2:8). Questo si riferisce all'entusiasmo con il quale il Signore viene da noi ed anche al ritorno del nostro Signore sulla terra. Poi lo Sposo dice, "Mia cara, vieni con me." Ora lo Sposo invita la Sua sposa ad andarsene dal mondo. "L'inverno è passato … i fiori sono sbocciati" (2:11, 12). L'avvicinarsi dell'estate è collegato all'imminente ritorno del Signore sulla terra (Matteo 24:32, 33). Oggi stiamo vivendo proprio in questo tempo, cioè l'estate è vicina. Allora lo Sposo dice affettuosamente, "Mia colomba, che stai nelle fessure delle rocce, mostrami il tuo viso, fammi udire la tua voce, poiché la tua voce è soave ed il tuo viso è bello" (2:14). La Roccia qui è Cristo nel quale siamo nascosti. Queste parole mostrano l'intensità dell'amore, dell'affetto e della cura che il Signore ha per noi. Se crediamo a queste parole, rimuoveranno tutta l'insicurezza e la paura dalle nostre vite.

Poi lo Sposo dice, "Prendeteci le volpi, le volpine che guastano le vigne, perché le nostre vigne sono in fiore" (2:15). Questa è una parola che abbiamo bisogno di ascoltare costantemente. È semplice vedere le volpi più grandi (peccati ovvi) che rovinano la nostra vigna. Ma ci sono anche delle volpine che si intrufolano nella nostra vigna e ci mangiano i grappoli - queste sono più pericolose perché sono meno individuabili.

Anche nella vita matrimoniale non sono i grandi pericoli quelli che dobbiamo tenere sotto controllo, come potrebbe essere un marito che si deve guardare dal picchiare la moglie. La maggior parte di noi non farà mai cose del genere. Le volpine che distruggono un matrimonio di solito sono le piccole irritazioni, e l'alzare il tono di voce. Catturate queste volpine ed uccidetele prima che rovinino il vostro matrimonio. Il vostro matrimonio è come una vigna, preservatelo esattamente come farebbe un saggio vignaiuolo.

Anche la vostra relazione con il Signore è una vigna. Tra i credenti che se ne sono andati via dal Signore, la maggior parte non si è allontanata a causa di grandi peccati come l'adulterio e l'omicidio, ma sono le piccole cose - pensieri impuri, amore per i soldi, un'attitudine non disposta a perdonare ecc. - che si mettono tra noi ed il Signore rovinando il nostro cammino con Lui. Dunque siamo diligenti nel cacciare queste volpine.

Al Capitolo 3:1, la sposa parla di un momento nel quale aveva perso la sensazione della presenza del suo Sposo. Una notte mentre la sposa era a letto, desiderava profondamente il Signore. Ma Lui non venne. Perciò la sposa decise di alzarsi e di andare nella città a cercarlo (3:1, 2). Qui vediamo che la sposa sta cercando delle sensazioni che dimostrino la presenza del suo Sposo. Ma la sua ricerca fu vana.

Al Capitolo 3:3 le guardie si riferiscono agli anziani delle chiese e ai predicatori che possono avere le giuste dottrine ma che non conoscono Dio - come i predicatori nel libro di Giobbe. A differenza della giovane sposa che amava il Signore questi anziani non avevano la stessa devozione per Cristo. La sposa andò dalle guardie e chiese, "Avete visto il mio amore?" Ma questi non poterono darle indicazioni. Come può un anziano che non è devoto al Signore guidare uno che desidera il Signore, come qui stava chiedendo la sposa?

È una triste testimonianza dello stato degradato del Cristianesimo il fatto che è molto difficile trovare oggi dei fratelli anziani che possono guidare i giovani in una vita di devozione a Cristo. Ci sono molti che possono insegnarvi delle verità Bibliche ed anche come fare l'evangelismo - ma non possono insegnarvi come essere devoti a Gesù Cristo. Non è abbastanza che un fratello anziano insegni le Scritture al gregge. Deve guidare il gregge ad essere devoto a Cristo. Questo è il segno di una buona "guardia".

Finalmente la sposa trova il suo Amato da sola (3:4). Questa è stata la mia esperienza di quando ero giovane. Non avevo degli anziani secondo il cuore di Dio che potevano guidarmi in una vita di devozione a Cristo. Lo Spirito Santo mi guidò in questa vita da solo. Alcuni di voi magari stanno vivendo in posti dove non avete dei fratelli anziani secondo il cuore di Dio per guidarvi. Cercate il Signore con tutto il cuore e lo Spirito sarà la vostra Guida per farvi entrare in questa vita. "Quando trovai il mio amore, io l'ho preso e non lo lascerò andare" (3:4).

Ora veniamo al Capitolo 4. Fino ad ora, la sposa ha parlato per la maggior parte del tempo. Ma ora ascoltiamo un lungo apprezzamento dello Sposo per la Sua sposa. Un segno della crescita spirituale è che impariamo ad ascoltare il Signore più che parlargli . Qui la sposa sta maturando. E come ascolta, trova che il suo Sposo esprime ammirazione nei suoi confronti. Lo Sposo ammira tutto di lei e conclude dicendo, "Tu sei tutta bella, mia cara" (4:7).

Poi lo Sposo invita la sposa dicendo, "Vieni con me dal Libano. Guarda dalla cima dell'Amana, dalla cima del Sanir e dell'Ermon, dalle spelonche dei leoni" (4:8). Questo è un invito a vivere nei luoghi celesti. Il Signore dice, "Non guardate alle cose da un basso punto di vista, da quello terreno. Venite con Me nei cieli e guardate tutto da qui. Quando vedrete le cose dal punto di vista dei cieli, ciò che c'è sulla terra diventerà piccolo, offuscato ed inutile. Il Signore vuole innalzarci ad un livello più alto. Vero, al livello più alto ci sono dei leoni - demoni, principati e potenze della malvagità. Ma saremo lì con il Signore ed assieme a Lui vinceremo contro queste potenze della malvagità. Qui la sposa viene invitata alla guerra spirituale.

Lo Sposo chiama la sposa "un giardino serrato" (4:12) - un giardino esclusivo, esclusivamente per lo Sposo. La sposa non appartiene a nessun altro, ma appartiene esclusivamente al suo Signore. È così la vostra relazione con il Signore? Il Signore può dirvi, "Tu sei il Mio giardino privato, esclusivamente Mio"? Ci sono molte cose fuori nel mondo che possono attrarci, come l'opportunità di fare più soldi di quelli di cui abbiamo bisogno, di avere potere sulla terra, fama e farci un nome, ecc. Queste tentazioni possono essere paragonate ad altri uomini che provano a sedurre la sposa. Ma la sposa qui non ne è attratta. È presa solo dal suo Amato. Appartiene esclusivamente al suo Sposo.

Sono pochissimi i credenti che vivono una tale relazione con Cristo e questo è il motivo per cui non Lo conoscono intimamente e non comprendono la Sua parola. Il segreto per comprendere la Bibbia è avere prima di tutto una relazione intima con il Signore - chi meglio di Lui può spiegarci che cosa vuol dire la Sua Parola? Camminate con Lui come camminarono i primi discepoli e desiderate che vi parli. Allora i vostri occhi si apriranno come si aprirono i loro ed i vostri cuori arderanno come i loro. Questo è quello che ho scoperto in più di mezzo secolo nel quale ho camminato con il mio Signore.

La sposa poi invita il vento del nord e quello del sud a soffiare sul suo giardino (4:16). Il vento del nord è il vento freddo della sofferenza, delle avversità e delle prove, mentre il vento del sud è il vento della benedizione, dell'incoraggiamento, della prosperità e della felicità. Non importa quale di questi venti soffi. Perché il risultato sarà sempre lo stesso - la fragranza dei fiori sarà sparsa per il giardino. Sia se abbiamo una vita facile e confortevole o piena di difficoltà e prove, la grazia di Dio può far sì che l'aroma di Cristo si diffonda attraverso di noi. Ringraziamenti, lodi e adorazione a Dio sgorgheranno dalle nostre vite, non tenendo conto delle circostanze.

"Venga il mio amato nel Suo giardino e ne mangi i frutti deliziosi" (4:16). Tutto quello che viene prodotto nella nostra vita (il nostro giardino) è per il Signore - non per impressionare gli altri di quanto siamo spirituali. Quando date una testimonianza riguardo alla vostra vita, non cercate di dimostrare agli altri che persona meravigliosa siete. Ma piuttosto, mostrategli che meraviglioso Salvatore avete! Altrimenti i vostri frutti saranno per gli uomini e non per il Signore. Qui la sposa dice, "Tutto ciò che c'è nel mio giardino è solo per il mio Amato."

Dio ti ha usato per portare qualcuno a Cristo? Non rallegrarti in quello che tu hai fatto. Rallegrati assieme agli angeli che un peccatore si è ravveduto. Quella persona è il convertito del Signore e non il tuo. Se fai un sacrificio per il Signore, che nessuno lo sappia. Perché dovresti pubblicizzare il tuo sacrificio? Forse una moglie che ama suo marito profondamente racconta in giro tutti i sacrifici che ha fatto per lui? Ci sono moltissimi segreti d'amore tra una moglie ed un marito. Ci dovrebbero essere dei segreti d'amore anche tra noi ed il Signore. Magari hai speso del tempo assieme al Signore. Bene. Ma perché qualcun altro dovrebbe saperlo? Una moglie che è innamorata di suo marito non vuole che nessuno sappia del tempo che hanno passato assieme. Questo è il motivo per cui Gesù ci disse di chiudere la porta quando preghiamo. Nessuno dovrebbe sapere del tempo che passiamo con il nostro Amato.

Ma è molto raro trovare dei Cristiani del genere. La maggior parte desidera far sapere agli altri i loro sacrifici e come hanno servito il Signore - e lo fanno in modo che la gloria va a loro! Questa è la prova più chiara che non hanno una relazione d'amore con il Signore. Il Cantico di Salomone è un libro importante per tutti questi Cristiani. Sono profondamente grato al Signore che mi guidò a studiare questo libro per primo, appena iniziata la mia vita Cristiana. Questa relazione d'amore con il Signore dovrebbe essere la base di tutto il nostro servizio per Lui.

Paolo disse in 2 Corinzi 11:3, "Ma temo che, come il serpente sedusse Eva con la sua astuzia, così le vostre menti vengano corrotte e sviate dalla semplice e pura devozione per Cristo." Quando veniamo sviati? Quando perdiamo la semplice devozione per Cristo. Per sviarvi e corrompervi non avete bisogno di rubare, commettere adulterio, dire bugie. Se avete perso la semplice devozione per Cristo, allora il diavolo vi ha già sviato.

Lo Sposo accetta l'invito della sua sposa a venire nel giardino e mangiare, e dice, "Sono venuto nel mio giardino" (5:1). Ora lo chiama il Suo giardino. Lo Sposo è venuto a raccogliere il frutto. E dopo aver preso del frutto per Sé, invita gli altri a venire nel giardino e a mangiare con Lui. Il nostro Signore rende la nostra vita una benedizione per molti altri.

Qui cambia la scena, ed ora la sposa parla di quello che era successo una notte. "Stavo dormendo, ma il mio cuore vegliava" (5:2). All'improvviso la sposa sentì la voce del suo Amato. Delle volte il Signore ci chiama all'improvviso. Questo perché vuole che noi siamo sempre allerta per ascoltare la Sua voce. Leggiamo nell'Antico Testamento che delle volte Dio chiamò Abraamo all'improvviso dicendo, "Abraamo, Abraamo." Ed Abraamo rispondeva immediatamente dicendo, "Eccomi" - anche se era nel mezzo della notte, mentre stava dormendo profondamente. Nella Genesi al Capitolo 16:16 e 17:1 , leggiamo che dopo tredici anni di silenzio, un giorno Dio chiamò all'improvviso Abraamo. Ed Abraamo rispose subito! Nel mezzo di molte altre sue preoccupazioni, Abraamo era sempre allerta per sentire la voce del Signore. Il Signore chiamò anche Samuele nel mezzo della notte - Samuele si alzò ed ascoltò. Così è come tutti noi dobbiamo essere.

Ma qui vediamo che quando lo Sposo venne nel mezzo della notte dicendo, "Aprimi, mia cara" (5:2), la sposa fu troppo pigra per alzarsi, vestirsi ed aprire la porta (5:3). Era preoccupata del fatto che i suoi piedi (che aveva appena lavato) si sarebbero sporcati. Lo sposo provò ad aprire la porta da solo (5:4). Poi la sposa cambiò idea ed andò ad aprire la porta, ma trovò che il suo Amato se ne era andato. Lo Sposo se n'era andato perché la sposa non aveva risposto subito al Suo richiamo.

Questo può succedere anche a noi. Magari il Signore ci dice, "Ora lascia perdere tutto quello che stai facendo. Fermati di leggere quel libro. Fermati con quella conversazione. Vieni da solo con Me e parla un po' con Me. Andiamo a farci una camminata assieme." E noi possiamo rispondere dicendo, "Signore, aspetta un po'. Qui ho qualcosa di importante da fare. In 15 minuti avrò finito. Poi verrò da te." 15 minuti dopo, quando abbiamo finito questo importante (?) lavoro, diciamo, "Signore, ora sono pronto." Ma troviamo che se ne è andato. Non possiamo trovarlo. Questa è l'esperienza di molti credenti. Il Signore ci mette alla prova per vedere se Lui è più importante per noi delle conversazioni che stiamo avendo con i nostri amici, del libro che stiamo leggendo o del lavoro che stiamo facendo, ecc. Ci metterà alla prova per vedere se siamo disposti a lasciare tutto per ascoltarlo. Vuoi essere un servo efficace di Dio? Impara questa abitudine di lasciare tutto quello che stai facendo quando il Signore ti chiama, ed impara ad ascoltarlo. Così non avrai nessun rimpianto.

Lo Sposo disse alla Sua sposa "Sono stato fuori durante la notte e sono ricoperto di rugiada" ( 5:2 - Living Trad. Ita.). Siccome Gesù è venuto sulla terra per cercare e salvare i perduti, camminò per la via della croce (cioè di rinnegare sé stesso) e soffrì per cercare le pecore perdute nella notte buia di questo mondo. Ora invita la Sua sposa a camminare per la stessa via. Ma lei non vuole.

Ma più tardi, la sposa cambia idea, si alza e decide di camminare per questa via. Ma non poté trovare il suo Sposo. Allora andò ancora una volta dalle guardie (gli anziani). Sembra che la sposa non aveva imparato la lezione dal suo precedente incontro con gli anziani, cioè che non potevano aiutarla. Non sapevano nulla riguardo alla via della croce. Questa volta la picchiarono e la ferirono (5:7). Questi anziani erano con la mente settata sulle cose del mondo, legalisti e dunque la ferirono con le loro parole. Non potevano capire la fervente devozione della sposa per il Signore. Questi anziani potrebbero averle detto parole del genere: "Devi essere realistica. Dobbiamo vivere in questo mondo e non possiamo essere così fanatici dall'essere devoti al Signore." Ci sono molti predicatori che non conoscono il Signore e che vi criticheranno e diranno che il vostro unico tema sembra essere "l'amare il Signore" - come se questo fosse un crimine. Le guardie le strapparono il velo (scialle), implicitamente dicendo che non doveva vestirsi così modestamente! Gli anziani la umiliarono pubblicamente.

Dopo questa esperienza la sposa andò dai credenti mezzi devoti (le donne di Gerusalemme) e gli disse, "Se trovate il mio Amato, ditegli che sono malata d'amore" (5:8). Anche questa fu una perdita di tempo, perché questi credenti devoti a metà non potevano aiutarla a trovare il Signore. Al contrario di questi credenti devoti a metà, la sposa aveva visto la bellezza e la gloria del Signore. Quando la criticarono, lei rispose in preda all'ammirazione per Lui, descrivendo esattamente perché Lo ammirava, e concluse con queste parole, "Tutta la Sua persona è un incanto. Lui è l'amore mio e l'amico mio" (5:16KJV - Trad. Ita.).

Voi potete dire che Gesù non è solamente il vostro Salvatore ma anche il vostro Amico?

Che dire riguardo al vostro marito/moglie terreni? Sono rispettivamente anche il vostro migliore amico/a sulla terra? Dovrebbe essere così. Molti mariti e mogli dicono di amarsi, ma non sono l'uno il migliore amico dell'altro. Sfortunatamente i loro migliori amici sono altri.

Gesù è l'amico più caro e vicino che ho - più intimo perfino di mia moglie. Ma tra quelli sulla terra, mia moglie è il mio migliore e più vicino amico - e lo è stata attraverso tutta la mia vita. E questo ha reso sia la mia vita Cristiana sia il mio matrimonio estremamente felici.

Finalmente la sposa trova il suo Amato nel Suo giardino e gli dice, "Io sono del mio amato, e il mio amato è mio" (6:2, 3). Qui c'è una differenza rispetto al Capitolo 2:16, dove la sposa disse, "Il mio amato è mio ed io sono sua." C'è del progresso. Nelle fasi iniziali dell'amore, l' enfasi della sposa era nel, "Il mio Signore è mio." Ma ora la sua enfasi è cambiata in, "Io sonodel mio Signore." Quando siamo giovani ed immaturi, siamo più possessivi e pensiamo più al fatto che il Signore appartiene esclusivamente a noi, e ragioniamo in termini di quello che noipossiamo ricevere dal Signore. Ma quando maturiamo cominciamo a pensare di più all'arrenderci al Signore totalmente ed al Suo ricevere tutto il possibile da noi, tutto quello che gli possiamo dare in questa vita terrena.

Poi lo Sposo esprime il Suo apprezzamento per la Sua sposa (6:4-10). Dice che tra tutte le donne nessuna è come la Sua sposa, perché lei è perfetta ai Suoi occhi. "Lei è la mia prescelta." Ogni marito dovrebbe vedere sua moglie in questo modo: Ci sono molte donne attraenti nel mondo, ma nessuna è come mia moglie . Ai miei occhi lei è la Numero Uno. Questo è esattamente quello che il Signore dice riguardo a noi. Ci apprezza più di tutte le persone intelligenti, quelle ricche e i potenti del mondo.

Al Capitolo 6:10, lo Sposo paragona la Sua sposa ad "un esercito a bandiere spiegate." Questa sposa non era una principessina. Ma era una forte guerriera, pronta a combattere Satana e gli eserciti dell'inferno. Oltre tutto ha anche una coscienza che è "pura come il sole". Al Capitolo 7:1 la sposa è chiamata Sulamita, una di Sulam, che vuol dire "una persona pacifica". Sulam deriva dalla parola Ebraica "Shalom", che vuol dire 'pace'. Qui c'è una moglie che costantemente combatte per il Signore, facendo guerra alle forze delle tenebre, e da questo lato è un soldato; ma che allo stesso tempo è in pace con tutti gli esseri umani!

L'Amore Maturo

Ora vediamo che l'amore della sposa per il suo Sposo è maturato.

Nel Capitolo 7:2-9, leggiamo di come lo Sposo ammira la sua sposa. Abbiamo bisogno di vedere chiaramente che nonostante tutte le nostre debolezze, il Signore ci ammira e ci apprezza. Molti credenti vivono in uno stato costante di auto-condanna, solamente perché non riescono a credere che il Signore li ammira. E quando lo Sposo esprime ammirazione per le labbra della sposa, lei gli risponde velocemente dicendo che in realtà sono le Sue labbra ad essere così (7:10)! Questo ci parla di un alto grado di intimità tra i due - il tipo di intimità che dovremmo avere con il nostro Signore.

Al Capitolo 7:11, la sposa continua dicendo, "Io sono del mio amato e verso me va il Suo desiderio." Questo è un livello d'amore ancora più alto di quello che abbiamo visto al Capitolo 6:3 . Qui la sposa non sta dicendo solamente che il Signore le appartiene, ma anche che il Signore si compiace di lei. Una cosa è per il Signore dirci, "Ti amo." Ma è tutta un'altra cosa dirci, "Di te sono compiaciuto." Un marito può amare sua moglie, ma nello stesso tempo potrebbe non essere felice del modo in cui si comporta. Il Signore può amarti, ma potrebbe non essere felice di molte cose nella tua vita. L'amore maturo cerca di compiacere il Signore.

Ora la sposa diventa una collaboratrice del suo Sposo e dice, "Vieni, amore mio. Andiamo fuori nei campi" (7:12). Ora la sposa condivide con il suo sposo la preoccupazione per un mondo bisognoso che è come dei campi che biancheggiano pronti per la mietitura. Però non andate mai in questi campi da soli. Andateci solo con il vostro Amato. Costruite una relazione con Lui e poi servitelo. Perché solo Lui sa qual è la miglior parte del campo nella quale dovrete lavorare.

Questo è il modo nel quale ho cercato di servire il Signore nel mio ministero. Non ho mai voluto andare da solo da nessuna parte. Dissi al Signore, "Signore, Tu vai avanti e dove vai Tu vengo anche io. Andiamo nei campi assieme. Dimmi dove stai andando. E se Tu non stai andando da qualche parte, nemmeno io ci voglio andare." Se serviamo il Signore in comunione con Lui e sottomettendoci a Lui, non ci vanteremo delle nostre vite, e nemmeno paragoneremo il nostro ministero con quello degli altri.

In seguito la sposa condivide con il Suo sposo la preoccupazione per le Sue vigne. Qui la sposa si vuole alzare al mattino presto ed andare con Lui per vedere se ci sono dei frutti (7:13). Ora la sposa non se ne sta solo seduta a tavola a godersi l'amore del suo Sposo (come al 2:4 ). Anche se continua a godersi il Suo amore, ora è anche preoccupata di andare a vedere come stanno progredendo i credenti più giovani nella chiesa. Adesso la sposa si prende cura della sua vigna (a differenza del Capitolo 1:6). Perché ora vuole anche vedere come sta progredendo il lavoro del Signore nelle chiese. Vuole vedere se "i fiori sono sbocciati" e se "i melograni fioriscono" (7:13). Così dice al suo Amato, "Là ti darò le mie carezze d'amore." Nel mezzo del suo ministero vuole camminare con il suo Signore ed esprimendo il suo amore per Lui. E tutto quello che ha è "tenuto in serbo per il suo Amato" (7:14).

Il Capitolo 8 è l'espressione del desiderio della sposa di essere un giorno perfettamente unita con il suo Amato - in cielo. "Chi è colei che sale dal deserto di questa terra, che si appoggia al suo Amato?" (8:5) - fa riferimento al giorno in cui la chiesa sarà portata sulle nuvole per appoggiarsi pienamente e per sempre al suo Amato - esattamente come Giovanni si appoggiò al petto di Gesù.

"Mettimi come un sigillo sul tuo cuore, come un sigillo sul tuo braccio", questa è la richiesta della sposa (8:6). Per nessuna ragione vuole essere separata dal suo Amato e richiede un posto permanente nel Suo cuore e nelle Sue braccia - esattamente come i tatuaggi che le persone indossano sulle loro braccia.

8:6, 7 parla sia dell'amore sia della gelosia. Il vero amore è sempre geloso - ma di una "gelosia divina" che non vuole che la sposa appartenga a nessun altro (2 Corinzi 11:2). "La gelosia del Signore desidera il nostro spirito" e lo desidera solo per Sé (Giacomo 4:5). È molto preciso sul fatto che non dovremmo amare i soldi e il mondo, ma Lui solamente. È un Marito geloso che vi vuole esclusivamente per Sé. Qui la Sua gelosia viene descritta come la più ardente e potente delle fiamme - "la fiamma del Signore". È l'unico posto in questo libro dove si trova la parola 'Signore' ( 8:6 - traduzione inglese).

Anche se ci passassero sopra molte alluvioni e fiumane, questo amore non potrà spegnersi (8:7). Questo è l'amore che il nostro Signore manifestò sulla croce. Quando le persone riversarono il loro odio su di Lui, Gesù pregò che il Padre li perdonasse.

Poi la sposa esprime la sua preoccupazione per le sorelle più giovani, che non son cresciute spiritualmente (8:8). Un segno della maturità è l'essere preoccupati per quelli che sono immaturi. Al Capitolo 8:9 c'è un verso interessante che ci dice che una ragazza può essere o come un muro o come una porta. Il muro si riferisce alle ragazze che sono modeste e riservate, come Dio vuole che siano. Al contrario, una porta, si riferisce alle ragazze che sono libertine con gli uomini. Una porta aperta è sempre un invito ad entrare - e le ragazze non dovrebbero essere così. Se una ragazza è come un muro, allora Dio potrà usarla per costruire la chiesa ("una torre"). Ma se una ragazza è come una porta, allora suo padre deve costruirle attorno "una barricata", non permettendole di entrare in contatto con gli uomini.

8:10 parla della maturazione spirituale della sposa. All'8:12 , la sposa dice che le primizie dei frutti della sua vigna (che vale 1000 sicli) sono riservate solamente per il suo Amato. Mentre il 20% di quella cifra (200 sicli) era per gli altri. Il suo ministero non era principalmente per le persone, ma per il Signore. Così è come tutto il nostro servizio deve essere. Il Signore deve essere primo e tutti gli altri secondi. Dobbiamo prima amare Dio con tutto il nostro cuore, anima e forze, e solo dopo amare gli altri.

All'8:13, 14, la sposa desidera che il suo Amato torni presto da lei. Questo è più grande di quello che disse al Capitolo 2:17. Perché in quel verso desiderava essere riunita in comunione con Lui. Qui invece sta desiderando la loro unione finale alle "nozze dell'Agnello" (Apocalisse 19:7). Questo è l'ultimo grado della gloria.

Perciò questo libro finisce come finisce la Bibbia, con il grido della sposa che chiede al suo Sposo di tornare in fretta.

"Vieni presto, Signore Gesù. Ti sto aspettando."

Questa è proprio una bella canzone! Voglio incoraggiare tutti voi a vivere radicati in questa canzone tutti i giorni della vostra vita - sia nel vostro matrimonio, sia nella vostra relazione con il Signore.

Amen. Così sia.

Capitolo 23
Isaia

PROFEZIE DI GIUDIZIO E CONSOLAZIONE

I

saia è il primo dei 17 libri appartenenti alla sezione profetica dell'Antico Testamento (da Isaia a Malachia).

Il libro di Isaia è diviso in due parti. Isaia non divise il suo libro in capitoli. È stato solamente qualche secolo fa che qualcuno divise la Bibbia in capitoli e versi, in modo da citarla più facilmente. Perciò non c'è niente di ispirato nella divisione dei capitoli.

Comunque è interessante notare che Isaia ha 66 capitoli - esattamente come la Bibbia ha 66 libri. E come l'Antico Testamento ha 39 libri, ed il Nuovo Testamento ha 27 libri, anche la prima sezione del libro di Isaia ha 39 capitoli e la seconda 27! E per di più la prima sezione del libro di Isaia tratta delle profezie riguardanti l'Antico Testamento, mentre la seconda sezione tratta delle profezie che riguardano il Nuovo Testamento.

Nella prima sezione il capitolo più importante è il Capitolo 6 . Prima di tutto Isaia vide il Signore sul Suo trono, e solo dopo averlo visto fu commissionato per servire Dio. Isaia vide Dio come un Dio santo che odia il peccato e che deve giudicarlo. Se vogliamo servire Dio efficacemente, dobbiamo vedere chiaramente questa verità.

Il capitolo più importante della seconda sezione è il Capitolo 53 . In questo capitolo vediamo l'Agnello venire portato dai tosatori, che lo tosarono e macellarono.

Queste due verità riguardo al trono e all' Agnello sono riunite in Apocalisse 5, dove vediamo l'Agnello in mezzo al trono.

Come Uomo, prima di andare sulla croce Gesù visse sulla terra come Servo di Dio e come Servo di tutti. Anche in Isaia vediamo nei primi capitoli della seconda sezione Gesù come servo di Geova, prima di arrivare al Capitolo 53 (il capitolo della croce). Dobbiamo servire Dio e gli uomini come fece Gesù.

Ci sono due titoli per Dio che ricorrono frequentemente in questo libro: 'Il Signore degli eserciti (Geova Tsabaoth)' è ripetuto 62 volte e 'Il Santo d'Israele' che è ripetuto 30 volte. Il primo titolo si riferisce a Dio come il Dio degli eserciti degli angeli, che governa sovranamente tutte le cose in cielo ed in terra. Mentre il secondo titolo enfatizza la Sua santità. Entrambe queste verità vengono enfatizzate in questo libro.

Il libro di Isaia ha le profezie più lunghe e più chiare riguardo a Cristo rispetto ad ogni altro libro nell'Antico Testamento, e la parola "salvezza" ricorre frequentemente.

Isaia profetizzò circa per 50 anni alla nazione di Giuda. La tradizione ci dice che alla fine Isaia venne "segato in due" (Ebrei 11:37). Isaia venne trattato come il Messia del quale aveva profetizzato. Per scappare alla cattura, si nascose in un tronco cavo. Ma venne scoperto, ed i suoi uccisori lo ammazzarono segando il tronco in due. Isaia venne ucciso perché era un profeta senza paura, che diceva la verità di Dio con parole forti. Quando parlò ai capi di Gerusalemme, Isaia li chiamò "capi di Sodoma" (Isaia 1:10). Sicuramente queste erano parole forti - e non sono sorpreso che i capi lo segarono in due!

Un profeta non sarà mai popolare - questo è il motivo per cui oggi, nel mondo, ci sono pochissimi profeti. Isaia non cercò di piacere alle persone e nemmeno di impressionarle (come fanno molti predicatori oggi). Isaia fu un profeta che disse tutto quello che Dio gli aveva comandato di dire, anche se le persone erano offese, ferite, ed arrabbiate per quello che diceva. Il popolo respinse le parole di Isaia e lo minacciarono di morte. Ma le minacce non impaurirono Isaia. Era fedele al suo Dio. E le parole che disse alle persone saranno quelle che li giudicheranno nell'ultimo giorno.

Il primo verso del libro indica che Isaia stava profetizzando primariamente riferendosi al regno del sud di Giuda. Ci sono comunque, un numero di riferimenti anche ad Israele. Il regno del nord d'Israele era terribilmente caduto nel peccato e stava per essere preso e catturato dagli Assiri; ed Isaia fu inviato da Dio per salvare Giuda da una simile sorte.

Profezie di Giudizio (Capitoli 1-27)

Dal Capitolo 1 al 12 vediamo delle profezie di giudizio contro Giuda. Dal Capitolo 13 al 27 sono profezie di giudizio contro le altre nazioni.

Al Capitolo 1, Isaia descrive la condizione peccaminosa di Giuda. Il regno del nord d'Israele aveva avuto profeti come Elia ed Eliseo che avevano proclamato la parola di Dio potentemente al popolo. Ma Giuda non aveva mai avuto nessuno come loro. Anche i migliori re di Giuda - Roboamo, Asa, Giosafat, Ioas ed Uzzia - con i loro regni erano partiti bene, ma avevano finito con l'abbandonare Dio. Siccome Giuda non aveva dei capi secondo il cuore di Dio, presto la nazione degradò ad un livello molto basso. Isaia fu il primo grande profeta per Giuda. Come risultato delle sue profezie, Giuda ebbe un buon re - Ezechia. È stupefacente l'effetto che un solo profeta può avere su di una nazione - o su una chiesa oggi.

Ogni volta che Dio invia un profeta in una chiesa, vuol dire che ha un buon piano per quella chiesa. Ma la maggior parte dei profeti vengono respinti e chiamati eretici. La maggior parte degli Israeliti preferirono ascoltare i falsi profeti con i loro messaggi di pace e di prosperità. La maggior parte dei Cristiani hanno le stesse preferenze. Esattamente come al tempo di Isaia. I veri profeti si sono sempre scontrati con quelli falsi. Era così 3000 anni fa ed è così anche oggi.

"Il bue conosce il suo possessore, l'asino conosce la mangiatoia del suo padrone, ma Israele non ha conoscenza" (1:3). Israele non conosceva il suo Padrone e Possessore. Perfino gli animali ne sapevano di più d'Israele. Che tragedia quando il popolo di Dio sprofonda ad un livello più basso degli animali.

Israele non aveva solamente abbandonato il Signore, ma lo aveva anche disprezzato (1:4). Il Signore descrive la loro condizione in questo modo: "Dalla pianta del piede fino alla testa non c'è nulla di sano in esso" (1:6). Questa è una perfetta illustrazione anche per l'uomo che vive nel peccato.

Una parafrasi del Capitolo 1:11-15 leggerebbe, "Qual è l'utilità di tutti i vostri incontri di preghiera? A me non interessano. Odio i vostri incontri speciali ed i vostri incontri di studio Biblico. Io non vi ascolterò, perché c'è del peccato nelle vostre vite."

Molti incontri di preghiera sono un perdita di tempo perché quelli che pregano non hanno una coscienza pulita. Ci sono dei peccati che non hanno confessato nelle loro vite. Quando la vostra coscienza è pulita, un incontro di preghiera può essere molto potente. Ma se la vostra coscienza non è pulita, è meglio non pregare - perché allora le preghiere diventano una perdita di tempo, infatti Dio non le ascolta. In tal caso è meglio andare a dormire piuttosto che pregare!

Il Signore disse agli Israeliti di fare il bene, ricercare la giustizia, difendere gli orfani, di aiutare le vedove, di smettere di fare il male e di smettere di sfruttare i poveri. E poi Dio gli promise che se avessero riconosciuto il loro peccato (questo è sempre il primo passo), avrebbe reso i loro cuori "bianchi come la neve" (1:18). Gerusalemme, la città che una volta era fedele, ora era diventata una prostituta (1:21). Giacomo usò delle parole simili a quelle di Isaia, che scrivendo ai Cristiani dei suoi giorni disse: "O gente adultera, non sapete che l'amicizia del mondo è inimicizia verso Dio?" (Giacomo 4:4). Anche Giacomo fu un profeta come Isaia, che diceva alla chiesa quello che aveva bisogno di sentirsi dire. Abbiamo bisogno di profeti come Giacomo ed Isaia nella chiesa in India oggi; cioè che diranno ai credenti la verità - non con rabbia o con odio, ma con amore e compassione.

Al Capitolo 2, Isaia parla del giorno in cui il regno di Dio verrà stabilito su questa terra e "la parola del Signore uscirà da Gerusalemme e giudicherà tra nazione e nazione" (2:1-4).

In quel giorno, "lo sguardo altero dell'uomo sarà umiliato e il Signore solo sarà esaltato" (2:11). Il conflitto più grande con cui Dio ha sempre avuto a che fare è con gli orgogliosi. L'orgoglio è proprio all'opposto della natura di Dio, perciò Dio resiste ai superbi 24 ore al giorno - credenti e non credenti. Ogni persona orgogliosa sarà umiliata - prima o dopo. L'orgoglio manda più persone all'inferno che ogni altro peccato. Se vuoi vivere sulla terra una vita saggia ed utile a Dio, umiliati costantemente davanti a Lui, e cammina sempre in umiltà nei confronti dei tuoi compagni. Ricordati sempre che non c'è nulla che hai che non hai ricevuto da Dio. Perciò, sii disposto ad essere sempre nessuno sulla terra, così che Cristo solamente sia esaltato nella tua vita. E se Dio ti usa in qualsiasi modo, assicurati di tenere la tua faccia a terra e di dare a Lui tutta la gloria. Il Signore avrà un giorno dove farà i conti contro chiunque è "orgoglioso, altero e contro chi si innalza" (2:12). Notate la tripla enfasi con cui Dio descrive gli orgogliosi in questo verso! In quel giorno, gli orgogliosi della terra chiederanno alle rocce di cadergli addosso per nasconderli e sfuggire all'ira di Dio (come leggiamo anche in Apocalisse 6:16).

L'uomo è una creatura "nelle cui narici non c'è che un soffio" (2:22). Dio è Colui che ogni giorno dà all'uomo il respiro. Perciò, se temiamo Dio, non c'è per noi nessun bisogno di temere gli uomini . Ogni volta che siete tentati di temere gli uomini, ricordatevi questo verso. Se qualcuno sta pianificando di farvi del male, ricordatevi che Dio può togliergli il respiro ogni momento. Quando ero giovane, avevo un temperamento timido e riservato e mi ritrovavo nervoso ogni volta che dovevo predicare la parola di Dio. Perché non ero sicuro in Dio, e volevo impressionare le persone con la mia predicazione. Poi il Signore mi parlò attraverso questo verso. Allora cominciai a guardare le persone davanti a me come polvere, con un soffio nelle loro narici. Il colore della loro polvere era diverso, alcuni erano fatti di polvere marrone, altri di polvere nera, alcuni di polvere bianca ed altri di polvere gialla!! Ma comunque erano tutti polvere! Questa rivelazione mi ha liberato dal cercare di impressionare le persone. Da quel giorno in poi potevo amarli e cercare di aiutarlipiuttosto che cercare di impressionarli .

Il Capitolo 3:10, 11 assicura ai giusti che per loro alla fine le cose andranno bene ed avverte gli empi che per loro le cose alla fine andranno male. Anche se queste parole sembrano non avere un effetto immediato, alla fine andrà proprio così.

Il Capitolo 3:12 parla del patetico stato in cui si trovavano le persone in Israele: Si erano allontanati da Dio perché i loro capi erano immaturi ("bambini") ed effeminati ("donne"). Questo, sfortunatamente, è vero anche di molti capi Cristiani oggi. Dei capi immaturi sono quelli che danno valore alle cose temporali della terra più che a quelle eterne. I capi effeminati sono coloro che non sono guerrieri per il Signore - come le donne che di solito non si trovano sul campo di battaglia ma a casa. Questi capi non hanno il coraggio di combattere per la verità o di ammonire il peccato nella chiesa - specialmente quando il peccato si trova tra i ricchi. Se sei chiamato ad essere un capo, determina che vivrai sempre per le cose eterne e che sarai sempre pronto a combattere le battaglie del Signore.

Al Capitolo 3:14, il Signore disse che stava per "entrare in giudizio con gli anziani e i prìncipi del Suo popolo." Inevitabilmente i profeti cominciarono avvertendo i capi dell'imminente giudizio contro di loro - perché erano i capi che prima si corruppero e così guidarono le persone fuori strada. Il Signore dice, "Le spoglie del povero sono nelle vostre case. Con quale diritto pestate la faccia agli indifesi?" (3:14-15). Molti predicatori oggi chiedono frequentemente alle persone di "dare soldi per il lavoro del Signore". E mettono anche pressione alle persone per pagare le decime - e molti poveri rispondono e con sacrificio danno a questi predicatori i soldi che si sono duramente guadagnati. Ma di questi soldi, che cosa ci fanno questi predicatori? La maggior parte di loro li usa per vivere in modo sfarzoso! Questo è quello che vuol dire "pestare la faccia agli indifesi". Se sei un predicatore e ricevi in dono dei soldi per il tuo uso personale , assicurati che lo userai per vivere ad un livello di vita più basso rispetto a quello della persona che ti ha dato i soldi. Questo era il principio con cui Gesù usò i soldi che ricevette.

Oggi molti predicatori (come gli antichi falsi profeti) preferiscono le persone ricche nelle loro congregazioni rispetto a quelle povere. Parlano dolcemente ai ricchi e dicono parole dure e di rimprovero ai poveri. Dio, ad ogni modo, "ha scelto quelli che sono poveri secondo il mondo perché siano ricchi in fede ed ereditino il regno" (Giacomo 2:5). Perciò i veri profeti hanno sempre una genuina preoccupazione per i poveri.

Il Signore poi ha qualcosa da dire alle donne di Sion - non alle donne non convertite, ma alle "figlie di Sion." Tutte le sorelle giovani dovrebbero leggere Isaia 3:16-26 e riceverne un avvertimento. Il Signore qui dice che giudicherà le donne "che hanno la puzza sotto il naso, che fanno tintinnare i braccialetti alle loro caviglie, e con gli occhi provocanti che vagano tra la folla per catturare gli sguardi degli uomini. Il Signore toglierà via il lusso dei loro ornamenti, delle loro collane, dei loro braccialetti, dei loro vestiti alla moda, delle loro cavigliere, dei loro ornamenti per capelli, orecchini ed altri anelli, gioielli, vestiti da festa, sottovesti, scialli e diademi, le loro borse (borsette), e i loro specchi (che tengono nelle borsette), il loro intimo raffinato e i loro vestiti bellissimi" (Living Bible - parafrasi).

Davvero il Signore nota questi piccoli dettagli nell'abbigliamento delle donne? Certamente. Dio è molto interessato nel vedere come le Sue figlie si vestono. Dio vuole che le donne Cristiane si vestano modestamente e mai in modo da tentare gli uomini. Lo Spirito Santo esorta le donne ad essere "sensibili nel modo in cui si vestono. Le donne Cristiane dovrebbero farsi notare per essere buone e gentili e non per il modo in cui tengono i capelli, indossano i loro gioielli o i loro vestiti alla moda" ( 1 Timoteo 2:9, 10 - Living Trad. Ita.).

Uno può immaginarsi quanto si arrabbiarono le donne ai giorni di Isaia dopo aver sentito una predicazione così forte. Devono aver odiato Isaia ed incoraggiato i loro mariti ad ucciderlo!

I profeti sono diversi dai normali predicatori. Dicono quello che Dio ha posto nei loro cuori, anche se il loro messaggio offende le persone ricche e le donne in una chiesa. Questo è il motivo per cui i profeti non sono popolari.

Al Capitolo 4, Gesù è chiamato "il Germoglio del Signore" (4:2). Questo capitolo descrive il giorno in cui il regno di Dio sarà stabilito su tutta la terra e Gesù regnerà per 1000 anni da Gerusalemme. Ma quello che succederà durante il regno millenario di Cristo, oggi deve essere adempiuto spiritualmente nella chiesa, perché Gesù è già il Re nella chiesa ed il regno di Dio è già arrivato. Perciò spiritualmente possiamo applicare questo passaggio alla chiesa. " Una volta che il Signore avrà lavato le brutture delle figlie di Sion con lo spirito del giudizio e con lo spirito dello sterminio, allora il SIGNORE creerà su tutta la distesa del monte Sion e sulle sue assemblee una nuvola di fumo per il giorno e uno splendore di fuoco fiammeggiante per la notte; e tutta la Sua gloria la ricoprirà" (4:4, 5). Lo spirito del mondo che si è intrufolato nella chiesa, e specialmente nelle "figlie di Sion", deve essere ripulito con il fuoco. Allora la gloria di Dio sarà visibile nella chiesa come lo era visibile sopra il tabernacolo nel deserto. Se c'è una cosa che è richiesta oggi nella chiesa, è "lo spirito del giudizio e lo spirito del fuoco consumante." Allora chiunque in Sion sarà chiamato santo, saranno coloro i cui nomi sono scritti nel libro di Dio (4:3). Inoltre il Signore ricoprirà la Sua chiesa con la Sua gloria (4:5). Nel tabernacolo dell'Antico Testamento, i teli più belli erano all'interno. La copertura esterna del tabernacolo era sporca, marrone e fatta di pelli di animale. Anche nella chiesa dovrebbe esserci una gloria interiore che gli altri non possono vedere. Esteriormente, la vera chiesa sarà sempre ricoperta di obbrobrio (Ebrei 13:13). Questo proteggerà la chiesa dall'orgoglio spirituale (verso 6).

Al Capitolo 5:8-23, vediamo Isaia pronunciare un "Guai" (una maledizione) per sei gruppi di persone. Vediamo che anche Gesù usò questa parola "Guai" in Luca 6:24-26. Isaia pronunciò una maledizione su "coloroche si approfittano dei poveri comprandosi delle enormi proprietà, non lasciando così ai poveri un posto dove vivere; coloro che spendono il loro tempo in piaceri sensuali (bevendo e festeggiando) senza nessuna considerazione per Dio; coloro che continuano a peccare e sfidano Dio a punirli; coloro che chiamano male il bene e bene il male; coloro che sono orgogliosi della loro intelligenza; e su coloro che prendono bustarelle per condannare le persone innocenti". Tutte queste persone altezzose ed orgogliose saranno un giorno umiliate da Dio. Oggi c'è un grande bisogno di vedere che Dio odia e maledice tutte queste cose.

Il Capitolo 6 è il capitolo centrale di questa prima sezione del libro di Isaia. Qui Isaia descrive una visione in cui vide il Signore e ne rimase umiliato. Vide il Signore seduto su di un trono elevato e un certo numero di essere angelici chiamati serafini ('serafini' è il plurale di 'seraf') che stavano adorando il Signore. Ciascun seraf aveva sei ali, quattro di queste ali servivano per coprire i loro corpi e con due volavano. In altre parole, usavano quattro delle loro ali per adorare Dio e due per servirlo. Gesù disse alla donna Samaritana che il Padre cerca degli adoratori. Gesù rispose anche alla tentazione di Satana con queste parole: "Adorail Signore Dio tuo e servi solamente Lui." Notate che l'adorare deve precedere il servire. Questo vuol dire anche che dobbiamo adorare Dio più che servirlo. Più adoriamo Dio, più il nostro servizio per Lui sarà efficace.

Adorare vuol dire arrendere totalmente tutto quello che siamo e tutto quello che abbiamo a Dio, in una totale devozione a Cristo. Adorare è qualcosa di più del ringraziare e del lodare. Nell'adorazione è coinvolto un riconoscimento della santità e della grandezza di Dio ed un riconoscimento di Lui come Signore dei signori e Re dei re. Questi serafini, che non avevano mai peccato, non potevano nemmeno guardare Dio. Coprirono le loro facce davanti a Lui. Questo ci insegna qualcosa della "luce inavvicinabile" della santità di Dio (1 Timoteo 6:16). Non dobbiamo prendere alla leggera la santità di Dio. Abbiamo un grandissimo privilegio di poter andare davanti a Lui per mezzo del sangue e della giustizia di Gesù Cristo.

Quando Isaia vide tutto questo, si sentì profondamente condannato. L'uomo che aveva appena pronunciato "Guai" agli altri, ora ne pronuncia uno a sé stesso - "Guai a me…" (6:5)! Nessuno dei "Guai" che aveva pronunciato Isaia era sbagliato. Ma come profeta di Dio era necessario che rimanesse da solo con Dio e vedesse il peccato che stava dentro di lui. Questo è quello che succede quando vediamo la gloria di Dio. Continueremo a vedere le cose sbagliate negli altri e a parlarne contro quando il Signore ci guida a farlo. Ma prima di quelli degli altri vedremo i peccati nella nostra carne.

Ogni profeta o predicatore che sta sul pulpito a predicare contro il peccato, ha bisogno di vedere prima il peccato che abita nella sua carne, perché altrimenti verrà presto sviato. Molti predicatori non gridano mai a sé stessi come gridò Isaia, "Guai a me," o come Paolo, che disse, "O uomo miserabile che non sono altro. Nella mia carne non abita nessun bene" (Romani 7:18, 24).

Isaia si sentì particolarmente condannato per quanto riguarda il suo parlare. Disse, "Signore, io sono un uomo dalle labbra impure" (6:5). Allora uno dei serafini prese con un paio di pinze del carbone ardente dall'altare e subito ripulì le labbra di Isaia. Il peccato che Isaia confessò fu immediatamente perdonato. Il fuoco che un angelo non può toccare (ma aveva bisogno di un paio di pinze) poteva toccare le labbra di Isaia. L'uomo può ricevere un'unzione da Dio che nessun angelo può ricevere.

Isaia qui ebbe una visione sia del trono sia dell'altare. Poi il Signore domandò, "Chi manderò? Chi andrà per Noi?" (6:8). Isaia rispose, "Eccomi, manda me!" Anche noi abbiamo bisogno di vedere costantemente sia il trono sia l'altare. Prima abbiamo bisogno di essere abbattuti fino al livello della polvere con una visione della santità di Dio, e poi abbiamo bisogno di essere rialzati grazie al sangue che dall'altare ci ripulisce. Solo a quel punto potremo andare e servire il Signore. Non possiamo procedere se Dio non ci invia. Se andiamo senza che Dio ci abbia inviato, allora lavoreremo invano. Molti "lavoratori Cristiani" in India, non sono stati mandati da Dio. Qualche organizzazione o uomo li ha inviati in missione. O potrebbe essere che abbiano deciso di loro iniziativa. È facile essere coinvolti in delle attività Cristiane in un paese grande come l'India, perché c'è un grandissimo bisogno. Ma se vogliamo dei frutti che durino per tutta l'eternità, è Dio che deve inviarci. Altri uomini di Dio possono confermarci la chiamata che abbiamo ricevuto da Lui, ma nessuno di loro può chiamarci per servire Dio. Dio chiamò personalmente Saulo e Barnaba per servirlo. E la conferma di questa chiamata venne più avanti attraverso dei profeti (Atti 13: 1-4). E quando Dio ci chiama, ci dirà anche cosa predicare. Infatti disse ad Isaia, "Vai, e dì a questo popolo…" (6:9).

Oggi Dio è lo stesso di quello che era ai tempi di Isaia. Ma sotto il nuovo patto, lo Spirito Santo abita nei nostri cuori e perciò non ascoltiamo Dio con le nostre orecchie, come invece lo ascoltò Isaia. Noi oggi ascoltiamo la sua voce nei nostri cuori. E la Sua voce è inconfondibile. Io personalmente non ho mai sentito con le mie orecchie la voce del Signore e non ho mai visto né Lui né un angelo con i miei occhi. Ma l'ho visto e udito chiaramente nel mio cuore per molte volte durante questi 56 anni. Gesù disse che coloro che credono in Lui senza averlo visto con i loro occhi sono in realtà più benedetti di coloro che Lo hanno visto ed hanno creduto (Giovanni 20:29).

Il compito che il Signore diede ad Isaia fu un compito molto difficile. Dio gli disse, "Vai, e di' a questo popolo: 'Anche se ascoltate le mia parole ripetutamente, non le comprenderete. Anche se guardate e riguardate mentre faccio i miracoli, continuerete a non comprendere le mie parole.' Fa' sì che non comprendano, chiudi le loro orecchie, e chiudigli gli occhi. Perché non voglio che vedano, ascoltino e comprendano, così che non si convertano e io non li guarisca" (6:9, 10). Questo fu il verso che Gesù citò quando spiegò il motivo per cui parlava alle persone in parabole (Matteo 13:15).

Perciò cosa vediamo qui nel Capitolo 6 di Isaia? Una visione di Dio, una visione di sé, una visione della grazia che perdona, una visione del servizio unto da Dio, ed infine una visione dei frutti prodotti (6:13). Un seme santo uscirà fuori dalla corrotta nazione di Giuda. Un resto sarà innalzato per il Signore attraverso il nostro servizio.

Al Capitolo 7:14, abbiamo questa meravigliosa profezia riguardo alla nascita di Gesù: "Una vergine sarà incinta e partorirà un Figlio, al quale sarà posto nome Emmanuele." (citato in Matteo 1:23).

Al Capitolo 8:12, 13, Dio diede una parola al Suo popolo che era terrorizzato dagli eserciti nemici che si erano riuniti ed organizzati per combatterlo. Queste sono delle parole molto rilevanti per noi oggi in India, dove vediamo movimenti anti-Cristiani attaccare il popolo di Dio in molte parti del nostro paese. Il Signore disse, "Non abbiate paura di quello di cui questo popolo ha paura. Sia il Signore la vostra paura." Questo verso è citato in 1 Pietro 3:14, 15. La Living Bible lo parafrasa in questo modo: "Se temete Dio, non avete bisogno di temere nient'altro." Più di 40 anni fa, avevo scritto questo verso su di una tavoletta di legno e lo avevo posto sulla porta di casa. Questo verso ha rafforzato me e molti altri per essere liberati dal temere gli uomini e le circostanze. E mi ha incoraggiato a temere la sola Persona che dovrei temere - Dio. Anche Gesù esortò i Suoi discepoli dicendo, "Non temete quelli che possono uccidere solo i vostri corpi - ma non possono toccare le vostre anime! Temete solo Dio che può distruggere sia l'anima sia il corpo all'inferno." ( Matteo 10:28 - Living Trad. Ita.).

Isaia 8:18 è un altro verso che è citato nel Nuovo Testamento - In Ebrei 2:13 - che in quella lettera si riferisce a Gesù ed a noi. "Eccomi con i figli che il Signore mi ha dati, noi siamo dei segni e dei presagi". Questo potrebbe applicarsi anche alle nostre famiglie. Dobbiamo far crescere i nostri bambini in modo tale che nel loro carattere, nella loro morale e nelle loro ambizioni siano diversi dagli altri bambini nel mondo. Noi e i nostri figli dobbiamo essere dei segni e dei presagi per il mondo che ci circonda, vivendo sempre con dei valori eterni nelle nostre menti. Sfortunatamente questa linea di divisione tra credenti e non credenti con il passare degli anni è stata cancellata da Satana.

Il Capitolo 9:2 è anche citato in Matteo 4:16: "Il popolo che cammina nelle tenebre vedrà una gran luce". Questo fa riferimento a Gesù che visitò le persone in Galilea. Questo verso si può applicare anche noi, perché è la volontà di Dio che anche noi portiamo luce nelle tenebre, ovunque andiamo.

IlCapitolo 9:5si riferisce profeticamente a Gesù. Sarà chiamato "Consigliere Ammirabile, Dio Potente, Principe della Pace e Padre Eterno." La frase 'Padre Eterno' qui vuol dire 'Padre dell'eternità' che non è un riferimento a Dio il Padre.

Il Capitolo 9:6, dice, "Il governo riposerà sulle Sue spalle." Questo verso mi è stato di tremendo aiuto nel mio ministero. Durante gli ultimi 40 anni, abbiamo spesso affrontato dei problemi nelle chiese che il Signore ha piantato attraverso il nostro ministero in India - dei problemi simili a quelli che i genitori affrontano quando i figli stanno crescendo. Quando mi dicono di un problema in una delle nostre chiese che mi fa rimanere perplesso, di solito finisco con la faccia per terra davanti a Dio dicendo, "Signore, questo non è il mio lavoro ma il Tuo. Queste non sono le mie chiese. Ma le Tue. Il loro governo è sulle Tue spalle. La responsabilità è la Tua. Se Tu vuoi chiudere una chiesa, chiudila. Questi sono fatti Tuoi. Io sono solo Tuo servo. Dimmi cosa fare e lo faccio." Un proprietario di un negozio ha tutti i diritti di chiuderlo quando vuole. Non proverò mai a mantenere aperto un'attività che il Signore vuole chiudere. Molti lavoratori Cristiani sono costantemente in difficoltà per cercare di mantenere attivo un lavoro che hanno cominciato, anche molto tempo dopo che diventa evidente che il Signore non è in mezzo a loro. Il motivo di questa assenza è dovuta al fatto che hanno caricato sulle loro spalle il governo del lavoro di Dio. Quando il governo è sulle spalle del Signore, gli stress e le fatiche del lavoro Cristiano vengono rimosse. E questo darà pace alle vostre vite come lo ha dato alla mia. La responsabilità del lavoro del Signore rimane su di Lui per sempre. Noi siamo solo servi.

Il Capitolo 10 sono delle profezie che annunciano la distruzione dell'Assiria, che a quel tempo era l'unica super potenza mondiale. Il re di Assiria qui è un tipo di Anticristo. 10:27 legge così, "Il suo giogo sarà distrutto a motivo dell'unzione" (King James Version Trad. Ita.). È l'unzione dello Spirito Santo che rompe e distrugge il giogo del peccato e Satana - che pesa sulle nostre vite, sulle nostre case e sulle nostre chiese.

In contrasto con il regno dell'Anticristo raffigurato nel Capitolo 10 , vediamo che nel Capitolo 11 viene raffigurato il regno di Cristo. I sette spiriti che compongono lo Spirito Santo menzionati in Apocalisse (che riposerà su Cristo), qui viene chiamato Spirito del Signore, di saggezza, di intelligenza, di consiglio, di forza, di conoscenza e di timore del Signore. Il verso 3 dice che lo Spirito avrebbe reso Gesù talmente sensibile al timore del Signore che non avrebbe mai giudicato nessuno da quello che vedeva o sentiva, ma avrebbe giudicato con giustizia per mezzo della voce dello Spirito dentro di Lui. Qui Gesù è il nostro Esempio. Anche noi non dobbiamo mai giudicare nessuno dalle circostanze che i nostri occhi ed orecchie percepiscono. Piuttosto, dobbiamo ricercare il Signore per avere discernimento attraverso lo Spirito Santo che ci guiderà ad un corretto giudizio di ogni situazione.

Arriverà il giorno in cui il leone, il lupo e l'agnello si sdraieranno assieme (verso 6) - questo succederà nel millennio, quando Cristo regnerà sulla terra; e il bambino piccolo li guiderà (versi 6, 7). Queste parole verranno adempiute letteralmente quando Cristo porrà il Suo regno sulla terra e il timore di Dio prevarrà ovunque. Ma spiritualmente parlando questo è vero pure oggi nella chiesa. Il fratello che è come un lupo ora se ne sta in comunione con il fratello che è come un agnello, ed il lupo non cerca di mangiarselo! La sorella che è come un leopardo sta accanto a quella che sembra una capra, e il leopardo non divora la capra! E la guida di questa chiesa è come un piccolo bambino - cioè il fratello che assomiglia di più a un bambino - perché Gesù disse che la più grande persona nel regno dei cieli è come un bambino piccolo.

Il Capitolo 12 parla della gioia della salvezza. "Dio è la mia salvezza. Con gioia attingerò dell'acqua dalle fonti della salvezza. Grida, esulta di gioia perché il Santo è in mezzo a te, il Santo d'Israele è grande in mezzo a te" (versi 2, 3, 6).

Dal Capitolo 13 al 23 troviamo delle profezie che riguardano molte delle nazioni nel Medio-Oriente. Poi i 12 capitoli che seguono sono pieni di profezie di giudizio e di benedizioni - tutto questo fino al Capitolo 35 .

Il Capitolo 13 riguarda la caduta di Babilonia, un'illustrazione di quello che è descritto in Apocalisse 17 e 18.

Il Capitolo 14continua a descrivere la caduta di Babilonia. Chi è il re di Babilonia - di questo vasto sistema religioso e commerciale? È colui che una volta era in cielo, che qui è chiamato "astro mattutino, figlio dell'aurora" (verso 12). Qui ci si riferisce comunemente a lui con il nome di Lucifero, perché nella traduzione della Bibbia KJV (King James Version) viene usato questo nome. Cinque volte leggiamo che nel suo cuore disse "Io sarò." È proprio in questo modo che diventò il diavolo (versi 13, 14); ed è in questo modo che il peccato entrò per la prima volta nell'universo.

Il peccato venne quando una creatura disse, "Io sarò." Mentre la salvezza venne con Gesù, il Figlio di Dio, che venne sulla terra e disse, "Non come voglio io ma come vuoi Tu" - non lo disse solamente una volta, ma per tutta la Sua vita - come Gesù stesso disse in Giovanni 6:38 : "Sono disceso dal cielo non per fare la Mia volontà, ma la volontà di Colui che Mi ha mandato". Ricordate che in tutta la vostra vita quando fate la vostra volontà, siete sulla strada del peccato; e tutte le volte che negate la vostra volontà per fare la volontà di Dio, siete sulla strada della vera santità. Questa è la via della croce che Gesù ci ha chiamato a seguire. La croce squarcia la nostra volontà così che possiamo fare la volontà di Dio. Ogni giorno tutti noi stiamo seguendo o Lucifero o Cristo. La propria volontà è quella che alla fine costruisce Babilonia.

Dal Capitolo 15 al 23 sono profezie contro Moab, Damasco, un paese non nominato, Egitto, Etiopia, Edom, Arabia e Tiro. Al Capitolo 19 , nei versi 24 e 25, ci viene data una bellissima immagine del giorno in cui i Giudei e i Gentili saranno riuniti assieme, quando le persone dall'Egitto, dalla Siria e da Israele saranno tutti fratelli e sorelle riuniti in una chiesa.

Al Capitolo 20 leggiamo che il Signore chiese ad Isaia di andare in giro semi nudo e scalzo - senza il sacco e senza calzari - così dimostrando al popolo d'Israele come avrebbero camminato quando sarebbero stati portati in esilio.

Al Capitolo 22:13 leggiamo di persone che dicevano, "Mangiamo e beviamo, poiché domani morremo," - questo perché non avevano nessuna idea dell'eternità. Questo verso è anche citato in 1 Corinzi 15:32.

Al Capitolo 22 leggiamo di due uomini:

1. Sebna, prefetto del palazzo di Re Ezechia, un uomo avaro, egoista ed un tipo di Anticristo (versi 15-19).

2. Eliachim, un uomo di Dio, un tipo di Cristo, "un chiodo piantato in un luogo solido" (versi 20-25).

Il Capitolo 23 descrive la distruzione di Tiro.

Dal Capitolo 24 al 27 ci sono profezie che si riferiscono al giorno del Signore. Il Capitolo 24 profetizza la distruzione della terra (versi 1-20), e dei demoni (versi 21-23). Il Capitolo 25:8 profetizza che la morte verrà un giorno cambiata in risurrezione. Il Capitolo 26:3 è una promessa che può preservare le nostre menti in pace negli ultimi giorni: "Dio manterrà in perfetta pace coloro che hanno le loro menti fisse su di Lui". Il Verso 13 è un buon verso per quanto riguarda l'arrendersi totalmente al Signore: "Signore, Dio nostro, altri signori hanno dominato su di noi. Ma da oggi in poi, sarai Tu a dominarci." Il verso 19 è ancora una profezia della risurrezione: "Rivivano i tuoi morti, quelli che abitano nella polvere torneranno in vita." Il verso 20 si riferisce al corto periodo della grande tribolazione; ed il verso 21 al ritorno del Signore sulla terra per i Suoi santi. Poi il Capitolo 27 parla della distruzione del serpente, Satana, e di come la vigna del Signore sarà ristabilita.

Profezie di Giudizio e di Benedizione (Capitoli 28-35)

Il Capitolo 28 contiene alcuni versi che sono citati nel Nuovo Testamento. Il verso 11 è citato in 1 Corinzi 14:21 come una profezia riguardo al tempo in cui le persone avrebbero parlato in lingue, che fu adempiuto il giorno di Pentecoste. Il verso 16 parla di Cristo come Pietra Angolare della chiesa. "Coloro che confidano in questa pietra angolare non saranno mai smossi né turbati. Non saranno mai di fretta. Saranno solidamente fondati." Il verso 20 parla in un linguaggio metaforico della giustizia umana che è incapace di coprire del tutto l'uomo. Il verso 21 ci dice che il giudizio è un "compito raro" per Dio. Dio è riluttante a giudicare le persone. I versi 28 e 29 ci dicono come Dio nella Sua grande saggezza ci rompe, in modo tale che possa benedirci. Dio ci assicura che non permetterà mai che veniamo messi alla prova oltre le nostre abilità e sa alla perfezione quando fermare la disciplina.

Il Capitolo 29 parla di Gerusalemme (Ariel - "leone di Dio" - in Ebraico) che era in una condizione peccaminosa. I versi 11 e 12 ci mostrano che abbiamo bisogno della rivelazione Divina per comprendere la Parola di Dio. Gesù citò il verso 13 in Marco 7:6, 7 per esporre l'ipocrisia dei Farisei. Un giorno Dio spanderà il Suo Spirito sugli abitanti di Gerusalemme e allora diventerà come un terreno fertile (verso 17).

Al Capitolo 30:9-11, leggiamo che il popolo d'Israele disse ai profeti e ai veggenti: "Non ci profetizzate la verità. Diteci cose piacevoli. Non diteci nulla del Santo d'Israele." Possiamo trovare la stessa attitudine anche oggi in molti Cristiani nei confronti dei messaggi dei profeti nella chiesa. Il Signore aspetta che tutte queste persone si ravvedano (versi 15-18). Aspetta così che possa dare grazia a coloro che si rivolgeranno a Lui (verso 18). E quelli che si rivolgeranno a Lui vedranno il loro Maestro, Gesù (verso 20) e ascolteranno la voce dello Spirito Santo (verso 21). Che li correggerà quando si allontanano dalla giusta via. E alla fine leggiamo dell'Anticristo che viene gettato all'inferno ( verso 33 - Tofet è una figura dell'inferno).

Il Capitolo 31 si riferisce alla maledizione che giace su coloro che confidano nell'uomo (Egitto) per essere aiutati (Vedi Geremia 17:5-8 ). Il Capitolo 32 parla della venuta del regno di Cristo. Le donne alle quali Isaia parlò al Capitolo 3 ora sono invitate a ravvedersi (versi 9-12). Ancora, lo Spirito viene sparso su coloro che si ravvedono (verso 15), ed il risultato è giustizia e pace. Al Capitolo 33:14-16, Isaia fa una domanda molto interessante: "Chi può abitare con Dio? Chi può abitare con un fuoco divorante?" E poi si risponde da solo: "Colui che cammina per la via della giustizia e parla con sincerità." Ma va avanti dicendo che i peccatori sono terrorizzati alla presenza di Dio e gli ipocriti tremano davanti a Lui. Il Capitolo 34 parla della vendetta del Signore contro le nazioni. Al Capitolo 35 leggiamo del nuovo patto e dell'autostrada della santità nella quale camminano i riscattati (35:8, 10).

Ezechia Liberato dagli Assiri e dalla Malattia

I prossimi quattro capitoli (Capitoli 36-39) sono un resoconto storico di eventi che accaddero durante il regno di Re Ezechia. C'è qualche lezione spirituale che possiamo imparare da questi capitoli.

La prima lezione che impariamo è che dovremmo rivolgerci al Signore quando siamo circondati dai nemici, esattamente come fece Ezechia (Capitolo 37) ed anche quando siamo malati (Capitolo 38). Di può liberarci e può guarirci.

Possiamo anche imparare delle lezioni dagli errori di Ezechia. Il suo primo errore fu di chiedere a Dio di allungargli la vita, anche se Dio gli aveva detto chiaramente che il suo tempo sulla terra era finito (Capitolo 38:1-5). Ezechia qui è in contrasto con Paolo e Pietro che quando seppero che il tempo che dovevano andarsene era arrivato, non chiesero per nessuna estensione delle loro vite sulla terra (2 Timoteo 4:6; 2 Pietro 1:14). Ma Ezechia chiese che gli fosse allungata la vita e Dio gli concesse 15 anni in più. "Dio diede loro quanto chiedevano, ma fece deperire le loro anime" ( Salmo 106:15 - Living Trad. Ita.). Fu in questo periodo di vita in più che Ezechia ebbe un figlio, Manasse, che diventò il peggior re che Giuda abbia mai avuto (2 Cronache 33:1-3). Dio sa cos'è meglio per noi e dobbiamo accettare la Sua volontà riguardo alla durata delle nostre vite.

Il secondo errore che commise Ezechia fu causato dal suo orgoglio. Dio lo guarì da una malattia mortale e gli diede come conferma un segno miracoloso - il sole arretrò nel cielo di dieci tacche sulla meridiana (Capitolo 38:8). In altre parole, la terrà si fermò e per un attimo girò al contrario! Quando il re di Babilonia vide questo miracolo, mandò dei messaggeri per congratularsi con Ezechia - e con orgoglio, Ezechia mostrò ai Babilonesi tutti i suoi tesori (Capitolo 39). Questo più avanti risultò che tutti i tesori d'Israele vennero presi da Babilonia. Ogni volta che ci prendiamo la gloria per quello che Dio ha fatto nelle nostre vite, prima o dopo subiremo una perdita spirituale. Vediamo anche che le profezie di Isaia non dipendevano dalle condizioni che c'erano a quel tempo nel mondo. Era un vero profeta ed era in contatto con Dio. A quel tempo Babilonia era un paese debole che stava faticando per ottenere l'indipendenza dalla più grande potenza mondiale che era l'Assiria. Ma Isaia profetizzò accuratamente che i tesori di Ezechia sarebbero stati portati un giorno a Babilonia, e non in Assiria. Questo è quello che successe qualche anno più tardi.

Profezie di Consolazione (Capitoli 40-46)

Dal Capitolo al 40 al 66 c'è la porzione del "Nuovo Testamento" di questo libro; infatti ci sono molte profezie riguardo alla vita nel nuovo patto per consolare ed incoraggiare il popolo di Dio.

Profezie di Liberazione (Capitoli 40-48)

È significativo che questa parte del Libro di Isaia comincia con una profezia che riguarda il ministero di Giovanni il Battista: "La voce di uno grida nel deserto, 'Preparate nel deserto la via per il Signore. Appianate i luoghi aridi.'" (Isaia 40:3-5). Questo messaggio ha un'applicazione anche per noi. Il Signore sta ritornando una seconda volta. Ed esattamente come Giovanni il Battista preparò le persone per la prima venuta di Gesù, la chiesa deve preparare le persone per la Sua seconda venuta.

Perciò il nostro messaggio deve essere essenzialmente quello di Giovanni il Battista:

  • Prima di tutto, "ogni valle sia colmata" (verso 4). Non c'è spazio per lo scoraggiamento e la depressione sotto il nuovo patto. Non dobbiamo mai dire, "Sono un buono a nulla, sono inutile." Dio è un Dio incoraggiante. Ci ha rialzati in Cristo e ci ha donato la dignità. Non dobbiamo più vivere tra l'immondizia - nelle valli. Siamo i figli del Re ed è Lui che ci rialza il capo.
  • Secondo, "I monti e i colli siano abbassati" (verso 4). Tutto l'orgoglio in noi deve essere abbassato.
  • Terzo, i luoghi scoscesi devono diventare livellati. Le nostre vite sono molte ruvide, dure e rudi. Devono essere modellate e diventare graziose e gentili.
  • Quarto, le vie tortuose saranno fatte dritte (così è come è citato questo verso in Luca 3:5). Ci sono aree tortuose nelle nostre vite come ad esempio l'ingiustizia nel maneggiare i soldi. Tutte queste vie devono essere raddrizzate.

Questo è il vero ravvedimento - le valli colmate, i monti abbassati, i luoghi scoscesi livellati e le vie tortuose raddrizzate. Solo allora la gloria del Signore sarà rivelata nella nostra carne. Gli altri vedranno la gloria di Gesù Cristo in noi. Così è come dobbiamo preparare le persone per il ritorno del Signore. "Ogni carne vedrà la salvezza del Signore perché la bocca del Signore l'ha detto".

Il Capitolo 40:6, 7 è citato in 1 Pietro 1:24, 25: "Ogni carne è come l'erba." Abbiamo già visto come ogni essere umano se non avesse il respiro non è altro che polvere. Qui invece sono descritti come erba. Tutto l'onore che potete ricevere dalle persone nel mondo è solamente come un piccolo fiore che cresce nel prato. L'erba si secca ed il fiore appassisce quando il soffio del Signore ci passa sopra. Ma Pietro va avanti dicendo, "Ma la parola del Signore rimane in eterno." Perciò quelli che hanno vissuto con i principi della parola di Dio rimarranno anche quando tutta la gloria degli uomini verrà distrutta. Questo non dobbiamo mai dimenticarcelo. Tutto quello che ci circonda un giorno perirà. Se viviamo seguendo la parola di Dio, avremo qualcosa di eterno.

Il Capitolo 40:10, 11 parla della venuta del Signore. "Il Signore tornerà. La Sua ricompensa è con Lui. E come un pastore si prenderà cura del Suo gregge. Porterà gli agnelli sul Suo petto."

Al Capitolo 40:12-17 parla del controllo che Dio esercita su tutto l'universo. Dio ha creato tutto dal nulla. Il verso 13 è citato in 1 Corinzi 2:16: "Chi può comprendere totalmente Dio e il Suo Spirito Santo? O chi è in grado di dare un consiglio a Dio per insegnargli qualcosa?" (parafrasi).

Tutte le nazioni della terra sono un nulla davanti a Lui (verso 17). Tutti gli abitanti del mondo sono meno che nulla davanti a Lui. Dobbiamo vedere chiaramente questa sovranità di Dio, se vogliamo servirlo efficacemente e senza paura - specialmente quando dobbiamo andare in posti difficili dove le persone sembrano essere potenti, perché hanno l'autorità dello Stato che gli copre le spalle. Con questa autorità si oppongono a noi perché cerchiamo di servire il Signore. In questi momenti dobbiamo ricordare questi versi e affidarci alla tremenda potenza di Dio che ci protegge e preserva.

Capitolo 40:21, 22: "Non lo sapete? Non lo avete sentito? Egli è assiso sulla volta della terra." Questo venne scritto 2700 anni fa ed Isaia menzionò chiaramente in questo passaggio che la terra non è piatta, ma è una sfera - perché solo una sfera può avere una volta. Questo fu scritto centinaia di anni prima che chiunque altro sulla terra credesse alla sfericità della terra. Anche Salomone menziona la sfericità della terra in Proverbi 8:27 (NASB). Anche Gesù implicitamente disse che la terra era sferica perché riferendosi al Suo ritorno dal cielo, disse che sarebbe stato giorno in un posto e notte in un altro (Luca 17:31, 34).

Capitolo 40:26: "Guardate a Colui controlla le stelle. Gli ha dato a tutte un nome. " Ad Isaia non fu solo data una visione della perfetta santità di Dio (Capitolo 6), ma anche della Sua onnipotenza. Queste sono le due caratteristiche di Dio che dobbiamo avere sempre davanti ai nostri occhi quando lo serviamo.

Capitolo 40:29-31: Questi versi ci insegnano che questo Dio onnipotente che adoriamo e serviamo ci darà forza quando siamo deboli. Quando ci mancheranno le forze, Dio ci darà la Sua potenza. Egli ci darà salute e forza per servirlo. Anche le persone giovani possono sentire il peso e stancarsi, ed i giovani uomini vigorosi possono sentirsi esausti nel cercare di servire il Signore. Ma quelli che sperano nel Signore, non importa quale sia la loro età, acquisteranno nuove forze. Che promessa meravigliosa! E quando i giovani stanno collassando, questi uomini più anziani "che sperano nel Signore, si alzeranno in volo come aquile. Correranno e non si stancheranno. Cammineranno e non si stancheranno".

Voglio incoraggiare tutti voi ragazzi giovani: Fin dalla vostra più giovane età, imparate a sperare nel Signore, aspettandolo con semplice fiducia per tutte le vostre necessità. Acquisterete nuove forze, come dice questo verso. Oppure, come mostrato in un'altra traduzione: "Coloro che sperano nel Signore scambieranno la loro forza". Questo significa che noi diamo la nostra forza umana al Signore e Lui in cambio ci dà la Sua forza Divina! Alleluia!! È meraviglioso scambiare tutto quello che abbiamo con il Signore. Gesù disse al Padre "Tutte le cose Mie sono Tue, Padre. E le cose Tue sono Mie" (Giovanni 17:10). Avete bisogno della forza del Signore per servirlo. Tutti quelli che servono il Signore, hanno realmente bisogno di avere fede che il Signore dall'alto dia loro la Sua potenza soprannaturale, la Sua potenza della risurrezione - non solo nel nostro spirito ma anche nei nostri corpi. Allora porteremo frutto anche nella vecchiaia (Salmo 92:14).

I Capitoli dal 40 al 46 sono stati una parte delle Scritture a me molto preziosa, mi sono state di grande aiuto nel servire il Signore. Voglio incoraggiare tutti voi che servite il Signore a meditare seriamente su questi capitoli. Qui ci sono delle magnifiche promesse per coloro che stanno cercando di servire il Signore con tutto il cuore, camminando come il primo e vero Servo di Geova camminò, cioè il nostro Signore Gesù Cristo.

Capitolo 41:8-18: Qui ci sono alcune promesse per darvi un forte incoraggiamento quando affrontate delle situazioni difficili! Il Signore dice, " Io ti ho scelto e non ti ho rigettato. Tu non temere. Io sono con te. Non guardare ansiosamente a te stesso. Io sono il tuo Dio. Io ti fortificherò. Io ti aiuterò. Io ti sosterrò con la Mia mano destra. Tutti quelli che sono arrabbiati con te, saranno svergognati e disonorati. Quelli che combattono contro di te diventeranno come un nulla. Periranno tutti. Tu li cercherai, ma non li troverai. Un giorno quelli che ti fanno guerra, finiranno per essere nulla e per non esistere più, perché io sono il Signore Tuo Dio. Io sostengo la tua mano destra. Io ti dico, 'Non avere paura.' Io ti aiuterò. Tu sei un verme. Ma non temere. Io ti aiuterò. Anche se sei così debole, io ti renderò un erpice nuova, affilata dai denti aguzzi (perché la Parola di Dio, è una spada a doppio taglio, ed è nella tua bocca). Tu erpicherai i monti e li ridurrai in polvere. Ridurrai le colline simili a pula. Gioirai nel Signore Tuo Dio. " Voi che cercate di servire il Signore, portatevi queste parole nel cuore. Applicatele a voi stessi ed afferratele nel nome di Gesù.

Capitolo 41:17, 18: Quando i bisognosi e gli afflitti (Dio è sempre interessato nell'ascoltare il grido di coloro che sono poveri in Spirito) stanno cercando dell'acqua (questo è lo Spirito Santo), mentre le loro lingue sono arse dalla sete, e dicono, 'O Dio, io non posso vivere senza la potenza dello Spirito Santo,' Io il Signore gli risponderò. Nelle loro vite aprirò dei fiumi e farò sgorgare delle sorgenti. Renderò le loro vite come pozzi d'acqua. Così che le loro vite aride saranno come delle fontane. Per molti anni queste promesse sono state per me una grande benedizione ed incoraggiamento - ora le sto passando a voi.

Il Capitolo 42 parla di Gesù come Servo di Geova che è unto dallo Spirito Santo. Lo Spirito Santo è uno dei temi principali del Nuovo Testamento ed è anche il tema principale in Isaia 40-66. "Ecco il Mio Servo che Io sostengo." Un vero servo di Dio è un uomo che viene sostenuto da Dio, e non dai soldi, da un'organizzazione o da qualche agenzia. Il Signore è Colui che dovrebbe sostenerci in ogni momento. Gli uomini ci possono donare qualcosa. Ma non dobbiamo mai dipendere dagli uomini o dai soldi. La parola "sostenere" si riferisce a quello da cui dipendiamo. Dobbiamo dipendere solamente dal Signore. È solo quando arriviamo al punto di totale impotenza che Dio mette il Suo Spirito su di noi.

Capitolo 42:2: "Egli non griderà, e non alzerà la Sua voce per le strade." Questo è citato in riferimento a Gesù in Matteo 12:19, 20 , dove va avanti dicendo, "Non farà udire la Sua voce per le strade. Non triterà la canna rotta." Questo vuol dire che il Signore non scoraggerà mai nessuno che ha distrutto la sua vita ma lo incoraggerà e lo guarirà. Il Signore non spegnerà lo stoppino di una candela che sta per spegnersi. Anzi, al contrario, lo farà ritornare ad essere una fiamma. Dio è interessato ad aiutare i deboli credenti che hanno fallito. Ed è interessato ad aiutare coloro che sono scoraggiati e depressi, rinnalzando i loro spiriti. Un vero servo del Signore avrà sempre un ministero di incoraggiamento simile, innalzando gli spiriti di quelli che sono depressi e scoraggiati, che si sentono senza speranze e stanchi delle loro vite. Cerchiamo tutti questo ministero perché le persone ne hanno bisogno ovunque.

Capitolo 42:5-7: Il Signore ci dice: "Io ti ho chiamato secondo giustizia. Ti ho chiamato per aprire gli occhi dei ciechi, per fare uscire dal carcere i prigionieri." Questo è un grande ministero. Ma ricordatevi sempre una cosa: "Dice il Signore, 'Io non darò la Mia gloria ad un altro.'" (verso 8). Non dobbiamo mai prenderci la gloria nel nostro ministero. Prenderci il merito o la gloria è un crimine molto molto grave. È peggio di rubare dei soldi. Dio magari vi ha benedetti nel vostro ministero e vi ha usati con potenza. Ma non darà mai la Sua gloria a qualcun altro. Una volta che cominci a prenderti la gloria di Dio ti autodistruggerai, esattamente come molti servi del Signore si sono autodistrutti. Una volta che cominci a promuoverti davanti alle persone, attirando le persone a te anziché al Signore, e prendendo il credito per quello che Dio ha fatto, sappi che sei su un terreno molto pericoloso. In questo modo migliaia di persone hanno perso la loro unzione.

Capitolo 42:19: "Chi è cieco come il Mio Servo? Chi è sordo come il Mio Messaggero? Chi è così cieco tanto quanto Quello che è in pace totalmente con Me? Tanto cieco quanto il Servo del Signore?" Questo sembra un verso difficile, specialmente perché è chiaro che si riferisce a Gesù (come possiamo vedere nel verso 1). Che cosa vuol dire? Vuol dire che un vero servo di Dio sarà cieco e sordo a molte cose che vede ed ascolta. Vede molte cose, ma non le osserva (verso 20). Non va in giro cercando i peccati negli altri. Non va in giro ascoltando le persone così da poterle cogliere in fallo con qualcosa che hanno detto. I Farisei erano così - cercavano sempre di cogliere Gesù in fallo per qualcosa che diceva, così da accusarlo. Purtroppo molti Cristiani sono così - sempre desiderosi di accusare qualcuno per quello che ha detto - molto spesso perché sono gelosi del suo ministero. Non siate come loro. Siate sordi e ciechi a molte cose che vi circondano. Vi è giunto all'orecchio che qualcuno vi ha accusato falsamente? Se foste sordi non lo avreste sentito. Allora siate "sordi"! Non è un bene per un servo del Signore essere "cieco" alle donne attraenti? Avete gli occhi, ma non vedete. Perché siete "ciechi"! Avete le orecchie, ma non sentite! Perché non giudicate in base a quello che i vostri occhi vedono o quello che le vostre orecchie ascoltano. Questo è il modo in cui ha vissuto Gesù ed è il modo in cui dobbiamo vivere anche noi (Isaia 11:3).

Ora lasciatemi condividere delle meravigliose promesse che si trovano in questi capitoli che guardavano in avanti allo stabilimento del nuovo patto. Queste sono promesse di Dio, e 2 Corinzi 1:20 dice, "Tutte queste promesse di Dio sono 'Sì' ed 'Amen' in Cristo." Perciò nel nome di Gesù possiamo chiedere che queste promesse siano realizzate in noi:

Capitolo 43:1-5: " Non temere. Perché io ti ho riscattato. Quando dovrai attraversare le acque, Io sarò con te. Quando attraverserai i fiumi (situazioni difficili) non ti sommergeranno. Quando camminerai attraverso il fuoco non sarai bruciato e la fiamma non ti consumerà. Io sono il Signore tuo Dio. Tu sei prezioso ai Miei occhi. Io ho dato l'Egitto come tuo riscatto. " Mentre a noi dice, "Ho dato il sangue di Mio Figlio per il tuo riscatto. Perciò sei prezioso ai Miei occhi. Non avere paura." La parola "Non temere" (o "Non avere paura") Gesù la ripeteva spesso ai Suoi discepoli. Nei giorni in cui viviamo, questa è la parola che abbiamo bisogno di ascoltare dal Signore: "Non temere. Io sono con te."

Capitolo 43:10, 11: "Voi siete i Miei testimoni, Io sono il Signore. Fuori di Me non c'è altro Salvatore."

Capitolo 43:18, 19, 25: "Non pensare più al tuo passato. Dimenticati ciò che è successo. Io sto per fare qualcosa di nuovo. Io farò una strada nel deserto e vi farò scorrere dei fiumi. Guarda al futuro. Non essere preoccupato riguardo ai tuoi fallimenti passati. Io sono Colui che cancella le tue trasgressioni e non mi ricorderò più i tuoi peccati."

Capitolo 44:3: "Io spanderò le acque sul suolo assetato. Io spanderò il Mio Spirito su di te e sui tuoi figli e le Mie benedizioni sulla tua discendenza."

Capitolo 44:8: "Non vi spaventate, non temete. Voi siete i Miei testimoni. C'è forse un altro Dio all'infuori di Me? Perché siete preoccupati di queste persone che adorano gli idoli?" Poi nei versi rimanenti parla della follia dell'idolatria.

Capitolo 44:21: "Tu sei Mio servo. Io ti ho formato. Tu non sarai da Me dimenticato." È facile sentirsi soli ed abbandonati quando siamo fedeli al Signore o quando lo stiamo servendo in qualche posto isolato. Ma Dio ci assicura che Lui non ci lascerà mai. Questa è la nostra consolazione. Delle volte, quando pensate che le vostre preghiere non sono state ascoltate, ricordatevi questa promessa: "Tu non sarai da Me dimenticato."

Dal Capitolo 44:28 al 45:6 è una profezia che riguarda il Re Ciro. Più di 100 anni prima che Ciro nacque e molto prima che l'impero Medio-Persiano diventò la prima potenza mondiale, Isaia profetizzò nominando Ciro per nome. Dio chiamò Ciro il Suo pastore che avrebbe detto ai Giudei di tornare a Gerusalemme e ricostruire il tempio (questo lo vediamo succedere nel libro di Esdra).

Capitolo 45:9: "Guai a colui che contesta il suo Creatore. Può forse l'argilla dire al vasaio, 'Cosa stai facendo?'" Non ti opporre al modo in cui Dio ti sta trattando. Umiliati e accetta il Suo modo di fare con te. Se ti conduce attraverso situazioni difficili, lo fa per modellarti affinché diventi un utile vaso per contenere la Sua gloria. Perciò non lamentarti e non brontolare.

Il Capitolo 45:10 è di particolare rilevanza qui in India, dove molti parenti non vogliono avere delle figlie femmine. Sappiamo tutti che ci sono stati dei casi tristi dove le bambine sono state lasciate davanti alle porte degli orfanotrofi, gettate nei cassonetti della spazzatura, o anche uccise. Questo verso è per tutti questi genitori. " Guai (una maledizione sarà sopra di lui) a colui che dice a suo padre, 'Perché generi?' o a una donna, 'Che cosa stai partorendo?'" È una femmina? Io volevo un maschio. C'è una maledizione sulle persone che mettono in discussione i doni di Dio in questo modo. Anche se il bambino è disabile mentalmente (ritardato), non abbiamo nessun diritto di ucciderlo. Se Dio decide di darti un bambino così, ti renderà una persona molto compassionevole. Questo verso ci mostra anche che c'è un guai (maledizione) su coloro che abortiscono.

Capitolo 45:17: "Non sarete svergognati né umiliati per tutta l'eternità." Gesù venne umiliato, e anche noi potremmo essere umiliati nella stessa maniera. Ma da un punto di vista eterno, se seguiamo il Signore, non saremo mai svergognati.

Qui c'è un altro verso bellissimo: Capitolo 45:22: "Volgetevi a Me e siate salvati, voi tutte le estremità della terra. Io sono Dio e non ce n'è nessun altro."

Il Capitolo 46:4 è un bellissimo verso per le persone anziane: Dio promette, " Fino alla tua vecchiaia io sarò lo stesso (io non invecchio). Anche quando i tuoi capelli diventeranno grigi Io ti porterò. Io ti ho creato, Io ti ho fatto ed Io ti porterò. Io ti libererò. " Qui Dio si paragona con gli idoli. Gli idolatri portano i loro dèi ma per quanto riguarda noi è il nostro Dio che ci porta! La domanda è questa. Stai portando il tuo Dio? O è il tuo Dio a portare te.

Capitolo 47:8 è citato in Apocalisse 18:7 e si riferisce a Babilonia (la falsa Cristianità) che stando seduta come una regina e dice, "Io non sarò vedova." Qui si riferisce ad una Cristianità confortevole che non conosce Dio, e che non cammina in umiltà.

Capitolo 48:10, 11: "Ecco, Io ti ho voluto raffinare, ma non come l'argento. Io ti ho provato nella fornace dell'afflizione. Per amore di Me stesso Io voglio agire, perché infatti dovrei far lasciar profanare il Mio nome?" L'afflizione è una prova che ha lo scopo mettere alla prova la nostra fedeltà. Questa prova non sarà per sempre. L'oro, dopo che è stato purificato nel fuoco, viene trasformato in una corona per un re. Un giorno Dio ci prenderà e ci farà parte della Sua corona. E questo lo fa per la gloria del Suo Nome.

E poi vediamo questa parola ripetuta una seconda volta: "Io non darò la Mia gloria a nessun altro" (48:11).

Capitolo 48:17, 18: "Io sono il Signore che ti insegna per il tuo bene, che ti guida per la via che devi seguire. Se tu fossi stato attento ai Miei comandamenti, la tua pace sarebbe come un fiume, la tua giustizia come le onde del mare." Tutto quello che Dio ci chiede di fare è per il nostro bene e per il nostro benessere. E quando il Signore ci guida, non saremo "assetati nemmeno se passeremo per un deserto. Perché Dio farà scaturire acqua da una roccia" (48:21). Ma per gli empi non ci sarà mai pace (48:22).

Profezie sul Messia (Capitoli 49-57)

Dal Capitolo 49 al 57 ci sono profezie riguardo Gesù, ma molti di questi passaggi possiamo applicarli anche a noi.

Il Capitolo 49 fu il capitolo attraverso il quale il Signore mi chiamò per un ministero Cristiano a tempo pieno. Mi chiamò mentre stavo leggendo e meditando su questo passaggio durante la mia lettura giornaliera della Bibbia, era la mattina del 6 maggio 1964.

Capitolo 49:2: "Egli ha reso la mia bocca come una spada tagliente." Quando predichiamo la parola di Dio, delle volte sarà come una spada affilata e delle altre saranno delle parole confortevoli. "Mi ha nascosto nell'ombra della Sua mano. Mi ha riposto nella Sua faretra." Poi parla della tentazione di scoraggiarsi, "Signore, ho buttato via la mia vita. Non ho speso le mie forze in modo proficuo." (verso 4). Un servo del Signore può essere tentato di scoraggiarsi frequentemente. Anche Paolo lo era. Ma non cedette. Il Signore dice, "Non ti preoccupare. Io ti userò. Voglio fare di te la luce delle nazioni" (verso 6).

Capitolo 49:14, 15: "Sion ha detto 'Il Signore mi ha dimenticata'. Può una donna dimenticarsi del bambino che allatta e non avere compassione per il frutto delle sue viscere? Anche se le madri dimenticassero, non Io dimenticherò te." Quando Dio vuole mostrare che il Suo amore è più grande di quello di ogni altro essere umano, il più grande esempio di amore umano che trova sulla terra è quello di una mamma per il suo bambino. Qui Dio non dice, "Può un marito dimenticarsi di sua moglie?" - perché i mariti possono spesso dimenticarsi delle loro mogli! E anche le mogli si possono dimenticare dei loro mariti. Ma una mamma non può dimenticare il suo bambino appena nato. Dio qui dice che anche se una madre si dimenticasse, Lui non si dimentica di noi. Questa promessa è sufficiente per confortarci ed incoraggiarci attraverso tutta la nostra vita sulla terra. Poi Dio dice, "Io ti ho scolpita sulle palme delle Mie mani" (verso 16). Questo si riferisce profeticamente ai buchi che sarebbero rimasti nei palmi delle mani di Gesù anche dopo la Sua risurrezione. I nostri nomi sono stati scolpiti in quei buchi!

Il Capitolo 49:23 è stato per me un grandissimo incoraggiamento per molti anni. "Coloro che sperano in Me non saranno delusi." Sia lodato Dio per questa meravigliosa promessa. Se vi fidate totalmente del Signore e aspettate che agisca per conto vostro, vi posso assicurare che non rimarrete mai delusi in tutta la vostra vita.

Capitolo 49:25: "I prigionieri del forte verranno liberati. Io combatterò contro chi ti combatte e salverò i tuoi figli." Nessuno deve essere prigioniero del peccato o di Satana. Se qualcuno dei nostri figli è prigioniero di Satana, Dio qui ci promette di salvarlo dalla prigionia. Reclamiamo questa promessa per tutti i nostri figli.

Il Capitolo 50:4 è una profezia che riguarda Gesù. Qui dice che Gesù avrebbe avuto una lingua disciplinata e che l'avrebbe usata per confortare le persone oppresse con le giuste parole al momento giusto. La lingua è la parte principale del nostro corpo che Dio usa, perciò ogni servo di Dio deve avere una lingua disciplinata. Abbiamo già visto che la bocca di Gesù era come una spada affilata (49:2). La parola di Dio che esce dalle nostre bocche delle volte è come una spada affilata che taglia il cuore, lo apre e espone le motivazioni sbagliate, mentre delle volte è una parola gentile che incoraggia.

Leggiamo che Gesù si sarebbe alzato ogni mattina per ascoltare quello che il Padre aveva da dirgli (verso 4). E quando Gesù ascoltava qualcosa obbediva subito. Gesù accettò la volontà di Suo Padre, anche se includeva il lasciare che le altre persone lo schiaffeggiassero, lo battessero e gli sputassero addosso (versi 5, 6). E quando le persone gli fecero tutto questo, Gesù "Rese la Sua faccia dura come una pietra" (verso 7), non per vendicarsi e nemmeno per minacciare, ma per perdonarli e benedirli. Gesù sapeva che non sarebbe rimasto deluso, perché Colui che lo vendica gli era sempre vicino (verso 8). Ogni servo di Dio può dire queste parole "Chi mi potrà accusare? Mettiamoci a confronto." Avete qualcosa contro di me? Volete portarmi in tribunale? "Il Signore, Dio, mi verrà in aiuto. Chi è colui che mi condannerà? Ecco, tutti costoro diventeranno logori come un vestito." (verso 9).

Capitolo 50:10: Anche quando temete il Signore, ed obbedite alla voce di Gesù Suo Servo, ci saranno ancora delle volte dove il Signore permetterà che voi brancolerete nel buio senza riuscire a vedere nemmeno una luce, questo lo farà per fortificare la vostra fede. Cosa dovete fare in questi momenti? Fidatevi di Dio totalmente. "Non dubitate mai nelle tenebre quello che Dio vi ha mostrato nella luce." Se qualcuno vi ha dato una banconota da 100 euro che alla luce avevate visto benissimo, quando è buio (e non potete più vederla) dubitereste se quella banconota era veramente una banconota da 100 euro? Certo che non dubitereste, perché l'avevate già vista alla luce. Allo stesso modo, ci saranno delle volte nelle nostre vite dove la luce di Dio è brillante e ci mostrerà quanto ci ama e si prende cura di noi. Ma più avanti, quando arrivano delle pressioni o delle prove, non dobbiamo dubitare il Suo amore.

Il verso 11 ci avverte che in questi momenti non dobbiamo essere noi ad accendere un fuoco per vederci meglio. Quelli che lo accendono "si coricheranno nel dolore." Questo vuol dire che quando siamo nel bisogno non dovremmo dipendere dagli uomini. Non dovremmo utilizzare dei metodi umani per difenderci o per fuggire da delle prove che Dio manda nelle nostre vite. Dobbiamo fidarci di Lui che ci difende e fa smettere la prova a Suo modo ed a Suo tempo.

Capitolo 51:1: "Voi che cercate il Signore, voi che perseguite la giustizia, considerate la roccia da cui foste tagliati, la buca della cava dalla quale siete stati presi." Non dovremmo mai dimenticarci la fossa nella quale giacevamo quando il Signore ci ha trovato - in quella condizione senza speranza nella quale giacevamo prima di essere salvati. Se ci ricordiamo questo, non disprezzeremo mai le altre persone. Ma non ne saremo nemmeno spaventati: "Ascoltatemi, voi che conoscete la giustizia. Non temete gli insulti degli uomini né i loro oltraggi. Io sono Colui che vi consola. Chi sei tu che temi l'uomo che deve morire e il figlio dell'uomo che passerà come l'erba e che si dimentica che il Signore ha disteso i cieli? " (versi 7, 12, 13).

Capitolo 51:16, 17: " Io ho messo le Mie parole nella tua bocca. Ti ho coperto con l'ombra della Mia mano. Dì a Sion (la chiesa), 'Tu sei il Mio popolo. Risvegliati.'" È solo quando siamo stati incoraggiati che possiamo incoraggiare gli altri.

Capitolo 52:5: Il Signore dice, "Tutti i giorni il Mio nome è continuamente insultato." Questo verso è citato in Romani 2:24 indicando che il Nome di Dio era disonorato tra gli stranieri a causa d'Israele. In molti posti questo è vero anche dei Cristiani. Il Nome di Gesù è disonorato in India, non tanto a causa di quelli che non credono, ma a causa del modo in cui molti Cristiani vivono. L'India non ha respinto Cristo. Ma ha respinto il Cristo che ha visto nei Cristiani, che non è il vero Cristo. In contrasto, " quanto sono belli, sui monti, i piedi del messaggero di buone notizie (il vangelo), che annuncia la pace e che è araldo di notizie liete, e dice a Sion, 'Il Tuo Dio regna. '" (verso 7). La buona notizia non è solamente che Gesù è morto per i nostri peccati, ma anche che ora sta regnando e ha autorità su tutto il cielo e la terra. Questo è il pieno vangelo che dobbiamo proclamare.

Il Capitolo 52:13, 14 ci insegna che quando Gesù morì sulla croce era così sfigurato dalle botte prese che la Sua faccia non sembrava più quella di un essere umano. Le immagini che tutti noi abbiamo visto di Gesù appeso sulla croce con un bellissimo volto non sono vere. La faccia di Gesù era battuta e sfigurata. Gesù fu la Persona più bella che mai ha camminato su questa terra. Ma quando era appeso alla croce, la Sua faccia era così sfigurata da essere la più brutta di tutte.

Il Capitolo 53 è il capitolo centrale di questa parte del libro di Isaia ed è il capitolo della croce. Il capitolo comincia con questa domanda: "Chi ha creduto al nostro messaggio?" Chi in Israele avrebbe creduto che Isaia profetizzò che il Messia sarebbe arrivato come una persona disprezzata ed una radice che esce da un arido suolo e non con potenza? "È cresciuto davanti a Suo Padre" (verso 2). Il segreto della vita di Gesù fu che non visse davanti alla faccia degli uomini, ma davanti alla faccia di Suo Padre. Gesù non era attraente per gli uomini quando venne appeso alla croce. Infatti leggiamo che "Non aveva forma né bellezza da attirare i nostri sguardi, né aspetto tale da piacerci" (verso 2). Anche oggi il messaggio del vangelo non è attraente per gli uomini. Cristo non venne accettato dal mondo nel primo secolo; e non è accettato dal mondo neppure nel ventunesimo secolo. Il Cristo che alcuni dichiarano di apprezzare oggi è un Cristo falso, e non quello vero che parlò contro il peccato, contro l'amore per i soldi, e insegnò che dovevano amare pure i loro nemici. Il vero Cristo è disprezzato, abbandonato e rigettato anche oggi.

E se seguite il vero Cristo, vi posso assicurare che sarete rigettati dal mondo tanto quanto Lui. Sarete disprezzati anche da una buona parte del Cristianesimo, come Gesù lo fu dalla maggior parte delle persone religiose dei Suoi tempi. Non furono i Greci ed i Romani che disprezzarono e rigettarono Gesù, ma i Farisei (i fondamentalisti religiosi dei Suoi giorni). Chi ha un cuore per accettare la parola della croce - chi ce l'ha oggi? Possiamo esaltarci quando ascoltiamo le meravigliose promesse di benedizione che si trovano nelle Scritture. Ma la parola della croce è compresa nello stesso pacchetto delle promesse. Non potete avere l'una senza l'altra. Una delle ragioni della superficialità delle vite di molti Cristiani oggi è che cercano di riscuotere le promesse senza prendere la loro croce.

Notate che al verso 7 dice tre volte che Gesù rimase in silenzio. "Non aprì la bocca. Rimase muto. Non aprì la bocca." Come credenti, dobbiamo sapere come aprire le nostre bocche per gridare al Signore nei momenti in cui lo lodiamo e lo ringraziamo. Ma dobbiamo anche sapere come tenere le bocche chiuse quando siamo insultati, criticati e calunniati. Gesù sapeva come lodare Suo Padre e sapeva anche come stare in silenzio. Sfortunatamente per molti Cristiani funziona all'opposto. Durante gli incontri stanno zitti quando è il momento di gridare a Dio lodandolo; ed al contrario sanno bene come gridare e difendersi quando qualcuno li accusa o li ferisce. Ma questa è una caratteristica del mondo che è sottosopra, ma a differenza del mondo i Cristiani dovrebbero essere diversi.

Al verso 10, leggiamo che il Padre volle stroncare Gesù - e "perciò Gesù avrebbe visto una discendenza e avrebbe prolungato i Suoi giorni." Questi sono i risultati che provengono dallo stroncamento. "Prolungherà i Suoi giorni" vuol dire che Gesù sarebbe stato risorto dai morti. E "l'opera del Signore prospererà nelle Sue mani."

Questa è la via che dobbiamo percorrere. E come "Gesù è stato contato fra i malfattori" (verso 12), anche noi non verremo compresi dagli altri Cristiani e verremo categorizzati tra gli empi.

Il Capitolo 54:4-10 è un meraviglioso conforto per le vedove. "Il Signore è il tuo sposo. Non temere. Ti dimenticherai la vergogna della tua giovinezza e il disonore dell'essere vedova. Il mio patto di pace e l'amore mio non si allontaneranno da te."

Il Capitolo 54:13 è una promessa per i nostri bambini: "Tutti i tuoi figli saranno discepoli del Signore (sarà il Signore a renderli discepoli), e grande sarà la pace dei tuoi figli." Il Signore diede a me e a mia moglie separatamente questa promessa, nel Giugno 1968, prima che avessimo figli - l'abbiamo reclamata per tutti i nostri quattro figli e l'abbiamo anche vista compiuta. Questa è una meravigliosa promessa per tutti i genitori e vi voglio incoraggiare tutti a reclamarla nel nome di Gesù, dicendo, "Signore, voglio che tutti i miei figli diventino Tuoi discepoli e che la loro pace spirituale sia grande." Questo non vuol dire che i vostri figli non si ammaleranno, o che i vostri figli non avranno mai i problemi che molti adolescenti spesso hanno. Ma vuol dire che alla fine arriveranno al Signore. Reclamate questa promessa e non datevi per vinti.

Capitolo 54:15, 17: "Se qualcuno viene per combatterti, non avrà successo perché Io sono dalla tua parte. Nessuna arma fabbricata contro di te riuscirà. Ed avrai giustizia contro ogni bugia con la quale ti porteranno davanti ad un tribunale. Questa è l'eredità dei servi del Signore. Questa è la benedizione che Io vi do ." (Living Bible Trad. Ita.). Queste meravigliose promesse sono per tutti coloro che servono il Signore. Lodo il Signore che per più di 50 anni ho vissuto l'esperienza di vedere compiute queste promesse. Ogni cosa malvagia che gli altri hanno cercano di fare contro di me è finita per farmi del bene, cioè rendermi più simile a Cristo. Gesù venne falsamente accusato - così anche Pietro e Paolo. Se seguite il Signore con tutto il cuore, anche voi riceverete delle accuse false da coloro che si sono sentiti condannati dal vostro messaggio e da coloro che sono gelosi del vostro ministero. Molti crederanno alle loro accuse. Lasciateli fare. Non disturbatevi a riguardo. Un giorno Dio chiuderà le loro bocche e vi rivendicherà. "Sono Io quello che li rivendica," dice il Signore. Non dovete difendervi da soli. Sarà Dio a difendervi. Per più di 50 anni ho vissuto questa realtà nella mia vita. Ogni volta che le persone mi hanno accusato, il Signore mi ha sempre detto di tenere la mia bocca chiusa e di permettere che gli altri credano quello che vogliono credere a mio riguardo. Anche se le persone credono che siete il Diavolo incarnato, lasciateli fare - lo credettero anche riguardo al vostro Salvatore! Tenete la vostra bocca chiusa e un giorno Dio vi rivendicherà. Aspettate che il Signore lo faccia. Vivete davanti alla faccia di Dio e lasciate la vostra reputazione nelle Sue mani.

Al Capitolo 55:1, leggiamo un invito: "Voi tutti che siete assetati, venite alle acque; voi che non avete denaro venite … comprate senza denaro e senza pagare." Questo è un invito ad accettare il messaggio del vangelo. Il vangelo deve sempre essere offerto "senza costo", come leggiamo in 1 Corinzi 9:18. È una grande vergogna che molti evangelisti raccolgono delle offerte in pubblico prima di predicare il vangelo. Gesù e gli apostoli non lo fecero mai. Questa è solo un'indicazione di quanto i predicatori Cristiani di oggi si sono allontanati dalla vera fede. Ai versi 8, 9 il Signore dice, "'I Miei pensieri non sono i vostri pensieri, né le vostre vie sono le Mie vie,' dice il Signore. Come i cieli sono alti al di sopra della terra, così sono le Mie vie più alte delle vostre vie." Questo ci insegna che il nostro modo di pensare umano è terreno e che abbiamo bisogno di imparare le vie di Dio direttamente da Lui, questo attraverso la Sua Parola, se vogliamo servirlo efficacemente. Verso 11: "La mia parola, uscita dalla mia bocca non torna a me a vuoto." Dopo che il nostro modo di pensare è stato rinnovato ed allineato al modo in cui Dio pensa, allora possiamo predicare la Sua Parola - e questa parola non ritornerà mai vuota. Non dobbiamo mai predicare le nostre idee o gli insegnamenti della psicologia - come molti stanno facendo nel Cristianesimo oggi. Il nostro messaggio deve essere radicato nella Bibbia, così che la fede delle persone può basarsi sulla Parola di Dio e non su dei ragionamenti umani. Per molti anni, in tutto il mio ministero, ho sempre parlato e scritto solo dalla Bibbia - perché la Parola di Dio è più affidabile della mia parola. Nelle tue predicazioni sii un uomo radicato nella Parola.

Al Capitolo 56:2-5 il Signore enfatizza l'importanza dell'osservare il Sabato. Il Sabato fu un comandamento molto importante per Israele. Ma questo comandamento era un segno solo tra Dio ed Israele (Esodo 31:16, 17) e questo è il motivo per il quale noi oggi non dobbiamo osservarlo. Ma l'applicazione spirituale di esso, è per noi. Ebrei 4:1-11 ci insegna che il Sabato dell'Antico Testamento simboleggiava la vita di riposo nella quale Dio vuole che entriamo, in Cristo. Il verso 7 venne citato da Gesù in Marco 11:17, "La Mia casa sarà chiamata una casa di preghiera per molti popoli." Molti predicatori hanno trasformato la chiesa in un posto per far soldi ed arricchirsi - esattamente come lo fecero i venditori di pecore e di colombe nel tempio al tempo di Gesù. Un giorno il Signore li caccerà fuori. La chiesa è una casa di preghiera e non un mercato. Ai versi 10 e 11, Dio dice che i Suoi servi sono diventati ciechi (senza discernimento spirituale) e sordi - come dei cani da guardia che non abbaiano quando arriva il ladro. I pastori del popolo di Dio sono diventati avidi, amano i soldi e ad ogni occasione cercano quello che gli conviene. Che illustrazione dello stato patetico in cui giace molto del Cristianesimo di oggi!

Capitolo 57:1: "Il giusto muore e nessuno vi bada." Gli uomini di Dio stanno diventando rari al giorno d'oggi. Ma è raro che qualcuno ne sia preoccupato. Il più grande bisogno di questo tempo è di uomini di Dio genuini. Verso 15: Qui Dio dice che ci sono solo due posti dove vive: nel cielo e nel cuore di una persona umile e modesta . Possiamo avere il privilegio che il Creatore dell'universo viva nei nostri cuori, se siamo umili e modesti. Verso 19: "Pace, pace, a chi è lontano e a chi è vicino." Questo è citato in Efesini 2:17 come un riferimento profetico al fatto che i Giudei ed i Gentili sarebbero stati uniti in un sol corpo da Cristo. Versi 20, 21: "Gli empi sono come il mare agitato che getta fango e pantano(dal fondale). Non c'è pace per gli empi." Gli empi non cercano mai la pace nelle loro relazioni ma rivangano sempre nel passato, portando alla luce cose sepolte e creando scompiglio nelle loro relazioni. Questo succede spesso tra mariti e mogli empi.

Profezie riguardo al Futuro (Capitoli 58-66)

Il Capitolo 58 è un capitolo meraviglioso che è degno di uno studio approfondito, perché al suo interno ci sono molte belle promesse. Questo capitolo parla del modo corretto di digiunare. Dio dice che il vero digiuno non è un rituale ma qualcosa che dovrebbe guidare a condividere il nostro pane con gli affamati, a prenderci cura dei poveri e dei nudi, smettere totalmente di puntare il dito contro gli altri (accusandoli), e donarci agli altri (servirli). Coloro che adempiono queste condizioni troveranno una luce che si innalzerà per loro nelle tenebre, e il Signore li guarirà dalle loro malattie e li guiderà continuamente. Diventeranno come sorgenti d'acqua vive, e saranno una benedizione per gli altri ovunque andranno. Dio ricompensa abbondantemente coloro che si preoccupano per gli altri.

Capitolo 59: Il Signore non ascolta molte preghiere perché ci sono dei peccati non confessati nei cuori di coloro che pregano (versi 1, 2). Il peccato separa l'uomo da Dio (verso 2). Il verso 16 dice che il Signore era stupefatto dal non essere riuscito a trovare in mezzo al Suo popolo qualcuno che intercedesse per gli altri. Questa è anche la triste condizione di molte chiese oggi. Dio cerca intercessori che pregheranno per gli altri. Verso 19 (King James Version Trad. Ita.): "Quando il nemico arriverà come un'alluvione, lo Spirito del Signore si alzerà e lo metterà in fuga." Dio vuole che la chiesa sia come uno stendardo sempre in guerra spirituale contro Satana. Verso 21 : "Il Mio Spirito e le Mie parole non si allontaneranno mai dalla tua bocca, né dalla bocca della tua discendenza, né dalla bocca della discendenza della tua discendenza." L'unzione dello Spirito Santo è il più grande dono che Dio può darci e l'abilità di predicare la Sua Parola è il più grande privilegio che possiamo avere. Qui il Signore ci promette che non solo ci darà questi doni, ma li darà anche ai nostri figli ed ai nostri nipoti. Che promessa! Bisogna reclamarla.

Capitolo 60:1: "Sorgi, risplendi, perché la tua luce è giunta e la gloria del Signore è spuntata sopra di te." Questo si riferisce profeticamente alla gloria di Dio che possiamo avere nelle nostre vite in questa era del nuovo patto. "Il Signore sarà la nostra Luce e il nostro Dio sarà la nostra gloria" (verso 19).

Capitolo 61:1, 2: Questi versi si riferiscono profeticamente a Gesù quando venne unto con lo Spirito Santo per proclamare agli altri il vangelo della liberazione. Questo fu il passaggio della Scrittura che Gesù lesse quando predicò il Suo primo sermone nella sinagoga di Nazaret. Notate che Gesù si fermò proclamando "l'anno di grazia del Signore" e non continuò proclamando "il giorno di vendetta del nostro Dio" perché quel giorno non è ancora arrivato (comparate il verso 2 con Luca 4:19 ). Notate anche la proporzione del favore di Dio rispetto al Suo giudizio. C'è un intero anno di favore contro un solo giorno di giudizio. Questa è una proporzione di 365:1 a favore della grazia. Qui Dio sta provando a farci vedere che vorrebbe mostrarci molto di più il Suo favore piuttosto che il Suo giudizio. La nostra attitudine verso gli altri dovrebbe essere la stessa. Dovremmo essere 365 volte più pronti a benedire e ad essere graziosi con gli altri anziché giudicarli. Dio è venuto per rimuovere dalle nostre vite ogni pesantezza e rimpiazzarla con uno spirito di lode (verso 3). Il verso 10 parla di Dio che ci riveste della giustizia di Cristo rendendoci la sposa di Cristo.

Il Capitolo 62:3, 4 continua parlando della relazione matrimoniale che abbiamo con il nostro Signore. Ai versi 6, 7, coloro che sono chiamati ad essere i guardiani delle mura di Gerusalemme (la chiesa) gli viene richiesto di avvertire ed esortare il popolo di Dio. Mentre coloro che hanno un ministero di intercessione gli viene chiesto di non smettere di intercedere fino a quando Dio non renderà la chiesa un oggetto di lode e gloria qui sulla terra. Siccome Dio lo ha promesso, possiamo coraggiosamente riscuotere questa promessa in preghiera (versi 1-11).

Il Capitolo 63:8 & 9 parla del nostro Salvatore che è "afflitto con tutte le nostre angosce" e di come "Ci salva con la Sua presenza." Ma poi va avanti avvertendoci nel verso 10 parlando di coloro che si sono ribellati ed hanno rattristato il Suo Spirito Santo, in tal modo che lo Spirito li lasciò diventando loro nemico! Questo è un avvertimento per tutti noi che ci deve far continuare a vivere con timore. Lo Spirito cerca di guidarci a vivere una vita in riposo come guidò gli Israeliti dentro Canaan (verso 14), ma noi dobbiamo rispondere alla Sua chiamata.

Il Capitolo 63:15 fino al 64:1 è una preghiera che chiede a Dio di lavorare ancora tra il Suo popolo e di inviare una rinascita. Il Capitolo 64:1 è una buona preghiera che possiamo pregare frequentemente. Questo è quello di cui abbiamo bisogno nella chiesa. Il verso 4 è citato con qualche differenza in 1 Corinzi 2:9. In 1 Corinzi, sta scritto che Dio ha preparato cose meravigliose per coloro che Lo amano , mentre qui in Isaia sta scritto che ha preparato queste cose per coloro che Lo aspettano. Da questo impariamo che quelli che Lo amano saranno sempre disposti ad aspettarlo. Possiamo imparare molte cose quando mettiamo a confronto Scrittura con Scrittura. Questo passaggio non fa riferimento a quello che Dio ha preparato per il Suo popolo una volta che sarà in cielo, ma si riferisce alle meravigliose benedizioni che ha preparato per il Suo popolo oggi nel nuovo patto. 1 Corinzi 2:10 va avanti dicendo che lo Spirito Santo ci ha rivelato queste cose meravigliose. Verso 5: "Tu vai incontro a chi gode nel praticare la giustizia". Dio ama incontrarsi con coloro che non solo fanno la giustizia ma con quelli che godono nel farla. Ma poi ci ricorda nel verso 6 che "tutta la nostra giustizia è come un abito sporco." Perciò le nostre migliori azioni sono come gli stracci più sporchi che Dio possa immaginarsi, questo perché Lui è totalmente santo. Noi possiamo chiamare alcune persone buone, ma agli occhi di Dio nessuno è veramente buono. Solo Dio è veramente buono (Marco 10:18). Perciò se una persona deve essere accettata da Dio, deve essere rivestita della giustizia di Cristo.

Capitolo 65:5: Qui Dio esprime il Suo disgusto per coloro che cercano di essere giusti con le loro azioni, e che hanno questa attitudine nei confronti degli altri: "Non avvicinarti a me perché sono più santo di te." Queste persone sono detestate da Dio tanto quanto del fumo che entra nel naso. Dio detesta tutti quelli che guardano gli altri dall'alto al basso. Il verso 17 è una profezia che riguarda i nuovi cieli e la nuova terra. Il verso 24 è una promessa meravigliosa che possiamo reclamare quando preghiamo: "Prima che mi invochino, io risponderò e mentre staranno ancora parlando, già li avrò esauditi." Dio è più interessato ad ascoltare e rispondere le nostre preghiere, di quanto noi lo siamo ad ascoltarlo.

Capitolo 66:1, 2: Qui Dio ci sfida chiedendoci chi può immaginarsi di riuscire a costruire una casa (la chiesa) per Lui, quando l'interno cielo è solamente il Suo trono e tutta la terra non è altro che lo sgabello dei Suoi piedi!! Molti orgogliosamente si fanno chiamare "fondatori di chiese"!! Ma poi Dio va avanti dicendo che permetterà ad alcune persone di costruire la Sua casa - coloro che sono umili e contriti nello spirito e tremano alla Sua Parola. Dio guarda con favore solo coloro che sono rotti ed umili nei loro spiriti e che tremano ad ogni comandamento nella Sua Parola (obbedendogli immediatamente). Il verso 5 indica che coloro che tremano alla Parola di Dio vengono spesso odiati e rigettati dai loro fratelli. Questo è stato vero attraverso tutta la storia della chiesa. Ma il Signore incoraggia queste persone dicendogli che alla fine i loro nemici saranno svergognati. Perciò umiliati e trema alla Parola di Dio, così Dio sarà sempre con te. Al verso 13, Dio continua incoraggiando queste persone dicendo che li consolerà "come una mamma consola i suoi bambini."

Alla fine nei versi 22-24, leggiamo dei nuovi cieli e della nuova terra che verranno stabiliti quando il Signore ritornerà. Coloro che sono la discendenza spirituale di Abraamo avranno la vita eterna, mentre gli altri bruceranno all'inferno con un fuoco che non si spegnerà mai.

Di certo Isaia è un meraviglioso libro del nuovo patto che si trova all'interno dell'Antico Testamento.

Capitolo 24
Geremia

L'ULTIMO AVVERTIMENTO DI DIO A GIUDA

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eremia predicò per più di 40 anni in Giuda, il regno del sud. Geremia fu l'ultimo profeta che Dio mandò per salvare Giuda dall'essere mandato in esilio. Geremia provò del suo meglio per far voltare le spalle ai loro peccati e per fargli evitare il giudizio di Dio. Ma non ebbe successo. Contemporanei a Geremia furono Sofonia, Abacuc, Daniele ed Ezechiele.

Geremia non era un uomo duro anche se disse delle parole molto forti. Pianse in segreto per i peccati di Giuda. Ed era profondamente colpito per la pessima condizione nella quale si trovava il popolo di Dio. Geremia era un uomo molto semplice e cominciò a profetizzare quando era molto giovane. Era anche molto sensibile nel suo spirito, ma allo stesso tempo molto forte. Queste qualità di Geremia sono buone qualità per chiunque predica la parola di Dio - essere semplice di cuore, sensibile alle sensazioni degli altri, ma nonostante questo molto forti quando si tratta di proclamare la verità. In questo senso, Geremia fu come Gesù. Anche Gesù visse in maniera molto semplice ed era molto sensibile ai dolori degli altri; e pianse sulla città di Gerusalemme esattamente come pianse Geremia.

Quando una volta Gesù chiese ai suoi discepoli, "Chi dice la gente che io sia?" Risposero dicendo, "Alcuni dicono che sei Geremia che è ritornato" (Matteo 16:13, 14). Perché associarono Gesù a Geremia? Perché tra i due c'erano molte cose in comune. Questo è un grande complimento per Geremia - cioè che le persone scambiavano Gesù per lui!!

Gesù pianse e soffrì perché Dio piange e soffre. Anche Geremia pianse e soffrì per la stessa ragione. Nonostante Geremia aveva molto a cuore il suo popolo ed era la bocca di Dio, il popolo non lo capì. Tutti i profeti delle generazioni precedenti furono incompresi, perseguitati e rigettati. Ma Geremia non si arrese mai anche dopo aver profetizzato per 40 anni. Geremia è un grande esempio di un uomo che è stato fermo e leale a Dio fino alla fine della sua vita.

Molte delle profezie che Geremia scrisse le scrisse nelle fosse - che erano le prigioni di quei giorni. Le profezie di Geremia avvennero durante i regni di molti re. Un anno prima che il profeta arrivò sulla scena ci fu un risveglio apparente sotto Giosia che governò Giuda dopo i 57 anni dei regni malvagi di Manasse ed Amon. (2 Re 21:19-26). Ma questo "risveglio", come molti "risvegli" oggi, fu solo superficiale.

La frase più utilizzata che ritroviamo nel libro di Geremia è 'il Signore degli eserciti.' Anche altri profeti parlarono del "Signore degli eserciti del cielo". Questa frase ricorre 82 volte nel libro di Geremia.

La Chiamata di Geremia

Il Signore chiamò Geremia quando Geremia era un giovane uomo (1:5, 6) e gli disse, "Prima che Io ti avessi formato nel grembo di tua madre, Io ti ho conosciuto. Prima che nascesti Io ti ho consacrato e costituito profeta delle nazioni." Dio conosceva Geremia prima che il suo corpo fosse formato nel grembo di sua madre. Oggi c'è una grande disputa sul fatto se un embrione è un essere umano o meno. Qui c'è un verso che per sempre dovrebbe chiarire ogni dubbio - perché Dio disse che conobbe Geremia prima che fu formato. Quando Geremia era un puntino nella pancia di sua mamma, Dio lo conobbe e lo consacrò a Sé per essere un profeta. Questo è un grande incoraggiamento per noi - che Dio aveva i suoi occhi su di noi anche quando eravamo solamente un puntino microscopico appena concepito nel ventre delle nostre madri. Dio ha un piano per le nostre vite esattamente come aveva un piano per la vita Geremia.

Immaginatevi quando Geremia passò per tutte queste difficoltà, quanto lo deve aver incoraggiato pensare così: "Sto affrontando molte difficoltà. Ma Dio mi ha conosciuto quando ero nel ventre di mia mamma e in quel momento ha pianificato la mia vita. E questo piano verrà compiuto. Mi arrenderò completamente a quello che Dio farà della mia vita." Tutti noi dovremmo pensare così quando affrontiamo dei problemi o delle difficoltà. Dio ti ha scelto prima che nascesti ed il Suo piano per la tua vita sarà compiuto. Perciò non scoraggiarti mai.

Poi Geremia disse, "Signore, Io non so parlare." È incredibile come Dio prenda per essere dei profeti delle persone che non sono brave a parlare in pubblico. Anche Mosè era così. Anche Mosè disse, "Signore, non sono in grado di parlare in pubblico." Voglio incoraggiarvi. Non pensate che Dio non possa usarvi per predicare la Sua parola solo perché non avete l'abilità di parlare o il coraggio di stare davanti a delle persone. Il Signore disse a Mosè, "Io ho fatto la bocca all'uomo. Credi che non riesca a farti parlare?" (Esodo 4:10, 11). Se permetti a Dio di romperti e di riempirti con il Suo Spirito Santo, può renderti il Suo portavoce. Tutto dipende dal tuo cammino con Dio.

Quando ero un giovane Cristiano ero timido ed introverso. Ma quando Dio mi unse con il Suo Spirito, cominciò a parlare attraverso di me. Dio può fare lo stesso con te. E un'ultima cosa: Non dire mai a Dio, "Signore, sono troppo giovane." Se Dio ti chiama e ti consacra, la tua età non farà nessuna differenza. Non devi attendere finché sei vecchio per cominciare a servire il Signore. Non appena senti un peso nel tuo cuore, cerca Dio per essere riempito con lo Spirito Santo, poi vai e proclama la parola di Dio.

Il Signore disse a Geremia, "Non dire che sei troppo giovane, perché tu andrai da tutti quelli ai quali ti manderò, e dirai tutto quello che io ti comanderò" (1:7). Poi il Signore gli disse una parola che spesso dice ai Suoi profeti: "Non temere, perché Io sono con te per liberarti" (1:8). Questo era il grande vantaggio che tutti i veri profeti avevano - il Signore era con loro. Per questo motivo non avevano paura di nessun uomo. Ed è questo il modo in cui abbiamo bisogno di servire il Signore in India anche oggi. Dobbiamo essere sicuri che il Signore sia con noi.

Il Signore toccò la bocca di Geremia e gli disse, "Io ho messo le Mie parole nella tua bocca" (verso 9). Dio aveva fatto lo stesso anche per Isaia. Notate poi il ministero che il Signore diede a Geremia. Qui ci sono menzionate sei attività - sradicare, demolire, abbattere, distruggere, costruire e piantare (1:10). Quattro di queste sei attività erano negative e due - costruire e piantare - erano positive. Come prima cosa Geremia doveva abbattere la vecchia struttura per poi costruire la struttura di Dio. Questa non è una cosa facile da fare. Perché è molto più facile costruire un edificio su di un terreno vuoto.

Il Cristianesimo di oggi è in una condizione molto simile a quella di Giuda al tempo di Geremia. Nel Cristianesimo di oggi ci sono enormi strutture religiose che sono contrarie alla Parola di Dio. Un profeta che arriva oggi sulla scena con la parola di Dio dovrà prima sradicare, demolire, abbattere e distruggere molte cose e solo poi potrà costruire e piantare qualcosa che abbia un valore eterno. È questo lavoro di demolizione iniziale che molti predicatori non sono disposti a fare. Questi predicatori dicono "attacchiamo un pezzo di stoffa nuova su di un vecchio vestito". Ma il Signore disse, "No. Dovete buttare via il vecchio vestito. Dovete distruggere completamente la vecchia struttura e cominciare da zero qualcosa di completamente nuovo" (Matteo 9:16). Se non fate questo, non sarete in grado di costruire quello che Dio vuole che costruiate. Il Signore continuò ad incoraggiare Geremia dicendo, "Essi ti faranno la guerra, ma non ti vinceranno, perché Io sono con te" (1:19).

Dal Capitolo 2 al 45, troviamo delle profezie indirizzate a Giuda. Poi dal Capitolo 46 al 52, troviamo molte profezie indirizzate alle altre nazioni. Le guarderemo solo in breve - è come se io mettessi qualche pezzo del puzzle e poi voi potete completarlo da soli!

La Chiamata al Ravvedimento

Capitolo 2:13: "Il Mio popolo ha commesso due malvagità." Dio disse che queste due malvagità erano: Prima di tutto, avevano abbandonato il loro Dio, la sorgente d'acqua. La seconda, è che avevano costruito dei vasi - idoli - che erano forati e perciò non potevano contenere dell'acqua.

Al Capitolo 3, Geremia parla dell'adultera Giuda e della infedele Israele. Israele era il regno del nord che 100 anni prima era stato mandato in esilio. Il messaggio principale che Geremia e gli altri profeti del suo tempo cercarono di comunicare al popolo di Giuda fu che: "Tua sorella Israele non ha ascoltato i suoi profeti perciò Dio l'ha mandata in esilio. Avete imparato una lezione da lei?" Ma Giuda non imparò la lezione. Continuarono dicendo, "Noi non siamo come loro. Siamo meglio. A noi questo non succederà mai."

Qual è la lezione che impariamo oggi da questo? La Cristianità Protestante è divisa principalmente in due gruppi. Una è quella principale, cioè quella delle chiese che hanno una denominazione. E questi possiamo associarli al regno del nord d'Israele. Poi abbiamo dei piccoli gruppi non conformisti che si fanno chiamare "assemblee separate". All'inizio questi gruppi si separarono con delle buone ragioni - infatti volevano separarsi dal compromesso e dalla mondanità per essere una pura testimonianza per il Signore. Ma questi separatisti hanno imparato la lezione dai fallimenti delle denominazioni principali? No.

Dio disse a Giuda attraverso Geremia, "Israele è meglio di te!" Questo è quello che sta dicendo Dio a molte delle "assemblee separate" ed ai loro capi: "Alcuni capi in quelle denominazioni principali sono migliori di voi capi delle cosiddette assemblee separate." Perché questi nuovi capi non hanno imparato la lezione? Perché dicono la stessa cosa che disse Giuda, "Quello che è successo agli altri non succederà a noi!" In questo modo il nuovo gruppo cade e va nella stessa direzione degli altri.

Ma il Signore disse, "Io farò ritornare un resto di voi." Questo era un altro messaggio che questi profeti comunicarono: "Un resto ritornerà da Babilonia". Questo resto sarà composto da coloro che "riconoscono le loro iniquità" (3:13). Il Signore disse, "Vi prenderò, uno da una città, due da una famiglia, e vi ricondurrò a Sion" (3:14). Qui Sion rappresenta la vera chiesa di Dio. Ed un segno di questa chiesa è che ha dei capi che sono "pastori secondo il cuore di Dio", che nutrono il popolo di Dio con la conoscenza di Dio e la comprensione delle Sue vie (3:15). Potete sapere che siete arrivati a Sion quando troverete dei capi come questi. E potete essere sicuri di non aver trovato Sion quando i capi della vostra chiesa non sono così. I capi secondo il cuore di Dio non puntano sull'intelligenza, ma sulla compassione e l'amore per il popolo di Dio. Questi capi non sfruttano il popolo di Dio, e non sono interessati alle loro offerte, ma al loro cammino con il Signore.

Capitolo 3:16, 17: "Non si dirà più, 'L'arca del patto del Signore,' ma parleranno del trono del Signore." In altre parole, in Sion, parlano della realtà e non dei simboli. Questo è l'ultimo posto nell'Antico Testamento dove viene menzionata l'arca del Signore. I Babilonesi portarono via l'arca e da lì in poi nessuno la vide più.

Capitolo 4:3, 4: Il Signore disse a Giuda, "Dissodatevi un campo nuovo. Non seminate in mezzo alle spine. Circoncidetevi per il Signore. Circoncidete i vostri cuori." Questo era un invito ad umiliarsi, ad essere rotti, a confessare i loro peccati e a smettere di dipendere da delle risorse umane.

Capitolo 4:19: "Le mie viscere, le mie viscere, sento un gran dolore. Il mio cuore mi trema nel petto perché ho udito il suono della tromba. Il grido di guerra." Geremia sentiva che l'esercito di Babilonia sarebbe presto arrivato per catturare Giuda e questo lo disturbava molto. Geremia aveva un gran peso nel cuore perché amava il popolo. Questo è il motivo per cui Dio lo ha reso un profeta. Non è abbastanza che Dio tocchi le nostre bocche per essere dei portavoce al Suo popolo. Ma deve anche toccare il nostro cuore così che li possiamo amare. Solo allora avremo un peso nel cuore.

Poi Dio disse a Geremia qualcosa di simile a quello che aveva detto ad Abraamo quando Sodoma stava per essere distrutta. Abraamo supplicò Dio dicendo, "Se ci sono dieci persone giuste in Sodoma la risparmierai?" Dio disse, "Sì. Se ci sono dieci giusti in Sodoma, Io risparmierò la città" (Genesi 16:22, 33). Mentre qui il Signore disse a Geremia, "Se riesci a trovare un giusto (non dieci ma uno) in Gerusalemme, io la perdonerò." Ma Geremia non ne poté trovare nemmeno uno. Potete immaginarvi la condizione di una città al cui interno non c'è nemmeno una persona giusta?

Sapete che un solo giusto in una chiesa può portare la benedizione di Dio sopra quella chiesa? Un giusto può portare la benedizione di Dio sopra a una comunione di fratelli ed in una casa. Un giusto più Dio è sempre la maggioranza. Siate degli uomini e delle donne giuste e ribalterete i piani di Satana ovunque andrete, perché Dio vi sosterrà con potenza.

Capitolo 6:16: Il Signore disse, "Fermatevi sulle vie e guardate, domandate quali siano i sentieri antichi, dove sia la buona strada". Questo è quello che il Signore ci sta chiedendo di fare anche oggi. Dobbiamo cercare la strada in cui gli apostoli camminarono immediatamente dopo il giorno di Pentecoste. Perché è questa la "buona strada." Ma gli uomini di Giuda dissero che non l'avrebbero percorsa.

Capitolo 7: Sotto il regno di Giosia ci fu una cosiddetta rinascita, e questo successe poco prima che Geremia apparve sulla scena. Ma fu una rinascita superficiale - esattamente come molte "rinascite" oggi - che non avevano cambiato le persone. Il Signore disse a Geremia di stare all'entrata del tempio e di dire al popolo, "Cambiate i vostri modi di fare e non ponete la vostra fiducia in parole false dicendo, ' questo è il tempio del Signore'" (verso 4). In altre parole, "Dio non si impressiona con il vostro linguaggio religioso, se non c'è un cambiamento nelle vostre vie. Se rubate, uccidete, commettete adulterio, dite bugie e adorate gli idoli e poi venite e state davanti al Signore nella Sua casa, e dite, 'Siamo salvi'. Perché dite così e commettete tutte queste abominazioni?" (versi 9, 10). Gesù citò il verso 11 dicendo: "La Mia casa che è chiamata casa di preghiera, è diventata un covo di ladri" (Matteo 21:13). Oggi, 2000 anni dopo, Dio ha bisogno di profeti che stiano nella chiesa e dicano la stessa cosa: "Continuerete a vivere nel peccato nelle vostre vite private, essere ingiusti nel modo in cui gestite le vostre finanze, e poi venite nella casa di Dio e dite, 'Siamo salvi, siamo al sicuro per l'eternità come figli di Dio?'" Questa è ipocrisia. La condizione del popolo di Dio oggi è la stessa condizione in cui era il popolo di Giuda ai tempi di Geremia.

Abbiamo già visto le due correnti quella della religiosità e quella della spiritualità che hanno avuto origine fin dal tempo di Caino e Abele. Qui vediamo delle persone religiose che ebbero un cosiddetto "risveglio" che però non li liberava dal peccato. Ogni rinascita che non libera le persone dal peccato è una rinascita superficiale e senza alcun valore. Queste persone andavano alla presenza del Signore ed allo stesso tempo cuocevano torte per adorare la regina del cielo (7:18). Nel Cristianesimo di oggi succede la stessa cosa, ci sono milioni che adorano una che chiamano "la regina del cielo." Questa "regina" ha le fattezze simili all'idolo della "regina del cielo", che veniva adorato ai tempi di Geremia. Non esiste nessuna regina nel cielo. Gesù Cristo è il Signore e Lui è tutto quello di cui il cielo ha bisogno.

Geremia avvertì queste persone che se avessero continuato a prendere in giro Dio in questo modo - un giorno non avrebbero più avuto raccolto e avrebbero perso la loro salvezza (8:20). Questa è una parola che anche oggi abbiamo bisogno di proclamare alle persone. Il Signore ha stabilito il giorno in cui tornerà e mieterà il Suo campo. Quel giorno sarà troppo tardi per rispondere alla Sua parola ed essere salvati.

Notate come Geremia pianse quando pensò a questo: Capitolo 9:1: "Oh, fosse la mia testa piena d'acqua e i miei occhi una fonte di lacrime così che io possa piangere giorno e notte per gli uccisi della figlia del mio popolo. " Anche se Geremia predicò delle parole molto dure in pubblico, in privato piangeva. Tutti i veri profeti piangono in segreto per i peccati del popolo di Dio.

Capitolo 9:23-24:Qui il Signore avverte gli uomini saggi e quelli ricchi di non vantarsi della loro saggezza o delle loro ricchezze. I profeti hanno sempre predicato contro alle persone che erano orgogliose della loro intelligenza o della loro ricchezza. C'è solo una cosa che è degna di essere un vanto, e questa è "conoscere il Signore" personalmente. "La vita eterna è conoscere Dio e Gesù Cristo" (Giovanni 17:3).

Le Conversazioni di Geremia con Dio

Capitolo 10:24: Geremia disse, "Signore correggimi, ma non nella Tua ira perché Tu non mi riduca in niente." Questa è una preghiera che tutti noi possiamo pregare.

Capitolo 13:17: Geremia pianse ancora. E disse, "Se voi non ascoltate le mie predicazioni, io piangerò in segreto a causa del vostro orgoglio. I miei occhi piangeranno a dirotto e si scioglieranno in lacrime…" Geremia è chiamato "il profeta delle lacrime". Geremia era un uomo forte e coraggioso in pubblico; ma in segreto, pianse esattamente come Gesù pianse per Gerusalemme quando vide che le persone non si pentirono. Gesù non pianse mai in pubblico eccetto che alla tomba di Lazzaro. Ma pianse solo in segreto. Le persone piangono solo quando hanno un peso nella loro anima. Se non avete a cuore il popolo di Dio allora non piangerete per loro. Non piangerete quando il figlio di qualcun altro sta morendo. Piangerete solamente quando vostro figlio sta morendo. Il pianto nasce da una preoccupazione e da un amore genuino. Geremia amava veramente il popolo di Dio. Il Signore unge e sostiene solo dei profeti del genere.

Capitolo 15:16-21: Qui vediamo tre condizioni per essere un portavoce di Dio.

  • Prima di tutto: "Signore, ho trovato le Tue parole, e le Tue parole sono diventate per me la delizia del mio cuore" (verso 16). La parola di Dio deve essere la gioia e la delizia del nostro cuore. Esattamente come un uomo d'affari prova gioia nel fare soldi, la vostra gioia deve essere nell'approfondire la parola di Dio. Molti oggi vogliono diventare predicatori, ma non spendono il loro tempo scavando nella parola di Dio e non la considerano la gioia e la delizia dei loro cuori.
  • Secondo: "Non mi sono seduto assieme a quelli che ridono" (verso 17). Quando le altre persone in Giuda stavano festeggiando e si stavano divertendo, Geremia si ritirava per starsene da solo con Dio. Se non ti disciplini nello startene lontano dai burloni di questo mondo, non potrai mai essere un portavoce di Dio. Non sto dicendo che l'umorismo e delle battute pulite sono qualcosa di sbagliato. Ma molti Cristiani non sanno dove fermarsi in queste cose - sono delle persone che scherzano sempre. Geremia si assicurò di non spendere il suo tempo con queste persone.
  • Terzo: Geremia si lamentò con Dio nel verso 18 dicendo, "Signore, mi hai abbandonato nel mio dolore? Tu sei stato per me come una sorgente illusoria, come acqua che non dura. Sono venuto alla sorgente pensando che ci fosse acqua ma non ce n'era. Mi hai lasciato andare." Il Signore gli disse, "Non dire mai più cose del genere a Me." Il Signore sgridò Geremia per aver detto delle parole incredule (verso 19). Dio non ci lascia mai. Non è una sorgente illusoria. Geremia stava dipendendo dalle Sue sensazioni e stava guardando alle circostanze. Il Signore gli disse, "Se torni a Me, e ti liberi dall'abitudine di dire delle parole inutili (come queste che hai appena detto - indolenti, inutili ed incredule) e ti assicuri di dire solo parole preziose (di fede e bontà) allora tu sarai la Mia bocca."

Quanti di voi vogliono essere la bocca di Dio? Non mi sto riferendo ad essere un predicatore di sermoni morti che provengono da qualche libro che avete letto, ma sto parlando di essere il portavoce di Dio. Se vuoi essere così, allora non perdere il tuo tempo con compagnie inutili, ma spendilo scavando nella Parola di Dio. Lascia che sia questa la tua gioia. Sbarazzati delle conversazioni inutili e fai che le tue conversazioni siano sempre piene di parole di fede e di parole buone. Allora il Signore ti renderà la Sua bocca. Dio non fa favoritismi.

Poi il Signore disse a Geremia: "Tu non ritornerai a loro. Tu sarai il loro esempio e li influenzerai. Non permettere mai che loro influenzino te." ( 15-19 Living Bible Trad. Ita.). Non permettere che il mondo ti influenzi; e non ti fare influenzare nemmeno dal Cristianesimo corrotto. Non permettere nemmeno ai pastori che vivono nel peccato e ai predicatori che amano i soldi di influenzarti. Lascia che sia Dio a influenzarti - e poi influenza gli altri verso la santità. La promessa di Dio è che ci renderà "un forte muro di bronzo tale che le persone non saranno in grado di vincerci" (15:20). Alleluia!

Il prezzo da pagare per essere un servo di Dio è molto alto. Nel caso di Geremia, parte del prezzo che dovette pagare fu di non sposarsi per tutta la sua vita. Il Signore gli disse "Non devi avere una moglie o dei figli o delle figlie in questo luogo" (16:2). Alcuni come Paolo e Geremia vengono chiamati da Dio a vivere da soli. Chi viene chiamato a questa vita deve essere disposto ad accettare questa chiamata. A Geremia non fu permesso nemmeno di andare in una casa di lutto o in una casa in festa (16:5, 8). I profeti devono disciplinare le loro abitudini alimentari se vogliono servire il Signore. Riuscite ad immaginarvi che cosa le persone avranno detto riguardo a Geremia? Devono aver sottolineato che Geremia era una persona molto asociale. Geremia fu un emarginato della società perché non aveva tempo da perdere andando in giro con gli altri. Geremia doveva aspettare davanti a Dio per ricevere il Suo messaggio. Molte persone non vogliono pagare questo prezzo ma vogliono comunque essere portavoce di Dio. Ma queste persone non solo non portano alcun bene al popolo di Dio, ma gli fanno del male.

Il Capitolo 17:5-8 è un passaggio molto benedetto che ci dice qualcosa riguardo al fidarsi del Signore e al fidarsi degli uomini. Il Signore parlò per mezzo di Geremia al Suo popolo, "Maledetto l'uomo che confida nella carne del suo braccio. Benedetto l'uomo che confida nel Signore. Sarà come un albero piantato vicino all'acqua. Porterà sempre frutto." Confidare nel Signore vuol dire dipendere da Lui totalmente, di essere totalmente sostenuti da Lui, e non confidare nelle nostre abilità o in qualsiasi fonte di aiuto da parte degli uomini. Spesso Dio usa gli uomini per aiutarci, ma vuole che noi dipendiamo solo da Lui. Un tale uomo di fede porterà sempre frutto nella sua vita. Un tal uomo non sarà mai arido. Ogni volta che lo incontrerete sarà sempre fresco, perché dentro di sé attinge acqua dal fiume dello Spirito Santo.

Al Capitolo 17:21-24, Geremia sgridò quelle persone avare che lavoravano anche di Sabato in modo da guadagnare di più.

Capitolo 18: Il Signore insegnò alcune lezioni a Geremia portandolo nella casa del vasaio; gli fece notare come il vasaio ricavava un vaso dall'argilla. Quando il vaso si rovinò, con la stessa argilla il vasaio fece un altro vaso. Questo era un messaggio di incoraggiamento per Giuda. Cioè che il Signore avrebbe potuto rifarli, anche se erano sprofondati nel peccato. Questo il Signore lo può fare anche con te. La tua vita potrebbe essere distrutta perché non hai risposto al Signore. Ti senti che non c'è più nessuna speranza per te? Leggi Geremia 18. C'è speranza per te. Il Signore può ancora renderti un vaso per contenere la Sua gloria, se riesce ad avere successo nell'umiliarti. Perché il vaso si rovinò nella casa del vasaio? Perché nell'argilla c'erano dei pezzi più duri che non si fecero rompere dal vasaio. Se permetti che Dio rompa la tua durezza ed il tuo orgoglio, allora può ancora fare di te un vaso per contenere la Sua gloria.

Capitolo 20:7-11: Qui Geremia si lamentò dicendo, "Signore, non mi hai mai permesso di dire una parola gentile a questo popolo. Devo sempre dire giudizio, giudizio" (Living Bible Trad. Ita.). Molti desiderano avere la reputazione di essere delle persone equilibrate nelle loro predicazioni. Questo può essere giusto per i maestri. Ma nessun profeta fu equilibrato. Tutti i profeti avevano dei ministeri sbilanciati. Avevano un messaggio da parte di Dio e continuavano a predicare lo stesso messaggio per sempre. Geremia predicò lo stesso messaggio di giudizio per 40 anni. Anche nel Corpo di Cristo, Dio innalza dei profeti che portano un particolare fardello. Altri Cristiani possono non sentire questo fardello. Ma molto spesso il Signore dà ad un profeta un singolo peso da portare. Allora questa persona dovrà rimanere fedele a questo messaggio se vorrà rimanere profeta del Signore, e non dovrà permettere agli altri Cristiani diplomatici di deviarlo verso un ministero più "bilanciato." Perché il giorno che soccomberà a queste pressioni e diventerà "equilibrato", smetterà di essere il profeta di Dio per la sua generazione. Dio diede a Geremia un solo messaggio di giudizio per il popolo di Giuda ed al suo interno non c'era nessuna parola gentile. Per 40 anni Geremia stette fedele al suo compito - in questo modo fu portavoce di Dio fino alla fine.

Molte persone provarono a distruggere e a denunciare Geremia (20:10). Anche i suoi amici più stretti stavano aspettando la sua caduta. Ma Geremia confidava nel fatto che il Signore sarebbe stato con lui come un Grande Guerriero e perciò i suoi persecutori avrebbero vacillato, sarebbero caduti, non avrebbero prevalso contro di lui e sarebbero finiti in disgrazia eterna (20:11). In accordo con la fede di Geremia il Signore stette con lui, e quello che Geremia sperava fu proprio quello che accadde. Questo è il modo in cui il Signore protegge i Suoi profeti.

Cristo ed il Nuovo Patto

Capitolo 23:5, 6: Qui vediamo Geremia che profetizzò della venuta del Signore Gesù Cristo. Qui Gesù è chiamato 'il Germoglio Giusto' e 'il Signore della giustizia.' Questo titolo si riferisce al Signore come Colui che ci giustifica imputando a noi la Sua giustizia. Questo è un titolo da nuovo patto - e Geremia profetizzò parecchio riguardo al nuovo patto. Questo capitolo è anche un capitolo meraviglioso per tutti i predicatori, perché al suo interno ci sono molti avvertimenti ai quali prestare attenzione. Qui troviamo che i falsi profeti vengono smascherati e denunciati. Queste persone erano falsi profeti perché non si prendevano il tempo per ascoltare quello che Dio stava dicendo (23:18). Erano troppo pigri per stare davanti a Dio ed aspettare la Sua Parola. Nel Cristianesimo di oggi ci sono in giro molti falsi profeti, che cercano onore e soldi per loro stessi. I falsi profeti di questo capitolo profetizzavano falsamente di sogni immaginari che dichiaravano di aver sognato. Perciò Geremia avvertì le persone di non ascoltarli. Questi profeti si inventavano i loro messaggi e parlavano dicendo "Così dice il Signore". Ma in realtà il Signore non gli aveva parlato. Anche oggi ci sono molte persone che usano con poca attenzione questa frase. È molto pericoloso alzarsi e dire, "Così dice il Signore", quando non siete sicuri se Dio ha veramente parlato. Ma le persone che non hanno timore di Dio usano questa frase per dire quello che gli passa per la testa. Questa pratica è pericolosa e malvagia. Raccomanderei a tutte queste persone di leggere questo capitolo ed imparare il timore di Dio. Certamente Dio parla. Ma parla attraverso persone umili come lo era Paolo che disse, "Credo di avere anche io lo Spirito di Dio" (1 Corinzi 7:40) - e non attraverso persone che dicono con arroganza, "Così dice il Signore". Fate attenzione a questi falsi profeti - perché al giorno d'oggi nel Cristianesimo ce ne sono a migliaia. Dio dice che la Sua parola è come un fuoco ed un martello (23:29). Perché allora le parole di molti predicatori non sono in grado di rompere i cuori duri delle persone e di renderli ardenti? Perché le loro parole non arrivano dal Signore.

Capitolo 25:3: Questo capitolo capita a metà del ministero di Geremia. Geremia disse che aveva profetizzato per 23 anni, ma il popolo di Giuda non aveva ascoltato. Ma nonostante questo Geremia continuava fedelmente a profetizzare che Giuda sarebbe stato mandato in esilio per 70 anni - e alla fine ci andarono.

Al Capitolo 26:20-24, vediamo qualcosa del totale controllo e della sovranità di Dio. A quei tempi c'era un altro profeta che sia chiamava Uria, che non era conosciuto tanto quanto Geremia. Uria profetizzò lo stesso messaggio di Geremia. Ma quando il re sentì Uria profetizzare, cercò di ammazzarlo (verso 21). Uria seppe la cosa e scappò in Egitto. Ma Re Ioachim mandò delle persone a prenderlo in Egitto, lo catturarono e lo portarono davanti al re - alla fine il re lo ammazzò. Ma Dio protesse sovranamente Geremia. "Aicam, il segretario del re stava dalla parte di Geremia e persuase la corte a non fare uccidere Geremia consegnandolo al popolo." ( 26:24 - Living Bible Trad. Ita.). Tutti e due questi profeti stavano predicando fedelmente lo stesso messaggio. Uno venne ucciso e l'altro no. Questo è simile a quello che successe a Giacomo e Pietro. Giacomo venne ucciso ma Pietro scappò (Atti 12). Delle volte ci possiamo domandare perché Dio permette ad un Suo servo fedele di morire e ad un altro di scappare! Questo avviene perché Dio ha un piano diverso per ogni persona. Il ministero pianificato da Dio per Uria era finito. Mentre il ministero pianificato da Dio per Geremia non lo era. Quello che impariamo da questi episodi è che se sei un servo fedele di Dio, non ti devi preoccupare di quando le persone cercano di ucciderti. Se non è ancora giunto il tempo che Dio ha stabilito per te, proteggerà la tua vita in un modo o nell'altro! Non puoi essere ucciso prima del tempo che Dio ha stabilito. In questo caso Dio fece avere a Geremia il favore del segretario del re che gli salvò la vita. Il Dio di Geremia è anche il nostro Dio - e farà lo stesso anche per noi! Alleluia!

Nei Capitoli 29-33 leggiamo della futura restaurazione d'Israele e del nuovo patto. Il popolo di Giuda sarebbe andato in esilio per 70 anni (29:10). Questa fu la profezia che quando venne letta da Daniele lo stimolò a ricercare Dio (Daniele 9:2, 3). Dopo aver letto questa profezia Daniele fece esattamente quello che Geremia comandò nei versi seguenti (29:11-14). Dice il Signore, "Voi Mi cercherete e Mi troverete, quando Mi cercherete con tutto il vostro cuore" (verso 13). Il movimento del popolo di Dio da Babilonia verso Gerusalemme cominciò quando Dio poté trovare un uomo che lo cercò con tutto il suo cuore (Daniele). Ed oggi il movimento del popolo di Dio dalla Babilonia spirituale alla Gerusalemme spirituale (la vera chiesa) allo stesso modo comincia quando Dio trova delle persone che Lo cercano con tutti i loro cuori. Coloro che non cercano Dio con tutto il cuore non lo troveranno mai, perché Dio ricompensa solo coloro che Lo cercano diligentemente ( Ebrei 11:6 - King James Version Trad. Ita.). Poi Geremia fece i nomi di alcuni falsi profeti e avvertì il popolo di Dio di non ascoltarli (29:21-32). Geremia non era spaventato dal nominare dei falsi profeti.

Capitolo 31:3: Qui c'è una bellissima parola che proviene dal Signore per incoraggiarci: "Io ti amo di un amore eterno. Perciò ti prolungo la mia bontà." Dio ci attira a Sé non perché meritiamo qualcosa, ma solo a motivo del Suo amore eterno ed immutabile che prova per noi.

Capitolo 32: Qui leggiamo che Geremia venne imprigionato a seguito di un ordine dato dal Re Sedechia. Mentre Geremia se ne stava in prigione, il Signore gli disse di comprare un pezzo di terra nella sua città natale. Questo fu un gesto per dimostrare la fede di Geremia in quello che il Signore aveva profetizzato attraverso di lui. Umanamente parlando, comprare un campo quando sta per arrivare una guerra ed il nemico arriverà a prendere tutto è la cosa più stupida da fare. Ma Geremia comprò questo pezzo di terra, con i suoi soldi, per dimostrare al popolo che 70 anni dopo l'esilio, il popolo di Dio sarebbe ritornato e in quel giorno i parenti di Geremia avrebbero occupato questo pezzo di terra. Geremia spese i suoi soldi in qualcosa che sarebbe durato anche dopo che il periodo del giudizio era finito. Questo è simile a lasciare le nostre vite ed i nostri soldi per il lavoro di Dio, anche se in questo mondo non ne guadagniamo nulla. Umanamente parlando questa è stupidità. Nessun attento uomo d'affari spenderebbe i suoi soldi in qualcosa che non gli dia in ritorno qualche guadagno terreno. Mentre noi facciamo così, credendo che noi ne avremo un ritorno eterno per le nostre azioni. Geremia espresse la sua fede in queste parole, "Signore, non c'è nulla di troppo difficile per te" (32:17). Geremia disse questo a riguardo dell'acquisto di questa proprietà. E il Signore gli rispose dicendo, "Io sono il Signore, Dio di ogni carne. C'è forse qualcosa di troppo difficile per me?" (32:27). Cantiamo queste parole frequentemente in un inno, ma mi domando se siamo disposti ad agire come Geremia.

Al Capitolo 33:3, vediamo un'altra meravigliosa promessa di Dio: "Invocami e io ti risponderò. Ti mostrerò cose grandi ed impenetrabili che tu non conosci." Che invito! Dobbiamo invocare Dio se vogliamo vivere i miracoli che questi profeti vissero. Al Capitolo 33:15, 16 vediamo un'altra profezia riguardo alla venuta di Cristo.

La Caduta di Gerusalemme ed il Suo Seguito

Dal Capitolo 34 al 45, leggiamo della caduta di Gerusalemme. Gerusalemme cadde per mano dei Babilonesi. In tutto questo, leggiamo la bellissima storia della famiglia dei Recabiti (Capitolo 35). Il Signore disse a Geremia di chiamare nel tempio la famiglia dei Recabiti e di offrirgli del vino. Quando Geremia gli offrì del vino, i Recabiti dissero che non lo avrebbero bevuto!! Dissero che per generazioni i loro padri aveva insegnato alla loro famiglia a non bere mai vino e che avevano obbedito a questo comandamento per 200 anni. Che straordinaria obbedienza! Allora il Signore disse a Geremia, "Questa è una famiglia che è fedele fin dal tempo dei suoi padri e mantengono la loro parola. Ma Giuda non Mi ascolta." Poi il Signore promise alla famiglia dei Recabiti che avrebbero sempre avuto il privilegio di stare davanti a Lui (35:19). Anche oggi, nel mezzo di molti credenti in rovina nel Cristianesimo, troverete una famiglia che rimane fedele a Dio, proprio come quella dei Recabiti. Sia lodato Dio per queste famiglie che sono state cresciute in modo divino dai loro genitori.

Al Capitolo 36 per la prima volta gli venne detto a Geremia di scrivere qualcosa. Il Signore gli disse, "Prenditi un rotolo da scrivere e scriviti tutte le parole che ti ho detto" (verso 2). Delle volte anche per noi è bene scriverci quello che il Signore ci ha detto - perché molto spesso ce lo dimentichiamo. Quando il re seppe di questo rotolo, ordinò di portarglielo. Appena il re ne ascoltò una piccola parte, si arrabbiò, lo fece a pezzi e lo gettò nel fuoco (36:22, 23). Allora che cosa fece Geremia? (Ricordatevi che quello che il re distrusse era il libro di Geremia che abbiamo oggi nella Bibbia.) "Geremia prese un altro rotolo e dettò a Baruc tutto quello che aveva scritto nel rotolo precedente, ma questa volta il Signore aggiunse molte altre parole simili a quelle "!! (36:32 - Living Bible Trad. Ita.). Per questo motivo oggi abbiamo 52 capitoli nel libro di Geremia! Se il re non avesse distrutto il primo rotolo, probabilmente avremmo avuto solo 36 capitoli in questo libro! Così è come Dio ribalta i piani di Satana!!

Al Capitolo 38, leggiamo che Geremia venne gettato in un pozzo pieno di fango, perché stava predicando che Babilonia sarebbe venuta ed avrebbe catturato Giuda - ed al re e i suoi ufficiali non piaceva sentire queste cose. Geremia sprofondò nel fango e di lì a poco sarebbe morto. Ma ancora vediamo la sovranità di Dio che preservò la vita del Suo servo. Un uomo Africano che si chiamava Ebed-melec andò a parlare con il re e gli chiese il permesso di tirare fuori Geremia dalla fossa, preso il permesso gli salvò la vita tirandolo fuori dal pozzo (38:6-13). Dio ha i suoi agenti nei posti più in aspettati e li usa per servire i Suoi servi fedeli. E siccome Ebed-melec aiutò Geremia, Dio gli promise che quando le persone sarebbero state imprigionate lui sarebbe scappato (39:16-18). Dio non dimenticherà nemmeno un bicchiere d'acqua fresca dato per aiutare uno dei Suoi servi.

Capitolo 39:11-14: Quando Nabucodonosor venne a Gerusalemme, sentì parlare di Geremia e ordinò ai suoi capitani di cercarlo, di non fargli male in nessuno modo, ma di concedergli "qualsiasi cosa che avrebbe voluto". È pazzesco vedere come Dio concesse al Suo servo il favore della più grande potenza mondiale di quel tempo. Dio oggi è lo stesso e concederà la stessa cosa ai Suoi servi. Perciò Nebuzaradan, il capitano, disse a Geremia, "Io ti sciolgo oggi dalle catene che hai alle mani. Voglio che tu venga con me a Babilonia, io avrò cura di te e ti tratterò bene. Ma se non vuoi venire con me, va' dove vuoi" (40:4). Questo straniero apprezzò il profeta di Dio più di quanto lo fece il popolo di Giuda. Al tempo di Gesù i Greci desideravano vederlo, mentre i Giudei lo crocifissero (Giovanni 12:20, 21). Ed è stato così per gli ultimi 20 secoli. I Cristiani non hanno apprezzato sufficientemente i profeti che Dio ha mandato in mezzo a loro.

Geremia avrebbe potuto vivere una vita facile a Babilonia. Ma scelse di non andare, e stette con i disprezzati del popolo di Giuda. Più avanti, quando il popolo stava pianificando di andare in Egitto, chiesero a Geremia di capire quale fosse la volontà di Dio per loro, promettendogli di ubbidire a qualsiasi cosa avesse detto. Quando Geremia gli disse che il Signore voleva farli stare in Giuda e non andare in Egitto, dissero a Geremia che Dio non stava parlando attraverso di lui (Capitoli 42, 43). Qui vediamo la testardaggine dell'uomo che vuole che gli si predichi quello che gli piace sentire. Il popolo disobbedì a Dio e se ne andò in Egitto, portando con sé Geremia. Allora Geremia profetizzò contro i templi in Egitto e profetizzò anche ai Giudei in Egitto. Dopo queste profezie non abbiamo più notizie di Geremia (Capitoli 43, 44).

Baruc, era l'uomo che scriveva le profezie di Geremia. Il Signore diede a Baruc un avvertimento attraverso Geremia - un avvertimento che possiamo applicare anche a noi: "Stai cercando cose grandi per te stesso? Non le cercare" (45:5). Non dobbiamo cercare di essere onorati per il nostro ministero. La nostra chiamata è di essere disprezzati e rigettati come lo è stato il nostro Maestro. Le persone come Nabucodonosor potranno anche apprezzarci, ma la maggior parte del popolo di Dio non apprezzerà mai i veri profeti di Dio.

Dal Capitolo 46 al 51, leggiamo delle profezie di giudizio che il Signore diede a Geremia contro un buon numero di nazioni che circondavano Giuda - inclusa Babilonia la super potenza mondiale, che era stata così gentile con Geremia. Un vero profeta dice la verità senza paura e senza fare favoritismi.

Al Capitolo 48:10 (AMP - Amplified Bible Trad. Ita.), leggiamo, " Maledetto sia chi fa il lavoro del Signore negligentemente, in modo fiacco ed ingannevole; e maledetto colui che trattiene la sua spada (lingua) dell'eseguire(proclamare) il giudizio pronunciato dal Signore ". Questo è un avvertimento al quale tutti noi dovremmo prestare attenzione.

Il Capitolo 48:11 descrive una persona che " era tranquilla fin dalla sua giovinezza, che non è stata travasata da vaso a vaso e per questo ha conservato il suo sapore, il suo profumo (l'egoismo) non si è alterato." Molti giovani sono così. Dio non riesce a romperli quando sono giovani e di conseguenza il loro profumo non cambia. Rimangono duri, testardi ed inutili a Dio.

Alla fine, al Capitolo 52, leggiamo della caduta di Gerusalemme.

Così finisce questo meraviglioso libro di un profeta che fedelmente predicò un messaggio non popolare al popolo di Dio, senza mai deviare a destra o a sinistra per 40 anni. Geremia fu un fallimento agli occhi degli uomini ma un tremendo successo agli occhi di Dio.

Che il Signore possa innalzare oggi molti uomini come Geremia.

Capitolo 25
Lamentazioni

IL PROFETA IN LACRIME

L

amentazioniè il libro che contiene il pianto di Geremia. L'alfabeto Ebraico ha 22 lettere, e i primi quattro capitoli di questo libro sono scritti come una poesia ed ogni verso comincia con una lettera dell'alfabeto Ebraico. Salmo 119 e Proverbi 31:10-31 sono altri esempi di questo stile di scrittura.

Questo libro è il canto funebre di Gerusalemme. Geremia stava piangendo. Ed il suo lamento era rivolto al fatto che una volta le strade di Gerusalemme erano piene di persone (1:1), ma ora la città se ne stava come una vedova sola e rotta dal dolore del suo lutto. Geremia si identificò con il suo popolo - e questa è una delle cose importanti che dobbiamo notare in questo libro.

La Triste Condizione del Popolo di Dio

Capitolo 1:9: Il popolo di Gerusalemme si contaminò con l'immoralità perché non pensarono alla punizione che ne sarebbe derivata, come molte persone del popolo di Dio stanno facendo oggi. Peccano, non realizzando che un giorno dovranno render conto a Dio per ogni singolo peccato che hanno commesso.

Capitolo 1:14: Qui è come Geremia illustra il modo in cui il Signore giudicò Gerusalemme. "Il Signore ha preso i peccati di Gerusalemme, li ha intrecciati facendone una corda, e l'ha legata al giogo della schiavitù. Gli ha tolto la loro forza e li ha dati ai loro nemici" (Living Bible Trad. Ita.). Furono i peccati del popolo che formarono quella corda che li legò ai loro rapitori.

Capitolo 2:7: "Il Signore ha provato disgusto per il Suo altare. Ha disprezzato la falsa "adorazione" del Suo popolo. Li ha dati in mano ai loro nemici." Quando c'è del peccato nell'accampamento, il Signore disprezza la falsa adorazione che si trova nelle chiese Cristiane di oggi. Persino i capi del popolo stanno vivendo nel peccato. E perciò il Signore ha permesso che il Suo popolo venga schiavizzato da Satana.

Capitolo 2:9: "Non c'è più legge e i suoi profeti non ricevono più visioni dal Signore" . Questa è anche la condizione che troviamo oggi nel Cristianesimo.

Capitolo 2:11, 12: Geremia disse che aveva pianto fino a che poteva. "Ho pianto finché non mi uscivano più lacrime. Il mio cuore è spezzato. Bambini e neonati stanno morendo nelle strade. 'Mamma, vogliamo del cibo,' questo è il loro pianto, e poi collassano sopra i petti delle loro mamme" (Living Bible Trad. Ita.). I servi di Dio devono piangere per i poveri, per le persone innocenti che vengono sfruttate da dei capi Cristiani corrotti, e per i giovani che vengono guidati fuori strada dai cattivi esempi dei loro capi. Dobbiamo opporci a questa misera condizione in cui si trova il Cristianesimo di oggi.

Capitolo 2:14: "I tuoi 'profeti' hanno detto molte cose stupide e false fino al midollo. Non hanno provato a trattenervi dalla schiavitù imminente esponendo i vostri peccati. Se ne sono stati seduti dicendo che tutto andava bene" (Living Bible Trad. Ita.). Questa è proprio una descrizione adatta alla condizione che troviamo oggi in molte chiese.

Capitolo 2:19: Perciò Geremia esortò il popolo, "Alzatevi, gridate di notte al vostro Dio. Spargete i vostri cuori come se fossero acqua davanti al Signore. Alzate le vostre mani verso di Lui. Supplicate per i vostri figli" - questa è una buona esortazione che vale anche per noi.

Capitolo 3:22, 23: "La bontà del Signore non cessa mai. Le Sue compassioni si rinnovano ogni mattina. Grande è la Sua fedeltà." La frase "Le Sue compassioni si rinnovano ogni mattina" vuol dire che ogni mattina Dio ci guarda come se non avessimo mai peccato - se ci siamo pentiti di tutti i nostri peccati passati, confessandoli a Lui. Dio non si ricorda più i nostri peccati. Questo è il motivo per cui può guardarci con nuove compassioni ogni giorno. Dobbiamo perdonare gli altri nello stesso modo in cui Dio ha perdonato noi, e guardare a loro con nuove compassioni ogni giorno, non usando contro di loro quello che ci hanno fatto.

Qui al Capitolo 3:27-33 c'è un buon consiglio per tutti i giovani: "È bene sottomettersi al giogo della disciplina quando siete giovani. Umiliatevi sotto le autorità che Dio ha posto sopra di voi. Ponete la vostra faccia nella polvere e allora ci sarà speranza per voi. Quando qualcuno vi percuote, porgete l'altra guancia. (Geremia disse questo prima che lo disse Gesù) Ma il Signore, se affligge, ha pure compassione."

La Chiamata per Ritornare al Signore

Al Capitolo 3:40 c'è un altro buon consiglio per tutti noi: "Esaminiamo la nostra condotta, valutiamola e ritorniamo pentiti al Signore."

Geremia descrisse come il Signore lo aveva protetto dai suoi nemici: "I miei nemici ai quali non ho mai fatto del male, mi hanno dato la caccia. Ma io ho invocato il Tuo Nome, o Signore, e Tu hai udito la mia voce. Ti sei avvicinato a me e mi hai detto di non temere. O Signore, Tu sei il mio Avvocato. Difendi Tu la mia causa. Giudica la mia causa per provare che io sono nel giusto" (3:52-59). Queste parole sono di incoraggiamento anche per noi per assicurarci che il Signore sarà il nostro Avvocato ed il nostro Giudice per difenderci dai nostri nemici.

Capitolo 4:2: I figli di Dio, che erano pregiati come l'oro puro, ora sono diventati come dei vasi di terra.

Capitolo 5:21: "Facci tornare a Te, o Signore, e noi torneremo. Ridonaci dei giorni come quelli di un tempo." Geremia non era solo un uomo che predicava al popolo, ma era un uomo con una preoccupazione profonda nel suo cuore per il misero stato in cui il popolo si trovava. È facile alzarsi e criticare le persone con le nostre predicazioni. Ma quello che rese grande Geremia era il suo piangere di nascosto per loro, la sua preoccupazione ed il peso che si portava nel cuore. Geremia si alzava di notte e pregava a Dio per loro. Voglio dire questo a tutti voi: Se volete servire il Signore, dovete avere una vita segreta come questa davanti a Dio. Dovete essere preoccupati che il Nome del Signore Gesù Cristo è disonorato oggi in India (o nel paese in cui vivete)[1]. Se piangete davanti al Signore e gridate a Lui durante la notte perché siete veramente preoccupati, troverete che starà con voi quando dovrete proclamare la Sua parola sul pulpito.



[1] Nota assente nel testo originale. Aggiunta dai traduttori perché ritenuta implicita.

Capitolo 26
Ezechiele

L'ASSENZA ED IL RITORNO DELLA GLORIA DI DIO

E

Zechiele fu un uomo molto influenzato da Geremia. Rimase a Babilonia per almeno 25 anni. Dio aveva provato per più di 40 anni, attraverso Geremia, a salvare il popolo di Giuda dall'andare per punizione a Babilonia. Ma il popolo non lo aveva ascoltato. Alla fine, il Signore disse, "Ora la cosa migliore che potete fare è accettare la mia disciplina. Dovete essere puniti. Sottomettetevi al re di Babilonia e andateci gioiosamente."

Dio non vuole punirci. Gesù non venne mai punito. Paolo non avrebbe mai avuto bisogno di una spina nella carne a meno che non fosse stato in pericolo di diventare spiritualmente orgoglioso. La punizione diventa necessaria solo quando Dio vede che ce ne stiamo andando fuori strada o che siamo già andati fuori strada. Quando succede, la cosa migliore da fare è di sottomettersi alla Sua punizione.

Dio disse a Giuda, "Se andate a Babilonia vi benedirò anche là. Accettate il Mio castigo e la Mia disciplina per 70 anni." Alcuni obbedirono immediatamente a Dio ed andarono, come Daniele ed i suoi tre amici - ed erano i migliori tra i prigionieri. Alcuni che cercarono i propri interessi rimanendo in Giuda alla fine furono costretti ad andare a Babilonia. Ma anche a Babilonia, Dio diede al popolo due profeti - Ezechiele e Daniele. Questo mostra il grande amore che Dio ha per il Suo popolo anche se stanno subendo la disciplina o sono in una pessima condizione. Dio non ci abbandona nemmeno in questi casi, ma continua ad inviare i Suoi profeti a parlarci.

La Chiamata Inaspettata di Dio per Essere un Profeta

Ezechiele era il figlio di un sacerdote e venne istruito per diventare un sacerdote (1:3). Ma quando aveva 30 anni, Dio lo chiamò improvvisamente per essere un profeta (1:1). Magari ci facciamo dei piani pensando di dover svolgere un certo ministero, ma poi alla fine Dio ci chiama per qualcosa di totalmente differente. Se accade, dobbiamo essere disposti, come Ezechiele, a lasciare tutte le nostre idee e accettare qualsiasi cosa alla quale Dio ci chiama.

La vita di un sacerdote è molto più sicura di quella di un profeta. I sacerdoti di solito non venivano uccisi ma i profeti sì. La vita di un profeta è piuttosto dura, perché non solo soffre per mano delle persone, ma la maggior parte del tempo anche la mano di Dio è pesante su di lui. Se Ezechiele fosse stato un sacerdote non avrebbe sofferto tanto. Ci sono alcuni ministeri nel regno di Dio che includono più sofferenza rispetto ad altri. Il Signore disse a Pietro, "Quando sarai vecchio, altri ti prenderanno e ti porteranno dove non vorrai" - indicando così come Pietro avrebbe sofferto per la fede. Ma Pietro immediatamente, indicando Giovanni, chiese al Signore, "E invece a lui? Cosa succederà? Soffrirà anche lui come me?" Ma il Signore rispose, "Questi non sono affari tuoi. Tu devi seguire Me." (Giovanni 21:18-23). Se Dio ti chiama ad un ministero che comprende della sofferenza, non guardare le altre persone. Non ti preoccupare se stanno avendo dei periodi piacevoli o meno. Questi non sono affari tuoi.

Ezechiele rispose immediatamente. Grazie a Dio che rispose. Se Ezechiele non avesse risposto probabilmente non avremmo mai sentito parlare di lui. Se Hudson Taylor non avesse risposto quando Dio lo chiamò per andare in Cina, se C.T. Studd non avesse risposto quando Dio lo chiamò per andare in Africa, se Jim Elliot non avesse risposto quando Dio lo chiamò per andare in Sud America, probabilmente non avremmo mai sentito parlare di questi uomini. Ma invece risposero non appena Dio li chiamò.

Il trentesimo anno di età sembra essere un anno molto significante nella vita delle persone - sia nell'Antico sia nel Nuovo Testamento. Giuseppe aveva 30 anni quando diventò governatore d'Egitto. Davide aveva 30 anni quando diventò re. Gesù aveva 30 anni quando iniziò il Suo ministero sulla terra. La maggior parte degli apostoli avevano più o meno 30 anni quando cominciarono il loro ministero. Ed anche Ezechiele aveva 30 anni quando cominciò il suo ministero. Anche oggi, è probabilmente attorno a questa età che Dio vuole cominciare a guidare i Suoi figli nel ministero specifico che ha programmato per loro. Ma prima di questa data, Dio deve spendere molti anni nel prepararci per un ministero specifico. Se vi arrendete a Dio completamente e gli permettete di prepararvi da quando avete tredici anni fino ai 30, allora potrete essere pronti per il ministero specifico che Dio ha preparato per voi (verso i 30 o 35 anni). Ma molti giovani sono impazienti e non vogliono aspettare. Non sto dicendo che non potete andare e servire il Signore prima dei 30 anni. Potete cominciare a servire Dio anche quando ne avete 16. Ma nei primi anni, Dio deve mettervi sotto un'autorità, in modo da guidarvi e proteggervi. Ma molti giovani si spazientiscono dello stare sottomessi all'autorità e, come risultato finale, non saranno mai rotti e pronti per il ministero che Dio ha pianificato per loro. Anche Gesù ebbe bisogno di questo addestramento; per Lui fu rimanere sottomesso a Giuseppe e Maria per 30 anni, prima di poter cominciare con il Suo ministero. Quanto di più ne abbiamo bisogno noi? Quando Ezechiele era giovane è molto probabile che si sia sottomesso a Geremia. Durante quegl'anni deve aver ascoltato e studiato le profezie di Geremia. Dio vide la fedeltà di questo giovane, e decise che Ezechiele sarebbe stato un profeta e non un sacerdote.

Un giorno, Dio aprì i cieli sopra Ezechiele e gli diede una visione di Sé ed un messaggio per il Suo popolo. "Il quinto giorno del mese nel quinto anno della deportazione del Re Ioiachin, la parola del SIGNORE fu rivolta a Ezechiele" (1:2, 3). Dio ci vuole parlare sempre. Ma a causa delle limitazioni della nostra mente e della sua deformazione (causata dal peccato) possiamo udire la Sua voce chiaramente solo occasionalmente. Gesù fu l'unica Persona che ascoltò Suo Padre che gli parlava costantemente e chiaramente. Scrivendo una delle sue lettere l'apostolo Paolo scrisse che non era sicuro se quello che stesse scrivendo provenisse dallo Spirito Santo o meno (1 Corinzi 7:12, 25, 40).

Nel libro di Ezechiele sono segnate le date di nove volte nelle quali Dio gli parlò specificamente (1:2, 3; 24:1; 26:1; 29:1, 17; 30:20; 31:1; 32:1, 17). Anche per noi è una cosa buona registrarci le date di quando Dio ci ha detto qualcosa chiaramente. Nella mia vita anche io ho preso nota, riportando anche le date, di un certo numero di dichiarazioni che il Signore mi disse chiaramente. Ogni tanto le riguardo per ricordarmi quello che il Signore mi ha detto.

"La mano del Signore fu sopra di lui" (1:3) è un'espressione che si ripete per sette volte nel libro di Ezechiele. Questo vuol dire che Ezechiele non poteva fare quello che avrebbe voluto fare. Era come se Dio gli stesse dicendo, "Da ora in poi devi andare dove Io voglio che tu vada." Se lo vogliamo tutti noi possiamo vivere le nostre vite in questo modo, cioè con i cieli sempre aperti sopra di noi. Questa cosa accadrà se permettete che la mano del Signore sia sopra di voi, se mantenete la vostra coscienza pulita, se vi umiliate e se temete il Signore! Delle volte ci viene detto che quando la mano del Signore era sopra di lui, Ezechiele andò in alcuni posti "nello sdegno del suo spirito" (3:14). In altre parole di suo Ezechiele non ci voleva andare, ma ci andava perché aveva sottomesso completamente la sua vita a Dio.

Un vero servo di Dio non vive basandosi sulle sue sensazioni. Perché la volta che Dio gli dice di andare da qualche parte non si pone la domanda se gli piaccia o meno andare in un determinato luogo. Coloro che servono sé stessi vivono basandosi sulle loro sensazioni. Ma coloro che servono Dio non vanno dove gli pare e piace. Ma si muovono solo perché la mano del Signore è sopra di loro.

Le Visioni di Ezechiele

Poi Ezechiele descrisse una visione. Quattro creature viventi uscirono da una nuvola, ognuna con quattro facce - la faccia di un leone, di un bue, di un'aquila e di un uomo (1:5, 10). Non sappiamo esattamente che cosa volesse dire questa visione per Ezechiele, ma troviamo qualcosa di simile nel libro dell'Apocalisse. Queste facce si potrebbero riferire a delle caratteristiche che dovrebbero esserci in tutti in servi di Dio - il leone simboleggia l'autorità, il bue simboleggia il servizio; l'aquila simboleggia la mente settata sulle cose celesti; la faccia d'uomo simboleggia la compassione. Queste sono caratteristiche che devono esserci in tutti i servi di Dio.

Poi Ezechiele vide delle ruote che poggiavano sul terreno e che si muovevano nella stessa direzione di queste quattro creature viventi (1:15-20). Ogni ruota aveva una seconda ruota che gli passava attraverso, come se fossero un giroscopio. Queste ruote rappresentano il lavoro sovrano di Dio nelle circostanze che affrontiamo qui sulla terra - circostanze che sembrano andare in una direzione alcune volte e delle altre nella direzione opposta. Queste circostanze ci possono sembrare casuali oppure non connesse tra di loro, ma Dio nella Sua sovranità lavora in ognuna di esse per compiere il Suo proposito. Lo Spirito Santo controlla le circostanze della nostra vita. La totale ed assoluta sovranità di Dio su tutte le circostanze sulla terra (sia che le ruote vadano a nord, sud, est o ovest) è una delle cose più importanti che dobbiamo credere in questi ultimi giorni. Ovunque andrete, troverete il lavoro sovrano del nostro Dio - sia a nord, sud, est o ovest. Notate anche l'obbedienza di queste creature viventi - "correvano in tutte le direzioni simili al fulmine" (1:14).

Gesù ci ha detto di fare Suoi discepoli in tutti i popoli basandoci sulla Sua assoluta autorità: "Ogni potere Mi è stato dato in cielo e sulla terrà. Andate dunque e fate Miei discepoli tutti i popoli" (Matteo 28:18, 19). Oggi questa frase è stata cambiata dai predicatori e la si interpreta così, "Le persone stanno morendo nel peccato. Perciò andate in tutte le nazioni." Ma non è questo quello che Gesù disse ed è questo il motivo principale per cui oggi molto evangelismo è di livello superficiale. È sulla base della totale autorità di Cristo che dobbiamo servirlo. Per esempio se qualcuno come me (che ha un ministero di insegnamento) si sente che c'è un grande bisogno di un ministero di insegnamento in luoghi diversi, e allora decide di andarci, e insegna ai Cristiani, allora questa persona diventerebbe presto un cumulo di nervi esattamente come lo sono molti lavoratori Cristiani. Io non voglio diventare così. Io dico, "Signore, Tu hai ogni autorità in cielo ed in terra. Mi hai detto di andare e fare Tuoi discepoli. Lo farò - ma dimmi dove devo andare ." In altre parole, opero sotto la Sua autorità. Questo è il modo per servire il Signore. Allora troverete che le vostre circostanze cooperano tutte per il vostro meglio. Ma se ve ne andate in giro dove volete, facendo quello che vi sentite, potreste trovare che molte cose non cooperano per il vostro bene. Perché così facendo il piano perfetto che Dio ha per le vostre vite non si adempierà. Perciò quello che vediamo qui è un'illustrazione di una vita guidata dallo Spirito. Questa è la vera vita spirituale. Qui dice che i cerchioni delle ruote erano "pieni di occhi". Questo si riferisce "agli occhi del Signore che percorrono tutta la terra per spiegare la Sua forza in favore dei Suoi servi devoti" (2 Cronache 16:9).

Capitolo 1:26-28: Ezechiele vide una figura su di un trono circondata da una luce come l'arcobaleno che risplendeva attraverso le nuvole. L'arcobaleno simboleggia il patto di Dio. Ci sono due cose che dobbiamo sempre ricordarci quando serviamo il Signore - una è la sovranità di Dio su tutte le circostanze e l'altra è il patto che Dio ha siglato con noi attraverso Cristo. Dio ha fatto un patto eterno con noi attraverso il sangue di Suo Figlio. Ci ha promesso che, "Non ci lascerà e non ci abbandonerà" (Ebrei 13:5). Queste sono le basi sulle quelli Lo serviamo. Non ci basiamo sui bisogni degli uomini, anche se li vediamo. Non viviamo temendo i governi umani, le loro leggi o le loro regole. Ci muoviamo sotto la sovranità di Dio, credendo che siamo le persone del Suo patto. In questi giorni è molto importante ricordarci questi principi fondamentali.

Un Uomo Sotto l'Autorità

Capitolo 2: Qui vediamo un uomo totalmente sotto l'autorità di Dio. Il Signore gli disse, "Alzati. Voglio parlarti." Appena Dio parlò lo Spirito scese su Ezechiele e lo fece alzare. Il Signore disse, "Ascolta attentamente. Ti sto mandando alla nazione d'Israele." Se aspettiamo Dio, anche se non ascoltiamo una voce udibile come quella che ascoltò Ezechiele, è possibile avere un sentore certo e reale di cosa Dio ci sta chiamando a fare, e di percepire che Dio ci sta mandando in un luogo esattamente come fece con Ezechiele. Però questo potrebbe richiedere del tempo. Quando cominciai il mio ministero, non sapevo immediatamente quello che il mio ministero sarebbe diventato. Ma con il passare degli anni cominciai a scoprire quale fosse. Ed oggi se mi guardo indietro, trovo che si è adempiuto. Ma conosco molte persone che negli anni hanno provato a distogliermi dal ministero che Dio mi ha chiamato a fare. Quando il Signore vi dice: "Per te ho in mente questo ministero in particolare." Allora è molto importante che impariate ad aspettarlo, e ad ascoltare quello che Dio ha da dirvi; perché così capirete bene quello a cui vi ha chiamati. Se non agite in questo modo potreste mancare il piano che Dio ha per voi. Mi ricordo che un tempo, più di 40 anni fa, mentre mia moglie ed io eravamo in profonda difficoltà economica, ed avevamo pochissimi soldi da parte, un'organizzazione Cristiana mi invitò per essere il suo direttore. Se avessi accettato la loro offerta mi avrebbero dato un buono stipendio, una macchina aziendale, un telefono aziendale ed una casa pagata da loro, ecc. Era una ricca organizzazione Americana che diffondeva il vangelo in India. Dissi, "No. Non posso farlo perché anche se ne ho bisogno, Dio non mi ha chiamato a sedermi dietro una scrivania come amministratore delegato. Dio mi ha chiamato a predicare la Parola." Sono così grato di non aver accettato la loro offerta. Fu una tentazione - non una tentazione a peccare, ma di scegliere qualcosa alla quale Dio non mi aveva chiamato. Quando mi guardo indietro, penso che se avessi accettato la loro offerta, probabilmente ancora sarei occupato in un ministero Cristiano, ma non nel ministero che Dio aveva preparato per me. Perciò voglio che da questi esempi di servi di Dio nella Bibbia che abbiamo considerato, realizziate che Dio ha un compito specifico per ognuno di voi. È meraviglioso realizzare questa verità quando siamo giovani; aspettate il Signore e dite, "Signore, mostrami il piano perfetto che hai per me." Non diventerà chiaro in un giorno. Ma con il passare degli anni diventerà sempre più chiaro. E se ti è diventato chiaro, rimanici attaccato ad ogni costo - e non avrai nessun rimpianto quando starai di fronte al Signore nel giorno finale.

Poi il Signore disse ad Ezechiele alcune cose che sono molto importanti da ricordare per coloro che sono stati chiamati a predicare. La prima cosa che Dio disse fu, "Non aver paura di loro" (2:6). Queste parole si ripetono spesso: "Non aver paura di loro, né delle loro parole, poiché stai in mezzo a ortiche e spine, abiti fra gli scorpioni. Non aver paura di loro." (2:6). Israele guardò Ezechiele con sguardo cattivo mentre predicava, e lo minacciò di morte. Ogni profeta ha affrontato questa opposizione. Ma Dio stette con questi profeti e starà anche con voi se siete chiamati a parlare alle persone in questo modo. Questi profeti confidavano nella sovranità di Dio.

Il Signore disse ad Ezechiele, "Tu devi dargli il Mio messaggio sia che ti ascoltino o non ti ascoltino" (2:7). Anche se non ti ascoltano un giorno riconosceranno che un profeta è venuto in mezzo a loro. Una volta che il messaggio è stato dato, la responsabilità del profeta è finita. Ma se il profeta non gli porta il messaggio, allora il sangue di quelle persone sarà sulle sue mani.

Al Capitolo 3, il Signore disse ad Ezechiele di mangiare il rotolo che gli aveva dato. Il messaggio che diamo agli altri prima deve essere mangiato e digerito da noi. La Parola di Dio era dolce come miele nella sua bocca. Anche nel libro dell' Apocalisse il Signore disse a Giovanni che prima doveva mangiare il rotolo (Apocalisse 10:9). Solo dopo che avevano mangiato e digerito il rotolo venne permesso ad Ezechiele e a Giovanni di profetizzare.

Questo è un principio fondamentale in tutti i ministeri della Parola. La Parola che Dio desidera parlare agli altri attraverso di te, prima di tutto vuole dirla a te. La Parola di Dio provoca i predicatori con domande tipo: "Tu che predichi di non rubare, rubi?" (Romani 2:21). Quando parlate male di qualcuno state rubando la sua reputazione. Riconoscete che è rubare? Oppure per voi rubare è soltanto una questione di soldi? "Tu che predichi che non bisogna commettere adulterio, commetti adulterio?" Desiderate con i vostri occhi una donna? Prima dobbiamo mangiare il rotolo, altrimenti Dio non può ungere il nostro ministero. Molti predicatori di oggi stanno predicando senza prima aver mangiato il rotolo. Questo è il motivo per cui il loro ministero è morto e noioso. Se volete un ministero efficace, prima mangiate il rotolo. La parola di Dio è come una spada a doppio taglio - il primo taglio deve tagliare me, e solamente dopo che sono stato tagliato posso usare l'altro taglio della spada per tagliare gli altri. Se prima non taglia noi, saremo duri e non misericordiosi nel nostro predicare agli altri. Perciò prima mangiatevi il rotolo.

Capitolo 3:14: "Lo Spirito mi portò in alto e mi condusse via, io andai pieno di amarezza nello sdegno del mio spirito. La mano del Signore era forte su di me." Delle volte potrebbe capitare che il Signore ci dice di andare da qualche parte, ma a differenza di altre volte, non siamo molto eccitati riguardo al posto dove dobbiamo andare. Potrebbe esserci dello sdegno nei nostri cuori. Ciò non toglie che obbediamo ed andiamo. Paolo parlando di sé dice in 2 Corinzi 7:5 di avere "combattimenti di fuori e timori di dentro". Paolo aveva dei timori; ma comunque andò dove doveva andare. Non ascoltò le sue sensazioni. Se seguiamo le nostre sensazioni non andremo mai dove il Signore vuole mandarci. Molti anni fa stavo aspettando il treno alla stazione di Bangalore; quel treno mi avrebbe portato in una piccola città nella quale avevamo organizzato degli incontri durante il fine settimana. Tutti i miei figli erano piccoli ed alcuni di loro erano malati, e mia moglie doveva curarli da sola. Mi chiesi se dovevo cancellare il mio viaggio e tornarmene a casa ad aiutare mia moglie. Quella volta il Signore mi parlò e fu una vera e propria rivelazione. Mi lasciò la libertà di fare la mia scelta ma dicendomi, "Qualsiasi cosa tu scelga, non prendere mai un decisione basandoti sulla paura." Imparai una lezione quel giorno - mai muovermi basandomi sulla paura. Non tornai a casa. Presi il treno ed andai per il ministero. Ed il Signore si prese cura dei miei figli. Molto tempo fa sono entrato in un patto solenne con il Signore. Gli dissi, "Signore, Tu ti prendi cura della mia famiglia, ed io mi prenderò cura della Tua" - e Lui per me ha fatto un lavoro di gran lunga migliore rispetto a quello che io ho fatto per Lui.

Non sto chiedendo a nessuno di voi di fare un patto del genere o di fare quello che feci quella notte alla stazione. Ci potrebbero essere delle volte in cui dovrete rimanere a casa ed aiutare vostra moglie. Ma qualunque decisione prendiate, prendetela sempre in fede e mai basandovi sulla paura . Al contrario potrebbe capitare che in fede dovrete dire, "Mi fido che Dio si prenderà cura del ministero in quel luogo. Ora per me è più importante aiutare mia moglie che è a casa malata." Allora andate a casa - e Dio sarà con voi. Ma ci saranno anche delle volte in cui il diavolo cercherà di intimorirvi in modo da non farvi compiere il ministero che Dio ha scelto per voi. Perciò non seguite le vostre sensazioni. Ricordatevi che delle volte, quando lo Spirito ci porta in alto e via, potrebbe capitarci che dobbiamo andarci con dello sdegno nei nostri cuori. Ma comunque ci andiamo!

Capitolo 3:23: "Io dunque mi alzai, uscii nella pianura ed ecco che c'era la gloria del Signore, simile a quella che avevo già vista l'altra volta. Allora caddi faccia a terra." Qui c'è un altro importante principio del ministero: Statevene sempre con la faccia a terra . Delle volte non è male farlo veramente - cioè anche fisicamente. Sdraiatevi sul pavimento della vostra camera davanti a Dio e dite, "Signore, qui è da dove io vengo. Questo è quello che io sono - nulla ai tuoi occhi." Noi che stiamo davanti agli altri e predichiamo siamo in grande pericolo perché molte persone ci ammirano ed esaltano. Più di chiunque altro, siamo quelli che abbiamo bisogno di starcene da soli davanti al Signore frequentemente e di stenderci piatti davanti a Lui riconoscendo che non siamo nulla ai Suoi occhi.

Dio può toglierci il respiro in un attimo. Può toglierci la nostra unzione in un attimo. Temo di perdere l'unzione nella mia vita più di qualsiasi altra cosa. Piuttosto che l'unzione di Dio sopra la mia vita perderei tutti i miei soldi e tutta la mia salute. È facile perdere l'unzione se si è un po' disattenti con i soldi, o nell'uso della lingua, o in altre piccole faccende. Quando Ezechiele era con la faccia a terra, lo Spirito venne in lui e lo rialzò in piedi. Lì - con la faccia nella polvere davanti a Dio - è il posto dove lo Spirito scende su di noi. Allora lasciamo che sia Lui a rialzarci ed esaltarci. Non innalzatevi mai da soli.

Capitolo 3:24-27: "Il Signore mi parlò e mi disse, 'Va' chiuditi in casa tua. Lì verrai legato con delle corde così che non potrai andare in mezzo alle persone. Io farò in modo che la lingua ti si attacchi al palato così che tu rimarrai muto. Ma quando io ti parlerò, ti aprirò la bocca e ti lascerò parlare. E gli dirai, "Così parla Dio, il Signore." Alcuni ascolteranno altri ti ignoreranno. Non dare peso a questo.'" È meraviglioso vivere così davanti a Dio! Quando Dio non ci dice di andare, non andiamo. Quando ci dice di non parlare, non parliamo. Il Signore vi dirà quando parlare e quando stare zitti. State ascoltando lo Spirito Santo, o state ascoltando la vostra ragione? La ragione magari ci dice che è sempre giusto parlare; ma chi ascolta lo Spirito sa che c'è un momento per parlare ed un momento per stare in silenzio. Delle volte siamo chiamati a stare zitti. Gesù non parlò mai ad Erode (Luca 23:9). Imparate a vivere seguendo la guida che vi indica lo Spirito. Questo è quello che possiamo imparare da Ezechiele. Ezechiele fu un uomo che visse seguendo la guida dello Spirito Santo.

Capitolo 4: Il Signore insegnò ad Ezechiele attraverso alcuni segni. Prima gli chiese di fare una tavola di argilla, poi di sdraiarsi su di un fianco e di rimanere così per 390 giorni e poi girarsi dall'altro lato per 40 giorni. Ezechiele era un oggetto di insegnamento dimostrativo per il popolo di Giuda che era in Babilonia, e mostrava come Dio stava punendo Gerusalemme, il popolo d'Israele ed il popolo di Giuda. Ezechiele era una dimostrazione vivente del messaggio che portava.

Il Signore gli chiese di fare alcune cose strane tipo cuocere del cibo con del letame, rasarsi i capelli e la barba, ma di conservare un po' di capelli per mostrare che solo poche persone in Israele si sarebbero salvate (4:12-15; 5:1-4). Se diventi un profeta, dovrai dimenticarti della tua bellezza!! Se Dio ti dice di rasarti la testa, dovrai rasarti la testa. Non potrai dire, "Beh, Signore, non sarò bellissimo una volta rasato." Ezechiele doveva cuocere il suo cibo sopra dello sterco. Per Ezechiele sarebbe stato molto più facile essere un sacerdote. Ma come profeta, doveva essere disciplinato nelle sue abitudini alimentari e disciplinato riguardo alla sua apparenza. Ezechiele non poteva essere interessato a quello che le persone pensavano di lui. Doveva piacere solo a Dio.

Perciò non lamentatevi mai riguardo alla vostra apparenza o al vostro cibo se volete essere dei servi di Dio. Accettate qualsiasi cosa che Dio vi dà ed obbeditegli a tutto quello che vi dice di fare. Dio ha sovranamente determinato ogni piccola cosa nelle vostre vite. Quando avevo 23 anni stavo predicando regolarmente la parola di Dio. In quel tempo cominciai anche a perdere i capelli. Allora sentì che ci deve essere stata qualche buona ragione per cui Dio permise la caduta dei miei capelli. E pensandoci un po' su, trovai una ragione. Quando le persone vedevano che i miei capelli diventavano sempre meno, si immaginavano che io avessi almeno 30 anni - allora erano più volenterosi ad ascoltarmi rispetto a quanto lo sarebbero stati se avessero saputo che ne avevo solo 23! Così vidi che Dio pianificò tutto nei più piccoli dettagli.

Se siete totalmente devoti a Dio fin dalla vostra giovinezza e gli dite, "Signore, non sono interessato a quello che mangio, al mio aspetto o a qualsiasi altra cosa. Voglio essere riempito con il Tuo Spirito Santo e unto per servirti. E voglio essere fedele all'unzione fino alla fine della mia vita. Non voglio seguire l'esempio degli altri predicatori. Io voglio guardare a Gesù. E voglio guardare all'esempio che questi profeti mi hanno dato. Voglio seguirti con tutto il cuore" - ti posso assicurare che avrai una vita molto eccitante. Dio in persona ti insegnerà la Sua parola e parlerà al tuo cuore. Dio ti darà le parole giuste da dire agli altri. Ma devi essere totalmente esaurito per Lui. Non devi avere nessun altro desiderio o ambizione sulla terra - onore, essere accettato, soldi, o qualsiasi altra cosa. Tutto quello che hai deve essere di Dio, il tuo corpo, il tuo tempo, i tuoi soldi, la tua famiglia, tutto. Se sei disposto ad essere così, non ci sono limiti a quello che Dio potrà fare attraverso di te.

Perché la Gloria di Dio se ne era Andata

Capitolo 7:9: Qui vediamo un titolo dato al Signore che a molte persone potrebbe non piacere: 'Il Signore che colpisce,' Colui che punisce con il giudizio.

Al Capitolo 8, il Signore mostrò ad Ezechiele l'idolatria che c'era all'interno del tempio che fu il motivo per il quale Dio aveva abbandonato Giuda. Ezechiele ricevette da Dio una visione dei peccati segreti che c'erano all'interno del popolo di Dio. Dio darà ad un vero profeta le parole per esporre i peccati segreti che stanno in mezzo al Suo popolo; altri potranno non conoscere questi peccati, ma Dio li mostrerà al Suo profeta. In 1 Corinzi 14:24, 25, leggiamo di un incontro in chiesa dove le persone profetizzavano ed un estraneo che era lì trovò i segreti del suo cuore rivelati. Allora cadde faccia a terra riconoscendo che Dio era in quell'incontro. È così come dovrebbe essere ogni incontro in chiesa. E tutti noi dovremmo bramare di profetizzare in questo modo.

Il popolo stava adorando degli idoli e le donne stavano piangendo per l'idolo Tammuz; queste pratiche includevano anche molti riti sporchi e licenziosi con gli stranieri (8:14). Tutto questo veniva praticato nel tempio. Molta di questa idolatria non si vedeva da fuori. Molte persone che sembrano sante al di fuori sono piuttosto sporche all'interno. Il Signore stava dicendo, "Questo dovrebbe essere il Mio tempio, e guarda cosa succede al suo interno." Guardavano verso est ed adoravano il sole; esattamente come molti Cristiani fanno oggi guardando verso est per dire le loro preghiere (8:16).

Capitolo 9:3: A causa di tutti questi peccati nella casa di Dio, la gloria di Dio cominciò lentamente ad andarsene. Quando la gloria di Dio comincia ad andarsene da una persona o da una chiesa e l'unzione, la freschezza ed il fuoco se ne sono andati, sappiamo che dietro c'è sempre una buona ragione. Molti predicatori che avevano l'unzione 20 anni fa, oggi l'hanno persa. Più invecchiamo più l'unzione sulle nostre vite dovrebbe crescere. Ma con la maggior parte dei predicatori che ho incontrato qui in India ho visto solo una decrescita. Di solito questo succede perché si sono corrotti correndo dietro ai soldi, o compromettendosi in altri modi, o anche hanno cominciato a parlare in modo da piacere alle persone. Dio può aver chiamato molti di voi a servirlo. Se è così allora siate fedeli e non permettete che la gloria se ne vada dal vostro ministero.

Capitolo 9:4: Qui c'è una parola che possiamo applicare oggi alla chiesa in questo modo: "Passa in mezzo alle chiese e fa un segno sulla fronte agli uomini che sospirano e gemono a causa dei peccati che vengono commessi dentro la chiesa." Se Dio dovesse mandare un angelo oggi (come fece allora) per mettere un segno sulle fronti di coloro che stanno piangendo perché il nome di Gesù è disonorato nella chiesa, quante persone sarebbero segnate? Quanto siete preoccupati per il fatto che il nome di Gesù è stato disonorato in India (o in altri paesi[1]) dai Cristiani? Il sacro Nome di Gesù è disonorato nella maggior parte delle chiese nel nostro paese - in chiese appartenenti ad ogni denominazione. Siamo preoccupati per questo? Dio si segna le persone che sono preoccupate. E qui il Signore disse, "Ammazza tutti quelli che non hanno il mio segno." Anche oggi tutti coloro che non sono preoccupati per il Nome del Signore finiranno per essere spiritualmente morti. "Sia santificato il Tuo Nome," è la prima preghiera che il Signore ci ha insegnato a pregare. Se siete preoccupati per questo Nome, allora Dio può usarvi per compiere il Suo piano.

Quando l'angelo cominciò ad uccidere delle persone, partì da settanta anziani! Gli anziani che dovevano essere delle guide per il popolo di Dio, erano quelli che erano meno preoccupati di tutti. A chi più è stato dato, più viene richiesto. Perciò quando viene il giudizio si comincia sempre con i responsabili di una chiesa. La gloria di Dio se ne stava andando perché i capi avevano fallito. La stessa cosa succede oggi.

Capitolo 11:1: Ancora lo Spirito portò in alto Ezechiele e lo portò in un'altra parte della casa del Signore dicendogli di profetizzare. Lì Ezechiele vide la gloria del Signore lasciare la città. È interessante notare che la gloria se ne andò lentamente. L'unzione di Dio si allontana da una persona e da una chiesa molto lentamente. Dio non fa le cose di fretta. Ma quando qualcuno continua deliberatamente nel peccato, allora Dio agisce. La gloria di Dio alla fine se ne andò sul Monte degli Ulivi, che si trova ad est di Gerusalemme (11:23). Ora la gloria se ne era andata, ma un giorno sarebbe ritornata come vediamo nel Capitolo 43:1-4 . Il Monte degli Ulivi è da dove Gesù ascese al cielo. Un giorno, Gesù tornerà in gloria ed arriverà sullo stesso monte. In quel giorno la gloria di Dio riempirà la terra come le acque riempiono il mare. Mentre Ezechiele stava profetizzando, uno dei capi malvagi, che si chiamava Pelatia che aveva "tramato iniquità e dato cattivi consigli" (11:2) morì (11:13) - esattamente come Anania morì in Atti 5.

Capitolo 11:15-17 (Living Bible Trad. Ita.): "Il resto rimasto in Gerusalemme dice dei suoi fratelli esiliati: 'Siccome erano così malvagi il Signore li ha esiliati. Ora il Signore ci ha dato la loro terra!' Ma dì a quelli in esilio che il Signore Dio dice: 'Anche se vi ho disperso tra le nazioni della terra, Io sarò il vostro santuario anche quando sarete dispersi, vi raccoglierò da tutte le nazioni nelle quali siete dispersi e ancora vi ridarò la terra d'Israele.'" Le persone che erano a Babilonia erano quelle che avevano obbedito a Dio. Mentre quelli rimasti in Gerusalemme erano quelli che avevano disobbedito al Signore. Il Signore disse a Ezechiele di incoraggiare gli esiliati con la promessa della Sua presenza e della Sua benedizione. Se si guarda all'apparenza può sembrare che le persone che disobbediscono a Dio ne abbiamo dei benefici immediati. Ma a lungo andare saranno solo quelli che obbediscono a Dio ad essere veramente benedetti. Le persone in Gerusalemme pensarono, "Siccome il tempio è a Gerusalemme, Dio è qui e non può essere con quelli che sono andati a Babilonia." Oggi ci sono molti Cristiani che si sono separati dalle denominazioni principali (chiamandole 'Babilonia') e si sono radunati nelle "assemblee separate" immaginando di essere la vera 'Gerusalemme'. Immaginano anche che Dio è con loro e non con gli altri gruppi. Ma la verità è che Dio non sta con nessuno dei due, perché oggi c'è tanta corruzione nelle così dette "assemblee separate" quanta nelle grandi denominazioni spiritualmente morte. In entrambi i gruppi i Cristiani cercano di guadagnare più soldi possibili, sono pieni di conflitti e di politiche di chiesa. Dio non sarà con voi solo perché siete usciti da un sistema religioso spiritualmente morto. No. Dio guarda se siete umili e rotti, se mantenete la vostra coscienza pulita, se siete liberi dall'amare i soldi e dal ricercare l'onore sulla terra, ecc.

I Falsi Profeti vengono Denunciati

Capitolo 13:3: Qui il Signore sgrida i falsi profeti che deviano il popolo con delle "visioni" che dicono di aver ricevuto. Per questi falsi profeti e false profetesse la distruzione è certa (13:17). Poi il Signore sgridò anche le persone che avevano degli idoli nei loro cuori mentre cercavano di capire la volontà di Dio attraverso un profeta (14:1-3). I falsi profeti sono pronti a dare consigli a queste persone perché si fanno pagare per ogni consiglio!! Dio inganna i falsi profeti affinché agiscano in questo modo: "Se il profeta si lascia sedurre e dice qualche parola, Io, il Signore, sono Colui che ha sedotto quel profeta" (14:9). Perché Dio permette a questi falsi profeti di essere sedotti? 2 Tessalonicesi 2:10, 11 ci dà la risposta: Perché non amano la verità per essere salvati dal peccato . Quando Dio ti mostra il tuo peccato, se non sei disposto a riconoscerlo onestamente e non ne vuoi essere salvato, allora Dio permetterà che tu venga sedotto. Dio permetterà che tu creda a delle menzogne e così vivrai per il resto della tua vita in un'illusione. Questo è quello che è successo a molti Cristiani. Se Dio ti dice di chiedere scusa a qualcuno (forse anche più giovane di te) e non fai quello che ti sta chiedendo, sei in grande pericolo di essere deviato. Dio ama la verità e quando le persone non amano la verità, permette che siano ingannate. Questo è un avvertimento molto serio per tutti coloro che non amano la verità.

Capitolo 14:14: Qui Dio dice che quando un paese pecca contro di Lui, "anche se Noè, Daniele e Giobbe fossero lì, sarebbero solo in grado di salvare loro stessi." È interessante vedere che Dio poté lodare un uomo giovane come Daniele, anche se Daniele era ancora vivo - Daniele a quel tempo viveva in Babilonia!! Ed era molto più giovane di Ezechiele. Quanto era umile Ezechiele per apprezzare un uomo molto più giovane di lui! È molto raro trovare oggi dei servi di Dio che possono apprezzare la santità e la devozione di una persona più giovane di loro.

Il Capitolo 16 è un bellissimo capitolo che illustra l'amore di Dio per noi e può essere visto come un simbolo della nostra salvezza. Dio ci ha trovati quando eravamo nel peccato, sporchi e nudi. Ci ha lavati, ci ha vestiti con la giustizia di Cristo e poi ci ha sposati. Ma spesso non gli siamo stati fedeli.

Al Capitolo 16:49, 50, Dio descrive i veri peccati che hanno portato Sodoma alla distruzione della città (in Genesi 19). Molti di noi hanno sempre associato Sodoma con la sodomia (omosessualità) ed altri peccati sessuali. Ma il peccato sessuale era il risultato finale di un certo stile di vita. Che cosa guidò gli abitanti di Sodoma nelle profondità del male? Qui ci viene detto che i peccati di Sodoma erano l'orgoglio, la pigrizia, l' ingordigia (amore per il cibo prelibato) e il non aiutare i poveri ed i bisognosi. Questo fu il motivo per cui Dio spazzò via quella città. È interessante notare che Dio non menzionò i loro peccati sessuali.

Il peccato sessuale di Sodoma fu il risultato del loro stile di vita ozioso e confortevole. Che cosa possiamo imparare da questo episodio? Che c'è una stretta connessione tra l'orgoglio ed il peccato sessuale, tra la pigrizia ed il peccato sessuale, tra l'ingordigia ed il peccato sessuale e tra la mancanza di preoccupazione per le altre persone ed il peccato sessuale. Considerate solamente queste quattro aree. Molti di voi che siete giovani devono ammettere che trovate delle grosse difficoltà a vincere le vostre passioni sessuali. Di certo è un'area estremamente difficile. Ma perché non cominciare vincendo contro queste quattro aree più facili? Così potreste trovare più facile vincere nell'area sessuale. Cominciate prima di tutto ad umiliarvi in tutte le situazioni. Evitando ogni arroganza. Poi cominciate a lavorare sodo e diligentemente in qualsiasi cosa fate. Poi provate a digiunare - evitando il cibo - una volta ogni tanto. Poi cominciate a pensare un po' di più ai bisogni delle persone che vi circondano e provate a vedere come potete aiutarle. Provate questa prescrizione per un anno e poi scoprirete che vincere contro le vostre passioni sessuali diventerà più facile. Non possiamo vincere contro nessun peccato senza la grazia di Dio - ma Dio dà la Sua grazia solo agli umili; e aiuta solo quelli che sono gentili ed aiutano gli altri.

Capitolo 18: qui c'è un verso molto importante che può aiutarci a rimuovere ogni confusione riguardo "le maledizioni generazionali". "Perché dite nel paese questo proverbio 'I padri hanno mangiato uva acerba e i denti dei figli si sono legati'" (18:2). Le persone stavano dicendo che alcuni figli stavano soffrendo a causa dei peccati dei loro genitori. Questo viene creduto anche oggi da molti non Cristiani e da molti Cristiani che non conoscono le loro Bibbie. I falsi profeti in Israele stavano interpretando male Esodo 20:5 imprigionando le persone nella paura, riportando un'immagine di un Dio ingiusto che punisce i figli per i peccati dei loro avi. Ma il Signore rispose a questo dicendo, "Di certo non userete più questo proverbio in Israele. L'anima di chi pecca morirà." (18:3, 4). Il Signore chiarì questa faccenda 2500 anni fa. Ma nonostante questo, oggi ci sono dei predicatori Cristiani ben conosciuti che insegnano che i Cristiani possono soffrire perché i loro avi hanno adorato degli idoli o sono stati coinvolti nello spiritismo e nella stregoneria. Tali predicatori dicono che una maledizione che fu sul bisnonno di qualcuno può oggi ritornargli addosso; e l'unico modo per liberarsi della maledizione è che qualcuno gliela tolga. Questi insegnamenti non hanno alcun senso!

Quando diamo le nostre vite totalmente a Cristo, veniamo separati dalla nostra genealogia (e dall'albero di "Adamo") e innestati in un altro albero - "Cristo". Qualsiasi maledizione che potremmo aver ereditato dai nostri parenti, viene rotta nel momento in cui siamo innestati in Cristo. Ora non c'è più nessuna maledizione su di noi, ma solo "ogni benedizione spirituale nei luoghi celesti in Cristo" (Galati 3:13, 14; Efesini 1:3). Se il vostro bisnonno adorò gli idoli o praticò la stregoneria, non può farvi alcun male, una volta che avete arreso la vostra vita a Cristo. Ma se non vi siete dati totalmente a Cristo, allora può succedere di tutto. Ma una volta che siete veramente innestati in Cristo, non ci può essere più nessuna maledizione su di voi. Perché Cristo non può essere maledetto e voi siete parte di Lui. Nonostante questo ci sono molti Cristiani oggi che credono al falso insegnamento del poter essere maledetti. Cristo diventò una maledizione per noi sulla croce, così che la benedizione di Dio possa scendere su di noi. È vero che i figli di genitori che non temono Dio possono soffrire fisicamente e materialmente in molti modi. Se un uomo è un ubriacone, i suoi figli possono soffrire perché a casa sono finiti i soldi per i loro bisogni. Ma non ci sarà nessuna maledizione su quei bambini a causa dei peccati del loro papà. I figli non saranno puniti per i peccati dei loro padri. Ognuno è punito solo per i suoi peccati. Questo è quello che Dio rese chiaro ad Ezechiele. Perciò non permettete a nessun predicatore di intimorirvi o di mettervi sotto scacco con la paura attraverso falsi insegnamenti.

Al Capitolo 22:30, il Signore disse, "Io ho cercato tra loro qualcuno che riparasse il muro e stesse sulla breccia davanti a me in favore del paese, ma non l'ho trovato." Anche oggi il Signore sta cercando uomini e donne che costruiscano nella Sua chiesa un muro di separazione dal modo di fare e di pensare che ha il mondo e che stanno sulla breccia (la breccia causata dalla distanza tra due figli di Dio che non riescono ad essere in comunione l'uno con l'altro) per pregare per la pace e che la comunione sia restaurata.

Al Capitolo 23, leggiamo dell'apostasia delle due nazioni sorelle - Israele e Giuda. Entrambe diventarono "prostitute". La più anziana (Israele) simboleggia le chiese delle principali denominazioni. Mentre la più giovane (Giuda) simboleggia le "assemblee separate". Entrambe sono diventate delle prostitute spirituali. Entrambe sono in una condizione pietosa. Solamente perché avete cambiato il vostro modello di governo della chiesa, e non avete più sacerdoti e vescovi, non vuol dire che siete diventati spirituali. L'otre nuova e il vino nuovo sono due cose diverse. Dobbiamo imparare una lezione dal fallimento di Giuda che ha sempre detto, "Noi siamo meglio d'Israele." Ma alla fine Giuda finì nello stesso stato d'esilio in cui era finita anche sua sorella.

Capitolo 24: Qui vediamo parte del prezzo che Ezechiele dovette pagare per il suo ministero. Sua moglie morì all'improvviso. Il Signore gli aveva detto, "Tua moglie sta per morire ma non devi piangere né versare una lacrima. Non accettare il cibo che ti verrà portato dai suoi amici per consolarti" (24:16, 17). Siccome Ezechiele era un vero profeta sotto la mano di Dio, dovette obbedire. Ci sono molte cose legittime che altri possono fare ma che un profeta potrebbe non avere il permesso di fare. Se sei un servo di Dio devi vivere ad un livello totalmente differente dal resto del mondo.

Una cosa interessante che vediamo qui è la relazione intima e piena d'amore che Ezechiele aveva con sua moglie. Possiamo vedere questo dal modo in cui Dio si riferisce alla moglie di Ezechiele, "la delizia dei tuoi occhi", "il tuo tesoro più prezioso", "la tua moglie amata", "la delizia della tua vita" e "la persona che ami di più" ( 24:16 - da varie traduzioni). Ezechiele non era un'eremita, ma amava molto sua moglie, anche se era un profeta. E tu puoi onestamente dire questo di tua moglie, "Che è il desiderio dei miei occhi, il mio più caro tesoro, la delizia della mia vita e la persona che amo di più." Questo è il modo in cui tutti noi dovremmo sempre guardare le nostre mogli.

Il Giudizio sulle Nazioni

Capitolo 26:2: Qui leggiamo della città di Tiro che si rallegrò perché Gerusalemme era caduta. Tiro fu gelosa delle benedizioni di Dio sopra Gerusalemme, ma ora era felice perché la distruzione di Gerusalemme aveva aperto delle opportunità economiche e dunque dei grandi introiti a favore della città. Perciò Dio avvertì Tiro che anche lei stava per essere distrutta. Questo è un avvertimento per tutti quelli che sono contenti delle cadute degli altri. "Quando il tuo nemico cade non ti rallegrare" (Proverbi 24:17).

Al Capitolo 28:11-19, leggiamo del "re di Tiro". Satana è il vero re dietro a tutti i re stranieri della terra, perciò era lui il vero governatore dietro all'uomo che sedeva sul trono di Tiro. In questo capitolo vediamo che Dio delle volte parla all'uomo che governava Tiro e delle volte a Satana che abitava in lui. Questo è simile a quello che facciamo quando trattiamo con una persona posseduta da un demone - delle volte parliamo alla persona e delle altre al demone che la possiede. Qui leggiamo che Satana era nel primo giardino dell'Eden (verso 13). Questo era l'Eden che era esistito prima della distruzione della terra menzionata in Genesi 1:2, ed è diverso dall'Eden ricreato del quale leggiamo in Genesi 3. Satana, come capo degli angeli, era perfetto nella sua bellezza, irreprensibile in ogni sua via, più saggio di Daniele e unto fin da quando fu creato (28:3, 12, 14, 15). Ma diventò orgoglioso delle abilità che Dio gli aveva dato e così immediatamente diventò il diavolo (28:17). Possiamo vedere una descrizione di questa caduta anche in Isaia 14. L'orgoglio è ancora l'arma principale con cui il diavolo distrugge gli uomini e le donne oggi.

Dal Capitolo 29 al 32, leggiamo delle profezie di giudizio sull'Egitto e sul Faraone.

Dal Capitolo 33 al 39, leggiamo messaggi di speranza per il futuro riguardo alla restaurazione del popolo di Dio.

Il Capitolo 33:1-16 parla della responsabilità che ha una sentinella di avvertire il popolo quando ha udito qualcosa da Dio e della responsabilità che il popolo ha di rispondere agli avvertimenti che Dio gli manda.

Il Capitolo 34 è un capitolo che tutti coloro che pasciono il gregge ed i pastori del popolo di Dio dovrebbero leggere e meditarci sopra, così da riceverne un avvertimento ed esserne esortati. Dio in questo capitolo espone la disattenzione, l'avidità e l'attitudine a ricercare il proprio beneficio dei pastori d'Israele - qualcosa che ahimè è vero anche per molti capi e pastori Cristiani oggi. Alla fine il Signore disse, "Io stesso pascerò le Mie pecore" (34:15). Poi promette che noi saremo una "pioggia di benedizione" per coloro che ci circondano (34:26).

La Vita del Nuovo Patto e la Chiesa

Il Capitolo 36:25-37è una bellissima profezia della vita del nuovo patto. Questa è una descrizione di come è la vita Cristiana - come Dio intende che sia. Prima ci promette di ripulirci completamente, rimuovendo tutti gli idoli dal nostro cuore, e poi di rimuovere i nostri cuori duri e di rimpiazzarli con dei cuori di carne, e poi di mettere il Suo Spirito Santo dentro di noi, di farci camminare nelle Sue vie, farà in modo di farci obbedire ai Suoi comandamenti così che ci salverà da tutta la nostra sporcizia (36:25-29). Ma tutto questo può succedere solo quando preghiamo a Dio e gli chiediamo di farlo per noi (36:27). Se non chiediamo questa vita, non la riceveremo. E quando entriamo in questa vita gloriosa, quando pensiamo al nostro passato, "avremo disgusto di noi stessi" (36:31). Questo è uno dei principali segni di un uomo riempito di Spirito, che detesta sé stesso per i peccati che vede nella sua carne e dal suo cuore grida dicendo, "Disgraziato che non sono altro. Io sono il peggiore dei peccatori" (Romani 7:24; 1 Timoteo 1:15 ). Un uomo riempito di Spirito non vede nessun peccato negli altri prima di aver visto quelli nella sua carne e di aver provato disgusto per sé stesso. Più siamo vicini a Dio, più diventeremo coscienti del nostro peccato.

Il Capitolo 37 è una parabola della vita risorta. Dio condusse Ezechiele in una valle piena di ossa e gli disse di profetizzare a queste ossa. La Parola di Dio rimise assieme quelle ossa e le ricoprì di carne. Ma avevano bisogno di qualcosa di più che la sola Parola di Dio - avevano anche bisogno della potenza dello Spirito Santo, come abbiamo visto in Genesi 1. In Genesi 1 abbiamo visto che era l'operazione congiunta della Parola di Dio e dello Spirito Santo che ricavarono dalla morte la vita. Lo stesso vale qui, e lo stesso vale anche oggi. Quando venne lo Spirito Santo sopra questi corpi morti, si alzarono e diventarono immediatamente un esercito potente per il Signore. Questa è un'illustrazione di quello che Dio vuole fare oggi nella chiesa. Molti Cristiani inizialmente sono esattamente come queste ossa, rigide e morte, nonostante le giuste dottrine. Appena rispondono alla Parola di Dio, si iniziano ad incontrare assieme come Cristiani (le ossa che si uniscono alle altre ossa), e cominciano a vivere delle vite decenti (Perché c'è un certo ammontare di bellezza quando la carne ricopre le ossa). Ma c'è ancora una cosa di cui i Cristiani hanno bisogno se devono essere un potente esercito per Dio. Devono essere equipaggiati della potenza sovrannaturale dello Spirito Santo di Dio. Questo è il messaggio del Capitolo 37.

I Capitoli 38 e 39 parlano di Gog, il re di Magog - i nemici d'Israele che stanno a nord e che negli ultimi giorni, proprio prima del ritorno di Cristo, attaccheranno Israele e saranno sconfitti nella battaglia di Armagheddon.

Dal Capitolo 40 al 48 ci sono delle illustrazioni della vita del nuovo patto e della chiesa. Queste illustrazioni vengono raffigurate con la metafora del tempio. Il nostro corpo è il tempio dello Spirito Santo (1 Corinzi 6:19) e anche la chiesa è il tempio di Dio (1 Corinzi 3:16). Al Capitolo 43, leggiamo che la gloria di Dio che aveva lasciato il tempio ora ritornò nel nuovo tempio - la chiesa del nuovo patto che fu fondata dal giorno di Pentecoste in avanti. Il Signore chiama la chiesa "il luogo del Mio trono" (43:7). La legge per questa chiesa del nuovo patto è descritta così: "Tutto il suo spazio sarà Santissimo" (43:12). Nel tempio dell'antico patto, era solo una piccola stanza posizionata ad ovest che era chiamata "Luogo Santissimo" - dove Dio abitava. Ma nella chiesa del nuovo patto l'intera chiesa (tempio) è Santissima. Per costruire la chiesa come il tempio di Dio oggi, dobbiamo seguire questa legge fondamentale - totale santità per tutti i membri che la compongono. Il peccato non deve essere tollerato in ogni forma ed in nessuno.

Al Capitolo 44:9-19, il Signore parla di due tipi di ministeri nel Suo tempio - simboleggiati qui dai figli di Sadoc e dai Leviti . I figli di Sadoc simboleggiano i discepoli di Cristo devoti con tutto il cuore ai quali viene permesso di "servire il Signore". I Leviti simboleggiano quelli che scendono a compromessi ai quali viene permesso solo di "servire il popolo". Tra questi due tipi di ministeri c'è una grande differenza. Gesù principalmente non servì le persone. Tutto il Suo servizio era fatto solo per il Padre, anche quando serviva le persone - questo è il modo in cui anche noi dobbiamo servire Dio. È quando iniziamo a servire le persone che la tentazione arriva di compiacere agli uomini.

In questo tempio santo (la chiesa piena di Spirito o un individuo pieno di Spirito) comincia ad uscire un rigagnolo d'acqua che poi diventa un fiume ed alla fine molti fiumi (Capitolo 47). Questo è il passaggio che Gesù citò in Giovanni 7:37-39, quando parlò che "dei fiumi di acqua viva sarebbero usciti" da un uomo che è riempito dello Spirito Santo. Quest'acqua cominciò a sgorgare nel giorno di Pentecoste e da quel giorno ha continuato a scorrere attraverso uomini e donne di Dio. Questa vita comincia come un piccolo rigagnolo prima di diventare un fiume e poi molti fiumi.

Al Capitolo 47:3-6, il Signore diede ad Ezechiele un piccolo assaggio di quello che vuol dire vivere una vita piena di Spirito. Dio guidò Ezechiele passo dopo passo dentro a questo fiume. Dopo aver camminato più o meno 500 metri l'acqua raggiunse le caviglie di Ezechiele, dopo altri 500 metri, il livello dell'acqua arrivò alle sue ginocchia. Dopo altri 500 metri l'acqua arrivò al suo bacino. E dopo altri 500 metri l'acqua era così profonda che Ezechiele dovette staccare i piedi da terra ed essere trasportato dalla corrente del fiume. Possiamo procedere nel nostro cammino con Dio come fece Ezechiele qui; oppure possiamo fermarci da qualche parte. Dio non ci forzerà mai ad andare più avanti di quanto vogliamo. Quando Eliseo seguì Elia (2 Re 2), venne continuamente testato da Elia per vedere se aveva fame per qualcosa di più oppure se fosse soddisfatto con quello che già aveva ricevuto. Siccome Eliseo non era soddisfatto finché non ricevette il meglio di Dio, ricevette sulla sua vita una doppia porzione dell'unzione di Elia. Qui vediamo che Ezechiele venne messo alla prova in modo simile. Anche Ezechiele volle entrare sempre di più nel fiume fino a quando "l'acqua era profonda tanto da nuotarci dentro". In una certa misura potete vedere lo Spirito Santo lavorare nelle vostre vite, ma poi vi fermate in un punto che è meno di quello che Dio ha preparato per voi.

Notate anche questo: che quando l'acqua era al livello delle caviglie di Ezechiele, delle ginocchia o anche del bacino, i suoi piedi erano ancora attaccati a terra. Ma è quando i nostri piedi sono sollevati dalla terra, che sappiamo che veramente siamo riempiti di Spirito. A quel punto siamo "distaccati dalla terra, dagli interessi terreni e dall'attaccamento alle cose materiali" e cominciamo ad essere "guidati dallo Spirito, conformemente alla volontà di Dio e non alla nostra".

L'ultimo verso di questo libro (48:35) nomina la chiesa del nuovo patto così, "Il Signore è là" - Geova Shammah. Questo è il segno principale di una chiesa del nuovo patto: Il Signore è presente in mezzo a loro ad ogni incontro - e le persone Lo incontrano e Lo ascoltano. Questa è la chiesa che voi ed Io siamo chiamati a costruire. Ma per costruirla, il Signore ha bisogno di persone come Ezechiele che gli obbediranno totalmente.



[1] Nata aggiunta dai traduttori. Assente nel testo originale.

Capitolo 27
Daniele

LA RESTAURAZIONE COMINCIA CON UN UOMO

D

aniele è un libro che è particolarmente importante per i periodi di persecuzione. Ci mostra come un uomo di Dio dovrebbe comportarsi durante una persecuzione.

In questo libro vediamo anche l'inizio del movimento da Babilonia verso Gerusalemme - che simbolicamente vuol dire, da un Cristianesimo compromesso e corrotto verso la chiesa del nuovo patto di Dio. Questo movimento cominciò con un uomo retto, che non scendeva a compromessi, che era preoccupato dei piani che Dio aveva in mente e che digiunò e pregò perché si adempissero. Quando era giovane e cominciò ad essere fedele, Daniele non sapeva che grande ministero avrebbe avuto. L'unica cosa che fece fu di rimanere fedele a Dio nelle piccole cose e nelle grandi e Dio compì un grande ministero attraverso di lui. All'inizio del libro probabilmente Daniele aveva più o meno 17 anni, e circa 90 alla fine del libro. Daniele visse per tutto l'arco dei 70 anni d'esilio, rimanendo sempre fedele. Questo fu il motivo per cui Dio poté usarlo per cominciare questo movimento da Babilonia a Gerusalemme.

Un Uomo che non scende a Compromessi

In ogni luogo, la costruzione di una chiesa pura per Dio inizia sempre con un uomo che ha un peso nel cuore per pregare, e che lo scarica davanti a Dio frequentemente dicendo, "Signore, voglio una chiesa pura in questo posto per te, e sono disposto a pagare ogni prezzo per vederla." Devi essere disposto a portare questo peso davanti a Dio più e più volte in preghiera. Potrebbe capitarti di doverlo portare per molto tempo. Io dovetti portare questo peso per più o meno dieci anni prima di vedere l'inizio di una chiesa del nuovo patto. Dio metterà alla prova la tua fedeltà. Esattamente come una mamma porta un bambino nel suo grembo, anche noi dobbiamo portare questo peso nei nostri cuori. Allo stesso modo Daniele portò questo peso nel suo cuore. Questo risultò che anche altre persone cominciarono a condividere questo peso negli anni successivi - Aggeo, Zorobabele, Giosuè, Zaccaria, Esdra, Neemia e altri. Sarà Dio ad affiancarti altri che condividono il tuo peso, e assieme a loro sarai in grado di costruire la chiesa di Dio com'è intesa nel nuovo patto. All'età di 90 anni Daniele era troppo anziano per ritornare a Gerusalemme e costruire il tempio. Ma stette dietro le quinte, pregando e facendo partire tutto il movimento.

Daniele visse in terra straniera. Per questo motivo è un esempio specialmente per noi qui in India, che ci mostra come stare saldi per Dio in un paese non Cristiano, senza compromettere i nostri principi Cristiani. Daniele radunò intorno a sé solo tre persone devote con tutto il cuore, Anania, Misael ed Azaria (che sono più conosciuti con i loro nomi Babilonesi - Sadrac, Mesac ed Abed-Nego). Questi giovani furono una potente testimonianza per Dio in mezzo a Babilonia, che era la città capitale dell'impero Babilonese, la superpotenza mondiale - una piccola chiesa di quattro persone. Queste quattro persone influenzarono di più quel paese rispetto alle centinaia e migliaia di Giudei che vivevano in Babilonia, questo solo per una ragione: Mentre gli altri si compromisero, questi quattro non lo fecero.

Non pensate che potete influenzare un villaggio o un paese con un grande numero di Cristiani. Quattro persone che stettero salde per Dio influenzarono il paese più potente del mondo e i suoi governatori. Il messaggio che arriva a noi è questo, "Non è grazie ai numeri, non è grazie alla potenza umana, ma attraverso il Suo Spirito che Dio compie il Suo lavoro." Dio sta cercando degli uomini che sono retti e che non scenderanno mai a compromessi.

Una delle parole chiave nel Libro di Daniele è "visione". Dio ha bisogno di uomini che hanno una visione. Questa parola ricorre circa 40 volte in questo libro. Voglio che notiate anche due frasi che descrivono l'attitudine di Daniele nei confronti di Dio e degli uomini. La prima frase è "Il Signore diede" (1:2) - e fa riferimento al fatto che Nabucodonosor catturò Gerusalemme. Daniele vedeva il Signore come Colui che diede la vittoria su Gerusalemme a Nabucodonosor, e lo fece per insegnare ai Giudei una lezione. Perciò, l'attitudine di Daniele nei confronti di Dio era un attitudine di fede nell'assoluto controllo che Dio aveva in tutte le situazioni sulla terra . La seconda frase è "Daniele prese in cuor suo la decisione di non contaminarsi" (1:8). L'attitudine di Daniele nei confronti degli uomini era quella di "Nessun compromesso, ad ogni costo".

In tempi di persecuzione, queste sono due attitudini che anche noi dobbiamo avere. Anche se un re straniero che non conosce Dio ha il controllo del paese, ricordiamoci che è stato il Signore a dare quella posizione a quell'uomo. È il Signore che permette a qualcuno di vincere le elezioni, che permette una guerra e che permette a qualcuno di governare su di un paese. Nabucodonosor non conosceva Dio ma Dio controllava Nabucodonosor. Anche i governatori del nostro paese possono non conoscere Dio. Ma se Dio ha persone come Daniele nel nostro paese, allora Dio può comunque compiere i Suoi piani. E quando siamo tentati di comprometterci, o invitati a comprometterci, o quando vediamo i Cristiani attorno a noi che si compromettono, in quel momento dobbiamo stare saldi per il Signore, e senza batter ciglio dobbiamo rifiutare di piegarci anche minimamente. Dobbiamo rifiutarci di contaminare la nostra coscienza con qualsiasi peccato. Se siamo caduti da qualche parte, dobbiamo confessare il nostro peccato immediatamente, ripulirlo nel sangue di Cristo, se necessario scusarci con le persone a riguardo, e mettere le cose a posto. Ma non ci comprometteremo ad ogni costo. Non cercheremo di compiacere nessun uomo. Non cercheremo di compiacere nessun Nabucodonosor o chiunque altro delle autorità in carica. Ci sottometteremo a loro se stanno governando il paese, ma non comprometteremo le nostre convinzioni anche se in gioco ci sono le nostre vite.

Dopo che Daniele settò la sua mente per non contaminarsi, venne messo alla prova con il cibo. La prima prova che venne incontro ad Adamo ed Eva era anch'essa collegata al cibo e anche la prima prova che venne Gesù nel deserto fu con il cibo. Se il mangiare del cibo prelibato, vi dovesse portare a compromettere dei principi di Dio, quale sarebbe la vostra attitudine? Esaù perse la sua primogenitura a causa del cibo, Isacco perse la sua visione spirituale a causa dell'amore che aveva per i cibi prelibati che Esaù gli portava. Ma l'attitudine di Daniele fu, "Dio ha detto nella Sua Parola che questo tipo di cibo non va mangiato, perciò io non lo mangerò." Daniele da giovane aveva studiato le Scritture, e sapeva che la legge di Mosè vietava di mangiare alcune carni e che il libro dei Proverbi gli vietava di bere del vino fermentato. Decise di obbedire a Dio, non preoccupandosi di quanto gli sarebbe costato.

All'inizio fu l'unico a non compromettersi mentre tutti gli altri Giudei lo fecero. Ma quando Anania, Misael e Azaria videro un giovane uomo che rimaneva saldo per Dio, vennero incoraggiati e si unirono a lui (1:11). Se Daniele non avesse preso posizione per il Signore, probabilmente non avremmo mai sentito parlare di Anania, Misael e Azaria.

Ho trovato che tra i figli di Dio ci sono tre tipi di persone: I primi, sono quelli che si compromettono e cercano cosa è meglio per loro e non seguono alcun principio. Oggi ci sono milioni di persone così nel Cristianesimo. Poi c'è il secondo gruppo che sono come Anania, Misael e Azaria che non hanno il coraggio di prendere posizione da soli, ma che sono pronti a stare dalla parte del Signore se vedono qualcun altro che lo ha fatto. Questo secondo gruppo è di numero molto minore rispetto al primo. Poi c'è il terzo gruppo di persone, queste sono come Daniele, che prenderanno una posizione salda per il Signore, anche se nessun altro lo fa. Questo gruppo è ancora più piccolo. In questa categoria si può trovare una persona qui e lì. Questa divisione è qualcosa di simile al tabernacolo, il cortile, il luogo santo ed il luogo santissimo.

Io credo che in India ci sono un numero di persone che sono come Anania, Misael e Azaria, che vogliono prendere posizione per Dio, per avere una testimonianza pura per il Signore nella loro località, ma che non hanno il coraggio di farlo da soli. Queste persone stanno cercando un Daniele che possa essere la loro guida. E quando un Daniele arriva in quel villaggio o in quella città, allora questi Cristiani verranno e si uniranno a lui. Ma se non arriva un Daniele in quel posto, queste persone vivranno e moriranno senza essere una testimonianza per il Signore.

Perciò nel nostro paese c'è un grande bisogno di persone come Daniele. Dio sta cercando dei Daniele che determineranno nei loro cuori di non contaminarsi. E quando questi Daniele prendono posizione salda per il Signore, automaticamente attireranno a loro degli Anania, dei Misael e degli Azaria. Ho visto questo succedere in molti, molti posti in India. Prima Dio cerca un Daniele. Se Dio non riesce a trovare un Daniele allora non succederà nulla. Dio sta cercando degli uomini che non cercheranno i loro interessi, che non sono interessati in nulla per sé stessi e se è necessario che sono disposti a perdere le loro vite per Dio. Daniele aveva solo 17 anni. Anche oggi, Dio può scegliere un giovane di 17 anni, renderlo un profeta e gli darà potenza per stare saldo per Lui. Gli altri tre uomini potrebbero essere stati più anziani di Daniele; ma nonostante questo si sottomisero a Lui, perché riconobbero che Daniele era il capo che Dio aveva scelto.

Fede nella Potenza di Dio

Daniele aveva anche fede. Disse al maggiordomo del re, "Testaci per dieci giorni. Mangeremo soltanto verdure ed acqua. E crediamo che staremo fisicamente meglio di tutti gli altri Giudei che stanno mangiando quei cibi prelibati." Dio sta cercando delle persone che confesseranno coraggiosamente la loro fede e non tengano la loro luce nascosta sotto il letto. Alla fine dei dieci giorni, esattamente come Daniele aveva detto, tutti loro sembravano più sani e più forti degli altri (1:11-15). Questo piccolo episodio, dove Daniele e gli altri dovettero rinnegare sé stessi non mangiando il cibo che gli era stato presentato, fu ciò che li preparò a delle prove più grandi; la fornace ardente e la fossa dei leoni.

Qui vediamo come Dio gli diede della salute sovrannaturale per i loro corpi. Poi leggiamo che Dio gli diede dell'intelligenza sovrannaturale per le loro menti. Dio diede a questi quattro giovani un'attitudine speciale per imparare la letteratura e la scienza e diede anche a Daniele una comprensione sovrannaturale nel suo spirito, così che poteva capire il significato delle visioni e dei sogni. Perciò vediamo che Dio li aiutò in modo sovrannaturale sia nel corpo, sia nell' anima sia nello spirito. Abbiamo bisogno di imparare a fidarci di Dio anche per il fatto che ci dia salute per i nostri corpi, intelligenza per le nostre menti, visione spirituale e grazie allo Spirito Santo comprensione delle sue vie.

Al Capitolo 2, leggiamo del sogno che ebbe Nabucodonosor. Nabucodonosor chiamò i suoi saggi e gli disse, "Ditemi cosa ho sognato ed il suo significato." Questi saggi sono un'illustrazione di predicatori che non sono in contatto con Dio, ma sono degli ingannatori. Questi predicatori non possono interpretare correttamente la parola di Dio o i tempi in cui siamo. Questi saggi dissero, "Solo gli dèi possono mostrarti quello che hai sognato. Nessun essere umano può farlo. È impossibile. Ma se tu ci dici il tuo sogno, allora lo interpreteremo per te." Ora, sappiamo che se qualcuno ci dice il sogno che ha fatto, è facile cucirvi sopra un'interpretazione e di pretendere che l'abbiamo ricevuta da Dio! Questo è quello che molti predicatori fanno oggi. Ma Nabucodonosor era un uomo astuto. Disse, "Se veramente siete in contatto con Dio, sarete in grado di dirmi anche il sogno che ho fatto."

Un vero servo di Dio sperimenterà alcune cose sovrannaturali nel suo ministero. Se veramente siete unti da Dio, avrete delle esperienze sovrannaturali. Potreste andare in un posto dove non conoscete nessuno, predicando la parola di Dio. E quella parola sarà così esatta per il bisogno che quelle persone hanno che penseranno che qualcuno vi abbia informati dei loro problemi. È questo elemento di profezia che abbiamo bisogno nei nostri ministeri. Dobbiamo ricercarlo se vogliamo averlo. La Bibbia ci comanda, "Ricercate principalmente il dono di profezia" (1 Corinzi 14:1).

Quando Daniele udì di questo problema, fu calmo, e maneggiò la situazione con grande saggezza (2:14). Qui c'era un uomo giovane con una grande saggezza! Avete bisogno di sbagliare quando siete giovani? No. Alcune persone dicono che i giovani devono fare molti errori. Daniele non li fece. In tutte le Scritture non leggiamo una singola cosa che Daniele fece di sbagliato nella sua intera vita. Daniele era un uomo unico, come lo fu Giuseppe - un altro giovane del quale non c'è scritto quasi nulla che ha fatto di sbagliato. Perché non fare di questi giovani i vostri esempi e dire, "Signore, non ho bisogno di fare cose stupide come fanno gli altri giovani. Voglio seguire l'esempio di questi uomini che vissero in umiltà e con timore di Dio fin da quando erano ragazzi."

Ma devo ammettere che è molto raro trovare dei ragazzi del genere. La maggior parte dei ragazzi che conosco fanno un sacco di cose stupide - principalmente perché non vogliono sottomettersi ai loro anziani. Si immaginano di essere molto intelligenti, ed in questo modo finiscono per fare 1001 cose sbagliate. Sbagliare è il modo duro per imparare. Ma c'è una via migliore. Se vi umiliate, vivete con il timore di Dio e vi sottomettete all'autorità che Dio ha piazzato sopra di voi, potrete imparare fin da giovani senza compiere le stupidaggini che gli altri fanno. Per questo Daniele è un meraviglioso esempio.

Come riuscì Daniele a ricevere risposta sul sogno che aveva fatto Nabucodonosor? Prima di tutto, ebbe fede che Dio glielo avrebbe rivelato. Daniele andò da Dio. E chiamò i suoi amici (2:17). La preghiera in comunione con gli altri è di grande valore quando siamo di fronte ad un problema troppo difficile per noi. Daniele era un uomo del nuovo patto che viveva nei tempi dell'antico patto. La sua attitudine era, "Non farmi pregare da solo riguardo a questa cosa. Fammi radunare i miei tre fratelli così che si aggiungano e preghiamo assieme." Così pregarono assieme.

Al Capitolo 2:18, leggiamo che pregarono al "Dio del cielo", indicando che Daniele ed i suoi amici prima di tutto cominciarono la loro preghiera esaltando e lodando il "Dio del cielo". Così è anche come Gesù ci ha insegnato a cominciare le nostre preghiere: "Padre Nostro che sei nei cieli…" (Matteo 6:9), dunque esaltiamo prima Dio, prima di presentargli le nostre richieste. Cominciare la preghiera esaltando Dio era un'abitudine di Daniele, questo lo possiamo vedere anche al Capitolo 9:4. Questa è l'abitudine di ogni uomo di Dio.

L'iniziare ogni preghiera con delle lodi è una buona abitudine. Ogni volta che non riuscite a pregare, cominciate lodando il Signore. Pensate alla grandezza di Dio e lodatelo - e troverete che l'atmosfera sarà subito più chiara.

E quando Dio rispose alla loro preghiera, gli diedero tutta la gloria e dissero, "Sia lodato il Signore per il Suo essere sovrano sopra tutto e tutti. È Lui quello che determina il corso di tutti gli eventi che succedono nel mondo. È Colui che rimuove i re e ne mette altri sul trono. È lui che dà saggezza ai saggi e conoscenza agli scolari. È Colui che rivela cose profonde e misteriose. Ti ringraziamo e Ti lodiamo, Dio, perché ci hai dato saggezza e forza" ( 2:20, 23 - The Living Bible Trad. Ita.).

Una volta che Dio rivelò il sogno ed il suo significato a Daniele, il ragazzo andò subito dal re a dargli la risposta, riconoscendo, "Questo non è dovuto alla mia saggezza, ma mi è stato rivelato da Dio" (2:30). Daniele era un ragazzo umile che era disposto a dare a Dio tutta la gloria. Dio rivela le Sue verità a tali uomini.

Nabucodonosor vide una statua con una testa d'oro, il petto e le braccia d'argento, lo stomaco e le cosce di bronzo, le gambe di ferro ed i piedi di ferro e di argilla mischiati assieme (2:31-33). La testa d'oro simboleggiava l'impero Babilonese che sarebbe durato per circa 70 anni. Dopo di questo sarebbe arrivato l'impero Medio-Persiano (il petto e le braccia d'argento) che sarebbe durato più o meno 200 anni. La pancia e le cosce di bronzo simboleggiavano l'impero Greco di Alessandro Magno (e suo padre) che sarebbe durato circa 200 anni. Le gambe di ferro rappresentavano l'impero Romano (che governava il mondo al tempo di Cristo) e che sarebbe durato circa 600 anni. I piedi di ferro e d'argilla rappresentano i paesi governati da un regime dittatoriale (ferro) e da un regime democratico (argilla), che rappresentano le nazioni del mondo negli ultimi giorni. Le dieci dita dei piedi parlano di dieci regni che si uniranno assieme alla fine dei tempi (probabilmente in Europa), questo regno sarà guidato dall'Anticristo, e succederà immediatamente prima del ritorno di Gesù sulla terra.

Perciò Dio diede a Nabucodonosor una visione di quello che sarebbe successo sulla terra fino al ritorno di Cristo. Poi il re vide una pietra cadere e fare a pezzi tutti i regni. Questa era un'illustrazione del regno di Cristo (2:44). "Il Dio del cielo farà sorgere un regno che non sarà mai distrutto."

Un piccolo Resto del Popolo che non scende a Compromessi

Dunque, quando Nabucodonosor fece costruire una statua interamente d'oro, quello che voleva dire era, "Io sarò qui fino alla fine. Non ci sarà nessun argento, bronzo, o regno di ferro dopo di me!!" Il suo orgoglio lo rese talmente stupido da pensare che sarebbe vissuto fino al ritorno di Gesù. Nabucodonosor rappresenta l'uomo in tutta la sua altezzosità.

Capitolo 3:1: Qui leggiamo che Nabucodonosor costrinse chiunque ad adorare la sua statua d'oro. Ovviamente in quel momento Daniele non era in città. Probabilmente deve essere stato via per ragioni di lavoro. Perciò Sadrac, Mesac e Abed-Nego rimasero da soli. Tutti i Giudei disobbedirono al comandamento di Dio e si inginocchiarono davanti all'idolo per salvarsi la vita. Dio permise a Sadrac, Mesac e Abed-Nego di rimanere soli per essere messi alla prova ed uscirne più forti.

Delle volte è un bene per noi se un uomo di Dio non è disponibile al nostro fianco, così che possiamo imparare a dipendere solo da Dio. Il pericolo dell'avere vicino degli uomini di Dio è che tendiamo a dipendere da loro. Il pericolo di ascoltare sempre un buon insegnante della Bibbia è che possiamo finire a non studiare mai la parola da soli. Perciò è un bene che non avete sempre assieme a voi un fantastico insegnante della Bibbia. Questo vi renderà più dipendenti dallo Spirito Santo, facendovi insegnare da Lui la Sua parola e fortificarvi a vivere la vita Cristiana.

Dunque Dio nel Suo totale controllo di ogni situazione si assicurò che Daniele non fosse lì quella volta. E Sadrac, Mesac e Abed-Nego passarono il test. Quando si rifiutarono di inginocchiarsi davanti alla statua, Nabucodonosor si infuriò e disse "Se non vi inginocchiate, farò arroventare la fornace sette volte più del solito e vi getterò dentro" (3:19). Sadrac, Mesac e Abed-Nego non si inginocchiarono. Immagino che altri Giudei andarono da loro dicendogli, "Compromettetevi solo un poco. Abbassate solo un po' la vostra testa verso la statua." Ma Sadrac, Mesac e Abed-Nego con coraggio si rifiutarono di farlo. Gli altri Giudei potrebbero anche aver suggerito, "Perché non vi inginocchiate, e poi andate da Dio e gli chiedete perdono per quello che avete fatto."

Ci sono Cristiani che fanno così anche oggi e pensano di essere molto furbi. Commettono qualcosa di sbagliato e poi vanno da Dio e gli chiedono di perdonarli. Questi Cristiani dicono bugie per ottenere l'ammissione all'università, per ottenere un visto o un lavoro. Pensano di essere furbi perché ottengono quello che vogliono e allo stesso tempo hanno il loro peccato perdonato. Ma se ottenete un'ammissione, un visto o un lavoro dicendo bugie, non potete finire nel posto dove Dio vuole che voi siate - perché non sarà mai la volontà di Dio di farvi ottenere qualcosa dicendo una bugia. Così facendo avrete solo problemi ovunque andrete. Se volete il meglio che Dio ha preparato per voi, dovete rifiutare i compromessi. E se come risultato, perderete qualcosa, Dio farà in modo che questa perdita vada a vostro favore.

In India oggi abbiamo bisogno di discepoli con questo coraggio ed integrità. Daniele era così, ed insegnò a Sadrac, Mesac e Abed-Nego ad essere così. È meglio avere 4 persone come queste in Babilonia piuttosto che 400 che si compromettono mangiando quello che il re gli diede, inginocchiandosi all'idolo, e allo stesso tempo affermavano di credere in Geova. La triste situazione in India oggi è che abbiamo moltitudini di Cristiani che si compromettono allo stesso modo. Dio sta cercando per dei Daniele, Sadrac, Mesac e Abed-Nego che staranno saldi per Lui senza compromettersi in questi giorni di compromessi.

Vediamo anche il disprezzo totale della morte che avevano questi tre uomini. Dissero al re, "Il nostro Dio è capace di liberarci dalla tua fornace ardente. Ma se sceglierà di non farlo, continueremo a non adorare la tua immagine."

Quale fu il risultato? Che quando vennero gettati nella fornace si bruciarono solo le corde. Quando Satana ci tormenta, che cosa può riuscire a bruciare in noi? Solo quello che ci tiene legati!! Satana non può bruciare nulla di valore che abbiamo in noi. Quando siamo gettati nel fuoco, le cose che ci tengono legati vengono bruciate e noi ne usciamo liberi. È un bene se un fuoco ha avuto successo nel liberarvi dall'attaccamento alle cose terrene. Qui possiamo vedere in Sadrac, Mesac e Abed-Nego un'illustrazione di noi stessi legati con delle corde alle cose terrene. Poi Dio ci fa entrare nel fuoco (alcune situazioni difficili) e molto presto il nostro attaccamento alle cose della terra se ne sarà andato. Grazie a Dio per questi fuochi. Grazie a Dio per queste difficoltà.

Se vi dovessi chiedere qual è il più grande miracolo che è successo nel Capitolo 3, probabilmente mi rispondereste, "Che il fuoco non riuscì ad ucciderli." Ma io vedo che il più grande miracolo fu questo, che quando tutti si inginocchiarono alla statua, questi tre uomini non lo fecero. Mi ricordo che molti anni fa vidi un immagine di questa statua alta 30 metri con migliaia di persone inginocchiate con le facce a terra che l'adoravano, ed in mezzo a loro tre persone che rimasero in piedi. E dissi, "Signore, rendimi così. Quando tutti attorno a me si compromettono, aiutami a stare saldo ed essere diverso, anche se devo morire per questo." Tenetevi sempre bene in testa questa immagine.

Capitolo 4:6, 7: Nabucodonosor ebbe un altro sogno che lo impaurì e richiamò i saggi per l'interpretazione. 32 anni prima, quando Nabucodonosor ebbe il suo primo sogno, i saggi non poterono aiutarlo. Ma l'unico che poté aiutarlo fu Daniele. Ma qui vediamo il re richiedere di nuovo l'aiuto dei saggi. Certamente, anche questa volta i saggi non poterono aiutarlo. Daniele gli spiegò anche questo sogno e gli disse che Dio lo avrebbe giudicato. "L'albero è un'illustrazione di te," Daniele disse, "e a causa del tuo orgoglio Dio sta per abbatterti." Ma Nabucodonosor non ascoltò Daniele. Daniele lo esortò di smettere di peccare, di fare ciò che è giusto, di rompere i legami con il suo passato malvagio e di essere misericordioso con i poveri, così che quel sogno di giudizio non sarebbe successo (4:27). Ma Nabucodonosor non volle ascoltare.

Un anno dopo (4:29) Nabucodonosor stava camminando sul tetto del suo palazzo in Babilonia e cominciò a meditare su quello che aveva costruito. Babilonia, costruita da lui, con la sua potenza e per la sua gloria (4:30). Dall'uomo, per mezzo dell'uomo e per l'uomo - questa è l'essenza di Babilonia. Quando una chiesa è costruita con la saggezza umana, la potenza umana e per la gloria umana allora diventa Babilonia, anche se tutte le dottrine sono corrette. Quando il lavoro Cristiano è fatto con l'intelligenza e le abilità umane, dal potere dei soldi, e per la gloria dell'uomo, allora nonostante qualsiasi dottrina in cui i capi credono, quello che costruiscono sarà solo Babilonia. Un genuino lavoro di Dio è sempre fatto in accordo con il piano di Dio che si può scoprire aspettando Dio in preghiera. Ed è fatto dalla potenza dello Spirito Santo - con l'aiuto sovrannaturale di Dio; ed è fatto al 100% per la gloria di Dio. Ricordatevelo sempre e vi salverà dal costruire con legno, fieno e paglia.

Dio avvertì Nabucodonosor tre volte (4:31). Ma Nabucodonosor non ascoltò e dunque venne punito. Il re impazzì e cominciò a mangiare l'erba come le mucche (4:32). Alla fine Nabucodonosor si pentì. Allora Dio lo guarì dalla sua follia. Poi Nabucodonosor fece una delle dichiarazioni più complete riguardo alla totale sovranità di Dio che si possano trovare nella Bibbia. Nabucodonosor disse, "Il Suo dominio è un dominio eterno ed il Suo regno dura di generazione in generazione. Tutti gli abitanti della terra sono un nulla davanti a Lui; Egli agisce come vuole con l'esercito del cielo e con gli abitanti della terra. Non c'è nessuno che possa fermare la Sua mano o dirgli: 'Che fai?' Tutte le Sue opere sono vere e le Sue vie giuste, ed Egli ha il potere di umiliare quelli che procedono con superbia" (4:34-37).

Questo è quello che mi fa credere che probabilmente Nabucodonosor oggi è in cielo. Perché se Nabucodonosor ha vissuto con questa fede espressa qui fino alla fine della sua vita, allora è entrato nel regno di Dio. Non è interessante che Salomone che ha scritto tre libri delle Scritture è all'inferno e Nabucodonosor potrebbe essere in cielo?!

Daniele continua nella Sua Fedeltà

Molti anni dopo, il figlio di Nabucodonosor, Baldassar diede una grande festa a Babilonia. All'improvviso vide una mano di qualcuno scrivere delle parole sul muro del palazzo (5:5). Ci sono solo due episodi nella Bibbia dove vediamo che Dio ha scritto qualcosa di Sua mano. Il primo è quando scrisse i dieci comandamenti sulle tavole di pietra. Il secondo è qui. Nessuno dei saggi poté interpretare quello che c'era scritto sul muro. E quando la regina madre udì che i saggi non erano in grado di dare l'interpretazione, ricordò al re di Daniele che aveva interpretato dei sogni ai giorni di Nabucodonosor. Daniele venne portato nella sala ed il re gli offrì dei vestiti di porpora, una collana d'oro e un posto d'onore nel regno. Daniele disse al re di tenersi i suoi doni o di darli a qualcun altro (5:17). L'attitudine di Daniele verso i doni e l'onore dagli stranieri era la stessa che ebbe Eliseo (che rifiutò i doni di Naaman) e Abraamo (che rifiutò i doni offerti dal re di Sodoma).

Un genuino uomo di Dio può essere identificato dalla sua attitudine verso i doni terreni e l'onore. Qual è la vostra attitudine ai doni - specialmente quando delle persone senza Dio (come Baldassar) vogliono darvi dei grandi doni perché avete fatto qualcosa per loro nel Nome di Gesù? Siate diversi dagli altri predicatori dei nostri giorni e dite, "No. Grazie. Ti darò la Parola di Dio e ti benedirò. Ma non voglio i tuoi doni." Molti servi del Signore si sono distrutti ricevendo dei doni da persone dalle quali non avrebbero dovuto ricevere nulla. È giusto ricevere un dono dal popolo di Dio - se questo dono è dato volontariamente, e se queste persone stanno economicamente meglio di te. Ma è totalmente sbagliato ricevere dei soldi per i tuoi bisogni personali da qualcuno che è più povero di te - anche se queste persone sono credenti.

Poi Daniele disse a Baldassar, "Benché tu lo sapessi, non hai umiliato il tuo cuore. Hai provocato Dio prendendo le coppe dal Suo tempio e ci hai bevuto tu e gli altri a palazzo." (5:22, 23). Daniele era un profeta senza paura ed avvertì il re del pericolo. Dopodiché lesse le parole, "Mené, mené, téchel, U-Parsin" e le interpretò (5:25).

Abbiamo già visto il primo episodio dove si parlò una lingua che non era stata imparata - quando l'asina di Balaam parlò. Mentre qui è il primo episodio di interpretazione di una lingua sconosciuta. In questo caso il messaggio fu, "Dio ha fatto il conto del tuo regno e gli ha posto fine. Tu sei stato pesato con la bilancia e sei stato trovato mancante. Il tuo regno è diviso e dato ai Medi e ai Persiani" (5:26-28).

Questa è anche la parola di Dio rivolta al sistema religioso Babilonese di oggi. "Dio ha contato i tuoi giorni e stanno arrivando alla fine. Dio ti ha pesato e non ha trovato in te nulla che abbia un peso eterno. Sei pieno di mondanità, e perciò il tuo regno è diviso." Quella stessa notte Babilonia fu conquistata dai Medo-Persiani (5:30).

Al Capitolo 6 arriviamo al tempo in cui il Re Dario stava governando l'impero Medo-Persiano. Anche Dario stabilì Daniele per essere uno dei suoi amministratori (6:2). Anche se Daniele fu il Primo Ministro del regno precedente, nonostante questo Dario lo fece Primo Ministro del suo regno. La testimonianza che Daniele si era guadagnato deve essere stata grande per godere della fiducia di diversi governatori in differenti regni. Daniele aveva più di 80 anni - ma era rimasto lo stesso uomo che non scendeva a compromessi che era sempre stato - e Dio lo onorò.

In questo regno però c'erano delle persone malvagie che essendo gelose di Daniele volevano distruggerlo. Andarono dal re e fecero passare una legge che era fatta primariamente contro Daniele. Questo è molto simile a quello che succede anche oggi. Le persone malvagie cercano di distruggere i servi di Dio cercando di far passare dal governo delle leggi che proibiscono al popolo di essere convertito a Cristo. La minaccia al tempo di Daniele fu, "Se preghi a qualsiasi altro Dio, sarai gettato ai leoni." Oggi la minaccia potrebbe essere, "Se convertite chiunque alla Cristianità, potreste essere messi in prigione"!

Che cosa fece Daniele quando udì che il re aveva fatto passare questa legge? Si inginocchiò e pregò. Daniele temeva Dio più di quanto temeva i re o i governi. E come avrebbero poi detto gli apostoli in futuro, l'attitudine di Daniele fu, "Bisogna obbedire a Dio piuttosto che agli uomini" (Atti 5:29). Perciò Daniele fece la cosa che l'editto del re aveva detto di non fare. Nessuna legge lo avrebbe fermato dal pregare il suo Dio. Daniele era solito pregare sempre con le finestre aperte verso Gerusalemme. Dopo questo editto avrebbe potuto considerare l'idea di pregare con le finestre chiuse. Ma Daniele non aveva vergogna di farsi vedere mentre pregava al solo vero Dio e perciò tenne le finestre aperte. Anche noi non dobbiamo vergognarci mai di farci conoscere apertamente come discepoli del Signore Gesù Cristo.

Daniele non pregò solo una volta al giorno, ma tre volte al giorno - come aveva sempre fatto. Gli ufficiali gelosi stavano proprio aspettando questo - perciò appena videro Daniele pregare, riportarono subito l'accaduto al re. Il re era a favore di Daniele e volle salvarlo. Ma gli ufficiali gli ricordarono che "la legge dei Medi e dei Persiani" non può essere revocata. Perciò il re dovette far gettare Daniele nella fossa dei leoni. Ma come sappiamo Dio protesse Daniele dai leoni.

Anche oggi ci sono persone attorno a noi che sono gelose della benedizione di Dio sopra le nostre vite e che vogliono farci del male in qualche modo. Ma il Signore starà dalla nostra parte. Ai tempi in cui visse Daniele al fuoco ed ai leoni non gli venne permesso di toccare i servi di Dio. Ma sotto il nuovo patto Dio dà ai Suoi figli l'onore di morire come martiri per la fede, perciò ai leoni viene permesso di mangiarli ed al fuoco viene permesso di bruciarli. In questi ultimi venti secoli milioni di Cristiani sono stati martiri per la loro fede. Ma c'è un leone che non può farci del male - Satana. E c'è un fuoco che non può toccarci - il fuoco dell'inferno. Nulla dello spirito dell'inferno - odio o amarezza ecc. - non possono mai entrare nei nostri cuori. Come Gesù, anche noi saremo in grado di dire, "Quando viene il principe di questo mondo, non sarà in grado di trovare niente in me" (Giovanni 14:30).

La vita di Daniele fu una testimonianza del vero Dio al popolo Medo-Persiano. Dio permette che delle difficoltà ci arrivino addosso, in modo da manifestare la nostra testimonianza agli altri. Quando resistiamo alla persecuzione e amiamo i nostri persecutori, gli altri vedranno Cristo in noi. Se venite portati in tribunale a motivo della vostra fede, determinate di dire la verità e di non odiare mai nessuno. E se un giorno dovremo deporre le nostre vite per il vangelo, deponiamole a testa alta e con uno spirito di lode al Signore nei nostri cuori, perché sappiamo che il nostro Dio è sul trono.

Le Profezie Riguardo al Futuro

I primi sei capitoli del libro di Daniele sono storici. Mentre gli ultimi sei sono profezie riguardo al futuro.

Ai Capitoli 7 e 8, viene data a Daniele una visione dei futuri regni del mondo. Ora Daniele aveva circa 87 anni, ma continuava ad avere visioni e sogni esattamente come li aveva quando era giovane, questo perché stava camminando fedelmente con Dio.

Al Capitolo 7, vediamo gli stessi cinque regni che vide Nabucodonosor nel suo sogno - Babilonia, Medo-Persia, Grecia, Roma e l'impero mondiale degli ultimi giorni - ma rispetto al re, Daniele li vide in una differente prospettiva. Nabucodonosor li vide come dei metalli preziosi, oro, argento, bronzo e ferro. Mentre Daniele li vide come bestie selvatiche, ed è così che Dio li vedeva! Le persone del mondo vedono i regni della terra come qualcosa di valore, come metalli preziosi. Di certo è un onore essere un Re, o un Presidente o un Primo Ministro di un paese. Ma Dio vede i regni della terra sotto tutt'altra prospettiva. Li vede tutti come delle bestie selvatiche perché tutto il mondo è sotto il governo di Satana.

Le profezie dettagliate che ci vengono date al Capitolo 7 e al Capitolo 11 si sono poi adempiute nei secoli successivi. Al Capitolo 7:4, leggiamo di una profezia che vedeva le ali di Nabucodonosor venire tagliate. La seconda bestia che sembrava un orso era l'impero Medo-Persiano (7:5). La terza bestia che sembrava un leopardo con quattro ali e quattro teste rappresentava la Grecia sotto il dominio di Alessandro Magno (7:6). Quando Alessandro Magno morì, il suo regno fu diviso in quattro parti. Alla fine Daniele vide una bestia con dieci corna e tra di esse vide spuntare un piccolo corno. Prima di tutto questo si riferisce all'impero Romano (che governò il mondo quando Gesù venne sulla terra). I corni si riferiscono ad un impero che si innalzerà negli ultimi giorni e sarà governato dall'Anticristo (il piccolo corno), questo succederà subito prima che Gesù ritorni sulla terra (7:7, 8). Alla fine del capitolo vediamo Dio seduto sul Suo Trono con milioni di angeli che lo adorano e che il dominio della terra viene dato ai Suoi santi.

Al Capitolo 8 ci viene dato qualche dettaglio in più riguardo a questi regni. La prima visione tratta dell'impero Greco (8:5-8). Il capro (l'impero Greco sotto Alessandro) divenne molto potente e conquistò le nazioni con "grande velocità" (8:8). A differenza di Babilonia e dell'impero Medo-Persiano, l'impero Greco diventò il governatore del mondo allora conosciuto. Ma all'apice della sua potenza, quando Alessandro Magno aveva solo 33 anni, morì improvvisamente (il corno fu improvvisamente spezzato). Quando Alessandro morì, i suoi quattro generali si divisero il regno (questi sono i quattro corni del capro). Alla fine del loro governo, un re feroce, un maestro stratega, venne al potere. Questo si riferisce al re che governò la Siria - un discendente di uno dei generali di Alessandro. Il suo nome fu Antioco Epifane. "Epifane" significa "Dio si è reso manifesto", perciò questo re è un'illustrazione dell'Anticristo che un giorno si "dichiarerà Dio" (2 Tessalonicesi 2:4).

Al Capitolo 9 vediamo Daniele che stava pregando per il suo popolo. Fu la preghiera di Daniele che fece cominciare il ritorno del popolo di Dio da Babilonia a Gerusalemme. Daniele era un uomo di 87 anni che continuava a studiare la parola di Dio, a digiunare e a pregare, esattamente come faceva quando era giovane (9:3). È meraviglioso vedere un uomo di Dio che all'età di 87 anni rimane ardente tanto quanto lo fu durante la sua adolescenza, studiando la parola di Dio tanto quanto la studiava quanto era giovane, digiunando e pregando tanto quanto digiunava e pregava quando era giovane, e rimanendo un servo delle persone tanto quanto lo era quando era giovane.

Daniele non criticò gli altri Giudei. Non disse, "Signore, tutti questi Giudei attorno a me sono caduti nel peccato." Ma disse, "Signore, NOI abbiamo peccato, NOI ci siamo ribellati, NOI ci siamo rifiutati di ascoltare i Tuoi messaggi. Signore, Tu sei giusto e le NOSTRE facce sono ricoperte di vergogna" (9:7). Qui vediamo come Daniele si identificò con i suoi compagni Giudei caduti nel peccato. Daniele non disse, "Loro", ma disse "Noi". Questo è il modo in cui anche noi abbiamo bisogno di pregare: "Signore, NOI Cristiani abbiamo disonorato il Tuo Nome in questo paese. Non siamo stati la testimonianza di Cristo che l'India ha bisogno di vedere. Abbiamo fallito. Signore, mandaci una rinascita. Signore, Tu sei giusto, e le nostre facce sono coperte di vergogna. Sii misericordioso e perdonaci. Abbiamo peccato contro di Te." Qui Daniele usa le parole, "Tuo" e "Tua" dieci volte.

Poi Dio diede a Daniele un'altra visione e gli disse che 490 anni erano stati determinati per compiere il Suo piano per Gerusalemme (9:24, 25). 7 volte 7 anni (49 anni) e 62 volte 7 anni (434 anni) - fa un totale di 483 anni - che sarebbero passati dall'ordine di ricostruire Gerusalemme fino a quando l'Unto (Cristo) sarebbe arrivato. Questa profezia fu esattamente adempiuta. Nel 445 a.C., ci fu l'ordine di ricostruire Gerusalemme. 483 anni dopo, nel 29 d.C. Gesù venne a Gerusalemme e fu crocifisso. Perciò se a quel tempo capivate la profezia di Daniele, avreste saputo l'anno esatto in cui Cristo sarebbe stato crocifisso. Fuori da questi 490 anni rimane un periodo di 7 anni. Questo periodo di 7 anni sarà la fine dei tempi. L'Anticristo governerà la terra in questo periodo, ed i Cristiani affronteranno ovunque una tremenda persecuzione e tribolazione, e saranno odiati da tutti. Dopo di questo Cristo ritornerà.

Al Capitolo 10, leggiamo che Daniele pregò per tre settimane. Durante questo periodo ci fu un gran problema nei luoghi celesti. Daniele digiunò parzialmente durante questo periodo. Si astenne dal mangiare carne prelibate e mangiò del cibo semplice. Alla fine di queste tre settimane, un angelo venne da Daniele e gli disse che era "molto amato" da Dio (10:11). L'angelo gli disse anche che aveva provato a venire da lui ma ne fu ostacolato per 21 giorni dagli spiriti maligni che governavano sopra la Persia. Dal momento in cui Daniele cominciò a pregare, la sua richiesta fu ascoltata. Ma ci vollero 21 giorni finché arrivo la risposta (10:12, 13). Dio non sempre risponde immediatamente alle nostre preghiere. Ma se persistiamo nel pregare, la risposta arriverà certamente.

Comunque tenete presente che questo incidente dello spirito maligno che resistette a Michele successe prima che Gesù morì sulla croce. Al tempo di Daniele, Satana ed i suoi demoni non erano ancora stati sconfitti. Oggi non abbiamo bisogno di 21 giorni per vincere un demone. A Gesù non ci vollero mai 21 giorni per scacciare un demone. Ora che ogni demone è stato sconfitto dal nostro Signore, noi operiamo da una posizione completamente diversa rispetto a quella di Daniele. Oggi, se resistiamo al diavolo, fuggirà da noi immediatamente (Giacomo 4:7). Le attività del diavolo possono essere contenute e sarà molto presto messo sotto i nostri piedi (Romani 16:20).

Al Capitolo 10:21, leggiamo, "Non c'è nessuno che mi sostenga contro di quelli…". Molti anni prima, il Signore disse a Ezechiele che quando cercò per un intercessore, non ne riuscì a trovarne nemmeno uno (Ezechiele 22:30). Ora Daniele era l'unico intercessore e questo ci insegna quanto Dio può compiere attraverso un solo uomo.

Al Capitolo 11:2, leggiamo una breve storia dell'impero Persiano. In 11:3 si riferisce ad Alessandro Magno di Grecia. Il suo regno non sarebbe passato alla sua discendenza ma sarebbe stato spartito dai suoi quattro generali (11:4). Il regno del sud qui menzionato è l'Egitto ed il re del nord è la Siria (11:5, 6). 22 guerre che sono successe tra queste due nazioni sono profetizzate in questi due capitoli. All'11:6fa riferimento a quando Berenice, la figlia del Re d'Egitto Tolomeo sposò il re Antioco II di Siria. Il Capitolo 11:10 fa riferimento ad Antioco III. All'11:16fa riferimento alla conquista della Palestina da parte della Siria. All' 11:18 leggiamo della Siria sconfitta e conquistata da Roma. L'11:19fa riferimento a quando venne ucciso Antioco. All'11:21fa riferimento ad Antioco IV che è anche conosciuto come Antioco Epifane (il tipo di Anticristo). L'11:31fa riferimento ad Antioco che sacrificò un maiale sull'altare del tempio in Gerusalemme.

Molte cose scritte in questo capitolo hanno un doppio adempimento. La prima volta fu adempiuto con Antioco Epifane attorno al 170 a.C. E sarà adempiuto di nuovo negli ultimi giorni quando verrà l'Anticristo.

All'11:32c'è un verso molto significativo che ci insegna che negli ultimi giorni ci saranno coloro che scendono a compromessi ma anche dei discepoli devoti al Signore. Quelli che scendono a compromessi "corromperanno con lusinghe quelli che tradiscono il patto". Ma il popolo di quelli che "conoscono il loro Dio mostrerà fermezza e agirà." In quei giorni, "quelli che hanno conoscenza istruiranno molti. Molti maestri verranno uccisi dal fuoco e dalla spada e soffriranno anche in altri modi. Alcuni cadranno vittime della persecuzione e saranno affinati, ripuliti e fatti puri" (11:32-35).

Il Capitolo 11:36 fa riferimento ancora all'Anticristo: "Il re agirà come vuole, si innalzerà, si esalterà sopra di ogni dio e pronuncerà parole mostruose contro il Dio degli dèi; e prospererà finché non sia finita l'ira." 11:38 fa riferimento all'adorazione del potere e dei soldi che sarà la cosa prevalente in tutto il mondo negli ultimi giorni. 11:39 fa riferimento all'aiuto che l'Anticristo riceverà dai demoni. Governerà in Gerusalemme ma la sua fine arriverà molto in fretta. (11:45).

Al Capitolo 12, come prima cosa leggiamo della grande tribolazione che ci sarà nei giorni dell'Anticristo (12:1). Poi delle due risurrezioni - una a vita eterna - e una per la vergogna e all'infamia (12:2). Quelli che sono saggi in questo mondo si assicurano che risplenderanno nel giorno finale come il sole a mezzogiorno. E coloro che in questo mondo convertiranno molti alla giustizia brilleranno come stelle per sempre (12:3). Il libro di Daniele sarà un libro sigillato, e non si potrà capire fino agli ultimi giorni (12:4, 9).

Due profezie significative riguardo agli ultimi giorni si trovano qui al 12:4: "Molti andranno avanti e indietro, e la conoscenza aumenterà." I viaggi aumenteranno considerabilmente negli ultimi giorni. Dai tempi di Adamo fino alla metà del XIX secolo la velocità di viaggio degli uomini era al massimo quella di un cavallo. Perciò non si poteva viaggiare molto velocemente. Ma nel XX secolo improvvisamente è cambiato tutto. Oggi ci sono milioni di viaggiatori che si muovono in tutto il mondo e l'uomo ha persino viaggiato sulla luna! Qui è profetizzato che anche la conoscenza aumenterà negli ultimi giorni. Anche questo ce lo abbiamo sotto i nostri occhi. Tutta la conoscenza scientifica che l'umanità aveva accumulato in un periodo di 5900 anni (da Adamo al 1939), si è moltiplicata di venti volte in 40 anni (dal 1939 al 1979). E da quell'anno in poi ha continuato a crescere a passo spedito che va oltre ogni calcolo. Un grafico dell'incremento della conoscenza dell'uomo avrebbe un gradiente piatto per il 99% della storia e poi in quest'ultimo periodo storico vedrebbe un improvviso innalzamento fino a centinaia di volte in più.

Daniele non poteva comprendere quello che stava profetizzando (12:9) ma gli venne detto di continuare fedelmente fino alla fine della sua vita e che sarebbe stato premiato con il posto preparato per lui (12:9, 13).

Volete brillare come una stella per sempre nell'eternità? Allora convertite le persone alla giustizia oggi. Spendete le vostre vite convertendo gli altri ad una vita santa e devota. E alla fine, risorgerete e riceverete la ricompensa che il Signore ha preparato per voi.

Capitolo 28
Osea

L'ADULTERIO SPIRITUALE E L'AMORE IMMUTABILE DI DIO

O

sea profetizzò al regno del nord d'Israele. L'oggetto della sua profezia fu l'adulterio spirituale e l'amore immutabile di Dio. La sua profezia mostra che l'attitudine di Dio verso il Suo popolo fu quella di un marito che continua ad amare una moglie infedele.

Nell'Antico Testamento Israele veniva chiamata la "Sposa di Geova". La relazione tra Dio ed Israele doveva essere come una relazione matrimoniale - esattamente come la nostra relazione con Cristo oggi. Se una moglie ama un altro uomo oltre a suo marito, o cerca di piacere agli altri uomini, è infedele e potrebbe essere giustamente chiamata "un'adultera". La stessa cosa vale con la relazione che abbiamo con il nostro Signore. Se siamo sposati con Cristo ed amiamo i soldi, siamo spiritualmente adulteri, perché il denaro è "un altro uomo". Se amiamo l'onore di questo mondo, anche questo sarebbe "un altro uomo" (il mondo) che cerca di guadagnarsi la nostra attenzione. Se amiamo dei piaceri peccaminosi, anche questi fanno parte del mondo. Questo è il motivo per cui Giacomo, parlando ai credenti, disse, "O gente adultera, non sapete che l'amicizia del mondo è inimicizia verso Dio?" (Giacomo 4:4).

L'Addestramento di Osea

Siccome Osea trattò di questo argomento molto importante, Dio gli insegnò la lezione di cui aveva bisogno in un modo molto doloroso. Quello che vediamo in Osea, probabilmente più di ogni altro profeta dell'Antico Testamento, è che Dio cercò di far sentire il Suo cuore al Suo servo. Questo principio è valido anche per un vero ministero profetico nel Nuovo Testamento. Dobbiamo avere gli stessi sentimenti che Dio ha nei confronti del Suo popolo. Dobbiamo guardare al popolo di Dio nella maniera in cui Dio guarda a loro. Altrimenti saremo solo dei predicatori che predicano qualcosa, che può essere vero, ma senza avere il sentimento che Dio ha nei confronti del Suo popolo. Prima che possiamo servire gli altri, Dio deve farci passare attraverso molte prove dolorose in modo da farci provare quello che prova Lui per le persone.

Per esempio, al tempo di Osea, Israele era come una moglie infedele. Perché Israele stava adorando gli idoli e dunque era infedele al Signore. Questo veniva paragonato all'adulterio. L'adulterio e idolatria erano strettamente collegate nell'Antico Testamento. Anche nel Nuovo Testamento l'adulterio spirituale è una forma di idolatria. Idolatria vuol dire adorare qualcosa di diverso dal vero Dio. Potrebbe essere il vostro lavoro, la vostra proprietà, i vostri soldi, la vostra bellezza. Potrebbe anche essere il vostro ministero. Tutto quello che prende il posto di Cristo come Numero Uno nella vostra vita è un idolo. Non appena qualcosa ha preso il posto di Dio nella vostra vita, siete diventati degli idolatri, dunque degli adulteri spirituali. A questo punto tutte le parole che sono dette riguardo agli adulteri ed agli idolatri si applicheranno a voi.

Il modo in cui Dio fece sentire il Suo cuore ad Osea fu facendolo sposare con una moglie infedele. Questo fu un modo doloroso per fare imparare la verità ad Osea. Quale uomo sarebbe disposto a sposare una donna che sa, fin da subito, che gli sarà infedele commettendo adulterio con altri uomini? Quello che questi profeti dovettero pagare per diventare dei profeti fu un prezzo pesante. Quando la moglie di Osea gli era infedele, ad Osea gli veniva detto di continuare ad amarla. Ad un certo punto la moglie di Osea si vendette come schiava ad un altro uomo. Allora Osea pagò il prezzo per riacquistarla. E continuò ad amarla. Ma anche dopo averla ricomprata, la moglie di Osea continuava a commettere adulterio. Per Osea deve essere stato molto difficile stare con lei. Mentre Osea passava attraverso questo problema, Dio gli disse, "Ora puoi comprendere come Io amo il mio popolo. Ora vai e predica a loro."

Come risultato di questo, anche se Osea parlò duramente al popolo di Dio, nel suo messaggio di santità c'era sempre una nota di compassione. Che cosa enfatizzò Osea nei suoi messaggi? La santità e l'amore immutabile di Dio . Questi due temi erano il fardello di tutti i profeti: la santità nel popolo di Dio e l'amore immutabile di Dio per il Suo popolo anche quando erano in una condizione di adulterio spirituale e persi nel peccato. Il desiderio di Dio è sempre quello di riportare il Suo popolo a Lui. Certo li disciplina; ma quando la disciplina è terminata, Dio vuole riportarli a Sé. Geremia disse, "Quando terminerà la disciplina, Dio vi riporterà a Gerusalemme." Osea disse la stessa cosa. Dio richiede la santità. Quando non la trova in te, ti disciplinerà. Ma il suo amore è così grande che ti parlerà dolcemente e ti riporterà nella comunione con Lui dicendo, "Come farei a lasciarti? Come potrei lasciarti andare? Come potrei abbandonarti? Il mio cuore si commuove tutto dentro di me. Bramo aiutarti!" ( Osea 11:8 - Living Bible Trad. Ita.).

Così è come dovrebbe funzionare anche nella chiesa un vero ministero profetico. Un vero profeta nella chiesa oggi avrà la stessa brama per la santità del popolo di Dio che avevano i profeti nell'Antico Testamento. E sarà mosso, esattamente come lo erano mossi i profeti antichi, dall'immutabile, paziente, compassionevole amore di Dio che perennemente desidera di riportare a Lui il Suo popolo caduto nel peccato e di guidarlo ad una santità genuina. Ci dovrebbe essere un ministero profetico in ogni chiesa, se deve essere mantenuta viva e funzionante per Dio.

Questo fu il tema base delle predicazioni di Osea. Perciò Dio permise che Osea soffrisse. Dio disse ad Osea, "Va', prenditi in moglie una prostituta. Alcuni dei suoi figli nasceranno attraverso altri uomini." (1:2). Che prezzo da pagare per essere un profeta! Quanti vorrebbero essere dei profeti? Dio potrebbe non richiederti di fare quello che fece Osea. Ma il principio rimane lo stesso, che Dio deve farti passare attraverso della profonda sofferenza, così che ti possa far sentire il Suo cuore. Leggete la sofferenza dalla quale passò l'apostolo Paolo - molti pericoli, molte percosse, imprigionamenti, l'essere battuto con le verghe, derubato, senza avere abbastanza vestiti per mantenersi al caldo, senza avere abbastanza cibo da mangiare (2 Corinzi 11:23-28). Lo scopo di tutte queste cose era di far vivere Paolo vicino al cuore di Dio, così che potè ascoltare il battito del cuore di Dio e provare quello che Dio provava. Quando passiamo attraverso dei problemi arriviamo molto vicini al cuore di Dio. Sentiamo il Suo battito e avremo la Sua attitudine quando parliamo al Suo popolo.

C'è molta differenza tra un predicatore del genere ed un uomo che ha soltanto acquisito molta conoscenza leggendo libri ed ascoltando sermoni. Volete servire Dio? Volete predicare nel modo in cui Dio vuole che predichiate? Allora chiedete a Dio di aiutarvi a sentire il battito del Suo cuore. Questo non verrà soltanto studiando la Bibbia. Avverrà passando attraverso dei problemi. Non verrà soltanto andando agli incontri o leggendo dei buoni libri Cristiani - anche se tutte queste cose sono buone. Tutti noi abbiamo una grande brama per la conoscenza e potremmo pensare, "Se avessi più conoscenza della Bibbia allora potrei servire il Signore." Potreste guardare ad alcuni servi di Dio e dire, "Voglio servire il Signore come fa lui." Sì, potete farlo. Ma solo se permettete a Dio di schiacciarvi facendovi passare attraverso profonde sofferenze delle quali gli altri potrebbero non venirne mai a conoscenza. Ogni vero servo di Dio è passato attraverso delle dure prove delle quali gli altri non sanno nulla, perché la maggior parte delle volte non dirà agli altri quello da cui è passato.

Osea ci insegna che l'unico modo per servire efficacemente è quello di passare attraverso della profonda sofferenza nella propria vita. Dio compie questo in maniere diverse a seconda della singola persona. Dio non ha un metodo standard per tutti i Suoi figli. Insegnò la lezione ad Osea attraverso una moglie difficile. Ma insegnò la stessa lezione a Geremia non facendolo sposare ed immergendolo in un pozzo profondo. E insegnò la lezione a Paolo non permettendogli di sposarsi e permettendo che fosse imprigionato più volte. Perciò la procedura non è la stessa per tutti. Ma il principio rimane lo stesso: dovete soffrire se volete avere un ministero da Dio. Paolo disse, "Sono passato attraverso molte prove - e con la forza che ho ricevuto da Dio in queste sofferenze posso consolare quelli che si trovano in qualsiasi afflizione" (2 Corinzi 1:4). Senza passare da queste esperienze, quello che passeremo agli altri sarà solo della conoscenza morta.

Osea sposò Gomer, ed alcuni dei suoi figli nacquero da altri. Il primo figlio di Gomer era di Osea. Mentre gli altri due probabilmente non erano suoi. I nomi di questi figli indicavano come Dio stava punendo il Suo popolo. Dio disse, "Così farà Israele; Correrà dietro ai suoi amanti, ma non li raggiungerà. Li cercherà, ma non li troverà. Allora dirà, 'Torno al mio primo marito, perché allora stavo meglio di adesso'" (2:7). La moglie di Osea si allontanò da lui esattamente come Israele si allontanò da Dio. Ma quando Israele fu in difficoltà, allora cercò Dio. Molte persone cercano Dio solo quando hanno dei problemi. Vedendo che i soldi non risolvono i loro problemi e che le persone li abbandonano, allora ritornano da Dio e cercano il Suo aiuto. E Dio li aiuta. Per questo motivo Dio disse ad Osea, "Riprenditi tua moglie anche se sei l'ultima persona alla quale si recherà."

Il Signore disse, "Lei non si è resa conto che Io le davo il grano, il vino nuovo e l'olio; io le davo l'argento e l'oro, che hanno usato per Baal" (2:8). Questo verso si può applicare anche a noi. Realizzate che tutto quello che avete viene da Dio? Realizzate che la vostra salute è un dono di Dio? I soldi che avete sono un dono di Dio. L'intelligenza che avete è un dono di Dio. Ma Israele usò il suo oro e argento per fare degli idoli a Baal. State usando quello che Dio vi ha dato per questo mondo ed i suoi piaceri?

Ricordate la parabola del figliol prodigo. Prese i soldi da suo padre, ma non li spese nell'attività del padre. Li spese tutti per sé. Questa è una caratteristica che si trova quando il popolo di Dio si è allontanano da Lui. Hanno ricevuto molti doni da Dio, e che cosa ci fanno con questi doni? Pensano, "Questo corpo è mio. Posso usarlo come voglio. Questa intelligenza è mia. Devo usarla al meglio delle mie capacità per il mio beneficio. Questi soldi sono miei. Li ho guadagnati da solo. Posso usarli come voglio." Questo è quello che vuol dire prendere dell'oro e dell'argento che Dio ci dà e farne un idolo per Baal. Dio disse, "Non realizzano che tutto quello che hanno gliel'ho dato Io."

Come sei tu? Se riconosci che tutto è di Dio, allora gli ridarai tutto indietro e dirai, "Signore, mi hai dato tutti questi doni e voglio usarli tutti per il tuo regno."

Ma nonostante l'infedeltà d'Israele il Signore disse, "Io la attrarrò e la condurrò nel deserto. La renderò sterile e non le farò portar frutto. E quando si accorgerà che è sterile e non riesce a dar frutto allora ritornerà a Me. Quel giorno le parlerò dolcemente" (2:14).

Nessun marito parlerebbe così teneramente ad una moglie totalmente infedele. Ma il Signore disse, "Io parlerò teneramente al suo cuore e continuerò a riempirla di doni. Le ridarò le sue vigne. Trasformerò la valle di Acor in una porta di speranza" (2:14, 15). Acor fu il posto in cui Acan venne messo a morte perché aveva peccato rubando quello che a Gerico apparteneva al Signore (Giosuè 7). Acor era un posto di giudizio per il peccato. E ora il Signore disse, "Renderò il posto del giudizio una porta di speranza per te. Anche se hai fallito, e il giudizio e la disciplina ti sono caduti addosso per questo motivo, nonostante questo, siccome hai confessato il tuo peccato, aprirò proprio qui una porta di speranza per te, così che qualcosa di meraviglioso germoglierà nei giorni a venire nella tua vita."

Questo è un messaggio meraviglioso per coloro che sono ritornati al peccato e si sono allontanati da Dio, e per coloro che hanno sprecato molti anni delle loro vite. Molti sono scoraggiati perché hanno sprecato tanti anni delle loro vite ed hanno fatto molte cose sbagliate. Oggi sperano di aver conosciuto queste verità fin da quando erano giovani. Nelle vostre vite siete stati castigati. Nelle vostre vite avete sofferto. Ora il Signore vi dice, "Non scoraggiatevi. Farò della valle d'Acor una porta di speranza per voi."

Poi il Signore continuò dicendo "Quel giorno avverrà che Mi chiamerai, 'Marito Mio' e non 'Padrone Mio'" (Osea 2:16). Nell'antico patto non potevano avere una relazione come marito e moglie con il Signore; al contrario nostro perché oggi questa relazione è a nostra disposizione. Questa relazione è quella che lo Spirito Santo porta nelle nostre vite. Esattamente come il servo di Abraamo portò Rebecca ad Isacco, lo Spirito Santo ci porta a Gesù così che possiamo essere sposati con Lui. Nell'Antico Testamento lo conoscevano come Padrone. Ora dice, "Non mi chiamerai più, 'Padrone'. Ma mi chiamerai, 'Marito.'"

Che tipo di relazione avete con il Signore? Lo sapete che oggi primariamente non vuole essere il vostro Padrone, ma vostro Marito? Per molte persone il servizio per il Signore è noioso e pesante perché sono come servi che servono il loro padrone. È come lavorare con un capo difficile soltanto perché si guadagna un buono stipendio. Ma una moglie non serve suo marito per ricevere uno stipendio. Un capo non condividerà il suo patrimonio con i suoi impiegati, cosa che invece un marito fa. Un marito si prende anche cura di sua moglie. La moglie non serve suo marito per ricevere tutto questo. Ma lo serve perché lo ama. Il Signore dice, "Anche se sarai infedele, Io ti sarò fedele e ti farò Mia" (2:20). Notate il tremendo amore di Dio che qui cerca senza sosta di raggiungere qualcuno che si è allontanato da Lui. Questo è come il Signore si preoccupa per ognuno di noi.

Poi la moglie di Osea si vendette come schiava. Ma Osea "se la ricomprò per quindici sicli di argento, un comer d'orzo e una misura di vino" (3:2) e le disse, "Ora devi vivere nella mia casa per molti giorni e smettere di prostituirti."

Questa è un'illustrazione dell'amore di Dio.

Visto che Israele sarebbe andata presto in esilio, Osea disse a sua moglie che in quel periodo non avrebbe dovuto fare sesso con gli altri uomini e nemmeno con lui (3:3). Questo serviva ad illustrare che anche se Dio non aveva abbandonato Israele, avrebbe comunque tenuto Israele lontano da Lui per un periodo di tempo. Dio stava per punirli lasciandoli per un po' di tempo senza nessun sacerdote nel tempio. Ma alla fine Dio avrebbe riportato a Sé il Suo popolo. Questo è sempre il desiderio di Dio.

Come risultato delle sue sofferenze, Osea cominciò a predicare (dal Capitolo 4 in avanti). Osea utilizzò delle parole molto forti nei suoi messaggi; ma il retroscena di tutte queste parole forti erano le sue sofferenze dalle quali era passato. Le nostre sofferenze non ci rendono più delicati. No. Avremo compassione per il popolo di Dio, ma gli diremo francamente come stanno le cose.

L'Adulterio Spirituale d'Israele

Prima di tutto Osea disse, "Questa è la contestazione che il Signore ha contro il Suo popolo" (4:1). E poi come tutti gli altri profeti, cominciò con i capi. Molti anni fa venni chiamato per essere l'invitato speciale per predicare ad una riunione di una grande denominazione in India. C'erano circa 12,000 persone. Quando mi alzai per predicare dissi, "Il peso che il Signore mi ha dato non è di parlare a tutti voi migliaia di persone che state sedute davanti a me ma a tutti i pastori che stanno seduti dietro di me sulla piattaforma o nella platea." E parlai di essere giusti nel modo in cui si usano i soldi. Mi invitarono per tre giorni di conferenza, ma dopo due, mi dissero, "Non vogliamo che parli più." Perciò il terzo giorno mi sedetti tranquillamente. Dio comincia sempre con i capi. Se i capi non ascoltano quello che Dio ha da dirgli, allora da lì in poi se la passeranno male.

I profeti hanno sempre parlato principalmente ai capi. Se i capi deviano anche il popolo si devia. Se i figli si deviano, è perché i genitori non li hanno cresciuti propriamente. Se i vostri figli si comportano male a scuola, non date la colpa a loro. Perché siete voi che non gli avete insegnato a comportarsi propriamente a casa. Una volta una mamma mi portò un giovane ragazzo e mi disse, "Fratello Zac, per piacere prega per mio figlio. Non studia come dovrebbe ecc." Pregai per la madre perché mi sembrava lei ad avere il problema. Non pregai per il figlio. Io non faccio quello che le persone mi dicono di fare. Ma dissi privatamente alla madre, "Non aiuterai tuo figlio se lo umilierai pubblicamente dicendo queste cose."

Anche oggi il popolo di Dio soffre a causa dei loro capi che sono senza Dio e non conoscono Dio. Per questo motivo Osea parlò prima ai sacerdoti (4:4). Se sei un capo, non puntare il tuo dito alla congregazione dicendo, "Che ci posso fare? Le persone della mia chiesa sono scadenti." Il Signore vi dice, "La mia contestazione è con voi capi. Perciò cadrete di giorno e così faranno anche i falsi profeti". (4:5).

"Il Mio popolo perisce perché non Mi conosce" (4:6). Perché il popolo di Dio è distrutto? Non perché non conoscono la Bibbia. Ma perché non conoscono Dio. Il Signore dice, "La colpa è vostra, sacerdoti, perché voi non Mi conoscete. Perciò mi rifiuto di riconoscervi come sacerdoti. Sto rimuovendo l'unzione dalle vostre vite. Avete dimenticato le leggi del vostro Dio e perciò io mi dimenticherò di benedire i vostri figli" (4:6).

"Più predicatori ci sono più peccano contro di Me" (4:7). Che condizione! "Hanno scambiato la gloria di Dio per la disgrazia degli idoli." Notate quanto è rilevante questa parola oggi! Oggi, molti predicatori hanno perso l'unzione di Dio perché hanno adorato l'idolo dei soldi. Una volta erano poveri ma avevano l'unzione di Dio. Oggi sono ricchi ma hanno perso l'unzione. Hanno scambiato la gloria di Dio per gli idoli.

I sacerdoti erano solo interessati a nutrirsi a spese del popolo. La legge di Dio permetteva ai sacerdoti di mangiare parte delle offerte per il peccato e per la colpa che il popolo portava al tempio (Levitico 6:25, 26; 7:5-7). Perciò i sacerdoti erano molto felici quando il popolo peccava, perché più il popolo peccava più carne avevano nei loro piatti!! "I sacerdoti si nutrivano quando il popolo peccava e gli portava le loro offerte per il peccato. Perciò questi sacerdoti sono contenti quando il popolo peccava!" ( 4:8 - NLT Trad. Ita.) [*]

Osea continuò dicendo che anche il popolo era uguale ai sacerdoti e perciò entrambi stavano per essere puniti (4:9). Siccome i genitori amano i soldi (e i genitori sono i sacerdoti della famiglia) i loro figli e figlie finiscono nell'adulterio spirituale - questo succede anche oggi (4:13). Perciò Dio disse, "Perché dovrei punirli? Perché voi uomini state facendo la stessa cosa. O popolo stolto! Se ti rifiuti di comprendere, sarai distrutto." (4:14). "La loro adorazione è solo una pretesa" (4:15).

"Ascoltate questo, voi sacerdoti e capi d'Israele! Ascoltate, voi della casa reale! Le parole di giudizio sono per voi: Siete condannati! Perché adorando gli idoli avete fatto cadere il popolo in un laccio… Ma ricordatevi - vi renderò per tutto quello che avete fatto. Una cosa è certa, quando il giorno della vostra punizione arriverà, diventerete un mucchio di macerie. I capi di Giuda sono diventati come dei ladri. Perciò spanderò la mia ira su di loro come una cascata." (5:1, 2, 9, 10). Ancora Dio parla del giudizio prima ai capi, perché i primi responsabili dei fallimenti d'Israele. Anche oggi, i Cristiani falliscono perché prima hanno fallito i loro capi.

Poi il Signore disse che avrebbe aspettato fino a quando Israele non aveva qualche problema. Allora sarebbero ritornati a Lui (5:15). Quando Israele ascoltò il messaggio di Osea, disse che voleva ritornare al Signore - esattamente come fanno molti oggi quando ascoltano un potente messaggio di giudizio. Dissero, "Venite, ritorniamo al Signore! Ci ha fatti a pezzi; ora ci guarirà. Ci ha feriti; ora guarirà le nostre ferite. È solo per poco tempo, ci ristorerà e potremo vivere alla Sua presenza. O, se potessimo conoscere il Signore! Cerchiamolo! Allora di sicuro ci risponderà come è sicuro l'arrivo dell'alba e della pioggia di inizio primavera." (6:1-3). Molti predicatori si sarebbero esaltati ad ascoltare queste parole e avrebbero immaginato che fosse un genuino ravvedimento e che avrebbe condotto ad una rinascita. Probabilmente avrebbero mandato velocemente un resoconto a quelli che li sponsorizzano dicendo, "Qui c'è una rinascita. A migliaia hanno alzato le loro mani dicendo che vogliono ritornare al Signore e hanno firmato un foglio che lo certifica", ecc. Ma la risposta del Signore fu diversa. Non si fece ingannare. Perché il Signore sapeva che questo era solo un ritorno verso di Lui superficiale ed emotivo e sarebbe svanito in fretta come la rugiada del mattino (6:4). La rugiada la vedete al mattino nei campi; ma un'ora dopo non c'è più.

Al Capitolo 6:5, Dio descrive il vero ministero profetico: "Io vi ho mandato i miei profeti per farvi a pezzi. Vi ho ucciso con le parole della mia bocca, minacciandovi di morte." Non è un ministero facile quello di tagliare a pezzi le persone. Ma ricordatevi che Osea prima venne tagliato in pezzi da Dio attraverso il suo matrimonio. E Osea parlò reduce da questa scuola di sofferenza.

Se Osea non avesse avuto tutta questa sofferenza nella sua vita privata, avrebbe detto queste parole in modo duro. Non provate ad imitare le parole di Osea se Dio non vi ha portato attraverso la profonda valle della sofferenza. Comportarsi come un profeta sul pulpito è molto eccitante. E facendo così potete riceverne dell'onore. Ma se provate ad imitare un profeta senza che Dio vi abbia guidato nelle sofferenze dalle quali un vero profeta deve passare, sarete un falso profeta. Prima di tutto, chiedete a Dio di farvi passare profonde esperienze dove Lo conoscerete - esperienze problematiche, sofferenze e dolori. Poi Dio vi renderà la Sua bocca per molte persone. Camminate con Dio in segreto. Umiliatevi a qualsiasi cosa che Dio manda nelle vostre vite.

E poi Dio disse, "Non voglio i vostri sacrifici. Voglio che siate misericordiosi." Questo è il verso che Gesù citò in Matteo 12:7 . E siccome non erano misericordiosi con gli altri, Dio li minacciò con il giudizio (6:11).

Dio voleva guarire Israele, ma i suoi peccati erano troppo grandi. Samaria, la capitale d'Israele, era piena di bugiardi, ladri e banditi (7:1). I capi d'Israele dicevano bugie e rubavano. Anche oggi molti predicatori Cristiani sono colpevoli della stessa cosa. Dicono bugie nelle recensioni che inviano in Occidente per farsi finanziare. E poi quando ricevono i soldi, li rubano usandoli per sé stessi. Se vengono inviati dei soldi in India per il lavoro di Dio, e un capo Cristiano li usa per vivere sfarzosamente e per comprare delle proprietà per la sua famiglia, che cos'è? Un ladro.

Poi Dio disse, "Il mio popolo si mescola con degli stranieri senza Dio" (verso 8). Percorrono le vie malvagie nelle quali le persone malvagie camminano. Molti credenti si mescolano con le persone del mondo, adottando così un livello di vita mondano, dei metodi mondani e dei principi finanziari mondani nel lavoro Cristiano. Nelle loro predicazioni adottano i metodi utilizzati dagli psicologi. Molte predicazioni che vengono oggi dai pulpiti Cristiani sono pura psicologia. Di certo non è la parola di Dio. Sono lusinghe fatte per mettere le persone a loro agio. Poi il Signore andò avanti dicendo, "Sono tutti diventati come una focaccia non cotta, cotti solo da una parte, e non dall'altra" (verso 8).

Una volta che il nemico è arrivato, è troppo tardi per pentirsi di tutto questo (8:1-4). Israele era diventata "un vaso che non viene apprezzato, perché avevano disprezzato la Parola di Dio e le Sue leggi" (8:8, 12).

Il Giudizio di Dio

"O Israele, non ti rallegrare come fanno gli altri popoli" (9:1). La Bibbia è piena di esortazioni di rallegrarsi nel Signore. Ma qui c'è un verso che dice a Israele di non rallegrarsi come fanno gli altri popoli - perché sono stati infedeli a Dio. Qui Israele viene chiamata prostituta, perché stavano offrendo sacrifici agli idoli. Quando una persona sta adorando i soldi, l'onore degli uomini, i piaceri peccaminosi e una vita confortevole, e viene alla domenica mattina agli incontri in chiesa e grida le lodi a Dio, sapete che cosa Dio dice dal cielo? "Non ti rallegrare. Perché sei una prostituta che adora gli idoli". Dio dice alcune cose che ci spaventano. Questo è il motivo per cui i profeti che dicono quello che Dio sta dicendo sono gli uomini più incompresi - sia nell'Antico sia nel Nuovo Testamento.

Poi Dio criticò Israele perché produceva frutto per sé (10:1). Israele aveva un cuore diviso che cercava di amare Dio e allo stesso tempo i propri interessi, per questo diceva "parole vuote e faceva inutili promesse" a Dio (10:4). Molti dei comportamenti d'Israele che leggiamo nell'Antico Testamento, oggi vengono ripetuti dai Cristiani. La parola di Dio che era rivolta ad Israele è la stessa che viene rivolta a noi oggi, "Seminate per raccogliere giustizia. Raccoglietela con gentilezza; Arate il vostro terreno incolto perché è il momento di cercare il SIGNORE fino a quando verrà come una pioggia di giustizia." Dio ci sta invitando ad arare via il duro terreno dei nostri cuori e a piantare dei semi di giustizia. Cercando il Signore, ci bagnerà con una pioggia di giustizia.

L'Amore di Dio per Israele

Gli ultimi quattro capitoli di Osea trattano l'amore di Dio per Israele, il ristabilimento della nazione e il finale trionfo dell'amore sul giudizio.

"Quando Israele era fanciullo, Io lo amai e chiamai mio figlio fuori d'Egitto" (11:1). Questo verso anche se si riferisce alla redenzione di Israele dall'Egitto è citato in Matteo 2:15 riferendosi a Gesù che ritornò in Israele dall'Egitto. Questo ci mostra come la Scrittura (dato che è la parola ispirata da Dio) può avere più di un significato!

Dio conosce tutte le falsità e le infedeltà in mezzo al Suo popolo (11:12). Nonostante questo il Suo tenero cuore brama di salvarli, dicendo, "O, come farei a lasciarti, figlio Mio? Come farei a darti in mano ad altri? Il mio cuore si commuove dentro di me; Quanto desidero aiutarti! No, non ti punirò tanto quanto la mia feroce rabbia mi dice di fare. Questa è l'ultima volta che ti distruggerò. Perché io sono Dio e non un uomo; Io sono il Santo che vive in mezzo a voi, e non sono venuto per distruggere" (11:8, 9). Questo Dio compassionevole è nostro Padre.

"Queste persone sono dei furbi mercanti che vendono usando bilance false. Amano ingannare. Ingannano gli altri e poi si vantano, dicendo, 'Sono ricco. L'ho guadagnato tutto con le mie forze. Nessuno sa che questi soldi li ho ottenuti frodando gli altri'" (12:7, 8). Al giorno d'oggi ci sono molti soldi che gli uomini d'affari Cristiani hanno guadagnato in modo ingiusto ed astutamente li hanno nascosti agli occhi di tutti. Il successo finanziario ha dato a queste persone l'approvazione agli occhi dei credenti immaturi e molti di loro sono anziani in delle buone assemblee. Al di fuori appaiono giusti e ricevono l'onore delle loro chiese. Dicono, "Nessuno sa che ho ricevuto tutto con l'inganno perché la mia testimonianza esteriore è senza macchia." Queste persone sono degli astuti mercanti che hanno ingannato il popolo. Ma anche se sono riusciti ad ingannare le persone non possono ingannare Dio o i Suoi profeti. Un giorno Dio li esporrà tutti, uno per uno. Anche i veri profeti possono vedere quello che c'è dietro queste persone. Questo è il motivo per cui questi ricchi uomini d'affari non si avvicineranno troppo ad un vero profeta. Lasciate che vi incoraggi ad essere nella vostra generazione una voce per Dio contro questa corruzione.

"Quando Israele parlava, le nazioni erano piene di timore, perché era un principe potente; ma ha adorato Baal e così ha sigillato la sua condanna. Ed ora il popolo disobbedisce sempre di più." (13:1, 2). Questa è la storia di molti che hanno cominciato come voci profetiche per Dio. Ma con il passare del tempo, si sono compromessi con i soldi, con le cose di questo mondo e così hanno sigillato la loro condanna. Ora quando parlano, le persone non vengono più scosse.

"O Morte, dov'è il tuo dardo? O Soggiorno dei Morti, dov'è la tua vittoria?" (13:14). Questo è un bellissimo verso che riguarda la risurrezione ed è citato in 1 Corinzi 15:55.

In ultimo Osea invitò Israele a ritornare al Signore e gli disse pure cosa dire: "O Israele, torna al SIGNORE al tuo Dio, poiché tu sei caduto per la tua iniquità. Preparatevi delle parole e tornate al SIGNORE. Ditegli, 'Rimuovi tutta la nostra iniquità e ricevici graziosamente, così che noi ti possiamo presentare il frutto delle nostre labbra'" (14:1, 2). Il frutto delle nostre labbra è "il sacrificio della lode" come leggiamo in Ebrei 13:15. In ultimo Dio ci vuole portare nel posto di lode perenne - il posto dove diventiamo i Suoi adoratori, e dove la nostra relazione con Lui è più importante di tutto il resto.

Alla fine il Signore ci promette, "Io guarirò la loro idolatria … Io li amerò di cuore poiché la mia ira si è distolta da loro per sempre!" (14:4). L'amore per i soldi è un'idolatria che è così profondamente radicata dentro tutti noi che solo il Signore può liberarcene. L'amore per i soldi è come una grande cipolla. Ne pelate via uno strato e subito sotto ce n'è un altro, e molti altri sotto. Solo Dio ci può mostrare questi strati uno dopo l'altro e liberarcene poco a poco. Una volta dissi ad un fratello che viveva secondo la carne, "Penso che il tuo problema sia l'amore per i soldi." Ma mi rispose dicendo, "O no, Fratello Zac. Sono già stato liberato dall'amore per i soldi." Allora gli risposi, "Bene, mi sa che sei meglio di me, perché io ancora ci sto combattendo." Questo fratello non vide il suo bisogno e più avanti cadde a causa del suo amore per i soldi. Colui che pensa di farcela è il primo a cadere. Pensate di essere totalmente liberi (come lo era Gesù) dall'amore per i soldi? Che Dio abbia misericordia di voi se pensate così. Chiedete a Dio di darvi luce su voi stessi.

Poi Dio disse, "Vi rinfrescherò come una rugiada dal cielo. Ritornerete e riposerete alla Mia ombra. Sarete un giardino annaffiato e fiorito" (14:4-8). Qui Dio ci promette che spanderà il Suo Spirito e renderà le nostre vite come un giardino sempre innaffiato.

"Chi è intelligente, riconosca queste cose: Le vie del Signore sono vere e giuste, ed i giusti cammineranno per esse. Ma i peccatori cadranno provando a percorrerle" (14:4-9).

Ci sono solo due categorie di persone: Gli uomini giusti che camminano nelle vie del Signore - ed i peccatori che non ci camminano. Chi è saggio lo riconoscerà.



[*] Questo verso non è chiaro in molte traduzioni. Questo è il motivo per cui se conoscete l'inglese è bene leggere i libri profetici dell'Antico Testamento nella The Living Bible e nella The New Living Translation . Queste versioni non sono delle traduzioni ma delle parafrasi perciò non possono essere usate per stabilire le dottrine, ma danno luce su molti versi dei quali altrimenti non vedremmo il loro vero significato.

Capitolo 29
Gioele

IL GIORNO DEL SIGNORE

G

ioele era un profeta che profetizzò al regno di Giuda, che era il regno del sud. La sua profezia è corta e tratta del giorno del Signore. Il Signore mandò Gioele in Giuda quando uno sciame di locuste aveva causato dei seri danni ai campi.

Alcune volte nelle calamità naturali dobbiamo vedere la mano di Dio - e in quei momenti abbiamo bisogno di un profeta che ci dice perché Dio ha permesso che quella calamità succeda.

In 2 Samuele 21:1, leggiamo che al tempo di Davide ci fu una carestia che durò tre anni di fila. Siccome questa carestia non era normale, Davide chiese al Signore il motivo. Il Signore gli mostrò che c'era un peccato che da molto tempo non era stato messo a posto. Quando quel peccato fu messo a posto, la carestia cessò immediatamente.

Alcune volte le malattie sono causate dal peccato, come nel caso dell'uomo che era paralitico da 38 anni (Giovanni 5:14). 1 Corinzi 11:30 ci dice che alcuni dei credenti in Corinto erano malati e alcuni erano morti perché stavano vivendo nel peccato e allo stesso tempo partecipando alla cena del Signore. Giacomo 5:16 dice, "Confessate i vostri peccati e pregate l'uno per l'altro che siate guariti."

Perciò ogni volta che c'è una calamità o una malattia, è bene chiederci cosa il Signore ci stia dicendo attraverso questo episodio. Anche se abbiamo un incidente, è bene sentire quello che il Signore ha da dirci a riguardo. Piuttosto che spiegarci tutte queste cose come fenomeni naturali o accidentali, perché non fermarci e chiedere, "Signore, c'è qualcosa che vuoi dirmi attraverso questo?" Questa preghiera potrebbe proteggervi da pericoli più seri che vi stanno di fronte.

Mi ricordo che guidando il mio scooter caddi un paio di volte. Nei 45 anni che ho guidato per la grazia di Dio non mi sono mai fatto male seriamente e nemmeno ho mai ferito qualcun altro. Ne sono uscito solo con qualche graffio. Tutte queste volte mi fermai e chiesi al Signore che cosa stava cercando di dirmi. Molto spesso la risposta è, "Guidi troppo veloce. Guida più piano." Sono stato grato per questi avvertimenti, perché mi hanno salvato da incidenti più gravi che sarebbero potuti accadere se non avessi rallentato.

Il Giudizio Presente

Perciò quando la piaga delle locuste arrivò in Giuda, il Signore mandò Gioele per informarli del significato. Notate che ancora una volta Gioele parlò principalmente ai capi: "Ascoltate, o vecchi, porgete orecchio, voi tutti abitanti del paese. È mai avvenuta una cosa simile ai giorni vostri o ai giorni dei vostri padri?" (1:2). In tutte le loro vite non avevano mai vissuto qualcosa del genere. Era Dio che stava cercando di dirgli qualcosa.

Quando ascoltate - e scoprite che Dio vi sta punendo per i vostri peccati - potete pentirvi e mettere a posto la faccenda. E poi lo potrete dire ai vostri figli molti anni dopo (1:3), così che imparino e siano salvati dal commettere gli stessi errori che avete fatto voi. Ed in questo modo le vie di Dio possono essere conosciute da una generazione all'altra - così che tutti imparino a temere Dio.

Ma se le persone sono ubriache dalla troppa confidenza in sé stessi, diranno, "Non abbiamo sbagliato." Dunque Gioele chiedeva agli ubriachi di svegliarsi e piangere (1:5). Notate qui perché non c'è frutto nel vostro ministero. Chiedetevi perché i grappoli d'uva sono stati tutti rovinati ed il vino novello non è stato prodotto (1:7). È forse la volontà di Dio che rimaniamo infruttuosi? No. Gesù insegnò molto chiaramente che noi "dovremmo portare frutto che rimane" (Giovanni 15:16). Dio vuole che portiamo frutto - nel nostro carattere, producendo i frutti dello Spirito, e frutti anche nel nostro ministero, qualsiasi sia la nostra chiamata particolare.

Ma qui Gioele disse, "Le locuste hanno distrutto il vostro frutto e a voi non sembra preoccuparvi" ( 1:4 - Sgg.).

La gioia è scomparsa dalle vite dei figli del popolo di Dio (1:12). Quando perdete la vostra gioia, potete essere sicuri che state andando nella direzione sbagliata. Un vero discepolo di Gesù è sempre pieno di gioia. Potrebbe passare per molte prove e dolori; ma queste cose non possono togliergli la sua gioia. Il mormorare ed il lamentarsi segnalano il fatto che vi state allontanando dal Signore.

Quando mormorarono i figli d'Israele? Quando erano nel deserto. E Dio li distrusse a causa dei loro mormorii. 1 Corinzi 10:10, 11 ci dice che ora siamo stati avvertiti di non mormorare come loro. Se vi lamentate perché il cibo non è cotto bene, siete ancora nel deserto. Per favore questo ricordatevelo. Quando la gioia inaridisce allora siete lontani dal Signore. Che cosa dovreste fare allora? Andate da Dio, digiunate, pregate e piangete - specialmente i capi ed i predicatori (1:12-14). Radunate le persone assieme, ditegli di digiunare e pregare perché non c'è frutto nella chiesa - nessuna crescita nel carattere e nessun frutto nel ministero.

Il Ravvedimento Precede lo Spargimento dello Spirito

Suonate la tromba in Sion (la chiesa) e suonate l'allarme, perché questa è una cosa seria che deve essere sistemata prima che il giorno del Signore arrivi (2:1). Il giorno del Signore sarà un giorno di tenebre e disperazione per tutti coloro che non hanno confessato i loro peccati e messo le cose a posto con Dio oggi. Il giorno della disciplina era solo un avvertimento per essere pronti al grande giudizio che stava per arrivare. Non dobbiamo avere paura di tornare a Dio, perché è gentile e misericordioso (2:13). È pieno di bontà e non vuole punirci ma vuole benedirci. Perciò cerchiamolo tutti (2:14, 15).

Qui siamo incoraggiati a chiamare tutto il popolo di Dio a digiunare e pregare come chiesa - gli anziani, i figli, i mariti e le mogli, chiunque. E che tutti preghino dicendo, "Signore, risparmia il Tuo popolo. Non farci diventare un oggetto di scherno delle nazioni" (2:16, 17).

Sapete che i Cristiani sono oggetto di scherno tra le nazioni di molti paesi nel mondo? Recentemente c'è stato un incontro in una città in India dove un predicatore Cristiano dichiarò di essere in grado di guarire i malati. Pubblicizzarono l'incontro dicendo, "I ciechi vedono, i paralitici camminano e i sordi sentono…" ecc. Alcuni anti-Cristiani portarono un dottore ed alcune persone malate (con dei problemi minori rispetto alla cecità) a questo incontro, e chiesero al predicatore di guarirli. Certamente il predicatore non poté guarire nessuno di loro. Allora rimproverarono questo predicatore Cristiano ed il suo gruppo, dicendogli di non ingannare le persone con delle dichiarazioni false, visto che non avevano il potere di guarire nessuno. Concordo al 100% con quello che queste persone hanno detto. Non dobbiamo ingannare le persone facendo delle dichiarazioni false. Questo è il motivo per cui il Nome di Gesù è deriso oggi.

Non dichiariamo di avere dei doni che non abbiamo. Se avete il dono di guarire, andate ed esercitatelo - e le persone saranno genuinamente guarite come lo erano con Gesù. Ma non andate in giro dichiarando di avere un dono quando non lo avete. Gesù non andava in giro pubblicizzando il Suo dono di poter guarire. Gesù non aveva bisogno di pubblicizzarsi perché veramente guariva i malati e presto tutti lo sapevano, senza nessuna pubblicità.

"Poi il SIGNORE sarà zelante per la Sua terra e avrà pietà del Suo popolo" (2:18). Quando ci pentiamo sinceramente e confessiamo i nostri peccati, il Signore ci risponderà perché l'onore del Suo nome è stato infangato. E come ci risponderà? Spanderà il Suo Spirito su di noi. "Spanderò il Mio Spirito su ogni persona, i vostri figli e le vostre figlie profetizzeranno e i vostri vecchi faranno dei sogni" (2:28). Questo verso si adempì quando Pietro lo citò al giorno di Pentecoste. Per dieci giorni 120 di loro digiunarono e pregarono nella stanza di sopra, pentendosi, cercando Dio e dicendo, 'Signore, non fare che il Tuo popolo sia oggetto di scherno qui in Gerusalemme'. Così lo Spirito fu diffuso su di loro, passarono all'azione ed il Nome del Signore fu glorificato dove prima era disonorato. Perciò lasciate che vi incoraggi a suonare la tromba e dichiarare un digiuno e portate le persone a cercare Dio - le persone che sono preoccupate che il nome di Gesù è stato disonorato nel nostro paese oggi. Gioele ha veramente delle parole profetiche per noi oggi! Cercate Dio ora. Molto presto il giorno del Signore arriverà.

Quando alla fine arriverà il giorno del Signore, ci saranno molti segni e meraviglie in cielo ed in terra, sangue, fuoco e colonne di fumo. Prima di quel giorno, chiunque chiama nel nome del Signore Gesù sarà salvato (2:30-32).

Il Giorno della Venuta del Signore

Il Capitolo 3 descrive il giorno del giudizio ed il regno millenario di Cristo. Prima che arrivi quel giorno, c'è qualcosa sulla quale dovremmo riflettere. Milioni stanno aspettando nella valle della decisione (3:14). Milioni di persone stanno aspettando nella valle della decisione, non sapendo che direzione prendere. Questo è il tempo in cui viviamo. Il giorno del Signore arriverà presto in questa valle della decisione, quando la sua voce ruggirà da Sion. Ma in quel giorno per il Suo popolo, il Signore sarà un rifugio e una fortezza (3:16). Oggi dobbiamo avvertire queste milioni di persone ad essere pronti per affrontare il giorno del giudizio. Poi il Signore stabilirà il Suo regno di pace sulla terra (3:17, 18).

"L'Egitto sarà desolato e Edom diventerà uno squallido deserto" (3:19). Noi abbiamo tre nemici - il mondo, la carne ed il diavolo. Tutti e tre sono raffigurati qui - l'Egitto (il mondo), il suo governatore il Faraone (il diavolo) e Edom (la carne). Edom si riferisce ai discendenti di Esaù. Il conflitto tra Esaù e Giacobbe è una raffigurazione del conflitto tra la carne e lo Spirito. In quel giorno Dio spanderà un soffio di morte su questi tre nemici - perché hanno attaccato il popolo di Dio per moltissimi anni.

"Ma Gerusalemme sarà abitata … il Signore dimorerà in Sion" (3:20, 21). Il Signore abiterà per sempre con il Suo popolo nella chiesa. Questo è lo scopo finale di tutte le profezie: Dio che abita in mezzo al Suo popolo.

Oggi, voi ed io dobbiamo chiamare al ravvedimento il popolo di Dio, a voltare le spalle ai loro idoli e a ricercare Dio digiunando e pregando. L'enfasi di tutti i profeti era la santità: Abbandonate i vostri idoli e mettete Dio primo nella vostra vita . La vera santità è il non avere idoli nella nostra vita. La santità è avere Dio che riempie tutto il nostro cuore. Oggi la nostra chiamata è proclamare questo messaggio affinché la chiesa sia un posto dove Dio ci abita con gioia.

Capitolo 30
Amos

I PRIVILEGI PORTANO PERICOLI E RESPONSABILITÀ

A

mos è il primo dei libri profetici a contenere una profezia rivolta ad Israele, il regno del nord. Amos era stato preceduto in Israele da un paio di profeti che operavano compiendo miracoli - Elia ed Eliseo. Ma sia Elisa sia Eliseo non hanno lasciato scritta nessuna profezia. Amos fu la prima persona a scrivere le sue profezie.

Amos cominciò a profetizzare circa 40 anni dopo Eliseo. Se Gheazi (il servo di Eliseo) non avesse cercato i soldi di Naaman, rovinando sé stesso, è possibile che avrebbe ricevuto una doppia porzione dell'unzione di Eliseo e così sarebbe diventato il profeta d'Israele dopo di lui. In questo caso, Gheazi avrebbe scritto questa profezia al posto di Amos. Ma Gheazi mancò questo privilegio. Il Signore ci avverte di essere prudenti al fatto che nessun altro ci prenda la nostra corona (Apocalisse 3:11). C'è una corona che Dio ha messo da parte per te se sarai fedele nel ministero che Dio ti ha pianificato. Ma se sarai infedele perderai quella corona. E allora il ministero che avresti dovuto adempiere sarà dato a qualcun altro. E sarà lui a prendersi la tua corona. Questo vuol dire che è possibile che Amos prese la corona di Gheazi!

Amos non aveva nessun desiderio di diventare un profeta. Era un semplice pastore - esattamente come molti dei primi apostoli erano dei semplici pescatori. Eliseo era un contadino. Mentre Amos era un uomo che curava il bestiame, le pecore e gli alberi di fichi. Quando gli venne chiesto riguardo alle sue qualifiche disse, "Io non sono un profeta. Non ho mai frequentato un corso per essere un profeta. Sono solamente un mandriano. E mi prendo cura degli alberi di fichi. Ma il Signore mi chiamò a lasciare il mio gregge e mi disse, 'Va', profetizza al Mio popolo, a Israele'" (Amos 7:14-15).

Perché Dio prese proprio Amos ad essere la prima persona a mettere in forma scritta un messaggio profetico? Dio deve averlo osservato (come osserva tutti noi) per vedere se Amos temeva Dio e fosse fedele nel suo lavoro. Amos non era uno studente o un sacerdote, ma era una persona molto fedele nel lavoro che faceva. Temeva Dio, era gentile con le persone povere e viveva seguendo una buona strada. Così un giorno Dio lo chiamò e gli disse, "Tu sarai Mio servo."

Dio ci osserva sempre per vedere se siamo fedeli nella vita di tutti i giorni, guardando se scegliamo sempre la via dell'umiltà, se ci prendiamo del tempo per aspettarlo ed ascoltarlo, per studiare le Scritture, ecc. Amos potrebbe anche essere stato fedele per 25 anni prima che il Signore lo chiamasse, io questo non lo so. Quello che so è che Gesù fu fedele per 30 anni a Nazaret prima che fosse chiamato a predicare. Quando continuate ad essere fedeli nelle piccole cose per molti anni, potreste cominciare a domandarvi se Dio si è dimenticato di voi. Non si è dimenticato. All'improvviso, un giorno, Dio vi dirà, "Da oggi sei Mio servo." Dio chiama coloro che sono fedeli nel loro lavoro di tutti i giorni. Questo è quello che faceva nell'Antico Testamento. Ma pure Gesù chiamò come apostoli degli uomini che erano stati fedeli nel loro lavoro di tutti i giorni.

Due espressioni che non si trovano mai nel libro di Amos sono 'Il Dio di Israele' e 'Il Santo di Israele.' Questo perché Amos vedeva Dio come il Dio di tutte le nazioni e non solo come il Dio d'Israele. Citò le parole del Signore che diceva, "Voi Israeliti pensate di essere più importanti per me degli Etiopi? Io vi ho condotto fuori dall'Egitto. Questo è vero. Ma non ho fatto cose simili anche per le altre nazioni? Ho preso i Filistei da Creta. Ho guidato i Siri fuori da Chir. E voi fuori dall'Egitto. Che differenza c'è tra voi e loro?" (9:7).

Amos fu un profeta con una visione da "nuovo patto", che includeva tutti i popoli di tutte le nazioni. Amos credeva che Dio avrebbe radunato i Gentili assieme ai Giudei e li avrebbe resi tutti un solo corpo. Amos si elevò al di sopra della chiusura mentale meschina che avevano gli Israeliti. Amos aveva un cuore grande per le persone di tutto il mondo. Non era una persona esclusivista come gli altri Israeliti che pensavano, "noi siamo le uniche persone che Dio ha accettato". Ci sono molti gruppi Cristiani oggi che come gli Israeliti si immaginano che Dio ha scelto solo loro per essere il Suo popolo sulla terra!! Infatti, questa attitudine è uno dei segni identificativi di una setta. Anche in Israele c'erano delle persone del genere. Ma Amos era diverso - aveva un cuore grande.

Un vero servo di Dio avrà un cuore grande che accetta il popolo di Dio in ogni gruppo e di denominazione. Babilonia non è un sistema che si trova in una specifica denominazione. È un sistema del mondo che si può trovare direttamente nel vostro cuore. Le persone possono sedersi nella migliore chiesa del mondo ed essere comunque parte di Babilonia - perché Babilonia può essere nel loro spirito. Potrebbero immaginarsi che siccome sono usciti dal sistema delle grandi denominazioni, allora sono liberi da Babilonia. Ma questo è falso.

Per esempio, se amate i soldi, qualsiasi chiesa del mondo alla quale appartenete, siete parte di Babilonia. Se vivete in accordo con le brame della carne, qualsiasi chiesa appartenete, siete degli adulteri . Potete gloriarvi delle vostre pure dottrine dicendo, "Non adoriamo Maria e nemmeno pratichiamo il battesimo dei bambini…" Bene. Ma se adorate i soldi e mettete in pratica le vostre brame, potreste essere peggiori degli altri. Perché il loro è un problema di testa (dottrinale), mentre il vostro è più grave perché è un problema del cuore (che riguarda la vita).

Nel Cristianesimo di oggi c'è molto esclusivismo che immagina che Dio si prenda cura solo di un piccolo gruppo!! Il corpo di Cristo è più grande di ogni denominazione. Oggi il popolo di Dio non si trova in una specifica denominazione. Dio ha le Sue persone in ogni denominazione. Ci sono persone nate di nuovo in molte chiese che hanno delle dottrine diverse tra di loro. Personalmente non sono d'accordo con le dottrine di molte chiese; ma non posso negare il fatto che Dio ha alcuni dei Suoi figli anche lì. Allo stesso modo ci sono persone non convertite che si siedono e si registrano come membri nelle chiese evangeliche e che spezzano il pane nelle assemblee "separate" - specialmente le chiese che sono alla seconda e terza generazione.

In questi giorni dobbiamo appropriarci della visione che aveva Amos. Dio punisce le persone di tutte le nazioni e di tutte le denominazioni. Ed allo stesso modo raduna persone da tutte le nazioni e denominazioni.

La maggior parte delle illustrazioni che usò Amos venivano dalla sua vita pastorizia. Anche se Dio gli aveva dato un messaggio da portare, Dio usò la personalità e l'intelligenza di Amos per trasmettere quel messaggio. Amos parlava di un carro di buoi pieno di fasci di grano, di un pastore che sta cercando di salvare pezzi di un agnello dalla bocca di un leone, di arare i campi, e di bruchi e locuste. Amos parlava anche delle stelle, mostrandoci in questo modo che quando faceva il pastore aveva lavorato nei campi anche di notte, ed era propenso ad osservare la vasta creazione di Dio.

Dio diede ad Amos un messaggio che pronunciava il giudizio delle persone ricche in Israele, e alle loro mogli che vivevano nel lusso ed ignoravano i poveri. Dunque Amos non era ovviamente un predicatore molto popolare!!

Amos visse al tempo in cui Geroboamo era il re di Israele (dal 790 al 750 a.C.). "Geroboamo regnò per quarantun anni e fece quello che è male agli occhi del SIGNORE" (2 Re 14:23, 24). Questo fu un periodo relativamente pacifico per Israele. Siccome non c'erano spese di guerra, gli Israeliti espansero le loro attività commerciali e diventarono molto, molto ricchi. Amos menzionò i palazzi estivi e le case signorili invernali che avevano i ricchi (3:15). I ricchi avevano le case in montagna (le usavano durante l'estate) e altre nelle pianure (che le usavano durante l'inverno). I capi d'Israele vivevano nel lusso, dormendo su letti d'avorio, ascoltando della musica mentre oziavano, ubriacandosi, rimpinzandosi di carni succulente e vivendo con grande immoralità (6:4; 4:1; 2:7). In cima a tutto questo, frodavano i poveri facendogli pagare degli affitti esorbitanti e passando bustarelle ai giudici nei tribunali (5:10, 12). I poveri venivano anche venduti come schiavi (2:6). Ogni settimana i ricchi uomini d'affari attendevano impazientemente la fine del Sabato, così da poter di nuovo tornare ai loro affari (8:5). I soldi erano tutto quello a cui pensavano. E le loro mogli erano delle ubriache viziate (4:1). A nessuno importava che il paese era in rovina (6:6). E quelli che non erano ricchi o influenti ci rimettevano molto. Questo è il tipo di atmosfera alla quale porta il Comunismo. Il Comunismo prospera dove delle persone ricchissime frodano i poveri.

La cosa impensabile è che assieme a tutto questo compiacimento di sé stessi c'era anche molta religione. Offrivano regolarmente sacrifici ed offerte di ringraziamento e portavano le loro decime ogni tre giorni. Avevano le loro assemblee solenni, i loro incontri speciali e le loro feste religiose con inni di lode. Avevano delle bellissime giornate di lode ed adorazione. Ma il Signore rigettò tutto questo, dicendo che per Lui era soltanto un sacco di rumore (5:21-23).

Tutto questo è molto simile a quello che vediamo nel Cristianesimo di oggi. Predicatori ricchi che vivono in grandi case che sono state costruite dalle offerte prese dai poveri credenti. Alle persone ricche vengono date posizioni d'onore nelle chiese, questo solo perché sono ricchi. A questi ricchi predicatori e a queste persone ricche non piace ascoltare la verità. Per questo Amos aveva un ministero molto difficile.

In quei giorni gli Israeliti avevano anche dei predicatori professionisti. Uno di questi era Amasia che affrontò Amos (7:10-16). Amasia era un sacerdote che predicava dei sermoni che gli assicuravano un buono stipendio perché rendeva felici i ricchi amministratori del tempio. Ed in mezzo a loro arrivò questo pastore-profeta, Amos, un uomo che probabilmente non sapeva né leggere né scrivere, che cominciò a tuonare via tutti questi ricchi. Allora i ricchi si infuriarono e dissero, "Portate questo Amos fuori di qui. Sta predicando delle false dottrine ed eresie! Buttatelo fuori." Prontamente Amasia, compiacendo i ricchi, ordinò ad Amos di andarsene da Israele. Come risultato Amasia soffrì il giudizio di Dio sulla sua famiglia (7:12, 17).

Dunque vediamo che i profeti come Amos hanno un messaggio che è molto rilevante per i giorni nostri.

Ai Capitoli 1 e 2 Amos proclamò il giudizio per un certo numero di nazioni. Dal Capitolo 3 al Capitolo 6 disse ad Israele il motivo per cui era stato giudicato. E alla fine dal Capitolo 7 al Capitolo 9 , come molti altri profeti, promise che dopo il giudizio Israele sarebbe stato restaurato.

Il Giudizio

Per prima cosa Amos pronunciò un giudizio su Damasco, Gaza, Tiro, Edom, Ammon e Moab (1:3; 4, 6, 7, 9, 11, 13; 2:1). Posso immaginarmi quanto furono contenti gli Israeliti di sentire Amos che tuonava contro queste nazioni. Avranno detto, "Amen. Sia lodato il Signore." Ma dopo aver detto tutto questo Amos disse, "Guai a te Giuda. Guai a te Israele." E allora gli "Amen" finirono - perché da qui in poi Amos predicava a loro.

A tutti noi piace ascoltare predicatori che ci dicono quello che è sbagliato nel mondo e nelle altre chiese! Ed è proprio così che Amos cominciò il suo messaggio. Portò tutti a dire "Amen" e poi gli puntò il dito contro. Amos era un predicatore saggio. E disse che non c'era nessuna differenza tra di loro (Giuda e Israele) (2:4, 6).

Amos usò spesso questa espressione, "Per tre misfatti, anzi per quattro…" (la si trova otto volte nei Capitoli 1 e 2). Quello che il Signore voleva dire con questo era, "Ho lasciato correre per un po'. Ma ora non te le faccio passare più. Ti ho perdonato molte volte. Ma tu ti sei approfittato della mia bontà. Ora ti devo punire." Questa è una parola che tutti noi abbiamo bisogno di sentire. E voi, state approfittando della bontà di Dio?

Le predicazioni di Amos condannavano le persone di diverse nazioni, principalmente a causa del modo crudele con cui avevano trattato gli altri. Damasco si era approfittata dei poveri e li aveva "trebbiati come grano" (1:3). Le persone furono trattate come se fossero degli oggetti (grano). È un peccato comune tra molti Cristiani quello di amare più quello che possiedono rispetto alle persone. Tiro aveva rotto il suo patto di fratellanza con Israele e venduto interi villaggi Israeliti in schiavitù ad Edom (1:9). Armato di spade Edom aveva dato la caccia ai suoi cugini Israeliti (1:11). Questo è un altro peccato comune tra i Cristiani, cioè che si dimenticano che gli altri nel Corpo di Cristo sono i loro fratelli e sorelle, tradendoli a favore di altri. Ammon aveva sventrato le donne incinte di Galaad (1:13). I Cristiani oggi sventrano le persone con le loro lingue. Moab era così arrabbiato con il re morto di Edom, per qualcosa che era successo quando ancora era vivo, tanto da riesumare le sue ossa e bruciarle in cenere (2:1). Anche i Cristiani spesso trattengono la rabbia contro gli altri per cose successe molti anni prima.

Molte azioni che gli uomini compiono sono motivate dalla rabbia. Le persone arrabbiate tendono ad essere dure con gli altri. Abbiamo bisogno di prendere seriamente l'avvertimento che troviamo qui: "Per tre trasgressioni, anzi per quattro…". Dio ha guardato oltre la nostra rabbia molte volte e ce l'ha fatta passare. Ma ora, dice, che sarà duro con noi, se continuiamo ad essere duri con gli altri.

Quando abbiamo studiato la Genesi, abbiamo visto che Dio non maledisse Adamo - perché quando Adamo peccò, ferì solo sé stesso. Ma al contrario Dio maledisse Caino perché Caino ferì un altro essere umano . Alcuni peccati hanno effetto solo su di noi. Mentre alcuni feriscono anche gli altri. Se bevete alcol, o fumate sigarette, o vi drogate, in realtà con questi peccati state solo ferendo voi stessi. Questi peccati non sono così gravi tanto quanto quelli che feriscono gli altri. Se commettete adulterio, violate il corpo di una donna e quindi la ferite. Questo è molto grave. Ugualmente, se spettegolate o parlate male degli altri, ferite la loro reputazione. Anche questo è molto grave. Ogni peccato che ferisce un'altra persona, in ogni modo, è molto grave agli occhi di Dio. Perciò lo spettegolare (che ferisce gli altri) è peggio del drogarsi (che ferisce solo la persona che lo commette). È praticamente impossibile trovare una chiesa che insegna che i pettegoli sono peggio dei drogati!! Sfortunatamente non abbiamo profeti a dirci la verità sulla Parola di Dio.

Notate quanto Dio era duro con queste persone! Quando venne il momento di Giuda ed Israele, guardate cosa gli disse: "Avete disprezzato la legge del Signore. E avete disobbedito alla parola di Dio" (2:4). Gli altri non avevano le leggi di Dio. Quindi trattavano gli altri malamente perché non conoscevano le leggi di Dio. Ma Israele e Giuda facevano le stesse cose anche se conoscevano quelle leggi. "Perciò Io manderò in Giuda un fuoco che lo divorerà." Il popolo di Israele aveva peccato ripetutamente (2:6). Avevano venduto dei poveri per un paio di sandali, avevano calpestato i bisognosi, rinnegato la giustizia a coloro che erano oppressi, vissuto nell'adulterio alle loro feste religiose, vestendosi con dei vestiti rubati ai loro debitori, e avevano offerto del vino nella casa di Dio che era stato comprato con soldi rubati (2:7, 8). Questo era come rubare agli altri e poi dare quei soldi per il lavoro di Dio. Gesù ci disse che bisogna dare a Cesare quello che è di Cesare e poi a Dio quello che appartiene a Dio. Questo è l'ordine da rispettare. Dunque Amos avvertì tutte queste persone e le condannò per le loro attitudini.

"Ho scelto dei profeti tra i vostri figli, dei Nazirei tra i vostri giovani" (2:11). I Nazirei erano coloro che venivano messi da parte per essere solo di Dio - come Sansone. "Ma avete fatto peccare i Nazirei facendogli bere del vino." "Nella vostra chiesa c'era qualche giovane credente devoto con tutto il cuore, ma lo avete corrotto perché gli avete insegnato a fare come voi, cercando i vostri interessi, continuando nella vostra mondanità e nei vostri comportamenti immorali. Così questi giovani si sono allontanati dal Signore." Credo che questo sia successo anche qui in India. Dio chiama qualche giovane uomo per essere un profeta o un Nazireo, cioè separato per Dio, ma poi si corrompe guardando l'esempio dei predicatori più anziani che stanno andando nella direzione sbagliata. Il Signore dice a questi predicatori anziani, "Avete distrutto questi profeti in erba. Avete distrutto questi Nazirei."

La mia parola a tutti voi che siete giovani è questa: Non guardate ai cattivi esempi che potete trovare tra quelli che sono più anziani di voi. Seguite l'esempio di capi che hanno lo stesso carattere di Cristo ed ignorate gli altri, anche se le loro dottrine sono corrette. Non pensate che soltanto perché le dottrine che un uomo ha sono giuste, allora deve essere per forza un uomo di Dio. È l'avere un carattere come quello di Cristo che rende un uomo qualificato per essere un uomo di Dio.

Perché Israele era Stato Giudicato

Dal Capitolo 3 al 6 Amos spiegò ad Israele il perché erano giudicati. Amos gli domandò, "Due uomini camminano forse insieme se prima non si sono accordati?" (3:3). Come potrebbe il Signore camminare con loro, se non sono in totale comunione con Lui? Fino a quando c'erano dei peccati in Israele dei quali non si erano pentiti e non avevano messo a posto, il Signore non avrebbe camminato con loro. Dobbiamo essere d'accordo con il punto di vista del Signore riguardo al peccato così da poter essere in comunione con Lui. Amos continuò dicendo, "Quando il leone ruggisce è perché ha trovato una vittima. E se il Signore sta ruggendo con il giudizio, è perché c'è del peccato in Israele. Quando arriva un disastro in una città, è perché il Signore lo ha mandato - come giudizio" (3:4-6).

Pochi anni dopo le predicazioni di Amos, arrivò l'Assiria e portò in Israele il disastro predetto. Il Signore gli disse in anticipo che quella era la Sua punizione per insegnargli una lezione. Ma prima di punirli, li ha avvertiti attraverso i Suoi profeti, dando loro l'opportunità di pentirsi (3:7). Oggi, il Signore avverte ripetutamente il Suo popolo nelle chiese, attraverso i Suoi profeti, che dicono, "Abbandonate il peccato. Se non lo fate, allora vi disciplinerò." La punizione potrebbe non arrivare immediatamente; ma certamente arriverà. Il giudizio per Israele venne circa 100 anni dopo che Amos profetizzò; ma arrivò. Quando Noè proclamò il giudizio sul mondo, si avverò solo 120 anni dopo la sua proclamazione. Tutti IN FUTURO raccoglieranno quello che hanno seminato. Non si può scappare da questo. Ma Dio avvertirà il popolo prima di giudicarlo attraverso i Suoi profeti.

Quando il leone ruggisce, le persone dovrebbero avere paura. Quando il Signore Sovrano parla, i Suoi servi devono profetizzare (3:8). Quello che il Signore stava dicendo era, "Se vi trovate davanti un leone ruggente di sicuro tremereste. Ma Io sono qui a parlarvi, e voi non tremate. Vi sto parlando delle impurità nei vostri pensieri e nei vostri occhi, della vostra ingiustizia nel maneggiare i soldi, del vostro adorare delle cose al di fuori di Me. Ma nonostante questo voi non tremate. Avete più paura di un leone che ho creato piuttosto che di Me, il suo Creatore." Le persone a quel punto probabilmente avranno detto, "Vabbè, questo è solo Amos, è soltanto un pastore non istruito." Amos poteva anche essere un pastore non istruito, ma era un profeta di Dio.

Il popolo di Dio aveva peccato così tanto da "dimenticarsi ciò che era giusto" e quello che era sbagliato (3:10).

Al Capitolo 4, Amos chiamò le donne d'Israele, delle "vacche grasse". Erano grasse perché avevano troppo da mangiare e da bere. Nonostante avessero già molto, chiedevano sempre ai loro mariti "ancora qualcosa da bere" (4:1). Amos le avvertì che un giorno qualcuno le avrebbe "messo un anello al naso (come le mucche) e portate via" (4:2). Il Signore fu tagliente nel Suo rimprovero e il Suo profeta, Amos, non smussò le parole del Signore per renderle più appetibili. I veri profeti di solito sono taglienti nei loro rimproveri. Anche Gesù era così, perché di solito è l'unico modo per allarmare le persone della serietà del pericolo che stanno per affrontare.

Il Signore continuò dicendogli, "Potete continuare ad offrire tutti i sacrifici che volete, ma a Me non interessano. Ho provato ad avvertirvi con una calamità dopo l'altra, cercando di farvi capire che non ero felice con voi. Ho portato la fame in una città e la carestia in un'altra. Ma non mi avete ascoltato. Ho mandato la siccità nei campi dove avevate disperato bisogno di pioggia affinché il vostro raccolto fosse rovinato. La pioggia è caduta su un campo ma non sull'altro. Le persone hanno vagato di città in città per bere un po' d'acqua ma non ce n'era abbastanza. Ma voi non avete voluto ritornare a Me. Ho distrutto le vostre fattorie e le vostre vigne con la ruggine e vi ho mandato malattie e piaghe così da distruggere alcune delle vostre città. Ma nonostante tutti questi avvertimenti, non avete voluto ritornare a Me" (4:4, 6-11). Era rimasta solo una soluzione: "Preparatevi ad incontrare il vostro Dio" (4:12).

Oggi la parola del Signore rivolta a voi potrebbe essere molto simile: "State vivendo nel peccato e amate questo mondo, nonostante questo dichiarate di essere Miei figli e così disonorate il Mio Nome. Ho provato del Mio meglio attraverso fallimenti e disciplina che ho mandato nella vostra vita per dirvi che non sono felice con voi. Nonostante questo non vi siete svegliati. Allora, preparatevi ad incontrare il vostro Dio come il vostro Giudice."

"Non andate ad adorare in Betel, Ghilgal o Beer-Seba" (5:5). Questi erano posti dove Dio aveva agito in passato. C'era una storia ed una tradizione collegata a questi posti. In Betel ed in Beer-Seba, Dio incontrò Giacobbe, il padre della nazione d'Israele. Ghilgal era il posto da dove cominciò la loro storia in Canaan, quando Giosuè circoncise tutto il popolo dopo che attraversarono il fiume Giordano. Dio stava dicendo, "Non vivete nel passato." Non dite, "L'uomo che ha fondato la nostra chiesa molti anni fa, era un uomo di Dio." Alcuni di questi uomini di Dio che hanno fondato delle chiese 200-300 anni fa, oggi - se dovessero tornare sulla terra non frequenterebbero le chiese che hanno fondato - perché le loro chiese si sono corrotte. Non guardate al passato. Guardate dove Dio sta lavorando oggi.

"O uomini malvagi, rendete la giustizia una pillola amara per i poveri. La giustizia e la correttezza per voi sono finte! Voi odiate i giudici onesti! Voi disprezzate le persone che vi dicono la verità! Calpestate i poveri e gli rubate le loro briciole con le vostre tasse, multe ed interessi; perciò, non vivrete mai nelle vostre belle case di pietra che vi siete costruiti. Perché molti e grandi sono i vostri peccati. Li conosco tutti molto bene. Siete nemici di tutto ciò che è buono; ricevete delle bustarelle; e rifiutate la giustizia ai poveri. Odio il vostro teatrino e quello che pretendete di essere - la vostra ipocrisia 'dell'onorarmi' con le vostre feste religiose e assemblee solenni. Non accetterò i vostri olocausti e le vostre offerte di ringraziamento. Non farò caso alle vostre offerte di pace. Andate via assieme ai vostri inni di lode - per me sono solo rumore. Non ascolterò la vostra musica, non mi interessa quanto suona bene. Io voglio vedere una potente alluvione di giustizia - un torrente di compiere il bene" (5:7-12, 21-24). Sapevate che quando un credente affitta la sua casa ad un povero Dio è interessato a quanto ammonta l'affitto? Dio odia quelli che si approfittano dei poveri.

"Quanto sarà terribile per tutti voi che vi sedete nel lusso e pensate di essere al sicuro" (6:1). Al Capitolo 6:4-6, il Signore è piuttosto sarcastico e disse che le persone credevano di essere di buoni musicisti quanto lo fu Davide. Ma Davide aveva un buon cuore, mentre gli Israeliti avevano solo della buona musica. Il popolo era felice che tutto stava andando bene nelle loro case - avevano delle belle case, della buona musica e del buon cibo. Ma quanti di loro erano preoccupati per la "rovina di Giuseppe" - cioè il triste stato della nazione? Praticamente nessuno. Ai giorni nostri, la domanda del Signore è "Quanti di voi siete preoccupati riguardo alla triste condizione della chiesa?"

Il Signore disse, "Io detesto l'orgoglio e la falsa gloria d'Israele. Odio le loro case bellissime" (6:8). Dio odia le case belle? No. Ma resiste alle persone che sono orgogliose delle loro bellissime case; specialmente quando non sono preoccupati del fatto che il Corpo di Cristo dovrebbe essere puro e santo.

Visioni del Giudizio e Promesse di Restaurazione

Dal Capitolo 7 al Capitolo 9, ad Amos vennero mostrate cinque visioni di Israele che veniva giudicato e poi cinque promesse della sua restaurazione.

Al Capitolo 7:1-6, Amos vide nella visione uno sciame di locuste e un grande fuoco venire a giudicare Israele. Immediatamente Amos intercedette per Israele dicendo, "O Signore sovrano, non farlo. Non ci sarà più speranza per Israele se lo giudichi in questo modo" Dio ascoltò Amos e rinunciò al suo piano di distruggere Israele - due volte. Questo ci mostra la tremenda potenza che c'è nelle intercessioni (7:6). Ma pregare in accordo con la volontà di Dio richiede che chi prega veda le cose come Dio le vede - e veda la serietà del peccato. Più avanti, al tempo di Ezechiele, Dio non riuscì a trovare un intercessore (Ezechiele 22:30). Ma questa volta, ne trovò uno - Amos che supplicò Dio, esattamente come molti secoli prima fece Mosè quando Dio voleva distruggere Israele nel deserto. Questi profeti erano uomini compassionevoli e dunque grandi intercessori. Fu grazie a questi profeti che spesso Israele fu salvata dalla distruzione. Ma Israele non gli diede alcun valore.

Poi il Signore diede ad Amos un'altra visione, nella quale si vedeva un filo di piombo e gli disse, " Sto per mettere un filo di piombo in mezzo al Mio popolo Israele - per vedere se sono dritti, onesti e giusti - Da qui in poi non li risparmierò più " (7:8). Dio ci testa sempre con il Suo filo di piombo per vedere se siamo onesti riguardo ai nostri peccati.

Poi vediamo il confronto tra Amasia, il sacerdote di Betel (che simboleggia un capo "Cristiano" Babilonese) e Amos (che simboleggia uno che costruisce Gerusalemme, la vera chiesa). Amasia andò dal re e gli raccontò una bugia riguardo ad Amos dicendo, "Amos sta complottando un piano contro di te." I falsi profeti sono veloci a diffondere bugie riguardo ai veri profeti di Dio, "Stanno predicando delle dottrine false. Se li ascoltate, vi guideranno verso la confusione nella vostra chiesa." ecc. e questo lo fanno per far allontanare le persone dalla verità che può liberarle. Questo successe ai tempi di Amos ed è successo ripetutamente durante i 2000 anni di Cristianesimo. Amasia disse ad Amos, "Sei venuto da Giuda ad Israele per predicare qui. Ritorna a Giuda e guadagna i tuoi soldi predicando lì ("mangia il tuo pane laggiù e là profetizza" - 7:12 - KJV Trad. Ita.). Abbiamo più che abbastanza predicatori da queste parti e non vogliamo ascoltare le tue profezie."

Ma Amos rispose, "Ascolta, Amasia, non faccio il profeta di professione come lo fai tu. Non ho frequentato una scuola Biblica per essere istruito. Sono un mandriano ed un agricoltore. Io stavo guardando dietro al mio gregge e ai miei alberi di fico quando un giorno Dio venne da me e mi disse di andare in Israele e profetizzare. Per questo motivo sono venuto qui. Non sono venuto qui per guadagnarmi uno stipendio o fare soldi come profeta. E ora, Amasia, dato che ti opponi, il Signore ti giudicherà. Tua moglie diventerà una prostituta in questa città, i tuoi figli e le tue figlie verranno uccisi e tu morirai in terra straniera." (7:14-17).

È pericoloso pensare di poter combattere contro un vero profeta di Dio.

Poi il Signore diede ad Amos una visione di un paniere di frutti maturi che simboleggiava il fatto che Israele fosse maturo per la punizione (8:2). Perché Israele stava per venire punito? Il Signore disse, "Ascoltate questo, voi che divorate il povero, e distruggete i bisognosi; voi che non vedete l'ora che finisca il Sabato e le feste religiose così che potete ritornare alle vostre truffe - usando le vostre bilance false e modificando le misurazioni; Voi che mettete in schiavitù i poveri, comprandoli perché vi devono un pezzo d'argento o un paio di sandali, oppure gli vendete il vostro grano marcio: Il Signore, l'Orgoglio d'Israele, ha giurato: 'Non mi dimenticherò delle vostre opere! La terra tremerà come se stesse attendendo la sua fine, e tutti saranno in lutto.'" (8:4-7).

Al Capitolo 8:11, 12, leggiamo queste parole profetiche che riguardano gli ultimi giorni: "Ci sarà fame nel paese - non una fame di pane ma una carestia della parola del Signore - e le persone vagheranno in giro cercando una parola dal Signore." Questa carestia la stiamo vedendo oggi. 'La Parola di Dio' si riferisce alla Bibbia - ma oggi le Bibbie non sono carenti. Le Società Bibliche distribuiscono milioni di Bibbie ogni anno e la Bibbia rimane il libro più venduto al mondo. Ma qui sta parlando della 'parola del Signore' - e questo fa riferimento alla parola profetica che viene da Dio ed è specifica al bisogno che c'è in un particolare periodo, e questa parola esce dalla bocca di un profeta. La "parola del Signore" sarà rara negli ultimi giorni. Le persone vagheranno ovunque per sentire un vero profeta - ma non sarà facile trovarne. Perciò, quando avete l'opportunità di ascoltare una parola profetica dal Signore, prestate attenzione ed ascoltate attentamente - e prendetela seriamente.

Quando Dio giudicò Israele, quelli che lo temevano genuinamente vennero salvati: "Ho comandato che Israele sia setacciato dalle altre nazioni come si setaccia il grano, ma nessun vero chicco sarà perduto . Ma tutti questi peccatori che dicono, 'Dio non ci toccherà,' moriranno di spada." Satana ha un setaccio con il quale cerca di setacciare i figli di Dio (vedi Luca 22:31). Ma il nostro Signore prega per noi e la nostra fede non fallirà.

Poi il Signore disse, "Quel giorno io ricostruirò la Città di Davide, che ora sta giacendo in rovina, ma ritornerà alla Sua gloria" (9:11). Questo verso è citato da Giacomo (in Atti 15:16, 17), in riferimento alla costruzione della chiesa. Oggi la chiesa in molti posti è in rovina. Ma il Signore dice, "La ricostruirò."

E allora arriverà il giorno in cui "l'aratore si incontrerà con il mietitore" (9:13). Questo vuol dire: Abbiamo seminato molto male nel passato, e nonostante questo siamo stati perdonati, ma nonostante questo raccoglieremo quello che abbiamo seminato. Ma arriverà presto il tempo dove le nuove cose che state seminando nella vostra vita (cioè l'essere diventato un discepolo devoto con tutto il cuore) rimuoveranno le cose che avete raccolto (a causa degli errori che avete fatto in passato). Per esempio: I sogni ed i pensieri sporchi che sono stati una piaga per la vostra mente perché in passato avete letto o visto molta pornografia, saranno gradualmente rimpiazzati da pensieri e sogni di cose spirituali, perché ora state riempiendo la vostra mente con la parola di Dio. E la vostra vita porterà frutto per Dio.

Che promessa gloriosa! Alleluia!

Capitolo 31
Abdia

L'ORGOGLIO E LE SUE CONSEGUENZE

I

l libro di Abdia è un libro molto piccolo, solamente un capitolo. Perché Abdia scrisse un libro così piccolo? Per prima cosa, certamente perché Dio gli diede poco da scrivere. Ma la cosa interessante è il fatto che Abdia era abbastanza sensibile a fermarsi quando lo Spirito gli aveva finito di parlare - al contrario di alcuni predicatori che predicano lunghi e noiosi sermoni, immaginando di essere "guidati dallo Spirito"!!

Umanamente parlando, ci potrebbe essere stata un'altra ragione. Abdia stava profetizzando nello stesso periodo di Geremia. E Abdia potrebbe aver sentito che era meglio che profetizzasse molto poco alla presenza di un uomo di Dio come Geremia che stava già profetizzando da 30 anni. In questa attitudine di Abdia vedo uno spirito di umiltà. Questa è solo una supposizione, ma è così che dovrebbe essere oggi in un incontro in chiesa, o in un momento di comunione tra credenti. I fratelli meno maturi devono concedere tempo ai fratelli più maturi di parlare a lungo, mentre loro poco. Ma sfortunatamente fratelli così umili, come lo era Abida, al giorno d'oggi è raro trovarne.

Il Giudizio di Edom

Abdia parlò riguardo al giudizio di Dio su Edom. Edom simboleggia la nostra carne. Perciò questa profezia simboleggia la distruzione della carne. Qui parla dell'orgoglio di Edom. "Sei orgoglioso perché abiti nei crepacci delle rocce e sulle scogliere inaccessibili. 'Chi potrà farmi precipitare a terra?' così ti vanti. Non ingannare te stesso! Anche se tu facessi il tuo nido in alto come le aquile, anche se tu lo mettessi fra le stelle, Io ti farò precipitare da lassù, dice il Signore." (versi 3, 4).

La carne cerca sempre di esaltare sé stessa. Ma Dio è determinato a distruggere completamente questo orgoglio. Se una notte venissero dei ladri a casa, non riuscirebbero di certo a rubarvi tutto. Ma qui, "ogni angolo e fessura verrà trovata e rubata, ed ogni tesoro verrà trovato e portato via" (verso 5). Per noi l'applicazione di questo è che in ogni angolo che si chiama "carne", ogni desiderio della carne, verrà totalmente distrutto e vinto dalla potenza dello Spirito.

Edom venne punito a causa della violenza fatta ad Israele, che era un suo parente stretto, perché nel momento in cui Israele si trovò nel bisogno, cioè quando furono portati in esilio, Edom "abbandonò Israele nel momento del bisogno e se ne stava in disparte, rifiutandosi di alzare un dito quando gli invasori portarono via tutti i beni d'Israele" (versi 10, 11). Edom si comportò come se fosse anche lui un nemico di Israele. Perché non fece nulla per aiutare Israele.

Ci sono peccati che si commettono ed altri che si omettono . Spesso quando pensiamo al peccato, pensiamo soltanto ai peccati che abbiamo commesso. Notate che nella storia del Buon Samaritano il prete ed il Levita non commisero nessun peccato. Non picchiarono l'uomo ferito. Il loro peccato era che non avevano alzato nemmeno un dito per aiutarlo (Luca 10:29-37). Riusciamo a vedere che il non aiutare una persona bisognosa è un peccato? Questo è un peccato di omissione. Edom NON fece quello che avrebbe dovuto fare - ed il Signore prese seriamente questa omissione.

Il secondo peccato di Edom fu quello di gongolarsi del fatto che Israele era stato catturato (verso 12). Quando succede qualcosa di male a qualcuno che non vi piace, vi sentite felici? Anche questo è un peccato. Non dobbiamo essere felici della sfortuna degl'altri.

Ma questo non era tutto. Edom attaccò gli Israeliti bisognosi di aiuto e li distrusse al bivio di una strada (verso 14). In altre parole Edom cooperò con i nemici d'Israele.

La Restaurazione d'Israele

Infine il Signore parlò della restaurazione d'Israele. Quasi tutti i profeti parlarono della restaurazione. Un giorno " Gerusalemme diventerà un rifugio per quelli che scappano" (verso 17). Sarà un luogo santo. Ed il popolo d'Israele ritornerà a reclamare la sua eredità. In quel giorno Israele diventerà un fuoco consumante per il Signore, ed Edom un campo di stoppia (verso 18). " I salvatori verranno a Gerusalemme e governeranno su tutto Edom (la carne). E il Signore sarà il Re!" (verso 21).

Oggi Dio ci ha chiamato ad essere questi salvatori, proclamando al popolo di Dio che è ritornato e giace nel peccato, "Ecco il vostro Re!" ed invitandoli a ritornare a Lui.

Quale fu la causa della caduta di Edom? "L'orgoglio del tuo cuore ti ha ingannato" (verso 3). Quando siamo orgogliosi ci esponiamo all'essere ingannati spiritualmente - perché l'orgoglio è la vera natura di Satana, che è l'ingannatore. Il momento in cui diventate orgogliosi di qualcosa - bellezza, intelligenza, spiritualità, conoscenza Biblica o qualsiasi altra cosa - immediatamente il diavolo vi tiene per mano e dice, "Ora io e te siamo in comunione." Dall'altra parte, Gesù Cristo, fu l'Uomo più umile che abbia mai camminato sulla terra; e nel momento in cui vi umiliate, entrerete in comunione con Lui.

L'orgoglio è più pericoloso dell'adulterio, perché l'adulterio è un peccato che si può vedere da fuori - ed i peccati che si possono vedere da fuori sono ovvi e non seri tanto quanto quelli nascosti. Abdia avvertì dicendo che chi si compiace nel suo orgoglio allora è già stato ingannato. Da questa breve esortazione impariamo ad essere preoccupati per coloro che ci stanno attorno e sono schiavi della loro carne, e di proclamargli che Gesù può liberarli completamente.

Se faremo così allora Abdia non avrà scritto questa pagina invano.

Capitolo 32
Giona

DIO AMA TUTTE LE NAZIONI

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ell'Antico Testamento ci sono 16 libri profetici (da Isaia a Malachia). Tra tutti questi libri profetici Giona fu l'unico uomo a non profetizzare ad Israele o a Giuda. Giona profetizzò solo a Ninive. Questo libro non è una vera e propria profezia, ma è un libro storico.

È possibile che Giona lo abbia scritto da sé, ma utilizzando la terza persona. Questo libro è una storia che ci mostra il tremendo amore che Dio ha per tutti. Giona è il più grande libro missionario dell'Antico Testamento. Ci mostra il piccolo cuore del popolo Giudeo e la grandezza del cuore di Dio - e la Sua preoccupazione ed il Suo amore anche per la nazione più malvagia della terra - che in quel tempo era l'Assiria, la cui capitale era Ninive.

Quando Dio ebbe bisogno di un messaggero da mandare a Ninive, scelse Giona. Questo era un grande onore per Giona - perché sarebbe stato il primo profeta di Dio ad andare dagli stranieri - cioè a tutti quelli che non facevano parte la nazione Giudea. Ma Giona rischiò di perdere questo privilegio a causa della sua disobbedienza.

Ancora una volta, anche qui vediamo quanto Dio è dipendente dal passare attraverso un canale umano per consegnare il Suo messaggio. Perciò se il messaggero non è pronto a collaborare, Dio è limitato. Per consegnare un messaggio Dio deve aspettare fino a quando il vaso sarà pronto - come nel caso di Mosè. Israele era pronto ad essere liberato dall'Egitto, ma Mosè non lo era. Perciò prima di essere liberato, Israele dovette aspettare che Dio avesse finito di preparare Mosè.

Qui vediamo qualcosa di simile. Dio voleva consegnare un messaggio a Ninive. Ma prima che Dio lo potesse far recapitare, doveva finire di preparare il Suo servo, affinché fosse pronto per portare quel messaggio. Giona aveva dei pregiudizi contro gli Assiri e non voleva andare in mezzo a loro, come Pietro non volle andare dai Gentili - alla casa di Cornelio. I pregiudizi sono una cosa molto forte. Ognuno di noi ne ha alcuni. E se Dio non riesce a romperli, il nostro servizio per il Signore ne sarà limitato. Dio ci può usare anche se abbiamo qualche pregiudizio, ma così sarà limitato nella misura nella quale potrà utilizzarci, perché il Suo cuore è più grande del nostro.

Ninive era distante circa 600 km ad est d'Israele. Certamente era un lungo viaggio per Giona. Ma la distanza non fu la prima ragione per la quale Giona non volle andare. Tutti, a quel tempo, odiavano gli Assiri, perché erano un popolo molto crudele. Perciò Giona non voleva che gli Assiri malvagi si pentissero dei loro peccati, perché sapeva che se si fossero pentiti, allora Dio li avrebbe risparmiati - e dopo essere stati risparmiati avrebbero distrutto Israele.

Giona Inviato per la Prima Volta

Questo libro è diviso in due parti. I primi due capitoli trattano della prima volta che Giona fu inviato e gli altri due della seconda.

Il Signore disse a Giona, "Va' a Ninive e proclama che la loro malvagità è salita fino a Me" (1:1, 2). Ma anziché andare verso est, Giona andò ad ovest. Giona andò a Iafo, trovò una nave, acquistò il biglietto, e si mise in viaggio verso Tarsis, lontano dalla presenza del Signore (1:3).

Siccome Giona aveva abbastanza soldi per permettersi il viaggio, mancò la volontà di Dio. Sarebbe stato un uomo molto benedetto se non avesse avuto abbastanza soldi da permettersi il biglietto per Tarsis. Quando Dio ci dice di andare da qualche parte e noi vogliamo andare da un'altra, è un bene se non abbiamo i soldi per viaggiare fino al posto che abbiamo scelto.

Molti lavoratori Cristiani si sentono che se hanno i soldi per viaggiare da qualche parte, allora è l'indicazione che quella è la volontà di Dio per loro. Se questa idea fosse valida, allora Giona era nella piena volontà di Dio quando andò a Tarsis!! Solo perché avete i soldi per comprare qualcosa o per andare da qualche parte, non vuol dire che quella è la volontà di Dio per voi. Dio potrebbe non volere che compriate quella cosa o magari vuole che andiate da un'altra parte. I soldi sono molto ingannevoli. Non permettete mai alla disponibilità finanziaria di essere un fattore decisivo di cosa comprare o di dove andare.

Quando Giona si allontanò dalla volontà di Dio, il Signore fece soffiare un grande vento sul mare e fece arrivare una gran tempesta, e la barca che aveva preso Giona stava per rompersi. I marinai si spaventarono ed ognuno gridò al suo dio, ma la tempesta non si placò. Mentre gli altri stavano pregando i loro idoli, l'unico su quella barca che conosceva il vero Dio stava dormendo. I marinai svegliarono Giona e chiesero anche a lui di pregare. Poi tirarono i dadi per vedere di chi fosse la causa del fatto che le loro preghiere non venivano esaudite. Dio controllò sovranamente i dadi affinché cadessero su Giona. Gli altri sulla nave erano dei peccatori molto più grandi di Giona; ma nonostante questo la colpa della tempesta era di Giona! La disobbedienza di un figlio di Dio è molto più grave agli occhi di Dio rispetto a moltitudini di peccati dei non credenti. "Voi soli ho conosciuto fra tutte le famiglie della terra; perciò vi castigherò per tutte le vostre trasgressioni" (Amos 3:2).

Allora Giona ammise il suo peccato. E raccontò ai marinai che stava scappando da Dio. L'equipaggio provò del suo meglio cercando di remare fino a riva, ma non ebbe successo perché la tempesta era troppo forte. Allora Giona disse, "Per favore, prendetemi e gettatemi in mare, così la tempesta si fermerà, perché so che è venuta a causa mia" (verso 12). A quel punto i marinai erano spaventati perché pensavano che se avessero gettato Giona in mare, Dio li avrebbe puniti. In questo episodio questi uomini stranieri sembrano avere più timore di Dio che il Suo profeta. Alla fine, siccome non c'era altro modo, presero Giona e lo gettarono in mare - e subito la tempesta cessò. Allora "quegli uomini furono presi da grande timore del Signore" (verso 16).

A quel punto, il Signore comandò ad un grosso pesce di inghiottire Giona, così Giona passò tre giorni e tre notti nello stomaco del pesce. La parola di Dio è ispirata perciò io credo esattamente a come sta scritto. Gesù in persona approvò questa storia come vera quando disse, "Come Giona stette nel ventre del pesce, così il Figlio dell'Uomo starà nel cuore della terra" (Matteo 12:40). Prima della risurrezione ed ascensione di Gesù, il paradiso era collocato nel cuore della terra - e Gesù stette lì, in paradiso, per tre giorni e tre notti nel cuore della terra - dal giovedì sera (sì, Gesù VENNE crocifisso di giovedì) fino alla domenica mattina, quando risuscitò dai morti.

Dopo tre giorni, Giona pregò. Notate che prima Giona rimase tre giorni e tre notti nel pesce e "POI" pregò (2:1). Che cosa stava facendo Giona in quei tre giorni e tre notti prima di decidersi di pregare? Probabilmente stava cercando di uscire dallo stomaco del grande pesce. Deve aver provato ad uscire chissà quante volte, ma il risultato fu sempre lo stesso, cioè che nonostante i suoi sforzi scivolava e ritornava al punto di partenza. Dopo tre giorni di sforzi inutili, Giona si decise a pregare.

La stessa cosa succede anche a noi quando ci troviamo intrappolati in una situazione difficile. La prima cosa che di solito facciamo è di provare a liberarcene con qualche sforzo umano. Quando poi tutti i nostri sforzi falliscono, allora preghiamo! Così Giona pregò dopo 3 giorni. Ma nonostante la sua preghiera non accadde nulla. Disse, "Ero imprigionato nelle profondità del soggiorno dei morti e la vita mi veniva meno. Quando persi tutte le speranze, allora i miei pensieri tornarono al Signore. E la mia preghiera è giunta fino a Te nel Tuo Tempio santo" (2:7, 8). Dopo che Giona pregò non accadde nulla. Ma alla fine, smise di pregare e cominciò a lodare il Signore. Disse, "Io Ti offrirò sacrifici con canti di lode. La salvezza viene dal Signore (La liberazione può giungere solo da Te) " (2:10). In altre parole, Giona stava dicendo, "Signore, ti loderò con tutto il mio cuore. Tu puoi liberarmi se e quando vuoi."

Appena Giona cominciò a lodare Dio, il Signore comandò al pesce di vomitare Giona sulla terraferma. Notate ancora che è solo quando Giona cominciò a lodare il Signore che "POI" il Signore comandò al pesce di vomitarlo (2:10-11). Qui c'è un principio. Lo abbiamo visto anche quando abbiamo studiato il Salmo 50:23 "Chi Mi offre un sacrificio di ringraziamento (lo stesso che usò Giona qui) Mi permette di mostrargli la Mia salvezza." In altre parole, il Signore dice, "Se cominci a lodarmi anziché lamentarti, mi permetti di liberarti." Abbiamo visto come Giosafat seguì questo principio. Quando era circondato da un grande esercito, cominciò a lodare il Signore, così Dio lo liberò dai suoi nemici (2 Cronache 20:22).

La preghiera da sola non è necessariamente un'espressione di fede, ma una lode sincera a Dio è sempre un'espressione di fede (Vedi Salmo 106:12). Potete pregare senza fede. Ma se lodate Dio, quando la situazione non è ancora stata risolta, allora state esprimendo la vostra fede. Quando dite, "Io ti lodo Signore, perché so che la liberazione viene solo da Te" , avete espresso la vostra fede in Dio e gli avete permesso di trovare una strada per liberarvi.

Giona Inviato per la Seconda Volta

Per la seconda volta la parola del Signore giunse a Giona. Sia lodato il Signore perché quando falliamo una volta, Dio ci concede una seconda possibilità. Questo è uno dei messaggi più grandi che ci arriva dal libro diGiona. Hai fallito il Signore? Dio sta aspettando per darti una seconda opportunità. Dio non è solo il Dio della seconda possibilità - perché la maggior parte di noi, la nostra seconda possibilità ce la siamo giocata molto, ma molto tempo fa. Dio è il Dio delle altre possibilità, e non importa quante volte avete fallito! Se vi pentite con tutto il vostro cuore, il Signore è in grado di mettervi a posto anche ora e permettervi di compiere il ministero che vi ha preparato per Lui.

Ora Giona aveva imparato la lezione di cui aveva bisogno. Dopo essere stato disciplinato era felice di andare a Ninive. Visto le grandi dimensioni della città, a Giona ci vollero tre giorni per attraversarla tutta, proclamando in ogni strada che Ninive sarebbe stata distrutta in 40 giorni. La cosa stupefacente è che le persone di Ninive si pentirono immediatamente . Questo fu la più grande e veloce rinascita che la storia del mondo abbia mai visto - e successe in una nazione straniera. Una rinascita del genere non si è mai vista da nessun'altra parte. Il sermone di Giona era composto da una sola frase. Ma con questa frase ne convinse a migliaia - si pentirono TUTTI.

Che cosa possiamo notare qui? Che quando Dio ha avuto successo nell'addestramento del Suo servo ed è riuscito a fare un lavoro in lui, anche una sola frase dalla sua bocca ha una grande potenza. Se Dio non ha avuto successo nel trattare la vostra testardaggine, disobbedienza, ribellione ed orgoglio, allora anche se predicate lunghi sermoni non avranno nessun effetto. Ma quando Dio ha successo nel rompervi, allora anche una sola vostra frase sarà potente.

Dal Re a quello che faceva l'elemosina, in Ninive si pentirono tutti, ci furono molti pianti e grande fu il loro pentimento. Si vestirono di sacco e invocarono Dio affinché non li punisse.

Una delle cose che qui mi incoraggia è che anche quando una città malvagia come Ninive si pentì, Dio fu misericordioso. Dio sapeva che qualche anno più tardi la città sarebbe diventata così malvagia che sarebbe dovuto tornare e distruggerla. Ma Dio tratta le persone per come sono sul momento - e non per come sono state nel passato o come saranno in futuro. Il Suo Nome è "IO SONO", non "Io ero", né "Io sarò".

Dio è più compassionevole di noi. In tutta la Scrittura non c'è nemmeno un singolo caso dove Dio non perdonò una persona che si pentì e ritornò a Lui. Anche se Giuda Iscariota fosse andato dal Signore e gli avesse chiesto di perdonarlo, allora sarebbe stato perdonato. Ma anziché andare dal Signore Giuda andò dai sacerdoti - come molti fanno oggi! Non potete essere perdonati confessando i vostri peccati ad un sacerdote (anche se di alto rango). Giuda Iscariota provò a ricevere perdono in questo modo ma non venne perdonato. E se fate lo stesso nemmeno voi sarete perdonati.

Una volta che Dio ebbe misericordia di Ninive, ci si potrebbe aspettare che Giona ne fu felice a riguardo. Ma non fu così. Immaginate un evangelista che vede un'intera città con più di 120,000 persone (4:11) che piange e si pente - la più grande rinascita della storia - e non ne sia contento! Al contrario, Giona si arrabbiò. Prima di tutto perché la sua profezia di distruzione della città fallì. Secondo, a causa del suo patriottismo israelita, che gli faceva odiare le persone di Ninive, tanto da sperare che non si pentissero; così Dio li avrebbe distrutti.

Siete anche voi come Giona? C'è anche una sola persona su tutta la terra che NON volete che Dio benedica? Ci siamo forse dimenticati quando misericordioso Dio è stato con noi e come ci ha benedetto quando meritavamo niente altro che l'Inferno? Ma ora Giona era preoccupato per il suo onore e la sua reputazione come profeta.

Per insegnare a Giona una lezione, Dio permise ad una pianta di crescergli sopra la testa. Giona si rallegrò per la pianta che era appena cresciuta. Ma il giorno seguente la pianta si seccò perché Dio la fece mangiare da un verme. Giona sia arrabbiò molto perché senza la pianta a fargli ombra il sole gli batteva in testa, e disse, "Per me è meglio morire che vivere" (4:8). Allora Dio disse a Giona, "Tu hai compassione per questa pianta che è cresciuta e perita in una notte. Ed Io non dovrei avere compassione per Ninive, la grande città, nella quale ci sono più di 120,000 persone che non sanno la differenza tra la loro mano destra e la sinistra, e tanta quantità di bestiame?" (4:11). Dio qui espresse la Sua preoccupazione per più di 120,000 bambini in Ninive e anche per gli animali. È stupefacente vedere che Dio si preoccupava persino per gli animali che c'erano a Ninive! "Il Giusto si preoccupa del bene dei suoi animali" (Proverbi 12:10).

In questo verso (Giona 4:11) - più che in ogni altro verso nell'Antico Testamento - vediamo la tremenda compassione che Dio ha per le anime perdute. Dio ha così amato il mondo che ha dato il Suo unigenito Figlio affinché nessuno perisca. Giona in questa cosa, in un modo o nell'altro, non riuscì ad essere in comunione con Dio. Anche oggi ci sono molti predicatori che predicando vedono delle rinascite spirituali (come Giona), ma che come Giona non sono in comunione con il cuore compassionevole di Dio. Tali predicatori non compiono il loro ministero come Dio vorrebbe che lo compiessero. Potreste predicare e vedere delle persone salvate; ma nonostante questo, alla fine di tutto, come Giona, potreste non essere in comunione con Dio. La giusta base per un ministero evangelico è la comunione con il cuore di Dio. Dio è enorme nella compassione per coloro che non hanno luce.

La Bibbia dice che Dio vuole che tutta l'umanità si ravveda, per essere salvata e arrivare alla conoscenza della verità (1 Timoteo 2:4). Dio questo lo brama. E più siamo in comunione con il cuore di Dio, più condivideremo lo stesso peso. Se Dio ti ha chiamato per essere un evangelista, ti darà una compassione per le anime perdute. Se Dio ti ha chiamato per essere un maestro, ti darà una compassione per i credenti che sono ciechi ed ingannati, che non sono entrati in una vita vittoriosa. La comunione con il cuore di Dio, condividendo la Sua compassione, è essenziale se vogliamo compiere il nostro ministero efficacemente.

Capitolo 33
Michea

I CAPI CORROTTI E L'AUTORITÀ DI DIO

m

ichea visse nello stesso periodo di Isaia. Profetizzò sia ad Israele sia a Giuda. E principalmente predicò rivolgendosi ai capi religiosi d'Israele e di Giuda che avevano abusato dei privilegi che avevano nel servire Dio e avevano sfruttato i poveri che sedevano nelle loro congregazioni; esattamente come molti capi Cristiani sfruttano i poveri anche oggi. È sorprendente vedere come molti profeti dell'Antico Testamento si preoccupavano per i poveri che abitavano in Israele ed in Giuda, i quali venivano ingannati e condotti fuori strada dai loro capi che erano avidi, egoisti ed orgogliosi.

Il Giudizio di Dio contro Samaria e Giuda

Nei primi tre capitoli leggiamo del giudizio di Dio pronunciato contro Samaria (la capitale d'Israele) e Giuda.

Michea richiamò il popolo ad ascoltarlo perché il Signore stava arrivando con delle accuse nei loro confronti (1:2).

Al Capitolo 2 vediamo i peccati dei quali i capi erano colpevoli. Ogni volta che la Parola di Dio parla ai capi, è bene che noi che siamo anziani e predicatori della Parola di Dio ci esaminiamo e ci giudichiamo.

"Quanto sarà terribile per voi che state svegli la notte per pensare a dei piani malvagi. Vi alzate di fretta all'alba per portare avanti le vostre macchinazioni perché avete l'autorità per compierle. Quando volete un terreno, trovate un modo per ottenerlo. Quando vedete la casa di qualcuno che vi piace - trovate un modo per ottenerla - con frodi. Nessuna eredità di famiglia è al sicuro con persone come voi nei paraggi (2:1, 2).

Qui vediamo che i capi religiosi utilizzavano il loro potere per sfruttare i poveri rubandogli i soldi! Questo possiamo applicarlo al giorno d'oggi quando i predicatori spingono delle persone povere e delle vedove a pagare le decime, e poi usano questi doni per vivere le loro vite nel lusso.

È vero che il Signore ha permesso che chi predica il vangelo possa guadagnarsi da vivere predicando (1 Corinzi 9:14). Ma è completamente sbagliato per un predicatore guadagnarsi da vivere ricevendo soldi da persone che guadagnano meno di lui. Come può un predicatore ricevere dei soldi da qualcuno che è più povero di lui e poi usarli per vivere ad un livello più alto della persona che glieli ha donati? Gesù non lo avrebbe mai fatto. Ma nonostante Gesù non lo avrebbe mai fatto, questo è quello che molti pastori Cristiani e predicatori stanno facendo al giorno d'oggi. Ricevono soldi da persone che vivono in piccole case e li usano per costruire delle case enormi per sé stessi. Questo è il motivo per cui la grazia di Dio lascia le loro vite, anche se continuano a rimanere dei predicatori dotati.

Un lavoratore Cristiano non deve mai ricevere soldi per i propri bisogni da qualcuno che guadagna meno di lui. Le persone povere hanno il diritto di dare i loro soldi per finanziare il lavoro di Dio . Ma se quelli più poveri di voi vi danno dei soldi, dovete metterli nella cassetta per le offerte, per il lavoro del Signore e maiusarli per i vostri bisogni personali. Se onorate Dio in questo modo, Dio vi benedirà e si prenderà cura di provvedervi quello di cui avete bisogno. Ma molti predicatori non sono seri nei confronti di piccole faccende come queste.

Gesù ricevette dei soldi da alcuni che supportavano il Suo ministero (Luca 8:1-3). Ma non ha mai usato quei soldi per vivere sfarzosamente. Nella borsa di Giuda Iscariota c'erano molti soldi e Gesù avrebbe potuto usarli come voleva. Ma non avrebbe mai usato i soldi di un pover uomo per soggiornare in un hotel (di lusso) che quell'uomo non avrebbe potuto permettersi. Anzi, Gesù una volta dormì sotto gli alberi sul Monte degli Ulivi (Giovanni 7:53 a 8:2). Da questo esempio ne possiamo imparare qualcosa.

Se siete fedeli nel modo in cui usate i soldi di Dio, manterrete l'unzione di Dio su di voi fino alla fine delle vostre vite. Ma se siete dei predicatori e non siete fedeli nel modo in cui utilizzate i soldi di Dio, scadrete dalla grazia come sono scaduti altri predicatori in giro per il mondo. Il Signore dice, "Ricompenserò il vostro male con male. Non potrete scappare" (2:3). Chi ha orecchi per udire, oda.

Ma il popolo disse, "Non dire così. Questo disastro non ci arriverà addosso" (2:6). Ma Michea rispose, "Il Signore avrà pazienza con i vostri comportamenti? Voi strappate il mantello dalla veste a quelli che passano tranquilli e si fidano di voi. Sfrattate le donne dalle loro case e negate ai loro figli i diritti che Dio gli ha concesso. Avete riempito il paese di peccato e lo avete rovinato completamente. Se un profeta pieno di menzogne vi dicesse, 'Vi predico le gioie del vino e del bere', questo è un tipo di profeta che vi piacerebbe!" (2:7-11).

Nel corso della storia il popolo di Dio ha sempre preferito i falsi profeti che stimolano gli ascoltatori dicendo cose che rendono felici. La maggior parte del popolo di Dio non si è mai preoccupato di ascoltare i veri profeti di Dio che gli dicono la verità. Perciò se sei un servo di Dio e vuoi predicare la parola di Dio fedelmente, ricordati una cosa: Non sarai mai popolare. Non sarai in grado di guadagnarci dei soldi con le tue predicazioni. Sarai disprezzato e rigettato come lo erano questi profeti dell'Antico Testamento.

Nonostante tutto, il Signore continuava a dire ad Israele, "Ne radunerò alcuni tra voi che sono rimasti e vi metterò assieme" (2:12). La maggior parte dei profeti profetizzò che ci sarebbe stato un resto del popolo che Dio avrebbe ricondotto da Babilonia a Gerusalemme.

Questo è vero anche oggi. Anche se la maggior parte del Cristianesimo è ritornato al peccato, sulla terra c'è un resto di persone che temono Dio e che sono testimoni della verità. Se sei una persona che teme Dio, ovunque tu vada dovresti cercare questo resto di persone. Cerca coloro che stanno cercando sinceramente Dio e che stanno vivendo in un sistema Babilonese. Non sono tutti in una sola denominazione. In una città potresti trovarli in una denominazione. Mentre in un'altra città, nella stessa denominazione della chiesa precedente, non ne troverai. In tutto il mondo, al giorno d'oggi, non esiste una "denominazione del resto del popolo di Dio" - cioè delle chiese locali che sono le "chiese del resto del popolo di Dio". Perciò ovunque andrai, devi chiedere al Signore, "Signore, dove si stanno riunendo le Tue persone in questo posto?" Ed il Signore ti guiderà a loro.

"Ascoltate, voi capi d'Israele - dovreste conoscere ciò che è giusto e ciò che è sbagliato. Ma voi amate il male ed odiate il bene; scorticate il mio popolo e gli strappate la carne dalle ossa. Li divorate, frustate, spezzate le ossa, e li fate a pezzi come si fa a pezzi la carne prima di cuocerla - e poi supplicate il Signore che vi salvi nei momenti difficili! Davvero vi aspettate che vi ascolti? Si girerà dall'altra parte! Voi, falsi profeti! Voi che guidate il Suo popolo fuori strada! Voi che dite 'Pace' a quelli che vi danno del cibo e minacciate chi non vi paga! Questo è il messaggio che Dio ha per voi: 'Si farà notte per voi e non ci sarà più visione; le tenebre vi ricopriranno e mai sentirete una parola da Dio. Il sole tramonterà su di voi, ed il vostro giorno finirà. Allora la vostra faccia sarà coperta di vergogna ed ammetterete che i vostri messaggi non venivano da Dio. '" (3:1-7).

La storia si ripete. 2600 anni fa i predicatori amavano le persone che gli facevano grandi doni, ed in cambio gli profetizzavano messaggi confortevoli. La stessa cosa sta succedendo oggi!! Ma se qualcuno era povero e non poteva invitare questi predicatori per un buon pranzo, allora lo minacciavano. Non sono i servi di Dio che fanno queste cose, ma i falsi profeti.

Profetizzavano menzogne, dicendo di aver visto delle visioni da Dio, esattamente come fanno molti ingannatori oggi. Ma il messaggio che Dio gli rivolse fu: "Si farà notte su di voi e non ci sarà più nessuna visione; le tenebre vi copriranno e non avrete mai una parola da Dio. Il sole tramonterà su di voi, ed il vostro giorno finirà. Allora la vostra faccia sarà coperta di vergogna ed ammetterete che i vostri messaggi non venivano da Dio" (3:6, 7).

Michea era ricolmo dello Spirito e senza alcuna paura rimproverò questi falsi profeti: "Io sono pieno di potenza dello Spirito del Signore, e coraggiosamente proclamo la punizione di Dio a Israele a causa dei suoi peccati." (3:8).

Qui sembra che Michea si stia vantando, ma non è così. Perché Michea stava disegnando una linea di demarcazione per mostrare il contrasto tra lui ed i predicatori della sua generazione. Secoli dopo, anche l'apostolo Paolo usava enfatizzare il contrasto che c'era tra lui e gli altri. Paolo disse, " Vi ho predicato la Buona Notizia di Dio gratuitamente. Perché l'ho fatto? L'ho fatto per togliere il pretesto a coloro che si vantano di compiere il lavoro di Dio come lo compiamo noi. Ma Dio non ha mai inviato questi uomini, sono degli impostori, operai fraudolenti che vi hanno ingannato facendovi pensare che sono apostoli di Cristo." (2 Corinzi 11:7-13). Paolo non serviva Dio per guadagnarci dei soldi come facevano i falsi apostoli di quel tempo e come fanno oggi la maggior parte dei predicatori.

Michea aveva molto da dire a coloro che predicavano per soldi. "Ascoltatemi, voi capi di Israele che odiate la giustizia e amate ciò che è sleale, e riempite Gerusalemme con omicidi e peccati di ogni sorta - voi capi che ricevete bustarelle; voi sacerdoti e profeti che non volete predicare se non siete prima stati pagati. (E nonostante questo fate gli occhi da cerbiatto davanti Signore dicendo, "Tutto va bene - il Signore è in mezzo a noi. Nessun male può colpirci.") È per colpa vostra che Gerusalemme sarà arata come un campo e diventerà un cumulo di macerie" (3:9-12).

I profeti dell'Antico Testamento parlarono molto della corruzione dei predicatori di quel tempo, perché era la causa della distruzione del popolo di Dio. Oggi succede lo stesso. I sacerdoti ed i profeti predicavano solamente se erano pagati. Nonostante questo tutti dichiaravano di dipendere dal Signore. Questo è l'inganno che viene messo in scena anche oggi.

Ad un servo del Signore è permesso ricevere dei doni volontari che gli vengono dati. Ma c'è un'enorme differenza tra questo e l'essere pagati con uno stipendio per "servire Dio"! Che differenza c'è tra uno stipendio ed un dono? Uno stipendio ve lo potete aspettare mentre un dono non potete pretenderlo. Un vero servo del Signore continua a servire sia se riceve dei soldi o no, e sia se riceve del cibo o meno. È grato per i doni ricevuti, ma non dipende da loro. Non serve il Signore per guadagnare dei soldi. Se seguite questo principio, in un modo o nell'altro Dio provvederà di ciò di cui avete bisogno, e sarete protetti dalle trappole nelle quali sono caduti molti predicatori.

L'Arrivo del Regno e del Suo Re

Nei primi sette versi del Capitolo 4, Michea parlò del regno millenario di Cristo. Per la prima volta Michea profetizzò riguardo al futuro.

Ma prima che questo Regno si realizzerà, Michea profetizzò dell'imminente esilio Babilonese del popolo di Dio: "O popolo di Sion, devi lasciare la città e vivere nei campi; sarai mandato in una terra lontana, in esilio a Babilonia. Ma da Babilonia Io ti salverò e ti libererò dalla presa dei tuoi nemici" (4:10).

Michea profetizzò dell'esilio 100 anni prima che accadde - al tempo di questa predicazione Babilonia era un paese piccolo e sconosciuto, che poi sarebbe diventato la super potenza che avrebbe catturato Giuda.

Il Capitolo 4:14è una profezia bivalente - primo per Sedechia, l'ultimo re di Giuda, che sarebbe poi stato imprigionato a Babilonia: "Con la verga colpiscono la guancia del giudice (Governatore) d'Israele." Secondo per il vero Re d'Israele - Gesù - che lo avrebbero colpito sulla sua guancia. Questo Governatore sarebbe nato in Betlemme: "Betlemme, tu sei solo un piccolo villaggio di Giuda, ma sarai il luogo di nascita del mio Re, le cui origini risalgono ai tempi antichi, ai giorni eterni!" (5:1). Dopo che Sedechia fu imprigionato a Babilonia, per più di 500 anni non ci furono più re in Giuda. Il successore al trono di Giuda sarebbe stato Colui che sarebbe nato in Betlemme. Questo verso nel libro di Michea,fu il verso che il sacerdote citò ad Erode quando i magi gli chiesero: "Dov'è che è nato il Re dei Giudei?" (Matteo 2:2).

Poi Michea parlò del resto del popolo di Dio. Dopo aver profetizzato il giudizio, i profeti ritornavano sempre all'argomento del resto del popolo di Dio. "Il resto di Giacobbe sarà tra le nazioni, in mezzo a molti popoli come una rugiada che viene dal Signore, come una pioggia...Il resto di Giacobbe sarà in mezzo ai popoli come un leone che ruggisce tra gli animali della foresta...La tua mano sarà alzata sopra i tuoi avversari e tutti i tuoi nemici saranno sterminati." (5:7-9). Questo è come dovrebbe essere oggi la chiesa del resto del popolo di Dio - rinfrescando gli altri come una rugiada o come una doccia, comportandosi degnamente come un leone, vincendo Satana e i desideri della carne (che sono i veri nemici).

Dio Contesta il Suo Popolo

Al Capitolo 6, leggiamo della contestazione che Dio fece al Suo popolo. Qui è come se si fosse nell'aula di un tribunale, dove Dio disse ad Israele, "Alzati e mostrami il tuo caso contro di Me. Lascia che i monti e le colline siano testimoni delle tue lamentele. Ed anche Io porterò il Mio caso contro di te. Che cosa ti ho fatto perché tu ti allontanassi da Me? Ti condussi fuori dall'Egitto e redento dalla schiavitù. Ti mandai Mosè, Aronne e Miriam [*] per guidarti. Quando Balaam provò a maledirti, non ti ho forse benedetto? Allora che cosa hai contro di Me tanto da abbandonarmi? (6:1-5).

Dopodiché Michea chiese al popolo quale fosse la loro risposta a Dio. Immaginate che Dio voglia più offerte? No. Dio non voleva le loro decime né le loro offerte. Pure l'offerta dei loro figli primogeniti (la cosa terrena più preziosa che si poteva offrire) non sarebbe bastata per espiare nemmeno uno dei loro peccati.

E poi leggiamo uno dei più bei versi del libro di Michea, che ci dice quello che Dio ha sempre richiesto agli uomini - un verso che dovremmo sempre ricordarci tutti: "Che altro ti richiede il SIGNORE se non che tu pratichi la giustizia, ami la misericordia e cammini umilmente con il tuo Dio?" (6:8).

Se sei veramente grato al Signore per tutto quello che ha fatto per te, allora quello che vuole da te non sono i tuoi soldi o il tuo servizio, ma queste tre cose, prima di tutto:

1. Pratica la giustizia. Sii libero da ogni parzialità, fa quello che è giusto in ogni situazione e non fare mai del male agli altri.

2. Ama la misericordia. Sii felice di perdonare gli altri per il male che ti hanno fatto, restituendogli del bene. Tratta gli altri misericordiosamente. Anche tu hai fatto degli errori e Dio ti ha perdonato. Dunque perdona tutti e fai tuttoil bene che puoi, a tuttele persone che puoi, tuttele volte che puoi. Tollera il fatto che possono nonaver ancora avuto tutta la luce che hai tu e perciò sii disposto ad accettare che facciano le cose diversamente da te, senza giudicarli. Nell'ultimo giorno Dio tratterà senza misericordia chiunque giudica gli altri (Giacomo 2:13).

3. Cammina umilmente con Dio. Questo è il segreto di tutto. Un'attitudine umile porterà la grazia di Dio sopra di te e questo ti permetterà di vivere questo tipo di vita che Dio richiede. Altrimenti la troverai impossibile. Il camminare umilmente con Dio è il riconoscere che senza Cristo non puoi fare nulla. Vuol dire vederti come un niente ai tuoi occhi - anche se sei qualcuno di gran valore agli occhi di Dio.

Ci sono due tipi di religioni nel mondo - una che enfatizza i rituali (6:6, 7) e l'altra che enfatizza l'amare Dio e l'amare il prossimo (6:8) - che poi questo è il succo dei tre punti menzionati qui sopra. Tutte le false religioni e la maggior parte dei Cristiani preferiscono la prima . I veri discepoli scelgono la seconda.

I rituali esteriori spesso possono diventare dei sostituti del camminare umilmente con Dio e della misericordia nei confronti del prossimo. Se i capi d'Israele si fossero concentrati su queste cose e avessero insegnato al popolo a fare lo stesso, non sarebbero mai andati in prigionia a Babilonia.

Poi Michea profetizzò contro i ricchi uomini d'affari che truffavano i poveri: "Ci sarà mai una fine al vostro arricchivi truffando gli altri? Le vostre case sono piene di ricchezze illecite e bilance false. Vi siete arricchiti attraverso estorsioni e violenza; siete talmente abituati a mentire che le vostre lingue non sono più capaci di dire la verità! Perciò voi mangerete ma non ne avrete mai abbastanza. E nonostante provate in ogni modo ad accumulare soldi, alla fine non avrete più nulla, quel poco che state cercando di risparmiare lo darò a quelli che vi conquisteranno"(6:10-14).

Se siete ricchi, Dio vuole sapere in che modo vi siete arricchiti. Avete truffato qualcuno? Avete evaso le tasse che sono dovute al governo? Avete fatto qualcosa di ingiusto per guadagnarle? Dio avvicina il Suo sguardo per vedere come le persone guadagnano i loro soldi. Le ricchezze guadagnate ingiustamente ci porteranno solo il giudizio di Dio su di noi.

Dio disse, "È raro trovare un uomo onesto tanto quanto è raro trovare uva e fichi dopo che è passato il tempo della raccolta. Gli uomini di Dio sono scomparsi dal paese, e non c'è nessun giusto. Si rivoltano pure contro i loro fratelli. Le loro mani sono entrambe pronte al male: Il giudice chiede dei soldi sottobanco ed il riccolo paga dicendogli chi deve rovinare. Così questi due andando a braccetto si spartiscono la giustizia" (7:1-3). Dio poi li avvertì che il momento della loro punizione si stava avvicinando sempre di più (7:4).

Oggi viviamo in una situazione simile. In ogni luogo gli uomini di Dio sono rari da trovare. Ci sono molte ingiustizie e corruzione nelle società e i poveri vengono sfruttati. Dio tutto questo lo sta osservando. Prima di giudicare Israele Dio aspettò molto tempo. Ma tutti coloro che stanno facendo queste cose oggi non la passeranno liscia. Un giorno Dio chiederà conto alle persone per ogni singola bustarella che hanno intascato per pervertire la giustizia e per ogni male che hanno fatto per ferire gli altri - specialmente per i poveri indifesi. Nessuno potrà scampare a questo. Tutti dovranno render conto di sé a Dio.

Le parole di Michea in 7:6 vennero citate da Gesù che le amplificò in questo modo: "Non pensate che io sia venuto a portare la pace sulla terra; non sono venuto a portare la pace ma una spada. Perché sono venuto a dividere il figlio da suo padre, e la figlia da sua madre, la nuora dalla suocera; e i nemici dell'uomo saranno quelli stessi di casa sua. Chi ama padre o madre più di Me, non è degno di Me; chi ama figlio o figlia più di Me, non è degno di Me" (Matteo 10:34-37).

Quando leggete Michea 7:6, sembra non riferirsi al discepolato. Ma Gesù lo usò per insegnarci che queste parole di questi profeti hanno più di un significato. Molte profezie hanno un doppio adempimento. Qui è solo un esempio di questo.

Poi Michea disse delle parole meravigliose che possiamo utilizzare nella nostre battaglie spirituali contro Satana:

"Quanto a me, io volgerò il mio sguardo al Signore, aspettando il Suo aiuto; Io aspetto che Dio mi salvi; Mi ascolterà. Non ti rallegrare per me, o mio nemico, perché se sono caduto, mi rialzerò! Quando sono seduto nelle tenebre, il Signore sarà la mia Luce. Sarò paziente quando il Signore mi punisce, perché ho peccato contro di Lui; poi mi difenderà dai miei nemici e li punirà per tutto il male che mi hanno fatto. Dio mi porterà fuori dalle tenebre alla luce, e io vedrò la Sua bontà. Allora i miei nemici vedranno che Dio è dalla mia parte e si vergogneranno di avermi deriso dicendomi, 'Dov'è il tuo Dio?' Con i miei occhi li vedo ora calpestati come il fango nelle strade" (7:7-10).

Queste sono parole che possiamo dire al diavolo quando siamo caduti nel peccato, o abbiamo fallito il Signore in qualche modo, oppure quando siamo disciplinati dal Signore. Non permettete mai a Satana di scoraggiarvi dicendo, "Sei caduto. Ora non c'è più speranza per te." Memorizzate questa porzione della Scrittura e citatela a Satana ogni volta che c'è bisogno.

Michea concluse la sua profezia lodando Dio per quanto è grande la Sua meravigliosa misericordia: "Quale dio è paragonabile a Te - che perdoni l'iniquità e passi sopra alla colpa, che chiudi gli occhi e le orecchie ai peccati commessi in passato dal tuo prezioso popolo che Tu hai purificato? Tu non coltivi la Tua rabbia e non rimani arrabbiato a lungo, perché la misericordia è la Tua specialità. Perché è la misericordia la cosa che ami di più; e la Tua compassione è rivolta verso di noi. Tu hai eliminato i nostri errori. Hai gettato i nostri peccati sul fondo dell'oceano. Tu rimarrai fedele alla Tua parola" ( 7:18-20 - Parafrasi).

Questo è un altro passaggio della Scrittura che incoraggia tutti quelli che si sentono di aver fallito il Signore.

Dopo aver predicato il giudizio e la punizione per i peccati, i profeti hanno sempre avuto per il popolo di Dio una parola d'incoraggiamento e di speranza. Questo è un esempio per tutti noi che predichiamo la Parola di Dio. Come dobbiamo finire un nostro messaggio quando abbiamo predicato duramente del giudizio o abbiamo fatto dei rimproveri? Sempre con una parola d'incoraggiamento, che Dio è dalla parte del Suo popolo.

Ricordatevi che Dio è sempre dalla vostra parte contro il diavolo. Dio non sarà maidalla parte del diavolo contro di voi, non importa quanto avete peccato. Dio aspetta che vi pentiate. Ma starà sempre dalla vostra parte. Il momento in cui vede che vi girate verso di Lui, corre ad assistervi.

Voi che predicate la parola di Dio siete come dei chirurghi in sala operatoria, che stanno cercando di rimuovere un cancro da un paziente. Aprite la persona e mettete ad esposizione il cancro. Dopo aver fatto questo che cosa dovrebbero fare i chirurghi? Rimuovere il cancro, ricucirlo, dargli un antidolorifico e mandarlo a casa felice e contento! Ma molti predicatori aprono la persona, espongono il cancro e poi la mandano a casa con il taglio aperto e le viscere esposte - scoraggiata e senza speranza!

Non fatelo mai. Finite il lavoro. Anche se le persone si sono convinte ed hanno pianto per i loro peccati, fatele andare a casa rallegrati e con una speranza nei loro cuori! Fate che il vostro predicare sia come questo dei profeti dell'Antico Testamento, cioè che finisca sempre con una parola di speranza.

Dio è sempre dalla tua parte contro il diavolo.



[*] Alcune versioni la chiamano Maria.

Capitolo 34
Naum

LA RABBIA E LA VENDETTA DI DIO

L

a maggior parte dei Cristiani non leggono mai questi profeti "minori", perché si sentono che non ne possono ricavare nulla. Ma tutta la Scrittura è ispirata da Dio. Non tutte le parti della Scrittura hanno lo stesso valore. Il Nuovo Testamento è certamente più importante dell'Antico Testamento - ma c'è qualcosa di valore in ogni libro dell'Antico Testamento. Questi profeti hanno ripetuto alcune cose affinché venissero enfatizzate. Quando un tema è ripetuto nella Scrittura, vuol dire che Dio considera quel tema importante. Magari Dio può parlare di dieci temi differenti, ma ne ripete solo due o tre - perché questi due o tre sono di speciale importanza. Ma nonostante questo, molti predicatori sono riluttanti nel ripetere i propri messaggi, perché così facendo possono perdere la loro reputazione di predicare ogni volta dei messaggi nuovi. Questa è la ragione per la quale la maggior parte dei predicatori di oggi non possono essere dei profeti! I profeti dell'Antico Testamento non erano interessati alla loro reputazione. Dicevano quello che Dio gli diceva di dire. Dio sa esattamente quello di cui le persone hanno bisogno, e se le persone avevano bisogno di sentire qualcosa per venti volte, il profeta la ripeteva per venti volte.

Naum visse 100 anni dopo Giona. Parlò al tempo in cui l'Assiria era la nazione più potente sulla terra. Per un profeta dire che Dio stava per distruggere la più potente nazione sulla terra, era ridicolo come se qualcuno proclamasse oggi che gli USA saranno distrutti e ridotti in nulla! Nessuno gli crederebbe. Ed infatti nessuno credette a Naum. Ma se oggi guardiamo indietro nella storia, vediamo che quello che i profeti hanno predetto poi si è avverato. Ogni parola dei profeti riguardo agli imperi più grandi del mondo quali l'Assiria, l'Egitto, Babilonia e Tiro si compì esattamente. Gli imperi di Assiria e Babilonia scomparvero. Dio disse che Tiro sarebbe stato ridotto in macerie - e così fu. Ma Dio non disse mai queste cose riguardo all'Egitto. Perciò l'Egitto esiste fino ad oggi. Quando Dio dice qualcosa attraverso i Suoi profeti, succederà esattamente come detto.

Queste cose che leggiamo nell'Antico Testamento ci assicurano che gli avvertimenti dati nel Nuovo Testamento saranno anche loro compiuti esattamente come sono scritti. Dio ha avvertito che un giorno tutti noi dovremo rendere conto a Lui delle nostre vite (Romani 14:12). E in quel giorno, tutti raccoglieranno esattamente quello che hanno seminato (Galati 6:7). Gesù disse, "Ogni parola non curata che gli uomini diranno, ne dovranno render conto al giorno del giudizio" (Matteo 12:36). Nonostante questo il 99% di credenti che conosco, non crede a questi avvertimenti che si trovano nella Scrittura, perché noto che sono tutti molto non curanti delle loro vite e delle parole che dicono. Siccome il giudizio non è compiuto immediatamente, molti prestano poca attenzione a come vivono e come parlano. Potreste in segreto guardare della pornografia, dire parole dure, mentire, parlare alle spalle degli altri e poi dirvi "Non mi è successo nulla", e così continuare a peccare. Questo è esattamente quello che disse l'Assiria: "Sì. Naum sta dicendo tutto questo riguardo a noi. Ma non ci sta succedendo niente." Ma il giudizio arrivò un poco più tardi. Gli avvertimenti che il Signore dà riguardo al giudizio saranno compiuti esattamente come ha detto - un giorno.

L'altra cosa che vediamo qui è questa: Quando in precedenza Dio inviò Giona a Ninive, ci potremmo chiedere il perché Dio lo mandò quando già sapeva che questa nazione sarebbe diventata malvagia e in cento anni sarebbe stata distrutta. Dio trattò con Ninive nei giorni di Giona, esattamente nella condizione in cui Ninive era allora. Al tempo di Giona, Dio vide molte persone in quella città che avevano il desiderio di pentirsi. E questo fu il motivo per cui Dio inviò Giona. Anche oggi, Dio non invia i Suoi servi ovunque, a meno che Egli abbia un piano per le persone in quel luogo. Se andate da qualche parte senza che il Signore ve lo abbia detto, allora è meglio che vi pianificate da soli il vostro messaggio. Ma se aspettate il Signore, e Dio vi ha guidati da qualche parte, allora anche se sarà un posto difficile come lo era Ninive, potete essere assolutamente certi che Dio vi ha mandato con uno scopo. Giona venne inviato con uno scopo. In quella generazione a Ninive ci furono molte persone che si pentirono e voltarono lo spalle al peccato.

Ma Dio non inviò Naum a Ninive, perché vide che la nuova generazione che abitava nella città non aveva nessun interesse nel pentirsi. Quello che possiamo imparare dall'esempio di Giona e Naum è che, se ascoltate Dio, non perderete il vostro tempo andando in posti dove Dio non vuole che andiate. Allora andrete solamente nei posti dove qualcosa di utile può essere compiuto per Dio. Questo è il motivo per cui questi profeti vissero davanti alla faccia di Dio, aspettando che gli dicesse cosa dovevano fare. Non correvano in giro come fanno molti lavoratori Cristiani oggi, predicando da una parte e dell'altra. Ma si presero del tempo per aspettare Dio.

La Determinazione di Dio nel Distruggere Ninive

Il messaggio di Naum fu un messaggio che trattava la rabbia di Dio. Al Capitolo 1, dal verso 2 al 6, vediamo sette parole - geloso, vendicatore, pieno di furore, vendetta, indignazione, rabbia, ardore, furore . Queste parole esprimono l'intensa rabbia ed il furore ardente che Dio ha non solo nei confronti del peccato, ma anche contro le persone che continuano nel peccato. "Il Signore è lento all'ira, ma quando si arrabbia, non si può fermare" (1:3). Dio soffre a lungo ed è molto paziente. Ma alla fine giudicherà. E la Sua rabbia ed il Suo giudizio sono principalmente diretti contro coloro che sfruttano gli altri. Farà giustizia a tutti quelli che sono stati truffati sulla terra.

Il peccato di Adamo ed il peccato di Caino non erano uguali. Adamo ferì solo sé stesso, e nessun altro. Perciò non venne maledetto. Ma solo il terreno ricevette la maledizione (Genesi 3:17). Ma il peccato di Caino ferì un'altra persona - Abele. Perciò Caino in persona venne maledetto da Dio (Genesi 4:11). Quando fate qualcosa che in qualche modo ferisce un'altra persona è un peccato grave. Può portare la maledizione di Dio su di voi come lo ha fatto su Caino, se non vi pentite e confessate il vostro peccato. Per esempio, potreste aver parlato alle spalle contro qualcuno e così avete rovinato la sua reputazione; oppure siete diventati amici con una ragazza, avete stimolato le sue emozioni e poi l'avete lasciata (potreste non aver toccato il suo corpo, ma comunque l'avete ferita). Dio è geloso, pieno di furore, arrabbiato e indignato, e la Sua furia ardente si vendicherà di chiunque compie queste cose. Questo giudizio potrebbe non essere ancora arrivato, perché Dio sta ancora aspettando che vi ravvedete. Ma Dio prende nota delle piccole cose che facciamo contro gli altri, e un giorno ci punirà per tutte. Molti predicatori hanno perso l'unzione di Dio sopra le loro vite perché hanno detto delle parole non curate contro altre persone, anche senza sapere la verità - criticando e diffondendo storie non accertate. Allora Dio rimuove la Sua unzione da questi predicatori. E se continuano ad essere distratti nel loro parlare, un giorno Dio toglierà anche la loro salvezza.

Perché Dio era così arrabbiato con l'Assiria? Non perché stavano fumando e bevendo, o prendendo delle droghe che gli facevano del male. Pensiamo che la droga sia orribile. Lo è. Ma agli occhi di Dio, non è così orribile tanto quanto il parlare male - perché quando vi drogate ferite solo voi stessi, ma quando sparlate ferite gli altri.

Voglio fare quello che fecero questi profeti dell'Antico Testamento: Darvi una giusta comprensione di quello che Dio considera dei peccati gravi. La furia ardente di Dio contro l'Assiria fu causata dal fatto che ferivano le altre persone. Allo stesso modo, un giorno Dio giudicherà ogni singolo essere umano che ha mai vissuto sulla faccia della terra, per il fatto che ha ferito qualcuno con le sue parole o con le sue azioni. Per le persone è difficile credere questo. Ma questo è difficile tanto quanto credere in un posto reale chiamato "Inferno". Ci sono molti che immaginano che Dio alla fine salverà tutti e pure coloro andranno all'inferno alla fine saranno portati in cielo!!! Alcuni arrivano pure all'estremo di credere che Satana un giorno sarà convertito! Ma io credo alla parola di Dio. Se non potete credere a un Dio pieno di rabbia, allora non credete in un Dio pieno di amore. L'amore richiede rabbia e punizione - e vi spiego il perché.

Supponete che avete due bambini che amate ugualmente, e un giorno vedete il maggiore picchiare con una pietra il fratello minore facendolo sanguinare. Quel povero ragazzino più giovane non è in grado di difendersi da solo contro qualcuno che è più grande di lui. Cosa fareste se foste il papà? Stareste lì a guardare? Amate entrambi i ragazzi. E siccome li amate, vi arrabbierete. Se non li amate, ignorerete quello che è successo e non vi arrabbierete. Ma l'amore porterà la rabbia contro il male, perché l'amore chiede giustizia . Punirete il maggiore per aver ferito il suo fratello più debole. Questo è esattamente quello che Dio fece anche con l'Assiria. E questo è quello che Dio farà un giorno a tutte le persone che feriscono gli altri in qualsiasi modo. Questo lo vedremo chiaramente nel giorno del giudizio.

Perciò spero che il nostro studio di Naum ci renderà estremamente attenti in futuro ad evitare parole ed azioni che possano ferire gli altri in ogni modo. Vuoi essere un servo di Dio? Allora sta attento con le tue parole - specialmente le parole che dici riferendoti a persone che non ti piacciono, o con le quali non sei d'accordo.

Al Capitolo 1:7-10, vediamo l'attitudine di Dio nei confronti dei Suoi amici e dei Suoi nemici. Per primo vediamo la Sua attitudine nei confronti di quelli che rispondono pentendosi alla Sua parola. Dio è buono con loro. Quando arrivano i problemi Dio sarà un forte rifugio. Se vi umiliate e rispondete a questi forti avvertimenti dei profeti, Dio sarà molto buono con voi, e quando i problemi arriveranno, sarà il vostro rifugio, proteggendovi come un padre protegge il suo piccolo figliolo dall'essere oppresso dagli altri. Il Signore conosce tutti quelli che si fidano di Lui. Non si dimentica nemmeno di una singola persona. Potreste essere deboli, poveri e senza speranza, ma Dio vi conosce personalmente, se siete uno di quelli che si fidano di Lui.

Poi, nei versi successivi vediamo l'attitudine di Dio verso i Suoi nemici. "Distrugge completamente i Suoi nemici, come un'irrompente inondazione" (1:8). Quando viene un'inondazione, distrugge tutti in un momento. Ed è così che avverrà il giudizio sui nemici di Dio. "Inseguirà i Suoi nemici fin nelle tenebre." Il profeta usa queste espressioni per mostrare come Dio insegue coloro che non prendono la Sua parola seriamente, con lo scopo di distruggerli. "Perché state premeditando contro il Signore? Vi distruggerà in un soffio. Non ha bisogno di colpirvi una seconda volta. Quando Dio colpisce i Suoi nemici barcolleranno come ubriachi e saranno bruciati come la paglia dei campi. Chi è questo vostro re che osa complottare malvagità contro il Signore?" (1:9, 10).

Quali erano i peccati dell'Assiria per i quali Dio era così arrabbiato con loro? Prima di tutto il loro orgoglio nei confronti di Dio, e secondo, la loro crudeltà nei confronti degli altri. Si approfittavano degli altri e li truffavano. Queste sono le due cose che i profeti hanno sempre enfatizzato - l'attitudine delle persone nei confronti di Dio, e la loro attitudine nei confronti degli altri esseri umani. Siccome molti credenti non leggono a sufficienza questi libri profetici, rimangono anche loro orgogliosi verso Dio e duri nei confronti degli altri. Molti credenti dicono che questi libri profetici dell'Antico Testamento sono noiosi. Questo è esattamente quello che il diavolo vuole che dite così non comprenderete nulla della rabbia di Dio contro l'orgoglio e la durezza di cuore.

Voglio incoraggiarvi a leggere questi profeti, anche se alcuni li troverete difficili da leggere. Potete entrare nel cuore di Dio leggendo queste parole e comprendere come Dio si sente nei confronti di queste tematiche. Con una costante ripetizione, il messaggio colpirà e verrà portato a casa, ed infine sarà scritto nel vostro cuore - cioè che Dio odia il peccato. Allora temerete e tremerete per la possibilità di commettere anche solo uno di questi peccati.

La disciplina di Dio e la Sua rabbia sono due cose diverse. Notate qui - Dio disse ad Israele, "O mio popolo, ti ho punito abbastanza! Ora spezzerò le tue catene e romperò il tuo giogo di schiavitù" (1:12, 13). Ma al re Assiro, Dio disse, "Io ti preparerò la tomba" (1:14).

Dio disse agli Assiri, "State per essere giudicati" (1:14). Poi il Signore disse ad Israele, "Ecco, sui monti i piedi di un messaggero che porta buone notizie, che annuncia la pace… Il malvagio non passerà mai più in mezzo a te; perché è stato completamente distrutto" (1:15). Questa è un'illustrazione del proclamare la buona notizia che il diavolo è stato sconfitto. Questo verso è simile ad Isaia 52:7 dove leggiamo, "Quanto sono belli, sui monti, i piedi del messaggero di buone notizie, che annuncia la pace e la salvezza, e dice a Sion, 'Il tuo Dio regna!'" In Isaia l'enfasi era sul regno di Dio. Qui in Naum è sulla sconfitta del Suo nemico.

L'Assiria è un'illustrazione di Satana e del suo regno, e la buona notizia che dobbiamo proclamare alle persone è, "Non temete, O popolo. Satana è stato sconfitto. Il suo regno è stato distrutto." La maggior parte delle persone che proclamano il vangelo, proclamano solo che i peccati delle persone sono stati perdonati. E questo è vero ed è buono. Ma è solo una parte del vangelo. Ci sono molte ragioni per le quali Gesù morì. È morto affinché i nostri peccati possono essere perdonati. È morto affinché il nostro vecchio uomo fosse crocifisso in modo che non serviamo più il peccato. È morto affinché la maledizione della legge non sia mai più su di noi. Ed è anche morto affinché Satana fosse sconfitto. Qui in Naum il messaggio è: "Il vostro nemico è stato sconfitto e non avrà più potere su di voi." Voi questa buona notizia che Satana e il peccato non hanno più potere sul popolo di Dio la predicate?

Pochi anni dopo le profezie di Naum, ormai per le persone d'Assiria non c'era rimasta più speranza (la loro capitale era Ninive). Questa generazione era diversa da quella al tempo di Giona. Qui Dio non diede nessuna opportunità di pentirsi, perché avevano a lungo resistito all'invito al ravvedimento. Dio aveva aspettato abbastanza a lungo ed ora la porta era chiusa. Gli Assiri avevano continuato a peccare, e alla fine avevano oltrepassato la linea rossa che Dio pone di fronte ad una nazione e davanti ad ogni persona. La Bibbia dice che c'è un peccato che causa la morte e che è inutile pregare per le persone che hanno superato questa linea rossa (1 Giovanni 5:16). Una persona può continuare a peccare, indurendo il suo cuore e continuando a rigettare la chiamata di Dio. Poi, un giorno, supera quella linea rossa e allora non avrà più desiderio di pentirsi dei suoi peccati. Allora per lui non ci sarà più speranza (Vedi Proverbi 29:1 ). A quel punto pecca contro lo Spirito Santo e non c'è a disposizione nessun perdono per questo peccato. È molto pericoloso, specialmente per un credente, continuare a peccare e a rigettare le suppliche di Dio.

L'Assiria aveva distrutto il paese d'Israele e in molti modi differenti gli aveva fatto del male (2:2). Ma il Signore avrebbe ancora una volta ristabilito l'onore e la potenza d'Israele. Naum descrisse come l'Assiria sarebbe stata distrutta e i suoi tesori sarebbero stati saccheggiati (2:9). Questa profezia si compì quando alcuni anni dopo, Babilonia distrusse e privò l'Assiria di tutte le sue ricchezze. Ninive, piena di combattimenti e di audacia, fu un leone potente (2:11, 12). Schiacciavano i loro nemici e ne nutrivano i propri cuccioli. Riempivano le loro città di prigionieri e dei bottini che saccheggiavano. Questo è il modo in cui gli Assiri sfruttavano gli altri. Si arricchirono a spese dei poveri. Oggi succede che i predicatori si arricchiscono a spese delle persone povere. Pensate che il giudizio di Dio su questi predicatori sarà diverso da quello di Ninive? Se le persone vogliono arricchirsi, dovrebbero lavorare in un'attività commerciale e non occuparsi del lavoro Cristiano. Perché non è il posto dove fare soldi. In realtà, il giudizio di coloro che si arricchiscono a spese dei credenti poveri sarà peggiore di quello di Ninive, perché questi predicatori hanno più luce rispetto a quella che avevano gli abitanti di Ninive.

"Voi riempiete le vostre case con il saccheggio" (2:12). Predicatore, la tua casa è piena di ciò che hai preso dai poveri? Se è così, il Signore ti dice "Io sono tuo nemico, e non sarai mai più in grado di saccheggiare queste cose ai poveri, perché Io ti giudicherò" (2:13).

Il Motivo della Distruzione di Ninive

Dio si vendica a favore di coloro che non possono vendicarsi da soli. Il Suo giudizio è caduto su Ninive, perché "aveva incantato le nazioni con la sua bellezza e gli aveva insegnato ad adorare falsi dèi" (3:4). Ninive attraeva a sé le altre nazioni e poi le distruggeva. Ninive terrenamente parlando era molto attraente, il suo fascino era molto potente, qualcosa che vediamo anche oggi nei paese dell'Occidente. L'avvertimento qui è: "State attenti a non essere attratti da qualcosa di terreno, almeno che abbia in sé anche qualcosa di Divino, perché quando Dio la distruggerà, anche voi sarete distrutti assieme a questa cosa." Ci sono molte cose sulla terra che sono attraenti e il diavolo cercherà di tentarvi con esse. Con le cose attraenti della terra il diavolo ha pure tentato Gesù, dicendogli: "Ti do tutta la gloria di questo mondo, se solo ti inginocchi a me e mi adori." Le cose attraenti della terra vengono ancora offerte a tutti quelli che si inginocchiano a Satana in qualche area delle loro vite. Ho visto molti credenti fare così e soffrirne poi e conseguenze. Perciò prestate attenzione a questo avvertimento.

Il Signore domandò a Ninive, "Sei forse meglio(della città di)No-Amon, che era stata costruita sulle rive del Nilo, ed era circondata dalle acque? L'Etiopia e l'Egitto erano la sua forza; Put e i Libici erano i suoi alleati. Eppure anch'essa è stata deportata in esilio"(3:8-10). No-Ammon fu una città Egizia difficile per l'Assiria da conquistare, perché era circondata dalle acque da ogni parte e protetta dai suoi alleati. Ma alla fine l'Assiria conquistò anche No-Ammon. Ed ora il Signore disse all'Assiria, "La stessa cosa succederà a te."

Delle volte Dio ci dà un ministero che originariamente era stato preparato per qualcun altro, ma siccome questa persona è tornata nel peccato, Dio gli ha tolto il suo compito - esattamente come successe a Davide quando rimpiazzò Re Saul. Attenzione a pensare con orgoglio, "Io sono meglio di lui. Dio ha dato a me il suo ministero." Quello che è successo a quell'altro può succedere a te. Paolo, il grande apostolo, disse, "Temo che dopo aver predicato agli altri io sia squalificato." (1 Corinzi 9:27). Ma siccome Paolo visse in umiltà e con questo timore allora non fu mai squalificato. Il Signore disse a Ninive che sarebbe stata punita e le sue truppe sarebbero diventate come delle deboli donne. Le sue ferite non sarebbero più state guarite. E le persone di ogni dove concorderanno con il giudizio di Dio su di lei (3:11-19).

Un giorno ogni singolo essere umano starà davanti a Dio per il giudizio finale. Per quale motivo Dio prenderà le persone e le tirerà fuori dall'inferno, le rimetterà nei loro corpi, e poi li farà stare davanti a Lui nel giorno del giudizio finale (Apocalisse 20:11, 12)? C'è un motivo. L'intero mondo deve sapere perché queste persone sono state mandate all'inferno. In quel giorno tutto il mondo concorderà con il giudizio di Dio. Non ci sarà più nessun dubbio sul fatto se uno meritasse di andare all'inferno o meno. Oggi molti dicono che quell'uomo è un buon uomo e non è possibile che vada all'inferno. Ma in quel giorno Dio mostrerà i segreti delle vite ed i pensieri di tutti, ogni dubbio sarà rimosso e tutto il mondo concorderà con il giudizio di Dio. Naum ci ricorda di questo giorno attraverso la sua profezia sul giudizio di Ninive.

Capitolo 35
Abacuc

IL CONFLITTO E IL TRIONFO DELLA FEDE

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e Naum parlò della rabbia e della vendetta di Dio, Abacuc parlò del conflitto della fede e del trionfo della fede. Questo libro è la storia di un uomo che aveva delle domande, e dal suo dubbio poi è giunto alla certezza. Abacuc cominciò con un dubbio, "O Signore, per quanto tempo devo chiederti aiuto prima che tu mi ascolti? Grido a te invano; non ricevo nessuna risposta. Io grido, ma nessuno viene a salvarmi" (1:2). Ma finì con la certezza: "Io gioirò nel Signore. Il Signore Dio è la mia forza; mi porterà in salvo sulle montagne". (3:18, 19).

Abacuc aveva due domande che chiese a Dio. E Dio gli rispose. Anche un uomo di Dio può avere dei dubbi e delle domande. Non c'è niente di sbagliato nel fare domande a Dio. Se un bambino piccolo cresce e nonfa delle domande ai suoi genitori, allora è un brutto segno. Un buon padre incoraggerà sempre i suoi figli a fargli delle domande. Nessun padre si irrita se suo figlio piccolo gli fa delle domande. E nemmeno Dio è irritato se gli fate delle domande. Quando avete una domanda non andate dalle persone che hanno il vostro stesso livello di maturità. Perché vi confonderanno - e le vostre domande potrebbero confondere anche loro. È possibile che queste persone non avevano nessun dubbio fino a quando gli avete posto le vostre domande. Ma ora avete messo un dubbio nelle loro menti! Anziché fare così, andate da Dio.

La Prima Domanda

La prima domanda di Abacuc era una domanda che tutti noi abbiamo: Perché i malvagi prosperano? Questa era la domanda che aveva avuto anche Asaf (Salmo 73). Geremia visse nello stesso periodo di Abacuc, e anche lui aveva la stessa domanda. Il Signore rispose a Geremia dicendo, "Se tu non puoi correre con gli uomini come correrai con un cavallo?" (Geremia 12:5), cioè "Se non riesci a risolvere un problema così semplice, come potrai affrontare i problemi maggiori della vita?" Asaf andò alla presenza di Dio e ricevette la risposta (Salmo 73:17). Anche Geremia andò alla presenza di Dio e ricevette la risposta. Ed allo stesso modo Abacuc andò alla presenza di Dio e ricevette la risposta. Quando avete una domanda, potete chiedere ad un fratello più vicino a Dio di voi. Ma Abacuc andò da Dio, perché a quel tempo non c'erano nelle vicinanze dei fratelli che conoscevano Dio. Geremia stava profetizzando in quel tempo, ma probabilmente non viveva vicino ad Abacuc.

Il grido di Abacuc fu, "Per quanto, o Signore, devo chiederti aiuto? Non mi sembra che tu stia ascoltando! Io sono Tuo servo. Guarda cosa queste persone senza Dio mi stanno facendo. E Tu non stai facendo nulla per salvarmi." (1:2). Vi siete mai sentiti così? Per 2000 anni molti Cristiani devoti si sono sentiti così. "Signore, perché queste persone che non hanno Dio prosperano? Perché gli permetti di tormentare il Tuo popolo? Ovunque guardo c'è miseria, distruzione e violenza, e io sono circondato da persone che amano combattere e litigare" (1:3). Abacuc guardò in Giuda e disse, "La legge è senza forza ed inutile, e nei tribunali non c'è giustizia. Gli empi sono in numero di gran lunga maggiore rispetto ai giusti, e la giustizia è pervertita con gli inganni e la corruzione" (1:4).

Questo fu scritto 2600 anni fa, ma è molto rilevante oggi! Se sei un Cristiano che sta testimoniando per il Signore, allora potresti notare che questo passaggio è vero in molte parti del mondo - la legge è diventata senza forza e nel vostro paese non riceverete giustizia.

La Risposta di Dio

Il Signore non rispose direttamente alla domanda di Abacuc. Molto spesso anche Gesù non rispondeva direttamente alla domande. Questo perché la saggezza di Dio è di molto superiore alla nostra. La risposta di Dio ad Abacuc fu, "Guarda le nazioni e meravigliati, perché sto per fare qualcosa che se qualcuno te lo avesse detto tu non ci avresti creduto, perché in Giuda non è mai successa una cosa del genere" (1:5).

Israele era già stata deportata, ma Giuda non aveva mai vissuto un esilio. Otto secoli prima erano stati tutti schiavi in Egitto. Ma ora quella schiavitù era solo un ricordo lontano. Adesso il Signore stava per fargli qualcosa al quale non avrebbero creduto. Non un potente miracolo che li avrebbe liberati. Alcune persone citano erroneamente questo verso dicendo che è una promessa del fatto che il Signore compirà un grande miracolo. Ma quello che il Signore stava dicendo qui è che stava per innalzare una nazione malvagia per schiavizzare il Suo popolo. E sarebbe stato difficile per loro credere che il loro Dio stava per fare una cosa del genere. Ma Dio stava dicendo, "Sto per innalzare Babilonia per essere la nuova superpotenza mondiale. Babilonia non si innalzerà per un incidente di percorso. Io sono in controllo del mondo e sono Io che li sto innalzando."

Ogni volta che abbiamo avuto le elezioni nazionali in India, ci siamo raccolti per pregare. Ci siamo sempre sentiti troppo piccoli in numero per influenzare le elezioni votando. Ma sapevamo che potevamo influenzare il risultato pregando, perché Dio controlla tutte le persone. Dio è Colui che innalza uno ed abbassa un altro. Perciò abbiamo pregato, "Signore, non sappiamo che cosa è bene per l'India, e per i credenti che vivono in questo paese e per la diffusione del vangelo. Vogliamo che Tu metti al potere coloro che Tu hai sovranamente deciso per l'adempimento dei Tuoi piani." Delle volte quello che pensiamo sia bene per noi potrebbe non essere il meglio. Quanti di noi avrebbero selezionato i Babilonesi per governare su Giuda? Nessuno. Per questa ragione Dio ha dovuto dire, "Sto per fare qualcosa alla quale non crederete. Le vostre vie non sono uguali alle Mie." Quando non comprendiamo le vie di Dio, allora non possiamo credere che fu Dio a rendere Babilonia una superpotenza.

L'idea che molti Cristiani hanno di Dio è quella di un "Nonno" che se ne sta seduto nel cielo ed è sempre occupato nel dare dei doni che li renderanno felici. Questo è un concetto di Dio completamente sbagliato. La maggior parte dei Cristiani non ha un'adeguata comprensione della santità di Dio. Questo è il motivo per cui non riescono a credere che Dio userà i non-Cristiani per disciplinare i Suoi figli. Per esempio, se in un paese dove stanno per esserci le elezioni, i Cristiani stanno litigando e si criticano l'un l'altro, con ogni denominazione che si immagina di essere la sola ad essere stata scelta da Dio; a che tipo di partito politico Dio permetterà di vincere le elezioni? Magari tutti i Cristiani in quel paese pregano, "Signore, dacci un governo che ci dia la libertà di predicare il vangelo e che ci permetta di ricevere soldi dall'America senza dover pagare le tasse." Ma Dio potrebbe vedere che i soldi Americani stanno ostacolando la testimonianza dei Suoi figli che vivono in quel paese e allora permetta che le elezioni le vinca un partito che blocchi l'ingresso di soldi stranieri e che perseguiti i Cristiani. Allora i Cristiani che si stavano criticando l'un l'altro, smetteranno di farlo. Diventeranno un po' più uniti. Così i Cristiani che erano dipendenti dai soldi stranieri realizzeranno che ci sono abbastanza soldi nel loro paese per fare il lavoro del Signore. Come risultato, tutti i Cristiani nel paese diventeranno dei Cristiani più forti e la chiesa sarà più unita. Le vie di Dio sono sempre le migliori.

Qui il Signore stava dicendo, "Sto innalzando i Babilonesi." Era Dio ad innalzarli. Una volta il Signore disse al Faraone, che era il più grande governatore del suo tempo, "Ti ho suscitato per mostrare in te la Mia potenza" (Romani 9:17). Quando il Faraone si ribellò contro Dio, Dio lo distrusse e così manifestò la Sua grande potenza. Nello stesso tempo Dio prese Mosè per manifestare la Sua potenza in lui, ma lo fece in tutt'altro modo. Se cooperate con Dio, vi userà per manifestare la Sua potenza come fece con Mosè. Ma se non cooperate con Dio, verrete allo stesso modo usati come avvertimento a tutte le generazioni di quello che succede ad un uomo che sfida Dio. Perciò è meglio umiliarci davanti a Dio, così che ci può rendere un buon esempio piuttosto che uno cattivo. Anche se sei un credente ma sei orgoglioso, Dio ti resisterà e farà di te un avvertimento per gli altri credenti.

I Babilonesi erano "una nazione crudele e violenta, nota per la sua crudeltà e più feroce dei lupi" (versi 6-9). Avanzavano come il vento facendosi beffa delle difese di molte nazioni. Nonostante questo erano profondamente colpevoli davanti a Dio, perché "avevano fatto della loro forza il loro dio" (verso 11).

Era questa la risposta alla domanda di Abacuc del perché i malvagi prosperano?

Abacuc disse al Signore, "Non hai risposto alla mia domanda. Hai appena detto che i malvagi stanno per prosperare." Ma Dio non rispose a questa domanda. Disse, "Sono in controllo di tutto, e sto compiendo il Mio piano attraverso Babilonia, anche se tu non lo puoi vedere pienamente."

Oggi, 2600 anni dopo, possiamo guardarci indietro e vedere che Babilonia fu suscitata da Dio e poi distrutta da Dio. E possiamo dire, "Signore, è meraviglioso quello che hai fatto."

Notate quale fu il risultato del fatto che Giuda fu imprigionato e deportato a Babilonia per 70 anni. Fin dal tempo dei giudici (1300 a. C.) al tempo della prigionia Babilonese (600 a. C.), Israele frequentemente adorò gli idoli. Anche durante il tempo di Davide molti stavano adorando il serpente di bronzo (2 Re 18:4). L'adorazione degli idoli stava continuando in Israele da circa 700 anni. Poi Dio li mandò a Babilonia per 70 anni. Da quando i Giudei ritornarono, non hanno più adorato gli idoli (questo per gli ultimi 2500 anni). Dio risolse quel problema permanentemente attraverso l'esilio. Non è meraviglioso? I Giudei possono aver commesso molti altri peccati, ma non sono mai ritornati all'idolatria.

Dio delle volte può insegnare ad una persona una lezione finale come questa e cambiarlo per sempre. Ruppe Giacobbe a Peniel con una rottura che servì una volta per tutte - e da quel momento in poi Giacobbe fu un uomo diverso. Delle volte Dio deve usare dei metodi molto duri per insegnarci una lezione permanente. È possibile che non sempre comprendiamo perché Dio permette alcune cose nelle nostre vite. Ma è abbastanza sapere che Dio è in controllo delle circostanze nelle nostre vite. Le persone che Dio usa per compiere i Suoi scopi possono essere delle persone malvagie come i Babilonesi.

Dio ha usato persone che odiano i Cristiani per compiere i Suoi piani - nella Roma antica e nei moderni paesi Comunisti. Durante le nostre vite, abbiamo visto come i Cristiani sono stati perseguitati in molti paesi Comunisti. Quanti Cristiani pregherebbero che questi governi Comunisti rimanessero al potere? Nonostante questo Dio permise a questi Comunisti di arrivare al potere per un periodo di tempo e poi li ha rimossi. Ma che cosa è successo durante il periodo in cui erano al potere? Alcuni dei più eccellenti Cristiani del mondo provenivano da questi paesi - Cristiani molto migliori di quelli che amano i soldi, la vita comoda che vivono in dei paesi senza persecuzione. Attraverso i fuochi della persecuzione, i Cristiani vengono purificati. Questo è il motivo per cui Dio permise ai Comunisti di stare al potere per un po'. Non sappiamo sempre per cosa pregare. Ma il nostro Padre Celeste sa cosa è bene per i Suoi figli in ogni tempo ed in ogni luogo - e Lui è "il Beato ed unico Sovrano di tutte le cose" che succedono su questa terra ( 1 Timoteo 6:15 - J.B. Phillips). Alleluia!!

La Seconda Domanda

Poi Abacuc fece una domanda al Signore usando un tono come se fosse un avvocato in un tribunale: "O Signore mio Dio, che sei eterno, il Tuo piano è quello di spazzarci via completamente? No di certo! O Dio, Tu hai decretato l'innalzamento di questi Caldei (Babilonia) per disciplinarci e correggerci dai nostri terribili peccati. Siamo malvagi, ma loro molto di più! E Tu, che non puoi tollerare il peccato in ogni forma, te ne starai senza far nulla mentre ci inghiottiscono? È giusto che Tu stia in silenzio mentre i malvagi distruggono quelli che sono meglio di loro? Siamo forse come i pesci, che vengono catturati ed uccisi? Siamo forse come i rettili che non hanno padrone che li difenda dai loro nemici? Ci devono appendere con i loro uncini e trascinare via nelle loro reti, mentre si rallegrano? Perché allora adoreranno le loro reti! 'Questi sono i nostri dèi che ci rendono ricchi' diranno così. E Tu gliela farai passare liscia per sempre?" (1:12-17).

Abacuc ricordò al Signore che se i Babilonesi avevano successo nel catturare Giuda, allora avrebbero adorato le loro abilità.

La Risposta di Dio

Abacuc decise di salire sulla sua torre di guardia, aspettando per vedere cosa il Signore avrebbe risposto alla sua lamentela (2:1). La risposta del Signore fu: "Scrivi la mia risposta su una tavola in caratteri chiari e grandi, così che tutti la possano vedere e possano dirlo agli altri: Le cose che Io pianifico non succederanno immediatamente. Lentamente, fermamente, sicuramente arriverà il tempo quando questa visione sarà compiuta. E se ti sembra tardare, sii paziente, aspettala pazientemente. Di certo avverrà. Non sarà in ritardo. Alla fine li giudicherò, e farò prosperare il Mio popolo. Ma non succederà dal giorno alla notte" (2:2, 3).

Il Signore raccomandò ad Abacuc di essere paziente. Dio non aveva fretta di giudicare il male. Di solito vogliamo che Dio lavori immediatamente per nostro conto. Le preghiere per noi sono come premere un bottone e vogliamo un miracolo istantaneo - esattamente come facciamo il caffè!! Cerchiamo per la salvezza istantanea, un istantaneo battesimo nello Spirito Santo, miracoli istantanei. Ma Dio dice che dobbiamo essere pazienti. Il carattere non si può formare in un istante. Ci vuole un lungo periodo di tempo, sofferenze, e delle prove, affinché il carattere si formi. "La tribolazione produce pazienza, e la pazienza produce il carattere" (Romani 5:3, 4).

Perciò la prima cosa che Dio disse ad Abacuc era di essere paziente .

E la seconda cosa che Dio gli disse era di vivere per fede (2:4). La pazienza e la fede vanno assieme (Ebrei 6:12, 15). Queste sono due qualità di cui abbiamo bisogno nei momenti di difficoltà.

Questo verso ("Il giusto per fede vivrà.") è citato tre volte nel Nuovo Testamento - in Romani 1:17; Galati 3:11; e Ebrei 10:38 - e fu la parola chiave della Riforma, mentre i riformatori proclamavano "La giustificazione per fede".

Ma nel contesto qui in Abacuc questo verso fa riferimento all'arrivo dei Babilonesi a Giuda. Quello di cui Giuda aveva bisogno in questa situazione era la fede in Dio. Dio stava dicendo, "Guardate questi Babilonesi orgogliosi. Si fidano di loro stessi. Sono corrotti. Ma il giusto per fede vivrà."

Qual è la fede che tutti noi abbiamo bisogno di avere? Solo questa: Sapere che Dio controlla tutto e chiunque sulla terra, e che ci ama immensamente e che nel momento giusto tratterà con i nostri nemici.

"Guardate agli orgogliosi! Si fidano di loro stessi e le loro vite sono tutte storte; ma il giusto per fede vivrà" (2:4). Stando a questo verso, ci sono solo due categorie di persone nel mondo - gli orgogliosi che non sono retti ed i giusti che vivono per fede.

Dunque l'opposto della fede non è solamente l'incredulità, ma anche l'orgoglio. Un uomo di fede sarà sempre umile. La fede genuina di cui parla la Bibbia e l' umiltà genuina vanno sempre assieme. Perciò il modo migliore per capire se i predicatori di oggi che parlano molto della "fede" hanno una fede genuina, come descritta nella Bibbia, è controllando se sono anche rivestiti di umiltà! Se non è così, allora la loro così detta "fede" non è del tipo che è descritto nella Bibbia.

In questo verso vediamo anche che una persona orgogliosa non cammina rettamente . Le vie contorte sempre si associano con l'orgoglio. Ogni volta che vedete una persona orgogliosa, potete essere certi che ci sono alcune vie non rette nella sua vita. Un uomo retto sarà sempre umile. Dio resiste agli orgogliosi ma dà grazia solo agli umili (Giacomo 4:6).

Un'altra cosa che vediamo qui è la natura traditrice della ricchezza (2:5). La ricchezza di ogni sorta - che sia di soldi, intelligenza o qualsiasi cosa che potete trovare sulla terra - è traditrice perché può rendere il suo possessore orgoglioso. Un'altra caratteristica di queste persone è che non sono mai soddisfatti. "Non sono mai soddisfatti. Sono avidi - vogliono sempre qualcosa di più" (2:5). Un giorno la giustizia se la vedrà con queste persone (2:6).

Al Capitolo 2:6-19, c'è una descrizione di come una vita con sé stessi al centro di tutto, alla fine si distrugge da sola. Una persona orgogliosa pone sé stesso al centro dell'universo. Non vuole vivere per fede, ma ha una totale confidenza in sé stessa. Il Signore dice, "Come sarà terribile per voi che vi arricchite in modo ingiusto! Voi credete che la vostra ricchezza vi acquisterà la sicurezza, e porrà le vostre famiglie fuori dal pericolo" (2:9). Una persona che si sente sicuro grazie alla sua ricchezza, alla fine si distruggerà da solo. Ma nel mezzo di queste persone arroganti, l'uomo di fede crede che, " tutta la terra sarà (un giorno) riempita della gloria del Signore come le acque riempiono il mare " (2:14). Quest'uomo guarda avanti a quel giorno e lo aspetta con pazienza.

Quando Abacuc vide il Signore, il suo cuore fu pieno di lode: "Il Signore nel Suo tempio è santo, tutta la terra faccia silenzio" (2:20). Il conflitto della sua fede finì nel trionfo della fede. Disse, "Signore, io sono in silenzio davanti alla Tua maestà. Non ho più domande." Quando Giobbe vide la gloria di Dio anche lui disse, "Ora io ti vedo. E mi metto la mano davanti alla bocca" (Giobbe 42:5; 40:4, 5). Giobbe una volta che vide il Signore non aveva più domande. Dio non vi risponderà a tutte le vostre 10,000 domande perché se lo facesse, allora ne avreste altre 10,000! La risposta (come nel caso di Giobbe e di Abacuc) è il vedere il Signore . Il Signore nel Suo tempio santo. Lo avete visto? Allora la vostra carne starà in silenzio davanti a Lui e non avrete più domande!

La Lode di Abacuc

Quando Abacuc vide Dio, vide la ricompensa del vivere una vita di fede. Una vita che ha Dio al centro è una vita trionfante. Abacuc che aveva pensato che Dio non stava facendo niente per punire le persone malvagie, ora alzava le sue lodi a Dio chiedendogli di essere misericordioso nel mezzo della Sua ira (3:2). Colui che aveva immaginato che Dio aveva abbandonato il Suo popolo, ora cantava una canzone di lode. Disse, "Sono pieno di stupore per le cose che Tu hai fatto. Quando vedo Dio, il Santo, il Suo brillante splendore riempie i cieli. La terra è piena della Sua lode. Che Dio meraviglioso che è. Si rallegra nella Sua grande potenza. Quando volge il Suo sguardo, le nazioni tremano. Sei uscito per salvare il Tuo popolo che Ti sei scelto, a salvare i Tuoi unti. Tu abbatti la cima della casa dell'empio " (3:2-13).

Ora Abacuc vedeva prima Dio e non più i Babilonesi. I puri di cuore vedranno Dio sempre ed ovunque (Matteo 5:8). Il problema fino ad ora era stato che Abacuc vedeva solo i Babilonesi che prosperavano. Ma poi vide che Dio era in controllo di tutto.

"La cima della casa degli empi" può essere applicata a Satana, che sulla croce fu schiacciato da Gesù.

Tutte le domande di Abacuc vennero risposte quando vide Dio nella Sua gloria e nella Sua grandezza. Quando vide Dio dentro di sé tremò e disse, "Aspetterò tranquillamente il giorno in cui il disastro colpirà le persone che ci hanno invaso" (2:16).Quando avete un dubbio, parlatene a Dio e non agli uomini. La parola finale che Dio disse per Abacuc e per noi è "Aspetta!". Quando Abacuc aspettò ed ascoltò Dio, la sua lamentela si trasformò in una canzone. Lo stesso sarà vero anche per noi. La cosa più difficile di tutte è il dover aspettare.

La canzone di fede di Abacuc è una delle canzoni più belle dell'intero Antico Testamento. Abacuc cantò come un santo del nuovo patto: "Anche se i fichi non sono in fiore, e sulle viti non ci sono grappoli; anche se il raccolto delle olive viene meno, e i campi sono vuoti ed aridi, e le stalle del bestiame sono vuote - nonostante questo io gioirò nel SIGNORE! La mia gioia sarà nel Dio della mia salvezza" (3:17, 18).

Come Giobbe, le sue proprietà possono anche essere cadute in rovina e può avere perso tutto. Ma continuerà a rallegrarsi perché la sua gioia si trova nel Signore e non in qualcosa sulla terra. Anche se tutto quello che c'è intorno cade, noi continueremo a rallegrarci nel Dio della nostra salvezza.

Una canzone di fede è l'espressione esteriore del trionfo della fede interiore. "Credettero alla Sua parola - e cantarono la Sua lode" (Salmo 106:12).

Abacuc continuò dicendo, "Il Signore, che ha ogni cosa sotto il Suo controllo è la mia forza! Egli renderà i miei passi sicuri come quelli delle cerve e mi condurrà al sicuro sulle montagne" (3:19). Questo profeta che all'inizio aveva molti dubbi e paure, ora diceva che il Signore lo condurrà al sicuro dalle montagne dei dubbi e renderà il suo passo sicuro su queste montagne tanto quanto è saldo il passo delle cerve sui dirupi rocciosi.

Alla fine Abacuc aggiunse una piccola ed interessante nota: "(Al direttore del coro: Questa preghiera va accompagnata con strumenti a corda)" (3:19). Quello che stava dicendo era che anche se tutto era perduto, la canzone non doveva essere suonata come se fosse un canto funebre! Doveva essere una canzone allegra - e bisognava assicurarsi che venissero utilizzati molti strumenti!

Dobbiamo imparare a lodare il Signore con tutto il nostro cuore. Non dobbiamo mai cantare degli inni in modo meccanico e monotono. Il Signore è sul trono e Gesù ha Vinto, non importa quello che succede nell'universo. Perciò usiamo le nostre voci e tutti gli strumenti musicali che Dio ci ha dato, per lodarlo ed esaltare il Suo Nome. Amen.

Capitolo 36
Sofonia

LA SEVERITÀ E LA BONTÀ DI DIO

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ofonia profetizzò subito dopo Naum, prima che i Babilonesi diventassero la più grande superpotenza mondiale e poco prima del profeta Geremia. È possibile che Geremia fosse già presente verso la fine della profetizzazione di Sofonia. Anche Sofonia parlò della distruzione dell'Assiria e dell'ascesa di Babilonia. Ma il suo tema principale furono la severità e la bontà di Dio. Romani 11:22 ci dice di osservare attentamente la bontà e la severità di Dio. Possiamo vedere che questo verso viene enfatizzato in tutto il libro di Sofonia. Prima di tutto, Sofonia dichiara la severità di Dio nel Suo essere rigoroso contro il peccato. Poi dichiara la bontà di Dio nei confronti del resto del Suo popolo.

Studiando questi profeti "minori" notiamo che certi temi sono ricorrenti - la rabbia di Dio contro il peccato, la certezza del giudizio, la malvagità dell'orgoglio e lo sfruttamento dei poveri, l'amore per i soldi e l'immoralità che si trova tra i capi, Dio che usa gli stranieri per disciplinare il Suo popolo, il bisogno della fede e pazienza se Dio non risponde immediatamente, il non essere deviati da manifestazioni esterne di rinascite, e le promesse rivolte al resto del popolo. Tutti i profeti parlarono di un resto tra il popolo di Dio. Dissero di come in un tempo di declino spirituale tra il popolo di Dio, ci sarebbero stati pochi che sarebbero rimasti fedeli a Dio.

Le cose scritte nell'Antico Testamento sono state scritte per servirci da esempio (1 Corinzi 10:11). Tra i Cristiani di oggi c'è un declino, esattamente come ci fu in passato in Israele. I due regni - Israele e Giuda - sono un'illustrazione di due gruppi nel Cristianesimo. Israele, con 10 tribù, simboleggia il gruppo più grande delle denominazioni principali. E Giuda con 2 tribù, simboleggia le più piccole assemblee non conformiste. Ma oggi entrambi questi gruppi sono in declino. Nell'Antico Testamento, Giuda non imparò dagli sbagli che Israele aveva commesso. E i gruppi non conformisti oggi non hanno imparato dagli errori che le denominazioni principali hanno fatto - commettendo così gli stessi errori. Ma alla fine, da entrambi questi gruppi, Dio anche oggi ha scelto un resto.

Oggi c'è un declino spirituale - sia nei gruppi più ritualistici sia tra i gruppi indipendenti. Ma nel mezzo di tutto questo, Dio ha poche persone che hanno un cuore per Lui. Non si trovano tutti in una denominazione. Ma si trovano in tutte le denominazioni - uomini e donne che amano Dio e che stanno cercando di onorarlo in tutto. Sono genuinamente riempiti con lo Spirito Santo e non sono coinvolti in controversie. Sono molto attenti nell'uso delle loro lingue e sono molto fedeli con i soldi. In questi giorni Dio sta radunando assieme queste persone affinché siano il Suo resto.

Il tema dei profeti era sempre la restaurazione. Il resto preparò la via per l'arrivo del Signore Gesù. Quando nacque il Signore, c'era un piccolo resto - Simeone ed Anna nel tempio, Giovanni il Battista, i pastori, e pochi uomini saggi dall'est. Anche oggi c'è un resto nel Cristianesimo che sta preparando la via per l'arrivo del Signore.

Prima di tutto Sofonia parlò dell'arrivo del giorno del giudizio. Più di ogni altro profeta Sofonia parlò "del giorno del Signore". Durante il tempo del Re Giosia in Giuda ci fu una rinascita, circa 4 anni prima che Nabucodonosor venne e li fece prigionieri. Questa rinascita era superficiale. I profeti come Sofonia e Geremia vedevano attraverso questa superficialità e non ne erano ingannati. Ma la maggior parte delle persone ne furono ingannate. Anche oggi molti Cristiani sono ingannati da così detti "risvegli" o "rinascite", e sono incapaci di vedere attraverso la loro superficialità ed inconsistenza.

Molto di quello che oggi nel Cristianesimo viene chiamata "rinascita" è solamente un eccitamento emozionale e degli espedienti psicologici che vengono imposti da dei predicatori furbi ed amanti dei soldi ad un pubblico credulone. Queste rinascite non conducono alla santità, all'umiltà, all'essere liberi dall'amore per i soldi o alla povertà di spirito, ecc. Ogni rinascita che non guida il popolo di Dio ad obbedire agli insegnamenti del Sermone sul Monte (Matteo 5 al 7), è un falso. Non fatevi ingannare da ciò che viene chiamato "risveglio" o "rinascita" oggi. La maggior parte non sono affatto dei risvegli.

I profeti come Geremia e Sofonia potevano capire subito la superficialità delle "rinascite" che ci furono ai loro giorni. Leggete le loro profezie e vedete come esposero la superficialità nei "risvegli" dei loro giorni. Nonostante questo le persone di Giuda pensavano che questi profeti erano dei "pessimisti". Ma questi profeti non erano pessimisti. Stavano solo dicendo la verità. Quattro anni dopo, quando Nabucodonosor venne ed imprigionò Giuda, le persone realizzarono che Geremia e Sofonia avevano ragione. I veri profeti di Dio possono vedere attraverso l'inconsistenza e la superficialità di quello che tutti gli altri chiamano "risveglio" o "rinascita". Un giorno Dio renderà evidente a tutti che i Suoi servi che hanno esposto questi "risvegli" come superficiali, avevano ragione. Coloro che vengono criticati come "eretici" sono spesso dei veri profeti del Signore.

Il Giudizio nel Giorno del Signore

Sofonia profetizzò il giudizio sulla terra, su Giuda e sulle nazioni attorno a Giuda - Gaza, Moab, Ammon, l'Etiopia e l'Assiria (Capitoli 1 e 2).

Queste profezie dell'Antico Testamento hanno un doppio adempimento. Primo si riferivano all'arrivo dell'Assiria, dei Babilonesi e di Nabucodonosor contro Israele e Giuda. Il riferimento futuro è quello dell'Anticristo che arriverà contro la chiesa. Ci fu un resto allora e c'è un resto oggi. Il giorno del Signore di cui si parlava allora era il giorno del giudizio di Dio adempiuto attraverso i Babilonesi. Per noi, il giorno del Signore è il secondo arrivo di Cristo.

Il Signore disse, "Non solo le altre nazioni, ma schiaccerò Giuda e Gerusalemme con il Mio pugno e distruggerò ogni traccia della loro adorazione a Baal, perché sono saliti sui tetti e si sono inginocchiati al sole, la luna e le stelle. Dichiarano di seguire il Signore, ma adorano Malcam" (1:4, 5). I Cananei avevano avuto successo nel portare Israele in basso fino al loro livello. Israele andò a Canaan per manifestare il vero Dio, ma i Cananei trascinarono Israele al loro livello.

Se state in piedi su di un tavolo e cercate di tirare su una persona che sta per terra, mentre questa persona sta cercando di tirarvi giù, sarà più facile per lui vincere questo tiro alla fune. Questo fu quello che successe a Giuda. Il Signore avvertì Giuda di non avere niente a che fare con i Cananei; ma Giuda non lo ascoltò. Quale fu il risultato? Giuda non riuscì a far adorare Geova ai Cananei. Ma i Cananei trascinarono Giuda in basso fino al loro livello - e Giuda cominciò ad adorare Baal, il sole, la luna e le stelle.

Questo è quello che succede quando una chiesa Cristiana prova ad "indianizzare" la loro adorazione. Molto spesso finiscono in delle pratiche idolatre e non Cristiane. Ho visto un libro scritto da un prete "Cristiano" che sulla copertina aveva una figura di Gesù che si sedeva sotto un serpente a sette teste - il serpente avrebbe dovuto simboleggiare i sette caratteri dello Spirito Santo!! Questo è il risultato della "Indianizzazione". In altre chiese potrebbe essere la mondanità a trascinare in basso i Cristiani.

La stessa cosa succede quando un credente sposa una non credente. Il non credente trascina in basso il credente al suo livello. Chiedere una dote per il matrimonio è un'altra pratica pagana che moltiCristiani praticano. Dio odia il sistema della dote perché tratta le donne come se fossero merce da vendere. I profeti erano contro queste cose e perciò venivano odiati dai capi religiosi d'Israele. Lo stesso succede oggi. E dunque oggi in India si trova raramente una chiesa che fa un passo coraggioso per stare contro il sistema della dote. I Cristiani sono stati trascinati in basso al livello del mondo! Hanno il nome di Gesù, ma vivono esattamente come il resto del mondo attorno a loro.

"In quel giorno punirò i capi e tutti coloro che seguono delle pratiche pagane e quelli che riempiono le loro case con i loro bottini." (1:8, 9). I capi erano quelli che seguivano le pratiche pagane, amavano i soldi, e riempivano le loro case con i bottini saccheggiati. I profeti dell'Antico Testamento hanno sempre parlato contro i capi del popolo di Dio e contro il loro amore per i soldi - perché erano loro quelli che per primi erano nell'errore. Perciò questi capi chiamavano i profeti "eretici" e li perseguitavano. Se Dio invia un profeta alla chiesa oggi, anche lui parlerà contro i pastori, i cardinali, il loro compromettersi ed il loro amore per i soldi. E i pastori chiameranno questo profeta un "eretico", gli vieteranno l'accesso sui loro pulpiti e lo perseguiteranno. Ogni profeta dell'Antico Testamento venne perseguitato. Nessuno escluso. Stefano domandò ai capi Giudei, "Fatemi il nome di un profeta che i vostri padri non hanno perseguitato!" (Atti 7:52). Non poterono menzionare il nome di nessuno. Come mai tutti i profeti vennero perseguitati? Perché esponevano i peccati dei capi del popolo.

Quando Gesù predicava, lo vediamo predicare contro gli ubriaconi, gli adulteri, gli assassini o anche contro quelli che rubavano al banco delle imposte dei Suoi giorni? No. Non ha mai detto una parola contro di loro. Gesù disse, "Sono venuto per cercare e salvare questi peccatori." Ma tirava le sue sferzate senza misericordia ai capi religiosi che avevano le loro Bibbie in mano, predicavano agli incontri, amavano i soldi e vivevano delle vite ipocrite. Per questo motivo lo uccisero. E voi? Seguite il vero Gesù e i veri profeti? O seguite i falsi profeti e un "altro Gesù" che sono pappa e ciccia con i capi Cristiani che vivono mondanamente e fanno festa con loro? Il giudizio scende prima sui capi.

Il Signore disse, "Cercherò con delle lanterne negli angoli più bui di Gerusalemme per trovare e punire coloro che sono soddisfatti nei loro peccati, indifferenti al Signore, pensando che non farà nulla" (1:12). Anche nella chiesa oggi ci sono dei capi che vivono nel lusso, che sono diventati ricchi per mezzo del loro predicare e sono indifferenti ai comandamenti del Signore. Amano i loro titoli e le loro posizioni come "Direttore", "Pastore Capo", "Cardinale" ecc. Il Signore sta per esporli tutti.

Ogni volta che una chiesa declina spiritualmente, si muove sempre verso una vita di lusso, facilità, comodità, indifferenza al bisogno delle persone e senza preghiere. Molti giovani hanno cominciato servendo il Signore con zelo, sacrificio, preghiera e serio studio della parola di Dio. Ma 30 anni dopo si sono raffreddati, "soffocati dall'inganno delle ricchezze". Se non siete fedeli nel combattere contro i desideri della carne e nello stare contro alla corruzione del Cristianesimo, diventerete come i capi corrotti che vi stanno attorno. Sarai un predicatore professionale che prepara dei sermoni per la Domenica mattina, accumulando sempre più soldi, vivendo nel lusso e senza nessuna unzione sopra di te - anche se avevi iniziato con grande sincerità. Questo successe al tempo di Sofonia e sta succedendo oggi.

Il Signore descrive coloro che peccano come "uomini ciechi che brancolano nel buio" (1:17). E quando i capi sono ciechi, tutti i loro seguaci possono solo aspettarsi di cadere in una fossa.

Poi Sofonia disse, "Chiedete al Signore di salvarvi. Tutti voi che siete umili, cercate per più umiltà" (2:3). Che dichiarazione - "Cercate per più umiltà". Sofonia comprese che Dio benedice gli umili. Da una parte c'era l'orgoglio di Babilonia e dall'altra l'umiltà del resto in Gerusalemme.

Come abbiamo visto, fin dal tempo di Caino e Abele, ci sono stati due gruppi nell'umanità - Babilonia e Gerusalemme. Babilonia è un sistema religioso corrotto. Gerusalemme è la vera chiesa di Dio. Questa chiesa non è caratterizzata dai miracoli, dai segni o dalle meraviglie, ma dall'umiltà . In questa chiesa non sono mai stanchi di cercare per più e più umiltà.

Qual è allora il pericolo che affrontano coloro che appartengono al resto? Sono in pericolo di paragonare sé stessi con le altre chiese e gloriarsi del fatto di essere superiori. Questo è esattamente quello che il diavolo vuole che pensiate, perché sa che nel momento in cui penserete in questo modo, allora Dio diventerà vostro nemico, e diventerete esattamente come quelli che disprezzate. Notate quanto velocemente il resto può diventare parte di Babilonia. Perciò cercate l'umiltà. Tenete sempre la vostra faccia a terra. Non paragonatevi mai con gli altri. Paragonatevi soltanto con Gesù. Questo è il mio avviso a tutti quelli che appartengono al resto del popolo di Dio.

Sofonia profetizzò che le città dei Filistei sarebbero state sradicate e sarebbero rimaste desolate, ma pochi sopravvissuti (ancora, un resto) ce l'avrebbero fatta (2:4, 7). Il resto sarebbe stato schernito ed insultato dagli altri (2:8). Se rimanete saldi per il Signore, come Daniele ed i suoi tre amici, e come il resto del quale parlavano i profeti, potete stare certi che molti Cristiani che scendono a compromessi vi insulteranno. Vi diranno, "Che ministero fantastico avresti potuto avere, se solo non fossi in quel piccolo gruppo di fanatici." Molti Cristiani mi dissero questo quando rinunciai al mio ministero più grande e cominciai ad incontrarmi come chiesa con solo poche persone in casa nostra (nel 1975). Ringrazio che non ascoltai nessuno di loro. Dissi al Signore, "Signore, non mi importa se sono solo con due persone. Voglio essere dove sei Tu e voglio proclamare l'intera verità della Tua Parola. Non mi importa delle opinioni della Cristianità che vive nel peccato e dei loro capi." Se prendi una posizione del genere, affronterai un sacco di opposizione. Ma finirai la tua vita con gioia, se persisti fino alla fine. Mantieni il tuo sguardo sul Signore. Il Signore dice, "Non ti preoccupare delle critiche. Avrò a che fare con loro a Mio tempo." Oggi quelli che mi criticavano sono stati zittiti. Si meravigliano di quello che Dio ha fatto in mezzo a noi. Ma se non siete disposti ad essere insultati, allora mollerete la battaglia e vi unirete a quelli che scendono a compromessi.

Poi Sofonia parlò della distruzione dell'Assiria (2:13). L'Assiria cominciò il suo declino dopo le profezie di Naum, ma ancora non era stata completamente distrutta. Questa profezia poi si compì letteralmente: "Il Signore distruggerà l'Assiria e farà della Sua grande capitale Ninive, un deserto. Ogni specie di animali selvatici l'abiteranno. I gufi di ogni specie vivranno tra le rovine dei suoi palazzi, cantando dalle finestre spalancate" (2:13, 14).

Poi ancora una volta Sofonia espose i peccati dei capi di Giuda, "I loro capi sono come dei leoni ruggenti che vanno a caccia di tutto quello che riescono a guadagnare. I loro giudici sono come dei lupi rapaci. I loro profeti sono dei bugiardi che cercano i loro interessi. I loro sacerdoti disobbediscono alle leggi di Dio." (3:3, 4). Ogni vero profeta ha sempre parlato contro i capi, i principi, i giudici, i falsi profeti e i sacerdoti. Questo è un modo con cui possiamo riconoscere un vero profeta anche oggi.

Anche oggi i pastori ed i predicatori sono corrotti e stanno sempre cercando "tutto quello che possono guadagnare." Gesù dall'altra parte insegnò che si è più benedetti nel dare che nel ricevere. L'Apostolo Paolo disse agli anziani della chiesa di Efeso, "Per tre anni, vi ho dimostrato la verità di quello che Gesù ha insegnato cioè che si è più benedetti a dare che a ricevere" (Atti 20:31-35).

Pensate che i capi ed i pastori Cristiani di oggi siano riusciti a dimostrare la verità di questo verso? No. Sono tutti bramosi di ricevere . Sono come i lupi rapaci dei quali parlò Sofonia, che vogliono divorare le pecore. Come possono essere dei rappresentanti del vero Gesù che insegnò che si è più benedetti nel dare che nel ricevere?

Che cosa cercano tutti questi capi? Il loro profitto - soldi, soldi e ancora più soldi dal loro gregge. Le persone mi chiedono, "Fratello Zac, perché parli così tanto contro i capi che amano i soldi?" Io rispondo, "Perché la Bibbia ne parla moltissimo. Perché i profeti ne hanno parlato. Perché Gesù ne ha parlato. Questo è il motivo per cui anche io parlo di questa cosa."

Il Signore ha permesso a quelli che predicano il vangelo di vivere dal vangelo - ma non che devono diventare ricchi attraverso la predicazione del vangelo ! Quando questi capi si aspettano che il popolo di Dio gli dia dei doni, quando amano i soldi e quando desiderano diventare ricchi, allora sono diventati malvagi. Il Signore osserva tutti. Un giorno scenderà e giudicherà ogni singolo capo corrotto. Il Signore dice al Suo popolo, "Siate pazienti; presto arriverà il giorno in cui scatenerò la mia rabbia feroce e furia su di loro" (3:8).

La Salvezza nel Giorno del Signore

Notate alcune caratteristiche di questo resto.

"Purificherò le labbra dei popoli" (3:9). Il modo di parlare del resto sarà puro. Isaia si convinse del modo in cui parlava quando vide la gloria del Signore. Io parlo spesso del modo in cui parliamo e riguardo alla nostra attitudine nei confronti dei soldi - perché i profeti parlarono molto di questi due argomenti. Se siamo attenti con la nostra bocca e i nostri soldi, possiamo diventare i portavoce del Signore.

"Tutti loro invocheranno il nome del Signore e lo serviranno spalla a spalla" (3:9). Il resto sarà unito come un sol corpo e servirà il Signore portando i Suoi pesi - spalla a spalla.

"Io toglierò di mezzo a te tutti quelli orgogliosi ed arroganti. Non ci sarà orgoglio sul mio monte santo. Quelli che saranno rimasti saranno umili e modesti" (3:11, 12). Il resto sarà composto solo da persone umili, perché il Signore avrà rimosso tutti gli orgogliosi. Questa è un'altra domanda che le persone mi fanno, "Fratello Zac, perché parli così tanto dell'umiltà?" Perché questo è quello di cui parla la Bibbia, dall'inizio alla fine.

"Quelli che rimarranno confideranno nel nome del Signore" (3:12). Il resto sarà un popolo di fede.

"Il popolo non si farà del male gli uni con gli altri, non si diranno mai bugie o inganneranno l'un l'altro. Vivranno delle vite pacifiche" (3:13). Il resto sarà un popolo pacifico che non dice mai bugie né inganna nessuno né ferisce nessuno.

" Canta, O figlia di Sion; grida forte! Rallegrati e sii felice con tutto il tuo cuore! Perché il SIGNORE in persona vivrà in mezzo a te!" (3:14, 15). Il resto sarà un popolo felice che avrà trovato la sua perfetta sicurezza nell'amore che il Signore ha per loro.

"Il SIGNORE vostro Dio è in mezzo a voi, come un potente guerriero che salva. Esulterà con gran gioia per causa vostra. Esulterà a causa vostra con grida di gioia" (3:17). Dio si rallegra di questo resto. Non si rallegra per le persone che vivono nel peccato. Può un padre gioire per un figlio che ha il cancro, la lebbra e la tubercolosi? No. Nemmeno Dio può essere gioioso per le persone che vivono nel peccato e che non vogliono essere guarite. Ma Dio gioisce di questo resto santo. Grida con grande gioia a causa loro e canta una canzone su di loro. Questo è l'unico posto nella Scrittura dove dice che Dio canta sul Suo popolo. Ci sono molti posti dove noi siamo esortati a cantare delle canzoni di lode a Dio. Ma qui è Dio che sta cantando una canzone su di noi. Che traguardo è l'essere quel tipo di persona sulla quale Dio può rallegrarsi.

"Con amore sta silenziosamente pianificando per voi" ( 3:17 - Parafrasi). Il Signore pianifica per noi con amore e ci ha preparato delle piacevoli sorprese nei giorni a venire, perché è il nostro Padre che ci ama.

"Io salverò i deboli e i bisognosi. Darò gloria e fama a quelli che erano derisi e svergognati. Vi darò un nome che vi distinguerà. Vi loderanno per il modo in cui io ho restaurato le vostre fortune davanti ai loro occhi" (3:19, 20). Il resto è formato da persone deboli che non riescono ad aiutarsi da soli. Il Signore in Persona tratta con i loro nemici e darà al Suo popolo gloria e distinzione nel giorno finale.

Il libro di Sofonia finisce con questa nota trionfante.

Capitolo 37
Aggeo

INCORAGGIAMENTO A COMPIERE IL LAVORO DEL SIGNORE

A

ggeo scrisse molto poco - solo due capitoli. Ma aveva un tremendo peso nel suo cuore perché voleva che il tempio fosse costruito. Per più di 15 anni dopo che i Giudei ritornarono da Babilonia a Gerusalemme, il tempio del Signore non era stato riscostruito perché i Giudei erano spaventati dall'opposizione delle persone che vivevano attorno a loro. Perciò Dio gli inviò due profeti - Aggeo (un uomo anziano) e Zaccaria (un uomo giovane) - per incoraggiare i Giudei a cominciare la ricostruzione del tempio.

Nel libro di Aggeo ci sono quattro messaggi - uno nel primo capitolo e tre nel secondo capitolo.

Primo Messaggio - Completare il Tempio (1:1-15)

Il primo messaggio fu una chiamata a ricostruire il tempio.

Qui vediamo come il popolo di Dio pensava solo a sé stesso. Continuavano a dire "Non è ancora arrivato il momento di cominciare a ricostruire la casa del Signore" (1:2). Il re Persiano aveva ordinato che la città di Gerusalemme non doveva essere riscostruita (Esdra 4:21). Ma non vietò mai la ricostruzione del tempio. Ma i Giudei in Gerusalemme utilizzavano queste parole per giustificare il loro egoismo e la loro pigrizia, dicendo, "Le circostanze non sono ancora buone per ricostruire il tempio. È meglio aspettare."

Il Signore li rimproverò dicendo, "Vi sentite che è il momento giusto per costruire le vostre case lussuose, mentre la Mia casa rimane in rovina" (1:4). Anche Salomone era egoista. Spese 13 anni per costruire il suo palazzo, ma per costruire il tempio ne spese al massimo 7 - costruendo prima il tempio. Ma questi Giudei costruirono solo le loro grandi case e non erano affatto preoccupati per la casa del Signore.

Ci sono milioni di Cristiani così anche oggi, che vivono per i loro interessi e per gli interessi della loro famiglia prima di tutto - e non per quelli del Signore. Sarebbero molto preoccupati se la loro proprietà fosse usurpata da un loro vicino, ma non sono per nulla preoccupati quando la proprietà del Signore è usurpata da Satana.

Gesù ci ha detto che se cerchiamo per primo il regno di Dio e la Sua giustizia, tutto quello che è necessario per le nostre vite ci sarà dato in aggiunta. Non dobbiamo cercarlo. Se ci prendiamo cura della famiglia di Dio, Dio si prenderà cura di noi. Dobbiamo essere delle dimostrazioni viventi ad un mondo incredulo, per il fatto che onorando Dio, Dio ci ha onorato; e questo perché ci siamo presi cura della famiglia di Dio, e Dio si è preso cura di noi. La tua vita è una testimonianza così?

Possiamo applicare a noi le domande che si trovano al Capitolo 1:5, 6 : Il Signore ci sprona dicendo, "Considera come le cose stanno andando nella tua vita. Ci sono stati dei frutti spirituali nella tua vita? Hai piantato molto, ma hai raccolto poco. Sei andato a molti incontri, letto molti libri Cristiani e ascoltato molti audio Cristiani. Ma la tua casa è diventata una casa di Dio e una casa di pace? Hai vinto contro una cosa semplice come il gridare dietro a tua moglie/marito? Se non è così, allora di certo hai seminato molto, ma hai raccolto poco. Indossi dei vestiti, ma non ti riscaldano. Guadagni molti soldi, ma ci sono buchi nel tuo portafoglio e molti vengono perduti. Chiedi a Dio di riempirti con lo Spirito, ma tutta la potenza viene perduta. C'è qualcosa di sbagliato."

Chi metterebbe dell'acqua in un contenitore bucato? Molti credenti che vanno da Dio a chiedere di essere riempiti con lo Spirito Santo, sono dei contenitori pieni di buchi. Dio dice, "Prima chiudete i buchi." Dio brama riempirvi con il Suo Spirito Santo. Ma ci sono delle cose nella vostra vita che prima devono essere messe a posto. Non mettereste dei soldi in un portafoglio bucato. Nemmeno Dio riempirà con il Suo Spirito coloro che hanno delle aree bucate nella loro vita. Non si sono scusati con qualcuno al quale hanno fatto del male, non hanno restituito i soldi che hanno preso in maniera sbagliata, ecc. Questi sono i buchi maggiori. Con dei buchi del genere nelle vostre vite, non serve a nulla pregare per tutta la notte per essere riempiti di Spirito Santo. Non servirà a nulla. Piuttosto passate tutta la notte a cercare di mettere a posto questi buchi. Poi la risposta arriverà velocemente. Uno dei temi principali di Aggeo è: "Considerate la vostra condotta".

Al Capitolo 1:7, 8, Aggeo spronò il popolo a completare la costruzione. Le fondamenta erano state poste molti anni prima. Ma la costruzione si fermò alle fondamenta. Gesù disse in una parabola riguardo ad un uomo che pose solo le fondamenta e poi non completò l'edificio (Luca 14:28-30). Questa parabola si trova esattamente in mezzo alla sezione dell'essere Suoi discepoli. Quello che Gesù stava dicendo era che l'evangelismo senza il rendere le persone dei discepoli era come porre le fondamenta senza poi completarne l'edificio. Sono necessarie le fondamenta? Sì, sono essenziali. Sono il primo lavoro che bisogna fare quando si vuole costruire una casa. L'evangelismo è necessario? Certamente. Anche questo è il primo lavoro che deve essere fatto. Ma se evangelizzate solamente e non fate dei discepoli, allora è fatica buttata - tanto inutile quanto lo sono delle fondamenta senza l'edificio. Ebrei 6:1-3 ci avverte di questa stoltezza: "Non stiamo a porre di nuovo il fondamento del ravvedimento, della fede, del battesimo in acqua, del battesimo nello Spirito Santo, dell'insegnamento riguardo alla resurrezione e del giudizio finale." Tutte queste cose sono solo le fondamenta. Lo scrittore dice che dobbiamo continuare verso la perfezione - questo è il costruire la casa. Dopo che abbiamo convertito delle persone a Cristo attraverso l'evangelismo, dobbiamo fare di questi convertiti dei discepoli di Gesù, che Lo seguono e procedono verso la perfezione.

Perciò il messaggio di Aggeo non tratta il porre le fondamenta. Ma tratta la perfezione - completando l'edificio, il Corpo di Cristo. Qual è la differenza tra una congregazione e la casa di Dio? Se tagliate 50,000 pietre da una cava e le portate al cantiere dove deve essere costruita una casa, allora state facendo evangelismo. Queste pietre simboleggiano le persone che sono nate di nuovo. Ma non sono ancora un edificio. Sono solo un mucchio di pietre. Questo è come sono la maggior parte delle congregazioni evangeliche di oggi. Queste pietre devono essere costruite, messe una a fianco all'altra, se devono diventare un'espressione del Corpo di Cristo. Questa è la parte difficile - costruirli assieme nella casa di Dio.

Molte chiese oggi sono solo delle mere congregazioni, dove un solo uomo (il pastore), come una sentinella, deve assicurarsi che nessuno gli rubi le sue "pietre". Quando una delle sue "pietre" decide un giorno di andare in un'altra chiesa dove può ricevere più aiuto spirituale, la sentinella si lamenterà che altri stanno rubando "le sue pietre"! Ma se avesse costruito quella pietra in un edificio, sarebbe impossibile per chiunque rubarla. Se costruite il Corpo di Cristo non dovete preoccuparvi che altri vi rubino i vostri membri. Quando le pietre sono costruite assieme e cementate con altre pietre sopra di loro, e altre sotto, e alla sinistra e a destra, chi può rubarle? Ho guidato una chiesa a Bangalore dal 1975; ma non mi sono mai lamentato che qualcuno avesse rubato un membro dalla nostra chiesa. Coloro che in mezzo a noi sono stati costruiti assieme come se fossero un corpo non possono essere rubati. Perciò costruiamo la casa di Dio; non poniamo solo le fondamenta accumulando pietre su pietre.

Notate il forte rimprovero che il Signore fece al Capitolo 1:9-11. C'è un grande bisogno nelle nostre chiese di predicatori che sanno come fare un rimprovero con amore. Oggi ci sono molte predicazioni, ma pochi rimproveri e correzioni. Quando Dio permette la sconfitta ed il costante fallimento nella vostra vita, dovete fermarvi ed ascoltare quello che sta cercando di dirvi. Domandatevi, "Perché i frutti dello Spirito mancano nella mia vita? Perché la vita nella mia famiglia è così un disastro? Perché non c'è nessuna pioggia che scende dal cielo? Perché c'è questa aridità nella mia vita?" (1:9-11). Potrebbe essere perché siete più preoccupati delle cose terrene e del vostro conto in banca piuttosto che del vostro cammino con il Signore!

Quando Zorobabele ed il sommo sacerdote Giosuè udirono questa profezia, risposero immediatamente al messaggio di Aggeo dicendo, "Cominceremo immediatamente a costruire la casa di Dio." O simbolicamente, "Da qui in poi non saremo più coinvolti solo nell'evangelismo. Faremo anche dei discepoli. Costruiremo il corpo di Cristo e non la chiesa di un singolo uomo." La chiesa deve essere come un corpo funzionante - e non un mucchio di parti del corpo, come si possono trovare nei laboratori di anatomia - dove hanno in giro molte mani, gambe, occhi e orecchie, ma nessuna di queste parti è connessa l'una all'altra dalla vita. Dunque non possono funzionare assieme. Molte chiese oggi sono esattamente così.

"Allora Aggeo, il messaggero del Signore, diede al popolo il messaggio del Signore" (1:13). Prima di tutto Aggeo era il messaggero del Signore , e poi diede al popolo il messaggio del Signore. Potete sentire un messaggio unto su di una registrazione e poi ripeterlo - e potrebbe essere un messaggio dal Signore. Ma Aggeo era prima di tutto il messaggero del Signore. Per diventare il messaggero del Signore, prima dovete permettere a Dio di fare un lavoro di rottura in voi; come avete visto con Osea. Aggeo non ci dice come Dio lo spezzò nella sua gioventù e come lo ruppe, o attraverso a quali profonde difficoltà dovette passare. Molti servi di Dio non ci diranno mai tutto quello che hanno passato. Ma ogni servo di Dio, che Dio abbia mai usato, ha sempre avuto una storia privata di Dio che ha trattato con lui, dove venne rotto, spezzato, umiliato e portato attraverso perdite di soldi e di reputazione ecc. Solo così uno diventa il messaggero del Signore.

Tra il messaggero del Signore che dà il messaggio del Signore e qualcun altro che dà lo stesso messaggio c'è una bella differenza. Nel primo caso ci sarà un'unzione di Dio che invece sarà assente nel secondo - perché l'unzione primariamente viene sul messaggero, e non sul messaggio. Lo Spirito Santo non scende sui libri e sulle registrazioni. Scende sulle persone. So che ci sono dei predicatori ignoranti che pongono le mani su libri e registrazioni chiedendo al Signore di ungerli. Ma quello per cui pregano non succede. Dio unge le persone e non i libri e le registrazioni.

Lo Spirito spronò all'azione questi uomini attraverso la profezia di Aggeo. "Il Signore risvegliò l'entusiasmo di Zorobabele, di Giosuè e di tutto il resto del popolo di Dio ed essi cominciarono a lavorare nella casa del Signore" (1:14). Questo prova che nel messaggio c'era un'unzione. A coloro che predicano la Parola, vorrei dire, "Non siate soddisfatti fino a quando il vostro predicare non sproni le persone ad agire." Non siate soddisfatti con il loro darvi la mano o che dicano che il messaggio era buono. Se il vostro messaggio non ha spronato le persone a voltare le spalle ai loro peccati e a diventare discepoli di Gesù, allora avete bisogno di ricercare Dio per una più grande unzione del Suo Spirito. Qui vediamo che in 23 giorni iniziarono a succedere delle cose che non erano successe in 16 anni. (1:1, 15). Questa è la differenza che un profeta fa. I predicatori professionali che vivevano tra i Giudei e predicavano ogni Sabato per 16 anni non ebbero alcun effetto. Ma un profeta scosse tutti e le cose cominciarono a succedere. Siate un uomo come Aggeo - siate il messaggero del Signore.

Secondo Messaggio - Il Tempio Sarà Glorioso (2:1-9)

Il Signore fece una domanda alle persone anziane che stavano tra i Giudei, " C'è ancora tra di voi qualcuno che si possa ricordare questa casa - il Tempio - nel suo primo splendore? Se lo comparate come vi sembra oggi? Non è forse come un nulla ai vostri occhi? (2:3). Questo nuovo tempio non poteva essere paragonato alla gloria di quello che aveva costruito Salomone. Ma il Signore disse, "Fatevi coraggio e mettetevi al lavoro - perché io sono con voi" (2:4). E poi il Signore disse "Il 'Desiderio di tutte le nazioni' verrà - e(allora) la gloria di questa casa sarà più grande di quella precedente " ( 2:7-9 - KJV Trad. Ita.). Il "Desiderio di tutte le Nazioni" fa riferimento al Signore Gesù. Era lo splendore della gloria di Dio e quando entrò in questo nuovo tempio (500 anni dopo), allora la gloria di questo tempio sarebbe stata più grande di quella del tempio costruito da Salomone.

Quest'ultima dichiarazione indica anche che la gloria del "tempio di Dio nel nuovo patto - la chiesa" sarebbe stata molto, ma molto più grande di quella del "tempio dell'antico patto". Il tempio di Salomone aveva una gloria esteriore che era temporanea. La chiesa del nuovo patto non ha nessuna gloria esteriore, ma ha qualcosa di molto meglio - una gloria interiore che è eterna! Quello che successe al giorno di Pentecoste sorpassa di molto qualsiasi cosa che potete leggere nell'Antico Testamento.

Per costruire il tempio ci vollero molti soldi. Siccome il Signore lo sapeva, disse, "Mio è l'argento e Mio è l'oro" (2:8). Dio stesso avrebbe provveduto a tutti i soldi di cui avevano bisogno. Forse il Signore non lo sa che anche noi abbiamo bisogno dei soldi oggi - per il Suo lavoro? Allora perché chiediamo i soldi agli uomini? Perché non andare dal Padrone di tutto l'argento e tutto l'oro del mondo e chiedere a Lui? Dopo tutto, il lavoro è il Suo e non il nostro. Allora perché non fidarci che sia in grado di provvedere a tutti i bisogni che ci sono nel Suo lavoro? Allora perché molti pastori e predicatori elemosinano dagli uomini dicendo che servirà al lavoro di Dio?

Gesù aveva bisogno di soldi per vivere. Doveva prendersi cura delle Sue spese personali e anche di quelle dei Suoi 12 apostoli e delle loro famiglie. Dio questo lo sapeva, e allora organizzò che alcune famiglie ricche dessero dei soldi a Gesù per il Suo lavoro (Luca 8:2, 3). Gesù ricevette i loro doni, ma non chiese mai a nessuno dei soldi e nemmeno fece mai fatto conoscere i Suoi bisogni finanziari a nessuno. Gesù si fidava di Suo Padre, il Padrone di tutto l'argento e l'oro che c'è nel mondo, sapendo che avrebbe provveduto a tutti i Suoi bisogni terreni. Gli apostoli seguirono l'esempio di Gesù e fecero sapere i loro bisogni solamente a Dio. Nessun servo di Dio sotto il nuovo patto che possiamo trovare nella Bibbia ha mai fatto sapere i suoi bisogni ad un uomo. Si sono tutti fidati del loro Padre celeste che ha provveduto ai loro bisogni.

Anche noi oggi abbiamo bisogno dei soldi per affittare una casa, per comprare cibo e vestiti, per dare un'educazione ai nostri figli, e per il lavoro del Signore. Il Signore dice, "Conosco tutti i vostri bisogni." Non è una persona disinteressata ai nostri bisogni. Allora seguiamo l'esempio di Gesù e degli apostoli nel fare come hanno fatto loro. Il nostro Padre celeste ci dice, "L'argento è Mio. L'oro è Mio. Tutto quello di cui hai bisogno per la tua famiglia e per il tuo lavoro, lo provvederò abbondantemente, se ti fidi di Me. Non elemosinare agli uomini."

Terzo Messaggio - Gli Obbedienti Saranno Benedetti (2:10-19)

Ora veniamo al terzo messaggio. Il primo messaggio riguardava il completare il tempio. Il secondo la gloria del tempio. Ed il terzo messaggio tratta della santità e del peccato. Ogni volta che un profeta parlò di costruire la casa di Dio, la cosa che diceva subito dopo riguardava sempre la santità. Non potete costruire la casa di Dio se non ponete l'enfasi sulla santità. Questo è l'errore che numerosi predicatori e pastori stanno facendo oggi.

Il Signore dice, "Fate ai sacerdoti questa domanda riguardo alla legge: 'Se uno di voi porta nel lembo della sua veste un sacrificio puro e succede che urta contro un altro cibo, allora anche quel cibo diventa santo?' I sacerdoti risposero, 'No.' Allora Aggeo domandò, 'Ma se uno è cerimonialmente impuro per aver toccato un cadavere e poi tocca qualche cibo, quel cibo diventerà impuro?' E i sacerdoti risposero, 'Sì.'" (2:11-13).

Il messaggio è semplicemente questo: la Santità non si può trasmettere gli uni agli altri, mentre il peccato sì.

Un'illustrazione più moderna potrebbe aiutarci a comprendere meglio questo passaggio. In una sala operatoria di un ospedale, l'attrezzatura medica è tutta sterilizzata e libera dai germi. Se prendete uno dei bisturi sterilizzati e toccate un vestito sporco, quel vestito diventerà sterilizzato e libero dai germi? No. Se invece fate al contrario e prendete un vestito sporco e toccate il bisturi sterilizzato, il bisturi diventerà immediatamente infettato con i germi presi sul vestito.

Perciò cosa impariamo da questa parabola? Impariamo che il peccato è molto contagioso, ma la santità non lo è .

Per rendere sterile un bisturi in un ospedale ci vuole tempo e fatica. Ma quanto ci si mette a contaminarlo? Un attimo. Allo stesso modo: È molto facile per qualcuno rendervi peccaminosi. Ma è molto difficile per chiunque rendervi santi. Il peccato si comunica molto facilmente, al contrario della santità. Ricordatevelo.

Poi il Signore continuò dicendo, "Perciò ogni cosa che offrite è contaminata" (2:14). Anche se l'offerta in sé era cerimonialmente pura, le loro mani erano contaminate dal peccato, perciò le loro offerte erano contaminate. Questo è quello che il Signore sta dicendo anche oggi alla chiesa. Le preghiere che i credenti pregano possano sembrare ferventi e "sante". Dopo queste preghiere possono risuonare ad alta voce Amen ed Alleluia. Ma se c'è del peccato nella vita di una persona, la sua preghiera è peccaminosa. Se litigate con vostra moglie come potete offrire una preghiera pura a Dio senza prima aver messo a posto la faccenda con vostra moglie? La vostra vita non santa comunica peccato alla vostra preghiera. Le persone possono essere impressionate dalla vostra preghiera; ma Dio la rigetta, perché c'era, "del peccato nelle vostre attività sante" (Esodo 28:38).

In seguito il Signore spronò le persone a riconoscere e confessare i loro peccati e concluse con questa promessa, "Da oggi in avanti vi benedirò" (2:19). Il Suo desiderio è di benedirci. Sono i nostri peccati che ci derubano della benedizione.

Quarto Messaggio - Zorobabele Sarà Onorato (2:20-23)

Il messaggio finale fu un messaggio personale diretto a Zorobabele "Io rovescerò il trono dei re e rovescerò i carri e quelli che li montano. Ma quando questo succederà, io ti onorerò, servo Mio. Ti tratterò come un sigillo al Mio dito, perché io ti ho scelto" (2:22, 23). Qui l'anello simboleggia l'unzione dello Spirito Santo. Quando ritornò il figliol prodigo, il padre gli mise un anello al dito - un'illustrazione di Dio che unge i peccatori pentiti con il Suo Spirto Santo.

Aggeo fu un vero profeta. Esaltò Zorobabele e nascose sé stesso. Disse, "Zorobabele, tu stai per guidare questo popolo nella costruzione della casa di Dio. L'anello sarà sul tuo dito. Il ministero di Aggeo era solo quello di incoraggiare queste persone e poi scomparire." I veri profeti non ricevono mai nessun onore dagli uomini. I re come Davide ricevono onore. Ed anche i governatori come Zorobabele ricevono onore. Ma i profeti compiono il loro ministero e poi spariscono. L'onore verrà a loro quando Cristo ritornerà. Sii un servo di Dio che proclama le Sue parole, e non cercare nessun onore dal Cristianesimo e da nessuno su questa terra. Incoraggiate gli altri, spingeteli in avanti. Lasciate che siano loro i capi e gli anziani. Lasciate che siano gli altri ad avere i titoli di direttori ed amministratori delegati e che siano loro ad avere l'onore ed i soldi. Ma per quanto ti riguarda, proclama la parola di Dio e poi nasconditi. Gesù ci ha dato un meraviglioso esempio in quest'area. Segui il Suo esempio e sii un vero servo di Dio.

Capitolo 38
Zaccaria

L'APOCALISSE' DELL'ANTICO TESTAMENTO

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accaria era un giovane uomo che profetizzò assieme ad Aggeo quando il resto del popolo ritornò da Babilonia per costruire il tempio. Aggeo e Zaccaria profetizzarono assieme. In nessun altra parte dell'Antico Testamento leggiamo di due profeti che lavoravano assieme. Elia, Eliseo e Giona lavorarono tutti per conto proprio. Ed anche se Geremia e Abacuc vissero nello stesso periodo, non vediamo mai riportato che lavoravano assieme. Profetizzavano tutti separatamente.

In questo senso, Aggeo e Zaccaria erano differenti da tutti gli altri profeti dell'Antico Testamento. Verso la chiusura del periodo dell'antico patto, Dio stava preparando le persone al nuovo patto - nel quale nessuno lavora da solo. Non appena Gesù cominciò il Suo ministero, mandò i Suoi discepoli due a due - preparandoli al nuovo patto. Il collaborare assieme è una necessità fondamentale nel nuovo patto. Perciò, approcciando la fine del periodo dell'antico patto, troviamo un meraviglioso esempio di un uomo più anziano come Aggeo ed uno molto più giovane come Zaccaria che lavoravano assieme.

Anche se Zaccaria era più giovane di Aggeo, Dio gli diede molto di più da profetizzare. Dio non guarda all'età. Fin da quando Zaccaria era giovane, Dio gli diede delle visioni e dei messaggi profetici (2:4). Anche Geremia era un ragazzo quando Dio lo chiamò per profetizzare. Questo è un grande incoraggiamento per tutti quelli che sono giovani. Dio può selezionarti quando sei giovane, ungerti con il Suo Spirito Santo, associarti con un fratello più anziano, che ha un carattere vicino a quello di Dio come Aggeo, e alla fine, darti un ministero più grande di lui. Aggeo era un uomo anziano, grazioso, con un carattere vicino a quello di Dio e che non solo spinse avanti Zorobabele (come abbiamo visto in precedenza), ma anche spinse in avanti il giovane Zaccaria. Un vero uomo di Dio è sempre così. Un uomo del genere è impegnato nel mandare avanti quelli che sono più giovani di lui, lasciando loro in primo piano. In India, dove il bisogno è grande, ci servono degli anziani così - che addestreranno i più giovani a prendere il loro ministero per poi ritirarsi e muoversi da qualche altra parte dove il Signore ha bisogno. Così dovrebbe essere con ogni profeta. Non è la volontà di Dio che un uomo chiamato ad essere un profeta debba sedersi in un ministero per sempre. Aggeo fu un meraviglioso esempio di un vero profeta.

Zaccaria ebbe un ministero benedetto per incoraggiare le persone scoraggiate. Questi Giudei erano appena ritornati da Babilonia dove i loro padri furono ridotti in schiavitù, perciò una volta tornati a Gerusalemme erano poveri, pieni di paure e scoraggiati. Erano un popolo abbattuto. Non erano acculturati, raffinati o ricchi come lo erano i loro avi 200 anni prima. Zaccaria fu chiamato per incoraggiarli. Siccome avevano accolto il messaggio di Aggeo, Dio gli mandò degli ulteriori messaggi attraverso Zaccaria. Se accogliete il messaggio di un profeta, allora Dio ve ne manderà un altro. Ma se non accogliete il messaggio di un profeta, allora Dio non vi manderà un altro dei Suoi servi.

Il Signore cominciò dicendo al Suo popolo attraverso Zaccaria che fu molto arrabbiato con i loro avi che erano stati deportati 70 anni prima (1:2). Li avvertì di non essere come i loro avi ma di ascoltare i profeti e di ritornare al Signore (1:3-5). Le cose che Dio aveva detto attraverso i Suoi profeti ai loro avi si erano tutte compiute esattamente. Fu solo dopo la deportazione che il popolo si pentì e disse, "Abbiamo ricevuto dal Signore quello che meritiamo. Ha fatto quello che aveva detto che avrebbe fatto" (1:6). È una cosa pietosa che anche molti Cristiani si pentono solo quando sono puniti dal Signore e non quando ascoltano la Parola di Dio attraverso i Suoi servi.

Possiamo dividere il libro di Zaccaria in tre parti: La prima, dal Capitolo 1 al 6 dove a Zaccaria vennero date otto visioni - ognuna delle quali aveva un significato spirituale. Poi ai Capitoli 7 e 8, diede dei messaggi su degli argomenti differenti - come l'ipocrisia, la disobbedienza e la restaurazione d'Israele. La sezione finale (dal Capitolo 9 al 14) riguarda il Messia - il Messia che venne rigettato, e che alla fine ritorna in gloria per regnare su tutta la terra.

Il peso che Dio mise nel cuore di Zaccaria era lo spostamento del popolo di Dio da Babilonia a Gerusalemme. Gerusalemme era il peso che Dio mise nel cuore di tutti questi profeti. Il peso di Aggeo fu il tempio. Mentre quello di Zaccaria non fu solo il tempio, ma l'intera città di Gerusalemme che simboleggia la chiesa di Dio.

Le Visioni di Zaccaria

La prima visione che vide Zaccaria fu quella di un uomo seduto su un cavallo rosso tra le piante di mirto (1:7-17). Gli alberi di mirto sono degli alberi bassi e simboleggiano l'umiltà. Dietro quest'uomo c'erano cavalli rossi, marroni e bianchi. "Ed io dissi, 'Che significano queste cose?' E loro risposero, 'Abbiamo percorso la terra.' E riportarono all'angelo del Signore, 'Tutta la terra è in pace.'" Questa è un'illustrazione di Dio che guarda tutto quello che succede sulla terra. "Poi l'angelo mi disse, 'Grida e di': "Questo è quello che dice il Signore Onnipotente: 'Il Mio amore per Gerusalemme ed il Monte Sion è forte e pieno di passione. Sono ritornato per mostrare misericordia a Gerusalemme. Il Mio tempio sarà ricostruito e verrà pianificata la ricostruzione di Gerusalemme. Il Signore darà conforto a Sion e sceglierà Gerusalemme come Sua proprietà.'"'" (1:9-17). 'Gerusalemme' e il 'Monte Sion' simboleggiano la chiesa, il corpo di Cristo sulla terra che sarà costruito, nonostante tutte le opposizioni di Satana e del suo esercito.

Il messaggio che ci viene a noi da questo è che anche se la chiesa è piccola ed in un posto sperduto, ha Dio che governa l'universo dalla sua parte, mentre lei cerca di costruirgli la Sua casa. Quando siete in un posto sperduto, potete sentirvi deboli e bisognosi di aiuto. Ma ricordatevi che gli occhi del Signore attraversano tutta la terra, e lavorano per voi. L'amore del Signore per la chiesa è "passionale e forte". È così che Zaccaria incoraggiò il popolo a costruire la casa di Dio.

La seconda visione fu di quattro corni di animali e quattro fabbri (1:18-21). A quel tempo i corni rappresentavano le quattro potenze che in passato avevano governato Giuda ed Israele - l'Egitto, l'Assiria, Babilonia e Medo-Persia. Ai giorni nostri, rappresentano le forze delle tenebre che attaccano la chiesa da tutte le direzioni - nord, sud, est, ovest. Le corna nella Bibbia illustrano la forza. Perciò queste corna rappresentano le porte dell'Ades, le forze della morte spirituale. Queste corna hanno "disperso" il popolo di Dio (1:19). Il lavoro del diavolo è sempre quello di dividere e disperdere i credenti - separandoli per mezzo dei pettegolezzi, calunnie, incomprensioni e notizie false. Satana è continuamente coinvolto in quest'attività.

"Contro queste quattro corna il Signore mi mostrò quattro fabbri" (1:20). Questi fabbri avrebbero distrutto le corna. I fabbri sono persone forti che a martellate modellano il ferro. Questi fabbri sono venuti per terrificare le quattro corna che avevano disperso ed umiliato Giuda. Avrebbero preso questi nemici e li avrebbero distrutti. Questi rappresentano i servi di Dio - Aggeo, Zaccaria, Giosuè e Zorobabele. Oggi Dio manda dei profeti al nord, a sud, ad est e ad ovest per terrificare Satana. Dovete essere uno di questi servi di Dio che terrificano Satana (1:21).

Molti credenti sono terrificati da Satana e dai demoni! Una volta, quando incontrai un uomo posseduto da un demone, mi guardò così ferocemente che ebbi un sussulto. Mi feci immediatamente una domanda per rafforzare la mia fede: "Questo demone è stato conquistato al Calvario, oppure è riuscito a scampare?" Seppi subito la risposta. Satana e ognuno dei suoi demoni furono conquistati sul Calvario. Nessuno di loro è sfuggito. Subito la fede mi entrò nel cuore e scacciai quel demone nel Nome di Colui che lo ha conquistato, il Signore Gesù Cristo. Perciò non abbiamo bisogno di avere paura di Satana e dei suoi demoni. Quando vedete Satana che sta lavorando intensamente nella vostra casa o nella vostra chiesa, o quando vi mette delle persone contro, domandatevi questo: "Satana è stato sconfitto sulla croce?"

Dobbiamo terrificare Satana. Come fu quando Gesù camminò su questa terra? Ovunque Gesù andava, Satana aveva paura. I demoni gridavano gli uni agli altri: "Gesù sta arrivando. Gesù sta venendo qui. Scappiamo." La Bibbia dice questo, "Come Gesù è, tali siamo noi in questo mondo" (1 Giovanni 4:17). Se state camminando con una coscienza pulita, in umiltà e non avete nessun desiderio sulla terra se non glorificare Dio, allora ovunque andrete i demoni diranno le stesse cose che dissero di Gesù, "Eccolo, sta arrivando. Eccola sta venendo qui. Questa persona non è come gli altri Cristiani. Questa persona sta vivendo in umiltà e con una coscienza pulita. Siamo in pericolo. Andiamocene da qui."

Non è meraviglioso che possiamo essere nelle mani di Dio come questi fabbri, martellando e distruggendo il lavoro del diavolo? E più diventiamo anziani e più dobbiamo diventare forti e ancora più forti - e non come molti predicatori di oggi che più invecchiano e più diventano grassi e ricchi e meno unti! Invecchiando, digiunate, mangiate di meno, vivete più semplicemente e sbarazzatevi di ciò di cui non avete bisogno dandolo ai poveri, e ricercate per una più grande unzione! Così è come un vero servo di Dio deve vivere. Non seguite la strada nella quale il Cristianesimo ed i suoi capi stanno camminando oggi. Andate in un'altra direzione - la via per la quale Gesù ed i primi apostoli camminarono. Più invecchiavano più diventavano forti.

Nel Deuteronomio al Capitolo 33:25 c'è un'amabile promessa che dice, "Tanti quanti i tuoi giorni sarà la tua forza" (KJV Trad. Ita.). Voglio chiedere che questa promessa si realizzi tutti i giorni della mia vita. E voi giovani dovreste rivendicare questa promessa dalla vostra gioventù in poi. Dite, "Signore, voglio essere uno di quelli di cui Satana ha il terrore."

Nella terza visione, Zaccaria vide un uomo che stava andando a misurare la larghezza e la lunghezza di Gerusalemme (2:1-13). Questa visione simboleggia un uomo che determina la forza di una chiesa in base al numero dei suoi membri. Ma il Corpo di Cristo ha solo un registro - il Libro della Vita. Qui il Signore ci insegna veramente come si deve misurare la chiesa.

Un altro angelo arrivò e disse a Zaccaria, "Un giorno Gerusalemme sarà talmente piena di persone che non ci sarà spazio per tutti. Molti vivranno al di fuori delle mura cittadine. Nonostante questo saranno al sicuro." Questo era un piccolo gruppo di persone che stavano pensando, "Chi verrà mai e si unirà a noi disprezzati? Gli altri Giudei vivono tranquillamente in Babilonia. Ma noi siamo qui, un gruppo piccolo e disprezzato che sta cercando di costruire il tempio di Dio. Chi è interessato a quello che stiamo facendo?"

L'angelo venne ad incoraggiarli dicendo, "Non temete. Le persone un giorno sentiranno parlare di voi e si uniranno. Oggi siete piccoli. Tutti i lavori di Dio cominciano sempre con qualcosa di molto piccolo. Ma se Dio può trovare dei capi che saranno onesti e non comprometteranno i Suoi principi, allora anche se sono piccoli, un giorno dal nord, da sud, da est e da ovest coloro che hanno fame di vivere una vita santa e reale, sentiranno gradualmente parlare del vostro gruppo, verranno e si uniranno a voi perché riconosceranno che Dio è in mezzo a voi e che voi avete la vita."

Poi il Signore gli disse, "Io stesso sarò un muro di fuoco che circonda Gerusalemme (la chiesa)" (2:5). Le mura della chiesa non sono da intendersi terrene o denominazionali. Non potete entrare in questa chiesa firmando una dichiarazione sul fatto che concordate con delle dottrine. Se uno deve diventare parte della vera chiesa deve per forza passare attraverso il muro di fuoco. Questo fuoco brucerà tutte le sue ambizioni terrene e il suo desiderio di vivere per sé stesso. Solo allora diventerà parte del Corpo di Cristo.

Che qui è illustrato come una città circondata da mura di fuoco. In che modo potete entrare in questa città? Solamente passando attraverso queste mura. Passando per queste mura tutto quello che può essere bruciato, sarà bruciato da Dio. Solo quello che non può essere bruciato, passerà attraverso il fuoco. "Il nostro Dio è un fuoco consumante" (Ebrei 12:29). "Chi di noi potrà resistere al fuoco divorante?" (Isaia 33:14).

Con il passare degli anni, i predicatori hanno gettato dell'acqua su questo fuoco così da spegnerlo; perciò oggi chiunque può passare e unirsi alla chiesa, anche se questa persona continua ad avere le sue idee mondane, le sue ambizioni mondane e il suo amore per il mondo. Potete stare certi che Dio non è in una chiesa del genere, perché ovunque Dio abita, è un muro di fuoco attorno a quella chiesa.

Poi Dio continuò dicendo, "Sarò la gloria in mezzo a loro." Se volete che la gloria di Dio sia nella vostra chiesa, allora dovete permettere a Dio di essere un muro di fuoco attorno alla vostra chiesa. Queste due cose vanno assieme. Se invece dite che il livello che Dio richiede è troppo alto e gettate acqua sul fuoco, allora la gloria di Dio non sarà nella vostra chiesa. Quando il muro di fuoco si spegne, la gloria se ne va. La dottrina è importante. Ma nessuna dottrina può essere un muro di fuoco. Dio stesso deve essere questo muro. La cosa più importante in una chiesa non è la giusta dottrina ma la gloria di Dio. Se c'è la gloria, la giusta dottrina sarà una conseguenza. Se invece non c'è la gloria, l'avere delle giuste dottrine è inutile.

"Fuggite da Babilonia. Scappate a Gerusalemme" (2:6). Che esortazione! È necessario proclamarla anche oggi al popolo di Dio! Ogni credente deve fare la scelta di fuggire da Babilonia. Dio non prenderà nessuno per il collo per trascinarlo fuori. Ogni persona ha la sua responsabilità. Dovete prendere una decisione. Ma personalmente parlando, non voglio mai essere parte di qualsiasi sistema religioso che non onora Dio e la Sua Parola. Voglio essere con il popolo devoto di Dio che si riunisce all'interno di queste mura di fuoco ed ha la gloria di Dio in mezzo a loro.

Se state cercando di costruire la chiesa, allora costruite una chiesa come questa. Ogni altro tipo di chiesa è inutile. Ma per costruire questa chiesa dovete pagarne un prezzo. Non potete soltanto imitare uno schema che avete visto da un'altra parte. Prima di tutto Dio deve bruciare tutto quello che può essere bruciato nella vostra vita, prima che possiate costruire una chiesa che Lo compiace. Dunque assicuratevi che ogni ambizione terrena che avete dentro di voi sia bruciata. Assicuratevi di non amare niente che Dio non ama, e di odiare tutto quello che Dio odia. Allora potrete essere un uomo/donna che Dio usa per costruire la Sua chiesa.

Poi il Signore disse, "Gridate e rallegratevi, perché sto venendo a vivere in mezzo a voi" (2:10). Come risultato, molte nazioni verranno e si uniranno al Signore perché hanno visto che Dio è in mezzo al Suo popolo (2:11).

Veniamo alla quarta visione (3:1-10). Questa era una visione di una purificazione ed un'incoronazione - la purificazione e l'incoronazione di Giosuè il Sommo Sacerdote. Nella storia d'Israele ci sono stati due grandi movimenti - uno dall'Egitto a Canaan, e l'altro da Babilonia a Gerusalemme. Ed in entrambi questi movimenti c'è un Giosuè! Ci fu un Giosuè che guidò Israele in Canaan e ci fu un Giosuè che fu il Sommo Sacerdote in Gerusalemme. Questa non è una coincidenza. 'Giosuè' è la parola Ebraica per 'Gesù', che vuol dire 'Salvatore'. Gesù è Colui che ci guida a vincere contro ogni gigante del peccato, ed è anche Colui che intercede per noi come nostro Sommo Sacerdote.

Ma qui voglio che guardiate a Giosuè come guida del popolo di Dio. Questo capo aveva peccato nella sua vita, ma non aveva peccato deliberatamente in qualcosa che conosceva essere sbagliato. Se avesse peccato deliberatamente, sarebbe stata una cosa molto grave. Paolo poteva solo dire, "Non sono a conoscenza di nessuna colpa contro di me. La mia coscienza è pulita. Ma Colui che mi giudica è il Signore. Ci sono molte cose che Lui vede che io non posso vedere. Delle volte Dio mi mostra qualche peccato, lo confesso, lo abbandono e Lui mi ripulisce" ( 1 Corinzi 4:4 - Parafrasi).

Possiamo peccare sapendolo o non sapendolo. Tutti noi peccheremo accidentalmente e senza saperlo fino a quando non moriremo. Anche i capi possono peccare in questi modi. Nessun capo, in qualsiasi posto del mondo è perfettamente come Cristo. Nemmeno l'apostolo Paolo aveva raggiunto questo grado di perfezione. Considerate una prova di questo: quando tirarono uno schiaffo a Paolo alla corte del sommo sacerdote, Paolo si arrabbiò e disse al sommo sacerdote, "Dio percuota te, parete imbiancata" (Atti 23:3). Ma quando percossero Gesù, il Signore non minacciò il sommo sacerdote. Questa fu la differenza tra la reazione di Cristo e quella di Paolo. (Comunque, Paolo confessò il suo peccato e chiese perdono, così mise immediatamente la faccenda a posto).

Nessuno può essere perfetto e totalmente senza peccato su questa terra. Potremo diventare come Gesù solo quando ritornerà. Perciò anche i capi del popolo di Dio qui e là avranno qualche difetto in loro. Ci sono dei difetti nei più grandi profeti della chiesa. Ma non dobbiamo essere disturbati da questi difetti. Non mi sto riferendo a dei peccati come commettere adulterio e amare i soldi. Queste sono cose serie e certamente non sono peccati inconsci ! Mi sto riferendo a dei piccoli difetti che non sono seri, ma che comunque non sono come Cristo.

Giosuè il sommo sacerdote era davanti al Signore e Satana era lì di fianco ad accusarlo. Satana cerca sempre di accusare e ferire i capi. Il bersaglio di Satana sono loro, le loro mogli ed i loro figli. Non siate duri nel giudicare un capo, perché è un più grande bersaglio di Satana rispetto a quello che siete voi. Anche sua moglie ed i suoi figli sono più bersagliati da Satana rispetto a vostra moglie ed ai vostri figli. Satana era presente per accusare Giosuè davanti al Signore. Ma il Signore, rispose dicendo, "Io, il Signore rigetto le tue accuse" (3:2). Abbiamo un Avvocato davanti al Padre, Gesù Cristo il giusto. Delle volte siamo così presi con l'accusatore che ci dimentichiamo del tutto del nostro Avvocato che sta pregando per noi.

In questo momento nei cieli ci sono due ministeri. Uno è quello di Satana, che accusa. Accusò Giobbe e Giosuè. Allo stesso tempo, c'è un altro ministero. "Gesù vive sempre per intercedere per noi" (Ebrei 7:25). I due ministeri sono il ministero dell'accusa ed il ministero dell'intercessione. Coloro che sono in comunione con Satana accuseranno gli altri credenti. Ogni volta che diffondete un gossip o parlate male di un altro credente, che lo sappiate o meno, state andando a braccetto con Satana dicendo, "Satana, sono d'accordo con te. Questa persona è proprio così." Ed ogni volta che pregate per un fratello che è più debole, state andando a braccetto con Gesù dicendo, "Signore, sono d'accordo con Te. Dobbiamo pregare per questo fratello e liberarlo dal suo problema." Quante volte siete andati a braccetto con Satana e quante volte siete andati a braccetto con Gesù? Lo sapete. Siate diversi nei giorni a venire.

Quando Giosuè venne accusato, il Signore disse, "Respingo le tue accuse." Questo è quello che dico quando le persone vengono da me con delle accuse. Quando le persone vengono a casa da me accusando un fratello, gli dico, "Fammi chiamare subito questo fratello così che gli posso dire quello che mi hai appena detto." Invariabilmente l'accusatore dice, "No. Per piacere non farlo." Ed io rispondo, "Devo. Sono fedele a tutti i miei fratelli. Se qualcuno mi dice qualcosa a tuo riguardo, ti avrei chiamato immediatamente e te l'avrei detto. Perciò quando tu mi dici qualcosa di qualcun altro, devo chiamarlo e dire tutto." Sapete qual è stato il risultato di questo approccio? La mia casa è stata protetta dal diventare un posto di gossip. Vi voglio incoraggiare a fare lo stesso.

Il Signore rispose a Satana dicendo, "Respingo le tue accuse. Questo uomo è un figlio di Dio. È un tizzone strappato dal fuoco." Siccome le vesti di Giosuè erano sporche, l'angelo disse, "toglietegli questi vestiti sporchi." Questa è un'illustrazione di Gesù, il nostro Avvocato, che supplica per noi dicendo, "Toglietegli i suoi vestiti sporchi. Rivestitelo con dei vestiti nuovi." E allora Giosuè fu rivestito con la giustizia di Cristo. Così è come dobbiamo vedere tutti i figli di Dio - rivestiti con la giustizia di Cristo. Ed ora arriviamo alla parte migliore. Zaccaria fu così esaltato dal vedere tutto questo che si unì al Signore nello spirito e disse, "Signore, che meraviglia. Ora mettigli anche un bel turbante sul suo capo." Zaccaria si unì a Gesù nel rendere glorioso il suo fratello che era sporco.

Volete partecipare a questo ministero di "rendere vostro fratello glorioso"?

Che cosa vuol dire questo in termini pratici? Vuol dire che quando qualcuno viene da me accusando un altro fratello, io rispondo dicendo, "Ma lo sapevi che ha anche delle buone qualità." E ne menziono alcune. Tutto ad un tratto la bocca dell'accusatore si chiude. Questo è un meraviglioso ministero a cui partecipare - anche quando preghiamo. John Hyde (conosciuto come 'Hyde, l'uomo delle preghiere') fu un grande missionario Americano che venne nell'India del nord all'inizio del XX secolo. Racconta di un incidente che successe quando stava pregando e cominciò a elencare al Signore le debolezze di un pastore. Tutto d'un tratto si sentì come se stesse soffocando. Lo Spirito Santo gli disse di non essere coinvolto in un ministero di accusa, ma di intercedere per quell'uomo. Quel giorno imparò a non accusare le persone nemmeno in preghiera!

Non vi unite al diavolo nel criticare il popolo di Dio. Piuttosto pregate per loro. Ogni volta che il Signore vi ricorda di un sincero servo di Dio, pregate per lui. Forse in quel momento sta affrontando un attacco da parte di Satana. Chiedete al Signore di proteggere la sua famiglia e di benedire il suo ministero.

Questo non vuol dire che dobbiamo ignorare gli errori o chiudere gli occhi al peccato. I peccati e gli errori nelle dottrine devono essere esposti senza fare sconti, come fecero gli antichi profeti. Ma nelle nostre parole non ci deve essere nemmeno l'odore dello spirito dell'Accusatore.

Nella quinta visione, il Signore mostrò a Zaccaria un candelabro d'oro con in cima un vaso contenente dell'olio (4:1-14). Da ogni lato del candelabro c'era un albero d'ulivo con un tubo che lo collegava al vaso sopra il candelabro. Nel tempio dell'Antico Testamento, i sacerdoti dovevano aggiungere dell'olio al candelabro ogni giorno per rimpiazzare quello usato il giorno prima. Ma qui l'olio fluiva direttamente dagli alberi al candelabro. Questo candelabro è una raffigurazione della chiesa e il flusso dell'olio simboleggia il continuo ministero dello Spirito Santo che unge la chiesa (Apocalisse 1:20).

I due alberi simboleggiano i servi di Dio sui quali c'è l'unzione del Signore affinché possano essere utilizzati per mantenere la chiesa sempre viva e piena di Spirito (4:14). Questi servi sono pieni di Spirito e sempre connessi con Lui. Ogni volta che li incontrate dell'olio scorre fuori da loro per benedirvi. La chiesa ha bisogno di molti servi di Dio di questo genere.

Aggeo e Zaccaria erano questo tipo di uomini che potevano anche lavorare assieme. Ogni servo di Dio ha bisogno che il suo ministero sia bilanciato dal ministero di un altro servo di Dio. Un albero diffonde l'olio da un lato e l'altro albero dall'altro. Una persona mette l'enfasi sulla grazia e l'altro sulla verità. Ma assieme, manifestano la gloria di Dio che era manifesta in Cristo e il candelabro della chiesa brucia con splendore (Giovanni 1:14).

Quando due fratelli possono lavorare in questo modo per costruire la chiesa - entrambi riempiti con lo Spirito Santo, senza competizione, gelosia, ambizione personale, o qualunque desiderio di mostrarsi meglio dell'altro - ma solamente desiderando che il candelabro arda, allora possono costruire una chiesa contro la quale le porte dell'inferno non saranno mai in grado di resisterle. Questo potrebbe essere Giosuè e Zorobabele, Aggeo e Zaccaria, o altri due fratelli, oppure un marito ed una moglie che lavorano assieme per il Signore. È così che nel nuovo patto si lavora al ministero.

Questo fu quello che il Signore disse a Zorobabele, "Non avverrà grazie alla forza umana, ma grazie al Mio Spirito. Ogni montagna sarà abbassata davanti a te" (4:6). Quando la chiesa continua in questa direzione, riempita dello Spirito, le porte dell'inferno non saranno in grado di prevalerla.

Al Capitolo 2, abbiamo visto il ministero di Dio il Padre che è un muro di fuoco che circonda la chiesa. Al Capitolo 3, abbiamo visto il ministero di Dio il Figlio come Avvocato dei capi e del popolo di Dio. Al Capitolo 4, vediamo Dio lo Spirito Santo che riempie ed unge la chiesa. Perciò in questi tre capitoli vediamo l'intera trinità.

Poi arriviamo alla sesta visione. Qui Zaccaria vide un rotolo che volava, lungo 10 metri e largo 5 (5:1-4). Il Signore disse, "Questo rotolo contiene la maledizione della legge che cade su tutti quelli che dicono bugie e rubano. Sto mandando la maledizione nelle case di ogni ladro e ogni bugiardo, e questa Mia maledizione distruggerà quella casa completamente." (5:3, 4). Questa è una raffigurazione del giudizio che entrando espone il peccato nascosto che giace nella casa di coloro che disobbediscono alle Leggi di Dio.

Nella settima visione Zaccaria vide un cesto per misurare il grano (un simbolo del commercio) ricoperto da un pesante coperchio. Quando il coperchio fu levato, Zaccaria vide seduta al suo interno una donna che si chiamava "Malvagità". Poi vide due donne che presero il cesto, lo portarono a Babilonia per costruirgli un tempio (5:5-11). Questa visione simboleggia la falsa chiesa nella quale la Cristianità è diventata un metodo per fare soldi - dove religione e commercio vanno a braccetto (Vedi "Babilonia" in Apocalisse 17 e 18). La donna nascosta dentro il cesto indica che la forza motivante nascosta dietro a molto di quello che oggi è chiamato lavoro Cristiano è il desiderio di fare soldi. Ma la maggior parte delle persone non hanno il discernimento per vedere attraverso questo. Molti Cristiani hanno un coperchio che copre le loro ingiustizie nell'ambito finanziario. Ma il Signore mostra ai Suoi profeti la corruzione che si trova in mezzo al Suo popolo.

Dobbiamo assicurarci che a questo spirito Babilonese non gli sia permesso di entrare nella chiesa. Ai giorni di Gesù, le persone commerciavano dentro al tempio e guadagnavano soldi nel nome della religione. Gli Israeliti non erano in grado di vedere quello che stava succedendo. Avevano bisogno delle pecore delle colombe per le loro offerte e gli sembrava che quei venditori li stessero aiutando. Ma Gesù poteva vedere quello che passava sotto il coperchio - cioè la motivazione che stava dietro al vendere questi colombi e queste pecore. Quei venditori erano lì per ricavarne un buon profitto. La stessa cosa la vediamo succedere oggi. Molti predicatori guadagnano soldi nel nome della religione, citando versi tipo, "L'operaio è degno del suo salario", e "Il Signore ha ordinato che coloro che annunciano il vangelo vivano del vangelo." Ma se guardate sotto a questo coperchio, ci vedrete nascosta dentro la donna chiamata Babilonia. Gesù questo lo vide chiaramente e cacciò questi truffatori religiosi fuori dal tempio.

Nell' ottava visione, Zaccaria vide quattro carri arrivare tra due montagne di bronzo (6:1-8). Il bronzo nella Bibbia simboleggia il giudizio di Dio sul peccato. L'altare nel tabernacolo dove gli animali venivano sacrificati era fatto di bronzo. Questi quattro carri arrivarono passando in mezzo a queste due montagne di bronzo. Sembrava che i cavalli erano fuori controllo. Ma Dio aveva il controllo delle loro redini. C'erano cavalli rossi, neri, bianchi e grigi, come in Apocalisse 6 . Zaccaria chiese che cosa rappresentasse la visione. La risposta fu, "Questi sono i quattro spiriti del cielo che stanno davanti al Signore di tutta la terra. Sono usciti per fare il suo lavoro" (Zaccaria 6:5). Alcuni stavano andando verso nord, altri a ovest e altri a sud. Attraversarono la terra compiendo il giudizio di Dio. È possibile che Dio inviò come giudizio un'alluvione in un posto ed un terremoto in un altro. Quando questi spiriti ritornarono, il Signore disse, "Quelli che sono andati a nord hanno placato l'ira del Mio Spirito sul paese." (6:8). Questo vuol dire che la rabbia di Dio si esaurì dopo aver giudicato queste persone.

Poi il Signore disse a Zaccaria che alcune persone gli avrebbero portato dei doni d'argento e d'oro provenienti dai Giudei in Babilonia. Zaccaria doveva accettare quei doni e farne una corona per Giosuè il sommo sacerdote (6:10, 11). Quando degli uomini di Dio (che sono più ricchi di noi) ci donano qualcosa, possiamo riceverlo. Eliseo accettò regolarmente il dono dell'ospitalità da una signora ricca e timorata di Dio (2 Re 4:8). Ma si rifiutò di ricevere qualsiasi dono da Naaman lo straniero (2 Re 5:15, 16). Anche Gesù accettò dei doni provenienti da alcune donne ricche e timorate di Dio (Luca 8:2, 3). Anche gli apostoli non hanno mai accettato soldi dai non credenti (3 Giovanni 7). Ma quando Dio ci concede dei doni provenienti dagli altri, non sono sempre per noi. Dobbiamo usarli anche per benedire gli altri. Qui a Zaccaria venne detto di usare tutto l'oro e l'argento per farne una corona a Giosuè. Doveva anche incoraggiare Giosuè mettendogli la corona dicendogli che il SIGNORE diceva, "Ecco l'uomo che si chiama Germoglio. Sarà lui che costruirà il Tempio del Signore. Governerà come un re. Dal Suo trono sarà anche un sacerdote, e tra questi due compiti ci sarà perfetta armonia" (6:12, 13). Questa fu una profezia di Cristo che avrebbe costruito il vero tempio di Dio - la chiesa.

Cristo sarebbe anche stato il primo Re-Sacerdote. Sotto l'antico patto a nessuno veniva permesso di essere re e sacerdote. Re Saul provò ad essere entrambi ed in questo modo perse il suo regno (1 Samuele 13:9-13). Anche il re Uzzia provò ad essere sia re sia sacerdote e diventò lebbroso (2 Cronache 26:16-23). Gesù fu il Primo che doveva essere un Re ed un Sacerdote. Oggi ci ha resi re-sacerdoti assieme a Lui (Apocalisse 1:6). La profezia continuò dicendo che le persone da molti paesi differenti verranno e costruiranno la chiesa (6:15).

I Messaggi di Zaccaria

Poi il Signore diede a Zaccaria nei Capitoli 7 e 8 alcuni messaggi riguardo il digiuno, l'ipocrisia e la disobbedienza. Il Signore gli disse di dire al popolo e ai sacerdoti, "Durante questi settant'anni di esilio, quando avete digiunato, era veramente per Me che stavate digiunando? Anche oggi durante le vostre feste sacre, non pensate a Me ma pensate solo a divertirvi" (7:5, 6).

Il messaggio che il Signore ha proclamato attraverso tutti i profeti era lo stesso: "Siate leali e onesti. Mostrate misericordia e bontà agli altri. Non opprimete i poveri, le vedove, gli orfani e gli stranieri. Non fatevi del male gli uni gli altri. Solo allora il vostro digiuno (e lo spezzare il pane) ecc. sarà di valore. Altrimenti è inutile." (7:9, 10). Dio si preoccupa molto per i poveri, i deboli e gli oppressi. Ma la maggior parte dei predicatori molto conosciuti nel mondo predicano solo nelle grandi città, dove ci sono i ricchi - e gli predicano "Il vangelo della prosperità". Nonostante questo Gesù venne per predicare il vangelo ai poveri (Luca 4:18; Matteo 11:5). Dio si preoccupa specialmente dei poveri, delle vedove e degli orfani, e per quelli bisognosi di aiuto. Ogni vero servo di Dio si prenderà cura di loro.

Gli avi dei Giudei non ascoltarono questo messaggio ma gli voltarono le spalle. Questo fu il motivo per cui il Signore li punì e li disperse (7:11).

Dio è un Dio geloso. Dice che il Suo amore per il Monte Sion (la chiesa) è appassionato e forte. È geloso che Gerusalemme (la chiesa) non diventi mai corrotta. Il Signore vuole mantenere la Sua sposa "fedele e santa" - la vuole pura e integra per Sé (8:1-3).

Va avanti dicendo che nella chiesa, ci saranno uomini e donne anziane e giovani ragazzi e ragazze (8:4, 5). Nella vera chiesa di Cristo non ci sarà nessun gap generazionale. Non importa quanto io sia anziano, voglio essere in grado di scendere al livello dei ragazzi e delle ragazze più giovani nella chiesa. Amo parlare ai ragazzini e alle ragazzine in ogni casa che visito. Molti fratelli parlano soltanto alle persone più anziane quando visitano una casa. Impariamo anche a parlare ai bambini. Un uomo di Dio parlerà sempre ai bambini, e lo farà al loro livello. Gesù era così.

L'altra cosa che vediamo qui è che in questa chiesa, i ragazzi e le ragazze giocheranno assieme (8:5). Non staranno sempre a pregare. C'è bisogno di un tempo dove si prega. Ma ci dovrebbe anche essere del tempo per giocare. Dobbiamo incoraggiare dei giochi nella chiesa, perché è così che sarà durante il regno millenario di Cristo. Ora sono un po' troppo vecchio per correre in un campo di calcio. Ma nel mio spirito, continuo ad amare il gioco. Le persone si uniscono quando giocano assieme. Il gioco crea un legame tra le persone. Sia lodato Dio per il vangelo equilibrato!

Il Signore andò avanti dicendo, "Ora tutto questo vi può sembrare impossibile, voi che siete un resto piccolo e scoraggiato del popolo di Dio. Ma pensate che questo sia impossibile per Me, il Signore Onnipotente? Riporterò ancora una volta il Mio popolo a casa così che viva al sicuro in Gerusalemme(la chiesa). Sarà il Mio popolo, e Io sarò fedele nei loro confronti perché sarò il loro Dio" (8:6, 8). Dunque Dio ci dice di farci coraggio e lavorare fino a quando la Sua chiesa sarà completa e perfetta. " Non temete e non scoraggiatevi, ma continuate a ricostruire il tempio (la chiesa)!" (8:9-13). Un tale messaggio di incoraggiamento esortò il popolo al tempo di Zaccaria a lavorare duro per costruire il tempio. Anche oggi è una parola d'incoraggiamento che esorterà le persone a costruire la chiesa. Il Signore continuò dicendo che persone da tutto il mondo verranno e cercheranno di essere parte della chiesa perché riconosceranno che Dio è con la chiesa (8:20-23).

I Pesi che Zaccaria si portava nel Cuore

L'ultima sezione può essere divisa in due parti: Il Messia che viene respinto (Capitoli dal 9 al 14) ed il regno del Messia sulla terra (Capitoli dal 12 al 14).

Prima di tutto Zaccaria dichiarò che il Signore doveva attuare il Suo giudizio contro un numero di nazioni a causa del loro orgoglio e della loro arroganza (9: 1-8). In contrasto con "l'orgoglio dei Filistei" (9:6), il Re di Gerusalemme arriverà in grande umiltà montando sopra un asino e non su un cavallo (a differenza di come facevano i re sulla terra). "Ecco, il tuo re sta arrivando… Umile, e montando su di un asino… Rimuoverà i carri da guerra da Israele e i cavalli da guerra da Gerusalemme, e distruggerà tutte le armi utilizzate in battaglia. Il vostro re porterà la pace" (9:9, 10). Questo umile Re rimpiazzerà lo spirito della guerra con lo spirito della pace. La chiesa può essere costruita solamente con questo spirito di umiltà e di pace.

Poi troviamo una profezia di salvezza dall'inferno per mezzo del sangue di Cristo: "Per te, a motivo del sangue del tuo patto, io libererò i tuoi prigionieri dalla fossa senz'acqua" (9:11).

Dopo questo troviamo una profezia riguardo alla seconda venuta di Cristo: " Il Signore apparirà sopra il suo popolo… Il Signore, Dio suonerà la tromba; e procederà contro i suoi nemici come un uragano… Il Signore Onnipotente proteggerà il suo popolo, e essi sottometteranno i loro nemici… Quando arriverà quel giorno, il Signore loro Dio li salverà (rapimento), come una pastore che salva la sua pecora. Brilleranno come gioielli su una corona. Saranno meravigliosi e bellissimi! " (9:14-17). Zaccaria parlò molto riguardo alla seconda venuta di Cristo e riguardo alla sconfitta dei nemici del Signore e del trionfo del popolo di Dio che ci sarà in quel giorno.

Allora Zaccaria esortò il popolo di Dio a "chiedere al SIGNORE per la pioggia e Lui la darà" (10:1). Questo è un grande bisogno che abbiamo oggi - di chiedere a Dio di diffondere il Suo Spirito su di noi esattamente come quando manda la pioggia sulla terra arida. Certamente ce lo darà, come profetizzò Zaccaria!

Poi Zaccaria ci avverte contro i falsi profeti che chiama "divinatori (indovini)" che parlano di false visioni che dichiarano di aver visto (10:2). Dicono di essere in grado di predire il futuro ma in realtà dicono bugie. Oggi in molti luoghi, ci sono questi cosiddetti "profeti" dai quali i credenti vanno per ricevere dei consigli. Senza alcun dubbio cercano consigli riguardo cose materiali e alla prosperità finanziaria. Questi "profeti" gli dicono qualcosa riguardo i loro peccati come facevano i profeti dell'Antico Testamento? No. Gli solleticano le orecchie con parole che li rendono felici. Ci sono "indovini" in ogni religione e tutti lo fanno per soldi. Fanno lo stesso gli "indovini" Cristiani. Non fatevi ingannare da questi falsi profeti che ci sono nel Cristianesimo. Non vi spaventate delle loro minacce e dei loro avvertimenti. E nemmeno fatevi ingannare dalle loro promesse di prosperità. Proprio il fatto che vogliono i vostri soldi prova che sono dei falsi profeti e degli agenti inviati da Satana. Se fossero stati dei veri rappresentanti di Cristo, non si sarebbero aspettati i vostri soldi. Così è come potete distinguere un "indovino" da un vero profeta di Dio. Se volete trovare un vero profeta, cercate qualcuno che vi dica del vostro peccato e che vi guiderà ad una vita conforme a quella di Cristo, di umiltà e di rinuncia a sé stessi.

Siccome le persone ascoltano questi falsi profeti "vagano come pecore disperse senza nessun pastore che le protegga" (10:2). Perciò il Signore disse, "La mia rabbia brucia contro questi pastori, e punirò questi capi. Il Signore Onnipotente guarderà sul Suo gregge da solo" (10:3).

"Da Giuda uscirà la pietra angolare, il picchetto, l'arco da guerra, e tutti i governatori. Saranno come dei prodi guerrieri in battaglia, schiacciando nel fango i loro nemici sotto i loro piedi. Questo perché il SIGNORE è con loro quando combattono, sconfiggeranno persino i cavalieri del nemico" (10:4-5). La Pietra angolare, il picchetto e l'arco da battaglia sono tutte figure di Cristo. I prodi guerrieri sono una figura dei santi di Dio. I nemici sono Satana, il suo esercito e i desideri della nostra carne. Quando il Signore è con noi, ognuno di questi nemici verrà sconfitto e gettato sotto i nostri piedi (Romani 16:20). "Fortificherò Giuda e salverò Israele; Li ristabilirò perché li amo" (10:6). Il Signore unirà i gruppi del Suo popolo che sono separati (come Giuda e Israele) e porterà assieme Giudei e Gentili per stabilirli in un Corpo solo.

Al Capitolo 11, leggiamo ancora dei buoni pastori e dei pastori malvagi. I pastori malvagi sono coloro che sono interessati ad arricchirsi. Piangono quando il Signore li espone ed il loro modo di guadagnare soldi è perduto (11:3). Questi pastori hanno oppresso il loro gregge e sgozzato le pecore per ricavarne del profitto (11:4-7).

Poi leggiamo della grazia e dell'unità. "Presi due bastoni da pastore, nominandone uno Grazia e l'altro Unione, così ho nutrito il gregge come mi è stato detto di fare" (11:7). I due più importanti messaggi necessari nella chiesa oggi riguardano "la Grazia" e "l'Unità". La Grazia ci guiderà alla vittoria sul peccato (Romani 6:14). Vincere sul peccato è la più chiara prova che siamo giunti pienamente sotto la grazia. Quando riceviamo il perdono dei peccati, riceviamo un piccolo pezzo della grazia. Ma quando veniamo pienamente sotto la grazia, il peccato non può dominarci. Il primo è come un bicchiere d'acqua, il secondo è come un fiume. Questo è uno dei più importanti messaggi che devono essere proclamati nella chiesa oggi. Coloro che hanno sperimentato questa grazia e la diffusione dello Spirito Santo sopra di loro devono poi giungere all' unità gli uni con gli altri. Non è l'unità con chiunque si definisce Cristiano, ma con tutti quelli che hanno ricevuto grazia e vivono in vittoria sul peccato.

Poi giunge una profezia riguardo al tradimento di Cristo da parte di Giuda, "Datemi quello di cui sono degno… ed essi mi pesarono 30 pezzi di argento. E il Signore mi disse, 'Gettalo per il vasaio - questa magnifica somma con la quale sono stato valutato!' Dunque presi i 30 sicli e li gettai nella Casa del Signore per il vasaio" (11:12, 13).

Poi Dio promise di diffondere il Suo Spirito di grazia e preghiera - o lo Spirito di grazia e gemito - sul Suo popolo (12:10). In Romani 6, leggiamo dello Spirito di grazia. In Romani 8, leggiamo dello Spirito che ci fa gemere dentro di noi. Lo Spirito Santo viene come lo Spirito di grazia aiutandoci a vincere il peccato ma viene anche come uno Spirito che ci fa gemere il cuore, facendoci pregare e gridare a Dio di costruire la chiesa.

In quel giorno una fontana sarà aperta per la pulizia dal peccato. Ma per aprire questa fontana, il Pastore deve essere stroncato (13:1, 7). Queste profezie si riferiscono ad alcune cose che sono successe quando Cristo venne per la prima volta, mentre altre fanno riferimento a cosa succederà alla Sua seconda venuta. Quando Cristo ritornerà in gloria, Dio "rimuoverà tutti i falsi profeti e gli spiriti immondi che li ispirano. Nessuno si vanterà del dono profetico! Nessuno indosserà un abito da profeta per ingannare le persone. Diranno, 'Non sono un profeta.'" (13:2-4).

Poi, Zaccaria, come la maggior parte dei profeti, profetizzò del resto che sarà fedele al Signore negli ultimi giorni (13:8, 9). Il Signore dice riguardo a questo resto, "Li farò passare attraverso il fuoco, così li purificherò, come si purifica l'oro e l'argento con il fuoco. Invocheranno il mio nome ed Io gli risponderò. Dirò, 'Questo è il mio popolo,' e loro diranno, 'Il Signore è il nostro Dio.'" (13:9).

Nell'ultimo Capitolo, Zaccaria parla del giorno del Signore, quando Gesù ritornerà e starà sul Monte degli Olivi e quel monte si spaccherà in due (14:3, 4). In quel tempo le nazioni si raduneranno attorno a Gerusalemme per combattere (14:2). Il conflitto che c'è oggi per Gerusalemme non è solo che il primo passo della battaglia che ci sarà poco prima del ritorno del nostro Signore. Nel giorno che il Signore ritornerà, le normali fonti di luci non brilleranno più perché il Signore stesso sarà la luce (14:6, 7).

I nemici del Signore saranno sconfitti. La loro carne che si consuma, e gli occhi che si sciolgono nelle orbite sembrano indicare una qualche esposizione ad un tipo di esplosione nucleare (14:12). Poi il Signore governerà da Gerusalemme come Re di tutta la terra (14:9, 16).

In quel giorno, non ci sarà più nessun commerciante nella chiesa (14:21). La chiesa sarà ripulita da tutti quelli che hanno cercato di ricavarne un profitto per sé stessi utilizzando il nome di Cristo. Il principio del profitto ( guadagnare più che possiamo con la Cristianità) è il principio di Babilonia. Ma il principio di sacrificio (il dare più che posso) è il principio di Gerusalemme.

Capitolo 39
Malachia

APPARENZA SENZA POTENZA

M

alachia fu l'ultimo profeta che Dio mandò ad Israele prima di Giovanni il Battista, il precursore di Cristo. Malachia profetizzò circa 430 anni prima di Cristo, verso la fine del tempo di Neemia. Alcuni dei peccati che Malachia menzionò nei Capitoli 2 e 3 sono simili ai peccati menzionati in Neemia 13. Gli avvertimenti di Neemia non sembravano aver avuto un grande effetto sui Giudei in Gerusalemme. Dopo che Neemia lasciò Gerusalemme, sembra che i Giudei fossero ritornati alle loro vecchie abitudini peccaminose. Quando arrivò sulla scena Malachia le cose erano messe molto male.

Il popolo di Dio è sempre stato dipendente per la sua sopravvivenza spirituale da dei capi che conoscono Dio personalmente.

Il Peso del Signore

La parola 'Malachi' vuol dire 'Mio messaggero'. Come gli altri profeti, anche Malachia aveva un peso nel cuore. Dio mise nel cuore di ogni profeta una particolare propensione verso uno specifico compito - generalmente parlando tutti loro erano preoccupati per la mancanza di santità nel popolo di Dio. Il peso che Dio pone nel tuo cuore è quasi sempre un'indicazione del ministero che ha programmato per te. Quindi aspetta che il Signore ti dia una specifica inclinazione che invada il tuo cuore. Se servite il Signore senza questo peso nel cuore, dopo un po' vi annoierete del lavoro del Signore, e probabilmente finirete cercando di fare soldi, ricevere l'onore degli uomini e cercare più agevolazioni terrene che potete. Sfortunatamente molti che dichiarano di stare servendo il Signore oggi, non hanno nessun peso che Dio gli ha messo nei loro cuori per il loro ministero.

Dio può dare un inclinazione ad un uomo per lavorare tra i bambini e ad un altro per evangelizzare. Mentre ancora ad un altro uomo può dare l'inclinazione di insegnare al popolo di Dio. Dio inclina i cuori di diversi membri del corpo di Cristo verso pesi differenti. Non dobbiamo imitare il ministero di qualcun altro o provare ad avere il suo peso che si porta nel cuore. Non forzare gli altri ad avere il tuo peso; e non permettere a nessuno di darti il suo peso. Lascia che sia Dio in Persona a darti un peso che inclinerà il tuo cuore ad uno specifico compito - quello che Dio ha preparto per te.

Molte persone hanno provato a passarmi il peso che loro avevano nel cuore per compiere il loro particolare ministero - di solito evangelismo. Ma ho sempre resistito a queste pressioni. Non sono interessato ad avere il peso che Dio ha messo nel cuore di qualcun altro. Dio ha messo nel mio cuore un peso specifico e sono determinato nel portarlo avanti perché sono sicuro che è l'unico ministero che io posso compiere. I profeti non hanno mai permesso a nessuno di deviarli dal peso e dal ministero che Dio gli aveva dato.

Se non avete nessun peso nel vostro cuore, allora dovete andare da Dio e chiedergli di darvi un inclinazione specifica nei vostri cuori. Dio ha un compito specifico preparato per te da compiere nel corpo di Cristo, perciò devi sapere quale sia. Molti predicatori vagano da un ministero all'altro - unendosi a qualsiasi organizzazione Cristiana che gli offra lo stipendio più alto. Per esempio, possono partire con un "peso" apparente per un ministero alla radio. Ma se un organizzazione che si occupa dell'evangelizzare i bambini gli offre uno stipendio più alto, allora all'improvviso sviluppano un peso per l'evangelizzazione dei bambini! Qualche tempo dopo, se una casa editrice Cristiana gli offre uno stipendio ancora più alto, allora all'improvviso il loro "peso" si sposta ad essere quello di scrivere!! Tali predicatori non stanno servendo il Signore. Costoro sono degli uomini religiosi coinvolti nel "commercio" Babilonese. Quando Dio pone un peso specifico nel vostro cuore, non potete abbandonarlo solo perché qualche organizzazione vi offre qualche beneficio terreno in più.

Qui il Signore ha una lamentela contro il Suo popolo: "Vi ho amato profondamente. Ma voi dite, 'In che modo ci hai amati?'" (1:2). Nella profezia di Malachia, osserviamo che ogni volta che il Signore disse qualcosa al Suo popolo, il popolo gli rispose con una domanda (come hanno fatto qui) e questo per sette volte.

Qui il popolo dubitò che Dio li amasse. Questo è un modo in cui Satana ci fa cadere. Quando Satana tentò Eva, prima seminò nella sua mente una carenza dell'amore di Dio. L'implicazione in quella tentazione fu, "Dio non ti ama veramente. Se ti avesse amata veramente, non ti avrebbe forse permesso di mangiare questo frutto meraviglioso?". Questo fece dubitare Eva dell'amore di Dio. Ed allora cominciò a pensare, "Forse Dio non mi ama". Così cadde facilmente nel peccato.

Quando il Signore pregò per Pietro, disse, "Satana ha chiesto il permesso di passarti al setaccio come si fa con il grano. Ma ho pregato per te affinché la tua fede non fallisca." (Luca 22:31, 32). Il Signore pregò così; che se Pietro fosse caduto nella profondità del peccato (rinnegando il Signore tre volte), avrebbe continuato a credere che Dio lo amava. Questa è fede - ed è quella che aveva il figliol prodigo. Dopo che aveva distrutto la sua vita e perduto tutto, continuò a credere una cosa - che suo padre lo amava.

Anche voi potreste aver distrutto la vostra vita. Se è così, ricordatevi che Dio vi ama ancora. Non perdete mai fede in questo fatto. Quando avete perso tutto quello che c'è nel mondo, aggrappatevi a questo unico fatto immutabile - che Dio continua ad amarvi. Questa è la cosa più importante da ricordarsi nella vita.

Al Capitolo 1:2-5, Dio parla del modo in cui ha scelto Giacobbe. Disse, "Vi ho mostrato il Mio amore per voi amando Giacobbe il vostro padre. Ma Esaù era il fratello di Giacobbe, e io l'ho respinto. E ho scelto voi."

Come sappiamo che Dio ci ama? Prima di tutto, perché ha mandato Cristo a morire per i nostri peccati. Ci ha presi fuori da milioni di persone nel mondo per essere tra i pochi che trovano la via per la vita. Perché ha scelto noi? È perché noi eravamo più giusti degli altri? No. Tutti noi abbiamo amici e parenti non convertiti - che sono, umanamente parlando, persone migliori di quello che siamo noi. Dio ci ha accettato perché abbiamo riconosciuto che eravamo dei peccatori. Gesù è venuto a chiamare i peccatori e non i giusti. Eravamo dei peccatori che Dio ha preso dalla fogna.

Questa è la prova dell'amore che Dio ha per noi e dovremmo sempre ricordarcela. Non dimenticarti mai questo fatto: che in mezzo a tutte le milioni di persone nel mondo, Dio ha preso te ed ha scritto il tuo nome nel Libro della Vita, prima che creò qualsiasi cosa nell'universo. Questa è stata la sua scelta sovrana. Dice in Romani 9:11-13, "Prima che fossero nati, prima che avessero fatto bene o male, (Rebecca) ricevette un messaggio da Dio . (Questo messaggio è la prova che Dio sceglie secondo il Suo piano e non secondo le nostre opere buone o malvage.) A Rebecca venne detto, 'La discendenza di tuo figlio maggiore servirà la discendenza di tuo figlio minore.' Detto con le parole delle Scritture 'Ho amato Giacobbe, ma odiato Esaù.'" Qui leggiamo della scelta sovrana che Dio ha fatto nel sceglierci. Non ha nulla a che fare con le opere buone. E se pensate di aver scelto voi il Signore per primi, anche questo non è vero. In Giovanni 15:16, Gesù dichiarò in modo chiaro, "Non siete voi che avete scelto Me, ma sono io che ho scelto voi." Non dimenticatevi mai questo.

I Capi d'Israele ritornati nel Peccato

Al Capitolo 1:6, leggiamo, "Il Signore Onnipotente dice ai sacerdoti…" Notate ancora come Dio parla prima ai capi. Attraverso la storia di Israele, furono sempre i capi a guidare il popolo nel peccato. Questo è vero anche nei 20 secoli della chiesa, sono stati i capi che hanno guidato la chiesa nel compromesso e nella mondanità. Ogni tanto nell'Antico Testamento, Dio mandò un profeta per parlare ai capi d'Israele. E il profeta sarebbe arrivato ad avvertirli dei loro fallimenti. E quasi sempre i capi lo odiavano, lo perseguitavano e non gli permettevano di predicare alla gente comune. Lo denunciavano come un falso profeta. Ma ai profeti non interessava nulla dell'opinione degli uomini, perché avevano l'approvazione di Dio. Ed al contrario dei falsi profeti, non volevano i soldi di nessuno. I veri profeti proclamarono la verità anche se il loro messaggio offendeva i capi. La stessa cosa è successa attraverso la storia della chiesa . I capi di molte chiese nel Cristianesimo di oggi non conoscono Dio e certamente non sanno come dire una parola profetica che proviene da Dio. Perciò, come guide cieche di altri ciechi, hanno guidato le loro chiese nelle fosse del compromesso e della mondanità. Ma ogni tanto, come nei tempi antichi, Dio innalza un profeta, che proclami la Sua parola a queste chiese. Ed inevitabilmente questo profeta viene respinto dai capi di queste chiese - perché si sentono minacciati da un uomo di Dio del genere.

Quello che il Signore disse ai sacerdoti e ai capi fu (detto in altre parole), "Un figlio onora suo padre e un servo rispetta il suo padrone. Ma il Signore dice, 'Io sono vostro Padre e Io sono il vostro padrone. Dov'è l'onore ed il rispetto che mi date? Avete disprezzato il Mio nome. Vi preoccupate di più delle persone ricche che siedono nella vostra congregazione che di Me. A voi non importa la Mia parola. Quello che volete è solo piacere a queste persone ricche e ricevere i loro soldi. Dov'è che Mi onorate? Sono davvero vostro Padre? Sono davvero il vostro Padrone? Che tipo di offerte Mi avete dato? Mi avete dato delle offerte difettose.'" (vedi 1:6-8).

Questi capi volevano essere onorati dalle persone, ma non onoravano Dio. Volevano l'autorità sopra le persone, ma non volevano permettere al Signore di avere autorità su di loro. Un centurione Romano una volta disse a Gesù, "Io sono un uomo sottoposto all'autorità e io stesso ho autorità sui soldati. Dico a un soldato, 'Vai' e lui va'; e ad un altro, 'Vieni,' e lui viene" (Luca 7:8). Per avere autorità dobbiamo essere sottoposti all'autorità. Se vogliamo che i nostri bambini ci rispettino, prima noi dobbiamo temere Dio. Se volete che vostra moglie si sottometta a voi, prima voi dovete sottomettervi a Cristo. Questo è quello che il Signore stava dicendo al Suo popolo. "Come potete chiedere rispetto da parte delle vostre mogli se voi non rispettate Me? Io non sono vostro Marito? Solo nella misura in cui mi rispetti, puoi aspettarti rispetto da tua moglie."

Ma se cercate di piacere alle persone, come potete dire che temete Dio?

"Quando offrite sacrifici che sono contaminati state insultando Dio" (1:8). Queste persone non temevano Dio. E questo come veniva manifestato? Offrendo animali ciechi, zoppi e malati come sacrificio a Dio. La legge dell'Antico Testamento insegnò chiaramente che ogni animale offerto come sacrificio doveva essere totalmente senza difetto. Ma questi Giudei tenevano gli animali buoni per loro, e offrivano quelli malati a Dio. Selezionavano dal loro gregge i peggiori animali e poi li davano a Dio.

I Cristiani fanno lo stesso oggi? Che cosa danno molti credenti al Signore? Gli avanzi. Quando le loro vite sono a posto, sono in pensione, allora vogliono unirsi ad un'organizzazione Cristiana per "servire il Signore"! Queste persone hanno già dato la parte migliore della loro vita al mondo per guadagnare dei soldi, ed ora vogliono dare gli avanzi della loro vita al Signore - così da guadagnare qualche soldo in più durante gli anni della pensione!!

Il Signore disse, "Provate a dare quello che date a me al vostro Governatore e vedrete quanto ne sarà felice" (1:8). Quando fate un dono ad un governatore terreno, selezionate la cosa peggiore che avete in casa? Supponete che il Governatore dello Stato viene a casa vostra e volete offrirgli una tazza di caffè. Fareste questa tazza di caffè per berne la maggior parte voi e poi dargli il fondo? No. Nemmeno ad uno che fa l'elemosina gli offrireste il fondo del vostro caffè. Ma questo è quello che molti credenti stanno offrendo al Signore. Per la maggior parte delle loro vite vivono per il mondo, e poi danno l'ultimo pezzettino delle loro vite al Signore. Questa è una disgrazia. Al Signore date il meglio. Dategli la vostra vita quando siete giovani.

Molti credenti fanno lo stesso con il loro tempo. Dopo che hanno speso la maggior parte delle loro vite perseguendo tutti i loro interessi, danno un poco di tempo al Signore. Non c'è da meravigliarsi che tali credenti non sono unti e sono spiritualmente poveri.

E per quanto riguarda la vostra intelligenza? La usate per glorificare Dio?

Non puoi aspettarti che l'unzione di Dio sia sopra la tua vita fino a quando non hai imparato ad onorarlo dandogli il meglio di ogni area. Dagli tutta la tazza di caffè prima di toccarla. Lascia che sia Lui a darti ciò che è avanzato, dopo che si è preso quello che vuole. Così è come dobbiamo vivere ogni giorno. La parte migliore della nostra vita e del nostro tempo devono essere per il Signore.

Dare le nostre vite totalmente al Signore non vuol dire diventare dei lavoratori a tempo pieno per il Signore. Vuol dire mettere Dio al primo posto - sia che Dio ti chiami per un ministero a tempo pieno o a lavorare.

I Giudei al tempo di Malachia davano al Signore ciò che non gli costava nulla. Non sapevano come adorare. Adorare Dio vuol dire dargli il meglio del meglio. Malachia ha un messaggio per i nostri giorni perché profetizzò verso la fine dell'era dei Giudei. E lo stato delle cose tra il popolo di Dio di quei giorni era molto simile a quello che c'è nel popolo di Dio oggi alla fine dell'era della Chiesa. Oggi abbiamo bisogno di profeti nel Cristianesimo con il messaggio di Malachia, per preparare il popolo all'arrivo del Signore.

"Ma il Mio nome sarà onorato, in ogni luogo, ci sarà una testimonianza pura per il Mio nome" (1:11). Questo è quello che Dio desidera oggi - che ci sia una pura testimonianza in tutto il mondo, dall'oriente all'occidente. Dio non sta cercando un'offerta di grandi dimensioni ma un'offerta pura; e la cerca in ogni parte dell'India. Parlando in termini dell'antico patto, che utilità ha un toro grande se è malato? Che sia pure un piccolo agnello, ma che sia sano e senza macchia, un agnello senza difetto. In quei giorni il Signore cercava la qualità e non la dimensione o il peso. Anche oggi, cerca per una chiesa che sia pura e non grande.

Dunque, se state costruendo una chiesa, assicuratevi che sia pura, non importa di che dimensioni sia. Il modo in cui pensa il mondo rende la maggior parte dei Cristiani impressionati dalla grandezza piuttosto che dalla purezza. Certamente vogliamo che molte milioni di persone vengano al Signore, ma devono tutti essere discepoli e non solo delle persone che hanno firmato un foglio decisionale o che sono venuti davanti alla platea in un incontro evangelico. Dio piuttosto vorrebbe avere una piccola e sana tortora, piuttosto che un toro grande e malato!!

Al Capitolo 1:14 leggiamo la parola "maledetto". Questa parola ricorre sette volte nel libro di Malachia - ed è l'ultima parola di questo libro - l'ultima parola dell'Antico Testamento. [La frase 'il Signore degli eserciti' ricorre 24 volte. Il Signore che è il Governatore del cielo e della terra è Colui che serviamo.]

È facile scoraggiarsi ed essere delusi quando vedete il compromesso e la mondanità nei capi Cristiani del giorno d'oggi. E allora diventa facile tornare indietro.

Quando ero giovane ho vissuto molte, molte, molte delusioni con i lavoratori Cristiani, con le chiese Cristiane e le organizzazioni Cristiane. Ma questa cosa non ha mai alterato il mio desiderio di servire il Signore fedelmente fino alla fine della mia vita. Non sono qui per giudicare gli altri. Ma io ho deciso di dare tutto quello che sono al Signore.

Al Capitolo 2:1-3, il messaggio di Malachia è ancora rivolto ai sacerdoti. Era come dire, "Non sto parlando alla congregazione. Sto parlando ai capi che stanno seduti sulla piattaforma." "Prendetelo a cuore", il Signore dice, "Onorate il mio nome o vi farò venire contro una terribile maledizione. Maledirò persino le benedizioni che ricevete. Certamente lo faccio, anzi le ho già maledette, perché voi non avete preso seriamente i miei avvertimenti. Rimprovererò i vostri discendenti e vi spanderò il letame dei sacrifici delle vostre feste in faccia, e vi getterò nel letamaio."

Questi profeti non erano gentili, e nemmeno dei predicatori infiocchettati che stanno dietro a dei pulpiti adornati e dicono cose piacevoli per fare contente le persone. Questi profeti usavano parole forti. Come vi sentireste se un predicatore viene e vi dice, "Vi getterò del letame in faccia"? Questi profeti parlavano in modo così duro perché le cose in Israele erano messe molto male. Essere gentili, graziosi e cordiali in una conversazione personale è giusto. Ma quando portate la parola di Dio dovete essere come un leone. Dovete essere un leone sul pulpito ed un agnello fuori dal pulpito. Questo è quello che raccomanderei a tutti i predicatori. Gesù era così. Usò delle parole forti. E poi Malachia disse, "Saprete che sono stato mandato da Dio con questo avvertimento" (2:4).

Le Qualità dei Veri Servi di Dio

Al Capitolo 2:5, 6, Malachia paragona i Leviti del suo tempo con i Leviti dei tempi antichi. Ed oggi, il Signore ci ricorda come erano i primi apostoli, come lasciarono tutto per seguire il Signore. "Paragonatevi con loro," Questo è quello che il Signore ci dice. Il Signore dice, "Lo scopo del Mio patto con i Leviti era per portare vita e pace. Questo è quello che io gli diedi; e questo li portò a temermi - e mi temettero molto."

Notate ai versi 5 e 6, sette qualità che caratterizzavano quei primi Leviti - caratteristiche che dovrebbero essere vere in ogni servo di Dio:

1. Temevano Dio. Il timore di Dio è l'ABC della saggezza.

2. Avevano a cuore il nome del Signore. Il nostro Signore ci ha insegnato a pregare "Sia santificato il Tuo nome." Dobbiamo avere un gran desiderio che il nome di Gesù sia onorato e rispettato nel nostro paese.

3. Predicavano tutta la verità di Dio. Molti predicatori non predicano l' intero consiglio di Dio, perché se lo facessero diventerebbero impopolari. Dunque si sono compromessi. Una volta venni invitato per degli incontri in un posto dove ero io l'unico a parlare. Una settimana prima che gli incontri cominciassero, gli organizzatori mi scrissero e richiesero di non parlare dell'argomento del battesimo in acqua, perché avrebbe potuto offendere qualcuno. Gli risposi dicendo che in questo caso avrebbero dovuto cercare un altro predicatore. Gli dissi che non posso accettare un invito a parlare se mi deve essere detto quello di cui devo parlare e quello di cui non devo parlare. Come servo del Signore, devo dire quello che il Signore mi mette nel cuore.

4. Odiavano il peccato. Non mentivano né truffavano. Nei loro cuori c'era odio per i peccati.

5. Camminavano con Dio. Controllavano attentamente il loro cammino giornaliero con Dio.

6. Vivevano rettamente. In ogni cosa nelle loro vite - nel modo in cui maneggiavano i soldi, e nel modo in cui si comportavano, ecc. - erano retti, senza alcuna disonestà.

7. Ne allontanarono molti dal peccato.

In questi due versi, abbiamo una descrizione meravigliosa di come dovrebbe essere un vero predicatore.

"Le labbra dei sacerdoti dovrebbero custodire la conoscenza, e le persone dovrebbero andare da loro per ricevere delle istruzioni, perché i sacerdoti sono i messaggeri del SIGNORE" (2:7). Prima dobbiamo andare dal Signore e ricevere la Sua Parola e solo poi andare dalle persone e dare la Parola del Signore. Un messaggero deve avere la parola di Dio nella sua bocca. Ma questi Leviti, come molti oggi, avevano abbandonato la strada di Dio, corrompendo il Suo patto e causando le persone di cadere a causa delle loro predicazioni (2:8, 9).

I Servi di Dio e il Matrimonio

Al Capitolo 2:11, Malachia rimprovera il popolo per aver sposato dei non credenti e poi di aver portato delle offerte al Signore. Un servo di Dio deve avere una casa che compiace Dio. Potrebbe non avere una moglie che compiace Dio. Molti servi di Dio attraverso i secoli, come Giobbe, avevano delle mogli che non compiacevano Dio. Ma questo non li ostacolò dall'essere dei mariti secondo il cuore di Dio nelle loro case. Se non siete ancora sposati, allora dovete stare attenti alla moglie che sceglierete. Chiedete al Signore di mostrarvi se la ragazza che state considerando è interessata ad andare nella stessa via nella quale state andando voi.

E non sposatela mai solo perché ha una bella faccia!! Il popolo di Giuda sposò delle donne che adoravano gli idoli, probabilmente perché erano molto belle (2:11). Se sposate una donna che ama i soldi o che è misera e tirchia, avete sposato un'adoratrice di idoli. Quando vorrete dare dei soldi per il lavoro del Signore, sarete costretti a darli segretamente, senza che vostra moglie lo sappia. Se volete aiutare qualcuno dovrete farlo segretamente nascondendolo a vostra moglie. Dunque assicuratevi di sposare qualcuno che ha gli stessi obiettivi che avete voi, qualcuno che ama il Signore come lo amate voi.

Ed una volta sposati, siate totalmente fedeli a vostra moglie - sia che lei sia spirituale o no. Il popolo qui stava digiunando, piangendo e pregando ma era infedele alle loro mogli. All'esterno apparivano spirituali con tutte queste loro attività religiose. Ma Dio che vedeva le loro vite private, non stava ascoltando nessuna delle loro preghiere.

Qualcuno disse che quello di cui abbiamo bisogno oggi non sono più preghiere , ma più preghiere che ricevono risposta. I profeti di Baal pregarono per ore, mentre Elia pregò per meno di un minuto. Nel primo caso, c'era abbondanza di preghiere. Nel secondo caso c'era una preghiera risposta . È facile essere soddisfatti della preghiera e del digiuno - e anche gloriarsi in quello che si è fatto. Molti misurano il loro rapporto con Dio non dalla purezza dei loro cuori, ma da quante ore hanno pregato! Questa è la più chiara prova che queste persone non amano Dio. Considerate una giovane donna che dichiara di amare profondamente un giovane uomo. Ma mentre spende del tempo con lui, guarda costantemente l'orologio per vedere quanto tempo è passato ed è soddisfatta quando un'ora è passata e poi dice, "Ok. Ora vado". Questo proverebbe certamente che non ama per niente quell'uomo. Se lo avesse amato veramente, avrebbe detto, "Dimentichiamoci del tempo. Voglio solo stare con te mio amato." È la stessa cosa quando spendiamo il nostro tempo con il nostro Amato Signore. Se amate il Signore, non starete a guardare l'orologio quando parlate con Lui. Non l'ho mai fatto in tutta la mia vita. Il rapporto con Dio è una relazione d'amore.

Malachia disse al popolo, "Il Signore non sta ascoltando le vostre preghiere, perché ha visto la vostra infedeltà alle vostre mogli. Non siete stati fedeli al voto che le avete fatto" (2:14). I predicatori sono in grande pericolo, perché stanno molto sul pulpito ed alcuni tipi di donne possono essere attratte da loro. Tali donne non sono spiritualima religiose. Tali donne possono venire dal predicatore con una faccia modesta e dire, "Fratello, ho una domanda." Tutto quello che vogliono però è avvicinarsi al predicatore. Ho avuto delle donne che dopo aver predicato mi si sono avvicinate in questo modo, e il Signore mi ha avvertito dicendo, "Ora stai attento. Questo è il vecchio serpente." Perciò, se la donna è sposata le dico, "Sorella, vai e poni a tuo marito questa domanda." Ma lei risponderà, "Fratello, ma mio marito non è un uomo spirituale." Non realizzando che lei stessa non è spirituale ma è religiosa. Allora le rispondo, "Non ti preoccupare se non è spirituale. Chiedi a lui, perché la Bibbia dice, 'Le donne interroghino i loro mariti a casa' (1 Corinzi 14:24, 35). Se poi non potrà rispondere alla tua domanda, allora chiedigli di venire da me e gli spiegherò a lui." Molte donne si offendono dopo una risposta del genere - e non mi disturbano mai più!

Volete proteggervi? Allora seguite questo esempio.

Ma alcuni predicatori amano avere delle donne che si avvicinano a loro, che piegano le loro teste, fanno gli occhi dolci e pongono domande. Tali predicatori sono quelli che alla fine cadono nel peccato. Se volete preservarvi dalla caduta, tenete queste donne a distanza. Non sto dicendo che non dovreste parlare alle donne. Ma state attenti a quelle che cercano di sedurvi. Notate come una donna è vestita, e come muove la sua testa e i suoi occhi - e sarete in grado di identificare molto facilmente quelle seducenti.

Potete essere infedeli a vostra moglie anche nel modo in cui parlate ad un'altra donna. Potreste non aver toccato il corpo di quella donna ma aver commesso adulterio nel vostro cuore. Oggi, uomini e donne lavorano assieme stando vicini negli uffici. Mettetevi alla prova facendovi questa domanda, "Se vostra moglie camminasse all'improvviso nel vostro ufficio, fermereste tutto quel scherzare e ridere con le altre donne?" Se è così, ci possono essere delle impurità nelle vostre conversazioni.

Nel mondo di oggi c'è molta impurità che viene promossa dalla televisione, dai video, dai film sporchi e dai cartelloni cinematografici. E se non stiamo attenti, questa malvagità può entrare nel nostro sistema. Se volete essere un servo di Dio ai giorni nostri, evitate tutte queste tentazioni e siate totalmente fedeli a vostra moglie. Dio vi ha dato vostra moglie per proteggervi dalla tentazione (1 Corinzi 7:1, 2).

Qui la moglie è chiamata "la moglie della vostra gioventù" (2:14). Questo vuol dire, che anche quando vostra moglie è anziana e con i capelli bianchi, dovete guardare a lei nello stesso modo in cui la guardavate quando era giovane ed attraente. Così è come io guardo mia moglie. Mia moglie ha i capelli grigi. Ma oggi la vedo esattamente come la vedevo al giorno del nostro matrimonio - ed è bella ed attraente per me oggi tanto quanto lo era allora. Siate fedeli a vostra moglie. Non rompete i voti del vostro matrimonio. Se siete scivolati e siete caduti, pentitevi profondamente e dite, "Signore, voglio ritornare a te. In futuro voglio essere totalmente fedele a Te e a mia moglie."

Il Signore disse che odia il divorzio (2:16). Sfortunatamente il divorzio si è infiltrato anche nelle chiese Cristiane evangeliche - specialmente nei paesi occidentali. E purtroppo molte chiese lo approvano. Anche molti dei loro pastori sono divorziati e risposati. Non sto dicendo che le persone divorziate, e risposate dovrebbero essere respinte. Quando hanno fatto queste cose forse non erano convertiti e non avevano avuto luce a riguardo. Ora dobbiamo guidarli a diventare discepoli di Gesù. Ma quando la chiesa conduce i matrimoni delle persone divorziate, li sta guidando nel peccato e nella disobbedienza agli insegnamenti di Cristo! Sfortunatamente queste influenze ora stanno corrompendo molte chiese anche in India.

Dio disse, "Io odio il divorzio. Odio il violento smembramento del matrimonio che è 'una carne'" ( 2:16 - MSG Trad. Ita.). Dunque, se sei un servo di Dio anche tu odierai il divorzio e proclamerai ovunque che Dio lo odia. "Se un uomo non vive con il riguardo dovuto a sua moglie, Dio non ascolterà le sue preghiere" (1 Pietro 3:7).

In India, la maggior parte dei mariti non rispetta le proprie mogli. Non riconoscono che le loro mogli sono "coeredi della grazia della vita". Una prova di questo è che questi mariti non condividono cose spirituali con le loro mogli, e nemmeno pregano con loro. Principalmente pregano solo con i loro fratelli.

Il modo in cui crescete i vostri figli è anch'esso importante. Perché il Signore vi ha fatto uno con vostra moglie? "Dio non ti ha forse fatto un solo corpo e spirito con lei (tua moglie)? A che scopo lo ha fatto? Così che puoi avere dei figli che sono veramente delle persone di Dio" ( 2:15 - TEV Trad. Ita.).

È facile produrre dei figli. Ma crescerli affinché diventino giovani uomini e donne di Dio è il lavoro di una vita. Dunque siate leali a vostra moglie e lavorate assieme con lei per crescere una famiglia secondo il cuore di Dio. Cercate Dio con tutto il vostro cuore affinché vi aiuti a crescere i figli come li crescerebbe Lui. Dopo molti anni di osservazione dei capricci che fanno i figli di molti predicatori, ho sviluppato il più grande rispetto per quei predicatori che hanno cresciuto i loro figli nel modo in cui Dio li crescerebbe. I figli cresciuti in modo divino sono una tremenda testimonianza in una generazione senza Dio. Non sto dicendo che i figli di un predicatore devono essere tutti predicatori. La predicazione è una chiamata da Dio - e nessun uomo può fare questa chiamata ai Suoi figli. Dio deve chiamarli. Quello di cui sto parlando è il carattere di Cristo. Il nostro carattere è milioni di volte più importante del nostro ministero. Oggi giorno molti predicatori promuovono i loro figli nel loro ministero. Ma di questo non c'è nessun precedente nelle Scritture. Se i figli sono unti e chiamati da Dio allora va bene, ma non altrimenti.

Al Capitolo 3:1, il Signore disse, " Ecco, io vi mando il Mio messaggero (Giovanni il Battista), che spianerà la via davanti a Me. E il Signore (Cristo), che voi cercate, entrerà subito nel Suo tempio; e il Messaggero del patto, che desiderate, ecco, sta arrivando ." La profezia va avanti dicendo che il Signore verrà nella Sua chiesa (tempio) come un fuoco sfolgorante per raffinare tutti. Si siederà per raffinare e purificare le persone, perché questo richiederà molto tempo (3:3). Stiamo in piedi per i lavori che possiamo svolgere velocemente. Ma ci sediamo quando sappiamo che il lavoro durerà molto tempo. Il Signore ci raffina fino a quando tutte le impurità della mondanità e del peccato saranno bruciate via dalle nostre vite. Così il Signore purifica i Suoi servi, raffinandoli come si raffina l'oro. E si fermerà solamente quando l'oro è così puro tanto che ci può riflettere la Sua faccia - cioè quando l'essere conformi al carattere di Cristo è visibile in noi. Fino a quel momento dobbiamo essere raffinati. Questo lavoro richiede una vita.

In 1 Giovanni 3:3, ci viene detto che chiunque ha la speranza della seconda venuta di Cristo si purificherà come Cristo è puro. La nostra chiamata è di cooperare con il Signore quando ci mette nel fuoco e brucia via ogni nostra impurità. Il fuoco è composto dalle circostanze difficili, prove, malattie e altre spine nella carne che il Signore permette a Satana di inviare sul nostro cammino. Dio potrebbe permettere che perdiamo soldi e proprietà in modo da liberarci dall'impurità dell'amore per i soldi. Può permettere alle persone di accusarci falsamente e di schiacciarci la testa, per liberarci dall'impurità del cercare l'onore degli uomini. Il Suo scopo finale è che noi diventiamo come Cristo in ogni area. Solo allora saremo in grado di offrirgli un sacrificio puro. Se permettete al Signore di portarvi attraverso il fuoco della prova, persecuzione, tribolazione, sofferenza, incomprensione, falsa accusa, ecc. e rispondete a tutte queste con sottomissione a Dio e amore per i vostri persecutori, allora sarete così puri che quando darete la Parola di Dio agli altri, vi sarà una ricca unzione sulle vostre parole e la potenza di Dio nel vostro ministero. Non ripeterete semplicemente quello che avete sentito da altri predicatori. Le vostre parole usciranno dalle vostre vite. Questo è il tipo di ministero che Dio vuole che tutti noi abbiamo. Questa è l'offerta pura che Dio sta cercando.

"Io, il SIGNORE, non cambio; perciò voi, o figli di Giacobbe, non siete ancora consumati" (3:6). Questo verso si trova alla chiusura dell'Antico Testamento per correggere la falsa visione di coloro che immaginano che il Dio descritto nel Nuovo Testamento è un Dio più gentile rispetto a quello nell'Antico Testamento. Questo è semplicemente non vero. Dunque, nell'ultima pagina dell'Antico Testamento, Dio enfatizza che Lui è immutabile. Odia il peccato oggi esattamente quanto lo ha odiato nell'Antico Testamento; ed era tanto misericordioso e compassionevole allora tanto quanto lo è oggi. Dio non è cambiato - e non cambierà mai .

I Servi di Dio e i Soldi

Il Signore disse, "L'uomo può forse derubare [o ingannare] Dio? Eppure voi Mi derubate! Ma voi dite, 'In che cosa ti abbiamo derubato?' Nelle decime e nelle offerte. Voi siete colpiti da una maledizione, perché mi derubate [frodate], voi e tutta quanta la nazione! Portate tutte le decime alla casa del tesoro, affinché ci sia cibo nella Mia casa, poi mettetemi alla prova in questo, vedete se io non vi aprirò le cataratte del cielo e non riverserò su di voi tanta benedizione che non vi sia più dove riporla. Allora minaccerò l'insetto divoratore, affinché non distrugga più i frutti del vostro suolo; la vostra vigna non sarà più infruttuosa nella campagna" (3:8-11).

Sapete che la decima non è menzionata nemmeno più una volta dopo il giorno di Pentecoste (quando fu istituito il nuovo patto)? La decima non è per niente comandata sotto il nuovo patto - nonostante questo moltitudini di predicatori avidi continuano a predicarla oggi così truffando i credenti poveri ed ignoranti. Gesù non insegnò ai Suoi discepoli a prendere la decima ma a dare . Che cosa dobbiamo dare a Dio prima di tutto? Romani 12:1 dichiara, " Vi esorto, fratelli, per la misericordia di Dio, a presentare i vostri corpi (non le vostre decime) in sacrificio vivente a Dio."

Esattamente come il pagare la decima veniva enfatizzato sotto l'antico patto, il presentare i nostri corpi a Dio è quello che viene enfatizzato nel nuovo patto. La decima doveva essere un simbolo, esattamente come lo era l'agnello Pasquale ed il Sabato. L'agnello era un simbolo di Cristo, e il Sabato era un simbolo del riposo interiore che Cristo ci dona. Questi rituali dell'Antico Testamento erano tutte delle ombre che furono poi pienamente adempiute in Cristo (come Colossesi 2:16, 17 dichiara chiaramente).

Riguardo la decima, Dio disse, "Lo scopo delle decime è l'insegnarvi a mettere Dio sempre al primo posto nelle vostre vite" ( Deuteronomio 14:23 - LB Trad. Ita.). Sotto l'antico patto offrivano le loro decime provando così che Dio aveva il primo posto nelle loro vite. Nel nuovo patto, presentiamo i nostri corpi a Dio e così proviamo che è al primo posto nelle nostre vite.

Che cosa vuol dire offrire i nostri corpi? Vuol dire dare i nostri occhi a Dio così che non li usiamo mai più per noi stessi. È più facile questo o è più facile dare il 10% dei vostri introiti a Dio? Sapete che è molto più facile dare il 10% dei nostri introiti mensili a Dio piuttosto che mantenere i nostri occhi puri ogni giorno di quel mese. Questo è il motivo per cui i predicatori insegnano le decime più del mantenere i nostri occhi puri. Molti pastori amano i soldi e vogliono che le loro congregazioni paghino la decima, così che possano diventare ricchi. Siccome non c'è nessuna giustificazione per il sistema della decima nel nuovo patto, utilizzano questo verso in Malachia per spaventare dei credenti ignoranti, spingendoli a pagare la decima ogni mese.

I primi apostoli erano poveri, come possiamo vedere chiaramente da 1 Corinzi 4:9-12 : "Dio ha messo in mostra noi apostoli come ultimi fra tutti… Fino a questo momento, siamo affamati e assetati, siamo vestiti poco, trattati duramente e senza una dimora fissa; e ci affatichiamo lavorando con le nostre proprie mani." Ma considerate la matematica di come un pastore avido di oggi diventa benestante. Se 10 persone gli danno un decimo del loro guadagno, questo pastore riceve uno stipendio medio (perché 10x10% = 100%). Questo è ragionevole. Ma dei pastori molto conosciuti ricevono decime da centinaia di persone del popolo di Dio. Se anche 100 persone danno le loro decime a un pastore, il suo introito sarà dieci volte quello di uno stipendio di un uomo medio - e molto presto diventerà milionario, a spese dei suoi sostenitori! E allora in modo da giustificare il suo diventare ricco, comincerà a predicare la prosperità come il segno della benedizione di Dio (dall'Antico Testamento - Deuteronomio 28:5, 8, 11 ) - e il suo gregge così è ingannato. Questo è l'inganno che inonda il Cristianesimo di oggi, questo succede in tutto il mondo, e viene fatto tutto nel Nome di Gesù. I cambia valute e i mercanti sono ritornati nel tempio di Dio - e non c'è nessuno a scacciarli, come fece Gesù; e raramente c'è un predicatore che è coraggioso abbastanza da esporre questi truffatori di professione .

Allora quanti soldi dovremmo dare per il lavoro di Dio? Solo quello che possiamo dare gioiosamente - perché Dio non ama coloro che donano soldi sotto pressione, o che danno affinché possano ricevere qualcosa da Lui (Vedi 2 Corinzi 9:7). Prima date il vostro corpo al Signore e poi dategli qualsiasi somma che volete dare gioiosamente, ma mai come un obbligo e certamente non per paura. Spero che questa comprensione della Parola di Dio vi liberi dai falsi insegnamenti.

Il Resto negli Ultimi Giorni

Al Capitolo 3:16, vediamo alcune caratteristiche del resto del popolo di Dio negli ultimi giorni. Temono Dio. Sono attenti al modo in cui parlano. Sono preoccupati per la gloria del nome di Dio. E il Signore inserisce i loro nomi in un libro chiamato il Libro del Ricordo. Questo non è il Libro della Vita che ha al suo interno i nomi di tutti coloro che sono nati di nuovo. Questo libro contiene solo i nomi di coloro che temono Dio, che amano pensare a Lui, che sono preoccupati riguardo al Suo nome e che parlano gli uni agli altri del Signore. In questo libro non si trovano i nomi di chi diffonde gossip e parla dietro le spalle. La mia idea è che questo libro contiene meno del 5% dei nomi che si trovano nel Libro della Vita!! Il Signore dice che questi santi saranno il Suo tesoro speciale. Un giorno li rivelerà al mondo - e solo quel giorno vedremo chi veramente ha servito Dio e chi ha preteso di essere Suo servo ma di fatto ha solo cercato i propri interessi.

Il Capitolo 4 ci dice dell'arrivo del giorno del giudizio. Le prime persone che saranno giudicate saranno gli orgogliosi. "Tutti i superbi e tutti i malfattori saranno come stoppia e il giorno che viene li incendierà, e non lascerà loro né radice né ramo" (4:1). Notate quanto Dio odia l'orgoglio.

E poi il Signore disse, "Ma per voi che avete timore del Mio nome, spunterà il Sole di Giustizia con la guarigione nelle Sue ali; voi calpesterete gli empi, che saranno come cenere sotto la pianta dei vostri piedi nel giorno che Io preparo" (4:2, 3). Quando Cristo ritornerà, Satana sarà finalmente schiacciato sotto i nostri piedi (Romani 16:20).

Alla fine Malachia profetizzò che il Signore avrebbe inviato "il profeta Elia, prima che venga il giorno del SIGNORE, il giorno grande e terribile" (4:5). Giovanni il Battista venne in Israele "in questo spirito di Elia" (Luca 1:17). Ma Gesù disse ai Giudei ai suoi giorni che Giovanni sarebbe stato "l'Elia" profetizzato solo se avessero accettato Giovanni ed il suo messaggio (Matteo 11:14). Ma Israele non accettò Giovanni. Perciò non fu l'Elia profetizzato. Siccome oggi ci avviciniamo agli ultimi giorni, Dio invierà un ministero di Elia nel mondo. Questo non avverrà attraverso un singolo individuo (come avveniva nell'Antico Testamento), ma dal "Corpo di Cristo" degli ultimi giorni. La chiesa e i suoi ministri devono procedere nello spirito di Elia proclamando (come proclamò Elia sul Monte Carmelo), "Non potete servire due padroni. Se Cristo è il vostro Dio servitelo. Se Mammona (soldi e ricchezze) è il vostro dio, allora servitelo. Ma non potete servire entrambi."

L'ultima dichiarazione di Malachia è che questo Elia "volgerà il cuore di padri verso i figli e il cuore dei figli verso i padri", affinché il Signore non colpisca il paese con una maledizione (4:6).

Nel libro di Zaccaria, abbiamo visto una profezia che diceva che il gap generazionale tra genitori e figli sarà spezzato e i genitori saranno in una gloriosa comunione con i loro figli. Qui in Malachia vediamo una profezia simile. Questa è la volontà di Dio e questo è quello che la chiesa deve enfatizzare in questi ultimi giorni. Dobbiamo costruire relazioni famigliari, enfatizzare i valori di casa e riunire i padri con i figli. Le sette separano i figli dai loro genitori e spezzano le case. Qui dice che Dio maledirà tutti quelli che compiono queste cose. Dio vuole riunire genitori e figli in questi ultimi giorni.

È significativo che l'ultima parola dell'Antico Testamento sia 'maledizione'[*]. Cristo è diventato maledizione per noi affinché questa maledizione è stata rimossa (Galati 3:13). Mentre, l'ultima frase del Nuovo Testamento è "la grazia del nostro Signore Gesù Cristo sia con tutti" (Apocalisse 22:21). La maledizione sulla terrà verrà totalmente rimossa quando Cristo ritornerà.

Oggi siamo chiamati a preparare le persone per la venuta del Signore.



[*] Alcune versioni riportano "Sterminio".

Capitolo 40
Matteo

GESÙ CRISTO - IL MESSIA PROMESSO

v

eniamo ora al Nuovo Testamento. La prima cosa che leggiamo qui è la genealogia di Cristo. In questo caso non parte da Adamo (come in Luca 3:23-38 ). Ma arriva solo fino ad Abraamo. Qui Gesù viene chiamato il Figlio di Davide ed il Figlio di Abraamo - indicando così che Matteo stava scrivendo il suo vangelo primariamente per il popolo Giudeo dei suoi tempi, cercando di convincerli che Gesù era il Messia promesso. Questo è il motivo per cui ci sono più di 40 citazioni dell'Antico Testamento per provare che Gesù era il Messia. In Matteo ci sono circa 53 citazioni dell'Antico Testamento.

Il Regno dei Cieli e la Chiesa

In questo vangelo vediamo una frase che non si trova da nessun'altra parte - "il regno dei cieli." Si trova 31 volte in questo vangelo. Dato che lo Spirito Santo ha ispirato questo libro, ci deve essere una ragione per la quale ha usato questa frase così spesso. Giovanni il Battista venne predicando, "Ravvedetevi, perché il regno dei cieli è vicino" (3:2). Dopo la profezia di Giovanni il Battista, Gesù predicò esattamente lo stesso messaggio, al Capitolo 4:17. Quando Gesù cominciò il sermone sul monte, le prime parole che disse furono, "Beati i poveri in spirito, perché di loro è il regno dei cieli" (5:3). Dunque vediamo l'enfasi sul "cielo" proprio all'inizio del Nuovo Testamento. Solo nel sermone sul monte il "Cielo" è menzionato 17 volte.

L'antico patto che Dio fece con Israele si riferiva ad un regno di questa terra. Ad Israele fu data la terra di Canaan e delle promesse di prosperità materiale, di guarigione fisica e di altri beni terreni. In seguito Israele ebbe anche un re terreno, delle ricchezze terrene e altre benedizioni terrene. Ma Gesù venne per portare l'uomo totalmente ad un altro livello - al cielo . Dunque quando leggiamo il Nuovo Testamento, dobbiamo ricordarci che la buona notizia tratta primariamente il cielo e non questa terra. Se comprendiamo questo, ci salverà da molta confusione che si trova nel Cristianesimo oggi.

Diciamo che siamo "salvati". Questa è un'espressione molto comune tra i credenti. Ma siamo "salvati" da cosa? Siamo stati salvati dal pensare come il mondo pensa, o abbiamo solo avuto i nostri peccati perdonati? Siamo stati salvati dall'interesse per le cose terrene? Dal modo terreno di vedere le persone e le circostanze, e dai modi terreni di comportarsi?

Il nuovo patto è il vangelo del regno dei cieli.

Molte persone nel mondo desiderano diventare cittadini del Stati Uniti d'America, perché gli USA sono un posto molto attraente in cui vivere. Ma nessuno sarebbe interessato nel diventare cittadino di qualche paese povero in Africa. Perché allora sono pochissimi coloro che in questo mondo sono interessati a diventare cittadini del posto più attraente di tutti - il cielo? Perché non hanno visto la vera gloria della cittadinanza celeste. Questo succede perché il vangelo non è stato predicato propriamente. Perciò troviamo una moltitudine di "cosiddetti credenti" che si siedono nelle chiese e non sono interessati al regno dei cieli. Vogliono andare in cielo quando muoiono, ma non vogliono il regno dei cieli oggi.

La parola 'regno' non è una parola che comprendiamo chiaramente al giorno d'oggi, perché abbiamo pochi re che governano dei regni, a differenza di come era nel primo secolo. La parola equivalente che usiamo oggi è 'governo'. Infatti diciamo il 'governo Indiano' e non il 'regno d'India'.

Questo è quello che vuol dire il regno dei cieli - il governo dei cieli. Vuol dire che Dio governa la nostra vita. Quando vivete in India, dovete vivere sotto le regole del Governo Indiano. Se state sotto il governo del cielo, dovete vivere sotto le regole del governo del cielo. Avete cambiato la vostra cittadinanza dalla terra al cielo?

La salvezza vuol dire essere salvati dal regno della terra per vivere sotto il regno dei cieli. Ma la salvezza di molti credenti non è arrivata a questo livello. Vogliono andare nel cielo quando muoiono. Ma oggi non vogliono le regole del cielo nelle loro vite. Oggi vogliono vivere come pieni cittadini della terra. Questo è il motivo per cui le loro vite Cristiane sono molto superficiali.

C'è anche un'altra parola usata in Matteo che non si trova negli altri vangeli. È la parola 'chiesa.' Si trova tre volte - una in 16:18 e due in 18:17. Mettete questa parola assieme alla frase che abbiamo appena considerato, e vedrete che la chiesa esiste per essere il regno dei cieli sulla terra . Nel cielo tutti vivono sotto il governo del cielo, il governo di Dio. Ma qui sulla terra è diverso. Ognuno è padrone della sua vita. Ma nel mezzo di queste persone, Dio ha un gruppo di persone che non governano più le loro vite. Perché sono sotto il governo del cielo. Questa è la chiesa.

Le chiese nel mondo stanno vivendo sotto l'assoluta autorità del governo del cielo? No. Questo ha rattristato il mio cuore per molti anni. Spero che rattristi anche il vostro. Non sto dando la colpa agli altri. Non sto dicendo ' Loro sono così'. Ma sto dicendo, ' Noi siamo così.' Noi siamo la chiesa e abbiamo fallito nel mostrare al mondo la benedizione del vivere sotto il governo del cielo. Perciò prego, "Signore, perdonaci per il nostro fallimento. Aiutaci a mostrare al mondo cosa vuol dire vivere sotto il governo di Dio."

Matteo ci mostra nel suo vangelo come il Governatore di questo governo del cielo visse sulla terra e cosa ha insegnato. L'enfasi di Matteo è più su quello che Gesù ha insegnato rispetto a quello che ha fatto.

In questo vangelo ci sono più parabole di Gesù rispetto a tutti gli altri vangeli. Il Capitolo 13 è pieno di parabole del regno dei cieli. Il Capitolo 23 tratta interamente con gli ipocriti religiosi - i Farisei. Il ministero di Gesù lo portò in costante conflitto con i Farisei. Ci sono più conflitti con i Farisei descritti in Matteo che in ogni altro vangelo. Il Capitolo 24 e il 25 trattano del regno dei cieli che viene stabilito sulla terra, quando Cristo ritornerà. I Capitoli 5, 6 e 7 trattano i principi del regno dei cieli, insegnandoci come i membri di questo regno devono vivere sulla terra.

Questo libro può essere diviso in tre parti: I Capitoli 1 e 2 trattano la nascita di Gesù. Dal Capitolo 3 al 18 trattano il ministero di Gesù in Galilea. E dal Capitolo 19 al 28 del ministero di Gesù in Giudea.

La Nascita di Gesù

Il Capitolo 1 ci dà la genealogia di Gesù Cristo. Era uso dei giudei menzionare solo gli uomini nelle loro genealogie. Ma nonostante questo, qui troviamo menzionate anche quattro donne - insegnandoci che Gesù è venuto a rialzare il livello basso delle donne che gli era attribuito dalla società Giudaica e quella pagana. Inoltre, queste quattro donne avevano una storia di vita peccaminosa, insegnandoci che Gesù è venuto a salvare il peggiore dei peccatori.

La prima donna citata è Tamar (1:3). Tamar era la nuora di Giuda, con la quale generò un figlio, Perez, che fu un antenato di Maria, la madre di Gesù. Gesù era in cielo quando avvenne questo incesto (Genesi 38:12-29), e decise che questa linea genealogica peccaminosa sarebbe stata la Sua genealogia familiare sulla terra. Quanti di noi avrebbero scelto di nascere con una genealogia peccaminosa come questa, con la conseguenza che nella prima pagina della nostra biografia ci sarebbe una storia di incesto?

La seconda donna che viene citata è Raab (1:5), che era una prostituta molto conosciuta nel distretto a "luci rosse" di Gerico (Giosuè 2:1). Un uomo Ebreo di nome Salmon sposò questa donna straniera. Gesù, in cielo, vide questo matrimonio tra un Ebreo ed una prostituta straniera e decise di nascere attraverso questa linea genealogica.

La terza donna è Rut (1:5). Rut era una Moabita. Il suo antenato era Moab, nato dall'adulterio di Lot con sua figlia (Genesi 19:30-37). Ancora una volta Gesù vide questo incesto dal cielo e vide Rut discendere da tale fatto, e scelse questa genealogia.

La quarta donna è Bat-Sceba (o Betsabea) - la moglie di Uria (1:6). Era la donna con la quale Davide commise adulterio e che poi si sposò. Ancora una volta abbiamo una donna la cui storia è segnata dal peccato. Ma a differenza delle prime tre donne menzionate, Bat-Sceba non era l'antenata di Maria. Era l'antenata di Giuseppe. (Possiamo vedere questo se paragoniamo questa genealogia alla genealogia di Maria in Luca Capitolo 3 ). Giuseppe discendeva dalla linea reale di Davide, ed attraverso questa genealogia, Matteo, stava provando che Gesù era di diritto il vero re d'Israele.

Perché Gesù ha scelto una linea genealogica così peccaminosa? Per mostrare il Suo identificarsi con la razza umana peccaminosa e per mostrare chiaramente che non è venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori al ravvedimento.

Vediamo quindi che non c'è alcun bisogno di vergognarsi per la propria genealogia familiare. In India le persone si vantano del loro albero genealogico. Se a farlo è un Cristiano, dimostra che non ha capito niente dello Spirito di Cristo.

Quando Giuseppe sentì della gravidanza di Maria, non sapendo che si trattasse del lavoro sovrannaturale di Dio nel suo ventre, leggiamo che, essendo Giuseppe un uomo giusto non volle disonorare Maria, piuttosto volle coprire quello che credeva fosse il peccato della ragazza (1:19).

Qui possiamo tutti imparare qualcosa sulla giustizia. Il messaggio del vangelo è essenzialmente questo: come un uomo empio può diventare giusto. La prima persona chiamata giusta nel Nuovo Testamento è Giuseppe. E la sua giustizia è citata in connessione con il voler coprire il peccato di un'altra persona, anziché svergognarla. Questo è lo spirito di un uomo davvero giusto.

Quando sentite che qualcuno ha peccato, qual è la vostra reazione immediata? Se siete un uomo giusto, vorrete coprirlo. Se siete un uomo empio, lo racconterete ad altri. Qui vediamo che Giuseppe, che non aveva lo Spirito Santo e non viveva sotto il nuovo patto, era un uomo più giusto rispetto a milioni di credenti che affermano di essere nati di nuovo. Con il livello dell' antico patto, Giuseppe decise di coprire quello che credeva fosse peccato. Grazie a Dio Giuseppe non scandalizzò Maria. Se lo avesse fatto, potete immaginare che rimorso avrebbe avuto una volta scoperta la verità - cioè che Maria era al 100% pura ed innocente?! Queste cose sono scritte per insegnarci qualcosa.

In che modo potete ritirare le storie che avete messo in giro su qualcun'altro se poi scoprite che erano false? Perché magari la persona a cui l'avete raccontata, l'ha raccontata ad altre dieci persone che a loro volta l'hanno ulteriormente diffusa. Proprio nel primo capitolo del Nuovo Testamento troviamo a riguardo un avvertimento ed un esempio. Coprite i peccati degli altri. Imparate dall'esempio di Giuseppe. L'amore copre una moltitudine di peccati.

Al Capitolo 1:21, leggiamo la prima promessa del Nuovo Testamento: "Lui salverà il Suo popolo dai loro peccati". Questo è il significato del nome "Gesù". Non è una promessa in cui viene detto che Gesù perdonerà i nostri peccati, ma che ci salverà dai nostri peccati. Il perdono è giusto la rimozione della colpa dei nostri peccati passati. Essere salvati dal peccato vuol dire essere salvati dalla rabbia, dal desiderare con lo sguardo, dalla cupidigia, dall'amarezza, dalla gelosia ecc. Vuol dire che Gesù ci salverà dal nostro essere schiavi del peccato.

La seconda promessa nel Nuovo Testamento la troviamo al Capitolo 3:11 : "Egli vi battezzerà con lo Spirito Santo e con il fuoco."

Queste sono le prime due promesse del Nuovo Testamento - ed in queste promesse è riassunto il messaggio del vangelo. Abbiamo bisogno di sperimentare il compimento di entrambe queste promesse. Dobbiamo essere salvati dai nostri peccati ed essere battezzati nello Spirito Santo e fuoco.

Al Capitolo 2, leggiamo dei magi che vennero a vedere Gesù appena nato. Qui leggiamo di una cosa stolta che questi saggi fecero - e rimane da avvertimento per tutti noi. Delle volte persino i saggi fanno delle cose stupide! Seguirono la stella per molte centinaia di chilometri, partendo dall'est fino a Gerusalemme. La stella è un'illustrazione della parola di Dio che ci guida sempre a Gesù. Ma una volta che i magi raggiunsero Gerusalemme, dove c'era il palazzo reale, diventarono stolti. Pensarono che il Re dei Giudei doveva essere per forza nato nel palazzo - così smisero di seguire la stella. Ed andarono al palazzo del Re Erode per vedere il nuovo re appena nato!! Ma le persone nel palazzo non sapevano niente riguardo a questo nuovo re. Perciò i saggi venuti dall'oriente dovettero uscire dal palazzo e continuare a seguire la stella (2:10).

Alla fine la stella li guidò non in un palazzo ma in una piccola casupola - ed è lì dove il Re stava. Se seguite la Parola di Dio, vi guiderà sempre a Gesù. Anche oggi, Dio può guidarti in una chiesa dove si trova Gesù. Non si troverà nei palazzi dei grandi e potenti, ma nelle semplici abitazioni di coloro che lo amano e vogliono seguirlo.

Ma notate con un solo errore che gran danno fecero a centinaia di persone questi saggi venuti da oriente. Siccome dissero ad Erode che un re era nato, Erode mandò dei soldati a Betlemme che massacrarono tutti i bambini maschi al di sotto dei due anni. Quando non obbediamo alla Parola di Dio un singolo atto di stoltezza da parte nostra può danneggiare molti altri.

In seguito un angelo parlò ai magi in un sogno e gli disse di non tornare da Erode, ma di tornare a casa facendo un'altra strada. Grazie a Dio che questa volta obbedirono all'angelo!! Anche Giuseppe prima fu guidato da un sogno ad andare in Egitto, e poi con un altro sogno ritornò in Israele. L'essere guidati attraverso i sogni ricorre un po' di volte nei primi due capitoli del Nuovo Testamento. Anche oggi delle volte Dio ci guida nello stesso modo.

Al Capitolo 3, veniamo al ministero di Giovanni il Battista. La parola 'battesimo' è una parola che fu introdotta nella lingua Inglese dai traduttori della versione della Bibbia King James (KJV - Re Giacomo) nel 1611. La storia ci dice che quando il Re Giacomo d'Inghilterra ordinò questa traduzione, diede ai traduttori certe regole da seguire, e una di queste era che non dovevano disturbare nessuna tradizione esistente nella chiesa. Nelle chiese Anglicane di quei giorni, era consueto spruzzare dell'acqua su dei bambini appena nati e in questo modo "cristianizzarli". Quando i traduttori arrivarono alla parola Greca 'baptizo' (o 'bapto') qui al Capitolo 3, si trovarono davanti ad un dilemma. La parola in greco voleva dire "immergere" e così è come avrebbero dovuto tradurla. Se i traduttori fossero stati onesti e lo avessero tradotto con il giusto significato, non avremmo mai sentito parlare della parla battesimo o Battista! Ma i traduttori realizzarono che se avessero tradotto accuratamente, avrebbe disturbato la tradizione esistente nella chiesa, cioè quella della cristianizzazione - e non volevano che Re Giacomo li facesse decapitare! Allo stesso tempo, non potevano in tutta onestà tradurre questa parola con "cristianizzare" o con "aspersione". Dunque (molto astutamente) introdussero una nuova parola nella lingua Inglese - 'baptism', cioè, 'battesimo.' (Questo fu qualcosa di simile a quando le parole Latine 'minor' e 'major' vennero introdotte nel linguaggio Inglese). Quando le persone comuni di quei giorni lessero questa nuova traduzione e videro la parola 'battesimo', non sapevano che cosa volesse dire, perché era totalmente una nuova parola. Perciò pensarono che probabilmente era quello che i sacerdoti della chiesa Anglicana facevano ai bambini appena nati. Così l'aspersione dell'acqua sui bambini, che era conosciuta come "cristianizzazione" diventò il 'battesimo'.

La corretta traduzione di 'Giovanni il Battista' sarebbe 'Giovanni l'Immersore.' Ma non ho mai trovato una singola traduzione della Bibbia che ha avuto il coraggio di tradurre questa parola Greca accuratamente, perché se lo facesse i milioni di "Cristiani" che praticano il battesimo dei bambini non la comprerebbero. Perciò vediamo che anche le migliori traduzioni della Bibbia oggi sono determinate da fattori economici e non solamente dalla verità!

Quando Gesù venne da Giovanni per essere battezzato, Giovanni disse, "Non sono io che devo battezzare Te. Ma sono io che ho bisogno di essere battezzato da Te." Gesù non aveva bisogno di essere battezzato - perché il battesimo di Giovanni era per coloro che si erano pentiti dei loro peccati, e Gesù non aveva mai peccato, sia coscientemente sia incoscientemente. Gesù nacque santo e non aveva una natura corrotta dal peccato come l'abbiamo noi. Allora perché Gesù dovette stare in fila con le persone che stavano ricevendo il battesimo? Gesù non era diverso da ogni altro falegname Giudeo e nessuno a parte Giovanni sapeva chi fosse.

Molti ragionamenti saranno entrati nella mente di Gesù in quel momento, ad esempio: "Se vieni battezzato le persone non Ti comprenderanno. Penseranno che hai commesso dei peccati dei quali ti stai pentendo. La tua buona testimonianza sarà perduta," ecc. Ma Gesù non avrebbe ascoltato questi ragionamenti. Aveva già sentito Suo Padre dirgli di identificarsi con i peccatori che stavano ricevendo il battesimo - anche se Lui non aveva mai peccato. Gesù obbedì a Suo Padre.

A noi non piace identificarci con i peccatori! Guardiamo dall'alto al basso coloro che pensiamo essere dei più grandi peccatori di noi. Questo è il motivo per cui il nostro ministero è molto limitato e molto superficiale. Gesù si identificò totalmente con i peccatori, anche se in Lui non c'era nemmeno una briciola di peccato. Umiliamoci e seguiamo il Suo esempio. Non siamo meglio di nessun altro. E il nostro gruppo non è meglio di nessun altro. Se la pensiamo diversamente, che Dio abbia misericordia di noi.

Gesù disse a Giovanni, "Devi battezzarmi perché questo è l'unico modo in cui posso compiere tutta la giustizia." La giustizia per Gesù voleva dire fare la volontà di Suo Padre, qualunque fosse.

Le Tre Tentazioni

Al Capitolo 4:1-11, leggiamo della tentazione di Gesù. La Bibbia dice in Ebrei 4:15 che Gesù "fu tentato in ogni cosa esattamente come noi, ma non ha mai commesso peccato". Alcuni Cristiani "intelligenti" cercano di analizzare questo passaggio ponendosi questa domanda. "Gesù poteva peccare oppure per Lui era impossibile peccare?" Alcuni dicono "Gesù non era in grado di peccare", mentre altri dicono " Era in grado di peccare". Ma noi non dobbiamo per niente farci coinvolgere in questa discussione. È già difficile analizzare la psicologia di un uomo normale. Come possiamo analizzare la psicologia di Gesù? Per noi è abbastanza sapere che Gesù fu tentato esattamente come noi e non ha peccato. Ed in questo Gesù è un esempio noi. Sappiamo che era Dio e sappiamo anche che non ha usato le Sue abilità come Dio quando venne sulla terra come uomo. Dio non può essere tentato, ma Gesù fu tentato. Io credo esattamente quello che dice la Bibbia cioè che Gesù fu tentato esattamente come lo siamo noi, ma non ha peccato. Questo è quello che mi dà la fede di credere che anche io posso vincere come ha vinto Lui (Apocalisse 3:21).

Gesù venne tentato dal diavolo per 40 giorni (Luca 4:2). Gesù resistette al diavolo per tutti questi 40 giorni. Quelle che leggiamo qui sono solamente le ultime tre tentazioni. Gesù vinse ogni tentazione con la spada dello Spirito - "Sta scritto." Quando il diavolo vide che Gesù citava la Parola, allora anche lui citò una Scrittura e disse, "Sta scritto che darà ordine ai Suoi angeli a Tuo riguardo. Perciò salta giù dal pinnacolo del tempio" (4:6). A questo Gesù rispose, "È altresì scritto di non tentare il Signore Dio tuo" (4:7). La completa verità non si trova solamente in un verso della Scrittura, ma in tutta la Scrittura - un verso bilanciato da un altro. Se Satana poté citare la Scrittura per provare a guidare Gesù nel peccato, potete stare certi che farà lo stesso con voi. E se non conoscete bene le Scritture, sarete condotti fuori strada. Gesù aveva una parola dalla Scrittura per resistere ogni tentazione che Satana gli mise contro.

È bene vedere ciò che era implicito nelle tentazioni che Gesù affrontò, perché Satana ci tenta allo stesso modo.

1) Egoismo (4:1-4). Trasforma le pietre in pane per soddisfare la tua fame.

a) Metti i tuoi bisogni fisici sopra quelli spirituali. Gesù rispose che gli uomini devono vivere di ogni parola che procede dalla bocca di Dio e non solamente di pane.

b) Usa il potere che ti ha dato Dio per guadagnarci qualcosa. Gesù rifiutò di farlo. Più avanti avrebbe utilizzato questo potere per moltiplicare il pane per 5000 uomini, ma mai per sé. Molti predicatori sono crollati a questa tentazione, utilizzando il potere e il dono che Dio gli ha dato per guadagnare dei soldi.

2) Presunzione (4:5-7). Salta giù dal tetto del tempio chiedendo a Dio di compiere le promesse che ti ha dato per proteggerti.

a) Fai un passo che Dio non ti ha detto di fare - chiedendo a Dio di adempiere le Sue promesse a tuo favore. Gesù rispose che non dovremmo tentare Dio facendo delle cose rischiose. Alcuni Cristiani stolti, quando sono malati non prendono delle medicine ma si aspettano che Dio li guarisca in modo sovrannaturale. Questa non è fede ma presunzione. È suicidio! Le medicine sono parte della creazione di Dio e dovremmo usarle. Se c'è una scala che scende dal tetto del tempio, allora dobbiamo usarla e non saltare giù!! Se saltiamo Dio non ci proteggerà. Ma se, dovessimo essere in una giungla dove non ci sono medicine disponibili, allora possiamo chiedere a Dio di guarirci senza medicine, e ci guarirà - ma non quando ha già provveduto delle medicine.

b) Fai qualcosa di spettacolare per mostrare agli altri che sei un uomo di Dio. Una tentazione di cercare l'onore dagli uomini. Gesù si rifiutò di fare cose spettacolari e miracoli per riceverne l'onore degli uomini.

3) Compromesso (4:8-10). Ottieni i regni del mondo e la loro gloria inginocchiandoti a Satana.

a) Ottieni la cosa giusta in modo sbagliato - grazie ad una scorciatoia ingiusta! Un'azione ingiusta equivale ad inginocchiarsi a Satana. Gesù scelse la lunga e ardua via della Croce e rifiutò tutte le scorciatoie.

b) Ammira tutta la gloria che questo mondo ti offre - soldi, onore, posizioni e potere (nel mondo o nella chiesa). Gesù disse che solo Dio deve essere adorato, e non Satana, o i soldi o qualsiasi altra cosa che Satana offre. Molti predicatori cercano di ingrandire il loro ministero stando zitti su alcune cose (che Dio vuole che dicano), e così piacciono a tutti. Così ottengono un ministero più grande - ma al prezzo di inginocchiarsi davanti a Satana.

Satana viene a noi in tutti questi modi, esattamente come andò da Gesù. Gesù lo cacciò con una parola di Dio, e anche noi possiamo cacciarlo con una parola di Dio.

Il Sermone sul Monte

Ai Capitoli 5, 6 e 7 leggiamo il sermone sul monte. Gesù cominciò il sermone dicendo, "Beati i poveri in spirito perché di loro è il regno dei cieli" (5:3). Il primo requisito per entrare nel regno dei cieli è la povertà di spirito. Questa è la chiave che apre tutte le porte del palazzo chiamato "il regno dei cieli". Tutte le ricchezze dei cieli possono essere nostre se abbiamo questa chiave.

Che cosa vuol dire essere poveri in spirito? Come illustrazione, considerate quello che vuol dire essere poveri materialmente. Pensate ad un mendicante che viene a bussare alla vostra porta un giorno - e gli date qualche monetina. Il giorno dopo tornerà, ed il giorno dopo ancora e poi ancora - così per sempre. Perché? Perché è sempre nel bisogno. È sempre cosciente del suo bisogno, ed è abbastanza umile da continuare a venire senza vergogna a bussare alla vostra porta, elemosinando per qualche soldo in più - lo fa perché sa che siete uomini generosi.

Questo è anche quello che vuol dire essere poveri in spirito. Andiamo da Dio e diciamo, "Signore, sono una persona che spiritualmente è nel bisogno. Se non mi dai quello di cui ho bisogno, non capirò nulla nella Tua Parola e sarò sconfitto dal peccato oggi." Il giorno dopo torniamo ancora alla porta del Signore elemosinando di più. Ed il giorno dopo ancora, e poi ancora - continuamente. Perché siamo costantemente coscienti del nostro bisogno. Gesù disse che tali persone possederanno l'intero regno dei cieli. Se volete possedere il regno dei cieli, mantenete quest'attitudine per tutta la vostra vita.

Quando Dio vi usa potentemente per portare molti a Cristo e costruire chiese, non dimenticate di rimanere poveri in spirito. Continuate ancora ed ancora a ritornare a Dio dicendo, "Signore, sono povero. Dammi potenza. Insegnami. Dammi la pienezza del Tuo Spirito. Dammi l'amore per le persone. Dammi la purezza…" Sono questi "mendicanti spiritualmente bisognosi" che diventano santi e che Dio usa potentemente. Sono questi "mendicanti" che diventano spiritualmente ricchi e ricevono il meglio di Dio. Elemosinare dagli uomini può essere umiliante, ma elemosinare da Dio è la cosa più spirituale che potete fare. Dio mi ha già reso piuttosto ricco spiritualmente. Ma so che ha ancora molto da darmi, e io voglio tutto quello che Lui ha. Lascia che ti incoraggi ad essere per sempre questo tipo di 'mendicante'.

"Beati i puri di cuore perché vedranno Dio" (5:8). Un cuore puro è diverso da una coscienza pulita. Una coscienza pulita vuole dire un cuore che è libero da tutti i peccati che si conoscono - dove ogni peccato è stato confessato e ripulito. Un cuore puro, diversamente, è un cuore che è libero da tutto ed ha posto solo per Dio. Un uomo può avere una buona coscienza ma allo stesso tempo avere molte cose lecite nel suo cuore che rubano il posto a Dio. Quest'uomo potrebbe avere delle ambizioni terrene anche se la sua coscienza è pulita. Ma un uomo con un cuore puro ha solo un'ambizione - compiacere Dio. Tutto il suo cuore appartiene a Dio.

Quando il vostro cuore è puro, vedrete Dio - ovunque. Vedrete Dio nelle vostre circostanze, quando le persone vi aiutano e quando le persone vi maledicono e vi fanno del male (come Davide vide Dio quando Simei lo maledisse). Quando il vostro cuore non è puro, al contrario, vedrete solo che le persone vi danno fastidio, probabilmente vostra moglie che ha un carattere difficile o vostro marito o un vostro vicino. Una persona con un cuore impuro ha molti problemi. Ma uno con un cuore puro, Gesù disse, sarà benedetto perché vede solo Dio ovunque ed in tutto!

L'enfasi principale del Signore dal Capitolo 5:20 al 6:18 era sulla vita interiore. La giustizia dei Farisei era esteriore, e la nostra giustizia deve superare questa (5:20). La vera santità comincia da dentro. Il Signore ricerca la qualità nella giustizia e non la quantità. La qualità della nostra giustizia deve essere totalmente diversa da quella dei Farisei. I Farisei avevano una giustizia terrena, che era esteriore e dunque li faceva guadagnare l'onore degli uomini. Ma nel regno dei cieli, la cosa importante è la vita interiore . Tutto nelle nostre vite deve uscire da dentro di noi. La nostra liberazione dall'omicidio e dall'adulterio deve essere interiore (5:21-30), perché il regno dei cieli è dentro di noi.

Al Capitolo 6:1-18, Gesù parlò del praticare il nostro donare, pregare e digiunare solamente davanti a Dio. Prima considerate la questione del digiuno. La maggior parte dei Cristiani che digiunano in India che ho conosciuto, inevitabilmente ne parla. Gesù ha dato solo un comandamento riguardo al digiuno - "Quando digiunate, non ditelo a nessuno" - e questo è quello al quale non obbediscono. Dio diede solo un comandamento ad Adamo - e ha disobbedito proprio a quello. Dio ha dato solo un comandamento ai bambini - "Obbedite ai vostri genitori" - e disobbediscono proprio a questo. La stessa disobbedienza la troviamo nella maggior parte di coloro che oggi digiunano. Ora impegniamoci a crescere un'altra generazione di Cristiani che digiuneranno, pregheranno e doneranno - ma che non diranno mai a nessuno di queste azioni. Dentro di noi c'è un grande desiderio di guadagnare dell'onore quando facciamo queste cose e questo è proprio il motivo per cui ne parliamo. Ma il Signore dice che così facendo perdiamo la nostra ricompensa nel cielo. E sulla terra perderemo anche la nostra unzione.

Al Capitolo 7 Gesù ci avvertì di non giudicare gli altri, ma non solo, ci ha anche avvertito di discernere "i falsi profeti che vengono vestiti da pecore" (7:15). I vestiti da pecora fanno riferimento alle corrette dottrine evangeliche. Un falso profeta può essere rivestito con delle dottrine corrette, ma all'interno essere un lupo. I lupi sono solo interessati a divorare le pecore. I falsi profeti vanno in giro per truffare i semplici credenti per ricavarne un profitto. Se ascoltate solo la sua dottrina, penserete che quella persona sia una pecora o persino un pastore!! Ma se questa persona cerca di guadagnare dei soldi o di controllarvi in qualche modo, allora è un lupo. Lo scopo di quest'uomo è solo di guadagnare qualcosa per sé nel nome di Cristo - i vostri soldi o la vostra sottomissione.

Sfortunatamente, oggi molti pensano che è un falso profeta colui che ha le dottrine sbagliate. Però, al contrario Gesù disse che il modo per distinguere i falsi profeti non è dalle loro dottrine, o dal risultato del loro ministero, ma dalla mancanza di frutti dello Spirito nel loro carattere (7:16). Non dobbiamo essere ingannati dai doni che un predicatore può avere - anche se sono dei doni sovrannaturali. Chiedetevi, "Quest'uomo ha lo Spirito di Cristo? È un fratello umile? È libero dall'amore per i soldi? Chiede soldi alle persone? Enfatizza la santità nelle sue predicazioni? È puro nel relazionarsi con le donne? I suoi figli ed i suoi collaboratori più stretti sono persone del quale Dio si compiace?" Dio mi ha protetto dall'essere deviato dai falsi profeti grazie a queste domande che mi sono posto. Molti nel Cristianesimo sono ingannati perché valutano i predicatori solamente basandosi sulle loro dottrine.

Dopo aver parlato dei frutti dello Spirito nel sermone sul monte, Gesù alla fine parlò dei doni dello Spirito. Disse che nell'ultimo giorno, molti verranno da Lui e diranno, "Signore, abbiamo profetizzato nel Tuo nome, abbiamo scacciato demoni nel Tuo nome, abbiamo fatto miracoli nel Tuo nome," ecc. (7:22). E il Signore gli dirà, "Allontanatevi da Me, perché voi avete vissuto nel peccato." Hanno predicato agli altri, scacciato demoni e persino fatto miracoli nel Nome di Gesù, ma alla fine sono andati all'inferno!

Quando date un occhio alle moderne "crociate di guarigione" che vengono condotte sotto i riflettori, con centinaia di migliaia di persone nella platea e con le corrette dottrine che vengono predicate, quanti di voi hanno pensato a questo avvertimento di Gesù e considerato la possibilità che quel predicatore alla fine possa andare all'inferno? Io penso che il 99.9% dei credenti non considerino questa possibilità. Nonostante il chiaro avvertimento di Gesù, la maggior parte dei credenti continua a valutare un predicatore basandosi sui suoi doni e non sul suo carattere. Non dobbiamo essere mai impressionati dai doni profetici di nessuno, nemmeno dal loro scacciare i demoni e nemmeno dal performare miracoli.

Che possano intendere quelli che hanno orecchie per ascoltare. Ho predicato questa verità per molti anni, ma ho notato che pochi, anzi pochissimi credenti credono a quello che Gesù ha detto. Questo è perché il nostro orgoglio ci fa avere fede nel nostro giudizio piuttosto che nell'avvertimento di Gesù. "Che Dio sia riconosciuto giusto ed ogni uomo un bugiardo" (Romani 3:4).

Ora considerate lo scenario opposto di quello che Gesù disse. Supponete che nel giorno del giudizio un credente dirà, "Signore, con la Tua grazia i miei peccati sono stati perdonati. E sempre con la Tua grazia ho vissuto una vita in vittoria. Ma non ho mai profetizzato, non ho mai guarito un malato, e nemmeno scacciato nessun demone." Il Signore allora gli dirà "Allontanati da me, tu che non hai mai fatto miracoli e non hai mai scacciato dei demoni"? No. Questo è impossibile.

Se avete dei doni ma senza frutti nel vostro carattere, potete finire all'inferno. Ma se avete dei frutti nel vostro carattere e non avete dei doni, certamente entrerete nel regno di Dio. Oggi sono dei giorni di grandissimo inganno, perciò dobbiamo discernere ogni predicatore.

Apprezzare ed Incoraggiare

Al Capitolo 8, leggiamo di alcuni miracoli che Gesù fece. Gesù non solo predicò, ma si prese anche cura delle persone. Toccò i lebbrosi che nessun altro avrebbe voluto toccare. Facendo così non solo li guarì ma gli diede anche un senso di dignità. Leggiamo qui di un centurione Romano che era talmente umile e così pieno di fede che quando Gesù gli disse che sarebbe venuto in casa sua ed avrebbe guarito il suo servo, questo centurione gli rispose, "Signore, non sono degno che Tu venga in casa mia. Dì solo una parola e sarà fatto." La fede e l' umiltà vanno sempre assieme. Gesù immediatamente disse, "Non ho trovato una fede così grande in nessuno in tutto Israele" (8:10).

Gesù era un maestro nell'apprezzare ed incoraggiare le persone. Una volta ha lodato pubblicamente Pietro dicendo, "Beato sei tu, Simone figlio di Giona, il Padre Mio nei cieli ti ha rivelato questo" (Matteo 16:17). Gesù lodò anche Natanaele dicendo, "Ecco un uomo in cui non c'è ipocrisia" (Giovanni 1:47). Gesù era generoso nell'apprezzare gli altri, anche se nessuno di loro era perfetto. Il centurione Romano, Pietro e Natanaele erano tutte persone imperfette. Ma Gesù trovò qualcosa da apprezzare in tutti loro. Non esitò a lodare il buono che vide persino in un uomo non convertito, adoratore di idoli, capitano dell'esercito che non sapeva nulla della Bibbia e del vero Dio. Pensate che quel centurione Romano si sia mai dimenticato queste parole di Gesù? No. Deve essere stato così incoraggiato da queste parole, che è molto possibile che poi sia diventato un discepolo di Gesù devoto con tutto il cuore.

Da questo possiamo imparare qualcosa riguardo all'avere il vero carattere di Dio e riguardo al regno dei cieli. I figli di Adamo sono miseri nell' apprezzare gli altri e dei maestri nel criticarli. Siamo esitanti ad apprezzare pubblicamente le persone, per timore che poi si credano chissà chi. Non riusciamo nemmeno ad apprezzare le persone che sono veramente degli uomini di Dio. La maggior parte dei credenti non ha imparato questa abitudine da Cristo. Certamente non dobbiamo adulare nessuno, perché la lusinga è Satanica. Ma un genuino apprezzamento è una caratteristica Divina. Se un uomo di Dio spende una parola di apprezzamento verso un altro fratello, questa singola parola può incoraggiarlo a seguire Gesù con tutto il cuore.

Al Capitolo 9:27, leggiamo di due ciechi che vennero da Gesù. Ma prima di guarirli, Gesù gli fece una domanda. "Credete che sono in grado di fare questo per voi?" I ciechi risposero, "Sì, Signore". Allora Gesù gli disse, "Vi sia fatto secondo la vostra fede" (9:29). Questo è un principio Divino: Riceviamo in base alla misura della nostra fede - non di più e non di meno. Questi ciechi avevano bisogno di un miracolo? Sì. Gesù voleva fare un miracolo per loro? Sì. Ma nonostante questo il miracolo non sarebbe avvenuto se non avessero avuto fede.

Ora applicate questo a voi stessi. Avete bisogno di un miracolo da Dio. Sì. Dio vuole fare un miracolo per voi? Sì. Ma se non avete fede continuerete a non riceverlo.

Supponete che uno dei due ciechi avesse detto, "Bene, Signore, sono sicuro che puoi aprirmi almeno un occhio su due. Sarebbe anche più che sufficiente per me." Allora il Signore avrebbe risposto le stesse parole, "Ti sia fatto secondo la tua fede," - ed avrebbe avuto aperto solamente un occhio! Mentre se il secondo uomo avesse detto, "Signore, credo che puoi aprirmi entrambi gli occhi", avrebbe ricevuto in accordo con la sua fede - ed entrambi i suoi occhi sarebbero stati aperti.

Poi l'uomo a cui era stato aperto solo un occhio avrebbe cominciato la denominazione del "Un solo occhio aperto", proclamando che Gesù può aprire un occhio solo. E l'altro uomo avrebbe fondato la denominazione dei "Due occhi aperti", proclamando che Gesù può aprire entrambi gli occhi. Allo stesso modo oggi, alcuni proclamano metà vangelo dicendo che Gesù può solo perdonarci i nostri peccati. E pochi proclamano il pieno vangelo dicendo, "Gesù non solo può perdonarci i peccati. Ma può anche darci vittoria sul peccato." I primi chiameranno i secondi degli eretici dicendo, "No, questo non è possibile, perché nel mio caso Gesù ha aperto solo un occhio." Ma questo è successo solo perché aveva avuto fede solo per la guarigione di un occhio. Mentre l'altro uomo aveva avuto fede per la guarigione di entrambi. Dunque si è fidato del Signore non solo per il perdono ma anche per la vittoria.

A quale di queste due denominazioni appartieni? Se credi che Gesù può solo perdonarti i peccati, questo è tutto quello che otterrai da Lui. Ma rimarrai sconfitto dalla tua rabbia, dal desiderio, dall'orgoglio, dalla gelosia ecc. Un altro credente, al contrario, potrebbe dire, "Ma Romani 6:14 dice che il peccato non può governare su di me perché sono sotto la grazia di Dio. Allora mi fiderò del Signore che compirà questo nella mia vita." In altre parole ha ricevuto entrambi gli occhi aperti! Non chiamatelo eretico. Ha ricevuto qualcosa in più di voi, non perché era meglio di voi, ma perché si è fidato che Cristo poteva dargli di più.

Pecore in Mezzo ai Lupi

Al Capitolo 10, leggiamo che Gesù selezionò 12 apostoli e gli diede autorità per il loro ministero. Non solo gli disse che avrebbero avuto la Sua autorità nel loro ministero, ma che sarebbero stati perseguitati.

"Io vi mando come pecore in mezzo ai lupi; siate dunque prudenti come i serpenti ed innocenti come le colombe" (10:16). Dio ci manda nel mondo come pecore in mezzo ai lupi. Non dobbiamo diventare come i lupi che ci circondano. Questo vuol dire che non dobbiamo mai vendicarci o fare del male a nessuno. Dobbiamo fidarci di Dio che ci proteggerà dai lupi. Ma allo stesso tempo dobbiamo essere prudenti come dei serpenti. Non dovremmo essere stolti. Non dovremmo dire cose non necessarie che provocano i non Cristiani che ci stanno attorno. Dobbiamo essere saggi nel modo in cui presentiamo il vangelo. L'essere devoti con tutto il cuore non vuol dire, per esempio, che andiamo in giro denunciando l'idolatria che vediamo nel nostro paese. Il nostro messaggio è positivo. Dobbiamo innalzare Gesù Cristo, senza denunciare nessun'altra religione o cultura. (Notate l'esempio di Paolo in Atti 19:37, dove il segretario della città di Efeso testimoniò che Paolo non aveva parlato contro la dea che adoravano). Dobbiamo proclamare che tutti gli uomini (incluso noi stessi) sono peccatori e che Gesù è il Salvatore di tutta l'umanità. Le persone possono abbandonare il loro peccato e i loro idoli solo quando si arrendono a Cristo, non prima. Dobbiamo anche essere saggi come serpenti nel modo in cui usiamo i soldi - specialmente quelli di Dio. Dobbiamo essere saggi anche nel non rivelare delle informazioni a delle persone che non sono tenuti a saperle. Non dobbiamo andare noi a procurarci dei nemici.

Gesù continuò dicendo che i nostri nemici saranno i membri della nostra famiglia (10:36). Quando seguiamo il Signore, possiamo aspettarci di non venire compresi dai nostri parenti. Un profeta di solito non è mai accettato dai suoi parenti. E se amiamo i nostri genitori più del Signore, allora non siamo degni di Lui (10:37). Ma se l'essere respinti dagli uomini non ci disturba e siamo disposti anche a perdere la nostra vita per Gesù, allora la troveremo (10:39). E se diamo anche un bicchiere d'acqua ad un discepolo di Gesù, Gesù ci darà una ricompensa (10:42).

La mente degli Israeliti che vivevano sotto l'antico patto era settata su delle benedizioni fisiche e materiali nella terra di Canaan - proprietà, guarigione e prosperità. Ogni credente che ha la mente rivolta a queste cose terrene sta vivendo sotto l'antico patto . Il vangelo di Matteo fu scritto per tutte queste persone. Potreste dire, "Non siamo Israeliti." Ma anche se non lo siete potete ancora vivere sotto l'antico patto. Anche se dichiariamo di essere "Cristiani". Ma dichiararsi Cristiani non vuol dire che stiamo automaticamente vivendo sotto il nuovo patto. Dipende verso cosa la nostra mente è rivolta. La conversione a Cristo dovrebbe portare un cambiamento nel nostro modo di pensare. La parola "ravvedersi" vuol dire "un cambio di mente". Che cosa deve cambiare nelle nostre menti? Colossesi 3:2 dice, "Aspirate alle cose di lassù, non a quelle che sono sulla terra," perché "le cose che si vedono sono temporanee, ma quelle che non si vedono sono eterne" (2 Corinzi 4:18).

Matteo è il primo libro del Nuovo Testamento e cerca di introdurci immediatamente a questa vita celeste del nuovo patto. Questo è il motivo per cui comincia con il sermone sul monte (da Matteo 5 a 7). Questo sermone descrive una vita celeste sulla terra, dove osserviamo i comandamenti di Dio non solo esteriormente ma interiormente, come veniamo resi partecipi della Sua natura attraverso lo Spirito Santo. Un Cristiano che sta vivendo basandosi sui dieci comandamenti - evitando dei peccati esteriori come l'omicidio, l'adulterio, e il furto - e che prega e digiuna per impressionare gli altri, sta veramente vivendo sotto l'antico patto come tutti gli Israeliti. Possiamo entrare nel nuovo patto solo quando comprendiamo la vita interiore del regno dei cieli.

Giovanni il Battista messo in Prigione

Al Capitolo 11:2, 3, leggiamo che Giovanni il Battista cominciò a dubitare se Gesù fosse il Messia, questo successe quando Giovanni fu messo in prigione. Giovanni il Battista aveva visto il cielo aprirsi e lo Spirito Santo discendere su Gesù e aveva sentito la voce dal cielo che diceva, "Questo è il Mio Figliodiletto nel quale Io mi sono compiaciuto" (Matteo 3:16, 17). Potremmo immaginare che se avessimo visto e udito qualcosa del genere almeno una volta, non avremmo mai più nessun dubbio. Ma qui vediamo che la migliore persona che visse sotto l'antico patto (Giovanni il Battista) cominciò a dubitare.

Come può il dubbio entrare nel cuore di colui di cui Gesù disse che era il più grande essere umano mai nato? Perché quando Giovanni sentì delle cose meravigliose che Gesù stava facendo (guarendo i ciechi ed i malati), cominciò a domandarsi, "Se può fare tutto questo, perché non uccide Erode e mi fa uscire di prigione?" Il modo di pensare dell'antico patto non considera la possibilità di essere messo in prigione. Notate, che al contrario, quando quelli sotto il nuovo patto come Paolo e Sila vennero imprigionati, non dubitarono Dio ma lo lodarono - anche a mezzanotte. Questa è la differenza che fa l'essere riempiti con lo Spirito Santo e l'entrare nel nuovo patto. Quando un Cristiano si trova in difficoltà, se comincia a pensare, "Perché Dio non uccide questa persona che mi sta causando problemi e mi libera da questa situazione?" - allora sta pensando esattamente come una persona dell'antico patto.

La maggior parte dei credenti vive sotto l'antico patto. Quando commettono adulterio dicono, "Anche Davide commise adulterio - ed era un uomo secondo il cuore di Dio, e Dio lo ha perdonato." Quando sono depressi dicono, "Vabbè, anche Elia era depresso - e lui era un profeta potente." Quando si arrabbiano e rompono qualcosa nelle loro case, potrebbero dire, "Vabbè, Mosè che era un grande capo del popolo di Dio anche lui si arrabbiò e ruppe le tavole di pietra che Dio in Persona gli aveva dato." Trovano una giustificazione per ogni peccato che commettono, paragonandosi alla vita di qualche persona che stava sotto l'antico patto. Ma Gesù si arrabbiò mai o ruppe mai qualcosa? Gesù fu mai depresso seduto sotto un albero di ginepro? Gesù ha mai commesso adulterio? No.

I Cristiani che stanno sotto l'antico patto corrono la loro corsa guardando come loro esempi Mosè, Davide ed Elia; al contrario i Cristiani del nuovo patto corrono la loro corsa guardando a Gesù. Ma comunque i Cristiani sotto l'antico patto non seguono l'esempio di Mosè che senza pensare a sé stesso pregava per gli altri, oppure Elia che lasciò tutto per vivere totalmente devoto davanti alla faccia di Dio ecc. Considerano invece questi uomini solo per cercare delle scuse per i loro peccati.

La Bibbia è stata scritta per liberarci dal peccato. Ma se la leggete per trovare una scusa ai vostri peccati, allora Dio permetterà che siate ingannati. Non andate mai alle Scritture per trovare una scusa alla vostra rabbia, al vostro adulterio e alla vostra depressione. Il Nuovo Testamento ci è stato dato per mostrarci la vita di Gesù alla quale dobbiamo prendere parte - e Gesù non fu mai depresso, arrabbiato o impuro. Voglio incoraggiarvi a guardare da ora in poi il Nuovo Testamento in quest'ottica (Leggete 2 Corinzi 3:18).

Quando Giovanni il Battista venne messo in prigione dubitò Dio. Ma che cosa fece Gesù quando venne catturato dai soldati Romani? Disse che avrebbe potuto chiamare in quel momento 72,000 angeli per liberarlo. Ma non lo fece. Allora Gesù rispose a Giovanni il Battista dicendo, "Andate e dite a Giovanni che i ciechi recuperano la vista e ai poveri è predicato il vangelo" (11:4, 5). Il vangelo del nuovo patto è la buona notizia della liberazione dal peccato - non la liberazione dalla prigione con l'uccisione di Erode, Cesare o dei Farisei - accettando così qualsiasi cosa che Dio permette perché è il meglio del meglio per noi.

Comunque nessuno di noi può dare la colpa a Giovanni il Battista per i suoi dubbi, perché non aveva lo Spirito Santo che viveva dentro di lui, a differenza nostra, che siamo sotto il nuovo patto. Giovanni non era sotto la grazia ma sotto la legge. Allora che cosa dobbiamo dire, dei Cristiani oggi che dicono di essere riempiti con lo Spirito Santo ma vivono vite sconfitte dal peccato e dal dubbio?

Qui vediamo anche un bellissimo esempio di Gesù che esprime pubblicamente un apprezzamento per qualcuno. Disse, "Tra i nati di donna non è sorto nessuno maggiore di Giovanni il Battista" (11:11). Secondo Gesù, chi fu il più grande essere umano nato prima di Lui? Fu Giovanni il Battista - non Maria, la mamma di Gesù, come alcuni Cristiani immaginano!! Quelli che adorano Maria dovrebbero adorare molto di più Giovanni il Battista!!

E poi Gesù continuò dicendo, "Eppure il più piccolo nel regno dei cieli è più grande di lui" (11:11). Questo vuol dire, che l'ultima persona che è entrata nel nuovo patto non farà delle domande come quelle che fece Giovanni, "Signore, perché non vieni a liberarmi?" Invece saprà che Dio pianifica tutto per il suo bene. Chi è il vostro esempio oggi? Possiamo trovare delle buone qualità che possiamo imparare da Abraamo, Mosè, Elia e Giovanni il Battista. Ma non dobbiamo seguirli nei loro fallimenti. Oggi il nostro esempio è solo Gesù.

Al Capitolo 11:12, Gesù disse, "Il regno dei cieli è preso a forza, e i violenti se ne impadroniscono." Che cosa vuol dire essere un uomo violento? Esteriormente, un Cristiano deve sempre essere un uomo di pace. Ma interiormente, deve fare violenza a tutto quello che lo ostacola sulla via per seguire il Signore - deve fare violenza contro i desideri della sua carne, contro il peccato e contro Satana. Solo queste persone possono possedere il regno ed entrare nel nuovo patto.

Se avete un'attitudine casuale, non sarete mai un discepolo di Gesù e nemmeno possiederete il regno dei cieli. Se non fate violenza ad ogni attaccamento che vi ostacola nell'amare Dio con tutto il vostro cuore - sia l'attaccamento ai vostri genitori, il vostro lavoro, i vostri soldi a una ragazza, o qualsiasi altra cosa - rimarrete dei Cristiani miseri e mediocri, e non meglio degli Israeliti sotto l'antico patto - perché anche la vostra mente è rivolta alle cose terrene, esattamente come lo erano anche loro. Il Signore sta cercando di alzarci al livello del nuovo patto - cioè di avere la nostra mente rivolta alle cose celesti.

Rivelazione e Riposo

Gesù continuò dicendo, "Io ti rendo lode, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e agli intelligenti, e le hai rivelate ai piccoli" (11:25). Le grandi verità nel nuovo patto sono state nascoste da Dio. Non è possibile scoprirle tramite lo studio. Anche leggendo ogni singolo commentario che riuscirete a trovare nel mondo, non le scoprirete perché sono nascoste ai sapienti e agli intelligenti. Avete bisogno di rivelazione e Dio rivela queste cose solo a chi è come i bambini - a chi ha un cuore puro . Se intelligenti o meno, non ha importanza. L' intelligenza non ci dà alcun tipo di vantaggio nel regno di Dio. È un cuore puro che riceve rivelazioni.

È anche facile insegnare ai bambini. Un bambino piccolo è ignorante e riconosce volentieri la sua ignoranza. Per esempio, chiederà a suo padre "Papi, perché ci sono disegnate delle strisce bianche sulla strada?" Noi adulti sappiamo che queste linee sono tracciate per dividere la strada e regolare il traffico. Un bambino piccolo però non sa neppure una cosa semplice come questa. Pochissimi credenti vanno dallo Spirito Santo in questa maniera, dicendo "Signore, tu hai scritto questo Libro. Che cosa vuol dire? Io sono stupido nelle cose spirituali. Per favore spiegamelo". Sotto il nuovo patto abbiamo il privilegio di essere riempiti con lo Spirito Santo e di avere Egli stesso ad insegnarci le Scritture che Lui ha scritto.

Cristo ha designato dei maestri nella Chiesa. Ma se ascoltate questi maestri e vi fermate lì, non conoscerete mai Dio. Quello che vi insegnano sarà anche vero, ma riceverete le informazioni di seconda mano. Dovete portare tutte le cose ricevute di seconda mano al Signore e dire "Signore, rendi queste cose di mia conoscenza perché ricevute direttamente da te. Fammi conoscere queste cose per mia esperienza personale". In questo modo queste verità saranno vostre per sempre. Se non lo fate, anche le verità ricevute dal cielo diventeranno stantie - come la manna dal cielo che iniziava a fare vermi in 24 ore. Ma la manna mantenuta alla presenza di Dio nel luogo santissimo rimaneva fresca per tutto il tempo.

Al Capitolo 11:28, Gesù disse, "Venite a me, voi tutti che siete affaticati e oppressi, e io vi darò riposo". Questo è l'adempimento del Sabato dell'Antico Testamento. Il Sabato nel nuovo patto non è un giorno di riposo fisico, ma un riposo interiore che Gesù ci dona. Gesù dona questo riposo prima di tutto a coloro che vanno da Lui riconoscendo di essere stanchi e oppressi. Ci sono persone che vengono da me dicendo: "Fratello Zac, voglio entrare a far parte della tua chiesa". Io chiedo il perché di questa volontà di unirsi alla nostra chiesa e loro rispondono, "Perché sono stanco e stufo della chiesa attuale in cui mi trovo". Allora gli rispondo, "Se sei stanco e stufo della tua chiesa attuale, dopo un po' di tempo sarai stanco e stufo anche di noi. Quindi, non unirti a noi. Noi siamo un gruppo di persone stufe e stanche di noi stessi , non stufi e stanchi degli altri. Se sei stufo e stanco di te stesso allora sei invitato ad unirti a noi; e tutti assieme avremo una meravigliosa comunione.

Molti pastori cercano costantemente di aumentare il numero di persone che frequentano le loro chiese. Ma Gesù invitò a Sé solo quelli che erano stanchi ed oppressi dalle loro vite sconfitte. Siete stanchi delle vostre vite depresse, tristi e dei fallimenti nella vostra vita familiare? Siete stanchi della mancanza di freschezza ed unzione nel vostro ministero? Allora sì, il Signore vi invita dicendo "Venite a Me, e vi darò riposo".

Non è nella volontà di Dio che noi siamo agitati o turbati. Lui ci vuole a riposo 24 ore al giorno, 7 giorni la settimana e 52 settimane all'anno, qualsiasi cosa accada attorno a noi. Ma possiamo vivere questa vita solo se prima riconosciamo la nostra totale sconfitta e andiamo dal Signore dicendo "Signore, dammi questo riposo sabatico ad ogni costo".

Al Capitolo 11:29, Gesù disse, "Prendete su di voi il mio giogo e imparate da me, perché io sono mansueto e umile di cuore". Un discepolo è uno allievo e va' da Gesù per imparare da Lui, come un bambino desideroso di apprendere. Cosa vuole il Signore che noi impariamo prima di tutto? Molti vogliono imparare a predicare, a guarire i malati, a profetizzare ecc. Ma il Signore come prima cosa vuole insegnarci la Sua mansuetudine e la Sua umiltà. In effetti, queste sono le uniche due cose che Gesù abbia mai chiesto di imparare da Lui. Non ci sono molti Cristiani che sono desiderosi di imparare queste due virtù. Questo è il motivo per il quale non vivono nemmeno il Suo riposo sabatico.

Quando vedete un uomo di Dio con un ministero unto ed efficace, forse desiderate anche voi di avere un ministero come il suo. Ma questa è la cosa sbagliata da perseguire. Prima dovete imitarlo nella santità della sua vita.

Magari il Signore ci chiama ad essere pescatori di uomini o maestri nella Sua chiesa. Ma prima di tutto il Signore vuole che viviamo "a riposo". Se non siamo a riposo nei nostri cuori, avremo molti problemi e ne causeremo molti anche agli altri.

È da notare, che subito dopo l'aver parlato di questo riposo, Gesù proseguì demolendo la falsa comprensione Giudaica del Sabato (12:1-13). Primo, quando i discepoli stavano cogliendo del grano nel giorno di Sabato i Farisei li criticarono, Gesù subito difese i suoi discepoli citando l'esempio di Davide e dei sacerdoti Levitici (12:1-8). Poi Gesù guarì un uomo in sinagoga nel giorno di Sabato e fermò le critiche dei Farisei dicendo, "Se una vostra pecora cade in un fosso nel giorno di Sabato, non la tirereste fuori immediatamente? Non è un uomo più importante di una pecora?" (12:9-13). Le persone legaliste pensano in modo molto rigido e sono egoiste. Si prendono cura di loro stessi, ma non si preoccupano molto dei bisogni e delle sofferenze degli altri.

Al Capitolo 12: 24, 31, 32, leggiamo che i Farisei dissero che Gesù stava scacciando i demoni grazie a Belzebù il principe dei demoni. Gesù rispose, "Avete detto qualcosa contro di Me? Siete perdonati." Quando Miriam (Maria in alcune versioni) criticò Mosè dicendo, "Perché hai sposato questa donna?", le venne la lebbra (perché Dio l'aveva giudicata). Ma quando i Farisei criticarono Gesù dicendo che collaborava con Satana, vennero perdonati!! Questa è la differenza tra l'antico patto ed il nuovo patto. Il sangue di Abele gridava chiedendo giudizio. Il sangue di Gesù grida chiedendo misericordia (Ebrei 12:24). Se volete che Dio giudichi quelli che vi hanno ferito, allora siete ancora sotto l'antico patto. Ma se volete che Dio li perdoni allora siete un discepolo di Gesù Cristo.

Al Capitolo 12:36, 37, Gesù insegnò quanto è importante quello che diciamo: "Ogni parola inutile che gli uomini avranno detta, ne renderanno conto nel giorno del giudizio." Dopo aver osservato i credenti in molte parti del mondo, e per più di 50 anni, sono convinto che il 95% di loro non crede a queste parole di Gesù. Non credono che un giorno dovranno rendere conto a Dio per ogni parola inutile che hanno detta. Questo è il motivo per cui continuano a parlare male degli altri, a diffondere dei gossip, a parlare dietro le spalle, e a prendere in giro gli altri, ecc. Anche facendo delle battute feriscono gli altri. Il senso dell'umorismo è una cosa buona. Ma un senso dell'umorismo che ferisce gli altri non è divino. Facendo così potrete avere una buona reputazione, di essere una persona simpatica, ma le parole avventate che avete detto saranno quelle delle quali dovrete darne un resoconto al giorno del giudizio.

La maggior parte delle persone non crede che Dio ha una registrazione di ogni parola che diciamo. È scritta nella nostra memoria. C'è una registrazione (audio e video) che sta registrando nella nostra memoria fin dal giorno in cui siamo nati. È come la memoria di un computer, che però registra ogni pensiero, parola e azione che facciamo. Nel giorno del giudizio Dio mostrerà questa registrazione a tutti. Se credete alla Parola di Dio, allora starete attenti con le vostre parole.

Tutti crediamo nella giustificazione per fede. Perché questo è quello che la Scrittura dice. Ma se siete un Cristiano equilibrato, crederete anche nella giustificazione per mezzo delle opere - perché anche questo c'è nelle Scritture. Romani Capitolo 4 parla della giustificazione per fede. Ma la fede senza le opere è morta. Perciò, Giacomo Capitolo 2 parla della giustificazione per mezzo delle opere - opere della fede. Qui in Matteo 12:37, Gesù disse che saremo giustificati o condannati nel giorno finale, in base alle parole che abbiamo detto. Nel giorno del giudizio, quando le parole che hai detto saranno mostrate grazie alla registrazione nella tua memoria, sarai giustificato o condannato? Questa è una domanda che tutti noi dobbiamo considerare ora - prima che sia troppo tardi.

Nel nuovo patto dobbiamo avere una lingua di fuoco. Nel giorno di Pentecoste una lingua di fuoco venne sopra le teste delle persone, simboleggiando una lingua sotto il permanente controllo dello Spirito Santo. Molti Cristiani sbagliano qui a dire che queste lingue si riferiscono al dono di parlare in altre lingue. Era più di questo. È una lingua sempre sotto il controllo dello Spirito Santo. Molti che parlano in altre lingue guidati dallo Spirito parlano la loro lingua madre guidati dal diavolo. Sono grato che lo Spirito Santo mi ha dato, non solo il dono di parlare in lingue sconosciute, ma più di tutto mi ha dato l'abilità di controllare il modo in cui parlo nella lingua che conosco. Nell'antico patto non potevano controllare le loro lingue, perché non avevano lo Spirito Santo che abitava dentro di loro. Ma oggi possiamo vivere ad un livello più alto.

Al Capitolo 12:40, Gesù si riferì a Giona che stette tre giorni e tre notti nel ventre del pesce. Citando questo esempio disse, "Così il Figlio dell'Uomo starà nel cuore della terra." Quando Gesù morì, andò subito nel Paradiso (che a quel tempo si trovava nel centro della terra). Ed è qui, che il ladro convertito stava con lui. Nella tomba c'era soltanto il corpo di Gesù. (Quando Gesù ascese, prese con Lui tutto il Paradiso e lo portò nel terzo cielo). Gesù morì alle 3 di pomeriggio nel giorno di Pasqua - che quell'anno cadeva di Giovedì e non di Venerdì (come comunemente creduto). Il Venerdì che seguì quel giorno era il primo giorno della festa dei pani non lievitati - e questo era "un Sabato speciale" (Vedi Giovanni 19:31). E il giorno che ne seguiva era il giorno di Sabato di quella settimana. Dunque ci furono due sabati (giorni di festa) consecutivi (come quando si fa il ponte nelle festività) che seguirono la crocifissione di Gesù. Questo era il motivo per cui le donne poterono andare alla tomba ad ungere Gesù solo la Domenica mattina. Gesù era vivo per tre giorni e tre notti nel cuore della terra esattamente come Giona era vivo nella pancia del mostro marino. Poi Gesù ritornò nel Suo corpo e "risuscitò dai morti".

Sette Parabole del Regno

Al Capitolo 13:1-52, leggiamo di sette parabole che Gesù disse. Vengono chiamate parabole del regno dei cieli. La prima fu la parabola del seminatore. Notate che attraverso tutto questo capitolo Gesù parlò del regno dei cieli vedendolo dal di fuori - cioè il modo in cui le persone nel mondo vedono "la chiesa". Questo è il motivo per cui Gesù disse che nel regno dei cieli ci sarebbero state delle persone con del buon e cattivo terreno nei loro cuori. Gesù disse anche che il regno dei cieli era come un campo nel quale si può trovare sia grano sia zizzania . E dopo spiegò che il campo era il mondo e non la chiesa (13:38). Alcuni Cristiani citano questa parabola in modo sbagliato dicendo, "Siccome Gesù disse che sia il grano sia le zizzanie devono crescere nella chiesa, non dobbiamo separarle. Perciò dobbiamo permettere alle persone non convertite e a quelle convertite di stare nella chiesa. Questi Cristiani dicono questo perché non hanno letto le Scritture correttamente. Il campo è il mondo - ed è nel mondo che Dio permette ai credenti e ai non credenti di crescere assieme - e non nella chiesa. Nella chiesa locale dobbiamo assicurarci che (al meglio di quello che le abilità umane possono discernere) solo a coloro che si sono pentiti dei loro peccati e che sono nati di nuovo attraverso la fede in Cristo, gli venga permesso di essere membri. Gli altri sono i benvenuti a presenziare ed ascoltare i messaggi. Ma deve essere chiaro a queste persone che non possono diventare parte della chiesa locale - il corpo di Cristo - fino a quando non sono nati di nuovo.

13:31-32 è una parabola che tratta un seme di senape che normalmente cresce e diventa una piccola pianta. Ma in questo caso, questo seme ha una crescita non naturale e diventa un grande albero. Questa è una parabola che dice come Dio non ha inteso che la chiesa locale cresca. Dio intende che ogni chiesa locale sia un piccolo gruppo di fratelli e sorelle (come la piccola pianta della senape) che si conoscano gli uni gli altri, si amano e che manifestino la Sua vita agli altri in quella località. Ma dei predicatori molto dotati hanno costruito delle mega-chiese (che sono come dei grandi alberi), contrarie al piano di Dio - dove le persone vengono solo ad ascoltare dei sermoni, esattamente come quando vanno a guardare una partita di calcio o un film. Gesù disse che solamente pochi troveranno la via per la vita (Matteo 7:13, 14). Ma i predicatori astuti possono facilmente radunare delle grandi folle, abbassando gli standard di santità, evitando di predicare il ravvedimento, evitando di parlare del rinnegare sé stessi e del prendere la croce. In questo modo, uno può radunare una folla di persone che non è interessata per niente ad essere un discepolo di Cristo, ma è solo interessata ad ascoltare dei buoni sermoni alla Domenica. Quando incrementate la dimensione della vostra chiesa in questo modo, quello che succederà poi è quello che Gesù disse in questa parabola: Gli uccelli del cielo (che Gesù disse in una parabola precedente che rappresentavano gli agenti del maligno - 13:4, 19) vengono e si siedono nei rami di quell'albero. Se, al contrario, avete solo cercato di fare dei discepoli, la vostra chiesa sarà più piccola, ma più pura e libera dalle influenze Sataniche e dai problemi che queste influenze portano!

Al Capitolo 13:33, Gesù disse che il regno dei cieli era come il lievito. Questa fu una profezia riguardo a come la corruzione si sarebbe diffusa nella chiesa locale. Ripetutamente, Gesù avvertì dei pericoli che la chiesa avrebbe affrontato - terreno cattivo, zizzanie, demoni che si siedono dentro la chiesa e il lievito. Se i capi Cristiani avessero prestato attenzione a queste parabole, avrebbero potuto salvare le loro chiese dalla morte spirituale - enfatizzando il discepolato.

Poi Gesù disse due parabole dove spiegò che cosa vuol dire essere un discepolo. Al Capitolo 13:44, disse che il regno dei cieli è come un uomo che ha trovato un campo dove c'era nascosto un tesoro. L'uomo vendette tutto quello che aveva e comprò quel campo. Questa è un'illustrazione di una persona che è disposta a dar via tutto quello che per lui è prezioso, affinché possa essere un discepolo di Gesù - e in questo modo possedere il regno di Dio. La seconda parabola, tratta di un uomo che ha comprato una perla di gran valore dopo aver venduto tutto quello che aveva , enfatizzando così la stessa verità. Notate in entrambi i casi l'espressione 'tutto quello che ha.' Gesù disse, "Nessuno può essere Mio discepolo se non rinuncia a tutto quello che ha" (Luca 14:33). Questo è l'unico modo per essere un discepolo e possedere il regno di Dio.

Al Capitolo 13:47-50, Gesù parlò dell'espressione esteriore del regno di Dio sulla terra, dicendo che aveva due tipi di pesci - quello buono e quello cattivo. Ma alla fine dell'età presente, gli angeli verranno e separeranno i giusti dai malvagi (verso 49).

Al Capitolo 13:52, abbiamo delle buone parole per chi studia la Bibbia. Uno scriba è colui che studia attentamente le Scritture. Ma qui dice che lo scriba deve diventare discepolo. Allora, quando predica, può tirare fuori dal suo tesoro, nuove e vecchie verità sempre con freschezza. Se rimanete uno scriba, al contrario, il vostro ministero sarà morto.

Al Capitolo 14:25-31, vediamo che Gesù camminò sull'acqua. Ma qui il più grande miracolo fu che anche Pietro camminò sull'acqua. Questa è un'illustrazione di una vita in vittoria sul peccato. Che cosa ci ostacola dal camminare sull'acqua? La legge di gravità che ci tira verso il basso. La legge di gravità spingeva verso il basso anche Gesù. Ma con la potenza di Dio vinse la legge di gravità e camminò sull'acqua. La legge della gravità non fu tolta o distrutta, ma vinta. Fin quando Pietro guardava a Gesù e si fidava di Lui, anche lui era in grado di vincere la legge della gravità. Altrimenti la forza di gravità lo avrebbe vinto, come è successo poco dopo.

La legge del peccato è come la legge della gravità. La tentazione cerca di tirarci giù. Anche Gesù fu tentato esattamente come lo siamo noi (Ebrei 4:15). Ma vinse la spinta verso il basso della tentazione con la potenza di Dio - e dunque non ha mai peccato (Matteo 4:1-10). Se guardiamo a Lui per ricevere la stessa potenza, anche noi possiamo vincere come ha vinto Lui - ma solo fino a quando continuiamo a guardarlo (Apocalisse 3:21; Ebrei 12:1, 2). Se, al contrario, guardiamo al livello superficiale nel quale vivono gli altri Cristiani o anche a degli esempi dell'antico patto come Mosè e Geremia, allora non vinceremo.

Avere "fede" è guardare a Gesù. E la "grazia" è la potenza soprannaturale di Dio. Quando siamo "sotto questa grazia, il peccato non può dominarci" (Romani 6:14). Nel momento in cui Pietro guardò lontano dal Signore, iniziò ad affondare - e così faremo noi. E se affondiamo, che cosa dovremmo fare? Quello che ha fatto Pietro. Gridò dicendo, "Signore, salvami". Pietro non aspettò di raggiungere il fondale prima di gridare. No. Non appena stava cominciando ad affondare gridò. E così dobbiamo fare noi. Nel momento in cui trovate che la spinta della tentazione è troppo forte, gridate al Signore chiedendovi di salvarvi. Dite, "Signore sto per cadere nel desiderare (o rabbia, o qualsiasi cosa). Per favore salvami." Vi darà grazia proprio in quel momento e vi farà stare saldi. "È in grado di preservavi da ogni caduta" (Giuda 24) - perché è lo stesso ieri, oggi e per sempre (Ebrei 13:8).

Al Capitolo 15:13, Gesù disse, "Ogni pianta che il Padre Mio celeste non ha piantata sarà sradicata." Il punto qui non è se è una buona pianta, o grande o che gli altri l'apprezzino. Il punto qui è "Chi l'ha piantata- tu o Dio?" Possiamo avere le nostre brillanti idee per fare il lavoro di Dio e così produrre qualcosa che sembra molto impressionante agli occhi degli uomini. Ma nell'ultimo giorno il Signore vedrà se questa idea è stata originata con Dio o solo nella vostra mente. Ascoltate questa dichiarazione molto attentamente: Dio è l'unico che può legittimamente originare qualcosa nell'universo . Qualsiasi cosa che si origina in voi o in me è destinata un giorno ad essere distrutta. Le prime parole nella Bibbia sono, "In principio Dio…" Così è come deve essere in ogni area delle nostre vite. Questo è il motivo per cui abbiamo bisogno di pregare, di aspettare Dio e cercare la Sua guida in ogni passo della nostra vita - se vogliamo vivere una vita degna per gli standard dell'eternità.

Potete avere un buon desiderio di andare da qualche parte e seguire il Signore. Ma da dove si è originata questa idea? Vi ha spinto qualcuno ad andare? O forse sei tu che vuoi andare. Hai aspettato il Signore e cercato la Sua volontà? Ha messo nel tuo cuore un peso per fare questo lavoro? Se il peso che hai nel cuore è Suo, allora ci saranno dei frutti eterni - non altrimenti. Stai cercando di costruire una chiesa nella tua località, esattamente come lo hai visto fare da qualcun altro? Non sarà la chiesa di Gesù Cristo. Sarà la tua chiesa.

In un paese come l'India, è molto semplice radunare assieme delle persone, perché ci sono molti poveri che vogliono dei beni materiali. Queste persone non vengono a voi per diventare discepoli di Gesù Cristo, o per rinnegare loro stessi, odiare il peccato e diventare dei vincitori. No. Vengono perché possono guadagnare qualcosa di questo mondo. Per tutta la mia vita ho vissuto in India - e conosco la realtà di molto del cosiddetto "lavoro Cristiano" che viene fatto qui. Hai aspettato il Signore e cercato di conoscere la Sua chiamata per la tua vita prima di andare e servirlo? Stai cercando di arricchirti (o dell'onore per te) compiendo del lavoro per Dio? Queste sono delle domande importanti che ti devi porre. Potresti non prendere seriamente queste parole, ma nel giorno del giudizio spererai di averlo fatto. È meglio umiliarsi ora e dire, "Signore, non voglio niente nella mia vita che non ha avuto origine da Te".

Perciò non dovremmo mai correre nel fare qualcosa per Dio - spinti dai nostri ragionamenti o da quelli degli altri. "Chi crede non avrà fretta" ( Isaia 28:16 - KJV Trad. Ita.). "Hai mai visto un uomo precipitoso? C'è più da sperare da uno stolto che da lui." ( Proverbi 29:20 - NASB al margine Trad. Ita.). Aspetta il Signore e permettigli di mettere i Suoi pensieri nella tua mente. I Suoi pensieri sono di gran lunga migliori, più alti e più produttivi dei tuoi, tanto quanto il cielo è più sopra della terra (Isaia 55:8, 9). Ma assicurati che non stai cercando la tua gloria o dipendendo dalle tue risorse per fare il lavoro del Signore. Opera al Suo comando - e tutte le tue piante rimarranno per sempre.

La Chiesa che Gesù Costruisce

Al Capitolo 16:15, vediamo che Gesù chiese a Simone, "Secondo te chi sono Io?" Simone rispose, "Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente." Gesù immediatamente lo lodò pubblicamente dicendo, "Tu sei beato, Simone, figlio di Giona, perché non hai capito questo grazie alla tua intelligenza o alla tua furbizia. Ma te l'ha rivelato Mio Padre." Notate le parola 'rivelato' utilizzata qui. Questa è una parola del nuovo patto. Sotto l'antico patto, le persone studiavano la legge e ci meditavano sopra. L'uomo benedetto era colui che meditava sulla legge del Signore giorno e notte (Salmi 1:2). Ma sotto il nuovo patto, l'uomo benedetto è colui che riceve rivelazione , come Pietro. La preghiera di Paolo per i Cristiani Efesini fu, che ricevessero "uno spirito di rivelazione" (Efesini 1:17). Lo Spirito Santo aprì il cuore di Pietro per vedere qualcosa che non avrebbe mai potuto scoprire con qualsiasi ammontare di intelligenza umana. A quel tempo in Israele c'erano persone più intelligenti di Pietro, e che avevano studiato la Bibbia molto di più di lui. Ma queste persone pensavano che Gesù fosse il principe dei demoni!! Dio rivela le Scritture a coloro che vanno a Lui in umiltà come dei neonati (Matteo 11:25).

Al Capitolo 16:18, Gesù disse a Simone, " Tu sei Pietro (petros - dal Greco), e sopra questa pietra (petra - dal Greco) costruirò la Mia chiesa." Gesù chiamò Simone "petros" ("una piccola pietra") e disse che la chiesa sarebbe costruita sulla "petra" ("una grande pietra") che Simone aveva appena confessato per rivelazione - Cristo il Figlio del Dio vivente. Simon Pietro non fu la roccia fondante. Gesù usò due parole completamente diverse, come abbiamo appena visto (in Greco), che non sono così chiare quando vengono tradotte in Inglese (o in altre lingue).

Al Capitolo 16:18, 19, Gesù disse, "Su questa pietra edificherò la Mia chiesa; e le porte dell'Ades non la potranno vincere. Io ti darò le chiavi del regno dei cieli; tutto ciò che legherai in terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai in terra sarà sciolto nei cieli." Questa fu la prima volta che Gesù parlò della chiesa - e ne parlò dicendo che la chiesa fa guerra alle forze della morte spirituale - "le porte dell'Ades". Quando lessi per la prima volta questo passaggio, mi immaginai la chiesa che veniva attaccata da Satana da ogni parte, e che cercava di resistere e sopravvivere fino al ritorno del Signore. Ma questo non è quello che Gesù disse. Gesù non disse che le porte dell'Ades avrebbero attaccato la chiesa, ma che la chiesa avrebbe attaccato le porte dell'Ades e le avrebbe vinte . In quei giorni, una città era circondata da mura e ci si poteva solo accedere attraverso le sue porte. Se passavate in mezzo alle porte, allora avevate vinto quella città. Dunque Gesù parlò di una chiesa all'attacco che avrebbe affrontato una guerra spirituale, vincendo le forze del male - legando le attività di Satana e rilasciando le persone che erano da lui tenute prigioniere.

Questa non è una battaglia condotta in difesa, ma in attacco. Andiamo contro le fortezze che Satana ha in questo mondo e registriamo la vittoria della croce in un posto dopo l'altro. Non ci sediamo in un angolo dicendo, "O Signore, aiutaci a resistere finché Tu ritorni".

C'è un inno Cristiano molto conosciuto che non mi è mai piaciuto cantare. Dice, "Resistete nel fortino perché sto arrivando," dice il Signore. Questo presenta un'immagine della chiesa che a fatica resiste dentro un fortino, con il diavolo che la attacca da ogni parte, e questa chiesa sta cercando in qualche modo di resistere finché Cristo ritorni. Ma non è così. È il diavolo che è dentro al forte e noi lo stiamo attaccando alle sue porte. L'immagine che dobbiamo sempre avere in mente è di una chiesa trionfante che segue un trionfante Capitano all'attacco del diavolo. Se siamo totalmente sottomessi a Dio e resistiamo a Satana, allora fuggirà da noi (Giacomo 4:7). Non è che ci evita, ma scappa .

Dobbiamo camminare come Gesù ha camminato su questa terra. Ovunque Gesù andava, i demoni tremavano e Satana era impaurito. Noi dobbiamo camminare sulla terra allo stesso modo. "Ogni posto sul quale poggerà la pianta dei nostri piedi, Dio ce lo ha dato" (Giosuè 1:3). Perciò non viviamo temendo Satana o temendo quello che ci possa fare. No. È lui che deve avere paura di noi. Non saremo mai in grado di costruire la chiesa di Gesù Cristo se non adottiamo quest'attitudine contro Satana. Il nostro Signore Gesù ha già legato l'uomo forte. Ora noi possiamo entrare e sottrarre all'uomo forte i suoi beni! Alleluia!

Al Capitolo 18:3, Gesù disse, "Se non cambiate e non diventate come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli." Qui Gesù stava parlando dell'umiltà. "Chi si farà umile come questo bambino…". In altre parole, Gesù qui stava dicendo che l' umiltà è il primo e il più importante requisito per entrare nel regno di Dio.

Ho detto spesso alle persone che ci sono tre segreti per vivere una vita Cristiana devota e reale. Primo, l'umiltà. Secondo, l'umiltà. Terzo, l'umiltà . Questo è tutto. Umiliatevi, riconoscete che siete stolti ed ignoranti quando approcciate le cose spirituali, anche se siete intelligenti nelle cose del mondo.

Come esseri umani siamo molto sicuri di noi stessi, questo a causa del nostro orgoglio. I bambini piccoli non sono sicuri di loro stessi. Un bambino di 6 mesi se lo prendete e portate via dalle braccia di sua mamma piangerà. Fuori dalle braccia di sua mamma si sente insicuro, perché da solo non sa cavarsela. Proprio come il Signore ci vuole coraggiosi quando affrontiamo Satana, vuole che riconosciamo che da soli non sappiamo cavarcela e che siamo totalmente dipendenti da Lui. Questo è il doppi o volto del Cristiano: Un guerriero senza paura quando affronta Satana e le forze del male, ma un neonato davanti a Dio Onnipotente. Tenete sempre questa doppia attitudine. Nelle cose spirituali, siamo stolti ed ignoranti e non sappiamo nemmeno l'A,B,C. per questo dipendiamo sempre dal Signore - e allora saremo perfettamente al sicuro e saremo anche protetti dal dire o fare molte cose stupide.

Al Capitolo 18:18-20, vediamo la seconda volta in cui Gesù parlò della chiesa. Qui parla dell'autorità che la chiesa possiede per legare Satana e liberare i credenti dal suo laccio. Ma quest'autorità può essere esercitata da un minimo di due credenti che sono uniti. Quando due credenti sono uno nello spirito, il Signore viene in mezzo a loro (18:20). Solo allora potranno legare le attività di Satana. Noi non possiamo legare Satana. Il Signore lo legherà in futuro (Apocalisse 20). Ma quello che possiamo fare è legare le sue attività - se almeno due sono uniti nello spirito. Un marito e una moglie possono tenere Satana sempre fuori dalla loro casa, se sono uniti. Due anziani possono tenere Satana sempre fuori dalla loro chiesa, se sono uniti. Satana sa bene questo e quindi cerca sempre di separare marito e moglie e separare gli anziani in una chiesa.

Al Capitolo 18:21-35, Gesù disse la parabola del servo non misericordioso che non perdonò il suo compagno. Gesù qui stava insegnando che anche se una volta i nostri peccati sono stati perdonati da Dio, possono esserci "imputati" di nuovo, questo succede se non perdoniamo anche una sola persona!! Questo re perdonò lo schiavo che aveva un grosso debito. Ma quando questo schiavo non perdonò il suo compagno, il perdono che aveva ricevuto fu cancellato. E allora Gesù disse, "Così vi farà anche il Padre Mio celeste, se ognuno di voi non perdona di cuore al proprio fratello" (verso 35). Tutti i peccati che Dio ti ha perdonato, ti verranno imputati nuovamente se a tua volta non perdoni gli altri, e te ne andrai dritto all'inferno. Non solo questo, ma Gesù disse anche che questo schiavo fu dato in mano agli aguzzini. Questo vuol dire che Dio ritirerà la Sua protezione dai credenti che non perdonano gli altri, così che i demoni allora possono tormentarli. Questa è una ragione per alcune malattie che ci sono tra i credenti.

Altre Parabole

Al Capitolo 20:1-16, Gesù disse una parabola dei lavoratori che vennero a lavorare per il loro padrone in diverse ore del giorno. In questa parabola, ci sono quattro gruppi di lavoratori. Il primo gruppo - che lavorò 12 ore, poi quello di 9 ore, 6 ore e 3 ore - tutti lavoravano sulla base di un contratto a pagamento. Solo l'ultimo gruppo - che lavorò solamente per 1 ora - lavorò senza nessun contratto, cioè senza nessuna sicurezza di ricevere un pagamento. Alla fine del giorno, l'ultimo gruppo ricevette lo stesso stipendio del primo. In altre parole, ricevettero 12 volte di più del compenso orario del primo gruppo!! Quello che il Signore stava insegnando con questa parabola fu che coloro che servono il Signore per riceverne qualcosa, riceveranno la loro ricompensa per ultimi, anche se hanno lavorato per Lui per molti, molti anni. Ma coloro che hanno servito il Signore per gratitudine e gioia, senza aspettarsi nessuna ricompensa, riceveranno nel cielo la più grande ricompensa, anche se hanno lavorato solo per un periodo di tempo molto breve. Quello che importa è la qualità del nostro lavoro per Dio e non la quantità. È il motivo con il quale serviamo il Signore che conta. Il "Perché" abbiamo fatto qualcosa conterà molto di più nel giorno finale rispetto al "Come" lo abbiamo fatto. È bene realizzare questo adesso.

Al Capitolo 22, vediamo tre importanti verità: (a) Possiamo entrare nel regno di Dio solo se riceviamo la veste gratuita della giustizia di Cristo (versi 1-14). (b) Dobbiamo ripulirci dai nostri debiti con gli uomini per primo ("Cesare" rappresenta oggi, il governo e tutti gli esseri umani), prima di dare qualsiasi soldo a Dio (verso 21). (c) Il messaggio dell'intera Bibbia può essere riassunto in queste due dichiarazioni: Ama Dio con tutto il tuo cuore, e ama il tuo prossimo come te stesso (versi 37-40). Queste sono delle grandi verità sulle quali è bene pensarci su - perché molte persone sono ingannate su queste aree, seguendo gli insegnamenti degli uomini piuttosto che del nostro Signore.

Al Capitolo 23, Gesù espose l'ipocrisia e la falsa religione dei Farisei, e li condannò severamente. I Farisei digiunavano, pregavano e pagavano le decime, le loro dottrine erano tutte giuste, e avevano anche progetti missionari (23:15). Lasciavano i loro lavori, viaggiando per terre lontane facendo dei convertiti. Ma Gesù disse che i loro convertiti erano dei figli dell'inferno due volte peggiori di loro. Questo è quello che ogni legalista è - e quando converte un'altra persona ad una versione legalista della Cristianità rende quella persona un doppio figlio dell'inferno. Perciò non immaginate che tutta l'attività missionaria venga da Dio. È solo quando facciamo discepoli e gli insegniamo ad amare Gesù supremamente, e ad amare gli altri come Cristo ha amato noi, che allora li liberiamo dall'inferno.

Se, al contrario, facciamo dei convertiti che "sembrano Cristiani" al di fuori e gli facciamo seguire tutte le regole che facciamo apposta per loro, allora li inganniamo e in questo modo popoliamo l'Inferno. È facile portare le persone a cambiare esternamente e a farli seguire delle regole formali. Molti anni fa visitai un villaggio dove alcuni missionari avevano "convertito" alcune persone alla loro versione della "Cristianità". Ma non c'era nessuna santità nelle loro vite. L'unica differenza era che ora contavano delle canzoni a Cristo, invece che ad altri dèi. Alcuni di loro forse avevano cambiato i loro nomi con dei nomi "Cristiani". Queste persone erano state fatte diventare due volte figli dell'inferno dai quei missionari.

Gesù denunciò i Farisei con delle parole molto forti, chiamandoli "vipere" (23:33). Gesù aveva il diritto di farlo perché stava per andare a morire proprio per quei peccati che stava denunciando in loro. Per anni aveva cercato "di radunarli come una chioccia raduna i suoi pulcini sotto le sue ali" (23:37). Anche noi abbiamo il diritto di denunciare il peccato negli altri solo se siamo disposti a perdere le nostre vite, se necessario, per salvarli dal loro peccato. Se denunciamo il peccato, senza amare le persone in questo modo, siamo solamente dei "profeti auto-eletti" - e ipocriti.

La Seconda Venuta di Cristo

Al Capitolo 24, Gesù parlò del Suo finale ritorno sulla terra. Il primo segno degli ultimi giorni (del quale Gesù parlò ripetutamente) fu che ci sarebbe stato molto inganno e seduzione (versi 4, 11, 24). Poi Gesù parlò dell'albero di fico (un'illustrazione della nazione d'Israele) che fu maledetto da Lui per avere solo foglie (religione) senza frutto (spiritualità) (Marco 11:13-21), al quale ancora una volta sarebbero spuntate le foglie (religione senza spiritualità) (Matteo 24:32, 33). La nazione d'Israele fu dispersa 40 anni dopo la crocifissione di Cristo, ma nel 1967 ritornarono alla loro terra riappropriandosi di Gerusalemme. In questo modo sappiamo che il ritorno del Signore è molto vicino. Gesù disse che ritornerà per prendere i Suoi figli, DOPO che la grande tribolazione sarà finita (verso 29). Ha detto anche che quando ritornerà, tutti lo vedranno, perché ritornerà come se fosse un fulmine che tutti possono vedere (verso 27). Ci ha anche detto di non credere a coloro che insegnano che Gesù arriverà segretamente (verso 26). Disse qui che arriverà nelle nuvole con gli angeli, con un forte suono di tromba e raccoglierà i Suoi figli da tutte le parti del mondo. Il rapimento dei santi è descritto qui da Gesù esattamente come più tardi lo menzionò Paolo in 1 Tessalonicesi 4:16, 17 . Qui Gesù rese molto chiaro il fatto che il rapimento avverrà solo dopo che la grande tribolazione sarà finita (verso 29). In questa cosa non dobbiamo credere alla tradizione degli uomini ma al chiaro insegnamento del nostro Signore.

Al Capitolo 25, Gesù approfondì il Suo insegnamento (quello dei versi di chiusura del Capitolo 24) così che le persone potranno essere pronte per il Suo ritorno; Gesù spiegò questo con tre parabole. Il modo per prepararsi alla venuta di Cristo non è comprendendo i tempi ed i momenti del Suo ritorno e studiando dei grafici profetici, ma il modo per prepararsi è essere pronti spiritualmente. Il nostro cuore è più importante della nostra mente. La prima parabola trattava la purezza di cuore. Le dieci vergini rappresentano i Cristiani che sono puliti esteriormente. Le cinque vergini sagge che avevano "dell'olio in più nei loro vasi" rappresentano coloro i cui cuori sono riempiti con l'amore per Cristo per mezzo dello Spirito Santo (versi 1-13). Se l'amore per Cristo non è il motivo per tutto quello che facciamo per il Signore, allora anche se siamo puri esteriormente, siamo stolti . La chiesa in Efeso diventò come queste vergini stolte, perché aveva perso il suo "primo amore" (Apocalisse 2:4). La seconda parabola tratta l'essere fedeli nell'usare i doni che Dio ci ha dato per il Suo regno (versi 14-30). Dio ci ha dato dei livelli diversi di abilità e diverse opportunità per servirlo. E si aspetta che produciamo frutto solo in accordo con la misura di quello che Lui ci ha dato - non di più. Questo è il motivo per cui la persona che produsse cinque talenti ricevette la stessa ricompensa e dichiarazione della persona che aveva prodotto solo due talenti (versi 21, 23). La terza parabola (delle pecore e delle capre) ci mostra che saremo ricompensati da Dio in base al modo in cui trattiamo i nostri fratelli credenti che sono nel bisogno (versi 31-36). Questa è la prova che la nostra fede è vivente e genuina (Giacomo 2:14-17).

Al Capitolo 27:3, vediamo come anche il "ravvedimento" può essere vuoto e non sincero. Giuda ebbe un certo tipo di ravvedimento (sentiva il dolore per il suo peccato), ma anziché andare dal Signore e confessare il suo peccato a Lui, andò dai sacerdoti (come fanno molti oggi). Perciò andò all'inferno. Solo il Signore può perdonare i nostri peccati - nessuno può sostituirlo.

Nei primi versi del Capitolo 28, leggiamo della risurrezione di Cristo. Senza la Sua risurrezione, la morte di Gesù sarebbe stata vana, perché non ci sarebbe stata nessuna prova del fatto che Lui era chi diceva di essere - il Figlio di Dio. La Cristianità si basa su queste incrollabili fondamenta gemelle - la morte di Cristo per i nostri peccati e la Sua risurrezione. Questo è quello che rende la Cristianità diversa da tutte le altre religioni. Notate che Cristo aveva lasciato la tomba prima che l'angelo avesse rotolato via la pietra (verso 2). L'angelo spostò la pietra, non per fare uscire il Signore dalla tomba, ma per far entrare i Suoi discepoli a vedere che era risorto.

La Grande Commissione

Al Capitolo 28:18-20, leggiamo della grande commissione che Gesù diede ai Suoi discepoli - e a noi. La base di questa grande commissione è che tutta l'autorità in cielo ed in terra sono state date al nostro Signore. Non dovremmo uscire e fare discepoli se non siamo convinti che il nostro Signore governa il cielo e la terra con autorità totale. Non andremo a fare discepoli nemmeno perché c'è un bisogno da qualche parte o perché qualcuno ci spinge ad andare, ma perché Gesù Cristo ha tutta l'autorità in cielo ed in terra e ci comanda di andare.

Che cosa dobbiamo andare a fare in ogni nazione? Dobbiamo fare discepoli - non solo dei convertiti. Non dobbiamo solamente portarli ad "accettare Cristo nei loro cuori". Un discepolo è uno che impara e segue il Signore Gesù. Così è come dobbiamo rendere le persone in ogni nazione. Solo coloro che sono disposti a diventare discepoli dovrebbero essere battezzati.

Il battesimo nel Nome della trinità non è opzionale. È essenziale. Non dobbiamo essere come i gruppi inter-denominazionali che dicono, "Non predichiamo il battesimo perché disturberebbe la nostra unità." Noi invece predicheremo tutto quello che il Signore ci ha detto di predicare. Dopo di questo, dobbiamo costruire tutti questi discepoli in delle chiese locali, dove gli insegniamo a fare ogni singola cosa che Gesù ha comandato.

La grande commissione è molto chiara. Primo: Andate. Poi, fate discepoli. Poi battezzateli. Poi, spendete il resto del tempo insegnandogli ad obbedire ad ogni singola cosa che Gesù ha comandato. Questa grande commissione è incastrata tra una dichiarazione ed una promessa. Primo, "Tutta l'autorità è stata data al Signore Gesù." E alla fine, "Io sono sempre con voi, fino alla fine dell'età presente."

A molti piace acclamare questa promessa del Signore, "Sì, Io sono sempre con voi." Ma per chi è questa promessa? È stata data solo a coloro che vanno e fanno discepoli, e poi gli insegnano ad obbedire a TUTTO quello che Gesù ha comandato (28:19, 20) - e non ai credenti che vanno in giro per arricchirsi. Tali credenti non possono acclamare questa promessa. Ma se cercate di fare discepoli ovunque andate, allora potete richiedere questa promessa che il Signore sarà sempre con voi.

Capitolo 41
Marco

GESÙ CRISTO - IL FIGLIO DI DIO

c

i devono essere molte buone ragioni per cui Dio ha permesso che venissero scritte quattro diverse biografie di Gesù Cristo, per mano di quattro persone diverse; anziché fare una singola e consolidata biografia scritta da una persona.

Matteo comincia il suo vangelo chiamando Gesù "Il Figlio di Davide, Figlio di Abraamo", e cita molte Scritture per mostrare ai Giudei che Gesù era il Messia che gli era stato promesso. Marco, invece, comincia dicendo: "Questo è il vangelo di Gesù Cristo il Figlio di Dio." Marco vuole enfatizzare la Divinità di Gesù. Nel vangelo di Marco ci sono descritti molti miracoli di Gesù, ma non molti insegnamenti o parabole che invece troviamo nel vangelo di Matteo. Matteo scrisse gli insegnamenti del regno dei cieli sulla terra. Marco stava dimostrando che Gesù era il Figlio di Dio sulla terra.

Imparare e Seguire

"Mentre Gesù passava lungo il Mare di Galilea, vide Simone e Andrea, fratello di Simone, che gettavano la rete in mare, perché erano pescatori. Gesù disse loro: 'Seguitemi, e io farò di voi dei pescatori di uomini'" (1:16, 17). Lungo la costa della Galilea ci saranno stati centinaia di pescatori. Ma Gesù non chiamò tutti. Di quei pescatori ne chiamò solo quattro - Pietro, Andrea, Giacomo e Giovanni. Tutti siamo chiamati ad essere testimoni per Cristo. Ma per quanto riguarda l'entrare nel ministero a tempo pieno per il Signore, uno deve essere specificamente chiamato da Dio. Non potete dire, "Voglio essere un evangelista o un insegnate." Dio vi deve chiamare per un ministero e poi equipaggiarvi per esso. Dio sovranamente chiama i Suoi servi anche oggi. Ogni ministero nel Corpo di Cristo è importante, esattamente come ogni parte del corpo umano. Alcune parti come la faccia sono visibili, mentre altre come i reni ed il fegato non si possono vedere. Così è anche nel Corpo di Cristo, alcuni ministeri sono più visibili di altri.

In Matteo 11:29, Gesù disse, "Imparate da Me." Qui invece disse, "Seguitemi." Queste sono le due cose che un discepolo deve fare. Il discepolo è uno che impara e segue. Per tutta la sua vita deve imparare da Gesù e seguirlo. Nell'esercito marciano dicendo, "Sinistra, destra, sinistra, destra." Noi dobbiamo dire, "Impara, segui. Impara, segui" - finché Cristo ritornerà.

Se state solo imparando e non seguendo, sarete come un uomo che prova a camminare usando solo il suo piede sinistro, marciando dunque al comando, "Sinistra, sinistra, sinistra, sinistra"!! Ma il vero discepolo di Gesù impara e poi pratica quello che ha imparato. Se non praticate quello che avete imparato, produrrete altre persone uguali a voi - che marciano con un piede solo. Non possiamo mai dire di aver imparato abbastanza. Fino alla fine delle nostre vite abbiamo bisogno di imparare da Gesù.

La seconda parte di questo verso è una promessa. "Se mi seguite, Io vi farò…" Pensate a questa espressione, "Io vi farò." Questo è come un vasaio che fa un vaso. I vasai non fanno tutti i vasi della stessa forma. Anche Dio ci modella in differenti forme. Non chiedete mai a Dio di fare il vostro ministero della stessa forma di quello di un altro fratello. Dio non lo farà mai, perché fa ogni vaso di una forma unica. Se cercate di avere il ministero di qualcun altro, ostacolerete la forma che Dio sta cercando di ricavare da voi.

Ho ripetuto alle persone della mia chiesa, "Non provate mai ad imitare il mio ministero - perché Dio vuole che siate unici. Vuole che voi siate voi." Dio vuole solo una persona come me nella Sua chiesa - e vuole solo una persona come te.

Se seguite il Signore, vi farà quello che Dio vuole che voi siate. Questa è la responsabilità del Signore. Nel caso di questi uomini, loro dovevano diventare dei pescatori di uomini. Nel vostro caso potrebbe essere qualcos'altro - forse un aiuto nella chiesa. Alcuni sono chiamati ad essere apostoli, alcuni profeti ed alcuni evangelisti. Gli evangelisti sono i pescatori di uomini. Alcuni come Paolo, sono tutto: apostoli, profeti, insegnanti, pastori ed evangelisti. Ma è raro che Dio dia ad una persona tutti questi doni speciali. La maggior parte di noi di solito ha solo un dono. Nei primi giorni questi apostoli dovevano avere molti doni, perché nella chiesa c'erano poche persone così dotate. Ma con l'espansione della chiesa, Dio ha distribuito in più larga scala questi doni. Ma qualsiasi sia il vostro dono, il principio rimane: "Io vi farò." Dobbiamo permettere al Signore di renderci quello che Lui vuole che noi siamo. Non possiamo farci da soli.

Non provate mai a diventare da soli un'evangelista o un maestro o un apostolo - perché sarete un totale fallimento. Non provate mai a fare un ministero al quale Dio non vi ha mai chiamato. Umiliatevi, aspettate il Signore, e lasciate che vi mostri quello per cui vi ha chiamato. Ho visto numerose persone in questo paese provare a costruirsi un ministero da soli. Ricevono soldi dall'America e poi cominciano un ministero. Ma un giorno Dio sradicherà questo ministero e lo distruggerà. Ricordate che avete solo una vita. Non buttatela via cercando di impressionare le persone con il fatto che avete un grande ministero. Compite il compito che Dio vi ha chiamato a compiere nel Corpo di Cristo. "Bada al servizio che hai ricevuto nel Signore, per compierlo bene." (Colossesi 4:17). Aspettate il Signore e Lui vi renderà il vaso che Lui desidera. Non chiama tutti a fare la stessa cosa. Tutti questi pescatori sul Mare di Galilea potevano diventare discepoli di Gesù. Ma non tutti potevano diventare apostoli . Gli apostoli devono essere chiamati specificamente. Dobbiamo distinguere tra la chiamata per la nostra vita e quella per il nostro ministero. Perciò non provate a forzare le persone ad avere il vostro ministero. Farlo è da stolti.

Quando Gesù aveva a che fare con alcune persone possedute da demoni, alcuno demoni gridavano, "Questo è il Figlio di Dio" (1:34). Non vi ecciterebbe il fatto che gli altri sentano che un demone vi riconosca come uomo di Dio? Ma Gesù disse ai demoni di starsene zitti, perché non voleva che i demoni testimoniassero di Lui. I demoni sono sempre dei bugiardi. Perciò che cosa vale la loro testimonianza? Niente! Noi dovremmo fare quello che aveva fatto Gesù. Alcune persone intrattengono una conversazione con i demoni prima di cacciarli. Questo è sempre una cosa stolta da fare. Gesù non ha mai permesso ai demoni di parlare. Li ha solo cacciati.

Compiere la Volontà di Suo Padre

Al Capitolo 1:35, leggiamo di un'abitudine che Gesù aveva, che è bene anche per noi avere - alzarsi presto e ascoltare Dio (Vedi anche Isaia 50:4 ). Anche se aveva fatto tardi la notte prima perché occupato con il ministero, Gesù continuava ad alzarsi prima che il sole sorgesse e stava da solo con Suo Padre. Primariamente in quale area volete seguire Gesù? Nel guarire i malati? Perché non cominciare da quello che è scritto qui? Gesù visse ogni giorno ascoltando Suo Padre dalla mattina fino alla notte. Qualcuno ha detto che esattamente come i turisti si informano sui luoghi che si possono visitare ovunque vanno, Gesù si guardava sempre attorno per vedere i posti solitari e deserti, dove avrebbe potuto stare da solo con Suo Padre. Ad alcuni Cristiani non piace stare da soli. Vogliono sempre stare con qualcun altro. E questo è il motivo per cui le loro vite sono molto superficiali. Gesù voleva spendere del tempo parlando con Suo Padre, ogni giorno, perché è così che ottenne la Sua forza e la Sua saggezza.

Quando delle persone vennero e chiesero a Gesù di stare con loro per più tempo, perché c'era stata una rinascita spirituale, disse che non poteva rimanere, perché aveva già sentito Suo Padre che gli aveva detto quella mattina di andare da un'altra parte. La ragione umana direbbe che uno dove stare nel posto dove una rinascita spirituale è appena iniziata. Ma Gesù primariamente non si basava sul bisogno delle persone, ma sulla voce di Suo Padre. Se Gesù si fosse alzato tardi e quella mattina non avesse aspettato il Padre, avrebbe seguito la Sua ragione e sarebbe rimasto nello stesso posto, così avrebbe mancato la volontà di Dio per un giorno. Noi potremmo dire, "Che importa se manchiamo la volontà di Dio per un giorno solo ?" Ma per Gesù ogni giorno era importante perché gli serviva per completare il compito che Suo Padre gli aveva affidato. Gesù fu attento nel modo in cui spendeva il Suo tempo, tanto quanto lo siamo noi con i nostri soldi.

Dobbiamo avere questa attitudine: "Signore, non voglio sprecare nemmeno un singolo giorno della mia vita. Arrangia le mie circostanze così che potrò essere sempre nel posto dove Tu vuoi che io sia - ogni singolo giorno della mia vita." Questa è una buona preghiera da pregare. Anche se non sentiamo una voce dal cielo che ci dirige, Dio può comunque arrangiare le nostre circostanze in modo tale che siamo dove Dio vuole ogni giorno della nostra vita. Non andate in un posto perché è un posto più comodo in cui vivere. Domandatevi se Dio vuole che voi andiate lì. Allora non mancherete la volontà di Dio. E quando arriverete alla fine dalla vostra vita, non avrete nessuno rimpianto per il modo in cui avete vissuto.

Gesù Amava le Persone

Al Capitolo 2:3, leggiamo di un uomo che era paralizzato e venne portato nella casa di Gesù. Venne trasportato da quattro persone che quando videro che non potevano entrare in casa a causa della folla, decisero di rompere ed aprire il tetto. Come gli venne in mente di fare una cosa del genere? Perché la casa apparteneva a Gesù (paragonate il verso 1 con Matteo 4:13) e sapevano che Gesù amava le persone talmente tanto che non gli importava nulla che la sua casa venisse danneggiata per guarire una persona!!

Gesù vide la fede di quelli che trasportavano il paralitico (verso 5) e guarì quell'uomo (verso 11). Generalmente parlando, riceviamo da Dio "in accordo con la nostra fede". Gesù ha sempre lavorato basandosi sulla fede. Ma qui vediamo che la fede di qualcun altro ha causato che la benedizione di Dio cadesse su quell'uomo paralizzato. Potrebbe anche essere che quest'uomo non aveva per niente fede. Ma la fede dei suoi amici comunque lo portò ad essere guarito.

La fede di un padre una volta causò la liberazione di suo figlio che era posseduto da un demone (Marco 9:24); la fede di una mamma Cananea causò la liberazione di sua figlia (Matteo 15:28); e la fede di un centurione del suo servo (Matteo 8:13). Perciò anche noi oggi possiamo portare le persone che sono paralizzate, tormentate dallo scoraggiamento, e dalla paura, a Gesù in preghiera, e vedere che li libera attraverso la nostra fede. Possiamo pregare che le benedizioni di Dio ricadano sugli altri.

Da questo incidente impariamo anche la nostra dipendenza dagli altri nel Corpo di Cristo. Non dobbiamo vivere la vita Cristiana tutta da soli, ma assieme agli altri. Certamente è più conveniente lavorare da soli, perché possiamo fare quello che vogliamo, quando lo vogliamo e non dobbiamo rendere conto a nessuno. Ma coloro che lavorano in questo modo alla fine si distruggeranno da soli. Ricercate la comunione - e sarà la vostra salvezza. Cercate un fratello santo, particolarmente quando siete giovani, e sottomettetevi alla sua autorità. Quando siete deboli, la sua fede vi darà la forza per continuare.

Al Capitolo 2:18-22, vediamo che a Gesù venne chiesto perché i Suoi discepoli non digiunavano quando gli altri gruppi religiosi digiunavano. Il Signore ci ha detto di digiunare segretamente e quindi, francamente parlando, non sono fatti nostri sapere se qualcun altro digiuna o no. Comunque Gesù gli rispose che i Suoi discepoli avrebbero digiunato una volta che Lui (il loro Sposo) li avrebbe lasciati e se ne sarebbe tornato in cielo. Gesù non ci ha mai comandato di digiunare. Ma la Sposa di Gesù digiunerà e pregherà - in segreto - volontariamente.

Poi Gesù spiegò che nel nuovo patto, tutto (incluso il digiuno) era diverso da come era sotto l'antico patto. Ora c'erano delle nuove regole. Tutto è volontario. Gesù illustrò questo dicendo che se cucite un pezzo di stoffa nuova, non ancora lavata, su di un vestito di cotone vecchio, appena lo laverete la stoffa del vestito vecchio si strapperà a causa del ritiro della nuova. L'applicazione di questo è che non potete prendere un pezzo della verità del nuovo patto ed attaccarla al sistema dell'antico patto. Non potete guidare una chiesa al 75% basandovi sui principi dell'antico patto ed aggiungerci una toppa del 25% dei principi del nuovo patto. Una chiesa deve essere guidata al 100% dai principi del nuovo patto. Altrimenti avrà dei seri problemi.

Poi Gesù illustrò la stessa verità dicendo che il vino nuovo aveva bisogno di nuove otri di pelle (2:22). A quel tempo, il vino veniva conservato in delle pelli animali. Quando il vino che c'era contenuto cominciava a fermentare ed il suo volume si espandeva, anche la pelle si sarebbe espansa di conseguenza. Ma la pelle non si può tirare oltre un certo limite. Perciò se mettete del vino nuovo, non fermentato, dentro ad una otre di pelle vecchia, che si era già tirata, la fermentazione la strapperebbe. Il vino vecchio è la vita sotto la legge e l'otre di pelle vecchia è il sistema dell'antico patto. Il vino nuovo è la vita di Gesù e l'otre di pelle nuova è la chiesa del nuovo patto. Se prendiamo la vita di Gesù, e la mettiamo in un sistema dell'antico patto con sacerdoti, decime, rituali e regole, la vita di Gesù farebbe scoppiare questo sistema. Se volete continuare con il sistema di leggi e regolamenti dell'antico patto, allora dovete anche scegliere di vivere sotto la Legge Mosaica. Non potete mischiare l'antico ed il nuovo patto. La vita di Gesù deve avere una chiesa del nuovo patto per esprimersi. Dovete liberarvi totalmente dalle regole dell'antico patto nella vostra chiesa. La maggior parte dei Cristiani invece vive in un sistema ecclesiastico che segue l'antico patto. Cercano di mettere il nuovo vino nelle loro otri vecchie e così trovano perdite ovunque, esattamente come Gesù disse che sarebbe successo.

Al Capitolo 3:1-6, leggiamo che Gesù andò in una sinagoga nel giorno di Sabato. Ad attendere all'incontro c'era un uomo con una mano paralizzata e i Farisei lo osservarono per vedere se Gesù lo avrebbe guarito. Questo è il posto nelle Scritture dove leggiamo che "Gesù fu arrabbiato". Sono sicuro che Gesù si arrabbiò anche quando costruì una frusta nel tempio e scacciò tutti quelli che stavano guadagnando dei soldi nel Nome di Dio. Qui Gesù guardò i Farisei con uno sguardo arrabbiato, perché era rattristato nel vedere la durezza dei loro cuori. Gesù guarì quell'uomo ignorando quello che i Farisei pensavano di Lui. La natura malvagia dei Farisei qui si manifestò nel fatto che anziché gioire del fatto che quell'uomo era stato guarito, cominciarono a pianificare un modo per "distruggere Gesù".

Perché volevano distruggere Gesù? Perché quell'uomo con la mano paralizzata era seduto nella loro sinagoga da molti anni e i Farisei non poterono guarirlo. Ma qui un falegname che non era andato a scuola tanto quanto loro, che veniva dalla città disprezzata di Nazaret, lo guarì immediatamente. Allora diventarono gelosi di Gesù e realizzarono che le persone avrebbero capito che questo Predicatore poteva aiutarli più di quello che potevano fare i Farisei - perciò lo avrebbero seguito. Perciò i Farisei pianificarono di distruggere Gesù ed il Suo ministero. Avrebbero cominciato a chiamarlo falso profeta o eretico. Oggi ci sono dei Cristiani Farisei che possono diventare gelosi del fatto che Dio vi stia usando, e che possono provare a distruggere il vostro ministero e pure la vostra vita. Potrebbero cercare di distruggere il vostro ministero rendendovi oggetto di scandalo oppure chiamandovi un falso profeta. Sono gelosi perché non possono fare quello che Dio sta facendo attraverso di voi. Attenzione ad essere gelosi del ministero di un altro uomo.

Permettetemi di dire qualcosa riguardo alla rabbia. Efesini 4:26 dice, "Arrabbiatevi ma non peccate." C'è una rabbia che è peccato ed una rabbia che non è peccato. Nella vita di Gesù possiamo osservare la rabbia senza peccato. Quando Gesù si arrabbiò e quando non si arrabbiò? Si arrabbiò quando le persone erano dure di cuore nei confronti delle persone povere, come vediamo qui. E si arrabbiò anche quando vedeva le persone che truffavano i poveri e guadagnavano soldi nel tempio usando il nome di Dio. Ma Gesù non si arrabbiò mai quando le persone lo chiamarono diavolo, gli sputarono in faccia, o lo crocifissero. Dunque, la rabbia è peccato quando è una reazione a quello che gli altri fanno o ci dicono - come quando Paolo gridò dietro al sommo sacerdote perché aveva comandato a qualcuno di colpirlo (Atti 23:3). La rabbia è giusta quando vediamo che il Nome di Dio viene disonorato nella chiesa.

Con molti Cristiani, le cose stanno all'esatto opposto. Sono arrabbiati quando le persone li feriscono. Ma non sono arrabbiati quando il Nome di Dio viene disonorato. Ci sono così tanti predicatori in India che stanno facendo soldi nel Nome di Gesù, prendendoli ai poveri. I Cristiani sono arrabbiati con loro? No. Perché? Perché non sono come Cristo. Gesù disse, "Imparate da Me e seguitemi."

Al Capitolo 4:38, leggiamo che mentre erano in barca Gesù stava dormendo adagiandosi su un cuscino. Un cuscino ci dice qualcosa della comodità. Ricordo che benedì il mio cuore leggere che Gesù non dormiva sul duro pavimento di legno della barca, ma su un cuscino. Gesù non era un eremita, che si rifiutava di usare dei letti confortevoli quando erano disponibili. Molti Cristiani pensano che uno è più spirituale se dorme sul pavimento. Ma questo non è spirituale - e nemmeno è seguire Gesù.

Al Capitolo 5, leggiamo di un uomo posseduto da un demone che venne liberato. I demoni richiesero se potevano entrare in alcuni maiali, e Gesù glielo permise. Quest'uomo doveva avere almeno 2000 demoni dentro di lui perché una volta usciti entrarono in 2000 maiali! Quando le persone di quella zona videro che quell'uomo era sano e totalmente liberato, anziché gioire e dire, "Signore, questo è meraviglioso. Vieni e svolgi il tuo ministero qui da noi," gli chiesero di andarsene immediatamente (verso 17). Questo ci dice qualcosa riguardo ai loro valori: Stimavano i maiali più degli umani. Anche se Gesù insegnò che una sola anima vale di più che l'intero mondo (Marco 8:36). Gesù rispettò la loro volontà e se ne andò, ma disse all'uomo che era stato salvato di essere un Suo testimone in quell'area (verso 19).

Al Capitolo 6:3, leggiamo che Gesù aveva quattro fratelli - Giacomo, Iose, Giuda e Simone. Ed aveva anche delle sorelle - che vuol dire almeno due. Dunque Maria ebbe almeno sette bambini. Siccome non leggiamo di Giuseppe, è molto probabile che a questo punto della vita di Gesù fosse già morto. Dunque per molti anni Gesù dovette lavorare come falegname e mantenere una famiglia di otto persone. Dio permise a Suo Figlio di passare attraverso questa esperienza così che Gesù può essere un esempio ai genitori che in circostanze difficili faticano a crescere una famiglia numerosa. Gesù può capire i loro problemi (Ebrei 4:15).

Al Capitolo 6:4, Gesù disse, "Nessun profeta è disprezzato se non nella sua patria, fra i suoi parenti e in casa sua." Questo era vero nel I secolo - ed è vero anche nel XXI secolo. Un profeta è disprezzato dai suoi parenti e generalmente non apprezzato nella sua città natale. Di solito gli viene dato valore da poche persone sante che lo conoscono e nelle altre città più che nella sua. L'avere famigliarità con qualcuno genera disprezzo . Perciò Gesù non poté fare molti miracoli nella Sua città (6:5). Se non date valore ad un uomo di Dio, il suo ministero non vi benedirà tanto quanto ha benedetto altri che gli hanno dato valore. A causa dell'incredulità delle persone nella Sua città, Gesù non poté fare tutto quello che avrebbe voluto fare per loro. Quando siamo increduli leghiamo le mani a Gesù. Allora non potrà fare per noi tutto quello che vuole fare.

Denunciando le Tradizioni degli Uomini

Al Capitolo 7, Gesù denunciò i Farisei perché davano valore alle loro tradizioni più che alla Parola di Dio. Questo è vero anche oggi della maggior parte dei Cristiani religiosi. Questo era il grande conflitto che Gesù ebbe con le persone dei Suoi giorni: Gesù era per la Parola di Dio mentre i Farisei erano per le tradizioni degli anziani. E questo è il grande conflitto che troviamo anche oggi nel Cristianesimo. La maggior parte dei Cristiani dà valore a quello che i loro avi hanno creduto e praticato per molti anni, non preoccupandosi di controllare se la Parola di Dio insegna quella pratica o meno. Gesù qui avvertì della possibilità di tre passi verso il basso che possiamo compiere se restiamo attaccati a delle tradizioni religiose che non si trovano nella Parola di Dio: Primo, ci guida a tralasciare i comandamenti di Dio (verso 8). Poi, ci fa mettere da parte i comandamenti di Dio (verso 9). Ed infine, ci fa annullare la Parola di Dio (verso 13). Questo è il pericolo. Perciò controllate ogni tradizione religiosa che praticate con la parola di Dio. Se non è in accordo con la Parola di Dio, cestinatela, non importa quante persone vi dicono di continuare ad osservarla. Sono queste tradizioni religiose che generano anche oggi i legalisti ed i Farisei.

Considerate la nostra attitudine quando si tratta di cose terrene. Quando siamo malati, non andiamo all'ospedale in cui andavano i nostri bisnonni - perché oggi ci sono ospedali migliori e più moderni. Quando si tratta dell'educazione scolastica, non mandiamo i nostri figli alle scuole in cui andavano i nostri bisnonni - perché oggi ci sono scuole migliori. Ma quando si tratta di cose spirituali, molti così detti "credenti" scelgono la chiesa nella quale andavano i loro avi! Perché non si guardano in giro per scegliere il meglio anche nelle cose spirituali? Perché, nonostante si autoproclamano "credenti nati di nuovo", hanno la mente terrena e non spirituale. Vogliono il meglio per le cose terrene, ma non per quelle spirituali. Se fossero tanto interessati alle loro vite spirituali quanto alla loro salute e alla loro educazione, si sarebbero guardati in giro per unirsi alla chiesa più spirituale in circolazione - anche se non era la chiesa dei loro genitori. Ma quanti credenti hanno il coraggio di fare questo? Probabilmente uno su cento. Tutto il resto invece segue le tradizioni dei loro anziani e dei loro avi, esattamente come facevano i Farisei al tempo di Gesù. E questo è il motivo per cui queste persone ristagnano e mancano la volontà di Dio per le loro vite. Voglio sfidare almeno i giovani di questa generazione ad essere coraggiosi e di rompere con tutte le tradizioni umane che sono contrarie alla Parola di Dio. Solo allora sarete in grado di seguire Gesù fino alla fine della vostra vita. Non sono qui per dirvi a quale chiesa dovreste aggregarvi. Vorrei solo spingervi ad unirvi al miglior gruppo di discepoli che potete trovare nella vostra città - qualsiasi sia la loro denominazione.

Questo è quello che farei io. La mia lealtà è rivolta a Gesù Cristo, e non al gruppo di chiese che il Signore ha piantato attraverso di noi e delle quali mi ha dato responsabilità. Io non credo in denominazioni ma in chiese locali individuali, come leggiamo in Apocalisse dal Capitolo 1 al 3. Quando le persone nella nostra chiesa si muovono in un'altra città gli dico di cercare la chiesa più spirituale piuttosto che la chiesa che è in comunione con noi; se quell'altra chiesa è più spirituale allora devono unirsi a quella e non a quella associata a noi. In ogni località la qualità della chiesa dipende dalla qualità delle persone che la guidano.

Al Capitolo 7:10, 11, Gesù disse dell'importanza che ha l'aiutare i nostri genitori quando sono anziani. A quei tempi alcune persone (e anche oggi) pensavano che la cosa più spirituale da fare era di dire ai loro genitori, "Scusami, sto servendo il Signore. Non posso aiutarti in nessun modo." Gesù disse che fare questo è cancellare la parola di Dio (verso 13). Dobbiamo aiutare i nostri genitori quando sono anziani. Non potete dirgli "Ho dato i miei soldi a Dio e non ho niente che mi è rimasto per aiutarti." Il vostro servizio a Dio deve includere l'aiutare i vostri genitori. Una volta che avete lasciato casa non dovete obbedire ai vostri genitori e non dovete permettergli di ostacolarvi nel servire il Signore. Ma dovete aiutarli finanziariamente e quando hanno bisogno di altre cose dategli una mano. Prendetevi cura di loro.

Tre Tipi di Cristiani

Gesù avvertì i Suoi discepoli contro tre tipi di lievito. In Matteo 16:11 , li avvertì contro il lievito dei Farisei ed il lievito dei Sadducei. Mentre qui li avvertì anche contro il lievito di Erode. Che cosa sono questi tre lieviti?

I Farisei erano gli evangelici dei giorni di Gesù, che avevano tutte le loro dottrine giuste. (Gesù stesso certificò questo in Matteo 23:3 ). I Sadducei erano i liberali dei giorni di Gesù, e non credevano nei miracoli, angeli, resurrezione ecc. Gli Erodiani erano i seguaci di Erode ed erano completamente mondani. Erode poteva godersi un potente messaggio di Giovanni il Battista ed allo stesso tempo godersi anche una danza sensuale dalla poco vestita Salomè (Marco 6:20, 22). Erode era come i Cristiani che possono godersi ugualmente un buon sermone o un momento di lode e anche delle scene sensuali in un film!!

Questi tre tipi di Cristiani esistono anche oggi: Evangelici, liberali e Cristiani mondani . Notate che quelli che si opposero di più a Gesù non furono gli Erodiani, né i Sadducei, ma i Farisei. Gli evangelici al tempo di Gesù erano i più grandi ipocriti; e questo è vero anche oggi. I più grandi ipocriti non si trovano tra i Cristiani mondani e liberali, ma tra i Cristiani evangelici, fondamentalisti. Molti fondamentalisti che sono orgogliosi di avere le loro dottrine corrette, non realizzano quanto sono legalisti ed ipocriti. Non rispondendo agli avvertimenti dello Spirito Santo, non riescono mai ad essere liberati dal loro legalismo. Il Signore è in conflitto con queste persone anche oggi - esattamente come lo fu 2000 anni fa quando camminò sulla terra.

Al Capitolo 8:23-26, troviamo un insegnamento molto importante sulla guarigione. Qui Gesù pregò per un uomo cieco ma l'uomo non venne guarito completamente. Gesù gli chiese, "Vedi bene?" L'uomo rispose, "No. Vedo gli uomini come se fossero degli alberi che camminano." Se Gesù fosse stato come alcuni predicatori di oggi, gli avrebbe risposto, "No. Devi fare una confessione positiva. Credi che sei pienamente guarito ed ignora i sintomi. Confessa che sei guarito e solo allora sarai guarito". Ma Gesù non disse così, perché non voleva far dire bugie a nessuno. Quello che fece Gesù fu pregare un'altra volta, completando così la guarigione. Perché Gesù lo guarì in questo modo? In ogni altro caso, Gesù guarì le persone con un solo tocco o una sola parola. Perché qui ci fu bisogno di un secondo tocco? Il Signore fece questo perché sapeva che nel XX secolo, i "guaritori" sarebbero andati in giro insegnando alle persone che anche quando non sono state guarite, devono confessare di essere state guarite. Gesù non ci ha insegnato a dire bugie con il pretesto di fare una confessione positiva. Non dobbiamo dire che vediamo chiaramente quando vediamo gli uomini come se fossero degli alberi. Non fatevi confondere dai falsi insegnamenti sulla fede che si trovano nel Cristianesimo di oggi. La fede non è una confessione positiva. Ma è confessare quello che Dio ha specificamente promesso a me. Se non siamo guariti, siamo onesti e diciamo di non essere stati guariti - e cerchiamo Dio per la guarigione.

Al Capitolo 8:33, vediamo Gesù che rimproverò Pietro con le più forti parole che abbia mai detto a qualcuno: "Vattene da Me, Satana." Perché Gesù disse così? Gesù può dirci, "Vattene da Me, Satana"? Non siamo meglio di Pietro, non è forse così? Pietro aveva lasciato tutto per seguire Gesù. Ma nonostante questo fu ingannato da Satana. Chi è colui che viene ingannato da Satana? Se sappiamo la risposta a questa domanda, possiamo essere protetti da questo inganno. Qual è il segno di un uomo che è influenzato da Satana?

La risposta si trova nello stesso verso. "La tua mente è settata ai tuoi interessi e non a quelli di Dio."

Il lavoratore Cristiano che sarà ingannato da Satana è colui la cui mente è settata ai propri interessi e non a quelli di Dio. Potreste essere nati di nuovo e anche battezzati nello Spirito Santo, ma se la vostra mente è settata ai vostri interessi ed al vostro profitto, Satana vi ingannerà totalmente. Il suo inganno vi farà immaginare che state servendo Dio quando invece non lo state servendo - ma state servendo solo voi stessi. Ai giorni di Paolo c'erano molte persone del genere, cioè che cercavano i loro interessi. Al contrario Timoteo era uno che non cercava il proprio interesse (Filippesi 2:19-21). Dunque il modo per sfuggire all'inganno è di assicurarsi che la nostra mente non sia rivolta ai nostri interessi, al nostro guadagno o al nostro profitto - ma solo agli interessi di Dio - sempre.

Il Regno di Dio che Viene con Potenza

Al Capitolo 9:1, Gesù disse, "Vi dico che alcuni di coloro che sono qui presenti non gusteranno la morte fino a quando non abbiano visto il regno di Dio venuto con potenza." Questo avvenne al giorno di Pentecoste - e alcuni che erano lì ad ascoltare le parole di Gesù, vissero quel giorno. La potenza di Dio venne in 120 cuori nel giorno di Pentecoste (Atti 1:8) quando lo Spirito Santo portò il regno di Dio sulla terra (Romani 14:17). Gesù qui definì il giorno di Pentecoste come il regno di Dio, o il governo di Dio che viene sulla terra con potenza. Questo è quello che la chiesa dovrebbe essere - una piccola espressione del regno di Dio che manifesta la potenza di Dio, nel mezzo del regno del diavolo.

Al Capitolo 9, vediamo tre discepoli con Gesù sul monte dove Gesù fu trasfigurato. Quando Pietro vide Mosè ed Elia, fu talmente eccitato da dire, "Facciamo qui tre tabernacoli, uno per Gesù, uno per Mosè e l'altro per Elia" (verso 5). Immediatamente una nuvola li ricoprì e Dio dal cielo gli disse, "Non mettete Mio Figlio sullo stesso livello di Mosè ed Elia. Questo è Mio Figlio. Ascoltatelo." Qual è il messaggio per noi qui? Che anche se siamo molto benedetti da un uomo di Dio, non dobbiamo mai permettergli di mettersi tra noi ed il Signore. La nostra visione di Gesù deve essere sempre chiara. Il momento in cui un uomo si mette tra noi ed il Signore, una nuvola ricoprirà la nostra relazione con Cristo. Perché la visione di molti credenti è molto nuvolosa oggi? Perché stanno guardando all'uomo di Dio e non a Gesù. Stanno ascoltando un uomo e non Gesù. Certamente dobbiamo rispettare gli uomini di Dio, ma dobbiamo correre la corsa "guardando solamente a Gesù" (verso 8).

Al Capitolo 9:20-29, vediamo come la fede di un papà liberò suo figlio da una possessione demoniaca. I discepoli chiesero a Gesù perché non poterono scacciare il demone. Gesù rispose e disse, "Perché non avete fede; e non avete fede perché non avete digiunato e non avete pregato." (Matteo 17:20, 21). Ci sono diversi livelli di forza nei demoni e alcuni di loro possono essere scacciati solo se siamo forti abbastanza nella fede attraverso il digiuno e la preghiera. Questo non posso spiegarlo. Non sono mai stato in grado di spiegare la logica della preghiera e del digiuno. Ma so che funziona. Semplicemente credo quello che Gesù ha detto e gli obbedisco.

La Gravità del Peccato

Al Capitolo 9:43-48, Gesù disse, "Se la tua mano ti fa cadere in peccato, tagliala; meglio è per te entrare monco nella vita, che avere due mani ed andare all'inferno, nel fuoco inestinguibile… Se il tuo piede ti fa cadere nel peccato, taglialo; meglio è per te entrare zoppo nella vita, che avere due piedi ed essere gettato all'inferno… Se l'occhio tuo ti fa cadere in peccato, cavalo; è meglio per te entrare con un occhio solo nel regno di Dio, che avere due occhi ed essere gettato all'inferno." Gesù parlò dell'Inferno più di chiunque altro, perché solo Lui aveva visto la realtà dell'Inferno. Disse che l'Inferno è un posto dove il verme non muore ed il fuoco non si spegne. Se qualcuno chiede, "Come può un verme non morire se messo in un fuoco?", la mia risposta è, "Non voglio scoprirlo. Quelli che andranno all'inferno lo scopriranno da soli." Gesù avvertì coloro che peccavano con le loro mani e i loro occhi del fatto che potevano andare all'inferno se non avessero smesso di peccare. Gesù più di chiunque altro sapeva il pericolo al quale le persone che peccavano andavano incontro. Ogni vero servo di Dio predicherà dell'Inferno, perché anche Gesù lo ha fatto. Non dobbiamo capire tutto riguardo all'Inferno. È una realtà e dobbiamo avvertire le persone contro di essa.

Al Capitolo 9:49, Gesù disse, "Tutti devono essere salati con il fuoco." Io comprendo questo verso nel senso che chiunque può avere uno dei due fuochi - o il fuoco del cielo o quello dell'inferno. Potete fare la vostra scelta. Io ho scelto il fuoco del cielo. Giovanni il Battista disse qualcosa di simile quando profetizzò che Gesù avrebbe battezzato le persone con il fuoco e avrebbe bruciato la pula con fuoco inestinguibile (Matteo 3:11, 12).

Al Capitolo 10:17, leggiamo di un giovane ricco che voleva seguire Gesù. Gesù diagnosticò il suo caso come un grave amante dei soldi, e perciò gli disse, "Prima devi dare tutti i tuoi soldi ai poveri." Gesù non disse queste parole a chiunque. Zaccheo diede via solo metà dei suoi soldi ai poveri e Gesù lo accettò così (Luca 19). Maria e Marta avevano una casa e Gesù non ha mai detto a loro di venderla (Giovanni 12). Perché queste diversità? Perché l'amore dei soldi è come un cancro. In alcune persone il cancro si è diffuso così tanto che tutti gli organi del corpo devono essere rimossi. In altri la chemioterapia può rimuovere il cancro. In Zaccheo il cancro non si era diffuso tanto quanto nel giovane ricco. E in Maria e Marta il cancro era minimo. Il Signore non dice a tutti di dare via tutti i loro soldi - ma solo dove vede che il cancro ha delle radici profonde. Poi Gesù disse ai Suoi discepoli, "È più facile per un cammello passare attraverso la cruna di un ago che per un uomo ricco entrare nel regno di Dio" (10:25). Il regno dei cieli ed il regno della terra sono due poli differenti. Non possiamo scegliere entrambi. Dobbiamo sceglierne uno. Gesù andò avanti dicendo che solo Dio può salvare l'uomo dall'amore per i soldi (10:27).

Fede

Al Capitolo 11:22-24, Gesù insegnò la fede. Quando vediamo una montagna sulla nostra via, non è necessariamente un'indicazione del fatto che dobbiamo tornare indietro. Potrebbe essere una sfida per la nostra fede. Dio potrebbe volere che rimuoviamo quella montagna e procediamo facendo la Sua volontà (verso 23).

Nel vangelo di Marco ci sono due dichiarazioni stupefacenti. Quando messe assieme, la verità è sconcertante:

"Ogni cosa è possibile a Dio" (Marco 10:27)

"Ogni cosa è possibile per chi crede" (Marco 9:23)

Tutti i credenti credono alla prima di queste due dichiarazioni. Ma è la fede della seconda dichiarazione che porta la potenza di Dio nella nostra vita e nel nostro ministero. Dobbiamo tutti ammettere che manchiamo tremendamente di fede. È la fede quella che ci serve e che dobbiamo cercare, perché "senza fede è impossibile piacere a Dio" (Ebrei 11:6). La fede può fare tutta la differenza nella nostra vita e nel nostro ministero.

Poi Gesù menzionò uno dei più grandi ostacoli alla fede - uno spirito non disposto a perdonare (11:25, 26). Se c'è un solo essere umano, ovunque, su tutta la faccia della terra che non abbiamo perdonato, questo ci ruberà la fede e anche la nostra salvezza.

Al Capitolo 12:17, Gesù ci insegnò che prima di poter dare qualcosa a Dio, dobbiamo ripagare i nostri debiti che abbiamo con gli uomini: "(Prima) Date a Cesare ciò che è di Cesare, e (poi) a Dio quel che è di Dio. " Dio non vuole che noi gli diamo i soldi di Cesare o di chiunque altro. Prima dobbiamo saldare i nostri debiti con gli uomini.

Al Capitolo 12:42-44, leggiamo di una vedova che mise due spiccioli dentro la cassetta per le offerte. Gesù era seduto vicino alla cassetta e stava guardando come le persone davano i soldi (11:41). Gesù non stava guardando quanto mettevano, ma come lo mettevano. Nell'antico patto l'importante era quanto. Il dieci percento. Nel nuovo patto, al contrario, è come diamo che conta. Doniamo gioiosamente e con sacrificio come fece questa vedova? Questo è quello che il Signore sta cercando.

Al Capitolo 14:34-36, Gesù disse a Pietro, Giacomo e Giovanni mentre erano nel Getsemani, "L'anima mia è oppressa dalla tristezza, fino al punto di morire". Poi Gesù cadde a terra pregando e disse, "Abbà! Padre! Ogni cosa Ti è possibile; allontana da Me questo calice; però, non quello che Io voglio, ma quello che vuoi Tu." Che cos'era il calice che Gesù non voleva bere? Non fu la morte fisica, perché Gesù era più coraggioso di qualsiasi altro martire Cristiano. Quello che terrorizzava Gesù era la rottura della comunione con Suo Padre che ci sarebbe stata quando si sarebbe preso la punizione per i nostri peccati sulla croce. Gesù aveva avuto una comunione ininterrotta da tutta l'eternità con Suo Padre. Ma ora per tre ore quella comunione si sarebbe spezzata sulla croce. Nella Sua debolezza umana Gesù chiese a Suo Padre se ci fosse un'altra via. Probabilmente pregò per tre ore, sudando grosse gocce di sangue, perché la Sua agonia era grande. Gesù avrebbe potuto tornarsene nel cielo direttamente dal Getsemani, perché non aveva mai peccato. Ma il Suo amore per voi e me non gli permise di farlo. Dunque salì sulla croce.

Allora leggiamo al Capitolo 15:33, 34 che Gesù subì l'ira di Dio per i nostri peccati - venendo abbandonato da Suo Padre e sopportando le pene di un' eternità all'inferno, il tutto concentrato in tre ore . Questa fu l'unica volta dove Gesù chiamò Suo Padre Dio - perché ora Gesù stava davanti al Giudice dell'universo. E allora il lavoro era compiuto - e il Suo ultimo grido fu il rimettersi di nuovo a Suo Padre con il quale la comunione era stata ristabilita (15:37). E poi il velo del tempio si strappò indicando che la via ora era aperta per entrare alla presenza del Padre anche noi (15:38). Alleluia per questo Salvatore!

Al Capitolo 16:7, vediamo un angelo che inviò un messaggio da parte del Signore, questo messaggio era diretto ai "Suoi discepoli e a Pietro…". Perché disse "…e a Pietro"? Non era anche Pietro uno dei discepoli di Gesù? Questo dettaglio è molto prezioso. Pietro non avrebbe mai creduto che un messaggio di Gesù per i Suoi discepoli includesse anche lui, perché era certo che siccome aveva rinnegato il Signore, era ora permanentemente squalificato dal poter essere un apostolo. Questo è il motivo per cui il Signore, molto teneramente incluse la frase "e Pietro…" - così da assicurargli che l'invito ad incontrarsi con il Signore era anche per lui. Ed è così che il Signore parla anche oggi a quelli che Lo hanno fallito. Se hai fallito il Signore ti chiama in modo speciale a tornare a Lui. L'invito è anche per te.

Al Capitolo 16:14 vediamo che Gesù rimproverò ancora i Suoi discepoli "per la loro incredulità e la durezza del loro cuore". Per sette volte nei vangeli vediamo che Gesù rimproverò i Suoi discepoli per la loro incredulità. Gesù li rimproverò per la loro incredulità più di qualsiasi altra cosa. Quello che Gesù bramava vedere in loro era la fede. E questo è quello che desidera vedere anche in noi.

Al Capitolo 16:15-18, vediamo che il Signore comandò ai Suoi discepoli di andare in tutto il mondo e predicare il vangelo ad ogni essere umano. Abbiamo già visto la commissione che il Signore diede ai discepoli in Matteo 28, di fare discepoli in ogni nazione. Queste due commissioni sono come le due facce di una moneta. Qui l'enfasi è sull'evangelismo e il Signore promise di confermare la parola dell'evangelista con dei miracoli soprannaturali. Questo sta succedendo anche oggi dove il vangelo è predicato per la prima volta (come in Atti ). In Matteo 28, l'enfasi era sul fare discepoli ed ad insegnargli tutto quello che il Signore ha comandato. Questo fa riferimento a costruire la chiesa come Corpo di Cristo. La grande tragedia di oggi è che i Cristiani hanno separato quello che Dio ha unito - queste due commissioni. L'evangelismo senza il fare dei discepoli è una moneta con solo una faccia - dunque falsa.

Dio ha programmato che gli evangelisti portino i loro convertiti in delle chiese locali dove possono essere resi dei discepoli. Questo è il motivo per cui l' evangelista deve lavorare con l'apostolo, il profeta, il maestro e il pastore, così da costruire il Corpo di Cristo (Efesini 4:11). Così è come lavoravano assieme nel primo secolo. Ma sfortunatamente è raro vedere questo tipo di cooperazione nel Cristianesimo di oggi. Questo è il motivo per cui nella chiesa Cristiana ci sono molte persone superficialmente convertite.

L'evangelista è come la persona che va alla cava, stacca le pietre e le porta al sito di costruzione. Gli altri quattro ministeri devono poi costruire con queste pietre un tempio santo per il Signore dove possa abitare. Quale di questi ministeri è più importante? Servono tutti e cinque. Nessuno può farlo da solo. Il ministero evangelista è difficile e pericoloso - perciò non dovete dedicarvi a questo ministero se Dio non vi ha chiamato. Ma non dovreste criticare i muratori che stanno costruendo queste pietre in un edificio, immaginando che stanno avendo un lavoro più facile di voi. Se anche loro si unissero alla cava, il tempio del Signore non verrebbe costruito. Ognuno di noi deve compiere il compito che Dio gli ha dato. Se tutta l'enfasi viene data all'evangelismo, avremo mucchi di pietre ovunque senza nessun tempio, cioè senza nessuna viva espressione del Corpo di Cristo. Perciò chiediamo al Signore di aiutarci a compiere la nostra chiamata specifica in queste due grandi commissioni. Amen.

Capitolo 42
Luca

GESÙ CRISTO - L'UOMO PIENO DI SPIRITO

L'

obiettivo di Luca è quello di darci, il più possibile, un'accurata registrazione di quello che è successo dal tempo in cui Gesù entrò nel grembo di Maria fino alla Sua risurrezione, e per certi versi anche quello che è successo dopo la Sua risurrezione (1:3).

Luca era l'unico scrittore del Nuovo Testamento a non essere Giudeo. Scrisse il Vangelo secondo Luca e gli Atti degli Apostoli . Gli altri 25 libri del Nuovo Testamento sono stati scritti tutti da Giudei. (Nell'Antico Testamento, eccetto il libro di Giobbe, tutti gli altri 38 libri furono scritti da dei Giudei). Luca era un Greco che scrisse questi due libri a Teofilo che anch'esso era Greco. Era un Greco che scriveva ad un altro Greco cercando di mostrare come Gesù venne sulla terra come Uomo e come visse adempiendo gli scopi di Dio.

Il Ministero dello Spirito Santo

Luca in questi due libri che ha scritto parla molto del ministero dello Spirito Santo. Infatti questa è una delle cose più enfatizzate. Notate questi esempi in questo vangelo: Giovanni il Battista che sarà pieno di Spirito Santo fin dal grembo di sua madre (1:15). Maria che sarebbe stata ricoperta dello Spirito Santo (1:35). Elisabetta e Zaccaria che furono riempiti con lo Spirito Santo (1:41, 67). Simeone aveva lo Spirito Santo sopra di lui, ricevette rivelazione dallo Spirito Santo e fu guidato dallo Spirito Santo al tempio (2:25-27). Gesù battezza nello Spirito Santo (3:16). Gesù stava pregando mentre era battezzato (ovviamente per l'unzione dello Spirito Santo) e immediatamente lo Spirito scese su di Lui (3:21, 22). Gesù fu pieno dello Spirito, fu guidato dallo Spirito nel deserto e ritornò nella potenza dello Spirito (4:1, 14). Gesù proclamò che lo Spirito Santo era sopra di Lui (4:18). Lo Spirito Santo è dato a coloro che Lo chiedono (11:13). Gesù comandò ai Suoi discepoli di aspettare per la potenza dello Spirito Santo (24:49). Negli Atti degli Apostoli, Luca menziona lo Spirito Santo più di 50 volte. Senza dubbio Luca era un uomo pieno di Spirito ed era eccitato riguardo a questa vita del nuovo patto che fu resa possibile grazie al dono dello Spirito Santo. Mi chiedo quanti Cristiani sono tanto eccitati quanto lo fu Luca.

Il battesimo nello Spirito Santo è menzionato all'inizio di ognuno dei primi cinque libri del Nuovo Testamento. Questo ci insegna la tremenda importanza del ministero dello Spirito Santo in quest'era del nuovo patto. Dunque, se c'è una cosa che il diavolo vuole falsificare è il battesimo nello Spirito Santo; oggi ne vediamo molti di questi falsi.

Come si assicura il diavolo che i credenti non vengano mai battezzati nello Spirito Santo?

Innanzitutto, concedendo ad alcuni di loro qualche esperienza fisica o emozionale ma con la mancanza di potenza per vincere il peccato e servire il Signore. Nonostante questo Satana li assicura che sono stati battezzati nello Spirito Santo. Così questi credenti non cercheranno più per il battesimo nello Spirito Santo, perché sono convinti che l'hanno già ricevuto. Ci sono milioni di Cristiani come questi ovunque. Sono sconfitti dal peccato, amano i soldi e vivono per il mondo. Ma borbottano parole sconclusionate che loro chiamano "lingue" e dichiarano di aver avuto delle esperienze fisiche o visive inusuali.

Secondo, Satana porta alcuni credenti (che dottrinalmente sono dalla parte opposta per quanto riguarda il battesimo dello Spirito) a reagire contro queste ovvie falsificazioni e quindi a stare lontani dal battesimo dello Spirito. Così il diavolo ha successo in entrambi i gruppi di credenti (e questi credenti costituiscono la maggior parte dei credenti) che non ricevono la genuina potenza di Dio ed il battesimo nello Spirito Santo.

Fate attenzione ed evitate entrambi questi gruppi.

Come poteva Giovanni il Battista essere pieno di Spirito Santo fin dal ventre di sua madre? Quando era un feto Giovanni ha forse potuto chiedere per lo Spirito Santo? Qualcuno lo ha esortato mentre era nel grembo di sua madre dicendogli di pregare? No. Dio lo riempì. Il riempirvi con lo Spirito Santo è un lavoro di Dio. Se ci sottomettiamo a Lui, ci riempirà. Qui c'è qualcosa che può stimolare la vostra fede: Se Dio ha potuto riempire un feto nel grembo di sua madre con lo Spirito Santo, perché non può riempire voi?

Non accontentatevi degli inganni a poco prezzo. Quando ero giovane dissi al Signore che non sarei mai stato soddisfatto con un falso ed ero disposto anche ad aspettare dieci anni, se necessario, per ricevere la genuina esperienza. Ne è valsa la pena aspettare. Quando siete genuinamente battezzati nello Spirito, cambierà tutto il vostro modo di vivere.

Quando Giovanni fu riempito con lo Spirito Santo, diventò grande agli occhi del Signore (1:15). Questo è quello che lo Spirito vuole fare anche a noi - farci grandi agli occhi di Dio, non a quelli degli uomini.

Al Capitolo 1:34, 35, leggiamo di quando Gabriele venne da Maria, e con tutte le ragioni Maria chiese all'angelo, "Come può succedere questo? Io sono vergine. Come può una vergine avere un bambino?" L'angelo rispose, "Lo Spirito Santo verrà su di te, e la potenza dell'Altissimo ti coprirà dell'ombra Sua." Lo Spirito Santo ci porta sempre la potenza di Dio (Vedi Atti 1:8 e 10:38).

Come lo Spirito di Dio scese su Maria per produrre in lei Gesù, così lo Spirito scende su di noi primariamente per produrre Cristo in noi. Questa è la linea guida più chiara che potete avere per comprendere il ministero dello Spirito Santo nella nostra vita e nel nostro servizio per il Signore. Come ci volle del tempo per quel corpo a crescere nel grembo di Maria, anche per vedere Cristo manifestato nelle nostre vite ci vorrà del tempo.

Al Capitolo 1:37, vediamo una bella promessa, "Niente sarà impossibile con Dio." ("Nessuna parola di Dio rimarrà inefficace.") Se Dio ha detto una parola, potete stare certi che in essa c'è della potenza. Quando Dio disse, "Sia la luce", qualcosa è successo. Questo lo vediamo attraverso tutto il Capitolo in Genesi 1. Nessuna parola di Dio è senza potenza. Questo è il motivo per cui è importante che studiamo la Parola di Dio e chiediamo che le promesse diventino vere nelle nostre vite. Qui una promessa potente: "Il peccato non avrà più dominio su di voi" (Romani 6:14). Questo diventerà vero nella vostra vita, se ci credete, perché nessuna parola da Dio può rimanere inefficace.

Dio vuole che crediamo che ogni cosa è possibile a Lui. Questo è il motivo per cui dichiarò questo sia all'inizio dell'Antico e del Nuovo Testamento (vedi Genesi 18:14 e Luca 1:37). Quando cominciamo la nostra vita Cristiana la nostra fede nella Bibbia come Parola di Dio potrebbe essere una fede cieca. Ma non dovrebbe rimanere una fede cieca. Se chiediamo che le promesse delle Scritture diventino vere nelle nostre vite, allora possiamo provare con la nostra vita che niente è impossibile con Dio. Allora la nostra fede che la Bibbia è la Parola di Dio diventerà una fede provata, perché avremo assaggiato e fatto esperienza che nessuna parola di Dio è inefficace.

Gesù non mise mai in dubbio l'Antico Testamento. A Gesù non importava quello che avevano da dire tutti i critici ed i teologi. Ci credette e visse nella potenza di quella parola. Oggi il diavolo sta guidando molte persone fuori strada, allontanandole da una fede così semplice. Anziché credere alla Parola di Dio e viverne la potenza, usano la loro intelligenza cercando di analizzare le Scritture, così facendo sprecano tutte le loro vite senza mai vivere la potenza di Dio. Come volete vivere? Volete vivere analizzando le Scritture o vivendo la potenza di Dio attraverso di esse? La scelta è vostra.

Maria si sottomise alla Parola di Dio e disse, "Mi sia fatto secondo la Tua parola." (1:38). Personalmente ammiro molto Maria (anche se non sono Cattolico) perché era una donna giovane molto vicina a Dio. Dio cercò in tutto Israele una giovane donna che veramente fosse devota a Lui; e trovò Maria che probabilmente aveva solo 18 anni. Leggete Luca 1:46-55 e notate quanto la sua canzone mostra la sua maturità e il suo essere immersa nelle Scritture. È stupefacente quanto una persona possa essere matura anche a 18 anni, se questa persona teme Dio. Dio non fa nessun errore nelle persone che sceglie. Maria sapeva che chiunque in Nazaret avrebbe diffuso degli scandali riguardo al suo essere incinta. Nessuno avrebbe creduto che era il lavoro dello Spirito Santo. Ma nonostante questo era disposta a soffrirne le conseguenze - per portare Gesù nel suo corpo.

Ora applicate questo alla vostra vita. Volete costruire il Corpo di Cristo nella vostra città? Volete ricevere dell'onore per questo o siete disposti a soffrire "l'obbrobrio di Cristo"? Dio non sostiene coloro che cercano di guadagnarsi dell'onore con il Suo lavoro. Tali persone costruiranno solo una congregazione, non il corpo di Cristo. Costruire il corpo di Cristo porterà sempre dell'infamia, incomprensione, malelingue e gossip - esattamente quello che affrontò Maria a Nazaret. Ma tutto questo non le importava. Continuava a portare in grembo il corpo di Cristo. E questo succede anche oggi. Il Corpo di Cristo verrà formato quando le persone sono disposte ad "andare fuori dal campo religioso del Cristianesimo denominazionale e subirne l'infamia che ne consegue, la stessa infamia di Cristo".

Il Resto nel Primo Secolo

Notate che Zaccaria e Maria domandarono all'angelo praticamente la stessa cosa: "Come avverrà questo?" (1:18, 34). Allora perché Zaccaria diventò muto come punizione e Maria no? Per due ragioni. Prima di tutto, Zaccaria aveva un esempio di altre coppie anziane che avevano avuto un figlio - Abraamo e Sara. Perciò non c'era nessuna scusa per l'incredulità. Mentre Maria non aveva nessun esempio successo prima di lei, cioè quello di una vergine che rimase incinta e partorì un bambino senza conoscere uomo. Secondo, Zaccaria era un capo che aveva studiato le Scritture per molti anni. Maria invece era una giovane ragazza. A chi più è stato dato più viene richiesto. Se sei una persona anziana e un capo, Dio si aspetterà da te di più che da una persona giovane. Se avete anche un solo esempio davanti a voi e non lo avete seguito, sarete più colpevoli di qualcun altro che non ha avuto nessun esempio da seguire. Il popolo sotto la legge non aveva nessun esempio da seguire. Ma noi oggi abbiamo un esempio in Gesù. Dunque ci verrà richiesto di più.

Al Capitolo 1:74, leggiamo che Zaccaria profetizzò dicendo, "Ora il Signore è venuto per concederci che, liberati dalla mano dei nostri nemici, Lo serviamo senza paura." Questi nemici sono tutti i nostri peccati che ci rendono schiavi. Ora Gesù è venuto per liberarci da tutti questi. Lo Spirito Santo è venuto per liberarci da tutti i nostri nemici e per renderci capaci di servire Dio senza paura. Attraverso i 1500 anni dell'antico patto, Israele servì Dio perché aveva paura di Lui - avevano paura che se non avessero obbedito, li avrebbe puniti con malattia, pazzia, povertà, ecc. (Deuteronomio 28:15-68). Zaccaria profetizzò che una nuova era stava sorgendo dove le persone avrebbero servito Dio per amore e non per paura. Siete entrati in questa vita? Servite davvero Dio solo per amore?

Dio annunciò la nascita di Suo Figlio solo a quattro gruppi di persone che vennero a vedere il piccolo Gesù - alcuni poveri pastori, alcuni uomini saggi dalla Persia, un uomo anziano pieno di Spirito (Simeone) e una donna anziana che passava il suo tempo a pregare (Anna). Queste sono persone molto diverse tra di loro, di diverse età e provenienti da nazioni differenti - ma tutti loro erano umili e temevano Dio. Queste persone sono una figura del resto che Dio sta preparando in tutto il mondo oggi, prima del ritorno di Suo Figlio. I grandi studiosi Biblici e i predicatori pieni d'orgoglio di oggi rimangono ignoranti dei tempi in cui viviamo, esattamente come lo furono Anna, Caiafa, gli scribi ed i Farisei 2000 anni fa.

È interessante notare che di questi quattro gruppi di persone, tre di questi si distinsero perché lavoravano di notte. I pastori stavano guardando il loro gregge di notte. Gli uomini saggi viaggiarono di notte, seguendo la stella (non avrebbero potuto viaggiare durante il giorno perché le stelle si vedono solo di notte). Anna stava pregando e digiunando durante la notte. Coloro che sono parte del resto di oggi anche loro cercano Dio durante la notte. Mentre gli altri stanno dormendo, loro stanno cercando Dio. Dio rivela a loro delle cose che non rivela ad altri Cristiani pigri che desiderano solo vivere una vita comoda qui sulla terra.

Se volete fare parte del resto potente di Dio, che comprende i tempi in cui viviamo e che riceve rivelazione dal cielo, allora cercate Dio con tutto il cuore, studiate la Sua parola, e rompete con tutte le tradizioni umane. Il Signore allora vi mostrerà (come mostrò a Simeone) cose che gli altri non hanno mai visto. Potreste essere dei non Cristiani. Dio vi darà rivelazione anche a voi, esattamente come fece con gli uomini saggi d'oriente. Gesù si rivelò in una visione a Sadhu Sundar Singh, perché cercò Dio con tutto il cuore quando aveva 14 anni. Fu come uno di quegli uomini saggi d'oriente che non aveva conoscenza di Cristo nelle Scritture, ma che cercò Dio e lo trovò. Dio anche oggi ricompensa quelli che Lo cercano diligentemente.

La Nascita ed il Battesimo di Gesù

Al Capitolo 2:7 leggiamo che Gesù nacque a Betlemme. Questo venne profetizzato nell'Antico Testamento. Perciò quando arrivò il tempo per Gesù di nascere, Dio influenzò Cesare, che viveva a Roma, di dare un ordine che chiunque in Israele avrebbe dovuto andare nella sua città natale per il censimento. Allora Giuseppe e Maria andarono a Betlemme. Questo viaggio era senza dubbio un bell'inconveniente per la coppia, perché dovettero viaggiare su di un asino per 100 km, da Nazaret a Betlemme. Inoltre nel momento in cui arrivarono a Betlemme non c'erano più stanze disponibili negli alloggi.

Sarebbe stata una cosa difficile per Dio onnipotente (che da tutta l'eternità aveva pianificato la nascita di Gesù) lasciare una stanza vuota per l'arrivo della coppia a Betlemme? No, per niente. Lui che governa l'universo avrebbe potuto facilmente organizzare una cosa del genere. Ma volle che Suo Figlio nascesse in una stalla affinché venisse riposto in una mangiatoia. Dio potrebbe averli fatti anche ritardare durante il loro viaggio in modo tale che nel momento in cui raggiunsero Betlemme, tutte le stanze negli alloggi erano piene. I ritardi sono tutti nel piano di Dio - Gesù doveva nascere in una stalla.

Pensate a che vergogna è per una persona nascere in una stalla. Non ho mai conosciuto un essere umano che è nato in una stalla. Ma Gesù era venuto per servire tutta l'umanità. Perciò doveva abbassarsi sotto tutti gli uomini - così che nessuno si sarebbe mai sentito troppo basso per essere rialzato da Gesù.

Dobbiamo comprendere questo principio - perché è così come anche noi dobbiamo servire il Signore. Colui che va a servire gli altri nel Nome di Gesù deve scendere sotto di tutti se vuole servirli efficacemente .

Ma molti predicatori famosi di oggi sono molto diversi da questo. Cercano di vivere ad uno standard di vita più alto degli altri e raccolgono soldi dalle persone per raggiungere il loro scopo. Per incontrarli, prima bisogna andare dai loro segretari. Se volevate incontrare Gesù, dovevate andare prima da un Suo segretario? No. Gesù era un servo di tutti gli uomini - e i servi non hanno segretari. Sono i re che hanno dei segretari. Gesù era accessibile a tutti ed in ogni momento. Potevate andare direttamente da Lui quando volevate. Nicodemo poté andare ad incontrare Gesù durante la notte.

Se volete servire Dio, fate di Gesù il vostro esempio - e non seguite l'esempio dei predicatori di oggi. Scendete sotto il livello di tutti e rimanete lì. Gesù cominciò così fin dalla Sua nascita e continuò fino alla fine della Sua vita - lavando i piedi dei Suoi discepoli, come loro servo. Nacque in una stalla sporca e morì su di una croce vergognosa. Che il Signore ci aiuti ad andare in questa via in cui camminò il nostro Salvatore, per tutta la nostra vita. Non importa quanto Dio ti ha usato, rimani un servo, sempre pronto a lavare i piedi degli altri fino alla fine della tua vita.

Sono sicuro che Maria non si lamentò delle difficili circostanze nelle quali si trovava, anche se partorì in una stalla. Immaginate se Maria fosse stata come una delle ragazze viziate di oggi. Sarebbe stata lì gridando dietro a Giuseppe dicendo, "Te l'avevo detto che saremmo dovuti partire due giorni prima. Ora siamo qui senza una stanza disponibile. Non ho privacy - e devo partorire il mio bambino in una stalla con tutta questa sporcizia attorno. Che razza di marito irresponsabile sei?" ecc. Potete immaginarvi Gesù nascere in un'atmosfera di lamentele e di brontolii come questa? Dio non lo avrebbe permesso. Perciò si prese una ragazza che non si sarebbe lamentata. Questo fu il motivo per cui Dio scelse Maria per essere la madre di Gesù - una che aveva imparato durante la sua infanzia ad essere contenta con la povertà e nelle circostanze difficili. Questo fu il motivo per cui Dio non poté scegliere nessun'altra ragazza in Israele.

Al Capitolo 2:34, 35, leggiamo della profezia di Simeone: "Questo bambino è posto a caduta e a rialzamento di molti in Israele, come segno di contraddizione (e a te una spada trafiggerà l'anima), affinché i pensieri di molti cuori siano svelati." Simeone stava rivelando il tipo di ministero che Gesù avrebbe avuto. Questo è importante anche per noi, perché la chiesa deve avere un ministero simile. La chiesa è chiamata il corpo di Cristo, perché deve continuare il ministero che Gesù cominciò quando era sulla terra. Come Gesù era un servo di tutti gli uomini, anche noi siamo chiamati ad essere servi di tutti. I capi della chiesa devono essere i più grandi esempi di servitù nel mondo. Simeone disse che Gesù sarebbe stato un segno di contraddizione. Se siete un capo nel corpo di Cristo oggi, anche voi affronterete opposizioni e contraddizioni, come li affrontò Gesù. E quelli che vi faranno più opposizione sono le persone religiose come lo erano i Farisei. Ma, opponendosi, i pensieri dei loro cuori saranno rivelati (verso 35). Questi Farisei scopriranno quanta gelosia c'è in loro, quando vedranno il ministero di Gesù. Quando Dio benedice il ministero di un uomo oggi, molti altri vedranno quanta gelosia c'è nei loro cuori.

Al Capitolo 2:47-52, leggiamo di quando Gesù andò a Gerusalemme, e Giuseppe e Maria lo lasciarono nel tempio. All'età di 12 anni Gesù sapeva le Scritture meglio di ogni altro studente in Israele. Le persone furono meravigliate dalle spiegazioni che Gesù dava delle Scritture. Gesù non aveva una Bibbia in casa. In quei giorni non c'erano Bibbie stampate e un rotolo scritto a mano dell'Antico Testamento era molto costoso. Nessuno ne aveva uno a casa. Come faceva allora Gesù già all'età di 12 anni a conoscere le Scritture? Ascoltò attentamente quando venivano lette nella sinagoga e a scuola.

Oggi, abbiamo in casa la Bibbia - e molti di noi ne hanno anche diverse versioni. Ma nonostante questo molti Cristiani conoscono pochissimo della Bibbia. Non potete costruire il corpo di Cristo se non studiate la parola di Dio. Fin da quando era bambino anche Gesù dovette studiare le Scritture affinché un giorno avrebbe potuto servire Suo Padre.

Se siete troppo pigri per studiare le Scritture, sono sicuro che Dio non vi userà mai. Ma se siete diligenti nello studiare le Scritture e cercate di essere riempiti con lo Spirito, Dio vi userà potentemente. Perciò fin dai primi giorni che siete convertiti imparate l'abitudine di meditare sulla Parola di Dio. Così conoscerete la mente di Dio e le vie di Dio. Le persone studiano molto diligentemente per passare gli esami qui sulla terra! Non solo, ma lavorano anche diligentemente per promuovere la loro attività! Se i Cristiani avessero il 5% di questa diligenza per studiare la Parola di Dio, le loro vite sarebbero molto utili ed efficaci per Dio. Non studiate la Bibbia come un libro di testo, in modo accademico. Cercate di conoscere Dio attraverso la Sua Parola.

Al Capitolo 2:49, vediamo qualcos'altro in cui Gesù è un esempio per noi. Gesù aveva un grande interesse ed una grande passione per "il business di Suo Padre" (KJV Trad. Ita.). Molti predicatori studiano la Parola di Dio per essere onorati come predicatori, e non per svolgere l'attività del Padre. Dobbiamo conoscere Dio attraverso la Sua Parola e dobbiamo avere una passione per il Suo lavoro. Altrimenti, sprecheremo le nostre vite sulla terra. Siamo stati mandati sulla terra per fare un lavoro per Dio. Non importa se dobbiamo vivere in una capanna o in un palazzo. Non importa se dobbiamo essere dei martiri per Cristo o se moriamo di una morte naturale. Prima di lasciare questa terra dobbiamo completare il lavoro di nostro Padre.

Al Capitolo 3:1, 2, leggiamo del ministero di Giovanni il Battista. È interessante leggere cosa c'è scritto qui. In quel tempo Tiberio Cesare era il più grande uomo del mondo. Ponzio Pilato era il più grande uomo di Giudea. Erode era il più grande in Galilea. Filippo era il più grande in Iturea e nella Traconite. Lisania era il più grande uomo dell'Abilene. Anna e Caiafa erano i più grandi uomini religiosi d'Israele. Ma la parola proveniente da Dio scavalcò tutti questi uomini e fu rivolta ad un uomo sconosciuto nel deserto chiamato Giovanni il Battista.

La stessa cosa succede anche oggi. La parola da Dio scavalcherà tutti i grandi uomini del mondo e tutti i grandi teologi nel Cristianesimo e verrà a te, se sarai come Giovanni il Battista - desiderando di diventare più piccolo affinché Cristo diventi grande (Giovanni 3:30), disposto ad essere una voce sconosciuta nel deserto (3:4). Giovanni il Battista non aveva fretta di predicare. Aspettò finché il tempo di Dio non era giunto. "Stette nei deserti fino al giorno in cui doveva manifestarsi a Israele" (Luca 1:80). Un giorno Dio disse, "Va bene, Giovanni. Ti ho insegnato abbastanza. Ora vai e predica." Allora Giovanni andò e predicò. Giovanni non fece mai nemmeno un miracolo (Giovanni 10:41). Nonostante questo tutta la Giudea andò nel deserto ad ascoltarlo, perché Dio era con lui (Matteo 3:5). Le persone verranno da ovunque per ascoltare una persona che conosce Dio e che comunica quello che Dio sta pensando.

Al Capitolo 3:8-13, vediamo il ministero di Giovanni il Battista, un ministero focoso e molto pratico. Giovanni non battezzò tutti quelli che venivano da lui. Aveva discernimento, e quando discerneva che qualcuno come i Farisei non si erano veramente pentiti, si rifiutava di battezzarli. Giovanni mantenne il livello alto nelle sue predicazioni, perché non era interessato ai grandi numeri ma alla qualità. Giovanni non aveva alle spalle nessuna organizzazione missionaria che schiavizzandolo lo obbligava ad inviare dei resoconti. Era un uomo che dava dei consigli pratici e "terra a terra" a tutti quelli che glieli chiedevano - sia ai raccoglitori delle imposte sia ai soldati. "Non sfruttate le persone", questo è quello che gli diceva. La predicazione di Giovanni non era teorica, il suo obiettivo non era analizzare i versi dell'Antico Testamento. Ma era pratica. Anche le predicazioni di Gesù e degli apostoli erano sempre molto pratiche. A molti predicatori è stato insegnato nelle scuole Bibliche che la predicazione migliore è quella espositiva - cioè lo spiegare tutta la Bibbia verso per verso. Ma non vediamo mai Gesù o uno degli apostoli, profeti o maestri farlo nella Bibbia. Tutte queste persone hanno sempre predicato per temi, con delle occasionali spiegazioni di alcuni versi dell'Antico Testamento. Permettetemi di incoraggiarvi a seguire l'esempio di Gesù e degli Apostoli nel modo in cui insegnate - e non le opinioni degli scolari della Bibbia che ci sono oggi.

Al Capitolo 3:21, 22, leggiamo del battesimo di Gesù e di come lo Spirito Santo scese su di Lui. Se Giovanni il Battista era pieno dello Spirito Santo fin dal grembo di sua madre, allora anche Gesù lo era. Gesù vinse contro le tentazioni per 30 anni, e lo fece grazie alla potenza dello Spirito. Nonostante questo leggiamo qui che lo Spirito Santo scese su di Lui quando aveva 30 anni e lo unse per compiere il Suo ministero (vedi Atti 10:38). Molti discutono dicendo che siccome siamo nati dallo Spirito, non c'è più bisogno di nessuna seconda esperienza dello Spirito. Ma Gesù nacque anche Lui dallo Spirito nel grembo di Maria. Ed ebbe lo Spirito Santo in Lui per 30 anni. Ma nonostante questo, Gesù ebbe bisogno di essere unto con lo Spirito Santo prima di cominciare il Suo ministero.

Lo Spirito Santo è Dio, perciò non possiamo spiegare pienamente il Suo lavoro in noi, cercando di usare dei termini teologici. Cercare di spiegare completamente il ministero dello Spirito Santo sarebbe tanto stolto quanto lo sarebbe per un cane cercare di spiegare il comportamento umano ad un altro cane!! Tutto quello che un cane potrebbe essere in grado di dire di un uomo è: "Non conosco nulla della psicologia umana. Quello che so è che il mio padrone è molto gentile con me. Mi tratta molto bene - ed io sono molto felice." Questo cane può vivere e conoscere la bontà del suo padrone, ma non può spiegare la sua psicologia. Lo stesso vale per noi con lo Spirito Santo. Non possiamo spiegare la Sua attività pienamente. Ma possiamo vivere il Suo amore, la Sua bontà e la Sua potenza - e questo è abbastanza. La distanza tra Dio (il Creatore) e l'uomo è molto più grande rispetto alla distanza che c'è tra due esseri creati - come lo sono l'uomo ed il cane. Perciò è impossibile per noi essere in grado di spiegare tutto il lavoro dello Spirito Santo.

Leggiamo che mentre Gesù veniva battezzato stava pregando (3:21). Per cosa stava pregando? Ovviamente per essere unto con lo Spirito Santo. Sappiamo questo perché le preghiere di Gesù venivano sempre risposte immediatamente - e vediamo che lo Spirito Santo scese su di Lui non appena uscì dall'acqua. Dunque vediamo che anche Gesù ricevette l'unzione come risposta alla sua preghiera. Questo è anche il modo in cui Lo riceviamo noi. Se riconosciamo che non abbiamo la potenza di Dio (Atti 1:8) e che i fiumi d'acqua viva non stanno scorrendo da noi (Giovanni 7:38) e cerchiamo Dio in preghiera, ci riempirà anche a noi con il Suo Spirito (Luca 11:13) - e allora anche noi saremo in grado di compiere un potente ministero per Dio qui sulla terra.

Al Capitolo 3:28-33, abbiamo la genealogia di Maria. Al verso 23, dice che Gesù era come si credeva, figlio " di Giuseppe, di Eli". La parola 'di', è un'abbreviazione di 'figlio di', ma la parola 'figlio' deriva dal latino, perciò non è quella che si trova nella versione greca originale. Infatti sappiamo da Matteo 1:7, 16 che il nome del papà di Giuseppe era Giacobbe, e non Eli. Dunque Eli era per forza suo suocero - il padre di Maria. Una prova ulteriore di questo è che la genealogia che Luca traccia è la linea da Davide attraverso il figlio Natan (3:31) e non di Salomone (vedi Matteo 1:7). La genealogia scritta da Luca risale fino ad Adamo perché Luca stava scrivendo ai non Giudei.

Al Capitolo 4:14, leggiamo che dopo che Gesù fu tentato, ritornò per predicare nella potenza dello Spirito. Vincere la tentazione ci permette sempre di proclamare la Parola di Dio con potenza. Nella sinagoga di Nazaret, Gesù lesse Isaia 61 e disse che questa profezia si era compiuta.

Lo Spirito di Dio Lo aveva unto per benedire gli altri - per predicare il vangelo agli altri, per rilasciare gli altri dalla prigione, per aprire gli occhi degli altri, e per liberare gli altri. Tutti i risultati dell'unzione erano per gli altri.

I frutti dello Spirito sono per noi - amore, gioia, pace, pazienza, gentilezza, bontà, fedeltà, mansuetudine ed auto controllo. Ma i doni dello Spirito sono tutti per gli altri. Se Dio ti dà il dono della predicazione o della guarigione, è per benedire gli altri - e non per farti diventare ricco o ricevere l'onore. Anche il dono delle lingue è dato per renderti in grado di essere sempre fresco per poter benedire gli altri. Se usate un dono dello Spirito per voi stessi, costruirete solo Babilonia. Ricordatevelo sempre.

Miracoli ed Insegnamento

Al Capitolo 5:1-11 leggiamo della pesca miracolosa. Gesù disse a Simone di uscire in mare e gettare la sua rete per pescare. Simone aveva provato per tutta la notte precedente ma non aveva pescato nulla. Ma decise - senza molta fede - di obbedire al Signore. In questo modo catturò la più grande pesca di pesce che aveva mai preso nella sua vita. Quando il Signore ci dice di fare qualcosa, possiamo dire, "Signore, ho provato già così tante volte ma non ha funzionato." Ma il Signore dice, "Fallo ora perché te lo dico." Sarete sorpresi dal vedere i risultati. È meglio andare nei posti dove il Signore vi dice di andare che da qualsiasi altra parte. Se andate dove volete, non vedrete dei frutti eterni. Ma se andate guidati dal Signore, vedrete dei frutti che durano per sempre. Perciò lasciate che sia Dio a dirvi dove andare - e quando.

Al Capitolo 5:15, 16, leggiamo della grande folla che venne per ascoltare Gesù e per essere guarita dalle malattie. (Quando studiamo le Scritture, è bene delle volte, immaginarci in quella situazione e considerare che cosa avremmo fatto). Se aveste visto tali risultati nel vostro ministero, di che cosa sareste stati in pericolo? Orgoglio. Gesù fu tentato come noi. Che cosa fece? "Si ritirava nei luoghi deserti e pregava" (5:16). Mentre le altre persone se ne stavano sedute parlando, Gesù si dileguava per rimanere da solo con Suo Padre e pregare. Imparate questa abitudine nella vostra vita. Prendetevi del tempo per stare da soli con Dio. È bello stare con le persone. Ma avete bisogno di molto tempo speso da soli con Dio. Più il vostro ministero si diffonde, più tempo avete bisogno di passare da soli con Dio. Questo è qualcosa che Gesù faceva spesso, non solo una volta ogni tanto.

Al Capitolo 5:27-29, leggiamo di Matteo (Levi) che una volta chiamato da Gesù, organizzò una grande festa per il Signore. Se paragonate questo passaggio con quello che Matteo stesso scrisse di questa festa nel suo vangelo, noterete che non disse una parola riguardo al fatto che fu lui ad organizzare questa grande festa (Matteo 9:9, 10). Se fate qualcosa di buono, lasciate che siano gli altri a riportarlo, e non voi.

Al Capitolo 6:12, 13, vediamo come Gesù chiamò i Suoi discepoli. Gesù pregò per tutta la notte - perché voleva essere sicuro nella Sua mente chi fossero quelli che doveva scegliere. Anche Gesù che era senza peccato aveva bisogno di pregare per conoscere la volontà del Padre. Permettetemi anche di mostrarvi che Giuda Iscariota quando Gesù lo scelse non era un traditore. Al Capitolo 6:16 dice che Giuda Iscariota "divenne poi un traditore." Giuda non era un traditore quando venne scelto. Più tardi diventò un traditore. Quando venne scelto, era tanto devoto con tutto il cuore e sincero quanto lo erano Pietro, Giacomo e Giovanni. Gesù scelse un uomo sincero e devoto con tutto il cuore che poi diventò un traditore e se ne andò all'inferno.

Al Capitolo 6:20-49, abbiamo il sermone sul monte in forma condensata. Coloro che servono il Signore in situazioni difficili dove sono perseguitati, incompresi, criticati, molestati, umiliati, insultati e attaccati fisicamente possono ricordarsi queste parole del nostro Signore ed essere confortati: "Beati voi, quando gli uomini vi odieranno, e quando vi scacceranno da loro, e vi insulteranno, e metteranno al bando il vostro nome come malvagio, a motivo del Figlio dell'Uomo. Rallegratevi in quel giorno e saltate di gioia, perché ecco, il vostro premio è grande nei cieli; perché i padri loro facevano lo stesso ai profeti" (6:22, 23). Potete credere a questo? Che siete benedetti quando gli uomini vi odiano, quando non vogliono avere niente a che fare con voi e scherniscono il vostro nome. Potrebbero farlo i vostri parenti, gli altri Cristiani, i non Cristiani, i vostri vicini e chiunque. Se queste persone ti respingono perché sei un discepolo di Gesù, e proclami l'intero consiglio di Dio, sei talmente benedetto che Gesù disse che dovresti saltare dalla gioia. Questo è il momento per "ballare nello Spirito". Allora perché molti Cristiani cercano di essere popolari ed onorati? Gesù, il vostro Sposo fu odiato, insultato ed ostracizzato. Perché la Sua sposa non è disposta a stare dove il suo Sposo sta?

Se, al contrario, tutte le persone ti lodano e dicono buone cose a tuo riguardo, questo potrebbe provare che sei un falso profeta - perché i falsi profeti nell'Antico Testamento erano sempre onorati e lodati. I falsi profeti sono sempre lodati ed onorati mentre i veri profeti sono sempre criticati e non accettati - in ogni secolo.

Come dovremmo trattare queste persone? 6:27 dice, "Amateli e fategli del bene. Pregate per loro". Io prego per i miei persecutori in questo modo: "Signore, per favore dammi un'opportunità di servirli e di fargli del bene, così che sappiano che per tutto il male che mi hanno fatto, in ritorno li amo con l'amore di Dio. Sono anche disposto ad aiutarli finanziariamente se ne hanno bisogno. Voglio mostrargli che il mio regno non è di questo mondo." Noi apparteniamo ad un regno che è pieno d'amore. In questo regno non c'è nemmeno un atomo di odio e dunque possiamo benedire tutti quelli che ci maledicono (6:28).

Non potete vivere questa vita se non siete riempiti con lo Spirito Santo. Quando le persone ti trattano male, non è abbastanza perdonarli. Perdonarli è una buona cosa. Ma devi anche pregare per loro. Ci rifiutiamo di combattere con chi schiaffeggia la nostra guancia. Se ci tolgono il nostro mantello, gli diciamo che possono avere anche la nostra maglietta. Questo è un modo di vivere completamente diverso rispetto al modo in cui si vive in questo mondo dove tutti cercano di spingere gli altri verso il basso e posizionarsi in alto. Se vuoi costruire il corpo di Cristo, devi insegnare queste cose alle persone nella tua chiesa.

Gesù continuò dicendo che se facciamo del bene solo a quelli che ci fanno del bene, non ne riceveremo nulla (verso 33). Se diamo dei regali a qualcuno che ci ha fatto dei regali, da Dio prendiamo 0/100. Ma se facciamo del bene a qualcuno che ci ha fatto del male, allora Dio ci darà il 100/100.

Al Capitolo 6:31, Gesù disse che dobbiamo trattare gli altri nella stessa maniera in cui vogliamo essere trattati noi. Vi piace che gli altri parlino male di voi alle vostre spalle? No. Allora non parlate male degli altri dietro le loro spalle. Volete che le persone vi perdonino quando avete sbagliato qualcosa? Sì. Allora perdonate gli altri quando sbagliano qualcosa. È veramente molto semplice.

Al Capitolo 6:36, Gesù citò un'area della nostra vita in cui dobbiamo essere perfetti come il Padre celeste è perfetto - nella misericordia. Paragonate questo con Matteo 5:48: "Siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste". Non possiamo essere santi, pieni d'amore, saggi o potenti come lo è Dio. Ma possiamo tutti essere perfetti come lo è Lui, nel perdonare gli altri. Questo vuol dire che se abbiamo dieci nemici, li perdoniamo tutti e dieci. "Siate misericordiosi come il Padre vostro Celeste è misericordioso."

Non giudicate gli altri (6:38). Lasciate che il loro giudizio lo compia Dio. Dio non ha bisogno del tuo aiuto per farlo.

Non siate miseri ma donate generosamente ai bisognosi (6:38) - e Dio vi darà generosamente in ritorno. Un ricco uomo d'affari che veramente dava il 90% delle sue entrate al Signore, una volta disse, "Io do i miei soldi a palate a Dio, e Dio me li ridà indietro a palate - ma la pala di Dio è più grande!"

Al Capitolo 6:40, Gesù ci assicura che se gli permettiamo (al nostro Maestro) di addestrarci pienamente, un giorno saremo come Lui. Sia lodato Dio per una promessa così meravigliosa. Permettiamogli allora di addestrarci attraverso le difficoltà ed i problemi per i quali ci fa passare.

Donne Che vennero Benedette

Al Capitolo 7:13, vediamo ancora Gesù che fu mosso a compassione ogni volta che vedeva un umano che stava soffrendo. Quando il Signore vide questa vedova a Nain, che aveva appena perso l'unico figlio, subito ne ebbe compassione. Leggiamo nei vangeli che era la compassione che muoveva Gesù nel guarire gli ammalati, nel dare da mangiare alle folle ed anche nell'insegnare le Scritture. Ogni ministero nella Chiesa deve sgorgare dalla compassione di Gesù che riempie i nostri cuori. Pensate molto alle persone attorno a voi che stanno soffrendo, ingannate, e guidate fuori strada dal diavolo. Permetti a Dio di muovere il tuo cuore con compassione per loro e poi, dalla compassione, vai e servili, predica, insegna e prega per loro.

Al Capitolo 7:36, leggiamo di un Fariseo che invitò Gesù a pranzo. Gesù era umile, perciò poteva entrare anche in casa di un Fariseo. Gesù andava ovunque poteva benedire le persone. Non andò solo nelle case dei peccatori. Andò anche nelle case dei Farisei. Una prostituta convertita venne in casa e unse i piedi di Gesù con un costoso vaso di profumo, dimostrando così la sua gratitudine perché i suoi peccati erano stati perdonati ed era stata salvata. Senza dubbio quel profumo era stato comprato con i suoi guadagni da prostituta. C'era un comandamento nel Deuteronomio 23:18 che comandava di non offrire mai a Dio lo stipendio di una prostituta. Gesù non sapeva le Scritture? Certamente le sapeva. Gesù non era un legalista come quello che lo aveva invitato a pranzo. Simone il Fariseo pensò, "Se quest'Uomo fosse un profeta saprebbe chi Lo sta toccando." Poi Gesù disse una parabola di un uomo che aveva perdonato due persone - ad uno 500 denari all'altro 50. Siccome non potevano pagare il debito, vennero perdonati entrambi. Chi lo avrebbe amato di più tra i due? Simone disse, "Ovviamente quello al quale era stato perdonato di più." Poi Gesù mostrò che siccome Simone pensava di non avere molti peccati di cui essere perdonato, non amava il Signore tanto quanto questa prostituta convertita che sapeva quale grande peccatrice era stata e quanto le fosse stato perdonato. Il nostro amore per il Signore dipende da quanto realizziamo di essere stati perdonati.

Molti Cristiani hanno una falsa umiltà che li fa dire, "Sono il più grande dei peccatori." Se credete veramente questo di voi, allora dovreste amare il Signore più di chiunque altro. A chi molto è stato perdonato più ama. Ma molti che dichiarano di essere i peggiori dei peccatori sono spesso impegnati nel guadagnare più soldi piuttosto che vivere per il Signore. Allora stanno solo usando un linguaggio pio per avere una reputazione come persone umili! Non dite mai che siete "il primo dei peccatori" a meno che, come Paolo, siete disposti a lasciare tutto per Cristo. Se siete stati perdonati molto, amerete molto. Se avete rinunciato solo a poco per il Signore, prova che credete di essere stati perdonati molto poco.

Al Capitolo 8:1-3, leggiamo che c'erano alcune donne benestanti che erano i maggiori finanziatori della squadra di Gesù e del Suo ministero. Gesù non era contro le persone ricche. Gesù era solo contrario agli orgogliosi. Ma ricchi o poveri, se erano umili, potevano essere Suoi discepoli e supportarlo finanziariamente. Fino all'età di 30 anni, Gesù fece il falegname finanziandosi da solo. Mentre più tardi, come lavoratore a tempo pieno, veniva finanziato da doni volontari di alcuni dei Suoi discepoli. Gesù non ha mai fatto sapere i Suoi bisogni a nessuno, e non ha mai chiesto niente a nessuno. E non ha mai promesso ai Suoi discepoli uno stipendio. Suo Padre gli diede tutto quello di cui avevano bisogno disponendo le persone a donare. Qui vediamo che anche le persone ricche possono avere un ministero - quello di finanziare il lavoro di Dio.

Al Capitolo 8:16-18 il Signore parlò dell'essere luce. Quando mettete una lampada nella vostra stanza non la coprite con un secchio o la mettete sotto il letto. La mettete sempre dove tutti la possano vedere. Infatti è così che dobbiamo permettere alla nostra luce di risplendere affinché il Signore sia visibile. Ho visto nelle banche e negli uffici governativi in India, come i non Cristiani appendono delle immagini dei loro dèi, vicino al tavolo dove lavorano. Ma non ho quasi mai visto un Cristiano che lavora in questi uffici, appendere un verso della Bibbia. Molti Cristiani si vergognano. Alcuni hanno paura che facendo così la loro promozione non ci sarà - e perciò nascondono la loro luce. Che tragedia! Gesù non si vergognò di essere appeso pubblicamente su una croce per noi. Perciò non ci dobbiamo vergognare di confessare Gesù con coraggio. Quando stavo lavorando nella marina, non potevo testimoniare apertamente. Ma tenevo una Bibbia sul mio tavolo ed anche alcuni versi. Così che se qualcuno voleva prendere quel pezzo di carta dove c'era scritto il verso, era libero di farlo. Ci sono molti modi per lasciare che la nostra luce risplenda. È più importante confessare Cristo fuori dalla Chiesa, piuttosto che dentro. La nostra luce deve risplendere radiosa dove non ci sono altre luci.

Al Capitolo 8:43, 44, leggiamo di una donna che toccò il lembo della veste di Gesù. In quel momento molti erano ammassati attorno a Gesù, ma solo questa donna fu guarita. Anche quando ci si incontra in chiesa, molti stanno attorno a Gesù. Ma solo quelli che hanno fede - uno qui ed uno lì - toccano il Signore. In ogni incontro, dovremmo cercare di essere come questa donna, riuscendo a toccare in fede il Signore.

Cuori più Grandi per Benedire gli Altri

Al Capitolo 9:16, leggiamo della moltiplicazione dei pani per i 5000. Dio vuole usare ognuno di noi per essere una benedizione per gli altri, e lo fa seguendo uno schema ben preciso. Il primo passo è di arrendere tutto quello che abbiamo al Signore. Quel ragazzo aveva 5 pani e 2 pesci e diede tutto al Signore. Non trattenne nulla per sé. Gesù poi benedì i pani ed i pesci. Questo è il secondo passo - Dio deve mettere la Sua benedizione su quello che gli diamo. Deve diffondere il Suo Spirito su di noi. Ma la moltitudine rimase ancora affamata. Il terzo passo è di permettere al Signore di romperci. Gesù spezzò i pani. E rompe anche noi - attraverso le persone e le situazioni. Così ha nutrito la moltitudine. Ho visto molti credenti pieni di Spirito che non adempiono il piano che Dio ha per le loro vite - perché non hanno permesso al Signore di farli passare attraverso l'ultimo passo, quello di essere rotti. Hanno arreso tutto al Signore e sono stati unti dallo Spirito. Ma sono confidenti in loro stessi e ancora non rotti. Potrebbero anche attirare un gran numero di persone nel loro ministero. Ma la qualità del loro lavoro è povera. Anche le sette ed i culti attirano grandi numeri. Perciò non gloriatevi del fatto che numerose persone si aggiungono alla vostra chiesa. Qual è la qualità di queste persone? Sono dei discepoli o sono dei convertiti?

Qui abbiamo una parabola: Una coniglietta si vantò con una leonessa del fatto che aveva fatto nascere 20 piccoli in un solo anno e chiese alla leonessa quanti ne avesse partoriti lei. La leonessa rispose, "Ne ho avuto solo uno, ma era un leone." È meglio avere un discepolo piuttosto che venti convertiti.

Al Capitolo 9:23 abbiamo uno dei versi più importanti del vangelo di Luca: "Se uno vuol venire dietro a Me, rinunci a sé stesso, prenda ogni giorno la sua croce e Mi segua." Non puoi seguire Gesù se non sei disposto a rinunciare a te stesso e a morire al tuo ego ogni giorno. Rinunciare all'ego significa dire, "No," a tutto quello che il tuo egoismo ti chiede, cioè l'essere sempre al centro e al primo posto in tutto. Che cosa vuol dire "prendere la croce"? Possiamo metterla così: La croce si pone in quel momento dove la tua volontà incrocia la volontà di Dio. La tua volontà è come il braccio orizzontale della croce mentre la volontà di Dio è come il braccio verticale. Prendere la croce vuol dire morire alla tua volontà e fare la volontà di Dio. Vuol dire rinunciare alle tue scelte, le tue ambizioni, la tua reputazione, a quello che preferisci e al modo in cui ti piacerebbe reagire alle persone, ecc. Vuol dire riconoscerti morto con Cristo ogni giorno.

Al Capitolo 9:49, 50, Gesù ci insegna cosa fare quando troviamo qualcuno che ha un ministero totalmente diverso dal nostro. Una persona stava scacciando demoni ma non era con i discepoli. Giovanni chiese a Gesù di fermarlo. Ma Gesù disse a Giovanni di lasciarlo stare e di permettergli di continuare il ministero. Voi restate saldi alla vostra chiamata e lasciate che gli altri compiano la loro. Molti cristiani sono così presi dall'importanza del proprio ministero che pensano che tutti dovrebbero fare lo stesso. Ma "Se tutto il corpo fosse occhio, dove sarebbe l'udito? Se tutto fosse udito, dove sarebbe l'odorato?" (1 Corinzi 12:17). Un Cristiano maturo realizza che Dio dà diversi ministeri a diverse persone. Se una persona vuole evangelizzare e l'altra persona vuole fare un lavoro socialmente utile, lasciate che ognuno compia il proprio ministero. Alcune caratteristiche di Cristo possono essere manifestate attraverso entrambi. Ma non critichiamoci a vicenda. C'è varietà nella creazione. Dio non ha fatto tutti i fiori dello stesso colore, forma e dimensione. L'arcobaleno ha molti colori diversi. Così è anche il corpo di Cristo. Alcune persone pensano che nessuno dovrebbe frequentare una scuola Biblica perché loro non l'hanno frequentata. Altri pensano che tutti dovrebbero frequentare una scuola Biblica perché loro l'hanno frequentata. Entrambe le parti si sbagliano. Dio può utilizzare entrambi i metodi in accordo con la chiamata di ognuno di loro. Le persone di mentalità stretta tuttavia non vedono altro che il loro ministero. Qui un consiglio per queste persone: "Ringraziate Dio per ogni ministero, e state saldi al vostro".

Al Capitolo 9:52, vediamo Gesù andare verso la Samaria. Questa era la città in cui un anno prima ci fu una grande rinascita. Attraverso una singola donna peccatrice che venne convertita, e così l'intera città fu avvicinata a Gesù (Giovanni 4). Quindi Gesù mandò davanti a sé dei messaggeri per preparargli un alloggio. Ma questa volta non Lo ricevettero (verso 53). Probabilmente molti che vennero convertiti in Samaria decisero di sbarazzarsi dei loro pregiudizi contro i Giudei, di abbandonare i loro sistemi religiosi morti e di seguire il Signore. Questo deve aver disturbato i loro capi religiosi; quindi decisero di vietare a Gesù di ritornare in città. Giacomo e Giovanni volevano quindi chiamare un fuoco che scendesse sui Samaritani. Gesù li sgridò dicendo loro di non essere venuto a distruggere le vite delle persone ma a salvarle (verso 55). Se vi mandano via da una chiesa, semplicemente umiliatevi ed andate da un'altra parte. Questo è quello che ho fatto io più di una volta.

In entrambi gli esempi citati sopra, Gesù stava cercando di allargare il cuore dei Suoi discepoli. In molti gruppi Cristiani ho visto il capo avere un cuore grande, ma i suoi seguaci avere un cuore stretto perché, a differenza del loro capo spirituale, non conoscono Dio. John Wesley e George Whitefield furono due grandi predicatori del XVIII secolo in Inghilterra. John Wesley ed i suoi seguaci predicavano che una persona può perdersi anche dopo essere stata salvata. George Whitefield ed i suoi seguaci predicavano che una persona salvata, una volta salvata lo è per sempre. Wesley e Whitefield furono buoni amici e quando Whitefield morì fu Wesley a condurre il suo funerale. Uno dei seguaci di Wesley gli chiese in un secondo momento "Vedrai George Whitefield in cielo?" John Wesley rispose, "George Whitefield fu una stella grande e luminosa nel firmamento della gloria di Dio, e starà così vicino al trono, che una persona come me, che è meno dell'ultimo, non riuscirà nemmeno ad intravederlo". I seguaci di Wesley avevano un cuore stretto. Ma Wesley fu un uomo umile con un grande cuore che stimava Whitefield più di sé stesso.

Al Capitolo 10:5, Gesù disse ai Suoi discepoli, "In qualunque casa entriate, dite prima, 'Pace a questa casa!'. Se un uomo di pace ci abita, la vostra pace riposerà su di lui. Se no, ritornerà a voi." Le nostre case devono essere delle isole di pace in un mondo che è un mare in tempesta. L'uomo, come capo, deve essere particolarmente un uomo di pace - anche se la donna non è una donna di pace. L'uomo deve essere una persona che non litiga mai, né discute, né perde le staffe o entra in delle controversie. Ogni casa Cristiana deve avere alla guida un uomo così.

Al Capitolo 10:19, leggiamo che Gesù diede ai Suoi discepoli autorità sulla potenza di Satana, e gli promise che niente li avrebbe feriti. Autorità e potenza sono due cose diverse. Un camion può avere molta potenza ma quando un piccolo poliziotto alza la sua mano e gli dice di fermarsi, il camion si ferma - perché il poliziotto ha autorità. Questa è un'illustrazione dell' autorità che abbiamo su TUTTO il potere di Satana. La Bibbia dice, "Sottomettetevi a Dio e resistete al diavolo - e lui scapperà da voi" (Giacomo 4:7, 8). Satana scapperà da noi alla velocità della luce - 300,000 km al secondo - perché questa è la velocità con la quale Gesù vide Satana cadere (10:18)! Ma noi non gioiamo nel fatto che Satana ci è sottoposto, ma nel fatto che siamo figli di Dio. La nostra gioia non sta in quello che abbiamo fatto noi per Dio ma in quello che Dio ha fatto per noi - ha scritto i nostri nomi nel Libro della Vita.

Parabole Con un Messaggio

Al Capitolo 10:30-37, leggiamo la parabola del buon Samaritano. Il Levita e il sacerdote appartenevano ad una denominazione rispettata che aveva le giuste dottrine. Ma per quell'uomo nel bisogno non fecero nulla . Possiamo peccare pure non facendo nulla! Il Samaritano, invece, apparteneva ad una denominazione disprezzata (dove molte delle loro dottrine erano sbagliate) ma era lui che aiutò l'uomo bisognoso. Gesù stava insegnando che spesso sono coloro che hanno le dottrine sbagliate, che fanno di più per i poveri ed i bisognosi che gli evangelici. Il Levita ed il sacerdote erano più interessati ad andare ai loro incontri a Gerusalemme piuttosto che aiutare un uomo bisognoso lungo la strada. Il buon Samaritano perse l'incontro, ma aiutò quest'uomo. Potremmo scoprire al giorno del giudizio del trono di Cristo che molti di coloro che avevano delle dottrine marginali sbagliate riceveranno una più grande ricompensa di quelli di noi che hanno tutte le dottrine corrette. Perciò non disprezziamo quelle altre denominazioni che fanno le cose in modo diverso da noi. Dio dà valore a quelli che servono i poveri con compassione nel Nome di Cristo. Gesù dirà a loro, "Avevo fame e Mi avete dato da mangiare, ero malato e siete venuti a visitarmi, avevo sete e Mi avete dato da bere. Mentre il Mio popolo (coloro che hanno tutte le dottrine giuste) stava facendo presenza agli incontri in chiesa, voi (che avete alcune dottrine sbagliate) siete venuti ad aiutarmi."

Ora alcuni che ascoltano questa parabola, possono immaginarsi che la cosa più importante nella vita sia servire il Signore aiutando i poveri. Ma per bilanciare il tutto lo Spirito Santo ci dà qui un altro incidente che è successo subito dopo la parabola. Al Capitolo 10:38-42, Gesù ci dice qual è la cosa più importante nella vita - non servire i poveri ma ascoltare Lui e fare quello che ci dice di fare! Qui vediamo Marta che stava servendo il Signore appassionatamente, mentre Maria non faceva nulla stando seduta ad ascoltarlo . L'attività di Maria sembra pigra ed inattiva, ma Gesù rimproverò Marta perché Lo stava servendo e le disse che quello che Maria stava facendo era "la sola cosa necessaria" (verso 42). Non siamo chiamati a spendere la nostra vita "nel fare qualcosa per Dio", ma per "fare la volontà di Dio". "La cosa più importante di un servo è che faccia esattamente quello che il Suo Padrone gli dice di fare" ( 1 Corinzi 4:2 - Living Trad. Ita.).

Al Capitolo 11:1-13, leggiamo che Gesù stava pregando ed i Suoi discepoli lo sentirono. I discepoli furono meravigliati, perché non avevano mai sentito nessuno pregare in quel modo. Sentirono Gesù parlare intimamente ad un Padre pieno d'amore e non stava recitando delle belle parole per impressionare Dio (come avevano già sentito i Farisei fare nelle sinagoghe). Dunque chiesero a Gesù di insegnargli a pregare come pregava Lui. Allora Gesù gli insegnò che dovevano parlare a Dio come loro Padre. Questa era una rivoluzione, perché nessuno nella storia d'Israele aveva mai provato a chiamare Dio "Papà" (che è quello che significa la parola Ebraica "Abba"). Oggi non dobbiamo pregare Dio o cantargli canzoni come se fosse Geova, ma come "Padre". Poi Gesù gli raccontò anche una parabola così da completare la risposta alla loro domanda sulla preghiera. Un uomo ebbe un ospite che venne in casa sua a mezzanotte, ma non aveva nulla da dargli da mangiare. Allora andò alla casa del suo vicino e continuò a bussare alla porta fino a quando gli fosse dato del cibo per l'ospite. Così, Gesù disse, era come dovevano cercare per la potenza dello Spirito Santo (11:13). Per prima cosa dovete avere compassione ed un peso per le persone bisognose che incontrate. Poi dovete riconoscere che solo Dio può darvi il modo con cui potete soddisfare i loro bisogni. Allora dovete cercare Dio per la potenza del Suo Spirito. Se la tua chiamata è predicare la parola, allora chiedi per prima cosa a Dio di donarti amore e compassione per coloro ai quali devi predicare. Poi continua a chiedere per l'unzione e la rivelazione dello Spirito per dire una specifica parola che soddisfi il loro particolare bisogno. Possiamo chiedere a Dio nello stesso modo, anche se dobbiamo pregare per la guarigione di qualcuno o per scacciare un demone da una persona. Non siamo chiamati a servire tutti nel mondo, ma solo quelli che Dio ci manda a noi. Quest'uomo non voleva del pane per tutte le persone affamate nella campagna, ma solo per la persona che era venuta a casa sua. Questa persona nel bisogno potrebbe essere vostro figlio o vostra figlia. Gesù disse che chiunque chiede e bussa (come fece quest'uomo) riceverà ciò che ha chiesto (versi 9, 10). Ma coloro che bussano solo due o tre volte e poi si arrendono non riceveranno nulla. Dio è un Padre migliore di qualsiasi padre terreno. Perciò non ci negherà niente di buono per noi (verso 11). Perciò "desideriamo ardentemente l'amore, non tralasciando però di ricercare i doni spirituali" (1 Corinzi 14:1).

Al Capitolo 12:1, Gesù disse ai Suoi discepoli di "stare attenti al lievito dei Farisei che è l'ipocrisia." La parola 'ipocrisia' non è una parola Italiana ma è una parola Greca - "hypokrisis". Se i traduttori l'avessero tradotta (come fecero con il resto del Nuovo Testamento) e non semplicemente usato il termine italiano derivante dal Greco, la traduzione sarebbe stata "recitare" o "far finta di essere". In Greco antico, un "ipocrita" era un attore. Perciò quello che Gesù stava avvertendo di non fare era di non recitare come se fossimo persone sante. Un attore di Hollywood può fare la parte di Giovanni il Battista (un uomo santo). Ma dopo che le riprese del film sono finite, l'attore tornerà alla sua vita di tutti i giorni di bere, commettere adulterio e divorziare. Questa è la vita reale. Poi la settimana dopo quando le riprese del film continuano, ritorna ad essere "un uomo santo".

Molti Cristiani sono proprio così. Quando vengono all'incontro della Domenica, sono persone "sante", parlano di cose spirituali e lodano Dio in "altre lingue". Ma quando tornano a casa e ritornano alla loro "lingua madre", si arrabbiano con le loro mogli e dicono bugie. Inoltre ritornano alla loro fame di arricchirsi e fare soldi per tutto il resto della settimana. Poi, quando arriva la Domenica, ritornano al loro "recitare" come se fossero uomini santi. Gli attori di Hollywood sono in realtà più onesti, perché non pretendono che il loro recitare sia vero nelle loro vite e non si ritengono degli uomini santi quando sono fuori dal set cinematografico. Ma questi Cristiani, al contrario, pretendono di essere sempre santi! Questo è quello di cui Gesù stava avvertendo i Suoi discepoli. Alla Domenica dobbiamo essere le stesse persone che siamo durante la settimana. Questo è il motivo per cui dobbiamo odiare l'ipocrisia.

Al Capitolo 12:3-12, Gesù ci disse di non avere paura della persecuzione, perché i capelli che abbiamo sulla testa sono numerati dal Padre nostro. Nostro Padre conosce la condizione di ogni passero nel mondo, e per Lui noi valiamo più di molti passeri. Dio potrebbe permettere alle persone di portarci in tribunale o persino di ucciderci. Ma non dobbiamo mai avere paura degli uomini. Non dobbiamo nemmeno pensare a quali saranno le nostre risposte alle loro domande. Lo Spirito Santo esattamente in quel momento ci insegnerà che cosa dire (verso 12). Questa non è una promessa che possiamo richiedere per quando predichiamo, ma quando siamo in un tribunale perseguitati per la nostra fede. Non provate a chiedere questa promessa quando predicate, perché non funziona. Per predicare dei sermoni dovete prepararli prima. Il predicare è come servire un pasto a degli ospiti d'onore. In India, una moglie spende molte ore in cucina per preparare un solo pasto. Anche noi dobbiamo faticare per preparare un messaggio per il popolo di Dio.

Al Capitolo 12:13, leggiamo di un uomo che venne dal Signore e disse, "Signore, dì a mio fratello di dividere la proprietà di famiglia con me." Anche se questa richiesta poteva essere genuina, e anche una richiesta legittima, Gesù si rifiutò di essere coinvolto in una disputa del genere. Gesù è venuto qui solo per aiutare coloro che volevano una proprietà nel cielo - non sulla terra!

"Cercate prima il regno di Dio e tutte queste altre cose vi saranno date in più" (12:31). Ogni Cristiano deve vivere la sua vita sulla terra in modo tale che sia una prova vivente della verità che tutti coloro che cercano prima il regno di Dio, troveranno che tutte le necessità terrene gli saranno date in più.

Al Capitolo 12:35 siamo esortati ad essere pronti per il ritorno del Signore. Se il Signore ti ha affidato degli altri credenti, sii fedele a non picchiarli e dagli il giusto cibo nella giusta stagione (12:45). Ci sono alcuni predicatori che anziché nutrire le pecore, le battono. Quando predicano, non danno alle persone il cibo che le aiuta a crescere spiritualmente. Ma le colpiscono con un verso della Bibbia dopo l'altro. Il Signore disse che un giorno verrà e punirà tutti quelli che hanno frustato i Suoi figli.

Al Capitolo 13:34, vediamo la tremenda compassione che Gesù aveva per Gerusalemme, perché pianse per la città.

Al Capitolo 14:13, 14, troviamo un comandamento del Signore al quale pochissimi credenti obbediscono. Disse che quando organizzate un pranzo o una cena, dovreste invitare quelli che non possono ripagarvi. Un vero discepolo di Gesù si prenderà molta cura dei poveri nella chiesa. Se sei un predicatore, principalmente non andare dai ricchi (perché molti vanno da loro), ma vai dai poveri che non possono darti nulla in cambio. Sarà il Signore in Persona che un giorno ti ricompenserà. Preparate un banchetto della Parola di Dio per coloro che non possono darvi indietro un'offerta.

Chi è Discepolo e chi Ritorna al Peccato

Al Capitolo 14:25-34, il Signore pone le tre condizioni essenziali per il discepolato.

1. Devi amare Gesù più di chiunque altro (verso 26).

2. Devi prendere la tua croce ogni giorno e seguire Gesù (verso 27)

3. Non devi possedere nulla sulla terra (verso 33).

Potete avere molte cose, ma non dovete possederne nessuna. Qual è la differenza tra avere e possedere? Potreste avere una casa; ma dovete trattarla come una casa che appartiene a Dio, nella quale vi ha permesso di vivere gratuitamente. La stessa cosa vale con tutte le vostre proprietà. Dovete riconoscere che tutto quello che avete appartiene a Dio. Solo i discepoli sono il sale che non ha perso il sapore (verso 34). Oggi abbiamo molto sale che non ha sapore, perché gli evangelisti hanno predicato il perdono dei peccati senza fare delle persone dei discepoli.

In tre parabole al Capitolo 15, vediamo delle figure di quattro tipi di persone che sono ritornate al peccato - una pecora smarrita, un figlio giovane perduto, un figlio maggiore perduto ed una moneta perduta - e anche della Trinità di Dio. La pecora perduta è una figura di un credente che accidentalmente o a causa di qualche disattenzione è uscito fuori strada. Il pastore è una figura di Gesù, il Figlio di Dio. Il figliol prodigo è una figura di un credente che se ne è andato in ribellione contro Dio e la chiesa. Il padre è una figura di Dio il Padre. Che in questo caso non va a cercare la persona smarrita come nel primo caso. Ma aspetta fino a quando il figlio raggiunge il livello dei maiali e ritorna di sua iniziativa. Il figlio maggiore è una figura di coloro che sono persi nel legalismo, nell'auto-giustizia e nell'orgoglio. La donna che cerca per la moneta perduta è una figura di una chiesa piena dello Spirito Santo. Accende una lampada e spazza la casa (15:8) e cerca attentamente finché non la trova. Quando perse la moneta, era una chiesa distratta che ha causato a qualcuno di ritornare al peccato (la moneta perduta). Poi accende una lampada (viene riempita con lo Spirito Santo) e comincia a cercare e trova quelli che erano ritornati al peccato, e poi li riporta nel gregge. Ci sono molti credenti che non hanno nessuna considerazione per tutti quelli che sono perduti o che sono tornati al peccato. Queste persone sono solo interessate a loro stesse. Tali credenti mancano completamente della connessione con Dio il Padre, Dio il Figlio e Dio lo Spirito Santo. Una preghiera che ho pregato per molti anni è questa (e ho incoraggiato tutti gli anziani in tutte le nostre chiese a pregare anche loro questa preghiera), "Signore, se c'è qualcuno in questo posto che sta cercando di vivere una vita santa, per favore fai che lui ci trovi, o che noi troviamo lui. E se non fai nessuna di queste due cose, dicci che cosa c'è di sbagliato in noi così che possiamo metterlo a posto, ed essere in accordo con te nel trovare i perduti." Vi incoraggerei a pregare questa preghiera.

Il tipo di gregge in cui inseriamo una pecora perduta è anch'esso molto importante. Se il gregge contiene 99 pecore malate, che litigano e si distruggono, allora la pecora perduta è meglio che se ne stia nel deserto piuttosto che in un gregge del genere. Perciò non abbiamo bisogno solo di un ministero che va a cercare le pecore perdute, ma anche di un ministero che mantiene le 99 pecore in salute ed in pace. Gesù disse: "C'è più gioia in cielo per un solo peccatore che si ravvede (questa è la pecora perduta) che per 99 giusti che non hanno bisogno di pentirsi" (verso 7). Questa è una chiesa (gregge) meravigliosa, nella quale ci sono 99 persone giuste che non hanno bisogno di pentirsi di nulla! Come mai? Perché queste persone si stanno giudicando da sole e si pentono ogni giorno. Questa è stata la mia abitudine per molti anni. Come risultato, ho scoperto alcune cose che non sono come Cristo nella mia vita, quasi ogni giorno negli ultimi anni ho notato qualcosa - mi sono pentito e ripulito da questo carattere. Se siete così, non avrete tempo per trovare dei difetti nelle altre persone - perché sarete troppo impegnati a ripulirvi. Allora potete costruire una chiesa di persone "che non hanno bisogno di pentirsi" dove le pecore perdute possono venire ed essere guarite. Perciò nelle nostre chiese dobbiamo predicare costantemente il ravvedimento. Gradualmente, dopo un po' di tempo, avremo una chiesa dove le persone hanno imparato a giudicarsi da soli, e a non giudicare gli altri.

Quando il pastore perse la pecora, la perdita era del pastore. Quando la donna perse la moneta, era la donna ad averci perso. E nel caso del figlio perduto, ancora quello che ci aveva perso era il Padre . In tutte queste parabole Gesù stava insegnando che è Dio che ha perso qualcosa quando gli uomini peccarono. Il nostro lavoro nella chiesa è di riportare a Dio quello che ha perduto.

Una cosa che il figlio perduto sapeva era che suo padre lo amava. Questo è il motivo per cui decise di tornare a casa. Come faceva a sapere il padre che quel giorno suo figlio stava tornando? Perché ogni giorno guardava fuori dalla finestra per vedere se suo figlio stesse tornando. Un giorno, lo vide - e corse a dargli il benvenuto. Ma, al contrario, il figlio maggiore, non condivideva la stessa passione che c'era nel cuore di suo padre. Aveva lavorato duro per suo padre e gli aveva sempre obbedito (versi 28, 29). Ma non aveva passione per i perduti. Non aveva comunione con il cuore di suo padre. Non disse mai a suo padre, "Fammi andare a cercare mio fratello più giovane così che posso trovarlo".

Ci sono due tipi di lavoratori Cristiani e di anziani. Un tipo è come il padre in questa storia, pieno d'amore e compassione. L'altro è come il fratello maggiore, duro, rigido e professionale. Ognuno di noi può fare una scelta, a chi dei due voler somigliare un giorno. In questa storia, all'inizio, il figlio maggiore è dentro la casa mentre il più giovane è fuori. Ma quando la storia finisce, il figlio minore è dentro ed il maggiore è fuori. Molti che oggi sono primi saranno ultimi nel regno di Dio. Molti Cristiani saranno fuori dal regno, perché non hanno comunione con il cuore del Padre. Ogni fratello e sorella nella chiesa deve essere un servo del Signore e deve condividere la comunione con il cuore del Padre per quelli che sono persi.

Quando ero giovane avevo un gran desiderio di essere un evangelista e di spendere la mia vita nel Nord dell'India. Dissi al Signore che ero pronto ad andare ovunque mi avesse mandato - e lo sono ancora. Ma non mi ha mai detto di andare nell'India del Nord - e non sarei andato dove il Signore non mi ha inviato. Poi Dio mi diede il dono dell'insegnamento e non dell'evangelismo. Ma continuo ad essere molto appassionato ed interessato al lavoro del Signore nell'India del Nord. Perciò leggo delle riviste missionarie che mi dicono che cosa sta succedendo da quelle parti. Anche se non siete un missionario, spero che abbiate un desiderio di sapere quello che gli altri stanno facendo per il Signore nei posti più difficili in questo mondo.

Insegnamento sui Soldi

I Capitoli dal 16 al 21 trattano il tema dei soldi. Gesù parlò molto dei soldi. Nei vangeli troverete che il 16% dei Suoi insegnamenti fa riferimento ai soldi - un verso su sei. Questa è l'importanza che Gesù diede a questo tema. Nonostante Gesù parlò dell'essere liberati dall'amore per i soldi, molti predicatori esortano le persone a pagare le decime - cosa che Gesù non ha mai insegnato ai Suoi discepoli (Disse di farlo solo ai Farisei che erano sotto l'antico patto - Matteo 23:23).

La prima parabola che Gesù disse qui trattava un fattore infedele. L'essenza di questa storia è che questo fattore stava pianificando il suo futuro. Sapeva che avrebbe perso il lavoro, perciò iniziò a fare qualche truffa, così che quando avrebbe perso il lavoro, avrebbe avuto anche degli amici che gli avrebbero dato un altro lavoro. Poi Gesù disse, "Fatevi degli amici per l'eternità attraverso i soldi." Per questo fattore, il suo futuro era solo sulla terra. Per noi, il nostro futuro è nell'eternità. Il fattore preparò il suo futuro usando il potere che aveva sui soldi. Dobbiamo anche noi farci degli amici per l'eternità usando i nostri soldi per diffondere il vangelo e vincere anime. Poi un giorno delle persone vi incontreranno nel cielo e diranno, "Siccome tu hai dato i tuoi soldi per diffondere il vangelo, io sono stato salvato ed ora sono qui" (16:9).

Poi Gesù disse queste parole molto forti, "Se dunque non siete fedeli nelle ricchezze ingiuste, chi vi affiderà quelle vere?" (16:11). Le vere ricchezze sono la natura Divina, l'unzione dello Spirito Santo e la rivelazione sulla parola di Dio. Perché la maggior parte dei credenti non diventa sempre più come Cristo nel loro parlare o non ricevono nessuna nuova rivelazione dallo Spirito sulla parola di Dio? Perché non sono fedeli con i soldi.

Poi Gesù disse che nessun servo può servire due padroni. Non potete servire entrambi Dio e i soldi (16:13). Dovete scegliere. I Farisei avevano le loro missioni di evangelizzazione ma erano anche dei grandi amanti dei soldi (16:14). Gesù gli disse, " Voi vi proclamate giusti davanti agli uomini (Provate ad apparire molto spirituali davanti agli uomini). Ma Dio conosce i vostri cuori. Quello che è eccelso tra gli uomini è abominevole davanti a Dio " (16:15). Ho sempre tenuto davanti a me questo verso ed ho sempre cercato di ricordarmelo per tutta la mia vita. Fatevi una lista di tutte le cose che gli uomini reputano eccelse e riconoscete che Dio considera tutte queste cose detestabili. Non gloriatevi mai in quello che gli uomini valutano eccelso. Alcune di queste cose potreste averle; ma dategli il valore che gli dà Dio - zero. Non perdete tempo a pensarci sopra e non gongolatevi. Sei di bell'aspetto, intelligente, ricco o una persona altamente qualificata? In tutte queste cose non c'è niente di male. Ma non immaginatevi che Dio dà valore a queste cose - perché la stragrande maggioranza degli uomini di Dio nel mondo non sono stati belli, intelligentissimi, ricchi o laureati. Dio dà valore all'umiltà e al timore che si ha di Lui, cose alle quali il mondo non dà valore. Se date valore alle cose alle quali Dio dà valore, il vostro servizio per Lui sarà molto più efficace.

Poi Gesù raccontò una storia vera di un certo uomo ricco e di uno che faceva l'elemosina chiamato Lazzaro (16:19). Questa non è una parabola perché Gesù non utilizzò mai i nomi propri (come Lazzaro o Abraamo) in delle parabole. Questa era una storia vera di un uomo al quale vennero affidati da Dio molti soldi, ma li usò egoisticamente e non per benedire i suoi fratelli bisognosi. Non gli importò di Lazzaro, povero, che faceva l'elemosina alla porta del ricco. Lazzaro era suo fratello - perché entrambi erano figli di Abraamo, Isacco e Giacobbe. Ma quest'uomo ricco non si prese cura di Lazzaro. Questo prova che non aveva una fede viva in Dio. Giacomo disse, "A che serve, fratelli miei, se uno dice di aver fede ma non ha opere? Può la fede salvarlo? Se un fratello o una sorella non hanno vestiti e mancano del cibo quotidiano, e uno di voi dice loro: 'Andate in pace, scaldatevi e saziatevi', ma non date loro le cose necessarie al corpo, a che cosa serve? Così è della fede; se non ha opere, è per sé stessa morta." (Giacomo 2:14-17). La salvezza è per fede - e l'uomo ricco andò all'inferno perché non aveva una fede vivente. Quando Lazzaro morì, non viene riportato della sua sepoltura (16:22). Probabilmente il suo corpo venne gettato in una letamaia. Ma il fatto di essere gettato in una letamaia che cosa poteva importare a Lazzaro quando lui era già in paradiso? Al contrario, il ricco ricevette una grande sepoltura. Probabilmente al funerale era presenti il sommo sacerdote (che equivale ad un arcivescovo - perché di solito i capi religiosi partecipano ai funerali dei ricchi) e deve anche aver detto molte cose buone riguardo a quest'uomo. Ma l'uomo era all'inferno mentre si svolgeva il suo funerale! [Alcune persone rimangono in delle denominazioni morte solo perché vogliono una sepoltura decente - o un grande matrimonio in una cattedrale!] L'uomo ricco poteva vedere che Lazzaro, che disprezzò mentre era in vita, ora era in cielo. Con tutti i suoi soldi e la sua religiosità, il ricco non poté entrare. "Dio ha scelto quelli che sono poveri secondo il mondo perché siano ricchi in fede" (Giacomo 2:5). Se Dio vi ha dato dei soldi, si aspetta che li usate per benedire gli altri. C'è una ragione in più per cui l'uomo ricco andò all'inferno. Scoprì quando raggiunse l'inferno che non si era pentito (16:30). E scoprì anche che Lazzaro era in paradiso perché si era pentito e aveva creduto.

Al Capitolo 17:3, 4, Gesù parlò dell'importanza di perdonare gli altri, anche se peccano contro di noi sette volte in un giorno solo .

Al Capitolo 17:10, Gesù disse che anche dopo aver obbedito ad ogni singolo comandamento del Signore, possiamo continuare a considerarci solo dei "servi inutili", perché abbiamo fatto solo quello che dovevamo fare. In un mondo dove pure i Cristiani bramano delle lauree in teologia, qui è una buona laurea da prendere: "S.I. - Servi Inutili"! Quanti sono interessati a mettere questo titolo associato con i loro nomi? Ma quando possiamo raggiungere questa laurea così bassa? Solo quando avremo obbedito ad ogni singolo comandamento del Signore! Alcuni di noi si immaginano di essere dei servi utili del Signore. Non abbiamo ancora preso abbastanza seriamente le parole del nostro Signore. Solo perché il Signore ci ha benedetto un poco qui e lì, cominciamo a pensare che siamo molto importanti e utili per Dio! Quanto è facile ingannarci da soli. Al nostro meglio, rimaniamo solo dei servi inutili . Siamo quello che siamo solo per la grazia di Dio (1 Corinzi 15:10). Abbiate sempre un concetto sobrio di voi stessi - e continuerete a ricevere grazia da Dio sempre per più grandi cose nella vostra vita.

Al Capitolo 17:12-19, leggiamo di 10 lebbrosi che a gran voce chiesero al Signore di guarirli. Tutti vennero guariti. Ma solo uno di loro ritornò dal Signore per ringraziarlo a gran voce. E siccome ringraziò, ricevette di più. "La tua fede ti ha salvato" (verso 19). Gli altri nove ricevettero solo la guarigione fisica. Quest'uomo era un Samaritano disprezzato, ma ricevette quello che gli altri nove Giudei rispettabili non ricevettero - la salvezza. Ricevete di più dal Signore quando lo ringraziate per le Sue benedizioni.

La Seconda Venuta di Cristo

Poi Gesù parlò della Sua seconda venuta. Quello che leggiamo in Matteo 24 è ripetuto qui dallo Spirito Santo, perché non vuole che nessuno venga ingannato. Non credete a quelli che vi dicono, 'Guardate, è venuto qui è venuto lì (segretamente).' La Sua venuta sarà visibile a tutti, esattamente come il lampo illumina da una parte all'altra del cielo. Gesù rese più volte chiaro che non tornerà segretamente. Ci sarà solo una seconda venuta. Tutti i credenti saranno sulla terra durante la grande tribolazione che precederà il Suo ritorno - perché il Signore non porterà via dalla terra i Suoi migliori soldati proprio nel momento in cui ha grande bisogno di testimoni - durante il regno dell'Anticristo. Di sicuro soffriremo. Senza dubbio molti cadranno dalla fede. Ma alcuni staranno veritieri al Signore e glorificheranno il Suo Nome. Perciò quando le persone predicano, "Verrà segretamente di qui o di là" (verso 23), il Signore ci ha detto di non credergli. Dunque io non gli credo. Nessuno degli apostoli insegnò o credette a questa strana dottrina. E dal giorno di Pentecoste nessuno l'ha predicata per 18 secoli. La dottrina del rapimento segreto nacque per la prima volta in Inghilterra a metà del 1800 - ed i suoi echi si sentono oggi in tutto in mondo. Non sono sorpreso che questa dottrina fu inventata da dei Cristiani amanti della comodità in un paese (Inghilterra) che non perseguitava i Cristiani da secoli.

E quando il Signore alla fine verrà, pochi verranno rapiti per incontrarlo nelle nuvole e dargli il benvenuto qui sulla terra. Molti saranno lasciati indietro. Due saranno in un letto (marito e moglie ovviamente); uno verrà preso e l'altro verrà lasciato (17:34). Due lavoreranno assieme nello stesso posto; uno verrà preso, l'altro verrà lasciato (verso 35). Perciò il Signore ci disse di essere sempre pronti. Per esempio, se quel giorno siete sul tetto della vostra casa, non dovete scendere da basso. Se siete fuori nei campi, non dovete ritornare a casa. In quei giorni le persone lavoravano nei campi. Oggi, noi lavoriamo negli uffici. Permettetemi di spiegare quello che il Signore stava dicendo implicitamente: se siete nel vostro ufficio quando il Signore ritornerà non dovete avere da dire, "Signore, per favore aspetta. Ho litigato con mia moglie questa mattina e devo tornare a casa e chiederle scusa." Essere sempre pronti vuol dire che avete già tutte queste faccende già sistemate. Se siete sul tetto della vostra casa, dovrete essere pronti ad essere rapiti da lì. Non dovreste avere nessun attaccamento per tutte le cose che stanno nella vostra casa. Il modo per essere pronti per il ritorno del Signore è mantenere una assoluta coscienza pulita ed essere completamente distaccati da tutto ciò che c'è sulla terra - in ogni momento.

Al Capitolo 18:1-7, Gesù parlò ancora della persistenza nella preghiera. Le sole due parabole che Gesù disse riguardo alla preghiera enfatizzavano la persistenza. Al Capitolo 11, il bisogno era per ricevere la potenza per servire gli altri. Qui il bisogno invece è di essere liberati personalmente dall'oppressione di Satana. La vedova è la figura di un credente. Il Signore ha sempre figurato i credenti come deboli e bisognosi di aiuto - una vedova o una pecora. Fece questo in modo da farci cercare l'aiuto da Dio e non dipendere dalle nostre abilità. Quando siamo impauriti o sconfitti dal peccato, vuol dire che siamo tormentati da Satana. Dobbiamo cercare Dio fino a quando non siamo liberati da questa oppressione. La vedova continuò a chiedere al giudice fino a quando non venne liberata dal tormento del suo nemico. Anche noi dobbiamo fare lo stesso. Gesù concluse la parabola dicendo che al Suo ritorno sulla terra, troverà pochissimi che avranno fede per vivere una vita di assoluta vittoria (18:8). Oggi viviamo in questi giorni. Molti Cristiani usano il loro tempo solo per discussioni teologiche per comprendere se la vittoria è possibile o no. Gesù, al contrario, disse che sono solo coloro che sono afflitti (per i loro peccati) che riceveranno forza. Più riconosciamo il nostro bisogno di aiuto, più andremo da Dio in preghiera e piangeremo sui nostri cuscini per ricevere la vittoria. E allora la otterremo!

La seguente parabola che Gesù disse (18:9-14) era per esporre l'orgoglio delle persone che si credono giuste - la parabola del Fariseo e del pubblicano (raccoglitore delle imposte). Qui il Fariseo nemmeno stava pregando a Dio. Ma stava pregando a sé stesso (verso 11). Lui era il suo dio! Un uomo orgoglioso adora sé stesso, e si vanta del suo pregare, digiunare, pagare le decime, lavoro missionario ecc. Il povero raccoglitore delle imposte pregò dicendo, "Sii misericordioso con me il peccatore". Si chiamò "il peccatore" come se lui fosse l'unico peccatore sulla terra. Perciò andò a casa giustificato. I primi saranno ultimi e gli ultimi saranno primi.

Poi vengono due incidenti collegati ai soldi. Nel primo caso, un giovane ricco non era disposto a pagare il prezzo per seguire Gesù e quindi si allontanò da lui (18:18-27).

Il secondo incidente era quello di Zaccheo, un ricco raccoglitore di imposte che aveva truffato molte persone durante la sua vita (19:1-10). Ma siccome Zaccheo voleva incontrare il Signore, si arrampicò su di un albero per vederlo. Come Gesù stava camminando sulla strada, lo Spirito Santo gli suggerì di fermarsi e di guardare sull'albero. Poi il Signore disse a Zaccheo che gli sarebbe piaciuto visitare casa sua. Zaccheo fu sconvolto. Ma quando il Signore arrivò davanti alla porta della casa, "Zaccheo si fermò" (verso 8) e disse (detto in altre parole), "Signore, Tu sei santo. Non puoi venire in casa perché ho costruito questa casa con dei soldi ingiusti che ho fatto truffando molte persone. Ma Signore, ora voglio dare la metà dei miei soldi ai poveri e ritornare quattro volte i soldi che ho preso a tutti quelli che ho truffato." Come fece Zaccheo a cambiare? Qui Gesù non predicò un sermone sulla giustizia. Era la luce che usciva da Gesù che convinse Zaccheo.

La legge dell'Antico Testamento diceva che quando fate una restituzione dovete aggiungere il 20% (Numeri 5:7). Ma qui Zaccheo stava aggiungendo il 300%, perché aveva truffato le persone molti anni prima e oltre ai soldi voleva che ricevessero tutti gli interessi. Non appena Gesù udì questo disse, "Oggi la salvezza è entrata in questa casa" (19:9). Quando un uomo è disposto a fare quello che ha fatto Zaccheo, potete stare certi che è stato salvato.

Al Capitolo 19:11-20, leggiamo ancora un'altra parabola collegata ai soldi. Un uomo nobile che stava per partire per un lungo viaggio, chiamò i suoi dieci schiavi e diede ad ognuno dei soldi e gli disse di investirli. Uno degli schiavi fu così fedele negli investimenti che con una mina ne ricavò dieci. Un altro uomo ne ricavò cinque mine, mentre l'altro mise la mina dentro ad un fazzoletto, la seppellì sotto terra e quando il suo padrone tornò gliela diede indietro. L'ultimo schiavo non commise nessun peccato. Ma sprecò la sua vita. Nella parabola in Matteo 25, l'ammontare dato era differente. In quel caso la parabola parlava dei doni. Uno può essere un apostolo l'altro una madre. Un apostolo ha più opportunità di viaggiare e servire rispetto ad una mamma. Perciò Dio si aspetta di più da un apostolo. Ma nella parabola qui, ad ogni persona venne dato lo stesso ammontare di soldi. Questo si riferisce a due cose. Prima di tutto, al nostro tempo. Tutti noi abbiamo lo stesso ammontare di tempo ogni giorno - 24 ore. Ma quello che facciamo con il nostro tempo è diverso. Alcuni usano il loro tempo con profitto studiando la Parola mentre altri lo sprecano facendo gossip. Secondo, fa riferimento al nostro corpo. Tutti abbiamo lo stesso corpo e siamo tutti tentati esattamente allo stesso modo dai nostri desideri. Ma la nostra reazione a questi desideri è diversa. Alcuni ci combattono contro e vincono la tentazione, mentre altri cedono ai loro desideri e peccano. Dunque un fratello che ha usato il suo tempo ed il suo corpo per la gloria di Dio frutta dieci mine, mentre un altro solo cinque.

Al Capitolo 19:30, leggiamo di Gesù che entrò a Gerusalemme su di un asino. I re montavano su dei cavalli, ma Gesù scelse un asino. Lo fece per mostrare che tutto quello che è grande e impressionante agli occhi del mondo è spregevole davanti a Dio. Nell'Antico Testamento, una volta Dio parlò pure attraverso un asino - a Balaam. È un grande incoraggiamento sapere che anche se siamo stupidi come degli asini, il Signore ha bisogno di noi e vuole usarci per i Suoi scopi. Quel giorno l'asino ricevette molto onore - e così potrebbe succedere anche a voi, quando il Signore vi usa. Ma se quell'asino avesse immaginato che le persone lo stavano apprezzando, allora si sarebbe sbagliato di grosso. La folla stava onorando il Signore. Nel momento in cui Gesù scese dall'asino, ritornò ad essere quello di prima - e nessuno lo onorava più. Questa è una buona lezione per noi da tenere a mente. Quando le persone ci apprezzano, è Cristo in noi che stanno apprezzando.

Al Capitolo 20:25, il Signore parlò ancora dei soldi: "Rendete a Cesare quello che è di Cesare, e a Dio quello che è di Dio." Date a tutti quello che gli è dovuto.

Al Capitolo 21, leggiamo della seconda venuta del Signore. Ci sarà persecuzione e persino i nostri parenti potrebbero tradirci. Ma non dobbiamo avere paura, perché nessuno può toccare nemmeno un capello del nostro capo senza il permesso del Signore (verso 18).

L'Ultima Cena e la Crocifissione

Al Capitolo 22:24, vediamo che nonostante tutti questi anni di aver ascoltato il Signore, i discepoli stavano ancora discutendo su chi fosse il più grande tra di loro. Il Signore non selezionò delle persone perfette per essere Suoi discepoli - ed era molto gentile nel correggerli. Sapeva che quando sarebbero stati riempiti con lo Spirito Santo, sarebbero tutti cambiati - e lo furono. Una volta che furono riempiti, non combatterono più gli uni con gli altri per posizioni ed onore.

Al Capitolo 22:31, leggiamo che Gesù avvertì Simon Pietro che Satana aveva chiesto a Dio il permesso di vagliarlo come si setaccia il grano - e Dio aveva dato a Satana il permesso. Questo ci ricorda la storia di Giobbe, dove anche lì Satana dovette chiedere il permesso a Dio prima di poter agire con Giobbe. Dio non permetterà mai a Satana di tentarci oltre a quello che siamo in grado di portare (1 Corinzi 10:13). Satana deve chiedere il permesso a Dio tutte le volte che cerca di causarci dei problemi, tentarci, attaccarci o perseguitarci. Questo fatto ci dovrebbe dare molto conforto. E Gesù disse a Pietro che quando Satana lo avrebbe tentato, sarebbe caduto - non solo una volta ma tre volte. Nonostante questo Gesù non pregò per non far cadere Pietro . Pregò solo che la fede di Pietro non fallisse. Perché Gesù non pregò per evitare la caduta di Pietro? Perché Pietro era così orgoglioso che niente di meno di una caduta nel peccato avrebbe potuto umiliarlo. È solo quando cadiamo - ripetutamente - che riconosciamo che niente di buono abita nella nostra carne e che non possiamo mai vincere il peccato con le nostre forze. E quando abbiamo fatto della nostra vita un disastro e abbiamo toccato il fondo - quando arriviamo a quel punto zero, alla fine della confidenza nelle nostre abilità - allora non dobbiamo perdere la fede. Dio continua ad amarci e ci renderà dei vincitori. Il fallimento ha un suo scopo nel progetto di Dio.

Il fallimento di Pietro e il suo pianto amaro dopo il fallimento era tutto una preparazione per la Pentecoste. Se Pietro quella notte non fosse caduto così profondamente nel peccato, sarebbe stato al giorno di Pentecoste un uomo orgoglioso che avrebbe guardato dall'alto al basso tutti i peccatori che erano presenti. Ma siccome era un uomo rotto, li guardò come peccatori non diversi da lui. Pietro si sentì di essere il più grande peccatore di tutti. Questo è il tipo di persona che Dio sceglie, riempie con lo Spirito Santo ed usa per servirlo. E quando Dio lo utilizzò potentemente Pietro non si montò più la testa, perché sapeva bene che fallimento era stato. Che scopo meraviglioso c'era dietro al fallimento di Pietro.

Al Capitolo 23:40-42, ci sono due lezioni che possiamo imparare dal ladro sulla croce, quello che venne salvato.

Prima di tutto, riconobbe che Gesù non aveva fatto niente di male. E come faceva a saperlo? Perché vide il modo in cui Gesù si comportò mentre gli altri lo accusavano. Quel ladro aveva visto molte persone che quando venivano crocifisse, maledicevano ed imprecavano. Ma qui vide Qualcuno che diceva, "Padre, perdonali perché non sanno quello che stanno facendo." Questo aprì gli occhi del ladro. E questo fu anche quello che aprì gli occhi del centurione Romano - che riconobbe, "Veramente questo è il Figlio di Dio." È solo quando gli altri vedono in noi una natura che perdona sempre, che allora saranno convinti dei loro peccati.

La seconda cosa che vediamo qui è che mentre l'altro ladro voleva essere tirato giù dalla croce (credendo di non meritare la morte), questo ladro ammise di meritare di essere crocifisso. Adamo diede la colpa a sua moglie per il suo peccato e così fu scacciato dal paradiso. Questo ladro riconobbe il suo peccato e fu subito ammesso in paradiso (23:43). Il paradiso è stato preparato per coloro che sono onesti abbastanza da riconoscere che hanno peccato e meritano l'inferno.

Al Capitolo 24:13-33, leggiamo di due discepoli che stavano camminando verso Emmaus e Gesù risorto si unì al loro cammino. Era un percorso di più di undici chilometri ed ad un passo tranquillo ci saranno volute dalle due alle tre ore di cammino. E per tutto quel tempo, i discepoli seguirono uno studio della Bibbia da Genesi a Malachia . Gesù gli mostrò "Cristo" in tutte le Scritture (24:27). E quando Gesù parlava, i loro cuori ardevano (24:32). Questo è quello che succede quando Gesù parla. Coloro che predicano la Parola devono desiderare di predicare in questo modo - cioè che gli occhi delle persone vengano aperti e i loro cuori si infiammino ascoltando la Parola.

Alla fine, dopo essere apparso ai Suoi undici discepoli, gli disse di aspettare a Gerusalemme fino a quando fossero "dotati di potenza dall'alto" (24:49). I discepoli obbedirono a Gesù e spesero i dieci giorni successivi lodando Dio (24:53). Fu in quell'atmosfera di lode che lo Spirito Santo scese su tutti quelli che erano nella sala di sopra. Lo Spirito scende sulle persone anche oggi quando c'è un'atmosfera simile! Alleluia!

Capitolo 43
Giovanni

GESÙ CRISTO - IL DIO ETERNO

G

iovanni 1:1 torna indietro al vero "principio", prima del "principio" menzionato in Genesi 1:1. La "Parola" si riferisce a Gesù Cristo e qui è chiamato "Dio". Giovanni enfatizza la Divinità di Cristo. Gesù era Dio per tutta l'eternità. Un giorno, "la Parola è diventata carne" (1:14). Era Dio quando camminò su questa terra nella nostra carne, ed è Dio oggi. Questo è il motivo perché adoriamo Lui e rivolgiamo a Lui le nostre preghiere. Gesù stesso disse che "solo Dio può essere adorato" (Matteo 4:10) - e quando le persone lo adoravano qui sulla terra, Gesù accettò la loro adorazione.

Perché è chiamato "la Parola"? Non c'è niente di filosofico o complicato riguardo a questo. La Bibbia è un libro semplice che sfortunatamente è stato reso complicato dagli studiosi. La Bibbia non richiede una mente intelligente per essere compresa ma un cuore puro, come quello di "un bambino" (Matteo 11:25). Giovanni, che scrisse questo vangelo, non era un filosofo che aveva ricevuto una grande educazione ma un pescatore che non era andato a scuola. Oggi le persone partecipano a dei seminari Biblici e scrivono delle lunghe tesi su ciò che questo pescatore scrisse e non solo, ottengono anche un dottorato in teologia - un dottorato che Giovanni non sarebbe mai riuscito ad ottenere!

Una "parola" detta o scritta è un'espressione udibile (o visibile) di un pensiero che non si può sentire (o vedere). È solo quando mettiamo i nostri pensieri in parole che gli altri ci possono comprendere. Se Dio fosse rimasto nel cielo o se fosse venuto sulla terra solo come Spirito, non saremmo mai stati in grado di capirlo. Ma venne nella forma di Gesù - perciò possiamo comprenderlo. Questo è il motivo per cui Gesù è chiamato la Parola. Gesù è l'espressione visibile ed udibile di Dio Invisibile. Nessun'altro a parte Gesù può avere questo titolo.

"In Lui (Gesù) era la vita, e la vita era la luce degli uomini" (1:4). La luce fa sempre scomparire le tenebre. E questo è quello che la vita di Gesù fa ovunque. Quando la vita di Gesù viene in noi scaccerà via tutte le tenebre, se glielo permettiamo. Quando vivete in una stanza con tutte le finestre e le porte chiuse, anche se il sole fuori sta splendendo, dentro la stanza sarà buio. Ma se anche aprite solo un poco, la luce entrerà immediatamente. Basta solo una piccola fessura nella finestra per far entrare la luce. La luce brama entrare anche nella più piccola e sottile fessura. Così è come è la vita di Gesù - aspetta bramosa di entrare nel tuo cuore ed inondarlo. Ma Lui sta alla porta e bussa. La misura nel quale apri il tuo cuore, sarà la misura nella quale sarai inondato dalla vita di Gesù.

Gesù disse ai Suoi discepoli (e a noi): "Voi siete la luce del mondo" (Matteo 5:14). Nell'Antico Testamento, la parola scritta di Dio era la luce. "La Tua parola è una lampada ai miei piedi e una luce sul mio cammino" (Salmi 119:105), a quei tempi l'unica luce che avevano era la Legge di Dio. Ma oggi, la luce di Dio non è primariamente la Bibbia. Ma è la Parola che è diventata carne. Gesù è la luce. Non disse, "I miei insegnamenti sono la luce." Ma disse, "Io sono la luce." E non ha detto, "I vostri insegnamenti sono la luce." Ma disse, "Voi siete la luce". Dunque la luce è la nostra vita, e non le cose meravigliose che magari insegniamo. Se la tua vita non è una luce, allora se dici delle fantastiche verità, sei un ipocrita - e questo lievito ti distruggerà. Tutto quello che insegniamo deve essere sostenuto dalla nostra vita. La vita di Gesù deve influenzare i nostri pensieri, il nostro modo di utilizzare i soldi, la nostra vita a casa, il modo in cui parliamo alle nostre mogli, il modo in cui cresciamo i nostri figli, il modo in cui trattiamo le altre persone a lavoro, e il modo in cui trattiamo con i nostri collaboratori ed i fratelli più giovani nella nostra chiesa. La vita di Gesù è la luce. Ed è proprio questa vita che manca nel nostro paese oggi.

"A tutti quelli che l'hanno ricevuto, Egli ha dato il diritto di diventare figli di Dio, a quelli cioè, che credono nel Suo nome" (1:11, 12). Diventiamo figli di Dio quando Lo riceviamo come nostro Signore. I figli possono essere piccoli o adulti. Un figlio adulto è cresciuto e maturo. Quello piccolo è solo un bambino. Quando ricevi Gesù come tuo Salvatore non diventi un figlio maturo, ma un bambino. Per diventare un figlio maturo devi crescere.

Grazia e Verità

Quando Gesù venne come Parola qui sulla terra, i discepoli videro la gloria di Dio in Lui "pieno di grazia e verità" (1:14). La gloria che Cristo ha rivelato era equilibrata - c'era la grazia e c'era anche la verità. La verità parla della realtà e anche della verità proclamata nella Parola di Dio. Gesù disse "La Tua parola è Verità" (Giovanni 17:17). In questo vangelo troviamo le parole "verità", "vero" e "veramente" ricorrere più di 70 volte. La verità è uno dei temi maggiori del vangelo di Giovanni.

Ma questa verità (che consiste nei comandamenti, leggi e principi) deve essere ricoperta con la grazia, se deve essere attraente per le persone. Nel nostro corpo abbiamo le ossa (una figura della verità) e poi il nostro corpo è ricoperto di carne (una figura della grazia) che ricopre le ossa. Se fossimo solo delle ossa, quanto saremmo attraenti? Se una notte vedete uno scheletro che cammina verso di voi, scappereste. Questo è il motivo per cui le persone scappavano via dai Farisei. Avevano molta verità ma senza grazia. Alcuni Cristiani sono talmente legalisti, che enfatizzano sempre la verità, le regole e i comandamenti, tanto da essere repellenti alle persone. Anche Gesù aveva le ossa - ma le ossa erano ricoperte con la carne. In Gesù la verità era ricoperta dalla grazia, perciò anche i peggiori dei peccatori erano attirati a Lui. Molti di noi hanno allontanato dal Signore i nostri parenti non convertiti, perché abbiamo enfatizzato la verità. Hanno visto in noi degli scheletri e sono scappati dal "falso Cristo" che gli abbiamo presentato.

Dall'altra parte ci sono delle persone che enfatizzano all'eccesso la grazia. Come saremmo se non avessimo delle ossa nei nostri corpi? Non saremmo in grado di stare in piedi, saremmo come delle meduse che non hanno ossa. Nel non avere delle ossa ci sono dei vantaggi. Le gelatine possono passare attraverso ogni apertura - e diventare di qualsiasi forma!! Alcuni Cristiani sono così. Non hanno nessuna convinzione in nessuna dottrina. Possono compromettersi ed entrare in ogni gruppo, perché sono delle "evangelatine"! Come i camaleonti possono cambiare il colore per adattarsi a quello che li circonda.

Perciò vediamo che sono necessarie sia la grazia sia la verità se vogliamo presentare adeguatamente al mondo Cristo.

Nessuno di noi può essere perfettamente bilanciato in quest'area. Questo è il motivo per cui Dio ci ha dato il Corpo di Cristo. Se siamo forti nella "verità", Dio ci darà dei fratelli che lavorano con noi, che sono forti nella "grazia". Loro non possono manifestare la gloria di Dio senza di noi, e noi non possiamo manifestare la gloria di Dio senza di loro. Ma assieme possiamo mostrare Cristo pienamente. Fino alle fine delle nostre vite, dobbiamo riconoscere che siamo sbilanciati - verso un lato o l'altro - perciò la nostra salvezza si può trovare solo se lavoriamo assieme con gli altri membri del Corpo di Cristo. Solo Gesù fu perfettamente bilanciato, perché Lui era a pieno il corpo di Cristo. Noi invece siamo solo una parte del Suo Corpo. Questo è il motivo per cui dobbiamo accettare nel Corpo di Cristo quelli che enfatizzano cose diverse da noi.

"La legge è stata data per mezzo di Mosè, la grazia e la verità si sono realizzate per mezzo di Gesù Cristo" (1:17). Questo verso ci insegna che nel mondo non c'era grazia fino all'arrivo di Gesù. La legge venne attraverso Mosè. Questo era l'antico patto. La grazia era assente sotto l'antico patto. La parola "grazia" non si trova nell'Antico Testamento. La si può trovare solo nel Nuovo Testamento. La parola "grazia" che si trova nella versione King James in Genesi 6:8 è una traduzione sbagliata. La NASB la traduce correttamente come "favore". Che cosa vuol dire grazia? La più comune ed accettata definizione di "grazia" è 'il favore non meritato di Dio', ma questo è sbagliato. Tutti gli esseri umani hanno ricevuto dei favori non meritati da Dio - e questa si chiama misericordia, e non grazia. Nell'Antico Patto avevano la misericordia. Attraverso la misericordia di Dio ricevettero il perdono dei peccati (Salmi 103:3). Ma con la grazia, riceviamo la vittoria sul peccato. La misericordia tratta la nostra vita passata, cioè la colpa dei nostri peccati. La grazia tratta il nostro futuro, dandoci vittoria sul peccato. Quando il Signore disse, "La mia grazia ti basta", intese la grazia che può soddisfare ogni nostro bisogno in futuro.

Come in tutti gli altri vangeli, anche Giovanni comincia con la promessa che Gesù battezzerà (immergerà) le persone nello Spirito Santo (1:33). Ci sono due modi per essere immersi - uno è essere immersi in un fiume o in una vasca e l'altro è stare sotto una cascata. Il battesimo in acqua viene fatto in una vasca o in un fiume. Essere battezzati nello Spirito Santo è essere immersi da questa cascata del fiume di Dio che sta sempre fluendo dal Suo trono sulla terra dal giorno di Pentecoste in avanti. La cascata cade in un posto chiamato "Umiltà". Se rimaniamo nell'umiltà tutti i giorni della nostra vita, il fiume continuerà a cadere su di noi immergendoci, e fluendo attraverso di noi agli altri.

Vieni, Vedi e Segui

Quando due discepoli di Giovanni il Battista chiesero a Gesù, "Dove abiti?" Gesù rispose, "Venite e vedrete" (1:39). Un servo di Dio dell'antico patto avrebbe detto, "Venite e ascoltate." Ma il servo di Dio del nuovo patto dice, "Venite a vedere." Nell'antico patto l'invito era, "Mosè è sceso dalla montagna con un messaggio da Dio. Venite ad ascoltare." Ma nel nuovo patto il messaggio è, "Gesù è venuto dal cielo. Venite a vedere il modo in cui vive." Sotto l'antico patto, l'enfasi era posta sul messaggio. Sotto il nuovo patto, l'enfasi non è più sul messaggio ma sul messaggero. Noi siamo il messaggio. Perciò diciamo, " Venite a vedere come vivo con mia moglie, come mi comporto con i miei collaboratori nella chiesa, come tratto i fratelli più giovani nella mia chiesa, come tengo i miei conti, e come cresco i miei figli. Venite a vedere ogni area della mia vita. Potete seguirmi come io ho seguito Cristo" (1 Corinzi 11:1).

Oggigiorno abbiamo moltissimi predicatori che vengono in India dall'America. Ma se non sappiamo come quest'uomo vive con sua moglie a casa, se è un uomo divorziato, come ha cresciuto i suoi figli, e che tipo di chiesa ha costruito in America, se fosse per me non gli chiederei di parlare nella mia chiesa. Non vengo impressionato dalle predicazioni potenti. L'unico uomo che io rispetto è l'uomo che può dire, "Vieni a vedere come vivo io." Se al contrario puoi solo dire, "Vieni e senti come predico bene (o come guarisco i malati)", allora non sono interessato. Un tale uomo è un servo dell'antico patto - e costruirà solo una chiesa dell'antico patto. Babilonia è costruita da coloro che possono dire "Venite ed ascoltate." Possono enfatizzare anche delle dottrine corrette e pure combattere per esse. Ma non mostrano la verità nel modo in cui vivono. Se le loro dottrine sono veramente la verità, allora dovrebbero produrre la verità (realtà) anche nelle loro vite . Se la loro dottrina non produce una vita santa, allora la loro dottrina deve essere sbagliata. Gesù aveva la vita, e questa vita era la luce degli uomini. Il tema di Giovanni è la vita, attraverso tutto il vangelo e le sue lettere. Per migliaia di anni questa vita fu tenuta nascosta. Gli uomini potevano solo ricevere delle parole da Dio. Ma poi la Parola è diventata carne, e ora possiamo vivere questa vita eterna. Questo è il vero vangelo. Questo è il motivo per cui Paolo disse, "Siate miei imitatori come io lo sono di Cristo" (1 Corinzi 11:1). Ogni servo di Dio oggi dovrebbe essere in grado di dire questo.

Alcuni predicatori dicono, "Non seguite me. Seguite Cristo." Questo suona molto umile, ma non è basato sulle scritture. Perché un predicatore dice così? Perché sa che la sua vita è di cattivo esempio. In tal caso non dovrebbe essere un predicatore. Prima dovrebbe andare a casa e raddrizzare la sua vita. Quando chiediamo agli altri di seguirci come noi seguiamo Cristo, NON stiamo dicendo di essere diventati come Cristo. No. Ancora non abbiamo raggiunto la cima di questa montagna. Questo succederà solo quando Cristo ritornerà. Ma nemmeno stiamo rimanendo seduti ai piedi della montagna. Quello che stiamo dicendo è che il vangelo ha cominciato a cambiare la nostra vita, il nostro modo di pensare, il nostro modo di parlare, il modo in cui gestiamo i soldi, e il modo in cui ci comportiamo in generale. E stiamo chiedendo agli altri di arrampicarsi insieme a noi su questa montagna che è la totale trasformazione diventando esattamente come Cristo.

Ho sentito parlare di un fratello che veniva dall'Occidente per visitare l'India, comprò un biglietto di prima classe per il treno e cominciò a viaggiare. Salito sul treno vide che qualcuno era seduto al suo posto, che sembrava riluttante ad alzarsi. Anziché litigare, mise sul pavimento vicino al bagno delle pagine di un giornale e si sedette lì. Quando il controllore passò per l'ispezione, chiese a questo fratello perché si stava sedendo sul pavimento. Gli rispose, "Perché qualcun altro è seduto sul mio sedile." Il controllore fu meravigliato di vedere uno straniero fare una cosa del genere e gli chiese perché avesse fatto in questo modo. Il fratello rispose, "Perché sono Cristiano, non combatto con le persone." Il controllore venne convertito! Quest'uomo si convertì ascoltando un potente sermone? No. VIDE un sermone potente nel modo in cui questo fratello si era comportato. Questo è quello che vuol dire essere la luce del mondo. Quando viaggiamo nei treni e nei bus spesso possiamo vedere gli uomini comportarsi al peggio del loro egoismo. È lì dove dobbiamo manifestare la bellezza, l'umiltà e la pazienza di Cristo ad un mondo senza Dio.

Al Capitolo 1:47, vediamo che Gesù disse di Natanaele, "Ecco un uomo in cui non c'è nessuna falsità." Senza dubbio questa è una meravigliosa testimonianza che si può ricevere dal Signore. Gesù non disse che Natanaele era senza peccato o perfetto - perché Natanaele non era senza peccato e nemmeno perfetto, e il Signore non dice bugie. Gesù disse soltanto che quest'uomo era onesto e trasparente come un bicchiere d'acqua! Molti Cristiani sono come dei bicchieri opachi - non trasparenti. Ci sono molte cose che nascondono dietro al vetro opaco. Di fronte sembrano molto santi. Ma dietro il vetro vivono un'altra vita. Non essere falsi vuol dire essere come il vetro pulito dove non abbiamo niente nella nostra vita privata o interiore che vogliamo nascondere. Possiamo ancora essere sconfitti dalla rabbia ecc., ma siamo onesti a riguardo. Noi non pretendiamo di essere quello che non siamo. InApocalisse 21, ci viene detto che la nuova Gerusalemme (la chiesa di Gesù Cristo) è come un cristallo. Così è come deve essere la nostra vita se vogliamo essere in questa chiesa.

Il Primo Segno

Al Capitolo 2, leggiamo di un matrimonio a Cana dove Gesù ed i Suoi discepoli erano tra gli invitati. Al Capitolo 2:11, leggiamo che "questo era il primo dei segni miracolosi che Gesù fece in Cana di Galilea." Giovanni chiama i miracoli di Gesù segni. Questo vuol dire che ogni miracolo era anche una parabola. Dietro un miracolo c'è un messaggio spirituale. Qual è il messaggio qui? Prima di tutto: Il vostro vino della gioia nelle cose della terra un giorno finirà. Gesù può darvi del vino celeste - una vita di "giustizia, pace e gioia nello Spirito Santo" (Romani 14:17). Quando il vostro vino terreno finisce, siate onesti a riguardo ed andate a dirlo al Signore - esattamente come fece Maria. Questo è tutto quello che dovete fare. Non dovete andare alla vigna, raccogliere i grappoli, schiacciarli e farne del vino. No. Solamente andate da Gesù e dite, "Signore, non ho gioia o pace o vittoria nella mia vita. Non sono in grado di 'rallegrarmi nel Signore sempre ', come tu ci hai detto di fare." Il Signore vi darà il Suo vino nuovo - la Sua vita.

Gesù poteva creare del vino dal nulla e riempire quelle giare. Ma non fece in questo modo. Chiamò i servi che c'erano in casa per lavorare insieme a Lui. Anche oggi il Signore utilizza delle persone poco importanti in questo mondo per essere i Suoi collaboratori. Abbiate lo spirito di un servo - e il Signore farà miracoli attraverso di voi. I servi qui riempirono i vasi con dell'acqua. Gesù la trasformò in vino. Noi dobbiamo solo fare la parte facile e il Signore farà quella difficile. Il Signore vuole che tu sia un Suo collaboratore. Quando i servi servirono il vino, le persone si meravigliavano perché non avevano mai assaggiato un vino così buono in tutta la loro vita.

Nel mio ministero, ho spesso portato la mia acqua insapore (i miei pensieri) al Signore e Lui l'ha convertita in vino e mi ha chiesto di predicarlo. E come a Cana, le persone si sono domandate da dove avessi preso un vino così buono!! Dal Signore. In questo primo dei Suoi segni, il Signore ci insegna come servirlo. Non c'è spazio per la pigrizia. Dobbiamo lavorare duro e studiare prima di tutto le Scritture. Riempire quei vasi con 600 litri d'acqua era un lavoro duro (2:6). Dio non compie mai il Suo lavoro attraverso delle persone pigre.

Al Capitolo 2:14-17, leggiamo che Gesù scacciò dal tempio coloro che stavano portando lo spirito del mercato dentro la casa di preghiera. Prima di tutto Gesù fece una frusta mettendo assieme delle corde. Vi potete immaginare questa scena? Gesù seduto in un angolo che dopo aver radunato pezzi di corda cominciava ad intrecciarli per farne una frusta. Questo processo gli avrà portato via un po' di tempo e molto probabilmente i Suoi discepoli si domandarono che cosa stesse facendo.

In questi due incidenti nel Capitolo 2, vediamo la grazia e la verità. Gesù servì un vino di prima classe al matrimonio. E poi fece una frusta e scacciò fuori dal tempio quelli che stavano guadagnando dei soldi nel Nome di Dio. Il nostro ministero deve avere entrambi sia il vino sia la frusta - il 'vino' ai bisognosi e la 'frusta' per i Cristiani che si arricchiscono grazie al Nome di Dio.

Quando saliamo sul pulpito dobbiamo stare lì come uomini di Dio - come rappresentanti di Dio sulla terra. Nella mia chiesa, ho detto alle persone: "La miglior cosa da fare per voi è di temere Dio. Ma se non temete Dio, allora è meglio che temiate me, perché non sono qui per permettere nessuna cosa senza senso in questa chiesa. Non sono qui a permettervi di venire in questo posto a guadagnare dei soldi, o di parlare male degli altri o di attirare l'attenzione delle persone su di voi, o provare a farvi una reputazione qui dentro. Se venite qui e non volete essere un servo, se non volete umiliarvi, se non siete disposti a pulire i gabinetti in questo edificio, allora non c'è spazio per voi in questa chiesa. Qui siamo tutti uguali - nessuno ha un posto privilegiato rispetto ad un altro. Qui tutti puliamo il pavimento ed i gabinetti. Siamo tutti fratelli. Nessuno è più grande di un altro. Se cercare di essere onorati, allora dovete andare a cercare un'altra chiesa, non questa." Questo è il modo in cui abbiamo scacciato i "venditori di pecore e colombe" da in mezzo a noi. Se non siamo fermi, produrremo solamente delle chiese annacquate, come le molte centinaia di chiese in India che hanno portato disonore al Nome di Dio.

Al Capitolo 2:24, 25, leggiamo che "Gesù non si fidava di nessuno." Molte persone credevano in Lui, ma Lui non credeva a nessuno - perché conosceva quello che c'è nel cuore dell'uomo. È solo se ci dedichiamo con tutto il cuore al Signore che allora il Signore si dedicherà totalmente a noi.

Al Capitolo 3, leggiamo di Nicodemo che venne da Gesù di notte. Gesù Cristo fu la Persona più importante che ha mai camminato sulla faccia di questa terra. Nonostante questo Nicodemo poteva andare a casa Sua, anche a notte fonda, tutto questo senza fissare un appuntamento. Non so se era mezzanotte, ma Gesù ebbe del tempo per parlare con lui. C'erano delle volte in cui Gesù non aveva nemmeno il tempo di sedersi e mangiare (Marco 3:20) o di dormire (Luca 6:12). Se servite il Signore, dovete essere disposti ad avere degli inconvenienti. Se siete più interessati nel cibo e nel dormire, è meglio che facciate altro piuttosto che servire il Signore.

Gesù qui parlò dell'essere nati d'acqua e di Spirito (3:5). L'acqua è un simbolo dello Spirito Santo. Anche il fuoco è un altro simbolo dello Spirito Santo. Nel vangelo di Giovanni vediamo una descrizione di come cresciamo nella vita nello Spirito Santo. Quando siamo nati di nuovo (nati d'acqua), abbiamo una tazza d'acqua ("la coppa della salvezza" - Salmi 116:13). Questa tazza d'acqua deve diventare un "pozzo d'acqua" (Giovanni 4:14), e alla fine, "fiumi d'acqua" (Giovanni 7:38).

Quando siamo nati d'acqua, lo Spirito Santo entra in noi e produce una nuova vita. Poi il Signore ci guida ad avere un pozzo d'acqua . Se avete un pozzo in casa vostra, non sarete più dipendenti dal dover andare a prendere l'acqua fuori - la nostra gioia, pace e vittoria non saranno dipendenti dalle circostanze o da come le persone ci trattano. Poi il Signore ci guida ad un terzo stadio, dove quest'acqua fluisce come fiumi che vanno in molte direzioni, così da benedire molte persone. Non dovremmo essere soddisfatti fino a quando non abbiamo raggiunto il terzo stadio.

Nessuna Condanna

Al Capitolo 3:17, leggiamo, "Dio non ha mandato Suo Figlio nel mondo per giudicare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di Lui." Possiamo imparare tre cose da questo verso. Prima di tutto, ogni voce di condanna che sentiamo nei nostri cuori proviene sempre da Satana. Lo Spirito Santo ci convince di specifici peccati, ma non ci condanna mai dicendo che siamo inutili e che non c'è nessuna speranza per noi, ecc. Secondo, non dobbiamo mai predicare la Parola di Dio in modo tale che le persone si sentano condannate dopo averci ascoltato. Devono sempre sentirsi incoraggiati e credere che ci sia speranza anche per il peggiore di loro. Terzo, quando testimoniamo ai non Cristiani, non deve essere per condannarli ma per salvarli. Quando ero giovane, ero solito distribuire delle tracce audio nelle strade, sui treni e sui pullman. Facevo così per lavarmi le mani dal loro sangue. Non volevo salvarli; e di certo non ero disposto a morire per nessuno di loro come invece Gesù ha fatto. Ogni volta che distribuivo una traccia, stavo (silenziosamente) dicendo, "Ora ti ho dato la tua traccia. Il tuo sangue non è più nelle mie mani." Distribuivo queste tracce audio per pulirmi la coscienza così che non potevano indicarmi e dire che non gli avevo dato il vangelo. Non volevo che nell'ultimo giorno dicessero di me, "Non mi hai mai detto di Gesù". Ma ho scoperto che questo non è il modo per evangelizzare. Dio ha mandato Suo Figlio per salvare le persone, non per condannarle. Ora preferirei distribuire una sola traccia audio per salvare una sola persona piuttosto che distribuirne 1000 e non salvare nessuno.

Al Capitolo 3:30, leggiamo della filosofia di vita di Giovanni il Battista: "Lui (Cristo) deve crescere ed io decrescere." Facciamo bene se questa sarà anche la nostra filosofia di vita.

Al Capitolo 4, leggiamo che Gesù visitò la Samaria. Gesù e i Suoi discepoli stavano camminando e passarono attraverso la Samaria, ma ad un certo punto ebbero fame. Se siamo un gruppo di evangelisti e arriviamo in una città e siamo affamati, che cosa dovremmo fare? Dovremmo andare tutti assieme al ristorante e mangiare qualcosa. Ma qui vediamo che Gesù sentì che lo Spirito Santo gli stava indicando di stare fuori e non andare al ristorante. Dunque disse ai Suoi discepoli, "Voi andate a mangiate, poi portate qualcosa da mangiare anche per me." Mentre Gesù stava aspettando venne una donna, e poi attraverso di lei tutta la città seppe di Gesù. Gesù ascoltava le indicazioni dello Spirito Santo. Così facevano anche gli apostoli. A Filippo venne detto di lasciare una rinascita in Samaria e di andare nel deserto. Quando obbedì incontrò un eunuco Etiope che si convertì e poi portò il vangelo in Etiopia dove migliaia vennero convertiti. In Etiopia ci sono Cristiani da 2000 anni perché quel giorno Filippo ascoltò la voce dello Spirito Santo. E siccome Filippo fedelmente camminò molte ore nel deserto, Dio gli concesse un viaggio gratuito per tornare a casa, innalzandolo e trasportandolo (Atti 8). Mentre Pietro stava pregando gli venne indicato di andare alla casa di Cornelio (anche se non aveva pianificato di andare) (Atti 10).

Gesù chiese alla donna Samaritana di andare a chiamare suo marito (4:16). La donna disse che non aveva marito. Gesù rispose, "Giusto, non hai marito. Hai avuto cinque mariti, e quello con cui stai vivendo adesso non è tuo marito" (4:18). A questo punto la donna era veramente imbarazzata e subito cambiò l'argomento cominciando a chiedere a Gesù qualcosa sull'adorazione (verso 20). E qui vediamo la graziosità di Gesù. Gesù sentì il suo imbarazzo e cambiò argomento. Era pieno di grazia e verità. Se permettete allo Spirito Santo di mostrarvi la gloria di Gesù in questo, vi trasformerà e renderà uguali a Lui.

È stupefacente vedere che Gesù parlò delle verità elementari della salvezza ad un vescovo (Giovanni 3) e invece disse le più profonde verità sull'adorazione ad una donna peccaminosa divorziata 5 volte (Capitolo 4). Ovviamente Gesù vide più fame in lei per la verità che nel vescovo. Il Padre nei cieli sta cercando in tutto il mondo per dei veri adoratori " che lo adorino in spirito e verità (per davvero)". Sotto l'antico patto, le persone potevano solo adorare con il loro corpo e con la loro anima - battendo le mani ed emozionandosi ecc. Oggi molti adorano Dio allo stesso modo. Ma Gesù disse che il tempo stava arrivando dove i veri adoratori avrebbero adorato anche nel loro spirito. Questo tempo è arrivato dopo la morte di Gesù quando il velo che stava davanti al Luogo Santissimo si strappò e l'uomo da lì in poi può entrare alla diretta presenza di Dio ed offrire il suo corpo come sacrificio vivente che risulterà nell' "adorare nello spirito" ( Romani 12:1 - NASB Trad. Ita.).

Fare la Volontà di Dio

Poi Gesù disse ai Suoi discepoli due cose. Primo: "Il mio cibo è fare la volontà di colui che Mi ha mandato, e compiere l'opera Sua" (4:34). Il cibo di Gesù non era quello di andare in giro e fare "qualcosa per Dio", ma di fare esattamente quello che Suo Padre voleva che facesse. Secondo, disse ai Suoi discepoli di alzare gli occhi e guardare alle campagne che erano pronte per la mietitura (verso 35).

Alcuni sono chiamati per seminare altri per raccogliere (4:36). Il mio ministero di solito è stato quello di raccogliere. Gesù disse, "Io vi ho mandati a mietere là dove voi non avete lavorato." (4:38). William Carey venne in India 200 anni fa, soffrì molto e seminò molto. Altri missionari devoti a Dio sono venuti qui da quel momento in poi e hanno lavorato duro, seminato, seminato e hanno visto poco frutto. Ma oggi, quando vado nei villaggi remoti del Tamilnadu, mieto dove questi missionari hanno seminato. Questi missionari riceveranno una ricompensa molto più grande di quella che io riceverò, perché hanno lavorato per anni ed hanno visto poco o nessun frutto. L'evangelista va' avanti e porta le persone a Cristo. Poi deve consegnare i suoi convertiti a un maestro e al pastore per costruirli in un corpo. Qui non c'è spazio per la competizione. Alcuni pastori dicono, "Stai rubando le mie pecore." Sono le pecore di Dio , non le mie o le vostre. Se sono le vostre pecore, allora andranno tutte all'inferno. Solo le pecore del Signore vanno nel cielo. Ricordo di aver sentito una storia di un evangelista che una volta incontrò un ubriaco per strada. L'ubriacone disse, "Mi riconosci? Sono uno dei tuoi convertiti." L'evangelista disse, "Devi essere certamente un mio convertito, non un convertito dal Signore, visto che sei in questo stato!" Nessuno ha mai rubato le mie pecore perché io non ne ho. Sono tutte pecore del Signore. E se riescono a trovare dei pascoli migliori in un'altra chiesa non li fermerò dall'andare lì. Non dovreste farlo nemmeno voi. Non siate mai possessivi sulle pecore del Signore come se fossero la vostra proprietà personale.

Al Capitolo 4:46-54, leggiamo dell'ufficiale reale di Capernaum il cui figlio era malato. L'ufficiale venne a Cana per incontrare Gesù. Gesù gli disse, "Vai pure. Tuo figlio vive." Quando tornò a casa e chiese a che ora suo figlio era stato meglio, gli dissero, "Ieriall'una del pomeriggio." Dunque l'ufficiale raggiunse casa solo il giorno dopo. Essendo stato un ufficiale reale, sarà sicuramente venuto a Cana a bordo di un carro. Siccome la distanza tra Capernaum a Cana era solo di 25 km, avrebbe potuto raggiungere casa in massimo 2 o 3 ore. Ma non ritornò lo stesso giorno. Passò la notte a Cana e poi tornò a casa la mattina dopo! Chi farebbe una cosa del genere quando ha un figlio seriamente malato a casa? Qui vediamo la sua fede nelle parole di Gesù che gli aveva detto che suo figlio era guarito. Perciò non ebbe bisogno di tornare a casa subito. Noi abbiamo una fede del genere, che quando Gesù dice, "Tuo figlio vive", gli crediamo e non dobbiamo correre a casa per avere la conferma?

Al Capitolo 5, leggiamo: "In Betesda giaceva un gran numero di infermi, di ciechi, di zoppi, di paralitici" (5:3). Questa è una descrizione di molte chiese al giorno d'oggi: dentro di esse c'è una grande moltitudine di credenti che sono spiritualmente ciechi, malati, zoppi e paralitici. Gesù deve venire e guarirli. Un uomo giaceva lì da 38 anni. Il periodo di 38 anni era il lasso di tempo con cui Dio punì gli Israeliti facendoli girare nel deserto senza permettergli di entrare in Canaan: " Il tempo delle nostre marce da Cades-Barnea (il confine di Canaan) fino al passaggio del confine, fu di 38 anni, finché tutta quella generazione di guerrieri scomparve interamente dall'accampamento , come il SIGNORE aveva loro giurato " (Deuteronomio 2:14). Quest'uomo paralitico simboleggia i credenti che sono sconfitti e non in grado di camminare in vittoria sul peccato. Quest'uomo provò per 38 anni ad entrare nella piscina, tutte le volte che vedeva l'acqua mossa dall'angelo. Ma ogni anno fallì e alla fine lasciò perdere. Questa è un'illustrazione della vita sotto la legge. Provate e provate a vincere ma fallite sempre e alla fine lasciate perdere. Poi Gesù arriva ed entrate nella vittoria in un momento. Questo miracolo è un segno ed una parabola. Nel deserto, durante quei 38 anni, tutti gli uomini di guerra morirono . Gli sforzi e le energie degli uomini devono morire. Prima di arrivare, il Signore aspetta che noi raggiungiamo il punto zero. Al Capitolo 5:14 , Gesù avvertì quest'uomo di non peccare ancora affinché non gli succeda di peggio. Perciò la malattia di quest'uomo era causata dal peccato. Alcune malattie sono causate dal peccato e non possono essere guarite fino a quando il peccato viene confessato, messo a posto e ripulito.

Quando i Giudei chiesero a Gesù perché stava guarendo delle persone di Sabato, Gesù rispose, "Perché il Padre Mio sta lavorando di Sabato" (5:17). Dio il Padre oggi non ha nessuna vacanza di Sabato. Il solo Sabato che Dio si prese di ferie fu quello menzionato in Genesi 2:2 , prima che gli uomini caddero nel peccato. Da quel momento in poi, Dio è sempre stato al lavoro, perché gli uomini sono caduti. Perciò Gesù disse, "Neanche io ho nessun Sabato di ferie. Mio Padre lavora ed io lavoro." Gesù era un lavoratore a tempo pieno - lavorò 24 ore al giorno, 7 giorni alla settimana. Anche Satana lavora "giorno e notte" - accusando i santi (Apocalisse 12:11). Dio vuole che ogni Suo figlio sia anche lui devoto con tutto il cuore e sempre disponibile per Lui - anche se stanno lavorando nella loro professione.

Al Capitolo 5:30, Gesù disse, "Io non faccio nulla di Mia iniziativa." Questo vuol dire che Gesù ha sempre aspettato Suo Padre per sapere che cosa fare. Gesù faceva le cose quando Suo Padre gli diceva di farle. Questo è il motivo per cui non ha mai trasformato le pietre in pane, anche se era molto affamato - Suo Padre non gli aveva detto di farlo. Anche noi dobbiamo vivere così. Questo non vuol dire che aspettiamo tutte le volte delle voci che ci comandano dal cielo. Lo Spirito Santo dentro ci parla indicandoci nel nostro spirito di fare qualcosa e anche ci trattiene dal fare qualcos'altro.

Al Capitolo 5:34, 41, Gesù disse, "Io non ricevo la testimonianza dall'uomo… Io non ricevo gloria dagli uomini." Gesù era soddisfatto dalla testimonianza che Suo Padre gli dava. Gesù non voleva la testimonianza di nessun'altro. Al Capitolo 5:44, disse che il desiderio di ricevere gloria dagli uomini ci ostacola dall'avere una fede vivente. Volete essere un uomo/ una donna di fede? Allora decidete una volta per tutte di non cercare mai più l'onore dagli uomini. Non cercate di ottenere delle lauree in teologia per impressionare le persone. A Satana non spaventano quelli con un dottorato in teologia. Nel mondo del lavoro, avete bisogno di questi certificati perché è solo così che potete trovare lavoro. Ma nel lavoro del Signore, non servono a nulla. Nel lavoro del Signore quello che vi serve è la fede.

Al Capitolo 6:37, Gesù disse, "Tutti quelli che il Padre mi dà verranno a Me; e colui che viene a Me, non lo caccerò fuori." Due dichiarazioni in questo verso mi aiutarono molto - una nella mia vita e l'altra nel mio ministero. La seconda metà di questo verso mi diede la perfetta sicurezza della mia salvezza nel luglio 1959. Sono sempre stato agitato, insicuro della mia salvezza, per un periodo di circa 6 anni. Ma un giorno, credetti a questa parola del Signore e fu come il gettare un'ancora. Dopo quel giorno non ho mai dubitato della mia salvezza.

La prima metà di questo verso mi ha aiutato nel mio ministero. Ho realizzato che tutti quelli che Dio mi ha chiamato a servire, verranno a me. Perciò non devo andare in giro cercando di raccattare persone in ogni luogo. Dio ha molti servi sulla terra e assegna ad ognuno le persone che devono servire. Non devo prendermi carico di qualcuno che Dio ha assegnato a qualcun altro. Questo sarebbe rubare. Se Dio ha determinato che un fratello sia nutrito da un altro capo, allora se sono in comunione con Dio dovrei supportare quella persona ed incoraggiarlo ad andare in quella chiesa e non nella mia. Questo mi ha fatto stare in grande riposo.

Al Capitolo 6:38, abbiamo la più chiara descrizione (in una sola frase) del perché Gesù venne sulla terra: " Sono disceso dal cielo non per fare la Mia volontà (questo vuol dire, "di rinnegare la Mia volontà") ma per fare la volontà di Colui che Mi ha mandato ." Questo ci mostra che Gesù come essere umano, aveva una Sua volontà che doveva essere rinnegata. Prendere la croce vuol dire negare la propria volontà. Quando Gesù era in cielo poteva sempre fare la Sua volontà perché era la stessa di Suo Padre. Ma il Suo venire nella nostra carne in pratica vuol dire che ricevette una Sua volontà umana che era diversa da quella di Suo Padre - che perciò doveva essere sempre negata. Questo diventa molto chiaro nel Getsemani. La volontà umana di Gesù era quella di non bere la coppa. La volontà di Suo Padre era che doveva bere quella coppa. Perciò Gesù negò la Sua volontà e fece quella del Padre. Non solo quella sera, ma questo è quello che Gesù aveva fatto in tutta la Sua vita prima di quel momento. Gesù non venne sulla terra solo per morire per i nostri peccati. Ma venne per negare la Sua volontà (quella che aveva come umano) e per fare la volontà di Suo Padre. Una parte della volontà di Suo Padre era quella che doveva morire per i nostri peccati. Un'altra parte era quella di essere un Esempio che noi possiamo seguire; questo impiegò 33 anni e mezzo della vita di Gesù. In ogni singolo momento della sua vita terrena Gesù disse "No" alla Sua volontà umana e "" alla volontà di Suo Padre. Questo è il motivo per cui non ha mai peccato.

Essenzialmente la tentazione è quella cosa che ti vuol far compiere la tua volontà . Se dici "No" alla tua volontà, stai rinnegando te stesso e mettendo a morte la vita che mette te al centro di tutto (stai prendendo la tua croce). Così sconfiggi la tentazione e vinci. Così farai la volontà del Padre. È qui che tutti noi abbiamo bisogno della potenza dello Spirito Santo - per mettere la nostra volontà a morte. Il "crocifiggere la carne" (Galati 5:24) semplicemente vuol dire questo: "mettere la tua volontà a morte". Non potete fare questo con le vostre forze, ma potete farlo sempre con la potenza dello Spirito Santo. Davide non poteva uccidere Golia senza la potenza di Dio e nemmeno Sansone avrebbe potuto uccidere il leone. Allo stesso modo anche voi non potete mettere a morte la vostra carne, senza la potenza di Dio. Ma con la potenza di Dio potete. Questo è il motivo per cui avete bisogno di essere riempiti con lo Spirito Santo.

Migliorare la Qualità e Diminuire la Quantità

Il Capitolo 6 comincia con una grande moltitudine (verso 2), e finisce con 11 persone (verso 70). Se volete sapere come migliorare la qualità della vostra chiesa e ridurre le sue dimensioni, potete imparare da Gesù in questo capitolo. Certo, molti predicatori e pastori non sarebbero interessati, perché sono sempre interessati ad aumentare il numero delle persone che stanno nella loro chiesa. Gesù era un grande Maestro nel migliorare la qualità e nel diminuire la quantità. Dio ridusse l'esercito di Gedeone del 99% da 33,000 a 300, prima che Gedeone potesse avere la presenza di Dio con lui per assicurargli la vittoria. Dio ha sempre compiuto il Suo piano con poche persone scelte. Qui vediamo come Gesù migliorava la qualità e riduceva il numero. Predicò l'essere crocifissi con Lui (= mangiare la Mia carne e bere il Mio sangue - verso 56). Questo offese la maggior parte delle persone presenti in quella moltitudine e la maggior parte dei Suoi discepoli lo lasciarono dicendo, "Questa è una dichiarazione difficile" (versi 60, 66). E Gesù non ha mai chiesto a nessuno di rimanere. Si girò pure verso i 12 che erano rimasti e gli chiese se anche loro volessero andare. L'attitudine di Gesù era, "Se qualcuno si offende con il messaggio della croce e vuole lasciarmi, può andare. Non lo fermerò. Ma non sono qui per abbassare lo standard per il discepolato solo per renderlo più appetibile agli altri." Se ogni predicatore avesse quest'attitudine avremmo delle chiese molto potenti sulla terra.

Al giorno d'oggi, i predicatori invitano le persone a venire a Gesù perché verranno benedette finanziariamente e guarite fisicamente. Chi non vorrebbe venire da un "Gesù" che offre queste cose? Ma questo è "un altro Gesù". Molti credenti che non predicano la prosperità comunque credono che essa sia il segno della benedizione di Dio su di loro. Questo è un inganno. Guardate alla moltitudine di uomini d'affari corrotti di ogni religione che stanno guadagnando soldi ed immaginando che Dio li abbia benedetti! C'è solo un segno della benedizione di Dio - che stai diventando sempre più come Cristo. Il vero Gesù ci invita a "Venire a Lui e morire." Non molti sono attratti da questo messaggio. Questo non è una sorpresa, perché Gesù disse che solo pochi troveranno la via che conduce alla vita (Matteo 7:14). Ma quei pochi costruiranno la chiesa. Potrebbero soffrire molte sofferenze, incomprensione e tribolazione qui sulla terra, come disse Gesù (Giovanni 16:33). Ma faranno sulla terra un lavoro per Dio che durerà per tutta l'eternità.

Al Capitolo 7:1, vediamo come dobbiamo usare il nostro buon senso. Siccome le persone volevano uccidere Gesù in Giudea, allora Gesù non passò di là. Non dovremmo andare in un posto dove rischiamo la nostra vita se non è necessario. Nonostante questo alcuni versi dopo, leggiamo che Gesù andò in Giudea, perché ebbe la sensazione che Suo Padre voleva che Lui andasse proprio lì. Dobbiamo essere disposti ad andare ovunque, se Dio ci guida in quel posto. Allora possiamo fidarci della Sua protezione.

Al Capitolo 7:5 leggiamo che i fratelli di Gesù non gli credevano. Anzi lo disprezzavano. Ma dopo che fu risorto dai morti, Giacomo e Giuda credettero in Lui e scrissero anche due lettere. Qui leggiamo che i fratelli di Gesù gli chiesero se sarebbe andato a Gerusalemme per la festa. Gesù gli rispose che non poteva, a differenza loro, andare e dove e quando voleva. Perché Gesù doveva aspettare la guida di Suo Padre. Siccome non aveva ancora avuto nessuna guida, Gesù aveva deciso di non andare. Gesù gli disse anche che il mondo lo odiava perché parlava contro il peccato, mentre quelli che non parlano contro il peccato invece sono popolari. Questa è una parola per tutti i predicatori. Potete essere dei predicatori popolari se non predicate contro il peccato. Gesù non fu popolare perché parlò contro l'orgoglio, l'ipocrisia, l'amore per i soldi, l'immoralità, i pensieri impuri, l'avarizia, la rabbia e la gelosia. Anche oggi il mondo odierà chiunque predica contro questi peccati.

Dopo che i Suoi fratelli se ne erano andati, all'improvviso Gesù decise di andare alla festa da solo. Era forse una bugia quando qualche momento prima gli aveva detto che non sarebbe andato? No. Gesù aspettò gli ordini dal Padre e ricevette questi ordini solo qualche minuto dopo che i Suoi fratelli erano partiti per Gerusalemme. Allora Gesù partì - non era preoccupato dal fatto che i suoi fratelli potessero pensare che fosse un bugiardo! I suoi fratelli non potevano capire che Gesù viveva minuto dopo minuto guidato dagli ordini che venivano dal cielo. Gesù visse la Sua vita come i poliziotti che hanno la radio trasmittente con loro - con la quale sono costantemente connessi con il Quartiere Generale. Il telefono è sempre acceso. E possono andare in un posto solo quando gli viene ordinato dal quartiere generale. Il padre non voleva che Gesù andasse con i Suoi fratelli a Gerusalemme, per perdere così il tempo in inutili gossip e conversazioni lungo la via. Delle volte il Signore potrebbe dirvi di non andare assieme ad un fratello, perché vi farà perdere tempo in conversazioni inutili. Allora è meglio viaggiare da soli.

Al Capitolo 7:24, vediamo due comandamenti che si bilanciano quando Gesù disse, "Non giudicate… ma giudicate". Non dobbiamo giudicare nessuno dalla loro apparenza esteriore. Ma dobbiamo giudicare giustamente. Ci è permesso giudicare solo coloro sui quali il Signore ci ha dato autorità - per esempio un genitore sui suoi figli, un supervisore sui suoi collaboratori, un anziano sui membri della propria chiesa. Se andiamo al di fuori di questi limiti e giudichiamo gli altri, allora è un giudizio ingiusto. Non dobbiamo anche giudicare solo da quello che i nostri occhi vedono o le nostre orecchie sentono (Isaia 11:3). Prima di fare un giudizio dobbiamo fare un'attenta ricerca (Deuteronomio 13:14; 19:18). Gesù ci ha detto anche di giudicare i frutti che una persona porta (cioè come si comporta) per vedere se è un falso profeta o uno vero (Matteo 7:15, 16). Perciò vediamo che il Signore non ha completamente vietato tutto il giudizio. Se lo avesse fatto, saremmo ingannati dai falsi profeti e non saremmo capaci di disciplinare nessuno nelle chiese.

Al Capitolo 8:1-12, leggiamo la bellissima storia della donna presa a commettere adulterio che i Farisei volevano lapidare. Oggi ci sono molti Farisei che hanno le tasche sempre piene di pietre pronte per essere gettate sugli altri. Molti predicatori quando predicano scagliano delle pietre contro le persone. Gesù non ha mai avuto nessuna pietra da lanciare. Ha sempre avuto compassione per le persone che hanno peccato. Non vediamo mai nei vangeli Gesù criticare gli assassini, i ladri e gli adulteri. Ma lo vediamo invece condannare all'inferno i Farisei e gli ipocriti religiosi che sedevano nelle sinagoghe. Ma alla donna caduta nell'adulterio, disse, "Neanche io ti condanno. Non peccare più" (8:11). In queste due dichiarazioni abbiamo il pieno vangelo - giustificazione e santificazione. Gesù aveva detto ai Farisei, "Chi è senza peccato scagli la prima pietra" (8:7). Perciò quando sei tentato di lanciare una pietra a qualcuno, ricordati queste due cose:

1. La fossa dalla quale Dio ti ha tirato fuori; e

2. Il peccato che ancora abita nella tua carne oggi.

Così svuoterai le tue tasche di tutte le pietre. E non sarai mai più in grado di lanciare una pietra a qualcun altro.

Allora potresti chiedere, "Ma allora per quanto riguarda quelli che stanno ingannando i poveri e gli sottraggono i pochi soldi che hanno? Non dobbiamo esporre questi predicatori o anche questo è lapidare?" La Bibbia dice, "Non dite male di nessuno" (Tito 3:2). Perciò non dobbiamo parlare male di nessuno. Ma possiamo di certo dire che gli insegnamenti e le pratiche di quella persona non stanno nella Scrittura e che Gesù non avrebbe mai fatto delle cose del genere. Possiamo indicare gravi errori nelle dottrine e nel ministero di una persona senza però mai parlare male della persona stessa. Se volete preservarvi e mantenere la vostra bocca santa per il Signore così che possa usarvi per predicare la Sua Parola, allora state attenti a non parlare male delle persone. Allo stesso tempo, state attenti e valutate il ministero di chiunque.

La Verità Vi Renderà Liberi

Al Capitolo 8:32, Il Signore ci ha dato una linea guida per capire se quello che stiamo ascoltando è la verità: "Conoscerete la verità e la verità vi farà liberi." Se quello che avete ricevuto è la verità, vi libererà. Tutto quello che vi lascia in catene o vi mette ancora più catene addosso o paure o colpa o condanna nella vostra vita, non è la verità ma la menzogna. Non ricevetela. Il contesto qui è essere liberi dal peccato. (8:33, 34). Dobbiamo appartenere ad una chiesa dove la parola di Dio sta liberando le persone dal peccato. Io voglio ascoltare un uomo le cui predicazioni mi liberano dal peccato - nei miei pensieri, parole, azioni, attitudini e motivazioni. Questo è come so se un uomo sta predicando la verità. Questo è il modo per testare la verità, e non soltanto controllando se la dottrina è corretta.

Al Capitolo 8:44, il Signore disse ai Farisei (che avevano tutte le dottrine corrette) che appartenevano al loro padre, il diavolo. Gesù disse che il diavolo era un assassino ed un bugiardo. Se dite una bugia, Satana è il papà di quella bugia e dunque voi ne siete la madre.

Gesù disse, "Bisogna che compiamo le opere di Colui che Mi ha mandato mentre è giorno; La notte viene in cui nessuno può operare" (9:4). Questa è una parola importante per noi che viviamo in India oggi. Dobbiamo sfruttare ogni opportunità mentre ci sono opportunità per predicare il vangelo e fare discepoli. La notte sta arrivando in fretta, quando non saremo più in grado di lavorare. Gesù poi andò avanti dicendo che cos'era questo lavoro. Fintanto che Lui era nel mondo, era la luce del mondo (9:5). Ma ora che Lui se ne è andato via dal mondo, il nostro compito è essere la luce del mondo (Matteo 5:14). Dobbiamo manifestare la luce (cioè la Sua vita) al mondo.

Al Capitolo 10:9, Gesù disse, "Io sono la porta; chiunque entra attraverso di Me, sarà salvo, uscirà ed entrerà, e troverà pastura." Dopo che una persona è entrata attraverso la porta ed è stata salvata che cosa dovrebbe fare? Deve entrare alla presenza di Dio e uscire nel mondo a servire, e poi ritornare alla presenza di Dio e di nuovo uscire per servirlo. Questa è la vita Cristiana equilibrata. Non è che perdiamo la presenza di Dio. Ma dobbiamo prenderci del tempo per stare da soli con Dio e non essere sempre impegnati ad "uscire". Se facessimo così sarebbe come camminare con solo una gamba. Un Cristiano equilibrato ha due gambe. Adora Dio e Lo serve, come Gesù disse anche in Matteo 4:10.

Al Capitolo 10:28, 29 abbiamo i versi che vengono citati fuori contesto da coloro che predicano la sicurezza eterna. Gesù disse, "E Io gli do la vita eterna, e non periranno mai e nessuno le rapirà dalla Mia mano. Il Padre Mio che me le ha date è più grande di tutti; e nessuno può rapirle dalla mano del Padre." Questa è una meravigliosa figura della perfetta sicurezza eterna - e io ci credo con tutto il mio cuore. Ma notate che il verso 28 comincia con la parola "E". Perciò è connesso alla dichiarazione precedente che ci dice chiaramente chi sono quelli ai quali Gesù ha promesso questa sicurezza eterna. Non è a chiunque dichiara di essere un credente. "Le Mie pecore ascoltano la mia voce, e io le conoscono ed esse mi seguono ; e Io do loro la vita eterna." Credo anche questo con tutto il mio cuore, che la sicurezza eterna è promessa solo a coloro che sono le Sue pecore, che ascoltano la Sua voce (cioè che gli obbediscono) e che Lo seguono. Che dire allora di coloro che non ascoltano Gesù e non lo seguono? Di certo per loro non c'è sicurezza eterna . Questo è un altro esempio di come molti Cristiani predicano dottrine sbagliate prendendo solo mezza dichiarazione della Scrittura o citando dei versi fuori contesto. È vero che nessuno può toglierci dalla mano del Padre. Ma noi possiamo saltare via dalla mano del Padre da soli. Dio non forza nessuno ad andare in cielo o a seguire Gesù.

Morti al Mondo e Vivi per Dio

Al Capitolo 11, leggiamo la storia di Lazzaro di Betania. Quando Gesù udì che Lazzaro era malato, aspettò alcuni giorni ed arrivò a Betania quattro giorni dopo la morte di Lazzaro. Le vie di Dio non sono uguali alle nostre. Dietro a questo comportamento c'è l'implicita obbedienza di Gesù a Suo Padre che non gli permise di andare in un posto, fino a quando non si sentiva libero nel Suo spirito di farlo. Anche questo miracolo era un segno. Qual è la lezione spirituale qui? Dio ci dona potenza solo quando arriviamo al punto zero. Un malato ancora qualche cosa riesce a farla. Perciò il Signore aspettò fino a quando Lazzaro morì, così che da morto non poteva nemmeno alzare un dito. Allora venne Gesù. Alcuni di noi sono così forti che il Signore non viene ad aiutarci. Deve aspettare. Potreste chiedergli di aiutarvi. E lo farà - ma non ancora, perché siete ancora troppo forti. Paolo disse, "Quando sono debole, allora sono forte." Dobbiamo arrivare alla fine dell'affidarci alle nostre abilità. Volete capire la Bibbia? Riconoscete che siete stupidi nelle cose spirituali. Volete la potenza spirituale? Riconoscete che siete deboli. Non solo prendetene atto, ma riconoscetelo.

Perché ci arrabbiamo così facilmente? Noi pensiamo che è perché siamo molto deboli. Ma questo non è vero. In realtà è perché siamo troppo forti. Se fossimo veramente deboli, non ci arrabbieremmo del tutto. Pensate ad un uomo malato che viene portato all'ospedale. Il primo giorno perde la pazienza e si lamenta delle infermiere, dei dottori e del cibo. Il giorno dopo, si aggrava la malattia e la sua voce diventa più debole, così non può più gridare arrabbiandosi. Una settimana dopo, con tubi nelle vene e nel naso, perde la pazienza solo una volta ogni tanto. Infine, quando diventa troppo debole, nemmeno perde più la pazienza. Quando era forte gridava arrabbiato. Ma quando è diventato debole ha smesso di gridare. Questo è quello che possiamo imparare dalla storia di Lazzaro.

Ancora vediamo che il Signore chiese alle persone di Betania di fare la parte facile - rotolare via la pietra. Poi Gesù fece la parte difficile - risorgere Lazzaro dai morti. Dopo di questo, ancora chiese alle persone di fare la parte facile - rimuovere le bende a Lazzaro e liberarlo. Il nuovo patto è una collaborazione con Gesù Cristo. Prendiamo il Suo giogo sopra di noi e lavoriamo insieme a Lui. Noi facciamo la parte facile e Lui quella difficile. Questo è il segreto per un ministero efficace.

Al Capitolo 12:24-26, vediamo il segreto di una vita fruttuosa. Dobbiamo cadere nella terra e morire come un chicco di grano cade nel terreno e muore. Se non muore, rimarrà da solo. Se muore porterà molto frutto. Gesù stesso ha dato un esempio in quest'area. Questa è la via della croce, la quale è raramente discussa nel Cristianesimo di oggi. Dobbiamo prendere la croce ogni giorno e proclamare questo messaggio anche agli altri - la via di morire alla nostra reputazione, al nostro onore alle nostre scelte. Anche il segreto di vincere il peccato è qui. I morti non possono peccare. Se date un calcio o insultate un uomo morto, non risponderà in nessun modo. Anche se doveste lodarlo il morto non risponderà. Così è come siamo chiamati a vivere: "Fate conto di essere morti…" (Romani 6:11). Questo è un posto molto benedetto in cui essere - dove le lodi e le critiche degli uomini non ci toccano minimamente, perché siamo morti al mondo e vivi solo per Dio.

La conoscenza della Bibbia è una cosa buona; ma da sola non produrrà frutto. Anche Satana conosce la Bibbia. Se siete anche pieni con lo Spirito Santo allora è ancora meglio, ma anche questo non porterà molto frutto. È utile che la pioggia cada, ma qualsiasi quantità di pioggia non produrrà da sola un raccolto. Deve esserci un seme che muore nel terreno. Questa è la dichiarazione che Gesù ha ripetuto di più nei vangeli. In un modo o nell'altro è ripetuta sette volte nei vangeli: "Chi ama la sua vita, la perde, e chi odia la sua vita in questo mondo, la conserverà in vita eterna." (12:25). Se cerchi di salvare la tua vita terrena, la tua reputazione, le tue ambizioni, ecc. allora alla fine della tua vita sarai un uomo frustrato e scoraggiato. Ma se sei disposto a cederle tutte per il Signore e per il vangelo, troverai del frutto eterno che ti sta aspettando quando terminerai la tua vita qui sulla terra.

Al Capitolo 12:42, 43, leggiamo il motivo per cui oggi molti non proclamano l'intero consiglio di Dio e stanno saldi per Lui: "Molti anche tra i capi, credettero in Lui; ma a causa dei Farisei non lo confessavano, per non essere espulsi dalla sinagoga; perché amarono di più essere approvati dagli uomini che essere approvati da Dio ."

Al Capitolo 13:5, vediamo Gesù che alla fine della Sua vita, era ai piedi dei Suoi discepoli, lavandoli. Questo è un buon esempio per noi da tenere a mente e seguire, perché oggi raramente vediamo degli esempi del genere. La maggior parte dei capi Cristiani vogliono sedersi sopra le teste delle persone e non ai loro piedi!

Il Capitolo 13:7 è una parola dalla quale possiamo trarne conforto quando ci troviamo in situazioni dove non possiamo comprendere perché Dio ci ha permesso di affrontare qualcosa di così difficile. Il Signore ci dice, "Tu non sai ora quello che io faccio, ma lo capirai dopo."

Qual è il segno che identifica il popolo di Dio? Non quello di portare con sé la Bibbia, di parlare in lingue, di avere una croce sopra le nostre chiese o qualsiasi cosa del genere. Il segno del popolo di Dio è l'amore. Gesù disse, "Da questo conosceranno tutti che siete Miei discepoli, se avete amore gli uni per gli altri" (13:34, 35). Se non potete amare, avete disobbedito all'unico e nuovo comandamento che Gesù diede. Qui non sto parlando di amare i credenti che parlano la vostra stessa lingua, o che sono d'accordo con voi perché hanno lo stesso ministero che avete voi. Questo è facile. Il vostro amore sarà messo alla prova quando dovrete amare un credente che è nato di nuovo, ma viene da una comunità diversa, o non è d'accordo con voi, o ha un ministero diverso dal vostro. Dobbiamo imparare ad amare le persone che non ci amano, che non ci fanno regali e che non solo non ci lodano, ma ci criticano. Allora sapremo se abbiamo l'amore di Dio o no. L'amore umano richiede una risposta da parte dell'altra persona. Dio continua ad amare sia che gli uomini rispondano o meno. E Dio può inondare il mio cuore con il Suo amore.

Opere Maggiori

Al Capitolo 14:12, Gesù disse, "Chi crede in Me farà anch'egli le opere che faccio Io." Può ogni credente fare le stesse opere che fece Gesù? Sì - se capiamo quello che Gesù voleva dire. Non stava dicendo che tutti i credenti avrebbero risorto i morti o camminato sull'acqua. Stava dicendo che tutti i credenti sarebbero stati in grado di fare la volontà di Dio (qualsiasi essa sia nelle loro vite) - perché tutte le opere che Gesù fece nelle Sua intera vita terrena, possono essere riassunte in una sola frase. "La volontà di Dio" (Giovanni 6:38). Quando Sua mamma gli disse di andare a prendere l'acqua al pozzo, Gesù andò e portò immediatamente un secchio pieno d'acqua. Lavorò duramente in falegnameria e si guadagnò da vivere, aiutando anche i poveri che lo circondavano. Amava i Suoi fratelli che a casa lo avevano stuzzicato per più di 20 anni. Anche noi possiamo fare le Sue stesse opere. Quando Gesù era ragazzo aiutò Maria, prendendosi cura dei Suoi fratelli e delle Sue sorelle più giovani. Se siete una mamma, potete fare le opere che Gesù ha fatto prendendovi cura dei vostri figli. Se Dio ti chiama a predicare, ti darà la potenza per predicare. E se un giorno Dio ti chiama a risorgere un morto, ti darà anche la potenza per fare questo.

Poi Gesù disse, "E farà anche opere maggiori di Me" (14:12). Questo vuol dire che ogni credente risorgerà 25 persone dai morti, mentre Gesù solo 3? No. Gesù non disse "più opere", ma "opere maggiori". Qual è la cosa Gesù non poteva fare durante i suoi 3 anni e mezzo di ministero? Non poteva unire due discepoli uno con l'altro. All'ultima cena tutti e dodici combattevano per assumere il comando. Questo non era dovuto a qualche colpa di Gesù. Il motivo era perché non avevano lo Spirito Santo che abitava in loro. Solo dopo che lo Spirito Santo venne, allora i credenti potevano diventare uno. Questa è l'opera maggiore alla quale Gesù si riferì - costruire la chiesa come un corpo. Albert Einstein fu un grande scienziato. Paragonati a lui siamo tutti piuttosto ignoranti. Ma oggi possiamo fare di calcoli matematici molto più in fretta di quello che Einstein poteva fare - perché abbiamo accesso ai computer. Abbiamo delle maggiori facilitazioni rispetto a quelle che aveva Einstein. Allo stesso modo, non siamo più grandi di Gesù. Ma con lo Spirito Santo che è venuto ad abitare dentro di noi, abbiamo più grandi risorse per portare i credenti ad essere uno, rispetto a quelle che aveva Gesù. Certo, è perché Gesù depose la Sua vita che oggi abbiamo lo Spirito Santo che ci permette di fare queste opere maggiori.

Al Capitolo 14:15, Gesù ci dice la giusta motivazione che muove l'obbedienza sotto il nuovo patto. Sotto l'antico patto la motivazione per l'obbedienza era la paura di una punizione e la speranza di una ricompensa (vedi Deuteronomio 28: "Se obbedite a Dio, vi benedirà. Se non obbedite a Dio sarete maledetti ."). Questo è il modo che usiamo affinché i nostri figli ci obbediscano: "Se obbedisci a papà avrai del cioccolato. Se non obbedisci a papà, avrai un bastone." Ma una volta che sono cresciuti non ci facciamo obbedire dai nostri figli con il metodo del cioccolato e del bastone. Vogliamo che ci obbediscano perché ci amano. Nel nuovo patto, il Signore ci tratta come dei figli cresciuti e non come dei bambini piccoli. Perciò dice, "Se Mi amate osservate i Miei comandamenti" (14:15). Se non amiamo il Signore, allora la nostra obbedienza diventa solo un'opera morta.

La Venuta dello Spirito Santo

Dal Capitolo 14 al 16, Gesù parlò a lungo della venuta dello Spirito Santo e del ministero che avrebbe avuto. Al Capitolo 14:16 , chiamò lo Spirito Santo "Aiutante" e "Amico" (MSG Trad. Ita.). Questo è il nostro più grande bisogno - un Aiuto ed un Amico. Gesù disse che quando lo Spirito verrà, non saremo più orfani (14:18). Al Capitolo 15:26, 27, Gesù disse che lo Spirito Santo ci avrebbe sostenuto quando testimoniamo per Lui. Questo vuol dire che quando predichiamo, lo Spirito Santo parlerà ai cuori delle persone e dirà, "Ascolta. Questo viene da Dio." Questo può fare una grande differenza nel nostro ministero. Il lavoro dello Spirito Santo è di convincere le persone dei loro peccati - mentre noi predichiamo (16:8). Poi al Capitolo 16:13 , Gesù disse che lo Spirito ci avrebbe guidato in tutta la verità - questo si riferisce prima di tutto alla verità riguardo a Dio e a Gesù rivelata nelle Scritture; e secondo a tutta la verità riguardo a noi stessi - i nostri peccati, la nostra auto giustizia, il nostro egoismo, il nostro orgoglio ed ogni area dove in noi c'è qualcosa che non è come Cristo.

Poi al Capitolo 16:33, Gesù disse, "Nel mondo avrete tribolazione; ma fatevi coraggio, Io ho vinto il mondo." Gesù rese chiaro che i Suoi discepoli avrebbero affrontato tribolazione, persecuzione e sofferenza dal mondo. Gesù non ci ha promesso prosperità e facilità. Ma disse che Lui ha vinto il mondo e dunque non abbiamo bisogno di essere spaventati. Che cos'è "il mondo" che Gesù ha vinto? Il mondo viene definito in 1 Giovanni 2:16 come "la concupiscenza della carne, la concupiscenza degli occhi e la superbia della vita." Questo è quello che Gesù vinse - perché fu tentato in ogni cosa come lo siamo noi, ma non ha peccato (Ebrei 4:15). Ora possiamo seguirlo sui Suoi passi e vincere come Lui ha vinto (vedi Apocalisse 3:21).

Al Capitolo 17, abbiamo la più lunga preghiera presente nel Nuovo Testamento - e in questa preghiera vediamo il peso del cuore di Gesù. Al verso 2, leggiamo, "Padre, mi hai dato autorità su ogni carne, tutta l'umanità, per dargli la vita eterna." Questa è una buona parola sulla quale i capi possono meditarci sopra. Perché Dio ci ha dato autorità sugli altri credenti? Non è per governarli, o per renderli nostri servi, ma per guidarli alla vita eterna - la vita di Dio in Persona - Per renderli partecipi della natura Divina. E poi al verso 3, ci dice che possiamo prendere parte alla vita eterna solo conoscendo Dio e Gesù Cristo personalmente. Al verso 9, Gesù disse, "Non prego per il mondo, ma per quelli che Tu mi hai dati." Qui vediamo che il peso primario della nostra preghiera non deve essere per il mondo, ma per i figli di Dio. Molte persone pensano che pregare per il mondo è una cosa molto spirituale. Ma Gesù non lo fece. Gesù pregò per i Suoi discepoli perché attraverso di loro voleva benedire il mondo.

Dio Ci Ama come Ha Amato Gesù

Al Capitolo 17:10, vediamo uno scambio meraviglioso - che anche noi possiamo fare. Qui vediamo la ragione per cui Gesù aveva una tremenda autorità nella Sua vita. Disse, "Padre, tutte le cose mie sono Tue." E il Padre disse (per così dire) "Va bene. Se la metti così, tutto quello che Io ho è tuo." È quando diamo tutto a Dio che Lui a Sua volta ci dà tutto ciò che è Suo.

17:23 è uno dei più bei versi di tutta la Bibbia. "Dio ci ama come ha amato Gesù." Questa è la più grande verità di tutta la Bibbia che quando ero giovane rivoluzionò e cambiò la mia vita. Mi liberò dall'insicurezza, dai complessi d'inferiorità, dalle gelosie, dallo spirito di competizione, dalle paure, dalla depressione, dalla timidezza e da ogni altro complesso malvagio che avevo ereditato da Adamo. Questo verso mi insegnò che Dio si sarebbe preso cura di me tanto teneramente quanto lo fece per Gesù. Molti versi ci dicono che Dio ci ama. Ma questo è l'unico verso che ci dice chiaramente quanto Dio ci ama.

Al Capitolo 18:11, vediamo il modo in cui Gesù vedeva il Suo tradimento e la Sua cattura nel Getsemani. Pietro veduto il lavoro di Giuda decise di attaccare con la spada. Al contrario Gesù vedeva questo evento come il calice che Suo Padre gli aveva inviato. E Giuda Iscariota era solo il messaggero che portava il calice proveniente dal Padre. È meraviglioso riuscire a vedere questa verità, che se amate Dio, la cosa peggiore che qualcuno può farvi sarà solo un "calice proveniente dal Padre", perché Dio è abbastanza potente da controllare ogni cosa che capita ai Suo figli (Romani 8:28).

Al Capitolo 18:36, Gesù disse a Pilato, "Il Mio regno non è di questo mondo. Se il Mio regno fosse di questo mondo i Miei servitori combatterebbero." Ogni credente che combatte per qualcosa di terreno (inclusa la posizione nella chiesa) sta provando che il suo regno è di questo mondo. Un uomo spirituale combatte battaglie spirituali "nei luoghi celesti" contro Satana e gli spiriti malvagi, e non con gli esseri umani (Efesini 6:12). Paolo ricordò a Timoteo di quella "bella confessione che Gesù fece davanti a Ponzio Pilato", quando gli disse di fuggire dall'amore per i soldi (1 Timoteo 6:6-14).

Al Capitolo 19:10, 11, quando Pilato minacciò Gesù dicendo, "Non sai che ho il potere di crocifiggerti e il potere di liberarti?", Gesù rispose con calma e con tutta dignità, "Tu non avresti alcuna autorità su di Me, se ciò non ti fosse dato dal Padre Mio." Questa è la dignità con la quale anche noi possiamo affrontare i nostri nemici e persecutori sulla terra, perché il Padre ci ama come ha amato Gesù e si prende cura di noi come lo ha fatto per Gesù. Anche se sei accusato falsamente e portato in tribunale, ricordati che nessun magistrato o giudice sulla terra può scrivere un verdetto contro di te come figlio di Dio, senza il permesso del tuo Padre celeste. Può succederti solo quello che tuo Padre ha permesso. Questo è il motivo per cui possiamo essere perfettamente e sempre a riposo nei nostri cuori e muoverci sempre ed ovunque con dignità.

Al Capitolo 19:30, Gesù gridò dicendo "È compiuto". L'intero lavoro della nostra salvezza fu concluso in quel momento. L'ira di Dio contro il peccato era terminata perché Gesù prese la nostra punizione e sopportò per tre ore di essere abbandonato da Dio sulla croce. Subito dopo Gesù andò in paradiso per tre giorni. Al giorno d'oggi ci sono degli insegnanti Biblici che insegnano la falsa dottrina che Gesù, dopo che fu crocifisso, scese all'Inferno per tre giorni. Questa è un'eresia. Hanno equiparato l' Ades con l'Inferno, a causa di un difetto di traduzione di questa parola nella versione King James(Re Giacomo), più precisamente in Atti 2:31. L'Ades era diviso in due parti - il Paradiso e l'Inferno (Luca 16:22, 23). Gesù andò nella parte del Paradiso assieme al ladro convertito.

Al Capitolo 19:31, ci viene detto che il giorno dopo che Gesù morì fu un "Sabato speciale" e non un Sabato ordinario. Gesù fu crocifisso al giorno di Pasqua. Perché il giorno dopo era sempre un Sabato speciale - essendo il primo giorno della "festa degli azzimi" (Levitico 23:5-7). Il Sabato regolare (il sabato della settimana) venne il giorno dopo di questo Sabato speciale - dunque quella settimana ci furono due Sabati uno dietro l'altro. Perciò Gesù in realtà fu crocifisso di Giovedì (e non di Venerdì come la maggior parte dei Cristiani credono). È solo così che Gesù poté spendere tre notti (Giovedì, Venerdì e Sabato notte) nel "cuore della terra" (dove a quel tempo si trovava il Paradiso), come Gesù aveva detto (Matteo 12:40).

Al Capitolo 20:11, vediamo Maria Maddalena che aspettava fuori dalla tomba di Gesù. A Maria fu dato il privilegio di essere il primo essere umano a vedere Gesù risorto e l'inizio della nuova creazione. Maria Maddalena fu una peccatrice posseduta dai demoni, e fu scelta affinché sia evidente a tutti che "Cristo Gesù è venuto nel mondo per salvare i peccatori." In un mondo che dà valore agli uomini, Dio diede questo onore ad una donna. Sia lodato il Signore!

Molti di noi potrebbero sperare di aver potuto vedere fisicamente Gesù risorto. Ma Gesù disse a Tommaso al Capitolo 20:29, "Perché mi hai visto tu hai creduto? Beati quelli che non hanno visto ed hanno creduto." Non so perché sia così. Ma credo alle parole di Gesù che sono più benedetto di Tommaso e di tutti gli altri apostoli perché a differenza loro, io ho creduto a Lui senza averlo mai visto fisicamente.

Al Capitolo 21:3, vediamo Pietro dire "Vado a pescare". Pietro si sentì un fallimento come apostolo e dunque stava dicendo che stava tornando a pescare, cioè ritornava a fare il suo lavoro. Alcuni degli altri apostoli si unirono a lui. Ma se Dio vuole che tu sia un apostolo, allora sarai un fallimento in qualsiasi attività alla quale metterai mano. Perciò quella notte Pietro fallì anche come pescatore. Devono aver provato a pescare qualcosa per 11 ore - dalle 6 del pomeriggio alle 5 del mattino. Non presero nulla. Poi venne Gesù e miracolosamente riempì di pesce la loro barca. Questo è il "segno" che chiude il vangelo secondo Giovanni. Qual è il significato? Semplicemente questo, che dobbiamo arrivare alla fine di noi stessi e terminare con tutta la confidenza che abbiamo in noi stessi prima che il Signore venga a soddisfare il nostro bisogno - la vittoria sul peccato o qualsiasi altra cosa. Dobbiamo essere sconfitti ancora ed ancora, numerose volte, fino a quando siamo convinti che "senza Gesù, non possiamo fare nulla" (Giovanni 15:5). Questa fu la lezione più importante che il Signore volle insegnare ai Suoi discepoli attraverso tutti i segni narrati in questo vangelo. Se il Signore ci dovesse dare vittoria prima che arriviamo al punto zero, allora saremmo

1. orgogliosi della nostra vittoria e

2. guarderemmo quelli che sono sconfitti dall'alto al basso (immaginando che abbiamo ricevuto la nostra vittoria grazie alle nostre abilità).

Non è di alcuna utilità essere tirati fuori dal Signore da una fossa profonda 100 metri chiamata "Rabbia" se poi cadiamo in una fossa profonda 1000 metri chiamata "Orgoglio spirituale". Non sarebbe per niente una vittoria. Il Signore vuole darci la vittoria in un modo tale che non potremo esserne orgogliosi e nemmeno guardare dall'alto al basso quelli che sono sconfitti. Per compiere questo, permette che falliamo ripetutamente, molte centinaia o migliaia di volte prima che la vittoria possa avvenire e "riempire la nostra barca con dei pesci".

Al Capitolo 21:15-17, vediamo il Signore ri-commissionare Pietro per servirlo. Pietro fu meravigliato della pesca di 153 pesci (verso 11). Forse stava calcolando nella sua mente quanti soldi avrebbe guadagnato con tutti quei pesci. Potrebbe anche aver pensato che se il Signore lo benedisse così ogni giorno, molto presto sarebbe stato il più ricco pescatore della Galilea - e certamente avrebbe donato il 10% dei suoi guadagni per il lavoro di Dio! Mentre Pietro stava ammirando le benedizioni del "vangelo della prosperità" (!!), Gesù gli domandò, "Mi ami più di questi? (pesci)?". Questa domanda punse il cuore di Pietro come una spada. Rispose che amava il Signore - ma usò una parola meno forte di "amore" ( phileo - l'amore di un uomo per un suo amico) rispetto a quella che usò Gesù ( agape - l'amore supremo che un uomo dovrebbe avere per Dio). Il Signore gli fece per una seconda volta la stessa domanda. Ancora Pietro rispose che voleva bene al Signore - phileo. La terza volta il Signore scese al livello di Pietro e gli chiese se almeno gli volesse bene - phileo. Pietro non era più l'uomo orgoglioso e vanitoso che era qualche giorno prima. Era così rotto ed insicuro che tutto quello che poté dire (per così dire) è, " Signore, in realtà non so nemmeno se ti voglio bene - phileo. Solo tu conosciil mio cuore. Tu sai tutto. Io penso di amarti, ma tu lo sai." Pietro non era più sicuro del suo amore, ma era sincero. E proprio in quel momento il Signore lo commissionò per servirlo, incaricandolo di guardare e nutrire i Suoi agnelli e le Sue pecore.

Il servizio nel nuovo patto si basa sull'amore per il Signore. Il Signore vuole essere servito solo da coloro che lo amano con tutto il loro cuore (più di tutto). E questa è la domanda che il Signore ci pone anche a noi.

Al Capitolo 21:18-23, il Signore disse a Pietro che quando sarà vecchio, soffrirà e morirà per la sua fede. Non appena Pietro sentì questo, guardo a Giovanni e chiese, "Signore, e per quanto riguarda lui? Soffrirà anche lui e morirà come me oppure la passerà liscia?" Gesù rispose, "Questi non sono fatti tuoi. Io ti ho chiamato a seguire me. Pensa ai fatti tuoi." Abbiamo bisogno di sentire questa parola dal Signore. Quando affronti difficoltà e periodi duri nel tuo ministero, ti capita di paragonare quello che ti sta succedendo con quello che sta succedendo ad altri servi del Signore? Se sì, la parola che il Signore ti rivolge è: "Pensa ai fatti tuoi e non paragonare quello che ti succede con quello che succede agli altri. Seguimi."

Tutto quello che dobbiamo fare è seguire Gesù - e finiremo la nostra corsa con gioia. Che sia così per tutti noi. Amen.

Capitolo 44
Atti Degli Apostoli

LA NASCITA E LA DIFFUSIONE DELLA CHIESA

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li Atti degli Apostoli è la continuazione di quello che era cominciato nel vangelo secondo Luca. Luca infatti è anche l'autore di questo libro. Qui descrive il vangelo che scrisse con queste parole, "Il primo libro riguardava tutto quello che Gesù cominciò a fare ed a insegnare ." (1:1). Perciò il tema del vangelo secondo Luca era "Tutto quello che Gesù cominciò a fare ed a insegnare". Perciò implicitamente il tema degli Atti degli Apostoli è "Tutto quello che Gesù continuò a fare ed a insegnare - attraverso i Suoi discepoli". E questo è continuato per tutti questi 2000 anni fino al giorno d'oggi. La storia degli Atti è una storia che ancora non è finita. Non c'è nessuno "Amen" alla fine degli Atti. L'ultima parola nel libro degli Atti è 'senza impedimento.' Il vangelo di Gesù Cristo ha continuato a diffondersi per gli ultimi 2000 anni senza impedimento, nonostante tutte le opposizioni di Satana e di uomini malvagi e continuerà così fino al ritorno di Cristo.

C'è un principio che vediamo in Atti 1:1 che è bene tenere in mente in tutti i nostri ministeri: Gesù prima fece e solo poi insegnò . Gesù predicò solamente quello che aveva già praticato. Prima il fare e poi l'insegnare. Questo è il principio di ogni servizio nel nuovo patto.

Sotto l'antico patto, un uomo poteva predicare quello che non aveva vissuto. Ma non è così nel nuovo patto. Anche Davide (che scrisse delle Scritture) non sarebbe stato qualificato per il servizio sotto il nuovo patto. Sotto il nuovo patto, una volta che il Cristiano, che ricopre la posizione di anziano in una chiesa cade nell'adulterio come Davide, anche se il suo peccato può essere perdonato e la comunione tra lui ed il Signore e la chiesa può essere restaurata, non può rimanere ad essere un anziano. Il livello richiesto per essere una guida nel nuovo patto è molto, molto alto. Perciò è importante che seguiamo questo principio. Gesù continua a insegnare e a fare oggi attraverso di noi. Se vogliamo capire gli Atti , dobbiamo capire il nuovo patto che Dio ha stabilito.

Il Battesimo nello Spirito Santo

Al Capitolo 1:5, abbiamo una promessa, "Sarete battezzati con lo Spirito Santo." Quando Giovanni il Battista disse, "Sarete battezzati nello Spirito Santo," le persone pensarono immediatamente ad un regno terreno. La mente di una persona dell'antico patto è sempre alle cose della terra. Anche quando molti Cristiani dicono, "Dio mi ha benedetto" di solito intendono che Dio le ha benedette materialmente - con dei soldi, un buon lavoro, o una casa. Questa è una caratteristica delle persone dell'antico patto. Se trovi che pensi in questo modo, questo indicherebbe che sei un Cristiano dell'antico patto. Se immagini che le benedizioni terrene sono la prima caratteristica della benedizione di Dio, allora pensa alle milioni di persone che sono atee e che hanno ricevuto molta più benedizione di te - così vedrai la follia di questo modo di pensare. La caratteristica delle benedizioni del nuovo patto è che diventiamo sempre di più come Cristo.

Gli apostoli prima del giorno di Pentecoste avevano la mente rivolta alle cose terrene. Dunque quando gli venne detto dal Signore che presto sarebbero stati battezzati nello Spirito Santo, pensarono subito che avrebbero ottenuto un regno terreno. Per questo motivo gli chiesero, "Signore, è in questo tempo che ristabilirai il regno a Israele?" (1:6). Il Signore rispose, "No. Non intendo questo. Non spetta a voi sapere i tempi o i momenti per queste cose. Il Padre ha riservato alla propria autorità questi momenti" (verso 7). Ci sono molti che studiano il libro dell' Apocalisse cercando di scoprire i tempi dei diversi eventi degli ultimi giorni. Non spetta a noi sapere esattamente quando Gesù tornerà e stabilirà il Suo regno. Ma quello che abbiamo bisogno di conoscere è la potenza dello Spirito Santo.

Qual è la caratteristica che identifica l'essere battezzati nello Spirito Santo? Gesù lo ha detto chiaramente in Atti 1:8, è la potenza . Non ha mai speso una parola riguardo al parlare in lingue come evidenza dell'essere riempiti dello Spirito Santo. E nemmeno gli apostoli dissero qualcosa riguardo a questo. Nonostante questo, molti "Cristiani" oggi proclamano il "parlare in lingue (una lingua che non si è mai imparata)" come l' "evidenza iniziale" dell'essere riempiti di Spirito Santo, anche se di tutto questo non c'è nemmeno un singolo verso nella Bibbia che lo insegni.

Non dovremmo mai usare le parti storiche del Nuovo Testamento per determinare le dottrine. Atti è quasi totalmente un libro storico. La dottrina deve essere determinata solo dagli insegnamenti di Gesù e dalle lettere. Altrimenti possiamo sbagliarci - perché Atti ci racconta di un numero di cose che gli apostoli fecero ma che furono sbagliate - Paolo circoncise Timoteo (Atti 16:3), Paolo offrì dei soldi per i sacrifici e probabilmente si rasò anche la testa per compiere un rituale religioso (Atti 21:23-26) e Paolo e Barnaba ebbero un forte contrasto tanto da separarsi (Atti 15:39). Leggiamo anche di una volta dove tutti i credenti vendettero tutto quello che avevano e decisero di avere "tutto in comune" (Atti 2:44, 45). Molti predicatori Pentecostali proclamano a gran voce che visto che quel giorno "tutti parlarono in lingue" (in Atti 2:4), allora oggi tutti devono parlare in lingue. Ma non predicano qualcos'altro che è scritto nello stesso capitolo, cioè che visto che "tutti vendettero le loro proprietà ed ebbero tutto in comune" (Atti 2:44), allora anche oggi tutti devono vendere tutto quello che possiedono ed avere tutte le cose in comune. Quello che fanno questi predicatori è scegliere selettivamente dal libro degli Atti ciò che è conforme a quello che pensano e dunque si provano disonesti nel modo in cui si approcciano alla Scrittura. Perciò, come potete vedere, ci può essere molta confusione se ricaviamo le nostre dottrine dal libro degli Atti. Le nostre dottrine devono provenire solamente dagli insegnamenti di Gesù e dalle lettere.

Di certo è la volontà di Dio che ogni Cristiano abbia potenza. Avere potenza non vuol dire che diventerete un'evangelista senza paura. Ma avrete potenza per compiere il vostro ministero nel Corpo di Cristo. Considerate il corpo umano. Per essere un membro del corpo umano, il sangue deve sempre scorrere attraverso ogni membro. Una mano artificiale non può essere parte del corpo perché il sangue non le scorre attraverso. Allo stesso modo, solo dove il sangue di Cristo ha pulito qualcuno, allora quella persona può essere parte del corpo di Cristo. Ma anche se il sangue scorre in un braccio, potrebbe ancora essere paralizzato - e dunque essere un membro inutile. Se la paralisi viene guarita ed il braccio riceve potenza, diventerà forse una lingua? No! Diventerà un braccio potente. Allo stesso modo, se una lingua paralizzata riceve potenza, non diventerà un braccio. Diventerà una lingua potente. Perciò se Dio ti ha chiamato ad essere una mamma e vieni riempita con lo Spirito Santo, non diventerai un'evangelista; diventerai una mamma potente e piena di Spirito.

Al Capitolo 1:15, leggiamo che 120 uomini e donne si radunarono nella stanza di sopra aspettando lo Spirito Santo. Ma sappiamo che più di 500 credenti videro Gesù dopo la Sua risurrezione (1 Corinzi 15:6). Ma di quei 500 solo 120 aspettarono! Anche a quel tempo non tutti i credenti erano interessati alla potenza dello Spirito Santo. Furono felici di incontrare Gesù dopo che era risorto dai morti, ma non erano per nulla interessati ad essere battezzati nello Spirito Santo. Meno del 25% di quei credenti aspettarono per la potenza dello Spirito. Anche oggi vediamo tra i credenti questo disinteresse nella potenza dello Spirito.

Al Capitolo 1:22, vediamo che gli apostoli cercarono un rimpiazzo per Giuda Iscariota. Cercavano quello che poteva essere assieme a loro "un testimone della risurrezione di Gesù". Notate - volevano un testimone della risurrezione di Gesù e non della Sua crocifissione . Gli apostoli non dissero nemmeno una volta di essere testimoni della crocifissione di Gesù. Hanno sempre detto di essere "testimoni della Sua risurrezione." Il vangelo è incompleto senza la risurrezione di Cristo. La maggior parte degli evangelisti non predicano la risurrezione come la cosa primaria. Ma al contrario predicano la crocifissione come primaria. Anche se gli apostoli predicarono la risurrezione come primaria. Il motivo per cui molti Cristiani sono di cattivo umore è perché anche se credono che Gesù è risorto dai morti, non l'hanno confessato. Come quei discepoli sulla strada per Emmaus, che erano tristi e con le facce lunghe. Che differenza ci fu quando realizzarono che Gesù era risorto dai morti.

La Nascita della Chiesa

Capitolo 2: Quando queste 120 persone aspettarono per lo Spirito Santo, non sapevano quanto tempo avrebbero dovuto aspettare, perché Gesù non glielo disse. Se avessero saputo che dovevano essere solo dieci giorni, allora sarebbe stato molto facile aspettare. Quando Dio ci lascia attendere per qualcosa, di solito non ci dice per quanto tempo dobbiamo aspettare la risposta. Dio vuole che viviamo per fede, perché questo è l'unico modo per crescere spiritualmente - e l'aspettare è un modo con cui la nostra fede si rafforza. Se sapessimo quanto tempo dobbiamo aspettare, allora non ci sarebbe fede. È solo dopo, quando ci guardiamo indietro, che possiamo dire "Ho dovuto aspettare per tre giorni (o tre anni)".

Se foste andati da quei discepoli che stavano aspettando e gli aveste chiesto, "Come saprete quando sarete battezzati nello Spirito Santo?" - non vi avrebbero detto che sarebbe stato quando avrebbero parlato in lingue. Vi avrebbero detto che Gesù gli aveva detto che avrebbero ricevuto potenza . Allora potreste domandare "Come saprete che avete ricevuto questa potenza?" Dio può assicurarcelo, esattamente come ci ha assicurato che i nostri peccati sono stati perdonati. Lo Spirito Santo, che porta testimonianza nel nostro spirito che i nostri peccati sono stati perdonati, allo stesso modo ci darà testimonianza che siamo stati riempiti con potenza. Chiedete a Dio di darvi la sicurezza per entrambe queste cose importanti.

Perciò stavano aspettando per la potenza. Ma quando ricevettero potenza ricevettero anche il dono di parlare in linguaggi sconosciuti (lingue). La tragedia di oggi è che molti che dichiarano di avere il dono delle lingue, non sembrano avere nessuna potenza. Le lingue possono essere imitate, ma la potenza per vincere il peccato ed essere coraggiosi testimoni per Cristo, non può essere imitata. Considerate questo esempio: Andate in negozio a comprare un computer (potenza). Il commesso vi dice che assieme al computer c'è in offerta un CD (lingue) gratuito. Non siete andati al negozio per comprare un CD, ma per il computer. Ma siccome il CD è stato offerto gratuitamente, prendete entrambi, sia il computer sia il CD. Ma poi un vostro amico vede il vostro CD, va nello stesso negozio e paga il conto per il computer, ma si porta a casa solo il CD gratuito!! Che stupido! Questo è un esempio che descrive coloro che ricevono il dono delle lingue ma non la potenza.

Leggiamo che un rumore di vento riempì la casa dove stavano pregando e delle lingue di fuoco si posizionarono sulla testa di ognuno. Questi erano solo dei segni esterni. Ma in realtà la ricezione dell'unzione e della potenza erano le cose importanti. I fatti esteriori furono diversi quando Gesù ricevette l'unzione. Nel Suo caso, non ci fu il vento né il fuoco, ma una colomba ed una voce. Ma la potenza e l'unzione che Gesù ricevette fu la stessa di questi apostoli. Tutti noi abbiamo bisogno di essere "unti con lo Spirito Santo e potenza" come lo era Gesù (Atti 10:38). Le esperienze fisiche ed emotive possono cambiare per tutti noi. Se qualcuno vi dovesse dare in dono un costoso diamante, vi farebbe differenza se ve lo portano incartato in carta da pacco o con una carta scintillante e piena di nastri? Quello che è importante è il dono all'interno. Solo i bambini sono presi dalla confezione, e da ciò che è esteriore - il vento, il fuoco, il rumore, i formicolii, ecc. Gli adulti sono interessati al dono - l'unzione e la potenza dello Spirito Santo. Quando le persone danno una testimonianza e si gloriano nell'incarto nel quale hanno ricevuto il regalo, sapete che sono ancora dei Cristiani immaturi.

Le lingue di fuoco che si posarono sulla testa di ognuno dei discepoli indicavano che la parte più importante del nostro corpo che Dio avrebbe usato nell'era del nuovo patto sarebbe stata la lingua - una lingua infuocata dallo Spirito Santo e sempre sotto il Suo totale controllo. Questo è anche parte del simbolismo che c'è dietro al dono delle lingue. Dio vuole usare la tua lingua per benedire gli altri, non solo se sei un predicatore, ma anche nelle tue ordinarie conversazioni che ogni giorno hai con le persone. Ma per fare questo, devi lasciare che lo Spirito Santo abbia pieno controllo sul tuo parlare, 24 ore al giorno, sette giorni alla settimana.

Al Capitolo 2:14, vediamo uno dei meravigliosi risultati del fatto che lo Spirito abitava in tutti gli apostoli. Leggiamo qui, "Pietro si alzò, sostenuto dagli altri undici" (MSG Trad. Ita.). Quello che Gesù non poté compiere in tutta la Sua intera vita alla fine è stato compiuto: I dodici erano tutti un solo corpo ora. Non competevano per avere l'onore di predicare. Supportarono Pietro ed erano al 100% dietro di lui quando parlò. Questa è l'opera più grande che Gesù aveva detto che avrebbero fatto dopo che sarebbe venuto lo Spirito - lo Spirito Santo li aveva battezzati in un unico corpo.

Al Capitolo 2:17, Pietro disse che la diffusione dello Spirito Santo fu il compimento della profezia di Gioele. Ora tutti gli uomini e le donne potevano avere lo Spirito sparso su di loro e potevano profetizzare. Questo era un privilegio che sotto l'antico patto era riservato solo ai re ed ai sacerdoti. Ma sotto il nuovo patto tutti possono ricevere lo Spirito. Dobbiamo riconoscere che onore tremendo è questo.

Al Capitolo 2:22, 23, vediamo Pietro pieno di Spirito proclamare il Signore Gesù come Uomo, "Gesù il Nazareno, un Uomo che Dio ha accreditato." Nel primo sermone che fu mai predicato nell'era del nuovo patto, Gesù venne proclamato come Uomo.

Gesù era Dio da sempre e lo è anche oggi. Questo non si può cambiare mai. Ma una volta che è diventato Uomo, è per sempre anche un Uomo. Non ha mai cessato di essere Dio quando è venuto sulla terra e non ha mai cessato di essere Uomo quando è ritornato in cielo. Anche oggi Gesù è pienamente Dio e pienamente Uomo.

In 1 Timoteo 2:4, 5, ci viene detto che "c'è solo un mediatore tra Dio e gli uomini, Gesù Cristo Uomo." La Bibbia non chiama mai Gesù il "Dio-Uomo", come fanno alcuni Cristiani. La Bibbia Lo chiama "l' Uomo Gesù Cristo." E Pietro, pieno dello Spirito, venne ispirato a chiamare Gesù "un Uomo" - perché il nostro Signore si è identificato completamente e permanentemente con la nostra umanità. Alleluia!

Al Capitolo 2:23, leggiamo che la crocifissione di Gesù avvenne per "il determinato piano e la prescienza di Dio". La peggior cosa che poteva mai succedere su questa terra fu la crocifissione di Cristo - perché non c'è mai stato altro crimine così grande commesso su questa terra. E la miglior cosa che sia mai successa su questa terra fu la crocifissione di Cristo - perché è solo questa che portò la redenzione all'umanità. Dio nella Sua prescienza trasformò il peggio nel meglio. E questo Dio è il nostro Dio. Attraverso la Sua onnipotenza, può rendere la peggior cosa che il diavolo ci fa (direttamente o attraverso i suoi agenti) nella cosa migliore che ci possa accadere - perché Dio ha predeterminato un piano anche per noi, i Suoi figli.

Al Capitolo 2:38-40, quando le persone si furono convinte dei loro peccati mentre il primo sermone del nuovo patto veniva predicato, Pietro li esortò a "pentirsied essere battezzati per ricevere il dono dello Spirito Santo… ed essere salvati da questa perversa generazione." Queste erano le quattro cose che Pietro predicò - ravvedimento, battesimo in acqua (che implica la fede), battesimo nello Spirito Santo e la separazione dallo spirito di questo mondo. Il vangelo che viene predicato oggi non include nessuna di queste quattro cose - e questo è il motivo per cui ci sono moltissimi "credenti mezzi convertiti" che si siedono nelle chiese. La maggior parte degli evangelisti di oggi non predica il ravvedimento, perché se lo facessero, non avrebbero molte persone che alzerebbero le loro mani per essere "salvate"!! Non predicano il battesimo in acqua perché questo offenderebbe i cardinali che battezzano i bambini nelle loro chiese e che siedono dietro di loro sulla piattaforma. Non predicano il battesimo nello Spirito Santo perché questo suonerebbe troppo "Pentecostale"! E non predicano la separazione dallo spirito del mondo, perché molti di loro sono degli amanti dei soldi!! Pietro, ad ogni modo, predicò il pieno consiglio di Dio, perché era solo interessato a piacere a Dio. Siate come Pietro.

Al Capitolo 2:42, vediamo l'inizio degli incontri casalinghi dove il Corpo di Cristo cominciò ad essere costruito. Coloro che furono salvati continuarono negli insegnamenti degli apostoli, nella comunione, nello spezzare il pane e nelle preghiere - ovviamente in piccoli gruppi riuniti in diverse case, perché non avevano nessun edificio nel quale incontrarsi. E il Signore aggiungeva ogni giorno alla loro comunità quelli che venivano salvati (2:47). È il Signore che aggiunge persone alla chiesa. La nostra parte è solo quella di proclamare il pieno vangelo non diluito.

Lavorando Due A Due

Al Capitolo 3:1, vediamo Pietro e Giovanni che lavorano assieme. Questa cosa non era mai successa prima del giorno di Pentecoste. I due avevano personalità diametralmente opposte, e prima di questo evento erano in competizione l'uno con l'altro - come vediamo nel commento finale di Pietro nei confronti di Giovanni in Giovanni 21:21. Questa era l'unione che Gesù bramava vedere in loro ma che non vide mai, perché a quel tempo lo Spirito Santo non stava abitando in Pietro e Giovanni. In quei giorni Giovanni se ne stava con suo fratello Giacomo. Anche Pietro faceva parte delle tre persone più vicine a Gesù, ma Giovanni e Giacomo cercarono di scartare Pietro chiedendo a Gesù di riservare per loro due i posti affianco al Suo trono futuro! Ma le cose ora erano cambiate - perché lo Spirito era arrivato. Ora nessuno stava cercando il proprio interesse, o di promuoversi. Pietro e Giovanni che prima non furono mai in comunione, ora andavano a pregare assieme. In quest'unione c'è potenza.

Al Capitolo 3 leggiamo la guarigione del paralitico. Aveva più di 40 anni (4:22), paralitico dalla nascita, e tutti i giorni veniva portato alla Porta Bella del tempio per fare l'elemosina. Quest'uomo deve essere stato seduto lì tutti i giorni per almeno 20 anni. Gesù lo avrà visto frequentemente. E Gesù ogni volta gli avrà dato qualche soldo - ma non lo guarì. Perché Gesù non lo guarì? Perché Suo Padre non gli disse di farlo. Alcune persone immaginano che Gesù andò in giro guarendo chiunque. Non fu così. Una volta andò alla vasca di Betesda dove c'era una moltitudine di persone malate e quella volta Gesù guarì solo un paralitico. E non guarì nemmeno quest'uomo che vedeva frequentemente seduto alla porta del Tempio. Se Gesù lo avesse guarito, il risveglio che partì in Atti 3 e 4 per mezzo della guarigione di quest'uomo, non ci sarebbe mai stato. Possiamo ostacolare il lavoro di Dio se agiamo seguendo la nostra ragione senza cercare la volontà di Dio in preghiera. Questo è il motivo per cui Gesù disse a Marta che la cosa più importante non era servirlo ma prima ascoltarlo (come fece Maria) e poi fare quello che ci dice di fare. Il momento programmato dal Padre per la guarigione di quest'uomo era dopo il giorno di Pentecoste ed attraverso Pietro. Questo ci insegna una lezione. Anche se abbiamo un dono spirituale, dobbiamo esercitarlo solo quando Dio ci guida a farlo - e non quando noi pensiamo sia meglio. Altrimenti, ostacoleremo i pani di Dio. Ma oggi questo chi lo capisce?

La maggior parte dei credenti non sono in contatto con lo Spirito Santo. Vivono seguendo delle regole come, "Tutti possono essere guariti in modo sovrannaturale", o "Nessuno può essere guarito in modo sovrannaturale" - a seconda se siete Pentecostali o contro i Pentecostali. Ad ogni modo Gesù non visse per regole ma guidato dallo Spirito Santo. Quelli che vivono per regole sono legalisti, e non potranno mai compiere la volontà di Dio. Gesù era in contatto con lo Spirito Santo - e lo Spirito Santo non gli diede mai libertà nel Suo spirito per guarire quest'uomo. Perciò, ogni volta che Gesù gli passò di fianco, gli diede solo dei soldi. Così Gesù compì la volontà di Dio. Più avanti quando Pietro passò di lì, e l'uomo gli chiese qualche soldo, Pietro disse, "Non ho soldi da darti, ma nel Nome di Gesù alzati." Il risultato di questo fu che 5000 persone furono salvate. 5000 persone nacquero di nuovo, perché per quei 3 anni e mezzo Gesù obbedì allo Spirito Santo non guarendo quest'uomo.

Questo per me è un grande avvertimento - come posso ostacolare il lavoro di Dio se "dipendo dal mio discernimento" (Proverbi 3:5), cioè se agisco senza essere stato guidato dallo Spirito Santo. Quello che faccio magari potrebbe anche essere un buon lavoro (che cosa può esserci di meglio della guarigione di un paralitico??), ma così facendo potrei ostacolare i piani di Dio. Dio agisce in modo diverso da come agiamo noi. L'uomo intelligente, cioè quello che vive per regole, sarà un ostacolo per i piani di Dio. Molti Cristiani che vivono per giusti principi e regole sono i più grandi ostacoli al lavoro di Dio. L'uomo che è più utile a Dio è quello che ascolta lo Spirito Santo.

Al Capitolo 4:8, vediamo che Pietro fu riempito di Spirito Santo una seconda volta. E poi in Atti 4:31, lo vediamo riempito una terza volta. Dunque tra Atti 2 e Atti 4, Pietro fu riempito dello Spirito Santo per tre volte. Questo ci insegna che la pienezza dello Spirito Santo è qualcosa che dobbiamo vivere ancora ed ancora ed ancora. Dobbiamo continuare ad essere riempiti. La pienezza di ieri non è abbastanza per oggi. Molti di quelli che dichiarano di essere stati battezzati nello Spirito Santo nel loro passato, oggi sono aridi come un deserto. Tutto quello che possono fare oggi è citare la data di molti anni fa quando furono riempiti. Ma Dio vuole che da noi escano sempre fiumi d'acqua viva.

Al Capitolo 4:28, troviamo di nuovo l'espressione che abbiamo visto al 2:23, "per fare tutte le cose che la Tua volontà e il Tuo consiglio avevano prestabilito avvenissero." Quando vennero picchiati dalle autorità religiose, dissero, "Signore, anche questo sta succedendo concorde al Tuo piano che hai predestinato."

Al Capitolo 4:32, vediamo che "la moltitudine di quelli che avevano creduto era di un sol cuore e di un'anima sola." Il segreto della potenza della prima chiesa non fu solo la pienezza dello Spirito Santo, ma anche il fatto che erano di un sol cuore e di un'anima sola. Si sottomisero agli apostoli ed erano completamente uniti. Non erano critici riguardo a tutto come lo sono molti Cristiani oggi. "E non dichiaravano che tutto quello che avevano era di loro proprietà." Questo non vuol dire che vendettero tutto quello che avevano. Quello che dissero era che tutto quello che avevano non era solo per utilizzo proprio - ma era disponibile per gli altri credenti nel Corpo che ne avessero bisogno. Nessuno era nel bisogno, perché quelli che avevano molto aiutavano quelli che avevano meno.

Il Peccato di Anania e Saffira

In una situazione del genere, uno potrebbe immaginare che qualche persona se ne sarebbe approfittata. Al Capitolo 5, vediamo che Anania e Saffira provarono a farlo. Molte persone vogliono far parte delle nostre chiese in India, perché in mezzo a noi vedono molte persone ospitali e generose. Ma se non siamo attenti ad estirpare queste persone immediatamente , molto presto ogni persona povera in India vorrà far parte delle nostre chiese, e avremmo una "crescita della chiesa" degna di nota!! Avremmo dei "convertiti" che sono interessati ai soldi, non nella giustizia. Nei tempi antichi, si diceva 'Cristiani del riso', che venivano dai missionari primariamente per ricevere del cibo, dell'educazione gratuita, medicine gratuite, e se possibile anche un viaggio gratuito negli Stati Uniti. Questa attitudine è ancora in giro anche oggi. Per molti lavoratori Cristiani che sono in India oggi, il "servire il Signore" è una professione e non una chiamata. Molte persone sono diventate ricche unendosi alla chiesa. Se la loro prosperità venisse dal fatto che Dio li ha onorati per essere stati giusti nella loro vita, allora sarebbe giusto. Ma se la loro prosperità deriva dal fatto che hanno avuto dei buoni contatti unendosi alla chiesa, allora hanno completamente mancato la volontà di Dio - perché la Cristianità non è un modo per diventare ricchi. La chiesa è un posto dove si dà e si sacrifica - e non un posto dove se ne ricava profitto e guadagno. È una cosa triste che molti "lavoratori Cristiani" che oggi sono in India guadagnano cinque o dieci volte tanto quello che avrebbero guadagnato se fossero stati impegnati in un lavoro secolare. Molti "lavoratori Cristiani" non hanno mai lavorato un singolo giorno della loro vita in un lavoro secolare. Gesù non ha mai chiamato nessuno per essere un Suo apostolo che non fosse impegnato in un lavoro secolare. In India il lavoro Cristiano oggi è diventato una fonte di immenso profitto per molti. I non Cristiani li osservano e dicono, "Questa persona è diventata un lavoratore Cristiano per fare soldi." E hanno ragione! Come possiamo chiudergli la bocca? Solo quando i lavoratori Cristiani possono mostrare che avrebbero guadagnato più soldi in un lavoro secolare rispetto a quello che ricevono nel lavoro Cristiano.

Quando tutti stavano vendendo le loro proprietà e dando il ricavato agli apostoli per poi distribuirlo ai poveri, Anania e Saffira pensarono, "Come possiamo apparire spirituali e nello stesso tempo tenerci i nostri soldi?" Perciò quando vendettero la loro proprietà, non diedero tutti i soldi che ne ricavarono. Il loro peccato non era che non avessero dato tutti i loro soldi. Dio ama un donatore gioioso e non vuole i soldi di nessuno. Pietro disse ad Anania, "Se questa proprietà non si vendeva non restava tua? E una volta venduta il ricavato non era a tua disposizione? Ma perché hai detto una bugia?" (5:4). Il peccato di Anania fu l'ipocrisia - finse di essere devoto con tutto il cuore. Se avesse detto, "Abbiamo venduto la proprietà per 50,000 Euro. Ma pensiamo sia bene per noi dare solo il 20% di ciò che abbiamo guadagnato. Vogliamo tenere il resto per i nostri bisogni. Perciò qua sono i nostri 10,000 Euro." Pietro avrebbe benedetto Anania - e lui e sua moglie sarebbero rimasti in vita. Anania però rimase in silenzio. Disse una bugia senza aprire la bocca, questo solamente stando in fila con tutte le altre persone che erano devote con tutto il cuore. Ma Pietro era un uomo che aveva del discernimento. Sia Anania sia Saffira vennero smascherati ed esposti da Pietro e morirono a causa della loro ipocrisia.

Perché Dio non agisce in questo modo anche oggi? Perché allora rimarrebbero vive pochissime persone nella chiesa! Anania e Saffira erano nel mezzo di una chiesa molto pura e potente - e questo il motivo per cui morirono. Se fossero stati in qualche chiesa carnale e morta (come quella in Corinto), avrebbero potuto anche essere gli anziani. È pericoloso unirsi ad una chiesa che sta procedendo verso la perfezione, lo è se siete orgogliosi ed ipocriti. Dio vi schiaccerà e rimuoverà da in mezzo a loro, in un modo o nell'altro lo farà. Ma ai giorni d'oggi non ci sono molte chiese come questa. Perciò oggi sopravvivrete nella maggior parte delle chiese. Se volete rimanere vivi e continuare ad essere orgogliosi ed ipocriti, allora scegliete di unirvi ad una chiesa morta.

Al Capitolo 5:29, leggiamo queste parole coraggiose che gli apostoli dissero ai capi religiosi, "Bisogna obbedire a Dio anziché al popolo." Al Capitolo 5:41, vediamo che quando furono perseguitati, imprigionati e battuti, "si rallegrarono di essere stati ritenuti degni di essere oltraggiati per il Nome di Gesù." I loro persecutori avevano frustato e fustigato gli apostoli. Ma gli apostoli non ne uscirono scoraggiati e con i musi lunghi. Piuttosto alzarono le loro teste e dissero, "Sia lodato il Signore, siamo stati fustigati per Gesù." Lo considerarono un grande onore. Fu come se un re li avesse fatti cavalieri. Come Gesù gli aveva detto di fare, "saltarono dalla gioia".

Questi apostoli ci hanno messo davanti un buon esempio da seguire. Nei giorni a venire avremo molta persecuzione in India . Perciò prepariamoci per quei giorni e prepariamo anche gli altri. E quando arriveranno, ricordiamoci di gioire perché siamo stati considerati degni di soffrire degli oltraggi per il Nome di Gesù.

Al Capitolo 6 vediamo che i discepoli crebbero in numero e che cominciarono delle lamentele. Questo è stato il problema di tutte le chiese quando sono cresciute in grandezza. Quando una chiesa comincia, è piccola, e uno può star certo che tutti sono dei discepoli. Ma quando si ingrandiscono, lamentele e brontolii cominciano molto facilmente, perché molti dei nuovi arrivati sono parenti dei primi discepoli - e dunque possono non essere dei discepoli. Ma qualcosa deve essere fatto per evitare che questo problema si diffonda. È come qualcuno in un gruppo di persone che si ammala di una malattia molto infettiva. Se non isolate quella persona, la malattia si diffonderà agli altri. La maggior parte delle lamentele nelle chiese sono relative a cose terrene. Qui la lamentela era riguardo al cibo. Le vedove Greche si lamentarono che i Giudei stavano favorendo le loro vedove nella distribuzione del cibo. Questo è un problema comune, perché oggi succede anche in molte chiese in India.

Gli apostoli erano saggi. Dissero, "Noi non possiamo essere coinvolti nella distribuzione del cibo, perché questa non è la nostra chiamata. Quanto a noi continueremo a dedicarci alla preghiera e al ministero della Parola " (6:4). Se sei stato chiamato e dotato da Dio per predicare la Parola di Dio, non tornare mai indietro da questa chiamata per diventare un direttore di qualche organizzazione sociale Cristiana che ti offre un buono stipendio. Rimani saldo nell'essere un maestro/profeta. Lascia agli altri il compimento degli altri ministeri. Perciò gli apostoli selezionarono sette uomini pieni dello Spirito Santo e li incaricarono per fare questo lavoro. Tra questi c'erano Stefano e Filippo, ma queste persone diventarono anche dei grandi predicatori. Stefano diventò il primo martire e Filippo andò in Samaria, portando una grande rinascita in quella regione e diventò il canale di Dio per mandare il vangelo in Etiopia, perché condusse al Signore il ministro del tesoro Etiope (Atti 8). Come Eliseo, che cominciò servendo Elia e poi diventò un profeta, anche questi due uomini servirono fedelmente le vedove - e dopo, Dio gli diede un diffuso ministero di predicazione.

Stefano - Pieno della Grazia e della Potenza di Dio

Sta scritto di Stefano che quando predicò ai capi religiosi dei Giudei, essi non poterono resistere alla sapienza ed allo spirito con cui egli parlava (6:10). Questa può essere anche la nostra esperienza quando parliamo. Stefano continuò chiedendogli, "Quale dei profeti i vostri padri non hanno perseguitato?" (7:52). Ogni profeta dell'Antico Testamento non fu popolare e venne perseguitato. Un profeta è diverso da un insegnante. Un insegnante può essere accettato da molti, ma di solito un profeta è respinto e non popolare. Un insegnante è una figura che non fa polemica. Un vero profeta è sempre polemico. Per questa ragione sono i profeti quelli ad essere sempre perseguitati, piuttosto che gli insegnanti e gli evangelisti. Stefano predicò in un modo tale che quelle persone vennero convinte. Questo le rese così arrabbiate tanto da ucciderlo. Stefano fu il primo martire nella chiesa Cristiana (7:54, 55).

Nelle parole scritte riguardo a Stefano al Capitolo 7:55-60, vediamo alcune caratteristiche di un vero profeta pieno di Spirito:

1. La sua mente è fermamente concentrata sulle cose celesti.

2. Vede la gloria di Dio in ogni situazione.

3. L'opposizione degli uomini non lo tocca.

4. Il suo sguardo è fisso su Gesù alla destra di Dio.

5. Testimonia coraggiosamente di questo Cristo Risorto.

6. Viene perseguitato e delle volte ucciso.

7. Perdona i suoi persecutori e prega per loro.

Dio permise che Stefano fu ammazzato per molte ragioni - una di queste fu la conversione di Saulo di Tarso. Mi domando se Paolo si fosse mai convertito se non avesse visto l'attitudine di Stefano mentre veniva ammazzato. Quando il centurione Romano sentì il modo in cui Gesù pregò per coloro che lo avevano crocifisso, si convinse che Gesù era il Figlio di Dio. Quando Paolo udì la preghiera di Stefano, la sua coscienza cominciò a pungerlo e Saul cominciò a riflettere, "Questa non può essere una falsa religione. Forse mi sto sbagliando io." Più avanti, sulla strada per Damasco, il Signore gli disse, "Saul, è dura continuare ad andare contro la tua coscienza" (Atti 26:14) - e così fu convertito.

Il modo in cui reagite alle persone che vi fanno del male può scatenare una reazione in qualcuno che vi sta guardando, che potrebbe risultare nella sua salvezza. Paolo fu solo il primo di molte migliaia che si convertirono negli ultimi 2000 anni vedendo delle reazioni divine di Cristiani perseguitati. Ma per reagire in questo modo, dobbiamo essere pieni dello Spirito Santo.

Al Capitolo 8, leggiamo di un grande risveglio in Samaria, che avvenne attraverso la predicazione di Filippo - un uomo che aveva cominciato il suo ministero servendo cibo a delle povere vedove. Molti furono salvati e Filippo li battezzò. Ma lui non poteva guidarli al battesimo nello Spirito - esattamente come molti predicatori oggi. Perciò Pietro e Giovanni vennero e pregarono per loro e ricevettero lo Spirito Santo (8:17).

Nel libro degli Atti vediamo la frase "battezzati nel nome di Gesù" ripetersi quattro volte (2:38; 8:16; 10:48; 19:5). Ma Gesù comandò ai Suoi apostoli di "Battezzare nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo" (Matteo 28:19). Come spieghiamo quest' apparente differenza? Molti che leggono le Scritture in modo distratto sono confusi. Qui sono tre principi da tenere a mente quando si interpreta il Nuovo Testamento:

1. Quando due Scritture sembrano contraddirsi, entrambe sono vere - la contraddizione è solo apparente.

2. Ogni volta che si è in dubbio su quale delle due contraddizioni apparenti della Scrittura obbedire, obbedite sempre ai chiari comandamenti del Signore Gesù.

3. Non fare mai di nessun passaggio storico del Nuovo Testamento la base per qualsiasi dottrina.

La spiegazione in questo caso è questa: anche le religioni non Cristiane hanno una trinità - per esempio, l'Induismo ha Brama, Visnu, e Shiva; e anche gli Egiziani avevano la loro trinità. Perciò quando gli apostoli battezzarono, in modo da far capire che la Trinità era la trinità Cristiana, battezzavano "nel nome del Padre, del Figlio il Signore Gesù Cristo e dello Spirito Santo". Questo veniva chiamato "battesimo nel Nome di Gesù" perché identificava la Seconda Persona come Gesù Cristo.

Quando Simon mago vide le persone in Samaria ricevere lo Spirito Santo attraverso l'imposizione delle mani da Pietro, allora offrì dei soldi a Pietro per ricevere questa Potenza. Qui abbiamo il primo esempio dell'era Cristiana di qualcuno che provò a comprare le benedizioni di Dio con dei soldi. Le religioni non Cristiane hanno sempre incoraggiato le persone a dare i loro soldi al loro dio, così da ricevere le sue benedizioni. Sfortunatamente molti predicatori Cristiani in televisione e pastori stanno predicando che potete ricevere le benedizioni di Dio donandogli dei soldi - cioè donando ai Suoi servi; e milioni di Cristiani sono stati ingannati in questo modo. Ma non potrete mai ricevere le benedizioni di Dio in questo modo. Pietro si rifiutò di ricevere quei soldi - a differenza della maggior parte dei predicatori di oggi. Disse a Simone, "Il tuo denaro vada con te in perdizione, perché hai creduto di poter acquistare con denaro il dono di Dio. Il tuo cuore non è retto davanti a Dio" (8:20, 21). Molti ricchi cercano di corrompere i predicatori dandogli dei soldi per i loro ministeri. Se sentiamo che il cuore di quell'uomo non è giusto, dobbiamo rifiutare di ricevere i suoi soldi. Ma dove sono oggi i predicatori come Pietro? La maggior parte dei ministri e dei predicatori amano talmente tanto i soldi che li ricevono da chiunque. Alcuni di loro vanno di casa in casa raccogliendo soldi "per il lavoro di Dio" pure da persone non convertite e da Cristiani di facciata. Né Gesù né gli apostoli hanno mai fatto questo (3 Giovanni 7).

La Conversione di Saulo

Al Capitolo 9, quando Saulo incontrò il Signore sulla strada per Damasco, fece al Signore queste due domande: "Chi sei, Signore? Che vuoi che io faccia?" (versi 5, 6). Queste sono due domande che Saulo continuò a chiedere al Signore per tutto il resto della sua vita. Alla fine della sua vita disse che la sua passione era di "conoscere Cristo ancora di più" e "correre verso la meta per ottenere il premio della celeste vocazione, compiendo la volontà di Dio" (Filippesi 3:10, 14). All'inizio il Signore non gli mostrò l'intero piano per la sua vita. Ma glielo mostrò passo dopo passo. "Alzati, entra nella città e ti sarà detto ciò che devi fare" - questo era il primo passo (verso 6).

In Damasco c'era un uomo chiamato Anania che era sensibile allo Spirito Santo, e che sentì il Signore dirgli di andare nel posto dove Saulo alloggiava e di pregare per lui. Quando il Signore vi dice di andare da qualche parte, potete essere certi che ha preparato dall'altra parte delle persone che riceveranno il vostro ministero. Se, al contrario, ve ne andate di testa vostra, potreste andare in posti dove nessuno è pronto. Anania era un fratello umile e sconosciuto che Dio utilizzò per pregare per Saulo affinché fosse riempito dello Spirito Santo, così che potesse diventare il più grande degli apostoli del primo secolo. Tutti i discepoli in quei giorni realizzavano che non era abbastanza essere convertiti, ma che uno doveva anche essere riempito dello Spirito Santo.

Al Capitolo 9:25, leggiamo di Paolo che dovette essere calato in un cesto da una vedova per sfuggire a quelli che volevano ucciderlo. In 2 Corinzi 11:32, 33, Paolo raccontò questo incidente umiliante ai Corinzi per mostrare come Dio lo aveva umiliato. In Atti 8, leggiamo come Dio innalzò Filippo e lo trasportò in un altro posto. Quando Paolo rischiava di essere ucciso in Damasco, Dio avrebbe potuto fare la stessa cosa. Ma Dio non fa tutte le cose sempre allo stesso modo. Delle volte per sfuggire ai nostri nemici dobbiamo passare attraverso a delle condizioni umilianti. Ma in un modo o nell'altro Dio ci salva.

Cornelio - Un Non-Giudeo Che Temeva Dio

Al Capitolo 10, leggiamo che per la prima volta il vangelo raggiunse i non-Giudei. Il Signore aveva detto ai Suoi discepoli che sarebbero stati Suoi testimoni in Gerusalemme, Giudea, Samaria e poi fino all'estremità della terra. Al Capitolo 2, cominciarono con i Giudei in Gerusalemme e in Giudea. Poi al Capitolo 8, andarono dai Samaritani. Ed ora il vangelo si stava direzionando per la prima volta ai non-Giudei. A Pietro fu dato il privilegio di aprire le porte del vangelo per i Giudei ed anche per i non-Giudei.

Cornelio era un uomo che non sapeva nulla della Bibbia né di Dio. Ma era un uomo devoto che pregava Dio continuamente ed aiutava i poveri generosamente (10:2). Un angelo gli apparve e gli disse che sia le sue preghiere sia le sue elemosine erano state accettate da Dio (verso 4). Perciò vediamo che Dio ascolta anche le preghiere dei non-Cristiani, se temono Dio e sono sinceri, poi Dio li guida a Cristo che è l'unica via per il Padre (Giovanni 14:6). Molti Cristiani, come Pietro, immaginano di essere superiori ai non-Cristiani. Ma alcuni non-Cristiani, come Cornelio, temono di più Dio rispetto a molti Cristiani. Anche Pietro si sentiva più puro dei non-Giudei. Ma Dio dovette cambiare l'opinione di Pietro allargando il suo cuore. E Dio potrebbe avere da cambiare anche la nostra opinione riguardo ai non-Cristiani. Pietro era così testardo riguardo a quello che pensava dei non-Giudei che Dio dovette dargli una visione per fargli cambiare opinione (verso 11). In questa visione, Pietro vide una tovaglia che conteneva animali puri ed impuri e sentì una voce che gli chiese di uccidere e di mangiare. Pietro si rifiutò di farlo dicendo che non aveva mai mangiato nulla di impuro - questo perché alcuni animali, in accordo con la legge di Mosè, erano impuri e dunque ai Giudei era vietato mangiarli (Levitico 11). Ma Dio disse a Pietro di non chiamare impuro quello che Dio ha purificato. Questa visione fu ripetuta tre volte. Pietro rimase perplesso riguardo al significato di questa visione. Ma quando i messaggeri di Cornelio arrivarono in casa cercando Pietro, dicendogli che un angelo aveva detto a Cornelio di mandarlo a cercare, allora Pietro capì che Dio gli stava dicendo di andare nella casa di quest'uomo non-Giudeo che i Giudei consideravano impuro.

L'angelo che andò da Cornelio di certo sapeva i fatti del vangelo - che Cristo morì per i peccati del mondo e risorse dai morti. Ma perché non fu direttamente l'angelo a predicare il vangelo a Cornelio anziché chiedergli di chiamare Pietro per venire a predicargli lo stesso messaggio? Che cos'è che aveva Pietro che l'angelo non aveva? Sono sicuro che l'angelo avrebbe potuto spiegare il vangelo dieci volte meglio di Pietro. Ma Pietro aveva l'esperienza della salvezza, cosa che l'angelo non aveva. Solo un peccatore salvato per grazia può spiegare ad un altro peccatore la salvezza. Questo è quello che abbiamo visto nel primo verso del libro degli Atti: Gesù prima fece e poi insegnò. Se non avete avuto l'esperienza non dovreste parlare. Anche l'angelo rispettò questo principio divino. Non predicate mai quello che conoscete ma non avete ancora praticato; e se proprio volete predicarlo, predicate ciò state cercando di praticare.

Quando Pietro arrivò alla casa di Cornelio, disse, "In verità comprendo che Dio non ha riguardi personali; ma che in qualunque nazione l'uomo che teme Dio e opera giustamente gli è gradito" (10:34-35) (E non solo in ogni nazione, ma anche in ogni denominazione). Dio dà il benvenuto a quelli che Lo temono in ogni religione e li guida a Cristo, affinché possano essere salvati. Che cosa sarebbe successo se Pietro si fosse rifiutato di andare alla casa di Cornelio? Cornelio sarebbe stato perduto se Pietro avesse disobbedito? Questo sarebbe stato molto ingiusto da parte di Dio. Non era giusto che Cornelio soffrisse a causa della disobbedienza di Pietro. Se Pietro non fosse andato, Dio avrebbe inviato Giacomo o Giovanni o qualcun altro. Se Anania non fosse andato da Saulo di Tarso, Dio avrebbe inviato qualcun altro. Se non vai dove Dio ti dice di andare, allora Dio darà il tuo ministero a qualcun altro.

Al Capitolo 10:38, Pietro descrisse il ministero di Gesù in questo modo: "Gesù di Nazaret - Dio lo ha unto di Spirito Santo e di potenza; ed è andato dappertutto facendo del bene e guarendo tutti quelli che erano sotto il potere del diavolo, perché Dio era con lui." Anche nella vita di Gesù, fu la potenza ad essere l'evidenza dell'unzione dello Spirito Santo. E con questa potenza, Gesù fece del bene e liberò le persone che erano sotto il potere di Satana. Dio ci riempie con lo Spirito così che anche noi possiamo fare del bene agli altri e liberarli dal potere di Satana. Siamo circondati da persone che sono sotto il potere di Satana - persone che sono scoraggiate, infelicemente sposate, tormentati dal loro coniuge, rifiutati dai loro genitori, e alcuni stanno anche pensando al suicidio. Dio ci ha posto in mezzo a queste persone così che possiamo aiutarle ad essere libere dal peccato e da Satana - e dunque felici. Se anche Gesù ebbe bisogno di essere unto di Spirito Santo per compiere questo ministero, quanto più ne abbiamo bisogno noi! Leggiamo che quando Gesù fu unto, "Dio era con Lui." E quando noi siamo unti con lo Spirito Santo, Dio è con noi. Quando saliamo sul pulpito per predicare la parola di Dio o quando andiamo a scacciare un demone da qualcuno, Dio sarà con noi per benedire le persone.

Al Capitolo 11:28, leggiamo di un profeta, Agabo, che profetizzò l'arrivo di una carestia in tutto il mondo. Non disse esattamente quando sarebbe successo, perché Gesù disse che "non sta a voi conoscere i tempi e i momenti che il Padre ha riservato alla Sua autorità" (Atti 1:7). Ma questa carestia avvenne poco dopo.

I Profeti dell'Antico e del Nuovo Patto

Le profezie nell' antico testamento e nel nuovo testamento sono diverse. Sotto l'antico patto, le persone chiedevano ai profeti di essere guidati in che cosa dovessero fare e il profeta li dirigeva dicendogli quello che Dio gli aveva detto di dirgli. Questo era perché le persone non avevano lo Spirito Santo che potesse guidarle. Solo i profeti avevano lo Spirito Santo. Ma sotto il nuovo patto il Signore dice, "Nessuno istruirà più il proprio concittadino e nessuno il proprio fratello, dicendo, 'Conosci il Signore,' perché tutti mi conosceranno" (Ebrei 8:11). Ora che lo Spirito Santo può abitare dentro chiunque, non c'è più bisogno di un profeta che dia una profezia direttiva ad un figlio di Dio, dicendogli che cosa fare. Se invece lo fa, il profeta starebbe prendendo il posto dello Spirito Santo, connettendo le persone a sé e non a Cristo. La Bibbia dice che lo Spirito Santo che abita in noi ci desidera gelosamente (Giacomo 4:5). Per che cosa ci desidera? È geloso del fatto che dobbiamo avere una connessione diretta con il nostro Sposo e che nessun uomo dovrebbe mettersi tra noi e Cristo. Oggigiorno ci sono molti pastori ed auto-proclamatisi "profeti" che dicono alle persone che cosa fare, dove andare, chi sposare, ecc. Tutte queste persone in realtà stanno ostacolando il lavoro dello Spirito Santo, perché danno alle persone l'impressione che Dio non gli parlerà direttamente. Tali profeti sono (consciamente o inconsciamente) ispirati da Satana, perché si mettono tra le persone ed il Signore. Ricordatevi sempre che lo Spirito Santo desidera gelosamente che siate connessi intimamente a Cristo; così intimamente che nessuno può mettersi tra voi e Lui.

Molte persone mi hanno chiesto di cercare la volontà che Dio aveva per loro in alcune aree della loro vita. Non ho osato farlo perché temo Dio. Solo uno che non teme Dio oserebbe prendere il posto dello Spirito Santo nella vita di un'altra persona. Sono sempre pronto a dare dei consigli alle persone riguardo a delle azioni che stanno considerando. Posso dirgli i vantaggi e i pericoli di un particolare corso di azioni. Ma poi gli dico di pregare e li assicuro che Dio in Persona gli dirà attraverso lo Spirito Santo che cosa debbano fare.

Perciò non cercate di capire la volontà di Dio per qualcun altro e così prendere il posto di Dio nelle loro vite. È detto dell'Anticristo che si siederà "nel tempio di Dio, dichiarando di essere Dio" (2 Tessalonicesi 2:4). Ci sono dei falsi profeti al giorno d'oggi, che hanno questo spirito dell'Anticristo, che si stanno sedendo nella chiesa (il tempio di Dio), prendendo il posto di Dio - dicendo alle persone qual è la volontà che Dio ha per le loro vite. Un'altra prova che questi auto-proclamatisi "profeti" sono falsi profeti è che la maggior parte di tutti loro si aspettano dei soldi dalle persone dopo che hanno pronunciato la loro profezia - esattamente come un dottore si prende la sua parcella!! Coloro che vanno da questi profeti non crescono mai nel Signore perché perdono il loro contatto diretto con lo Spirito Santo. La prossima volta che vogliono sapere la volontà di Dio, dovranno ritornare dal profeta. Lo Spirito Santo vuole essere Lui a mostrarti la volontà di Dio - e non attraverso qualcun altro.

Perciò che cosa fece Agabo, che era un vero profeta? Disse che ci sarebbe stata una carestia. Non disse questo per organizzare ed inviare una colletta per i santi più poveri. No. Perché sapeva che nel nuovo patto, nessuno è tenuto a dire ad un altro figlio di Dio che cosa dovrebbe fare. Agabo sapeva dove fermarsi, a differenza dei falsi profeti. Un vero profeta dichiarerà quello che Dio gli ha rivelato riguardo al futuro - e poi si fermerà. Dopo la profezia i credenti in Antiochia cercarono Dio e lo Spirito Santo gli disse cosa dovevano fare. Raccolsero alcuni soldi e li inviarono ai santi più poveri. La profezia direttiva è una caratteristica distintiva dell'Antico Testamento perché in quei giorni le persone non avevano lo Spirito Santo. Non si trova mai nel Nuovo Testamento .

Tutte le collette di cui leggiamo nel Nuovo Testamento - sia qui, sia in 1 Corinzi 16:2, o in 2 Corinzi 8 e 9 - furono sempre e solo destinate ai santi più poveri che erano nelle chiese . Non leggiamo mai di Paolo o qualsiasi altro apostolo chiedere soldi per loro stessi o per il loro ministero. L'unica cosa che facevano era assicurarsi che i poveri venissero aiutati. Paolo lavorava per finanziarsi e si fidava del Signore che provvedeva ai suoi bisogni extra, suggerendo alle persone di inviare dei soldi per Paolo - questo non avveniva attraverso Paolo che faceva sapere i suoi bisogni o inviando ai santi lettere sul lavoro che aveva svolto.

La colletta ad Antiochia fu mandata a Gerusalemme per mezzo di Barnaba e Saulo (Atti 11:29, 30). I Giudei e i Gentili erano separati da una grande distanza culturale. Ma Dio usò una carestia per avvicinare i Gentili in Antiochia ai Giudei in Gerusalemme. Alcuni dei problemi e delle difficoltà che Dio invia nelle nostre vite e nelle nostre chiese sono programmate da Lui per avvicinarci gli uni agli altri. Quando un credente è malato in ospedale, gli altri credenti possono provvedere al cibo per la sua famiglia e pagare il costo dell'ospedale. Così quando quella persona esce dall'ospedale, sarà più connessa al corpo di Cristo. Perciò possiamo ringraziare anche per le malattie che Dio permette.

Al Capitolo 12, leggiamo che Giacomo venne ammazzato da Erode e non solo, Erode imprigionò anche Pietro. Ma la chiesa pregò con fervore per il suo rilascio e fu miracolosamente liberato (12:5-16). Dio avrebbe potuto liberare Giacomo tanto facilmente quanto aveva liberato Pietro. Ma quando il tempo che Dio ha previsto per un uomo è finito, Dio lo prende dalla terra e lo riporta a casa, nel cielo. Nell'Antico Testamento, leggiamo che i profeti Uria e Geremia non erano graditi al Re Ioiachim a causa delle loro profezie. Uria venne ucciso dal re mentre Geremia fuggì (Geremia 26:11, 20-24). Qui Giacomo venne ucciso ma Pietro scappò. Vi siete mai domandati perché Dio non ha risposto alla vostra preghiera come ha fatto per qualcun altro? Quando Pietro testimoniò di quello che era successo agli altri che stavano pregando, la mamma di Giacomo si sarà domandata perché Dio non aveva liberato anche suo figlio. Se era una donna di Dio, avrebbe riconosciuto la sovranità di Dio e si sarebbe rallegrata con la famiglia di Pietro per il fatto che era stato rilasciato. Delle volte, vediamo un fratello guarito e l'altro che muore per la stessa malattia. In tali situazioni possiamo solamente umiliarci ed accettare la sovranità di Dio. Non possiamo spiegare queste cose.

Il Primo Viaggio Missionario

Al Capitolo 13, leggiamo del primo grande movimento missionario fuori da Antiochia. Barnaba e Saulo scesero a Gerusalemme per portare i soldi da Antiochia, così poterono assistere allo stupefacente rilascio di Pietro che di conseguenza li fortificò nella fede. Erano andati a Gerusalemme per benedire materialmente le persone, ma in ritorno ricevettero una benedizione spirituale, vedendo quello che le preghiere potevano fare "Chi innaffia gli altri sarà anch'egli annaffiato" (Proverbi 11:25). Quando ritornarono ad Antiochia, dissero agli anziani che cosa avevano imparato riguardo alla preghiera (13:1, 2). E tutti decisero di digiunare e adorare Dio. Stavano adorando Dio , senza chiedergli nulla. È meraviglioso digiunare e solo adorare . Dio gli parlò e disse, " Mettetemi da parte Barnaba e Saulo per l'opera alla quale li ho (già) chiamati" (13:2). Qui non viene detto come Dio gli parlò. Deve essere stato attraverso una profonda convinzione nei loro spiriti, che gli diceva che questo era esattamente quello che Dio stava dicendo.

Questa non fu la volta che Dio chiamò Saulo e Barnaba. Perché li aveva già chiamati. Quando Dio chiama una persona, sarà sempre una cosa personale e privata. Poi pubblicamente può essere confermata più tardi, come in questo caso. Ma non pensate mai che Dio sta parlando, quando qualcuno dice "Così dice il Signore, 'vai in questo luogo' o 'sposa questa persona'", ecc. Dovete prendere queste parole e gettarle nella spazzatura, che è il posto da dove provengono. Se Dio vuole che tu faccia qualcosa te lo dirà privatamente. Poi potrebbe confermarlo attraverso altri anziani pubblicamente. Ma la conferma sarà sempre qualcosa che Dio già ti aveva detto prima. Saulo e Barnaba avevano già sentito la loro chiamata. Ci stavano pensando su, quando, mentre pregavano ad un incontro, gli anziani udirono Dio che diceva, " Mettetemi da parte Barnaba e Saulo per il lavoro al quale Io li ho (già) chiamati." Saulo e Barnaba aspettarono pazientemente fino a quando anche i loro compagni anziani sentirono la voce di Dio - e poi andarono, inviati dagli anziani con i quali collaboravano. Così è come funziona il ministero nel Corpo sotto il nuovo patto - diversamente dall'antico patto dove i profeti andavano di loro iniziativa, ovunque sentivano che Dio li stava inviando.

Il Signore mi chiamò a lavorare come Cristiano a tempo pieno il 6 Maggio 1964. Stavo lavorando nella Marina Indiana ed ero in vacanza, ci stavamo incontrando assieme a un gruppo di evangelisti. Come stavo leggendo le Scritture, Dio mi chiamò molto chiaramente da Isaia 49. Ma nessuno seduto affianco a me sentì quello che Dio mi aveva detto. Fu una chiamata privata e personale. Circa un'ora dopo stavo pensando alla chiamata di Dio e considerando di dimettermi dalla Marina, un uomo di Dio che stava viaggiando con noi (e che io rispettavo più di qualsiasi altro in India) venne da me e mi chiese, "Quando stai pensando di lasciare la Marina?" Fu una parola profetica che mi stupì. Ma fu solo una conferma esteriore di quello che Dio mi aveva già detto dentro. Se Dio ti chiama, prima ti chiamerà personalmente. Una conferma poi ti arriverà da altri uomini di Dio. Ma prima voi dovete udire la chiamata. Questo è il modo che vediamo nel Nuovo Testamento.

Al Capitolo 13:36, leggiamo che "Davide dopo avere eseguito il volere di Dio nella sua generazione, si è addormentato". Siamo chiamati a servire il Signore nella nostra generazione facendo la volontà di Dio. Perciò assicuratevi di compiere tutta la volontà di Dio per la vostra vita prima di lasciare questa terra. Per fare questo devi essere un uomo come Davide, riguardo al quale Dio può dire, "Mi sono trovato Davide, un uomo secondo il Mio cuore che compirà tutta la Mia volontà" (verso 22).

Chiese Piantate e la Nomina degli Anziani

Al Capitolo 14, leggiamo che il Signore guarì un uomo paralitico attraverso Paolo. È interessare vedere l'incostanza della folla a Listra. In un momento erano pronti ad adorare Paolo e Barnaba come divinità, ma subito dopo volevano ucciderli (versi 13 e 19). Nella sinagoga a Nazaret anche Gesù visse qualcosa di simile. Inizialmente le persone dissero, "Che parole graziose sta dicendo!" Ma qualche momento dopo volevano ucciderlo (Luca 4:22 e 28, 29). Ma non potevano uccidere Gesù e non riuscirono ad uccidere nemmeno Paolo - perché il momento che Dio aveva scelto per la loro morte non era ancora arrivato.

Lapidarono Paolo e lo gettarono fuori dalla città pensando che fosse morto. Dio permette che i Suoi più grandi servi siano trattati in questo modo dalle altre persone? Lo fa - anche oggi. Non fermò quelli che uccisero Gesù (quando era arrivato il Suo momento). E non fermò nemmeno le persone che uccisero i primi apostoli. Per quanto ne sappiamo noi, di quei primi 12 apostoli, solo Giovanni morì di morte naturale. Giuda commise suicidio. Gli altri dieci furono tutti martiri. Paolo decapitato. Alcuni dei più grandi servi di Gesù Cristo sono stati uccisi - e Dio non ha fermato le persone malvage dall'ucciderli.

In 2 Corinzi 12, Paolo parla di un'esperienza che aveva vissuto 14 anni prima, quella di essere preso, portato nel terzo cielo e poi ritornato sulla terra. Potrebbe essere successo nel momento in cui fu lapidato a Listra. Mentre il suo corpo stava giacendo a terra fuori Listra, Dio potrebbe averlo preso e portato a fare un piccolo giro nel terzo cielo!! Potete stare sicuri che se Dio vi permette di affrontare dell'intensa sofferenza, vi darà anche qualche preziosa ricompensa per compensare la sofferenza.

Al Capitolo 14:21, leggiamo che Paolo ritornò a Listra per predicare. Non era spaventato di ritornare nella città dove era stato lapidato. Fortificò i discepoli che erano lì dicendogli (ora per esperienza personale), che "dobbiamo entrare nel regno di Dio attraverso molte tribolazioni" (verso 22). Paolo aveva l'autorità spirituale per fare una tale dichiarazione, perché era lì con le cicatrici e le ferite della tribolazione visibili sul suo corpo.

Al Capitolo 14:23, vediamo che Paolo nominò degli anziani in ogni chiesa che aveva piantato. Nel Nuovo Testamento non vedete mai che alla guida della chiesa vengono nominati dei "pastori". La parola 'pastore' si trova solo una volta nella Bibbia (in Efesini 4:11 - in greco) - e qui è stata tradotta male. In italiano la parola Greca "poimen" è stata tradotta con la parola "pastore" - ma doveva essere tradotta come "guida" o "colui che protegge e si prende cura". [*] Queste guide (cosiddetti pastori) sono doni che il Signore dà alla chiesa esattamente come dà gli apostoli, i profeti, gli evangelisti e gli insegnanti. Ma nessuno di questi sono degli uffici o delle cariche . Mentre al contrario 'l'anziano' è un ufficio ed una carica di comando della chiesa. E ci fu sempre più di un anziano nominato in una chiesa.

Sotto l'antico patto, Dio chiamava singoli individui per essere capi del Suo popolo - per esempio, Mosè, Giosuè e Davide. Ma una volta venuto Gesù, cominciò ad inviare i Suoi discepoli due a due. Sotto il nuovo patto, lo Spirito Santo chiamò Paolo assieme a Barnaba. La volontà di Dio è che un minimo di due fratelli guidino ogni chiesa locale. Solo in questo modo il Corpo di Cristo può esprimersi. Gesù parlò una volta riguardo alla chiesa intesa come chiesa mondiale (Matteo 16:18) e una sola volta riguardo alla chiesa locale (Matteo 18:17). E nel contesto della guida della chiesa locale, disse che sarebbe stato presente nel mezzo di un minimo di due persone (Matteo 18:20). Un minimo di due anziani (che sono una cosa sola) sono il requisito per legare le attività sataniche nella chiesa locale (Matteo 18:18, 19). Due anziani sono anche in grado di comandare la chiesa in modo equilibrato.

Al Capitolo 15, leggiamo di un dibattito sulla circoncisione. Molto saggiamente gli apostoli si radunarono assieme per discutere la cosa. Ricordatevi che in quel tempo non c'era nessun Nuovo Testamento scritto. Queste discussioni oggi non sono necessarie perché abbiamo il Nuovo Testamento con noi. In quei giorni erano in un periodo transitorio tra i due patti.

Equilibro tra Grazia e Verità

Al Capitolo 15:36, Paolo propose a Barnaba di ritornare a visitare i credenti nelle nuove chiese che avevano stabilito. Qua c'è qualcosa di utile che possiamo imparare. L'apostolo Paolo probabilmente aveva il più gran desiderio di raggiungere le persone non convertite rispetto ad ogni altro uomo che abbia mai vissuto. Paolo cercava sempre di predicare il vangelo dove Cristo non era ancora stato predicato. Nonostante questo, qui leggiamo che voleva ritornare dai credenti nelle diverse chiese per fortificarli. C'erano ancora migliaia di posti dove il vangelo non era stato predicato. Ma Paolo sapeva che era importante costruire i bambini in Cristo ed unirli in un Corpo solo. Sfortunatamente oggi molti non considerano questa cosa.

Allora Barnaba propose di prendere con loro Giovanni detto Marco. Giovanni Marco era quello che li aveva accompagnati nel loro primo viaggio ma ad un certo punto si ritirò, perché aveva trovato che il lavoro missionario era difficile. Paolo si rifiutò di dare a Marco una seconda possibilità, mentre Barnaba voleva dargliela. Dopo tutto, Marco era il cugino di Barnaba (Colossesi 4:10)! Il disaccordo tra Paolo e Barnaba in questa faccenda fu tale che si separarono l'uno dall'altro (15:39). Lo Spirito Santo aveva chiamato Paolo e Barnaba assieme per un compito speciale. Paolo era un uomo severo, che enfatizzava la verità. Barnaba era una persona gentile che enfatizzava la grazia. Con loro due assieme, la gloria di Dio poteva essere manifestata "piena di grazia e verità" (Giovanni 1:14). Ma ora non potevano più stare assieme. La loro separazione fu la volontà di Dio? No. Dio non chiama le persone per lavorare assieme solo per uno o due anni. Se avessero continuato a lavorare assieme, quanto più il lavoro del Signore avrebbe progredito! Alla fine della sua vita, Paolo disse, "Marco mi è molto utile" (2 Timoteo 4:11).

Come questo fatto influenzò Giovanni Marco? Venne benedetto dall'attitudine di Paolo e da quella di Barnaba. L'attitudine severa di Paolo deve avergli fatto prendere la sua vita Cristiana più seriamente. Allo stesso tempo, l'attitudine gentile di Barnaba lo salvò dal rimanere scoraggiato e dal mollare. È solo quando la grazia e la verità operano assieme che le persone sono veramente benedette.

Vediamo che anche gli apostoli fecero degli errori. Gli Atti degli Apostoli cita un numero di errori che gli apostoli fecero. Questo è il motivo per cui non dovremmo mai stabilire nessuna dottrina ricavandola dal libro degli Atti. Ma gli apostoli impararono dai loro errori. Se questo disaccordo tra Paolo e Barnaba fosse successo quando avevano 60 anni, avrebbero trovato una soluzione senza separarsi. Ma all'epoca saranno stati tra i 30 e i 40 - pieni di zelo, ma con poca saggezza.

Comunque, i fallimenti degli apostoli ci incoraggiano, perché tutti noi abbiamo commesso molti errori. Dio utilizzò i loro errori per la diffusione del vangelo. Ora anziché una sola squadra a disposizione, due squadre erano in giro. Entrambe le squadre avevano al loro interno una persona con esperienza. Barnaba prese Marco e Paolo prese Sila. Perciò il vangelo si diffuse ancora di più. Dio usa le cose che il diavolo fa per l'avanzamento del vangelo. Sia lodato il Signore! Può fare lo stesso anche con i nostri errori.

Al Capitolo 16:1, 2, leggiamo che Paolo incontrò Timoteo. Fu Paolo a scegliere Sila come suo collaboratore. Ma Dio aveva qualcun altro in mente per Paolo - Timoteo. Quando Barnaba lasciò Paolo, Dio vide che Paolo aveva bisogno di un'altra persona gentile al suo fianco. Perciò gli diede Timoteo, un giovane discepolo degno di nota con un temperamento molto simile a quello di Barnaba. Poi vediamo un altro errore che Paolo fece: circoncise Timoteo così da piacere ai Giudei. Più avanti, Paolo comprese e disse che la circoncisione non era necessaria (Galati 5:2, 3). Ma gli apostoli erano in un periodo di transizione tra l'antico ed il nuovo patto e dunque gli ci volle del tempo per avere una comprensione chiara.

Al Capitolo 16:9, vediamo un esempio di come i primi Cristiani intendevano l'autorità spirituale di una persona. Paolo era il capo della squadra e solo lui ebbe la visione dell'uomo che lo invitava "ad andare in Macedonia". Nel verso successivo (16:10), leggiamo, "Appena Paolo ebbe avuta quella visione, cercammo subito di partire per la Macedonia." Il resto della squadra aveva una tal confidenza nell'autorità di Paolo che dissero, "Paolo, se tu hai visto questa visione, per noi è abbastanza. Non abbiamo bisogno di avere una visione anche noi. Siamo convinti che Dio ci ha chiamato ad andare in Macedonia." È meraviglioso quando una squadra ha un capo così spirituale.

Ci sono molti lavoratori Cristiani che lavorano per conto loro senza nessuna comunione o senza qualcuno che li comandi. Fanno questa scelta perché per la loro carne è più facile! Possono fare tutto quello che vogliono senza consultare nessuno. Ma alla fine si distruggeranno da soli. Se sei giovane, hai bisogno di un capo che Dio ha scelto per guidarti. Coloro che respingono l'autorità dei capi spirituali sono in un terreno pericoloso.

Guidati Dallo Spirito Santo

Al Capitolo 16:6, leggiamo, "Poi attraversarono la regione della Galazia, perché lo Spirito Santo vietò loro di annunziare la parola in Asia." Come fece lo Spirito Santo a fermarli in Galazia? Paolo lo spiega in Galati 4:13, "Sapete bene che fu a motivo di una malattia che vi evangelizzai la prima volta". Paolo stava pianificando di andare in Asia Minore. Ma si ammalò mentre era in Galazia, perciò non poté lasciare quel luogo. Mentre era lì, predicò alle persone che abitavano in quell'area. Alcuni furono convertiti e vennero piantate delle chiese. Dunque Dio permise che Paolo si ammalò così che dovette fermarsi in un certo posto dove c'erano delle persone che dovevano essere salvate. Perciò non pensate mai che mancherete la volontà di Dio perché vi siete ammalati.

Al Capitolo 16:17 leggiamo che una ragazza posseduta da un demone seguì Paolo e Sila dicendo, "Questi uomini sono servi del Dio Altissimo." Paolo la ignorò per qualche giorno e poi comandò al demone di lasciarla. Paolo non voleva la testimonianza da nessun demone. Anche Gesù si rifiutò di ricevere testimonianza dai demoni.

Al Capitolo 17:10, 11, leggiamo che Paolo e Sila andarono a Berea. Gli abitanti di Berea sono chiamati persone di nobili sentimenti, perché ricevettero con fervore la parola di Dio e studiarono le Scritture tutti i giorni per vedere se quello che avevano udito c'era o meno nella Scrittura. Siccome misero alla prova con le Scritture le dottrine di ogni predicatore, non erano mai in pericolo di essere ingannati da i predicatori che predicavano false dottrine. Questo è il motivo per cui Paolo non dovette mai scrivere una lettera agli abitanti di Berea, correggendo delle false dottrine, al contrario di come dovette fare con altre chiese!

Al Capitolo 18:9, 10, leggiamo che mentre Paolo era a Corinto il Signore gli disse, "Non temere, ma continua a parlare e non tacere perché io ho un popolo numeroso in questa città." Non dobbiamo scappar via da un posto solo perché lì c'è opposizione al vangelo. Se affrontiamo della persecuzione, comunque, il Signore ci ha comandato dicendo, "Quando vi perseguitano in una città, scappate all'altra" (Matteo 10:23). Ma è bene che prima di scappare cerchiamo il Signore e gli chiediamo che cosa fare. Se il Signore ci dice di andarcene, allora dobbiamo andarcene. Ma potrebbe essere che qualche volta il Signore ci dica di stare, come disse a Saulo. È bene ascoltare Dio e non agire basandosi solo sulle circostanze.

Al Capitolo 18:24-28, leggiamo di una sorella devota, Priscilla e di suo marito Aquila, che aiutarono Apollo (un fratello zelante) ad avere una visione chiara del vangelo. Sembra che Priscilla conoscesse la verità del vangelo più chiaramente rispetto a suo marito - perché il suo nome viene prima di quello di suo marito quattro volte su cinque che i loro nomi appaiono assieme nel Nuovo Testamento (18:26). Priscilla sapeva che nel nuovo patto, le sorelle potevano profetizzare (Atti 2:17; 1 Corinzi 11:5). Allo stesso tempo, sapeva quale fosse il suo posto come sorella e allora non provò a spiegare da sola la verità ad Apollo. Ma chiamò Apollo a casa loro, si sedette con suo marito ed assieme gli spiegarono il vangelo. Come risultato, Apollo diventò un grande predicatore della verità. Le sorelle possono avere un gran ministero in quest'era del nuovo patto.

Al Capitolo 19:2, Paolo domandò ad alcuni discepoli in Efeso: "Avete ricevuto lo Spirito Santo quando credeste?" La domanda di Paolo qui ci insegna chiaramente che:

1. È possibile ricevere lo Spirito Santo appena uno ha creduto a Cristo.

2. È possibile credere in Gesù e nonostante questo non ricevere lo Spirito Santo. Questo vuol dire che uno non è veramente nato di nuovo.

3. Possiamo sapere con certezza se abbiamo ricevuto lo Spirito Santo o no.

Risposero dicendo che non avevano mai sentito parlare dello Spirito Santo. Allora Paolo gli domandò, "In che battesimo siete stati battezzati?" Questo ci mostra che i Cristiani in quei giorni non erano battezzati solo nel nome di Gesù ma "nel Nome del Padre, del Figlio Gesù Cristo e dello Spirito Santo". Questo è il motivo per cui Paolo si aspettava che le persone in Efeso avessero sentito parlare dello Spirito Santo quando furono battezzate. Allora gli risposero che erano stati battezzati nel battesimo di Giovanni. Dunque Paolo li battezzò nel nome del Padre, del Figlio Gesù Cristo e dello Spirito Santo. Poi Paolo gli impose le mani e lo Spirito Santo scese su di loro, parlarono in lingue sconosciute e profetizzarono.

Notate i modi diversi in cui lo Spirito Santo lavorò qui nel libro degli Atti. Al Capitolo 2, c'erano 120 persone che stavano pregando e lo Spirito Santo scese su di loro. Al Capitolo 8, i Samaritani ricevettero lo Spirito quando Pietro e Giovanni gli imposero le mani. Al Capitolo 9, Paolo ricevette lo Spirito quando Anania gli impose le mani. Al Capitolo 10, Cornelio ricevette lo Spirito ancora prima di essere battezzato in acqua, mentre stava ascoltando un messaggio, senza che nessuno gli impose le mani. Qui al Capitolo 19 , ricevettero lo Spirito attraverso l'imposizione delle mani. Questo ci insegna che lo Spirito Santo può essere ricevuto con o senza l'imposizione delle mani, e prima o dopo il battesimo in acqua. La cosa principale non è il metodo ma la realtà.

Al Capitolo 20:17-35, Paolo avvertì gli anziani in Efeso dopo essere stato con loro per tre anni. Qui ci sono un po' di cose che possiamo imparare riguardo a come dovremmo servire il Signore. Prima di tutto, Paolo predicò "il ravvedimento e la fede" (20:21). Non lasciava da parte il messaggio di ravvedimento come invece fa la maggior parte dei predicatori oggi. E quando stava per lasciare gli anziani, non gli evidenziò i vari temi dei suoi sermoni, ma pose la loro attenzione alla vita umile e di semplice servizio che lui aveva vissuto in mezzo a loro (20:18, 19). Paolo poteva dire con fermezza, "Guardate la mia vita e seguitemi come io seguo Cristo". La nostra vita deve parlare a coloro con i quali abbiamo vissuto, più delle nostre parole. Poi li avvertì prima di tutto di fare attenzione alle loro vite e poi di prendersi cura e controllare il loro gregge (20:28). Li avvertì anche che sarebbero arrivati dei lupi nella chiesa una volta che lui avrebbe lasciato Efeso (20:29). Perché questi lupi non entrarono quando Paolo era in città? Perché Paolo era un portinaio molto severo. Ogni chiesa ha bisogno di almeno un anziano che sia un portinaio severo che usa la verga per proteggere le pecore dai lupi (Salmi 23:4). Se al contrario, gli anziani vogliono avere una reputazione di essere gentili, allora la chiesa non può essere mantenuta pura, perché i lupi travestiti da pecore entreranno e la chiesa sarà distrutta. Paolo gli disse anche che in tutti questi tre anni non era mai stato di peso a nessuno, lavorando con le proprie mani e finanziando sé stesso ed i suoi collaboratori (20:33-35). Questi anziani, nonostante tutto, non prestarono attenzione agli avvertimenti di Paolo e perciò la chiesa in Efeso si allontanò dal Signore (Apocalisse 2:1-5).

L'Imprigionamento di Paolo

Al Capitolo 21:3-14, vediamo un contrasto tra la "profezia" carnale e quella spirituale. A Tiro, alcuni Cristiani "profetizzarono" e dissero a Paolo che non sarebbe dovuto andare a Gerusalemme. Erano dei credenti con delle buone intenzioni, ma non sapevano come stare nei confini della profezia del nuovo patto. Dissero quello che gli passava in mente, preceduto con un "Così dice il Signore" e pensarono che questa fosse una vera profezia. Anche oggi molti fanno così.

Un poco dopo, un vero profeta, Agabo, venne e profetizzò (21:11). Ma lui sapeva dove fermarsi. Disse soltanto che Paolo in Gerusalemme sarebbe stato legato. Ma Agabo non disse a Paolo se doveva o meno andare a Gerusalemme. Come abbiamo visto in precedenza al Capitolo 11, la profezia del nuovo patto, anche se delle volte ci possono essere degli avvertimenti riguardo al futuro, non dà nessuna direzione ai credenti sulle scelte personali. Cioè che cosa fare e che cosa non fare. Dopo l'arrivo dello Spirito al giorno di Pentecoste, tutti possono sapere da soli la volontà del Padre (Ebrei 8:11). Nella Bibbia non c'è nemmeno un singolo esempio di profezie direttive dal giorno di Pentecoste in poi. Ora vedete la differenza tra una profezia carnale ed una spirituale?

Perciò Paolo andò a Gerusalemme. Andò lì secondo la volontà di Dio? Certamente era la volontà di Dio. Il Signore apparì a Paolo a Gerusalemme e gli disse, "Fatti coraggio perché come hai reso testimonianza di Me a Gerusalemme , così bisogna che tu la renda anche a Roma" (Atti 23:11). Qui il Signore certamente gli disse che l'andare a Gerusalemme fu nella Sua volontà. Dunque, se Paolo avesse ascoltato quei Cristiani che anche se avevano buone intenzioni erano immaturi, che "profetizzarono" e gli dissero di non andare a Gerusalemme, non sarebbe andato a Gerusalemme e nemmeno a Roma. E se avesse fatto così avrebbe mancano la volontà di Dio. Paolo scrisse Efesini, Filippesi, Colossesi mentre fu in prigione a Roma. Se Paolo avesse ascoltato quei profeti auto-proclamati a Tiro, che immaginavano che il Signore stesse parlando attraverso di loro, allora non avremmo queste lettere oggi. Se ascoltate le persone che vi danno delle profezie direttive, mancherete la volontà di Dio anche oggi.

Ma nello stesso capitolo (Capitolo 21) dove leggiamo che Paolo non ascoltò gli uomini ma ascoltò lo Spirito Santo, leggiamo anche che fece il più grande errore della sua vita Cristiana quando ascoltò gli uomini e non lo Spirito. Al Capitolo 21:18-26, leggiamo di come Paolo cedette alla pressione di Giacomo, il capo della chiesa di Gerusalemme, tanto da seguire alcuni rituali Giudaici al tempio e così si rase il capo. Questo ci mostra come i più grandi uomini di Dio possono fallire quando si fermano dall'ascoltare la testimonianza dello Spirito dentro i loro cuori.

Con la testimonianza di Paolo al Capitolo 24:16, vediamo un grande segreto della sua vita: "Mantengo sempre una coscienza pura davanti a Dio e davanti agli uomini." Paolo non permise mai al peccato di rimanere nella sua coscienza, nemmeno per un momento. Lo confessava a Dio e agli uomini e metteva subito a posto le cose.

Al Capitolo 26:19, vediamo un altro segreto della vita di Paolo: "Io non sono stato disobbediente alla visione celeste." Quando il Signore incontrò Paolo sulla via per Damasco, non gli mostrò l'intero piano che aveva per la sua vita. Gli mostrò solo un passo alla volta. E Paolo obbedì - un passo alla volta. Questo è tutto quello che siamo chiamati a fare anche noi.

Al Capitolo 27, leggiamo la storia dove la nave sulla quale Paolo stava viaggiando verso Roma come prigioniero, venne distrutta. Nonostante questo nessuno morì. Siccome Paolo era a bordo, Dio protesse tutti quelli che erano sulla barca con lui. Sia su una nave, una macchina, un aereo, una casa o una città - tutti quelli che sono al suo interno, vengono benedetti se un uomo di Dio è lì con loro.

Al Capitolo 28:30, 31, leggiamo che Paolo stette due anni in una casa affittata da lui a Roma. Non chiese alla chiesa di Roma di pagargli l'affitto, anche se sarebbero stati felici di farlo. Era un uomo che era libero da tutti gli uomini. Però non poteva guadagnare dei soldi facendo delle tende mentre era a Roma. E allora come poté pagare l'affitto per due anni?

Il papà di Paolo deve essere stato un uomo d'affari molto ricco, perché solo questi Giudei potevano permettersi di andare all'estero in posti come Tarso e dare ai loro figli l'alta educazione che Paolo ricevette. Ma Paolo deve essere stato tolto dall'eredità dopo che diventò Cristiano. Ad ogni modo, probabilmente la famiglia cambiò idea più tardi e decise di dare a Paolo la sua parte di eredità. Quando venne arrestato a Gerusalemme, leggiamo che il figlio di sua sorella andò ad incontrarlo (23:16). Questo ragazzo deve aver portato a Paolo la notizia che l'eredità di famiglia era ora disponibile anche per lui. Questo è probabile, perché subito dopo questo incontro leggiamo che il governatore Felice sperò di ricevere una bustarella da Paolo (24:26). Un governatore del calibro di Felice certamente si aspettava che dentro quella busta ci fossero un sacco di soldi. Come si immaginò Felice che un povero predicatore come lo era Paolo potesse pagargli così tanto? Deve aver saputo dal comandante Romano che Paolo aveva recentemente ricevuto una grossa somma di denaro.

Sono questi soldi che permisero a Paolo di affittare una casa per due anni nella più costosa città del mondo. È meraviglioso vedere come Dio si prende cura dei Suoi servi quando sono anziani e deboli, così che non vengano svergognati. "Segretamente pianifica le nostre vite con amore" ( Sofonia 3:17 - parafrasi). Questo dovrebbe essere un incoraggiamento per tutti noi che siamo al servizio del Signore. Non ci abbandonerà mai.

Mentre Paolo era agli arresti domiciliari in quella casa con un soldato Romano che lo controllava, predicò il vangelo e il regno di Dio a tutti quelli che venivano da lui. Tutti i soldati che erano di guardia ascoltarono il vangelo ed alcuni di loro furono convertiti (Filippesi 1:13; 4:22).

Dio vide che Paolo aveva un gran bagaglio spirituale e che bisognava passarlo alle future generazioni. Ma Paolo era un uomo che era sempre indaffarato. Come Dio avrebbe potuto stopparlo abbastanza a lungo per fargli scrivere quello che aveva imparato di Dio? Permettendo a Satana di farlo imprigionare a Roma. Mentre era imprigionato, Paolo scrisse alcune delle sue lettere più raffinate - che altrimenti non sarebbero mai state scritte - lettere che negli ultimi 20 secoli sono state una benedizione. I piani di Dio sono sempre per il nostro meglio. Dio ribalta il male che Satana fa, per la Sua gloria

L'ultima parola degli atti è "senza impedimento". Tutta l'autorità in cielo ed in terra appartiene al Signore Gesù, perciò il vangelo si è diffuso senza impedimento per gli ultimi 20 secoli - e continuerà così fino al ritorno di Cristo.

Dio ci ha dato per noi l'esempio di Paolo nel libro degli Atti degli Apostoli affinché siamo stimolati a seguirlo. Paolo finanziò sé stesso lavorando con le sue mani per tutta la sua vita e servì il Signore, così da non essere di peso a nessuno. Non solo nei soldi, ma in Paolo possiamo trovare un esempio da seguire in molte altre aree della nostra vita Cristiana. Seguiamo il suo esempio e serviamo il Signore oggi.



[*] Paragrafo che differisce in modo sostenuto rispetto alla versione originale del testo.

Capitolo 45
Romani

IL PIENO VANGELO DI DIO

I

l tema della lettera ai Romani si trova nel primo verso di questa lettera: 'il vangelo di Dio.' Questa è la buona notizia di Dio che vuole che tutti nel mondo ascoltino.

Come andiamo attraverso la presentazione del vangelo nella lettera ai Romani , troverete che i Cristiani si fermano in differenti punti lungo la via e che pochissimi raggiungono l'ultimo obiettivo che Dio ha per loro. Molti Cristiani non hanno potuto ascoltare il pieno vangelo di Dio. Ci sono chiese che si dicono 'Chiese del Pieno Vangelo.' Sono stato in alcune di loro, ma non ho udito il pieno vangelo in nessuna di queste chiese, non come è descritto nella lettera ai Romani.

La lettera ai Romani è la più ordinata, logica, passo-dopo-passo presentazione del vangelo che si può trovare in tutta la Bibbia. Nelle altre lettere Paolo (fatta eccezione di Efesini) fa varie esortazioni ed insegnamenti tutti mischiati assieme. Ma nella lettera ai Romani procede passo dopo passo.

Lungo questa via puoi fermarti in qualunque punto desideri e non procedere oltre. Alcuni che vogliono solo il perdono dei peccati si fermano al Capitolo 3 . Altri si muovono più avanti alla giustificazione per fede e si fermano al Capitolo 4. Ancora altri cercano una vita in pace con Dio e di gioia nelle tribolazioni, e si fermano al Capitolo 5. Altri avanzano ancora in una vita di vittoria sul peccato, ma si fermano al Capitolo 6 e rimangono legalisti. Alcuni si muovono più avanti al Capitolo 7 e vengono liberati dal legalismo. Molti pensano che il vangelo finisce con la vita trionfante, piena di Spirito Santo che è descritta al Capitolo 8 e poi non c'è più nulla. Ma pochissimi si muovono ancora oltre nel capire il pieno scopo che Dio ha in mente, cioè di renderli un corpo solo in Cristo e dunque raggiungere i Capitoli 12 al 15 e alla fine il Capitolo 16 dove Satana verrà stritolato sotto i loro piedi - il culmine del vangelo. Mentre studiamo questa meravigliosa lettera potreste scoprire che vi siete fermati da qualche parte lungo la strada. Se scoprite dove siete fermi, potete muovervi da quel punto e godere del pieno vangelo.

La Buona Notizia per i Peccatori

La buona notizia nella lettera ai Romani è per i peccatori. Non è per quelli che si immaginano di essere giusti. Gesù non è venuto a chiamare i giusti, ma dei peccatori al pentimento. Perciò la prima cosa che abbiamo bisogno di vedere chiaramente è che siamo tutti peccatori. Questo è quello che Paolo cerca di stabilire nei primi due capitoli e mezzo.

Ci sono due tipi di peccatori - il peccatore di questo mondo, senza Dio (descritto al Capitolo 1) e il peccatore religioso che si immagina di essere santo (descritto al Capitolo 2). Gesù illustrò questi due tipi nella parabola del padre che aveva due figli (Luca 15:11-32). Il figlio più giovane era quello mondano, malvagio, ribelle, senza Dio ed immorale. Il figlio più grande, al contrario, pensava di non aver fatto niente di sbagliato e di essere santo e giusto. Era difficile per il figlio maggiore riconoscere che era un peccatore. È più difficile per coloro che sono cresciuti in delle case religiose riconoscere che sono dei peccatori. "A stento viene salvato il giusto" (1 Pietro 4:18). Quando Gesù era sulla terra, le prostitute e i ladri vennero facilmente salvate. Ma i "fratelli maggiori" di quel tempo, i Farisei, i peccatori che si credevano giusti, non andarono mai da Gesù per essere salvati. Gesù gli disse in Matteo 21:31, che il peccatore senza Dio aveva più possibilità di essere salvato, rispetto a quello religioso. Dal Capitolo 1 al Capitolo 3 della lettera ai Romani, lo Spirito Santo ci mostra che agli occhi di Dio non c'è nessuna differenza tra questi due tipi di peccatori.

Ora possiamo vedere il Capitolo 1.

Ci viene detto al Capitolo 1:3 che il vangelo di Dio riguarda Suo Figlio che nacque "dalla stirpe di Davide secondo la carne". L'umanità di Gesù viene enfatizzata fin dall'inizio della lettera ai Romani . Gesù nacque attraverso il corpo di Maria il cui padre era Eli (Luca 3:23) la cui discendenza risaliva a Natan il figlio di Davide (Luca 3:31). Il corpo di Gesù non fu creato dal nulla dentro il grembo di Maria. Dio avrebbe potuto farlo, ma se lo avesse fatto Gesù non avrebbe avuto la connessione fisica con la razza di Adamo, la quale per Lui era necessaria per redimerci. Il corpo di Gesù si formò in un ovulo che veniva dalle ovaie di Maria. Mentre lo Spirito Santo in modo sovrannaturale creò lo sperma che unito con l'ovulo di Maria formò il corpo santo nel quale Gesù entrò dal cielo. Il corpo di Gesù nacque con un cordone ombelicale connesso al corpo di Maria che venne tagliato dopo il parto. Se non credete a questo, allora non credete che Gesù nacque da Maria.

Sappiamo che Gesù Cristo è pienamente Dio. Ma se non crediamo che è anche pienamente Uomo, allora non vivremo la pienezza del messaggio del vangelo. Il vangelo di Dio riguarda Suo Figlio che diventò totalmente uno con la nostra razza umana. È solo così che ha potuto portarci la salvezza ed essere un Esempio per noi da seguire. L'unica differenza tra Gesù e noi è che Lui non nacque con una natura peccaminosa ("vecchio uomo") come invece siamo nati noi - perché Lui nacque dallo Spirito Santo.

È significativo il fatto che Paolo enfatizzi l'umanità di Cristo proprio all'inizio della sua spiegazione del vangelo. Poco prima di morire, Paolo scrisse un'ultima lettera a Timoteo e gli disse, "Considera quello che dico, e il Signore ti darà intelligenza in ogni cosa. Ricordati di Gesù Cristo, risorto dai morti, nato dalla stirpe di Davide, secondo il mio vangelo." (2 Timoteo 2:7, 8). Paolo ha sempre visto il vangelo connesso con il fatto che Gesù Cristo ha vissuto sulla terra come Uomo. Quando vediamo questa meravigliosa verità che Gesù "è diventato come noi in ogni cosa" e "fu tentato come noi in ogni cosa, ma senza commettere peccato" (Ebrei 2:17; 4:15), ci darà una comprensione totalmente nuova del pieno messaggio del vangelo. Il vangelo nei Romani tratta il fatto di essere libero dal peccato. E dunque Paolo comincia presentando Gesù che non ha mai peccato - pur essendo un Uomo .

È stato "dichiarato Figlio di Dio con potenza secondo lo Spirito di santità mediante la resurrezione dai morti, cioè Gesù Cristo, nostro Signore" (Romani 1:4). Era della stirpe di Davide, ma allo stesso tempo era (e continua ad essere) la Seconda Persona della Trinità - il Figlio di Dio. Dio dimostrò al mondo che Gesù era il Figlio di Dio risorgendolo dai morti. Fu il primo essere umano a risorgere dai morti, per poi non morire più. Tutti quelli che furono risorti dai morti prima di Lui poi morirono ancora. Ma qui c'è Uno che doveva cominciare una nuova razza di esseri umani, della quale anche noi possiamo far parte. Questo è il vangelo - che Dio sta facendo una nuova razza ricavandola dalla vecchia razza umana. Questo lavoro è già cominciato dentro a molte persone - e un giorno sarà manifesto anche esteriormente. Se cooperiamo con Dio, anche noi possiamo essere parte di questo meraviglioso lavoro che Dio sta facendo in questi ultimi giorni. Questo è essenzialmente quello che il vangelo è.

Al Capitolo 1:5, Paolo dice che Dio gli ha dato "l'apostolato perché si ottenga l'obbedienza della fede fra tutti gli stranieri, per il Suo nome." Dio chiama certe persone per diffondere questo vangelo meraviglioso in giro per il mondo. Il più grande ministero che uno può avere è di proclamare chiaramente il vangelo ai nostri compagni esseri umani e di invitarli a diventare parte di questa nuova razza che Dio sta facendo. Se vedete la gloria di questo ministero, vedrete che tremendo onore è il predicare il vangelo. Tutti noi siamo chiamati a proclamare questo vangelo agli altri. Ma Dio chiama alcuni (meno dell'1% dei credenti) a dedicare tutta la loro vita e il loro tempo per proclamare questo vangelo. Dio mi chiamò quando avevo 24 anni per servirlo a tempo pieno - e non avrebbe potuto darmi più grande onore sulla terra. Tutto in questo mondo è spazzatura se paragonato alla chiamata di Dio. E con il passare del tempo, la mia chiamata ad essere un servo del Dio Onnipotente è diventata sempre più gloriosa ai miei occhi.

Ho sentito alcuni Cristiani che lavorano a tempo pieno, vantarsi dei sacrifici che hanno fatto per il Signore. Queste persone non hanno ancora visto la gloria della loro chiamata - e questo è il motivo per cui pensano di aver sacrificato qualcosa per il Signore. Paolo vedeva la grandezza della sua chiamata. E una volta che Dio lo aveva chiamato per essere un apostolo, non sentì mai la mancanza di aver rinunciato all'opportunità di essere un uomo d'affari a Tarso, e rinunciare a questa carriera non fu un sacrificio per lui. In realtà era stato promosso!

Paolo disse, "Io sono debitore… Io sono sempre pronto… Io non mi vergogno" (1:14-16). Quello che intendeva per "debito" era dovuto al fatto che una volta che Dio gli aveva aperto gli occhi per vedere questo meraviglioso vangelo, era in debito con tutti quelli che non avevano ancora udito questa buona notizia; perciò voleva dirla a tutti mosso dalla passione di saldare il suo debito. Che tipo di Cristiano saresti se qualcuno ti avesse dato dei soldi da distribuire a tutte le persone della tua città ed invece di distribuirli te li tieni tutti per te? Non sarebbe giusto chiamarti un ladro? La stessa cosa vale per quando non condividiamo la buona notizia del vangelo con gli altri. Che responsabilità abbiamo di saldare il nostro debito con le persone che ci stanno attorno! Per fare questo non abbiamo bisogno di grandi campagne evangeliche. Ci sono persone che conosciamo ed incontriamo regolarmente. Saldiamo il nostro debito con loro.

Il Vangelo è la Potenza di Dio

Il Vangelo è la potenza di Dio per la salvezza - non per chiunque ma solo per quelli che credono (1:16). Potete vivere la potenza di questo vangelo solo nella misura in cui credete. Se credete che il vangelo si fermi a Romani Capitolo 3, allora non vivrete molto. Se potete credere fino a Romani 4, allora riceverete molto. Ma se credete a tutto fino alla fine (Romani 16) allora riceverete tutta la potenza che c'è nel vangelo.

Paolo disse, "Io non mi vergogno del vangelo perché in esso la giustizia di Dio è rivelata da fede a fede, come è scritto, 'Il giusto per fede vivrà.'" (1:17). 'Da fede a fede' fa riferimento a sempre più alti livelli di fede. Prima di tutto, la fede che ci salva dalla colpa del peccato e che ci rende giusti davanti a Dio (da Romani 3 a 5 ). Poi la fede che ci salva dalla potenza del peccato, che ci santifica e ci rende santi (Romani 6-8). Poi la fede che ci guida a consacrarci a Dio (Romani 12) e poi quella che ci rende parte del Corpo di Cristo con il quale siamo uniti (Romani 14, 15). Poi la fede che alla fine stritola Satana sotto i nostri piedi (Romani 16). Ad ognuno di questi punti, potete fermarvi e dire, "Questo mi piace, è abbastanza per me." È esattamente come studiare a scuola. Alcuni studenti lasciano in quarta superiore, altri alla fine delle superiori ed alcuni si laureano. Ma ci sono alcuni che non si fermano nemmeno dopo aver ricevuto un dottorato, ma fanno un post-dottorato. Spero che tutti noi abbiamo questo tipo di desiderio per le cose spirituali, dove non siete mai soddisfatti di conoscere qualcosa di Dio, anche se tanto, ma volete conoscerlo sempre di più. Che volete essere tutto quello che Dio vuole che voi siate.

Ho pregato a Dio e detto, "Padre, prima che io muoia, voglio vivere quanto è possibile per un essere umano la potenza del Tuo vangelo. E voglio vivere la comunione con le sofferenze di Cristo fino al grado più alto nel mio corpo." Perché desidero questo? Perché so che non posso vivere niente del genere nel cielo. Possiamo essere picchiati a motivo di Cristo nel cielo? No. Possiamo essere portati in tribunale a motivo di Cristo nel cielo? No. Possiamo essere abusati e scandalizzati a motivo di Cristo nel cielo? No. Dove possiamo vivere la comunione con le sofferenze di Cristo? Solo qui sulla terra.

Molti credenti sono molto lontani dal vivere il pieno vangelo. La maggior parte delle così dette chiese del "Pieno vangelo" sono a chilometri di distanza dal vero pieno vangelo. Il vangelo non è soltanto il perdono dei peccati ed il battesimo nello Spirito Santo. Queste sono solo le lezioni dell'asilo. L'A, B, C del vangelo è il perdono dei peccati, il battesimo in acqua ed il battesimo nello Spirito Santo. Questo è l'inizio del vangelo, ma non è il pieno vangelo.

In Romani 1, Paolo descrive la colpa del peccatore. Il peccato comincia non onorando Dio e non ringraziandolo (1:21). Il primo passo verso il basso è quando una persona non è grata a Dio per la Sua bontà che ha mostrato nei suoi confronti. Quando una persona non è grata a Dio per la vita, la salute ed il cibo, ecc. ha già cominciato a cadere. Il peccato comincia con l'ingratitudine, ma non finisce qui. Progredisce decadendo fino alla calunnia, all'odiare Dio, alla strafottenza, all'arroganza, al vantarsi, all'avere un cuore duro e molte altre cose del genere (1:29-31). Tre volte viene detto, "Dio li ha abbandonati" (1:24, 26, 28). Esattamente come c'è una crescita nell'andare verso l'alto "da fede a fede" c'è anche un deterioramento che va verso il basso "da male in male". E Dio abbandona una persona quando essa si rifiuta di ascoltare la sua coscienza. Dio li ha abbandonati a varie perversioni sessuali, adorando le creature anziché il Creatore, ecc. Alla sua radice, ogni peccato in realtà è adorare qualcosa di creato anziché adorare Dio.

La Colpa dell'Uomo Religioso

Al Capitolo 2, Paolo va avanti descrivendo la colpa dell'uomo religioso, che giudica il peccatore menzionato al Capitolo 1. "Tu che giudichi gli altri, non giudichi te stesso, perché le cose che giudichi negli altri sono proprio quelle che fai tu" (2:1). I peccati che trovate nelle altre persone sono proprio i peccati che ci sono anche nel vostro cuore. Questo è quello che il Signore cercò di insegnare permanentemente ai Farisei, "Avete preso questa donna mentre commetteva adulterio. Ora ditemi, quanti di voi non avete mai commesso adulterio nel vostro cuore? Se non avete mai commesso adulterio nel vostro cuore, allora lapidatela" (Giovanni 8:1-11). Se ne andarono via tutti dal Signore perché nessuno poteva stare alla Sua presenza - alla presenza della Luce di Dio.

"Sappiamo che il giusto giudizio di Dio cade su quelli che fanno tali cose. Pensi tu, o uomo, che giudichi quelli che fanno tali cose e nel segreto le fai tu stesso, di scampare al giudizio di Dio?" (2:2, 3). Quella persona pecca apertamente, mentre tu nel segreto. Gli uomini non vedono il tuo peccato e dunque ti considerano santo, mentre quell'altra persona è considerata un peccatore. Ma Dio potrebbe trattare con più misericordia lui rispetto a te - perché tu hai il peggior peccato di tutti - l'ipocrisia - cosa che l'altro peccatore non ha.

L'ipocrisia e la superbia spirituale sono tra i due peccati principali nella lista di Dio - stanno sopra l'omicidio e l'adulterio. Quando vedete questo chiaramente, scoprirete che nella storia del figliol prodigo il fratello anziano, tra i due, era il grande peccatore. Ma i Farisei questo non lo capirono. Trovo che anche molti Cristiani non riescono a capirlo - perché sono ciechi come lo erano i Farisei. Pensano che le persone senza Dio sono dei peccatori. Quello che non realizzano è che Dio vede la loro ipocrisia e la loro altezzosità di essere spirituali - pretendendo di essere santi, danno agli altri l'impressione che sono delle persone devote alla preghiera e generose, quando tutto questo non è vero nella loro vita privata. Questi peccati sono peggiori dell'omicidio e dell'adulterio. Questo lo vedete chiaramente? Il Capitolo 2 è per coloro che si considerano santi e che guardano dall'alto al basso gli adulteri, gli assassini, i drogati e gli ubriachi.

Le chiese Cristiane sono piene di queste persone. Più sono separati dalle chiese delle denominazioni morte, più grandi Farisei diventano. Più pura è la loro dottrina, più grande il loro Fariseismo, perché c'è molta ipocrisia nelle loro vite. Sono sconfitti dal peccato nelle loro vite private, ma nonostante questo pensano di essere meglio degli altri. Se ti consideri un Cristiano migliore di altri nelle altri denominazioni, allora la tua responsabilità di manifestare una vita come quella di Cristo è più grande rispetto agli altri. Se, però, trovi una persona in una denominazione morta la cui vita è meglio della tua, allora dovresti nasconderti dalla vergogna e dire, "Signore, non permettere che io mi inganni, immaginando che le mie dottrine pure mi hanno reso una persona migliore."

"Che cosa dobbiamo dire allora? Siamo noi meglio di loro? No, affatto. Perché tutti sono sotto il peccato" (3:9).

State immaginando che siete voi ad aver cercato Dio? Ma al Capitolo 3:11 leggiamo, "Non c'è nessuno che cerchi Dio." Ma voi potreste dire, "Questo non può essere vero perché io ho cercato Dio." Allora ascoltate questo: "Sia Dio riconosciuto veritiero ed ogni uomo bugiardo" (3:4). Credo quello che Dio dice qui, cioè che nessuno in realtà Lo cerca. È Lui che cerca noi per primo e ci dà il desiderio di cercarlo. Tutta la conoscenza di Dio che abbiamo oggi è grazie alla Sua misericordia, e non perché Lo abbiamo cercato noi. Dunque, nessuno è migliore o superiore a qualsiasi altro essere umano. Tutto quello che abbiamo è al 100% dovuto alla grazia di Dio - dall'inizio alla fine. Se non avete compreso questo, allora non avete proprio compreso il vangelo. Se una persona comprende veramente il vangelo non può mai essere spiritualmente orgogliosa. Se guardate dall'alto al basso un altro essere umano, non avete capito la grazia. Molti credenti nati di nuovo non hanno compreso il vangelo propriamente - perché guardano dall'alto al basso gli altri. Uno che ha compreso il pieno vangelo terrà sempre la sua faccia nella polvere.

Molti credenti, anche se parlano della grazia, in realtà non hanno capito che cos'è. Nel profondo dei loro cuori credono che hanno fatto qualcosa per la loro salvezza. Se volete vivere il pieno vangelo, prima dovete riconoscere questo: "Signore, io non sono giusto. Non comprendo nessuna verità spirituale. Non ti ho mai cercato di mia iniziativa. Ho lasciato la Tua strada e sono diventato inutile. Non ho mai fatto nessun bene nella mia vita. La mia gola è un sepolcro aperto. La mia bocca è piena di maledizione e di amarezza. Non conosco la via della pace" (3:10-18). Questi fatti sono veri dei peccatori senza Dio (come il figliol prodigo - Luca 15:11-24) e ugualmente veri anche per i peccatori religiosi (come il figlio maggiore - Luca 15:25-32). Come risultato ogni bocca deve chiudersi davanti a Dio, perché tutti sono colpevoli (3:19).

Per molti anni, ho lavorato cercando di convincere i credenti a riconoscere quello che in realtà sono molto lenti ad accettare: che sono tutti dei peccatori immondi e buoni a nulla. So dalla mia esperienza che questa comprensione è il primo passo per vivere la piena salvezza. Altrimenti, tutti diventeremo dei Farisei. Ho incontrato molti credenti che spiritualmente sono cresciuti a stento solo perché non hanno visto la sporcizia e la corruzione della loro carne - la natura umana che hanno ereditato da Adamo. Perciò è così che Paolo pone le fondamenta per il vangelo (in questi primi tre capitoli dei Romani).

Paolo aveva bisogno di enfatizzare questa verità in questi tre capitoli. Ho trovato che nel mio ministero anche io devo continuare ad enfatizzare continuamente questa verità ai credenti. È la chiara comprensione di questa verità che produrrà l'umiltà ed il diventare come Cristo nelle nostre vite.

In quel tempo Paolo fu uno degli uomini più santi sulla terra. Aveva vissuto con una buona coscienza davanti a Dio per tutta la sua vita (Atti 23:1) ed era irreprensibile secondo i canoni della legge (Filippesi 3:6). Ma nonostante questo ai suoi occhi era "il primo dei peccatori" (1 Timoteo 1:15). Questo perché Paolo aveva visto la santità di Dio. Se viviamo davanti alla faccia di Dio, ci saranno molte volte anche nella nostra vita, che ci sentiremo esattamente così. Non possiamo sopportare di vederci sempre così - perché ci scoraggeremmo. Ma occasionalmente, Dio concede ai Suoi uomini una punta della Sua gloria e santità che li fa sentire quanto sono immondi, i più egoisti, ed orgogliosi di tutti i peccatori sulla faccia della terra. Se non vi siete mai sentiti nemmeno una volta così, dubiterei seriamente se abbiate mai conosciuto Dio. Probabilmente potreste aver conosciuto solo delle dottrine Cristiane e non Dio in Persona.

È molto più facile portare "un figliol prodigo" a capire questa verità, piuttosto che "il figlio maggiore" - esattamente come è più facile costruire una nuova casa su un lotto di terra vuoto, piuttosto che su di uno dove prima bisogna demolire il vecchio edificio. Uno che non ha giustizia in sé stesso, è come un lotto di terra vuoto. Mentre uno che è cresciuto in una fervente famiglia Cristiana e che ha vissuto una buona vita prima della sua conversione, dentro di sé ha da demolire così tanto orgoglio per la sua giustizia, prima che il Signore possa costruire qualcosa di degno nella sua vita. Questo è il motivo per cui i peggiori dei peccatori circondavano Gesù quando era sulla terra, mentre i Farisei gli stavano distanti. Con le persone che sono giuste con le loro forze, dobbiamo usare una ruspa o della dinamite per distruggere e far scoppiare il loro orgoglio - e per questo può volerci molto tempo. Molti credenti resistono a questo lavoro di demolizione, e dunque rimane molto del loro vecchio edificio - e hanno problemi spirituali per tutta la loro vita.

Voglio dire a tutti voi che avete vissuto una buona vita: Permettete a Dio di fare un lavoro completo di demolizione in voi, distruggendo tutto il vostro orgoglio che avete nella vostra religiosità, questo se volete vivere la pienezza del messaggio del vangelo. Non vi sto suggerendo di andare a commettere del peccato. No, per niente. Tutto quello che dovete fare è di arrivare alla presenza di Dio.

A suo tempo Isaia probabilmente era l'uomo più santo sulla terra. Ma quando vide la gloria di Dio, vide sé stesso come uno dei più immondi uomini sulla terra (Isaia 6:5). Verso la fine del primo secolo Giovanni era probabilmente l'uomo più santo sulla terra. Ma quando vide il Signore nella Sua gloria, cadde ai Suoi piedi come se fosse morto. Molti credenti non vivono mai la piena gloria della salvezza, perché non applicano a loro stessi i primi tre capitoli della lettera ai Romani. Perché immaginano che questo messaggio sia solo per i non credenti. Ma questo è il fondamento essenziale per il messaggio del vangelo.

Quando leggi Romani 1, ti senti che sei un po' meglio delle persone descritte lì. Questo è esattamente come nella parabola del figliol prodigo, si sentiva il figlio maggiore paragonandosi con il suo fratello più giovane caduto nel peccato. E questo era il motivo per cui il maggiore non si poteva sedere alla destra del padre. E questo è il motivo per cui l'unzione, la freschezza e la potenza dello Spirito sono assenti dalla tua vita. Perché sei così arido? Perché non hai permesso allo Spirito di Dio di demolire la tua giustizia. Non hai visto che tutta la tua giustizia davanti a Dio è come dei panni sporchi (Isaia 64:6). Rimarrai arido e vuoto per tutta la tua vita, fino a quando permetterai a Dio di fare un lavoro di demolizione totale in te, tale che non guarderai mai più dall'alto al basso un essere umano o un credente di un'altra denominazione. Anche se ho ascoltato questa verità per 40 anni nelle nostre chiese, trovo che ci sono alcuni credenti che ancora non sono arrivati a questo punto! Dunque qui potete vedere la difficoltà che Dio ha nel demolire la giustizia umana in una persona.

La Più Chiara Definizione di Peccato

La conclusione finale è al Capitolo 3:23: "Tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio." I peccatori senza Dio e i peccatori religiosi sono ugualmente colpevoli. Nessuno è meglio o peggio dell'altro.

Qual è la più chiara definizione di peccato? 1 Giovanni 3:4 dice, "Il peccato è la trasgressione della legge." Questo si riferisce ai peccati che si commettono. Giacomo 4:17 dice, "Chi sa fare la cosa giusta e non la compie, per lui è peccato." Questo fa riferimento ai peccati fatti per omissione. Ma la più chiara definizione di peccato è qui in Romani 3:23: Il peccato è "venire meno alla gloria di Dio". Il peccato non è solamente trasgredire ai dieci comandamenti, e nemmeno venire corto agli standard che Gesù ha posto nel sermone sul monte (Matteo Capitoli 5 a 7). È più di questo. È venire meno della gloria di Dio.

Che cos'è la gloria di Dio? "La Parola è diventata carne, e abbiamo visto la Sua gloria…piena di grazia e verità" (Giovanni 1:14). La gloria di Dio fu visibile nella vita di Gesù Cristo. Perciò quando mettiamo assieme questi due versi (Giovanni 1:14 e Romani 3:23), vediamo che il peccato è qualsiasi cosa che non sia come Cristo. Allora chi può dire di essere totalmente libero dal peccato? Nessuno. Perché nessuno di noi è diventato totalmente come Cristo.

Sono coloro che diminuiscono la definizione di peccato che poi si immaginano di esserne totalmente liberi. Per essere promossi nel regno di Dio non basta il 6, ma ci vuole il 10. Tutto ciò che è meno dell'essere totalmente come Cristo è peccato. Molti credenti si sentono che non sono dei peccatori tanto malvagi quanto altri. Ma questo sarebbe come uno studente che ha preso 2 in una prova e si considera migliore di un altro studente che ha preso 1. Ma entrambi hanno fallito! Anche se riuscite a prendere 9,5 nel regno di Dio, sareste nella stessa classe di quello che ha preso 0. "La persona che osserva tutta la legge di Dio ma fallisce in un solo punto è tanto colpevole quanto la persona che ha trasgredito tutta la legge" ( Giacomo 2:10 - Living Trad. Ita.).

Avendo conosciuto migliaia di Cristiani nella mia vita, sono arrivato alla conclusione che il problema fondamentale con la maggior parte di loro è che non si sono mai visti come immondi peccatori buoni a nulla agli occhi di Dio. Riconoscono che sono dei peccatori, ma non tanto quanto altri. Questo li ostacola dal godersi la piena potenza dello Spirito Santo che risulta in una piena salvezza nelle loro vite.

Molte persone evitano il peccato, temendo la punizione che riceverebbero . Ma quando Dio vede qualcuno che pecca, pensa alla gloria che sta mancando in quel momento . C'è una gloria che mancherai per tutta l'eternità se tolleri qualsiasi peccato nella tua vita. La quantità di peccato che tolleri nella tua vita sarà la misura di gloria che mancherai.

Come Dio ci rende giusti? Non possiamo renderci giusti da soli. Perciò Dio ci giustifica gratuitamente (3:24). I nostri peccati sono perdonati gratuitamente per mezzo del sangue di Cristo (3:25). Siamo giustificati gratuitamente. Lo Spirito Santo ci è dato gratuitamente. E Dio scrive le Sue leggi sui nostri cuori e nelle nostre menti gratuitamente (Ebrei 8:10). Nonostante questo molti credenti che hanno ricevuto tutto gratuitamente da Dio spesso si comportano come se si fossero guadagnati questi doni con la loro fedeltà. Perché succede questo? Perché non hanno compreso la seconda parte del vangelo.

La prima parte del vangelo è quella di riconoscere che sei un buono a nulla, immondo ed inutile peccatore, non meglio di qualsiasi altro peccatore nel mondo. La seconda parte del vangelo è di riconoscere che tutto quello che riceviamo da Dio è un dono gratuito. Che cosa hai ricevuto oggi che non è un dono di Dio? La tua intelligenza è un dono da Dio, e anche la tua salute è un Suo dono. E questo è ancora più vero riguardo ai doni spirituali che Dio ti ha dato. Quelli che si vantano di aver ricevuto il battesimo nello Spirito Santo (anziché esserne umilmente grati) non vivranno mai la pienezza della vita in Cristo - perché Dio resiste ai superbi (1 Pietro 5:5).

Questi sono dei principi fondamentali che Paolo pone. Se non hai mai udito un vangelo come questo, chiedi a Dio di aprire i tuoi occhi per far sì che la realtà di questo ti colpisca. Dì al Signore, "Signore, non sono meglio di chiunque altro e l'intera salvezza è un Tuo dono gratuito."

Giustificazione

La prossima cosa che dobbiamo comprendere è la giustificazione. "Giustificato" vuol dire Dio che ci dichiara giusti. Lo Spirito Santo ha dedicato l'intero Capitolo 4 a questo argomento. Lasciate che usi un'illustrazione per spiegare la giustificazione. Il programma operativo Word sul computer ha un comando chiamato 'giustifica.' Quando scriviamo qualcosa, ogni linea verrà naturalmente di diversa lunghezza. Mentre il lato sinistro di ciò che abbiamo scritto è tutto dritto, quello destro è sempre spostato. Ora, se evidenziamo tutto quello che abbiamo scritto e clicchiamo il comando 'giustifica', il lato destro immediatamente si raddrizza. Questo si chiama 'giustificare'. E questa è una bella illustrazione della giustificazione. Le nostre vite sono piene di irregolarità causate dal peccato. Ogni linea che abbiamo scritto nelle nostre vite fin dal giorno che siamo nati, termina con un lato non allineato. Quando accettiamo Cristo, Dio evidenzia tutta la nostra vita e ci dichiara 'giutificati'. Immediatamente il lato non allineato diventa dritto. Non importa se avete scritto dieci linee o diecimila. Sono tutte giustificate. Non importa se avete dieci o cinquant'anni. Siete giustificati. Quando ora guardate alla vostra vita, non potete credere che una volta era tutta irregolare. Che cosa meravigliosa è la giustificazione! È "giusto come se" non avesse mai peccato. Così è come Dio ci vede quando siamo in Cristo. Tutti i nostri peccati sono gettati via e siamo accettati da Dio esattamente come Gesù è accettato.

La giustificazione è per fede. Da qui, nel Capitolo 4, Paolo usa l'esempio di Abraamo che venne giustificato. Come Abraamo ricevette un figlio? Lo meritava? Lo ottenne perché faticò per ottenerlo? No. Abraamo aveva cercato per molti anni di avere un figlio ma non ce l'aveva fatta. Alla fine ebbe un figlio ricevuto come dono da Dio. La giustificazione è così - è un dono gratuito di Dio.

"Giustificati dunque per fede, abbiamo pace con Dio" (5:1). Una volta che ci vediamo chiaramente giustificati, vivremo in un nuovo mondo meraviglioso - in pace con Dio. E ancora di più, "abbiamo anche ottenuto per fede, l'accesso a questa grazia nella quale stiamo fermi e ci rallegriamo nella speranza della gloria di Dio" (5:2). Questa gloria di Dio che una volta avevamo mancato (3:23), da ora in poi farà sempre più parte di noi. Questo non può renderci superbi, perché è tutto un dono.

Fatemi fare un esempio. Supponete che dovessi portare qui una torta, fatta da un eccellente pasticcere. Io non l'ho comprata. Mi è stata data e mi è stato chiesto di distribuirla a tutti quelli che ci sono qui. Perciò io l'ho tagliata e l'ho distribuita. Voi la mangiate, e dite, "Fratello Zac, questa è una torta fantastica." Sentendo i vostri complimenti non posso nemmeno essere tentato ad essere orgoglioso - perché non sono stato io a fare la torta. Se l'avessi fatta io e poi voi aveste espresso i vostri apprezzamenti, allora sarei stato tentato di esserne orgoglioso.

Dunque, quando qualcuno vi dice, "Fratello, sei un fratello così umile," e vi sentite orgogliosi per questo, allora la vostra umiltà l'avete fatta con le vostre mani. Se la tua umiltà ti è stata data da Dio, non puoi esserne orgoglioso - anche se le persone ti lodano per quanto sei umile. Non puoi essere orgoglioso di una torta che tu non hai fatto. Allo stesso modo, se qualcuno apprezza la tua santità e ti senti orgoglioso, allora la tua santità deve essere qualcosa che hai fatto con le tue mani. Se fosse stato qualcosa che Dio ha fatto in te, allora non ne saresti orgoglioso. Se predichi un sermone e le persone lo apprezzano molto - se tu hai prodotto il messaggio, allora ne sarai orgoglioso. Ma se te lo ha dato Dio, allora sarebbe peccato l'esserne orgoglioso di averlo predicato.

Pensate che i servi a Cana furono orgogliosi quando servirono il nuovo vino che Gesù aveva fatto (Giovanni 2:1-12)? I servi avrebbero riconosciuto umilmente, "Non abbiamo fatto noi questo vino. Lo stiamo solo distribuendo." I servi non avevano partecipato al processo di produzione , ma solo a quello di distribuzione. Sia lodato il Signore che questo è vero anche per noi. Non siamo chiamati a produrre nulla, ma ad essere umili distributori di quello che Dio ci ha dato.

C'è più orgoglio spirituale in noi di quanto immaginiamo. Una delle ragioni è che pensiamo che abbiamo prodotto le nostre virtù con le nostre mani.

Ci sono due cose che abbiamo bisogno di comprendere chiaramente:

1. La profondità del peccato dentro di noi; e

2. L'ammontare di orgoglio dentro di noi, quando non riconosciamo che tutto quello che abbiamo è un dono di Dio.

Il Capitolo 4:21 dice di Abraamo che era pienamente convinto e sicuro del fatto che quello che Dio ha promesso era anche in grado di compierlo. Questa è la vera fede - credere che Dio farà quello che ha promesso.

Molti insegnamenti sulla fede oggi portano i credenti a guardare dentro sé stessi e chiedersi, "Ho abbastanza fede per ricevere questo da Dio?" E poi se non ricevono quello che vogliono, gli viene detto che non hanno abbastanza fede. Ma più guarderemo dentro noi stessi, più finiremo con il cappio al collo. Abraamo non guardò dentro di séper vedere se avesse abbastanza fede per avere un figlio. Assolutamente no. Abraamo guardo in alto, a Dio - ed era convinto che Dio era in grado di fare quello che Egli aveva promesso. La fede ha lo sguardo sempre rivolto verso l'alto - a Dio. Dopo il grande capitolo sulla fede (Ebrei 11), ci viene detto di "tenere il nostro sguardo fisso su Gesù, l'Autore e Colui che porta a compimento la nostra fede" (Ebrei 12:2). La vera fede del nuovo patto guarda sempre lontano da sé per guardare Gesù, l'Autore della nostra fede - cioè l'Autore che scrive la fede nei nostri cuori.

La nostra fede non deve mai essere rivolta a quello che c'è dentro di noi . Ma è quello che guardiamo fuori che determina se la nostra fede è forte o debole. Considerate questo: se vi viene chiesto di attraversare un fiume sopra un forte e robusto ponte, la vostra fede sarà forte per camminarci sopra! Ma se vi viene chiesto di attraversare lo stesso fiume passando per un ponte debole e pericolante, non avrete per niente fede! Qui allora vedete che la vostra fede non ha niente a che fare con quello che c'è dentro di voi. Piuttosto ha a che fare con la qualità del ponte che attraversa il fiume. La vostra fede è determinata da un oggetto al di fuori di voi - un ponte solido e robusto o uno debole e pericolante. Oppure considerate questo: se vi viene chiesto di mettere i vostri soldi in una banca non affidabile, vedrete che non avrete per niente fede per fare questo deposito. Ma avreste fede per mettere i soldi in una forte banca sostenuta dal governo e che sta andando bene da molti anni. Di nuovo, vedete che la vostra fede è in un oggetto al di fuori di voi. Perciò ricordatevi queste illustrazioni quando leggete le promesse di Dio nella Bibbia. Fai in modo che nessuno ti porti a guardare dentro di te per trovare la fede. Non chiederti, "Posso fare questo?", ma piuttosto, "Dio farà questo per me?" Abraamo credette che Dio avrebbe fatto quello che aveva promesso.

Il Nuovo Testamento enfatizza questo tipo di fede. Leggiamo di andare "di fede in fede". Molti di noi hanno fede che i nostri peccati possono essere perdonati. Lo stesso Dio che ci ha perdonato i peccati ci giustifica anche. Ci imputa la giustizia di Cristo. È detto riguardo ad Abraamo che la sua fede "gli fu riconosciuta come giustizia" (verso 22). La giustizia di Cristo è messa sul nostro conto da Dio, indipendentemente da quello che facciamo o dai nostri meriti (verso 6). Se qualcuno dovesse donarmi un milione di euro e metterlo nel mio conto in banca, non potrei dire che ho lavorato per ottenerlo. E se la persona che ha messo i soldi in banca, è una persona di cui ci si può fidare, e mi dice che ha messo i soldi sul conto, allora gli crederei, senza nemmeno dover andare in banca per averne la conferma.

Perciò quando il Signore dice, "La giustizia di Cristo ti è stata imputata," noi lo crediamo. È un grande insulto a Dio dirgli, "non ti credo." Se tuo padre ti dice, "Ti ho messo dei soldi sul conto in banca," è tu dici, "Papà, non ti credo," questo sarebbe un grande insulto a tuo padre, se è una persona completamente affidabile. Questo è il motivo per cui l'incredulità è un peccato molto grave del Nuovo Testamento.

Se non crediamo alla Sua Parola, possiamo anche mancare molto di quello che Dio ha preparato per noi. È detto in Matteo 13:58 che Gesù non poté fare molte opere potenti per le persone in un posto, a motivo della loro incredulità. Avevano bisogno di aiuto - e anche Gesù voleva aiutarli. Ma comunque non poteva ancora aiutarli perché non gli credevano.

Le Benedizioni della Giustificazione

Quando arriviamo al Capitolo 5, vediamo le benedizioni della giustificazione. Molte volte qui viene enfatizzato un contrasto tra quello che abbiamo ricevuto attraverso Adamo e quello che abbiamo ricevuto attraverso Cristo. Come "Per mezzo di un solo uomo il peccato è entrato nel mondo" (verso 12). Allo stesso modo "attraverso un Uomo, Gesù Cristo, la grazia è stata riversata abbondantemente su molti" (verso 15). In Adamo siamo morti. In Cristo possiamo essere vivificati. Tutti noi abbiamo ereditato qualcosa di malvagio da Adamo. Quando siamo nati non abbiamo dovuto imparare ad essere malvagi. Ai bambini non gli si deve insegnare a dire bugie, o a combattere con gli altri, o ad essere egoisti. È tutto lì dentro di loro. Il contrasto tra Adamo e Cristo dovrebbe insegnarci questo: che come è stata completa e totale l'eredità che abbiamo ricevuto da Adamo, allo stesso modo può essere completa e totale l'eredità che riceviamo da Cristo.

Come abbiamo fatto a manifestare il comportamento peccaminoso di Adamo? Lo abbiamo fatto imitandolo? No. Abbiamo ereditato la sua natura. E allora come seguiremo Gesù? Lo seguiremo cercando di imitarlo? Ci sono molte persone nel mondo che cercano di imitare Cristo che non sono nemmeno Cristiani. Ci sono anche Cristiani che cercano di imitare Cristo. Non abbiamo provato ad imitare Adamo, e non dobbiamo nemmeno provare ad imitare Cristo. Abbiamo preso parte alla natura di Adamo e dobbiamo prendere parte alla natura di Cristo. Adamo ci ha dato totalmente la sua natura. E anche Cristo ci darà totalmente la Sua natura - nella misura in cui ci apriamo a Lui. La vita Cristiana è una vita di fede - di dipendenza da Dio. Lui ci dà la Sua natura - questo è il messaggio del Nuovo Testamento.

E qui è dove molte persone fanno un errore. Perché pensano che la santità venga attraverso tentativi e fatiche. Certamente c'è della fatica nella vita Cristiana, e c'è anche da "mettere i desideri a morte". Ma questi sono il risultato del prendere parte alla natura di Dio e non i modi per ottenere la natura di Dio. Se immaginiamo che possiamo produrre da soli la natura divina siamo pazzi. Non abbiamo prodotto la natura di Adamo, l'abbiamo ereditata, senza neanche sceglierla. Possiamo ereditare anche la natura di Dio - ma questa volta dobbiamo fare una scelta.

Al Capitolo 5:10 leggiamo, "Se infatti, mentre eravamo nemici, siamo stati riconciliati con Dio, mediante la morte del Figlio Suo, tanto più ora che siamo riconciliati, saremo salvati mediante la Sua vita." Dopo che siamo stati riconciliati con Dio, cioè dopo che i nostri peccati sono stati tutti perdonati, e dopo che siamo giustificati, possiamo essere salvati - dalla Sua vita. Siamo stati salvati dalla Sua morte, e ora dobbiamo essere salvati dalla Sua vita.

Su questa terra ci sono due salvezze che Dio ci offre. Una è attraverso la morte di Cristo - e questo lo abbiamo già visto. Ma qui sta parlando di essere salvati dalla Sua vita. A che cosa si riferisce questa salvezza? Per la morte di Cristo siamo stati salvati dalla colpa del peccato. Ma dalla Sua vita che ci impartisce attraverso lo Spirito Santo possiamo essere salvati dal potere del peccato.

Quando Veniamo Sotto La Grazia

Così arriviamo al Capitolo 6. Ora che la grazia di Dio è così abbondante, che cosa dovremmo dire? Dovremmo continuare nel peccato finché la grazia non cresca? Il messaggio del vangelo è che Gesù è venuto a salvare il peggiore dei peccatori e che questa salvezza è un dono gratuito che non può essere guadagnato. Alcune persone allora potrebbero dire, "Allora in questo caso non è importante come viviamo!" Ci sono milioni di Cristiani (e anche predicatori) che agiscono con questo spirito, perché hanno frainteso che cos'è la grazia. Questo è il motivo per cui molti di loro cadono nell'adulterio e nella cupidigia - peccati nei quali nemmeno i profeti dell'Antico Testamento caddero. Elia commise adulterio? E Giovanni il Battista o Eliseo (che erano entrambi sotto la legge) correvano dietro ai soldi? No. Ma nonostante questo molti capi Cristiani che oggi dichiarano di vivere sotto la grazia, vivono ad un livello di vita spirituale inferiore a quei profeti. Perché succede questo? Perché hanno male interpretato la grazia.

Sotto la legge gli Israeliti non prendevano il peccato alla leggera. Sotto la grazia, dovremmo prendere il peccato ancora più seriamente di quelli che erano sotto la legge.

Quando veniamo sotto la grazia, la nostra attitudine diventa: "Come possiamo noi che siamo morti al peccato, vivere ancora per esso?" (verso 2). Siamo stati battezzati nella Sua morte (verso 3). Il battesimo è una sepoltura (verso 4). Non è solo uno spruzzo; è una sepoltura. Quando seppellite un uomo, non gli gettate addosso un poco di terra; Ma lo prendete e lo mettete diversi metri sotto terra. Nel battesimo, la persona viene sepolta sotto l'acqua e poi risorta, così testimoniando la morte ad una vecchia vita ed una risurrezione ad una nuova. Il vecchio uomo (la volontà di peccare) è stato crocifisso con Cristo ed è sepolto e andato. Il nuovo uomo non vuole più peccare. Può ancora cadere, perché le brame della sua carne sono ancora presenti. Ma non desidera più peccare.

Quando Gesù morì sulla croce, il nostro vecchio uomo fu crocifisso con lui (verso 6). Come facciamo a sapere questo? Allo stesso modo in cui sappiamo che Gesù prese i nostri peccati sulla croce. La parola di Dio dice così e noi ci crediamo. Poi lo viviamo. Quando Cristo morì, prese la punizione per tutti i nostri peccati. Nessuno di noi lo ha visto morire. Nonostante questo crediamo che è morto - e abbiamo vissuto il Suo perdono. La stessa parola di Dio dice anche che il nostro vecchio uomo (la volontà di peccare) fu crocifisso con Cristo sulla croce - e lo accettiamo. Esattamente come non possiamo ottenere il perdono dei peccati fino a quando non accettiamo il fatto che i nostri peccati furono gettati su Cristo sulla croce, non possiamo vivere la realtà dell'essere morti al peccato, fino a quando non accettiamo che è vero. Questo non è qualcosa che dobbiamo fare. Dio ha già messo a morte il nostro vecchio uomo sulla croce.

Il vecchio uomo e la carne sono due cose differenti. Molti si confondono tra questi due. I desideri della carne possono essere visti come una banda di ladri che cerca di entrare dentro casa (il cuore). Il cuore è la nostra casa. Dentro il cuore di ogni uomo non convertito vive un servo infedele che si chiama 'il vecchio uomo' che apre sempre la porta per fare entrare i desideri della carne per derubarci di tutta la purezza e l'amore, ecc. Che cosa ha fatto Dio? Non ha ucciso la banda di ladri. Ha ucciso il servo infedele (il vecchio uomo). Questo è il motivo per cui dopo che siete stati battezzati, siete ancora tentati tanto quanto lo eravate prima - perché i ladri sono ancora vivi. I desideri della nostra carne non sono morti. Ma il vostro vecchio uomo è morto. Il servo che apre la porta è stato ammazzato in tutti coloro che sono veramente nati di nuovo. Se dovessi chiedere a voi che siete nati di nuovo, "Volete peccare ancora?" la vostra risposta sarebbe "No, non voglio mai più peccare." Questo succede perché il vecchio uomo è morto. Ma nonostante questo i ladri continuano ad arrivare tutti i giorni. Infatti dopo che siamo nati di nuovo, i ladri sono ancora più infuriati e desiderosi di entrare nei nostri cuori.

Perché allora i credenti cadono nel peccato? Perché il nuovo uomo non ha ancora "mangiato" abbastanza e non ha fatto ancora abbastanza "esercizio", non è ancora forte abbastanza per tenere la porta chiusa - e i ladri dunque riescono ad entrare. Se non leggete la Parola di Dio e non ci meditate sopra sufficientemente e la Parola di Dio non abita in voi, o se non siete riempiti con lo Spirito Santo, non siete abbastanza forti per tenere fuori questi desideri della carne. Ma con la Parola di Dio e la potenza dello Spirito Santo, potete tenere fuori i desideri della carne dall'entrare nel vostro cuore. Qui dice "Così anche voi fate conto di essere morti - riconoscete di essere morti al peccato" (verso 11). Allora il peccato non avrà più potere sulle vostre vite.

Quando Dio dice, "Il tuo vecchio uomo è stato crocifisso con Cristo," lo credi e lo accetti. E dici, "Signore, esattamente come ho accettato che Cristo è morto per i miei peccati, ora accetto che il mio vecchio uomo è stato crocifisso su quella croce ed io sono morto al peccato. Da questo giorno in poi, mi considererò morto al peccato e vivo in Cristo." Per vivere in questo modo ogni giorno, abbiamo bisogno della potenza dello Spirito Santo. Dunque qui va avanti dicendo della grazia che lo Spirito ci dà: "Il peccato non avrà più dominio su di voi perché non siete sotto la legge ma sotto la grazia" (verso 14).

Qual è la differenza tra la legge e la grazia? In due semplici frasi, io la metterei così: La legge vuol dire che io faccio qualcosa per Dio. La grazia vuol dire che Dio fa qualcosa per me . Che differenza! Quando un bambino di tre anni prova a scrivere da solo l'alfabeto perfettamente, questa è la legge. Non sarà mai perfetto. La grazia è quando suo padre gli tiene la mano e scrive l'alfabeto perfettamente senza commettere nessun errore. Se, invece il bambino è testardo e dice, "No, non ti lascio tenere la mia mano," allora certamente continuerà a fare errori. Nell'Antico Testamento le persone erano sotto la legge e facevano tutto da soli. Questo è il motivo per cui fecero molti errori - e peccavano sempre, anche il migliore di loro. Sotto la grazia, Dio ci promette di aiutarci. Ma siamo così orgogliosi e confidenti in noi stessi che non permettiamo a Dio di tenerci la nostra mano. Non commetterai errori se lasci che il tuo Padre Celeste ti tenga la mano. Sottomettiti ed arrenditi a Lui. Allora il peccato non regnerà più su di te. Il peccato (quello inconscio) continuerà a rimanere nella vostra carne, ma non sarà più in grado di governarvi - qualcosa simile ad un re che è stato detronizzato ed è diventato uno schiavo. Sia lodato il Signore.

Tre Matrimoni Spirituali

Il Capitolo 7 parla della persona che desidera la vittoria sul peccato e di vivere una vita santa ma fraintende il modo in cui viverla. Lo Spirito Santo usa qui l'illustrazione del matrimonio (verso 4). Quando eravamo non convertiti, eravamo sposati con il vecchio uomo. Dopo la conversione, anziché essere sposati a Cristo, abbiamo fatto l'errore di sposare la Legge. Ogni credente quando sta cercando la vittoria sul peccato commette questo errore. Prima cerca di ottenere la vittoria sul peccato con le proprie forze - questo è essere sposati alla Legge.

Al Capitolo 6 e 7, vediamo questi tre "matrimoni" spirituali - il primo con il vecchio uomo, poi con la Legge e alla fine con Cristo.

Il vecchio uomo può essere descritto come un marito malvagio che picchia sua moglie, la fa prostituire, distrugge la sua vita e la sua felicità. Questa moglie abusata desidera essere liberata da questo marito malvagio. Un giorno suo marito - il vecchio uomo - muore. È nata di nuovo! Ora la donna è libera di risposarsi. Ma anziché sposarsi a Cristo compie l'errore di sposare qualcuno che sembra essere Cristo - la Legge.

La Legge è perfetta, perciò è facile scambiare la Legge per Cristo, perché anche lei chiede una giustizia perfetta. La Legge non è come il vecchio uomo. Perché non ferisce, picchia né crea problemi a sua moglie. Ma quello che fa è chiedere la perfezione. Devi svegliarti esattamente alle 6 del mattino. La colazione deve essere pronta e sul tavolo esattamente alle 8 del mattino. Non può essere pronto alle 8:01, ma esattamente alle 8. Questa è la perfezione. Ogni parte della casa deve essere assolutamente linda e pulita. Le scarpe devono essere sempre messe al posto giusto, i vestiti devono essere perfettamente lavati senza nessuna macchia, e anche stirati perfettamente. La Legge non vi chiede mai di fare qualcosa di malvagio. Ma quante di voi, sorelle più giovani, vorreste sposare un buon uomo come questo che vi chiede questa perfezione ovunque? Sposare la Legge, dopo essere stati sposati al vecchio uomo sembra di aver fatto un salto dalla padella alla brace. È un buon uomo, ma è troppo esigente. Non vi chiede mai di fare qualcosa di malvagio, ma non potete mai arrivare ai suoi standard. Allora realizzate di aver sposato l'uomo sbagliato.

Che cosa potete fare adesso? La Legge - la Legge di Dio - non può morire mai! Qui c'è un marito che è in salute, forte e che vivrà per sempre. "La donna sposata è legata per legge al marito fino a quando egli vive" (7:2). Dunque la donna rinuncia a tutte le speranze di essere felice, non lo sarà mai più. Poi Dio fa qualcosa di meraviglioso. Fa sì che la donna muoia, così da porre fine al voto del matrimonio. La prima volta fu il marito (il vecchio uomo) che morì. Ora è la moglie (voi) che muore. "Fratelli, siete stati messi a morte quanto la Legge per appartenere a un altro, cioè a Colui che è risuscitato dai morti" (7:4). Ora che siete morti con Cristo, non siete più legati alla Legge. E Dio vi risuscita dai morti, così che potete essere sposati con Cristo. Questo è il terzo matrimonio - ed è un matrimonio glorioso.

Ma anche Cristo è molto esigente. È perfetto tanto quanto la Legge e dice, "La colazione deve essere pronta in tavola esattamente alle 8 - non alle 8:01. Tutto deve essere lindo e pulito. La casa deve brillare", ecc. I Suoi standard non sono nemmeno un poco inferiori rispetto a quelli della Legge. Anzi, sono anche più alti. La legge dice solo, "Non commettere adulterio." Ma Cristo dice, "Non desiderare una donna nemmeno nel tuo cuore."

Ma c'è una grande differenza tra Cristo e la Legge. Cristo dice, "Facciamo la colazione assieme - tu ed Io." Vuole che facciamo tutto in collaborazione con Lui.

Supponete che voi siete una di quelle mogli inefficienti che non riescono a preparare la colazione prima dell'una di pomeriggio! Il Signore non vi condannerebbe né respingerebbe come fa la Legge. Ma dice, "Non ci pensare, lavoreremo assieme e migliorerai." E allora il Signore lavora con voi e in qualche giorno riuscite a preparare la colazione per le 11 del mattino. Il Signore allora vi dirà, "Meraviglioso! Ci siamo spostati dall'una del pomeriggio alle 11 del mattino. Uno di questi giorni la riusciremo a preparare per le 8. Continueremo a migliorare fino ad essere perfetti." Se non siete bravi a lavare i vestiti e dopo che li avete lavati rimangono ancora delle macchie, il Signore dice, "Non ci pensare, lavoreremo assieme anche qui." Il giorno dopo lavate i vestiti, con il Suo aiuto, e trovate che ci sono meno macchie rimaste. E il Signore è determinato a lavorare con voi fino a quando non ci sarà più nemmeno una macchia in tutti i vestiti lavati - lavorerà con voi fino a quando otterrete la perfezione.

Avete visto come il Signore lavora con Sua moglie? Non ci dà solo dei comandamenti come fa la Legge. Lavora con noi - siamo i suoi collaboratori. Questo è il tipo di marito che Gesù è.

Al contrario i Cristiani legalisti vivono secondo dogmi e regole, e come risultato vivono in una perpetua auto-condanna, miseria e sono intrappolati. Rendono miserabili anche quelli che sono attorno a loro imponendo le loro regole agli altri ed intrappolando anche loro. I figli di Dio, al contrario, devono vivere in "una libertà gloriosa" (Romani 8:21).

Nella parte finale del Capitolo 7, Paolo parla del problema che dobbiamo affrontare dopo che siamo nati di nuovo. "Sono d'accordo che la legge è buona, ma non riesco a fare quello che vorrei fare" (verso 16). "Il bene che voglio, io non lo faccio, ma faccio il male che non voglio" (verso 19). Qui non sta parlando di peccare deliberatamente. Non sta dicendo che anche se non vuole commettere adulterio, continua a commetterlo. O che anche se non vuole uccidere qualcuno, continua in qualche maniera ad uccidere le persone!! Qui non sta parlando per niente di questo genere di peccati. Sta parlando delle cose che non può capire. "Quello che faccio io non lo capisco" (verso 15). Questa intera sezione (7:15-25) tratta quelle aree della nostra vita dove vogliamo fare le cose perfettamente ma che nonostante i nostri migliori sforzi continuiamo a scivolare e cadere. E delle aree nella nostra vita dove ancora non abbiamo ricevuto luce sulla perfetta volontà di Dio.

Considerate, per esempio, se siete una persona rabbiosa. Una mattina decidete, "Mi sono arrabbiato con mia moglie ed i miei figli fino ad oggi. Ma da oggi non farò più così." E dicendo questo siete assolutamente sinceri. Non volete più arrabbiarvi. Ma qualcosa succede che vi provoca all'improvviso e vi arrabbiate un'altra volta. Vi pentite subito. Questo non era un peccato che avevate programmato di commettere. Anzi non volevate proprio cadere - ma siete caduti. Questo non era il vostro vecchio uomo. Ma era il vostro nuovo uomo che non è stato forte abbastanza per tenere chiusa la porta contro i desideri della carne. Ci sono molte cose buone che vogliamo fare ma troviamo che non le facciamo - così finiamo la nostra giornata rammaricati. Non volevamo desiderare con i nostri occhi, ma nel momento di debolezza, siamo scivolati. Come potremo mai essere liberi da questa miserabile vita (verso 24)? C'è un modo? Sì, grazie a Dio che c'è. La nostra carne vorrà sempre peccare, ma la nostra mente e la nostra volontà sono fatte per obbedire solo a Dio (verso 25).

La Legge dello Spirito

Al Capitolo 8, leggiamo della liberazione dal peccato in tre coniugazioni - passato, presente e futuro. Prima di tutto siamo liberati dalla colpa del peccato - "nessuna condanna" (verso 1). Poi siamo liberi dal potere del peccato (versi 2-17). E in ultimo, un giorno saremo liberati dalla presenza del peccato (versi 18-25).

Al verso 2, leggiamo di due leggi. "La legge del peccato e della morte" che opera esattamente come la forza di gravità - che ci spinge sempre verso il basso. E un'altra legge che ci libera dalla prima che è "la legge dello Spirito". La legge dello Spirito al contrario della legge di Mosè, non è una lista di comandamenti, che dice "Devi fare", "Non devi fare", ecc. Ma è una Vita - "la Vita di Cristo Gesù".

Lasciate che vi faccia un esempio. Se tengo un libro nella mia mano, il libro non cadrà per terra. Ma al momento in cui lo lascio, cade. In che modo questo libro ha vinto contro la forza di gravità? Grazie alla potenza della vita che c'è nel mio corpo. La mia forza vince la forza di gravità e non permette che il libro cada. Così è come il Signore ci preserva da ogni caduta (Giuda 24) - dandoci la Sua vita attraverso il Suo Spirito Santo. La legge della vita in Cristo Gesù può salvarci dal cadere nella legge del peccato e della morte - fino a quando Gli permettiamo di tenerci. Così è come possiamo essere dei vincitori. Che credito ne possiamo ricevere per non cadere nel peccato, quando è il Signore che ci sta sostenendo? Tanto credito quanto può averne un libro per non essere caduto per terra quando io lo sto sostenendo!! Ma a differenza di un libro che non ha potere di scelta, noi dobbiamo cooperare con il Signore - perché abbiamo una nostra volontà. Possiamo scegliere di saltare fuori dalla mano del Signore e allora cadremo certamente. Ma se ci sottomettiamo completamente al Signore, ci preserverà dal cadere. Dunque, non sto dicendo che un credente non cadrà mai. Quello che sto dicendo è che non c'è bisogno che un credente debba cadere.

Il Capitolo 8:28 dice, "Dio fa cooperare tutte le cose per il bene di quelli che Lo amano e che sono chiamati secondo il Suo disegno." Il vangelo ci mette in una meravigliosa posizione in Cristo. Prima di tutto abbiamo cominciato come peccatori ed abbiamo ricevuto il perdono. Poi Dio ci dichiara giusti ai Suoi occhi. Poi andiamo oltre e vinciamo il peccato, così siamo liberi dalla legge e dallo spirito legalista per entrare in una vita nello Spirito Santo.

Al Capitolo 7, le parole "Io", "mi", "mio" ricorrono molte volte: Riguarda tutto "me" e "il mio problema" contro il peccato. Ma nel Capitolo 8, lo Spirito Santo è menzionato 17 volte. Così è la vita nello Spirito. Quando entriamo in questa vita in sottomissione allo Spirito Santo, allora nostro Padre comincia a lavorare in tutte le circostanze della nostra vita per far sì che tutto lavori per il nostro bene eterno. Anche se le altre persone provano a farci del male, Dio fa sì che questo lavori per il nostro bene (8:28). Di certo questo è un vangelo meraviglioso! Se crediamo a Romani 8:28, non saremo mai più spaventati dalle persone o dalle circostanze per tutto il resto della nostra vita. Non vivremo nella paura che potremmo avere un incidente, un cancro, o essere feriti da qualche fanatico anti Cristiano, o tutte queste cose - perché nostro Padre è in controllo di tutto e di tutti. 'Tutte le cose' vuol dire TUTTE le cose, nessuna esclusa. Questo è il motivo per cui possiamo "rendere grazie per OGNI cosa" (Efesini 5:20). Se Romani 8:28 avesse detto che "Dio fa cooperare la maggior parte delle cose per il nostro bene," allora Efesini 5:20 avrebbe detto, "ringraziate Dio Padre per la maggior parte delle cose," e 1 Tessalonicesi 5:18 avrebbe detto, "ringraziate per la maggior parte delle cose." Ma siccome Romani 8:28 dice, " TUTTE le cose cooperano per il nostro bene", possiamo rendere grazie sempre e per TUTTE le cose. Se diamo solo il 90% della nostra vita a Dio, allora saremo in grado di ringraziare solo per il 90% delle cose che ci succedono, perché in questo caso Satana o noi stiamo ancora controllando il rimanente 10% della nostra vita!

Romani 8:28 è una delle più belle promesse nel Nuovo Testamento e copre ogni singola circostanza che possiamo affrontare - in tutto e per tutto. Ho creduto a questa promessa e da molti, molti anni ne vivo il beneficio. Questo verso è come un filtro per l'acqua. Se fate passare dell'acqua sporca dentro ad un filtro, l'acqua uscirà pulita. Allo stesso modo quando qualcuno prova a farci del male, lavorerà per il nostro bene. Se un filtro per l'acqua può pulire l'acqua perfettamente, Dio Onnipotente può certamente far sì che ogni circostanza cooperi perfettamente per il nostro bene. Se crediamo a questo, allora possiamo vivere nel filtro di Romani 8:28 per tutta la nostra vita. Sia che le persone cerchino di farci del bene o del male, tutto lavorerà per il nostro bene finale - sempre.

Fin dal giorno in cui sono nato di nuovo, dal 1959 fino ad oggi, nessuno è stato mai in grado di farmi del male. Molti hanno provato a farmi del male. Le persone hanno diffuso delle storie false riguardo a me e riguardo ai miei insegnamenti, e delle volte hanno provato ad intrappolarmi. Molti mi hanno odiato, perché sono stato saldo per la verità del vangelo, ed hanno pure provato a portarmi in tribunale. Ma nessuno di loro in realtà è stato in grado di farmi del male, perché ho vissuto nel filtro della promessa di Dio in Romani 8:28.

Perciò dite al Signore, "Signore, non ho nessuna ambizione sulla terra, fatta eccezione di fare la Tua volontà seguendo l'esempio di come hai vissuto Tu. Non desidero perseguire i soldi, l'onore, la fama o le comodità. Non voglio niente su questa terra per me. Voglio solo piacere a Te ogni giorno. E costantemente mi giudicherò in queste cose." Allora tutte le cose CERTAMENTE coopereranno per il vostro bene. E questo "bene" è menzionato nel verso successivo - Romani 8:29 - diventerete sempre di più come Gesù. Non c'è bene più grande di questo che Dio Onnipotente possa fare per voi.

Se al contrario volete compiere i vostri piani, allora la promessa in Romani 8:28 non è per voi. La maggior parte dei Cristiani non vivono beneficiando di Romani 8:28, perché hanno i loro piani per le loro vite e vogliono solo che Dio venga e li benedica.

Ma quelli che cercano solo la volontà di Dio possono andare avanti dicendo, "Se Dio è per noi, chi sarà contro di noi?" (verso 31). Nessuno può stare contro quelli che hanno Dio dalla loro parte. Dio gli darà gratuitamente tutte le cose (verso 32), Cristo intercede per loro quando vengono accusati (verso 34), e nessuno può separarli dall'amore di Cristo. Che posizione benedetta in cui vivere! Tali credenti sono più che vincitori in tutte le situazioni (verso 37).

La Sovranità, La Giustizia e La Fedeltà di Dio

Dal Capitolo 9 all'11, leggiamo della relazione di Dio con Israele e la chiesa. Il Capitolo 9 tratta la sovranità di Dio, il Capitolo 10 la Sua giustizia e il Capitolo 11 la Sua fedeltà.

Questi tre capitoli usano l'esempio di come Dio si relazionò con Israele per mostrarci come Dio si relaziona con noi. Qui lo scopo principale è di umiliarci, perché dopo aver appena letto quella tremenda espressione di confidenza, coraggio e potenza al Capitolo 8:31-39, potrebbe facilmente farci insuperbire.

Perciò, abbiamo bisogno dei Capitoli 9 fino all'11 per umiliarci, prima che ci possiamo muovere al Capitolo 12.

Al Capitolo 9, vediamo la sovranità di Dio. Questo ci umilia perché realizziamo che NON siamo stati scelti perché eravamo buoni. Siamo umiliati anche perché realizziamo quanto è piccola la nostra intelligenza che è completamente incapace di conciliare assieme la sovranità di Dio con il nostro libero arbitrio.

Al Capitolo 10, vediamo la giustizia di Dio. Questo ci umilia, perché realizziamo che non possiamo mai ottenere la giustizia di Dio. Ma nonostante questo ora l'abbiamo PER FEDE.

Al Capitolo 11, vediamo che Dio è fedele. Questo ci umilia, perché realizziamo che non siamo preservati dal cadere per merito della nostra fedeltà, ma dalla fedeltà di Dio che è sia buono sia severo con noi (11:22). È buono con noi perché ci incoraggia quando siamo scoraggiati ed abbattuti; ed è severo quando ci disciplina perché siamo stati poco attenti con il peccato. Grazie ad entrambe queste cose (la grazia e la verità) siamo preservati.

Dunque qual è la conclusione? Qui è diversa da quella in 8:31-39. Lì ci venivano detti i benefici che noi riceviamo attraverso il vangelo. Qui invece ci viene detto di tutta la gloria che alla fine Dio riceverà. "Tutto viene DA Lui, PER MEZZO di Lui e PER Lui" (11:36).

Guardiamo ora a questi tre capitoli.

Al Capitolo 9, leggiamo della sovranità di Dio nell'eleggere Israele.

Non dobbiamo comprendere male l'elezione di Dio, come se fosse che ha predestinato alcune persone ad andare in cielo ed altre all'inferno. Questo è un insegnamento totalmente falso. Dio vuole che tutte le persone si pentano, siano salvate e che abitino con Lui nel cielo per sempre. Ma Lui non obbligherà nessuno. Ci ha scelti basandosi sulla Sua conoscenza anticipata di tutti quelli che avrebbero accettato Cristo come loro Signore (questo viene chiaramente detto in 1 Pietro 1:1, 2). Dobbiamo tenere a mente che le persone di Israele non furono scelte per popolare il cielo. No. Israele fu scelto per compiere uno specifico compito sulla terra .

Dunque la scelta sovrana di Dio, non ha niente a che vedere con l'essere salvati ed andare in cielo. Dio sceglie sovranamente delle persone qui sulla terra affinché svolgano uno specifico ministero. Nella chiesa non possiamo avere qualsiasi ministero vogliamo. Dio scelse Israele per un ministero specifico. Perché non scelse l'India o la Cina? Non possiamo mettere in discussione quello che Dio fa. Perché sceglie una persona per essere un apostolo e un'altra per essere una mamma che se ne sta a casa? Non possiamo mettere in discussione quello che Dio sceglie. Ma Dio ha un ministero specifico per ognuno di noi e determina sovranamente quali doni darci.

Abbiamo visto la sovranità di Dio al Capitolo 8:28, perché è in controllo di tutte le nostre circostanze. Al Capitolo 9, vediamo la stessa sovranità nella scelta di persone specifiche per compiti particolari. Ci prepara fin dalla nostra nascita per compiere qui sulla terra un compito specifico per Lui. Anche il Faraone (9:17) crebbe per uno scopo. Il Faraone si oppose a Dio e non si pentì. Siccome indurì il suo cuore, Dio dimostrò la Sua potenza grazie all'indurimento del cuore del Faraone. Non potete sconfiggere Dio. Se combattete contro di Lui perderete.

Al Capitolo 10 Paolo parla della giustizia di Dio. I Giudei non raggiunsero la giustizia (9:31), perché la ricercarono nel modo sbagliato - attraverso la Legge. Ci sono dei Cristiani che stanno facendo lo stesso errore oggi. Come possiamo avere la giustizia di Dio? I versi 6, 7, e 8del Capitolo 10 ce lo dicono. Non è qualcosa al di fuori di noi. Dice qui che la parola della fede è nella nostra bocca. "Se con la bocca avrai confessato Gesù come Signore e avrai creduto con il tuo cuore che Dio lo ha risuscitato dai morti, sarai salvato" (verso 9). Dobbiamo confessare con la nostra bocca. Ma qui non confondetevi con quello che molti predicatori stanno insegnando oggi, cioè che potete chiedere a Dio qualsiasi cosa e se confessate con la vostra bocca che l'avete ricevuto, allora lo riceverete - che sia la guarigione dalle malattie, una nuova casa, una nuova macchina, ecc. Qui ci viene detto di confessare Gesù come Signore delle nostre vite - e questo vuol dire che non chiediamo più a Dio quello che noi vogliamo, ma solo quello che Lui vuole. Dunque confessiamo quello che Dio ha promesso nella Sua Parola, come vediamo al verso 17: "la fede viene da ciò che si ascolta, e ciò che si ascolta viene dalla parola di Cristo." Potete chiedere a Dio quello che Lui ha promesso nella Sua Parola. La frase "la parola di Cristo" che c'è qui, si riferisce particolarmente al Nuovo Testamento. Perciò crediamo e confessiamo le promesse del Nuovo Testamento come ad esempio, "Il peccato non avrà più dominio su di voi," (Romani 6:14), e poi diventeranno una realtà nelle nostre vite. Se ci credete confessatelo con la vostra bocca. Potreste essere totalmente sconfitti dal peccato. Ma confessate la vittoria, esattamente come Abraamo la confessò, "Sono padre di una moltitudine," anche se ancora non aveva nemmeno un figlio. Continuate a confessare, "il peccato non avrà più dominio su di me uno di questi giorni," finché la vittoria non arriverà. Sono rimasto sconfitto dal peccato per molti anni, ma continuavo a confessare, "Uno di questi giorni il peccato non mi governerà più" - e un giorno diventò una realtà.

Il Capitolo 11 parla della fedeltà di Dio. Ci viene detto di non insuperbirci solo perché Dio è stato buono con noi. "Non insuperbirti, ma temi, perché se Dio non ha risparmiato i rami naturali, dovrebbe forse risparmiare te?" (versi 20, 21). Possiamo far parte dell'albero di Dio e poi essere tagliati. Nelle Scritture ci viene continuamente dato questo avvertimento (Vedi Luca 11:35; Ebrei 3:12 , ecc.). L'orgoglio è sempre la causa della potatura. Coloro che rimangono nell'umiltà non devono temere.

Quale Dovrebbe Essere la Nostra Risposta?

Capitolo 12: Dato che c'è questo fantastico vangelo e data la tremenda misericordia di Dio, quale dovrebbe essere la nostra risposta? Prima di tutto, dobbiamo presentare ogni giorno a Dio i nostri corpi in sacrificio vivente (verso 1). Dio non vuole i nostri soldi, ma vuole i nostri corpi. Come l'olocausto nell'Antico Testamento, dobbiamo offrire i nostri corpi dicendo, "Signore, qui i miei occhi, la mia lingua, le mie mani, i miei piedi, le mie orecchie, le passioni del mio corpo - lascio tutto sull'altare." Poi, secondo, dobbiamo dare a Dio le nostre menti affinché vengano rinnovate (verso 2). Questo avviene permettendo alle nostre menti di essere saturate con la parola di Dio. Molti di noi hanno un tremendo problema con i pensieri sporchi. Perché? Perché nel passato abbiamo usato le nostre menti per pensare in linea con quello che il mondo ci ha insegnato. Ora Dio vuole cambiare il nostro modo di pensare, così incominciamo a pensare come pensa Lui. Così la nostra mente viene gradualmente rinnovata.

Nel momento in cui nasciamo di nuovo, non iniziamo immediatamente a pensare come Dio pensa riguardo ad ogni cosa. Ma da quel momento in poi Dio vuole cambiare il nostro modo di pensare così che gradualmente cominceremo a vedere tutto dal punto di vista di Dio. Abbiamo iniziato a vedere i soldi nel modo in cui Dio li vede? Abbiamo cominciato a vedere le donne nel modo in cui Dio le guarda e non come gli uomini del mondo le guardano? Il mondo o disprezza le donne o le brama. Dio non fa nessuna delle due cose. Abbiamo cominciato a guardare i nostri nemici nel modo in cui Gesù guardò a loro? Le persone del mondo odiano i loro nemici, ma Gesù li ha amati. La nostra mente deve essere rinnovata in ogni area. Come leggiamo ed obbediamo alla Parola di Dio, lo Spirito Santo rinnoverà le nostre menti, e ci trasformerà ad immagine di Cristo.

La trasformazione prima comincia all'interno. Il "Non conformatevi a questo mondo" (verso 2) ci insegna che la mondanità si origina nelle nostre menti. Molti immaginano che l'essere mondani si trovi nel modo in cui una persona si vesta. Non è così. La mondanità è prima di tutto una cosa che sta nella mente. Potremmo vestirci molto semplicemente ma nonostante questo amare profondamente i soldi. L'uomo guarda all'apparenza, mentre Dio guarda al cuore. Un vero discepolo di Gesù cerca l'approvazione di Dio. È solo quando presentiamo in questo modo i nostri corpi e le nostre menti a Dio che possiamo comprendere la Sua perfetta volontà per le nostre vite (verso 2).

Paolo va avanti al Capitolo 12 a parlare del costruire il Corpo di Cristo. L''obiettivo del vangelo non è la salvezza individuale ma diventare parte del Corpo di Cristo - dove esercitiamo i doni che Dio ci dà - profezia, servizio, ecc. La lista dei doni dello Spirito Santo non è menzionata solo in 1 Corinzi 12, ma anche qui (versi 6-8). C'è un dono qui che viene menzionato che è raro che i Cristiani ricerchino - il dono della generosità - il dono di dare i soldi ai poveri della chiesa e per il lavoro di Dio (verso 8).

Il resto del Capitolo 12 parla di come ci dobbiamo relazionare con le altre persone nel Corpo di Cristo. "Non siate altezzosi ma associatevi con le persone umili" (verso 16). Dobbiamo mescolarci con tutte le persone del Corpo di Cristo, ma specialmente con i poveri - perché Dio ha scelto i poveri di questo mondo per essere ricchi in fede (Giacomo 2:5). "Non fate le vostre vendette, ma cedete il posto all'ira di Dio" (verso 19). Esattamente come l'adorazione e la gloria appartengono solo a Dio, vale esattamente la stessa cosa per la vendetta. Non abbiamo diritto di vendicarci tanto quanto non abbiamo diritto di essere adorati o di ricevere la gloria dagli altri.

Il Capitolo 13 parla della sottomissione alle autorità civili. Il vangelo ci insegna prima di tutto a sottometterci a Dio (12:1, 2); poi gli uni gli altri nel Corpo di Cristo (12:3-21); ed infine alle autorità secolari - perché sono "servi di Dio" (13:4, 6). Questo è il motivo per cui paghiamo le nostre tasse e obbediamo alle leggi nel nostro paese.

Accettarsi Gli Uni e Gli Altri Nel Corpo di Cristo

I Capitoli 14 e 15parlano dell'accettarsi gli uni e gli altri nel Corpo di Cristo. Come credenti non pensiamo tutti allo stesso modo. Un giorno quando Cristo ritornerà e le nostre menti diventeranno perfette, concorderemo al 100% su tutte le dottrine e riconosceremo che cosa è la vera spiritualità e che cosa sono la mondanità e il vivere nella propria anima. Ma ora abbiamo diverse opinioni in queste cose, perché anche se siamo sinceri e devoti con tutto il cuore, le nostre menti sono ancora deformate dagli effetti del peccato. Nessuno ha una perfetta e chiara comprensione di tutto. Vediamo tutto oscurato attraverso uno specchio (1 Corinzi 13:12). Perciò quando vediamo qualcosa di diverso negli altri, non dovremmo essere testardi immaginando che noi siamo giusti e gli altri sono sbagliati. Così è come cominciano le divisioni nel Corpo di Cristo. Nelle Scritture ci sono delle importanti e chiare verità - specialmente riguardo alla Persona ed il lavoro di Cristo. Gesù Cristo è pienamente Dio e pienamente uomo, è morto per i peccati del mondo, è risuscitato ed è l'unica via per giungere a Dio il Padre. Su queste dottrine non cediamo nemmeno un millimetro. Ma ci sono altre dottrine che non sono fondamentali.

Il battesimo in acqua, anche se non è essenziale per la salvezza, rimane comunque una dottrina importante per le chiese locali. Sarà impossibile per uno che crede nel battezzare i bambini lavorare assieme nella stessa chiesa con un altro che crede che il battezzare i bambini non è conforme alla Scrittura - perché continuerebbero a contrastarsi. Anche se magari non siamo in grado di lavorare assieme con questo fratello, se è nato di nuovo dobbiamo comunque accettarlo come fratello in Cristo - perché Dio lo ha accettato. Possiamo passare del tempo assieme anche se non possiamo lavorare assieme. La tragedia di oggi è che molti credenti pensano che se non possono lavorare con una persona, allora non possono nemmeno passare del tempo assieme a lui. Qui è dove entrano in gioco il Capitolo 14 e 15.

Vedete un fratello che è debole nella fede? Accettatelo. Come dovreste accettarlo? "Come anche Cristo ha accolto te" (15:7). Cristo forse ti ha accettato quando eri perfetto? No. Allora perché ti aspetti che tuo fratello sia perfetto prima che tu lo accetti? Quanto deboli e stolti eravamo il giorno in cui siamo nati di nuovo. Non conoscevamo niente di Dio ed eravamo tutti sconfitti dal peccato. Nonostante questo il Signore ci ha accettati. In noi vedeva molte cose sbagliate, ma nonostante tutte queste cose ci ha accettati. Se non accettiamo gli altri che Dio invece ha accettato, siamo orgogliosi e ci immaginiamo di essere più spirituali di Dio! Così è come vengono costruite le sette - non solo dalle dottrine sbagliate, ma anche da delle attitudini sbagliate nei confronti dei figli di Dio. Non dovremmo fare delle nostre piccole regole e leggi la base per accettare gli altri membri del Corpo di Cristo.

"Perché giudichi tuo fratello?" (14:10a). Questa è un'azione esterna . "E tu perché guardi tuo fratello con disprezzo?" (14:10b). Questa è un'attitudine interiore. Dobbiamo evitare entrambe. Quando i nostri cuori sono grandi abbastanza da accettare tutti quelli che Dio ha accettato, esattamente come sono, allora arriviamo al culmine del messaggio del vangelo. "Di un solo animo (con gli altri nel Corpo di Cristo) e con una sola voce, glorifichiamo Dio" (15:6).

L'ultimo capitolo, il Capitolo 16, include dei saluti che Paolo fece a diversi credenti a Roma. Nella chiesa di Roma c'erano cinque chiese che si radunavano in diverse case (versi 5-15). Non si incontravano assieme in un'unica sala componendo una grande chiesa. La chiesa di Roma era molto grande, ma si incontravano in diverse case divisi in piccoli gruppi. Anche se Paolo non era mai stato a Roma, si interessò di conoscere diverse persone di quella chiesa e volle anche salutarli.

In ultimo: L'espressione 'l'obbedienza della fede' (verso 26) si trova qui alla fine di questa lettera esattamente come si trova anche all'inizio. Dio aveva dato a Paolo la chiamata di guidare le persone non solo alla fede, ma anche ad obbedire a quello che avevano creduto. La fede senza le opere di obbedienza è una fede morta - esattamente come un corpo senza vita. Sotto l'antico patto l'enfasi era sull'obbedienza. Sotto il nuovo patto l'enfasi è sull'obbedienza della fede. Oggi obbediamo Dio sapendo che ogni comando viene da un Padre pieno d'amore e ci è stato dato per il nostro bene.

Capitolo 46
1 Corinzi

LA CHIESA LOCALE ED IL SUO FUNZIONAMENTO

N

el secondo verso di questa lettera, vediamo il suo tema: "Alla chiesa di Dio che è in Corinto" (1:2).

Questa lettera tratta il funzionamento di una chiesa locale che si trova in una città o in un paese. Notate queste due espressioni, 'la chiesa di Dio' e 'la città di Corinto.' Lo spirito di quella città era sfortunatamente entrato dentro la chiesa, anche se dovrebbe essere stato il contrario, cioè la chiesa avrebbe dovuto influenzare la città. Questo è successo anche oggi in molte chiese - dove i credenti hanno permesso allo spirito del mondo di influenzarli piuttosto che essere loro ad influenzare le persone che li circondano.

Paolo criticò molte cose ai Cristiani in Corinto perché nella loro chiesa stavano succedendo delle cose terribili. Ma nonostante tutto quello che stava per dirgli, comunque cominciò con una nota di ringraziamento. Questo è un buon esempio che noi possiamo seguire. Anche quando vediamo molte cose sbagliate in un figlio di Dio, ci sarà comunque qualcosa che possiamo apprezzare. Ad ogni modo, dovremmo evitare di criticare chiunque non abbiamo mai apprezzato. Molti provano ad aiutare gli altri con le critiche, ma non possono aiutarli perché prima di criticarli non li hanno mai apprezzati per qualcosa di buono che hanno visto in loro.

Se scrivo con un gesso su una lavagna sarete in grado di leggere quello che ho scritto. Ma se non ho la lavagna ed ho solo il pezzo di gesso, allora anche se scrivessi delle cose giuste, starei comunque scrivendo nell'aria - e voi non sareste in grado di leggere niente di quello che ho scritto. È solo sulla "lavagna dell'apprezzamento", che possiamo usare "il gesso della critica" in modo utile.

Se avete apprezzato una persona nel passato, allora quando prendete il gesso della critica, potrà vedere chiaramente quello che state scrivendo. Ma se non avete mai apprezzato allora non c'è nessuna lavagna sulla quale potete scrivere. Allora, anche se tutta la vostra critica è corretta, starete scrivendo nell'aria. Quella persona non potrà vedere nulla e non gli sarà di aiuto. La maggior parte dei credenti stanno scrivendo nell'aria, questo è il motivo per cui non concludono niente. Lasciate che vi mostri una via più eccellente. Amate prima quella persona e poi apprezzate qualcosa di buono che vedete in lui. Poi, anche una critica gli toccherà il cuore - e farà qualcosa a riguardo.

L'Apprezzamento e le Istruzioni di Paolo

Paolo cominciò in questo modo. Disse, "Ringrazio sempre il mio Dio per voi" (1:4). Paolo ringraziava Dio per la grazia di Dio che i Corinzi avevano ricevuto, per la loro conoscenza delle Scritture a per la loro testimonianza come Cristiani. Ringraziava Dio perché avevano tutti i doni dello Spirito, a differenza di molti credenti che non sono interessati ai doni spirituali. Stavano anche aspettando con impazienza il ritorno di Cristo. Nonostante tutto ciò questa chiesa aveva molti problemi.

Ma qui possiamo imparare una lezione da Paolo: Imparare prima ad apprezzare le persone. Un'insegnante una volta ha mostrato un foglio bianco alla sua classe. Il foglio aveva un piccolo punto nero in un angolo. Disse ai suoi studenti di guardare attentamente il foglio e di scrivere quello che avevano visto. Tutti scrissero, "Vedo un punto nero nell'angolo." Poi l'insegnante disse, "nessuno di voi ha detto niente riguardo al foglio bianco. Ma avete visto solo il punto nero." Così è come siamo. Ci potrebbe essere molto bianco in un'altra persona, ma nonostante questo, tutto quello che vediamo in lui potrebbe essere solo un punto nero che ha. Ci sono molte cose buone negli altri. Concentriamoci nel vedere prima quelle. Dobbiamo addestrare i nostri occhi a vedere le persone nel modo in cui Dio le guarda.

Dopo di questo, Paolo continuò evidenziando i loro errori. Una volta che aveva appeso la lavagna dell'apprezzamento, poteva scriverci sopra delle parole di correzione.

Disse, "Ciascuno di voi dichiara, 'io sono di Paolo, io sono di Apollo, io sono di Cefa e io sono di Cristo.'" (1:12). Erano divisi in quelle che noi chiamiamo "denominazioni". Ognuno aveva il loro predicatore preferito. Un gruppo si sentiva più santo di tutti gli altri e disse, "Noi apparteniamo a Cristo"! Pensate che quelle persone che dissero, "Io sono di Cristo," fossero più spirituali degli altri? No. Probabilmente erano più orgogliosi degli altri che erano nella chiesa, tanto da guardarli dall'alto al basso e sentirsi che solo loro erano parte del Corpo di Cristo (come fanno molti gruppi oggi).

Abbiamo bisogno di apprezzare e di dare valore ai credenti che sono in altre chiese e non appartengono alla "nostra chiesa". Non immaginatevi che siccome la vostra chiesa non è denominazionale o è inter-denominazionale, allora è più spirituale di quelle denominazionali . Alcuni di quelli che appartengono a delle chiese non denominazionali , sono tra le persone più arroganti e presuntuose che io abbia mai incontrato. Ed alcuni presenti nelle chiese denominazionali sono tra le persone più umili che abbia incontrato.

Paolo andò avanti chiedendo, "Cristo è forse diviso? Paolo è stato forse crocifisso per voi? O siete stati battezzati nel nome di Paolo?" (1:13). Paolo evitava anche di battezzare le persone così che nessuno si poteva vantare del fatto che era stato battezzato da lui (1:16). Al Capitolo 1:17 Paolo cominciò a trattare un tema che poi si snoda attraverso tutta la Prima Lettera ai Corinzi - la parola della croce. Quale è la soluzione per una chiesa carnale come quella che c'era in Corinto e che aveva molti problemi? La parola della croce. "La parola della croce è pazzia per quelli che periscono, ma per noi, che veniamo salvati, è la potenza di Dio." (1:18).

La Parola della Croce

Che cos'è la parola della croce? È la via per la quale Gesù camminò - la via del riconoscere la propria debolezza, di essere incompresi e respinti dagli altri, umiliando sé stessi, non vendicandosi, e non cercando di ricevere nessuna gloria o onore dagli uomini. Paolo parla di questo anche in 2 Corinzi 13:3, 4. E poi Paolo disse, "Infatti, fratelli, Guardate la vostra vocazione; Non ci sono tra di voi molti sapienti secondo la carne, né molti potenti, né molti nobili." Qui la parola della croce: "Dio ha scelto le persone pazze del mondo per svergognare i sapienti" (1:26-28). Quando Gesù scelse i Suoi apostoli, scelse dei pescatori che non avevano titoli di studio, così da svergognare i grandi studiosi della Bibbia dei Suoi giorni. Gamaliele era un professore che insegnava la Bibbia in un seminario, Anna e Caiafa erano arcivescovi. Ma per guidare i Suoi apostoli dentro al nuovo patto Gesù scelse Pietro, Giacomo e Giovanni, che erano tutti pescatori non istruiti.

Gesù scelse delle persone che non avevano studiato, che non erano acculturate ma che lavoravano duramente, che erano sinceri ed avevano un cuore aperto. Fece così in modo da svergognare le persone sagge che facevano parte della società religiosa dei Suoi tempi. Gesù sta facendo lo stesso anche oggi. Notate comunque che qui non dice che Dio non sceglie le persone sagge. Perché dice, "…non molti". Dio ha scelto anche alcune persone sagge. Ma la maggior parte di quelli che sceglie non sono tra i più intelligenti e dal mondo sono considerati come nessuno. Dio ama utilizzare i nessuno. Se guardate alla storia della Cristianità in India, troverete che la maggior parte di quelli che hanno influenzato questo paese per Cristo non erano grandi studiosi. Erano persone semplici e senza una grande istruzione, ma erano sinceri. Dio li prese, li unse con lo Spirito Santo, e li usò con potenza. Questo non ce lo dobbiamo dimenticare mai. Perché Dio fa così? Perché un uomo intelligente che serve Dio con le Sue abilità di studioso, potrebbe immaginare che Dio lo sta usando perché è molto intelligente - e quindi esserne orgoglioso. Le persone ricche invece, che donano generosamente per il lavoro di Dio, potrebbero immaginare che sono importanti per la chiesa perché grazie ai loro soldi il vangelo si sta diffondendo. Tutte queste persone vivono in un inganno. Dio può utilizzare la nostra intelligenza ed i nostri soldi per diffondere il vangelo - ma non ne ha bisogno. Nel primo secolo Dio fece un lavoro meraviglioso attraverso gli apostoli che erano poveri e senza istruzione. Dio fa le cose in questo modo affinché nessun essere umano sarà mai in grado di vantarsi davanti a Lui (1:29).

La nuova canzone che canteremo quando saremo davanti al Signore è, "Solo l'agnello è degno" (Apocalisse 5:12). Nemmeno Paolo è degno di gloria nel cielo.

Molti anni fa mi invitarono a parlare alla cerimonia di laurea in un seminario biblico. Lo studente che arrivò primo nella classe e che aveva vinto più premi, venne da me dicendomi che voleva parlarmi. Mi disse che era completamente sconfitto dal peccato. Tutti quegli anni che aveva passato accumulando accuratamente conoscenza Biblica non lo avevano liberato dai pensieri sporchi e dal desiderare le donne. Mi disse che dopo quattro anni di studio biblico, in realtà era peggio di quando aveva cominciato il seminario. Come lo avrebbe aiutato tutta la sua conoscenza biblica quando sarebbe diventato un pastore? Sarebbe andato ad insegnare alle persone il significato in greco e in ebraico delle parole della Bibbia? Questo non è quello di cui le persone hanno più bisogno. Hanno bisogno di sapere come vincere il peccato. Fui molto triste per lui, perché era un non-Cristiano che era venuto al Signore - ed ora stava sprecando la sua vita.

Questa è la tragedia nel Cristianesimo di oggi. Gli studiosi della Bibbia muniti di molti titoli stanno insegnando alle persone teorie che non funzionano nella vita di tutti i giorni. Stanno guidando le persone all'albero della conoscenza che porta alla morte, anziché guidarli all'albero della vita.

Perciò non essere mai orgoglioso della famiglia da cui provieni o della tua intelligenza. Il tuo orgoglio non permetterà a Dio di compiere il Suo piano attraverso di te. Paolo veniva da una famiglia molto ricca di Tarso. Tarso era una città dove gli uomini d'affari Giudei andavano per lavorare - e il papà di Paolo deve essere stato un uomo d'affari molto ricco. Fin da quando era giovane Paolo frequentò i migliori seminari a Gerusalemme - dove Gamaliele era il professore. Studiare sotto la guida di un tale professore era un grande onore. Non solo Paolo proveniva da una famiglia ricca, ma aveva anche una mente brillante. Paolo sarebbe stato un successo in ogni professione. Se fosse vivo oggi, poteva diventare uno tra i più bravi informatici, o dottori, o uomini d'affari. Ma non dipese da nessuna di queste sue abilità per servire il Signore. Perché permise alla parola della croce di crocifiggere la sua confidenza nelle sue qualità umane.

Disse ai Cristiani in Corinto, "Quando venni da voi, non venni ad annunziarvi la testimonianza di Dio con eccellenza di parola o di sapienza" (2:1). La sua predicazione non era composta da parole che provenivano dall'intelligenza umana, ma dalla potenza dello Spirito Santo, così che la fede delle persone sarebbe stata nella potenza di Dio e non nella saggezza umana (2:4).

Permettetemi di esortare coloro che tra di voi predicano la Parola: Rendete semplici le vostre predicazioni. In più di 50 anni che ho predicato la Parola di Dio, mi sono posto questa domanda, "Può un bambino piccolo che mi ascolta, capire quello che sto dicendo? Oppure possono capirmi solo quelli molto intelligenti? E per quanto riguarda quei molti in India per i quali l'inglese è solo una seconda lingua, e che non comprendono parolone complicate in inglese? Questi mi possono capire?" Se mi possono capire i bambini piccoli, allora anche gli altri mi capiranno. Perciò quando parlo miro ai bambini - proprio come faceva Gesù. Se solo i sapienti possono capirvi, allora potete stare certi che il 90% delle persone non vi hanno capito. E allora che cosa avete concluso con la vostra predicazione? Forse siete onorati e vi reputano dai grandi studiosi della Bibbia o degli oratori eloquenti - e magari vi hanno dato anche dei soldi!! Volete tutto questo - o volete benedire le persone? Fate la vostra scelta.

Quando ero ragazzo il Signore mi fece questa domanda, "Vuoi impressionare le persone o vuoi aiutarle?" Io risposi, "Signore, voglio aiutarle." E Lui disse, "Allora smetti di cercare di impressionarle!" Quello fu un punto di svolta nella mia vita. Se volete aiutare le persone, siate semplici nel vostro parlare. Dio rivela le Sue verità a coloro che hanno un cuore come quello dei bambini piccoli e non a coloro che sono fieri della loro intelligenza e dei loro titoli (Matteo 11:25). Gesù parlò in modo semplice. Pure i bambini potevano capirlo.

E dunque Paolo sta essenzialmente dicendo, "Anche se ho una mente brillante e sono un grande studioso, e avrei potuto usare tutto questo per parlarvi, non faccio così. Lascio tutto ai piedi di Cristo - tutte le mie abilità, la mia conoscenza e il mio studio. E ho deciso di parlarvi in modo molto semplice con la potenza e l'unzione dello Spirito Santo - così che lo Spirito Santo può portare le mie parole ai vostri cuori - e non solo alle vostre menti. Questo è quello che voglio. Non voglio impressionarvi con la mia intelligenza. Voglio che lo Spirito Santo vi convinca nei vostri cuori e vi guidi nella via dell'abbondante vita in Cristo." Questa è la predicazione della croce .

I Cristiani in Corinto erano bambini in Cristo, e dunque Paolo doveva dargli del latte (3:1, 2). Quando predichiamo alle persone dobbiamo identificare prima il loro livello spirituale, così che possiamo dargli quello che per loro è appropriato. Quando parliamo a degli uomini di Dio maturi, dobbiamo parlare in un modo e quando parliamo a dei bambini in Cristo, dobbiamo parlare in un altro modo. I Corinzi erano credenti da molti anni, ma non erano cresciuti. Perciò Paolo non poteva dargli del cibo solido - ma solo latte. Però quando Paolo si incontrava con dei Cristiani più maturi, poteva condividere con loro delle cose più profonde di Cristo (2:6). Con i Cristiani maturi possiamo parlare del "distinguere tra quello che viene dall'anima e quello che è spirituale" e riguardo al "mettere a morte la forza della nostra anima", ecc. Però con i bambini possiamo parlare solo delle cose semplici come il ravvedimento, il perdono dei peccati, il vincere contro la condanna, il senso di colpa, la rabbia, i pensieri sporchi, ecc. Dobbiamo dare ai bambini il latte perché non possono tollerare la carne che essendo più dura ha bisogno di essere masticata! Ma anche quando parliamo a delle persone mature, non parliamo usando le idee intelligenti di questo mondo, ma parliamo con la saggezza di Dio (2:6, 7).

Questa saggezza di Dio non può essere vista dall'occhio umano, udita dall'orecchio umano e nemmeno capita dalla mente umana. Deve essere rivelata dallo Spirito Santo (2:9, 10). Perciò non fa nessuna differenza se avete una mente brillante o una ottusa. Nei secoli passati vediamo che Dio ha spesso dato a delle persone semplici (con un QI basso) un ministero molto visibile e ha costruito la Sua chiesa attraverso di loro. Che cosa stanno facendo i grandi scolari della Bibbia in India oggi? Non stanno andando nei villaggi a guidare le persone a Cristo. No. Stanno insegnando nelle scuole bibliche, facendo delle presentazioni in delle grandi conferenze sull'evangelismo e stanno diventando direttori di grandi organizzazioni Cristiane con sede in America. Chi sono i Cristiani che veramente stanno facendo il lavoro di Dio in India? La maggior parte di loro sono persone semplici che non hanno studiato, piene dello Spirito Santo, che vanno e portano le persone a Cristo e le stabiliscono in delle chiese locali. Questo è il vero lavoro di Dio. Perciò io dico, lasciate che gli inutili Cristiani che amano l'onore vadano a presentare i loro trattati alle conferenze sull'evangelismo, e che si siedano nei comitati internazionali, e ne diventino i Direttori. Voi che amate il Signore, andate, portate le persone al Signore e costruite la Sua chiesa. Questo è quello che voglio fare per tutta la mia vita. Non voglio mai sprecare il mio tempo sedendomi in una commissione o presentando trattati a qualche conferenza. Voglio portare le persone al Signore e stabilirli in delle chiese. Questo è quello che Pietro, Paolo e tutti gli altri apostoli fecero.

Convertiti o Discepoli?

Al Capitolo 3 leggiamo dell'evangelismo e del costruire la chiesa. "Quando uno di voi dice, 'Io sono di Paolo ed io sono di Apollo'" (3:4). Paolo disse, "Qual è la differenza? Siamo entrambi servi. Io ho piantato e Apollo ha annaffiato" (3:6). Paolo aveva fatto il lavoro di evangelismo - scavò il terreno e piantò il seme. Più tardi venne Apollo ad innaffiare. Apollo non scavò, né piantò nessun seme. C'era bisogno di piantare se qualcun altro lo aveva già fatto? Se avesse scavato un'altra volta avrebbe distrutto il seme che era già stato piantato! Quello di cui il seme ora aveva bisogno era di essere annaffiato - perciò è quello che Apollo saggiamente fece. Alcuni evangelisti si offendono se qualcun altro arriva e annaffia quello che loro hanno piantato. Costoro diranno, "Perché non vai a piantare da qualche altra parte? Perché stai venendo nel mio campo?" Ma è il tuo campo o è il campo del Signore? Se stai facendo il lavoro del Signore, allora è il campo di Dio; e Dio è libero di mandare un altro servo ad annaffiare quello che tu hai piantato. Paolo riconobbe questo. Perciò era felice di quello che Apollo stava facendo. Ma se al contrario stai costruendo il tuo campo, allora un giorno verrà bruciato come vengono bruciati il "legno, fieno e paglia" (3:12-15).

La tragedia di molto evangelismo che c'è oggi è che le persone dicono, "Questo è il MIO convertito." E perciò oggi lo stesso lavoro di Dio viene ripetuto nella Sua vigna - cioè molti Cristiani stanno facendo la stessa cosa a ripetizione, anziché fare ognuno quello che Dio lo ha chiamato a fare. Se Paolo ha piantato è bene che Apollo venga e non pianti più, ma che annaffi piuttosto. Questa annaffiatura farà sì che le piantine deboli crescano e diventino degli alberi forti. Questo è il tipo di cooperazione che avevano nel primo secolo. Ma quello che vediamo oggi nel Cristianesimo sfortunatamente non è la cooperazione, ma la competizione. Perciò impariamo a non rifare il lavoro che ha già fatto un'altra persona, ma lavoriamo in cooperazione, non reputando il lavoro come "NOSTRO"!!

La grande commissione che il Signore ci ha dato, era di "evangelizzare" (Marco 16:15) e poi "di fare dei discepoli ed insegnargli a fare tutto quello che Gesù ha comandato" (Matteo 28:19, 20). Considerate un'illustrazione: Se vedete 100 persone che stanno trasportando un tronco di un albero, di cui 99 stanno sollevando il tronco da un'estremità e solo uno dall'altra parte - da che parte andreste ad aiutare? Al giorno d'oggi, in molti paesi, il 99% dei lavoratori Cristiani è coinvolto nell'evangelismo e solo l'1% nel rendere i convertiti dei discepoli e costruirli in una chiesa locale. Questo è il motivo per cui decisi di aiutare quell'1%. Non sono contro a quelli che stanno dall'altra parte del tronco. C'è bisogno anche di loro. Ma lì ci sono già tante persone.

Paolo e Apollo lavoravano assieme, e i loro convertiti erano per il Signore e anche le loro chiese erano per il Signore. Paolo piantava e Apollo innaffiava, ma Dio era Colui che faceva crescere. Perciò tutta la gloria dovrebbe andare a Dio. Paolo disse di sé e di Apollo, "Noi non siamo nulla. Siamo un niente" (3:7). Questo è il motivo per cui potevano lavorare assieme armoniosamente. Due persone che sono nulla possono lavorare assieme facilmente. È quando uno dei due pensa di essere qualcuno che allora iniziano i problemi.

Se costruirai mai una chiesa locale da qualche parte, lascia che ti dia un suggerimento dopo aver visto per gli ultimi 40 anni il Signore piantare delle chiese qui in India: Prima diventa un nulla e poi fai che tutti i tuoi convertiti siano "nulla" . Allora costruirai una chiesa meravigliosa - dove ci sarà cooperazione e non competizione. Una chiesa dove tutti sono zero, dai capi fino al nuovo convertito, sarà la miglior chiesa del mondo. Perché potranno essere tutti zero, ma quando mettete Gesù davanti a loro - che è un "1", farà valere un miliardo anche una chiesa composta solo da 9 persone - 1,000,000,000!! Perciò determina che non diventerai mai qualcuno, ma che sarai sempre nessuno, come lo erano Paolo e Apollo.

Poi Paolo andò avanti dicendo di come porre le fondamenta e costruirci sopra. Sia le fondamenta sia la sovrastruttura sono ugualmente importanti. Paolo usò prima un'illustrazione di una pianta che cresce - piantare ed annaffiare. Qui invece usò un'illustrazione di un edificio - fondamenta e sovrastruttura (versi 10-12). Il fondamento della chiesa è solo Cristo - il Suo perfetto lavoro espiatorio sulla croce, senza nessuna delle nostre opere aggiunte. Ma poi dobbiamo sapere come costruire sopra a queste fondamenta una struttura eterna. Che tipo di chiesa state costruendo? È un tipo di chiesa impressionante per dimensioni o per la qualità? La domanda alla quale ogni lavoratore Cristiano deve rispondere è questa: Devo puntare alla quantità o alla qualità ? Possiamo costruire con oro, argento e pietre preziose, o con legno, fieno e paglia (3:12). Nel giorno finale quello che conterà sarà la qualità e non la quantità. (3:13, 14).

Con la stessa quantità di soldi potreste comprare molto più legno, fieno e paglia piuttosto che oro, argento e pietre preziose. Perciò se siete interessati a costruire qualcosa di enorme che oggi è impressionante agli occhi delle persone, allora state scegliendo di investire su legno, fieno e paglia. Ma se sapete che il fuoco un giorno proverà il vostro edificio non appena sarà completato, allora scegliereste di costruire con qualcosa che può sopportare le alte temperature, come fanno l'oro, l'argento e le pietre preziose - anche se quello che avete costruito sarà grande solo l'1% rispetto a quello costruito con legno, fieno e paglia. Tutti noi abbiamo un ammontare di tempo limitato. Non abbiamo migliaia di anni da vivere. Dopo che siamo nati di nuovo potremmo avere 60 anni da vivere per il Signore. Come spenderete questi 60 anni? Li spenderete costruendo qualcosa di grande ma di poca qualità, che sarà bruciato nel giorno finale? Oppure costruirete qualcosa che passerà la prova attraverso il più severo dei fuochi? - che importa allora se questa costruzione è di piccole dimensioni.

Molti credenti costruiscono chiese che sono grandi in dimensioni ma povere in qualità. Ma pochi costruiscono con saggezza - cioè piccole chiese di buona qualità - predicando il ravvedimento ed il discepolato. Le statistiche delle seconde non sono così impressionanti come quelle delle prime. Ma un giorno quando il Signore proverà tutto attraverso il fuoco, l'enorme struttura di legno, fieno e paglia sarà completamente bruciata e di essa non ne rimarrà nulla. Ma le piccole strutture costruite da coloro che hanno speso tutte le loro vite facendo discepoli e venendo disprezzati dagli altri Cristiani, perché il loro lavoro non era così grande, troveranno che la loro struttura passerà attraverso il fuoco e durerà per l'eternità.

Perciò come spenderete la vostra vita? Gesù disse, "Andate e fate miei discepoli in tutte le nazioni." State producendo qualcosa che durerà per sempre? Questa è la domanda che deve essere sempre nelle nostre menti. Sto costruendo nel modo in cui Dio vuole che io costruisca - con i principi che Gesù ha insegnato? Sto facendo discepoli che amano il Signore più di ogni altra cosa? Oppure sto solo radunando dei convertiti che dicono soltanto, "Signore Gesù, io credo in Te," ma che non sono interessati a diventare discepoli? Pensate al rimpianto che avrete quando starete davanti al Signore, se l'intero lavoro della vostra vita quel giorno sarà completamente bruciato. Potreste essere salvi e andare in cielo, ma vivrete nel cielo per tutta l'eternità con il rimpianto di aver sprecato quell'unica vita terrena che Dio vi aveva dato. Personalmente non voglio avere questo rimpianto. Voglio costruire con oro, argento e pietre preziose. Voglio fare un lavoro di qualità per il Signore mentre sono qui.

Veri Servi di Cristo

Al Capitolo 4, leggiamo qualcosa di più riguardo al servire il Signore. "La cosa più importante per un servo è che faccia esattamente quello che il suo padrone gli ha comandato di fare" ( 4:2 - LB Trad. Ita.). Questo è quello che vuol dire essere un servo fedele. Non è una questione di quanto fate, ma di fare solo quello che il Signore vi dice di fare - e nel modo che Lui vuole che sia fatto. Per fare questo, dovete aspettare Dio e chiedergli, "Signore, che cosa vuoi che io faccia? Voglio fare solo quello." Per esempio, se assumete un servo, non vorreste che vada in giro facendo qualsiasi cosa gli passi in testa di fare per voi. No. Quello che vorreste è che vi ascolti e faccia quello che voi gli dite di fare. Ma la maggior parte dei lavoratori Cristiani non ascolta quello che Dio ha da dire nella Sua Parola né segue questi principi Divini. Anzi, compiono il lavoro di Dio nel modo che a loro sembra il migliore - con le loro idee brillanti, che solitamente sono mondane. Fanno i loro programmi per servire il Signore, e non hanno la pazienza di aspettare il Signore per capire quale sia la Sua volontà per loro.

Al Capitolo 4, Paolo dice che i veri servi di Cristo (che camminano nella via della croce) non saranno onorati dal mondo (e questo anche i credenti mondani). Gli apostoli sono i più grandi servi di Dio nella Sua chiesa. Sono gli anziani degli anziani nelle chiese. Gli apostoli piantano le chiese, nominano degli anziani e guidano questi anziani. Ma cosa il mondo pensa di questi apostoli? "Dio ha messo in mostra gli apostoli come ultimi tra tutti" (4:9). Agli occhi del mondo gli apostoli sono proprio all'ultimo posto della scala sociale. Sono come "dei prigionieri condannati a morte osservati dagli uomini pazziderisisenza fissa dimora", ecc. ( 4:9-11 - Living Trad. Ita.). Paolo paragonò sé stesso e gli altri apostoli con i Cristiani carnali che erano in Corinto. Disse, "Voi tutti siete pieni, ricchi e considerati saggi, forti e onorati dal mondo. Noi, dall'altra parte siamo disprezzati dal mondo." Un vero apostolo di Gesù Cristo non sarà onorato da questo mondo. Solo i Cristiani carnali vengono onorati dal mondo. Se cercate l'onore di questo mondo, sicuramente finirete per essere un Cristiano carnale.

Un vero apostolo di Cristo non diventerà mai ricco attraverso la predicazione del vangelo. Ovunque vediate un uomo che è diventato ricco grazie alla predicazione del vangelo, potete stare certi che quell'uomo non è un apostolo di Cristo. Una persona che ha comprato case e terreni per sé e la sua famiglia attraverso la predicazione del vangelo non è un apostolo di Cristo. Un uomo che può comprare delle macchine costose con i soldi che ha ricevuto predicando il vangelo, non è un apostolo di Cristo. Ma è soltanto un Cristiano carnale. Paolo avrebbe potuto guadagnare molti soldi attraverso il dono della predicazione; ma non lo fece. Un vero servo di Dio non guadagna soldi predicando il vangelo. Potrebbe accettare dei doni così da soddisfare i suoi bisogni terreni - come Gesù e gli apostoli fecero - ma non diventerà milionario in questo modo. Ma quello che vediamo nel Cristianesimo di oggi è esattamente l'opposto. Questo è il motivo per cui il mio rispetto per tutti questi così detti apostoli e predicatori (che magari hanno anche guarito dei malati) è zero. Ho più rispetto per un sacerdote Cattolico che se ne va nell'India del Nord vivendo semplicemente e aiutando i poveri, piuttosto che questi predicatori evangelici che riscuotono le decime dai poveri e si arricchiscono attraverso la predicazione del vangelo.

E voi chi seguirete? Paolo e Pietro? O i falsi del giorno d'oggi?

Paolo andò avanti dicendo, "Siamo trattati duramente ci affatichiamo lavorando con le nostre proprie mani " (4:11, 12). Paolo si finanziava da solo, ma nonostante questo fu insultato e calunniato. Le persone dicevano cose false a suo riguardo, ma nonostante questo Paolo le benediceva in ritorno. Era perseguitato praticamente ovunque andava e diventò "la feccia del mondo, il rifiuto di tutti" (4:13). Questo vuol dire che il mondo non lo considerava meglio dello sporco che scorre nelle fogne. Questo era il modo in cui il mondo trattò il più grande apostolo di quel tempo. In contrasto, i Cristiani in Corinto erano rispettati e onorati dal mondo - e loro ne erano felici.

Mi dispiace dirlo ma il Cristianesimo ha perso la comprensione di che cosa vuol dire essere un servo di Dio. Il nostro compito oggi è di dimostrare al paese in cui viviamo [*] che cosa vuol dire essere un vero servo di Dio - uno che non si compromette né cerca l'onore del mondo. Dio non è impressionato dalle lauree in teologia di nessuno né da altri titoli di studio. Questi titoli non solo non impressionano Dio, ma nemmeno spaventano il diavolo!

La maggior parte dei lavoratori Cristiani desidera sedersi su dei troni e riceverne l'onore. Non incamminarti per questa strada. Sii un servo umile di Dio per tutta la tua vita. Sii un fratello comune o una sorella comune, anche se siete respinti dal mondo e anche dal Cristianesimo Babilonese.

Paolo era forse geloso dei Corinzi che erano riconosciuti e vivevano nell'agio? No. Anzi era dispiaciuto per loro, perché lui era in una posizione più benedetta rispetto alla loro. Gli parlò come un padre parla ai suoi figli - non per farli vergognare (4:14). Un vero servo di Dio è un padre. Non vuole svergognare le persone. Gli insegnanti potrebbero anche svergognare i loro studenti, se qualche studente fa qualcosa di sbagliato. Ma un buon padre, al contrario, non svergognerà mai suo figlio, anche se fa qualcosa di stupido. Ma la proporzione di padri e insegnanti nel Cristianesimo ammonta circa a 1:10,000 (4:15).

Paolo continuò dicendo, "Potreste anche essere in grado di predicare molte belle cose. Ma quando vengo da voi, non starò ad ascoltare le vostre predicazioni. Quello che vorrò vedere è quanta potenza c'è nella vostra vita - perché il regno di Dio non consiste in parole, ma in potenza." (4:19, 20).

Nei primi quattro capitoli di questa lettera Paolo getta le fondamenta per la parola della croce. Poi, dal Capitolo 5 in avanti, cominciò a trattare i problemi che c'erano nella chiesa in Corinto. Lo spirito del mondo era entrato nella chiesa in Corinto. Il Capitolo 5 è una porzione delle Scritture di valore, perché ci insegna come gli apostoli trattavano il peccato nella chiesa.

Lo Spirito del Mondo

Qui Paolo trattò il problema dell'immoralità. In quel periodo nei templi pagani di Corinto c'era molta immoralità, e questo spirito era entrato nella chiesa. Qualcuno stava vivendo in adulterio con la sua matrigna, e nemmeno si era pentito. E gli anziani nella chiesa erano talmente "senza spina dorsale" che non fecero nulla a riguardo. Non avevano il coraggio di espellere quell'uomo dalla chiesa. Probabilmente perché volevano avere una reputazione di persone gentili. Un anziano può perdere la sua reputazione di uomo gentile se espelle qualcuno dalla chiesa. Altri lo criticheranno - e la maggior parte degli anziani non vogliono la reputazione di essere duri di cuore. Molti anziani amano la loro reputazione più di quanto amano la purezza della chiesa. Il loro obiettivo è la popolarità, e in quest'area, sembrano più dei politici. Un anziano o pastore che è così farà solo una cosa, distruggerà la chiesa.

È possibile che quest'uomo che stava vivendo nel peccato fosse ricco. La maggior parte degli anziani è spaventata dal correggere i membri ricchi ed influenti che stanno nelle loro congregazioni - questo per diverse ragioni. Queste persone supportano la chiesa con delle grandi offerte. Sono influenti e possono aiutarvi ogni volta che avete qualche difficoltà. Per questo motivo di solito i pastori e gli anziani lasciano queste persone tranquille. La disciplina la usano solo con i poveri. Ma a Paolo non importava nulla del fatto che un uomo fosse ricco o povero. Lasciò quell'uomo nelle mani di Satana e disse agli anziani di espellerlo dalla chiesa - di scomunicarlo (5:13).

Delle volte le persone devono essere espulse dalla chiesa. Gesù disse, "Prima vai e parla con questa persona da solo" (Matteo 18:15-18). Se non ti ascolta, allora prendi altri due o tre e andate a parlarci. Se continua a non ascoltare, e continua nel peccato, allora dite alla chiesa di lui. Se ancora continua nel peccato, allora trattatelo come se fosse un non Cristiano ed espelletelo dalla chiesa. Esattamente come in casa anche nella chiesa c'è bisogno di disciplina. Una casa dove i bambini non sono disciplinati sarà una casa caotica, una chiesa dove le persone non vengono disciplinate sarà una chiesa caotica. In una casa dove i bambini non vengono disciplinati, i bambini prenderanno il governo di quella casa e il padre dovrà stare zitto in un angolo. In una chiesa dove non c'è disciplina, gli anziani saranno impotenti e gli altri prenderanno il controllo. Questo è successo in molti posti, perché gli anziani hanno cercato la popolarità più della santità.

Che cosa vuol dire "consegnare una persona nelle mani di Satana per la distruzione della carne"? Vuol dire permettere che Satana lo attacchi con una malattia. Tutte le malattie vengono dal diavolo - e non ho il minimo dubbio riguardo a questo. Dio è un Padre pieno d'amore e nessun Padre pieno d'amore darebbe una malattia ai suoi figli. Delle volte, Dio potrebbe permettere che i suoi figli siano malati, come fece con Paolo. Dio permise a Satana di mettere una spina nella carne di Paolo e non lo guarì, anche se Paolo pregò a riguardo (2 Corinzi 12:1-7). Ma questo era per il bene di Paolo - per salvarlo dall'orgoglio. Dio non tenta nessuno. Ma permette a Satana di tentarci. Perciò Paolo consegnò questo fratello che non si era pentito a Satana affinché si ammalasse, e grazie alla malattia si pentisse. Questo vuol dire che sarebbe stato espulso dalla chiesa e nessun credente sarebbe andato a trovarlo. E così nelle tenebre spirituali, anche se aveva molti soldi, avrebbe realizzato che cosa aveva perso e tutto questo nella speranza di portarlo al pentimento. Delle volte Dio potrebbe permettere a Satana di fare ammalare alcuni credenti affinché si pentano. Paolo, come apostolo, aveva l'autorità Divina di consegnare le persone in mano a Satana come ha fatto qui, così che potevano capire e pentirsi. Il mondo poteva trattare Paolo come se fosse del liquame, ma Dio gli diede autorità spirituale. Satana aveva paura di Paolo.

Glorificare Dio in Tutto

Al Capitolo 6, Paolo discusse del fatto che i credenti portino degli altri credenti in tribunale. Perché un credente dovrebbe portare un altro credente in tribunale? Perché si sente che gli anziani della chiesa non possono aiutarlo a risolvere il suo problema - e nemmeno Dio Onnipotente può aiutarlo!! Allora cerca aiuto in un tribunale del mondo, rivolgendosi a degli uomini infedeli. Lo Spirito Santo dice che questo è completamente sbagliato - perché disonora Dio, come se fosse incapace di risolvere un problema tra i Suoi figli! Tra i credenti ci saranno sempre dei problemi. Ma dovrebbero portarli agli anziani della chiesa e fidarsi del fatto che Dio li aiuterà - e non andare in un tribunale del mondo.

Paolo andò avanti dicendo, "Se il vostro fratello vi truffa, perché non subite le truffa?" (6:7). Ma invece di subire qualche torto, qui stavano cercando di correggere il male che qualcun altro gli aveva fatto, facendogli del male - cioè portando quel fratello in tribunale. Lo Spirito Santo dice che coloro che fanno queste cose non entreranno nel cielo. Se portate un credente in tribunale, non entrerete mai nel regno di Dio (6:9). Questo peccato è una cosa seria, perché disonora il nome di Gesù. Gesù disse, "Da questo conosceranno tutti che siete Miei discepoli, se avete amore gli uni per gli altri" (Giovanni 13:35). Ma così state mostrando ai non credenti che i Cristiani combattono gli uni con gli altri e in questo modo state guidando quelle persone verso il diavolo. In questo caso, Dio dice, che non meritate di entrare nel Suo regno. Un Cristiano deve essere concentrato sulla gloria di Dio e non sul proprio onore. "Tutto quello che fate, fatelo per la gloria di Dio" (1 Corinzi 10:31). Riuscireste a glorificare Dio portando vostro fratello in tribunale? No? Allora non fatelo. Perché porti tuo fratello in tribunale? Perché lo odi. E vuoi che un giudice umano lo punisca. Perché non lasci che sia Dio a punire? "Non insistere nel voler pareggiare i conti; questo non spetta a te. 'Io faccio il giudizio,' dice Dio. 'Mi preoccupo io di queste cose'" ( Romani 12:19 - MSG Trad. Ita)

Poi Paolo parlò di tre diversi livelli nei quali le persone possono vivere. "Ogni cosa mi è lecita, ma non ogni cosa mi è utile" (6:12). Il livello non lecito (o ingiusto) è il livello dove vive la maggior parte dei non credenti. Nessun credente dovrebbe mai scendere a questo livello - ma sfortunatamente alcuni lo fanno. E se persistono a vivere a questo livello perderanno la loro salvezza. Il livello minimo per un credente è il secondo livello - quello che è lecito (o giusto ). Ma c'è anche un livello più alto - quello redditizio. Su 100 cose, 70 possono essere illecite. Dunque non dovremmo fare nessuna di quelle. Così ne rimangono 30 lecite che possiamo fare. Ma tra queste 30, magari 10 sono spiritualmente redditizie. Un Cristiano devoto con tutto il cuore , farà solo queste 10. Ma un Cristiano che non è devoto con tutto il cuore sceglierà tra le 30 cose lecite. Se vuoi essere devoto con tutto il cuore, ed un efficace servo di Dio, allora dovrai selezionare le cose utili e spiritualmente redditizie da quelle lecite che hai a disposizione.

Considerate l'esempio del tempo. Tutti abbiamo 24 ore al giorno. Se spendete parte di questo tempo guardando dei film sporchi o leggendo dei libri sporchi, questo sarebbe un modo illecito di spendere il vostro tempo. Dall'altra parte, ci sono molte cose lecite con le quali potete occupare la vostra giornata. Alcune di queste cose sono necessarie e quindi dobbiamo farle. Ma potete spendere molte ore leggendo i giornali - che anche se lecito potrebbe non essere la cosa più spiritualmente redditizia nella quale investire il proprio tempo. Se volete essere un utile servo di Dio, allora dovete disciplinarvi e tagliar via dalla vostra giornata quelle cose che non sono necessarie e passare più tempo nelle cose di Dio. Potete scegliere di spendere molte ore girovagando su internet (su dei siti puliti) o anche guardando molti programmi TV Cristiani e alla fine rimanete con pochissimo tempo per studiare la Bibbia. O al contrario, potete passare poco tempo navigando in internet (per leggere i giornali, ecc.) e avere molto più tempo per studiare la Bibbia. Non state peccando se per due ore guardate un programma televisivo pulito o visitate un sito internet pulito; ma potrebbe essere uno spreco di tempo che altrimenti avreste potuto spendere studiando la parola di Dio o aiutando le persone che sono nel bisogno.

Allo stesso modo ci sono diversi modi di spendere i soldi, quello ingiusto , quello lecito, quello redditizio. Un Cristiano devoto con tutto il cuore userà il suo tempo ed i suoi soldi in modi redditizi. Dobbiamo imparare a fare delle scelte giuste. Il segreto di una vita Divina giace nelle scelte che facciamo. Tra tutte le cose lecite che possiamo fare con il nostro tempo dobbiamo scegliere quelle migliori. Tra tutti i modi leciti in cui possiamo spendere i nostri soldi, dobbiamo scegliere quelli migliori. Un uomo che fa queste scelte sarà prezioso per Dio.

Poi Paolo continuò parlando del modo in cui usiamo i nostri corpi. "Non mi lascerò dominare da nessun desiderio del mio corpo" (6:12, 13). Il cibo è essenziale per i nostri corpi; ma se vuoi essere un servo di Dio, non devi permetterti di essere dominato dal cibo. Se ami il cibo così tanto da esserne dominato, non sarai mai un servo utile per Dio. Devi rompere questa schiavitù. Qui è dove il digiuno può aiutare.

Non è solo il nostro spirito ad essere "membra di Cristo", ma anche il nostro corpo (6:15). Dunque non dobbiamo mai usarlo per scopi immorali. Deve essere ad uso esclusivo del Signore - i nostri occhi, la nostra lingua ed ogni parte del nostro corpo. Qui c'è una meravigliosa promessa di Dio rivolta al nostro corpo - questa promessa l'ho richiesta molte volte per me, da ormai molti anni: "Il corpo è per il Signore, e il Signore è per il corpo" (6:13). Se dite, "Signore, il mio corpo è totalmente Tuo, dalla testa ai piedi - i miei occhi, la mia lingua, ogni cosa," e veramente è così, allora il Signore sarà totalmente per il vostro corpo. Manterrà il vostro corpo in grado di servirlo fino a quando vorrà che lo serviate. Lo preserverà persino dalle malattie. I giovani possono vacillare, ma coloro che danno i loro corpi al Signore, voleranno come aquile nel cielo.

Il nostro corpo è anche il tempio dello Spirito Santo (6:19) - perciò non dobbiamo contaminarlo in nessun modo. Se dentro alla chiesa (intesa come edificio) non fumereste, né berreste, né commettereste adulterio, allora non dovreste fare queste cose nemmeno nel vostro corpo - perché il vero tempio di Dio non è un edificio, nemmeno se questo si chiama chiesa, ma è il vostro corpo. "Siete stati comprati a caro prezzo. Dunque glorificate Dio nel vostro corpo" (verso 20).

Questi nove versi (6:12-20) formano assieme uno dei più bei passaggi delle Scritture riguardo al modo in cui dovremmo usare il nostro corpo e della cura che Dio ha per esso. Vi incoraggerei a meditarci sopra, perché abbiamo bisogno di un corpo in salute per servire il Signore. Molti Cristiani parlano della guarigione. Ma la salute è meglio della guarigione. Prevenire è meglio che curare. È meglio mangiare meno ed essere sani, che essere dei mangioni, ammalarsi, e poi chiedere a Dio di guarirci. Non chiedete al Signore di essere il vostro Guaritore, ma chiedetegli di essere la vostra Salute. Dai il tuo corpo totalmente a Lui e poi dì, "Signore, tu sei la Salute del mio corpo. Fino a quando vorrai che io viva sulla terra e che ti serva, sono a Tua disposizione. Ti glorificherò nel mio corpo, perché Tu lo hai comprato per Te sulla croce. Il mio corpo appartiene solo a Te." Il nostro corpo è come una casa che è stata comprata da qualcun altro - il Signore. Dobbiamo abbandonare la casa e lasciare che il giusto Proprietario la occupi totalmente. È un peccato continuare a vivere in una casa che qualcun altro ha comprato. Dunque consegna totalmente il tuo corpo al Signore.

Fuggite l'Immoralità

C'è solo un modo per vincere la tentazione all'immoralità - e questo modo è menzionato al Capitolo 6:18, "Fuggite." La Bibbia è realistica e sa quanto è forte la tentazione sessuale! Quando Giuseppe fu tentato dalla moglie di Potifar, scappò. Se non scappate, ma state lì e vi esponete alla tentazione, allora potete essere certi che cadrete - prima o dopo. Se notate che una conversazione, un'amicizia o una relazione si sta muovendo in una direzione pericolosa, allora c'è solo una cosa che dovete fare - se non volete distruggere la vostra vita e il vostro ministero. Giratevi e fuggite. Andatevene in fretta via da lì. Se non ricevete questo avvertimento, potete distruggervi con le vostre mani - e rimpiangerete per tutta l'eternità che quel giorno non siete scappati. È una cosa molto seria.

In questo contesto, Paolo andò avanti dicendo che lo sposarsi è un modo per sfuggire dall'immoralità (7:2). È vero che rimanendo non sposati potete avere più tempo per servire il Signore. Ma siccome c'è tantissima immoralità nel mondo (e questo oggi è ancora più vero) "Ogni uomo abbia la propria moglie e ogni donna il proprio marito" (7:2). Alcuni potrebbero dire che questa non è una cosa molto spirituale come ragione per sposarsi. Ma è lo Spirito Santo che qui dice che il matrimonio può proteggere dall'immoralità. Quindi, non provate ad essere super spirituali (più spirituali dello Spirito Santo)!

"Se non avete auto controllo è meglio sposarsi piuttosto che ardere." (7:9). Per la maggior parte degli uomini è normale ardere dal desiderio sessuale quando arrivano all'età di circa vent'anni e la maggior parte di loro non ha l'auto controllo per vincere questo desiderio. Perciò è molto meglio sposarsi, evitando così il desiderio ardente che espone a delle tentazioni altrimenti evitabili. La Bibbia è molto pratica. Non ci insegna uno stile di vita da eremiti dove dobbiamo vivere in una foresta o in un monastero. Dobbiamo vivere in mezzo al mondo, ed essere sposati come il resto della razza umana. È scritto riguardo ad Enoc che "camminò con Dio ed ebbe figli e figlie" (Genesi 5:22). Anche noi possiamo vivere una vita da sposati e avere figli e figlie, e allo stesso tempo camminare con Dio come fece Enoc.

Le persone sposate devono riconoscere che dal momento che sono sposate perdono l'autorità sul proprio corpo. Trovo che nella cultura Indiana questa sia una cosa molto importante che le donne devono capire. Nelle nostre chiese questo argomento non è insegnato abbastanza. I predicatori sono imbarazzati a parlare di questo, anche se le Scritture ne parlano molto apertamente. Il marito deve compiere il suo dovere verso sua moglie, e la moglie deve compiere il suo dovere verso suo marito (7:3, 4). La relazione sessuale tra marito e moglie qui viene chiamata dovere. Non è qualcosa della quale vergognarsi. È un dovere tanto quanto cucinare, prendersi cura dei bambini, e lavorare per provvedere ai bisogni di casa.

Una volta che una donna si sposa non ha più autorità sul suo corpo. Il suo corpo da lì in poi appartiene a suo marito. Prima che si sposasse era suo, ma ora il suo corpo sarà sempre di suo marito. I mariti potrebbero essere deliziati di sentire queste cose! Ma anche loro hanno una responsabilità. Un marito non ha autorità sul suo corpo ma ce l'ha sua moglie. Questo non si riferisce solo alla relazione sessuale - perché i mariti possono essere sempre pronti a riconoscere il loro dovere in quest'area! Ma vuol dire anche che i vostri occhi e le vostre lingue ora appartengono a vostra moglie. Quando vedete una bella ragazza, dovete ricordarvi che i vostri occhi appartengono a vostra moglie. Quando parlate con un'altra donna, ricordatevi che la vostra lingua ora appartiene a vostra moglie. Potete parlare con altre donne - ma non per attrarle o sedurle.

Nei Cristiani c'è moltissima immoralità nascosta - ed anche tra predicatori e pastori. I resoconti che uno sente sono solo la punta dell'iceberg. Ce n'è molta di più nascosta. Ma da dove comincia questa immoralità? Comincia nel cuore e dagli occhi che si guardano attorno, e quando qualcuno non fugge da amicizie pericolose.

Allo stesso tempo, Dio potrebbe chiamare alcuni, come Paolo, ad una vita vissuta senza sposarsi. Paolo disse, "Io vorrei che tutti gli uomini fossero come me, ma ciascuno ha ricevuto il proprio dono da Dio" (7:7). Paolo accettò la volontà che Dio aveva per lui, cioè quella di rimanere da solo. Ma riconobbe che pochi uomini avevano questa chiamata. Paolo non era sposato per il bene del vangelo. Con tutti i viaggi che fece non avrebbe potuto occuparsi di una famiglia. Ma i tempi sono cambiati. Oggi uno può viaggiare dall'altra parte del mondo in meno di 24 ore e ritornare a casa altrettanto velocemente, mentre nei giorni in cui viveva Paolo ci voleva giorno un intero per viaggiare 50 Km. Se un apostolo aveva un ministero molto diffuso avrebbe avuto molte difficoltà a crescere una famiglia. Questo è il motivo per cui alcuni apostoli come Paolo e Barnaba non erano sposati, mentre gli altri viaggiavano con le loro mogli. Un altro motivo per cui Paolo incoraggiava a non sposarsi era perché c'era molta persecuzione. Nei momenti di persecuzione è più rischioso essere un uomo sposato. Era in una situazione del genere, durante il primo secolo, che Paolo disse "è bene per l'uomo rimanere da solo." Anche oggi ci potrebbero essere delle situazioni come questa - ma sono rare, probabilmente meno dell'1% dei casi.

Il motivo principale per cui Paolo incoraggiava le persone a considerare una vita vissuta senza sposarsi è che così avrebbero potuto essere "consacrati al Signore senza distrazioni" (7:35). Dunque disse, "Se vivete in questo mondo, non siate presi da quello che succede in questo mondo" (7:31). Ci saranno dei momenti nei quali dobbiamo piangere. Ma non dovremmo essere eccessivamente presi dal piangere. Dobbiamo finire di piangere e continuare. Allo stesso modo, non dovremmo essere molto eccitati con la gioia che ci viene da quello che possediamo, affinché il nostro servizio per il Signore non venga ostacolato dalle nostre menti troppo occupate da cose terrene. Terminate velocemente l'ondata emotiva e poi continuate a servire il Signore. Anche se siete sposati, non permettete che vostra moglie e la vostra casa diventino tutto per voi (7:29). C'è del lavoro da fare per il Signore, e la vostra devozione per il Signore non si può permettere distrazioni. Il Signore deve essere primo nella vostra vita.

Vorrei farvi notare un'ultima cosa importante. Paolo disse più di una volta: "Io dico ai non sposati… Io dico, ma non il Signore… Qui non ho un chiaro comandamento dal Signore, ma sto dando la mia opinione" (7:8, 12, 25). Paolo metteva la differenza tra i comandamenti del Signore e le sue opinioni personali. Questo è molto importante, come servi di Dio, quando predichiamo, questa distinzione deve essere chiara. Non c'è niente di male nell'esprimere le nostre opinioni - ma dobbiamo essere chiari a tutti che queste sono nostre opinioni personali e non dei comandamenti di Dio.

Notate anche al Capitolo 7:40: "A parer mio, penso di avere anche io lo Spirito di Dio." Osservate la profonda umiltà di Paolo. La sua opinione di certo era un'opinione quasi divina, ma non aveva l'arroganza che molti hanno oggi, che dicono, "Così dice il Signore." Ascolterei piuttosto un uomo che dice, "Penso di avere lo Spirito di Dio," che qualcun altro che dice, "Così dice il Signore." Ho scoperto in questi miei 56 anni che sono stato credente, che quando qualcuno dice, "Così dice il Signore," il Signore non sta parlando per niente attraverso quella persona. Sono solo parole che provengono dalla sua mente. Ma quando un uomo è umile abbastanza da dire, " Penso di avere lo Spirito di Dio quando sto dicendo questo," è molto più possibile che sia l'espressione della mente di Dio.

Un Cristiano Maturo

Al Capitolo 8, Paolo parlò dell'usare la nostra libertà facendo però cose che possono causare agli altri una caduta. In quei giorni tutta la carne che era venduta al mercato veniva prima presentata agli idoli nei templi. Dunque quelli che avevano un problema con questa cosa decisero di diventare vegetariani. Ma c'erano altri credenti che dicevano, "Che cos'è un idolo? È solo un pezzo di legno con scolpitaci su una faccia. Che cosa importa se quella carne è stata messa davanti a un pezzo di legno? Io credo in un solo Dio, il Padre del nostro Signore Gesù Cristo, e dunque rendo grazie per questa carne e la mangio."

Paolo qui dice che ogni credente deve rispettare il punto di vista di un altro credente - e non forzare gli altri a conformarsi al suo punto di vista. (Questo è simile all'insegnamento in Romani 14). Qui in India, quando i vostri vicini vi offrono dei dolci durante il Diwali (una festa Indu), delle volte è possibile che quei dolci prima siano stati offerti ad un idolo. Che cosa dovremmo fare? Paolo dice più avanti in 1 Corinzi 10:25-28 (MSG - Trad. Ita.), "Mangiate tutto quello che è venduto dal macellaio; non dovete prima fare un 'test di idolatria' per ogni carne. La terra, dopo tutto è di Dio, e anche tutto quello che contiene. Questo 'tutto' include di certo anche le zampe dell'agnello sul banco del macellaio. Se un non credente vi invita ad una cena e vi sentite di andare, andate e godetevela; Mangiate tutto quello che vi viene messo davanti. Sarebbe sia scortese sia di bassa spiritualità esaminare chi vi ha invitato riguardo alla purezza etica di ogni portata. Ma se vi dice, che questa portata, o quell'altro cibo, è stato sacrificato ad un dio o ad un'altra divinità ecc., non dovete mangiarla. Anche se non vi interessa da dove viene e che cosa gli è successo, il fatto è che non volete creare confusione, dando un doppio messaggio riguardo a quale Dio adorate."

Al Capitolo 8, Paolo dice che queste questioni non sono le cose più importanti. La cosa più importante è l'amore (verso 1). La conoscenza può rendere una persona arrogante, tanto da guardare gli altri dall'alto al basso e dire "voi non conoscete nulla. Siete spaventati da un pezzo di legno!" Ma una persona del genere potrebbe non avere amore. Se avesse l'amore, sarebbe preoccupato dal non causare agli altri credenti una caduta. Dobbiamo ricordarci che quelli che sono venuti dall'idolatria, per molti anni hanno riconosciuto in quei blocchi di legno delle divinità - perciò la loro coscienza gli causa dei problemi. La vostra coscienza invece non vi turba perché non avete lo stesso passato. "Ma fate attenzione che questa vostra libertà non causi in qualche modo la caduta di qualcun altro che è più debole… Dunque, (Paolo dice) se il cibo che mangio causa a mio fratello una caduta, non mangerò mai più carne, così che mio fratello non cada " (8:9, 13). Questa è la posizione che ogni Cristiano maturo prenderà.

Applichiamo questa cosa ai giorni nostri. La Bibbia non dice che se bevete un po' di vino è peccato. La Bibbia dice che non dovete ubriacarvi . Ma supponi che un altro credente ti vede bere solo un poco di vino, e tu hai l'autocontrollo per fermarti solo con quel poco. Ma quando lui ti vede, come un fratello più santo, e bevi vino, lui fa lo stesso. Ma non ha il tuo stesso autocontrollo; e comincia a bere sempre di più e diventa un ubriacone - e alla fine va all'inferno. Chi lo ha avviato sulla strada verso l'inferno? Tu!! Perciò che cosa farebbe un uomo di Dio? Negherebbe a sé stesso il piacere di bere anche un poco di vino. Non si chiede (come un credente che è solo preoccupato di sé) "È giusto o sbagliato?" No. Ma si pone una domanda più alta, "Facendo così, posso causare la caduta di qualcun altro?" e dunque non tocca più bevande alcoliche per tutta la sua vita. Questo è amore. E quando questa negazione può salvare delle anime dal distruggersi e dall'andare all'inferno, un uomo di Dio è deliziato dal praticare queste rinunce.

Questo principio può avere anche altre applicazioni. Se andate a casa di qualcuno e scoprite che l'uomo di casa non è in casa, che cosa dovreste fare? Sarebbe meglio non entrare - non perché sareste tentati da sua moglie, ma per preservare la vostra testimonianza ed essere un esempio agli altri. Potreste essere totalmente puri; ma qualcun altro potrebbe seguire il vostro esempio e cadere nel peccato - e a questo punto sareste voi che lo avete guidato fuori strada con il vostro esempio. Queste sono piccole cose - ma se vivete con il principio dell'amore, sarete sempre preoccupati per gli altri. Gloriarsi della nostra conoscenza e fare quello che vogliamo, senza preoccuparci degli effetti che il nostro comportamento può avere sugli altri è il modo egoista in cui vivono gli stranieri. "Quando causate la caduta di un vostro fratello, state peccando contro Cristo" (8:12).

Il Capitolo 9 tratta il tema della libertà. "Non sono un apostolo? Perché devo lavorare come tutti gli altri? Perché devo rimanere senza una moglie?" Tutti gli apostoli erano sposati fatta eccezione di Paolo (9:5). Perciò quando una chiesa insegna che se si vuole servire il Signore a tempo pieno non ci si può sposare, questa chiesa è una chiesa nella quale la maggior parte degli apostoli non avrebbero potuto farne parte. Pietro e Giovanni non si sarebbero potuti aggregare a una chiesa così semplicemente perché erano sposati. Solo questo fatto prova che questo insegnamento è sbagliato. Se gli apostoli in persona non sono qualificati per unirsi a una chiesa, allora che tipo di chiesa è? Un'altra cosa che alcune chiese dicono è che se uno vuole servire il Signore non deve avere un lavoro secolare. In questo caso Paolo e Barnaba non avrebbero potuto aggregarsi a queste chiese, perché entrambi si finanziavano attraverso i loro lavori secolari (9:6). Pietro e Giovanni al contrario venivano supportati dai doni che ricevevano dagli altri credenti. Ma Paolo e Barnaba si supportavano da soli. Perciò potete essere un apostolo che si finanzia da solo con il proprio lavoro secolare, o uno che viene finanziato dagli altri credenti. E come apostolo, potete essere sposati o non sposati. Il matrimonio ed un lavoro secolare non squalificano dall'apostolato.

Poi Paolo trattò il tema di finanziare i servi del Signore. Dio disse, "Non mettete la museruola al bue che trebbia il grano" (9:9). Questa era una legge dell'Antico Testamento. Quando un bue trebbiava, alcuni contadini egoisti e duri di cuore chiudevano la bocca al bue con una museruola, affinché mentre lavorava non mangiasse il grano. Perciò Dio comandò che al bue non doveva essergli messa la museruola. Paolo disse, "Pensate che Dio si preoccupa solo dei buoi?" Ma questo è scritto anche per voi" (9:10). Questa legge serviva ad insegnare che dobbiamo provvedere ai bisogni finanziari di coloro che servono il Signore affinché possano nutrire sé stessi e le loro famiglie. Paolo andò avanti dicendo, "Se abbiamo seminato per voi beni spirituali, è forse gran cosa se mietiamo i vostri beni materiali?" Dobbiamo supportare finanziariamente coloro che ci nutrono con del cibo spirituale. Qui Paolo non stava parlando di un servo del Signore che raccoglie i soldi da altri per comprarsi terreni e proprietà per la sua famiglia. No. Stava parlando di un servo del Signore che riceve soldi per le sue necessità, così che possa vivere con la sua famiglia in modo semplice. Ma questa clausola che il Signore ha ordinato è stata abusata da molti predicatori che guadagnano molti soldi.

"Il Signore ha ordinato che coloro che annunciano il vangelo si guadagnino da vivere con il vangelo" (9:14). Coloro che predicano il vangelo hanno il diritto di ricevere doni dai credenti che ricevono il beneficio dal loro ministero (Galati 6:6). In questo punto nel Cristianesimo ho trovato due estremi. Ad un estremo ci sono predicatori che abusano di questo insegnamento per guadagnare un sacco di soldi - e molto spesso da credenti che sono molto più poveri di loro. Questo è scandaloso. Dall'altra parte ci sono credenti che sono tirchi e non riconoscono il loro debito finanziario che hanno nei confronti di quelli che con costanza gli hanno servito la Parola di Dio.

Avendo insegnato questo principio, poi Paolo continuò dicendo, "Non sto scrivendo questo perché ora facciate così per me. Non ho mai preso nessun soldo da voi Corinzi. Mi guadagno da vivere con le mie mani." Paolo era molto bravo a discernere da chi poteva accettare dei soldi e da chi no. Accettò soldi dalla chiesa di Filippi (Filippesi 4:14-18). Ma non accettò mai nemmeno un centesimo dai Cristiani in Corinto, Efeso e a Tessalonica (2 Corinzi 11:7-9; Atti 20:33, 34; 2 Tessalonicesi 3:7-9). Paolo non viveva con una regola che diceva, "Non devi accettare mai dei soldi dai credenti" e nemmeno con una regola che diceva, "Devi accettare soldi da ogni credente." Ogni volta che gli veniva offerto un dono, Paolo ricercava la guida dello Spirito Santo per sapere se poteva accettarlo o no. Questo è quello che farà anche ogni vero servo di Dio.

Per le azioni di Paolo c'erano delle buone ragioni. Prima di tutto, disse, "Faccio così affinché il vangelo sia offerto gratuitamente" (9:18). Le persone che ascoltano il vangelo devono sapere che non devono pagare niente per ascoltarlo. Per tutta la mia vita, in ogni incontro pubblico nel quale ho preso parte nell'organizzazione, mi sono sempre rifiutato di permettere che sia presa un'offerta - perché nella folla ci potrebbero essere dei non credenti, e non si dovrebbero sentire che debbano pagare qualcosa, anche solo un centesimo, per ascoltare il vangelo. Così è come facevano Gesù e gli apostoli - non ci fu mai in nessun incontro il momento dell'offerta. Fin dall'inizio abbiamo seguito questa pratica in tutte le nostre chiese in India - perché i nostri credenti portano i loro amici non credenti nelle nostre chiese affinché ascoltino il vangelo. Solo i credenti hanno il diritto di supportare il lavoro di Dio. I non credenti non hanno questo diritto (vedi 3 Giovanni 7). Nessun non credente dovrebbe essere in grado di dire al Signore nell'ultimo giorno, "Signore, come puoi mandarmi all'inferno se ho dato dei soldi per supportare il tuo lavoro e i tuoi servi li hanno ricevuti?" Sfortunatamente, molte organizzazioni e predicatori raccolgono soldi da queste persone, senza tenere conto se sono persone nate di nuovo o no. Se sei un predicatore del genere, allora il Signore ti chiederà in quel giorno, "Perché hai accettato dei soldi da una persona che non è un Mio figlio?"

Ci potrebbe essere stata anche un'altra ragione del perché Paolo non accettò nessun soldo dai Cristiani in Corinto. I Corinzi avevano dubbi riguardo l'apostolato di Paolo - e Paolo non avrebbe mai accettato nessun soldo da persone che non ricevevano il suo ministero. Questa è una posizione che ogni predicatore dovrebbe prendere.

Poi Paolo parlò del disciplinare il suo corpo affinché nell'ultimo giorno non venga squalificato, dopo aver predicato agli altri (9:24-27). Salomone scrisse tre libri delle Scritture e alla fine se ne andò comunque all'inferno. Questo è un avvertimento a tutti i predicatori. L'apostolo Paolo - l'uomo che fondò molte chiese, scrisse Scritture, guarì i malati, risuscitò i morti, e predicò moltissimi sermoni meravigliosi - temeva di essere alla fine squalificato. Perciò teneva le passioni del suo corpo sotto controllo. Non immaginatevi mai che siccome Dio vi ha usato molto, allora vi porterà di sicuro nel Suo regno. Paolo non la pensava così. Dio prima guarda alla nostra vita e non al nostro ministero.

Avvertimenti e Linee Guida

Al Capitolo 10, Paolo continuò con lo stesso tema ed avvertì i credenti con l'esempio dei 600,000 Israeliti che furono redenti dal sangue dell'agnello, ma dei quali Dio non fu compiaciuto e non gli permise di entrare nella terra di Canaan. Perirono nel deserto. La stessa cosa può succedere a voi, disse Paolo, perché queste cose sono scritte come esempio per noi (10:6). E poi, abbiamo questa meravigliosa promessa di Dio che "non permetterà che veniamo mai tentati oltre le nostre forze" (10:13). Nessuna tentazione può venire nella nostra vita che è troppo grande per noi. Questo è quello che ci assicura che possiamo vincere ogni tentazione ed essere vittoriosi in ogni problema. Non dite mai che un problema o una tentazione è troppo per voi. Se dite così, in realtà state dicendo che Dio non è fedele alla Sua promessa e dunque che è un bugiardo. C'è una via d'uscita in ogni tentazione - e questa via è di chiedere a Dio di darvi grazia per vincere.

Al Capitolo 10:31, abbiamo una linea guida meravigliosa per trovare quale sia la volontà di Dio in tutte le aree dove la Bibbia non esprime la sua opinione. "Qualsiasi cosa fate, fatela per la gloria di Dio." Ogni volta che siete in dubbio riguardo alla volontà di Dio in qualsiasi cosa, chiedetevi, "Posso fare questa cosa per la gloria di Dio?" Se sentite che non potete farlo per la gloria di Dio, allora non fatelo. Questo verso deve essere il principio con il quale viviamo tutta la nostra vita.

Il Capitolo 11 parla di due cose - il coprire il capo e lo spezzare il pane.

Perché gli uomini non coprono il capo quando pregano e profetizzano nella chiesa e invece le donne sì? Ci vengono date tre ragioni:

1. "Cristo è il capo di ogni uomo, e l'uomo è il capo della donna" (11:3). Siccome Cristo è il capo di ogni uomo e Cristo non deve essere coperto nella chiesa, un uomo non deve coprirsi la testa. L'uomo è il capo della donna ma l'uomo non deve apparire importante nella chiesa (perché nella chiesa solo il Signore è importante - nota non presente nel testo originale ). Per questo una donna deve coprirsi la testa. Inoltre, "l'uomo è immagine e gloria di Dio, ma la donna è la gloria dell'uomo" (11:7). La gloria di Dio non dovrebbe essere nascosta nella chiesa e dunque l'uomo non deve coprirsi la testa. Mentre la donna è la gloria dell'uomo - e la gloria dell'uomo dovrebbe essere nascosta nella chiesa. Questo è quello che l'uomo dice non coprendosi la testa e quello che la donna dice coprendosi la testa. Un sacerdote che indossa un cappello sul suo capo in chiesa è sbagliato tanto quanto una sorella che non si copre la testa.

2. "Se una donna ha i capelli lunghi, è per la sua gloria" (11:15). Tutte le donne sanno che i capelli lunghi sono parte della loro bellezza - la loro gloria. E la gloria della donna (i suoi capelli) dovrebbero essere coperti in chiesa? La gloria di entrambi, sia dell'uomo sia della donna in chiesa dovrebbe essere nascosta.

3. "Perciò la donna deve avere un simbolo di autorità sul suo capo, questo a causa degli angeli" (11:10). E coprendosi la testa, una donna mostra che è sottomessa all'autorità dell'uomo - suo marito o suo padre - e se è orfana o vedova, allora agli anziani della chiesa. Questa donna non è ribelle come lo sono gli angeli caduti.

Sfortunatamente l'influenza occidentale è entrata nelle chiese delle città in Indiane corrompendo questo insegnamento. Ma Paolo concluse dicendo, "Se dovete avere molte discussioni riguardo a questo, io dirò solo che in ogni chiesa di Dio questo viene praticato - e non ho intenzione di entrare in una discussione riguardo a questa faccenda" (11:16).

È chiaro comunque, da questo passaggio, che le donne possono pregare e profetizzare negli incontri della chiesa. Quello che alle donne è proibito fare nella chiesa è insegnare ed essere anziani (1 Timoteo 2:12). Ma le donne possono (e dovrebbero) profetizzare - che è, condividere la Parola di Dio in un modo che "incoraggi, conforti ed edifichi" gli altri (1 Corinzi 14:3).

Ora ci muoviamo al tema della cena del Signore (11:23-34). Quando arriviamo alla cena del Signore, quello che facciamo è il ricordare la morte del Signore. Testimoniamo così che Gesù diede il Suo corpo per essere rotto per noi e anche noi vogliamo essere rotti come lo fu Lui. Nessun altro può rompere il pane e metterlo nelle nostre bocche - perché nessun altro può decidere al posto nostro se vogliamo essere rotti. Dobbiamo rompere noi il pane con le nostre mani, affinché il simbolismo sia accurato. Testimoniamo anche che tutti noi che stiamo partecipando alla cena di questo unico pane, siamo un unico corpo - il corpo di Cristo (10:17). Perciò questa è una testimonianza di un patto con il Signore e della nostra unione con i nostri fratelli credenti.

Se non abbiamo questa comunione verticale con il Signore, tanto quanto quella orizzontale con i nostri compagni credenti, allora il nostro spezzare il pane sarebbe una bugia. Se siamo amareggiati nei confronti di qualcuno, allora non dovremmo spezzare il pane. E se facciamo questo, potremmo ammalarci - spiritualmente o anche fisicamente, e anche fino a morire spiritualmente (11:30). Perciò dovremmo giudicarci correttamente in queste cose prima di spezzare il pane (11:31).

Doni per Costruire il Corpo di Cristo

Al Capitolo 12, leggiamo dei doni dello Spirito. In questo capitolo i doni sono visti in relazione al funzionamento della chiesa locale - il Corpo di Cristo stabilito in una particolare località. Molti Cristiani pensano ai doni dello Spirito Santo senza però riconoscere che questi doni devono essere utilizzati ovunque per manifestare un'espressione del Corpo di Cristo nella località dove vivono. Qui è dove si sbagliano e per questo motivo vanno fuori strada. Dobbiamo ricercare i doni dello Spirito perché vogliamo servire meglio le altre persone (Luca 11:5-13).

Molti enfatizzano la prima parte del Capitolo 12 (riguardante i doni), ma non la seconda parte (riguardante il Corpo di Cristo). Altri enfatizzano la seconda parte ed ignorano la prima metà. Proprio come quelle persone che enfatizzano la seconda metà del Capitolo 11, disobbedendo però alla prima metà del Capitolo 11 (dicendo che non è per noi al giorno d'oggi).

Se volete capire propriamente come devono essere utilizzati tutti i doni dello Spirito, dovete sempre guardare questi doni nel contesto del prestare servizio agli altri e della costruzione di un'espressione del Corpo di Cristo nella chiesa presente in una località. Al Capitolo 12:13, Paolo parlò di un unico Corpo di Cristo, cioè la chiesa mondiale (perché usa la parola "noi"). Ma sempre nel Capitolo 12:27, parlò dell'espressione locale di questo Corpo in Corinto (perché dice "VOI siete il corpo di Cristo").

I doni dello Spirito operano nel Corpo di Cristo esattamente come operano le diverse membra nel nostro corpo. Nessuno dovrebbe desiderare di essere un membro visibile ed importante del corpo, come l'orecchio o l'occhio. " Se tutto il corpo fosse occhio, dove sarebbe l'udito? Se tutto fosse udito, dove sarebbe l'odorato?" (12:17). Deve esserci anche un naso. Quindi non dovremmo desiderare il dono di qualcun altro. È Dio che rende qualcuno un occhio o una lingua nel Corpo di Cristo. Magari Dio non vuole che tu sia un membro visibile come la lingua, ma un membro non visibile allo sguardo come il cuore, il fegato o un rene. Ma tutte queste parti non visibili hanno una funzione molto importante. Alcune parti del corpo umano sono come la pianta dei nostri piedi - dure e capaci di resistere a forti trattamenti. Ma ci sono parti più deboli, che sono molto sensibili e si feriscono facilmente, come i nostri occhi. Siamo parecchio infastiditi se un solo granello di polvere ci entra nell'occhio. Ma non c'è nessun problema se i nostri piedi sono ricoperti di polvere. Ci sono anche parti del corpo che sono molto attraenti, mentre altre parti non lo sono - perciò le nascondiamo.

Anche nella chiesa ci sono delle persone che sono molto visibili, come il predicatore che è frequentemente sul pulpito. Possiamo dire che un predicatore è come la lingua. Ma la maggior parte delle altre persone che fanno parte del Corpo non sono mai sul pulpito. Magari queste persone sono coloro che pregano - cioè quelli che privatamente pregano molto per il predicatore. Queste persone sono come il cuore, che pompa sangue in modo che la bocca possa parlare. Entrambi gli organi hanno la stessa importanza. La bocca non può parlare senza che il cuore pompi sangue. Ma il cuore morirà se la bocca resta chiusa senza fare entrare del nutrimento. Il cuore dipende dalla bocca e la bocca dipende dal cuore. Perciò qualsiasi dono dello Spirito abbiate, ricordate che avete bisogno di vostro fratello e che lui ha bisogno di voi. Quel fratello magari sarà una parte invisibile come il cuore, che nessuno vede ed apprezza, mentre voi magari siete un fratello visibile come lo sono nel corpo gli occhi o le mani.

Ci sono molti doni dello Spirito, ma tra di loro non c'è competizione ma solo collaborazione. Uno magari è un apostolo, un altro un profeta (12:28), uno magari parla in altre lingue, un altro magari avrà il dono di guarire. Tutti sono ugualmente necessari. E nessuno potrà dire all'altro "Non ho bisogno di te. Posso fare tutto da solo" (12:21).

La vostra mano sinistra è mai gelosa della mano destra? La mano destra magari è quella che scrive tutte le lettere importanti o che firma tutti gli assegni. Ma nonostante questo la mano sinistra si ingelosisce mai della mano destra pensando "Oh, è la mano destra che svolge tutti i compiti importanti. Io non potrò mai svolgere un lavoro importante". E poi supponiamo che un giorno vi facciate male alla mano destra e che debba essere ingessata. Forse quel giorno la vostra mano sinistra dirà "Ah, ora è arrivata la mia occasione per svolgere quei compiti."? Se la mano sinistra dovesse firmare un assegno, la firma non sembrerebbe minimamente quella fatta con la mano destra e la banca non accetterebbe l'assegno! Ma in fin dei conti qual è il compito della mano sinistra? Quello di fare tutto il possibile affinché la mano destra si riprenda velocemente così che possa firmare quell'assegno. Così è come dovrebbe funzionare il Corpo di Cristo. Quando vedete un altro fratello con un dono più grande del vostro, ricordate che anche se lavorate sodo non sarete in grado di copiare il suo ministero - perché è stato Dio a dargli quel dono. Basta che ci sia solo un membro del corpo (la mano destra) che firma tutti gli assegni. Ovunque c'è gelosia o competizione nel Corpo di Cristo, è perché i credenti non hanno visto il Corpo di Cristo.

Qualche volta le persone mi hanno posto questa domanda, "Fratello Zac, perché continui ad enfatizzare solamente la santità ed equilibrio nel Corpo?" Io rispondo con questa domanda "Perché un rene cerca solamente di purificare il flusso sanguigno bilanciando le sostanze chimiche in esso contenute - e niente altro?" Perché è la funzione che Dio gli ha data. Non è l' unica funzione del corpo - ma è una di quelle importanti. Una volta che i vostri reni smetteranno di lavorare, morirete. Ma il rene non può funzionare senza la mano e la bocca. Abbiamo bisogno gli uni degli altri. L'evangelismo è come una mano che prende una patata e la mette in bocca - portando un non credente a Cristo. Ma questo è abbastanza? No. Dopo che un non credente è arrivato a Cristo, qualcun'altro deve continuare il lavoro. La patata deve essere masticata dai denti per poi arrivare allo stomaco, dove viene lavorata dagli acidi così che sia totalmente rotta. Finalmente, dopo molti altri processi, diventa parte del corpo umano. Allo stesso modo, un nuovo credente deve essere rotto, reso piccolo, umiliato e reso appropriato per il suo compito nel Corpo di Cristo. Così è come un credente diventa un efficace membro del Corpo di Cristo.

Ma supponiamo che la patata rimanga nella bocca o nello stomaco, senza essere digerita. Dopo un po' verrà vomitata. Perciò gli evangelisti devono lasciare il nuovo credente nelle mani di un insegnante, di un profeta e di un pastore (Efesini 4:11). Quale di questi ministeri è il più necessario? Nonostante ci sia una gerarchia nei doni, l'apostolo, il profeta, e poi l'insegnante, essendo rispettivamente primo, secondo e terzo (1 Corinzi 12:28), tutti i doni sono ugualmente necessari . Perciò non dobbiamo mai provare a svolgere il ministero di qualcun altro. Piuttosto collaborate gli uni con gli altri. Una volta vista questa grande verità, vi libererà da tutta la gelosia, competizione e agitazione.

Il Capitolo 13 si trova in mezzo ai Capitoli 12 e 14 (entrambi i quali trattano i doni dello Spirito Santo). Delle volte i credenti questo lo dimenticano. Molti credenti che ignorano i doni dello Spirito parlano molto del Capitolo 13. Fanno un salto dal Capitolo 11 al Capitolo 13 e poi dal 13 al 15. Perché non considerano i capitoli in mezzo - i Capitoli 12 e 14? Perché sono contro i doni dello Spirito Santo.

Paolo scrisse il Capitolo 13 per mostrare ai credenti come esercitare i doni dello Spirito in "un modo eccellente" (12:31). Esercitare i doni senza amore è come usare un cavo elettrico senza che sia isolato. Uccide. I doni sono potenti e uccideranno chi li utilizza e gli altri (spiritualmente) - se non sono esercitati con amore.

Il grande bisogno tra coloro che enfatizzano i doni dello Spirito è di meditare molto sul Capitolo 13. Se avete tutti i doni sovrannaturali (miracoli, guarigioni, profezie e il dono delle lingue), sacrificio e anche conoscenza della Bibbia, sareste comunque inutili per il lavoro di Dio, se alla base non siete motivati da un fervente amore per Dio e per gli altri. L'amore ci renderà umili, pazienti, premurosi, altruisti, veloci a perdonare, ecc. (13:4-7) e disposti a riconoscere che in molte cose non abbiamo le risposte complete (13:12). Coloro che non manifestano tutte queste qualità nell'usare i doni dello Spirito, in realtà sono bambini ed immaturi (13:11). Perché non hanno capito la prima lezione di come si usano i doni dello Spirito - e questa sfortunatamente è la condizione di molti che oggi dichiarano di essere stati battezzati nello Spirito.

Il Capitolo 14 dice come esercitare, particolarmente nella chiesa, il dono delle lingue e quello della profezia. Al Capitolo 14:5, Paolo disse: "Vorrei che tutti parlaste in lingue come me." Questo non vuol dire che tutti devono parlare in lingue. Al Capitolo 7:8, Paolo disse anche, "Vorrei che tutti voi foste non sposati come lo sono io." Questo non vuol dire che tutti i credenti non devono sposati. Molti credenti che citano 14:5 non lo paragonano mai con il 7:8. In entrambi i versi, Paolo stava solo esprimendo il proprio desiderio personale. Non stava dando un comandamento di Dio. Ma Paolo realizzò che la maggior parte dei Cristiani non sono chiamati a rimanere da soli. E realizzò anche che molti Cristiani non parlano in lingue. È molto chiaro dal Capitolo 14:5 che non tutti in Corinto parlavano in lingue. Quando ai Cristiani viene posta pressione psicologica per parlare in lingue, allora produrranno "le lingue" da soli, così che possono essere accettati dal "club del tutti parlano in lingue". La maggior parte del "parlare in lingue" di oggi, sfortunatamente, rientra in questa categoria. La prova è che il parlante non è edificato a vivere una vita devota a Dio con tutto il cuore, che è quello che le lingue genuine fanno (14:4).

Allo stesso tempo ci viene comandato al Capitolo 14:39, "Di non impedire il parlare in altre lingue." Riguardo al dono delle lingue abbiamo due gruppi nel Cristianesimo di oggi: Un gruppo spinge tutti i Cristiani a parlare in lingue - andando contro il Capitolo 14:5 e il Capitolo 12:30 ("Parlano tutti in altre lingue?"). Mentre l'altro gruppo vieta a tutti di parlare in lingue - disobbedendo il Capitolo 14:39. Entrambi questi gruppi stanno andando contro le Scritture.

È anche chiaro dal Capitolo 14 che il dono del parlare in lingue è diverso dal modo in cui gli apostoli parlarono in lingue nel giorno di Pentecoste. Al giorno di Pentecoste non ci fu bisogno del dono dell'interpretazione. Gli apostoli parlarono in lingue e tutti capirono il linguaggio senza aver bisogno di nessuna interpretazione. Questo potrebbe essere stato un miracolo nel parlato degli apostoli, oppure potrebbe essere successo qualcosa dentro la mente degli ascoltatori. Ma il Capitolo 14:5 ci dice, "Qual è l'utilità di un uomo che parla in lingue se non c'è qualcuno che interpreta?" Se non c'è nessun interprete, la persona che parla in lingue dovrebbe pregare per interpretare oppure rimanere zitto (14:13, 27, 28). Al giorno di Pentecoste, le "lingue" erano molte lingue differenti che tutti gli ascoltatori capirono automaticamente. Ma qui al Capitolo 14, sta descrivendo un'uscita di parole che viene direttamente dal cuore (cioè oltrepassando la mente). Potrebbe essere una preghiera, un'esortazione o un incoraggiamento (14:6). Inoltre, "interpretazione" non vuol dire traduzione. La traduzione è parola per parola. L'interpretazione è pensiero per pensiero . Questo è il motivo per cui se due credenti diversi dovessero interpretare la stessa lingua darebbero lo stesso messaggio ma espresso con le loro parole.

In un incontro della chiesa è permesso parlare in lingue a un massimo di due o tre persone (uno alla volta) - e se lo fanno, ognuna di queste lingue deve essere interpretata da qualcuno (14:27). Una chiesa dove le persone parlano in lingue simultaneamente oppure senza nessuna interpretazione, è una chiesa che è disobbediente alla parola di Dio - e dunque non avrei nessun rispetto per questa chiesa. Molte pratiche che oggi troviamo nelle chiese Pentecostali e in quelle Carismatiche sono in totale contraddizione con le Scritture e sono solo delle tradizioni dategli dalle generazioni precedenti. Molte chiese proibiscono il parlare in lingue, mentre altre seguono le tradizioni dei loro avi. Dobbiamo ignorare entrambi questi gruppi e seguire solamente le Scritture.

Il Capitolo 14 ci insegna chiaramente che il dono più importante in un incontro della chiesa è il dono di profezia. La profezia non è primariamente prevedere il futuro. Per tutta la Bibbia, il messaggio principale di ogni profeta fu quello del ravvedimento e della santità . Il più grande profeta dell'antico patto, Giovanni il Battista, non ha mai predetto il futuro. Tutti i profeti dell'antico patto chiamavano il popolo di Dio a ravvedersi. Il predire il futuro era raro sotto l'antico patto e lo è anche sotto il nuovo. La profezia (nel nuovo patto) è primariamente il parlare in modo che edifichi, incoraggi, esorti e conforti (come chiaramente insegnato al Capitolo 14:3). Negli incontri della chiesa, due o tre profeti possono parlare per primi e poi tutti gli altri sono liberi di profetizzare (14:29, 31).

Il Capitolo 15 tratta del tema della risurrezione. Paolo stava cercando di convincere i Cristiani in Corinto che certamente ci sarebbe stata una risurrezione. Il corpo di ogni essere umano che ha mai vissuto su questa terra sarà un giorno risorto - per affrontare il giudizio di Dio. E nel giorno della risurrezione, quello della ricompensa per i Cristiani, anche se tutti i veri credenti saranno nel regno di Dio, non tutti riceveranno lo stesso ammontare di gloria. "C'è una gloria nello splendore del sole, un'altra gloria nello splendore della luna, e altro è lo splendore delle stelle. Le stelle differiscono in quanto a splendore. Così sarà anche nella risurrezione dei morti" (15:41, 42). Quei credenti che saranno stati più fedeli sulla terra saranno le stelle più splendenti, e quelli che saranno stati meno fedeli avranno meno gloria - questo per tutta l'eternità. Perciò oggi siamo esortati ad essere "saldi, incrollabili, sempre abbondanti nell'opera del Signore" (15:58).

Al Capitolo 16, vediamo la libertà che Paolo dava ai suoi collaboratori. Al Capitolo 16:12, Paolo disse che aveva molto esortato Apollo per andare a Corinto ad insegnare la Parola. Ma Apollo non si era sentito libero nel suo spirito di andare. Perciò Paolo gli disse di andare quando (Apollo) si sarebbe sentito libero di andare. Questo è un meraviglioso esempio della libertà che dovremmo concederci l'uno all'altro nel corpo di Cristo, anche se abbiamo un'autorità apostolica. Non ci deve essere nessuna forzatura.

In ultimo, una parola per tutti noi: "Tutto quello che fate fatelo con amore" (16:14). Se obbediamo a questa parola, non possiamo mai sbagliare. Questo è il modo in cui tutti noi possiamo fare la nostra parte per costruire la nostra chiesa locale.



[*] "India" nel testo originale.

Capitolo 47
2 Corinzi

IL TESORO IN UN VASO DI TERRA

I

l ministero in ogni chiesa dipende in gran parte dal lavoro che Dio può fare nella vita del capo di quella chiesa. In Apocalisse Capitoli 2 e 3 , vediamo chiaramente che quando il capo ritornava al peccato nella sua vita, anche la chiesa faceva lo stesso; e quando il capo era fedele, anche la chiesa era fedele. Ho notato che questo è vero nelle chiese che ho visitato in diverse parti del mondo. Quando il capo è uno che scende a compromessi, anche la chiesa scende a compromessi. Quando il capo è un uomo di Dio, di solito anche la chiesa è una chiesa di Dio - perché quelli che non sono di Dio si offenderanno abbandonando la chiesa, e lasciandosi alle spalle un resto fedele a Dio.

1 Corinzi tratta della chiesa locale in una città. 2 Corinzi tratta della vita interiore del capo che guida la chiesa locale. 1 Corinzi tratta i doni spirituali, come condurre un incontro in chiesa, dello spezzare il pane, della disciplina nella chiesa, e altre cose del genere. 2 Corinzitratta con la preparazione che Dio riserva all'uomo che guida questa chiesa. Paolo in questa lettera ci rivela la sua vita interiore più che in ogni altra delle sue lettere.

In Atti degli Apostoli, leggiamo quello che Paolo fece come apostolo. Ma in 2 Corinzi leggiamo di tutto quello che Dio permise che Paolo attraversasse affinché potesse renderlo l'uomo di Dio che conosciamo. Chiunque voglia servire il Signore deve meditare su 2 Corinzi per vedere come Dio prepara un uomo per servirlo. Il ministero di Paolo era efficace, primariamente non a motivo dei suoi doni spirituali, ma per il suo cammino interiore con Dio. Un vaso di terra può sembrare non molto impressionante, ma se contiene dell'acqua soddisferà la sete di un uomo assetato più di un bicchiere d'oro vuoto. Alcuni doni dello Spirito sono spettacolari come un bicchiere d'oro, mentre altri sono molto comuni come un vaso di terra. Ma quello che è importante è quello che il vaso contiene. Dunque, non è abbastanza avere i doni dello Spirito. I doni dello Spirito sono necessari, ma è la nostra vita interiore che viene comunicata agli altri attraverso il nostro dono.

1 Corinzi enfatizza il dono, mentre 2 Corinzi enfatizza il vaso.

Un Ministero che Nasce Attraverso le Afflizioni

In 2 Corinzi 1:1-8, vediamo Paolo ottenere il suo ministero. Non fu solo perché Dio lo aveva unto con lo Spirito Santo. Molti che sono unti con lo Spirito Santo non hanno un ministero dove fiumi d'acqua viva scaturiscono attraverso di loro - perché non hanno compreso 2 Corinzi . Quello che hanno capito è solo l'unzione dello Spirito Santo, e pensato che questa era la risposta a tutto. Non hanno permesso a Dio di fare un lavoro di rottura dentro di loro. Quando la roccia venne colpita allora ne uscirono fiumi d'acqua (Esodo 17:6; Salmo 105:41).

In 2 Corinzi 1:3, 4, leggiamo in poche parole come Paolo ottenne il suo ministero. Qui usò la parola "consolazione" che vuol dire forza (intendendo che una volta consolati nelle afflizioni si diventa più forti). Dunque il verso si legge così: "Benedetto sia il Dio e Padre del nostro Signore Gesù Cristo, il Padre misericordioso e il Dio di ogni forza, il quale ci fortifica in ogni nostra afflizione, affinché, mediante la forza con la quale siamo noi stessi da Dio fortificati, possiamo fortificare quelli che si trovano in qualunque afflizione." Siamo circondati da persone che stanno affrontando ogni tipo di problema e di afflizione. Se vogliamo aiutarli ad essere vincitori, allora prima dobbiamo passare attraverso molti problemi ed afflizioni, vincendoli tutti. La forza, l'incoraggiamento e la vittoria che Dio ci dà, è quella che poi possiamo condividere con gli altri. Questo è il ministero nel nuovo patto.

Il ministero nel nuovo patto non è preparare dei sermoni studiando dei libri Cristiani, o ascoltando delle registrazioni. No. Uno deve segretamente passare attraverso molte afflizioni. Gesù fu tentato in ogni cosa come lo siamo noi affinché potesse essere un Precursore per tutti noi. Siccome affrontò ogni tentazione e le vinse tutte, oggi può dirci, "Seguitemi." Oggi dobbiamo essere dei mini-precursori per gli altri che ci stanno attorno - e dobbiamo dire a loro, "Seguitemi come io seguo Cristo" (1 Corinzi 11:1).

Se Paolo non fosse passato attraverso molti problemi ed afflizioni nella sua vita, non avrebbe mai avuto un ministero, anche se avesse avuto tutti i doni dello Spirito Santo. Molti dicono, "Lo studio della Bibbia non è abbastanza. Abbiamo bisogno anche dell'unzione dello Spirito Santo." Ma io dico, "Anche questi due non sono abbastanza. Abbiamo anche bisogno di passare attraverso molti problemi e dall'aiuto che Dio ci dà per vincerli tutti." Così diventeremo dei servi di Dio del nuovo patto. Abbiamo bisogno di spendere ore studiando la parola di Dio per capire la mente di Dio. Abbiamo anche bisogno di cercare Dio in preghiera per ricevere i doni dello Spirito Santo. E poi Dio ci deve far passare attraverso un'educazione di difficoltà. Così può darci un ministero efficace.

"Perché, come abbondano in noi le sofferenze di Cristo, abbonda anche la nostra forza che riceviamo in Cristo" (1:5). Qui Paolo ci dice come possiamo essere forti abbastanza per aiutare gli altri. Potremmo passare attraverso l'essere rifiutati dai genitori e parenti, ed essere disprezzati dagli altri. Potremmo passare attraverso difficoltà finanziarie e pure malattie.

La salute è un dono molto utile che Dio ci dà. Ma non è un requisito necessario per servire Dio. Paolo aveva una malattia che lui chiamò "una spina nella carne", che Dio avrebbe potuto togliergli, ma non lo fece. La "spina" di Timoteo furono delle frequenti stomatiti che Dio non guarì mai - nonostante le preghiere che Paolo aveva fatto per lui (1 Timoteo 5:23). Per questa malattia, Timoteo dovette prendere delle medicine per tutta la sua vita. Paolo e Timoteo erano due dei più efficaci servi di Dio del Nuovo Testamento. La malattia non solo non li ostacolò dal servire Dio, ma li rese anche dei migliori servi di Dio! Dio usò le loro "spine" per mantenerli umili - e così furono fortificati dalla più che sufficiente grazia di Dio, che dona solo agli umili (2 Corinzi 12:7; 1 Pietro 5:5). Perciò è meglio lasciare a Dio la decisione su che cosa è meglio per noi - salute o malattia.

Molti predicatori oggi danno l'impressione che per compiere il lavoro di Dio servano molti soldi. Ma questo è totalmente sbagliato. Per la maggior parte del tempo Paolo ebbe pochi soldi a disposizione. Delle volte non aveva nemmeno abbastanza soldi per comprarsi del cibo o dei vestiti caldi (2 Corinzi 11:27). Perché Dio permise al Suo più grande servo di rimanere senza cibo e senza vestiti caldi, quando le multinazionali danno ai loro impiegati molto di più di tutto questo? Perché Dio doveva insegnare a Paolo prima di tutto ad essere contento e grato in tutte le circostanze. E voleva anche che Paolo vivesse l'esperienza che vivono le altre persone quando non hanno cibo e vestiti caldi. Per servire Dio, dobbiamo passare attraverso quello che gli altri attraversano.

Nei primi anni del mio matrimonio avevamo pochissimi soldi - e abbiamo fatto fatica per alcuni anni. Ma quello fu un periodo benedetto, perché ci potevamo fidare di Dio. In quei giorni abbiamo imparato a vivere semplicemente, con quello che avevamo, mai prendendo in prestito dei soldi, e mai facendo debiti con nessuno. Ci siamo avvicinati a Dio e avvicinati l'un l'altro come marito e moglie. Le lezioni del vivere in modo semplice che abbiamo imparato in quei giorni rimangono con noi oggi, 47 anni dopo. Mia moglie ed io siamo profondamente grati per quei primi anni. Le difficoltà finanziarie furono la maggior parte della nostra educazione spirituale. Allo stesso modo, l'essere rifiutati, incompresi e accusati falsamente sono stati usati da Dio per fortificarci. Non avremmo potuto mai avere un ministero efficace senza aver affrontato questi problemi. Dunque non invidiate coloro che se la passano bene per tutta la vita. Non avranno un ministero ricco.

Paolo andò avanti dicendo, "Fratelli, non vogliamo che ignorate riguardo all'afflizione che ci colse in Asia, che siamo stati molto provati, oltre le nostre forze tanto da farci disperare perfino della vita" (1:8). Passò attraverso così tante afflizioni che pensò che sarebbe morto. È un bene che Paolo ha scritto un poco di quello che passò. Non ci ha dato tutti i dettagli. Ma ha condiviso solo un poco affinché non immaginiamo che il ministero viene solo dallo studio della Bibbia e dall'unzione dello Spirito. Paolo dovette passare attraverso molte difficoltà; quelle che citò qui e al Capitolo 11 sono solo alcune di esse.

Riammissione e Perdono

Al Capitolo 2 leggiamo del rispristino di un fratello che in precedenza era stato disciplinato da Paolo (1 Corinzi 5). Qui Paolo disse "Ora dovreste riceverlo di nuovo tra voi" (2 Corinzi 2: 6-8). Quel fratello aveva imparato la lezione quando tutti nella chiesa lo evitarono - e poté vedere quanto oscuro fosse il mondo di fuori. Quest'uomo mise ogni cosa al suo posto e abbandonò le sue vie peccaminose. Ma ne rimase scoraggiato e depresso per via del fatto di essere rimasto da solo. Paolo chiese alla chiesa di riaccettare e riammettere tra di loro questo fratello.

Lo scopo di ogni punizione è quello di riportare un fratello al rapporto intimo con Dio e con la chiesa. Un padre disciplina il proprio figlio non per far sì che esca di casa, ma per renderlo un figlio migliore. Se il figlio è un adulto e ribelle, il padre può anche dirgli di lasciare la casa. Ma anche in un caso come questo, non appena il figlio imparerà la lezione, il padre lo accoglierebbe nuovamente in casa (come nella parabola del figliol prodigo). È questo quello che Paolo stava dicendo qui.

Paolo disse "A chi voi perdonate qualcosa, perdono anch'io" (2:10). E poi c'è una parola per tutti noi: "Dobbiamo perdonare gli altri affinché non siamo raggirati da Satana" (2:11). È estremamente pericoloso vivere senza aver perdonato qualcuno.

Se qualcuno ti ha fatto del male e non lo perdoni, Satana può distruggere la tua vita. La persona che ti ha fatto del male potrebbe pentirsene più avanti ed entrare nel regno di Dio. Ma tu, che non gli hai mai fatto nulla di male, andresti all'inferno perché non lo hai perdonato. Questo può sembrare ingiusto - cioè che la persona che fa del male va in cielo e tu che sei stato vittima vada all'inferno. Ma può succedere in caso lui si penta e tu non lo avessi perdonato. Gesù disse "Se voi non perdonate agli uomini, neppure il Padre vostro perdonerà le vostre colpe" (Matteo 6:15). Se il vostro Padre celeste non vi perdona, come potreste mai entrare in cielo? Potreste anche essere credenti da molti anni, ma se morite senza aver perdonato, questo almeno stando alle parole di Gesù, andrete all'inferno. Perciò dobbiamo sviluppare l'abitudine di perdonare gli altri immediatamente, non curandoci quale sia il male che ci hanno fatto. Altrimenti Satana prenderà vantaggio su di noi.

Paolo disse "Infatti non ignoriamo le sue macchinazioni" (2:11). Satana cerca continuamente di farci su in qualche maniera. Perché secondo voi Satana continuamente vi ricorda le cose malvagie che gli altri vi hanno fatto? Credete forse che stia simpatizzando per voi? No! Ha già fatto in modo che quella persona vi ha fatto del male, adesso vuole intrappolare anche voi. Non ignorate le sue macchinazioni. Perdonate tutti.

Una volta un fratello venne da me lamentandosi del fatto che una persona gli avesse fatto del male. Io gli chiesi "Ti ha già crocifisso?" e lui rispose "No", così io gli dissi "Allora hai ancora tanta strada da fare nel seguire Gesù, perché lui ha persino perdonato coloro che lo hanno crocifisso".

Molti non credenti e credenti hanno provato a farmi del male in questi 56 anni che sono stato credente. Ma Romani 8:28 è stato per me come un filtro in tutti questi anni; e dunque il male che hanno provato a farmi alla fine ha sempre lavorato per il mio bene - cioè di rendermi sempre più come Cristo (Romani 8:29). Un giorno, Dio di certo giudicherà tutti coloro che hanno provato a fare del male ai Suoi figli (2 Timoteo 4:14). Ma il nostro dovere è perdonarli tutti.

La cosa che mi ha aiutato a perdonare coloro che mi odiano è stata di vedere la rabbia e l'odio come delle malattie . Il peccato è peggiore della più mortale delle malattie. Se qualcuno è geloso di me o del mio ministero, o mi odia o vuole farmi del male, allora è malato. Allora guardo a lui come se fosse qualcuno che ha il cancro, l'AIDS e la lebbra (tutte assieme). Se vedete una persona con queste tre malattie, sareste arrabbiate con lui? No. Piuttosto vi dispiacerebbe per lui. Una volta che Dio ha aperto i miei occhi per vedere le persone in questo modo, mi fu facile perdonarle. Ho potuto anche pregare che venissero guarite "Una risposta gentile placa l'ira" (Proverbi 15:1). Così è come fa Cristo.

La testimonianza di Paolo scritta in 2:14 - "Ma grazie siano rese a Dio, che sempre ci fa trionfare in Cristo"­- anni fa l'ho sentita come una sfida, soprattutto la parola 'sempre'. Mi chiedevo se fosse possibile. Paolo sperimentò il costante trionfo - e rese grazie a Dio per avergli dato quella vita. Non disse che stava camminando in trionfo grazie alle proprie forze, no. Disse che era stato Dio Colui che lo guidò sempre in trionfo. Quindi Paolo era un vincitore. Non era perfetto. Leggiamo anche che è caduto occasionalmente. Verso la fine della sua vita una volta si arrabbiò ed alzo la voce contro un sommo sacerdote (Atti 23:3). Ma si umiliò e chiese perdono non appena divenne cosciente del suo peccato. In questo modo la sua comunione con Dio fu restaurata immediatamente e visse una vita in costante vittoria.

Voler Piacere Solo a Dio

Se volete costruire una chiesa che soddisfa il cuore di Dio, dovete volere piacere a Dio in ogni area. Dio vuole guidarvi in trionfo nella vostra vita personale, non solo una volta ogni tanto, ma tutti i giorni. Questo non sarà compiuto con le vostre forze. Dio stesso vi guiderà nel trionfo in Cristo - sempre. Un vero servo di Dio sarà in grado di testimoniare: "Grazie sia reso a Dio che ovunque mi guida sempre in trionfo, manifestando attraverso di me il dolce profumo della conoscenza di Cristo." Era la fragranza di Cristo che Paolo emanava ovunque andava - e non la sua fragranza. Così Dio riceveva tutta la gloria.

Ma per alcune persone, la fragranza di Paolo era di morte (2:16). Non tutti apprezzavano il pieno messaggio del vangelo. Uno potrebbe pensare che chiunque dovrebbe essere deliziato dall'ascoltare il messaggio della vittoria. Ma a molti non piace questo messaggio, perché mostra il loro peccato. Quando venne Gesù manifestando la vita di Dio, molti lo odiarono e lo condannarono a morte. Molti capi Cristiani oggi agiscono allo stesso modo. Perché non gli piace che il loro amore per i soldi, il loro amore per l'onore e la loro vita che vivono sconfitti a casa siano esposti dal messaggio della vittoria costante. Perciò se predicherai questo messaggio, ti odieranno. Ti odieranno perché stai mettendo luce sui loro peccati.

Se qualcuno sta commettendo una rapina al buio e voi illuminate il rapinatore con una torcia, vi odierà. Un vero servo di Dio illumina con la torcia della Parola di Dio negli angoli bui dei cuori delle persone. Coloro che amano il peccato lo odieranno e lo chiameranno falso profeta ed eretico - questo perché espone il loro peccato. Ma quelli che stanno vagando nel buio, cercando una via sicura, gli saranno grati, perché ora possono vedere quella via. Dunque ci sono due reazioni alla luce. Alcuni la odiano e altri ne sono profondamente grati. Gesù ci riempie con lo Spirito Santo e ovunque manifesta attraverso di noi la Sua potenza e il Suo trionfo. Alcuni ne saranno grati altri ci odieranno. Ma in questo modo la vera condizione di ogni persona sarà rivelata.

2:17 è una parola alla quale tutti i lavoratori Cristiani dovrebbero prestare attenzione: "Noi non siamo infatti come quei molti che falsificano la parola di Dio." Il "falsificare la parola di Dio" è venderla per soldi. Quello che Paolo stava dicendo qui è che "noi non siamo come gli altri predicatori che stanno guadagnando dei soldi con la predicazione della parola di Dio." Tutti quelli che servono il Signore dovrebbero essere in grado di dire alla fine delle loro vite, "Non ho passato nemmeno un singolo giorno della mia vita predicando la parola di Dio per guadagnarci dei soldi". Lasciate che siano i venditori di verdure e gli altri venditori di beni terreni a vendere le loro merci per soldi. Ma noi non vendiamo la parola di Dio. Serviamo gli altri gratuitamente, senza aspettarci doni o pagamenti per i nostri servizi. Come il Signore ci ha dato tutto gratuitamente, anche noi diamo tutto gratuitamente agli altri. Questa è la dignità di un vero servo di Dio.

I Servi del Nuovo Patto

Al Capitolo 3 Paolo parlò dei servi del nuovo patto. Tra i servi del nuovo patto e quelli dell'antico c'è una grande differenza. Nell'antico patto, c'era un numero ristretto di profeti come Osea, Isaia ed Ezechiele che dovettero passare attraverso alcune difficoltà per imparare le vie di Dio e ottenere il Suo messaggio. Ma generalmente parlando, il sacerdote nell'Antico Testamento non aveva bisogno di passare attraverso nessuna difficoltà per ottenere il ministero di sacerdote di Dio. Dovevano solo studiare e comprendere le leggi di Dio e poi spiegarle alle persone. Studiavano e poi predicavano. Se tutto il tuo predicare viene solamente dal tuo studio, allora sei un servo dell'antico patto. Un servo del nuovo patto non riceve il suo ministero solamente studiando. Ma deve fare esperienza del messaggio. Dopo aver fatto questo passaggio allora parlerà dalla sua esperienza. Non dirà, "Venite e ascoltate," ma, "Venite e guardate."

Al Capitolo 3:5, Paolo disse, "Noi non siamo capaci di compiere questo ministero." Qui sta dicendo che siamo incapaci di produrre ciò che è richiesto per compiere questo fantastico ministero del nuovo patto. Ma la nostra capacità viene da Dio. Un servo del nuovo patto non dipende da sé stesso per servire Dio. Ma riceve le sue abilità interamente da Dio. Dio le dà a lui e lui le diffonde - proprio come i servi a Cana che distribuirono il vino nuovo. Quei servi presero dell'acqua e la portarono a Gesù. Poi Gesù la trasformò in vino. E allora i servi lo distribuirono. Allo stesso modo i discepoli presero cinque pagnotte di pane e due pesci e li portarono a Gesù. Gesù li moltiplicò - e loro li distribuirono. Anche noi portiamo le nostre risorse limitate al Signore. Lui le unge, benedice e poi le moltiplica; così noi le possiamo passare agli altri. Questo è il modo in cui dobbiamo servire. Siamo chiamati ad essere nel mercato della distribuzione e non in quello della produzione - nemmeno nella produzione di sermoni. Quando parliamo, dobbiamo servire vita agli altri - non conoscenza.

Molti lavoratori Cristiani dopo qualche anno che servono il Signore sono scoraggiati, tristi e depressi; e alcuni addirittura hanno un esaurimento nervoso. Questo succede perché hanno provato a servire Dio con le loro capacità. Dobbiamo dipendere da Dio affinché ci equipaggi per il Suo servizio. Se vogliamo servire abbiamo bisogno di fidarci di Lui anche riguardo la nostra salute fisica. La promessa di Dio è questa, "Quelli che aspettano il Signore acquistano nuove forze. Anche se i giovani si dovessero affaticare e stancare, tu metterai le ali e volerai come un'aquila" (Isaia 40:31). La nostra capacità viene da Dio. Anche se siete in difficoltà finanziarie, fidatevi di questa promessa: "La nostra capacità viene da Dio." Qualsiasi sia il bisogno, Dio è ben capace di fornircelo.

Ci ha fatti servi del nuovo patto. Nel nuovo patto non siamo servi della lettera ma dello Spirito (3:6). Al Capitolo 3:9 , vengono menzionati due ministeri - un ministero della condanna e un ministero di giustizia. Il ministero della condanna è quello che fa sentire le persone condannate dopo aver ascoltato il messaggio. Voi potreste pensare che il vostro sermone è stato meraviglioso, perché le persone si sono sentite convinte e condannate. Ma quello era un ministero dell'antico patto. La legge condanna le persone e gli dice costantemente: "Non sei buono abbastanza, e anche qui non sei stato buono abbastanza." Molte predicazioni di oggi nei cosiddetti incontri di rinascita stanno dicendo alle persone, "Non sei bravo abbastanza. Sei cattivo. Sei cattivo. Sei cattivo." E le persone che sono sedute ad ascoltare si sentono condannate. Queste non sono predicazioni Cristiane. La predicazione Cristiana guiderà le persone alla giustizia e ad una vita gloriosa. Non si fermerà con il convincere le persone, ma andrà avanti ad innalzarle, guarirle e liberarle alla fine del messaggio. Così se ne vanno via con speranza. Se il tuo predicare mette le persone in catene, puoi star certo che sei un servo dell'antico patto. Se la tua predicazione fa sentire condannate le persone, allora è una predicazione dell'antico patto. Se abbassi le persone anziché innalzarle, è una predicazione dell'antico patto. La predicazione del nuovo patto innalza le persone e gli dona speranza.

Al Capitolo 3:13-18, Paolo paragonò il nuovo patto con l'antico patto, in termini di Mosè e Cristo. Quando Mosè stette alla presenza di Dio, la gloria illuminò il suo volto. E quando scese dal monte, si coprì la faccia con un velo. Nell' Esodo viene detto che Mosè metteva il velo affinché le persone non si spaventassero nel vederlo. Ma qui ci viene data un'altra ragione. Con il passare del tempo, la gloria sulla faccia di Mosè, che era coperta dal velo, diventava sempre meno; perciò mise il velo davanti alla sua faccia, così che gli Israeliti non poterono vedere che la gloria stava gradualmente svanendo (verso 13). Ci sono molti Cristiani oggi nei quali la gloria nelle loro vite private sta diventando sempre meno. Quando alcuni dei predicatori che oggi hanno 50 anni, erano venticinquenni, erano ardenti per Dio. Ma ora la loro attitudine per i soldi, per il peccato e molte altre cose è diventata diversa da quella di Cristo. Questa è una delle caratteristiche principali del ministero dell'antico patto - la gloria svanisce.

In un ministero del nuovo patto accade esattamente l'opposto. Non dobbiamo coprire il nostro viso con un velo. Non dobbiamo nascondere niente della nostra vita privata. Gesù non venne con un velo sul Suo viso, perché nel nuovo patto il velo è stato tolto. "Quando vi convertite al Signore, il velo sarà rimosso" (3:16). Quando ora vediamo la gloria di Gesù nella Parola di Dio, lo Spirito Santo ci trasforma da un livello di gloria ad un altro, così che la Sua gloria cresca giorno dopo giorno (verso 18). In altre parole, se siamo completamente sottomessi allo Spirito, l'unzione sulla nostra vita oggi sarà maggiore di quella che era qualche anno fa, e molto più di quella che era 30 anni fa. Ma se non sei fedele, allora la gloria nella tua vita diminuirà man mano che cresci. Molti, molti giovani zelanti ritornano al peccato non appena si sposano. Perché accade? Se ti sposi nella volontà di Dio, lo zelo e la gloria saranno molto più di quelle che avevi quando non eri ancora sposato. Ma la gloria diminuirà, se tua moglie o la tua casa diventano per te più importanti del Signore. Quest'uomo smette di vedere la gloria del Signore e ritorna al peccato.

Alcuni fratelli, quando erano sconosciuti, quando erano ancora persone ordinarie che stavano servendo Dio, avevano un'unzione ed una gloria tremenda nelle loro vite. Ma quando il loro ministero ha iniziato ad espandersi e sono diventate persone conosciute, hanno perso la loro unzione. Hanno iniziato a preoccuparsi maggiormente di quello che le persone potevano pensare di loro. O forse all'inizio avevano pochi soldi e quindi avevano un'attitudine molto attenta nei confronti dei soldi. Ma quando si sono mischiati con altri lavoratori Cristiani che amano i soldi, sono diventati come loro. Allora la gloria ha iniziato a svanire.

È molto facile che queste cose causino la scomparsa della gloria dalle nostre vite. E quando la gloria sta svanendo, molti predicatori cercano di nasconderlo - proprio come fece Mosè. Assicurati che questo non accada nella tua vita, perché non è la volontà di Dio. Nelle vostre vite deve succedere l'opposto - la gloria deve aumentare. Quindi guardate con costanza alla parola di Dio e guardate la gloria di Gesù sempre. Questo è il modo per essere preservati.

2 Corinzi 3:18 è un verso che descrive al meglio il ministero dello Spirito Santo nel Nuovo Testamento. Quando lo Spirito Santo diventa Signore nelle nostre vite, porta libertà. "Dove c'è lo Spirito del Signore c'è libertà" (verso 17). Primariamente ci libera dalla potenza del peccato, ma anche dall'amore per i soldi, dalle tradizioni dei nostri avi ed anziani che sono contrarie alla parola, dall'opinione delle persone ecc. Questa è certamente una grande libertà. Poi diventiamo liberi di servire Dio e non l'uomo. Al Capitolo 3:18, ci viene detto che lo Spirito Santo ci mostra la gloria di Gesù nelle Scritture (Lo specchio è la Parola di Dio - Giacomo 1:23-25). Alcune persone leggono la Bibbia solo per trarne sermoni e controllare le dottrine. Ma primariamente lo Spirito Santo vuole mostrarci la gloria di Gesù nella Bibbia. Quando vediamo quella gloria, lo Spirito Santo trasforma anche noi, facendoci diventare sempre più a Sua somiglianza.

Questa somiglianza include la somiglianza a Cristo anche nel modo in cui svolgeva il ministero. Inizieremo a svolgere il ministero come fece Gesù. Lo Spirito ci mostrerà come Gesù fece sacrifici per poter servire Suo Padre - e ci farà fare sacrifici anche a noi per servire il Signore. La nostra vita ed il nostro ministero cambieranno radicalmente se permettiamo allo Spirito Santo di trasformarci. Diventeremo servi del nuovo patto - e non dobbiamo lasciare il nostro lavoro per fare ciò. Ogni fratello e sorella nella chiesa può essere un servo del nuovo patto.

Al Capitolo 4:1, Paolo continuò a descrivere il suo ministero. "Perciò, avendo noi ricevuto questo ministero, come abbiamo ricevuto misericordia, non ci perdiamo d'animo." Perdersi d'animo vuol dire scoraggiarsi. Anche l'apostolo Paolo era tentato di scoraggiarsi. Perciò se siete tentati ad essere scoraggiati, questo non dovrebbe sembrarvi strano. Sono stato tentato molte volte di scoraggiarmi. Ma come Paolo ho detto, "non ci scoraggiamo perché manteniamo lo sguardo fisso su Gesù e pensiamo al meraviglioso ministero che Dio ci ha donato." Dunque, anche se saremo tutti tentati di scoraggiarci, nessuno di noi ha bisogno di essere MAI scoraggiato, questo può accadere se manteniamo il nostro sguardo fisso sul Signore.

Al Capitolo 4:2, Paolo disse, "Abbiamo rifiutato gli intrighi vergognosi e non ci comportiamo con astuzia, né falsifichiamo la parola di Dio." Se vuoi servire il Signore nella tua vita non ci deve essere nulla che vuoi nascondere perché ti vergogni. Se c'è qualcosa del genere, confessalo, mettilo a posto davanti a Dio e ripulisciti. La tua vita dovrebbe essere trasparente. Questo è uno dei più importanti requisiti per essere un servo del nuovo patto. Che cos'è l'astuzia? Quando scrivete quella che voi chiamate "una lettera di preghiere", ma il vostro scopo principale è quello di raccogliere soldi per voi e per il vostro ministero, allora vi state comportando con astuzia. Dovreste essere onesti e chiamarlo "una lettera che chiede dei soldi." Tra i lavoratori Cristiani c'è molta disonestà di questo genere. Se vi sentite che dovreste chiedere dei soldi a delle persone, fatelo, ma non date alla vostra lettera un titolo "santo"! Questo è solo un esempio di astuzia. Paolo disse, "A tutte queste cose ci abbiamo rinunciato. Nella nostra vita non vogliamo nulla del genere. Vogliamo giudicare noi stessi e ripulirci da tutte queste cose che inquinano le nostre vite. Vogliamo essere in grado di raccomandarci ad ogni uomo."

La Gloria di Cristo in un Vaso di Terra

Poi Paolo iniziò a spiegare che cosa sia il vangelo. Molte persone non riescono a capire il vangelo perché Satana (il dio di questo mondo) ha reso ciechi i loro occhi, così che non possano vedere. Paolo parla della gloria di Dio come l'unico vero tesoro che possiamo avere sulla terra (verso 6). Proprio come Dio in principio comandò alla luce di splendere in Genesi 1 , così Dio risplendé anche nei nostri cuori - e questa luce è contenuta in vasi di terra. (4:7). Fino alla fine delle nostre vite, tutti noi saremo solo dei vasi di terra. L'unica cosa attraente di questi vasi è il fatto che contengono la gloria di Dio.

Nell'Antico Testamento, Abraamo e Davide erano ricchi materialmente. Questa era una gloria terrena - perché tutti gli esseri umani si gloriano nella ricchezza. Ma nel Nuovo Testamento, Dio usò un uomo come Paolo che era sia povero sia una persona anonima. La tradizione ci dice che l'Apostolo Paolo era alto solo 1 metro e 50, calvo, aveva un naso adunco e che fu malato per gran parte della sua vita. Quando si alzava per parlare non era una personalità impressionante. Ma questo fu l'uomo che Dio usò per "girare il mondo sottosopra" - perché era unto (Atti 17:6). In realtà Paolo stava rimettendo il mondo "a testa in su", perché tutto il mondo era sottosopra da quando Adamo peccò. Era un debole vaso terreno, ma un vaso che al suo interno conteneva la gloria di Cristo. È quello che avete all'interno che conta realmente. Molte persone oggi vengono impressionate dai così detti grandi servi di Dio che stanno sui pulpiti come se fossero delle stelle cinematografiche. Ma questa non è l'immagine di un vero servo di Dio che ricaviamo dall'apostolo Paolo. Paolo non era un vaso d'oro; era un vaso di terra. Quindi non siate scoraggiati se in voi trovate molti limiti e debolezze umane. Assicuratevi che ci sia una grande gloria all'interno - di camminare con la coscienza pulita davanti a Dio e di vivere sempre sotto l'unzione dello Spirito Santo. Questo è quello che conta realmente.

La luce nel vaso di terra (4:6, 7) ci ricorda dell'esercito di Gedeone, i 300 soldati che avevano una brocca di terra ciascuno con all'interno una luce. Questi 300 furono selezionati da Dio da un gruppo iniziale di 32,000 persone, e simboleggiano coloro che vivono in vittoria in questi ultimi giorni. Quando vanno in battaglia contro Satana, come quei soldati, hanno una spada (che è la parola di Dio). Ma hanno anche un vaso di terra con una luce dentro. Ai soldati di Gedeone fu detto di rompere le loro brocche di terra affinché la loro luce potesse risplendere all'esterno. Se mettete una candela all'interno di un vaso, difficilmente sarete in grado di vederne la luce. Ma se il vaso viene rotto allora la luce risplenderà. Paolo ci dice come questo vaso di terra si può rompere, così che possa far risplendere la vita di Gesù. Paolo dovette affrontare afflizioni, perplessità, persecuzioni e dovette venire atterrato ma senza disperare (versi 8-12). Così questo vaso si ruppe e le persone poterono vedere chiaramente la luce (la vita di Gesù) in lui. Molti credenti questo non lo capiscono e non ne sono nemmeno interessati. Ma solo questa via della croce è la via per la vita.

Quando si semina un chicco di grano nel terreno, il suo guscio duro ed esteriore si rompe. Solo allora la vita al suo interno può crescere. Anche in noi Cristiani nati di nuovo, c'è il duro guscio esterno della forza della nostra mente e della nostra carne, che deve essere rotto. Solo allora la luce della gloria di Dio risplenderà da noi.

Questo è un principio che vediamo attraverso tutte le Scritture. Quando una donna portò una fiala d'alabastro di profumo a Gesù, anche se all'interno il profumo aveva una fragranza meravigliosa, nessuno in quella casa poté sentirla fino a quando la fiala non venne rotta. Allo stesso modo, Dio ci deve portare attraverso diverse circostanze in cui la nostra vita esterna si rompa. Allora non saremo più persone attraenti. Magari vuoi apparire agli altri come una persona molto intelligente. Ma Dio dice, "Lasciami rompere questo tuo desiderio." L'uomo è costituito da spirito, anima e corpo. Nel nostro spirito c'è una tremenda gloria quando Cristo ci entra dentro. Ma il nostro voler mantenere il controllo della nostra anima, cioè di quello che siamo, ostacola a questa gloria di risplendere. Questo è il motivo per il quale Dio permette molte rotture nelle nostre vite - così che Lui possa adempiere il Suo scopo.

I versi 10 e 11 del Capitolo 4, sono versi che vengono fraintesi dalla maggior parte dei Cristiani. Molti credenti sono desiderosi di sentire un vangelo che opererà miracoli fisici nelle loro vite. Ma se volete che la vita di Gesù venga manifestata in voi, la risposta sta in questi versi. Dobbiamo portare la morte di Gesù nel nostro corpo. Che cos'è la "morte di Gesù?" È il mettere a morte la nostra volontà e la vita centrata su noi stessi, così come fece Gesù per i 33 anni e mezzo della sua vita sulla terra (Giovanni 6:38).

Questo significa reagire alle situazioni della vita allo stesso modo in cui reagì Gesù quando era sulla terra. Come reagì quando le persone lo chiamarono diavolo, quando Giuda Iscariota rubò i Suoi soldi, quando le persone gli sputarono addosso, quando le persone lo chiamarono figlio illegittimo (il figlio di Maria), quando le persone lo insultarono, quando lo derubarono, quando si approfittarono di Lui, quando gli dissero di smettere di predicare e lo buttarono fuori dalla sinagoga? Gesù morì all'onore umano, al prestigio, alla reputazione, alla dignità ed alla Sua volontà. Questa è "la morte di Gesù". Noi non possiamo partecipare alla morte di Gesù sul Calvario. Non possiamo morire per i peccati del mondo. Ma c'era una morte nella Sua vita terrena che prese luogo ogni giorno. Questa è la morte alla quale noi dobbiamo partecipare.

Perché viene chiamata "la morte di Gesù?" - Perché Gesù fu la prima Persona che camminò per questa via della morte a sé stessi ed alle cose di questo mondo. Morì a tutto quello che era umano, e così manifestò la gloria del Padre. Noi siamo chiamati a seguire le orme di Gesù.

Al Capitolo 4:17, 18,Paolo disse, "Le afflizioni che stiamo affrontando sono molto leggere perché la gloria che arriverà in noi attraverso queste afflizioni è molto grande." Ma questa gloria può entrare in noi solamente se "continuiamo a guardare alle cose che non si vedono e ci rifiutiamo di guardare a quelle che si vedono" (4:18). Questo significa che non guardiamo ad alcuna delle nostre sofferenze da un punto di vista umano, ma da un punto di vista Divino. C'è una gloria che ha riempito le nostre vite attraverso queste difficoltà, e possiamo arrivare ad una comunione più intima con il cuore di Gesù. Questo è il motivo per il quale siamo incoraggiati; ed è questa la via per ricevere un ministero. Non possiamo ricevere un ministero solamente studiando la Parola di Dio.

Paolo desidera spiegarci il modo per avere un ministero spirituale nel nuovo patto. Ascoltiamolo. 2 Corinzi descrive la vita interiore di un uomo che Dio usò per compiere la Sua volontà. Dio ci ha dato Gesù come nostro supremo Esempio. Ma ci ha dato anche Paolo come esempio di un servo di Dio. Non vediamo Gesù piantare delle chiese, nominare degli anziani e trattare la disciplina nella chiesa ecc. Ma vediamo Paolo fare queste cose.

L'Ambizione di Piacere Solo a Dio

Al Capitolo 5:9, Paolo parlò della sua ambizione. Tutti i giovani hanno delle ambizioni. Il problema è che hanno il tipo di ambizioni sbagliate. L'ambizione di molti è di fare soldi, o diventare famosi e grandi, e avere un nome che sia riconosciuto. Anche Paolo aveva un'ambizione quando fu convertito "Noi abbiamo come ambizione sia quando siamo a casa o assenti - sia nel cielo sia assenti dal cielo - di essergli graditi" (5:9). Stava dicendo che quando andrà in cielo, la sua ambizione non cambierà. Sarà quella di essere gradito solo a Dio. Noi possiamo onestamente dire che quando andremo in cielo avremo la stessa ambizione che abbiamo oggi qui sulla terra? Questo è il segno che identifica un vero uomo spirituale. Quest'uomo è in linea con Dio, perché è in linea con i valori vigenti nel cielo. Un tal uomo sarà il più efficace servo di Dio sulla terra perché è in linea con il cielo. Il problema con molti lavoratori Cristiani di oggi è che non sono in linea con Dio o il cielo. Se volete essere graditi a Dio solo dopo essere andati in cielo, allora mi domando se ci arriverete mai in cielo.

Al Capitolo 5:10, 11, Paolo disse, "Noi tutti infatti dobbiamo comparire davanti al tribunale di Cristo, affinché ciascuno riceva la retribuzione per ciò che ha fatto quando era nel corpo, sia in bene sia in male. Consapevoli dunque del timore che si deve avere del Signore, cerchiamo di convincere gli uomini." Il tribunale di Cristo è un posto dove verranno giudicati solo i credenti e saranno ricompensati in base al loro grado di fedeltà. Questo è diverso dal grande trono bianco dove tutti i non credenti saranno giudicati (Apocalisse 20:11, 12). Un giorno staremo davanti al tribunale di Cristo e verremo valutati per tutto quello che abbiamo fatto in tutte le nostre vite - le nostre azioni, parole, pensieri, motivazioni ed attitudini. E allora in base a queste cose saremo ricompensati.

Ci sono molte cose che Dio ci dà - 365 giorni ogni anno, molte opportunità per benedire gli altri, soldi, intelligenza e altri doni. Quando arriviamo all'altro capo del viaggio di questa vita saremo valutati per come abbiamo usato questi doni.

Poi Paolo dice, "È l'amore di Cristo che ci controlla" (5:14). Queste due cose che sono menzionate qui dovrebbero essere le forze motivanti di tutta la nostra vita - un reverente timore del Signore e l'amore di Cristo. Fu così che Paolo visse una vita così efficace per il Signore.

Poi Paolo parlò della grande verità che tutti siamo morti con Cristo quando Lui morì sulla croce (5:14). Riguardo a questa verità Paolo ne parlò in Romani, Corinzi e Galati. "Sono stato crocifisso con Cristo." "Uno solo morì per tutti, quindi tutti morirono." Questa fu una rivelazione unica che Dio diede a Paolo. Non leggiamo Pietro, Giovanni o Giacomo scriverne qualcosa a riguardo. Quando Gesù morì e risorse, agli occhi di Dio, tutti noi siamo morti e risorti con Lui. Perciò, non possiamo più vivere per noi stessi, ma solo per Lui (5:15).

Se voi chiedete ai Cristiani, "Perché Cristo è morto?", la risposta che la maggior parte di loro darebbero viene da 1 Corinzi 15:3, "Cristo morì per i nostri peccati." Questo è giusto. Ma è solo una parte della risposta. La seconda parte è qui: "Cristo morì così che noi non dovremmo mai più vivere per noi stessi, ma per Lui" (5:15). Quando viviamo per noi stessi, frustriamo il piano che Dio ha per noi. Se continuiamo a vivere nel peccato, ci stiamo approfittando del fatto che Cristo morì per i nostri peccati, così approfittandoci della grazia di Dio. Ogni credente che sta vivendo per sé stesso in realtà non ha compreso il pieno scòpo per cui Cristo morì. L'obiettivo di Satana è di accecare i nostri occhi alla piena verità di Dio. Prima cerca di non farci capire niente riguardo a tutta la morte di Cristo. Poi se vediamo che Cristo è morto per i nostri peccati, allora Satana proverà a chiudere i nostri occhi al pieno scòpo della morte di Cristo.

Cristo morì per liberarci permanentemente dalla vita vissuta con noi stessi al centro di tutto. Quando mettiamo assieme questi due versi - 1 Corinzi 15:3 e 2 Corinzi 5:15 - vediamo che la radice di ogni peccato è il compiacere a sé stessi. Un uomo vive nel peccato perché vive per sé. Fino a quando vivete per voi stessi, non avrete mai vittoria sul peccato. Fino a quando la radice dell'albero non sarà abbattuta, continuerà a produrre frutto. Se ponete la scure alla radice (vivere per sé stessi), allora non dovrete più continuare a tagliare via i frutti malvagi (peccati) che ne escono.

Molte persone si sono liberate del peccato in modo superficiale, ma la radice è ancora lì, cioè la radice di vivere per sé. Non avrete mai vittoria sul peccato fino a quando continuerete a vivere per voi stessi. Dovete decidere una volta per tutte, "Da oggi in poi non prenderò mai più una decisione con me al centro di tutto. Non prenderò mai più una decisione basata sul mio beneficio." Sapete il numero di persone che prende decisioni nel lavoro Cristiano facendosi questa domanda, "Che cosa me ne verrà in tasca? Come questa cosa beneficerà la mia famiglia?" Così è come ogni non convertito, peccatore senza Dio nel mondo prende le sue decisioni. Allora non siete diversi da loro a parte per il fatto che loro probabilmente sono atei mentre voi andate in chiesa. Ma dentro siete esattamente gli stessi. Gesù morì per liberarci da questo, così che non prendiamo mai più una decisione pensando a come può beneficiarci, ma piuttosto come glorificherà Dio, beneficerà il Suo regno e il Suo piano. Se possiamo avere 100 persone così, possiamo ribaltare l'India sotto sopra. È molto difficile trovarne pure pochi così.

La maggior parte dei Cristiani non ha compreso che non dobbiamo più vivere per noi stessi. Saltano versi come 2 Corinzi 5:15 e si concentrano sul 5:17, "Le cose vecchie sono passate: ecco, sono diventate nuove - una nuova creazione." Ma permettetemi che vi chieda, "Quali sono le cose vecchie che sono passate, o che dovrebbero essere passate?" È passato il "vivere per sé stessi"? Le vostre ambizioni e i vostri obiettivi sono diventati nuovi?

Ambasciatori della Più Grande Super Potenza Universale

Al Capitolo 5:20, leggiamo, "Noi siamo ambasciatori per Cristo, e vi supplichiamo." È una chiamata tremenda quella di essere un ambasciatore per Gesù Cristo. C'è della dignità riguardo ad ogni vero figlio di Dio. Anche l'ambasciatore di un paese molto povero possiede sempre un certo grado di dignità; e più grande e potente è il paese, più degno di rispetto sarà l'ambasciatore. Pensate all'ambasciatore degli USA in India. Potete immaginare la dignità con cui si muove perché sa di stare rappresentando la più grande super potenza del mondo. Non farebbe nulla di poco valore o di poco degno. Non andrebbe in giro a chiedere soldi alle persone, e non farebbe nulla che disonori il nome del suo paese. Riuscite ad immaginarvi l'ambasciatore degli USA che viene in casa vostra e vi chiede dei soldi per aiutare il suo paese?

Immaginate che un uomo vestito elegante viene alla vostra porta (o in televisione) dicendo, "Sono l'ambasciatore degli USA. Il nostro paese ha un disperato bisogno di soldi. Potete donare 100 Euro per il nostro lavoro?" Che cosa direste? Direste, "Questo è un imbroglio. Non sei l'ambasciatore degli USA. Perché l'ambasciatore degli USA non andrebbe in giro a fare l'elemosina in questo modo."

Ora supponete che arriva alla vostra porta un altro uomo (o in televisione) e dice, "Io sono l'ambasciatore del Signore Gesù Cristo. Siamo in disperato bisogno di soldi per il nostro lavoro. Potete donare 100 Euro per il nostro lavoro?" A lui credereste e gli dareste i soldi. Perché? Perché credete che l'ambasciatore degli USA è una persona degna di rispetto mentre l'ambasciatore di Gesù Cristo è uno che fa l'elemosina.

C'è solo una super potenza nell'universo - e questa è il regno di Dio Onnipotente. L'ambasciatore degli USA può rappresentare la più grande super potenza della terra. Ma in tutta umiltà io posso dire di essere un ambasciatore della più grande super potenza dell'universo. Questo è quello che è un vero discepolo di Gesù. Voi conducete le vostre vite con la dignità di un tale ambasciatore? Mi rattrista il cuore quando vedo il Nome di Gesù Cristo disonorato dai modi indegni, e di poco valore con i quali i lavoratori Cristiani elemosinano soldi in televisione, agli incontri in chiesa e attraverso le lettere di preghiera. Al Salmo 50:12, il Signore dice, "Se io ho fame non te lo direi, perché il mondo è Mio, e tutto quello che contiene." Questo è anche quello che dice un vero servo di Dio: "Se ho fame o sono bisognoso, non te lo dirò. Lo dirò al mio Padrone in cielo, il quale possiede tutta la terra."

Un ambasciatore deve sempre rimanere in contatto con il suo paese natio. Non può permettersi di non rimanere in contatto con il suo paese anche solo per un giorno. Così è come anche noi siamo chiamati a vivere. Bramo vedere il giorno in India dove possiamo vedere dei servi di Dio comportarsi con la dignità di un ambasciatore della più grande super potenza nell'universo - anche se sono poveri e guidano una bicicletta. Ma quanti lavoratori Cristiani del genere avete incontrato? La maggior parte dei lavoratori Cristiani sono dei degni elemosinanti, che chiedono sempre alle persone di dargli dei soldi e corrono dietro ai ricchi. Questa è una tragedia.

Ricordatevi sempre che siete un ambasciatore di Gesù Cristo, ovunque andate - sia che viaggiate in treno, autobus o in ogni modo:

Al Capitolo 6:3-10, Paolo disse di come si comportava dato che era un ambasciatore di Cristo: "Non dare nessun motivo di scandalo affinché il ministero non abbia una brutta reputazione. Ma in ogni cosa raccomando me stesso come servitore di Dio, con grande costanza nelle afflizioni, nelle necessità, nelle angustie, nelle percosse, nelle prigionie, nei tumulti, nelle fatiche, senza dormire abbastanza, senza mangiare abbastanza; sempre comportandomi con purezza, con pazienza e bontà. Delle volte riceviamo gloria dagli altri, delle volte disonore. Alcune persone ci apprezzano, altre ci condannano. Alcuni dicono bene di noi, altri parlano male di noi. Ma in ogni cosa ci raccomandiamo come ambasciatori di Cristo. Alcuni ci chiamano impostori, mentre altri ci chiamano veri servi di Dio. Siamo sconosciuti al mondo ma ben conosciuti tra il popolo di Dio. Moribondi, ma viventi. Passiamo per molte sofferenze ma non moriamo fin quando non è arrivato il tempo che Dio ha deciso. Siamo disciplinati da Dio, ma non ancora morti. Spesso siamo afflitti, non perché le persone ci fanno del male, ma perché siamo preoccupati per così tanti che sono persi nel peccato, e per molti credenti che sono carnali. Ma nonostante questo siamo sempre allegri perché la nostra gioia è nel Signore. Siamo poveri materialmente, ma rendiamo spiritualmente ricchi molti. In un senso non abbiamo niente, e nell'altro possediamo tutto, perché possediamo tutto il cielo e la terra. Tutto è a nostra disposizione. Dio provvede a noi con tutto quello di cui abbiamo bisogno. In termini di conto in banca possiamo non avere molto. Viviamo spesso di giorno in giorno. Ma Dio si prende cura di noi." Così è come Paolo visse. Non ha mai creduto al 'vangelo della prosperità'.

I Corinzi erano ristretti di cuore nei confronti di Paolo. Ma il cuore di Paolo era aperto e grande nei loro confronti (6:11). Questa è una qualità molto importante per ogni servo di Dio. I nostri cuori devono sempre essere aperti e grandi per gli altri, anche se loro sono ristretti di cuore nei nostri confronti. Come dice la poesia di Edward Markham,

" Ha alzato un muro che mi ha chiuso fuori -

Ha detto 'Eretico, ribelle, sia pure che muori'.

Ma l'amore ed io avevamo quell'uomo da conquistare:

Perciò ho costruito una porta per farlo entrare." [*]

Quando gli altri ci escludono dalla loro cerchia, dobbiamo avere la saggezza di ampliare la nostra cerchia affinché includa anche loro. Il cuore di Paolo era grande. Non puoi servire Dio se il tuo cuore è aperto solo nei confronti di quelli nella tua chiesa, o solo nei confronti dei Cristiani che concordano con te in tutto. Il tuo servizio sarà tremendamente limitato se il tuo cuore non è aperto nei confronti di tutto il popolo di Dio.

Al Capitolo 6:14, ci viene dato un avvertimento, cioè di stare sotto lo stesso giogo con gli infedeli. C'è una legge nell'Antico Testamento che diceva che un bue ed un asino non dovevano essere messi sotto lo stesso giogo (Deuteronomio 22:10). Non dobbiamo essere soci nel mondo degli affari con persone non credenti - perché magari loro vogliono truffare o fare qualcos'altro d'ingiusto al quale voi non siete d'accordo. Anche nel lavoro Cristiano, non possiamo lavorare con coloro che non hanno i nostri stessi valori. E se vi sposate qualcuno che non è un credente e che non ha i vostri valori, la vostra visione e le vostre ambizioni, è ugualmente un giogo non equilibrato. La giustizia non ha niente a che fare con l'ingiustizia e la luce non può essere in comunione con le tenebre.

Perciò ci viene comandato di separarci da tutte queste alleanze. "Perciò, uscite di mezzo a loro e separatevene" (6:17). Nel mondo abbiamo a che fare con i non credenti, ma non possiamo diventare soci con loro.

Ora voglio parlare chiaro qui. Ci sono credenti in alcune chiese denominazionali che sanno che i loro capi e vescovi non sono convertiti. Allora perché queste persone rimangono in queste chiese? Se il capo non è nato di nuovo la Bibbia lo chiama un "figlio del diavolo" (1 Giovanni 3:10) - anche se è un arcivescovo! Come potete sottomettervi ad un capo che è un figlio del diavolo?

La Bibbia dice che ci sono solo due categorie di persone nel mondo - i figli di Dio e i figli del diavolo (1 Giovanni 3:10)! Molti credenti non credono a questo. Perciò si compromettono. Magari sapete che il vostro pastore è corrotto, ed è lì solo per guadagnare dei soldi. Che cosa ci fate allora lì a sottomettervi ad un pastore del genere?

Gesù disse, "Quando un cieco guida un altro cieco, cadranno entrambi in una fossa" (Matteo 15:14). Se volete evitare la fossa, allora non seguite il capo cieco. Dio dice, "Non vi mettete con gli infedeli… Uscite di mezzo a loro e separatevene… Non toccate nulla di impuro… E io sarò per voi un Padre" (2 Corinzi 6:14-18). Non vi pentirete mai di aver seguito questi comandamenti.

Al Capitolo 7:1, Paolo continuò dicendo, "Poiché, abbiamo queste promesse, carissimi, purifichiamoci da ogni contaminazione di carne e di spirito, perfezionandoci nella santificazione nel timore di Dio". Se volete una perfetta santità nella vostra vita, dovete ripulirvi da TUTTA la sporcizia della carne e dello spirito. Siete contaminati esteriormente dalle alleanze sbagliate, e interiormente siete contaminati dalle motivazioni e dalle attitudini. Qui non è un'area dove chiediamo a Dio di ripulirci. Dobbiamo ripulirci da soli, continuamente. E dobbiamo farlo nel timore di Dio e non nel timore degli uomini. In altre parole, non ripuliamo noi stessi davanti agli occhi degli uomini ma davanti agli occhi di Dio. Non dobbiamo cercare di piacere agli uomini - nemmeno ai nostri parenti e nemmeno ai nostri fratelli. Dobbiamo cercare di piacere solo a Dio. Così la nostra santità sarà perfezionata.

Al Capitolo 7:2, Paolo disse, "Ho un sacco di spazio nel mio cuore per voi. Fateci posto nei vostri cuori. Non mi sono mai approfittato di voi. Non vi ho mai fatto nessun torto. E non ho mai rovinato nessuno di voi." Questa è la testimonianza che ogni servo di Dio dovrebbe avere.

Al Capitolo 7:10, 11, Paolo si stava riferendo al forte rimprovero che aveva fatto nella sua prima lettera. Aveva chiesto di espellere un uomo dalla chiesa (un uomo che stava vivendo nel peccato). La chiesa di Corinto prese quella lettera molto seriamente. Paolo li rattristò con quella lettera (verso 8). Delle volte i servi di Dio ci devono parlare duramente, tanto da causarci della tristezza. Ma questa tristezza durerà solo per poco. La tristezza che è in accordo con la volontà di Dio produrrà ravvedimento e guiderà alla salvezza (verso 10). Ed il vero ravvedimento porterà sempre ad un desiderio e allo zelo per Dio.

I Soldi e Dio

Ai Capitoli 8 e 9, Paolo scrisse ai Corinzi di fare una colletta per i santi poveri che vivevano a Gerusalemme. Notate che non gli stava chiedendo di raccogliere dei soldi per il suo ministero. Alcune persone usano questo passaggio per dire che Paolo scrisse a delle persone di raccogliere dei soldi. Ma Paolo non chiese alle persone di raccogliere dei soldi per il suo ministero. Paolo non avrebbe toccato nemmeno un centesimo di quei soldi. Chiedere ai credenti più ricchi di dare dei soldi per aiutare i più poveri è normale e giusto, fin tanto che noi non ci intaschiamo nessun soldo. Questo è l'esempio che l'apostolo Paolo ci ha lasciato. Per sé non si prese nemmeno un centesimo. Si fidava di Dio per i suoi bisogni. Quando non aveva abbastanza soldi, riparava le tende e ne guadagnava un po'. Delle volte rimase senza cibo. Ma non per questo avrebbe abbassato il suo livello. Era un ambasciatore della più grande super potenza dell'universo, e se aveva fame non lo diceva a nessuno tranne che a Dio.

Ogni servo di Dio dovrebbe avere i suoi occhi aperti per vedere dove i credenti sono poveri e dovrebbe chiedere ai credenti ricchi (che sono sotto la sua responsabilità) di aiutarli. Nel Nuovo Testamento non leggiamo mai di Gesù, o di qualsiasi altro apostolo o servo di Dio, chiedere alle persone di donare dei soldi per il loro ministero. I loro bisogni personali e quelli per il loro ministero li facevano sapere solo a Dio. Quello che facevano era di esortare solo chi era credente ad aiutare gli altri credenti più poveri.

Poi Paolo diede l'esempio di Gesù "Infatti voi conoscete la grazia del nostro Signore Gesù Cristo, il quale, essendo ricco, si è fatto povero per voi, affinché, mediante la sua povertà voi poteste diventare ricchi" (8:9).

Il nostro Signore nel cielo aveva tutto. Ma scese sulla terrà e diventò povero. Fu appeso ad una croce, privato di tutto, affinché noi potessimo diventare ricchi. Paolo stava forse dicendo che allora dovremmo diventare tutti ricchi - come qualcuno interpreterebbe questo verso? No, assolutamente. Prima di tutto stava parlando di come siamo diventati spiritualmente ricchi grazie a quello che Gesù ha fatto per noi. Secondo, Paolo ci sta esortando a seguire l'esempio di Cristo: "Guardate l'esempio di Gesù. Ha dato via tutto per il bene degli altri. Voi siete i Suoi discepoli e dovreste camminare come camminò Lui. Se siete ricchi, dovreste aiutare i vostri compagni credenti che sono poveri." Questo è il contesto dell'intero capitolo. Ma molti predicatori che amano i soldi hanno male interpretato questo verso ed incoraggiato gli altri credenti, avidi quanto loro, a perseguire il benessere.

È molto facile prendere un verso della Scrittura e citarlo in maniera sbagliata a favore del proprio beneficio. Potete giustificarvi e guadagnare soldi a palate dicendo, "Gesù diventò povero affinché io sia ricco." Così è come la setta del vangelo della prosperità ha accresciuto il suo numero di adepti.

Al Capitolo 8:20, 21, Paolo disse che nel distribuire questi soldi ai poveri voleva stare attento a farlo in tutta trasparenza, così che nessuno avrebbe potuto accusarlo di essere ingiusto. Dobbiamo prestare molta attenzione alle cose che sono onorabili, non solo agli occhi di Dio, ma anche agli occhi degli uomini. Paolo era attento ad assicurarsi che né lui né i suoi collaboratori potessero essere accusati di essersi presi qualche soldo per loro. Perciò inviò Tito e un altro fratello per trasportare i soldi dalla chiesa a Gerusalemme (verso 18). Quando si trattano i soldi nella chiesa è importante che li maneggino almeno due credenti che hanno una buona testimonianza.

Al Capitolo 9:6, Paolo parlò ancora del tema del donare. Dice che se siamo miseri nel nostro donare, raccoglieremo proporzionalmente a questa miseria. Se seminate solo pochi semi, raccoglierete poco. Se seminate molti semi allora raccoglierete molto. Molti predicatori che amano i soldi (specialmente gli evangelisti in televisione) hanno utilizzato questo verso per spingere i credenti a dargli dei soldi. Questi predicatori sono dei venditori ambulanti che sono lì fuori per ingannare i credenti più semplici. Che cosa disse Gesù al giovane ricco quando venne da Lui? Gli disse di dar via tutti i suoi soldi ai poveri e poi di venire e seguirlo, e questo seguirlo voleva dire di farlo senza i suoi soldi!! Gesù non disse (come direbbero la maggior parte dei predicatori oggi) "Vendi tutto quello che hai e dai il ricavato a me, perché il nostro ministero ne ha molto bisogno. Devo finanziare 12 discepoli e le loro famiglie." Gesù voleva quell'uomo e non i suoi soldi.

Ma dove possiamo trovare servi del Signore oggi, che diranno ad una persona ricca, "Non siamo per niente interessati ai tuoi soldi. Vogliamo solo che tu cresca spiritualmente. Perciò dai i tuoi soldi a chiunque vuoi e vieni ad ascoltare la Parola di Dio nella nostra chiesa"? È proprio questo che noi diciamo a quelli che vengono a visitare la nostra chiesa - e lo diciamo costantemente.

Al Capitolo 9:7, leggiamo che "Dio ama un donatore gioioso." Sotto l'antico patto l'enfasi era posta su quanto uno dava - 10% più altre offerte. Al contrario, sotto il nuovo patto l'enfasi viene posta su come uno dona - gioiosamente o con riluttanza. La domanda oggi non è la quantità di quanto uno ha donato, ma la qualità . Sotto il nuovo patto viene enfatizzata solo la qualità - anche sul tipo di chiesa che uno costruisce.

Molti credenti sono spiritualmente poveri perché sono miseri e hanno i pugni chiusi nei confronti di Dio. Siate grandi di cuore e generosi nel donare a Dio - prima di tutto con la vostra vita e poi con il vostro tempo e con quello che possedete. E poi troverete che Dio vi ripagherà cento volte tanto.

Quando non ero sposato non avevo molte spese, perciò davo per il lavoro di Dio la maggior parte del mio stipendio che mi dava la marina. Dopo che mi sono sposato, mi sono trovato con molte più spese da fare. Ma non mi sono mai indebitato con nessuno, nemmeno una volta. Non ho mai dovuto chiedere in prestito dei soldi da nessuno, perché Dio si è preso cura di noi e mi ha ripagato quello che gli avevo dato prima. Dunque posso dirvi dalla mia esperienza:

Imparate a donare generosamente a Dio - e troverete che i vostri problemi finanziari verranno risolti. Ma permettetemi di avvertirvi sul fatto che bisogna donare con saggezza. Non date soldi ai predicatori che vi chiedono l'elemosina. E non donate mai a dei predicatori che sperperano i soldi. Affinché i vostri soldi non andranno sprecati. Pregate cercando la volontà di Dio e date dove Dio vi mostra che il bisogno è grande. Donate ai poveri e non ai ricchi. Donate a coloro che sono veramente nel bisogno. Poi troverete che al momento del vostro bisogno Dio vi darà un ricco raccolto. Non può essere la volontà di Dio che uno dei Suoi figli sia mai in debito o che abbia costanti problemi economici - quando hanno un Padre così ricco che sta nel cielo. La ragione per cui molti credenti hanno problemi economici è perché non sono mai stati ricchi nei confronti di Dio. Raccogliamo quello che seminiamo.

Paolo era un grande apostolo e questi Cristiani in Corinto erano dei giovani credenti. Nonostante questo Paolo umiliò sé stesso davanti a loro quando scrisse queste parole che troviamo al Capitolo 10:1, "Vi esorto per la mansuetudine e la mitezza di Cristo." Questo è lo spirito con il quale Paolo parlava.

I Nostri Pensieri e la Devozione a Cristo

Paolo andò avanti parlando della "Fortezza che c'è nei nostri pensieri" (verso 5). Le brame della nostra carne hanno costruito delle strutture di pensieri sporchi e dei modi di pensare egoisti, che sono come una fortezza. Ci fanno vivere egoisticamente di giorno, portandoci a soddisfare i desideri della carne. E di notte, quando dormiamo, i pensieri sporchi escono dalla fortezza sotto forma di sogni. Dio vuole che continuiamo a vivere così per sempre? No. La volontà di Dio è che rendiamo ogni pensiero obbediente a Cristo. Con le armi spirituali che Dio ci dà possiamo distruggere queste fortezze. Una di queste grandi armi è la parola di Dio, che è abbastanza potente per distruggere queste fortezze (verso 4). In questo modo possiamo "imprigionare ogni pensiero fino a renderlo obbediente a Cristo."

Riempiendo sempre di più la nostra mente con la parola di Dio, troveremo che queste fortezze verranno demolite una ad una - e i soldati (pensieri) che sono dentro a queste fortezze moriranno. Quand'ero un giovane uomo anche io faticavo con i pensieri sporchi, come faticate tutti voi. Questa è la soluzione che ho trovato quand'ero giovane. Leggevo, meditavo sulle Scritture ed inondavo la mia mente con la parola di Dio. La nostra mente è come una ciotola piena di acqua sporca, perché nei giorni in cui non eravamo convertiti l'abbiamo riempita con porcherie e spazzatura di ogni genere. Ma se in questa ciotola ci mettiamo una brocca di acqua pulita, poco a poco l'acqua comincerà ad uscire dalla ciotola diluendosi. Continuando così l'acqua nella ciotola diventerà sempre più pulita. Questa cosa avverrà in un lungo periodo di tempo. Ma diffondere la parola di Dio nelle nostre menti può pulirle lentamente, in un periodo di anni. Ma se ogni tanto ci mettiamo ancora un po' di sporcizia in quella ciotola, allora il processo di pulizia verrà rallentato. Possiamo chiedere a Dio di darci la grazia per portare ogni nostro pensiero all'obbedienza di Cristo.

Al Capitolo 10:13, Paolo parlò del "non vantarsi oltre misura." Disse, "Dio ha messo dei limiti del mio ministero, e io non ho nessun desiderio di uscire da questi limiti." Per il nostro Signore Gesù, durante i Suoi giorni sulla terra, i Suoi limiti erano praticamente solo dentro i confini d'Israele. Raramente uscì fuori da Israele. Anche Paolo aveva dei limiti che Dio aveva messo al suo ministero. Dunque Paolo non era in competizione con Pietro, Andrea, Matteo, o chiunque altro. Avrebbe lavorato solo nei limiti che Dio gli aveva concesso. Paolo aveva una comprensione chiara dei confini che Dio gli aveva messo attorno. Molti predicatori di oggi, al contrario, non hanno una chiara comprensione dei loro confini. Questo è il motivo per cui si scontrano e competono con gli altri predicatori.

Le Difficoltà di Paolo e la sua Spina

Al Capitolo 11:2, 3 Paolo parlò di come voleva presentare questi Cristiani in Corinto come una pura vergine per il Signore, nel giorno del "matrimonio dell'Agnello". Perciò era molto geloso che durante il loro cammino non si innamorassero di qualcun altro. Considerate la storia del servo di Abraamo Eliezer che prese Rebecca e le fece fare un lungo viaggio (circa 1500 km da Ur a Canaan) per presentarla ad Isacco. Se in quel viaggio fosse giunto un giovane che provava a conquistare l'affetto di Rebecca, Eliezer avrebbe avvertito Rebecca dicendo, "Non essere attratta da quest'uomo. Ti devo presentare come una pura vergine ad Isacco." Allo stesso modo Paolo voleva preservare la chiesa in Corinto per Gesù. Questa è la gelosia santa che ogni servo di Dio deve avere per il suo gregge. Deve dirgli, "Siete riservati per Gesù. Non siate attratti dai soldi, dal sesso illegittimo, o dall'onore di questo mondo. Queste cose cercheranno di attrarvi. Ma dovete resistere alle loro seduzioni e mantenervi puri." Poi Paolo andò avanti dicendo, "Temo che Satana verrà come andò da Eva nell'Eden, e distragga i vostri cuori da una semplice e pura devozione a Cristo."

Quando uno ritorna nel peccato o perde la fede? Quando comincia a credere a qualche falsa dottrina o si unisce ad una setta? In accordo con il Capitolo 11:3, andiamo fuori strada nel momento in cui perdiamo la nostra devozione per Cristo. Ogni credente che ha perso la sua devozione a Cristo è già andato fuori strada. Come pastori del gregge di Dio il nostro lavoro è di preservare le pecore nella devozione a Gesù Cristo. Questa è la cosa più importante della vita Cristiana. Il diavolo cerca sempre di guidare i credenti lontano dall'amare Gesù con fervore. È inutile essere coinvolti nell'evangelismo, nell'insegnamento o in ogni altro servizio per il Signore, se abbiamo perso il nostro amore fervente per Cristo. Questa era l'unica lamentela che il Signore aveva contro il messaggero e la chiesa in Efeso (Apocalisse 2:4).

Paolo andò avanti dicendo che non fu di peso economicamente a nessun Cristiano in Corinto: "Durante il mio soggiorno tra di voi non fui di peso a nessuno" (11:5-13). Paolo lavorò con le sue mani tessendo tende così da finanziare sé stesso ed i suoi collaboratori. Comunque, occasionalmente, accettava dei doni dalla chiesa in Filippi (11:8, 9). Perché Paolo faceva questa distinzione? Perché molti credenti in Corinto non accettavano il suo apostolato o il suo ministero. Come servi di Dio non dobbiamo accettare dei soldi da persone o chiese che non accettano il nostro ministero. Come ambasciatori del Signore Gesù Cristo dobbiamo avere dignità. Accettare i soldi da un credente è un atto di comunione. Perciò non c'è niente di male nel ricevere soldi da qualcuno che ha accettato il vostro ministero. Ma non altrimenti.

Al Capitolo 11:23-33, Paolo parlò dei vari problemi che aveva vissuto nel suo servizio per il Signore - i suoi imprigionamenti, le percosse che aveva ricevuto sia con fruste sia con bastoni, notti insonni, fame e sete, l'esposizione al mal tempo, pericoli dei ladri, ecc. Ci furono delle volte nelle quali non aveva abbastanza vestiti per coprirsi dal freddo, e delle altre senza nemmeno abbastanza cibo da mangiare; e in quel momento non aveva i soldi per comprarsi vestiti più caldi e del cibo. Dio lo fece passare attraverso tutto questo per renderlo un piccolo precursore per gli altri Cristiani che stavano soffrendo. In ognuna di queste difficoltà, Paolo umiliò sé stesso. Disse, "Una volta stavo per essere catturato in Damasco e i credenti mi hanno dovuto calare in un cesto dalla finestra affinché potessi sfuggire" (11:32, 33). Se eravate un apostolo e qualcosa di così umiliante fosse successo a voi, magari non avreste voluto farlo sapere a nessuno. Ma Paolo non voleva che i Cristiani in Corinto immaginassero che era un uomo di Dio talmente grande che Dio avrebbe mandato qualche angelo a salvarlo. Paolo era un uomo comune e voleva che gli altri lo conoscessero così. Disse "Non voglio che nessuno mi stimi più di quanto dovrebbe" ( 2 Corinzi 12:6 - Living - Trad. Ita.). Paolo era molto diverso dalla maggior parte dei servi del Signore di oggi che cercano di dare agli altri un'impressione più alta rispetto a quello che sono veramente.

Al Capitolo 12:1, Paolo parlò di una volta nella quale fu trasportato dal Signore nel terzo cielo. Per 14 anni non disse questo a nessuno. Che uomo era! Non disse nulla a nessuno di questa esperienza per 14 anni - e anche quando ne parlò, non ne diede i dettagli. La maggior parte dei credenti avrebbe raccontato una visione del genere al prossimo incontro della chiesa - descrivendo tutti i dettagli! Questo è il motivo per cui credo che l'esperienza di Paolo fu vera. Le visioni delle quali si vantano alcuni credenti oggi sono finzioni della loro fervida immaginazione - e vengono raccontate per ricevere onore dagli altri! Perché dico questo? Perché quelli che hanno visioni genuine troveranno che quelle visioni sono (come disse Paolo) "talmente ineffabili che vanno oltre a ciò che le parole possono descrivere" e non gli verrà "dato il permesso di dirlo agli altri" (12:4).

Poi Paolo raccontò di una grande sofferenza che aveva e che Dio non gli aveva rimosso, anche dopo delle preghiere insistenti. Paolo la chiamò "una spina nella carne" e "un messaggero di Satana" - nonostante questo era "dato da Dio" (12:7). Il dono che Dio diede a Paolo era una spina!! Dio la diede a Paolo perché vide che era in pericolo di diventare orgoglioso. Dio resiste a tutte le persone che sono orgogliose, ma non voleva resistere a Paolo. Voleva dargli grazia. Ma poteva dare grazia a Paolo solo se Paolo rimaneva umile (1 Pietro 5:5). Perciò Dio permise al messaggero di Satana di tormentare Paolo affinché lo poteva mantenere sempre dipendente da Dio e umile.

Perciò vediamo questo, che delle volte Dio potrebbe permettere pure ad un messaggero di Satana di continuare a tormentarci, con un buono scopo in mente. La malattia, per esempio, è un messaggero di Satana. Perché diciamo così? Perché Gesù disse, " Se voi che siete malvagi sapete dare buoni doni ai vostri figli, quanto più il vostro Padre Celeste darà (solo) quello che è buono a tutti coloro che glielo chiedono" (Matteo 7:11). Siamo tutti dei padri malvagi se ci paragoniamo a Dio, che è perfettamente buono. E nessuno di noi darebbe mai una malattia ai nostri figli. E allora come può un Padre Celeste pieno d'amore dare una malattia a uno dei Suoi figli? La maggior parte delle malattie del mondo vengono perché la terra è sotto una maledizione (Genesi 3:17). Altre malattie sono causate da Satana (Giobbe 2:7). Anche se la volontà perfetta di Dio per noi è che siamo in salute, delle volte può permettere che ci ammaliamo, con uno scopo. Quando Paolo pregò per essere liberato dalla spina, Dio non lo liberò ma gli diede grazia per essere un vincitore nonostante la spina. Con la stessa grazia possiamo anche noi essere vincitori.

Al Capitolo 13:4 e 5, leggiamo, "Gesù fu crocifisso nella sua debolezza, ma vive per la potenza di Dio. Anche noi siamo deboli in Lui, ma vivremo con Lui mediante la potenza di Dio." Un vero discepolo è colui che è debole in sé stesso e che vive per la potenza di Dio. E così è come Paolo concluse questa lettera.

Dodici Caratteristiche di un Ambasciatore di Gesù Cristo

In conclusione guardiamo a 12 caratteristiche di "un ambasciatore di Gesù Cristo" che vediamo in questa lettera.

Paolo era un ambasciatore di Gesù Cristo (2 Corinzi 5:20).

1. Fu chiamato da Dio (1:1). "Apostolo di Gesù Cristo per volontà di Dio." Paolo non si chiamò da solo. Dio lo chiamò. Questo è molto importante. Non dobbiamo entrare nel ministero a tempo pieno se Dio non ci ha chiamati.

2. Era totalmente sincero (1:12). Una delle cose più importanti che Dio ci chiede è quella di essere sinceri. Potreste avere molte debolezze, ma se siete onesti e sinceri, potete essere dei veri servi di Dio.

3. Era unto dallo Spirito Santo (1:22). Qualsiasi altra qualifica che voi avete, se non siete unti con lo Spirito Santo, non sarete in grado di servire Dio. È meglio che ve ne andate a fare qualcos'altro.

4. Amava quelli che serviva (2:4). "Voglio che conosciate l'amore grandissimo che ho per voi."

5. Era totalmente dipendente da Dio (3:5). "La nostra capacità viene da Dio." Non dipendeva dalle sue abilità umane e nemmeno dalle persone influenti. Ma dipendeva solo da Dio.

6. Non si era mai arreso (4:1). "Avendo noi tale ministero non ci perdiamo d'animo. Non molliamo." Nel lavoro Cristiano possiamo spesso essere tentati a mollare. Dobbiamo resistere a questa tentazione esattamente come alle altre.

7. Era un esempio per gli altri (6:3, 4). "In ogni cosa raccomandiamo noi stessi come servitori di Dio." Paolo era un esempio per il modo in cui viveva e per il modo in cui si comportava nelle situazioni difficili.

8. Non si era mai approfittato di nessuno (7:2). Non rese mai le persone dei suoi servi. Non si approfittò mai della bontà degli altri, e nemmeno della loro ospitalità.

9. Gestì i soldi con saggezza (8:20, 21; 11:9). Non era di peso finanziario per nessuno. Era estremamente attento in cose nelle quali i soldi erano coinvolti. Non ha mai ricevuto dei soldi da coloro che non ricevevano il suo ministero.

10. Stette all'interno dei confini che Dio aveva disegnato attorno a lui (10:13). Non ebbe nessuna brama di andare oltre questi confini.

11. Era disposto a soffrire (11:23-33). Affrontò molte sofferenze nel servire il Signore e le accettò tutte con gioia.

12. In ultimo: desiderava guidare i credenti alla perfezione (13:9). "Ci rallegriamo quando voi siete forti e per questo preghiamo per il vostro perfezionamento."

Questo fu il modo in cui Paolo seguì Cristo. Anche noi seguiamo il suo esempio e serviamo il Signore così.



[*] Traduzione e parafrasi dall'inglese all'italiano.

Capitolo 48
Galati

LA LIBERAZIONE DALLA LEGGE

L

a 'liberazione dalla legge' è il tema dei Galati. Qua Paolo parlò di un altro vangelo che è contrario a quello che predicavano gli apostoli (1:8). L'altro vangelo è un falso vangelo che tiene i Cristiani sotto il giogo dello spirito della legge - cercando di compiacere Dio mantenendo alcune regole. I Cristiani che vogliono essere santi corrono un grande rischio di diventare legalisti anziché vivere guidati dallo Spirito Santo. Agli anziani nella chiesa può sembrare che se predicano troppo sulla grazia, allora le persone che li ascoltano vivranno come vorranno - e peccheranno. Perciò introducono alcune regole di appartenenza alla loro chiesa - regole che non si trovano nella Parola di Dio - così da controllare le loro persone. Ma questo non è il modo in cui Dio opera - perché questo metodo lascia le persone in schiavitù. Dunque è molto importante capire la differenza tra la legge e la grazia.

La Differenza Tra la Legge e La Grazia

La legge può mantenere una persona pulita esteriormente. I dieci comandamenti possono essere visti come dieci catene messe ad un maiale. Se pulite quel maiale e poi lo portate in un posto dove c'è molta sporcizia, se continuerete a tenerlo legato ogni volta che vorrà entrare nel fango, allora ne uscirà pulito. Così il maiale potrà vantarsi di essere pulito anche se è passato attraverso due chilometri di fango e sporcizia. Ma è rimasto pulito solo perché è stato impedito dalle catene. Ogni credente che si mantiene puro grazie a delle restrizioni è sotto la legge. Un tale credente sarà pulito solo esteriormente. Dentro, non sarà cambiato, come il maiale. Al contrario, se fate andare un gatto attraverso quel percorso di due chilometri, ne uscirà pulito - senza però essere incatenato. Perché il gatto evita tutto ciò che è sporco. Tale è la differenza tra colui che è sotto la legge e colui che è sotto la grazia. È la natura del gatto che lo rende diverso dal maiale. La grazia ci rende partecipi della natura Divina. Dio non vuole controllarci con delle catene ma vuole cambiare la natura che abbiamo dentro.

Nei primi versi di questa lettera Paolo parlò del modo in cui questi Cristiani si erano allontanati dal vangelo che gli aveva predicato, finendo in un vangelo legalista. E Paolo collegò questo evento al desiderio di piacere agli uomini. "Vado forse cercando il favore degli uomini, o quello di Dio?" (1:10). Coloro che vivono sotto la legge sono invariabilmente persone che compiacciono gli uomini. Questo è il vero problema. Al Capitolo 1:4, Paolo disse, "Cristo ha dato sé stesso per i nostri peccati, per sottrarci al presente secolo malvagio," e alla sua opinione, approvazione, regole e regolamenti. Ci ha liberato affinché possiamo vivere secondo la volontà di Dio. Dunque Gesù non morì solo per

· perdonare i nostri peccati, e

· che il nostro vecchio uomo sia crocifisso con Lui, e

· che Satana sia stato sconfitto sulla croce, e

· che non viviamo più per noi stessi ma per Lui;

ma qui c'è un'altra ragione per cui Gesù morì:

· Affinché non facciamo più parte di questo sistema mondiale.

Questo lo avete capito? Quelli che sono legalisti di solito vogliono vivere come Cristiani in questo sistema mondiale. Ho osservato in lungo e in largo i Cristiani legalisti, e nell'insieme sono amanti dei soldi e mondani. Non sono mondani al di fuori. Magari vestono semplicemente, ma nei loro cuori e nelle loro menti sono mondani. Ma coloro che arrivano sotto la vera grazia diventano liberi. Gesù morì per liberarci da questo sistema mondiale.

Ogni religione di questo mondo ha regole e regolamentazioni. Nessuna religione predica il perdono gratuito senza che dobbiamo fare niente. Ogni religione insegna che dobbiamo fare qualcosa prima che Dio ci perdoni ed accetti. E ogni volta che la "Cristianità" comincia a predicare qualcosa del genere, potete stare certi che è un falso vangelo.

Un vangelo legalista cerca il favore degli uomini e non quello di Dio. Questo perché la giustizia della legge è esteriore, e vogliamo la giustizia esteriore così da poter impressionare le persone con il fatto che siamo molto santi. Ma la giustizia che viene attraverso la grazia e da Dio è prima di tutto interiore. Se cerchiamo il favore degli uomini, non ci importerà dell'interno. Gesù disse ai Farisei, "Voi pulite l'esterno del bicchiere, ma il dentro è sporco." Così è per tutti quelli che sono legalisti. Il fuori è pulito, ma il dentro è sporco. Paolo qui disse che se vogliamo veramente essere liberati dalla Cristianità legalista, allora dobbiamo andare a trattare il problema alla radice. Dobbiamo decidere una volta per tutte di non cercare il favore degli uomini ma solo quello di Dio.

Galati 1:10 è un verso molto importante per chiunque voglia servire il Signore: "Se cercassi ancora di piacere agli uomini, non potrei essere servo di Cristo". Questa è una dichiarazione "dentro - fuori". Il momento in cui cercate di piacere ai vostri parenti, ai vostri colleghi, ai vostri compagni fratelli, o a qualsiasi uomo - non potete servire il Signore. In ogni decisione che prendete e in qualsiasi cosa che fate, allora dovreste chiedervi, "Sto facendo questo per piacere agli uomini o piacere a Dio?" I Credenti fanno molte domande, ad esempio, "Posso guardare questo programma televisivo?", "Posso indossare dei gioielli?", ecc. Per trovare la risposta, tutto quello che c'è bisogno di fare è chiedersi, "Sto facendo questo per piacere a me stesso, agli altri o sto cercando questo per piacere a Dio?" In questa faccenda non dobbiamo giudicare gli altri ma solo noi stessi.

Quando qui dice, 'piacere agli uomini', include il soddisfare anche noi stessi. Quando cerchiamo di compiacere noi stessi non possiamo piacere a Dio. Per essere liberi dalla Cristianità legalista, dobbiamo decidere una volta per tutte, che ogni volta che siamo tentati di piacere a noi o agli altri, anziché farlo rinnegheremo noi stessi e cercheremo di piacere soltanto a Dio. Allora la vita sarà piena della gioia del Signore e saremo in grado di servire gli altri nella potenza dello Spirito Santo.

Il Ministero di Paolo

Paolo continuò difendendo il suo ministero. Ricordatevi che Paolo stava scrivendo in un periodo dove il Nuovo Testamento non era ancora scritto. Molti libri nel Nuovo Testamento sono stati scritti dopo che Paolo morì. Perciò quando Paolo scrisse questa lettera, non c'era il Nuovo Testamento disponibile per nessuno. E anche dopo che il Nuovo Testamento venne scritto, ce n'erano a disposizione solo poche copie. Per questo Paolo doveva difendere il suo apostolato, esattamente come noi oggi difendiamo l'autorità della Bibbia come Parola di Dio, a coloro che non accettano la sua autorità. Allo stesso modo in quei giorni gli apostoli dovevano difendere il loro apostolato, così che le persone potessero accettare come parola di Dio quello che insegnavano. Oggi non abbiamo bisogno di fare così, perché noi non stiamo predicando le nostre parole, ma la parola della Scrittura.

Quando Paolo disse, "Siamo giustificati per fede in Cristo." Non stava citando nessuna Scrittura. Non c'era nessun verso nell'Antico Testamento che insegnava così, oppure che la legge era stata abolita. Paolo stava scrivendo le Scritture - e dunque aveva bisogno di difendere il suo apostolato. E questo era il motivo per cui Dio doveva confermare il suo apostolato con segni, prodigi e miracoli, in un modo di cui oggi non abbiamo bisogno. Questo è il motivo per cui non vediamo molti miracoli oggi, come li videro Paolo e Pietro in quel tempo. Negli Atti degli Apostoli , Dio confermava il messaggio del vangelo con dei miracoli ogni volta che veniva predicato per la prima volta. E Dio sta facendo questi miracoli anche oggi in aree remote dove il vangelo viene predicato per la prima volta.

Poi Paolo disse che non aveva ricevuto il vangelo dagli uomini (1:12), ma per rivelazione diretta da Cristo. Una volta era molto zelante per la legge e la promuoveva. Ma quando Dio rivelò Suo Figlio al cuore di Paolo, Paolo non si consultò con nessun uomo ma se ne andò in Arabia e solo tre anni dopo andò a Gerusalemme (1:16, 17). Prima Paolo cominciò con l'essere più zelante di tutti gli altri del suo tempo, promuovendo l'avanzamento della legge attraverso le tradizioni (1:14). Ma quando Cristo si rivelò a lui sulla via di Damasco, se ne andò in Arabia per tre anni.

Perché se ne andò per tre anni in Arabia? Paolo aveva speso tre anni della sua vita nella scuola Biblica di Gamaliele a Gerusalemme, acquisendo così idee sbagliate riguardo a Dio e riguardo a come uno può essere salvato attraverso la legge. Dunque è possibile che Dio lo abbia lasciato nel deserto per tre anni affinché tutte le scorie che Paolo aveva in testa potevano essere eliminate, così da poter ricevere rivelazione riguardo al vangelo del nuovo patto. Questo è quello che Dio spesso deve fare con le persone che sono andate alle scuole Bibliche e hanno ricevuto la loro conoscenza senza rivelazione dello Spirito Santo.

Per quanto ne sappiamo, Gamaliele era un uomo timorato di Dio (Atti 5:34-39). Ma non aveva la rivelazione dello Spirito Santo. Perciò non poteva guidare gli studenti della sua scuola Biblica dentro alle verità Divine. Tutto quello che aveva era una conoscenza intellettuale della legge. Perciò il suo studente Paolo dovette rimanere da solo con Dio per tre anni prima che potesse ricevere la rivelazione dello Spirito.

Abbiamo spesso evidenziato la parola 'rivelazione.' Questa parola non la troviamo mai nell'Antico Testamento, perché le persone non avevano lo Spirito Santo in loro. Sotto l'antico patto l'enfasi era solo sulla 'meditazione.' Se meditiamo sulle Scritture ma non abbiamo rivelazione dallo Spirito, possiamo mancare quello che Dio ha pronto per noi. Quando Pietro riconobbe che Gesù era il Figlio di Dio, Gesù gli disse, "Beato sei tu perché hai avuto rivelazione" (Matteo 16:17). Qui Paolo disse che anche lui aveva ricevuto la stessa rivelazione (1:16). Quando studiamo le Scritture è importante che riceviamo rivelazione dallo Spirito Santo. Non è abbastanza capirle . Ci sono molti che capiscono la Bibbia e che pure credono in quello che c'è scritto. Anche il diavolo capisce e crede nello stesso modo. Ma questo non fa di Satana un'altra persona. E nemmeno cambierà voi. Possiamo credere, capire e pure memorizzare le Scritture, ma nonostante questo rimanere uguali.

Potete sapere che avete ricevuto rivelazione sulle Scritture quando questa vi cambia la vita, le vostre ambizioni, la vostra attitudine nei confronti dei soldi, la vostra attitudine nei confronti dei vostri nemici e la vostra attitudine nei confronti del peccato. Ma se queste cose non sono successe, allora la vostra conoscenza delle Scritture non è meglio di quella del diavolo. Una persona molto immorale può essere un maestro di prima classe in chimica. Allo stesso modo, una persona molto immorale può essere un maestro di prima classe della Bibbia. Se avete intelligenza potete studiare la Bibbia come le persone studiano la chimica. Potete prendere un dottorato in chimica o un dottorato nella Bibbia. Questo prova soltanto che siete intelligenti. Ma nella loro vita privata l'insegnante di chimica e l'insegnante della Bibbia potrebbero entrambi essere immorali. Oppure entrambi potrebbero vivere per diventare ricchi e avendo molte ambizioni terrene. Nessuno dei due ha ricevuto una rivelazione Divina. La rivelazione è qualcosa che cambierà le nostre vite. Questo è quello di cui abbiamo bisogno se vogliamo servire Dio.

Nel Cristianesimo troviamo che le persone sono giunte a due estremi. Alcuni sono totalmente intellettuali e non credono nella rivelazione; e sono morti spiritualmente. Poi ci sono altri che credono nella rivelazione ma che l'hanno portata ad un altro estremo. Cioè che parlano di rivelazioni speciali che hanno ricevuto, che però non sono nella Bibbia. Queste persone sono estremisti e membri di una setta.

Il Vangelo Porta Libertà

Al Capitolo 2, leggiamo di come Paolo difese il vangelo della grazia di Dio anche davanti a Pietro. Voglio farvi notare qualcosa che Paolo fece qui, che è un'attitudine che tutti noi dovremmo avere. Qui vediamo una sana correzione al disequilibrio del quale ho appena parlato. Prima Paolo se ne andò in Arabia, poi 14 anni dopo andò a Gerusalemme, a motivo di una rivelazione (2:2). In Arabia aveva ricevuto rivelazione sui misteri di Dio. Poi Dio gli diede un'altra rivelazione dicendogli di andare a Gerusalemme e raccontare il vangelo privatamente - il vangelo che stava predicando agli anziani della chiesa - così da controllare se stava insegnando la verità o se si era del tutto sbagliato. Perciò Paolo andò da dei capi, che erano uomini di Dio nella chiesa e gli chiese, "Fratelli, questa è la rivelazione che ho ricevuto e che sto predicando. Che cosa ne pensate? Qual è la vostra opinione riguardo a questa rivelazione?"

Ogni volta che avete una nuova rivelazione, vi incoraggerei ad andare da qualche anziano, che sia un fratello esperto o da più fratelli e controllare se la rivelazione è conforme alla Scrittura. Ci potrebbero essere alcuni aspetti della Scrittura che ignorate o che non avete considerato. È più sicuro per le persone giovani andare dalle persone anziane per confermare se le loro rivelazioni vengono da Dio. Questo vi salverà dall'essere sbilanciati e vi proteggerà dai falsi insegnamenti.

In quei giorni c'erano falsi fratelli che entravano nella chiesa per spiare la libertà che le persone stavano avendo in Cristo e che stavano predicando, perché volevano riportarli nella schiavitù (2:4). Paolo non avrebbe nemmeno ascoltato queste persone. E pure i capi, che erano uomini di Dio nella chiesa, riconobbero che Paolo stava predicando il giusto (2:6).

In quei giorni alcuni Cristiani Giudei dicevano, "per essere salvato devi essere circonciso". Oggi alcuni capi nelle chiese dicono, "Devi togliere i tuoi gioielli prima che ti battezzo", o "devi liberarti della televisione prima che ti permettiamo di spezzare il pane con noi". Questo legalismo c'è nel Cristianesimo da secoli, però in forme diverse. I legalisti hanno sempre cercato di aggiungere qualcosa al semplice messaggio del ravvedimento e della fede in Cristo per la salvezza. Attraverso i secoli i capi delle chiese hanno aggiunto le loro regole alle Scritture. E questo è il motivo per cui molte chiese oggi sono in uno stato patetico.

Quando Dio accetta qualcuno, non sta a controllare se ha rimosso i suoi gioielli o se si è liberato della televisione. Ma guarda se si è pentito ed ha creduto in Cristo. Ma c'è di più, Dio ama un donatore gioioso, anche per quanto riguarda l'obbedienza e dunque non forza mai nessuno a fare niente.

State aggiungendo qualcosa che non si trova nel Nuovo Testamento ed è per voi necessario prima che accettate un fratello nella vostra comunione? Teoricamente le persone potrebbero dire che sono richieste solo il ravvedimento e la fede. Ma nonostante affermano questo, quando si tratta di dare il benvenuto ad una persona nella comunione della chiesa, i capi diranno che è anche richiesto qualcos'altro. Ci sono tante tradizioni degli anziani nelle chiese così dette del "Nuovo Testamento" quante se ne possono trovare nelle denominazioni principali. E per giustificare le loro azioni, citeranno qualche verso fuori contesto.

Perciò la lettera ai Galati è molto rilevante per i giorni in cui viviamo oggi. Paolo era un uomo che combatté per la libertà del vangelo. Ogni vero servo di Dio combatterà per la libertà del vangelo. Siete in un sistema religioso nel quale i capi principali credono in qualcosa che sapete essere una tradizione? Questi anziani stanno mettendo molte persone in catene attraverso le loro tradizioni.

Quante persone ci sono, che hanno il coraggio come Paolo, di stare di fronte a questi anziani e dirgli che si stanno sbagliando. Paolo lo fece pure con Pietro. "Quando Pietro venne ad Antiochia, gli resistei in faccia perché era da condannare" (2:11). Ricordatevi, che Pietro era l'uomo che aveva pubblicamente accolto Paolo e che aveva riconosciuto che il ministero di Paolo era dato da Dio (2:9). Nonostante questo Paolo gli si oppose.

C'è qualcosa di meraviglioso che possiamo vedere in Pietro, Giacomo e Giovanni. Paolo che era molto più giovane di loro, cominciò ad avere un ministero più grande del loro - ed ebbero la grazia di riconoscerlo ed incoraggiare Paolo nel compierlo. Oggi è molto raro trovare degli anziani servi di Dio di questo tipo, che hanno la grazia di riconoscere l'unzione sopra un fratello più giovane. Paolo allora si oppose a Pietro, il capo più anziano della chiesa, e gli disse che si stava sbagliando. Questo sarebbe come il lavoratore più giovane che si oppone al capo principale della sua denominazione e gli dice, "Ti stai sbagliando."

Perché ci sono poche persone come Paolo? Perché la maggior parte dei Cristiani sono diplomatici e cercano di piacere agli uomini. Il loro errore è che scambiano la loro attitudine al compromesso per umiltà e gentilezza. Quando si tratta della verità del vangelo, non dobbiamo cercare la nostra reputazione. La verità non è di nostra proprietà. Ma è di Dio e dobbiamo difenderla. La maggior parte dei Cristiani combatterebbe con le unghie e con i denti per le loro proprietà terrene. Ma quando si tratta della proprietà di Dio - la verità - che è stata rubata, la maggior parte dei Cristiani stanno zitti. Questo prova che amano loro stessi. Non amano Dio né la verità.

Ma Paolo amava la verità. Se qualcuno avesse rubato il mantello di Paolo o la sua maglia, lo avrebbe lasciato fare. Ma quando stavano rubando la verità della parola di Dio, Paolo combatté per la verità. Così è come ogni uomo di Dio è. Si preoccupa più per la verità di Dio che della sua proprietà.

Se tutti voi aveste dato valore alla verità di Dio tanto quanto date valore alle vostre proprietà, avreste progredito molto più di quanto avete ottenuto. Trovo che ci siano pochissime persone disposte a prendere una salda posizione a favore della verità. La maggior parte dei predicatori cercano la popolarità tra gli uomini. Perciò Dio non li può fare Suoi profeti. Dio vi metterà alla prova in tante diverse circostanze per vedere chi volete compiacere. Qui Dio testò Paolo per vedere se avesse cercato di compiacere Pietro.

Pietro era un apostolo anziano, ma quello che stava facendo era sbagliato (2:12). Abitualmente mangiava con persone non giudee, ma quando arrivarono alcuni da parte di Giacomo (l'anziano di Gerusalemme), cominciò a ritirarsi e a separarsi per timore di quello che Giacomo avrebbe potuto pensare di lui. Questo fu il momento in cui Paolo affrontò Pietro. Perfino Barnaba fu trascinato dall'ipocrisia di Pietro (2:13). Anche Barnaba era più anziano di Paolo. Era una persona gentile e benevola. Magari il suo atteggiamento fu "Fratello Pietro è un fratello anziano, quindi non farmi dire niente per non giudicare quest'uomo di Dio". L'atteggiamento di Paolo invece fu "Non è questione se Pietro è più santo. Non mi sto paragonando a lui. Quello che sta facendo è contrario al messaggio del vangelo che stiamo predicando. Cosa c'è di sbagliato nel mangiare con i non Giudei? Perché mai dovremmo preoccuparci di quello che Fratello Giacomo possa dire?"

Sei preoccupato come loro per l'opinione di alcuni fratelli anziani? È grazie al fatto che nel primo secolo ci furono uomini impavidi e senza paura come Paolo che oggi leggiamo il puro vangelo nel Nuovo Testamento. Siccome in questi ultimi 20 secoli ci sono stati degli uomini senza paura che presero posizione per la verità del vangelo, oggi abbiamo a disposizione il messaggio puro del vangelo. Grazie a Dio per questi uomini.

Al Capitolo 2:20, vediamo il segreto della vita di Paolo e di come aveva il coraggio per stare saldo per la verità. Paolo era "crocifisso con Cristo." Il vecchio Paolo era morto. Ora Cristo stava vivendo in lui. Molti Cristiani hanno capito solo una parte della via della croce - la parte negativa - la morte a sé stessi. Ma c'è un'altra parte molto gloriosa - "Cristo vive in me." La morte a sé stessi guida alla vita risorta di Cristo. Allora la Sua vita può essere manifestata attraverso di noi.

Fede - Non Opere

Al Capitolo 3, Paolo parlò della base mediante la quale riceviamo lo Spirito Santo - non attraverso le opere, ma per fede. Chiese loro "Avete ricevuto lo Spirito per mezzo delle opere della legge?" (3:2). Molte persone immaginano che Dio darà loro la pienezza dello Spirito Santo solo se digiunano o pregano sufficientemente.

Ma avete ricevuto il perdono dei peccati perché avete digiunato e pregato? No, è stato un regalo. Il perdono dei peccati ed il dono dello Spirito Santo sono entrambi dati sulla stessa base: per grazia, senza opere.

Paolo chiese ancora ai Galati "Se avete cominciato la vostra vita Cristiana per fede, volete ora raggiungere la perfezione con sforzi carnali?" È stato lo Spirito Santo che ha portato la salvezza nelle vostre vite, e lo Spirito stesso è Colui che vi renderà santi. Non sono leggi, norme e regolamenti che vi renderanno santi. Se avete capito questa verità, allora avete capito il messaggio principale della lettera ai Galati.

Non avete ricevuto lo Spirito mediante le opere della legge. La perfezione non arriva tramite le opere della carne, ma tramite il lavoro dello Spirito Santo. Dovete sottomettervi allo Spirito Santo, ascoltare la Sua voce ogni volta che vi dichiara colpevoli, e poi sistemare le cose. In questo modo vi manterrà santi. Il digiuno e la preghiera non renderanno nessuno santo. Molte persone che digiunano e pregano regolarmente sono comunque sconfitte dal peccato - litigano con altre persone e concupiscono nei loro cuori. Questo prova che la santità non arriva in questo modo. Ma solo attraverso la potenza dello Spirito Santo.

Poi Paolo continuò ricordando che anche i miracoli operati da Dio in mezzo a loro, non furono risultato delle loro opere (3:5). Ma furono in risposta alla loro fede. Dio fa sorprendenti opere soprannaturali per i Suoi figli - non perché lo meritino o a causa di un'opera buona che hanno fatto, ma per mezzo della loro fede.

Abraamo fu giustificato per fede (3:6); e dopo in lui furono benedette tutte le nazioni (3:8). E così possiamo essere anche noi (3:14). Quando Cristo fu appeso sulla croce, divenne maledizione per noi (3:13), per rimuovere da noi la maledizione della legge. C'è una maledizione nella legge: se non vivi in accordo con gli standard della legge, sei maledetto. In Deuteronomio Capitolo 28 c'è una lista di queste maledizioni­­­ - follia, cecità e molte malattie. Cristo ha portato via queste maledizioni quando morì sulla croce. Questo ci insegna che non possiamo soffrire a causa di nessun peccato commesso dai nostri antenati - perché ogni maledizione fu spezzata sulla croce. Quando abbiamo accettato Cristo come nostro Signore, ogni maledizione è stata spezzata. Perciò non dobbiamo vivere nella paura di qualche maledizione generazionale. Al contrario noi abbiamo l'opposto - la benedizione di Abraamo (3:14). Questo è il motivo per il quale adesso possiamo ricevere lo Spirito Santo mediante la fede.

La benedizione data da Dio ad Abraamo fu: "In te saranno benedette tutte le nazioni" (3:8). Vuol dire che lo scopo dello Spirito Santo che entra nelle nostre vite è quello di renderci una benedizione per ogni persona che incontriamo. Una caratteristica di una persona piena di Spirito Santo è che è una benedizione per chiunque incontra. Quando visita una casa, la casa viene benedetta tramite questa persona. Molti Cristiani quando visitano una casa portano confusione. Molti di quelli che hanno uno spirito settario portano divisioni e molti altri problemi nelle case cristiane. Mentre una persona di Dio porta benedizione. Quando una persona in una casa viene convertita, può esserci un po' di tumulto in quella casa, ma con il passare del tempo, la benedizione di Dio arriverà in quella casa; e più membri di quella famiglia verranno convertiti. Questa è la benedizione di Abraamo di cui siamo chiamati ad esserne partecipi.

Giustificazione e Santificazione

Nel resto del Capitolo 3, leggiamo della differenza tra la legge e la grazia. La promessa scritta sopra fu data ad Abraamo 400 anni prima della legge. Al Capitolo 3:24, ci viene detto che "la legge è come un precettore (bambinaio/a) che ci guida a Cristo." Una funzione della legge era quella di mostrarci che non importa quanto un uomo sia santo, perché tanto non può mai arrivare ai livelli richiesti da Dio. Per passare nel regno di Dio ci vuole il massimo dei voti. Il migliore tra di noi prende zero!! Per 1500 anni gli Israeliti provarono ad osservare la legge, ma fallirono ripetutamente. Furono come i discepoli che andarono a pescare per tutta la notte e non catturarono NEMMENO UN pesce (zero) (Giovanni 21). Alla fine guardarono il Signore e gli riempì la barca di pesci (100%) in un momento.

Quando veniamo a Cristo, ci aggiunge il suo 100% immediatamente - e così siamo giustificati. La giustificazione è come prendere dei punti grazia ad un esame. Confrontandoci con il livello di Dio prendiamo tutti zero. Ma Dio ci offre 100 punti grazia. Quelli che accettano l'offerta prendono il massimo dei voti. Quelli che la rifiutano, devono vivere con il loro zero. Così, quelli che accettano i 100 punti grazia passano davanti a tutti gli altri, anche se erano stati degli studenti peggiori!! Questo è il vangelo della giustificazione per fede. La giustizia di Cristo ci viene messa in conto. Noi umilmente riconosciamo che meritiamo zero. Così tutta la gloria per la nostra salvezza va solamente a Dio.

Dio non ci lascia qui - solamente giustificati. Vuole anche santificarci interamente. E dunque la giustizia di Cristo che ci era stata imputata, ora ce la impartisce, giorno dopo giorno, per mezzo dello Spirito Santo, così che diventa parte della nostra natura. Così camminiamo verso la perfezione.

Questo è essenzialmente il messaggio dei Galati. Non fa nessuna differenza chi tu sia - "perché siete tutti figli di Dio" (3:26). Nessuno è meglio di un altro nel Corpo di Cristo. Non c'è Giudeo o Greco, uomo libero o schiavo, maschio o femmina nel Corpo. Tutti sono ugualmente accettati da Dio. E una volta che sono venuti a Cristo, dobbiamo accettare tutte le persone ugualmente. Se guardate dall'alto al basso qualcuno di qualche altra comunità, non avete veramente capito la giustificazione in Cristo. Siete ritornati di nuovo sotto la legge. La legge divide le persone in comunità. La giustificazione per grazia ci unisce.

Un'indicazione che siete liberi dalla legge è questa, che potete sinceramente guardare ad ogni persona in Cristo senza guardare alla lingua, comunità, educazione o il suo passato e dire, "Questo è mio fratello. Questa è mia sorella. Posso avere comunione con loro senza considerare il loro passato o le loro esperienze. Per me sono tutti uguali, perché tutte le nostre differenze sono state eliminate in Cristo."

Al Capitolo 4, viene posta la differenza tra l'essere un bimbo ed un figlio adulto. Sotto la legge Dio trattò gli Israeliti come dei bambini piccoli. Non c'è nessuna differenza tra un bambino e uno schiavo perché in realtà il bambino non può utilizzare nulla come se fosse suo, anche se è proprietario di tutto (4:1). Ma quando il bimbo diventa un figlio adulto, allora può esercitare la sua proprietà su tutto. Questa è la differenza tra la legge e la grazia. Sotto la legge Dio trattò le persone come dei bambini piccoli. Sotto la grazia siamo trattati come figli adulti.

Sotto la legge Dio dovette dare agli Israeliti delle leggi per ogni piccola cosa. Gli veniva detto, per esempio, che cosa fare quando in un vaso ci finiva dentro una lucertola, e che fare se trovavano una mamma uccello assieme ai suoi piccoli in un nido, e anche come trattare vari tipi di malattie della pelle, ecc. Così è come facciamo con i bambini piccoli. Dobbiamo dirgli di svegliarsi ad un certo orario, lavarsi i denti, raccogliere i loro libri, andare a scuola, fare i compiti, ecc. Dobbiamo prenderli per mano e insegnargli a guardare a sinistra e a destra prima di attraversare la strada. Dobbiamo insegnare al bambino ogni piccola cosa. Ma ad un adulto non dovete ricordargli di lavarsi i denti al mattino o di andare a scuola. Ad un figlio adulto gli insegnereste dei buoni principi con i quali vivere. Questa è un'altra differenza tra la legge e la grazia. Sotto il nuovo patto trovate principi e non regole dettagliate. Quando i Cristiani prendono questi principi e ne ricavano delle regole dettagliate, diventano Farisei. Trovate questi Cristiani in ogni denominazione nella Cristianità. La tendenza verso il Fariseismo c'è in ogni gruppo. I capi preferiscono fare delle regole per il loro gregge piuttosto che insegnargli dei principi divini. In questo modo portano le persone sotto la legge. Trattano le persone come bambini quando Dio vuole trattarli come adulti. Se Dio vuole trattare i Suoi figli come adulti, allora è meglio che anche noi impariamo in fretta a farlo!

Al Capitolo 4:13, Paolo ci dice che predicò per la prima volta in Galazia perché si era ammalato. Inizialmente non aveva pianificato di rimanere in Galazia, ma solamente di attraversarla. Ma si ammalò, e a causa di questo dovette rimanere in Galazia e mentre stava in questa regione, predicò il vangelo alle persone che c'erano. Così vennero fondate delle chiese. Così vediamo che la malattia che il diavolo diede a Paolo servì a compiere il piano di Dio. Se Paolo non si fosse ammalato, non sarebbe rimasto in Galazia e non ci sarebbero state chiese in quella regione. In Atti 16:6, leggiamo che Paolo e la sua squadra passarono attraverso la Galazia e "lo Spirito Santo vietò loro di annunziare la parola in Asia". È solo quando leggiamo Galati 4:13, che scopriamo il modo in cui lo Spirito fermò Paolo in Galazia, cioè attraverso una malattia!! Come dice quel vecchio detto, "Le nostre delusioni sono gli appuntamenti che Dio ha fissato per noi" (Trad. Ita). Se sei un figlio di Dio devoto con tutto il cuore, ogni delusione diventerà l'appuntamento che Dio aveva programmato per te. Dio lavora in modi sorprendenti attraverso malattie, treni in ritardo, bus persi e altri ritardi.

Al Capitolo 4:19, Paolo si paragonò ad una mamma che è in doglie prima del parto. Si stava riferendo al peso che aveva nel suo cuore affinché l'immagine di Cristo si fosse formata nei Galati. Se avete visto una fotografia di un embrione nel ventre di una mamma, avrete notato che sembra più un girino che un essere umano, con una grande testa e un piccolo corpo che sembra una coda. Ma dopo nove mesi esce fuori dal grembo ed è perfettamente un bambino formato. Qui Paolo stava dicendo, "Voi Cristiani siete come quell'embrione. Non sembrate proprio Cristo. Il seme Divino c'è in voi, ma tutto è sproporzionato. Perciò il peso del mio cuore è che l'immagine di Cristo sia formata in voi, così che sarete perfettamente proporzionati in ogni area della vostra vita." Questo è il peso che ogni vero servo di Dio si porta nel cuore per il suo gregge.

Una Vita Guidata Dallo Spirito

Al Capitolo 5:1, Paolo disse che Cristo è venuto per liberarci. Perciò non dobbiamo mai permettere a nessuno di riportarci sotto il giogo della legge. Non dobbiamo mai diventare schiavi delle tradizioni e delle leggi inventate da un gruppo o da una chiesa. Allo stesso tempo, non dobbiamo usare la nostra libertà come scusa per peccare (5:13). Molti credenti hanno frainteso la grazia e la libertà Cristiana e sono finiti peggio che stare sotto la legge - vivono come schiavi della loro carne. L'unico modo giusto per essere liberi dalla legge è essere guidati dallo Spirito Santo. Altrimenti sprofonderemo ad un livello più basso della legge e vivremo nel peccato. Ma se camminiamo guidati dallo Spirito, allora non discenderemo al livello della carne. Solo questi credenti possono dichiarare di essere liberi dalla legge (5:16, 18). Perciò ci sono tre livelli nei quali un credente può vivere:

1. Guidato dallo Spirito (il più alto - il livello del nuovo patto); o

2. Guidato dalla legge (il livello dell'antico patto); o

3. Guidato dalla carne (il livello più basso).

Guardate a questi tre livelli di vita come se fossero tre piani di un edificio. Se non state vivendo al terzo piano (guidati dallo Spirito), e distruggete il secondo (guidati dalla legge), scenderete al primo piano (guidati dalla carne). Se dici, "Non sono guidato dalla legge perché Gesù ha abolito la legge," allora è meglio che tu sia guidato dallo Spirito. Altrimenti discenderai al livello della carne. Questo è quello che è successo a moltitudini di credenti. Hanno letto in Galati che non siamo sotto la legge. Ma non vivono guidati dallo Spirito. Il risultato è che vivono guidati dalla carne. Questo è il motivo per cui oggi troviamo dei capi Cristiani compiere cose peggiori rispetto a quello che hanno fatto le persone che vivevano sotto la legge. Com'è possibile che i credenti che dicono di essere sotto la grazia vivono assecondando le passioni della loro carne? Perché hanno gettato via la legge. È solo "se sei guidato dallo Spirito, che allora non sei sotto la legge" (Galati 5:18). La legge è necessaria per coloro che non vogliono essere guidati dallo Spirito Santo.

Il messaggio contenuto in Galati non è "Gettate via la Legge." Ma è, "Gettate via la Legge solo quando siete giunti ad una vita nello Spirito."

Poi lo Spirito Santo descrive com'è la vita vissuta nella carne (5:19-21): impurità, idolatria (adorare i soldi o le persone), inimicizie, discordia, gelosia, ire, contese, divisioni, fazioni, ecc. Queste cose si trovano solo tra i non credenti? No. Anche i così detti "credenti" indugiano in questi peccati. Perché? Perché gettano via la Legge prima di entrare nella vita nello Spirito Santo. Tali non erediteranno il regno di Dio (5:21).

Dall'altra parte, quelli che sono guidati dallo Spirito produrranno nelle loro vite frutti di "amore, gioia, pace, pazienza, gentilezza, bontà, fedeltà, mansuetudine, autocontrollo" (5:22, 23). Se viviamo nello Spirito, dobbiamo anche camminare secondo lo Spirito.

Esaminando la Nostra Opera

Al Capitolo 6:1, Paolo disse, "Se vedete un fratello che è caduto da questo livello di vita che vi sto descrivendo, non criticatelo. Se siete degli uomini spirituali, andate ed aiutatelo. Anche voi potete cadere come è caduto lui." L'unica persona che può aiutare qualcuno che è caduto è quella che riconosce che anche lui può cadere allo stesso modo. Se al contrario, l'attitudine di qualcuno è, " Non è possibile per me cadere come è caduto quest'uomo," allora non sarà in grado di aiutare quel fratello che è caduto, perché manca 'dello spirito di gentilezza' che può recuperare i credenti caduti nel peccato.

Dobbiamo portare i pesi degli altri se vogliamo adempiere alla legge di Cristo. Qui c'è bisogno di equilibrio, perché dice: "Portate i pesi gli uni degli altri" e poi dice, "Ciascuno infatti porterà il proprio fardello" ( 6:2, 5). Perciò non dobbiamo mai cercare di gettare i nostri pesi addosso agli altri.

Al Capitolo 6:3, Paolo avvertì i credenti altezzosi, "Se qualcuno pensa di essere grande paragonato agli altri credenti, in realtà è niente." Sarà inutile per servire Dio. Se vedete un fratello cadere, non pensate di essere superiori a lui in nessun modo. Anche voi avete la sua stessa carne. La misericordia di Dio e la Sua grazia vi hanno preservati dal cadere. Non dovreste mai dimenticarvi questo.

Paolo andò avanti dicendo, "Ciascuno esamini l' opera propria così che potrà vedere se Dio è stato in grado di compiere qualcosa attraverso di lui." In 1 Corinzi 11:28, ci viene comandato di esaminare noi stessi - la nostra vita. Qui ci viene comandato di esaminare la nostra opera.

Molti credenti criticano gli altri quando loro non hanno compiuto nemmeno l'1% di quello che gli altri hanno fatto per il Signore. Queste persone farebbero bene a chiudere le loro grandi bocche e esaminare prima la loro opera.

Al Capitolo 6:7, 8, ci viene ricordato che tutti raccoglieranno quello che hanno seminato. Quelli che seminano per la carne moriranno eternamente, mentre quelli che seminano per lo Spirito raccoglieranno vita eterna.

Al Capitolo 6:14, Paolo parlò ancora della croce. Nei Galati parlò tre volte della croce. In 2:20, disse che lui era stato crocifisso con Cristo. In 5:24, disse che quelli che sono di Cristo hanno crocifisso la carne con le sue passioni e desideri. Poi qui in 6:14, disse che per mezzo della croce di Cristo, il mondo era stato crocifisso per lui e lui era stato crocifisso per il mondo. Il sé, la carne ed il mondo - tutti e tre - furono crocifissi. Paolo era morto al mondo e ne era interessato tanto quanto può esserlo un uomo morto. Visse al livello alto della vita nello Spirito, sopra il mondo. C'è una stretta connessione tra il vivere nello Spirito ed il camminare sulla via della croce.

La liberazione dalla legge (il tema dei Galati) avviene vivendo guidati dallo Spirito Santo, e camminando lungo la via della croce.

Capitolo 49
Efesini

IN CRISTO - UNA VITA CELESTE SULLA TERRA

e

fesini è probabilmente la lettera più spirituale che Paolo scrisse, e questo indica che la chiesa in Efeso in quel momento era in una condizione molto spirituale. Era una chiesa molto buona. Non ci fu nulla che Paolo dovette correggere.

Con i Cristiani in Galazia dovette usare dei toni duri dicendo, "O, Galati sciocchi. Chi vi ha sedotti?", e altre parole del genere. Ma per i Cristiani in Efeso non aveva nulla da correggere. Era una chiesa meravigliosa e perciò Paolo poté condividere con loro molte cose che non poteva condividere con le altre chiese. Ai Cristiani in Corinto disse, "Posso darvi solo del latte." Ma con gli Efesini poteva condividere delle verità profonde. Possiamo ricevere solo in misura della nostra crescita spirituale. Un bambino non può mangiare carne, perché non può masticarla. Se viviamo per molto tempo come bambini spirituali, allora dovremo continuare a bere latte per molto tempo. Questa è la condizione della maggior parte dei credenti. Non sembrano procedere verso le cose profonde di Dio. Sono soddisfatti con l'avere i loro peccati perdonati. In questo modo vedono come loro unico compito il portare gli altri al perdono dei peccati.

Se questo era il piano di Dio, allora la gran parte del Nuovo Testamento può essere buttata via perché non sarebbe necessaria. Perché nel Nuovo Testamento ci sono così tanti insegnamenti? Perché Dio non vuole che ci fermiamo solo al perdono dei nostri peccati. Non vuole che ci fermiamo soltanto con l'essere nati di nuovo continuando a vivere bevendo latte per sempre. Vuole che cresciamo e diventiamo maturi. Più maturiamo, più la nostra testimonianza sarà efficace per gli altri. Dio non è coinvolto in un programma che porta solo le persone nel cielo. Ma è coinvolto in un programma che vuole avere una potente testimonianza per Cristo sulla terra - nelle case Cristiane e nelle chiese locali in ogni luogo. Questo è il motivo per cui Gesù disse che dobbiamo fare discepoli in ogni nazione ed insegnargli a fare tutto quello che Lui ha comandato(Matteo 28:20).

In Efesini Paolo parlò della chiesa universale. Quando comprendiamo il principio della chiesa universale, vedremo come ogni chiesa locale dovrebbe essere. Efesini tratta il vivere una vita celeste sulla terra. Una chiesa ed un Cristiano possono compiere la loro funzione sulla terra solo se hanno la mente rivolta alle cose celesti. Più la tua mente è sulle cose celesti, più puoi compiere il piano che Dio ha per te sulla terra. Più la tua mente è sulle cose terrestri, più inutile sarai per compiere il piano che Dio ha per te sulla terra, anche se dici che andrai in cielo quando morirai. La tua casa può compiere la sua funzione per Dio solo se è una casa rivolta alle cose celesti. La volontà del Signore per noi è "che i vostri giorni sulla terra siano come i giorni del cielo sulla terra" ( Deuteronomio 11:21 - KJV - Trad. Ita). Questo non era possibile sotto l'antico patto. Ma Efesini ci dice come possiamo vivere questa vita sotto il nuovo patto.

In Cristo

In Efesini c'è un'espressione che si ripete frequentemente: 'in Cristo', o 'in Lui'. Il ministero esteriore di Cristo è qualcosa che chiunque può leggere nei Vangeli. Si preoccupò per i poveri, toccò i lebbrosi, guarì i malati, predicò il vangelo, ecc. Le persone di tutte le religioni ammirano il ministero esteriore di Gesù ed alcuni di loro cercano pure di imitarlo in queste aree. Questo agli occhi umani è ammirabile - perciò facendo queste cose uno può guadagnarsi una buona reputazione. Ma Efesini parla dell'essere 'in Cristo.' Paolo qui stava parlando di una vita interiore. Se seguite la vita esteriore di Cristo senza essere in Cristo, non sarete nemmeno salvati. Potete imitare Gesù per ricevere onore dagli uomini. Ma la vera spiritualità deriva dall'essere in Cristo e così vedendo i Suoi valori interiori e le Sue motivazioni. La vita di Gesù deve prima essere dentro di noi e poi diventare manifesta al di fuori.

Quando abbiamo studiato il Tabernacolo abbiamo visto che Dio non cominciò con l'insieme di tende che circondavano il cortile. Ma cominciò con il centro - con l'arca contenuta nel Luogo Santissimo. Questo è sempre il modo in cui Dio lavora. Come individui e come chiesa siamo il luogo dove Dio dimora. E quando Dio costruisce la Sua dimora, comincia sempre dalla parte più interna - dal vostro spirito. In questa breve lettera la parola 'in' si trova 89 volte; 'grazia' si trova 13 volte e 'spirituale' si trova 13 volte. Efesini non parla della prosperità materiale, ma di quella spirituale. Non tratta la legge ma la grazia. Comincia con la nostra vita interiore 'in Cristo' e poi procede alla condotta esteriore. Se tenete questo in mente, mentre studiate gli Efesini, capirete che cosa vuol dire vivere una vita celeste sulla terra. Questo è il motivo per cui Efesini comincia con la frase "benedizione spirituale nei luoghi celesti" (1:3).

Efesini è nettamente diviso in due sezioni. I primi tre capitoli ci dicono della nostra posizione che abbiamo come credenti in Cristo. Gli altri tre capitoli ci dicono come dobbiamo camminare sulla terra e come dobbiamo combattere il diavolo dalla nostra posizione 'in Cristo'. È come un edificio che ha le fondamenta ed una sovrastruttura. Le fondamenta sono i primi tre capitoli, e la sovrastruttura gli ultimi tre.

Se provate a costruire la sovrastruttura senza queste fondamenta 'in Cristo', diventerete come il non-Cristiano che ammira la vita di Gesù e dice che dobbiamo seguire i Suoi insegnamenti del sermone sul monte. Molte persone religiose hanno provato a seguire il sermone sul monte e hanno provato ad essere gentili e buoni con gli altri. Hanno provato a costruire la sovrastruttura senza le fondamenta. Dei Cristiani senza discernimento possono ammirare un uomo del genere e reputarlo "simile a Cristo"! Ma sono ciechi. Una casa senza le fondamenta sarà spazzata via appena arriverà un'inondazione.

Il pericolo di ammirare questi uomini è che potete diventare così anche voi. Potete spendere le vostre vite facendo del lavoro sociale ed aiutando i poveri, i lebbrosi e le vedove, ecc. e così riceverne l'onore dagli uomini. Ma se non siete "in Cristo", sarete rigettati da Dio. Questo è il vero pericolo che affrontiamo nel Cristianesimo di oggi.

Un altro fatto che notiamo in Efesini è che nei primi tre capitoli non ci sono né esortazioni né comandamenti. In questi capitoli non ci viene detto di fare nulla. Ci viene detto solo quello che Dio ha fatto per noi. Mentre dall'altra parte, dal Capitolo 4 al 6 sono pieni di esortazioni. Questo è l'equilibrio che dovremmo avere nella nostra vita Cristiana. Prima abbiamo bisogno di essere presi da quello che Dio ha fatto per noi e in noi. Poi possiamo procedere nella parte di Dio che lavora attraverso di noi. Se Dio prima non ha fatto un lavoro in noi non sarà in grado di fare un lavoro attraverso di noi. Se si invertono le cose allora staremmo solo provando ad imitare Cristo esteriormente. Possiamo provare e avere uno stile di vita semplice e prenderci cura dei poveri ecc. Ma sarà solo una cosa esteriore e vuota.

Questo è il motivo per cui Efesini enfatizza 'in Cristo'.

Le persone di molte religioni ammirano Gesù Cristo e leggono il sermone sul monte (Matteo da 5 a 7) e cercano di seguire quel sermone. Così compiono molte buone cose. Ma prima non vivono "in Cristo". Perciò in tutte le loro opere non è Dio che sta lavorando attraverso di loro. Cercano solo di imitare Cristo. È tipo un dipinto che raffigura un fuoco. Un artista può dipingere un fuoco che visto a distanza sembra come quello vero. Ma non emana nessuna luce né calore. Se non abbiamo discernimento è facile essere ingannati da coloro che cercano di imitare Cristo. Imitare Cristo può far guadagnare molto onore su questa terra. Ma non può dare la vita eterna. Per avere la vita eterna una persona deve conoscere Gesù come suo personale Signore e Salvatore. Il vero servizio per Dio si genera sempre da dentro una persona.

Gesù disse, "Prima ripulite l'interno del bicchiere, e poi l'esterno sarà automaticamente pulito." Questo è quello che Gesù enfatizzò primariamente nel sermone sul monte. Non è solo evitare l'adulterio. Uno non dovrebbe desiderare dentro di sé una donna. Non è solamente controllare la vostra lingua. La bocca parla con ciò che riempie il cuore. Perciò controllare la vostra lingua non serve a molto, se il vostro cuore è sporco. In un momento di bassa guardia, tutta la sporcizia che c'è nel vostro cuore uscirà. "Custodisci il tuo cuore più di ogni altra cosa, poiché da esso provengono le sorgenti della vita" (Proverbi 4:23).

Benedizioni Spirituali nei Luoghi Celesti

Il Capitolo 1:3 dice, "Benedetto sia il Dio e Padre del nostro Signore Gesù Cristo, che ci ha benedetti di ogni benedizione spirituale nei luoghi celesti in Cristo." Notate qui che tutte le benedizioni sono spirituali, non materiali. Le benedizioni terrene erano promesse agli Israeliti sotto l'antico patto. Questo possiamo leggerlo in Deuteronomio 28 . Questo è quello che distingue la grazia che venne con Cristo dalla legge che venne tramite Mosè. Se ci fosse stato un verso così nell'Antico Testamento, sarebbe stato questo: "Benedetto sia Dio Onnipotente (non nostro Padre) che ci ha benedetti di ogni benedizione materiale qui sulla terra in Mosè." Perciò quei credenti che stanno cercando primariamente per la guarigione fisica e per delle benedizioni materiali, in realtà stanno ritornando sotto l'antico patto. Questi "credenti" in realtà sono Israeliti e non Cristiani. Sono seguaci di Mosè, non di Cristo.

Questo vuol dire che oggi Dio non benedice i credenti materialmente? Lo fa - ma in modo diverso. Come loro cercano prima il Suo regno e la Sua giustizia, e allora tutti i loro bisogni terreni saranno soddisfatti. Sotto l'antico patto, le persone cercavano solo queste cose terrene e ne ricevettero in abbondanza - molti figli, molte proprietà, molti soldi, vittoria contro i nemici, onore, posizione sociale, ecc. Ma sotto il nuovo patto, noi cerchiamo le benedizioni spirituali - figli spirituali, ricchezza spirituale, onore spirituale, vittorie spirituali (contro Satana e la carne, e non contro i Filistei o qualsiasi altro essere umano). I nostri bisogni terreni, come la salute e i soldi di cui abbiamo bisogno per fare la volontà di Dio, ci vengono dati in più. Dio ci darà il giusto ammontare di soldi che non ci rovinerà. Sotto l'antico patto, Dio potrebbe aver reso miliardarie alcune persone. Ma questo non lo fa con noi oggi, perché ci potrebbe ostacolare dal cercare le cose che stanno lassù - e così ci distruggeremmo.

Molti credenti non hanno compreso la differenza tra l'antico e il nuovo patto. Questo è il motivo per cui continuano a correre dietro alle cose che Dio promise alle persone sotto l'antico patto. Le persone che predicano la prosperità dalla Bibbia sono molto selettive in ciò che predicano. Per esempio, la benedizione dell'antico patto che si trova in Deuteronomio 28:11 dice che Dio avrebbe benedetto gli Israeliti con molti soldi e molti bambini . Ma questi predicatori non predicano la seconda parte. Questo prova la loro mancanza di integrità. Non ho sentito nessuno di questi predicatori della prosperità predicare che Dio avrebbe benedetto il Suo popolo con molti bambini. Solo questo fatto è abbastanza per provare che sono dei seduttori di primo ordine. Predicano la prosperità materiale perché vogliono giustificare la loro immensa ricchezza (che hanno ricevuto raccogliendo soldi tra le persone povere) citando un verso irrilevante dell'Antico Testamento. Non fatevi ingannare da questi predicatori.

Le parole "benedizioni spirituali" in 1:3 possono essere tradotte come "benedizioni dello Spirito Santo". Dio ci ha già dato ogni benedizione dello Spirito Santo in Cristo. Dobbiamo solo richiederle nel nome di Gesù. Immaginate una ragazza senza tetto che sta chiedendo l'elemosina sulla strada. Un ricco principe passa di lì e decide di sposarla e mettere milioni di euro sul suo conto corrente - un conto dal quale può prelevare soldi sempre e in ogni momento. Che ragazza fortunata! Una volta non aveva nulla se non una piccola ciotola con dentro qualche monetina. Ma ora vive in grande stile e si veste con vestiti pregiati. Può prelevare la quantità di soldi che vuole dalla banca, perché ha molti assegni bianchi firmati dal principe. Questa è un'illustrazione di noi, spiritualmente parlando. Possiamo ora andare alla banca del cielo e richiedere ogni singola benedizione dello Spirito Santo perché sono tutte nostre nel Nome di Cristo.

Tutto ciò che è del cielo è nostro in Cristo se rimaniamo in una relazione matrimoniale con Lui , se possiamo dire, "Signore, voglio esserti fedele tutti i giorni sulla terra come Tua moglie." Allora ogni benedizione dello Spirito Santo è nostra. Non dobbiamo cercare di convincere Dio che ne meritiamo qualcuna - perché non ne meritiamo nessuna. Potete immaginarvi quella ragazza che faceva l'elemosina che si immagina di meritare qualcosa di tutta quella ricchezza che ha ricevuto gratuitamente? Impossibile. Tutto quello che riceviamo è per misericordia e grazia di Dio. Possiamo prendere tutto dal cielo perché tutto ci è stato dato gratuitamente in Cristo. Non possiamo guadagnarlo con i nostri digiuni e le nostre preghiere. Molti non ricevono le benedizioni dello Spirito Santo perché cercano di guadagnarle in questi modi! Non possiamo riceverle in questo modo. Dobbiamo accettarle tutte solamente attraverso il merito di Cristo.

Mi ricordo come il Signore mi insegnò questa lezione quando una volta stavo pregando per dei bisogni terreni. Dissi, "Signore, ti ho servito per così tanti anni. Perciò fai questo per me." Il Signore disse, "No, non lo farò se vieni con il tuo nome." Quel giorno compresi che cosa vuol dire pregare nel Nome di Gesù. Quel giorno realizzai che un nuovo credente appena convertito, ed io che venni convertito nel 1959, dovevamo entrambi andare da Dio esattamente sulle stesse basi - solo con il merito di Gesù Cristo. Quel credente deve andare alla banca del cielo con un assegno firmato da Gesù Cristo. Ed anche io posso chiedere soltanto con un assegno firmato da Gesù Cristo. Se vado da Dio dicendo che gli sono stato fedele per molti anni, allora sto andando alla banca del cielo con un assegno firmato da me. E la banca del cielo lo rifiuterà. Questa è la ragione per cui molte delle nostre preghiere non vengono risposte. Non stiamo andando nel Nome di Gesù. Ma stiamo andando nel nostro nome. Pensiamo che siccome abbiamo sacrificato molto per Dio, allora dovrebbe risponderci. Anche se abbiamo vissuto fedelmente per 70 anni, quando veniamo davanti al Signore, possiamo andarci solo sulle stesse basi di una persona appena convertita - nel nome di Gesù . Ringrazio Dio per questa rivelazione, perché dopo quel giorno non ho mai portato a Dio un assegno firmato con il mio nome!! Quando sono tentato di farlo dico, "Questo assegno non verrà mai incassato. Fammi andare nel nome di Gesù e solo grazie al Suo merito." Dunque ogni benedizione dello Spirito Santo è nostra nei luoghi celesti in Cristo.

Il Capitolo 1:4 dice, "Ci ha scelti in Cristo prima della creazione del mondo." Dio ci scelse prima che il mondo fosse creato - molto prima di Genesi 1:1. Abbiamo visto in precedenza come Giovanni 1:1 viene prima di Genesi 1:1. Giovanni 1:1 dice, "In principio era la Parola, e la Parola (Gesù) era con Dio e la Parola era Dio." Questo si riferisce al passato eterno. Cronologicamente parlando, il verso nella Bibbia successivo a questo, non è Genesi 1:1, ma Efesini 1:3 , che anche lui si riferisce al passato eterno. È meraviglioso riconoscere che eravamo in Cristo nella mente di Dio prima che il cielo e la terra fossero creati. I nostri nomi erano nel Libro della Vita di Dio, la Sua mente, prima che creasse qualcosa. Questo è il motivo per cui non abbiamo mai bisogno di essere scoraggiati, siamo speciali per Dio. Potresti pensare di essere solamente un buono a nulla che non conta niente, ma se sei nato di nuovo, il tuo nome era nella mente di Dio prima di Genesi 1:1. Sia lodato il Signore per questo.

Dio non ci ha scelti per andare nel cielo. Sfortunatamente, molta predicazione è centrata sul fatto di andare in cielo quando moriamo. Non c'è nessun verso nella Bibbia che dice che Dio ci ha scelti per andare in cielo quando moriamo. Dio ci ha scelti così che possiamo vivere una vita santa ed irreprensibile qui sulla terra prima che andiamo in cielo. Molti inni che cantiamo trattano il tema dell'andare in cielo quando moriamo. Ma non leggiamo molti inni che trattano il tema che Dio ci ha scelti per essere santi ed irreprensibili. Dovremmo cambiare la nostra prospettiva. Dal Capitolo 1 al 3 ci sono le fondamenta. Non c'è nessuna pietra nelle fondamenta che dice, "Siamo stati scelti per andare in cielo quando moriamo." La pietra alle fondamenta dice, "Dio ci ha scelti affinché siamo santi e irreprensibili davanti a Lui."

Se le fondamenta di un edificio sono deboli, l'edificio crollerà. Se le fondamenta della vostra vita Cristiana sono deboli, la vostra vita come Cristiani crollerà. Molti Cristiani non hanno le solide fondamenta di Efesini 1 a 3 e questo è il motivo che più avanti nelle loro vite li farà crollare. Se avete un cedimento al quarto piano di un edificio, la causa è molto probabilmente che le fondamenta non erano abbastanza forti. Ci sono altri edifici che hanno cento piani ma nessun cedimento - perché hanno più profonde e solide fondamenta. La cosa è così anche per la vita Cristiana. Se ritornate al peccato 15 anni dopo che siete nati di nuovo, è perché non avete posto un buon fondamento quando avete cominciato la vostra vita Cristiana. Prima di tutto assicuratevi che state cercando benedizioni spirituali da Dio e non fisiche e materiali. Assicuratevi che state cercando le benedizioni nei luoghi celesti e non nei luoghi terrestri. Assicuratevi che siete in Cristo. Riconoscete che siete stati scelti da Dio non per andare in cielo, ma per essere santi e irreprensibili davanti a Lui.

Più avanti leggiamo in 1:4, 5, "Nel Suo amore ci ha predestinati." La parola "predestinati" è un'altra parola che è molto incompresa. Per che cosa Dio ci ha predestinati? Per andare in cielo o all'inferno? No. Dio non predestina nessuno per andare in cielo o all'inferno. Qui dice, "Ci ha predestinati per essere adottati per mezzo di Gesù Cristo come Suoi figli secondo il Suo disegno benevolo della Sua volontà". Ci ha predestinati per essere dei figli maturi in Cristo e non dei bambini Cristiani. Dovete essere un figlio responsabile che è interessato nell'attività del vostro Padre celeste. Perciò comportatevi come un figlio che ha un senso di responsabilità riguardo agli affari di suo Padre. Qual è la differenza di un padre che fa lavorare nel suo negozio suo figlio di 25 anni o uno di 4? Il figlio di 4 anni se ne andrà non appena i suoi amici lo chiameranno per giocare. Mentre il figlio di 25 anni starà fedelmente in negozio e se necessario lavorerà anche fino a mezzanotte. Questa è la differenza tra un figlio e un bambino.

Nella chiesa di Dio ci sono pochi figli che hanno un tremendo senso di responsabilità nei confronti del lavoro di Dio. Questi pochi figli sono preoccupati del lavoro e ci pensano spesso. Non lavorano per essere pagati; ma lavorano perché hanno un senso di responsabilità. Ci sono anche dei bambini nella chiesa che non crescono mai. Sono solo interessati a divertirsi, all'intrattenimento, alla musica ed hanno poco o nulla di senso di responsabilità nei confronti del lavoro di Dio. Vengono e si siedono agli incontri in chiesa, ascoltando e non fanno molto per la chiesa. Questi non sono figli cresciuti, ma dei bambini.

Lo Spirito Santo e la Rivelazione

Al Capitolo 1:7, leggiamo che abbiamo "la redenzione mediante il Suo sangue, e il perdono dei peccati secondo le ricchezze della Sua grazia". Questa è la prima parte della grazia: il perdono dei peccati. Romani 6:14 è un'altra parte della grazia. Al Capitolo 1:13 , ci viene ricordato che siamo stati sigillati con lo Spirito Santo promesso. Al Capitolo 1:14, il dono dello Spirito Santo viene paragonato a un pegno, a una garanzia e deposito della nostra eredità finale. Se qualcuno dovesse comprare una proprietà che vale 500,000 euro, potrebbe segnare un accordo che promette di pagare l'intero costo in tre mesi e allora farebbe un pagamento iniziale di 50,000 euro. Questo 10% è a garanzia del fatto che avverrà il pieno pagamento e la proprietà verrà comprata entro il tempo stabilito.

Dio ci ha salvati e ha deciso di renderci un giorno totalmente come Cristo. La garanzia di questo dono è lo Spirito Santo. Dio non ci ha ancora dato un nuovo corpo. Non ha ancora rimosso tutti i desideri della carne dal nostro corpo. E come sappiamo che tutto questo verrà fatto un giorno? Ci ha dato lo Spirito Santo come garanzia. Un giorno renderà la mia mente esattamente come quella di Cristo.

Paolo disse, "Prima di tutto rendo grazie per voi, perché ho udito parlare della vostra fede e del vostro amore per tutti i santi" (1:15-16). Paolo era uno che ringraziava sempre Dio per il Suo popolo. Andò avanti dicendo, "Anche se Dio ha fatto un lavoro meraviglioso in voi, che avete la fede e anche amate tutti i santi, sto pregando per qualcosa di più per voi. Sto pregando che il Dio del nostro Signore Gesù Cristo, il Padre della gloria vi dia uno spirito di saggezza e di rivelazione" (1:17). Notate la parola 'rivelazione.' Questa è una parola del nuovo patto. Sotto l'antico patto, l'enfasi veniva posta nel meditare sulla Legge (Salmo 1:2). Ma sotto il nuovo patto, l'enfasi è nel ricevere rivelazione dallo Spirito Santo sulla Parola. Sotto l'antico patto la cosa importante era conoscere le Scritture. Ma sotto il nuovo patto la cosa importante è conoscere Dio personalmente.

Paolo andò avanti dicendo, "Prego che Dio illumini gli occhi del vostro cuore (non la vostra mente)" (1:18). L'enfasi nel nuovo patto è sempre sul cuore. Nell'Antico Testamento, l'enfasi era sulla conoscenza che uno aveva in testa. Ma ora è sulla luce che entra nel cuore. C'erano pochi uomini nell'Antico Testamento che erano uomini di cuore. Il libro dei Proverbi parla molto del cuore. Davide era un uomo secondo il cuore di Dio. Ma generalmente parlando, i sacerdoti e gli studiosi della Bibbia sotto l'antico patto non erano uomini di cuore. Era uno studio intellettuale delle Scritture che produceva scribi e Farisei - che crocifissero Gesù. Se passate la vostra vita solamente usando la vostra testa per studiare le Scritture e acquisire molta conoscenza Biblica, finirete con l'essere un altro scriba o Fariseo. La verità di Dio deve scendere dalla vostra testa dentro il vostro cuore e diventare rivelazione. Questo salto di 30 cm dalla testa al cuore fa tutta la differenza!

Paolo pregò che "gli occhi del loro cuore venissero illuminati affinché potessero vedere:

1. La speranza alla quale Dio li ha chiamati;

2. Qual è la ricchezza della gloria della sua eredità che vi riserva tra i santi; e

3. La grandezza della potenza di Dio disponibile per loro" (1:18, 19).

Paolo non gli chiese di leggere la sua lettera 25 volte per capire queste verità. Avrebbero potuto leggerla centinaia di volte e comunque non capire. Pregò che ricevessero rivelazione dallo Spirito Santo su queste grandi verità. Potete studiare la radice del significato delle parole in Ebraico ed in Greco nella Bibbia e essere totalmente ciechi spiritualmente e non vivere nemmeno una "benedizione spirituale nei luoghi celesti in Cristo", o nemmeno diventare "santi ed irreprensibili" come siete stati da Dio predestinati per essere.

Quando ricevete rivelazione dallo Spirito Santo sulla Bibbia, le cose cambiano. Magari non conoscerete il Greco, ma conoscerete Cristo. Sarete in Cristo. Sarete in grado di ritirare gli assegni nella Bibbia (promesse di Dio) dalla Banca del cielo, incassarli e diventare una persona spiritualmente ricca. Perciò non cercate di studiare la Bibbia senza rivelazione. Lo scopo del vostro studio della Bibbia deve essere il ricevere rivelazione dallo Spirito Santo. Chiunque enfatizza la testa sul cuore, vi sta guidando fuori strada. Non sono contro ad usare le nostre menti. Quando studio o predico, uso molto la mia mente. Altrimenti non sarei in grado di parlarvi. Ma ho reso la mia mente schiava dello Spirito Santo. Quando studiamo la Bibbia, cominciamo usando i nostri occhi (corpo) per leggere. Poi la Parola entra nella nostra mente (anima). Ma poi la Parola deve penetrare oltre alla nostra anima fino al nostro spirito, dove lo Spirito Santo ci darà rivelazione.

Possiamo vedere un'illustrazione dal tabernacolo che c'era sotto l'antico patto che aveva 3 parti. Il cortile esterno rappresenta il nostro corpo, con il quale leggiamo la Parola di Dio. L'area successiva, era il Luogo Santo che simboleggia la nostra anima, con la quale comprendiamo (la mente) e siamo stimolati (emozioni) dalla Parola. Poi arriva il Luogo Santissimo che simboleggia il nostro spirito, dove Dio ci dona rivelazione sulla Sua Parola che ci guida all'obbedienza. È solo quando riceviamo rivelazione che abbiamo veramente udito Dio attraverso la Sua Parola. Solo allora possiamo compiere il piano di Dio.

Perciò fate che il vostro studio biblico vada oltre al leggere e al comprendere e arrivi alla rivelazione ed obbedienza. Gesù morì e il velo si strappò affinché potessimo entrare nel Luogo Santissimo (Ebrei 10:20). I Farisei leggevano la loro Bibbia e la comprendevano, ma non ricevettero nessuna rivelazione e dunque considerarono che Gesù fosse Belzebù, il principe dei demoni. Al contrario, Pietro, ricevette rivelazione sulle Scritture e vide che Gesù era il Figlio di Dio e il Messia.

Lo Spirito Santo vuole farci conoscere la speranza alla quale Dio ci ha chiamati. Una volta che vedete questa, cambierà tutta la vostra attitudine a tutta l'impurità che c'è in questo mondo. Siamo chiamati ad essere santi. Non possiamo leggere o vedere quello che gli altri nel mondo si sentono liberi di leggere e vedere. Considerate un chirurgo in una sala operatoria che sta per operare un paziente. Le sue mani devono essere assolutamente pulite e sterili; altrimenti potrebbe uccidere il paziente con dei germi. Se un paio di forbici dovesse cadere a terra, il chirurgo non le prenderebbe o userebbe. Ai nostri occhi quel paio di forbici possono sembrare molto pulite. Ma sono contaminate perché ci sono i germi sul pavimento. Un vero Cristiano vive nel mondo con una passione simile per il 100% della purezza.

Altri possono indugiare in molti piaceri mondani. Ma Dio ci ha chiamati per essere santi e dobbiamo adempiere questa chiamata. Siccome i capi Cristiani non vivono con questa purezza allora contaminano il loro gregge con i loro "cuori non sterilizzati e contaminati" portando la morte spirituale ovunque vanno.

Hai visto la speranza della Sua chiamata rivolta a te?

Hai visto le ricchezze della gloria della Sua eredità che riserva ai santi? Questo non si riferisce alla nostra eredità nel cielo, ma all'eredità di Dio in noi. Dio ha un'eredità in noi.

La Potenza della Risurrezione

Avete visto la grandezza della Sua potenza che può manifestare in noi? La più grande potenza che Dio ha mai manifestato nell'universo non fu quella della creazione, ma la risurrezione di Gesù (1:20). Quello che vediamo nell'universo attorno a noi è la prima creazione. Nella risurrezione di Gesù, comincia una seconda creazione, la nuova creazione. La nuova creazione è più potente della vecchia. Quello che leggete in Giovanni 20 è più potente di quello che leggete in Genesi 1. La risurrezione di Cristo fu la più grande manifestazione di potenza che questo universo abbia mai visto. La potenza morale è più grande della potenza fisica.

Paolo pregò che possiamo avere rivelazione sul fatto che Dio vuole che sperimentiamo questa potenza. Vuole che sperimentiamo questa potenza prima nella nostra vita interiore. Poi un giorno, più tardi, la sperimenteremo anche nei nostri corpi. Dio comincia sempre a lavorare dall'interno. Un giorno sperimenteremo la potenza della risurrezione di Cristo nei nostri corpi. Oggi, Dio vuole che sperimentiamo questa potenza della risurrezione nel nostro spirito. La potenza della risurrezione è quella potenza che ci innalzerà sopra la morte spirituale. La legge del peccato ci porta nella morte spirituale. La potenza della risurrezione ci innalza sopra questa morte.

La potenza della risurrezione che ci innalza sopra la legge del peccato è come se io tengo in mano un libro contro la legge di gravità (che cerca di portarlo verso terra). La potenza della risurrezione ci innalza nei luoghi celesti. Leggiamo al Capitolo 2:1-6 che quando eravamo morti nei nostri peccati, è stata questa potenza che ci ha risorti e ci ha fatti sedere con Cristo nei luoghi celesti (2:6). Qualcuno potrebbe pensare che questo era un linguaggio fantasioso e pittoresco. Ma non lo è. In realtà è vero. Se non credete che questo è vero, non ne riceverete mai nessun beneficio - perché riceviamo secondo la misura della nostra fede. Che Dio sia l'unico veritiero ed ogni uomo un bugiardo. Le nostre sensazioni sono tutte ingannevoli. Anche la nostra vista può ingannarci.

C'è una storia di due piccoli ragazzi che guardavano il tramonto. Il più grande aveva circa 12 anni, e disse, "Guarda un po', il sole si è mosso. Era ad est al mattino, ora invece è ad ovest." Mentre il ragazzo più giovane, che aveva solo 6 anni disse, "No. Ti ricordi che cosa papà ci ha detto? Non è il sole che si muove. È la terra che ruota sul suo asse." Ma il maggiore disse, "Io credo a quello che vedo e quello che sento. Ho visto il sole ad est ed ora è a ovest. E non sento che la terra sta ruotando sotto i miei piedi. La terra è stata ferma." Il più giovane disse, "Io credo a papà."

Chi aveva ragione - quello che credette a suo padre o quello che credeva a ciò che vedeva e sentiva? Anche molti Cristiani vivono di quello che vedono e sentono. Ma i nostri sensi possono ingannarci. Perciò io credo al mio Padre celeste; e quello che dice è sempre giusto, anche se non posso vederlo o sentirlo.

Perciò credo che Dio ha detto che sono stato risorto e messo nei luoghi celesti in Cristo. Non mi interessa quello che le mie sensazioni mi dicono. So che le mie sensazioni sono tanto ingannevoli quanto la mia vista. Ho trovato che quando credo a quello che il mio Padre celeste dice, tutto funziona bene nella mia vita. Quando non crediamo al nostro Padre celeste, finiamo con l'avere molti problemi. Qui ci viene detto che questa meravigliosa potenza della risurrezione non è disponibile per tutti, ma solo per quelli che credono. Se non credete a questo, allora non sperimenterete questa potenza. Gesù disse a Tommaso, "Beati coloro che non mi hanno visto ed hanno creduto" (Giovanni 20:29). Io sono uno di questi.

Sono più benedetto degli apostoli, perché ho creduto a Gesù senza vederlo con i miei occhi. Se vostro padre fosse un multi-milionario che vi ama, e un giorno vi dice che ha messo un milione di euro sul vostro conto corrente, gli credereste, o prima dovete andare in banca a controllare? Dio dice, "che mi ha messo nei luoghi celesti in Cristo." Io ci credo. Non appartengo più a questa terra. Per molti anni sono appartenuto a questa terra. Ma venne il giorno nella mia vita che realizzai che appartengo al cielo, e la mia mente è settata sulle cose di lassù, anche se il mio corpo è qui sulla terra. Questo è il motivo per cui oggi non combatto per le cose terrene. Non combatto nemmeno per far rimanere le persone nella mia chiesa. Se un giorno qualcuno dovesse dirmi che un predicatore ha attirato un fratello via dalla mia chiesa, direi, "Sia lodato il Signore. Non combatterò con nessuno per questo. Se vuole andare in qualche altra chiesa, che vada dove si sente felice." Gesù disse, "Il mio regno non è di questo mondo. Questo è il motivo per cui i Miei servi non combattono." Vediamo molti credenti che combattono per posizioni, onore, soldi qui sulla terra e anche nelle chiese. Questi credenti hanno la mente sulle cose terrene e non sono "seduti in cielo". In realtà sono - non credenti che hanno una dottrina Cristiana nelle loro menti. Non hanno permesso allo Spirito Santo di innalzarli nei luoghi celesti in Cristo.

Efesini dal Capitolo 1 al 3 è il fondamento della vita Cristiana. Dio ci innalza nei luoghi celesti. Non possiamo farlo da soli. Non possiamo mai risorgerci da soli dai morti. Nemmeno Gesù risorse sé stesso dai morti. La Bibbia dice sempre che Dio lo ha risorto dai morti. Gesù disse che Lui aveva autorità per risorgere dai morti (Giovanni 10:18) ma non usò mai questa autorità. Lasciò che il Padre lo risorse dai morti. Nel battesimo, quando un'altra persona vi spinge dentro l'acqua, è lui che vi tira fuori. Non vi tirate fuori da soli. Questo simboleggia Dio che ci innalza nella potenza della risurrezione. Quando gli altri ci crocifiggono, se ci sottomettiamo a questa crocifissione allora Dio ci risorge e ci mantiene seduti nei cieli. Da quel punto di vista celeste, tutto sulla terra sembrerà molto piccolo. Quando si viaggia in aereo, i grandi edifici sulla terra sembrano dei giocattoli e lo stesso vale per le macchine. Le cose della terra diventeranno piccole ai vostri occhi e smetterete di combattere per queste cose, questo succederà quando sarete seduti nei cieli con Cristo - non combatterete tanto quanto non combattereste per una macchina giocattolo.

Poi Paolo continuò parlando della salvezza. La nostra salvezza è per fede (2:8), e non un risultato delle nostre opere. Ma anche se non è un risultato delle nostre opere, Dio ha già pianificato delle buone opere affinché noi le pratichiamo (2:10). Poi al Capitolo 2:11-22 , parla di Dio che ci rende un corpo in Cristo. Il muro divisorio che c'era tra i Giudei e i Gentili è stato abbattuto. Quando Gesù morì sulla croce, abolì l'inimicizia tra Giudei e non Giudei (2:14, 15). I Giudei e i non Giudei sono le due razze più opposte che ci sono al mondo. Peggio di qualsiasi sistema di caste in India. Ma Gesù li riunì sulla croce. Abolendo così l'inimicizia. Se siete in Cristo, tutte le inimicizie che avete nei confronti di altre comunità sono abbattute. Se c'è ancora qualche inimicizia nei confronti di qualche altra persona, allora non siete crocifissi con Cristo. Ci vuole rendere tutti un solo corpo. Potete diventare un corpo solo, solamente con un credente la cui vita è nei luoghi celesti. Una chiesa di persone con la mente terrena sarà soltanto un gruppo di persone, una congregazione. Dovete portare le persone a vivere nei luoghi celesti in Cristo, se devono diventare un corpo solo (2:16).

Al Capitolo 3 Paolo parlò di un grande mistero. Questo fu un mistero che non era stato rivelato sotto l'antico patto - cioè che i non Giudei e i Giudei sarebbero diventati uno (3:4). Il modo per fare questo è stato rivelato dallo Spirito Santo solo sotto il nuovo patto.

Nei primi tre capitoli di Efesini ci sono due preghiere. In 1:17-23 c'è una preghiera per la rivelazione attraverso lo Spirito Santo e in 3:14- 21 c'è una preghiera per la potenza dello Spirito Santo. Queste sono le due cose di cui abbiamo bisogno - la rivelazione dello Spirito Santo per vedere che siamo in Cristo Gesù, e la potenza dello Spirito Santo per vivere la vita che sta per essere descritta ai Capitoli 4, 5 e 6.

La seconda preghiera è: "Affinché Egli vi dia, secondo le ricchezze della Sua gloria, di essere potentemente fortificati, mediante lo Spirito Suo, nell'uomo interiore, e faccia sì che Cristo abiti per mezzo della fede nei vostri cuori" (3:16, 17). L'ultima parte di questo verso vuol dire, "che Cristo si possa sentire a casa nel vostro cuore."

Sappiamo tutti la differenza che c'è tra il vivere a casa di qualcuno o il sentirsi "a casa" in quel posto. Quando stiamo in qualche casa, non ci sentiamo a nostro agio. Ma in altre case, ci fanno sentire perfettamente a casa. Che Gesù possa ugualmente sentirsi a casa nel vostro cuore. Ma la domanda è, "Si sente a casa nel vostro cuore?" Oppure Gesù è infelice di qualche cosa che avete nel vostro cuore e nella vostra casa? Ci sono alcuni in cui Gesù si sente perfettamente a casa nei loro cuori. Lo Spirito Santo ci riempie affinché Cristo si possa sentire perfettamente a casa dentro di noi.

"Che siate capaci di abbracciare con tutti i santi quale sia la larghezza, la lunghezza, l'altezza e la profondità dell'amore di Cristo" (3:18). Non possiamo comprendere l'amore di Cristo tutto da soli. Solo con tutti gli altri santi di Dio possiamo comprendere l'amore di Cristo pienamente. Paolo concluse dicendo, "Che siate ricolmi di tutta la pienezza di Dio" (3:19). Poi al Capitolo 3:20, 21 ci dice che possiamo ricevere da Dio molto di più di quello che gli chiediamo o pensiamo. Quello che Dio vuole fare per noi va di molto oltre a quello che possiamo mai immaginare.

Una Vita Celeste sulla Terra

Ora veniamo ai Capitoli 4, 5 e 6. Molti Credenti vivono soltanto nei Capitoli 1, 2 e 3. Si rallegrano che sono seduti nei luoghi celesti. Sono così "celesti nella loro mente che sono inutili qui sulla terra." Ma non è così che Gesù visse. Fu la persona con la mente più celeste che abbia mai camminato sulla terra. Ma non nonostante questo, la Sua vita fu la vita più utile per tutta l'umanità. La nostra mente deve essere in cielo, ma i nostri piedi devono stare sulla terra. La nostra vita celeste deve essere manifestata in modi pratici sulla terra. Gesù dimostrò come un Cristiano deve vivere questa vita celeste sulla terra - sia come bambino, sia come ragazzo, sia come un uomo impegnato a lavoro e sia come un predicatore a tempo pieno. Viviamo le nostre vite a casa, nel nostro posto di lavoro e nelle attività Cristiane. E in tutte queste tre aree, Gesù ci ha dimostrato lo spirito del cielo. Qualsiasi cosa di meno di questo modo di vivere non è la vera Cristianità.

Gesù non era un eremita. Non si vestiva o mangiava diversamente dagli altri che lo circondavano. Visse e lavorò esattamente come tutti gli altri. Sembrava talmente uguale agli altri che i soldati Romani ebbero bisogno di qualcuno per capire chi fosse quando erano nel giardino del Getsemani. Questo ci mostra che Gesù sembrava esattamente come i Suoi discepoli. Esteriormente era come loro, ma interiormente aveva una mente celeste. Le attitudini celesti controllavano il Suo comportamento e le Sue azioni. Così è come dobbiamo vivere nelle nostre case e nella chiesa. Questo è quello di cui trattano i Capitoli 4, 5 e 6.

Il Capitolo 4 comincia con queste parole: "Vi esorto a comportarvi in modo degno della chiamata che vi è stata rivolta" (4:1). Nei primi tre capitoli non c'è nessuna esortazione. Tutto in quei capitoli tratta di quello che Dio ha fatto per noi. Ci ha scelti in Cristo e ci ha benedetti con ogni benedizione spirituale, innalzati dal nostro stato di morte spirituale e ci ha posizionati in Cristo nei luoghi celesti, ci ha resi la Sua eredità, ci ha dato la Sua potenza, ha sconfitto Satana, ha unito i Giudei e i non Giudei in un Corpo solo sulla croce, ecc. Tutto questo è stato il lavoro di Dio. In questo noi non abbiamo parte. Perciò l'enfasi nei Capitoli dall'1 al 3 è sul ricevere rivelazione su queste verità. Ora dobbiamo vivere la nostra vita di tutti i giorni avendo ricevuto questa rivelazione.

Lo scopo di tutto questo è che attraverso la chiesa si faccia conoscere l'infinitamente varia saggezza di Dio alle autorità angeliche (entrambe le autorità sia quelle buone sia quelle cattive) nei luoghi celesti (3:10). Satana e i suoi demoni dopo che Adamo cadde, hanno continuato a ripetere che nessun uomo avrebbe potuto mai vivere una vita celeste sulla terra. Ma Gesù smentì la bugia di Satana vivendo nel modo in cui visse. Gesù venne come noi, tentato come noi e nonostante questo visse una vita celeste sulla terra.

In questo momento Satana sta dicendo due cose:

1. "Probabilmente Gesù ha vissuto così, ma nessun altro può. Ogni credente rimarrà con la mente terrena." E la risposta di Dio è: "Ti mostrerò nella Mia chiesa che ci saranno alcuni che vivranno con una mente celeste sulla terra."

2. "È impossibile che delle persone diverse diventino uno. Italiani [*] e stranieri non possono diventare uno. Gli Italiani con la pelle scura non possono diventare uno con gli altri Italiani. Gli Occidentali e gli Orientali non possono diventare uno". La risposta di Dio è: "Ti mostrerò nella Mia chiesa che tutti questi e molti altri gruppi possono diventare uno in Cristo."

Queste sono le due sfide che come credenti affrontiamo e che dobbiamo dimostrare a Satana, affinché Dio possa vantarsi di noi come si poteva vantare di Giobbe (Giobbe 1:8).

Ma sfortunatamente questo non è quello che vediamo nella maggior parte del Cristianesimo di oggi. La maggior parte dei Cristiani vivono sconfitti e la maggior parte delle chiese non sono unite. Ma Dio continua ad avere un resto diffuso in pochi luoghi sulla terra. La testimonianza di questo resto permette a Dio di vantarsi con Satana e le loro vite meravigliano gli angeli nel cielo.

Il Capitolo 4:1 inizia così: "Con ogni umiltà e mansuetudine". Ho spesso dichiarato che i tre segreti della vita Cristiana sono: Umiltà, Umiltà ed Umiltà . Lì è dove tutto comincia. Gesù umiliò sé stesso e nel vangelo secondo Matteo 11:29 , disse, "Prendete su di voi il mio giogo e imparate da me, perché io sono mansueto e umile di cuore." Le uniche due cose che Gesù ci disse di imparare da Lui sono l'umiltà e la mansuetudine. Perché? Perché come figli di Adamo siamo tutti orgogliosi e duri. Se volete dimostrare una vita celeste qui sulla terra, non andrà dimostrata attraverso l'evangelismo, la predicazione, l'insegnamento Biblico o il lavoro sociale. Prima di tutto andrà dimostrata attraverso un'attitudine di umiltà e di mansuetudine.

Quando Dio diede a Mosè le istruzioni per il tabernacolo, Dio iniziò dall'arca. Quando l'uomo pianifica delle costruzioni comincia considerando le dimensioni esterne dell'edificio. Ma Dio iniziò dal santuario più interno. L'uomo cerca di pulire l'esterno della tazza. Ma Dio cerca di pulire prima l'interno. Inizia con l'interno e poi si muove verso l'esterno. Se nel vostro pensare e nel vostro approcciarvi siete umani, sarete più preoccupati della parte esteriore, cioè a quello che gli altri uomini possono vedere. Se invece siete più divini, sarete preoccupati più dell'interno, quello che Dio può vedere. Presterete più attenzione alla qualità delle persone nella vostra chiesa, piuttosto che al numero delle persone. Le dimensioni impressionano le persone. Dio guarda alla qualità delle persone.

Dio cerca umiltà, mansuetudine e pazienza. Al Capitolo 4:2 (versione LB Trad. Ita.) dice "Siate indulgenti con i difetti degli altri a causa del vostro amore". In nessuna chiesa c'è qualcuno di perfetto. Tutti commettono errori. Quindi nella chiesa dobbiamo sopportare ognuno gli errori degli altri. Dobbiamo essere comprensivi gli uni con gli altri perché ci amiamo. "Se fai un errore io lo coprirò. Se non finisci di fare una cosa, la finirò io". Questo è come deve funzionare il Corpo di Cristo.

L'Unione nel Corpo di Cristo

"Sforzatevi di conservare l'unità dello Spirito con il vincolo della pace" (4:3). L'unità è un grande tema in molte delle lettere di Paolo. E questo è anche il peso che Dio ha nel cuore per la chiesa. Quando un corpo umano muore inizia a disintegrarsi. Il nostro corpo è fatto di polvere e tutti questi granelli di polvere sono tenuti insieme perché c'è vita in questo corpo. Nel momento in cui la vita se ne va inizia la disintegrazione; dopo un po' scopriremo che l'intero corpo sarà diventato polvere. È lo stesso nella comunione tra credenti. Quando i credenti in una chiesa non sono uniti, possiamo stare certi che la morte è già arrivata. Quando un marito ed una moglie non sono uniti, sapete che la morte è già entrata, anche se non divorziano. La disintegrazione in un matrimonio può iniziare anche dal primo giorno di matrimonio - con incomprensioni, tensioni, litigi, ecc. Questo può succedere anche in una chiesa. Solitamente una chiesa parte con pochi fratelli zelanti che si riuniscono con grande zelo per costruire un lavoro puro per il Signore. Molto presto arriva la divisione ed entra la morte. Dobbiamo costantemente combattere per preservare l'unità dello Spirito - nel matrimonio e nella chiesa.

La cosa meravigliosa del corpo umano è che tutte queste particelle di polvere con cui è fatto, sono tutte unite in modo così stretto da non riuscire a vedere dove si uniscono. Se il corpo è ferito, immediatamente al suo interno inizia un processo per richiudere la pelle. Al corpo non piace che una parte di pelle rimanga ferita ed aperta. Immediatamente inizia a lavorare per unire le due parti separate. Lo stesso succede quando si frattura un osso. Immediatamente il corpo inizia il lavoro per unire quell'osso. Nessun uomo sulla terra può unire le due ossa tra di loro. Un dottore può solo prendere le due parti e metterle una vicina all'altra. È il corpo stesso che unisce assieme le due parti. Il corpo umano lavora sempre verso l'unità. Questo è come dovrebbe funzionare anche il Corpo di Cristo. Quando una chiesa non funziona in questo modo, non sta rappresentando il Corpo di Cristo.

Dio non sta costruendo un gruppo di santi individuali. Dio sta costruendo un Corpo. Questo è quello di cui Paolo stava parlando al Capitolo 4 . Paolo ci esorta a "sforzarci di conservare l'unione dello Spirito perché c'è un solo corpo." Quando possiamo dire che c'è unità nel corpo della chiesa locale? "Con il vincolo della pace" (4:3). "Ciò che brama lo Spirito è pace" (Romani 8:6). Quando pensi ad un fratello o ad una sorella, e i tuoi pensieri sono pensieri di pace e riposo nei suoi confronti, allora sai che c'è unità tra te e quella persona. Ma se sei anche solo leggermente agitato quando pensi a quella persona, allora puoi stare certo che non c'è unione con quella persona. Magari lo/la saluti con un esuberante "Sia lodato il Signore", ma questa è ipocrisia. La vera prova è la pace. Quindi l'unità dello spirito deve essere preservata nel vincolo della pace.

Al Capitolo 4:5, quando parla di "un solo battesimo", vuol dire un solo battesimo che la Scrittura descrive. L'aspersione dei bambini che alcuni chiamano "battesimo dei bambini" non è per niente un battesimo. Perciò se siete stati battezzati da piccoli, non siete stati battezzati affatto.

Poi Paolo parlò dei doni che sono necessari per edificare il Corpo di Cristo. È impossibile costruire la chiesa senza i doni sovrannaturali che il Signore ci vuole donare - e Dio ha un dono per ognuno nel Corpo di Cristo: "A ciascuno di noi la grazia è stata data secondo la misura del dono di Cristo" (4:7).

Poi leggiamo dell'ascensione di Gesù: "Quando ascese, si portò con sé dei prigionieri" (4:8). Questo è quello che vuol dire: Quando Gesù morì andò nel cuore della terra per tre giorni e tre notti, come Lui stesso disse che avrebbe fatto (Matteo 12:40). In questo modo sappiamo che a quel tempo il paradiso si trovava nel cuore della terra, perché Gesù disse al ladrone che si era pentito che quel giorno sarebbero stati assieme in paradiso. Poi Gesù ritornò dentro al Suo corpo (che era rimasto nella tomba di Giuseppe d'Arimatea) e uscì dalla tomba. Poi rimase sulla terra per altri 40 giorni, e apparve a molte persone. Dopo questi giorni ascese al cielo. Quando ascese, prese con sé tutte le persone che erano nel paradiso (che erano prigionieri nel cuore della terra) per portarle con Lui nel terzo cielo.

Sappiamo oggi che il paradiso è nel terzo cielo, perché in 2 Corinzi 12:2 e 4 , leggiamo che Paolo fu portato lassù. E disse che fu portato in alto e non in basso. Quando un figlio di Dio muore oggi, non scende più nel cuore della terra come scesero Mosè, Davide e Gesù quando morirono, ma sale in alto fino al terzo cielo, dove Cristo è oggi. Prima Cristo discese nella più bassa parte della terra (4:9). Anche l'inferno era lì, ma c'era una grande voragine tra l'inferno e il paradiso - come leggiamo nella storia vera dell'uomo ricco e di Lazzaro. L'inferno è ancora al centro della terra.

Dopo che Cristo ascese al cielo diede dei doni alla chiesa. Questi doni erano delle persone. Cristo diede alla chiesa apostoli, profeti, evangelisti, pastori e dottori (maestri - insegnanti) (4:11). Questi uomini con il dono ricevuto da Dio dovevano equipaggiare TUTTI i credenti per la costruzione del Corpo di Cristo. È importante notare questo. Questi uomini NON dovevano costruire la chiesa per conto loro. Ma bensì dovevano equipaggiare i credenti, affinché fossero i credenti a costruire il Corpo di Cristo. Ogni credente ha da compiere un ruolo nella costruzione del Corpo di Cristo. Ma questo lavoro oggi si vede raramente.

I primi tra gli uomini dotati erano gli apostoli. Questi non sono solamente i primi dodici apostoli, perché qui dice che Cristo li ha dati alla chiesa DOPO essere asceso in cielo. Negli Atti degli Apostoli leggiamo che anche Paolo e Barnaba vennero chiamati apostoli. E nell'Apocalisse 2:2, leggiamo che in un tempo in cui solo uno dei 12 primi apostoli era in vita (Giovanni), il Signore disse alla chiesa di Efeso, "Hai messo alla prova quelli che si chiamano apostoli ma non lo sono, e li hai trovati bugiardi." Questo prova che a quel tempo c'erano anche altri apostoli genuini. Altrimenti non ci sarebbe stato motivo di testare qualcuno che dichiarava di essere un apostolo. Ci sono apostoli anche oggi. Non sono necessariamente coloro che scrivono le Scritture. Andrea e molti altri dei 12 primi apostoli non scrissero alcuna Scrittura. E ci furono delle persone come Marco e Luca pur non essendo apostoli scrissero parti della Scrittura. Gli apostoli erano degli uomini che venivano mandati da Dio con uno specifico compito. La parola 'apostolo' significa 'inviato' - un uomo mandato da Dio in un posto ed in un momento specifico. Gli apostoli stabiliscono chiese locali in un certo numero di posti e poi nominano degli anziani in ognuna di esse. Poi questi apostoli diventano gli anziani per questi anziani, li guidano, risolvono i problemi degli anziani nella chiesa e li guidano alla maturità spirituale. Anche se un apostolo può abitualmente frequentare la chiesa locale che si trova nel posto in cui vive, in quella chiesa non avrà responsabilità sui suoi membri. La sua responsabilità sarà per gli anziani delle chiese.

Poi abbiamo i profeti. Questi uomini sono uomini a cui è stato dato il discernimento di diagnosticare i problemi in una chiesa. Sono come dei bravi medici che riescono a diagnosticare la malattia in un paziente, gli danno la giusta medicina, o lo sottopongono all'intervento adatto alla malattia; così rimuovono il cancro e lo guariscono. I Profeti non sono molto popolari perché espongono sempre il cancro del peccato in ogni chiesa. Molte persone non sarebbero felici di vedere l'esito della radiografia del proprio corpo. Allo stesso modo molti credenti non sono contenti quando un profeta gli fa un resoconto del loro stato peccaminoso interiore. Ma il ministero del profeta è il ministero più importante in ogni chiesa locale. Ogni chiesa per rimanere in vita spiritualmente parlando, deve avere dei profeti che espongono il peccato durante ogni incontro. Allora le persone saranno convinte dei loro peccati nascosti, riconosceranno che Dio è presente all'incontro e si volgeranno verso di Lui (1 Corinzi 14:24, 25). Ora io non sto facendo riferimento alla moltitudine di falsi profeti presenti nel Cristianesimo di oggi, che dicono alle persone dove andare, chi sposare o che minacciano le persone con il giudizio. Questo tipo di profezia è falsa. Sotto il nuovo patto non troviamo MAI la profezia dare delle direttive. Questo era il ministero dei profeti dell'antico patto, in un periodo in cui solo i profeti avevano lo Spirito Santo. Ma oggi non è più così.

Poi ci sono gli evangelisti. Questi sono credenti a cui Dio mette nel cuore un particolare desiderio per coloro che non hanno mai sentito il vangelo e gli dona l'abilità di portare queste persone al Signore - tramite un'evangelizzazione personale oppure attraverso incontri evangelisti. L'evangelista è come la mano che prende un pezzo di pane (il non credente) e lo mette in bocca. Il profeta è come i denti che masticano quel pane e lo riducono in piccoli pezzi, ed anche come lo stomaco che ricopre questo pane con sostanze acide per ridurne le dimensioni e portarlo a diventare parte del corpo. Il ministero gentile del prendere il pezzo di pane è più apprezzato del ministero che riversa sostanze acide. Ma entrambi sono necessari se quel pezzo di pane deve entrare a far parte del corpo. Quindi l'evangelista ed il profeta devono lavorare insieme.

Poi abbiamo i pastori. Le parole Greche poimen (sostantivo) e poimano (verbo) sono usate 29 volte nel Nuovo Testamento e sono sempre tradotte come "pastore", e rispettivamente "pascere" nelle altre citazioni. Questa parola si può tradurre anche come "mandriano" ed è da intendere come qualcuno che si prende amorevolmente cura di un gruppo di animali, specialmente indifesi, come possono essere le pecore; perciò denota più un'attitudine del cuore di una persona piuttosto che una carica stabilita a tavolino all'interno di una chiesa. Questa traduzione ha portato nel Cristianesimo molti equivoci riguardo a questo ministero. I Pastori sono coloro che vegliano sulle pecore e che se ne prendono cura quando sono affamate o ferite. Il lavoro di un pastore è quello di nutrire le pecore, di prendersi teneramente cura dei piccoli (gli agnelli) e di assicurarsi che crescano fino alla maturità. Ogni chiesa ha bisogno di più pastori e non solo di una persona che abbia il titolo di pastore. Gesù ha pasciuto solo 12 uomini. Quindi se una chiesa ha 120 membri, ci vogliono 10 pastori che si prendano cura di loro. Non mi sto riferendo a 10 lavoratori pagati a tempo pieno che hanno il titolo di 'pastore'. Ma faccio riferimento a coloro che hanno il cuore di un pastore per prendersi cura di quelli che sono più giovani di loro. Possono essere uomini che hanno mantenuto il loro lavoro, ma che cercano di incoraggiare i più giovani nella chiesa. Un 25enne può incoraggiare tutti gli adolescenti nella sua chiesa ed essere per loro un pastore. Molti di questi uomini possono essere un grande aiuto per gli anziani che sono responsabili in una chiesa. Una chiesa che cresce in dimensioni ha bisogno di diversi pastori. Nel progetto di Dio per il Corpo di Cristo le chiese enormi non sono corrette. Perché il progetto di Dio per il Corpo di Cristo vuole delle chiese piccole con al loro interno dei pastori che hanno il cuore di un padre. Le chiese numerose sono in realtà dei "centri di predicazione" dove le persone vanno per essere intrattenute ed istruite, ma dove non crescono in grazia. I dirigenti di queste chiese sono solamente dei buoni amministratori, predicatori/dottori (maestri - insegnanti), ma non dei pastori.

Infine abbiamo i dottori (maestri-insegnanti). Questi sono uomini che possono spiegare la parola di Dio e renderla semplice e comprensibile per le persone. Non ci sono molti buoni dottori nel Cristianesimo di oggi. Ma comunque non c'è bisogno che ogni chiesa ne abbia uno. Un solo dottore è abbastanza per viaggiare ed insegnare in 20 o 30 chiese. E poi abbiamo a disposizione CD, DVD ed anche Internet, con cui un dottore può raggiungere centinaia di chiese. Allo stesso modo, non c'è bisogno che in ogni chiesa ci sia un evangelista, perché un evangelista può portare le persone a Cristo e poi spostarsi altrove. Ma quello di cui ogni chiesa ha bisogno sono i profeti e i pastori.

Lo scopo di tutti questi ministeri è quello di costruire il Corpo di Cristo. Un evangelista non deve portare le anime a Cristo e poi dirgli di andare in qualsiasi chiesa vogliano o di tornare alla loro vecchia chiesa morta. Questo non è il tipo di evangelista di cui si parla qui inEfesini al Capitolo 4. Ma sfortunatamente oggi abbiamo evangelisti che hanno il loro nome legato al loro ministero. Svolgono degli incontri e le persone sono salvate (si spera). Poi dicono alle persone di tornare nelle loro chiese morte. Ma in quelle chiese morte non ci sono pastori o dottori che li possano guidare alla verità.

Qui al Capitolo 4, leggiamo di evangelisti che lavorano insieme agli apostoli, ai profeti, ai pastori e ai dottori. L'evangelista deve consegnare i convertiti a dei buoni pastori. Questo è il tipo di collaborazione di cui abbiamo bisogno nel Corpo di Cristo. Così è come lavoravano nei primi giorni della chiesa. Filippo era un evangelista, ma non un apostolo o un pastore (Atti degli Apostoli 8). Quindi la responsabilità di continuare a guidare questi convertiti alla verità di Dio fu consegnata da Filippo ad altre persone in Samaria. Filippo non permise ai nuovi convertiti di girovagare per conto loro.

Sfortunatamente molti ministeri evangelici innalzano solo il nome dell'evangelista - e per questo diventa ricco grazie alle offerte delle persone. Fare l'evangelista è diventata una professione e non una chiamata come sta scritto qui al Capitolo 4:11. Questo tipo di evangelismo non è il tipo di cui si è parlato qui. Qui l'evangelista è uno che costruisce il Corpo di Cristo e non il suo ministero o il suo nome.

La Crescita nel Corpo di Cristo

Andando avanti Paolo parlò della necessità dell'unità nel Corpo. Disse che come credenti, dobbiamo tutti "preservare l'unione dello spirito … finché tutti giungiamo all'unità della fede" (4:3, 13). Ci possono essere molte aree dove come credenti non siamo sulla stessa lunghezza d'onda. Potreste non essere d'accordo sul fatto che penso che la chiesa passerà la tribolazione prima che Cristo ritorni per poi essere presa e portata in alto da Lui. A voi potrebbe sembrare che Cristo verrà prima della tribolazione. Ci possono essere anche opinioni diverse come queste. Non abbiamo ottenuto l'unità della fede in TUTTE le cose. Ma mentre lo facciamo, dobbiamo essere uniti nello spirito. Non dobbiamo aspettare fino a quando siamo uniti in tutte le cose che riguardano la fede per essere uniti nello spirito.

Dobbiamo crescere gradualmente "per essere uomini maturi, all'altezza della statura perfetta di Cristo" (4:13). Il nostro obiettivo deve essere di crescere e di aiutare gli altri a crescere fino a questa pienezza. Non dobbiamo rimanere bambini "sballottati e portati qua e là da ogni vento di dottrina, per la frode degli uomini, per l'astuzia loro nelle arti seduttrici dell'errore" (4:14). Dio permette che veniamo esposti alla seduzione dei falsi insegnamenti affinché possiamo sviluppare il discernimento. Il nostro senso di discernimento non si potrebbe sviluppare in altro modo. Questo è il motivo per cui Dio permette la presenza di così tanti seduttori e falsi profeti nel Cristianesimo. Così saremo in grado di discernere coloro il cui spirito non è giusto da coloro che hanno lo spirito giusto. Non dobbiamo giudicare gli altri. Ma dobbiamo discernere. Così i nostri sensi spirituali saranno sviluppati.

Al Capitolo 4:15, siamo esortati a "dire la verità nell'amore affinché possiamo crescere." Notate qui l'equilibrio tra verità e amore. Dobbiamo dire la verità? Sì. Sempre. Ma ci viene permessa di dirla come vogliamo? No. Dobbiamo dire la verità con amore. Se non potete dire la verità con amore, allora dovreste aspettare fino a quando non avrete abbastanza amore per le persone da dirgli la verità. L'amore è la lavagna sulla quale potete usare la penna della verità. Se cercate di scrivere la verità senza una lavagna sulla quale scrivere, allora scriverete nell'aria. Nessuno sarà in grado di capire quello che scriverete. Ma dicendo la verità sempre con amore - sul pulpito e nelle conversazioni private - possiamo "crescere in ogni cosa verso colui che è il capo, cioè Cristo."

Al Capitolo 4:16, parla del fatto "che tutto il corpo, ben collegato e ben connesso mediante l'aiuto fornito da tutte le giunture, trae il proprio sviluppo nella misura del vigore di ogni singola parte, per edificare sé stesso nell'amore". Le giunture qui parlano della comunione. Pensate in un solo braccio quante giunture avete. C'è una giuntura sulla spalla, un'altra sul gomito, una nel polso e tre per ogni dito - almeno 17. Sono le giunture che permettono al tuo braccio di muoversi liberamente. Se le due parti del braccio fossero forti, ma il gomito fosse rigido, cosa potreste fare con quel braccio? Niente. Non è solo la forza che rende il vostro braccio utilizzabile. Sono anche le giunture a renderlo funzionale. Applichiamo questo al Corpo di Cristo. Abbiamo un buon fratello, la parte superiore del braccio forte. E poi un altro buon fratello, la parte inferiore del braccio forte. Ma questi due fratelli non possono stare in comunione. Questa è la tragedia del Corpo di Cristo oggi. Nel corpo umano questo disagio viene chiamata artrite, ed è molto dolorosa. Molte chiese locali hanno l'artrite. Se le vostre giunture funzionano correttamente non si sente alcun rumore. Ma quando un corpo ha l'artrite, scricchiola e ogni movimento produce un rumore malsano. Quello che viene chiamato "comunione" tra alcuni credenti è esattamente come questo. Scricchiola. Ma quando le giunture funzionano bene non si sente alcun rumore. La comunione tra di noi deve essere così. Se per te non è così, allora hai bisogno di prendere la medicina contro l'artrite: Metti a morte la vita "centrata su te stesso". Allora sarai guarito e la tua comunione con gli altri sarà gloriosa. Questa è la volontà di Dio nel Corpo di Cristo.

Poi abbiamo alcune forti esortazioni al Capitolo 4:17-25: "Non camminate nel modo in cui camminano le altre persone nel mondo. La loro intelligenza è ottenebrata e sono esclusi dalla vita di Dio. Voi dovete camminare in modo diverso. Voi non è così che avete imparato a conoscere Cristo." Sapete qual è la differenza tra conoscere la Bibbia e conoscere Cristo? Quando leggiamo la Bibbia, dobbiamo imparare Cristo e non soltanto accumulare conoscenza Biblica. Se impariamo Cristo, non cammineremo come i pagani. Metteremo da parte le nostre buone maniere di vita e saremo rinnovati nello spirito delle nostre menti (verso 23). Bandiremo ogni menzogna (verso 25).

Al Capitolo 4:26, siamo esortati a liberarci di tutta la nostra rabbia prima che il sole tramonti. Nei tempi antichi le persone andavano a letto poco dopo che il sole era calato. Dunque questo verso ci esorta a liberarci di ogni attitudine sbagliata prima che andiamo a letto, ogni giorno. Mariti e mogli, non andate mai a letto senza aver messo a posto le vostre questioni, e ciò che vi causa tensione. Siete avvertiti in questo verso, che se non fate così, darete al diavolo l'opportunità di mettersi in mezzo tra voi due.

Poi ci sono alcuni consigli pratici. Coloro che hanno rubato nel passato devono fare l'opposto oggi. Devono guadagnare onestamente e condividere quello che hanno guadagnato con gli altri (4:28). Dobbiamo stare attenti al modo in cui parliamo e assicurarci che non esca mai dalla nostra bocca nessuna parola che rattristi lo Spirito Santo (4:29, 30). TUTTA l'amarezza, l'ira e la rabbia devono essere rimosse (4:31). Questi versi ci insegnano chiaramente che devono esserci ZERO amarezza, ZERO rabbia, ZERO gossip e parlare alle spalle, ZERO calunnie e ZERO odio nelle nostre vite.

Ricordo di aver visto un cartello sul muro di una fabbrica di automobili che diceva: "IL NOSTRO OBIETTIVO È ZERO DIFETTI". La compagnia voleva che i loro lavoratori avessero l'obiettivo di produrre macchine senza difetti. E pensai, "Anche il mio obiettivo deve essere quello di avere Zero difetti ". Ci potrà volere del tempo per tutti noi per arrivare a questo obiettivo. Ma comunque deve essere il nostro obiettivo. Se una fabbrica di automobili può ambire a migliorarsi per non avere più difetti, allora perché un Cristiano non può avere lo stesso obiettivo?

"Siate invece benevoli e misericordiosi gli uni verso gli altri, perdonandovi a vicenda, come anche Dio vi ha perdonati in Cristo. Siate dunque imitatori di Dio, perché siete figli da Lui amati e camminate nell'amore, come anche Cristo vi ha amati e ha dato sé stesso per noi, in offerta e sacrificio a Dio quale profumo di odore soave" (4:32; 5:1, 2). La nostra chiamata è imitare Dio e camminare nell'amore. Non ci può essere una chiamata più grande di questa.

"L'impurità, l'avarizia non devono nemmeno essere nominati in mezzo a voi. Non ci deve essere nessuna sporcizia né parola sciocca o volgare, che sono cose sconvenienti, ma piuttosto abbondi il ringraziamento. Perché sappiatelo bene, nessun fornicatore o impuro o avaro, che è un idolatra, ha eredità nel regno di Cristo e di Dio. Nessuno vi seduca con vani ragionamenti" (5:3-6). Questo è un livello alto per le nostre conversazioni. Un modo per evitare le negative (scherzi sciocchi e l'impurità) è concentrarsi su quelle positive (essere grati per tutto). Non dovremmo farci ingannare pensando che le nostre conversazioni non hanno effetti sul nostro destino eterno.

Siccome il tempo che abbiamo da vivere sulla terra è poco, dobbiamo trarre il maggior profitto con il tempo che abbiamo, perché i giorni sono malvagi - sapendo qual è la volontà di Dio per le nostre vite (5:16, 17).

Poi arriviamo a questo verso meraviglioso, "Non siate ubriachi di vino, ma siate ricolmi di Spirito Santo" (5:18). Notate due comandamenti qui. Il primo è, "Non ubriacatevi con il vino." Il secondo è, "Siate ricolmi di Spirito." Perché i Cristiani che non disobbedirebbero mai al primo dei comandamenti qui, non prendono il secondo seriamente? Questo è solo un esempio di come Satana acceca le nostre menti alle verità delle Scritture. La maggior parte dei credenti considera il primo come un comandamento ("Non ubriacatevi") ma il secondo come un suggerimento ("Siate ricolmi di Spirito")!! Ma entrambi sono comandamenti - ed entrambi sono ugualmente importanti. Se è una cosa grave ubriacarsi anche solo una volta all'anno, allora è ugualmente grave non essere ricolmi di Spirito anche un solo giorno all'anno. Riuscite a vederlo in questo modo?

Il verbo utilizzato in 5:18b (la seconda parte del verso) è un verbo continuo - che vuol dire "siate sempre riempiti", "continuate ad essere ricolmi", e non "siate ricolmi una volta per tutte". Se siamo stati pieni di Spirito al mattino, abbiamo bisogno di essere ricolmi di Spirito Santo al pomeriggio e ogni giorno, continuamente. Chiedete a Dio di riempirvi con il Suo Spirito in ogni momento. Tali persone vengono menzionate in Atti come "uomini e donne PIENI dello Spirito Santo".

Uno dei primi segni dell'essere riempiti con lo Spirito è un cambiamento nel modo in cui parliamo. La nostra lingua diventerà "una lingua di fuoco" (Atti 2:3). Questo non è "parlare in altre lingue", ma "parlare nella nostra lingua madre con il fuoco di Dio di amore e purezza". Il nostro linguaggio diventerà celeste. Notate l'enfasi che è posta sul parlare in questi versi "Siate ricolmi dello Spirito, parlandovi con salmi, inni e cantici spirituali, cantando e salmeggiando con il vostro cuore al Signore; ringraziando continuamente per ogni cosa Dio Padre, nel nome del Signore nostro Gesù Cristo" (5:19, 20). Lo spirito di ringraziamento rimpiazzerà lo spirito del gossip, della calunnia, dell'amarezza e della rabbia. Questo succederà quando saremo ricolmi dello Spirito.

Tutti i versi seguenti al 5:18 sono caratteristiche delle persone ricolme di Spirito (dal 5:19 al 6:24). Comincia con il ringraziamento e continua nella sottomissione gli uni agli altri nella chiesa e nelle relazioni in casa ( 5:21 al 6:9); e poi con il combattere e vincere le forze sataniche (6:11). Dunque il segreto del nostro cammino Cristiano e la nostra guerra sulla terra è l'essere ricolmi dello Spirito Santo. Non possiamo lodare Dio propriamente se non siamo pieni di Spirito. Non possiamo essere mariti e mogli divini senza essere riempiti dello Spirito. Non possiamo crescere i nostri figli nella maniera giusta senza essere ricolmi dello Spirito. E non possiamo sconfiggere le forze sataniche senza essere ricolmi dello Spirito. Tutto nella nostra vita Cristiana dipende dal nostro essere ricolmi dello Spirito.

Relazioni Familiari

In relazione alle nostre case nella lettera agli Efesini ai Capitoli 5 & 6 ci sono scritti tre tipi di relazione - Mariti e mogli (5:22-33), genitori e figli (6:1-4) e servitori e padroni (6:5-9). Quest'ultima sezione si deve applicare alle persone che lavorano nelle nostre case come anche a quelle che lavorano in ufficio - come servitori di una compagnia o dello Stato, con dei capi al di sopra di noi. Queste istruzioni quindi ci dicono come ci dobbiamo comportare da capi e da servitori - in casa o in un ufficio. La maggior parte del nostro tempo la passiamo principalmente in due posti - a casa o in ufficio. Una persona piena di Spirito Santo manifesterà lo Spirito di Cristo in casa e sul posto di lavoro. È solo con quello Spirito che possiamo costruire il Corpo di Cristo.

La lettera agli Efesini parla della costruzione del Corpo di Cristo. Il principio fondamentale che deve guidare la nostra condotta gli uni verso gli altri dovrebbe essere "sottomettendovi gli uni agli altri nel timore di Cristo" (5:21). Così proprio come le mogli devono essere sottomesse ai loro mariti, anche i mariti devono essere sottomessi alle loro mogli. Allo stesso modo anche i genitori devono essere sottomessi ai figli ed i padroni ai loro servitori. Che cosa significa?

Dio ha disegnato dei confini attorno a ciascuno di noi, e noi tutti dobbiamo rispettare questi confini. Questo è come possiamo "Onorare tutti" (1 Pietro 2:17) . Mariti, mogli, genitori, figli, padroni, servitori, tutti hanno un confine disegnato da Dio attorno a loro. Se avete qualcuno che lavora in casa per voi, quella persona ha un confine attorno a sé di alcuni diritti che voi non potete violare. Per esempio, deve ricevere la sua paga regolarmente, la sua dignità deve essere rispettata, non deve essere umiliato quando lo si corregge ecc. Così un padrone deve essere sottomesso al servitore.

Allo stesso modo quando un figlio viene punito per il suo cattivo comportamento, la sua dignità deve essere rispettata. I padri devono essere sottomessi ai confini disegnati attorno ai loro figli. Come padre, ho stabilito questa regola, e cioè che non avrei mai punito i miei figli con altri presenti - siano essi ospiti o i loro fratelli - perché questo avrebbe rappresentato per loro una doppia punizione - prima la verga e poi l'umiliazione di fronte ad altri. E l'umiliazione sarebbe potuta essere più dolorosa della verga stessa. Quindi anche un figlio ha il cerchio della dignità attorno a sé - e un padre deve rispettare questo confine.

Allo stesso modo una moglie ha il proprio cerchio attorno a sé. Lei magari vuole fare le cose in cucina a modo suo. Questa è la sua sfera. Il marito non dovrebbe intervenire su come la moglie gestisce la cucina. Ho sentito di un uomo di Dio che era molto ordinato. Ma sua moglie era proprio l'opposto. Lei aveva l'abitudine di tenere piatti e posate a casaccio - tutte mischiate. Ogni volta che il marito lavava i piatti era tentato di mettere a posto tutto in modo ordinato come dettato dalla sua testa. Ma sapeva che se la moglie avesse trovato tutto ordinato si sarebbe scoraggiata perché non sarebbe mai stata in grado di tenere tutto ordinato in quel modo. Quindi il marito deliberatamente metteva via le cose allo stesso modo trasandato usato dalla moglie, così da farla sentire a proprio agio in cucina. Quale fu il risultato? Una cucina trasandata ma una gloriosa comunione tra di loro!! Questo fratello santo sapeva come sottomettersi alla moglie in reverenza di Cristo! Fu saggio e riconobbe che la comunione tra lui e sua moglie era la cosa più importante. Non gli importava se posate e stoviglie erano riposte a casaccio. Alcune coppie sposate sono così insensate da dare più valore ad una casa ordinata che alla comunione reciproca.

La comunione tra genitori e figli è anch'essa più importante di avere una casa pulita ed ordinata. Certamente dobbiamo insegnare ai nostri figli ad essere puliti, ordinati e rimettere le cose al proprio posto. Ma quando sono piccoli e giocano in casa sarà impossibile tenere la casa sempre perfettamente in ordine. La loro casa è l'unico posto in cui i nostri figli possono essere liberi. Personalmente, non sono affatto preoccupato di sapere se le altre persone pensano che la mia casa sia pulita ed ordinata. Io voglio che mia moglie ed i miei figli siano felici nella mia casa e voglio comunione con loro. Questo è più importante per me. Date sempre più valore alla comunione piuttosto che avere una casa pulita e in ordine.

La lettera agli Efesini al Capitolo 5 procede dicendo che la moglie deve riconoscere l'autorità del marito come suo capo. Dio ha messo il marito come capo - così come il cervello nel nostro corpo. Il capo (il cervello) si prende cura di tutte le altre membra del corpo (5:28). Allo stesso modo il marito deve prendersi cura della moglie. Essere il capo non vuol dire dare solamente ordini. Il capo da ordini al corpo - dice alle mani, alle gambe e alla lingua di fare cose differenti. Ma il capo si prende anche cura di tutte le membra. Se c'è la più piccola delle ferite da qualche parte nel corpo, la testa lo sente immediatamente e se ne prende cura. Così anche il marito, come fa il nostro cervello con il corpo, deve essere molto sensibile alle ferite della moglie. Anche Cristo si relaziona con noi proprio in questo modo. Non mi riferisco solamente a ferite o a dolori fisici, ma anche a ferite emotive. Quando una moglie si sente triste, scoraggiata o ferita da qualcosa, il marito deve essere compassionevole e curarla. Un marito che non ha interesse a prendersi cura in questo modo di sua moglie non è adatto ad essere il capo. Un capo che da solamente ordini è un dittatore! Un marito sensibile ed una moglie sottomessa insieme sono per il mondo una bellissima dimostrazione di quello che sono Cristo e la chiesa. Questo è il tipo di casa che tutti noi dobbiamo costruire. Ci vorrà tempo, ma dobbiamo avere questo obiettivo nei nostri cuori.

I figli devono essere portati ad obbedire ai loro genitori (6:1-4). La cosa più importante da insegnare ai figli è l'obbedienza ai propri genitori. I servitori devono obbedire ai loro padroni, lavorando bene anche quando nessuno li controlla e facendolo con passione. I padroni sono esortati a trattare i loro servitori con grazia e senza favoritismi (6:5-9).

Guerra Spirituale

Al Capitolo 6:10-18leggiamo della guerra spirituale - contro Satana. Notate che la parte che riguarda la guerra spirituale viene subito dopo la parte che parla delle relazioni di casa. Il diavolo come prima cosa attacca la casa. Dobbiamo restare saldi e fermi contro il diavolo e mai combattere contro carne e sangue (6:12). Se volete combattere efficacemente contro Satana, la prima cosa da fare è smettere ogni tipo di lotta o lite contro qualsiasi essere umano. Il motivo per cui molti credenti sono vinti da Satana è perché litigano con gli essere umani. Molti anni fa presi la decisione di non litigare mai più con nessun essere umano qualsiasi fosse il motivo, allora scoprii così di riuscire a combattere Satana efficacemente. Se prendete solo una decisione - quella di non litigare mai più con un essere umano - sarete capaci di sconfiggere Satana costantemente e di utilizzare la vostra vita compiendo qualcosa di utile per Dio e per la chiesa.

L'armatura è un simbolo di molti pezzi dell'equipaggiamento spirituale che Dio ci ha dato.

Prima di tutto la cintura della verità. Verità vuol dire sincerità, realtà, niente ipocrisia e nessuna bugia. Se non siete ancora liberi da questi peccati, allora è meglio che vi dimentichiate di lottare contro Satana. Il Diavolo è un bugiardo - e se dentro di voi ci sono bugie, allora Satana sarà in comunione con voi, ed in questo caso non sarete capaci di sconfiggerlo. Assicuratevi quindi che la vostra vita sia trasparente e sempre senza alcun inganno.

Il pettorale della corazza è la giustizia. Ci sono due tipi di giustizia -

i. La giustizia di Cristo che è stata imputata a noi, per mezzo della quale siamo giustificati (dichiarati giusti da Dio in persona); e

ii. La giustizia di Cristo che ci viene impartita, alla quale prendiamo parte attraverso lo Spirito Santo, poco a poco, man mano che cresciamo spiritualmente. Questo comprende il mantenere sempre una coscienza pulita in ogni tempo ed obbedire a quello che Dio ci mostra.

Di seguito abbiamo le calzature della prontezza nel predicare il vangelo. Lo sapevate che il predicare il vangelo ad altre persone è uno dei modi per sconfiggere Satana? Quelli che sono pigri e non pensano mai a condividere il vangelo con gli altri sono facilmente vinti da Satana. Ma quelli che sono attivi nel servire il Signore sono protetti. Ricordo che da giovane la cosa che mi ha protetto dalle tante tentazioni che i giovani affrontano, fu passare la maggior parte del mio tempo libero a studiare la Parola di Dio, ad essere in comunione con altri fratelli e a testimoniare a loro. Al tempo ero impiegato a lavoro. Ma due volte a settimana spendevo poche ore a predicare il vangelo per le strade di Cochin (la città in cui vivevo). Devo aver parlato in quasi ogni strada principale di quella città durante i due anni in cui ho lavorato presso quella base navale. Evangelizzando, distribuendo opuscoli, condividendo il vangelo con piccoli gruppi di 4 o 5 persone nelle case, mi ha tenuto occupato e di conseguenza protetto da molte tentazioni. Molte tentazioni verranno sul nostro cammino se abbiamo molto tempo libero. Una mente inattiva è di certo il posto di lavoro del diavolo. I nostri piedi devono sempre essere pronti a portare la buona notizia della pace con Dio agli altri. Provateci e poi vedrete se effettivamente non vi sarà d'aiuto nella vostra battaglia con Satana.

Il quarto pezzo dell'armatura è lo scudo della fede. Una delle armi più potenti che Satana ha è quella di farci dubitare dell'amore di Dio. Questo è il missile lanciato ad Eva in Eden. Satana seminò il seme del dubbio nella sua testa, suggerendole che se Dio realmente l'avesse amata non l'avrebbe mai tenuta lontana da un frutto così amabile. Eva cadde contro questo missile. La fede è credere che Dio ci ama intensamente e che desidera il meglio per noi in ogni situazione; e sapere che continua ad amarci anche quando falliamo. Allora ogni missile infuocato di Satana verrà spento.

Il quinto elemento è la spada dello Spirito. Gesù ha sempre vinto Satana citando la Parola di Dio, non iniziò una discussione con Satana come fece Eva. Gesù ha solamente detto a Satana quello che Dio disse, così lo ha sempre sconfitto. Nel momento della tentazione dobbiamo citare le Scritture come "Dio non permetterà che io sia tentato oltre le mie abilità" (1 Corinzi 10:13) ; "Il peccato non può dominare su di me" (Romani 6:14); "Gesù è in grado di preservarmi dal cadere" (Giuda 24). Citate la Parola di Dio e Satana scapperà da voi come è scappato da Gesù (Giacomo 4:7).

Infine dobbiamo mantenere la nostra armatura ben oleata. Come lo facciamo? "Pregate in ogni tempo, per mezzo dello Spirito" (6:18). Il pregare nello Spirito non si riferisce alla preghiera in altre lingue sconosciute . Pregare in lingue è chiamato pregare con il nostro Spirito (1 Corinzi 14:15). La preghiera nello Spirito è una preghiera ispirata dallo Spirito Santo e non dalla nostra carne. Se permettiamo alla nostra mente di essere rinnovata dallo Spirito e permettiamo alla nostra lingua di essere sotto il Suo controllo, pregheremo nello Spirito Santo. Paolo disse "Pregate specialmente per me". Abbiamo bisogno di pregare in modo particolare per i servi di Dio che sono schierati in prima linea a combattere le battaglie del Signore.

Con la completa armatura di Dio possiamo costruire il Corpo di Cristo in modo tale che sia trionfante contro le porte dell'inferno.



[*] "Indiani" nel testo in lingua originale.

Capitolo 50
Filippesi

AVERE L'ATTITUDINE DI CRISTO

I

l tema dei Filippesi si trova al Capitolo 2:5, "Abbiate in voi lo stesso sentimento che è stato anche in Cristo Gesù." Tutto quello che Paolo scrisse qui gira generalmente attorno a questo tema.

In questa lettera è posta molta enfasi sulla gioia. "Sempre, in ogni preghiera per tutti voi, prego con gioia" (1:4) e "Rallegratevi sempre nel Signore. Ripeto: rallegratevi" (4:4).

Filippesi venne scritto quando Paolo era in prigione (1:13). È sorprendente vedere che Paolo scrisse così tanto riguardo alla gioia mentre era in prigione. Una cosa è predicare della gioia quando tutte le nostre circostanze sono confortevoli. Mentre è tutta un'altra cosa scrivere della gioia quando le nostre circostanze sono difficili. Le parole di Paolo qui ci insegnano che per un Cristiano è possibile avere gioia in ogni circostanza. Questa è la mente e l'attitudine di Cristo.

Gesù parlò più che mai della gioia la notte prima di essere crocifisso (Giovanni 15 e 16). Durante l'ultima cena disse ai Suoi discepoli, "Vi ho detto queste cose affinché la vostra gioia sia completa… Nessun uomo può togliervi la vostra gioia… Voglio darvi la Mia gioia." Di lì a poche ore Gesù stava per essere accusato falsamente e crocifisso pubblicamente come se fosse un criminale. Nonostante questo stava condividendo la Sua gioia con gli altri incoraggiandoli!!

Questa è la mente e l'attitudine di Cristo che anche Paolo aveva. Era pieno di gioia mentre era in prigione. Non sappiamo se Paolo era solamente agli arresti domiciliari quando scrisse questa lettera (Atti 28:16, 30, 31) o se era proprio in una prigione Romana. Le prigioni Romane di quei giorni erano sotterranee e piene di ratti, zanzare e insetti; i prigionieri dovevano dormire per terra e avevano pochissimo cibo a disposizione. Ognuno di questi due luoghi in cui Paolo poteva essere, di certo le sue circostanze non erano piacevoli. Ma nonostante fosse in queste circostanze Paolo era pieno di gioia. Era stato imprigionato perché predicava il vangelo. Ma non aveva nessuna lacrima per le sue angosce. E nemmeno voleva fare pena a qualcuno. Era pieno di gioia.

Paolo è un grande esempio per i Cristiani che vivono nelle comodità e nonostante questo si lamentano dei piccoli inconvenienti. Spesso vediamo i credenti che cercano di impietosire gli altri solo perché stanno affrontando qualche piccola difficoltà o passando attraverso una piccola prova. Qui Paolo non disse nemmeno una parola riguardo alle sue sofferenze. Disse, "Ringrazio il mio Dio di tutto il ricordo che ho di voi, e sempre, in ogni mia preghiera per tutti voi, prego con gioia" (1:3, 4). Probabilmente questa lettera Paolo la scrisse dopo aver passato un'intera notte morso dalle zanzare e forse anche senza avere abbastanza vestiti per tenersi al caldo. La sua gioia non dipendeva dalle sue circostanze, ma dalla grazia di Dio che vedeva nei credenti in Filippi.

Molti anni prima Paolo era stato guidato dal Signore con una visione per andare a Filippi (Atti 16:9-12). Paolo seguì quella visione e ci andò, e così guidò delle persone al Signore - un'altra cosa che successe a Paolo in Filippi è che fu imprigionato. Il carceriere che venne convertito ora probabilmente era un anziano della chiesa in Filippi, e alle persone deve aver detto, "Vidi quest'uomo rallegrarsi mentre era in prigione." La gioia di Paolo scaturiva da una vita spesa in modo utile per il Signore. Quando arrivate verso la fine della vostra vita, la cosa che porterà gioia in voi sarà il fatto che nei giorni in cui Dio vi ha dato salute e forza avete speso la vostra vita servendo il Signore, radunando persone per il Suo regno e costruendo la Sua chiesa. Pensateci ora, così che quando arriverete alla fine della vostra vita, come Paolo, potrete ringraziare Dio per quello che ha fatto nella vostra vita.

Custodire la Parola di Dio ed il Suo Popolo nei Nostri Cuori

Paolo era un grande guerriero nella preghiera (1:4). Pregava sempre ed ovunque per il popolo di Dio. Non gli predicava soltanto, ma pregava per loro. Un vero servo di Dio non predica soltanto, ma prega anche per il popolo di Dio.

Paolo disse, "Sono convinto che quello che Dio ha cominciato in voi, lo completerà nel giorno di Cristo. Ed è giusto che io senta così di tutti voi, perché vi ho nel mio cuore" (versi 6, 7). Se sei un predicatore e vuoi avere una parola profetica per il popolo di Dio, allora devi sempre avere due cose nel tuo cuore. Devi avere la Parola di Dio e il Popolo di Dio nel tuo cuore. Se hai solo la parola di Dio nel tuo cuore ma senza l'amore per il Suo popolo, allora Dio non ti darà una parola per loro. Allo stesso modo, se ami il popolo di Dio ma il tuo cuore non è riempito con la parola di Dio, allora Dio non ti darà una parola per loro.

Paolo portava i credenti nel suo cuore, proprio come Aronne aveva il nome delle 12 tribù di Israele sul pettorale che poggiava sul cuore. Come essere umano, Paolo non poteva portare nel suo cuore ogni credente che c'era nel mondo. Paolo portava nel suo cuore solo coloro sui quali Dio gli aveva dato responsabilità. Quando abbiamo la Parola di Dio e le persone che Dio ci ha dato responsabilità di accudire, nei nostri cuori, allora anche una frase che diremo li benedirà.

Paolo provava per i Cristiani in Filippi l'affetto di Cristo Gesù, per questo pregava che il loro amore abbondasse sempre di più (1:9). Ma pregava anche che il loro amore abbondasse anche nel discernimento (1:9, 10). L'amore senza discernimento può essere pericoloso. Quando il nostro amore cresce assieme con il discernimento spirituale, allora saremo in grado di apprezzare le cose che sono eccellenti piuttosto di quelle che sono solo buone. Come dice il proverbio, "Le cose buone sono nemiche di quelle migliori." Potete scegliere una via che è buona e mancare così la via che era molto meglio - quella che è eccellente.

Ci sono cose malvage, cose buone e cose migliori. Paolo in 1 Corinzi 6:12 parlò di cose illecite, di cose lecite e di cose utili. L'uomo saggio non sceglie quello che è legittimo ma sceglie quello che è utile . Così diventa spirituale. Non dobbiamo pensare soltanto a dei buoni modi per servire il Signore, ma a quelli migliori per servirlo. Non dobbiamo predicare solamente un buon messaggio, ma il miglior messaggio possibile. Non dobbiamo pensare di aiutare le persone in modo buono, ma nel modo migliore. È come un dottore che dice, "Non voglio trattare questo malato con un buon trattamento, ma voglio somministrargli il miglior trattamento possibile." Questo è quello che il medico direbbe se il paziente fosse suo figlio. Quando amiamo le persone in questo modo vorremo sempre dargli il meglio del meglio.

Quando vengo invitato per un pranzo in una casa, e vedo i piatti sparsi sul tavolo, spesso ho pensato a quanta fatica ha dovuto fare la moglie di casa per cucinare quel pasto. E mi sono detto, "Quando do la parola di Dio alle persone devo fare lo stesso sforzo per dare al popolo di Dio il meglio del meglio."

Difficoltà che Diventano Benedizioni

Poi Paolo disse qualcosa riguardo al suo imprigionamento, "Non scoraggiatevi a causa della mia prigionia perché sta contribuendo al progresso del vangelo" (1:12). Paolo credeva che "ogni cosa lavora per il bene di coloro che amano Dio e sono chiamati secondo il Suo disegno" (Romani 8:28). Come ha potuto la prigionia di Paolo lavorare per il suo bene?

Qui è un modo con il quale l'imprigionamento di Paolo ha lavorato per il nostro bene. Paolo era un uomo sempre molto indaffarato. Anche se era ormai anziano continuava a viaggiare. Voleva raggiungere più posti possibili con il vangelo prima di lasciare questa terra. Ha avuto un cammino vicinissimo a Dio ed è passato per molte difficoltà che alla fine di tutto lo avevano reso spiritualmente ricchissimo. Ma non aveva scritto tutto quello che aveva imparato dal Signore. Dio determinò che la ricchezza di quest'uomo spirituale non finisse nella tomba con lui, ma fosse preservata e trasmessa per la benedizione delle future generazioni. Ma come poteva Dio rallentare Paolo abbastanza da farlo sedere a scrivere tutto? Permise che Paolo venisse imprigionato!! Una volta che Paolo fu messo in prigione allora non poté più viaggiare. Dunque decise di impiegare il suo tempo in modo proficuo scrivendo delle lettere alle chiese ed ai suoi collaboratori. Così è come scrisse Filippesi, Efesini e Colossesi. Quale fu il risultato? La sua vita ed i suoi scritti sono diventati una benedizione per milioni di persone per 2000 anni. Dunque l'imprigionamento di Paolo è diventato una benedizione.

A metà degli anni '80 venni ricoverato in ospedale per una piccola operazione. Era qualcosa che il Signore avrebbe potuto facilmente guarire senza il bisogno di nessuna operazione. Ma il Signore decise di guarirmi attraverso la chirurgia. Quando ero in ospedale mi chiesi, "Signore, perché mi hai messo in ospedale? Avresti potuto guarirmi, così sarei stato occupato nel servirti da qualche parte." Il Signore mi disse, "Potevo guarirti senza chirurgia; ma ti ho messo in ospedale così che te ne stai un po' a letto e ascolti quello che ti voglio dire. Sei sempre così indaffarato che faccio fatica a trovare l'opportunità per parlarti." Quando vidi che questa era la ragione per il mio ricovero allora fui felice di rimanere sdraiato fino a quando il Signore lo avesse voluto. Perché volevo ascoltarlo. Un vantaggio di rimanere sdraiato in un letto di ospedale è che puoi solo guardare in alto! Mentre rimanevo sul letto, il Signore cominciò a parlarmi giorno dopo giorno. Come il Signore parlava, io scrissi quello che diceva. Questo è l'unico articolo che ho mai scritto quasi parola per parola, proprio come il Signore mi parlava. L'ho pubblicato come un piccolo libretto intitolato, "Fifty Marks of Godly Men". Si può anche trovare nei Capitoli di altri miei libri, "God Needs Men", "New Wine in New Wineskins" e "Principles of Serving God"; Dio ha usato questo piccolo libro in molti paesi del mondo. Io lo considero il più importante di tutti i miei scritti. Ma forse non lo avrei mai scritto se il Signore non mi avesse messo sul letto di un ospedale.

Delle volte Dio ci ferma dall'essere indaffarati con una malattia o un imprigionamento, affinché possiamo fare qualcosa per Lui che non avremmo potuto fare altrimenti. Perciò possiamo essere grati ogni volta che Dio ci ferma nel nostro percorso. Anche queste fermate hanno uno scopo, perché anche "le pause dei giusti sono dirette dal Signore, tanto quanto i loro passi" (Salmi 37:23).

Qui un altro modo in cui l'imprigionamento di Paolo ci è stato utile. Paolo disse, "Il mio imprigionamento per Cristo è diventato noto a tutti quelli del pretorio e a tutti gli altri" (1:13); e dopo, "Tutti i Cristiani qui vogliono essere ricordati da voi, specialmente quelli che lavorano nel palazzo di Cesare" (Living - Trad. Ita.). Come vennero convertite le persone al palazzo di Cesare? Perché Paolo predicò il vangelo alle guardie in prigione quando erano legate a lui. In quei giorni i prigionieri venivano incatenati ad una guardia affinché non scappassero. Durante le 8 ore che il soldato Romano era incatenato a lui, Paolo gli predicò il vangelo. E la guardia non se ne poteva andare!! Era obbligato ad ascoltare. Dopo queste ore di predicazione la guardia poteva essersi pentita ed aver ricevuto Cristo come suo Salvatore. Non solo, una volta che il suo turno di 8 ore era finito, un'altra guardia prendeva il suo posto per le successive 8 ore; e così Paolo cominciava a predicare il vangelo anche a lui!! In questo modo un numero di guardie venne convertito e molto presto ci fu un piccolo incontro della chiesa nel palazzo di Cesare!!

Perciò l'imprigionamento di Paolo risultò nella redazione delle Scritture e a delle persone (che non sarebbero mai venute ad un incontro della chiesa) che vennero convertite. E questo non è tutto. A causa dell'imprigionamento di Paolo molti credenti diventarono più coraggiosi nel predicare (1:14). I credenti timidi si liberarono dal loro timore di predicare il vangelo e diventarono coraggiosi.

Ma c'erano alcune persone che erano gelose di Paolo ed avevano uno spirito di competizione ed incline al conflitto - esattamente come ci sono anche oggi. Volevano predicare per mostrare i loro doni; ma quando Paolo era in giro non avevano mai l'opportunità di farlo. Ma ora che Paolo era in prigione questi potevano predicare. Non avevano l'unzione, ma avevano la brama di predicare. Quale fu l'attitudine di Paolo quando sentì di questi predicatori? Si rallegrò che Cristo veniva predicato e lasciò a Dio il giudizio per le loro motivazioni sbagliate (1:15).

Oggi vediamo molti predicatori che predicano Cristo per diventare ricchi. Dio può usarli per salvare qualche anima e anche per guarire qualche persona malata; ma alla fine li manderà all'inferno per aver predicato di Cristo per arricchirsi (come dice chiaramente Matteo 7:22, 23). Ci sono predicatori che ascoltano i miei sermoni su Internet e leggono i miei libri solo per trovare degli spunti per i loro sermoni - così da guadagnarsi dell'onore. Alcune anime sono benedette dalla loro predicazione - perciò io mi rallegro. Dio comunque un giorno li giudicherà per le loro motivazioni sbagliate. Una persona non convertita può distribuire delle registrazioni sul vangelo e le persone possono essere salvate attraverso queste registrazioni. Ma l'uomo che ha distribuito le tracce può andare all'inferno. Noi non dobbiamo giudicarli. Dio li giudicherà nel giorno finale. Non risparmierà nessun uomo che predica il vangelo con delle motivazioni sbagliate.

Paolo disse al Capitolo 1:21, "Per me il vivere è Cristo e il morire guadagno". Se Paolo fosse morto sarebbe stato immediatamente con il Signore. Se invece continuava a vivere, avrebbe avuto qualche anno in più di abbondante e fruttuoso lavoro nella vigna di Cristo. Entrambe queste opzioni per Paolo erano uguali. Perciò non sapeva quale fosse la migliore da scegliere. Alla fine si sentì che avrebbe dovuto vivere ancora un po' per guidare i credenti a vivere una vita Divina. Dio gli permise di vivere ancora qualche anno per il bene di quei credenti che ancora avevano bisogno di essere resi stabili, e perché c'era ancora qualche lettera che doveva essere scritta per completare la Scrittura. Più tardi, quando Paolo scrisse 2 Timoteo, sapeva che era arrivato il momento per lui di lasciare questa terra.

Al Capitolo 1:27, Paolo disse, "Soltanto, comportatevi in modo degno del vangelo di Cristo, affinché, sia che io venga a vedervi o sia che io resti lontano, senta sempre dire di voi che state fermi nello stesso spirito, uniti in una sola mente, per nulla spaventati dagli avversari." Questo era il peso che Paolo aveva nel cuore - l'unione - come possiamo vedere nelle differenti espressioni che usò qui - una sola mente, un solo spirito, e lottando insieme.

Al Capitolo 1:28, esortò i credenti a non allarmarsi a motivo dei loro nemici, perché il loro "essere a riposo" durante la persecuzione sarebbe stato un'evidenza della loro salvezza e un segno di distruzione per i loro nemici! Quando Pilato disse a Gesù, "Non lo sai che ho il potere di crocifiggerti?" Gesù rispose, "Non hai nessun potere su di Me, a meno che te lo dia Mio Padre" (Giovanni 19:10, 11). Gesù non era allarmato. E se arriverà un momento nella vostra vita o nella mia nel quale dovremo stare davanti all'autorità secolare in questo modo, ricordiamoci di fare la stessa "confessione che Gesù fece davanti a Ponzio Pilato": "Non potete avere nessun potere su di me a meno che mio Padre celeste ve lo dia." Una tale confessione sarà un segno di distruzione per i nostri nemici. Dio ci ha dato due privilegi (1:29) - "di credere in Cristo" e "di soffrire per Lui". Queste due cose vanno assieme.

La Liberazione dall'Egoismo e dall'Orgoglio

Al Capitolo 2, Paolo continuò sullo stesso tema dell'unione (come al Capitolo 1:27). Al Capitolo 2:2, usò come espressione di unione: "Abbiate un medesimo pensare, un medesimo amore, uniti nello spirito, e con un solo scopo." Poi continuò dicendo ai Filippesi come fare per avere quest'unione. Così è come il Corpo di Cristo può essere costruito e può crescere nell'unità: Mai fare qualcosa con una motivazione egoista o orgogliosa (2:3). I due peccati che rimarranno con noi in una certa misura fino a quando moriremo sono l'egoismo e l'orgoglio. Potremmo vincere contro i pensieri sporchi, l'amore per i soldi, l'offenderci, le calunnie, il gossip, le amarezze e lo spirito non disposto a perdonare - queste vittorie avvengono gradualmente. Ma l'egoismo e l'orgoglio sono profondamente radicati in noi. Sono come due enormi cipolle. Quando ne peliamo via uno strato, sotto ne troviamo un altro. E quando peliamo quell'altro, scopriamo che sotto ce n'è ancora un altro.

L'egoismo è la caratteristica principale della razza di Adamo, e si vede nel modo in cui facciamo le cose, nel modo in cui spendiamo i nostri soldi ed il nostro tempo, ecc. Come riceviamo luce sul nostro egoismo, possiamo ripulirci un poco alla volta. Gradualmente diventeremo sempre più pieni d'amore e simili a Cristo, questo in un periodo di tempo. Se non state ricevendo sempre più luce sul vostro egoismo, questa sarebbe una delle più chiare indicazioni che non state camminando nella luce con il Signore. E sarete un ostacolo all'unità del Corpo di Cristo.

La seconda caratteristica della razza di Adamo è l'orgoglio. Potrebbe essere l'orgoglio per il nostro aspetto o per la nostra intelligenza. Dopo che abbiamo vinto l'orgoglio in queste cose, siamo in pericolo di diventare orgogliosi per la nostra spiritualità. Questa è una grande cipolla. Spesso riceviamo luce riguardo al nostro orgoglio spirituale dopo che abbiamo fatto qualcosa per il Signore. Potrebbe essere dopo aver dato una testimonianza, dove non abbiamo dato a Dio tutta la gloria. Se ci pentiamo e ci ripuliamo avremo pelato via un altro strato della cipolla dell'orgoglio spirituale.

Coloro che sono fedeli nel pelare queste due cipolle, dell'egoismo e dell'orgoglio spirituale, diventeranno gradualmente sempre più uno nel Corpo di Cristo.

In connessione con questo, Paolo andò avanti dicendo, "Abbiate questa mente (attitudine) in voi che ebbe anche Gesù Cristo" (2:5). Potete vivere tutta la vostra vita solamente con questo verso. Per essere trasformati non avete bisogno di nessun altro verso nella Bibbia. In ogni situazione domandatevi, "Qui ho l'attitudine di Cristo?" Giudicate le vostre azioni che avete fatto nel passato con questa domanda, "Ho avuto l'attitudine di Cristo in quello che ho fatto?" Nella razza di Adamo c'è un sacco di egoismo nella motivazione che sta dietro ad un'azione perché alla base cerca il proprio beneficio. Ci piace scegliere il letto migliore, l'impiego migliore e la più grande fetta di torta. Così sono i bambini, e lo sono anche in modo molto crudo. Invecchiando evitiamo delle azioni crude come quelle dei bambini, perché rovinerebbero la nostra testimonianza; ma possiamo essere ancora così dentro di noi!

Qual è l'attitudine di Gesù? Mentre era in cielo pensava alla patetica condizione delle persone sulla terra che non avevano tutto quello che aveva Lui; e la Sua attitudine era, "Voglio che abbiano quello che io ho qui nel cielo." Questa era l'attitudine di Cristo. Perciò la nostra attitudine nei confronti degli altri dovrebbe essere, "Io ho il perdono dei peccati, ma loro no. Io ho vittoria sul peccato, ma quei credenti non ce l'hanno. Devo offrirgli queste due cose". Questo si può applicare anche alle necessità che si hanno qui sulla terra. In una notte fredda quando vi coprite con una coperta, pensate se nella vostra chiesa tutti i credenti hanno delle coperte a disposizione? Questo è lo Spirito di Cristo. Quando mangiate pensate ai vostri compagni credenti nella vostra chiesa e chiedetevi se tutti loro hanno cibo da mangiare. Questa è la mente di Cristo.

Quando Cristo venne sulla terra vediamo che fece tre passi di umiltà. Primo, anche se era uguale al Padre, cedette i Suoi privilegi e diventò un Uomo. Secondo, come Uomo diventò un Servo di tutti gli uomini. Terzo, scese ancora più in basso e morì come un criminale (2:6-8). Questi sono i tre segreti della vita Cristiana: Umiltà, Umiltà, Umiltà.

Gesù sapeva che poteva aiutare le persone solo se li serviva, e non se faceva il re su di loro. Questo è il motivo per cui si rifiutò di diventare re quando una volta le persone cercarono di incoronarlo. Noi potremmo pensare che come re uno potrebbe aiutare molte più persone. Ma Gesù ci ha mostrato con la Sua vita che solo un servo può aiutare le persone. Perciò si rifiutò di governare sugli altri. Spese tutta la Sua vita servendo gli altri, senza mai prendere nessuna posizione o titolo. Si chiamava 'Figlio dell'Uomo' - cioè "un uomo comune". Era Dio Onnipotente anche mentre era sulla terra; ma comunque diceva che era soltanto un uomo comune. Perché aveva la mente di un servo.

Servire e l'essere un servo sono due cose diverse. Abbiamo visto probabilmente delle fotografie sui giornali di alcuni Ministri che spazzano la strada come forma di inaugurazione di una 'Campagna di sensibilizzazione alla Pulizia'. Il Ministro spazza la strada per 5 secondi aspettando che i giornalisti facciano le loro foto. È un servo? No. Sta solo recitando come un servo per 5 secondi per guadagnarsi una reputazione. C'è un mondo di differenza tra il servire e l'essere un servo. Possiamo servire per ricevere onore dagli uomini. Ma essere un servo vuol dire avere un'attitudine mentale dove pensiamo sempre a noi stessi come servi.

Così è come il Signore una volta mi insegnò questa verità. Ho passato undici anni della mia vita facendo il militare dove la puntualità era estremamente importante. Se una parata era alle 6.30 di mattina, dovevamo essere lì alle 6.25 e non alle 6.31. Se qualcuno fosse arrivato alle 6.31, gli sarebbe stata insegnata una tale lezione che non si sarebbe mai più immaginato di arrivare in ritardo per tutto il resto della sua vita! Quado diventai anziano nella chiesa vidi che più della metà delle persone non arrivava mai puntuale agli incontri della Domenica mattina. Questo mi disturbava molto e cercai ogni esortazione possibile per provare a fare arrivare le persone in orario; ma non ne funzionò nemmeno una. Poi il Signore mi mostrò che mi stavo comportando come un padrone nella chiesa e non come un servo. Un servo in un palazzo, per esempio, deve sempre essere puntuale al tavolo della colazione. Ma il re e la regina possono venire quando gli pare. Il Signore mi insegnò ad essere un servo nella Sua chiesa e a trattare gli altri come più importanti di me. Allora il mio animo fu in pace. Realizzai che avevo bisogno di avere l'attitudine di un servo e non soltanto servire. Questo mi liberò; e non fui più disturbato dalla mancanza di puntualità che vedevo negli altri. Lasciai che "i re e le regine" venissero quando gli pareva. Gradualmente, magari alcuni di loro sarebbero diventati servi - e allora avrebbero cominciato ad arrivare puntuali!

Gesù si umiliò diventando un servo - e Dio lo esaltò. Più vi umiliate, più Dio vi esalterà - spiritualmente. Non vi esalterà sulle persone ma sul peccato, sul mondo e sul diavolo.

Al Capitolo 2:14, ci viene detto di fare tutto senza mormorii e senza lamentele. Questo sembra un livello impossibile e perciò la maggior parte dei Cristiani ignora questo comandamento. Ma può essere fatto con la potenza di Dio. Nei due versi precedenti (2:12, 13), ci viene detto che prima Dio lavora dentro di noi e poi noi dobbiamo lavorare. Non possiamo produrre l'umiltà e l'amore non egoista di Cristo con le nostre forze. Prima Dio deve lavorare dentro di noi. E lo fa. Ma poi noi dobbiamo metterlo in pratica nelle situazioni di tutti i giorni. Lo Spirito Santo lavora continuamente dentro di noi - e noi dobbiamo mettere in pratica quello che Lui ha fatto dentro. Così giorno dopo giorno cresceremo diventando sempre più simili a Cristo (2 Corinzi 4:16). E così saremo in grado di vivere sempre senza mormorii o lamentele.

Paolo poi citò l'esempio di due dei suoi collaboratori - Timoteo (2:19-21) ed Epafròdito (2:25) che manifestavano questa attitudine non egoista di Cristo nelle loro vite. Paolo disse che tra tutti i suoi collaboratori che erano con lui, poteva scegliere solo Timoteo da inviare a Filippi, perché tutti gli altri cercavano i propri interessi. Gli altri erano tutti Cristiani nati di nuovo che erano stati battezzati nello Spirito Santo. Parlavano in lingue e potevano predicare bene. Avevano la passione per le anime. Ma comunque continuavano a cercare i loro interessi - un po' di onore, un po' di soldi e un po' di comodità. Paolo, essendo un uomo spirituale, poteva discernere che questi buoni fratelli non erano tutti della stessa qualità. Timoteo era l'unico che era totalmente libero dall'egoismo. La stessa cosa la troviamo oggi tra la maggior parte dei lavoratori Cristiani.

In ogni gruppo di Cristiani troveremo dei buoni fratelli e sorelle e degli eccellenti fratelli e sorelle. Quelli eccellenti sono quelli che non cercano i loro interessi. A parer mio la maggior parte dei lavoratori Cristiani (che ho incontrato) cercano i loro interessi. Non sono come Timoteo. Dio sta cercando coloro che cercano le cose di Cristo prima e prima di tutto. A queste persone Dio dona rivelazione e attraverso di loro compie un lavoro eterno. Timoteo ed Epafròdito erano così. Epafròdito era malato fino al punto di morte mentre serviva Dio, ma nonostante questo la sua vita radiava la gloria di Cristo.

Al Capitolo 3:1, Paolo disse, "Scrivere le stesse cose un'altra volta per me non è un problema, e questo per la vostra sicurezza." Paolo non si vergognava di ripetersi nei suoi scritti. Cercava il bene delle persone e non il suo onore. La maggior parte dei predicatori non ripeterebbe un sermone perché cerca l'onore degli uomini. Si fanno una lista dei loro sermoni, e si prendono nota di dove li hanno predicati, così da non ripetersi!! Queste persone sono dei predicatori professionali e non dei profeti. I profeti dell'antico testamento ripetevano i loro sermoni numerose volte, perché erano più interessati a portare le persone ad obbedire a Dio piuttosto che ricevere onore o guadagnare dei soldi. Paolo ripeté le sue esortazioni, perché vide che le persone ne avevano bisogno.

Tutto Al di Fuori di Cristo è Spazzatura

Al Capitolo 3:2, Paolo disse, "Guardatevi dai cani. Guardatevi dai cattivi operai. Guardatevi da quelli che hanno una falsa circoncisione, cioè quelli che credono nella circoncisione esteriore. Perché noi siamo i veri circoncisi." La circoncisione - è il tagliare la carne - che simboleggia "nessuna confidenza nella carne e gloriarsi solo in Cristo" (3:3). Paolo andò avanti dicendo che aveva molte cose di cui vantarsi per quello che era secondo la carne - era tra i migliori dei Farisei e irreprensibile per quanto riguarda la giustizia della legge. Questo vuol dire che fin da quando era bambino aveva osservato fedelmente i primi 9 comandamenti e vissuto una vita giusta. (Nessuno nell'antico patto poteva obbedire al decimo comandamento - Romani 7:7-9). Ma quando scoprì Cristo si rese conto che tutta la sua "bontà umana" era immondizia - spazzatura.

Io spesso uso le parole "immondizia" e "spazzatura" quando mi sto riferendo a qualche cosa indegna di questa terra. Ma questa parola originariamente non viene da me. Prima la usò Paolo qui (3:8)! Disse che tutto sulla terra, incluso la giustizia umana, era in realtà immondizia se paragonato a Cristo. La vedete così anche voi? Avete visto che tutti i soldi del mondo sono spazzatura paragonati a Cristo? Avete visto che tutto l'onore degli uomini è spazzatura se paragonato a Cristo? Avete visto che tutte le comodità terrene sono spazzatura se paragonate a Cristo? Il fare la volontà di Dio, essendo nel posto dove Dio vuole che voi siate, il crescere in somiglianza a Cristo e il compiere il ministero che Dio ha preparato per voi - queste sono le uniche cose che contano da un punto di vista eterno.

Se altri lavoratori Cristiani sono onorati e voi no, che cosa vi importa? La nostra chiamata è il condividere il disonore che questo mondo ha riservato per Cristo. Comunque in ogni caso l'onore terreno è spazzatura. Siete gelosi che un altro lavoratore Cristiano sta guadagnando più soldi e sta vivendo una vita più confortevole di voi? Allora non avete visto i soldi come spazzatura. Tutto quello che ha è un po' più di spazzatura rispetto a voi! Vi sentite tristi a riguardo? Era perché Paolo aveva visto l'inutilità di tutte queste cose che era un uomo libero - non disturbato dai piaceri terreni, dalla ricchezza o dall'onore - e libero di servire il Signore senza nessun ostacolo.

Non possiamo servire il Signore fedelmente fino a quando non vediamo che tutto al di fuori di Gesù Cristo è spazzatura. Certamente abbiamo bisogno di soldi per vivere su questa terra. Come servi del Signore possiamo ricevere soldi lavorando con le nostre mani o come doni (che noi però non chiediamo mai né cerchiamo) che possiamo usare per la nostra vita qui sulla terra - comprare il cibo, i vestiti, un posto dove vivere e l'educazione per i nostri figli. Ma se paragoniamo quello che abbiamo (in termini di soldi) con gli altri o se siamo "calcolatori" nella nostra attitudine nei confronti dei soldi, o se facciamo dei soldi un fattore che condiziona il nostro servizio per il Signore, allora abbiamo completamente mancano la via di Dio. I soldi devono essere il nostro servo e mai il nostro padrone.

Le strade del cielo sono pavimentate d'oro. L'oro nel cielo è sotto i nostri piedi. Questo è il posto che i soldi dovrebbero avere anche qui sulla terra nella vita di un vero servo del Signore. Sulla terra mettono l'oro sulle loro teste. Se potete mettere l'oro sotto i vostri piedi ora, allora siete pronti per il cielo. Ma se continuate ad avere l'oro sempre sulla vostra testa (mente), allora non siete ancora pronti per andare in cielo. È meglio che impariate velocemente a mettere i soldi nel loro posto adeguato; e la stessa cosa vale per l'onore. L'onore o il disonore di questo mondo per voi dovrebbero essere esattamente la stessa cosa - immondizia !

Paolo andò avanti dicendo qual è il suo grande desiderio di vita. Non era quello di diventare un predicatore famoso o molto conosciuto. Tutto questo per lui era immondizia. Il suo desiderio appassionato era di conoscere di più Cristo, di conoscere di più la potenza della Sua risurrezione e di avere più unione con le Sue sofferenze (3:10). Andò avanti dicendo che non aveva ancora ottenuto tutto quello che voleva - non aveva ancora raggiunto la perfezione di Cristo (3:12). Ma in un altro senso, disse che era perfetto (verso 15). E disse che c'era anche qualcun altro che come lui era perfetto. Esortò i Filippesi a fare di queste persone i loro esempi. Avete compreso questo paradosso - "Perfetto - ma non ancora perfetto"? Questo è il paradosso della vera spiritualità. Molti Cristiani sono spaventati dalla parola 'perfezione,' perché non hanno studiato attentamente il Nuovo Testamento. C'è una perfezione che non possiamo mai ottenere fino a quando Cristo non ritornerà, ma C'È una perfezione che possiamo avere mentre siamo qua sulla terra.

La perfezione che possiamo avere qui sulla terra è una coscienza perfetta - ogni cosa messa a posto con Dio e con gli uomini (Atti 24:16), ogni peccato conosciuto confessato e ripulito nel sangue di Gesù Cristo (1 Giovanni 1:7, 9), avendo restituito tutto, ogni debito ripagato, ogni scusa fatta, ecc. Allora la nostra coscienza è perfetta. Questa è la perfezione che possiamo avere. La perfezione che non possiamo avere è l'essere totalmente uguali a Cristo. Paolo riconosceva che non era ancora diventato totalmente perfetto come Cristo - ma stava procedendo verso quell'obiettivo. Questa perfezione verrà quando Cristo ritornerà sulla terra. Ma questo obiettivo è come la cima della montagna. Quando siamo nati di nuovo siamo ai piedi della montagna. Diventare totalmente come Cristo è la cima della montagna. Ogni giorno dobbiamo procedere un poco di più verso la cima. Così procediamo verso la perfezione. Non dobbiamo stare seduti ai piedi della montagna per tutta la nostra vita. Dobbiamo procedere.

Perciò quello che Paolo stava dicendo qui è che dobbiamo fare di quelli che vivono sempre con una coscienza perfetta i nostri esempi (verso 17) - e non altri, dato che la maggior parte dei Cristiani non cammina in questo modo. Piuttosto, sono nemici della croce di Cristo (verso 18). Il loro Dio è il loro stomaco (verso 19). Come possiamo sapere se il nostro stomaco (il nostro appetito) è il nostro dio? Se il cibo che ha cucinato vostra moglie un giorno non è un gran che, e voi vi arrabbiate con vostra moglie per questo motivo, allora le vostre papille gustative sono il vostro dio! Se questo è il caso, allora quando pregate prima di mangiare il vostro cibo, vi state solo immaginando di pregare al Signore Gesù. In realtà vi state prostrando davanti alle vostre papille gustative. Non fate delle vostre papille gustative il vostro dio. Non fate del vostro stomaco il vostro dio. Sia solo Cristo il vostro Dio. Quando avete del cibo buono, lodate il Signore. E se un giorno il cibo non è così buono, lodate ancora il Signore. Se un giorno la colazione non è pronta per tempo, prima che andiate a lavoro, non vi stizzite con vostra moglie. Piuttosto dite, "Forse questa mattina il Signore voleva che digiunassi. Forse è per questo che ha permesso che la colazione non fosse pronta. Probabilmente il Signore vede che sono un grande amante del cibo e vuole liberarmi da questo." Perciò ringraziate e andate a lavoro senza colazione! Non fate del vostro stomaco il vostro dio - perché siamo cittadini del cielo (verso 20).

La Forza per Ogni Cosa è in Cristo

Al Capitolo 4:4, lo Spirito Santo ci esorta, "A rallegrarci SEMPRE nel Signore" - non dice "delle volte" oppure "la maggior parte delle volte", ma sempre. Molti anni fa questo verso fu una sfida per me. Riconobbi che questo verso non era vero nella mia vita; e allora chiesi al Signore di renderlo vero nella mia vita. Volete essere in salute solo delle volte o la maggior parte delle volte, o sempre ? Tutti noi vogliamo essere sempre sani. Perciò volete rallegrarvi delle volte, la maggior parte delle volte, o sempre? Direte, "è possibile?". Con la grazia di Dio È possibile. Dio non avrebbe dato un tale comandamento se sapeva che era impossibile. Se questo non è ancora diventato vero nelle nostre vite, allora siamo onesti e diciamolo al Signore. Chiedetegli di riempirvi con lo Spirito Santo e di insegnarvi che tutto nel mondo è spazzatura al di fuori di Cristo. Allora CERTAMENTE vi rallegrerete sempre. Molti mormorii, lamentele e brontolii che si trovano tra i credenti, ci sono perché non hanno visto che tutto in questo mondo al di fuori di Cristo è spazzatura - allora certo che è impossibile rallegrarsi sempre! Quando Paolo scrisse queste parole era imprigionato in una disgustosa prigione a Roma. Se poteva rallegrarsi in queste circostanze, allora perché non possiamo noi?

Poi Paolo disse un'altra cosa molto stimolante: "Non siate mai in ansia" (4:6). Questa è un'altra cima da scalare. L'ansia ci prende molto facilmente a tutti noi. Viene quando non avete abbastanza soldi per arrivare alla fine del mese. Quando i vostri figli sono in ritardo nel tornare da scuola cominciate ad essere in ansia. Se sei una persona giovane, e stai invecchiando, ma non hai nessuna prospettiva di matrimonio, allora potresti diventare ansioso. Ci sono molte cose che ci possono causare dell'ansia. Magari non raggiungeremo mai la cima di questa montagna sulla terra. Ma dobbiamo continuare a procedere, così che la nostra fede e confidenza in Dio cresca, affinché ogni volta che siamo ansiosi riguardo a qualsiasi cosa, lo portiamo in preghiera al Signore. Come dice il vecchio inno, "O che pace spesso manchiamo, o che pene inutili sopportiamo, tutto perché a Dio in preghiera non le portiamo." (traduzione da Ing. a Ita). E assieme alla nostra preghiera dovremmo aggiungere il ringraziamento. Il ringraziamento vuol dire, "Signore, ti ringrazio che hai ascoltato la mia preghiera." Allora siete sicuri che la vostra richiesta ha raggiungo il cielo. Allora il Signore se ne prenderà cura. Una volta che avete ringraziato Dio, potete smettere di pregare senza più l'ansia. Se l'ansia rimane, potrebbe essere perché non avete concluso la vostra preghiera ringraziando.

Inoltre siamo esortati a settare la nostra mente sempre verso le cose che sono eccellenti (4:8). Poi Paolo ci dice che nella sua vita ha imparato il segreto di essere contento con molto o con poco, a seconda di quello che Dio, nella Sua saggezza, aveva deciso di dargli (4:11, 12). Questo è certamente un segreto - perché molti Cristiani non l'hanno imparato.

Poi Paolo fece questa dichiarazione trionfante: "Io posso ogni cosa in Cristo che mi fortifica" (4:13). Con Cristo che ci fortifica saremo in grado di rallegrarci sempre e di non essere mai in ansia per nulla. Non possiamo ottenere questa vita con le nostre forze, ma possiamo attraverso la potenza che Cristo dona.

La chiesa di Filippi era l'unica chiesa che finanziò Paolo e in cui Paolo si sentì libero di ricevere i loro doni (4:14-18). E dunque ad una chiesa così generosa, Paolo disse, "Il mio Dio provvederà splendidamente ad ogni vostro bisogno secondo le Sue ricchezze in Cristo Gesù" (4:19). Dio provvederà a tutto quello che ci serve per vivere come Cristo ha vissuto sulla terra. Questa promessa non sta parlando principalmente di cose terrene, ma delle ricchezze di Dio nella gloria . Ci darà tutto quello di cui abbiamo bisogno per vincere il peccato e Satana, e per vivere una vita di continua gioia e pace, riempiti ed unti con lo Spirito Santo. Provvederà anche ai nostri bisogni materiali. Qui non parla del lusso, ma solo di quello di cui abbiamo bisogno. Ricordate che comunque questa promessa venne data a coloro che prima di tutto erano stati generosi nei confronti del lavoro di Dio. A questi credenti Dio non trattiene nulla. Gli darà il meglio - e tutto quello che Lui ha.

Capitolo 51
Colossesi

CRISTO IN VOI - LA SPERANZA DELLA GLORIA

C

olosse era una città che Paolo non aveva mai visitato. Però probabilmente quando Paolo rimase ad Efeso tre anni, uno dei suoi collaboratori, Epafras, passò da Colosse e ci piantò una chiesa (1:7). Quindi Paolo sapeva molto riguardo a questa chiesa grazie al resoconto di Epafròdito, e dunque era molto interessato negli sviluppi della chiesa in Colosse. Possiamo dire che la lettera di Paolo ai Colossesi è come se fosse una lettera gemella alla lettera agli Efesini.

Gesù - Dio e Uomo

In Efesini, il tema era 'In Cristo'. Nei Colossesi , il tema è 'Cristo in voi'. Questo lo troviamo al Capitolo 1:27 : "Cristo in voi, la speranza della gloria." Negli Efesini leggiamo della nostra posizione in Cristo che ci ha arricchiti con ogni benedizione spirituale nei luoghi celesti. Nei Colossesi, vediamo l'altra faccia di questa verità - siccome Cristo è in noi può manifestare attraverso di noi la stessa vita celeste che manifestò quando Lui fu sulla terra. Perciò possiamo dire che l'enfasi principale della Lettera ai Colossesi è la pienezza di Dio che abitò nel corpo umano di Cristo (Colossesi 2:9). La pienezza di Dio che abita in un corpo umano fu vista per la prima volta in Gesù Cristo e ora Cristo abitando nel nostro corpo umano può manifestare la stessa vita divina. Questo è il tema di questa lettera.

In questa lettera vediamo Paolo correggere due dottrine opposte ma entrambe sbagliate riguardanti il corpo umano. Queste due dottrine che sono una all'opposto dell'altra si trovano anche in molte false religioni.

Un insegnamento è che il corpo umano è essenzialmente malvagio. Perciò se uno voleva diventare spirituale doveva sopprimere e trattare duramente il proprio corpo. Questo insegnamento si trova oggi tra le persone che cercano di diventare sante attraverso lo yoga, l'asceticismo (eremiti) [*] e la disciplina del corpo. Paolo trattò queste cose nell'ultima parte della lettera ai ColossesialCapitolo 2.

L'altro insegnamento è che il corpo umano non era importante perché la cosa principale è lo spirito dell'uomo; perciò le concupiscenze della carne possono essere perpetrate senza limiti. Questo guidò all'immoralità e la fornicazione nel nome della religione. Avrete sentito parlare delle prostitute che c'erano nei templi nelle religioni pagane.

Attraverso i secoli molte religioni hanno avuto queste due attitudini estreme nei riguardi del corpo umano. Entrambi questi insegnamenti disprezzano il corpo umano.

A causa di questo insegnamento, alcuni in Colosse non potevano credere che Dio Onnipotente avesse potuto stare in un corpo umano come il nostro e camminare su questa terra come un uomo. Anche oggi molti Cristiani che credono che Gesù Cristo è venuto come un Uomo, continuano a non trovare un'applicazione pratica di questa verità nella loro vita di tutti i giorni sulla terra.

Gesù Cristo è Dio - e lo è sempre stato. Anche quando era qui sulla terra era comunque Dio. Ma diventò anche totalmente Uomo. Entrambe queste verità sono ugualmente importanti. Se perdiamo di vista anche solo una delle due e la sua applicazione pratica, allora ci sarà una perdita nella nostra vita Cristiana.

Se non crediamo che Gesù Cristo è Dio i nostri peccati non possono essere perdonati, perché nessun altro oltre Dio in Persona può prendere la punizione per i peccati di tutta l'umanità sulla croce.

Se non crediamo che Gesù Cristo diventò un Uomo come noi, "fatto simile ai Suoi fratelli in OGNI cosa" (Ebrei 2:17), allora non possiamo seguirlo, perché non possiamo seguire qualcuno che era solo Dio. Ma Gesù rinunciò ai Suoi privilegi che aveva come Dio quando visse sulla terra con le nostre limitazioni, e questo è il motivo per cui possiamo seguirlo (Filippesi 2:5).

Il peccato non è qualcosa che si trova nel corpo. Non è perché avete un corpo che peccate. Gesù aveva un corpo come il nostro. Il Suo corpo venne da Sua madre, attraverso "la discendenza di Davide" ( 2 Timoteo 2:8 - KJV Trad. Ita. - "lo sperma di Davide" è la traduzione letterale dal Greco). Ma anche se aveva un corpo umano come il nostro, nel suo corpo non ci fu mai nemmeno un peccato - né conscio, né inconscio. Gesù fu totalmente puro dalla nascita fino alla morte.

Dall'altra parte Satana che non ha un corpo, è pieno di peccato.

Dunque vediamo che il peccato non ha niente a che fare con il corpo umano. Siamo noi che facciamo la nostra scelta nei momenti della tentazione - se permettiamo al peccato di essere manifestato attraverso il nostro corpo, o alla vita di Dio e la purezza di manifestarsi attraverso il nostro corpo.

La lettera ai Colossesi tratta della pienezza di Dio che abita in forma corporale in Cristo, e Cristo che ora abita in noi. Il Capitolo 1 enfatizza la preminenza di Cristo nella creazione e nella redenzione. Prima di tutto Paolo ringraziò Dio per i Colossesi e pregò per loro, come faceva sempre per tutte le chiese alle quali scriveva. "Fin dal giorno che abbiamo saputo questo, non abbiamo cessato di pregare per voi" (1:9). Paolo qui stava pregando per dei Cristiani che non aveva mai incontrato (1:7, 8). Il suo collaboratore Epafròdito fu la persona che piantò questa chiesa. E raccontò a Paolo dei credenti in Colosse.

Un interessante studio Biblico che potreste fare sarebbe lo studiare le preghiere dell'Apostolo Paolo. Ci sono molte preghiere di Paolo dalla Lettera ai Romani a 2 Timoteo. Noterete che in tutte le sue preghiere pregò solo per cose spirituali per i credenti. Non pregò mai che i Cristiani diventassero ricchi, o che avessero avuto delle belle case in cui vivere o che venissero promossi a lavoro. Non pregò per queste cose materiali per nessuno di loro. Pregò sempre per cose eterne e spirituali. Paolo era preso nel suo cuore dal fatto che tutto sulla terra era solo per un breve periodo di tempo.

Per usare un'illustrazione: La nostra vita sulla terra può essere paragonata ad un viaggio in treno per l'eternità. Il viaggio in treno è solo per un breve periodo. Poi raggiungiamo la nostra destinazione finale. Se siamo saggi ci concentreremo di più sull'avere un buon posto dove vivere nella nostra destinazione finale, piuttosto che avere un viaggio comodo in treno. Perciò Paolo pregò per i credenti che vivessero una vita sulla terra in modo tale che quando sarebbero entrati nell'eternità non avrebbero avuto nessun rimpianto.

Pregò che fossero "ricolmi della profonda conoscenza della volontà di Dio con ogni sapienza e intelligenza spirituale" (1:9). O in altre parole, "Sto pregando che possiate vedere le cose dal punto di vista di Dio" (J.B. Philips prafrasi - Trad. Ita.). Guardate al vostro corpo fisico dal punto di vista di Dio senza disprezzarlo e senza indugiare nelle sue brame. Gesù venne in un corpo umano. Perciò non disprezzate il vostro corpo. Guardate a tutto nella vita dal punto di vista di Dio. Questa è una buona preghiera da pregare per noi stessi: "Signore, aiutami a vedere tutto quello che mi succede dal Tuo punto di vista." Come guardate alle circostanze che incrociano la vostra vita, quella malattia, quella spina nella carne, la persona che vi sta trattando malamente? Guardate a tutte queste cose dal punto di vista di Dio. Dio si è sorpreso quando questa o quella cosa vi è successa? No. Non si è sorpreso. Ma voi invece siete rimasti sorpresi, perché siete esseri umani limitati dal tempo e dallo spazio. Ma ricordatevi che Dio non è stato colto di sorpresa. Perciò quando vi alzate a guardare le cose dal punto di vista di Dio, troverete che il vostro cuore sarà a riposo riguardo a molte cose che altrimenti vi avrebbero agitato, se le aveste guardate dal punto di vista terreno.

Se potete costruire una chiesa dove le persone hanno imparato a guardare le cose dal punto di vista di Dio, allora avete una chiesa spirituale. Una chiesa non è spirituale solamente perché è coinvolta nell'evangelismo o in lavori socialmente utili. Dobbiamo insegnare a tutti a guardare alle cose dal punto di vista di Dio. Solo allora potremo camminare "in modo degno del Signore per piacergli in ogni cosa, portando frutto in ogni opera buona" (1:10). Poi Paolo parlò "dell'essere fortificati in ogni cosa dalla Sua gloriosa potenza" (verso 11) riferendosi a una vita ricolma dello Spirito Santo.

Al Capitolo 1:15, c'è una delle più chiare descrizioni del Nuovo Testamento del fatto che Gesù Cristo fu Dio mentre era sulla terra (nel caso che qualcuno dubiti questo) "Egli è l'immagine del Dio invisibile, il Primogenito di tutta la creazione." Questo vuol dire che Gesù era Dio in forma umana - Colui che cominciò (o creò) tutto quello che è stato creato, e che esistette prima che tutto ciò fu creato e che creò ogni cosa ( come reso chiaro in 1:15-17). Il "corpo di carne" di Cristo viene enfatizzato al Capitolo 1:22, perché alcune persone allora dicevano che non aveva un corpo fatto di carne.

Colmare Ciò che Manca alle Sofferenze di Cristo

Paolo disse al Capitolo 1:24, "Ora sono lieto di soffrire per Lui; e quel che manca alle afflizioni di Cristo lo compio nella mia carne a favore del Suo corpo che è la chiesa." Che cosa manca alle sofferenze di Cristo? Gesù non disse sulla croce che tutto era compiuto? Qui c'è una grande verità.

Nei vangeli leggiamo di alcune sofferenze fisiche di Gesù. Ma Gesù soffrì anche nella Sua anima in modi che non vengono riportati nelle Scritture. Quando disse, "È compiuto" sulla croce, non aveva solo finito di pagare il prezzo per i peccati degli uomini, ma aveva anche finito di vincere tutte le tentazioni che ogni uomo potrà mai affrontare. Fu tentato in ogni cosa come lo siamo noi e vinse (Ebrei 4:15). In ogni tentazione abbiamo l'opzione di cedere alla tentazione e scegliere la via del piacere, o resistere alla tentazione e scegliere la via della sofferenza (l'opposto del piacere). Gesù costantemente scelse la via della sofferenza e "soffrì nella carne" (1 Pietro 4:1). Così è diventato il nostro Precursore. Ora noi dobbiamo camminare come Lui camminò e diventare dei piccoli precursori per gli altri. Quando siamo tentati a peccare, lo Spirito Santo ci guida a scegliere la stessa via della sofferenza nella nostra carne; la stessa che attraversò anche Gesù. Quello che Paolo stava dicendo al Capitolo 1:24 era che non aveva ancora completato tutte le sofferenze nella sua vita (nella tentazione) che invece Gesù aveva completato nella propria vita.

Gesù soffrì anche esteriormente in molti modi perché stette saldo per la verità. Se prendete un bicchiere per rappresentare la sofferenza, allora nel caso di Gesù tutte le sofferenze per le quali scelse di passare nella Sua vita riempirono il bicchiere completamente. Alla fine, sulla croce disse, "è compiuto." Ora noi camminiamo come Gesù camminò, e anche noi abbiamo un corpo come lo ebbe Lui. Lo Spirito Santo deve fare lo stesso lavoro in noi - quello di riempire il bicchiere. Quando siamo nati di nuovo il nostro bicchiere è vuoto perché non abbiamo sofferto nulla per Cristo. Gradualmente, con il passare del tempo, questo bicchiere comincia a riempirsi con quello che soffriamo a motivo di Cristo. Lo stesso Cristo che soffrì sulla terra ora abita in noi e vuole farci passare attraverso le stesse sofferenze che anche Lui passò, ma ora lo fa nel nostro corpo. Il servo non è più grande del suo padrone. Tutte le Sue sofferenze ora devono essere completate nel nostro corpo. Questo in realtà è un grande privilegio. Paolo disse che il suo bicchiere non era ancora pieno.

Molti Cristiani non comprendono che quando passano attraverso qualsiasi sofferenza, stanno avendo comunione con Cristo nelle Sue sofferenze. Non sto parlando delle sofferenze che passiamo perché abbiamo fatto qualcosa di stupido o peccaminoso. Gesù non fece mai niente di peccaminoso o stupido. Soffrì perché il Suo modo di vivere era totalmente opposto a quello di questo mondo. Tutto il Suo ministero era in costante conflitto con gli studiosi Biblici e i teologi dei Suoi tempi. Lo odiarono e alla fine lo uccisero.

La stessa cosa succede oggi. Se siamo dei veri discepoli di Cristo, ci troveremo in conflitto con l'intero sistema religioso di questo mondo e anche con molta della così detta teologia e religione Cristiana. Ci troveremo in conflitto esattamente come lo fu Gesù - con persone che non conoscono Dio, ma che sono molto religiose. Chi furono quelli che chiamarono Gesù 'Belzebù'? Non furono i Greci o i Romani. Ma erano le persone che avevano la Bibbia (a quei tempi l'Antico Testamento). Chi furono coloro che perseguitarono di più Gesù e poi lo uccisero? Furono le persone religiose che avevano la Bibbia. Perciò se colmeremo le afflizioni di Cristo, troveremo che le persone religiose che tengono in mano la loro Bibbia affliggeranno anche noi; questo perché non conoscono Dio. Gesù disse che lo odiavano e lo perseguitavano perché non conoscevano Suo Padre. Faranno la stessa cosa anche a noi.

Paolo disse, "Mi rallegro in queste sofferenze, perché sto facendo la mia parte." Tutti noi abbiamo la nostra parte da condividere a motivo di questo Corpo di Cristo, la chiesa. Prima Gesù soffrì nel Suo corpo fisico. Ora deve soffrire nel Suo corpo spirituale, la chiesa. Voi ed io abbiamo la nostra parte in queste sofferenze. Io non posso condividere la vostra parte e voi non potete farlo con la mia. Quando voi passate attraverso alcune sofferenze, io non posso essere fedele per voi. Dovete essere fedeli da soli, quando soffrite a causa dei vostri parenti o vicini, o quando siete perseguitati o cacciati via di casa perché volete seguire Gesù. Queste sono una parte delle sofferenze di Cristo. In quel momento rallegratevi e dite, "Signore, grazie per avermi dato il privilegio di colmare un poco delle Tue afflizioni che vengono a motivo della chiesa che è il Tuo corpo." Così è come avremo un ministero che possa servire gli altri e così è come possiamo costruire la chiesa.

Questo è il motivo per cui si chiama "partecipare alle sofferenze di Cristo". Cristo non guadagnò nulla per Sé attraverso le Sue sofferenze. Ma noi abbiamo guadagnato molto. Quando partecipiamo alle sofferenze di Cristo, anche noi non ci guadagniamo nulla. Ma sono per il bene della chiesa. Gli altri guadagneranno attraverso le nostre sofferenze. Siete disposti a questo? Spero che diremo, "Sì, Signore. Sono disposto. Voglio essere in comunione con la Tua mente, il Tuo spirito e la Tua attitudine. Voglio soffrire così che gli altri guadagneranno qualcosa attraverso le mie sofferenze."

Avete mai visto come lo zucchero di canna viene pestato nel mortaio? Si mettono le canne da zucchero dentro un mortaio e le si pestano, così ne esce il succo. Dopo che questo viene fatto qualche volta, uno penserebbe che tutto il succo ormai è uscito dalle canne. Ma, no! Lo rimettono dentro - ed esce ancora del succo. Qual è il beneficio di rompere queste canne? Così che qualcun altro possa berne. Così è come Dio rende una benedizione anche noi per gli altri. Siamo schiacciati e spremuti nelle circostanze e nelle difficoltà della vita, e noi umiliandoci le accettiamo con gioia, e fuori da questa rottura, la radiosità, la bellezza e l'aroma di Cristo uscirà da noi. Questo è l'unico modo attraverso il quale possiamo essere una benedizione per gli altri.

Al Capitolo 1:28, Paolo disse che con questa esperienza delle sofferenze di Cristo, "noi proclamiamo Cristo, esortando ogni uomo ed insegnando ad ogni uomo con saggezza, così che possiamo presentare ogni uomo completo in Cristo." Qui si riferisce ad entrambi, sia alla profezia sia all'insegnamento - in tutta saggezza. L'obiettivo finale di Paolo era "di presentare ogni uomo perfetto in Cristo." Se Paolo aveva una chiesa di 100 persone, avrebbe fatto tutto il possibile per assicurarsi che tutte queste 100 persone - ogni fratello e sorella - sarebbero diventati perfetti in Cristo. Era pronto ad esortarli, ammonirli, ed insegnargli con tutta la saggezza, perché un giorno avrebbe dovuto presentarli a Dio.

Ci sono pochissimi pastori e capi spirituali che hanno questo obiettivo nel loro cuore. Di solito predicano soltanto. E questo è tutto. Ma Paolo aveva un obiettivo nel suo cuore e cioè di guidare ogni singola persona alla maturità spirituale. Non potete prendere alla leggera la responsabilità di essere un anziano in una chiesa. Quando fui un anziano per 25 anni nella nostra chiesa in Bangalore, cercavo di conoscere la condizione spirituale di ogni singolo adulto nella mia chiesa, così che avrei potuto correggerli, rimproverarli, dargli saggezza, incoraggiarli e dire anche delle parole forti, affinché un giorno potessi presentarli perfetti in Cristo. Non ho mai voluto nulla da loro per me stesso. Per il loro bene, per il bene del Corpo di Cristo, sono dovuto passare per mezzo di molte rotture nella mia vita privata. Dio ha trattato con me in molti modi affinché l'aroma di Cristo potesse uscire da me così che gli altri possano essere benedetti. Questo è il vero ministero Cristiano.

Al Capitolo 1:29, Paolo continuò dicendo, "A questo fine mi affatico, lavoro duro, lottando." Come lottava Paolo? "Con la grande potenza dello Spirito Santo - che prima di tutto Dio fa lavorare potentemente dentro di me." Dio deve sempre lavorare prima dentro di noi con il Suo Spirito Santo e poi può lavorare attraverso di noi per benedire gli altri. Chi tra di voi serve nella chiesa, fate di questi versi il vostro obiettivo, di presentare ogni uomo perfetto in Cristo (1:28) e di avere la pienezza dello Spirito Santo con la quale raggiungerete questo obiettivo (1:29).

I Misteri di Dio

Al Capitolo 2:2, Paolo disse, "Prego che i vostri cuori siano uniti nell'amore, e che siano dotati di tutta la ricchezza della piena intelligenza per conoscere a fondo il vero mistero di Dio, cioè Cristo." La parola 'mistero' si trova alcune volte nel Nuovo Testamento e fa riferimento ad una verità che può essere conosciuta solo se Dio ve la rivela attraverso il Suo Spirito Santo. 1 Corinzi 2:8-10 dichiara, "Le cose che occhio non vide, e che orecchio non udì, e che mai salirono nel cuore dell'uomo, sono quelle che Dio ha preparate per coloro che lo amano. A noi Dio le ha rivelate per mezzo del Suo Spirito Santo." Ci sono solo due misteri che nella Bibbia vengono chiamati 'grandi' misteri. Uno è il mistero che Dio è venuto nella carne umana ( 1 Timoteo 3:16 - parafrasi in italiano). " Grande è il mistero che permette di vivere come Gesù visse sulla terra. Dio è stato manifestato nella carne." Questo è chiamato il segreto della vera spiritualità, cioè il segreto di vivere come Dio Gesù ha vissuto in un corpo umano.

Il secondo mistero riguarda la chiesa come Corpo e Sposa di Cristo. Efesini 5:31, 32 dice, "I due diventeranno una carne sola. Questo mistero è grande, dico questo riguardo a Cristo e alla chiesa." La chiesa che è una sola carne con Cristo è il secondo grande mistero.

Abbiamo bisogno di rivelazione da Dio se vogliamo capire che Gesù è venuto nella carne, che fu tentato come noi, che vinse tutte le tentazioni e come noi oggi possiamo camminare come Lui camminò, vincendo il peccato e così costruendo il Corpo di Cristo assieme ad altri che stanno camminando sulla stessa via. Costruire la chiesa come Corpo di Cristo è il più grande ministero che ci sia sulla faccia della terra. Non c'è assolutamente nulla di più grande di questo.

Paolo spese tutta la sua vita lavorando per costruire questa chiesa. I più grandi servi di Dio sono coloro che lavorano con Cristo per costruire la Sua chiesa. È importante vivere la vera santità; ma non è abbastanza. Dobbiamo anche fare quello che fece Paolo - costruire la chiesa. Paolo non spese la sua vita compiendo dei lavori socialmente utili. Aiutare i poveri nelle cose terrene è buono, ma questo non adempirà gli scopi eterni che Dio ha. Se fate sì che le persone vivano più comodamente dandogli solo un'istruzione e trattamenti sanitari, quello che farete in realtà è soltanto lisciargli la strada verso l'inferno! All'inizio, se ne stavano andando all'inferno attraverso un duro cammino, ma voi avete reso il loro cammino un po' più dolce. Paolo realizzò che il più importante di tutti i ministeri era quello di guidare le persone a Cristo, guidandole a vivere come Gesù visse e poi costruire assieme la chiesa per renderla un Corpo. Questo è il più grande ministero che noi potremmo mai fare.

Rispettiamo tutti coloro che fanno dei lavori socialmente utili ed aiutano i poveri nel Nome di Cristo. Che Dio benedica tutti coloro che sono chiamati a fare questo. Ma Paolo non fu mai coinvolto in queste cose - anche se a quel tempo c'erano molte persone bisognose nel mondo e perciò un grande bisogno di lavori socialmente utili. Coloro che aiutano i poveri potrebbero ricevere degli onori terreni, come ad esempio il premio Nobel per la pace. Ma né Gesù né Paolo avrebbero mai vinto il premio Nobel per la pace. Nessuno dà il premio Nobel a quelli che costruiscono la chiesa.

Al Capitolo 2:11, 12, Paolo disse, "In Cristo siete anche stati circoncisi di una circoncisione non fatta da mano d'uomo che consiste nello spogliamento del corpo della carne." Esattamente come nella circoncisione c'è una rimozione di parte della carne, dobbiamo riconoscere che la nostra carne (la nostra volontà) fu rimossa sulla croce. Dobbiamo prendere questa posizione per fede. Nel battesimo in acqua testimoniamo che siamo stati sepolti e risorti con Cristo (2:12). Dio comandò ad Abraamo che tutta la sua discendenza doveva essere circoncisa. Allo stesso modo ogni figlio di Dio deve essere spiritualmente circonciso - non deve porre più la sua fiducia nella carne (Filippesi 3:3). Il battesimo è un simbolo di questa circoncisione interiore.

Il Trionfo di Gesù Su Satana

Al Capitolo 2:14, 15,leggiamo le due cose che Gesù fece per noi sulla croce. Prima di tutto ha cancellato il nostro debito verso Dio. La legge di Dio aveva una lista di comandamenti che eravamo tenuti ad osservare. Ma li abbiamo disobbediti tutti. Ogni peccato che commettiamo è un debito che dobbiamo a Dio, il nostro Creatore - e tutti noi abbiamo accumulato un enorme debito nelle nostre vite. Gesù ha pagato completamente questo debito sulla croce ed ha strappato il certificato di debito. Ora non c'è più debito contro il nostro nome.

La seconda cosa che Gesù fece sulla croce è portare via l'armatura di tutti i principati e le potenze demoniache. Quando Gesù li sconfisse tutti sulla croce gli portò via tutte le loro armi. Immaginiamo una situazione come questa: Tantissimi demoni avevano mitragliatrici puntate contro gli esseri umani indifesi come noi - e noi abbiamo sempre avuto paura di loro. Ci sparavano in continuazione, e noi siamo sempre dovuti correre per cercare dei rifugi. Ma Gesù ha preso tutte le loro armi e le ha date a noi. Adesso sono loro che fuggono da noi. Non dobbiamo più avere paura di Satana e dei suoi demoni. Se viviamo con una coscienza pulita ed abitiamo nell'umiltà, allora nel nome di Gesù possiamo vivere sempre in vittoria su Satana e tutti i suoi alleati. Il nome del Signore è una forte torre. Il giusto può correre in questo Nome ed essere al sicuro (Proverbi 18:10) .

Satana e tutti i suoi demoni vennero sconfitti una volta per tutte sulla croce. Se vi dovesse capitare di incontrare una persona posseduta da un demone, ricordate che il demone all'interno di questa persona è già stato sconfitto sulla croce. La sua mitragliatrice gli è stata tolta sulla croce - e non possiede altre armi. Ora potete aprire il fuoco con il nome di Gesù contro il demone. Non importa se siete deboli. Il più debole dei soldati con una mitragliatrice può sparare ad un nemico più forte che è disarmato. Quel gigante demone Golia cadrà davanti a voi. Il Nome di Gesù è l'arma più potente di tutte.

Ombra e Realtà

Al Capitolo 2:16-23, Paolo parlò di vari metodi per "diventare santi" che le persone hanno insegnato senza nessuna rivelazione da Dio. Alcuni dicono, "Osservate le feste, fate pellegrinaggi, osservate il Sabato", ecc. Ma lo Spirito Santo dice, "Nessuno vi giudichi riguardo a queste cose. Il Sabato era solo un'ombra. La realtà è in Cristo." Quando avete la realtà perché dovreste aver bisogno dell'ombra?

Se Paolo fosse in vita oggi direbbe, "Tutte queste leggi cerimoniali dell'antico patto e festività erano solo una fotografia. Ora voi avete la realtà in Cristo." Guardo alla fotografia di mia moglie solo quando sto viaggiando e sono lontano da lei. Ma se ce l'avessi accanto, sarei pazzo a guardare la sua fotografia. Allo stesso modo quando Cristo abita dentro di voi, perché avreste bisogno di tutte queste fotografie? Cristo, vostro Marito, è con voi. Perché allora avete bisogno della Sua fotografia? Il giorno di Sabato e tutte queste festività dell'antico patto erano fotografie ed ombre. Ora avete la realtà - Cristo.

Paolo poi continuò dicendo, "Nessuno vi derubi del vostro premio." C'è un premio che Dio ha riservato per voi in cielo! Nessuno vi inganni facendovi compiacere in una umiltà auto prodotta (che è un'umiltà falsa). Tra i credenti c'è molta falsa umiltà. La falsa umiltà in realtà è l'orgoglio spirituale che sta indossando un vestito di umiltà, pretendendo di essere molto umile. Sbarazzatevene.

Paolo parlò dell'adorare gli "angeli". La parola "angelo" può essere anche tradotta come "messaggero". Nel Cristianesimo di oggi c'è molta adorazione riservata ai messaggeri di Dio. Molti non Cristiani adorano i loro così detti 'semidei - mezzi uomini mezzi dèi.' Anche molti Cristiani hanno delle divinità umane - cioè i capi Cristiani che ammirano così tanto che praticamente li adorano! Rispettare un uomo di Dio, apprezzarlo ed ascoltare attentamente i suoi consigli sono tutte cose molte buone. Ma, state attenti che non prenda il posto di Cristo nella vostra vita. Perché allora diventa adorazione. Questo fa parte di questa falsa umiltà. In questo modo non potete diventare santi. Anziché dipendere dal messaggero, dovete dipendere dal Capo (2:19). Il miglior messaggero è colui che vi aiuta ad avvicinarvi a Cristo, il Capo.

L'altro modo per diventare santi che le persone insegnano è attraverso la disciplina: "Non usate quello, non toccate questo, non mangiate quell'altro" (versi 20, 21) - cercando la santità cambiando la propria dieta. Oppure attraverso un severo trattamento del corpo "Dormire sul pavimento anziché sul letto. Digiunare per 40 giorni." (verso 23). Ho visto persone che digiunano per molti giorni ma che comunque continuano ad arrabbiarsi ed hanno risentimento nei loro cuori. Tutto il loro digiuno non li ha resi santi. Continuano a diffondere pettegolezzi e a parlare male degli altri. Il severo trattamento del corpo non rende santo nessuno. Quello che ha è "un'apparenza di santità", ma non libera una persona dal peccato.

Allora come possiamo trattare con il peccato? Al Capitolo 3:3, Paolo disse, "Siete morti con Cristo." Questo è il modo. Prendete la vostra posizione come morti con Cristo. Siete anche stati risorti in Cristo (3:1). Questa è la via per una santità genuina. E non osservando i giorni santi, adorando i messaggeri, attraverso il severo trattamento del corpo, o la disciplina o il digiuno. Nessuna di queste cose vi renderà santi. Anche se le praticherete per tutta la vostra vita, non vi renderanno santi. Il modo per essere santi è morire con Gesù a questo mondo e poi vivere con Gesù. Non è solo la morte. Se pensate soltanto alla morte a sé stessi, allora potete essere ingannati entrando in una santità tipo quella insegnata dallo yoga, rinnegando sé stessi, ecc. Ma lo Spirito Santo vuole comunicarvi la vita di Cristo e manifestare la vita di Gesù nel vostro corpo. In questo modo vuole permettervi di vivere nel modo in cui Gesù visse sulla terra nel Suo corpo. Una prova di questo sarà che la vostra mente sarà settata alle cose che sono di lassù (3:2). Non sarete interessati al tipo di cibo che mangiate o ad altre discipline terrene. Sarete occupati con le cose che sono di lassù. Qui è dove comincia la vera santità.

Notate il contrasto tra "vostra mente" in 3:2 e il "vostro corpo" in 2:23. Il modo per diventare santi non è sopprimendo i desideri e le passioni del nostro corpo . Ma è quando la nostra mente è settata alle cose di lassù che allora i nostri corpi obbediranno allo Spirito Santo. "Cristo è seduto alla destra di Dio. La vostra mente sia rivolta alle cose di lassù. Dato che siete morti con Cristo, considerate morte le membra del vostro corpo" (3:1-3). Questa è la via della santità che Paolo spiegò anche in Romani: Siete morti e resuscitati con Cristo. Chiedete a Dio di farvi comprendere questo, perché questo è il segreto per una santità genuina. Quando vedrete questa verità, potrà esserci una rivoluzione nella vostra vita tanto grande quanto lo fu quella di quando siete nati di nuovo.

Essere in Pace e Grati

Abbiamo molti pregiudizi che c'è bisogno di crocifiggerli in questa nuova vita. Nel Corpo di Cristo non ci sono più differenze tra persone di razze diverse (3:11). Ora guardiamo a tutti i credenti nello stesso modo, indistintamente dalla loro razza o cultura. Siamo pazienti gli uni con gli altri e ci perdoniamo a vicenda esattamente come Gesù ci ha perdonato. Così nelle nostre relazioni con gli altri la pace di Cristo diventa l'arbitro dei nostri cuori (3:15). La nostra coscienza è come un arbitro che ci dice quando qualcosa è sbagliato. Nel calcio, appena un giocatore commette fallo, l'arbitro fischia. Quando l'arbitro fischia il gioco si ferma. Da lì in poi non conta più nulla fino a quando il fallo non viene sistemato.

Quando perdete la pace nel vostro cuore, e siete agitati e tormentati, questa è la vostra coscienza che sta fischiando - indicandovi che avete fatto qualcosa di sbagliato. Forse avete parlato duramente a vostra moglie, o avete fatto qualcosa di ingiusto con i soldi. Una volta che c'è stato il fischio, tutto si deve fermare. Dovete subito mettere a posto il fallo. Non parlate mai quando siete agitati - a casa o nell'incontro in chiesa. Potete benedire le persone tenendo la vostra bocca chiusa. Soltanto confessate il vostro peccato a Dio e chiedete scusa alla persona a cui avete fatto il torto; o restituite i soldi che avete preso in maniera scorretta. Allora la pace di Cristo ritornerà nel vostro cuore. Se ascoltate quest'arbitro non sbaglierete mai strada. In alcuni incontri calcistici capita che il giocatore discute con l'arbitro. Ma l'ultima parola spetta all'arbitro. Voi non discutete con l'arbitro perché potrebbe espellervi! Quello che dovete fare è mettere a posto immediatamente quello che avete fatto.

Al Capitolo 3:15, Paolo disse, "Siate grati per i vostri fratelli." Qui Paolo stava parlando del Corpo di Cristo. Perciò stava dicendo che dobbiamo imparare ad essere grati per i nostri fratelli e sorelle che ci sono nella nostra chiesa locale.

Poi Paolo parlò della vita familiare: "Mariti non vi inasprite contro le vostre mogli" (3:19). Che dichiarazione! Quanti giorni all'anno vi viene permesso di inasprivi contro vostra moglie? Nemmeno uno . Quando la Bibbia dice, "Non uccidere," sappiamo che vuol dire che non dobbiamo mai uccidere nessuno. Allo stesso modo quando la Bibbia dice, "Non vi inasprite contro vostra moglie," vuol dire che non dobbiamo mai inasprirci contro nostra moglie. Lo stesso Dio che dice, "Non uccidere," dice anche, "Non inaspritevi contro vostra moglie." Se siete un Cristiano serio, faticherete per raggiungere questo obiettivo ad ogni costo. Al Capitolo 3:21, c'è un'esortazione per i papà: "Non esasperate i vostri figli." Non continuate a tormentare i vostri figli con eccessivi rimproveri, perché altrimenti si scoraggeranno. Al Capitolo 4:1, c'è una parola per i padroni: "Trattate i vostri servi in modo giusto ed equo". Siate buoni con loro. Dategli dei soldi, anche se sono vostri schiavi e non siete obbligati a pagarli.

Un po' di esortazioni pratiche: Siate devoti alla preghiera (4:2). Parlate sempre con grazia, così che risponderete a tutti con saggezza (4:6). Potrete parlare come un leone sul pulpito, perché lì siete la bocca di Dio. Ma nelle vostre conversazioni private con gli altri siate come degli agnelli. Parlate sempre con grazia, gentilezza e misericordia.

Al Capitolo 4:12, leggiamo del Fratello Epafra che stava sempre pregando per i Cristiani in Colosse affinché diventassero perfetti. Questo era il peso che stava nei cuori degli apostoli - che ogni fratello e sorella diventassero perfetti in Cristo. Non erano felici soltanto con le persone convertite. Volevano che diventassero discepoli. E poi volevano che questi discepoli diventassero perfetti. Questi apostoli non erano tanto impegnati con l'evangelismo da non avere tempo per guidare le persone alla perfezione. Questo è il modo in cui dobbiamo servire Dio anche oggi.

Al Capitolo 4:16, Paolo si riferì ad una lettera che aveva scritto alla chiesa di Laodicea. Leggiamo dello stato patetico di questa chiesa in Apocalisse 3:14-17. Se avessero prestato attenzione agli avvertimenti che Paolo gli aveva scritto, allora non sarebbero finiti in quello stato. La lettera di Paolo ai Laodicesi non c'è nella Bibbia. Ma sono sicuro che deve essere stata piena di esortazioni profetiche che avrebbero potuto salvare quella chiesa dalla calamità. Delle volte Dio potrebbe mandarvi un profeta con una specifica parola disegnata apposta per voi. Se gli prestate attenzione, può salvarvi. Se la rifiutate, potrebbe essere la vostra distruzione.

Paolo menzionò Dema che a quel tempo era un suo collaboratore (4:14). Ma più avanti Dema fu attratto dalle cose di questo mondo e andò fuori strada (2 Timoteo 4:10).

Al Capitolo 4:17, leggiamo di una meravigliosa esortazione che Paolo fece ad Archippo: "Bada al servizio che hai ricevuto nel Signore, per compierlo bene." Non preoccupatevi del ministero che Dio ha dato agli altri. Dio vi ha dato un particolare ministero. Concentratevi su quello e compitelo ad ogni costo. Mettete il vostro nome al posto di quello di Archippo e prendetela come una parola diretta al vostro cuore. Quando ero giovane e lessi questo verso misi il mio nome al posto di Archippo e sentì il Signore dirmi, "Bada al ministero che ti ho dato, e compilo. Non uscire dal campo che ti ho dato per fare qualcos'altro."

Voglio dire a tutti voi, "Non siate deviati coinvolgendovi nei lavori socialmente utili, se Dio vi ha chiamato a costruire la chiesa. Non sedetevi dietro ad una scrivania come Direttori di qualche organizzazione Cristiana, se Dio vi ha chiamato a un ministero profetico. Badate al ministero che Dio vi ha dato e compitelo."



[*] Nota assente nel testo originale.

Capitolo 52
1 Tessalonicesi

UNA CHIESA PRONTA PER IL RITORNO DI CRISTO

A

nche se nella Bibbia le lettere di Paolo cominciano con la lettera ai Romani e finiscono con quella indirizzata a Tito, per quanto ne sappiamo, non furono scritte in quest'ordine. In alcune lettere ci sono delle indicazioni che ci dicono il momento in cui vennero scritte. Paolo venne probabilmente convertito 6 anni dopo la morte e risurrezione di Gesù. 1 Tessalonicesi fu probabilmente la prima lettera di Paolo - scritta 15 anni dopo la sua conversione, e 5 anni dopo che cominciò il suo primo viaggio missionario (Atti 13). L'ordine più plausibile in cui Paolo scrisse le sue lettere fu questo: 1 e 2 Tessalonicesi, Galati, 1 e 2 Corinzi, Romani, Efesini, Colossesi, Filemone, Filippesi (queste ultime quattro furono scritte dalla prigione), 1 Timoteo, Tito e 2 Timoteo .

È interessante notare che la prima lettera che Paolo scrisse tratta della seconda venuta di Cristo. Il tema di questa lettera è l'essere pronti per il ritorno di Cristo. La chiesa in Tessalonica era una chiesa che stava affrontando della persecuzione; e Paolo fu preparato per servire le persone in questa città venendo prima perseguitato a Filippi. Dio rende i suoi servi (quelli veri) dei mini-precursori che le altre persone possono seguire. Non potete incoraggiare una chiesa perseguitata se voi prima non siete mai stati perseguitati. Dio sapeva che la chiesa in Tessalonica stava per soffrire molta persecuzione. Perciò prima che Dio inviò Paolo a Tessalonica, permise che Paolo venne battuto ed imprigionato a Filippi (Atti 16:22-24). Perciò Paolo andò a Tessalonica fresco dell'esperienza di persecuzione. Più tardi, quando i Cristiani in Tessalonica furono perseguitati, realizzarono che Paolo, che era colui che gli diede il vangelo e piantò la chiesa in quella città, era stato perseguitato anche lui. Dio ci prepara per il ministero facendoci passare attraverso le stesse cose che sa che le persone che dovremo servire dovranno soffrire. Solo un tale predicatore può amministrare la parola con potenza, senza essere solamente teorico. Perciò quello che Dio vi fa passare è una preparazione per il vostro futuro ministero.

Il Vero Ravvedimento e la Fede

Paolo parlò prima di fede, di amore e di speranza, " dell'opera della vostra fede, delle fatiche del vostro amore e della costanza della vostra speranza," (1:3) e nel verso finale del Capitolo 1parlò del vero ravvedimento. Qui abbiamo una delle più chiare definizioni del vero ravvedimento nel Nuovo Testamento: "convertirsi dagli idoli a Dio" (1:9). Il ravvedimento è convertirsi da tutti i nostri idoli e guardare Dio. Quando vivete nel peccato avete lo sguardo rivolto ai vostri peccati e state dando le spalle a Dio. I vostri idoli possono essere i soldi, il vostro lavoro, la vostra ambizione, alcuni piaceri peccaminosi, la vostra ragazza, o voi stessi. Possono anche essere idoli tangibili. Ci sono molti tipi di idoli. Il ravvedimento è girare le spalle agli idoli e girarsi di 180° verso Dio, cosicché ora gli idoli vi stanno alle spalle. Se non avete girato le spalle a questi idoli allora non vi siete realmente ravveduti.

Molti Cristiani cercano di vedere Dio quando hanno ancora molti idoli nelle loro vite. Le loro ambizioni e i loro interessi sono tutti nel mondo, ma pensano anche di essere rinati come Cristiani! Questi "Cristiani" sono le persone più tristi del mondo. Le persone che vivono totalmente per i loro idoli del piacere e dei soldi sono più felici di questi "Cristiani"! Ma le persone che vivono totalmente e solamente per Dio sono delle persone estremamente felici. Le persone più miserabili al mondo sono quelle che cercano di vivere per entrambi, per Dio e per il mondo. È come tenere i piedi in due barche che vanno in due direzioni opposte. Si finisce col cadere nel fiume che sta in mezzo. Molti problemi che affrontano i "Cristiani" sono dovuti al fatto che non hanno posto appropriate fondamenta di ravvedimento nelle loro vite.

Un idolo è tutto quello che prende il posto di Dio nelle vostre vite. Può anche essere un capo Cristiano che ammirate così tanto ed ha rimpiazzato Dio nelle vostre vite; o può essere una particolare dottrina Biblica che amate.

Una volta girati verso Dio, dobbiamo passare il resto della nostra vita servendo il Dio Vivente e Vero, e aspettando il ritorno del Figlio Suo dai cieli (1:9, 10). Qui abbiamo la perfetta descrizione di quello che sono il vero ravvedimento e la fede. Un Cristiano che è stato convertito in questo modo ha posto delle buone fondamenta. Ha messo i soldi, comfort, cibo, riposo, opinione delle altre persone e tutto il resto del mondo al giusto posto, e si è girato totalmente verso Dio. Il primo suo scopo nella vita è servire Dio. Può avere un lavoro, ma il suo scopo principale è quello di servire Dio. Serve Dio nella speranzosa attesa del ritorno di Cristo dai cieli. Quando Gesù tornerà, ci " libererà dall'ira imminente" (1:10). È bene per ogni Cristiano controllare che la propria esperienza corrisponda a quella descritta in 1:9,10.

L'Esempio di Paolo nel Servire il Signore

Al Capitolo 2, Paolo ricordò ai Cristiani in Tessalonica che proprio prima di arrivare a Tessalonica aveva sofferto e subito oltraggi a Filippi. I Tessalonicesi ricordarono come Paolo aveva predicato loro il vangelo con coraggio e affrontando molte opposizioni. In questo modo Paolo fu un esempio per i Cristiani tessalonicesi; esempio di una persona non spaventata dalle persecuzioni per amore del vangelo.

Paolo continuò dicendo una cosa sul suo ministero alla quale dovremmo tutti prestare attenzione: "parliamo in modo da piacere non agli uomini, ma a Dio che prova i nostri cuori" (2:4). Questa dovrebbe essere la testimonianza di tutti quelli che predicano ed insegnano, che non predichino mai per compiacere gli ascoltatori ma Dio solo. Dio esamina costantemente i cuori di tutti quelli che predicano per vedere se stanno cercando di piacere esclusivamente a Lui.

Paolo enfatizzò questo anche scrivendo ai Cristiani in Galazia. Paolo sottolineò spesso di non aver mai cercato di compiacere gli uomini. Cercare l'onore degli uomini è un peccato che non è sufficientemente riconosciuto nella Cristianità. Altri peccati sono facilmente riconosciuti ma questo no. Cercare il favore degli uomini è un peccato molto serio, una persona così non potrà mai essere un servo di Cristo (Galati 1:10).

Paolo disse al Capitolo 2:5 di non aver mai lusingato nessuno nelle sue predicazioni. Non disse mai nulla per cercare il favore delle persone ricche nella congregazione - nemmeno durante le sue conversazioni private. Molti predicatori lusingano le persone ricche ed influenti per ricavarne dei benefici. Ma un vero servo di Dio non lusingherà mai nessuno.

Paolo continuò dicendo di non aver mai predicato per guadagnare soldi (2:5). Molti predicatori sanno cosa dire per portare le persone a fare buone offerte. Ma se dovessero predicare la verità che Dio vuole che sia predicata, allora verrebbero rigettati dalla maggior parte delle chiese. La maggior parte dei predicatori vogliono essere invitati in chiese grandi e ricche e quindi parlano di quello che piace alle persone.

Paolo nelle sue predicazioni non cercò la gloria dagli uomini (2:6). Neppure proclamò la sua autorità sulle persone, che come apostolo poteva avere. Ci sono tanti versetti che ci insegnano come noi dobbiamo servire il Signore. Tutti quelli che servono il Signore devono meditare su questa sezione della Scrittura: Non c'era lusinga, ricerca di soldi, ricerca della gloria degli uomini e non c'era imposizione dell'autorità.

Oltre a queste cose negative, Paolo parlò anche di alcune cose positive del suo ministero e del suo servizio in mezzo a loro. Come prima cosa servì come una nutrice (una dolce mamma)che cura teneramente i suoi bambini (2:7); secondo disse " nel nostro grande affetto per voi" (2:8).Nessuna persona è adatta a predicare la parola di Dio fino a quando non prova un grande affetto per le persone alle quali parla . Se non avete questo vero amore nei vostri cuori per le persone, dimenticatevi di predicargli. Andate e fate altro. Terzo disse: "E ravamo disposti a darvi non soltanto il vangelo di Dio, ma anche le nostre proprie vite" (2:8). Che esempio stimolante per noi! Non volevano solo dare un messaggio a queste persone ma dare la loro vita per servirli. Come quarto punto disse di come aveva lavorato notte e giorno, per non essere di peso a nessuno di loro (2:9). Un servo di Dio deve essere una persona che lavora sodo. Molti lavoratori Cristiani a tempo pieno, in realtà non lavorano molto duramente. Di sera vanno qui e lì per alcune riunioni ma sprecano la maggior parte della giornata. Non sono in realtà lavoratori a tempo pieno. Sono solo lavoratori serali. I veri lavoratori a tempo pieno sono quelli che durante il giorno per tutta la settimana lavorano e in più svolgono il lavoro del Signore durante le sere e le domeniche. Paolo faceva tende durante il giorno e quando aveva del tempo libero anche di notte. In questo modo si guadagnava da vivere e non diventava un peso per nessuno.

Paolo continuò dicendo come si comportò in modo santo, giusto ed irreprensibile nei confronti dei credenti a Tessalonica (2:10). Ovunque andasse, Paolo poteva affermare "Non è solo il mio messaggio, ma il modo in cui vivo che dimostra il vangelo". Quanto bisogno c'è di lavoratori Cristiani che possano dire lo stesso!

Al Capitolo 2:11, Paolo disse di aver rimproverato, incoraggiato ed implorato quei credenti come fa un padre. Un vero servitore di Dio è entrambi, una madre ed un padre. Come madre tratta con delicatezza e gentilezza i credenti, e come padre dà loro consigli e li disciplina quando è necessario. Entrambe queste qualità si devono trovare in un servo di Dio ed anche in un anziano della chiesa. Vorrei incoraggiare tutti coloro che vogliono servire il Signore in modo efficace, di leggere e meditare molto su questo passaggio al Capitolo 2:4-11; se volete servire efficacemente.

Al Capitolo 2:18, Paolo disse, "Ho voluto venire da voi ma Satana me l'ha impedito." È vero che Satana fu sconfitto sulla croce, e che è stato spogliato dalla sua armatura, e che non ha potere su di noi. Gesù ci ha dato autorità su tutta la potenza del nemico (Luca 10:19). Paolo era un servo di Dio devoto con tutto il cuore, ma nonostante questo ad un certo punto Satana lo ostacolò. Paolo voleva andare a Tessalonica ma Satana glielo impedì.

Sappiamo da 2 Corinzi 12, che Dio permise ad un messaggero di Satana di affliggere Paolo costantemente. Siccome Paolo era un servo di Dio devoto con tutto il cuore, allora Satana cercava sempre di affliggerlo. Satana avrebbe mandato i suoi demoni minori (meno potenti) dagli altri Cristiani, ma Paolo era seguito da Satana in persona. Perciò oggi suppongo che Satana starà addosso a chi considera essere il servo di Dio più devoto che ci sia al mondo.

Tra i demoni ci sono diversi livelli di potenza. La Bibbia parla di principati e potenze della malvagità (Efesini 6:12). I demoni più forti stanno addosso ai lavoratori Cristiani che sono devoti con tutto il cuore, mentre i demoni minori stanno addosso a quelli che sono devoti con solo metà del loro cuore. Mentre Satana ignorerà totalmente i lavoratori Cristiani orgogliosi ed amanti dei soldi perché sa che non possono fare alcun danno al suo regno! Sa che costoro si distruggeranno da soli e distruggeranno anche gli altri che vanno con loro. Perciò in realtà è un grande onore se Satana vi considera degni di essere perseguitati, afflitti e pieni di problemi. Questo vuol dire che vi considera una minaccia per il suo regno.

Satana ostacolò Paolo dall'andare a Tessalonica. Ma Dio utilizzò questo per compiere la Sua volontà - esattamente come usò la spina nella carne di Paolo per mantenerlo umile. Quando Paolo non poté andare a Tessalonica, inviò Timoteo (3:2). Questo diede la possibilità a Timoteo di accumulare dell'esperienza di cui aveva bisogno per esercitare un buon ministero, e gli permise di crescere diventando maturo. Delle volte quando un lavoratore più anziano non può andare da qualche parte, può essere una buona cosa, perché al suo posto ci va un lavoratore più giovane che così fa esperienza. Perciò Dio ribaltò i piani di Satana anche qui, come fa sempre. Nel nostro ministero, se viviamo nella volontà di Dio, niente di quello che Satana fa potrà mai ostacolare il piano che Dio ha per il nostro ministero.

Paolo era pieno di gioia nel servire Dio. Ci sono un po' di espressioni della sua gioia dal Capitolo 2:19 al Capitolo 3:9 . Disse, "La mia più grande gioia siete voi Cristiani in Tessalonica" (3:9). C'è qualcosa di seriamente sbagliato in un servo di Dio che non gioisce per le persone che serve.

L'Amore nelle Relazioni Umane

Al Capitolo 3:12, 13, leggiamo di come possiamo avere un cuore veramente santo. Paolo disse qui, "In quanto a voi, il Signore vi faccia crescere e abbondare in amore gli uni verso gli altri e verso tutti, perché è così che renderà i vostri cuori saldi e irreprensibili in santità." Perciò la vera santità è aumentare nell'amore gli uni verso gli altri. Possiamo essere stabiliti irreprensibilmente nella santità solo se ci amiamo gli uni gli altri. Questa è una correzione molto importante per coloro che immaginano che la santità sia solo l'essere liberati dai pensieri sporchi ed il vestirsi modestamente. Molti che hanno queste due buone qualità si comportano in modo totalmente egoista. Sono preoccupati della loro purezza interiore, ma non gli interessano molto i bisogni ed i problemi degli altri. Non stanno crescendo nell'amore per gli altri. Queste persone non sono sante; sono Farisei. Il modo in cui Dio ci stabilizza in una santità irreprensibile è riempiendo i nostri cuori con sempre più amore per gli altri. La santità senza un amore fervente per gli altri è un falso. La vera santità è avere un amore fervente per Dio, un amore fervente per i vostri compagni credenti e un amore fervente per tutti. Coloro che seguono questa strada saranno stabiliti irreprensibilmente nella santità al ritorno di Cristo (3:13).

Al Capitolo 4:1-8, Paolo parlò della purezza nella sfera sessuale. Al Capitolo 4:4 c'è un verso che può essere tradotto in due modi. La parola "vaso" ( Skeuos in Greco) può riferirsi sia al nostro corpo sia a nostra moglie.

Perciò potrebbe voler dire: "Ciascuno di voi sappia possedere il proprio corpo in santità e onore." Dobbiamo imparare a mantenere il nostro corpo santo e puro, perché la volontà di Dio è che veniamo santificati (4:3). Ci sono molte aree dove non sappiamo quale sia la volontà di Dio. Ma questa è un'area dove lo sappiamo definitivamente. Essere santificati vuol dire essere separati da tutto ciò che è peccaminoso, mondano e diverso da Cristo. Dobbiamo imparare come mantenere i nostri corpi liberi da tutte queste malvagità.

Il verso al Capitolo 4:4 può anche voler dire: "Ognuno di voi sappia come possedere sua moglie in santità ed onore." Questo vuol dire che il modo in cui scegliete vostra moglie deve essere santo e puro. Ci sono molti modi non santi in cui le persone cercano di sposarsi. Considerando a quanto ammonta la dote è uno di questi modi non santi. Quando cercate una moglie, la state cercando in modo santo oppure guardate alle sue qualità mondane? Cercare una moglie seguendo "le passioni del corpo", vuol dire cercarla come fanno gli stranieri. Ma se volete servire Dio, dovete cercare una moglie che ha lo stesso vostro desiderio di vivere una vita santa e devota a Dio con tutto il cuore.

Al Capitolo 4:6, Paolo proseguì dicendo che "nessuno dovrebbe sfruttare o ingannare suo fratello in questa cosa." Questo vuol dire, "Non siate troppo amichevoli con la moglie di qualcun altro", perché "Dio è un vendicatore contro coloro che fanno questo." Dobbiamo essere molto attenti nelle relazioni con il sesso opposto, perché oggi viviamo in una società che è molto simile a quella in cui vivevano i Tessalonicesi, dove l'immoralità sessuale non era considerata un peccato. Ai giorni nostri, sfortunatamente c'è molta immoralità tra i giovani nelle chiese e anche tra i lavoratori Cristiani. È importante che, come Cristiani, siamo diversi dal mondo, e che abbiamo una pura testimonianza in quest'area. Dovete sapere come dovete usare il vostro corpo in purezza in quest'area. Altrimenti fallirete il Signore. Sansone e Davide sono tragici esempi di persone che conoscevano Dio ma fallirono. Ai giorni nostri ci sono molti come loro.

Al Capitolo 4:11, Paolo esortò i credenti: "Fate sì che la vostra ambizione sia di vivere in pace, di fare i fatti vostri e di lavorare con le vostre mani." In 2 Corinzi 5:9, vediamo Paolo che disse che la sua ambizione era quella di compiacere Dio. La sua dichiarazione qui non contraddice quell'altra. La nostra ambizione deve sempre essere di vivere una vita pacifica, senza litigare con nessuno, facendoci i fatti nostri, non occupandoci degli affari degli altri, e lavorando duramente per finanziare noi stessi e le nostre famiglie. Questo è un grande verso con alcune esortazioni importanti alle quali sarebbe bene prestare attenzione.

Il Ritorno di Cristo nelle Nuvole

Al Capitolo 4:13-18, Paolo parlò di come sarà il ritorno di Cristo. "Non vogliamo che siate nell'ignoranza riguardo a quelli che dormono nel Signore". Questo si riferisce a coloro che sono morti in Cristo. Gesù morì e risuscitò; e anche quelli che sono morti in Cristo risusciteranno. Quando Gesù ritornerà, noi viventi che saremo rimasti non precederemo quelli che sono morti in Cristo prima di noi. Loro risorgeranno dalle loro tombe. Questa sarà la prima risurrezione. E noi verremo portati su con loro ad incontrare il Signore. I non credenti non risorgeranno per ancora mille anni. I non credenti risorgeranno nella seconda risurrezione.

Al Suo ritorno, il nostro Signore, con un ordine, con voce d'arcangelo e con la tromba di Dio scenderà dal cielo. Allora tutti i santi saranno rapiti sulle nuvole per incontrare il Signore. Gesù parlò di queste stesse cose ai Suoi discepoli riguardo al Suo ritorno. Egli disse, "Non credete a coloro che dicono 'Egli è qui' o 'Egli è lì' oppure 'Egli è arrivato segretamente'" (Matteo 24:26). Quello che stava dicendo è che non sarebbe venuto segretamente, come molti credono oggi. Quando arriverà sarà come il lampo che esce da levante e si vede fino a ponente. Ogni occhio sarà in grado di vederlo.

Quando avverrà il ritorno di Cristo? Gesù rispose anche a questo: " Subito dopo la tribolazione" (Matteo 24:29). Molti credono che Cristo rapirà i Suoi santi prima della tribolazione. Ma non c'è un singolo verso nelle Scritture che insegna questo: si tratta di una dottrina degli uomini. Gesù stesso dichiarò chiaramente che il Suo ritorno sarà dopo la tribolazione. Gli eventi menzionati qui al Capitolo 4:16, 17 sono esattamente gli stessi dichiarati da Gesù in Matteo 24:30, 31: Gesù che appare nelle nuvole con angeli e suono di tromba, e tutti i santi saranno portati in alto per incontrarlo.

Al Capitolo 5:2, leggiamo, "Il giorno del Signore verrà come viene un ladro nella notte." Un ladro non annuncia la sua venuta, ma viene inaspettatamente. Per questo ogni non credente sarà sorpreso quando Gesù ritornerà. Noi, i figli della luce, tuttavia aspettiamo che il Signore venga (5:4). Noi non viviamo nelle tenebre. Perciò non saremo spiritualmente addormentati, ma vigilanti (5:6). Come possiamo sapere se siamo svegli o se stiamo dormendo? Quando una persona sta dormendo, quello che lo circonda nella stanza è invisibile ai suoi occhi; ma le cose che non sono reali (nei suoi sogni) sembrano reali. Allo stesso modo un credente sta dormendo spiritualmente vede le cose reali dell'eternità come non reali, mentre le cose non reali di questo mondo gli sembrano reali. Tutto questo mondo è come un sogno non reale se paragonato al cielo ed all'eternità. Le cose realmente eterne sono le cose del cielo. Per i credenti che stanno dormendo, il Signore certamente arriverà come un ladro nella notte. Paolo disse che guardiamo avanti a quel giorno ed in trepidante attesa aspettiamo la Sua venuta. Le persone attorno a noi immagineranno che tutto sia pacifico e sicuro (5:3). Ma una rovina improvvisa gli cadrà addosso.

Qui dice che questa rovina gli verrà addosso improvvisamente "come le doglie alla donna incinta" (5:3). Gesù usò la stessa espressione parlando degli ultimi giorni (in Matteo 24:8). Ogni donna sa che prima di dare alla luce un bambino c'è un travaglio doloroso che può durare per molte ore. (Alcune madri dicono che è stato così doloroso che pensavano di morire). Fino a quando il bambino nasce. Questa è l'immagine del periodo doloroso della tribolazione che precederà la venuta di Cristo. Nessun bambino è nato senza questi dolori. E la venuta del Signore non avrà luogo prima di questa dolorosa tribolazione. Noi non abbiamo paura di quel periodo. Sarà un grande onore per noi, se il Signore ci permetterà di essere qui come Suoi testimoni e sacrificare le nostre vite per amore del vangelo.

Esortazioni Finali

Al Capitolo 5:12, ci viene detto di "apprezzare coloro che faticano in mezzo a noi, specialmente quelli che ci istruiscono." Coloro che ci curano come anziani e che ci insegnano la Parola di Dio devono essere grandemente stimati, e dobbiamo esprimere il nostro apprezzamento nei loro confronti. Il debito che abbiamo di apprezzare queste persone è tanto importante da ripagare tanto quanto un debito di soldi. Ci sono due estremi che ho trovato tra i Cristiani: Alcuni adorano i loro capi come se fossero delle divinità, mentre altri non stimano i loro capi e nemmeno gli esprimono il loro apprezzamento. Se qui disobbedite al comandamento di Dio, sarete voi a perderci.

Al Capitolo 5:14-18, Paolo fece nove brevi ma potenti esortazioni: Ammonite i disordinati, confortate gli scoraggiati, sostenete i deboli, siate pazienti con tutti, nessuno renda male per male, cercate sempre il bene per gli altri, siate sempre gioiosi, pregate sempre (questo vuol dire avere sempre uno spirito di preghiera) e in ogni cosa rendete grazie - perché tutte queste cose sono la volontà di Dio per noi.

Poi al Capitolo 5:19-21, Paolo diede alcuni consigli riguardo al dono di profezia - prima di tutto per coloro che profetizzano e poi per coloro che ascoltano. Se lo Spirito Santo vi spinge a condividere una Parola, alzatevi e parlate. Non spegnete quel fuoco. E gli ascoltatori sono avvertiti prima di tutto di non disprezzare "le parole profetiche" (cioè condividere la Parola di Dio nell'incontro della chiesa) e secondo di non accettare tutto quello che si ascolta come profezia. Questo secondo avvertimento è molto importante per i giorni nostri, perché ci sono molte false "profezie". Gli ascoltatori devono usare il loro discernimento datogli da Dio per decidere ciò che viene da Dio e ciò che non viene da Dio. Devono tenersi stretto ciò che li edifica e buttare via il resto. Per usare un'illustrazione: Pelare via la buccia della banana e mangiarsi la banana. Più matura spiritualmente è la persona che profetizza, più fine sarà la buccia della banana!!

Al Capitolo 5:22 e 23, siamo esortati ad astenerci da ogni forma di male. Se lo facciamo, ci viene assicurato che il Dio della pace ci santificherà e ci renderà perfettamente santi nello spirito, nell'anima e nel corpo e ci preserverà fino alla seconda venuta del nostro Signore Gesù Cristo.

Al Capitolo 5:23, vediamo chiaramente più che da ogni altra parte nell'intera Bibbia, che l'uomo è spirito, anima e corpo. L'uomo è il tabernacolo di Dio, ed il Tabernacolo dell'Antico Testamento aveva tre parti - il Luogo Santissimo, il Luogo Santo ed il Cortile Esterno, corrispondenti allo spirito, l'anima e il corpo dell'uomo. Nel Tabernacolo Dio abitava nel Luogo Santissimo. Questo ci insegna che ora Dio abita nel nostro spirito - la parte più importante del nostro essere. La nostra anima consiste nella nostra mente, emozioni e volontà. Dio non abita nella nostra mente o nelle nostre emozioni. Il nostro spirito consiste nella nostra coscienza e nella capacità di ricevere la vita di Dio.

Capitolo 53
2 Tessalonicesi

I PERICOLI NEGLI ULTIMI GIORNI

a

nche la seconda lettera di Paolo ai Tessalonicesi tratta delle seconda venuta di Cristo. Questa lettera fu scritta probabilmente un anno dopo la prima. La prima lettera fu scritta per confortare i Cristiani a Tessalonica con la speranza del ritorno del Signore. La seconda lettera fu scritta per correggere le loro idee sbagliate riguardo la seconda venuta di Cristo. Nella prima lettera Paolo disse ai Tessalonicesi di essere pronti per il ritorno di Cristo. Alcuni dei Cristiani allora dissero, "Se il Signore sta tornando presto, allora perché stiamo sprecando il nostro tempo lavorando? Dimettiamoci dai nostri lavori e passiamo il nostro tempo a dire ovunque alle persone del ritorno del Signore." Dunque non facendo nessun lavoro oziavano nella loro pigrizia. Perciò Paolo dovette correggere le loro idee sbagliate.

Delle volte leggiamo che alcune sette fanatiche se ne vanno in cima ad una montagna ad aspettare, perché sono convinti che il Signore ritorni ad una precisa data. Di solito il capo di queste sette guadagna un sacco di soldi perché fa vendere ai suoi seguaci tutto quello che hanno e si prende i loro soldi!! Questi seguaci aspettano per qualche giorno e poi scoprono di essere stati ingannati.

Gesù disse che nessun uomo conosce la data o l'ora esatta del Suo ritorno. Disse che possiamo sapere quando è vicino, ma non la data esatta. Israele ha occupato di nuovo Gerusalemme (Luca 21:24). Perciò sappiamo che il ritorno del Signore è vicino. Attorno a Gerusalemme ci sono molti conflitti (Luca 21:20). Perciò sappiamo che il ritorno del Signore è vicino. Ma non sappiamo a che ora succederà né in che data. Non spetta a noi sapere i tempi e i momenti (Atti 1:7). Perciò nessuno dovrebbe dimettersi dal lavoro ed aspettare il Signore in cima ad una montagna. Da quando Gesù ha detto che sarebbe tornato sono passati 2000 anni. Se questi Cristiani in Tessalonica non fossero stati corretti da Paolo, sarebbero rimasti senza lavoro e sarebbero morti di fame. Non dobbiamo essere stolti come loro.

Al Capitolo 1:4, Paolo incoraggiò i Cristiani ad essere fedeli nelle tribolazioni. La loro fedeltà e la loro perseveranza nel mezzo delle persecuzioni erano una chiara prova che erano degni del regno di Dio (1:5). E allo stesso tempo questa sarebbe stata una chiara prova del giusto giudizio di Dio rivolto ai non credenti. Un giorno sarà giusto per Dio punire tutti quelli che hanno afflitto i Suoi figli. Poi Paolo gli disse che quando Cristo ritornerà, le loro tribolazioni passeranno. Questo ci insegna che la persecuzione continuerà finché Cristo non sarà tornato (1:7).

Quando Paolo scrisse queste cose non sapeva che 2000 anni di storia della chiesa sarebbero stati pieni di persecuzione dei Cristiani di ogni dove. Paolo stava scrivendo sotto l'ispirazione dello Spirito Santo, e disse che le persecuzioni termineranno solo quando Cristo ritornerà. Anche oggi i Cristiani sono perseguitati. Ho letto che sono state uccise più persone per la loro fede nel Signore Gesù Cristo negli ultimi 100 anni che in tutti gli altri secoli precedenti al 1900. Molta persecuzione dei Cristiani non viene mai pubblicizzata. Ma quando Cristo ritornerà, darà il Suo giudizio su "coloro che non conoscono Dio e che non obbediscono a Cristo" (1:8). E in quel giorno, "Cristo sarà glorificato nei Suoi santi" (1:10).

Perciò fin quando Cristo non ritornerà, possiamo aspettarci di essere perseguitati, se siamo fedeli. Saremo perseguitati non solo dai non-Cristiani, ma anche dai nostri parenti e da coloro che si dicono Cristiani ma lo sono solo per nome. Questa è la nostra parte che ci è riservata come credenti, perché qui sulla terra siamo come pesci fuori dall'acqua. Questo mondo non è la nostra casa, e siamo in costante conflitto con il sistema mondiale. Siamo stranieri e pellegrini qui e siamo una minaccia per il sistema mondiale di Satana. Questo è il motivo per cui ci odia e ci perseguita. Se diventate amici con questo mondo, allora Satana smetterà di causarvi problemi. Ma a quel punto non sarete una testimonianza per Cristo.

L'Ascesa dell'Anticristo

Al Capitolo 2, Paolo continuò correggendo le nozioni sbagliate che i Cristiani in Tessalonica avevano riguardo al ritorno di Cristo. Disse di non essere disturbati o smossi dalle persone che dichiarano di avere messaggi e visioni dal Signore riguardo al Suo ritorno. Non credetegli. Questo è un avvertimento molto importante per i giorni in cui viviamo, perché molti stanno facendo queste dichiarazioni. Non credetegli. Abbiamo la Parola di Dio come nostra guida, e per noi è abbastanza.

In quei giorni le persone scrivevano delle lettere ai Cristiani e si firmavano a nome di "Paolo" per far credere a quelle persone che quelle lettere provenivano da Paolo in persona. A quel tempo le persone non avevano il Nuovo Testamento a disposizione come lo abbiamo noi oggi.

Paolo disse a quei Cristiani, "Non fatevi disturbare le vostre menti da nessuno che vi dice che il giorno del Signore è arrivato." Paolo stava dicendo, "Non permettete a nessuno di dirvi che Gesù verrà segretamente e prenderà i Suoi santi." Poi Paolo continuò dicendo che il ritorno di Cristo non sarà così, perché il ritorno di Cristo non avverrà fino a quando, prima di tutto, ci sarà una grande caduta dei Cristiani dalla fede. Questa " caduta dalla fede (apostasia)" sta succedendo ai giorni nostri. Secondo, Paolo disse che Cristo non ritornerà fino a quando l'Anticristo (l'uomo del peccato) sarà rivelato (2:3). Prima deve venire l'Anticristo e il periodo della tribolazione deve finire. Ovunque nel Nuovo Testamento leggiamo chiaramente questa verità, cioè che Gesù tornerà solo dopo la grande tribolazione - e quando arriverà tutti Lo vedranno arrivare (vedi Matteo 24:27-31).

Il Capitolo 2 parla del "giorno del Signore" - che è il giorno del ritorno di Cristo. Alcuni Cristiani separano il giorno del Signore dal giorno del ritorno del Signore. Le persone astute possono girare le Scritture in modo tale che rientrino nelle loro dottrine. Non dobbiamo permettergli di ingannarci. Non dobbiamo leggere le Scritture con dei preconcetti e cercare di far rientrare le Scritture in quello che crediamo. Se facciamo così, Dio ci permetterà di essere ingannati (che è quello che dice al Capitolo 2:10, 11). Dobbiamo leggere le Scritture senza nessuna opinione da parte nostra. Dobbiamo permettere alle nostre opinioni di essere modellate dalla Scrittura. Solo allora conosceremo la verità.

Molti Cristiani hanno delle opinioni che hanno ereditato dagli insegnanti nelle loro chiese. Poi fanno sì che ogni Scrittura debba rientrare nella loro opinione. Anche io ero così, nei primi giorni da credente, perché non avevo studiato le Scritture con attenzione. Ma quando studiai la Parola di Dio con una mente aperta, trovai che dovetti cambiare molte idee preconcette, affinché rientrassero nella Scrittura. Una delle verità che allora vidi fu che prima che Cristo ritornerà, dovrà venire l'Anticristo e i Cristiani dovranno passare attraverso la grande tribolazione.

Questo non vuol dire che come credenti aspettiamo la grande tribolazione. No. Aspettiamo il ritorno del nostro Signore. Se doveste chiedere ad una moglie incinta, "Stai aspettando le doglie del parto?", vi direbbe, "No, sto aspettando la nascita del mio bimbo!" Sa bene che prima verranno le doglie del parto; ma non sta aspettando le doglie, piuttosto aspetta la nascita di suo figlio. Allo stesso modo anch'io sto aspettando il ritorno del mio Signore. Ma so che ci sarà un momento di tribolazione che precederà la nascita del regno millenario di Cristo.

Durante la tribolazione l'Anticristo si "siederà nel tempio proclamandosi Dio" (2:4). Farà sì che le persone lo adorino. Giovanni disse che lo spirito dell'Anticristo è già nel mondo. Alcune persone si stanno già sedendo nella chiesa governando sulle persone come se fossero Dio. Questa è la caratteristica dell'Anticristo - agire come dio nella chiesa viene chiamato "il mistero dell'empietà" - e questa cosa è già al lavoro (verso 7). Quando i capi Cristiani cercano di controllare la vostra vita, si stanno comportando come Dio. Questo è lo spirito dell'anticristo e sfortunatamente si trova in molti capi Cristiani di oggi.

C'è un mistero dell'empietà, esattamente come c'è un mistero di vivere su questa terra come visse Gesù . Il mistero del vivere come Gesù visse sulla terra è che Cristo fu manifestato nella carne (1 Timoteo 3:16). Manifestiamo con la nostra vita che è possibile vivere come visse Gesù qui sulla terra - manifestando così la natura Divina. Il mistero dell'empietà (peccato) al contrario è Satana manifestato nella carne . Satana in realtà non diventa carne, ma influenza la mente dei Cristiani affinché credano che in questa carne NON è possibile vivere come visse Gesù. Perciò prendono il peccato alla leggera, e proclamano con le loro vite che il peccato governerà per sempre sopra di loro (contraddicendo Romani 6:14). In questo modo sono d'accordo con Satana.

Quando ritornerà il Signore distruggerà l'Anticristo con il soffio della Sua bocca (2:8). Ma prima che apparirà l'Anticristo, il suo spirito si muoverà in giro per il mondo per preparargli la strada. Esattamente come Giovanni il Battista preparò la strada per la venuta di Cristo, ci sarà un grande movimento che preparerà la strada per l'Anticristo. Questo spirito si manifesterà con ogni tipo di empietà, potenza Satanica, potenza dell'anima e falsi segni e miracoli. Ci saranno molti miracoli e guarigioni false negli ultimi giorni (2:9). Questo già lo vediamo nella moltitudine di "campagne di guarigione", che ci sono oggi, dove gli uomini vengono esaltati al posto di Dio, e si intascano i soldi dei poveri. Tutto questo sta preparando la via per l'Anticristo. Gesù guarisce i malati e compie i miracoli pure oggi. Io li ho vissuti in prima persona. Ma ci sono anche molti falsi - e dobbiamo discernere qual è l'uno e qual è l'altro.

Qui dice che Dio invierà "una potenza di errore" (verso 11) su molte persone perché "non amano la verità per essere salvati" (verso 10). Questo è uno dei versi che fa più paura di tutto l'intero Nuovo Testamento . Se non siamo disposti ad affrontare la verità riguardo a noi stessi quando Dio ci mostra il nostro egoismo, l'orgoglio o qualche altro peccato, e se non desideriamo essere salvati da questi peccati, allora Dio in Persona permetterà che veniamo deviati . Che tragedia sarà! Satana già sta cercando di ingannarci, il nostro cuore ci inganna e anche i nostri desideri. In cima a tutto questo, se anche Dio permette che siamo ingannati, allora siamo condannati e senza speranza.

Perciò è meglio che ci assicuriamo che Dio sia dalla nostra parte. Se vuoi che Dio sia dalla tua parte, allora ama la verità riguardo a te stesso quando Dio ti mostra il tuo peccato. Quando Dio ti mostra la tua avarizia, l'egoismo, l'amore per i soldi e l'orgoglio, riconoscilo. Poi dì, "Signore, voglio con tutto il mio cuore essere salvato da questo." Se ti giustifichi e mascheri il tuo peccato, ti posso garantire che Dio in Persona ti manderà una potenza di errore che ti farà credere a quello che è falso. Crederai ai falsi miracoli che vedi. Perché molti credenti sono ingannati oggi da questi falsi miracoli? Qui la risposta: Non riconoscono il peccato nelle loro vite e non desiderano con passione di essere salvati dal peccato.

"Ma fratelli, ringraziamo sempre Dio per voi perché siete stati scelti affinché otteniate la gloria dal Signore nostro Gesù Cristo" (2:13, 14). L'intero scopo del vangelo è che acquisiamo la gloria del Signore Gesù - la pienezza della grazia e della verità che c'è in Lui e in questo modo Lui potrà manifestare la Sua gloria (Giovanni 1:14).

Esortazioni Finali

Al Capitolo 3:6-11, Paolo avvertì i Cristiani a Tessalonica (e noi) a "stare lontano dai fratelli che vivono le loro vite con pigrizia". Paolo gli ricorda come aveva vissuto tra di loro. Lavorò duramente, senza prendere soldi per finanziarsi da nessuno. Pagò pure il suo cibo. Paolo è un fantastico esempio come servo di Dio. Pochissimi lavoratori Cristiani a tempo pieno pensano di pagare il cibo che gli viene dato. Ma Paolo era diverso. Non pagava i credenti che lo invitavano a casa a mangiare per un pranzo o una cena. Ma siccome Paolo stava per molto tempo in una città, alcuni credenti devono avergli portato del cibo regolarmente - e Paolo non si approfittò di loro. Li serviva come il servo del Signore, perciò aveva il diritto di ricevere del cibo tutti i giorni, ma non usò questo diritto. Pagò per il cibo che gli veniva dato. Lavorava giorno e notte facendo tende e guadagnando abbastanza per pagarsi il cibo. Per noi è un grande esempio da seguire. Un vero servo del Signore deve essere in grado di dire agli altri, "Seguite il mio esempio."

Paolo gli ricordò il suo esempio perché aveva sentito che alcuni di loro stavano vivendo delle vite non disciplinate, e non stavano lavorando per guadagnarsi da vivere. Forse per la loro sbagliata concezione del ritorno del Signore, alcuni di loro potrebbero aver pensato, "Se il Signore sta tornando in fretta, allora lasciamo i nostri lavori e andiamo in giro a predicare il vangelo." E alla fine si trovarono a non fare niente per la maggior parte del giorno, esattamente come la maggior parte dei lavoratori Cristiani a tempo pieno di oggi!! E allora questo li guidò a impiegare il loro tempo facendosi gli affari degli altri.

Perciò Paolo gli diede una regola, "Se qualcuno non vuole lavorare, neppure deve mangiare. Ordiniamo a queste persone e li esortiamo, nel Signore Gesù Cristo, a mangiare il proprio pane, lavorando tranquillamente" (3:10, 12).

Se stai servendo il Signore a tempo pieno, dovresti lavorare più duramente degli altri che hanno un lavoro secolare. Al contrario di Paolo che guadagnava facendo le tende, tu potresti non essere in grado di guadagnarti da vivere. Forse sei supportato finanziariamente dai doni che ti fanno i membri della chiesa. Se è così, fatti questa domanda: Se i membri della mia chiesa devono lavorare molto duramente, lasciando la casa alle 8 del mattino e ritornando alle 7 di sera, per guadagnarsi da vivere, e loro sono quelli che mi finanziano, io lavoro duramente come lavorano loro? Se non lavori duramente quanto lavorano loro, allora non hai diritto di aspettarti che queste persone ti finanziano. Un servo del Signore deve essere una persona che lavora duramente - dalla mattina alla notte. La tragedia nel Cristianesimo è che la maggior parte dei Cristiani che hanno un lavoro secolare stanno lavorando molto più duramente che i lavoratori Cristiani a tempo pieno!

In ultimo, Paolo disse, "Se qualcuno non obbedisce alle istruzioni che vi abbiamo dato in questa lettera, segnatevi quella persona e non passate il vostro tempo con lui, affinché si vergogni. Nonostante questo non consideratelo un nemico, ma ammonitelo come un fratello" (3:14, 15). Dobbiamo rifiutarci di associarci con dei lavoratori Cristiani a tempo pieno che sono pigri e che non sono ma stati chiamati da Dio, ma che hanno cominciato il lavoro Cristiano solamente per guadagnarsi da vivere. In India ce ne sono migliaia di questo tipo di lavoratori Cristiani. Non li trattiamo come nemici; però non dobbiamo associarci con loro ma ammonirli.

Che il Signore ci aiuti a considerare seriamente tutto quello che sta scritto in questa lettera, perché queste sono delle importanti verità alle quali dobbiamo prestare molta attenzione, se vogliamo essere pronti per la seconda venuta di Cristo.

Capitolo 54
1 Timoteo

LA CHIESA E I SUOI PASTORI

L

e lettere a Timoteo e Tito sono le ultime lettere che Paolo scrisse verso la fine della sua vita - l'ultima è 2 Timoteo. Tutte e tre sono rivolte a un servo del Signore che sta servendo la chiesa.

Il tema in 1 Timoteo è la chiesa e i suoi pastori - l'attitudine che i pastori e i capi della chiesa dovrebbero avere, il modo in cui dovrebbero vivere e il modo in cui dovrebbero affrontare le questioni nella chiesa. È interessante notare che tutte queste tre ultime lettere di Paolo hanno lo stesso tema. Paolo sentiva che il suo tempo sulla terra stava finendo e dunque era concentrato nel riuscire a passare alla prossima generazione di capi della chiesa gli stessi principi e valori che lui stesso aveva avuto come servo del Signore. Nelle sue lettere precedenti parlò di più riguardo alla vita Cristiana. Ma in queste ultime tre lettere Paolo parlò di più della prossima generazione di capi che avrebbero dovuto avere gli stessi valori di quella precedente, e quindi gli diede degli avvertimenti profetici riguardo alle cose che sarebbero dovute succedere negli ultimi giorni, così da prepararli anticipatamente.

Qui Paolo sciolse il suo cuore a Timoteo. E perciò vedremo alcune delle cose più importanti che un servo del Signore deve tenere a mente. Prima di tutto, Paolo disse, "Non permettere alle persone di predicare strane dottrine nella tua chiesa" (1:3). Se sei un capo nella tua chiesa hai una responsabilità di controllare l'insegnamento che c'è nella tua chiesa. Devi stare allerta. Nei primi giorni della chiesa, i credenti avevano la libertà di alzarsi e condividere quello che c'era nei loro cuori. Alcuni di loro potevano avere delle strane idee riguardo la vita Cristiana, perché in quei giorni nessuno aveva la Bibbia. Ma oggi, con le Bibbie nelle nostre mani, delle strane dottrine sono proclamate in molte chiese. Un capo deve sempre essere allerta e non deve mai permettere a nessuno di proclamare delle strane dottrine nella sua chiesa.

Un'altra cosa che Paolo disse a Timoteo ripetutamente in entrambe le sue lettere è, "Non farti coinvolgere in discussioni e dispute riguardo a genealogie e speculazioni varie". Per speculazioni si intendono cose non menzionate nelle Scritture, ad esempio chi fu la moglie di Caino. Non hai bisogno di sapere la risposta a queste cose, perché non ti sarà di nessun aiuto. Ci sono molte domande simili a questa che coloro che hanno la mente inquisitoria chiedono. Non farti coinvolgere in queste speculazioni.

Paolo poi ricordò a Timoteo lo scopo di tutto il suo insegnamento: È l'amore che viene da un cuore puro, da una buona coscienza e da una fede sincera (1:5). Un cuore puro è un cuore che ama Dio totalmente - un cuore che non ha spazio per chiunque o qualsiasi altra cosa se non Dio. Se i credenti nella tua chiesa stanno solamente partecipando all'incontro ma non stanno crescendo nell'amore per Dio e gli uni per gli altri, allora il tuo ministero è un fallimento, perché questi credenti hanno fallito nell'essere quello che Dio vuole che siano.

Questo amore deve venire anche da una buona coscienza e da una fede sincera. Verso la fine della sua vita Paolo ripeteva spesso l'importanza del mantenere una buona coscienza. Menzionò la sua "buona coscienza" quando fu chiamato a processo davanti al Sommo Sacerdote (Atti 23:1) e davanti a Felice (Atti 24:16). E ora disse a Timoteo che questa è una cosa importante. Paolo aveva visto come i lavoratori Cristiani erano naufragati nelle loro vite per non avere mantenuto una buona coscienza (1:19). La fede sincera che descrive qui Paolo è una fede che può fidarsi del Signore nei problemi della vita di tutti i giorni, e non solo una fede che si fida del fatto che il Signore ci ha perdonato i nostri peccati per portarci in cielo.

Questo è un buon verso (1:5) da tenere a mente se sei stato chiamato a costruire una chiesa locale. Sei un fratello anziano di successo se hai guidato le persone ad amare Dio e gli altri con un cuore puro, una coscienza pulita e una fede sincera.

Al Capitolo 1:6, Paolo avvertì Timoteo che "alcuni hanno deviato da queste cose e si sono abbandonati a discorsi senza senso allontanandosi da queste verità fondamentali" - e questo li ha portati solo a discussioni e litigi. "Vogliono essere insegnanti della legge ma in realtà non sanno né quello che dicono né quello che affermano con certezza." Ho ascoltato molti predicatori nel Cristianesimo e ho la sensazione che la maggior parte di loro non parla dalla propria esperienza. Predicano solamente quello che hanno letto in qualche buon libro, studiato in qualche università Biblica o udito da qualcun altro. Non hanno permesso alla Parola di Dio di diventare una parte delle loro vite tutti i giorni. Non sono ancora arrivati al punto di amare Dio con tutto il loro cuore. Allora come possono guidare gli altri ad una vita del genere?

La parola che sentite da un uomo di Dio è di seconda mano. Dovete portarla davanti a Dio e dire, "Signore, per favore convertila in qualcosa di prima mano. Rendila vera nella mia vita." Quando arrivate al punto di avere un'esperienza viva con Dio delle verità che avete sentito, allora potrete parlare di queste cose come vostro messaggio. Non sarà più di seconda mano. Potete convertire in questo modo ogni messaggio che avete sentito da me e far sì che Dio ve lo trasformi in qualcosa di prima mano. Molti mi hanno chiesto, "Fratello Zac, possiamo predicare i tuoi messaggi?" Io gli rispondo, "Certo. Ma c'è una condizione. Prima viveteli." Se provate a predicarli senza prima viverli, vi distruggerete. Sarete un insegnante che non capisce quello di cui sta parlando.

Paolo disse a riguardo della legge: "Sappiamo che la legge è buona, se uno ne fa un uso legittimo. Ma la legge non è fatta per il giusto" (1:8, 9). Un uomo giusto non ha bisogno della legge. Perché avreste bisogno di una legge che dice, "Non commettere adulterio," quando nemmeno lo state commettendo nei vostri pensieri? Perché avreste bisogno di una legge che dice, "Non uccidere," quando non vi arrabbiate più con le persone? Un uomo giusto non ha bisogno dei 10 comandamenti, perché sta vivendo nello Spirito ad un livello molto più alto. Il suo livello è più alto della Legge. "La legge è fatta per gli iniqui, i ribelli, per gli empi, per i peccatori e molte altre cose del genere, e contro ogni altra cosa che è contraria al glorioso vangelo del beato Dio" (1:9-11). Abbiamo visto in Galati che siamo liberi dalla legge quando camminiamo nello Spirito.

Come Dio Prepara un Uomo per il Ministero

C'è un'altra cosa che Paolo enfatizzò molto verso la fine della sua vita: "Guarda al mio esempio" disse, "guarda come ho vissuto". Questo è quello che disse ripetutamente a Timoteo.

"Io ringrazio colui che mi ha reso forte, Cristo Gesù, nostro Signore, per avermi stimato degno della sua fiducia, ponendo al suo servizio me" (1:12). Dio chiama nella Sua sovranità le persone a servirlo in un modo specifico, ma la cosa non viene in automatico perché prima di affidare un ministero a qualcuno, Dio metterà alla prova quell'uomo. Paolo venne messo alla prova per un periodo di 10 anni (a partire da Atti degli Apostoli 9 quando fu convertito, fino ad Atti degli Apostoli 13 dove fu inviato nel ministero). Cosa successe a Paolo in questi 10 anni? Dio stava osservando Paolo per vedere se fosse fedele nella sua vita quotidiana come Cristiano. Dopo che Dio lo ebbe testato per 10 anni e vide la sua fedeltà, allora gli disse: "Ora ti manderò là fuori per servirmi".

Se Dio ti chiama, prima ti metterà alla prova. Io so che Dio mi ha testato per 16 anni (9 di questi lavorando a tempo pieno come Cristiano) prima di mostrarmi il ministero che aveva in serbo per me - costruire chiese del nuovo patto. Non pensiate che appena entrati a lavorare nel ministero - avrete un ministero unto. Dio vi testerà per vedere se siete fedeli nelle piccole cose. Se sarete fedeli nelle piccole cose, fedeli nello studio della Sua parola, fedeli con i soldi, fedeli con il tempo, fedeli nella purezza, se siete dritti, onesti, umilmente sottomessi alle autorità che Dio ha posto sopra di voi, poi, dopo 10 anni, forse vi inserirà in un ministero efficace.

Se è Dio stesso a darvi un ministero, farete più in un anno che in 30 anni di ministero svolto secondo le vostre idee. Paolo disse "Colui (Cristo) che ha posto al Suo servizio me" (1:12) . Non è stato nessun uomo a consacrare Paolo. "Che prima ero un bestemmiatore, un persecutore e un violento"(1:13).Dio mette a suo servizio peccatori convertiti, che prima della loro conversione erano malvagi. Questo è un incoraggiamento per tutti coloro che hanno vissuto una vita malvagia in passato. In uno degli scritti del secondo secolo, l'autore disse che Gesù Cristo per mostrare che è venuto non per i giusti ma per portare i peccatori al ravvedimento, scelse alcuni dei peggiori peccatori di quel tempo per diventare suoi apostoli. Paolo fu uno di loro. "Cristo Gesù è venuto nel mondo per salvare i peccatori, dei quali io sono il primo" (1:15).Per questo Dio non necessariamente sceglie coloro che sono stati cresciuti in case timorate di Dio e che hanno vissuto sempre una vita pulita. Certo molti tra questi li userà. Ma sceglie anche coloro che hanno vissuto nelle profondità dei peccati. Sceglie adulteri, ladri, ubriaconi e dipendenti da droghe e li rende apostoli, per testimoniare che anche una vita da non convertito non rappresenta un ostacolo e non squalifica nessuno dal diventare un apostolo. Paolo, il primo tra i peccatori divenne il più grande apostolo. Dio può fare tanto attraverso ognuno di voi, se vi pentite dei vostri peccati e confidate in Lui.

Vorrei che notaste una progressione nella comprensione che l'apostolo Paolo aveva del suo peccato. Molti pensano che più vicini si arriva a Dio e meno siamo coscienti del peccato nelle nostre vite. Ma questo non è vero. Ogni uomo di Dio riconosce che più vicino è arrivato a Dio più si è accorto del peccato che c'è nella sua vita, perché Dio è santissimo. Isaia vide la santità di Dio e disse, "Signore, sono pieno di peccato." Anche Giobbe disse questo. Pietro disse questo. Giovanni disse questo. E Paolo disse questo. In 1 Corinzi 15:9, più o meno 10 anni prima che scrisse 1 Timoteo, Paolo dichiarò, "Sono l'ultimo degli apostoli." Cinque anni dopo, in Efesini 3:8, Paolo disse, "Sono l'ultimo di tutti i credenti." E cinque anni dopo quest'ultima dichiarazione scrisse 1 Timoteo e disse, "Io sono il peggiore di tutti i peccatori che ci sono nel mondo."

Perciò come dovremmo capire se stiamo veramente crescendo spiritualmente? Vedendo che siamo sempre più coscienti della nostra piccolezza, della nostra nullità e della nostra peccaminosità. Se questa è la direzione nella quale state crescendo, allora state crescendo nella giusta direzione - vi state avvicinando sempre di più a Dio.

Al Capitolo 1:18, 19, Paolo esortò Timoteo, "Combatti la buona battaglia, conserva la fede e una buona coscienza; alla quale alcuni hanno rinunciato, e così, alla fine sono naufragati." Ci sono delle persone che non tengono una buona coscienza, e dunque sono naufragati nelle loro vite. Hanno perso la loro fede. Delle volte leggete di credenti che hanno perso la loro fede. Ho sentito di un Cristiano nato di nuovo che andò ad un seminario Biblico dei liberali e perse tutta la sua fede dopo che aveva sentito quello che insegnavano. Come perse la sua fede? Prima di tutto non sarebbe dovuto andare in quel posto. Secondo, se avesse mantenuto una buona coscienza, non avrebbe perso la sua fede. Molti perdono la loro fede quando non stanno saldi per le loro convinzioni. Tali persone meritano di perdere la loro fede e di andare all'inferno, perché l'inferno è fatto per persone codarde che non stanno saldi quando sanno che è la cosa giusta (Apocalisse 21:8).

Tra quelli che Paolo menzionò come esempi c'erano Imeneo e Alessandro. Alcune persone dicono che non dobbiamo mai fare nomi. Ma Paolo non era spaventato dal fare i nomi di quelli che stavano deviando le altre persone. Doveva avvertire gli altri a loro riguardo. Perciò Paolo consegnò Imeneo ed Alessandro nelle mani di Satana affinché imparassero a non bestemmiare.

Per che cosa Pregare

Al Capitolo 2:1, Paolo disse, "Voglio che fate preghiere e ringraziate per tutti gli uomini." Abbiamo già considerato l'esortazione di ringraziare sempre per tutto. Ma qui va anche oltre e dice che dobbiamo rendere grazie per tutti gli uomini. Questo vuol dire che diciamo, "Signore, sono grato per tutti, per quelli che mi fanno del male e per quelli che mi fanno del bene, perché Tu fai lavorare tutto per il mio bene." Non potete fare questo a meno che non crediate in Romani 8:28 . Paolo qui disse che dobbiamo pregare specialmente per quelli che sono in autorità nel governo. Al tempo in cui Paolo scrisse queste lettere Roma era governata da Nerone, uno dei peggiori tra tutti gli imperatori Romani, uno che perseguitò i Cristiani e che più tardi fece tagliare la testa a Paolo. Nonostante questo lo Spirito Santo dice che dobbiamo pregare per questi capi. Perciò dobbiamo pregare non solo per quelli giusti che stanno in autorità, ma anche per il peggiore di loro.

Per che cosa dobbiamo pregare? Dobbiamo pregare che Dio limiti le forze delle tenebre dall'ostacolare il Suo piano sulla terra. Perché cosa dovremmo pregare in India? Non ci aspettiamo che i nostri governatori saranno credenti. Lasciate pure che siano non credenti. Ai tempi di Paolo non c'era nessun credente nelle autorità governative di nessun paese. Preghiamo e chiediamo a Dio Onnipotente, al nostro Padre che ha Ogni potenza di controllare il governo del nostro paese. Nella nostra chiesa abbiamo sempre pregato nel periodo delle elezioni, perché Dio avrebbe messo un buon governo al potere. Abbiamo anche pregato che Dio controllasse le decisioni prese dal governo. E abbiamo visto delle risposte stupefacenti alle nostre preghiere. Se non avete fede per credere che Dio Onnipotente nel cielo può controllare il governo di un paese, allora certamente non dovreste pregare. È inutile pregare se non avete fede. Io comunque credo che anche poche persone che stanno vivendo delle vite sante e che hanno una buona coscienza possono pregare ed influenzare un governo di un paese in modo che compia lo scopo di Dio in quel paese.

Delle volte la volontà di Dio potrebbe essere che la Sua chiesa in quel paese affronti della persecuzione - per purificarne i suoi membri. Allora dobbiamo accettarlo. I primi Cristiani furono perseguitati per circa 200 anni. Gesù avvertì i Suoi discepoli che negli ultimi giorni, "tutti vi odieranno." Allora come possiamo pregare, "Signore, non permettere che le persone mi odino"? Come possiamo pregare contro qualcosa che il nostro Signore in Persona ha detto che succederà? Gesù disse anche che negli ultimi giorni ci sarebbero state carestie, terremoti e guerre. E allora come possiamo pregare che non ci siano carestie o terremoti o guerre? Ma possiamo pregare che le forze della malvagità siano limitate.

In 2 Tessalonicesi 2:6, 7, leggiamo di un'influenza limitante che c'è nel mondo. Questo è lo Spirito Santo che sta operando attraverso la chiesa. Un giorno lo Spirito Santo smetterà questa limitazione e allora l'Anticristo giungerà al potere. Ma fino a quel giorno, dobbiamo pregare per coloro che sono in autorità al governo nel nostro paese, ed influenzarli con le nostre preghiere. Possiamo influenzare il governo molto di più pregando che partecipando alla politica. Non preghiamo che non saremo perseguitati, ma piuttosto che saremo in grado di "condurre una vita tranquilla e quiete in tutta santità e dignità" (2:2). Se comunque Dio vede che noi Cristiani abbiamo bisogno di un periodo di persecuzione in India, allora noi lo accetteremo.

Al Capitolo 2:4, Paolo disse che "Dio vuole che tutti gli uomini siano salvati e che vengano alla conoscenza della verità." Questo ci insegna che Dio vuole che ogni singolo essere umano nel mondo sia salvato. Dio non ha predestinato nessuno ad andare all'inferno. Questo verso ci insegna non solo che Dio vuole che tutti siano salvati, ma che anche arrivino alla piena conoscenza della verità a Suo riguardo. Una volta che una persona è stata salvata, la seconda parte della volontà di Dio è che questa persona arrivi alla piena conoscenza della verità riguardante Dio.

Al Capitolo 2:5, ci viene detto che "c'è un solo Dio e anche un solo Mediatore fra Dio e gli uomini, l'Uomo Cristo Gesù". 35 anni dopo che Gesù ascese al cielo, lo Spirito Santo continuò a riferirsi a Lui come 'l' Uomo Cristo Gesù'. Non viene chiamato Dio-uomo, come alcuni sbagliandosi lo chiamano. Gesù è 100% Dio e lo è sempre stato. Ma una volta che prese la forma umana, è per sempre anche 100% Uomo. Ha portato la nostra umanità in cielo per rappresentarci lì. E ci ha dato la Sua natura Divina per rappresentarlo qui sulla terra. Gesù in cielo sta facendo fedelmente la Sua parte rappresentandoci davanti al Padre. Noi dobbiamo fare la nostra parte fedelmente rappresentandolo fedelmente qui sulla terra.

Il Ministero delle Donne nella Chiesa

Dal Capitolo 2:9 in avanti, lo Spirito Santo parla del modo in cui le donne dovrebbero vestirsi e comportarsi nella chiesa. Le donne dovrebbero indossare vestiti che sono discreti e modesti. Questo vuol dire che il loro modo di vestirsi non dovrebbe essere in grado di provocare un uomo a desiderarle. La moda di questo mondo è fatta apposta per provocare gli uomini al desiderio. Sorelle, state attente quando comprate i vostri vestiti assicurandovi che siano modesti. Se il sarto vi sta confezionando dei vestiti, ditegli esattamente come volete che il vostro corpo sia coperto. Essere vestite modestamente non vuol dire essere vestite male. Perché è una buona testimonianza per tutti i fratelli e le sorelle quella di vestirsi in modo ordinato e decente - e pure elegante. Non c'è niente di sbagliato sul fatto che una donna sia il più attraente possibile, ma non in un modo che provochi gli uomini al desiderio sessuale.

Lo Spirito Santo va avanti a dire che le donne non dovrebbero adornarsi con capigliature alla moda, oro, perle, o vestiti costosi. I predicatori in alcune chiese enfatizzano il 'non indossare dell'oro' ma non enfatizzano l'altra parte del 'non comprare vestiti costosi'. Questi predicatori direbbero ad una sorella di togliersi gli orecchini da 100,00 Euro, ma non le direbbero nulla riguardo al suo vestito da 1000,00 Euro! Così la incoraggiano ad essere un'ipocrita. L'enfasi principale in questo passaggio è quella di evitare di sfoggiare la ricchezza con vestiti e gioielli costosi. Piuttosto le donne Cristiane dovrebbero adornarsi di opere buone - come è conveniente per le sante donne.

Lo Spirito Santo poi va avanti parlando del ministero delle donne nella chiesa. Il tema di 1 Timoteo è la chiesa ed i suoi pastori. Paolo disse a Timoteo al Capitolo 3:15, "Ti scrivo queste cose così che sarai in grado di sapere come comportarti nella chiesa." Nell'incontro della chiesa, "la donna deve ricevere istruzioni in silenzio." (2:11). Non dovrebbe provare ad insegnare o ad avere una posizione di autorità sugli uomini - come pastore o anziano. Può insegnare ai bambini piccoli a casa e alla scuola domenicale. Può essere anche un evangelista, un missionario e un predicatore del vangelo agli uomini e alle donne non convertite. Può pregare, cantare e profetizzare brevemente negli incontri in chiesa (come leggiamo in 1 Corinzi 11:5 ). Ma per quanto riguarda l'insegnare agli uomini è comandato che "stia in silenzio". Può dare la sua testimonianza nella chiesa e condividere una parola che per lei è stata una benedizione, ma non deve insegnare. Non deve esercitare autorità sugli uomini.

In Romani 16, leggiamo di 5 donne che erano collaboratrici dell'apostolo Paolo. Non preparavano solo da mangiare. Stavano servendo il Signore - nell'evangelismo e con le donne e i bambini nelle chiese. Perciò le donne avevano un grande ministero nella prima chiesa. In un paese come l'India, è molto difficile per un uomo parlare con le donne. Chi allora raggiungerà il 50% della popolazione Indiana (che è composta da donne) con il vangelo? Le sorelle nella chiesa. Le donne nella chiesa possono avere un grande ministero nel dare consigli alle altre sorelle e nell'evangelismo per raggiungere le altre donne Indiane. Non dovremmo ostacolare le donne dall'avere questo ministero. Ma quando si tratta dell'autorità nella chiesa, fu Adamo ad essere creato per primo e poi Eva (2:13). Ed inoltre, fu Eva che sedusse Adamo e non il contrario (2:14).

Le donne hanno anche un grande ministero nel partorire bambini. Timoteo, il destinatario di questa lettera, diventò un uomo di Dio grazie ai tanti insegnamenti di sua madre. Se non fosse stato per sua mamma non sarebbe mai diventato un apostolo. Le mamme sono quelle che stanno più tempo a casa con i loro bambini, piuttosto che i papà. PERCIÒ possono avere una grande influenza sui loro bambini ed insegnargli ad essere discepoli di Gesù. Qui, va avanti dicendo, "Tuttavia le donne saranno salvate partorendo figli, se persevereranno nella fede, nell'amore e nella santificazione con modestia" (2:15). Il Signore disse ad Eva in Genesi Capitolo 3 che avrebbe partorito con molto dolore. Perciò quando Paolo parlò qui di Adamo ed Eva, stava ricordando alle donne che non devono avere paura del parto. Dio si prenderà cura di loro quando stanno partorendo. Perciò senza preoccuparsi del parto continuino nella fede, nell'amore e in purezza.

Requisiti per essere degli Anziani

Al Capitolo 3, lo Spirito Santo parla dei requisiti per esser anziani e altri servi nella chiesa. Al Capitolo 3:1-7, sono elencati i requisiti per gli anziani. Devono avere una buona testimonianza nel mondo e non devono avere più di una moglie. In quei giorni c'erano persone che erano sposate con due o tre mogli. Se quell'uomo e le sue tre mogli si convertivano, allora che cosa si doveva fare? L'uomo doveva vivere solo con la sua prima moglie e supportare finanziariamente le altre che vivevano nelle altre case. Tutti potevano essere parte della chiesa. Ma questa persona non poteva essere un anziano nella chiesa, anche se era un buon fratello. Allo stesso modo, un uomo che è divorziato e risposato non può essere un anziano nella chiesa (perché ha due mogli). È bene per gli anziani della chiesa essere uomini sposati, perché devono dare consigli alle persone sposate. Un anziano deve essere mite, saggio, rispettabile, ospitale, in grado di insegnare, non amante del vino. Deve essere uno che non vuole vivere per sé stesso, godendosi una vita confortevole e agiata. Deve essere un uomo che non entra in discussioni, ma gentile. E al di sopra di tutto deve essere libero dall'amore per i soldi.

Notate con quanta insistenza nel Nuovo Testamento viene enfatizzato l'essere liberi dall'amore per i soldi - cosa che non è mai detta nell'Antico Testamento. Nell'Antico Testamento gli Israeliti erano soltanto stati avvertiti del pericolo delle ricchezze. Ma Gesù e gli apostoli predicarono la necessità di essere liberi dall'amore per i soldi.

Un anziano deve essere anche una persona in grado di controllare i suoi figli. Se un uomo non può tenere sotto controllo i suoi figli a casa, come potrà prendersi cura della casa di Dio? Se non si può prendere cura di 3 o 4 figli a casa, come potrà farlo con 300 figli nella chiesa? Impossibile. Perciò il modo in cui un uomo cresce i suoi figli, li controlla e mantiene in ordine la sua casa, sono dei requisiti affinché possa essergli data la responsabilità nella chiesa. Questo ci insegna che la nostra vita a casa è molto importante se dobbiamo essere servi del Signore. I figli di alcuni pastori sono i bambini che si comportano peggio nella chiesa a cui appartengono. Questa è davvero una cattiva testimonianza. Un tale uomo dovrebbe dimettersi dalla sua posizione di comando nella chiesa. I nuovi convertiti non devono essere resi degli anziani perché possono cadere nell'orgoglio (3:6).

La parola "diacono" (3:8) è una parola Greca "diakonos" che sfortunatamente è stata importata nella Bibbia in inglese (e anche in italiano). Vuol dire soltanto "un servo" e avrebbero dovuto tradurlo così. Gli anziani sono i capi spirituali della chiesa. Ma in ogni chiesa ci sono molte responsabilità non spirituali come il gestire le finanze, e altre cose pratiche come l'occuparsi della distribuzione del cibo per i poveri, ecc. Per questo, abbiamo bisogno di "servi". Questa parola "servi" dobbiamo preferirla rispetto a quell'altra più dignitosa di "diacono", che può dare a qualche servo un falso senso di importanza! Tali servi anche loro non devono essere doppi nel parlare (3:8-10). E questo vuol dire semplicemente che non dicono una cosa ad una persona e un'altra ad un'altra persona. Devono anche essere sinceri e giusti. Devono essere persone che custodiscono il mistero della fede, e persone che vivono con una coscienza pulita. Questi servi devono essere anche loro (come gli anziani), mariti di una sola moglie, che governino bene i loro figli (3:12). Anche coloro che sono responsabili di aspetti pratici nel ministero della chiesa devono avere una buona testimonianza della loro vita famigliare.

Al Capitolo 3:11, Paolo parlò delle donne serve nella chiesa ("diaconesse"). Alle donne possono essere dati molti ministeri di servizio nella chiesa, tranne quello di essere capi spirituali ed insegnare agli uomini. Possono insegnare alle donne ed ai bambini e possono aiutare in molti modi pratici. Ma non devono essere maldicenti. La parola Greca tradotta come "maldicenti" è "diabolos", che in altri 34 posti del Nuovo Testamento è tradotta come "diavolo". Perciò quello che Paolo stava dicendo qui è che le donne non dovrebbero essere dei piccoli diavoli, calunniando gli altri! Certo, anche gli uomini non dovrebbero essere dei piccoli diavoli - ma forse Paolo sapeva che le donne hanno una più grande tendenza ed opportunità di dire maldicenze piuttosto che gli uomini. Gli uomini di solito sono fuori al lavoro tutto il giorno mentre le donne sono a casa e quando sono anziane, non hanno molto da fare a casa. Perciò possono far visita ad altre donne e sedendosi con loro calunniare gli altri. Le donne serve devono avere autocontrollo ed essere fedeli. Solo a tali donne deve essergli dato il ministero nella chiesa.

Il Grande Mistero della Santità

Al Capitolo 3:15, 16, Paolo trattò una tematica molto importante. Questo è il grande mistero della santità. Ci sono due grandi misteri menzionati nel Nuovo Testamento. Uno è menzionato qui: Cristo che è venuto nella nostra carne. L'altro è menzionato in Efesini 5:32 - la chiesa che è una sola carne con Cristo. Un mistero nel Nuovo Testamento fa riferimento ad una verità che non si può capire se non per rivelazione divina. Come può il Dio non creato da nessuno ed eterno diventare un uomo? Detto francamente, non posso spiegarlo. Come un tale Uomo possa essere stato tentato in ogni cosa come lo siamo noi esseri umani - questo è quello che implica il Suo venire nella carne (Ebrei 4:15)? Detto francamente, non lo so. Ma ci credo - e per me è diventato il segreto che mi ha guidato a vivere come Gesù ha vissuto sulla terra. La parafrasi della Living Bible in questo verso legge così (Trad. Ita.): "È vero che il modo per vivere come Gesù ha vissuto non è una cosa facile. Ma la risposta giace in Cristo, che è venuto sulla terra come uomo ed è stato trovato puro e senza macchia nel suo spirito".

Ci fu un Uomo che venne nella carne e camminò su questa terra e fu tentato esattamente come noi, ma nonostante questo non commise mai peccato. Questo è il motivo per cui anche noi possiamo camminare come Gesù camminò qui sulla terra. Cristo nella carne è la prova vivente che un uomo può vivere come Dio vuole che gli uomini vivano sulla terra - amando Dio con tutto il cuore e amando gli altri uomini come sé stessi, vincendo contro le brame dei loro occhi, controllando il proprio temperamento, mai gelosi, mai risentiti, ecc.

Gesù è stato manifestato in carne ed è stato giustificato nello Spirito (3:16). Questo vuol dire che lo Spirito Santo esaminò ogni area della Sua vita e disse che era al 100% puro. Fu contemplato dagli angeli. Gli angeli guardarono questo grande mistero di Dio che diventò carne e camminò su questa terra come Uomo, venendo tentato in ogni cosa e vincendo in tutto. Questo è quello che noi proclamiamo in tutte le nazioni del mondo. Le persone nel mondo hanno creduto in Lui anche quando era qui. Ed è stato elevato in gloria. Questo è il segreto della santità, e questa è la via per la quale dobbiamo passare anche noi. Oggi noi siamo nella carne. Lo Spirito Santo esamina le nostre vite per vedere se siamo puri. Gli angeli ci stanno osservando (Efesini 3:10). La nostra vita è una proclamazione alle nazioni di quello che questo vangelo è. Le persone credono, e un giorno anche noi saremo elevati in gloria, se saremo stati fedeli.

Ma in contrasto al metodo di Dio per la santità, lo Spirito Santo dice che negli ultimi giorni molti Cristiani cadranno dalla loro fede perché saranno ingannati da spiriti ingannevoli (operanti attraverso i predicatori) che predicheranno qualche altro metodo per la santità (4:1). Queste nuove dottrine saranno chiamate "dottrine di demoni". Quando leggiamo delle dottrine dei demoni, potremmo immaginarci qualche insegnamento orribile. Ma non sono orribili. Sono ingannevoli, come il vietare il matrimonio, per esempio. Negli ultimi giorni alcuni insegneranno che il celibato è la via per la santità. Questa è una dottrina di un demone. E alcuni insegneranno che la via per vivere come Gesù ha vissuto sarà evitando alcuni tipi di cibi - evitando la carne o con il digiuno o con la disciplina!! Tutte queste sono dottrine di demoni. Appaiono buone. Ma sono tutti degli inganni!

La via per vivere una vita santa su questa terra è quella di permettere alla vita di Cristo di essere manifestata nella nostra carne, prendendo parte alla Sua natura e seguendo il Suo esempio nella potenza dello Spirito Santo. Lo Spirito Santo vi mostrerà la vita di Gesù e vi trasformerà a Sua immagine. Questa è la verità della quale ogni chiesa deve essere colonna e supporto. Altrimenti produrremo una chiesa con un sacco di regole e leggi come ad esempio, "Dobbiamo digiunare, dobbiamo pregare, dobbiamo leggere la Bibbia, ecc.". Tutte queste cose sono molto buone, ma produrranno solamente Farisei legalisti, se non enfatizziamo la vita di Cristo manifestata in noi, attraverso la potenza dello Spirito. Se qualcuno vuole rimanere celibe, o digiunare, va bene. Ma questo non è il segreto per la santità.

Paolo andò avanti dicendo che la ragione per cui molti sono ingannati in questa cosa è perché c'è dell'ipocrisia nelle loro vite (4:2). In loro hanno lo spirito di menzogna, la loro coscienza non è pulita. Se c'è ipocrisia nella vostra vita, o della menzogna, o avete una coscienza sporca, allora siete dei perfetti candidati per essere ingannati dalle dottrine dei demoni.

Poi disse a Timoteo, "Se mostrerai ai credenti che il segreto per la santità non è quello di auto-disciplinarsi ma è quello della vita di Cristo manifestata nella loro carne, allora sarai un eccellente servo di Cristo Gesù" (4:6). Vuoi essere un buon servo di Gesù? Mostra queste cose agli altri e sarai un eccellente servo di Cristo Gesù, sempre nutrito con le parole della fede. Paolo disse, "Non perdere tempo con tutte quelle storie mondane che vanno bene solo per le signore anziane." Le donne anziane non hanno nient'altro da fare, e perciò si siedono raccontando delle storielle mondane. Paolo disse, "Non sprecare il tuo tempo ascoltando queste storielle. Ma piuttosto disciplinati allo scopo della santità." (4:7).

Perciò Paolo non era contro la disciplina. Nella vita di ogni Cristiano c'è un grande bisogno di disciplina. C'è un grande bisogno di digiunare e di pregare. Ma presi da sé, la disciplina del corpo e l'esercizio fisico non rendono nessuno santo. Mentre il prendere parte alla natura Divina, cioè alla vita di Cristo Gesù, è utile a questa vita e anche a quell'altra. In altre parole se vivete una vita santa migliorerà anche la vostra salute fisica. Possiamo essere fisicamente più sani se siamo liberi dalla gelosia, dai risentimenti e dalla rabbia. Se viviamo delle vite libere dai risentimenti e dall'ansia, allora saremo salvati dall'acidità di stomaco, dall'asma, dall'artrite e dall'emicrania. Non sto dicendo che queste malattie hanno sempre una causa spirituale. No. Anzi, la maggior parte delle volte sono per cause naturali. Ma delle volte queste malattie possono insorgere a causa del peccato che c'è nella vita di una persona.

La Tua Vita sia un Esempio

Timoteo era un giovane uomo che stava nella chiesa in Efeso, e nella chiesa c'erano molte persone più anziane di lui. E dunque Paolo gli disse di non permettere a nessuno di disprezzarlo a causa della sua giovane età (4:12). Un giovane predicatore può sentirsi intimidito dalle persone più anziane nella chiesa, particolarmente se qualcuno di loro è ricco o influente. Paolo esortò Timoteo a non lasciarsi intimidire da loro, ma piuttosto di essere un esempio attraverso la sua vita, nella maniera santa di parlare, nel modo di comportarsi, nel suo amore per loro, con la sua fede in mezzo a tutte le difficolta, con la purezza in ogni area della sua vita. Tutto questo è in netto contrasto con quello che Paolo disse in 4:1-4. I falsi insegnanti, insegnano solamente, mentre i veri insegnanti insegnano attraverso il loro esempio. I falsi insegnati insegnano teorie. I veri insegnanti insegnano attraverso le loro vite. Il Capitolo 4:13 enfatizza la lettura pubblica delle Scritture, perché in quei giorni, i credenti non avevano le Bibbie. Quindi colui che aveva la Bibbia doveva leggerne ampie parti per fare in modo che le persone potessero ascoltare. Oggi i credenti possono leggere ampie parti della Scrittura a casa.

Poi Paolo ricordò a Timoteo che aveva bisogno di qualcosa di più di una buona vita e della conoscenza della Scrittura. "Sii un buon esempio e applicati alle Scritture" (4:12, 13). Questo è buono. Ma "non trascurare i doni dello Spirito Santo" (4:14). Paolo ricordò a Timoteo di avergli imposto le mani insieme agli altri anziani per impartirgli un dono spirituale. Abbiamo anche bisogno dei doni dello Spirito Santo per servire il Signore. Dobbiamo "desiderare ardentemente il dono della profezia" (1 Corinzi 14:1) - che è il dono di parlare in un modo tale che le nostre parole arrivino al cuore delle persone come una freccia, come le parole dei profeti nell'Antico Testamento, come le parole che escono dalla bocca di Dio che non tornano mai indietro vuote (Isaia 55:11). Per un ministero così abbiamo bisogno dell'unzione dello Spirito Santo. Ne ebbe bisogno Gesù e ne abbiamo bisogno anche tutti noi - in ogni momento della nostra vita. Non è una cosa che possiamo ricevere una volta per tutte. No. Dobbiamo ricercare l'unzione in ogni momento .

Ragazzi giovani: Non pensate di dover aspettare fino ai 40 anni per servire il Signore. Io sono nato di nuovo all'età di 19 anni e sono stato battezzato in acqua quando ne avevo 21. Ho iniziato a predicare immediatamente. Non ne sapevo molto allora. Ma con quel poco che sapevo, potevo insegnare "l'A, B, C..." della vita Cristiana a coloro che ne sapevano meno di me. Man mano che crescevo potevo insegnare più cose alle persone. Un liceale può insegnare ad un bambino dell'asilo. Perché dovete aspettare di essere anziani per iniziare a predicare la Parola di Dio? Dal momento in cui venite convertiti, iniziate a condividere con coloro che ne sanno meno di voi - specialmente con coloro che non sono ancora convertiti. Siate sempre pronti a condividere la Parola di Dio e a ricercare Dio per la potenza del Suo Spirito per condividere con efficacia.

Al Capitolo 4:15, Paolo esortò Timoteo a "dedicarsi completamente a queste cose". Un uomo d'affari ce la mette tutta per guadagnare soldi e dare stabilità alla sua impresa. Se siete seriamente interessati alla vita Cristiana ce la metterete tutta per studiare la Scrittura, a ricercare i doni dello Spirito ed a ripulire la coscienza da tutto quello che non è puro. Una traduzione di questo verso dice, "Sii assorbito in esse". Se siete assorbiti in queste cose il vostro progresso diventerà evidente a tutti.

Lasciate che io vi dia un esempio negativo del termine "essere assorbiti". Una famiglia stava guardando un famoso programma televisivo ed era completamente assorbita da questo programma. Alcuni ladri, sapendo che la famiglia era così impegnata, entrarono silenziosamente in casa e rubarono tutto quello che riuscirono a portare via! La famiglia non si accorse del furto fino a quando non finì il programma televisivo.

Allo stesso modo, ma positivamente, possiamo essere così assorbiti con Gesù Cristo e la Sua Parola che le tentazioni di questo mondo non ci attraggono più molto. E non riconcorreremo molte cose che le persone che vivono per il mondo inseguono. Se vivi una vita "assorbita" come questa, farai costantemente dei progressi. Ogni anno sarai un Cristiano migliore ed un servo più efficace per il Signore.

Al Capitolo 4:16, Paolo esortò Timoteo a prestare molta attenzione a due aree particolari: la sua vita ed il suo insegnamento . Queste sono le due aree che dobbiamo costantemente tenere sotto controllo. La nostra vita ed il nostro insegnamento devono essere entrambi puri. Paolo disse che se perseveriamo in queste due aree salveremo noi stessi e anche altre persone. Prima abbiamo bisogno di salvare noi stessi. Solo così saremo in grado di salvare gli altri. Il significato di questo è: se non sei stato salvato prima tu da un'abitudine peccaminosa, come potrai essere in grado di salvare gli altri da questo peccato? Se predichi un livello che sta al di sopra di quello che vivi, sarai un'ipocrita e Dio non sosterrà le tue parole. Dobbiamo affrontare seriamente la nostra vita Cristiana, proprio come gli uomini d'affari sono seri nel portare avanti le loro imprese. Sono completamente devoti alla causa del profitto. Allo stesso modo anche noi dobbiamo perseguire e spendere totalmente la nostra vita per Dio e per servirlo.

Alcune Istruzioni Pratiche

Al Capitolo 5:1, Paolo esortò Timoteo che finché era un giovane uomo, doveva accertarsi di parlare sempre con rispetto alle persone più anziane e di trattare le donne più anziane come mamme e le ragazze più giovani come sue sorelle, in tutta purezza. Oggi molti fratelli giovani sono arroganti nel modo in cui parlano ai fratelli più anziani. Questa è un'indicazione che non temono Dio (vedi Levitico 19:32). E questo è il motivo per cui molti predicatori cadono nel peccato con le sorelle più giovani.

Al Capitolo 5:3-16, Paolo parlò di come la chiesa dovrebbe prendersi cura delle vedove bisognose di aiuto. In quei giorni molti Cristiani venivano uccisi per la loro fede, perciò c'erano molte vedove. Paolo disse che le vedove solo sopra i 60 anni dovevano essere supportate dalla chiesa, mentre le vedove più giovani bisognava incoraggiarle a risposarsi. E una vedova anziana dovrebbe essere supportata dalla chiesa solo se non ha figli o nipoti che si possano prendere cura di lei. Qui c'è un verso molto importante che dice che se un credente non provvede per la propria famiglia, allora è peggio di un non credente (5:8). Poi Paolo diede anche alcune condizioni. Solo questo tipo di vedove devono essere supportate dalla chiesa, quelle che hanno cresciuto i loro figli in modo santo, che hanno mostrato l'ospitalità, e che hanno "lavato i piedi ai santi" (5:10).

Questo verso (5:10) prova chiaramente che i credenti del primo secolo non avevano la pratica (come alcuni hanno oggi) di lavarsi i piedi gli uni gli altri. Perché se tutti i credenti avessero avuto questa pratica, non ci sarebbe stato nessun bisogno di porre una condizione del genere per accettare una vedova affinché sia supportata dalla chiesa. Quando Gesù disse ai Suoi discepoli di "fare come ho fatto io" (Giovanni 13:14), quello che voleva dire è che dovevano fare (e sempre essere pronti a fare) i lavori più sporchi, come Lui aveva appena fatto per loro. Gesù stava insegnando un principio e non prescrivendo un rituale.

Al Capitolo 5:17-22, Paolo diede alcune importanti istruzioni che riguardano gli anziani nella chiesa. Agli anziani deve essergli dato "doppio onore". Questo vuol dire che devono essere onorati il doppio rispetto agli altri credenti nella chiesa. I veri anziani lavoreranno duro come i buoi che trebbiano il grano e come degli operai che lavorano duramente (5:18). A questi anziani così devoti che "si affaticano predicando ed insegnando" bisogna dargli doppio onore - perché gli è dovuto, esattamente come un lavoratore merita il suo salario. Se non onorate un fratello anziano della chiesa, sarà come non dare lo stipendio ad un operaio. Gli anziani devono essere molto apprezzati e molto rispettati.

Allo stesso tempo, Paolo avvisò Timoteo di come trattare con gli anziani che stanno peccando. Prima di tutto, disse a Timoteo di non "ricevere accuse contro gli anziani a meno che ci siano due o tre testimoni". Se poi viene provato che sono nel peccato, allora devono essere "rimproverati pubblicamente, così che anche gli altri abbiano timore". Gli anziani si prendono doppio onore - ma se peccano, allora devono essere rimproverati apertamente davanti alla chiesa. Paolo avvertì Timoteo di non essere troppo frettoloso a nominare degli anziani ("imporgli le mani"). Prima c'è bisogno che un uomo sia provato e poi può essere nominato anziano. In questo modo Timoteo poteva preservarsi dall'essere responsabile dei peccati degli anziani che aveva nominato (5:22).

Al Capitolo 5:23, vediamo che anche Timoteo aveva la sua "spina nella carne". Aveva dei frequenti dolori di stomaco. Ovviamente Paolo aveva pregato per lui numerose volte, ma Timoteo non fu guarito. Perciò Paolo lo esortò a prendere come medicina un po' di vino. Qui c'è una Scrittura ispirata che ci insegna che delle volte non tutte le malattie vengono guarite, nemmeno per il più grande uomo di Dio. Questo è il motivo per cui dovremmo prendere un aiuto medico ed utilizzare dei medicinali quando siamo malati.

Al Capitolo 6:4, Paolo avvertì Timoteo di non farsi coinvolgere da varie questioni e dispute. Questo è un avvertimento che tutti gli anziani devono tenere a mente. Alcuni credenti sono costantemente interessati a controversie sulle dottrine. Evitate queste discussioni.

Poi Paolo esortò Timoteo ad essere sempre contento con quello che Dio aveva provveduto per i suoi bisogni terreni. Lo avvertì dei pericoli che giacciono nel perseguire la ricchezza oltre i bisogni che una persona ha (6:6-10). È molto semplice per un lavoratore Cristiano diventare avido. I soldi sono un buon servo ma un terribile padrone. Coloro che li bramano si rovineranno da soli e avranno un sacco di problemi, perché "l'amore per i soldi è la radice di ogni male". Molti che sono coinvolti nel lavoro Cristiano si sono distrutti da soli a causa dell'amore che avevano per i soldi. In quest'area siamo esortati a "combattere il buon combattimento ed afferrare la vita eterna" (6:12). La vita eterna è la vita di Dio e pure un fratello devoto con tutto il cuore come era Timoteo venne esortato a possedere sempre di più e ancora di più di quella vita. Questo è in opposizione totale al cercare di afferrare sempre di più e ancora più soldi. Siamo esortati a "ricordarci della confessione che Gesù fece davanti a Ponzio Pilato" (6:13). La confessione che Gesù fece a Ponzio Pilato fu, "Il mio regno non è di questo mondo." Un lavoratore Cristiano non dovrebbe mai diventare ricco predicando il vangelo. I Cristiani ricchi vengono esortati a non fidarsi delle loro "ricchezze incerte" ma di condividere la loro ricchezza con i poveri e i bisognosi tra i credenti (6:17).

In conclusione, Paolo esortò Timoteo a "custodire il sacro deposito che gli era stato affidato" da Dio e di stare lontano dai discorsi vuoti e dalle chiacchere inutili (6:20). Che il Signore ci aiuti ad essere anche noi fedeli fino alla fine.

Capitolo 55
2 Timoteo

UN VERO SERVO DI DIO E IL SUO MINISTERO

Q

uesta è l'ultima lettera che Paolo scrisse. Sapeva che stava per lasciare presto questo mondo per stare con il suo Signore. Quando scrisse 1 Tessalonicesi disse, "Noi che siamo vivi saremo portati nell'aria." In quel momento si sentiva che sarebbe stato in vita al ritorno di Gesù. Questo è il modo in cui ogni Cristiano dovrebbe vivere. Ma 12 anni dopo, quando scrisse questa, la sua ultima lettera, disse, "Il tempo della mia partenza è giunto" (2 Timoteo 4:6).

Il tema di 2 Timoteo è "Un vero servo di Dio e il suo ministero" - che è il tema di base delle ultime tre lettere di Paolo - a Timoteo e Tito. Il peso che Paolo aveva nel cuore prima di lasciare la terra era quello di preparare un'altra generazione di capi che sarebbero stati delle buone guide per il popolo di Dio. Paolo gli mostrava la sua vita. Paolo ha sempre utilizzato la sua vita come esempio. Quando parlò con gli anziani in Efeso non disse, "Ricordatevi il sermone che vi ho predicato", ma piuttosto "Ricordatevi il modo in cui ho vissuto tra di voi" (Atti 20:19, 33-35). E qui disse la stessa cosa a Timoteo, "Ringrazio Dio che servo con una coscienza pulita, come fecero i miei antenati." (1:3). Paolo non era perfetto, ma al meglio della sua conoscenza, come la sua coscienza gli insegnava, viveva una vita giusta davanti a Dio.

Qui Paolo disse delle parole affettuose a Timoteo, perché Timoteo era quel collaboratore che portò grande gioia al cuore di Paolo. Paolo era deluso da molti credenti in molte chiese perché non erano dei discepoli radicali. Era anche deluso da molti dei suoi collaboratori perché non vivevano completamente e totalmente per Dio. Ogni vero servo di Dio oggi affronterà la stessa delusione. Se Paolo era deluso con le chiese che aveva piantato, pensate che noi faremo di meglio? Ho piantato chiese e sono deluso da molte cose che vedo in alcune di queste chiese. Ho dei collaboratori e sono deluso da alcune cose che vedo in alcuni di loro. Qui e là troviamo una persona come Timoteo che non cerca il proprio interesse in nulla. Queste persone portano una grande gioia al cuore di un servo di Dio.

Paolo era felice perché aveva trovato pochi come lui che potessero portare avanti il ministero nella prossima generazione. Ciò che porta una grande gioia al cuore di ogni servo di Dio è vedere alla fine della sua vita che ci sono alcuni che porteranno avanti il suo ministero con lo stesso spirito e devozione per il Signore. Timoteo era uno di questi. Questo è il motivo per cui Paolo scrisse, "Mi ricordo regolarmente di te nelle mie preghiere; ripensando alle tue lacrime, desidero intensamente vederti." Qui forse si stava riferendo all'ultima volta in cui Paolo vide Timoteo. Ora Paolo pensava che non lo avrebbe mai più rivisto.

La nonna di Timoteo Loide fu la prima persona che nella famiglia venne alla fede (1:5). La nonna di Timoteo trasmise la sua fede alla mamma di Timoteo, Eunice - poi lei a sua volta la trasmise a Timoteo. La nonna diede la fede a sua figlia, e non la conoscenza delle Scritture. E quella figlia, cioè la mamma, passò la fede a suo figlio Timoteo. Questo vuol dire che Timoteo crebbe vedendo che sua madre si fidava di Dio nei diversi problemi per cui passò. I vostri figli vedono che voi vi fidate di Dio nei vostri problemi? Questo è il modo in cui potete comunicargli la fede. E questo è il motivo per cui Dio permette queste situazioni difficili nella vostra vita. Fin dalla tenera età i vostri figli devono sapere una cosa: "Mia mamma prega e si fida di Dio quando è in una situazione difficile. Quando ero malato mio papà mi ha posto le mani sulla mia testa e ha pregato per me nel Nome di Gesù." Un giorno, quando quel piccolo bambino crescerà e lascerà casa, ed affronterà una situazione difficile, si ricorderà esattamente quello che il suo papà e la sua mamma fecero. E allora pregherà Dio nel Nome di Gesù. Così è come comunichiamo la fede ai nostri figli. Dobbiamo raccontargli le storie della Bibbia. Questo è necessario. In questo modo acquisiranno conoscenza della Parola di Dio. Ma dobbiamo anche comunicargli la fede. Eunice nemmeno se lo immaginava che quel suo piccolo ragazzo un giorno sarebbe cresciuto per essere un potente apostolo di Gesù Cristo. Paolo selezionò Timoteo per essere il suo collaboratore quando Timoteo aveva probabilmente 20 anni. Quella madre fece un gran lavoro in casa sua per il bene della chiesa. Potete fare lo stesso anche voi crescendo i vostri figli affinché si fidino del Signore fin da quando sono piccoli.

Il papà di Timoteo era Greco (Atti 16:3). Mentre Eunice era la figlia di una madre Giudea timorata di Dio. Ma Eunice deve aver deviato da Dio disobbedendo alla Legge e sposandosi uno dei Gentili. Più tardi se ne deve essere pentita. Probabilmente suo marito era un ricco uomo d'affari, e non aveva tempo per Dio e nessun interesse nel crescere suo figlio in modo santo. Perciò Eunice dovette crescere Timoteo da sola. Ma nonostante questo lo fece crescere in tal modo che poi diventò uno dei più bravi apostoli del primo secolo. Eunice è un grande esempio per le madri che oggi hanno dei mariti non convertiti! Chi può saperlo, magari il piano di Dio per quel vostro figlio di 4 anni potrebbe essere che un giorno diventi un apostolo di Gesù Cristo! Se è così, allora molto dipende da te, cara mamma, dal modo in cui lo cresci e se comunichi la fede in Dio al suo piccolo cuore. Non permettere che ti ascolti parlar male degli altri nella chiesa, o lamentarti e mormorare riguardo alle cose che succedono a casa. Perché questo lo distruggerà.

Ero molto attento in casa mia, che i miei figli non mi sentissero mai parlare male di un altro credente, così da non infettarli con questa malattia. Esattamente come non volevo che nessuno dei miei figli si ammalasse di tubercolosi o di lebbra, non volevo nemmeno che venissero infettati con questa attitudine negativa nei confronti degli altri fedeli. Se possiamo comunicare la fede ai nostri figli quando ci vedono affrontare delle situazioni difficili a casa, allora gli avremo dato il dono più importante di tutti.

Nella maggior parte dei casi abbiamo osservato che la prima generazione di Cristiani è forte in fede e nella devozione per il Signore rispetto alla seconda generazione di Cristiani che è cresciuta nelle case di credenti. Ma Timoteo fu un'eccezione. Era un credente di terza generazione che era devoto al Signore. Perciò ci possono essere dei credenti di seconda o terza generazione che sono anche più devoti al Signore rispetto ai loro genitori.

Mantenere il Fuoco Ardente

Ma Timoteo aveva più della fede. Aveva anche dei doni spirituali e infatti Paolo gli ricordò di questo, "Voglio ricordarti del dono spirituale che hai ricevuto quando ti imposi le mani." Lo Spirito Santo non è uno spirito di timidezza. Paolo lo esortò a risvegliare e rinfrescare quel dono così da mantenere il suo fuoco sempre ardente. Da questo impariamo che anche se Gesù ci battezza nello Spirito Santo e fuoco (Matteo 3:11), dobbiamo comunque fare qualcosa per mantenere sempre ardente questo fuoco. Dio accende il fuoco. Noi dobbiamo metterci il carburante - una vita sempre e totalmente arresa alla volontà di Dio. Non vi immaginate che solamente perché Dio vi ha unto una volta, allora ora vi potete rilassare e dire, "Una volta unto, per sempre unto". Questo è un grande errore tanto quanto il "Una volta salvato, per sempre salvato".

Ho visto delle persone che sono state genuinamente unte da Dio che un anno dopo erano spiritualmente morte. Il fuoco si era spento. Gli interessi mondani e l'orgoglio erano arrivati ed avevano spento il fuoco. Ora stanno correndo dietro ai soldi e cercando di vivere una vita confortevole, così hanno perso il fuoco di Dio. Questo è triste ed è una grande perdita per il regno di Dio.

Perciò Paolo disse a Timoteo, "Quel fuoco che è sceso su di te, mantienilo acceso, fallo ardere sempre. Ora sta a te. Se non continui a farlo bruciare, si spegnerà. Mantienilo ardente tenendo una coscienza pulita, studiando la parola di Dio, umiliandoti sempre e costantemente, cercando Dio con tutto il cuore, stando lontano dall'amore per i soldi, e dalle discussioni con gli altri e da tutto quello che spegnerà questo fuoco."

Paolo poi andò avanti dicendo, "Dio non ci ha dato uno spirito di timidezza" (1:7). Paolo di carattere era una persona focosa. Al contrario Barnaba e Timoteo erano timidi. Nel ministero Dio mette una persona focosa assieme ad una timida così che si possano equilibrare l'un l'altro. Questa è la combinazione ideale per la guida di ogni chiesa.

Se tutti i leader fossero stati come Timoteo, la chiesa sarebbe stata piena di persone insipide che scendevano a compromessi. E se tutti i capi fossero stati come Paolo, a fatica sarebbe rimasto qualcuno nella chiesa, perché la maggior parte delle persone si sarebbero scoraggiate ed avrebbero lasciato. Ma quando entrambi questi tipi di uomini sono alla guida, allora c'è l'equilibrio tra la grazia e la verità! Perciò se hai un collaboratore che ha un temperamento e dei doni esattamente opposti ai tuoi, questa potrebbe essere la scelta perfetta che Dio ha fatto per te. Se Dio ti dà una moglie che ha un temperamento esattamente opposto al tuo, allora potrebbe essere che Dio abbia fatto la scelta perfetta per te. Potremmo avere la stessa devozione a Cristo e la stessa passione per vivere per Dio, ma nonostante questo avere dei temperamenti opposti. Paolo e Timoteo avevano la stessa devozione per Cristo, ma i loro temperamenti erano totalmente opposti.

Ringrazio Dio che nella mia vita mi ha dato dei collaboratori che sono devoti a Cristo, ma hanno dei doni e il temperamento opposto al mio - proprio come la mano destra e la mano sinistra. Dio sapeva di che tipo di collaboratori avevo bisogno per essere equilibrato e dunque mi ha dato dei collaboratori specifici per questo. Li apprezzo molto e sono di grande valore per me. Non potrei mai costruire il Corpo di Cristo senza di loro. Dobbiamo imparare ad apprezzare le persone che Dio sceglie per essere i nostri collaboratori.

Perciò ad alcuni diciamo, "Non permettere alla tua timidezza naturale di prendere sopravvento sulla tua vita." Invece ad altri dobbiamo dire, "Non permettere che la tua durezza che hai per natura prenda il sopravvento sulla tua vita."

Paolo disse, "Dio ci ha dato uno spirito di potenza, amore e disciplina" (1:7). Lo Spirito di Dio ci dà potenza, amore per gli altri e ci permette di essere disciplinati.

Qualsiasi esperienza dello Spirito Santo che potreste aver avuto, se non permettete allo Spirito Santo di disciplinarvi - cioè spendere il vostro tempo ed i vostri soldi in modo disciplinato, e di disciplinare il vostro parlare, allora non sarete mai quello che Dio vuole che siate. I più grandi servi di Dio nella storia della chiesa sono stati uomini e donne che permisero allo Spirito Santo di disciplinare le loro vite. Vennero disciplinati nel dormire, nel mangiare, nel pregare, e nello studiare le Scritture. Sono stati disciplinati nel mettere Dio al primo posto sopra tutti i loro desideri terreni. Molti Cristiani rimangono soddisfatti con l'avere ricevuto il battesimo nello Spirito Santo e poi immaginano che da lì in poi tutto nella loro vita filerà liscio. Ma avete anche bisogno di essere disciplinati se volete compiere la volontà di Dio nella vostra vita.

Mantenere gli Standard di Dio

Paolo andò avanti dicendo, "Non ti vergognare di me, perché sono carcerato" (1:8). Molti credenti erano fieri di essere associati con l'apostolo Paolo mentre stava piantando chiese e facendo miracoli. Ma ora che era un prigioniero non volevano più associarsi con lui perché si vergognavano. Molti Cristiani si assoceranno con un predicatore quando è popolare. Ma nel momento in cui non è più popolare o viene rigettato si allontaneranno da lui. Ma quelli che stettero con Paolo fino alla fine furono quelli che Dio approvò e usò per costruire la Sua chiesa. Furono testati attraverso l'impopolarità di Paolo e vennero trovati fedeli. Dio ci testerà per vedere se stiamo con un Suo servo che ha unto ma che non è famoso. Allora Dio vedrà se state cercando i vostri interessi o se gli sarete fedeli.

Poi al Capitolo 1:12, Paolo disse, "So in chi ho creduto e sono convinto che Egli ha il potere di custodire il mio deposito fino a quel giorno" (1:12). Paolo confidava che il Signore l'avrebbe preservato fino alla fine. Siccome Paolo era devoto con tutto il cuore, questo poteva dirlo. Ma se un Cristiano che non è devoto con tutto il cuore cita oggi questo verso, allora si sta ingannando da solo.

"Non abbassare il livello" è così che Paolo esortò Timoteo (1:13). Oggi tutti i predicatori Cristiani hanno un gran bisogno di questa esortazione: "Non abbassate il livello che vedete nelle Scritture per portare più persone nella vostra chiesa". Se nella vostra chiesa avete meno persone di alto livello siete agli occhi del Signore una chiesa migliore rispetto ad un'altra con più persone ma di un livello più basso. È meglio avere una chiesa con 3 discepoli piuttosto che una con 300 persone che scendono a compromessi. Quei tre discepoli devoti con tutto il cuore possono influenzare un'intera città per Cristo, più dei 300 credenti che scendono a compromessi. Questo è il peso che ogni vero servo di Dio deve avere nel suo cuore per la prossima generazione che verrà dopo di lui. Nella storia del Cristianesimo molto spesso troviamo che la seconda generazione di un movimento abbassa il livello, perché non hanno la stessa visione che avevano i loro fondatori. Paragonate le grandi chiese appartenenti alle diverse denominazioni di oggi con quello che erano quando vennero fondate. Se i fondatori di queste denominazioni venissero sulla terra oggi non si unirebbero alla denominazione che fondarono - perché hanno abbassato il livello che mantenevano e proclamavano i fondatori. La forma esteriore della dottrina magari sta ancora lì, ma la potenza e l'unzione se ne sono andate. La vita se ne è andata, e la conoscenza di Dio pure.

Dobbiamo custodire il giusto livello attraverso lo Spirito Santo che abita in noi, perché è un tesoro sacro. Se la vostra ditta vi dà cinque milioni di euro in contanti che dovete trasportare da Milano a Napoli in treno, sono sicuro che continuerete a controllarli molto attentamente assicurandovi che quando raggiungete la vostra destinazione i milioni siano ancora 5 e non 3! Così è come dobbiamo salvaguardare il livello che Dio ha posto nella Sua Parola. Non saremo mai in grado di fare questo senza la saggezza e la potenza dello Spirito Santo (1:14).

Paolo disse a Timoteo che molti credenti dell'Asia Minore "lo avevano abbandonato" (1:15). Nei suoi ultimi giorni di vita Paolo visse qualcosa che anche Gesù passò - cioè che i credenti lo lasciarono rompendo la comunione con lui. Questi credenti ora non volevano più associarsi con Paolo perché era un prigioniero. Non volevano avere problemi con i Romani. Perciò mantenevano una certa distanza da Paolo. Prima che abbandonassero Paolo è possibile che Figello ed Ermogene furono dei suoi collaboratori. Ma Onesiforo stette con lui e non ebbe vergogna delle catene di Paolo (1:16). Aveva servito Paolo a Efeso. Ed ora passando da Roma Onesiforo andò ad incontrare Paolo, anche se l'apostolo era in prigione, così per stare un po' in comunione con lui. Sia lodato Dio per questi fratelli leali che stanno con i servi di Dio in circostanze favorevoli ed avverse . Paolo disse, "Quando Onesiforo era a Roma, mi ha cercato con premura e mi ha trovato. Gli conceda il Signore di trovare misericordia presso di Lui in quel giorno finale" (1:18). Se date anche un bicchiere d'acqua nel Nome di Gesù a un Suo discepolo, non perderete la vostra ricompensa.

Le Caratteristiche di un Vero Servo di Dio

Al Capitolo 2, Paolo parlò delle caratteristiche di un vero servo di Dio.

Prima di tutto, un vero servo di Dio deve essere un fedele insegnantedella parola di Dio. Paolo disse a Timoteo, "Tutte le cose che hai udite da me affidale a uomini fedeli, che siano capaci di insegnarle anche ad altri" (2:2). Qui vediamo il peso che Paolo aveva nel cuore di raggiungere con il vangelo anche la quarta generazione. Timoteo (un discepolo di seconda generazione) doveva trovare degli uomini fedeli nella terza generazione (non uomini astuti ma fedeli) che avrebbero poi dovuto trovare altri uomini fedeli nella quarta generazione. Dio non ha mai cercato uomini astuti o ricchi, ma solo fedeli .

Secondo, un servo di Dio deve essere un soldato che non si fa coinvolgere dagli affari di questo mondo, ma ne è distaccato (2:3, 4). Vive nel mondo ma riconoscendo sempre che non è di questo mondo. Un buon soldato si concentrerà a combattere il nemico e vincere la battaglia per il suo paese. Le altre cose avranno un posto secondario nella sua mente. Un vero servo di Dio avrà la sua mente impostata sullo stabilire la vittoria di Cristo nei territori di Satana. Per fare questo cercherà di essere libero dall'attaccamento alle cose terrene. "Se siete stati risorti con Cristo, continuate a cercare le cose di lassù, dove Cristo è, seduto alla destra di Dio. Siate concentrati sulle cose di lassù e non su quelle che sono nella terra" (Colossesi 3:1, 2).

Volete servire il Signore? Allora impostate la vostra mente principalmente sulle cose di lassù e siate determinati a combattere il diavolo vincendo le battaglie per il Signore. Dio provvederà ai vostri bisogni terreni. Molti credenti sono dei buoni soldati quando sono celibi. Ma quando si sposano ed hanno una famiglia, permettono alle loro menti di essere così prese dalle cose terrene che il loro amore per il Signore si raffredda. Ma se vi siete sposati nella volontà di Dio la vostra devozione a Cristo aumenterà . Io ero un lavoratore Cristiano a tempo pieno anche prima di sposarmi. Mia moglie ed io abbiamo cresciuto quattro figli che oggi sono grandi e sposati. Mi sono preso cura di loro ed ho provveduto ai loro bisogni. Ma la mia famiglia non è mai diventata più importante del Signore. Come risultato del mio mettere Dio al primo posto della mia vita, mia moglie e i miei figli non ne hanno avuto nessuna perdita. Se vivete nella volontà di Dio non soffrirete spiritualmente né materialmente. Dio è fedele. Se lo servite fedelmente, pensate che abbandonerà la vostra famiglia? Questo è impossibile. Perciò sii un buon soldato e cerca il regno di Dio prima, e vedrai che Dio provvederà alla tua famiglia e a tutto quello di cui ha bisogno per vivere su questa terra. Se vivrai per Lui non ti abbandonerà. Sto solo aggiungendo la mia testimonianza alla testimonianza di molti servi di Dio negli ultimi 2000 anni che possono dirvi la stessa cosa. Se onorate Dio, Dio vi onorerà. Perciò, "Non permettete che il mondo vi conformi al suo modello" ( Romani 12:2 - J.B. Philips Trad. Ita.)

La terza illustrazione che Paolo usò qui è quella di un' atleta (2:5). Un vero servo di Dio deve essere come un'atleta che corre seguendo le regole. Questo vuol dire che non cerca di barare. Non fa niente contro le regole quando nessuno lo guarda. Considerate un evento Olimpico come la marcia di 50 chilometri. Gli atleti devono marciare per tutto l'evento e non devono mai correre, nemmeno per un passo. Ma 50 chilometri sono una lunga distanza, e posso immaginare che da qualche parte lungo il percorso, quando le persone non stanno guardando, alcuni atleti saranno tentati a correre un po'. Ma ci sono delle telecamere nascoste che controllano gli atleti per tutto il percorso. E se un'atleta bara e poi arriva primo, verrà squalificato e non riceverà la medaglia. Allo stesso modo nella vita di un servo di Dio non ci deve essere nessuna trasgressione delle regole. Non ci deve essere nessun resoconto falso dei risultati del nostro ministero. Nel lavoro per il Signore non avrete mai bisogno di dire una bugia. È solo nel lavoro del diavolo che le persone devono dire le bugie. Dobbiamo essere assolutamente onesti. Non ci deve essere nessuna truffa nel modo in cui teniamo i nostri soldi. È meglio soffrire per mano degli uomini per aver detto la verità che soffrire un giorno per mano di Dio per aver detto una bugia.

Quarto, dobbiamo essere come dei contadini che lavorano duro (2:6). Quando un contadino semina non va la mattina dopo a vedere se il raccolto è pronto. Aspetta. Ci vuole molto tempo prima che arrivi la mietitura, ma verrà. Nel frattempo bagna i semi e mette i fertilizzanti. I contadini devono essere persone che lavorano duro. Altrimenti non avranno un buon raccolto. Un servo di Dio deve essere come un contadino che lavora duro, nel suo studio della Parola di Dio e nel suo servire le persone. Lavora diligentemente, e perciò molti anni dopo ha la gioia di vedere le persone che ha servito diventare mature e diventare servi di Dio. Questa è una tremenda gioia che ho avuto negli ultimi anni. Giovani che sono cresciuti e sono diventati dei fedeli servi di Dio.

Dobbiamo meditare seriamente su questa illustrazione ed esaminare in questa luce la nostra vita.

Poi Paolo disse, "Ricordati di Gesù Cristo, risorto dai morti, della stirpe di Davide. Considera quel che dico, perché il Signore ti farà comprendere ogni cosa" (2:7, 8). Paolo ricordò ancora una volta a Timoteo che Gesù è venuto nella carne (la stirpe di Davide) e ha conquistato il peccato, la morte e Satana - questo è provato dal fatto che risorse dai morti. Così ha pavimentato per noi la via per conquistare anche noi questi nemici. Questo è quello che Timoteo aveva bisogno di comprendere dal Signore - ed è quello che anche noi abbiamo bisogno di comprendere.

Quinto, un servo di Dio deve essere un operaio diligente (2:15). Deve studiare la Parola di Dio attentamente e maneggiare accuratamente la verità. Solo così può presentarsi a Dio pronto per il servizio. Avete speso molte ore cercando di comprendere la parola di Dio accuratamente? Se non lo avete fatto, come può Dio utilizzarvi per amministrare la Sua Parola? Ogni volta che vedete degli uomini espandere le Scritture con potenza, ricordatevi che non è solo perché sono unti con lo Spirito, ma anche perché hanno lavorato duro studiando la Parola di Dio. Dio non ricompensa i pigri! Quando i bambini vengono da me prima di un compito in classe e mi chiedono di pregare per loro, io gli chiedo, "Avete studiato duramente per l'esame?" Se non hanno studiato, allora la mia preghiera non li aiuterà. Un contadino che non semina precisamente il seme nel momento in cui deve essere seminato e che non bagna il suo campo, non può pregare di ricevere un buon raccolto. Se volete che Dio vi usi, dovete essere diligenti nello studiare la parola di Dio.

Al Capitolo 2:11-13, leggiamo, "Se siamo morti con Lui, con Lui anche vivremo; Se abbiamo costanza, con Lui anche regneremo; Se lo rinnegheremo, anch'Egli ci rinnegherà; Se siamo infedeli, Egli rimane fedele, perché non può rinnegare Sé stesso." Se vogliamo che la vita di Cristo venga manifestata in noi, nei nostri giorni qui sulla terra, prima dobbiamo morire a noi stessi, ogni giorno. Se vogliamo regnare con Cristo eternamente dobbiamo essere costanti con Lui qui sulla terra. Se dall'altra parte Lo rinneghiamo nel modo in cui viviamo, allora troveremo che Lui ci rinnegherà nel giorno finale.

Al Capitolo 2:14, Paolo avvertì Timoteo, "Ricorda loro queste cose, scongiurandoli davanti a Dio che non si creino dispute a causa di queste parole." I due libri nella Bibbia che ci avvertono di più di evitare discussioni e dispute sono 1 e 2 Timoteo. Molti predicatori Cristiani sfortunatamente non hanno preso questo comandamento seriamente. Quando i predicatori vengono da me per discutere di qualche dottrina, la prima cosa che cerco di capire è se vogliono sinceramente conoscere la verità perché vogliono vivere una vita santa, o se invece vogliono soltanto entrare in una discussione per provare che io mi sto sbagliando. Se sento che sono veramente interessati a vivere una vita devota e santa, allora sono disposto a spendere ore con loro, spiegando le Scritture. Ma se invece sento che sono solo interessati a discutere con me, allora fermo immediatamente la discussione e cambio l'argomento con qualcosa di più piacevole - così che non perdiamo il nostro tempo discutendo.

Al Capitolo 2:16, Paolo disse ancora "Evita le chiacchere profane, perché quelli che le fanno avanzano sempre più nell'empietà." Ricordatevi che tutte le chiacchere del mondo ed il gossip guidano senza dubbio all'empietà. Il modo in cui parlate può essere come una cancrena (2:17). Quando le persone che soffrono di diabete si feriscono ad un piede, delle volte non si riesce più a curare - e il piede va in cancrena e alla fine il piede deve essere tagliato. La cancrena spirituale è una cosa terribile. Le discussioni e le chiacchere del mondo possono distruggere la vostra vita e pure le vite degli altri. Perciò evitatele come se fossero una piaga. Imeneo e Fileto furono due uomini che indugiarono in queste chiacchere e discussioni e finirono cadendo dalla verità in un colpo solo. Arrivarono fino al punto di insegnare che la risurrezione finale c'era già stata e così dunque turbarono la fede di molti.

Poi Paolo parlò del fermo fondamento di Dio. Dio ha un fondamento che è composto da due parti - la parte superiore che solo Lui può vedere e quella inferiore che noi possiamo vedere. Questo risolve la discussione nel Cristianesimo tra il Calvinismo e l' Armenianismo - dove uno che è stato salvato può essere perduto. Qual è la verità? Come qualcuno ha detto, "La verità non si trova né da un estremo né dall'altro. Tanto meno si trova nel mezzo. La verità si trova in entrambi gli estremi messi insieme." Dio è sovrano e ci ha scelti. Allo stesso modo dobbiamo cercarlo diligentemente perché solo così lo troveremo. Lui mi tiene a Sé. Ma io devo tenermi a Lui. Lui non divorzierà mai da me. Ma neanch'io devo mai divorziare da Lui. Dio non ci toglie mai la nostra volontà. Se lo facesse, saremmo diventati dei robot.

Dal punto di vista di Dio, Lui sa chi sono i Suoi figli. Se potessimo guardare dentro il Libro della Vita potremmo dire chi sono tutti i figli di Dio. Ma non possiamo. Noi guardiamo la cosa dall'altra parte, quella sotto , e che cosa vediamo? "Si ritragga dal peccato chiunque pronuncia il nome del Signore" (2:19). Perciò se vi allontanate del peccato sarete sicuri eternamente. Perciò qui vediamo entrambe le verità di questo fondamento di Dio - la sovranità di Dio e la libera volontà dell'uomo. Il Signore conosce quelli che sono Suoi - e coloro che nominano il nome del Signore si allontanano dal peccato. Perciò Dio ci tiene a Sé e noi dobbiamo tenerci a Lui.

La sesta caratteristica di un vero servo di Dio è che deve essere un vaso puro, un vaso che si santifica costantemente (2:20, 21). Ci sono due purificazioni che vengono descritte nel Nuovo Testamento. Una è la purificazione che Dio compie: "Il sangue di Gesù purifica da tutti i peccati. Se confessiamo i nostri peccati Egli è fedele e giusto da perdonarci e purificarci da ogni peccato" (1 Giovanni 1:7, 9). Dio ci purifica dalla colpa del peccato. Questo noi non possiamo farlo. Solo il sangue di Gesù può farlo. La seconda purificazione è qualcosa che dobbiamo fare noi ("Se dunque uno si purifica" - 2:21). Queste sono come due facce di una moneta. Dio ci purifica dai nostri peccati passati e noi ci purifichiamo dalle cose sbagliate che vediamo nelle nostre vite.

Forse avete l'abitudine di fare battute o scherzi che feriscono gli altri - qualcosa che Gesù non farebbe mai. Non chiedete a Dio di togliervela, dite "Signore, mi purificherò. Rinuncio a questa cattiva abitudine, con il Tuo aiuto." O forse siete curiosi e dunque sempre interessati ai fatti degli altri. Dovete allora ripulirvi dall'essere interessati a delle cose che non vi riguardano. Se un uomo si purifica allora può essere un vaso santificato e utile per il Padrone.

La passione della mia vita, per ormai molti anni, è stata quella di essere un vaso utile per Dio per compiere ogni opera buona che Lui può fare attraverso di me in questa mia vita terrena. Su questa terra viviamo al massimo 80 o 90 anni. Ogni anno della nostra vita deve essere utile per Dio. Se volete vivere questa vita, purificatevi ogni giorno. Chiedete al Signore di mostrarvi le cose che sono inutili - e poi ripulitele. Fate sì che la vostra vita sia una vita in costante purificazione. Se siete seri riguardo a questo, sarete un vaso utile per il Padrone. Ci sono molti vasi nella chiesa che sono inutili.

Paolo paragonò i Cristiani ai diversi tipi di vasi che ci sono in una casa. "In una casa benestante ci sono dei piatti fatti d'oro e d'argento ma anche fatti di legno ed argilla. I piatti di gran valore vengono usati per gli ospiti, mentre quelli di poco valore vengono utilizzati in cucina o per metterci su degli scarti. Se state lontano dal peccato sarete come uno di questi piatti fatti d'oro puro - il meglio che c'è nella casa - così che Cristo possa usarvi per i Suoi scopi più alti" ( 2:20, 21 - Living Trad. Ita.)

Ma non pensate solo all'utilità. Molte persone sono felici di sapere che Dio li sta usando. In una casa di solito si usano di più delle scatole di legno piuttosto che dei vasi d'oro. Ma quale vaso ha più valore? Siete concentrati sulla vostra utilità o sul vostro valore spirituale? Per Dio il vostro valore spirituale è molto più importante della vostra utilità nel Suo lavoro. Dio utilizza molte persone per fare il Suo lavoro - anche il diavolo. Il diavolo una volta inviò un suo messaggero, che era una spina nella carne di Paolo - e Dio lo utilizzò per mantenere Paolo umile. Dio utilizzò Balaam. Dio utilizzò anche Salomone per scrivere le Scritture; ma dopo averle scritte, Salomone se ne andò all'inferno. Perciò non gloriatevi mai nel fatto che Dio vi sta usando. Molti che hanno profetizzato e fatto miracoli nel Nome di Gesù nel giorno finale saranno respinti (Matteo 7: 22, 23). Perciò essere usati da Dio non è la cosa principale. Qual è il tuo valore interiore? Sei un vaso d'oro?

Quando scoppia un incendio in un'abitazione, le persone si affrettano per portare via l'oro e l'argento - e non le ceramiche. Così sarà anche quando questo mondo prenderà fuoco. "Saranno Miei, dice il Signore Onnipotente, in quel giorno quando farò i Miei gioielli. Allora vedrete la differenza tra quelli che servono Dio e quelli che non lo servono" ( Malachia 3:17, 18 - Living Trad. Ita.) Se al momento sei solo un vaso di ceramica che ha poco valore, purificandoti da tutto quello che non è come Cristo nella tua vita puoi diventare un vaso d'oro.

Se decidete di purificarvi, la prima cosa dalla quale dovete scappare sono le passioni giovanili (2:22). Anche un uomo come Timoteo che aveva circa 45 anni in quel momento, doveva fuggire dalle passioni giovanili. Paolo disse a questo fratello devoto con tutto il cuore come Timoteo, che l'unico modo per evitare di peccare in quest'area è quello di fuggire via dalla tentazione. Timoteo non si doveva immaginare che era troppo anziano per essere tentato in quest'area. Non vi immaginate che se avete 45 anni non sarete tentati. Non permettete a questi peccati di affondarvi e distruggere il vostro ministero.

"Ricerca la giustizia con quelli che invocano il Signore con un cuore puro" (2:22). In altre parole dobbiamo cercare la comunione principalmente con coloro che cercano la purezza. Questo ci aiuterà a fuggire dal peccato. I nostri migliori amici sulla terra devono essere coloro che desiderano la purezza con tutto il loro cuore. Molti credenti hanno degli standard più bassi e non sono interessati nel vivere la vita di Cristo. Ma dobbiamo passare la maggior parte del nostro tempo con coloro che stanno cercando di vivere una vita santa.

Come possiamo sapere se qualcuno ha un cuore puro? Gesù disse che le persone parlano da quello che hanno nel cuore (Matteo 12:34). Sappiamo quello che riempie il cuore di un uomo sentendo le cose di cui ama parlare. Se sta sempre parlando di soldi e cose materiali, è perché il suo cuore è pieno di pensieri che riguardano i soldi. Dall'altra parte, quando un uomo vuole parlare per la maggior parte del Signore, sapete cosa sta riempiendo il suo cuore. Io voglio comunione con coloro che desiderano essere come Gesù. Quando amiamo il Signore, amiamo anche parlare di Lui. Questo è il segreto per servire il Signore efficacemente.

La settima caratteristica di un servo di Dio è che deve essere una persona che istruisce con mansuetudine (2:24-26). Deve parlare gentilmente alle persone, non deve cercare di litigare o discutere. Se siete una persona che cerca sempre di discutere, non potete essere un servo di Dio. Dovete anche rifiutare tutte le conversazioni stolte ed insensate (2:23). Se parliamo con mitezza e cortesia agli altri, allora siamo più in grado di aiutarli ad essere liberi dal peccato e dal laccio che Satana gli ha messo addosso (2:24-26).

Esortazioni finali

Al Capitolo 3, Paolo disse che negli ultimi giorni sarà difficile per i Cristiani rimanere fedeli. Perché "gli uomini saranno amanti di loro stessi" (3:2). Paolo qui non stava parlando delle persone nel mondo. Le persone del mondo sono sempre state amanti di sé. Ma qui sta parlando di persone che si auto definiscono credenti - che "avranno l'apparenza della santità" (3:5). L'apparenza della santità si riferisce alle dottrine. Negli ultimi giorni, i Cristiani evangelici con le giuste dottrine saranno comunque amanti dei soldi, vanagloriosi ed arroganti, ecc., (3:2-5). Le dottrine sono come le parti del nostro corpo. Un corpo umano può avere tutte le sue parti ma essere morto! Lo stesso vale per un Cristiano che ha tutte le dottrine corrette ma manca di potenza. Non hanno la potenza per vivere per Dio. Se vi gloriate nel fatto che tutte le vostre dottrine sono giuste, ma vivete per voi stessi ed amate i soldi, allora siete morti.

Qui ci sono alcune caratteristiche di coloro che hanno solo l'apparenza della santità : "Arroganza, ingratitudine, incapacità di stare con gli altri, parlano male dei fatti altrui, parlano male degli altri, brutalità, slealtà, presunzione e amano di più il piacere e la comodità che Dio." Molti di coloro che hanno queste qualità continuano ad immaginarsi che sono dei figli di Dio, siccome hanno le giuste dottrine (3:2-5).

Oggi ci sono molti "Cristiani" che hanno il giusto linguaggio religioso, ma nonostante questo non sono mai stati liberati dal vivere per sé stessi, per il mondo e per i soldi. Paolo disse a Timoteo di evitare queste persone . Perché dovremmo evitare queste persone? Perché altrimenti potremmo contrarre la loro infezione.

Molti di questi predicatori vanno di casa in casa attirando l'attenzione di donne deboli che li ammirano. Visitano le case quando le donne sono sole e spesso finiscono nel peccato con loro. Queste donne continuano ad andare a molti incontri e continuano ad ascoltare molti predicatori. Ma non arrivano mai a comprendere la verità (3:6, 7). Se sei un predicatore, stai attento a questa abitudine. Non essere un predicatore effeminato. Sii un uomo di Dio. Comunque, non tutte le donne sono così, perché nella chiesa ci sono molte sorelle eccellenti e sante.

Poi Paolo citò l'esempio di Ianné e Iambré, i sacerdoti del Faraone, che si opposero a Mosè (3:8). Anche oggi ci sono persone così, che hanno l'apparenza della santità ma che si oppongono ai veri servi di Dio. Ma un giorno Dio li giudicherà e la loro follia sarà manifestata a tutti.

In contrasto con questi predicatori, Paolo disse a Timoteo, "Tu invece hai seguito da vicino come mi comporto. Hai visto la mia condotta, il mio scopo di vita, la mia fede, la mia pazienza, il mio amore, la mia perseveranza, e tutte le persecuzioni che ho sofferto" (3:10, 11). Qui Paolo non si stava vantando. Delle volte dobbiamo condividere la nostra testimonianza con gli altri credenti in modo da stimolarli. Paolo dovette ricordare a Timoteo il modo in cui aveva vissuto così da metterlo in contrasto con gli altri predicatori che erano corrotti, ma che si dichiaravano servi di Dio. Paolo andò avanti dicendo che tutti quelli che cercano di vivere come Cristo ha vissuto sulla terra, saranno perseguitati (3:12). Ma gli uomini malvagi e gli impostori andranno di male in peggio, ingannando gli altri ed ingannandosi da soli. Timoteo venne avvertito di stare lontano da queste persone e di continuare a seguire quello che aveva imparato fin da quando era bambino (3:13, 14).

Poi Paolo esortò Timoteo a dedicarsi allo studio delle Scritture, le quali sono state "ispirate direttamente da Dio" per renderci perfetti. Lo stesso Spirito Santo che inizialmente ispirò la Parola di Dio, oggi la utilizza per insegnare, rimproverare, correggere ed equipaggiarci per diventare uomini e donne di Dio, pronti per ogni opera buona (3:16, 17).

Poi Paolo scrisse le sue parole conclusive a Timoteo, "Ti scongiuro nel Nome di Gesù. Predica la parola. Sii sempre pronto a predicare la parola sia se te la senti sia se non te la senti, sia se è conveniente sia se non è conveniente" (4:1, 2). Dobbiamo sempre essere pronti, in ogni momento, a predicare la Parola di Dio; e quando predichiamo, non dobbiamo solo incoraggiare le persone con la Parola di Dio, ma anche rimproverarle, correggerle, esortarle ed insegnargli con grande pazienza (4:2). Questo perché arriverà il momento in cui le persone non vorranno più ascoltare la "sana dottrina" - che vuol dire la sana dottrina che guida a vivere come Cristo Gesù visse sulla terra. Piuttosto che questa sana dottrina vorranno ascoltare i predicatori che gli saranno di gradimento e li renderanno felici (con delle "favole" - tecniche imparate dalla psicologia) con lo scopo finale di prendersi i loro soldi (4:3).

Se oggi doveste andare in una libreria Cristiana guardando i libri che vengono venduti, a fatica troverete anche un solo libro che vi può guidare a vivere veramente come Gesù visse sulla terra. La maggior parte delle cose vendute in queste librerie, sono inutile spazzatura - trattano le esperienze delle persone (reali o immaginarie) per intrattenervi e non guidarvi a vivere come Cristo visse sulla terra. Questo è perché la maggior parte dei Cristiani di oggi non sono interessati ad una vita santa. E perciò Paolo spronò Timoteo a tenere duro nelle avversità, di fare il lavoro di evangelismo e di fare discepoli (questo è il vero "evangelismo" - Matteo 28:19) e di non sprecare il suo tempo.

Poi Paolo disse che sapeva che il suo tempo sulla terra era finito. Guardando indietro la sua vita era grato di aver combattuto con tutto il cuore il diavolo e i desideri della sua carne, e aveva mantenuto la fede incorruttibile, senza scendere a compromessi, e che aveva finito la corsa che Dio aveva preparato per lui. Paolo aveva finito il suo ministero terreno. Era andato in tutti i posti in cui Dio voleva che andasse - delle volte a piedi, e delle altre volte grazie a dei naufragi. Paolo era determinato ad andare ovunque Dio voleva mandarlo. Per questo motivo Dio ha preparato per lui una corona di giustizia che non darà solo a Paolo, ma anche a tutti coloro che amano la Sua apparizione (4:8). Ma Paolo aveva anche qualcosa in contrario riguardo ai suoi collaboratori. Dema lo aveva abbandonato, cercando la gloria di questo mondo - probabilmente i soldi - come fanno molti predicatori oggi (4:10). Alessandro il ramaio gli aveva fatto del gran male. Ma Paolo non avrebbe preso la sua vendetta. Avrebbe lasciato la cosa al Signore che lo avrebbe ricompensato nel giorno finale (4:14). Quando Paolo venne portato in tribunale tutti lo abbandonarono, ma il Signore stette con lui e lo salvò (4:17). Paolo non voleva che il Signore lo salvasse dal martirio, ma voleva che lo salvasse da "ogni azione malvagia" (4:18). In questo modo il Signore gli avrebbe dato una gloriosa entrata nel Suo regno celeste. Che modo meraviglioso per concludere la propria vita.

Ringraziamo Dio per un esempio di un uomo di Dio del genere che ha mantenuto la fede fino alla fine, che ha combattuto il buon combattimento e finito la sua corsa. Mi auguro che anche noi seguiamo le sue orme.

Capitolo 56
Tito

GLI ANZIANI - E QUELLO CHE DOVREBBERO INSEGNARE

I

l tema della lettera di Paolo a Tito è ancora la chiesa e i suoi anziani. Queste tre lettere - 1 Timoteo, 2 Timoteo e Tito - trattano la chiesa e la sua guida. La prima cosa che Paolo cercò di fare è di stabilire ordine nella chiesa. Al Capitolo 1, Paolo parlò di costituire degli anziani, che siano uomini di Dio, che possano guidare la chiesa e zittire le persone ribelli; mentre al Capitolo 2 parlò della sana dottrina e al Capitolo 3 del fare opere buone.

Lavorare Assieme Nonostante le Differenze

Alcuni dei collaboratori più vicini a Paolo, come Tito, non erano Giudei. Paolo invece era un Giudeo molto forte, un Fariseo tra i Farisei. Ma il suo costante compagno di viaggio era un dottore Greco di nome Luca, che scrisse il Vangelo secondo Luca e gli Atti degli Apostoli. Un'altra persona con la quale collaborò strettamente era Timoteo. Che era per metà Greco, perché suo papà era Greco. Anche Tito era Greco. Perciò c'erano queste quattro persone provenienti da diverse comunità che lavoravano assieme - Paolo, Tito, Timoteo e Luca - erano delle dimostrazioni viventi del vangelo del nuovo patto, dove persone aventi nazionalità diverse possono lavorare assieme come se fossero un sol corpo.

Se potete lavorare solo con le persone della vostra cultura e nazionalità, allora c'è qualcosa di sbagliato con la vostra Cristianità. Se sei dell'Italia del nord e riesci a lavorare solo con quelli che vengono dall'Italia del nord, allora non hai compreso il vangelo. Il vangelo fece sì che Paolo lavorasse con persone con lingue diverse e di diverse nazionalità. Dobbiamo essere disposti a lavorare con persone di qualsiasi nazionalità o temperamento, se sono discepoli di Gesù - sia che siano Cinesi, Africani, Russi, Sudamericani o Nordamericani, sia che siano introversi o estroversi. Il temperamento e le nazionalità possono essere tutti diversi, ma nonostante questo si può essere stretti collaboratori. Dobbiamo liberarci della stretta mentalità settaria, quella che tiene conto solo delle cose in comune e che fa sì che siamo a nostro agio solo con le persone che hanno la nostra nazionalità ed il nostro temperamento, e dobbiamo imparare a lavorare con tutti quelli che sono nel Corpo di Cristo.

Ci sono dei tratti particolari che delle persone di alcune nazionalità o comunità hanno. Ma quando vengono a Cristo possono essere liberati da questi tratti. Paolo disse a Tito, quando Tito era a Creta, che uno dei predicatori religiosi Cretesi disse, "I Cretesi sono bugiardi, malvagi come bestie, pigri e mangioni" (1:12). Questo poteva essere vero. Ma quando un Cretese come questo viene a Cristo ed è riempito con lo Spirito Santo, non sarà bugiardo, malvagio, non si comporterà come una bestia, non sarà pigro e non sarà un mangione. Perciò non dobbiamo mai giudicare una persona basandoci sulla sua nazionalità o comunità di provenienza. Se abbiamo dei pregiudizi contro qualsiasi Cristiano solo perché viene da un'altra comunità, rimarremo spiritualmente poveri.

Dio mi ha reso immensamente ricco spiritualmente attraverso la comunione con persone provenienti da differenti nazionalità e comunità - Cinesi, Africani, Indiani di differenti razze, Europei, Americani, ecc. Il mio cuore è sempre stato aperto alle persone che fanno parte del popolo di Dio di tutte le comunità e di tutte le nazioni - perché so che la santità non si trova in una nazione particolare. Ho notato che le persone provenienti da certi paesi benestanti sono molto arroganti. Ma i veri credenti che vengono da questi paesi sono umili. Perciò i Cretesi forse sono bugiardi, ma i Cristiani a Creta non sono bugiardi. Le persone che provengono da alcune comunità hanno dei poveri valori famigliari. Ma i Cristiani che vengono da queste comunità non hanno bisogno di essere come gli altri. Perciò non dobbiamo mai giudicare un Cristiano in base alla comunità da cui proviene. È una nuova creatura. Questo è il motivo per cui Paolo non aveva problemi nell'avere come suoi collaboratori più stretti persone di altre nazionalità.

Se non siete disposti a lavorare con persone diverse da voi nel Corpo di Cristo, non sarete in grado di compiere tutto il piano che Dio ha per la vostra vita. Dio allora non vi mostrerà quali potrebbero essere i vostri collaboratori - perché nel Suo piano, magari vuole farvi lavorare con qualcuno di un'altra nazionalità, o che proviene da un'altra parte dell'India, e questo perché vede che non siete disposti ad accettare il Suo piano.

Ci sono molte attitudini sbagliate in noi che hanno bisogno di essere distrutte prima di poter lavorare assieme con altri nel Corpo di Cristo, senza distinzioni di ogni sorta. Se abbiamo una preferenza a lavorare solo con persone della nostra stessa tipologia, allora Dio non ci guiderà. Potremmo sceglierci da soli i nostri collaboratori e poi dire che il Signore ci ha guidato a loro - ma questo non sarà vero. In questo caso sarebbero state le nostre preferenze carnali che ci hanno guidato. In questo caso li avremmo scelti perché hanno lo stesso nostro livello intellettuale, o provengono dalla nostra stessa comunità, o hanno lo stesso nostro temperamento. Questo tipo di unione va bene per un matrimonio. Ma quando lavoriamo per Dio dobbiamo essere aperti a chiunque Dio sceglie per nostri collaboratori.

La Santità e la Devozione totale

Paolo cominciò la sua lettera dicendo, "Parlo come uno schiavo di Cristo per promuovere la fede dei diletti di Dio e la conoscenza della verità cioè camminare come Gesù camminò sulla terra" (1:1). Notiamo che come Paolo si stava approcciando verso la fine della sua vita, le sue lettere contenevano una grande enfasi sul vivere come Cristo ha vissuto sulla terra, in santità e totale devozione. Considerate queste tre ultime lettere di Paolo - 1 Timoteo, 2 Timoteo e Tito. Quanto tempo si prese Paolo per dire qualcosa del parlare in altre lingue? Nulla. O riguardo alla guarigione fisica? Nulla. O alla prosperità finanziaria? Nulla. Considerate anche la prima lettera di Giovanni, che scrisse verso la fine della sua vita. Quanto Giovanni parlò del parlare in lingue, o della guarigione fisica, o della prosperità finanziaria? Nulla. Quando questi apostoli arrivarono alla fine delle loro vite enfatizzarono le cose che erano di fondamentale importanza - non le altre secondarie che molti Cristiani enfatizzano oggi.

Di che cosa parlò Giovanni nella sua lettera? Dell'obbedienza. Di che cosa parlò Paolo nelle sue ultime tre lettere? "Di vivere come Gesù ha vissuto sulla terra" (11 volte) - "Il segreto della santità" (1 Timoteo 3:16), "La potenza della santità" (2 Timoteo 3:5), "La verità cioè camminare come Gesù ha camminato sulla terra" (Tito 1:1). Al contrario nelle sue prime lettere, Paolo non usò queste espressioni nemmeno una volta. Da apostolo maturo, verso la fine della sua vita Paolo diceva implicitamente, "In passato ho parlato di molte cose - riguardo al ritorno del nostro Signore, del parlare in lingue, delle guarigioni, dei miracoli, ecc. Ma come sto arrivando alla fine della mia vita, vedo che c'è un gran bisogno di stressare sul fatto che possiamo vivere una vita davanti a Dio proprio come quella che Gesù visse sulla terra, perché questo è il fondamento di tutto il resto." Anche noi possiamo sapere di essere maturati quando nel nostro ministero insistiamo sulla stessa cosa. Senza la natura divina non saremo in grado di costruire la chiesa di Gesù Cristo oggi - anche se abbiamo tutti i doni dello Spirito e molta prosperità finanziaria! Non siamo contro i doni dello Spirito. Ci servono tutti. Ma la nostra principale enfasi deve essere sul vivere come Gesù ha vissuto sulla terra. L'uomo che ascolterei volentieri, è l'uomo maturo che ha visto l'importanza di quello che Paolo e Giovanni videro verso la fine delle loro vite - vivere come Gesù ha vissuto sulla terra . Perciò quando ascoltate un predicatore che predica di molte cose, paragonatelo con questi apostoli e così sarete in grado di identificare se è veramente un Cristiano maturo.

Requisiti per gli Anziani

Paolo disse a Tito che lo aveva lasciato a Creta per "mettere in ordine le cose che rimangono da fare, e per costituire degli anziani in ogni città" (1:5). Verso la fine della sua vita Paolo era preoccupato anche del fatto che ci fossero al comando di ogni chiesa degli anziani. Lo Spirito Santo cerca sempre di costituire più di un anziano in ogni chiesa - e mai un singolo pastore. Paolo non disse a Tito di costituire un pastore per ogni chiesa. Ci devono essere almeno due anziani che guidano ogni chiesa - affinché il comando della chiesa sia equilibrato. Il comando guidato da una sola persona farà diventare quella chiesa sbilanciata. Sotto l'antico patto il comando veniva sempre esercitato da un solo uomo - un sommo sacerdote, un re o un profeta. Ma quando Gesù cominciò il Suo ministero inviò i Suoi discepoli due a due. Quello fu il principio del ministero del Corpo - che sarebbe poi stato una delle caratteristiche principali del nuovo patto - dal giorno di Pentecoste in avanti.

Gli anziani nella chiesa devono essere le persone spiritualmente più mature che ci sono in quella chiesa e non necessariamente quelle che sono più anziane d'età. Ma che cosa vedete oggi? Uomini giovani ed immaturi che diventano pastori di chiese dopo aver preso il loro diploma nelle scuole Bibliche. La maggior parte delle persone che è seduta nelle loro chiese sono molto più maturi di loro. Questa non è la chiesa di Gesù Cristo, ma un'organizzazione. Nella chiesa di Gesù Cristo quelli che conoscono di più Dio sono gli anziani.

La maturità non viene determinata attraverso l'abilità di predicare o attraverso i doni. Anche un ragazzo di 15 anni può essere coinvolto nell'evangelismo. Ma la maturità arriva dopo molti anni di fedeltà. I requisiti per un anziano sono elencati qui al Capitolo 1:6-9. Abbiamo visto alcune di queste qualità anche in 1 Timoteo. Un anziano deve avere una buona testimonianza nel suo vicinato. Deve essere marito di una sola moglie. I suoi figli (quelli che vivono a casa con lui) devono amare il Signore e non essere selvaggi o disobbedienti. Se un uomo non può controllare i suoi figli, come potrebbe essere mai in grado di controllare la chiesa di Dio? Nel Nuovo Testamento c'è molta enfasi sul modo in cui un uomo cresce i suoi figli, questo è un requisito per guidare una chiesa. I figli di un credente sono una testimonianza di come quella persona vive ed ha vissuto a casa. I figli di alcuni credenti si comportano sempre male, mentre i figli di altri credenti si comportano sempre bene. Questo non ha nulla a che vedere con i bambini. Ma dipende da come i genitori li hanno cresciuti.

Alcuni genitori sono così indisciplinati che permettono ai loro bambini di fare quello che vogliono nell'incontro della chiesa e quando visitano le case degli altri. Questi fratelli sono totalmente inadeguati ad avere qualsiasi tipo di responsabilità nella chiesa di Dio. Un uomo che è un anziano nella chiesa deve avere dei figli disciplinati, che hanno imparato a sedersi in silenzio durante gli incontri, anche se sono piccoli. Un anziano che ha dei figli che corrono in giro durante il servizio della chiesa, dovrebbe lasciare il posto di anzianità e darlo a qualcun altro che riesce a controllare i suoi bambini. Se un uomo non riesce a disciplinare i suoi figli non può guidare una chiesa. Potrebbe essere in grado di predicare, ma non può essere un capo. Quelli che vogliono avere responsabilità nella chiesa, prima devono imparare ad essere dei buoni capi nelle loro case.

"Deve essere una persona che non si arrabbia facilmente e non deve essere arrogante" (1:7). Un uomo litigioso che si arrabbia facilmente non è adeguato ad essere un anziano. È adeguato per essere un terrorista, non un anziano della chiesa. Gli anziani nella chiesa devono essere degli uomini pacifici e pieni d'amore.

"Non devono bramare i soldi" (1:7). Non devono avere nessun interesse a ricevere soldi dalle persone.

"Devono essere ospitali" (1:8). La loro casa deve essere aperta alle persone che hanno bisogno di aiuto spirituale.

"Devono amare ciò che è buono, assennato, giusto e devoto; e devono essere persone che hanno autocontrollo" (1:8).

"Devono essere attaccati alla parola sicura così come è stata insegnata, per essere in grado di esortare secondo la sana dottrina e di convincere così quelli che li contraddicono" (1:9). La parola usata in Greco per descrivere la sana dottrina è "hugiaino", dalla quale deriva la parola Inglese (e italiana) "hygienic"o "igienico ." Questa è una parola che Paolo usò frequentemente nello scrivere le sue lettere a Timoteo e a Tito.

Un buon ospedale deve sempre tenere un alto livello di igiene, affinché gli ambienti siano liberi da germi; questo lo fa pulendo frequentemente i pavimenti e sterilizzando gli strumenti. Se dovessimo scegliere un ospedale tutti noi ne sceglieremmo uno che ha un ottimo livello di igiene. Anche la chiesa di cui scegliamo di far parte dovrebbe essere così - una che enfatizza la santità. Sfortunatamente molte chiese sono come alcuni ospedali statali in India, dove le persone che vanno per essere curate si ammalano di una malattia che non avevano mai avuto prima di entrare in quell'ospedale!! Un nuovo credente che diventa parte di una chiesa con questo livello igienico basso impara a fare gossip e a parlare male alle spalle delle persone - perché in quella chiesa non mantengono degli standard igienici alti. La chiesa che piace a Dio è la chiesa che pone la maggior parte dell'enfasi sul prendere sempre più parte alla natura Divina.

"Vi sono molti uomini ribelli, ciarloni e seduttori delle menti, ai quali bisogna chiudere la bocca" (1:10, 11). Non dobbiamo mai stare sul pulpito ad annoiare le persone che stanno sedute ad ascoltare. Se non avete niente da dire, non ditelo sul pulpito!! È un crimine far perdere tempo alle persone in questo modo. Assicurarsi che queste persone vengano zittite è compito degli anziani.

Poi ci sono i seduttori che bisogna zittire - "Questi insegnanti vogliono solo i vostri soldi" ( 1:11 - LB Trad. Ita.). Questi insegnanti non sono interessati a guidare le persone a prendere parte della natura Divina. Se viene nella vostra chiesa un predicatore interessato a raccogliere i vostri soldi, allora la miglior cosa che potreste fare sarebbe quella di mandarlo via il prima possibile. Questo sarebbe per il suo bene e anche per il bene della vostra chiesa.

Come abbiamo studiato fin qui attraverso il Nuovo Testamento, avete notato quanto spesso si parla dell'essere liberi dall'amore per i soldi? Sotto il nuovo patto questo è un tema molto importante. Perciò, se siete un vero servo di Dio, parlerete frequentemente dell'amore per i soldi ed avvertirete le persone di stargli lontano. Ma al giorno d'oggi trovo poche predicazioni riguardo all'amore per i soldi, perché la maggior parte dei predicatori e dei pastori amano i soldi. Questo è il motivo per cui non possono parlarne e non possono esporre questo grande peccato che sta rovinando le chiese al giorno d'oggi.

Paolo chiese a Tito di riprendere i Cretesi affinché diventassero sani nella fede (1:13). Immaginate quanto deve essere stato difficile per la chiesa a Creta essere una luce nel mezzo della società cretese che era piena di bugiardi, di persone malvage, pigre e mangione. Nella nostra società i peccati possono essere diversi. Ma in ogni area del peccato in cui la nostra società si è specializzata, la chiesa deve essere diversa - come una luce. Se per esempio nella nostra società il marito è come un re che non deve mai fare un lavoro sporco, allora i mariti Cristiani devono essere diversi. Nella società Indiana normalmente un marito non cambia mai i pannolini e non va mai in bagno a pulire i suoi bambini. Tutto questo si suppone essere il lavoro della moglie. Perché deve essere così? Quel marito e la moglie non hanno forse fatto assieme quel bambino? Allora perché il marito non può fare questi lavori sporchi? In una cultura Indiana del genere, il marito Cristiano deve essere diverso. Siccome sono stati collaboratori con le loro mogli nel fare i figli, allora devono essere collaboratori con le loro mogli anche in ogni aspetto che riguarda la crescita dei bambini. Dobbiamo essere diversi dalle tenebre che ci circondano.

Al Capitolo 1:15, Paolo disse, "Se siete puri, per voi tutto è puro. Ma se siete contaminati, troverete che non c'è niente di puro, ogni cosa è contaminata per voi." Alcune persone vedono lo sporco ovunque, questo perché le loro menti sono sporche. Questo è il modo in cui la nostra mente è stata corrotta dal diavolo. Ora dobbiamo permettere allo Spirito Santo di purificare le nostre menti affinché non vediamo più qualcosa di sporco dove non c'è nulla di sporco, e che non vediamo sempre il male in quello che fanno gli altri. Proverbi 27:19 dice, "Come l'acqua riflette il volto, così il cuore dell'uomo riflette l'uomo". Quello che vuol dire è che vedete negli altri la malvagità che giace nel vostro cuore. Se la maggior parte delle cose che fate la fate con motivazioni sbagliate, allora quando vedete qualcuno fare qualcosa di buono, gli attribuirete una motivazione sbagliata. Se predicate solo per fare soldi, allora vi immaginerete che ogni predicatore predichi solo per fare soldi. Questo è perché state vedendo il riflesso del vostro cuore nei cuori delle altre persone. Magari quella persona non è impura come voi, ma voi immaginate che lo sia. Se al contrario la vostra mente è pura, non andrete in giro giudicando le persone in questo modo. Attribuirete delle buone motivazioni agli altri.

Ginepro apparteneva alla fratellanza di Francesco di Assisi nel XIII secolo, che aveva deciso di vivere con grande semplicità in ogni area della sua vita. Un giorno, quando Ginepro vide uno dei suoi fratelli vestito con un vestito relativamente costoso, disse a sé stesso, "Forse sotto quel vestito costoso ha un cuore più umile di quello che ho io sotto il mio semplice vestito." Ginepro era puro e perciò tutte le cose per lui erano pure. Non giudicava nessuno. Ma coloro che hanno le menti corrotte vedranno corruzione nelle motivazioni degli altri. Vedono le motivazioni corrotte del loro cuore riflesse negli altri!

Quando Isaia vide la gloria di Dio, udì il serafino dire, "Santo, santo, santo il SIGNORE. Tutta la terra è piena della Sua gloria!" (Isaia 6:3). Ma quando vediamo la terra, non la vediamo piena della gloria di Dio ma la vediamo piena di corruzione. Al contrario però gli angeli nel cielo vedono la terra piena della gloria di Dio. Questi angeli hanno un'opinione diversa dagli uomini perché le loro menti sono pure. Vedono la gloria di Dio in molte cose, per esempio nella bellezza della creazione e nei credenti devoti qui e là. E vedono anche profeticamente il futuro, quando la terra sarà piena della gloria di Dio.

La Sana Dottrina

Al Capitolo 2:1, Paolo parlò ancora della sana dottrina. Qui non si stava riferendo alle dottrine del perdono dei peccati, della giustificazione, del battesimo nello Spirito Santo, del battesimo in acqua, del ritorno del Signore, della chiesa e il suo comando. Paolo stava parlando della vita Cristiana di tutti i giorni. Esortò Tito a "insegnare alle persone la sana dottrina," - e poi menzionò diversi gruppi di persone.

Agli uomini anziani deve essergli insegnato ad essere sobri, dignitosi, sensibili, sani nella fede, pieni di amore e pazienza. Le persone più anziane dovrebbero amare i più giovani che sono ignoranti, immaturi e stolti. Un uomo anziano che non riesce ad amare non è una persona dignitosa. C'è qualcosa di sbagliato in lui.

Le donne anziane si devono comportare con riverenza. Non dovrebbero essere maldicenti. Gli deve essere insegnato a fare il bene. Le sorelle anziane devono insegnare alle sorelle più giovani (2:4). Che cosa dovrebbero insegnare? Dovrebbero insegnare alle sorelle più giovani come amare i propri mariti, come amare i propri bambini, a come essere sensibili, pure e come essere delle lavoratrici a casa (2:5). Alle mamme deve essere insegnato a non trascurare le loro case e i loro bambini, andando a lavorare solo per vivere ad un livello economico più alto . La priorità devono darla alle loro case. Alle mogli deve essere insegnato ad essere sottomesse ai loro mariti - affinché la parola di Dio non venga disonorata. Queste sono le cose importanti che le sorelle anziane dovrebbero insegnare alle più giovani - e non hanno bisogno di una laurea ad un'università di teologia per insegnare tutto questo. Questa è davvero la sana dottrina. Ma sfortunatamente vediamo attorno a noi molte sorelle anziane che sono esperte di gossip e di maldicenze. Questo è triste - e disonora Dio.

La sana dottrina è la Cristianità pratica e ha a che fare con la vita di tutti i giorni. Ci insegna ad amare, ad essere sensibili, a dare priorità alla nostra vita a casa, a crescere i nostri figli in modo divino, ad amare i mariti e i figli, ad essere delle lavoratrici a casa, ecc. In questi giorni in cui viviamo molte mamme hanno rinnegato i loro bambini andando al lavoro - in questo modo i loro bambini crescono male.

Sto predicando solo quello che ho praticato. Nel 1968 sposai una dottoressa. Già a quel tempo stavo servendo il Signore e lavoravo tra gli studenti e nei poveri villaggi; quando mi sposai ero dunque molto povero. Una volta che Dio ci diede il nostro primo figlio, mia moglie smise di lavorare all'ospedale. Dio ci ha dato quattro figli e mia moglie ha passato i suoi giorni crescendoli tutti in modo Divino. Dopo che nacque il nostro primo figlio, mia moglie non ha più guadagnato nessun soldo con la sua professione di medico. Ma con la sua conoscenza medica ha aiutato e consigliato centinaia di donne e bambini. Abbiamo deciso che i nostri figli erano più importanti dei soldi. Oggi, dopo 47 anni di matrimonio possiamo vedere i risultati: Tutti i nostri quattro figli sono nati di nuovo e vivono per il Signore. Hanno sposato delle donne devote a Dio che ora stanno crescendo dei bambini devoti al Signore. Oggi non abbiamo nessun rimpianto della nostra scelta di crescere i nostri bambini per il Signore anziché provare a guadagnare più soldi e vivere in un modo più agiato. Abbiamo vissuto semplicemente e Dio ci ha dato la grazia per crescere i nostri figli affinché vivessero per Lui.

I vostri figli sono molto più importanti del livello economico in cui vivete. Le migliaia di euro che guadagnate non potranno mai sostituire dei bambini devoti a Dio. Perciò dico a tutte le mamme e mogli: Non rinnegate i vostri figli . Come dice qui nella Parola di Dio: "Primariamente siate delle lavoratrici a casa." Se i vostri figli sono cresciuti ed hanno lasciato la casa, allora potete andare al lavoro. Se sei una sorella anziana, dovresti essere in grado di insegnare con il tuo esempio alle sorelle più giovani a come essere delle lavoratrici a casa. Questo è il modo in cui Dio intende le cose. Riconosco che in questo ci possono essere eccezioni, ad esempio se un marito è invalido o malato, allora sua moglie deve andare a lavorare e guadagnare per vivere. Ma questo deve essere l'eccezione e non la regola.

Ai giovani uomini bisogna insegnargli ad essere sensibili. Questa è la sana dottrina. Paolo esortò Tito ad essere un buon esempio - nelle opere buone, nella purezza, nella pura dottrina, dignitoso e sano nel parlare - affinché il diavolo non possa indicare nulla in lui che possa disonorare il Nome del Signore. Satana non dovrebbe essere in grado di indicare la vostra casa e dire a Dio, "Dio, guarda quella famiglia Cristiana. Guarda la mamma che è interessata a guadagnare sempre più soldi. Poi guarda come sono ribelli i loro figli, senza alcun rispetto per i genitori e per la chiesa." Non permettete al nemico di poter dire queste cose di voi, perché porterebbero vergogna al Nome del Signore. I vostri figli sono un riflesso dei valori che voi avete nella vostra vita. Potete far finta di essere un uomo spirituale e riuscire ad ingannare tutti nel mondo. Ma non potete ingannare i vostri figli. Sanno quali sono i vostri valori e per che cosa state vivendo.

Ai servi Cristiani (e questo include quelli che stanno lavorando in ufficio o in un'azienda oggi) gli deve essere insegnato ad essere sottomessi ai loro capi in tutto. Non devono fare discussioni con i loro capi. Quanti predicatori ci sono oggi che dicono alle persone che non devono fare discussioni con i loro capi in azienda o in ufficio? Quando un Cristiano fa una discussione con il suo capo nell'azienda o nell'ufficio in cui lavora, è un disonore al nome di Gesù. Non sto dicendo che non deve stare saldo per le sue convinzioni quando gli viene chiesto di fare qualcosa di sbagliato. Questo dobbiamo farlo. Ricordo quando ero nella Marina e ci fu qualche occasione quando dovetti stare saldo e dire ai miei alti ufficiali, "Mi scusi, Signore. Sono Cristiano e non posso fare questo perché va contro la mia coscienza." Ma non dobbiamo mai fare discussioni.

Qui c'è un'altra esortazione importante per i servi (e i lavoratori negli uffici): "Non derubare" (2:10). Qual è la differenza tra derubare e rubare? Rubare si riferisce a prendere qualcosa di costoso in modo ingiusto. Mentre derubare si riferisce a degli oggetti di minor valore - per esempio come prendere i fogli per la stampante. È in queste piccole cose che scopriamo se siamo come Gesù o no. Gesù disse, "Se siete fedeli nelle piccole cose, sarete fedeli anche nelle grandi." Se avete derubato qualcosa nel passato da qualche parte, dovete calcolare il costo approssimativo di quello che avete preso e ridare i soldi. Questa è la vera Cristianità. Questo è quello che fece Zaccheo. Sto predicando quello che ho praticato in tutta la mia vita Cristiana - ed oggi la mia coscienza è totalmente pulita. È così che dobbiamo "onorare in ogni cosa la dottrina di Dio, nostro Salvatore" (2:10). Esattamente come le donne si adornano con i gioielli, i Cristiani devono adornare le dottrine che predicano vivendo una vita come quella di Cristo.

"La grazia di Dio è venuta insegnandoci a rinunciare all'empietà e alle passioni mondane, per vivere in questo mondo moderatamente, giustamente e in modo santo, aspettando la beata speranza e l'apparizione della gloria del nostro grande Dio e il Salvatore Cristo Gesù" (2:11-13). Questo è un passaggio che parla di quello che Dio ha fatto per noi nel passato - cioè ha portato la salvezza; quello che sta facendo per noi nel presente - ci permette di vivere una vita in grado di rinnegare tutte le empietà; e quello che aspettiamo nel futuro - il ritorno del nostro Signore.

Qui ci viene detto chiaramente perché Cristo ha dato Sé stesso per noi (2:14). Affinché si purifichi un popolo per Sé che gli appartenga, zelante per le opere buone. Se siete stati salvati da Cristo, dovreste essere una persona che desidera fare il bene. Questa è la sana dottrina. La sana dottrina va oltre la giustificazione, il battesimo in acqua e il battesimo nello Spirito Santo. È la Cristianità pratica per la vita di tutti i giorni. Ogni dottrina che non guida una persona a vivere in modo santo e devoto non è una sana dottrina, ma una dottrina che viene dalle fogne - che è simile a quegli ospedali sporchi che non sterilizzano gli strumenti per l'operazione e non puliscono i pavimenti. Tale è una chiesa sporca che non guida le sue persone ad una vita santa. La sana dottrina è il più grande bisogno della chiesa di oggi. Perciò Paolo esortò Tito a "Dire queste cose, esortare, rimproverare le persone con autorità" (2:15). Il grande bisogno nelle case Cristiane, nelle chiese Cristiane e sui pulpiti Cristiani dei nostri giorni è, "l'autorità divina." Cioè parlare in un modo tale che le persone non penseranno che "quello che dici non è importante" ( 2:15 - LB Trad. Ita.).

Esortazioni Conclusive

Poi Paolo si avviò alla conclusione di questa lettera trattando il tema di come i Cristiani si devono comportare con le autorità e i governi della terra. Dobbiamo, "essergli sottomessi, essere obbedienti e pronti a fare ogni opera buona" (3:1). Poi arriva questo verso che ho incoraggiato i Cristiani a scriverselo ed appenderlo nelle loro cucine e nei soggiorni: "Non dite male di nessuno" (3:2). Avete mai visto quel cartello negli uffici che dice, "Per favore non fumare?" E come sarebbe avere un cartello con scritto, "Per favore non parlare male degli altri." C'è molto gossip che si aggira nelle case Cristiane. Questo è molto più pericoloso del fumo. Vorrei avere qualcuno che fuma piuttosto che qualcuno che parla male degli altri in casa mia. Anche voi la vedete così? Se potete chiedere ad una persona di non fumare in casa vostra, allora perché non potete chiedergli di non parlare male di altri?

"Non parlate male di nessuno, non siate litigiosi, siate miti e gentili, mostrando considerazione per tutti, perché anche noi un tempo eravamo insensati" (3:2, 3). Una volta eravamo insensati allo stesso modo, e non solo insensati, ma disobbedienti, ingannati, schiavi, passando la nostra vita nella malizia e nell'invidia, odiandoci gli uni gli altri. Ma la bontà e la grazia di Dio ci hanno salvato da tutto questo. E non ci ha salvati basandosi su qualche buona opera che abbiamo fatto, ma solo attraverso la Sua misericordia e la Sua grazia. Questa è la prima cosa che Paolo enfatizzò sempre - cioè che la nostra salvezza non è un risultato della nostra giustizia o delle nostre buone opere, ma un dono gratuito della grazia di Dio. Poi Dio ci rinnova attraverso lo Spirito Santo - e qui Paolo si riferì al segreto della vita Cristiana - l'essere ricolmi di Spirito Santo . Questa è la seconda cosa che Paolo enfatizzò sempre.

Poi Paolo esortò Tito a predicare tutto questo "con confidenza - con sicurezza e convinzione" (3:8). Un attore una volta disse "La differenza tra noi attori e i predicatori è questa: I predicatori parlano di cose reali come se fossero irreali, mentre noi attori parliamo di cose irreali come se fossero reali"!! Questo è vero riguardo alla maggior parte dei predicatori che ho ascoltato. Nel loro ministero non c'è fuoco, zelo o serietà. Parlano di cose eterne, della vita eterna e dell'inferno dove le persone bruciano per sempre - in modo noioso e superficiale. Chi può credere a dei predicatori così? Non essere mai un predicatore del genere. Se non sei sicuro che la Bibbia è la Parola di Dio, allora non predicare mai. Vai e occupati di qualche altra professione. Ma non aprire la tua bocca per confondere le persone nella chiesa. Se predichi la Parola di Dio, devi predicare sempre con confidenza ed autorità.

Io credo con tutto il mio cuore che la Bibbia è la Parola ispirata da Dio ed è infallibile. Questo è il motivo per cui parlo con confidenza. Sono stato abituato a predicare con confidenza fino da quando cominciai a predicare più di 50 anni fa e oggi predico con ancora più confidenza - perché oggi sono ancora più convinto della sua verità. Nel corso della mia vita ho provato che le promesse nel Libro di Dio sono tutte vere. La Bibbia non è una raccolta di storielle ma la verità eterna di Dio. La grande tragedia nel Cristianesimo di oggi è che non abbiamo abbastanza predicatori che parlano con autorità Divina.

Un'altra cosa per la quale Paolo esortava le persone verso la fine della sua vita, era di "evitare le discussioni nate da domande irragionevoli, e le controversie sulle idee teologiche - perché guideranno al litigio e faranno solo del male" ( 2:9 - Living Trad. Ita.). Perciò, "Se una persona fa discussioni, causa litigi e divisioni, deve essere avvertito una ed anche una seconda volta. Dopo questi avvertimenti non devi avere più niente a che fare con lui, perché una persona del genere è perversa, peccatrice, e ha condannato sé stesso" (3:10, 11).

Una volta una persona che non conoscevo venne in casa mia cercando di convincermi che i Cristiani non dovrebbero usare le medicine quando sono malati, ma solo affidarsi al Signore che li guarisca. Gli dissi che non ero d'accordo con lui e che non avrei aperto una discussione su questo. Dissi, "Parliamo di Gesù, della Sua parola, e del Suo lavoro". Gli dissi che se era disposto a restringersi parlando solo di questi temi, potevamo parlare. Ma dopo due minuti tornò indietro al tema delle "guarigioni senza medicine". Gli diedi il secondo avvertimento e gli dissi che se continuava a discutere riguardo a questo tema, allora gli avrei chiesto di lasciare casa mia. Perciò parlammo del Signore per ancora due minuti e di nuovo ritornò all'argomento della guarigione. Perciò mi alzai, lo accompagnai alla porta e gli dissi "Addio. Dio ti benedica." Obbedì a quello che sta scritto quassù nella Scrittura. Non sono interessato a discutere con nessuno di faccende che non sono centrali per vivere una vita santa e devota.

Paolo concluse con questa esortazione finale, cioè che il popolo di Dio si dedichi alle opere buone (3:14).

Capitolo 57
Filemone

COMPASSIONE PER UNO SCHIAVO CONVERTITO

Q

uesta è una breve lettera di Paolo composta da un capitolo di 25 versi. Scrisse questa lettera a un fratello ricco, Filemone. Apfia (1:2) era probabilmente la moglie di Filemone. Archippo, che abbiamo considerato in Colossesi 4:17, probabilmente era il figlio. Probabilmente Filemone viveva a Colosse. E probabilmente era un anziano nella chiesa e forse la chiesa si incontrava in casa sua. Ci sono delle cose meravigliose che vediamo in questa breve lettera.

Prima di tutto Paolo disse, "Ringrazio Dio per te, e regolarmente prego per te." È un grande incoraggiamento per chiunque sapere che un servo di Dio sta pregando per lui. Preghiamo per le persone che amiamo. Se notate nella lista delle persone per cui pregate, noterete che le amate tutte. Ci sono molte altre persone che non amiamo così tanto e dunque non preghiamo per loro. Siamo umani e perciò non possiamo amare tutti ugualmente. Paolo amava Filemone, e dunque pregava per lui. Filemone deve essere stato molto incoraggiato dal sapere che questo grande apostolo Paolo trovava del tempo per pregare per lui. Poi Paolo continuò dicendo, "Ringrazio Dio per il tuo amore e la tua fede e ho provato una grande gioia e consolazione nel sapere che sei una benedizione per i santi" (1:5-7). Paolo non lo stava lusingando. Paolo non adulava mai nessuno. Stava incoraggiando Filemone con degli apprezzamenti. Una santa abitudine che dobbiamo tutti imparare da Paolo.

Una Richiesta per Onesimo

Filemone era un uomo di Dio, ed era molto ospitale nei confronti dei poveri credenti che venivano a casa sua. Qui Paolo face la sua richiesta. Disse, "Potrei anche ordinartelo, nel nome di Gesù perché per te è la cosa giusta da fare, ma preferisco fare appello al tuo amore" (1:8). Quando scrisse questa lettera Paolo era già un uomo anziano ed era stato imprigionato a motivo del vangelo. La sua unica richiesta fu che Filemone mostrasse gentilezza nei confronti di Onesimo, che Paolo aveva vinto per il Signore mentre era in prigione (1:10). Paolo ricordò a Filemone che gli doveva la sua vita (1:19). Perché era stato salvato attraverso il ministero di Paolo. Dunque Paolo avrebbe potuto ordinargli di fare qualcosa. Ma non diede nessun ordine. Al contrario lo supplicò. Notate la grazia di questo potente servo di Dio - un meraviglioso esempio che tutti noi abbiamo da seguire. Le persone che sono state convertite attraverso il nostro ministero ci rispettano così tanto che farebbero qualsiasi cosa per noi. Conosco delle persone del genere che per me sarebbero disposte a rinunciare anche alla loro vita. Se gli ordinassi di fare qualcosa, la farebbero. Ma mai mi permetterei di ordinargli qualcosa. Piuttosto li supplicherei. Questo è il modo in cui un vero servo di Dio agisce. Non sfrutta mai della sua autorità per ottenere qualcosa. È bene per tutti noi imparare ad essere graziosi come fu Paolo.

Che cosa voleva Paolo da Filemone? Onesimo ero lo schiavo di Filemone che lo aveva lasciato e se ne era andato a Roma. Proprio a Roma, nella totale sovranità di Dio, venne in contatto con Paolo e venne convertito.

In quei giorni se uno schiavo scappava dal suo padrone, la legge permetteva al padrone di ucciderlo quando lo trovava. In quei giorni gli schiavi non avevano diritti. Quando Paolo chiese a Filemone di fargli un favore, non stava chiedendo nulla per sé. Ma stava chiedendo per qualcun altro. Era un uomo di Dio che non chiedeva mai favori per sé. Disse a Filemone che quando Onesimo sarebbe tornato da lui, sarebbe ritornato come fratello in Cristo. Una volta era solo uno schiavo. Ma ora era anche un fratello. Dio utilizzò la sua fuga affinché potesse tornare indietro come un fratello (1:15). Paolo supplicò Filemone di accettare Onesimo come un fratello a motivo di Paolo. Il nome Onesimo vuol dire "Utile" - e Paolo disse che ora sarebbe stato molto utile a Filemone.

Essenzialmente Paolo stava dicendo a Filemone, "Immagina che mi vedi arrivare a casa tua, come mi riceveresti? Per favore ricevi Onesimo esattamente allo stesso modo." Questo ci ricorda di come Gesù parla di noi al Padre. "Padre, questo figlio è scappato lontano da casa, ha vissuto nel peccato ed ha vissuto una vita senza di Te. Ma l'ho trovato e te l'ho portato indietro. Per favore accettalo, come Tu hai accettato Me." E così è come veniamo accettati. Oggi il Padre ci ama e ci accetta esattamente come ha amato ed accettato Gesù (Giovanni 17:23).

Poi Paolo disse, "Se Onesimo ti ha ingannato e se ha rubato qualcosa da casa tua, qualsiasi sia l'ammontare, addebitalo a me. Te lo ripagherò." E anche questo è quello che Gesù disse, "Imputa i peccati che hanno commesso sul Mio conto." Questa è l'attitudine di ogni uomo di Dio: "Addebitalo sul mio conto, lo ripagherò io, non importa quanto ti debba." Questa è una grande attitudine che Paolo aveva, cioè quella di aiutare l'uomo che aveva appena portato al Signore. Qui c'è un predicatore che anziché chiedere dei soldi per sé, offre dei soldi a un credente!! Avete mai visto un predicatore di questo tipo?

Ricordatevi che Paolo non era un uomo ricco che riceveva soldi dalle chiese. Ma con quel poco che aveva guadagnato nel fare tende, disse ad Onesimo, "Ti aiuterò con quello che ho. Ti aiuterò a ripagare i tuoi debiti." Che esempio! Se solo avessimo molti più predicatori che desiderano aiutare i poveri anziché raccogliere soldi da loro; allora il mondo vedrebbe una Cristianità molto diversa.

Concentrarsi sulla chiamata di Dio

Paolo era un uomo ragionevole. Non chiese a Filemone di condividere la sua proprietà con Onesimo. No. Perché comunque Onesimo era uno schiavo. Dunque Paolo non portò avanti una crociata contro la schiavitù di quei giorni. Aveva il discernimento dello Spirito Santo per capire che il momento per questa cosa non era ancora arrivato. Se Paolo avesse cominciato una battaglia contro la schiavitù non sarebbe stato in grado di concentrarsi sullo scrivere le Scritture e sul costruire la chiesa.

Portare avanti una battaglia contro la schiavitù è una cosa buona, ma Paolo sapeva che non era la sua chiamata. Alcuni sono chiamati a farlo. Il Presidente Abraham Lincoln degli Stati Uniti d'America fece queste battaglia molti anni più tardi. Le cose buone spesso possono essere nemiche di quelle migliori. Paolo cercò di comprendere la mente di Dio per il suo ministero e sapeva che Dio lo aveva chiamato a fare qualcosa di meglio dei lavori socialmente utili - tali lavori fanno del bene alle persone solo in questo mondo . Paolo sapeva che Dio lo aveva chiamato a fare discepoli e a costruire la chiesa - questo avrebbe portato a dei risultati eterni.

Questo dobbiamo ricordarlo anche oggi. Potete essere presi da cause sociali o da quelle del Cristianesimo liberale nella lotta per i diritti umani - tutte queste cose possono essere buone per aiutare le persone in questa vita terrena. Ma essendo occupati con una cosa buona potete mancare quella migliore che Dio vuole che facciate. La cosa migliore è fare discepoli per Gesù Cristo e costruire la Sua chiesa.

Da lì in poi ogni volta che la chiesa si incontrava in casa di Filemone, aveva Onesimo come fratello - Fratello Onesimo e Fratello Filemone. Ma una volta che l'incontro in chiesa era finito, erano ancora Onesimo lo schiavo e Filemone il padrone. Che meravigliosa dimostrazione della gloria di Cristo!

Il Signore non è venuto per abolire tutte le distinzioni sociali o per rendere uguali le ricchezze di tutti i Cristiani. Non è venuto per prendere i ricchi affinché distribuissero le loro ricchezze ai poveri. Questo lo fa il Comunismo - e la Cristianità non è il Comunismo. Onesimo e Filemone non avevano la stessa posizione sociale, non erano uguali nei loro privilegi e nella loro ricchezza. Per tutta la loro vita terrena in tutte queste cose erano diversi. Ma erano uguali ed erano uno come fratelli in Cristo. La lettera a Filemone è una porzione della Scrittura ispirata che insegna chiaramente che lo Spirito Santo non insegna il Comunismo - e che non vuole che i Cristiani diventino Comunisti.

Capitolo 58
Ebrei

GESÙ - IL MEDIATORE DI UN PATTO MIGLIORE

S

e state usando alcune versioni della Bibbia vedrete che in cima a questa lettera c'è scritto, 'La Lettera di Paolo agli Ebrei.' Ma questo non è corretto. In questa lettera non c'è nessuna traccia di chi l'abbia scritta e per chi fu scritta. Ogni volta che Paolo scriveva le sue lettere metteva sempre il suo nome all'inizio e poi menzionava anche a chi stava scrivendo. Questo era il suo stile di scrittura. Dunque, ovviamente questa lettera non fu scritta da Paolo. Nemmeno sappiamo a chi fu indirizzata. Il motivo per cui è stata intitolata la lettera agli 'Ebrei' fu perché al suo interno ci sono almeno 30 riferimenti all'Antico Testamento - quali, il sacerdozio di Aaronne, Melchisedec, l'entrata di Giosuè in Canaan, il tabernacolo, i sacrifici, gli eroi della fede dell'Antico Testamento, ecc. Perciò le persone hanno dato per assunto che questa lettera fu scritta a dei Cristiani che erano familiari con l'Antico Testamento - cioè gli Ebrei (Giudei) Cristiani. Ma non siamo interessati a scoprire chi scrisse o a chi fu indirizzata questa lettera. Dovremmo lasciare queste inutili ricerche a coloro che stanno cercando di ottenere un dottorato in teologia!! Per quanto ci riguarda sappiamo che lo Spirito Santo scrisse questa lettera e che fu scritta per noi. Perciò conosciamo il vero Autore e sappiamo anche a chi l'ha indirizzata - noi!!

Gesù - Come un Uomo

Questa è una lettera molto profonda. Non so quanti credenti la leggono attentamente. Penso che molti credenti preferiscono leggere Romani e Filippesi piuttosto che Ebrei. Ma questo potrebbe essere il lavoro del diavolo - che non vuole che i credenti siano presi da alcune stupefacenti verità che vengono insegnate in questa lettera, che non si possono trovare in nessun altro libro della Bibbia. Questo libro rivela più di ogni altro libro in tutto il Nuovo Testamento, l'umanità di Gesù Cristo nostro Signore e le implicazioni pratiche che questa cosa ha nelle nostre vite. Ogni verità nella Scrittura ha un'implicazione pratica. Perché Gesù Cristo è Dio che adoriamo e preghiamo. Ma è anche un Uomo. Che implicazione pratica ha questa verità per noi oggi? Se dall'umanità di Cristo non avete trovato un'implicazione pratica nella vostra vita, allora per voi è diventata una dottrina morta. Una dottrina morta è come un muscolo morto. Che cosa succede ad un muscolo se non viene usato per molto tempo? Diventa debole e alla fine perde tutto il suo vigore. Questo è il motivo per cui delle persone che sono state sdraiate per molti mesi sul letto di un ospedale, quando si alzano devono praticamente imparare da capo a camminare.

Molti Cristiani non hanno cercato di trovare un'implicazione pratica nella loro vita di tutti i giorni, della verità che Gesù è diventato un Uomo. Perciò non godono di tutti gli scopi pratici che questa verità ha per noi. Tanto che quando qualcuno enfatizza oggi l'umanità di Gesù Cristo, molti credenti lo considereranno un eretico. Quando Martin Lutero proclamò la giustificazione nel XVI secolo, molte persone lo chiamarono eretico, perché quella dottrina l'avevano persa da secoli. La stessa cosa succede tutte le volte che una verità presente nella Bibbia, ma che si era perduta nel tempo viene ritrovata. La generazione dell'uomo che la proclamerà lo chiamerà eretico. Ma la generazione successiva lo riconoscerà come profeta.

La stessa cosa successe quando i Cristiani cominciarono ad insegnare il battesimo nello Spirito Santo più di 100 anni fa. Anche loro vennero considerati degli eretici. Ma oggi, la maggior parte dei Cristiani ha accettato questa verità di Dio. La stessa cosa vale per l'umanità di Cristo. Molto raramente ascoltate predicazioni oggi che trattano l'umanità di Cristo e quali sono le sue implicazioni per noi.

Siccome Gesù visse sulla terra come uomo, allora anche noi possiamo seguire le sue orme e "camminare come Gesù camminò sulla terra" (1 Giovanni 2:6). Se non fosse stato un uomo come noi, non avremmo potuto seguirlo. La lettera agli Ebrei presenta Gesù, l'Uomo.

"Considerate Gesù" potrebbe essere il tema di questa lettera - perché questa esortazione appare al Capitolo 3:1, 8:1 e 12:2, 3 .

"Procedere verso la perfezione" (6:1) potrebbe anche essere considerato come tema di questa lettera.

"Entrare nel luogo Santissimo" (10:19) potrebbe essere considerato un altro tema di questa lettera. Questa lettera ci mostra come possiamo entrare in un luogo di intima comunione con Dio.

La parola 'migliore' ricorre 13 volte in questa lettera - un migliore sacrificio, una migliore risurrezione, un miglior patto, un miglior Mediatore, ecc. Parole come 'perfezione,' 'celeste,' 'eterno' vengono usate frequentemente in questa lettera.

In sostanza quello che questa lettera rivela è che se guardate Gesù come Uomo, come vostro Esempio, troverete in Lui il segreto di una vita vittoriosa. Abbiamo bisogno della potenza dello Spirito Santo ed abbiamo bisogno della Parola di Dio. Abbiamo anche bisogno di vedere Gesù come un Uomo .

Il Capitolo 1 comincia con una delle più chiare espressioni della Divinità di Cristo che si possa trovare in tutto il Nuovo Testamento. Lo scrittore che scrisse gli Ebrei venne ispirato dallo Spirito Santo a scrivere estensivamente (più di ogni altro scrittore del Nuovo Testamento) dell'umanità di Cristo. Perciò sapeva che i Cristiani si sarebbero chiesti se non credeva nella Divinità di Gesù. Perciò al Capitolo 1venne ispirato ad enfatizzare il fatto che Gesù Cristo è Dio.

La maggior parte dei Cristiani enfatizza talmente tanto la Divinità di Cristo fino al punto di non dar credito alle implicazioni pratiche della Sua Umanità. E questo è uno dei motivi per cui Ebrei non è molto popolare tra di loro. Ma questa è proprio la lettera che hanno bisogno di studiare, se vogliono essere equilibrati nella loro comprensione della verità.

Ho scritto un libro sull'umanità di Cristo intitolato, "Living as Jesus lived" (Vivere come visse Gesù Trad. Ita.). Anche io nel primo Capitolo cominciai ad enfatizzare che Gesù Cristo è Dio. Era Dio anche quando camminò sulla terra - e questo è il motivo per cui accettava prontamente di essere adorato dalle persone - qualcosa che non farebbero nemmeno gli angeli.

In Ebrei Capitolo 1, lo scrittore prova da un certo numero di versi dell'Antico Testamento che Gesù Cristo è Dio. Poi nel Capitolo 2 , prova con un numero di versi dell'Antico Testamento che Gesù Cristo è un Uomo. Così vengono divisi i primi due capitoli.

Al Capitolo 1, ci viene detto che nell'Antico Testamento, Dio parlò attraverso i profeti in modi diversi - attraverso visioni, sogni, parole profetiche e le Scritture. Ma ora, in ultimo, Dio ci ha parlato attraverso Suo Figlio. Suo Figlio è chiamato "La Parola di Dio" - che vuol dire che Dio sta parlando. Gesù è il Messaggio, la Sua vita è il Messaggio di Dio per noi. Nell'Antico Testamento Dio parlò attraverso delle parole scritte. Ora ha parlato attraverso una Parola Vivente - una Persona.

L'applicazione per noi è questa: Quando noi andiamo nel mondo, Dio vuole parlare agli altri attraverso di voi - attraverso la vostra vita e non solo attraverso le vostre parole. Gesù, a suo tempo, fu il Messaggio di Dio. E voi ed io siamo il messaggio di Dio per il mondo oggi. Questo è il motivo per cui Gesù è chiamato "La Parola fatta carne". La Parola (il Messaggio) di Dio fu reso carne prima in Gesù. Ora questa Parola (il Messaggio) deve manifestarsi nella nostra carne.

Qui ci viene detto chiaramente che il mondo fu fatto da Gesù il Figlio (1:2). Questo viene menzionato un'altra volta al Capitolo 1:10 . Colui che viene menzionato in Genesi 1:1 come Creatore del mondo è Gesù il Figlio di Dio, assieme al Padre e lo Spirito Santo.

Gesù è il riflesso della gloria di Dio e l'esatta rappresentazione della Sua natura (1:3). O in altre parole, se volete sapere come è Dio, semplicemente guardate a Gesù. "Chi ha visto Me, ha visto il Padre", disse Gesù (Giovanni 14:9). Gesù è anche Colui che sostiene l'intero universo con la parola della Sua potenza (1:3). E quando Gesù fece la purificazione di tutti i nostri peccati, si sedette come Uomo alla destra della Maestà Altissima. E Dio comanda tutti gli angeli di adorare Gesù l'Uomo (1:6).

La parola 'adorare' ci prova ancora una volta che Gesù non è un essere creato - perché nessuna creatura ha il diritto di ricevere l'adorazione. Quando una volta Giovanni si prostrò a terra per adorare l'angelo, l'angelo gli disse immediatamente, "Non farlo. Adora Dio" (Apocalisse 19:10). L'unica Persona che ha diritto di ricevere l'adorazione in questo universo è Dio. Chiunque riceve l'adorazione al posto di Dio commette un terribile peccato. Quando Gesù fu sulla terra, leggiamo nei Vangeli, che ricevette ed accettò di essere adorato dagli uomini, almeno sette volte. Questo prova oltre ogni dubbio che anche se Gesù quando venne sulla terra svuotò sé stesso dei privilegi che aveva come Dio, nella Sua Persona, continuava ad essere Dio - perché Dio non può mai smettere di essere Dio.

In ultimo vediamo che Dio il Padre in Persona nomina Gesù come Dio, dicendo: "Il tuo trono, o Dio, dura di secoli in secoli" (Ebrei 1:8) - una citazione dal Salmo 45:6. Tutta questa introduzione serve a provare oltre ogni dubbio la divinità di Cristo. Perché solo dopo aver posto queste fondamenta possiamo procedere a studiare la Sua Umanità.

Poi lo scrittore continuò la lettera mostrandoci l'umanità di Cristo e tutte le implicazioni pratiche che questa verità ha per noi.

Qui c'è un verso che ci mostra come Gesù visse sulla terra come Uomo: "Tu hai amato la giustizia e hai odiato l'iniquità. Perciò Dio, il Tuo Dio ti ha unto con olio di letizia a preferenza dei Tuoi compagni" (1:9). Quando Gesù visse sulla terra, visse con tutte le limitazioni che abbiamo noi esseri umani. Perciò aveva bisogno di essere unto. Dio il Padre non ha bisogno di essere unto. E nemmeno Gesù aveva bisogno di essere unto quando era nel cielo. Ma quando Gesù visse su questa terra, doveva essere unto per essere un Esempio per noi. Qui in questo verso ci viene detto perché Dio unse Gesù con l'olio di letizia (gioia) più di noi, i Suoi compagni. Principalmente per una ragione - amava la giustizia e odiava l'iniquità. Amava la purezza e odiava il peccato.

Compiere la giustizia e amarela giustizia sono due cose diverse. Un figlio può obbedire a suo papà senza amare l'obbedienza . Gesù non fece solo la giustizia ma amò la giustizia.

Allo stesso modo, Gesù non evitò il peccato. Gesù odiò il peccato.

Ai giorni nostri l'AIDS è una delle malattie più mortali che le persone contraggono attraverso il peccato sessuale. E dunque, molti non commettono la fornicazione perché hanno paura di prendere l'AIDS. Non odiano il peccato sessuale; hanno solo paura di prendere l'AIDS. Allo stesso modo, molti che vogliono rubare non lo fanno perché sono spaventati di poter essere presi - non è perché odiano rubare. Allo stesso modo, potete evitare ogni altro peccato senza odiarlo.

Ma se volete essere unti con l'olio di letizia, dovete amare la giustizia e odiare il peccato . Qui dice che c'era una ragione per cui Gesù fu unto con l'olio di letizia più degli altri.

Dio non fa favoritismi. Un buon padre non tratterebbe mai suo figlio maggiore con più favore rispetto agli altri figli - quest'uomo non farà nessun favoritismo. Quello che fa per il suo figlio maggiore, lo farà per tutti gli altri figli. Anche Dio Padre è così. Gesù è chiamato il Primogenito di molti fratelli. Noi che siamo nati di nuovo siamo i Suoi fratelli. Gesù è il Figlio Maggiore. Siccome Dio non fa favoritismi, farà per noi tutto quello che ha fatto per il Suo Figlio Maggiore, Gesù. Quello che Dio fece per Gesù, lo farà anche per me, se rispetto le stesse condizioni che Gesù rispettò. Questa è una delle grandi verità che scopriamo attraverso la conoscenza dell'umanità di Cristo.

Se fosse stato scritto che Gesù fu unto con l'olio di letizia perché era il Figlio di Dio, questo non ci avrebbe per nulla incoraggiato o esortato. Ma quando leggiamo che fu unto perché amò la giustizia e odiò l'iniquità, questo ci dà speranza che possiamo essere unti anche noi allo stesso modo, a patto che anche noi amiamo la giustizia e odiamo il peccato. Perciò abbiamo bisogno di pregare, "Signore, lavora nel mio cuore attraverso lo Spirito Santo così che non solo farò la giustizia ma l'amerò; e che non solo eviterò il peccato ma che lo odierò."

Più amiamo la giustizia e più odiamo il peccato nelle nostre vite, più saremo pieni di gioia dello Spirito Santo. Il regno di Dio che è giustizia e gioia nello Spirito Santo verrà e riempirà i nostri cuori (Romani 14:17). Allora saremo in grado di obbedire al comandamento che ci dice "rallegratevi SEMPRE nel Signore" (Filippesi 4:4).

Siccome Colui che ha detto questa Parola è una Persona così importante, allora dobbiamo prestare molta attenzione alla sua parola, affinché non siamo trascinati lontano da essa (2:1). Alcuni Cristiani potrebbero pensare che alcuni comandamenti di Cristo sono minori e dunque non importanti. Ma la cosa che conta non è quanto è importante un comandamento , ma quanto è importante la Persona che lo ha dato. Molti Cristiani non sono in pericolo di rigettare la parola di Dio, ma di trascurarla - e perciò allontanarsi da essa. Ho lavorato per molti anni sulle navi e so cosa vuol dire andare alla deriva. Quando una nave si ferma in un porto, e non viene gettata l'ancora, allora andrà alla deriva. Anche una piccola e lenta corrente è in grado di spingerla via. Questa lenta deriva potrebbe non essere visibile. Ma la mattina dopo la nave può essere molto più lontano rispetto a dove si era fermata la notte precedente. Allontanarsi dalla parola di Dio è così. Se i tuoi standard di giustizia sono diventati più bassi ed hai cominciato a pensare alla leggera di alcuni peccati, e il tuo amore per il Signore si è raffreddato, rispetto a quello che era un anno fa, allora puoi stare certo che hai già cominciato ad andare alla deriva - senza nemmeno realizzarlo.

Non è la volontà di Dio che ti allontani da Lui e poi quando ascolti un potente messaggio ritorni, e poi ti allontani ancora e poi ritorni un'altra volta. Dio vuole che tu faccia un progresso costante verso il diventare totalmente come Cristo. Per evitare la deriva devi prestare molta attenzione alla Parola di Dio (2:1). Al Capitolo 2:3, lo scrittore chiese: come potremmo scampare noi se trascuriamo una così grande salvezza? Questo verso non fu scritto per i non credenti ma per i credenti.

Molti seminari Biblici trascurano l'insegnamento della Bibbia per dedicarsi all'insegnamento di molte teorie che le persone hanno ponderato sulla Bibbia.

Dio ha provveduto per noi una fantastica salvezza. Ma la maggior parte dei Cristiani l'ha trascurata. Questo è il motivo per cui vivono delle vite sconfitte. Hanno accettato la salvezza dalla pena del peccato (andare all'inferno), ma hanno trascurato la salvezza dal potere del peccato.

Poi lo scrittore andò avanti parlando dell'umanità di Cristo. Al Capitolo 2:6 , citò il Salmo 8:4 - "Che cos'è l'uomo perché Tu ti ricordi di lui, o il figlio dell'uomo perché Tu ti curi di lui? Tu lo hai fatto di poco inferiore agli angeli; lo hai coronato di gloria ed onore; Tu hai posto ogni cosa sotto i suoi piedi." Ma quando oggi ci guardiamo attorno, non tutte le cose sono sotto i piedi dell'uomo. L'uomo è uno schiavo quando dovrebbe essere un re. Il diavolo sta governando il mondo degli uomini. Ma vediamo l'Uomo Gesù in cui questo verso è stato adempiuto. Tutte le cose sono sotto i Suoi piedi. Per un poco di tempo Gesù fu fatto di poco inferiore agli angeli. Ma ora è coronato con gloria e onore - e tutte le cose oggi sono sotto i Suoi piedi. Siccome Gesù è il nostro Fratello Maggiore, questa è la posizione nella quale Dio vuole portarci a tutti. Quello che Dio fece per il Suo Figlio Primogenito, lo farà anche per tutti noi. Se sei un/a fratello/sorella minore di Gesù, allora tutto quello che Dio fece per Gesù, lo farà anche per te - perché Dio non fa favoritismi. Questa è la buona notizia del vangelo.

Perciò questo verso nel Salmo 8 si riferisce principalmente a Gesù. Fu reso di poco inferiore agli angeli - perché soffrì la morte. Gli angeli non muoiono, ma Gesù morì. Questo lo rese inferiore agli angeli. Quando Adamo venne creato non poteva morire. Perciò non era inferiore agli angeli. Ma quando mangiò il frutto proibito, allora diventò inferiore agli angeli, e dunque poteva morire. Oggi Gesù ha conquistato la morte ed è al di sopra degli angeli - e ogni cosa è sotto i Suoi piedi. Quando siamo connessi con il nostro Signore Gesù Cristo, anche se al momento siamo inferiori agli angeli perché dovremo morire, nel giorno della risurrezione saremo sopra di loro.

Gesù Ebbe Bisogno della Grazia

"Per la grazia di Dio Gesù ha gustato la morte per tutti" (2:9). Gesù ebbe bisogno dalla grazia da Suo Padre per andare sulla croce e morire. Sappiamo che abbiamo bisogno della grazia fino alla fine delle nostre vite se dobbiamo vivere in vittoria, essere vincitori e fare la volontà di Dio. Ma Gesù ne ebbe bisogno? Certamente ne ebbe bisogno. Infatti la prima persona della quale la Bibbia dice che "la grazia di Dio era su di Lui" è Gesù Cristo (Luca 2:40). E la volta successiva nella Bibbia in cui leggiamo questa espressione è in Atti 4 - riguardo la grazia essere sui discepoli di Gesù. Quando la grazia è sopra qualcuno, quella persona è "sotto la grazia". È quando siamo "sotto la grazia" che possiamo vincere il peccato (Romani 6:14). La grazia è venuta attraverso Gesù Cristo (Giovanni 1:17). Gesù fu la prima persona a vivere sotto la grazia e a non peccare mai. Perciò la grazia non può voler dire "l'immeritato favore di Dio," come la definiscono molte persone, perché di certo Gesù non ricevette da Dio un favore immeritato . Gesù meritò il favore di Dio. La grazia è l'aiuto e la potenza di Dio . E Gesù, come Uomo, ne ebbe bisogno - e perciò anche noi.

Lo Spirito Santo ci sta mostrando che Gesù come Uomo ebbe bisogno della grazia, perché anche se non c'era nessun peccato in Lui, era debole come noi in ogni cosa. In modo da portare noi alla gloria, Dio perfezionò Gesù, il nostro Capo e Capitano per mezzo della sofferenza (2:10). Anche noi diventiamo perfetti nella stessa maniera - attraverso la sofferenza.

Che cosa vuol dire la parola "perfetto"? Dobbiamo comprenderla, perché questa parola ricorre un po' di volte negli Ebrei. Non si riferisce alla perfezione che c'è in Dio. Tutto quello che vuol dire è "completo" - come un bicchiere vuoto che viene riempito fino all'orlo. Allora è completo . Non è come un bicchiere che era pieno di acqua sporca ed ora è diventata pulita. No. In Gesù non c'è mai stata dell'acqua sporca (peccato). Quando venne sulla terra Gesù spogliò Sé stesso solo dei privilegi che aveva come Dio (Filippesi 2:5). Quando era in cielo Gesù non doveva obbedire a nessuno. Come avrebbe potuto fare esperienza di che cosa vuol dire obbedire ad un papà ed una mamma imperfetti e terreni, come siamo chiamati a fare noi esseri umani? Come poteva sapere che cosa vuol dire sudare e lavorare duramente per guadagnarsi da vivere? Solamente diventando un uomo come noi.

In modo da diventare il Capitano e Capo della nostra salvezza, Gesù diventò esattamente come noi. Si sottomise a un padre ed una madre terreni, aiutò Sua madre in cucina, a portare per lei l'acqua dal pozzo, e obbedì a tutto quello che gli comandavano di fare. Mentre lavorava come falegname sudava ed era stanco. Passò attraverso le nostre esperienze umane di sofferenza, poco alla volta. Così il Suo vaso della Sua esperienza come essere umano si riempì e diventò un Uomo "perfetto". La nostra vita sulla terra è una vita di sofferenza. Gesù accettò la sofferenza e camminò attraverso lo stesso cammino che anche noi percorriamo. Ora che Colui che ci santifica e coloro che sono santificati vengono tutti da un Padre, Gesù ci santifica e noi siamo santificati, e ora Suo Padre è diventato nostro Padre, e Lui ci chiama fratelli. Non si vergogna di chiamarci Suoi fratelli. Io non sono un figlio di Gesù, ma sono figlio di Dio e fratello di Gesù. Delle volte i Cristiani sono molto esitanti nel dire che siamo i fratelli minori di Gesù. Ma dice molto chiaramente in Romani 8:29 che Dio ci ha predestinati al fatto che Gesù Cristo dovesse essere il primogenito di molti fratelli.

Poi al Capitolo 2:12, troviamo una citazione dal Salmo 22 - il salmo della croce (vedi Salmo 22:1): "Proclamerò il Tuo nome ai Miei fratelli." Questo è un riferimento ai fratelli e le sorelle minori di Gesù. E poi è citato un altro verso da Isaia 8: "Ecco Me e i figli che Dio mi ha dati." E poi va avanti dicendo, "Poiché dunque i figli hanno in comune sangue e carne, Egli pure vi ha partecipato allo stesso modo" (2:14). Questo era l'unico modo in cui Gesù poteva morire - e attraverso la morte portare via il potere sulla morte che aveva Satana.

Qui ci viene detto che Satana aveva il potere sulla morte. Fin dal momento in cui Adamo peccò, e attraverso tutto l'Antico Testamento, Satana aveva in mano le chiavi della morte. Fu Adamo a consegnargliele. Quando Gesù morì, prese queste chiavi a Satana. Ora Gesù dice, "Io ho le chiavi della morte" (Apocalisse 1:18). Perciò se siete un figlio obbediente di Dio, non potete morire fino a quando Gesù apre quella porta . Lodo Dio per questa rivelazione. Niente e nessuno può uccidermi - nessun incidente, nessun cancro, nessun fondamentalista religioso - fino a quando Gesù aprirà la porta della morte per me e dirà, "Figlio mio, vieni." Conoscere questa verità ci dà una tremenda confidenza. Gesù conquistò la morte e da lì in poi le chiavi della morte sono state solo nelle Sue mani.

Satana aveva il potere sulla morte perché l'uomo aveva peccato. L'uomo diede sé stesso al diavolo nel giardino dell'Eden. Ora Gesù vuole liberarci dal fatto che abbiamo vissuto tutte le nostre vite nella paura di morire (2:15). Tutti gli esseri umani vivono nella paura di morire. Ma voi non dovete più vivere in questa paura, se siete un discepolo di Gesù Cristo. Se avete arreso tutto a Cristo e ora non avete nessun'altra ambizione all'infuori di quella di fare la volontà di Dio sulla terra, non dovete mai avere paura della morte nemmeno per un momento. Potete dormire in pace.

Qui ci viene detto un'altra volta che Gesù non diventò come gli angeli (2:16). Anche gli angeli caddero nel peccato - prima dell'uomo. Ma Gesù non diventò un angelo per salvarli. Ma quando l'uomo peccò, Dio diventò uomo affinché potesse salvarci. Penso che la ragione di questo sia che Satana peccò di sua spontanea volontà - mentre Adamo peccò venendo istigato da Satana. Gesù diventò come noi, i Suoi fratelli, in tutto (2:17). L'umanità di Cristo fu esattamente come la nostra, ad eccezione del nostro peccato. Non aveva una carne contaminata dal peccato e Gesù non peccò mai. Ma al di fuori di queste cose la Sua umanità era esattamente la stessa come la vostra e la mia. Così è come è potuto diventare un misericordioso Sommo Sacerdote per noi. Solo così poté soddisfare il giusto requisito della Legge di Dio e fare l'espiazione di tutti i nostri peccati. E come Uomo, siccome fu tentato in ogni cosa, e soffrì nella Sua carne durante queste tentazioni, ora può correre in nostro aiuto quando siamo tentati (2:18). Gesù non avrebbe potuto comprendere praticamente la potenza della tentazione se non fosse stato tentato come noi in ogni cosa.

Considerate un'illustrazione: Se un angelo dal cielo venisse ad insegnarvi come si fa a nuotare, portandovi in un fiume e mostrandovi come volare sopra lo specchio d'acqua e o poi vi dice, "Seguimi". Che cosa gli direste? Gli direste, "Non posso seguirti. Posso solo ammirarti. Se vuoi che io ti segua, prima sbarazzati delle tue ali, prendi un corpo come il mio che è schiacciato dalla legge di gravità e poi dimmi di seguirti." Allo stesso modo, se Gesù fosse venuto sulla terra ed avesse usato tutti i Suoi poteri di Dio, e avesse vissuto in perfetta purezza per poi dire, "Seguitemi,"; allora gli potremmo dire, "Non possiamo seguirti, Tu sei Dio - e Dio non può essere tentato. Ma noi non siamo Dio. Siamo tentati in ogni momento, schiacciati dalla legge del peccato." Per essere un nostro esempio, Gesù dovette vivere la forza della tentazione esattamente come la viviamo noi, e non avere altre risorse rispetto a quelle che abbiamo noi. Solo così è potuto diventare un esempio per noi. E questo è quello che Gesù fece. Venne esattamente come voi e me, avvertì la forza della tentazione, cercò la potenza dello Spirito Santo, cercò la grazia per vincere quella forza e vivere in perfetta purezza. Oggi Gesù ci chiede di vincere la tentazione esattamente come la vinse Lui (Apocalisse 3:21).

Mi ricordo quando i miei occhi furono aperti a questa verità. Piansi e dissi, "Signore, non ho mai realizzato che Tu sei venuto in basso fino al mio livello. Pensavo che Tu fossi venuto ad un livello un poco più alto del mio. Ma ora realizzo che mi hai amato così tanto che sei diventato come me e sei stato tentato come me affinché tu possa essere il mio Esempio; voglio seguirti tutti i giorni della mia vita." Questa rivelazione ha cambiato la direzione della mia vita. Ma più la proclamo, più trovo che i Cristiani si oppongono a quello che insegno. Il diavolo odia questa dottrina perché sa che guida le persone alla vittoria. Sa che questo è il segreto della santità - e non vuole che voi viviate come ha vissuto Gesù. Questa verità cambiò la mia vita, la mia famiglia, il mio ministero, e anche le vite delle persone che ricevevano il mio ministero, e le vite in famiglia delle persone che hanno ricevuto il mio ministero. La Bibbia per me diventò un libro nuovo. Vidi delle cose meravigliose nelle Scritture che non avevo mai visto prima, quando lo Spirito Santo mi riempì e mi mostrò che Gesù fu come noi in ogni cosa, che fu tentato come noi, e soffrì come noi. Da quel giorno in avanti Gesù è diventato un grande Esempio per me! Sotto l'antico patto non avevano nessun esempio. Avevano solo dei comandamenti. Ma oggi noi abbiamo un Esempio. Sia lodato il Signore!

Al Capitolo 3:1, lo Scrittore invitò "i fratelli santi" che avevano ricevuto la "vocazione celeste" a "considerare Gesù." Questo è proprio il messaggio di questo libro: Considerate Gesù. Mi piacerebbe poter proclamare ad ogni Cristiano nel mondo, "Fratello santo, tu hai una chiamata celeste. Vuoi vivere secondo questa chiamata celeste? Vuoi essere un fratello o una sorella santa? Allora considera Gesù che è diventato come te (2:17), e che fu fedele a Dio che lo ha costituito. Gesù è più grande di Mosè perché Mosè era solo una parte della casa mentre Gesù è il costruttore della casa.

La Malvagità dell'Incredulità

Al Capitolo 3:7, veniamo avvertiti, "Se oggi ascoltate la Sua voce non indurite i vostri cuori." E poi al Capitolo 3:12, "Badate che non ci sia in nessuno di voi un cuore malvagio e incredulo." Lo scrittore stava avvertendo i fratelli santi che sono stati fatti partecipi della chiamata celeste di finire con un cuore malvagio ed incredulo che non può credere che Gesù è venuto esattamente come loro.

È solo quando siete sfiniti con la vostra vita sconfitta che allora Dio vi darà questa rivelazione, cioè che Gesù è venuto affinché possa essere il vostro esempio. Una volta ero un Cristiano totalmente sconfitto. Ma ero stanco della mia vita sconfitta. Gridavo a Dio giorno e notte dicendo, "Signore, non so quale sia la risposta. Sono un predicatore ma sono sconfitto dal peccato dentro di me. Sono sconfitto nei miei pensieri, nelle mie parole e nella mia vita familiare. Sono nato di nuovo, e battezzato in acqua. Ma sono sconfitto. Mostrami quello che ho bisogno di sapere." Poi il Signore mi mostrò il segreto della santità - Cristo che è venuto nella carne è diventato in ogni cosa esattamente come me, ma nonostante questo visse una vita pura. Ci credetti con tutto il cuore - e cambiò la mia vita. Qui siamo avvertiti che se abbiamo un cuore incredulo, possiamo allontanarci da Dio (3:12).

Ma piuttosto che allontanarci, il verso dopo ci dà un'altra opzione, "Incoraggiatevi gli uni gli altri, esortatevi ogni giorno, finché si può dire oggi," (3:13). Non sappiamo quello che succederà domani. Perciò facciamo qualcosa oggi. Incoraggiamo qualcuno. Esortiamo qualcuno. Questo è il concetto di questo capitolo, cioè di incoraggiare qualcuno a considerare il fatto che Gesù è diventato come noi. La nostra chiamata, di ogni giorno, è quella di innalzare Gesù. La nostra condotta e le nostre parole devono sempre dire, "Guardate a Gesù. Che meraviglioso Salvatore è! Non ha solamente perdonato i miei peccati, ma ha cambiato la mia vita, ha cambiato la vita della mia famiglia, mi ha riempito con la gioia del Signore così che posso rallegrarmi sempre. Ha tolto da me la paura della morte. Considerate Gesù." Ogni giorno la nostra vita deve essere uno stimolo ed un incoraggiamento per gli altri. Quando le persone vi guardano in faccia, lì devono vedere qualcosa della gloria di Dio.

Il Capitolo 3:13 ci avverte che ci vogliono solo 24 ore per ritornare al peccato. Questo è il motivo per cui abbiamo bisogno di esortarci ed incoraggiarci l'un l'altro ogni giorno. Nel Corpo di Cristo abbiamo una responsabilità gli uni per gli altri. Caino disse, "Non sono il guardiano di mio fratello." Ma nel Corpo di Cristo siamo i guardiani dei nostri fratelli, e anche delle nostre sorelle. Se qualcuno sta scivolando, incoraggiatelo. Se vedete qualcuno cadere, sollevatelo. Se non avete nessuno che vi incoraggi e che vi esorti, avete lo Spirito Santo e la Bibbia. L'apostolo Paolo personalmente mi ha esortato ed incoraggiato spesso - attraverso le sue parole nella Bibbia. Anche Pietro, Giacomo e Giovanni mi hanno esortato ed incoraggiato. Molte volte quando non avevo un fratello vicino che mi esortasse, questi apostoli vennero da me attraverso le pagine della Bibbia e mi incoraggiarono. Non è meraviglioso che tutti noi possiamo avere Pietro, Paolo e Giovanni con noi nelle nostre stanze per incoraggiarci ogni giorno? Perché non gli permettete di incoraggiarvi? Perché li lasciate rinchiusi dentro al Libro!

Avete bisogno di leggere la Bibbia così com'è, più di tutti gli altri libri che parlano della Bibbia. Non voglio sapere cosa hanno da dire tutti i grandi studiosi Biblici riguardo agli scritti di Pietro, Paolo e Giovanni. Voglio ascoltarli direttamente. Perciò leggo la Bibbia così com'è - e non libri sulla Bibbia.

Il Capitolo 3:14 ci dice che "Siamo divenuti partecipi di Cristo A CONDIZIONE ..." C'è da sottolineare questa parola, A CONDIZIONE . Ci viene detto che siamo divenuti partecipi di Cristo solo "a condizione che manteniamo ferma fino alla fine la fiducia che avevamo da principio". Non altrimenti. Dobbiamo persistere fino alla fine. Molte persone cominciano bene la maratona, ma poi non riescono a finire la corsa. Smettono durante il percorso. Lo stesso succede con molti Cristiani. E nelle gare non c'è nessun premio per essere partiti bene.

Prendete in considerazione l'esempio degli Israeliti che partirono bene ma non finirono la loro corsa. Nel Nuovo Testamento ci viene detto tre volte di prestare attenzione agli Israeliti che lasciarono l'Egitto ma non entrarono mai in Canaan. Qui in Ebrei 3, in 1 Corinzi 10 e in Giuda 1. Cominciarono meravigliosamente, battendo tamburi e lodando Dio (Esodo 15). Ma due anni dopo, Dio cominciò ad essere arrabbiato con loro; e continuò ad essere arrabbiato con loro per altri 38 anni.

Il loro problema era un cuore malvagio perché incredulo. Mentre erano in Egitto Dio gli aveva promesso che li avrebbe portati nella terra di Canaan. Ma non credettero che Dio era in grado di fare quello che aveva promesso. Nonostante questo Dio gli diede la manna che scese dal cielo per tutti i 40 anni. Fece anche scaturire l'acqua per farli bere dalla roccia e fece molti miracoli per loro. Quando Dio fa un miracolo per voi, questa non è la prova che è contento di voi. L'unica cosa che questo miracolo prova è che è un Dio buono. Potrebbe continuare ad essere arrabbiato con voi permettendo ai giganti del peccato di continuare a governare la vostra vita. Quando Dio sarà contento con voi? Quando entrerete "nella terra di Canaan" e metterete questi giganti del peccato sotto i vostri piedi. Questi Israeliti potevano onestamente testimoniare che avevano visto alcuni dei più grandi miracoli che gli uomini avevano mai visto sulla terra - due milioni di persone che ricevevano pane dal cielo ogni giorno per 40 anni, fiumi d'acqua che fluivano da una roccia nel deserto, e miracolose ed istantanee guarigioni dai morsi dei serpenti. Nonostante questo Dio fu arrabbiato con loro per 38 anni. La stessa cosa vale anche oggi. Dio è arrabbiato con molte persone per le quali fa miracoli stupefacenti, perché queste persone tollerano il peccato nelle loro vite. Avete messo la rabbia, la gelosia, il risentimento, il guardare bramando e l'amore per i soldi sotto i vostri piedi? Se la risposta è no, allora il vostro vivere miracoli non prova niente.

Al Capitolo 3:19, leggiamo "Non furono in grado di entrare a causa della loro incredulità." E poi ci viene detto al Capitolo 4:1 , "stiamo dunque attenti a non essere esclusi: perché Dio ha dato anche a noi la promessa di entrare nel Suo riposo." Che cosa vuol dire? Dio ci ha promesso che se siamo sotto la Sua grazia "NESSUN peccato può governare su di noi" (Romani 6:14). Questa è una promessa talmente chiara tanto quanto quella che Dio diede agli Israeliti, cioè che avrebbe messo ogni gigante in Canaan sotto ai loro piedi. Questa è la vita di riposo che Dio promette. L'opposto del riposo è l'agitazione, la sconfitta, le esperienze su e giù, ecc. Dovreste temere di non entrare in questo riposo, perché anche noi abbiamo avuto il vangelo (buona notizia) che ci è stato predicato ed abbiamo ascoltato (4:2).

Qual era la buona notizia che ascoltarono gli Israeliti? C'erano due parti di questa promessa che Dio gli diede quando ancora erano in Egitto, "Vi porterò fuori dall'Egitto" e "Vi farò entrare in Canaan" (Esodo 3:17). Ascoltarono questa buona notizia, ma ne vissero solo la prima parte. Anche noi possiamo ascoltare le due parti della nostra salvezza - Gesù può perdonare i nostri peccati e Gesù può preservarci dal cadere nel peccato - ma nonostante questo viverne solo la prima parte. Ci viene detto di temere il fatto di mancare di entrare in questa vita vittoriosa. Nonostante questo trovo che pochissimi credenti hanno questo timore. Hanno un'attitudine casuale nei confronti della loro vita sconfitta. Agli Israeliti gli venne data questa fantastica promessa di potere sconfiggere i giganti e possedere Canaan. Ma rimasero presi dal vedere miracoli, udire voci dal cielo, venir guariti da morsi di serpenti, ecc. Però non entrarono nella terra che Dio gli aveva promesso. Anche voi potete essere presi (o esaltati) con le guarigioni, i miracoli e le voci dal cielo, e mancare il messaggio principale del vangelo - vincere il peccato. Perché gli Israeliti non poterono entrare nella terra promessa? Perché non si associarono alla fede di Giosuè e Caleb che ascoltarono la promessa e ci credettero. È per fede nella promessa di Dio che possiamo entrare in questa vita di riposo. La volontà di Dio è che dovremmo entrare in questa vita di riposo costante.

Lo scrittore usò anche l'esempio del Sabato, mostrando come questo giorno nell'antico patto era un'altra illustrazione del vero riposo (4:4). Quando Adamo ed Eva vennero creati, il loro primo giorno fu un giorno di riposo , perché furono creati alla fine del sesto giorno. Dio riposò al settimo giorno così che potesse insegnare ad Adamo ed Eva la necessità di cominciare tutto il loro lavoro sempre da una posizione di perfetto riposo in Lui. Agli Israeliti disobbedienti, Dio disse che non sarebbero entrati nel Suo riposo. Ma a noi, Dio dice che possiamo entrare. Ha detto, "Oggi, se udite la Sua voce non indurite il vostro cuore" (4:7). Il momento giusto del messaggio del vangelo è sempre 'Oggi' - non domani o ieri. Dio vi sta chiamando ad una vita molto più alta rispetto a quella che avete vissuto fino ad oggi. Perciò non indurite i vostri cuori. Dite, "Signore, voglio entrare in questa vita di riposo."

La terra di Canaan è solo una figura della vita vittoriosa che Dio ci offre oggi. Oggi per voi rimane un riposo Sabatico. Dio vi sta promettendo un Sabato costante - una vita di costante riposo in Lui. Possiamo entrare in questo riposo quando riconosciamo che tutte le nostre fatiche non ci aiuteranno ad entrare. Dobbiamo lasciare che sia Dio a portarci dentro questo riposo. Dobbiamo riposare dalle nostre opere, esattamente come Dio si riposò dalle Sue (4:10). Dio lavorò per sei giorni e poi smise di lavorare al settimo giorno. Lo scrittore usò questo come un'illustrazione del fatto che anche noi dovremmo smettere di faticare se vogliamo entrare in questo riposo. Fino a quando immaginerete che con le vostre forze potrete un giorno vincere il peccato, rimarrete sconfitti. Considerate l'esempio dei discepoli che cercarono di pescare qualche pesce (in Giovanni 21). Faticarono per tutta la notte, provando a pescare per tutto il lago - ma non catturarono nulla. Quando smisero di faticare e si fidarono della parola del Signore, la loro barca fu piena di pesci. La stessa lezione vale anche qui. Quando andate dal Signore e dite, "Signore, un'intera vita di fatica non mi darà la vittoria. Devi darmela Tu con la Tua grazia", allora entrerete in questa vita. Il periodo di fatica è una figura del vivere sotto la legge, dove l'uomo prova a fare qualcosa per Dio . Sotto la grazia, Dio fa qualcosa per noi. Quando smetterete di faticare, entrerete in questo riposo. Questo è il segreto.

Al Capitolo 4:11, leggiamo, "Sforziamoci dunque di entrare per fede in questo riposo, affinché nessuno cada come caddero quelli nel deserto, a causa della loro disobbedienza." Preghiamo a Dio e diciamo, "Signore, fammi entrare in questa vita di riposo. È qualcosa che non ho mai vissuto nella vita Cristiana. La voglio." Gesù disse, "Venite a Me, voi tutti che siete affaticati e oppressi, e Io vi darò riposo. Prendete su di voi il Mio giogo e imparate da Me, e voi troverete riposo alle anime vostre" (Matteo 11:28, 29). Prima entriamo nel riposo del perdono dei nostri peccati, e poi possiamo entrare nel riposo della vittoria sul peccato.

L'Affilata Parola di Dio

Al Capitolo 4:12, leggiamo, "La parola di Dio è vivente ed efficace, più affilata di qualunque spada a doppio taglio, e penetrante fino a dividere l'anima dallo spirito, le giunture dalle midolla; essa giudica i pensieri e le intenzioni del cuore." La Parola di Dio penetra come una spada nei nostri cuori e ci rivela i nostri pensieri e le nostre intenzioni. Nel nuovo patto (che la Lettera agli Ebrei enfatizza), sono i "pensieri e le intenzioni del cuore" ad essere di maggiore importanza; al contrario sotto l'antico patto i pensieri malvagi e le intenzioni non erano considerate come cose serie, perché gli Israeliti non avevano lo Spirito Santo che abitava dentro di loro. La Legge non poteva esporre o punire un uomo per avere un pensiero o un'intenzione malvagia. Fin tanto che un uomo faceva tutto correttamente esteriormente, la Legge non lo avrebbe condannato. Ma nel nuovo patto non è così. Quando gli uomini erano sotto la Legge, la Parola di Dio li testava solo esteriormente, come un dottore che visita un paziente in modo superficiale. Ma nel nuovo patto la Parola di Dio penetra dentro al cuore, come uno scanner o una radiografia. Dio ora è più interessato ai nostri pensieri, alle nostre attitudini, alle motivazioni e alle intenzioni. Delle volte, quando esteriormente tutto sembra a posto, ci può essere della gran malvagità all'interno, esattamente come molte persone sembrano sane guardandole da fuori, ma poi hanno delle gravi malattie dentro di loro, ad esempio il cancro.

Perciò se oggi leggete la parola di Dio e siete convinti solo dei peccati esteriori che ci sono nella vostra vita, allora indicherebbe che non avete ascoltato tutto quello che Dio voleva dirvi. Perciò mettetevi sempre alla prova con questa domanda: "La Parola di Dio mi ha rivelato i pensieri e le intenzioni del mio cuore?" Notate che l'enfasi qui è sul cuore e non sulla mente. In tutte le predicazioni della Parola di Dio veramente unte, la Parola passerà attraverso la vostra mente ed entrerà nel vostro cuore e vi rivelerà le più nascoste intenzioni e pensieri.

In 1 Corinzi 14:25, vediamo il risultato che produce una predicazione unta. I pensieri dei cuori delle persone vengono rivelati e si prostrano riconoscendo che Dio è presente in quell'incontro. La stessa cosa può succedere quando hai una conversazione con un uomo di Dio che ti dice una parola profetica ed unta di Spirito. Una parola unta rivela sempre i pensieri e le intenzioni del cuore, perché la Parola di Dio è come una spada affilata a doppio taglio. Se volete servire il Signore, assicuratevi che la lama sia affilata da entrambe le parti, nel vostro cuore e nella vostra bocca. Non togliete mai il filo di taglio della spada ammorbidendo la parola di Dio con delle parole più delicate, in modo diplomatico, così che sia più accettabile per gli uomini. Questo non farà del bene a nessuno, perché non penetrerà e non andrà dove dovrebbe. Avete mai provato a tagliare della carne con un coltello non affilato? Potete tagliare quanto volete ma comunque la carne non si taglierà. Un predicatore che compromette la filatura della parola di Dio, troverà che alla fine del suo messaggio nessuno ha udito Dio.

La Parola di Dio è una spada a doppio taglio. Prima il predicatore deve permettere che il suo cuore venga tagliato affinché gli vengano rivelati i suoi pensieri e le sue intenzioni! Solo allora sarà in grado di usarla per tagliare i cuori delle altre persone. Se la Parola di Dio non è penetrata prima nel tuo cuore, non predicare. La maggior parte dei predicatori non si sottopone mai al giudizio della Parola di Dio. Ma giudicano solo gli altri.

La Parola di Dio penetra e giudica anche le nostre motivazioni. Se ci apriamo sempre alla voce dello Spirito nella Parola di Dio, alla fine avremo un cuore totalmente pulito, perché i pensieri e le motivazioni del nostro cuore ci saranno rivelate costantemente e noi saremo in grado di ripulirci. Ogni credente dovrebbe vivere così ogni giorno. Come gli Israeliti ricevettero la manna ogni giorno nel deserto, anche noi dobbiamo ricevere la Parola unta di Dio ogni giorno, direttamente da Lui.

Anima o Spirito?

Un'altra cosa che la parola di Dio fa è quella di dividere l'anima dallo spirito (4:12). Questo va un po' più in profondità di quello che abbiamo appena considerato. Per esempio, se predichiamo con una cattiva motivazione (per ricevere onore o per far soldi), questo lo capiamo immediatamente. Ma la divisione tra la nostra anima ed il nostro spirito ci rivelerà se stiamo dipendendo dalla nostra anima (mente ed emozioni) per dare la Parola di Dio alle persone, oppure se al contrario stiamo dipendendo dallo Spirito Santo. Le persone sotto l'antico patto non potevano distinguere l'anima dallo spirito.

Il tabernacolo dell'antico patto era composto da tre parti - il cortile, il luogo santo e il luogo santissimo. Questa era una figura del corpo, anima e spirito dell'uomo (1 Tessalonicesi 5:23). L'anima era rappresentata dal Luogo Santo e lo spirito dal Luogo Santissimo. La presenza di Dio era nel Luogo Santissimo. E tra i due c'era una spessa cortina che li divideva. A nessun uomo veniva permesso di entrare nel Luogo Santissimo (eccetto il sommo sacerdote una volta l'anno). Questo era il modo per insegnare simbolicamente che sotto l'antico patto un uomo non poteva vivere o servire Dio "nello spirito". Perciò gli Israeliti non erano in grado di distinguere ciò che proveniva dall' anima da ciò che proveniva dallo spirito. Coloro che non riescono a distinguere la differenza tra questi due, stanno vivendo come Cristiani nell'antico patto.

La parola di Dio vi mostrerà ciò che viene dall'anima e ciò che viene dallo spirito. Molto del così detto lavoro "Cristiano" fatto oggi, proviene dall'anima. Un lavoro che proviene dall'anima si basa sulle idee umane per servire Dio. Potrebbero essere delle buone idee, per niente malvage o carnali. Ma sono umane e vengono dall'anima. Ci sono tre tipi di Cristiani. I Cristiani carnali, cioè coloro che sono nati di nuovo ma che continuano a godersi un ammontare "limitato" di piaceri peccaminosi e amano i soldi, ecc. Poi ci sono quelli che dipendono dall'anima che hanno dato via le cose carnali, ma che continuano a vivere nel loro intelletto e nelle loro emozioni. Poi ci sono i Cristiani spirituali che cercano di essere guidati dallo Spirito Santo in tutto quello che fanno.

I Cristiani che dipendono dalla loro anima possono essere delle buone persone che desiderano testimoniare e servire il Signore. Ma il loro modo di fare tutto questo è molto umano. Non comprendono le vie di Dio. Dio dice, "Le Mie vie non sono le vostre vie. Quanto il cielo è più alto della terra, così le Mie vie sono più alte delle vostre" (Isaia 55:8, 9). Ci sono dei metodi umani con i quali possiamo cercare di raggiungere le anime perdute, e ci sono anche metodi umani per servire Dio. In un'occasione Davide trasportò l'arca di Dio su di un carro trainato da buoi - come una volta fecero i Filistei (2 Samuele 6:3; 1 Samuele 6:11). Questa era una buona idea - salvare i Cheatiti dal peso di portare l'arca sulle loro spalle per tutto quel viaggio. Ma questo non era il modo in cui Dio aveva detto - e fu questo il motivo per cui Dio giudicò questo gesto lungo la strada.

Ogni volta che i Cristiani adottano dei modi umani per fare il lavoro di Dio, ci sarà confusione. Ci potrebbero essere dei risultati esteriori veramente impressionanti. Ma la gloria di Dio sarà assente. Mosè costruì il tabernacolo esattamente come Dio gli disse; non lo costruì secondo quello che aveva studiato nelle accademie in Egitto, dove imparavano a costruire le piramidi. Mosè dovette lasciar perdere la sua comprensione umana di come si costruisce la casa di Dio. Questo fu uno dei motivi per cui Dio dovette portarlo e lasciarlo nel deserto per 40 anni - così che si liberasse della sua saggezza umana. Questo fu anche il motivo per cui Dio lasciò Paolo in Arabia per tre anni, affinché si liberasse da tutte le idee umane che ricevette alla scuola Biblica di Gamaliele nei tre anni che frequentò i suoi corsi (Galati 1:17, 18). Dovette mettere a morte la sua comprensione intellettuale delle cose di Dio prima di poter capire le vie di Dio.

L'anima si riferisce anche alla potenza umana - cioè quando dipendiamo dalle risorse umane. Possiamo immaginarci che possiamo fare meglio il lavoro di Dio se abbiamo molti strumenti elettronici e se abbiamo dell'influenza politica. Questo è un inganno. È con la potenza dello Spirito Santo che il lavoro di Dio può essere compiuto. I primi apostoli non avevano soldi, strumenti o influenza. Le loro risorse umane erano praticamente nulle. Ma fecero molto di più di quello che i Cristiani di oggi fanno con tutte le loro strumentazioni, i loro soldi e la loro influenza. Gli apostoli avevano potenza spirituale - e la loro potenza non proveniva dall'anima.

Dobbiamo dividere l'anima dallo spirito se vogliamo diventare realmente spirituali. Sono stato a molti incontri dove dichiarano che lo Spirito Santo si sta muovendo solamente perché ci sono molte emozioni e molto rumore. Ma queste persone non mi ingannano. Posso vedere chiaramente che quello è solo un picco dell'anima umana, e non il lavoro dello Spirito Santo. Quello che chiamano "battesimo nello Spirito Santo" in realtà è solo un "battesimo nella potenza della loro anima". Gesù battezza genuinamente i Cristiani nello Spirito Santo anche oggi. Ma questo porta potenza spirituale per essere un testimone per Cristo (Atti 1:5, 8). Mentre la potenza dell'anima stimola solo le emozioni. Ma la maggior parte dei Cristiani non ha discernimento in questa cosa e perciò viene ingannato.

Parlano in "lingue" anche in alcuni incontri di preghiera non di Cristiani, e stimolano le loro emozioni dichiarando di essere arrivati "alla pace interiore"! Molte religioni spingono verso l'innalzamento della potenza dell'anima umana.

Se in questi giorni non discerniamo tra l'anima e lo spirito, saremo totalmente ingannati. Molte delle "guarigioni" che oggi vengono fatte nel Nome di Gesù, anche queste sono fatte attraverso la potenza dell'anima umana e non attraverso il genuino dono dello Spirito Santo. L' "atmosfera" in un incontro viene creata con molti canti. Le emozioni delle persone si innalzano, cantando delle canzoni tipo "Signore, Io credo," e ripetendolo molte volte. Poi alle persone viene chiesto di "rilasciare la loro fede"!! E questo non ha nulla a che fare con Dio. Il predicatore sta in realtà ipnotizzando le persone. Gesù e gli apostoli non guarirono mai nessuno in questo modo. Guarirono i malati con tranquillità, senza canti o emozioni.

Se non riconoscete queste contraffazioni, potreste anche cercare di copiarle, immaginandovi che questo è il modo per servire Dio. Così andrete e manifesterete la potenza della vostra anima in modo simile agli altri e così li ingannerete, dopo aver ingannato voi stessi. Dunque permettete alla parola di Dio di penetrare dentro di voi e di mostrarvi quello che viene dall'anima da quello che viene dallo spirito. Se guardate a Gesù, la risposta la troverete in Lui. Se avete mai partecipato ad un incontro di guarigione o se lo avete mai visto in qualche programma televisivo Cristiano, semplicemente domandatevi se Gesù faceva le cose in quel modo. Scoprirete la verità immediatamente. Ma se trascurate la parola di Dio, allora sarete di certo ingannati. Permettete che la parola di Dio divida tra l'anima e lo Spirito. Dio ci ha dato la Sua parola e l'esempio di Gesù e degli apostoli per mostrarci quello che la vera spiritualità è.

"Non vi è nessuna creatura che possa nascondersi davanti a Lui; ma tutte le cose sono nude e scoperte davanti agli occhi di Colui al quale dobbiamo rendere conto" (4:13). Questa è una bellissima frase: "Colui al quale dobbiamo rendere conto." Vuol dire che come esseri umani, c'è solo una Persona in tutto l'universo alla quale dobbiamo rendere conto, solo una Persona alla quale dobbiamo rispondere - Dio. Se vivete la vostra vita riconoscendo questo allora diventerete sempre di più come Gesù. Ma se state sempre pensando all'opinione che gli altri hanno di voi, allora diventerete loro schiavi. Se volete essere un servo di Dio, allora riconoscete sempre che "è solo Dio colui al quale dovete rendere conto". Diecimila persone che vi chiamano un uomo di Dio non vi faranno un uomo di Dio. Allo stesso modo, diecimila persone che vi chiamano un uomo senza Dio, non vi renderanno un uomo senza Dio. Le opinioni degli uomini sono senza valore. Perciò buttatele tutte nella spazzatura. Le altre persone sanno molto poco della vostra vita privata, i vostri pensieri e il vostro modo di trattare i soldi, ecc. Conoscono circa l'1% della vostra vita - e la loro opinione è basata solo su questo 1% che conoscono. Perciò le loro opinioni sono inutili - sia in bene sia in male. Entrambe le opinioni, sia buone sia cattive, sono ugualmente fatte per essere gettate nella spazzatura. Buttatele via. Questo è quello che io faccio da molti anni. Così sono stato libero di servire Dio.

Se volete essere liberi di servire Dio dite, "Signore, Tu sei Colui al quale devo rendere conto. Ogni giorno voglio stare davanti a Te. Non c'è niente di nascosto agli occhi Tuoi. Tutto nella mia vita è aperto e prostrato davanti a Te. Posso ingannare le persone che sono spirituale, ma non posso ingannare Te." Se vivrete così vedrete un cambiamento che trasformerà la vostra vita in meglio. Così comincerete ad entrare nella vita sotto il nuovo patto.

Al Capitolo 4:14-16, leggiamo che Gesù è passato attraverso i cieli. La Bibbia ci dice che ci sono tre cieli. Il primo cielo è lo spazio, parte del quale possiamo vedere - il sole, la luna, le stelle, ecc. (Salmo 8:3). Il terzo cielo è dove il paradiso è oggi, e una volta Paolo fu trasportato lì (2 Corinzi 12:2-4). Tra questi due c'è il secondo cielo (o luoghi celesti), dove Satana ha il suo quartier generale. Quando Satana fu scacciato dal cielo (Isaia 14:12), non fu gettato all'inferno, ma al secondo cielo. Da lì può parlare a Dio (come vediamo in Giobbe 1 e 2) e allo stesso tempo può muoversi anche sulla terra. Ma non può mai più entrare nel terzo cielo. Quando noi moriamo andiamo nel terzo cielo. Dove Gesù ascese dopo la Sua risurrezione, passò attraverso due cieli per entrare nel terzo cielo, dove abita il Padre (Ebrei 4:14).

Al Capitolo 4:15, ci viene detto che Gesù, come nostro Sommo Sacerdote può simpatizzare con le nostre debolezze. Dio che è il nostro Creatore e che conosce ogni cosa, certamente avrebbe potuto simpatizzare con le nostre difficoltà, e questo anche senza diventare un Uomo. Ma il simpatizzare di Gesù con noi, oggi viene dall'aver vissuto i problemi e le difficoltà che noi esseri umani affrontiamo. Tutti noi possiamo simpatizzare con qualcuno che sta passando qualche difficoltà. Ma possiamo simpatizzare con lui molto di più se anche noi siamo passati per la stessa difficoltà. Per esempio, se una mamma ha perso il suo unico figlio, qualcun altro che ha perso il suo unico figlio sarà in grado di simpatizzare con lei molto di più di quello che potrebbero fare altri. Questo è il motivo per cui Dio diventò Uomo - così che poté passare tutto quello che anche noi passiamo e così simpatizzare con noi ed essere in comunione con noi. Siccome Gesù è il nostro Sposo, volle passare tutto quello che noi, la Sua Sposa, passiamo. Così può essere un Esempio per noi e a ragione dire, "Seguitemi."

Se mia moglie sta passando veramente un periodo difficile, non vorrei starmene fuori e solamente esortarla ad essere fedele. Ma vorrei passare anche io per quella difficoltà ed aiutarla ad essere fedele. Gesù è il nostro Sposo ed è proprio così. State passando per qualche difficoltà, scoraggiamento, prova, pressione o tentazione? Gesù ha affrontato la stessa pressione che state affrontando e può ben comprendere vostra situazione critica. Magari Lui non ha affrontato l'esatta situazione che stai affrontando tu. Ma ha affrontato tutte le tentazioni che possono esserci in questa tua situazione. E ti aiuterà attraverso il Suo Spirito ad essere un vincitore come Lui (Apocalisse 3:21). Non permetterei mai a mia moglie di alzare un grosso peso da sola. L'aiuterei ad alzarlo. Gesù fa lo stesso con noi.

Il Problema Più Grande della Vita

Quale è il problema più grande che affrontiamo? Alcuni potrebbero immaginare che le loro difficoltà finanziarie sono il problema più grande. Ma quelle che molti chiamano "difficoltà finanziarie" sono solamente il risultato della loro avidità. Si paragonano con gli altri che hanno più di loro e sono invidiosi. Se al contrario si fossero paragonati con coloro che hanno meno di loro, sarebbero rimasti perfettamente contenti e grati - e le loro "difficoltà finanziarie" sarebbero scomparse! Ricordo che una volta stavo leggendo di un missionario che non aveva i soldi nemmeno per comprarsi il dentifricio, ma in quei giorni scoprì che poteva lavarsi i denti senza dentifricio! Siamo abituati a vivere ad un certo livello, e quando non riusciamo a vivere a quel livello, allora ci immaginiamo di essere poveri. Un uomo che sta cercando di prendere sempre più parte alla natura Divina, non sarà mai preoccupato dal fatto di non potersi permettere il dentifricio - o lo spazzolino! Ad ogni modo la maggior parte delle persone in India, si lavano i denti con le dita con un poco di sale o con del carbone in polvere.

Il problema più grande che una persona si trova ad affrontare quando è alla ricerca della santità, è la vittoria sulla tentazione a peccare.

Al Capitolo 4:15leggiamo che Gesù "è stato tentato come noi in ogni cosa." È questo il motivo per cui Gesù può simpatizzare con noi. Egli sentiva la spinta verso ogni tentazione esattamente come la sentiamo noi. Se non fosse stato così non ci sarebbe scritto che fu tentato "come noi in ogni cosa". Quando Satana lo tentò, Gesù sentì l'attrazione della tentazione, ma disse, "No." Se non avesse sentito quella spinta, non sarebbe stata una tentazione. La tentazione è come il tiro alla fune. Due squadre tirano la corda cercando di tirare l'avversario verso sé stessi. Quando state cercando di vivere una vita santa, vi sentite tirare verso la direzione opposta. Questa è la tentazione. Se nessuno sta tirando la fune dall'altra parte allora non c'è nessun tiro alla fune. Se Gesù non avesse sentito nessuna spinta allora dovremmo dire che non è stato tentato come noi. Quindi dovremmo dire che la Bibbia sta raccontando delle bugie quando nel vangelo secondo Matteo 4:1-10dice che il diavolo tentò Gesù e quando in Ebrei 4:15 la Bibbia afferma che Gesù è stato tentato come noi in ogni cosa.

Nella Bibbia la parola "tentazione" si riferisce sempre alla tentazione a commettere peccato. Desideri normali, come il desidero di dormire quando si è stanchi, non sono tentazioni. Non è questo il significato inteso qui dove dice che Gesù fu tentato come noi. Fu tentato come lo siamo noi, cioè a peccare - ma Gesù non peccò. È un esempio per noi in questo campo? Certamente lo è. Vediamo in Ebrei 2:17 che Gesù è stato reso come noi in ogni cosa. Gesù non era come un angelo che volando sopra ad una piscina cerca di insegnarci a nuotare. No. Scese sulla terra senza le Sue "ali", così da poterci insegnare a nuotare. Quando Gesù camminò sull'acqua vinse la forza di gravità. Se un angelo avesse volato sull'acqua non sarebbe stato un miracolo. Ma quello di Gesù fu un miracolo, perché vinse la gravità. Quando Gesù disse a Pietro che anche lui avrebbe potuto camminare sull'acqua, stava dicendo che anche lui avrebbe potuto fare le stesse cose fatte da Gesù, se si fosse fidato di Lui. Nostro Padre in cielo non fa favoritismi nei confronti di Suo Figlio maggiore Gesù. Quello che fece per Gesù, lo farà anche per noi, se abbiamo fiducia in Lui.

Gesù è stato tentato come noi in ogni cosa, ma non peccò. E in questo Gesù è il nostro Esempio. Ogni volta che siamo tentati possiamo dire al Signore, "Signore, ad un certo punto della Tua vita terrena a Nazaret anche Tu sei stato tentato come lo sono io adesso. Aiutami a reagire proprio come hai reagito tu." Siete tentati dallo scoraggiamento o dal reagire con rabbia peccaminosa? Anche Gesù è stato tentato in queste aree. Ma non ha peccato. Potete quindi guardare al Suo esempio e dire, "Signore, voglio seguirti." Gesù visse così grazie alla potenza dello Spirito Santo. Quindi anche noi dobbiamo cercare la potenza dello Spirito Santo se vogliamo vivere come Gesù. Ed è per questo che il Capitolo 4:16dice, "Accostiamoci dunque con piena fiducia al trono della grazia …" La parola "Dunque…" fa riferimento al verso precedente in cui è scritto che Gesù è stato tentato ma non commise peccato. Perciò anche noi possiamo andare al trono della grazia, come fece Gesù durante la Sua vita terrena, e ricevere la stessa grazia che ci permette di vincere il peccato.

Il Capitolo 4:16 parla della misericordia e della grazia . La misericordia e la graziasono due cose diverse. La misericordia si occupa del nostro passato, mentre la grazia è per il futuro. Abbiamo bisogno di misericordia per i peccati che abbiamo commesso. Poi abbiamo bisogno della grazia per aiutarci a vincere il peccato in futuro. Sotto l'antico patto avevano solo la misericordia. La grazia venne con Gesù Cristo nel nuovo patto (Giovanni 1:17). Gesù non aveva bisogno di misericordia perché non peccò mai. Ma noi abbiamo bisogno della misericordia e della grazia.

Cos'è il "momento opportuno" di cui parla al Capitolo 4:16 ? È quando siete tentati. Immaginate di stare scalando una montagna, scivolate e restate appesi alla roccia con le vostre dita. Non riuscite a reggervi, cadete e vi spaccate le ossa. Poi gridate in cerca di aiuto. Poi arriva l'ambulanza vi prende e vi porta all'ospedale per sistemare le varie fratture. Questa è la misericordia. Ma se gridate aiuto prima di cadere, e qualcuno vi tira su e vi rimette in piedi sulla roccia, questa è la grazia . Il momento del vero bisogno è quello prima della caduta. Chiedere aiuto dopo la caduta è la seconda cosa migliore da fare. La cosa migliore è chiedere aiuto prima di cadere. Lo Spirito Santo è lo Spirito della grazia, ed è chiamato il Consolatore e l'Aiutante. Egli può aiutarvi mentre scivolate (tentati); può aiutarvi prima di cadere.

La maggior parte dei Cristiani continua a cadere e continua a chiedere misericordia. Cadono e chiedono a Dio di perdonarli. Iniziano a scalare nuovamente la montagna, cadono ancora e richiedono l'intervento dell'ambulanza della misericordia ancora una volta. Piena di misericordia, l'ambulanza continua a venire ogni volta. Ma non è questo il modo in cui Dio vuole che viviamo. La prossima volta che siete tentati ad arrabbiarvi, o che avete pensieri sessuali impuri, e sentite che state scivolando , gridate, "Signore, dammi la tua grazia adesso." Sarete sorpresi nel vedere che non cadrete. La grazia di Dio vi terrà in piedi. Romani 6:14 dice, "Il peccato non avrà più potere su di voi, perché siete sotto la grazia."

Il Capitolo 5:1, parla di Gesù come nostro Sommo Sacerdote. Nessuno in Israele poteva decidere di essere il sommo sacerdote a meno che Dio lo aveva chiamato, esattamente come chiamò Aaronne (5:4). Allo stesso modo ci viene detto che nemmeno Gesù poteva auto proclamarsi Sommo Sacerdote. Aspettò 4000 anni nel cielo e poi quando arrivò il momento che il Padre aveva determinato, gli venne detto di andare sulla terra e allora Gesù andò (Galati 4:4).

Per quei 4000 anni non c'era bisogno di Lui sulla terra? Se fossimo stati al posto di Dio avremmo mandato Gesù il giorno dopo che Adamo peccò. Ma le vie di Dio non sono uguali alle nostre. Noi, ogni volta che vediamo un bisogno agiamo immediatamente. Ma Dio poté aspettare 4000 anni. Anche una volta che Gesù venne sulla terra, attese 30 anni prima di cominciare il ministero. Gesù non si muoveva solo basandosi sul bisogno. Vedeva il bisogno e ne era preoccupato. Ma quando il Padre disse, "Va'," Gesù andò. E poi in 3 anni e mezzo completò il ministero che il Padre gli aveva dato. Gesù non cercò di andare in giro cercando di colmare i vari bisogni delle persone. Alla fine della Sua vita Gesù poté dire, "Ho compiuto il lavoro che Mio Padre mi ha dato da fare" (Giovanni 17:4). La maggior parte dei Cristiani non sarà in grado di dire questo alla fine della loro vita perché hanno agito basandosi sul bisogno e non sulla chiamata di Dio.

Una delle cose che ho imparato molto presto nella mia vita Cristiana era questa: "Osserva i bisogni con attenzione, ma vai solo dove Dio ti dice di andare e quando Dio ti dice di andare". Dobbiamo alzare i nostri occhi e guardare i campi pronti per la mietitura. Ma quello che siamo chiamati a fare è la volontà di Dio (vedi Giovanni 4:35 e 34). Anche Gesù attese finché non venne mandato.

Gesù Imparò l'Obbedienza

Al Capitolo 5:7, ci viene detto come Gesù pregò "nei giorni della Sua carne." "Pregò con alte grida e con lacrime per essere salvato dalla morte". Qui non si sta riferendo solo all'ultimo giorno della Sua vita quando pregò nel Getsemani. La Parola di Dio è esatta quando dice che pregò in questo modo "nei giorni della Sua carne". "Giorni" fa riferimento a tutti i suoi 33 anni e mezzo sulla terra. La morte per la quale Gesù pregò di essere salvato (e dalla quale fu salvato, come dice questo verso) di certo non fu la morte fisica, ma quella spirituale (che è il risultato del commettere anche un solo peccato). Gesù pregò che non commettesse mai nemmeno un peccato e questa cosa la desiderava così tanto che, le Sue preghiere di aiuto era accompagnate da alte grida e lacrime. Questo è il motivo per cui non peccò mai. Molti immaginano che Gesù vinse il peccato perché era il Figlio di Dio. No. Vinse il peccato perché pregò con alte grida e lacrime di essere salvato dal peccato. Amò la giustizia e odiò il peccato così tanto da pregare con così tanto fervore - e Suo Padre lo unse con potenza, più di altri credenti che non pregano nel modo in cui pregò Lui (Ebrei 1:9). La maggior parte dei credenti prende il peccato alla leggera e assume che non potranno mai vincerlo, perché sono umani. Ma questo non è il motivo. Il motivo è che non pregano con alte grida e lacrime per essere salvati dal peccato .

Era per pregare con alte grida e lacrime che spesso Gesù cercava dei luoghi deserti per pregare (Luca 5:16). Quando viviamo in città, è difficile trovare un posto solitario. Ma ho scoperto che posso pregare con alte grida e lacrime nel mio cuore a Dio, senza fare nessun suono con la mia bocca, in qualsiasi posto io sia. Posso gridare per la purezza nei pensieri, nelle parole e nelle opere. E se cado in qualche peccato, voglio piangere. Gesù non cadde mai e nonostante questo piangeva. Questo mi fa sentire veramente piccolo. Lo zelo per la purezza consumava Gesù. Questo è il motivo per cui compì la volontà di Dio sulla terra.

La pienezza dello Spirito Santo porta lo zelo per la purezza dentro di noi. Allora possiamo seguire l'esempio di Gesù. Gesù non ebbe mai paura della morte fisica. Ma aveva paura della morte spirituale e dunque non volle nemmeno l'odore del peccato dentro di Lui. Per che cosa stava pregando nel Getsemani, quando disse che non voleva bere quel calice? Quel calice che temeva era la rottura della comunione con Suo Padre per 3 ore sulla croce - quando avrebbe dovuto portare il nostro peccato. Questa è la morte spirituale. E Gesù odiò il peccato, perché avrebbe spezzato la Sua comunione con Suo Padre.

Ma nel Getsemani, il Padre gli disse che avrebbe dovuto accettare la rottura della loro comunione, se voleva salvare gli altri dall'eterna separazione da Dio all'inferno. E nel Suo immenso amore per noi, Gesù concordò nel pagare questo alto prezzo. Ma attraverso tutta la Sua vita Gesù resisté ad ogni rottura di comunione con il Padre - che sarebbe venuta con un solo peccato. Anche il più piccolo dei peccati rompe immediatamente la comunione con Dio. Se diamo valore a questa comunione, anche noi pregheremo con alte grida e lacrime che in noi non ci sia nemmeno la più piccola traccia di risentimento, orgoglio spirituale, impurità, gelosia, amore per i soldi, odio, o qualsiasi altra cosa al di fuori dalla perfetta volontà di Dio.

Siccome non abbiamo una passione tale di vivere nella perfetta volontà di Dio, allora prendiamo il peccato molto alla leggera. La santità non è la più grande passione per la maggior parte dei Cristiani. Solitamente la loro passione è qualche tipo di servizio per il Signore o l'aiutare alcune persone nel bisogno. Ma questo potrebbe essere un concetto mondano. Maria cercava la comunione con Gesù mentre Marta cercava di servirlo. E Gesù rimproverò Marta dicendo che Maria aveva scelto l'unica cosa necessaria (Luca 10:42). È la santità che rende il nostro servizio efficace.

Al Capitolo 5:8, leggiamo che "benché fosse Figlio, imparò l'obbedienza dalle cose che soffrì." Gesù dovette imparare l'obbedienza. La parola 'imparare' è connessa con l'educazione. Nei giorni della Sua carne Gesù dovette ricevere un'educazione all'obbedienza. Come Dio in cielo, Gesù non dovette mai obbedire a nessuno. Se non avete mai fatto una certa cosa nella vostra vita, allora quando la farete per la prima volta, imparerete qualcosa di nuovo. Gesù imparò l'obbedienza quando venne sulla terra come Uomo. E non solo doveva obbedire a Suo Padre, ma anche a Giuseppe e Maria. Giuseppe e Maria erano peccatori, erano delle persone imperfette. Devono aver commesso errori, esattamente come fanno tutti i genitori. Ma nonostante questo Gesù gli obbedì. Questo deve essere stato difficile. Gesù obbedì e soffrì nella Sua obbedienza. Questo vuol dire che soffrì il dolore di rinnegare la Sua volontà e così obbedire a Suo Padre, questo per tutta la Sua vita. Così è come imparò l'obbedienza a costo della sofferenza.

Alcune aree dell'obbedienza possono essere belle. Se dite a vostro figlio di mangiare il gelato, sarà veramente contento di obbedirvi. Di sicuro lì non c'è nessuna sofferenza. Ma quando sta giocando con i suoi amici e gli dite di smettere di giocare e di venire a fare i compiti, allora l'obbedienza diventa dolorosa. Anche per noi, nelle nostre vite, ci sono alcune aree dove l'obbedienza potrebbe essere facile e bella. Obbediamo sapendo che è un bene per noi. Ma la vera prova della nostra obbedienza è quando dobbiamo fare qualcosa che non ci piace fare, qualcosa che coinvolge il rinnegare la nostra volontà, qualcosa che ci causa dolore. Qui è dove la nostra obbedienza viene testata.

Gesù imparò l'obbedienza rinnegando Sé stesso. A tutto quello che Suo Padre diceva, "No," anche Lui disse, "No". Imparò l'obbedienza attraverso le cose che soffrì, e alla fine della Sua educazione "fu reso perfetto" (5:9). In questo caso la parola "perfetto" vuol dire "completo". Gesù si laureò e ottenne il Suo attestato. È lo stesso attestato che anche noi abbiamo bisogno di prendere. Anche noi dobbiamo vincere numerose tentazioni come fece Lui. Cosa succede se falliamo in un esame? Dobbiamo rifarlo! Quando alla fine passiamo i nostri esami, riceviamo il nostro diploma. Allora siamo vincitori! Questo è il titolo più importante che possiamo prendere nella nostra vita. Ogni altro titolo, se paragonato con questo, è spazzatura. Quando Gesù dice, "Seguitemi", ci sta chiedendo di fare quello che fece Lui e Lui l'ha fatto come Capitano della nostra salvezza. Non ci chiederà mai di affrontare una tentazione che Lui non ha affrontato. Andiamo allora con coraggio al trono della grazia per ricevere la grazia che ci aiuti a completare la nostra educazione. Se dobbiamo soffrire, soffriremo. Ma siamo determinati ad imparare l'obbedienza e a completare la nostra educazione.

Al Capitolo 5:9, leggiamo, "Reso perfetto, divenne per tutti quelli che gli obbediscono, autore di salvezza eterna." Gesù ora è diventato il Professore nell'università dell'obbedienza. Lui ha fatto la stessa università dal livello più basso al livello più alto - ed ha obbedito in tutto.

Noi, come servi di Dio siamo chiamati ad essere dei docenti più giovani nella stessa università dell'obbedienza. Più avete imparato l'obbedienza attraverso la sofferenza, più potete essere un vero servo del Signore che guida anche gli altri all'obbedienza. Solo questo è il vero ministero Cristiano. Ma se continuate a fallire i vostri esami, come potete essere un docente in questa università?

"È diventato per tutti quelli che gli obbediscono, la fonte della salvezza eterna" (5:9). Questa "salvezza eterna" non si riferisce alla salvezza dalla pena del peccato, ma alla salvezza dal potere che il peccato ha sulla nostra vita di ogni giorno.

Gesù è stato designato da Dio come Sommo Sacerdote secondo l'ordine di Melchisedec (5:10). Melchisedec fu un uomo dell'Antico Testamento che obbedì a Dio (Genesi 14:18). Quando Dio gli disse di prendere del cibo e portarlo ad uno sconosciuto (Abraamo), Melchisedec obbedì subito. Leggiamo più avanti, al Capitolo 5:11, "Su questo argomento, cioè Gesù Sommo Sacerdote secondo l'ordine di Melchisedec, avremmo molte cose da dire, ma è difficile spiegarle a voi perché non sembrate essere interessati." Non erano interessati ad una vita vittoriosa o nel vivere come Gesù ha vissuto sulla terra. Potete immaginare di insegnare a delle persone a vivere come Gesù ha vissuto sulla terra e queste persone non ne sono interessate? Questo sarebbe come un insegnante che cerca di insegnare qualcosa di importante ai suoi studenti che però sono più interessati al risultato della partita di "Coppa del Mondo" che si sta svolgendo in contemporanea. L'insegnante magari sta cercando di insegnare matematica o scienze. Ma nessuno lo ascolta. Perché i ragazzi hanno la testa al gioco. E così è come sono molti credenti. Pensano di più ad essere promossi al lavoro, costruire una casa o sposarsi. In queste cose non c'è nulla di sbagliato. Ma se vivere come ha vissuto Gesù sulla terra non è la vostra prima passione, allora è molto difficile comprendere queste verità.

Osservate i ricercatori scientifici. Si siedono fino a notte fonda, facendo ricerca perché hanno una grande passione per scoprire qualcosa di nuovo in quel campo. Quando avete una passione del genere per studiare la parola di Dio, perché volete vivere come Gesù ha vissuto sulla terra, allora comprenderete il suo segreto. Ma è difficile spiegare queste cose a coloro che non hanno la passione per essere puri.

Crescere per Diventare Maturi

I Cristiani ai quali fu indirizzata questa lettera erano ancora dei bambini e avevano bisogno del latte e non di cibo solido. Chiunque ha bisogno di latte non ha esperienza della parola di giustizia (Ebrei 5:12, 13). Anche oggi nelle chiese ci sono molti "bambini" che sono credenti da 25 anni ma ancora non possono mangiare cibo solido. Sono soddisfatti del latte - cioè il messaggio del ravvedimento, la fede in Gesù, il perdono dei peccati, il battesimo in acqua e il battesimo nello Spirito Santo. Questo è tutto quello che vogliono. Non hanno interesse nella parola di giustizia. In tutto questo tempo sarebbero già dovuti essere docenti nell'università dell'obbedienza. Ma sono ancora all'asilo, soddisfatti con il sapere solo l'A, B, C della vita Cristiana.

Molte chiese sono piene di bambini. Ogni domenica mattina potete trovare 200 bambini in una chiesa che si nutrono con i loro biberon pieni di latte. Non riescono ad ascoltare le profonde verità della parola di Dio. Non vogliono ascoltare un messaggio sulla perfezione. Il cibo solido è per i maturi che con la pratica hanno sviluppato i loro sensi per discernere ciò che è bene e ciò che è male (5:14). Quello che vuol dire è che nelle differenti situazioni che affrontano, hanno esercitato i loro sensi a discernere ciò che viene dall'anima (ciò che è umano) e ciò che è spirituale (cioè divino) - e scelgono lo spirituale. Per esempio, nel parlare, non solo evitano il parlare in modo peccaminoso. Ma evitano anche di rispondere in modo umano e rispondono nel modo in cui Cristo risponderebbe. Quando un Cristiano giustifica le sue azioni carnali con la scusa, "Alla fine siamo solo umani", è un bambino. Paolo rimproverò i Corinzi dicendo, "Vi comportate secondo la natura umana" (1 Corinzi 3:3). È sbagliato comportarsi come i figli di Adamo? Certo che è sbagliato. Dovremmo comportarci come Cristo.

Quando predicate la parola di Dio, parlate secondo la natura umana o parlate come Gesù? Chiunque sale su un pulpito per predicare la parola di Dio deve dire, "Signore, voglio predicare come hai predicato Tu." Quando Dio mi chiamò a predicare la Sua Parola, ed ero un giovane uomo, pregai con devozione, "Signore, voglio predicare esattamente come hai predicato Tu." Non voglio fare di nessun uomo il mio modello. Allora studiai i quattro vangeli per vedere come Gesù predicò. Così Gesù diventò il mio Esempio. Voglio incoraggiare tutti voi a discernere tra una predicazione che viene dall'anima umana e una predicazione spirituale, e tra il vivere sotto il dominio dell'anima dal vivere sotto il dominio dello Spirito. Tutti noi dobbiamo sviluppare i nostri sensi spirituali per discernere questo.

Al Capitolo 6:1-3, lo scrittore andò avanti dicendo che bisogna crescere fino a diventare maturi. Al Capitolo 5, usò un'illustrazione del bere il latte e mangiare carne. Ora usò due ulteriori illustrazioni. Prima, l'esempio di un insegnamento elementare e di uno avanzato; e poi l'esempio delle fondamenta dell'edificio e della sua sovrastruttura. Tutte queste illustrazioni hanno lo scopo di mettere in contrasto i bambini con i Cristiani maturi. La differenza tra i due si vede nel momento della tentazione. I santi maturi hanno una risposta alla tentazione come quella di Cristo, mentre i bambini hanno una risposta umana.

La maggior parte dei credenti si comporta in modo umano - e non in modo Divino. Esaminiamo noi stessi. Per esempio, quando vi sedete con gli altri, se fate una battuta che imbarazza un'altra persona, vi chiedete immediatamente se Gesù avrebbe scherzato in quel modo? Se non vi ponete mai queste domande, non avrete mai luce sui vostri comportamenti umani - e rimarrete per sempre un bambino Cristiano. È bene controllare ciò che facciamo durante i diversi momenti della giornata, per vedere se ci stiamo comportando (e reagendo) come avrebbe fatto Gesù in situazioni simili. Se non vi esaminate mai così, allora non crescerete mai. Allora vivrete per sempre solo con le fondamenta ma con niente di costruito sopra. Sarete per sempre all'asilo, bevendo latte per sempre. Ma se ascoltate lo Spirito Santo, e siete seri nel voler progredire nella vostra educazione spirituale, allora maturerete molto in fretta.

Per usare un'altra illustrazione: Pensate al crescere per diventare maturi come allo scalare una montagna (diciamo di 10,000 metri). Gesù ha già raggiunto la vetta. Quando siamo nati di nuovo abbiamo cominciato ai piedi della montagna. Il nostro obiettivo è di seguire Gesù e di procedere verso la cima, non importa quanto ci metteremo. Allora possiamo dire ai nostri fratelli e sorelle, "Seguitemi come io seguo Cristo" (1 Corinzi 11:1), anche se abbiamo scalato solo 100 metri.

Che cosa sono le fondamenta? Che cos'è il latte? Che cosa impariamo all'asilo? Prima di tutto il ravvedimento (6:1). Questo vuol dire voltare le spalle non solo al peccato ma anche alle opere morte. Sotto l'Antico Patto avevano solo opere buone e opere malvage. Ma nel Nuovo Patto abbiamo le opere buone, le opere malvage e le opere morte. Le opere morte sono le opere buone fatte con una cattiva motivazione. Per esempio, predicare la Parola di Dio è una cosa molto buona da fare. Ma se qualcuno predica per onore o per i soldi, allora è un'opera morta. Se facciamo qualcosa di buono, come per esempio dare dei soldi per il lavoro di Dio, ma lo facciamo senza gioia, allora diventa un'opera morta. Ci sono molti esempi come questi. Tutto quello che fate senza fede e senza gioia è un'opera morta, anche se fa del bene agli altri. Dobbiamo pentirci di queste opere morte. Dobbiamo pentirci delle nostre motivazioni egoiste.

Le altre parti delle fondamenta sono la fede in Gesù, l'essere battezzati in acqua, il ricevere il battesimo nello Spirito Santo, e ricevere i doni spirituali ("imposizione delle mani"), aspettando la risurrezione dei morti al ritorno di Cristo e l'essere pronti per il giudizio finale (2 Corinzi 5:10). Tutte queste sono lezioni dell'asilo. I Cristiani che sono occupati solo con queste cose sono ancora all'asilo. La loro casa è ancora al livello delle fondamenta. Dobbiamo progredire da questo punto per giungere alla maturità e alla perfezione - cioè essere sempre di più uguali a Gesù, in ogni area delle nostre vite.

Il desiderio dello scrittore degli Ebrei era che i Cristiani andassero oltre al livello del bere latte per giungere a quello di mangiare cibo solido, oltre le fondamenta per arrivare alla sovrastruttura, oltre all'asilo per andare alle classi superiori. Nella nostra vita sulla terra nessuno vorrebbe rimanere per sempre un bambino. Nessuno vorrebbe fermare la sua educazione al termine dell'asilo. Nessuno vorrebbe avere un edificio con solo le fondamenta. Nonostante questo molti credenti sembrano essere soddisfatti con questo livello. Anche molti predicatori e pastori sono bambini. Il risultato è che le loro chiese sono piene di bambini.

Al Capitolo 6:1, disse, "Cresciamo verso la perfezione." Se siamo presi solo con le dottrine fondamentali allora attraverso le nostre predicazioni produrremo solo dei bambini. Il messaggio principale del Nuovo Patto non è solo che i peccati delle persone sono stati perdonati. Se fosse stato così, allora la Parola avrebbe detto, "Produciamo ancora qualche bambino in più"! Ma invece ci esorta a crescere per diventare maturi. Ogni bambino deve crescere e diventare maturo.

Siccome le chiese sono piene di bambini, allora ci sono un sacco di litigi e cause in tribunale, con addirittura i capi che cadono nell'adulterio, corrono dietro ai soldi e combattono l'uno contro l'altro, ecc. I bambini litigano sempre. Quando cresciamo e diventiamo maturi allora non litigheremo e non desidereremo nessuna posizione o onore nella chiesa. Se litigate o bramate una posizione o l'onore nella chiesa, allora siete ancora dei bambini. Sfortunatamente molti capi nel Cristianesimo di oggi sono bambini. Costruire una chiesa con dei bambini è come costruire una casa con solo le fondamenta senza pareti né il tetto.

Possiamo cadere?

Lo scrittore nel Capitolo 6 andò avanti a parlare del pericolo che c'è se non si procede verso la perfezione. Le fondamenta terrene possono anche durare molto tempo senza che niente gli sia costruito sopra. Ma nelle cose spirituali, se non costruite una sovrastruttura sulle fondamenta (in altre parole, se non procedete verso la perfezione), le fondamenta un giorno verranno erose. Il credente perderà la sua salvezza, lo Spirito Santo lo lascerà e perderà la sua fede, il suo ravvedimento e tutto quanto. Abbiamo visto questo succedere in molti posti.

Al Capitolo 6:4, 5, leggiamo di una descrizione in cinque punti di un Cristiano nato di nuovo. Prima di tutto è 'illuminato.' La luce è entrata nel suo cuore di tenebre. Secondo, ha "gustato il dono celeste" - il dono della salvezza attraverso Gesù Cristo. Terzo, è stato "reso partecipe dello Spirito Santo". Non è solo un Cristiano di nome. Ha ricevuto lo Spirito Santo. Quarto, ha "gustato la buona parola di Dio". Ha risposto alla parola di Dio. Quinto, ha "assaggiato le potenza del mondo futuro". Questo vuol dire che ha assaggiato qualcosa della potenza sovrannaturale di Dio nella sua vita. Ha gustato dei miracoli. Ha gustato delle risposte sovrannaturali alle preghiere in delle situazioni impossibili. La guarigione dalla malattia è parte del "gustare la potenza del mondo futuro". Nel mondo futuro avrò un corpo risorto che sarà in perfetta salute e senza nessuna malattia. Questo corpo non posso averlo oggi. Ma posso averne un assaggio - per mezzo della guarigione fisica. La guarigione è un piccolo assaggio di quello che avremo pienamente un giorno. Non possiamo chiedere la guarigione da tutte le malattie oggi, come se fosse un nostro diritto o privilegio. Ma Dio nella Sua bontà e nella Sua sovranità, delle volte permette che assaggiamo questa potenza e siamo guariti quando stiamo male. Ogni volta che sono malato prego, "Signore, dammi un assaggio nel mio corpo di quella potenza di risurrezione che un giorno trasformerà tutto questo corpo ad esatta immagine di quello di Gesù. So che oggi non posso averlo pienamente. Ma dammene solo un assaggio nel Nome di Gesù." Poi sta a Dio decidere quando e a chi dare un assaggio di questo. È una decisione che spetta alla Sua sovranità. Molte volte mi ha dato un assaggio.

Ma una persona che ha vissuto tutte queste cose può ancora cadere se è distratto, ribelle ed abusa della grazia di Dio (6:4). Qua non si sta riferendo ad un credente che cade, si rialza e continua. Questo lo abbiamo provato tutti. Qui si riferisce a qualcuno che cade dalla fede .

Se la Bibbia dice che un credente può cadere in questo modo io ci credo. Se Dio ha detto che è possibile allora di certo è possibile. Se il vostro modo di vedere le cose è in contrasto con questo, allora riconoscete che la vostra teologia è sbagliata e che Dio è giusto. Molte persone si approcciano alle Scritture con un'idea preconcetta di quello che la Scrittura dovrebbe dire. Così rimangono ciechi a quello che la Bibbia in realtà dice. Se volete sapere quello che la Bibbia veramente dice, allora dovete approcciarvi alla Bibbia con una mente totalmente aperta. Sbarazzatevi di tutti i vostri preconcetti e dite, "Signore, aprimi gli occhi. Magari quello a cui ho sempre creduto può essere sbagliato." La Bibbia è stata scritta per persone semplici, per pescatori e non per gli studiosi sapienti. Dio nasconde le Sue verità dai sapienti e gli intelligenti, e le rivela a coloro che sono umili come bambini (Matteo 11:25).

Perché questi credenti cadono? Perché "crocifiggono di nuovo il Figlio di Dio" (6:6). Che cosa vuol dire? Fu il peccato che ha crocifisso Cristo. E perciò ogni volta che un credente (che ha visto chiaramente che Cristo è morto per i suoi peccati) nella sua vita prende il peccato alla leggera e continua a peccare deliberatamente, così disprezza la grazia di Dio, e sta crocifiggendo di nuovo Cristo. Quando pecca deliberatamente, sta dicendo "Crocifiggilo, crocifiggilo", esattamente come la folla disse di Gesù.

Gesù non avrebbe mai avuto bisogno di essere crocifisso se l'uomo non avesse peccato. Quando spiego il vangelo a dei bambini piccoli gli dico, "Anche se fossi stato l'unico ragazzo o ragazza in tutto il mondo a fare qualcosa di sbagliato e tutti gli altri erano buoni, comunque Gesù sarebbe dovuto scendere dal cielo e morire per te". Questo è il vangelo. Se tu fossi l'unico peccatore in tutto il mondo e tutti gli altri erano santi, comunque Gesù doveva scendere e morire per te. Per quali peccati sarebbe morto allora? Solo per i tuoi! Potete credere che Gesù è morto per i peccati di tutto il mondo e rimanere non convertiti. Il giorno che realizzate che fu per i vostri peccati che Gesù morì, allora sarete convertiti. Furono i tuoi peccati a crocifiggerlo. Perciò ogni volta che pecchi, lo stai crocifiggendo di nuovo. Non sto parlando del cadere accidentalmente nel peccato. Sto parlando di peccare deliberatamente. La differenza tra i due è come la differenza che c'è tra il pestare i piedi a qualcuno per sbaglio oppure pestare i piedi volutamente! Delle volte potreste perdere il controllo. Ma ci sono delle altre volte dove potreste pianificare di peccare. Questi peccati sono molto più gravi di quelli accidentali. Se per sbaglio aveste messo un chiodo nelle mani di Gesù, non sarebbe stata una cosa grave come inchiodarlo volutamente. Accidentalmente potremmo cadere in dei pensieri di desiderio sessuale. Forse non vi aspettavate che c'era una immagine sporca in una rivista. Ma era lì, l'avete vista e la tentazione è venuta all'improvviso. Questa è una cosa molto diversa rispetto ad andare a comprare una rivista pornografica e guardarla. Quando continuate a peccare deliberatamente state crocifiggendo di nuovo il Figlio di Dio.

È possibile per un credente continuare a peccare deliberatamente e così perdere la sua salvezza. Per esempio, se si continua a rifiutare di perdonare qualcuno, Dio non lo perdonerà (secondo ciò che è scritto in Matteo 6:15). Allora sarà perduto e andrà all'inferno, anche se una volta era stato salvato. Quando Gesù rimase appeso sulla croce, disse, "Padre perdonali." Ma se voi dite, "No, non lo perdonerò," allora state crocifiggendo di nuovo il Figlio di Dio. Allora cadrete. Per Gesù fu molto vergognoso essere crocifisso pubblicamente, appeso ad una croce praticamente nudo, davanti a tutti. E quando peccate deliberatamente, state un'altra volta "esponendo Cristo ad infamia" (6:6). Questo è il modo in cui dobbiamo vedere il peccato commesso deliberatamente. Fin tanto che una persona sta crocifiggendo Gesù in questo modo, è impossibile portarlo al ravvedimento. Ma se torna in sé e vede la gravità del suo peccato, che equivale a crocifiggere di nuovo Cristo, allora si può ancora pentire e tornare a Dio.

Il Capitolo 6:7, indica che un credente che continua a peccare è solo interessato alle benedizioni di Dio sulla sua vita, e non a portare frutto nella sua vita per la gloria di Dio. Continua ad essere bagnato dalla pioggia, ma anziché far crescere della vegetazione che è utile per gli altri, produce solo spine e rovi (6:8). Parteciperà a degli incontri che gli insegnano che Dio lo benedirà con ricchezza e salute, ma starà lontano dagli incontri che gli dicono come può essere libero dal peccato. Dio lo benedica. Ma che cosa produce dopo essere stato innaffiato di tutta questa pioggia proveniente dal cielo? Non l'amore, la gioia, la pace, la perseveranza, la gentilezza, la bontà, la fedeltà, la mansuetudine e l'autocontrollo, ma amarezza, uno spirito non disposto al perdono, il peccato sessuale, ecc. Si approfitta della grazia di Dio e non si pente mai. Questo è un sentiero molto pericoloso per chiunque decide di incamminarcisi.

Le benedizioni del nuovo patto sono più grandi delle benedizioni dell'antico patto. Ma se cadete dal nuovo patto, anche la caduta sarà più grande. Se cadete da un'altezza di 3 metri potete farvi male. Ma non vi ucciderà. Ma se cadete da un'altezza di 300 metri, questo vi ucciderà. Quando le persone dell'antico patto come Davide caddero nell'adulterio, era come cadere da un'altezza di 3 metri. Non era una cosa bella, ma non molto seria, perché Dio non aveva fatto nessun grande lavoro in Davide. Ma ora che nel nuovo patto Cristo e lo Spirito Santo ci hanno portato a livello del cielo, se cadiamo, ci può guidare alla morte spirituale.

Un asino non può raggiungere grandi livelli; ma allo stesso tempo non può cadere un granché. Per esempio un asino non poteva diventare Satana. Solo la più alta delle creature di Dio (un angelo) poteva cadere e diventare Satana. Più grande è il lavoro che Dio fa in noi, più grande è la ferita spirituale che ci procuriamo quando cadiamo.

Gli Israeliti vennero perdonati nove volte da Dio per la loro disobbedienza. Ma quando disobbedirono la decima volta, non gli fu permesso di entrare in Canaan (Numeri 14:22, 23). Ma a Mosè, il loro capo, non gli venne data nemmeno una possibilità. Quando disobbedì a Dio solo una volta, fu punito immediatamente e non gli fu permesso di entrare in Canaan (Numeri 20:12). Perché questa diversità? Perché quando Dio dà molto a qualcuno, richiede molto da quella persona.

Perciò, in quest'era del nuovo patto, se un capo della chiesa cade nell'adulterio non è una cosa buona per lui ritornare in una posizione di comando - come fece Davide sotto l'antico patto. Se si pente può ripristinare la comunione con Dio e diventare ancora un membro della sua chiesa; ma da lì in poi non gli si può più affidare il comando della chiesa. Più un uomo sale in alto, più è grave quando cade.

Sotto l'antico patto le persone seguivano Mosè. Ma noi seguiamo Gesù. La differenza di altezza spirituale tra Mosè e Gesù è vasta. Perciò cadere quando siamo dei discepoli di Gesù è una cosa molto più grave. Ma poi lo scrittore andò avanti dicendo che nonostante stava dando questo avvertimento, credeva che non sarebbero caduti in questo modo (6:9).

Ma assieme a queste forti parole aggiunse anche una parola incoraggiante. "Dio non è ingiusto. Non si è dimenticato l'opera vostra che avete fatto per amore del Suo nome servendo gli altri credenti" (6:10). Gesù disse che chiunque dà anche un solo bicchier d'acqua nel Suo nome, non perderà la sua ricompensa. Poi lo scrittore andò avanti dicendo: "Desidero che ciascuno di voi continui fino alla fine con la stessa diligenza e la pienezza della speranza" (6:11). Li incoraggiò a non essere pigri ma a continuare fino alla fine, con la stessa diligenza. Nella vita Cristiana non c'è spazio per la pigrizia. Anche se avete 90 anni, continuate a servire il Signore. Non perdete un singolo giorno della vostra vita.

Questa poesia di A.B. Simpson (Parafrasi dall'Inglese all'Italiano) mi ha esortato costantemente:

Non ho tempo da perdere in questa mia vita,

perché il mio Padrone benedetto non ha rifiutato la strada in salita.

Perciò per Dio ogni ora del giorno sempre riempio,

e con stenuanti fatiche il mio lavoro adempio.

Il tempo passa velocemente -

l'eternità è alle porte;

presto la mia polvere sotto il suolo sarà, perché questa è la mia sorte.

O, che terrore l'idea di sprecar questa vita mia, rinunciando a vivere per il mio Dio solamente.


Ogni giorno della vita di Gesù e ogni Sua energia che aveva in corpo erano devote al 100% per Suo Padre. E così è anche come dobbiamo vivere noi fino alla fine dei nostri giorni. Se siete pigri, non entrerete mai in questa vita del nuovo patto. Dovete essere radicali e devoti con tutto il cuore. Dovete rinunciare a molte cose alle quali le persone del mondo sono interessate, e concentrarvi su cose che hanno valore eterno. Non sto dicendo che non potete andare a fare un picnic o intrattenersi in qualche modo. Ma assicuratevi che pure questi momenti di rilassamento siano mantenuti nella loro giusta proporzione.

Molti Cristiani non spendono tempo studiando le Scritture. Dicono che hanno troppo da fare. Ma se vogliamo possiamo trovare il tempo. Perciò, "Non siate indolenti, ma siate imitatori di quelli che per fede e pazienza ereditano le promesse" (6:12).

Gesù il Nostro Sommo Sacerdote

Nel nuovo patto la fede e la pazienza sono sempre collegate. Quando Dio diede la promessa di un figlio ad Abraamo, Abraamo aveva 75 anni, ci vollero 25 anni perché Abraamo ricevette quel figlio. Ma "aspettò con pazienza e vide realizzarsi la promessa" (6:15).

Dio disse ad Abraamo, "Certamente ti benedirò e ti moltiplicherò grandemente" (6:14). Sotto l'antico patto, quando Dio benediva un uomo, allora quest'uomo aveva dei bambini. Questa era parte delle promesse dell'antico patto: "Ti benedirò e ti moltiplicherò." Nel nuovo patto la stessa cosa è vera spiritualmente. Quando Dio ci benedice ci dà dei figli spirituali. Se Dio gli avesse detto ad Abraamo, "Ti benedirò ma non avrai nessun figlio," allora Abraamo ne sarebbe stato contrariato. E se oggi mi dicesse che mi benedice, ma non mi darà nessun figlio spirituale, anche io sarei terribilmente contrariato. Dio non deluse Abraamo - e nemmeno lo farà con noi.

Dio diede ad Abraamo un figlio che avrebbe avuto la stessa visione di suo padre. E quando Dio ci benedice ci darà dei fratelli che hanno la nostra stessa visione, la stessa passione, e gli stessi desideri che abbiamo noi. Gesù ebbe 11 discepoli che erano così. Se dite che Dio vi sta benedicendo ma non riproducete almeno una persona come voi, allora c'è qualcosa di sbagliato. La volontà di Dio è che abbiamo figli spirituali che hanno la stessa passione e visione che abbiamo noi.

Quando le persone guardano ai nostri figli, non quelli spirituali, dicono, "Assomiglia al papà" - lo stesso colore della pelle, gli stessi tratti somatici, ecc. E spiritualmente i nostri figli avranno la stessa passione, lo stesso desiderio e gli stessi obiettivi che abbiamo noi. Questo dovrebbe essere il nostro desiderio per la nostra chiesa locale. Quando Dio ci benedice ci moltiplicherà. Ma come Abraamo anche noi dovremo attendere pazientemente. Abraamo attese in fede e ricevette la promessa. Così sarà anche per noi.

Dio ci ha dato due cose immutabili - la Sua parola e il Suo giuramento (6:16-18). Con questi due possiamo afferrare la speranza che ci è posta davanti - una speranza che è l'ancora per la nostra anima. Qual è questa speranza? Molti Cristiani dicono che la loro speranza è la seconda venuta di Cristo. Ma questa è solo metà della nostra speranza. 1 Giovanni 3:2 dice che Gesù ritornerà e quando ritornerà noi saremo come Lui . Queste sono le due parti della nostra speranza. E il verso dopo (1 Giovanni 3:3) va avanti dicendo che "chiunque ha questa speranza si purificherà come Cristo è puro." Questa doppia speranza viene chiamata "una sicura e ferma ancora nella nostra anima" (6:19).

Quando una nave getta l'ancora non si può più muovere. Abbiamo visto precedentemente, al Capitolo 2, il pericolo di andare alla deriva. Il modo per smettere di andare alla deriva è di gettare quest'ancora - l'ancora della speranza che un giorno diventeremo come Gesù. Se nella vita avete un'altra ambizione oltre questa - come ad esempio, diventare ricchi o essere un grande predicatore - allora certamente andrete alla deriva. Non importa se sei una mamma che stai curando i bambini a casa, o un evangelista che sta portando molte persone a Cristo in tutto il mondo. Per entrambi l'ancora è la stessa - la speranza di diventare come Gesù. Uno non è più importante per Dio rispetto ad un altro.

Qui leggiamo che Gesù è entrato attraverso la cortina diventando il nostro Precursore (6:20). Questo è un titolo che Gesù ha ma che non è molto conosciuto. La maggior parte dei Cristiani hanno sentito parlare di Gesù come loro Pastore, la Via, la Verità, la Vita, e come loro Salvatore, Signore, Re e Guaritore. Ma pochissime persone lo conoscono come Precursore! Molti credenti non sanno nemmeno che questo verso esiste.

Il libro degli Ebrei, assieme ai vangeli, è uno dei libri più importanti del Nuovo Testamento. Solo in Ebrei leggiamo di Gesù come nostro Precursore, che fu reso come noi in ogni cosa e che fu tentato in ogni cosa come siamo tentati noi, senza però peccare, perché pregò con alte grida e lacrime (2:17; 4:15; 5:7). Solo in Ebrei leggiamo dei termini del nuovo patto (8:10-12), della via nuova e vivente che Gesù ha aperto per noi attraverso la Sua carne (10:20) e come possiamo proseguire verso la perfezione seguendo le Sue orme (6:1; 12:1, 2), ecc. Questo è un libro molto, ma molto importante; e questo è il motivo per cui Satana evita che la maggior parte dei credenti studino questo libro seriamente. Non vuole che siano vincitori, o che proseguano verso la perfezione, o che gettino un'ancora e smettano di andare alla deriva.

Al Capitolo 7:1, leggiamo di Melchisedec - il re di Salem (o Gerusalemme). Il sacerdozio di Melchisedec viene mostrato come un sacerdozio più grande rispetto a quello di Levi. E lo scrittore dà prova di questo in un modo interessante. Quando Abraamo incontrò Melchisedec gli diede il 10% di tutto il bottino che aveva preso a seguito della guerra vinta (7:4). E siccome Levi è un discendente di Abraamo, allora in quel momento era dentro il corpo di Abraamo, perciò anche Levi diede la decima a Melchisedec. Perciò Melchisedec è più grande di Levi!! Siccome Gesù è stato fatto sacerdote secondo l'ordine di Melchisedec, il Suo sacerdozio è più grande di quello di Levi.

Il sacerdozio Levitico insegnava le persone a pagare le decime. E avrebbero minacciato le persone che non pagavano le decime dicendo che Dio li avrebbe maledetti (Malachia 3:10). Ma Melchisedec non chiese ad Abraamo la decima. Quello che fece Melchisedec fu accettare un dono che Abraamo gli diede volontariamente. Nel nuovo patto tutti i doni sono volontari; e non c'è nessun comandamento che impone la decima . Il popolo di Dio offre doni volontari, esattamente come Abraamo diede a Melchisedec. Gesù non chiese mai a nessuno di dargli la decima per finanziarlo. Ma accettò solo quello che le persone gli davano volontariamente (Luca 8:2, 3).

La maggior parte del Cristianesimo di oggi segue le pratiche del sacerdozio levitico. Quando un pastore chiede alle persone di pagare la decima per finanziare lui o il suo ministero, non sta seguendo l'esempio di Gesù, ma sta seguendo l'esempio dei sacerdoti Leviti. Questi sacerdoti indossavano un lungo vestito per distinguersi dalle altre persone. E questo è il modo in cui i sacerdoti e vescovi "Cristiani" si vestono anche oggi. Al contrario, Gesù e gli apostoli si vestivano come le persone che c'erano ai loro giorni. Nel sacerdozio Levitico avevano anche un edificio speciale che loro chiamavano la casa di Dio - il tempio. Al giorno d'oggi anche molte chiese sono chiamate la casa di Dio oppure "il santuario". Tutte queste cose ritornano indietro all'antico patto. La maggior parte dei Cristiani vive sotto l'antico patto - e questo è il motivo per cui vivono anche sconfitti dal peccato.

Al contrario, Melchisedec era totalmente estraneo a tutte queste cose. Andò ad incontrare Abraamo portandogli del cibo per benedire lui ed i suoi servi. Melchisedec non andò per ricevere qualche soldo. Non aveva bisogno dei soldi, perché era un re. Perciò non dipendeva dai doni di Abraamo. Abraamo gli diede un dono dal bottino di guerra, solo per mostrare la sua gratitudine a Melchisec, per la grande quantità di cibo che aveva portato per nutrire i 318 servi di Abraamo. Melchisedec accettò graziosamente questo dono e benedì Abraamo con la benedizione di Dio. Anche Paolo era come Melchisedec, perché disse ai Filippesi che accettò il loro dono solo perché Dio li avrebbe benedetti (Filippesi 4:16-19). Ma il sacerdozio levitico era totalmente differente. Dipendevano dai doni delle persone e dunque le avrebbero forzate a pagare le loro decime. Possiamo imparare molto riguardo i giusti principi finanziari da tenere nel lavoro Cristiano solamente paragonando il sacerdozio di Levi con quello di Melchisedec.

Melchisedec aveva la dignità di un re. La stessa dignità che avevano anche Gesù e Paolo. E così ce l'ha ogni genuino servo di Dio. Gesù e Paolo si fidavano solo di Dio per far fronte ai loro bisogni. E quando ricevevano doni dagli altri, fu perché le persone che avevano dato ne venissero benedette, e non perché bramavano quello che le altre persone avevano. I pastori che vogliono manifestare la dignità del sacerdozio di Melchisedec (del quale Gesù è Sommo Sacerdote) non dovrebbero abbassarsi ad usare ai metodi usati dai sacerdoti Levitici.

I sacerdoti Levitici non avevano la dignità di un re. Continuavano a chiedere alle persone le decime. Quando poi le persone non pagavano le loro decime ai Leviti (al tempo di Neemia), smisero di lavorare come sacerdoti per dedicarsi all'agricoltura (Neemia 13:10). Servivano Dio solo quando venivano pagati ogni mese. E questo è esattamente come la maggior parte dei predicatori e dei pastori lavorano per Dio al giorno d'oggi. Melchisedec era totalmente diverso. Si comportò con la dignità di un re anche alla presenza di un uomo ricco come lo era Abraamo. Dove troviamo dei servi di Dio così al giorno d'oggi? La maggior parte dei pastori adulano i ricchi affinché possano prendersi i loro soldi.

Melchisedec era un figura di Cristo anche per altri aspetti. Fu un re di giustizia (traducendo il suo nome), e un re di pace (Salem vuol dire "pace") (7:2). La giustizia e la pace si sono baciate in Gesù Cristo (Salmi 85:10). Inoltre, Melchisedec appare nel libro della Genesi - che è il libro del principio nel quale le genealogie di ogni uomo di Dio furono riportate chiaramente - Enoc, Abraamo, Isacco, Giacobbe o Giuseppe. Il lignaggio di tutti questi uomini, fin dal loro avo Adamo è mostrato chiaramente. Ma non c'è nessuna rendicontazione del papà o della mamma di Melchisedec. Allo stesso modo, anche la morte di tutti questi uomini di Dio viene menzionata nel libro della Genesi. Ma la morte di Melchisedec non viene menzionata. Anche in questo caso Melchisedec è un tipo di Gesù che visse da tutta l'eternità nel cielo: "Senza padre, senza madre, senza genealogia, senza inizio di giorni né fine di vita" (7:3).

Gesù è diverso anche per un'altra cosa. Cioè che i sacerdoti nell'antico patto dovevano offrire ogni giorno dei sacrifici per il peccato. Ma Gesù offrì il Suo corpo come sacrificio una volta per tutte (7:26-28). E quando questi sacerdoti offrivano i loro sacrifici, era sia per i peccati del popolo sia per i loro peccati. Al contrario Gesù offrì il Suo corpo solo per i peccati delle altre persone. In Lui non c'era peccato. L'assoluta purezza di Cristo come Uomo è descritta al Capitolo 7:26 . "Il nostro Sommo Sacerdote non è come i sommi sacerdoti della terra. Ma è santo, innocente, immacolato, completamente separato dai peccatori." In Lui non c'era nemmeno la traccia di un peccato, inconscio, conscio o di ogni altro tipo. Visse una vita perfetta sulla terra.

Notate un'altra fondamentale differenza tra questi due sacerdozi. Sotto l'antico patto un uomo diventava sacerdote a seguito di un comandamento carnale: Doveva essere discendente di Levi. Al contrario Gesù diventò il Garante di un patto migliore del primo, non per disposizioni carnali ma per la potenza di una vita indistruttibile (7:16, 22). Il sacerdozio Levitico dipendeva da qualifiche terrene. Ma nel nuovo patto non è così. Se immaginate di poter servire Dio perché avete un titolo ottenuto ad una scuola Biblica o di teologia, allora siete discesi al sacerdozio Levitico. Nel sacerdozio di Melchisedec quello di cui avete bisogno è di una vita che non può essere distrutta dal peccato (7:16). È solo questa vita indistruttibile di Gesù dentro di noi che può qualificarci ad essere servi di Dio nel nuovo patto. Più avremo di questa vita celeste, più saremo efficaci come sacerdoti del nuovo patto secondo l'ordine di Melchisedec.

Al Capitolo 7:25, leggiamo che Gesù vive per intercedere per noi nel cielo. Questa è un'altra caratteristica del sacerdozio di Melchisedec. Pregano per gli altri. Pregano che il Signore benedica le persone alle quali hanno predicato. E Gesù stesso intercede per noi. Nel sacerdozio Levitico, pregavano solo delle preghiere di routine, preghiere formali e prestabilite, facevano il loro lavoro e tornavano a casa. Ma Gesù e i Suoi sacerdoti sono devoti alla preghiera. Prendetevi del tempo per studiare Ebrei 7 e notate le differenze tra il sacerdozio dell'antico patto da quello del nuovo.

Un Patto Nuovo e Glorioso

Il Capitolo 8 continua con lo stesso tema della differenza tra l'antico patto ed il nuovo patto. Gesù è il nostro Sommo Sacerdote che siede nel cielo alla destra di Dio. Il tabernacolo che Mosè costruì in realtà era un'ombra delle realtà celesti (8:5). Questo fu il motivo per cui Dio disse a Mosè, "Guarda di fare ogni cosa secondo il modello che ti è stato mostrato sul monte." Allo stesso modo, quando costruiamo una chiesa e in tutto il nostro ministero, ogni cosa deve essere fatta esattamente come Dio ci ha insegnato nel nuovo patto. Perciò è una tragedia vedere le persone che si dichiarano credenti del nuovo patto, tornare indietro alle regole che vigevano nel sacerdozio Levitico! Questa è una delle ragioni per cui la gloria se ne è andata. Nell'Antico Testamento Mosè fece tutto esattamente secondo il modello che Dio gli aveva mostrato. Non lo cambiò, non lo modificò, e nemmeno ci aggiunse le sue idee umane. E solo allora la gloria di Dio scese sul tabernacolo. Se costruiamo una chiesa del nuovo patto oggi esattamente come viene insegnato nel Nuovo Testamento, anche noi vedremo la gloria di Dio. Oggi il nostro modello è Gesù in Persona. Nell'antico patto avevano un rotolo che gli dava tutti i dettagli del tabernacolo. Oggi il nostro modello è una Persona. Dobbiamo modellare la nostra vita ed il nostro ministero esattamente secondo il modello che Gesù ci ha mostrato.

Perciò, per essere un servo del nuovo patto dobbiamo sempre di più guardare a Gesù. Considerate Gesù. Guardate a questo nostro Sommo Sacerdote. Modellate la vostra vita ed il vostro ministero sempre di più alla Sua. Se volete sapere come servire il Signore, guardate Gesù e notate come servì il Padre. Se volete sapere come predicare, guardate come predicava Gesù. Se volete sapere come vivere, studiate come visse Gesù. Se volete conoscere come vivere a casa, guardate come Gesù visse in casa Sua, sottomesso a Sua madre fino all'età di 30 anni. Se volete sapere come lavorare, guardate come Gesù lavorò nella falegnameria. Questo è il nostro modello in ogni area. Assicuratevi che state facendo esattamente secondo questo modello.

Poi al Capitolo 8:7-13 viene descritto il nuovo patto. Nemmeno la lettera ai Romani spiega il nuovo patto chiaramente tanto quanto è spiegato qui in Ebrei.

Se il primo patto non fosse stato difettoso, allora non ci sarebbe stato bisogno di un secondo patto (Ebrei 8:7). Che cosa ci insegna questo? Che la legge era difettosa. Non fraintendete questa parola "difettosa". Non è da intendere come un casa produttrice di automobili che scopre qualche difetto nel suo primo modello e poi lo corregge nel secondo modello. No. Dio sapeva che il primo patto non avrebbe mai potuto compiere quello che Lui desiderava per l'uomo. Ma diede all'uomo 1500 anni per insegnargli che non importa quanto duramente ci avrebbe provato, ma non avrebbe mai raggiunto i Suoi standard. Tutti gli sforzi che gli uomini hanno fatto sono stati inutili perché non sono mai stati in grado di manifestare la natura di Dio. Gli Israeliti provarono duramente ma fallirono sempre. Mosè si arrabbiò, Davide commise adulterio, Elia voleva morire, e quando Giovanni il Battista venne imprigionato, perse la sua fede nel fatto che Gesù fosse il Messia. Non potevano arrivare al livello di Dio. Questo era uno degli scopi della legge.

Anche la nostra esperienza iniziale dopo essere nati di nuovo è qualcosa di simile. Ascoltiamo un messaggio di vittoria sul peccato - e proviamo, e proviamo, e proviamo. E falliamo, e falliamo, e falliamo. Alla fine alcuni imparano la lezione che non possono vincere con le loro forze. Allora Dio guida queste persone dentro al nuovo patto. Questa è la stessa lezione - che riguarda la nostra impotenza spirituale - che dobbiamo imparare quando cerchiamo di servire il Signore.

E quindi anche oggi, dopo più di cinquant'anni che predico, quando mi alzo per predicare, so che sono debole e impotente e non posso predicare quello che il Signore vuole che io predico e nel modo in cui vuole che io lo predico . Sarei totalmente uno stolto se pensassi di poter dipendere dalla mia esperienza passata nel predicare. L'unzione dello Spirito Santo è quello di cui abbiamo bisogno ogni singola volta che parliamo, anche se abbiamo predicato lo stesso messaggio per centinaia di volte.

Prima di tutto nel nuovo patto Dio non promette solo di perdonare i nostri peccati, ma anche di non ricordarseli più (8:12). Sotto l'antico patto, c'era un ricordo costante dei peccati passati. Ma nel nuovo patto non c'è nessun ricordo dei peccati passati. Quando entrate nel nuovo patto la prima cosa che Dio fa è di cancellare ciò che avete fatto nella vostra vita passata. Potreste aver vissuto una vita molto malvagia, ma una volta perdonati e giustificati grazie al sangue di Cristo, Dio vi vede come se non aveste mai peccato in tutta la vostra vita! Tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio. Alcuni hanno peccato più di altri. Ma Dio perdona totalmente chiunque si ravvede. Per usare un'illustrazione: Se il minimo per passare ad un esame è 40 su 100, e alcuni prendono 25 su 100 e voi zero, gli altri sono certamente meglio di voi ma entrambi avete fallito. Poi la grazia di Dio vi dà ad entrambi 100 su 100. In questo modo diventate entrambi uguali agli occhi di Dio. Questa è la meraviglia della giustificazione. Una volta che entrate nel nuovo patto, non dovete guardare più al vostro passato, eccetto che in gratitudine verso Dio per avervi perdonato così tanto.

Secondo, nel nuovo patto possiamo conoscere Dio personalmente come nostro Padre. Dio dice, "Tutti mi conosceranno, dal più piccolo al più grande" (8:11). Ogni persona, partendo dal più piccolo fino ad arrivare al più grande può conoscere Dio personalmente. Di solito nel mondo dicono, "dal più grande al più piccolo". Ma con Dio le cose sono sottosopra rispetto al mondo. Dio parte dal più piccolo. Il più piccolo dei credenti può conoscere il Signore personalmente. Oggi non dovete andare da un profeta per capire la volontà di Dio. Potete conoscere Dio personalmente come vostro Padre e Amico e andare da Lui ogni volta che avete un qualsiasi bisogno. Oggi non avete più bisogno di qualcuno che va da Dio come vostro tramite. Gli altri possono insegnarvi la Bibbia. Ma non avete bisogno dell'aiuto di nessuno per conoscere Dio come vostro Padre. "Nessuno istruirà più il proprio concittadino, dicendo: 'Conosci il Signore!'" (8:11). Questo è il vostro privilegio sotto il nuovo patto.

Terzo, ora Dio ci promette di scrivere le Sue leggi nel nostro cuore e nella nostra mente. "Io metterò le Mie leggi nelle loro menti, le scriverò sui loro cuori" (8:10). Nell'antico patto, Dio scrisse le Sue leggi esteriormente - su tavole di pietra. Oggi scrive le Sue leggi dentro di noi. Questo vuol dire che Dio ora ci aiuterà ad obbedirgli. Qui dice che l'antico patto era pieno di "Devi fare" e "Non devi fare" (Esodo 20:1-17). Al contrario nel nuovo patto Dio dice, "Io farò, Io farò, Io farò, Io farò, Io farò" - 5 volte (8:10-12). L'antico patto può essere descritto come un padrone che comanda al suo servo, "Devi prenderti cura di tutta la mia proprietà perfettamente, devi mantenere la casa perfettamente pulita, devi lavare i vestiti e che siano perfetti, devi cucinare il cibo perfettamente, ecc." - e il servo è sovraccaricato dai comandamenti del suo padrone. Al contrario il nuovo patto può essere collegato ad un marito che dice a sua moglie, "Facciamo tutto assieme. Ti aiuterò a curare i bambini, a lavare i vestiti, a tenere la casa pulita e anche a cucinare. Ti aiuterò in ogni compito." Questo rende le cose per una moglie decisamente più facili! Il nuovo patto può anche essere collegato ad un padre che dice al suo figliolo, "Ti terrò la mano ed insegnerò a scrivere l'alfabeto perfettamente". Nel nuovo patto Dio mi accompagna e mi aiuta ad obbedire ai Suoi comandamenti.

Il Signore scrive le Sue leggi nelle nostre menti, ovvero ci dà il desiderio di osservare le Sue leggi. Mentre scriverle nei nostri cuori vuol dire che ci dà anche l' abilità per obbedire a queste leggi. Che cosa abbiamo bisogno più di questo? In Filippesi , leggiamo la stessa cosa con parole diverse. " Infatti Dio produce in voi il volere (=desiderio) e l'agire (=abilità) secondo il Suo disegno benevolo " (Filippesi 2:13). Tutto quello che abbiamo da fare è cooperare con Dio mentre Lui lavora dentro di noi.

Pensate a quella roccia sul monte Sinai dove Dio scrisse i Suoi comandamenti. Quella roccia si sottomise a Dio. Quando Dio scrisse, la roccia (per modo di dire) disse, "Va bene Dio, scrivi su di me." E Dio scrisse. Questo è quello che anche noi dobbiamo fare - permettere a Dio di scrivere le Sue leggi dentro di noi. Maria, la mamma di Gesù, disse all'angelo Gabriele, "Mi sottometto al Signore. Qualsiasi cosa che il Signore ha deciso di fare dentro di me, sia fatto" Maria si sottomise - e Dio creò il corpo di Gesù nel suo ventre. Maria non avrebbe potuto farlo da sola. E allo stesso tempo Dio non avrebbe prodotto quel corpo nel suo ventre se lei non si fosse sottomessa. Maria si sottomise e lo Spirito Santo produsse il corpo. Questo è un meraviglioso esempio per noi. Noi ci sottomettiamo e lo Spirito Santo produce la natura di Cristo dentro di noi. Non dobbiamo produrre noi la natura di Cristo. Infatti, non possiamo. Provare a produrre la natura di Cristo dentro di noi è tanto stupido quanto se Maria vergine avesse deciso di produrre un bambino da sola! Non lo avrebbe mai potuto fare. Lo Spirito Santo dovette produrre quel corpo. È interessante notare che il Nuovo Testamento comincia con questa storia. Maria si sottomise e lo Spirito Santo lo produsse. Deve essere lo stesso con noi.

Gesù si riferì allo Spirito Santo chiamandolo dito di Dio (Paragonate Matteo 12:28 con Luca 11:20). Fu lo Spirito Santo a scrivere sulle tavole di pietra sul monte Sinai. E lo Spirito Santo è la Persona che oggi scrive le leggi di Dio nelle nostre menti e nei nostri cuori. È Lui che ci dà il desiderio e l'abilità di fare la volontà di Dio. A Nazaret, se Maria non fosse stata disposta a sottomettersi allo Spirito Santo, Dio sarebbe andato oltre e avrebbe trovato qualcun'altra per essere la madre di Gesù; e Maria avrebbe perso quell'onore e quel privilegio. E se non ti sottometti allo Spirito Santo oggi, Dio ti oltrepasserà e darà il privilegio di compiere il particolare ministero (che Dio ha pianificato per te) a qualcun altro. Non mancare il privilegio di compiere il piano perfetto che Dio ha per la tua vita.

Al Capitolo 8:13, leggiamo che "l'antico patto è obsoleto". Il tema del Capitolo 9 sono i benefici che abbiamo sotto il nuovo patto, attraverso il miglior sacrificio che Dio ha provveduto per noi. Nel tabernacolo dell'antico patto si trovava una spessa cortina tra il Luogo Santo e il Luogo Santissimo. In questo modo Dio stava indicando alle persone che non potevano entrare nell'immediata presenza di Dio perché c'era del peccato nelle loro vite. Quando Dio sparse il Suo sangue per noi sulla croce, la cortina si strappò e ora gli uomini possono entrare alla presenza di Dio.

Gesù, il Nostro Sacrificio Perfetto

Al Capitolo 9:9 leggiamo che l'antico patto non poteva rendere l'adoratore perfetto nella sua coscienza. C'è una "perfezione" che non potremo ottenere fin tanto che viviamo sulla terra; ma c'è anche una perfezione che possiamo ottenere. Per essere totalmente perfetti nel nostro intero essere, come lo era Gesù, è qualcosa che possiamo avere solo quando Cristo ritornerà. Ma se viviamo nel nuovo patto, possiamo essere 'perfetti nella nostra coscienza'. Con questa perfezione, proseguiamo verso la perfezione finale. Cominciamo con una coscienza perfetta e finiamo per essere perfettamente come Cristo. Perciò quando parliamo di perfezione, ci stiamo solo riferendo ad essere perfetti nella nostra coscienza. Dobbiamo distinguere tra queste due cose perché sono diverse. Se non capiamo questa distinzione saremo confusi.

Al Capitolo 9:14, ci viene detto che Gesù Cristo offrì Sé Stesso puro di ogni colpa a Dio. Come si offrì a Dio senza nessuna colpa? Gesù fu tentato esattamente come noi, cioè in molti modi diversi durante i suoi 33 anni e mezzo sulla terra. Nonostante questo non peccò. E come fece a non peccare? Questo verso ci dà la risposta: "Per mezzo dello Spirito Eterno." Fu attraverso la potenza dello Spirito Santo che Gesù rimase senza colpa. Visse sulla terra, non con il Suo potere che aveva come Dio, ma come un uomo con la stessa potenza dello Spirito Santo che oggi offre a noi. Con la potenza dello Spirito Santo anche noi possiamo vincere la tentazione come vinse Gesù. Ma dovete cercare questa potenza e sottomettervi a lei come fece Gesù. È esattamente come la potenza elettrica che abbiamo nelle nostre case che dà energia a molti apparecchi. E questo succede perché connettiamo la potenza a tutti gli apparecchi. Con la potenza dello Spirito, anche noi possiamo offrirci senza nessuna colpa nella nostra coscienza a Dio.

Il sangue di Gesù purifica la nostra coscienza non solo dal peccato ma anche dalle opere morte (9:14). Le opere morte sono opere che possono apparire sante e buone agli occhi degli uomini. Ma sono opere fatte senza amore, senza gioia, senza fede, senza zelo, fatte per guadagno personale, e solo per alleggerire la propria coscienza, ecc. Dobbiamo pentirci e ripulirci da queste opere morte prima di poter servire Dio.

Al Capitolo 9:27 c'è un verso molto importante. Dice che è determinato per gli uomini di morire una volta e dopo essere giudicati da Dio. Ci sono due verità che possiamo imparare da questo verso. Prima di tutto, una volta che un uomo muore non c'è nient'altro davanti a lui se non il giudizio. Non c'è una seconda possibilità di pentirsi dopo la morte. L'altra verità meravigliosa è che Dio aspetta fino a quando un uomo muoia prima di giudicarlo. Dio spera che quell'uomo migliori prima della sua morte. La maggior parte di noi però non è così. Perché giudichiamo le persone molto prima che muoiano - perché non abbiamo nessuna speranza per loro! Perciò impariamo a seguire l'esempio di Dio e aspettiamo finché le persone muoiano prima di giudicarle. In questo modo ci salveremo anche da molti altri peccati.

Al Capitolo 10:1, leggiamo che la legge non poteva mai rendere qualcuno perfetto. Notate ancora la parola "perfetto". Qual era la mancanza che c'era nell'antico patto? In una frase, potremmo dire che era questa: Non poteva rendere perfetto nessuno. Qual è la caratteristica dei Cristiani che oggi vivono sotto l'antico patto? Temono la parola 'perfezione' . Qual è caratteristica principale del nuovo patto? Può rendere le persone perfette nella loro coscienza e così aiutarle a progredire verso la perfezione nelle loro vite, finché un giorno diventeranno come Gesù .

Se siete seri riguardo al nuovo patto allora non temerete mai più la parola 'perfezione'. Desidererete essere perfetti. Se non avete il desiderio di essere perfetti, allora siete un Cristiano che giace sotto l'antico patto.

Al Capitolo 10:5, leggiamo che "Dio non vuole le nostre offerte." Di solito cito questo verso alle persone che hanno sofferto sotto la pressione dei predicatori che gli hanno continuato a dire che Dio voleva le loro offerte. Ma qui che cosa dice che Dio vuole da noi? I nostri corpi. Sotto l'antico patto, l'enfasi era, "Pagate le vostre decime ai Leviti." Nel Nuovo Testamento l'enfasi è, "Date i vostri corpi a Dio" (Romani 12:1). Una chiesa che sta costantemente chiedendo ai suoi membri di pagare le decime, è una chiesa che giace sotto l'antico patto. Una chiesa del nuovo patto enfatizzerà il presentare i nostri corpi - i nostri occhi, le nostre mani, la nostra lingua, ecc., - in sacrificio vivente a Dio. Oggi Dio non vuole da noi delle offerte materiali, ma vuole i nostri corpi.

Nel nuovo patto, dare i nostri corpi a Dio è l'equivalente della decima dell'antico patto - esattamente come Cristo che muore sulla croce è l'equivalente dell'agnello sacrificato sotto l'antico patto per il giorno del Passaggio (pasqua). Questo vuol dire che oggi non dobbiamo dare nessun soldo per supportare il lavoro di Dio sulla terra? Certo che potete donare, ma Dio vuole solo quello che gli donate gioiosamente (2 Corinzi 9:7). Comunque, prima di tutto vuole il vostro corpo. Coloro che gli danno il loro corpo di solito gli danno anche tutto il resto. Ma tutto deve essere donato volontariamente e gioiosamente.

Quando Gesù venne nel mondo, non venne a pagare la decima e a fare delle offerte materiali a Suo Padre (10:5). Ma venne per dare il Suo corpo come sacrificio. E Gesù è il Mediatore del nuovo patto e ci ha insegnato quello che Dio vuole da noi, prima il nostro corpo.

Molti danno offerte di soldi o offrono il loro servizio a Dio. Potreste vantarvi che avete distribuito centinaia di registrazioni, servito come missionari in delle aree pericolose per molti anni, pregato per numerose ore, o digiunato per molti giorni. Queste sono tutte delle buone offerte. Ma queste offerte non hanno nessun valore per Dio, se continuate a desiderare sessualmente con i vostri occhi e se vi continuate ad arrabbiare. Perché allora non gli avete dato quello che vuole prima di tutto - il vostro corpo. Allora Dio vi dirà, "Dimenticatevi di darmi i vostri sacrifici e le vostre offerte. Datemi prima di tutto i vostri occhi e la vostra lingua. Voglio il vostro corpo." Non sostituite con delle offerte materiali l'offerta del vostro corpo. Le persone che danno valore alle loro offerte materiali che hanno dato a Dio, giacciono nell'antico patto. Nel nuovo patto quello che Dio vuole è il nostro corpo. Il libro degli Ebrei è uno dei libri più importanti della Bibbia, se volete vivere nel nuovo patto, studiate Ebrei.

Quando Gesù era in cielo non aveva mai avuto un corpo. Ma quando venne in questo mondo il Padre gli diede un corpo. Che cosa doveva farci con questo corpo? Dovette andare in qualche posto pericoloso in Africa come missionario per mostrare il Suo amore per il Padre? O dovette pregare per 4 ore ogni giorno e digiunare due volte a settimana? Niente di tutto questo. Ma disse, "Ecco vengo (sulla terra), per fare, o Dio, la Tua volontà - e non per fare dei sacrifici" (10:7). Questo è come Gesù usò il Suo corpo - e questo è anche quello per cui noi dobbiamo usare il nostro corpo. Quando presentiamo i nostri corpi a Dio, è per fare da lì in poi la Sua volontà con ogni parte di noi - con i nostri occhi, mani, lingue, passioni, desideri, ecc. Da quel momento in poi la nostra unica passione di vita sarà fare la volontà di Dio ogni giorno.

Prima di tutto qual è la volontà di Dio per noi? "Questa è la volontà di Dio - la vostra santificazione" (1 Tessalonicesi 4:3). Questa è la prima parte della volontà di Dio per ognuno di noi. E quando si tratta del nostro ministero, non dobbiamo andare in giro cercando di fare qualcosa per Dio. Ma ancora dobbiamo fare la volontà di Dio per il nostro ministero. Gesù ci ha insegnato a pregare, "Sia fatta la Tua volontà sulla terra come è fatta nel cielo." Gli angeli nel cielo non corrono in giro cercando di essere occupati in un modo o nell'altro facendo qualcosa per Dio. Anche Gesù non andò in giro cercando di fare qualcosa per Suo Padre. Ma cercò quale fosse la volontà di Suo Padre per Lui e fece proprio quella. Quando il Padre gli disse di lavorare come falegname dai 18 ai 30 anni, Gesù lo fece. Dopo che fu fedele per tutti quegli anni nel Suo lavoro terreno, il Padre gli disse di andare e predicare per tre anni e mezzo. Gesù stava ugualmente compiacendo il Padre sia quando stava facendo sedie e tavoli per 12 anni, sia quando predicava il vangelo e guariva i malati.

Gesù non è venuto sulla terra per essere un missionario o per lavorare per Dio a tempo pieno. Venne solo per fare la volontà di Suo Padre, qualsiasi essa fosse. Quando la volontà di Suo Padre era quella di fare il falegname, Gesù fece il falegname. Quando la volontà di Suo Padre era lavorare a tempo pieno, Gesù fece quello. Anche noi dobbiamo dedicarci alla volontà del Padre, e non a quel lavoro o a quell'altro. Dio potrebbe chiamarvi a fare il falegname e non il missionario. Sareste disposti?

Se lavoro per l'Esercito Indiano, non posso chiedere di essere messo in un posto di mia scelta. Devo andare ovunque l'esercito mi dice. Possono schierarmi al fronte oppure nel dipartimento di supporto che sta dietro le quinte. Questa è una loro scelta. La stessa cosa vale quando ci uniamo all'esercito del Signore.

Gesù disse, "Ecco, vengo per fare la Tua volontà, o Dio." Così abolì il primo patto per stabilire il secondo patto (10:8, 9).

Nel primo patto c'erano molte attività religiose - specialmente dentro il tabernacolo e nel tempio. Ma Gesù non fece nessun lavoro religioso per il 90% della sua vita terrena. Aiutò Sua mamma a casa e supportò la Sua famiglia lavorando come falegname - per 30 anni. Poi predicò per i successivi 3 anni e mezzo. Così glorificò Dio concludendo il lavoro che Suo Padre gli diede da fare (Vedi Giovanni 17:4). Impariamo qui che aiutare vostra mamma a casa, agli occhi di Dio è tanto importante quanto guarire i malati. Nel nuovo patto qualsiasi cosa che Dio vuole che facciate in un particolare momento, quella è la volontà di Dio - e in quel momento è la cosa più santa che possiate fare. Molte persone si sono fatte coinvolgere da un lavoro Cristiano a tempo pieno o dall'essere dei missionari, ma senza una chiara chiamata da Dio. Queste persone sono finite frustrate e scoraggiate. Ho incontrato dei missionari anziani che avevano distrutto le loro vite perché non avevano cercato la volontà di Dio ed erano andati a "servire Dio in terre straniere" perché qualcuno li aveva spinti a farlo. Non commettete lo stesso errore. Seguite l'esempio di Gesù. Lui ha posto l'esempio che tutti noi dobbiamo seguire.

Poi i termini del patto sono ripetuti al Capitolo 10:16, 17: "Metterò le Mie leggi nei loro cuori e le scriverò nelle loro menti. Non mi ricorderò più dei loro peccati." Questo è molto importante - e per questo qui viene ripetuto una seconda volta.

Una Via Nuova e Vivente

IlCapitolo 10:19-25è il passaggio centrale dellalettera agli Ebrei. Parla di una nuova e vivente via che Gesù ha aperto per noi per permetterci di entrare nel luogo Santissimo, all'immediata presenza di Dio e vivere in Sua presenzapermanentemente. Questo era il progetto di Dio per l'uomo e questo è il nostro privilegio sotto il nuovo patto. "Avendo dunque, fratelli, libertà di entrare nel Luogo Santissimo, (prima di tutto) per mezzo del sangue di Gesù, (secondo) per quella via nuova e vivente che egli ha inaugurata per noi attraverso la cortina, vale a dire la Sua carne." Il velo è stato strappato alla morte di Gesù, e questo velo è simbolo della Sua carne - la Sua volontà - che venne strappata (crocifissa) tutti i giorni della Sua vita terrena, in modo di fare sempre e solo la volontà di Suo Padre (Giovanni 6:38). Questa via è chiamata la nuova e vivente via. "Nuova" vuol dire "sempre-rinnovata". In Apocalisse 5:9, leggiamo che cantavano un cantico nuovo sulla morte di Gesù sul Calvario. Come può essere un cantico "nuovo" se la morte di Gesù è già avvenuta? Questo cantico è nuovo per tutti quelli che lo cantano. È come se sentissero della morte di Cristo per la prima volta. Questo è come lo Spirito Santo rende costantemente vivente e nuova la morte di Cristo per noi. Allo stesso modo, la via di seguire Gesù ogni giorno è nuova ed eccitante. Questa è la sempre-nuova via della croce, la via della morte a sé stessi e alla propria volontà, offrendo ogni giorno i nostri corpi per compiere la volontà di Dio. Come abbiamo visto prima in questo Capitolo, "Ecco, vengo a fare la Tua volontà, o Dio." Oggi noi non dobbiamo strappare il velo, perché Gesù ha già strappato il velo ed aperto la strada. Ma dobbiamo camminare su questa via per vivere costantemente alla presenza di Dio.

Gesù ha inaugurato questa nuova strada affinché noi ci camminassimo. Non è stato facile per Gesù camminare per questa strada. Ha dovuto pagare il prezzo della morte a sé stesso ogni giorno per 33 anni e mezzo. Questa è la strada maestra per la santità che Gesù oggi ci invita a percorrere (Isaia 35:8). Ma dobbiamo stare attenti a non focalizzarci sulla strada - la strada della croce. I nostri occhi dovrebbero sempre essere fissi sull'obiettivo. Gesù ha sopportato la croce per la gioia posta dinnanzi a Lui della comunione con il Padre. Se state viaggiando da Chennai a Bangalore (o da Napoli a Milano) su una nuova strada perfettamente costruita, non passerete il vostro tempo ad ammirare la strada, perché in questo modo non raggiungerete mai Bangalore (o Milano). La strada è solo il mezzo per raggiungere la vostra destinazione. Così anche la via della croce è solo il mezzo per entrare alla presenza del Padre e dimorare lì ogni giorno. Molti credenti continuano a parlare solamente del mettere a morte la propria carne. Ma sono persone cupe, infelici, pronte a giudicare gli altri e critiche - così provando che la loro carne è ancora molto viva!! Così non faranno mai progressi nelle loro vite. Dopo vent'anni sono ancora lì a parlare della via senza avvicinarsi nemmeno un po' alla destinazione - non diventando sempre più simili a Cristo. Il nostro obiettivo è la somiglianza a Cristo e una più intima comunione con Dio.

Non dobbiamo correre la corsa guardando la via, ma fissando lo sguardo su Gesù (Ebrei 12:1, 2). I corridori non guardano mai la strada sulla quale stanno correndo. Guardano sempre avanti con lo sguardo fisso verso la linea del traguardo. Le persone che corrono con gli occhi fissi sulla strada arriveranno ultime. Il semplice afferrare o restare aggrappati al messaggio della croce non vi rende santi. Ma se siete aggrappati alla Persona di Gesù, sì che siete santi.

Il Signore ha aperto la via della croce per permetterci di percorrerla - e Lui è il nostro Sommo Sacerdote e Precursore. Così oggi possiamo "avvicinarci a Dio con cuore sincero e con piena certezza di fede, avendo i cuori aspersi di quell'aspersione che li purifica da una cattiva coscienza e il corpo lavato con acqua pura" (10:22).Questa ultima frase significa che ogni peccato commesso con i nostri corpi è stato sistemato. Abbiamo chiesto scusa a tutte le persone che in qualche modo abbiamo ferito, abbiamo dato indietro soldi alle persone alle quali abbiamo rubato ecc. In questo modo le nostre lingue e le nostre mani sono state pulite da queste contaminazioni. Adesso noi "manteniamo ferma la confessione della nostra speranza, senza vacillare ". Consideriamo i nostri fratelli credenti "Facendo attenzione gli uni agli altri per incitarci nell'amore". Non viviamo più per noi stessi; e ricerchiamo la comunione "non abbandonando la nostra comune adunanza, esortandoci a vicenda",aspettando bramosamente il ritorno del nostro Signore (10: 23-25). Prendete seriamente questo passaggio e meditateci sopra - Capitolo 10:19-25. È un passaggio molto importante della lettera agli Ebrei.

Poi lo scrittore parla del pericolo del peccare deliberatamente. Allora non ci può essere più sacrificio per i nostri peccati. Se ci siamo veramente ravveduti allora la nostra attitudine nei confronti del peccato dovrebbe essere cambiata radicalmente. Potremmo cadere in un momento di debolezza. Ma odieremo il peccato e cercheremo di fare il nostro meglio per evitarlo.

La via nuova e vivente è una via e non una porta. È una via nella quale dobbiamo continuare a procedere. Più tardi, al Capitolo 12:1 , lo scrittore parlò del correre la corsa guardando Gesù. I Cristiani ritornano indietro quando smettono di cercare di muoversi in avanti. Un aereo nel cielo sta su fin tanto che continua a muoversi. Se ferma i motori, allora comincia immediatamente a cadere. Questa è un'illustrazione della vita Cristiana. Se non continuiamo a procedere, allora torneremo indietro.

Poi lo scrittore ci avverte del fatto che le persone nell'Antico Testamento vennero punite senza misericordia quando peccarono (10:28). Siccome Dio ci ha chiamato ad una chiamata molto più alta di quella che avevano loro nell'Antico Testamento, allora la nostra punizione sarà più grande se oggi prendiamo il peccato alla leggera - perché questo è come calpestare Cristo sotto i nostri piedi, trattando il sangue di Cristo come qualcosa che non ha valore e disprezzando la voce dello Spirito Santo. È una cosa terribile cadere nelle mani del Dio vivente (10:31).

Poi va avanti dicendo che dobbiamo essere disposti a soffrire a motivo di Cristo (10:32-34). Le persone potrebbero portarci via ciò che è nostro. Ma noi non dovremmo essere occupati con queste cose terrene. Quando verrà la persecuzione in India, potremmo perdere molte cose terrene e anche il nostro onore. Potremmo non trovare facilmente dei lavori perché siamo Cristiani che cercano di vivere secondo la giustizia, potremmo anche non essere promossi a lavoro. Le persone potrebbero rivoltarsi contro di noi e potrebbero anche distruggere gli edifici dove si raduna la chiesa. Se viviamo nel Luogo Santissimo con Dio, saremo in grado di accettare queste cose con gioia (10:34). Non ci disturberanno perché sappiamo di avere molto di più nel cielo.

Ma se invece di camminare su questa via, andiamo alla deriva, allora il Signore non si compiacerà di noi (10:38). Ci sono solo due vie - o vivete per fede o andrete alla deriva. Se vivete per fede, farete progressi. L'opposto del vivere per fede è l'andare alla deriva (10:38). Perciò vediamo da questi versi che ritornare al peccato è dovuto principalmente ad un fallimento della fede.

Gli Eroi della Fede

Poi al Capitolo 11, lo scrittore espande il tema della fede. Dice che il fatto che Dio richieda la fede negli uomini non è qualcosa di nuovo. Anche i santi dell'Antico Testamento vissero per fede. Abele offrì un sacrificio a Dio per fede (11:4). La fede è definita come credere a cose invisibili che sappiamo per certo che sono vere. È la ferma convinzione che cose che non abbiamo visto le riceveremo. Abele aveva questa fede e perciò diede il meglio di quello che aveva a Dio, perché sapeva che avrebbe compiaciuto Dio (Genesi 4:4). Dall'altra parte Caino offrì un'offerta di poco valore a Dio (Genesi 4:3). Anche Enoc camminò con Dio per fede per 300 anni (Ebrei 11:5). Camminò per fede in un Dio invisibile, compiacendolo, quando tutti gli altri invece stavano vivendo solo per compiacere sé stessi. Dio mise alla prova Enoc per 300 anni e poi lo portò in cielo con Lui.

Senza questo tipo di fede nonostante qualsiasi altra buona qualità che potremmo avere, sarà impossibile compiacere Dio (11:6). Potremmo fare molto lavoro per Dio e anche sacrificare molto per Lui. Ma se non viviamo per fede in un Dio invisibile, non possiamo compiacerlo. Gesù disse che coloro che credono senza averlo visto sono più benedetti di coloro che credono dopo averlo visto (Giovanni 20:29). Volete compiacere Dio? Allora dovete credere due cose riguardo a Lui: Primo, che esiste veramente lassù nel cielo; e secondo che ricompensa tutti quelli che Lo cercano diligentemente (Ebrei 11:6).

Credete veramente che il vostro Padre-Dio è in cielo - per voi? Quando affrontate qualche problema o difficoltà, a chi vi rivolgete per primo ? Se vivete per fede, sarà Dio. Non c'è nulla di sbagliato a chiedere aiuto alle persone, ma la prima persona alla quale ci rivolgiamo deve essere Dio. Se il presidente del mio paese fosse mio papà, tutte le volte che avrei un problema farei una chiamata e gli direi, "Papà, ho un problema. Puoi aiutarmi?" e lui direbbe, "Certo. Di cosa si tratta?" Io gli direi il mio problema - e lui risponderebbe, "Non ti preoccupare figlio. Mi occupo io di questo." Allora metterei giù il telefono e sarei completamente a riposo. Credete che il vostro Padre nel cielo è molto più potente del più grande governatore del mondo? Ci sono alcuni problemi come la malattia ecc., che nemmeno il governatore più potente del mondo può risolvere. Ma il vostro Padre celeste può. Allora perché prima non parlate con Lui? Impariamo a sviluppare l'abitudine di andare prima sempre da Dio, con i nostri problemi - sia grandi sia piccoli. "Ricompensa tutti quelli che Lo cercano diligentemente" (11:6).

Anche Noè visse per fede (11:7). Noè "condannò il mondo" a causa del modo in cui visse. Così è anche come dobbiamo vivere noi. Quando le persone videro Noè vendere la sua proprietà e spendere tutti i soldi che aveva per costruire l'arca e per predicare che il giudizio di Dio stava venendo nel mondo - questa fu la condanna dello stile di vita che il mondo aveva. Perché le persone nel mondo stavano usando i loro soldi solo per compiacere loro stessi. Al contrario Noè stava rinnegando sé stesso in ogni momento. Non andò in vacanza, non sprecò i suoi soldi comprando dei vestiti alla moda e nemmeno vivendo nel lusso. Spese tutto quello che poteva risparmiare per costruire l'arca. Così condannò il mondo. Quando la prima passione di un Cristiano è quella di costruire la chiesa di Gesù Cristo, anche lui sta condannando il mondo. Le persone del mondo diranno, "Tu sei pazzo a spendere i tuoi soldi girando il mondo per predicare e per comprarti libri Cristiani, ecc., quando potresti spenderli per godertela un po'!" Ma la chiesa è l'unica cosa che rimarrà al ritorno di Gesù. Se avete fede come Noè, cambierà radicalmente il modo in cui impiegate il vostro tempo, le vostre energie ed i vostri soldi; e in questo modo manifesterete la vostra fede. Che cosa vedono le persone del modo in cui impiegate il vostro tempo, soldi ed energie?

Per fede Abraamo lasciò Ur dei Caldei quando Dio lo chiamò. Non se ne andò finché Dio non gli disse di andare. Non lasciate mai un posto fino a quando Dio non vi dice di farlo. Quando Dio chiamò Abraamo, lasciò la sua casa e obbedì immediatamente (11:8). Quando Gesù chiamò Pietro, Pietro obbedì immediatamente. Se le persone avessero chiesto ad Abraamo dove stava andando, Abraamo gli avrebbe risposto, "Non lo so. Conosco chi mi sta guidando." Visse per fede in terra straniera, perché viveva per il cielo (11:9). Per fede lui e Sara ricevettero l'abilità di avere un figlio, quando Abraamo era impotente e Sara sterile. Qui vediamo la fede di entrambi, del marito e della moglie. Siete un uomo benedetto se avete una moglie come Sara - anche lei con una fede forte.

Queste persone morirono nella fede senza ricevere la promessa (11:13). Non ricevettero mai tutto quello che Dio voleva dare all'uomo. Ricevettero solo un poco. Abraamo ricevette un figlio. Ma Dio disse ad Abraamo che tutte le famiglie della terra sarebbero state benedette attraverso di lui. Abraamo poté vederlo con i suoi occhi? No. Morì in Canaan senza vedere mai l'adempimento di questa promessa. Ma oggi è stata compiuta. Alcuni di noi potrebbero morire prima di vedere il risultato finale del nostro lavoro. William Carey, missionario in India, morì senza vedere l'estensione con la quale le sue traduzioni della Bibbia nelle lingue indiane avrebbe poi benedetto l'India e le persone attorno al mondo che sono state spronate dalla sua vita. Jim Elliot, missionario in Equador, morì molto giovane, senza vedere i molti della tribù Auca che sarebbero poi venuti a Cristo e i molti attorno al mondo che poi sarebbero stati benedetti grazie alla sua vita. Se vivi per fede e sei fedele, la tua vita continuerà a benedire le persone molto dopo che te ne sei andato. La vita di Abraamo mostrò che non stava vivendo per le cose di questa terra, ma per una patria migliore che è in cielo (11:16).

Per fede Abraamo offrì anche Isacco, quando Dio gli chiese di farlo. Dio stava testando Abraamo per vedere se metteva il suo amore per Dio prima del suo amore per Isacco. Dio disse ad Abraamo che Isacco era il figlio attraverso il quale la Sua promessa si sarebbe compiuta. Che cosa sarebbe successo a questa promessa se Isacco fosse morto? Abraamo credette che Dio lo avrebbe risuscitato dai morti e avrebbe compiuto la Sua Parola (11:19). Che fede meravigliosa aveva Abraamo - di credere che Isacco sarebbe risorto dai morti - quando questa cosa non era mai successa prima nella storia umana. Delle volte Dio fa compiere ai Suoi servi delle cose che gli altri non possono comprendere. Quando Elia volle chiamare del fuoco dal cielo sull'altare, prima chiese alle persone di rovesciarci sopra 12 secchi d'acqua - acqua che era stata messa per spegnere il fuoco. In questo modo provò che quando il fuoco scese dal cielo era arrivato da Dio e non da un trucco di magia!

Poi leggiamo della fede di Isacco. Benedì i suoi figli Giacobbe ed Esaù riguardo a cose future. Più avanti, anche Giacobbe benedì i suoi figli per fede (11:21). Anche noi possiamo benedire i nostri figli per fede. Possiamo benedire i nostri figli riguardo al loro futuro, perché gli abbiamo insegnato e li abbiamo guidati nelle vie di Dio. Che benedizione che noi genitori possiamo dare ai nostri figli - esattamente come Isacco e Giacobbe diedero ai loro!

Leggiamo anche che Giacobbe stava "appoggiato al suo bastone". A Peniel, Dio gli aveva slogato l'anca e rotto la forza umana che Giacobbe aveva, rinominandolo Israele. Il bastone al quale Giacobbe si dovette appoggiare da lì in poi indicava che ora era un uomo rotto, che si appoggiava solo a Dio per ricevere aiuto costante. È meraviglioso vedere questo. In un capitolo, dove sono descritte molte cose grandi che gli uomini di fede hanno compiuto, leggiamo di un uomo che la cosa più grande che fece fu quella di appoggiarsi sul suo bastone! Ma in realtà questo è uno dei più grandi miracoli che Dio compie - quando rompe la forza dell'anima di un uomo e lo lascia in totale dipendenza e bisogno di aiuto in Dio soltanto.

Per fede Giuseppe profetizzò che gli Israeliti sarebbero tornati in Canaan, come Dio aveva promesso, perché non sarebbero rimasti per sempre in Egitto (11:22). Vediamo un altro esempio della fede dei genitori al Capitolo 11:23 - i genitori di Mosè videro che il loro figlio era bellissimo e allora lo nascosero, senza temere l'editto del Faraone di uccidere tutti i bambini maschi. Come genitori anche noi abbiamo bisogno di vedere i nostri figli come dei figli bellissimi che possono compiere il piano di Dio. Questi genitori avevano anche messo la fede nel cuore di Mosè, e questo lo fecero quando era molto giovane, poi quando crebbe prese per fede tre decisioni importanti. Rifiutò l'onore di questo mondo (rifiutando di essere riconosciuto come il figlio della figlia del Faraone). Rifiutò il piacere del peccato . E rifiutò la ricchezza di questo mondo (11:24-26). Se vivete per fede queste sono tre cose alle quali anche voi rinuncerete - l'onore di questo mondo, il piacere del peccato di questo mondo e la ricchezza di questo mondo. Anziché queste cose, Mosè scelse l'infamia del Messia (Cristo) che un giorno sarebbe arrivato. E questa infamia è quella che scegliamo anche noi.

Poi lo scrittore continuò menzionando altre cose meravigliose che gli uomini di fede hanno compiuto - dividere il Mar Rosso e l'abbattere le mura di Gerico (11:29, 30). Notate qui come noi dobbiamo avere fede e non soltanto imitare quello che fanno gli altri: Gli Israeliti passarono per il Mar Rosso per fede. Ma quando gli Egizi li imitarono, annegarono (11:29)! Raab la prostituta ebbe fede che il Dio di Israele l'avrebbe protetta, anche se era Cananea. Perciò protesse le spie Israelite rischiando la sua vita. E Dio onorò la sua fede. Delle volte, anche noi potremmo prendere dei rischi nel nostro cammino di fede. Poi lo scrittore menzionò Gedeone, Barac, Sansone, Iefte, Davide e Samuele il profeta - che per fede conquistarono regni, chiusero la bocca dei leoni, spensero la potenza del fuoco, sfuggirono alla spada, misero in fuga degli eserciti; e alcune donne hanno pure ricevuto indietro i loro figli morti che grazie alla loro fede tornarono in vita (11:31-35).

Però, tutte queste cose sono solo una parte della fede - cioè la fede che porta a compimento di miracoli stupefacenti. Ma della fede c'è anche un'altra parte. Ci sono stati degli uomini e delle donne che hanno avuto una fede uguale a questa, ma che non hanno mai visto accadere niente del genere. Alcuni di loro rifiutarono di rinnegare la loro fede venendo torturati, uccisi; queste persone riceveranno la loro ricompensa solo quando Cristo ritornerà. Altri uomini e donne di fede hanno vissuto derisioni, ferite, catene ed imprigionamenti. Alcuni uomini di fede vennero lapidati ed altri segati in due. (La tradizione dice che quello segato in due fu Isaia). Altri uomini di fede furono uccisi, altri vagarono vestiti di pelli di pecora e di capra, bisognosi, afflitti e maltrattati. Vagavano per deserti, montagne, grotte e buchi nella terra. Tutti questi erano uomini di fede uguali a quelli menzionati prima che però videro con i loro occhi delle liberazioni miracolose. Anche oggi i piani di Dio per i Suoi figli sono questi. Permette che alcuni compiano grandi cose e che vivano dei miracoli per fede, mentre ad altri permette di essere imprigionati e torturati a motivo della loro fede. I credenti carnali daranno valore ai miracoli piuttosto che alle torture e gli imprigionamenti. Ma Dio vede tutte queste persone come persone delle quali il mondo non è degno. Tutte queste persone sono troppo buone per questo mondo.

Perciò vediamo che la fede non è sempre manifestata nel dividere a metà il mare o nel chiudere le bocche dei leoni. Delle volte questa fede si manifesta nello stare saldi per Dio e nel proclamare che Gesù Cristo è l'unico Signore, anche se vengono dei leoni ad ammazzarci, mangiarci o se ci stanno per tagliare la testa. Anche questa è fede. Entrambe queste manifestazioni di fede sono menzionate qui al Capitolo 11. Lasciamo che sia Dio a decidere quale di questi sentieri ha programmato per noi.

Sadrac, Mesac e Abed-nego entrarono nel fuoco e ne uscirono illesi. Molti dei primi Cristiani vennero bruciati a morte dai loro persecutori. Daniele entrò nella fossa dei leoni e ne uscì illeso. Mentre i primi Cristiani, al contrario di Daniele, vennero gettati in pasto ai leoni e i leoni li mangiarono. Chi ha avuto più fede? Entrambi uguali - uno per sfuggire alla morte e gli altri per essere fedeli fino alla morte. Sta a Dio decidere se i leoni ci debbano mangiare o risparmiare, se la nostra testa debba essere tagliata o no. I primi Cristiani lasciavano che Dio decidesse per loro. A Giacomo venne tagliata la testa, ma Pietro scappò (Atti 12). Entrambi ebbero la stessa fede. Ma la volontà di Dio era diversa per le loro vite.

Il Capitolo 11 conclude dicendo che sotto l' antico patto, entrambi questi gruppi di uomini di fede (quelli che hanno trionfato e quelli che hanno perseverato fino alla fine) ricevettero l'approvazione di Dio attraverso la loro fede. Ma poi va avanti dicendo che Dio ha preparato qualcosa di meglio per noi che siamo nel nuovo patto - qualcosa di gran lunga superiore rispetto a tutto quello che gli uomini elencati nel Capitolo 11 abbiano mai visto. La parola 'meglio' ricorre molte volte nella lettera agli Ebrei.

Seguire Gesù - Il Nostro Esempio

Oggi, la nostra fede non guarda ad Abele, Mosè, Enoc o a chiunque altro elencato nel Capitolo 11. La nostra fede si "sposta da chiunque altro per guardare Gesù" (12:2), perché Lui è l'Autore e Colui che porta a compimento la nostra fede. Teniamo lo sguardo fisso su di Lui e corriamo la corsa. Non stiamo fermi. La corsa della fede non è qualcosa nella quale potete stare fermi. Il tempo è poco e dunque dovete correre. Se cadete, rialzatevi e continuate a correre. Ci sono molti atleti che sono caduti durante una gara, ma si sono alzati, hanno continuato e alla fine sono arrivati primi. Perciò non vi scoraggiate se delle volte cadete nel vostro cammino con il Signore. Non rimanete a terra. Alzatevi, confessate il vostro peccato e continuate a correre.

Guardate Gesù che sopportò la croce e corse fino alla fine della Sua vita. Quando molti nemici vi oppongono considerate Gesù, che ebbe molti nemici che Lo opposero (12:3). Voi non avete ancora resistito fino al sangue come fece Gesù nella lotta contro il peccato (12:4). Qui vediamo che Gesù dovette resistere al peccato. In altre parole, la Sua attitudine nei confronti del peccato era, "Piuttosto spargerei il Mio sangue anziché peccare." Se hai la stessa attitudine - che piuttosto che commettere un peccato moriresti - anche tu sarai un vincitore. Se quando sei tentato di dire una bugia dici, "Morirei piuttosto che dire una bugia", allora sarai un vincitore. Quando sei tentato di fare qualcosa di un poco ingiusto per guadagnare qualche soldo in più, se dici, "Piuttosto morirei che truffare, anche se per poco", allora sarai un vincitore. Quando sei tentato di desiderare qualche bella donna e dici, "Morirei piuttosto che desiderarla", allora sarai un vincitore. Questo è il segreto del vivere una vita vittoriosa.

Poi lo scrittore parlò del fatto che Dio ci disciplina per renderci santi. Guardiamo Gesù come nostro Esempio; e guardiamo a nostro Padre che ci corregge. Dio ci corregge e disciplina come nostro Padre, e lo fa per il nostro bene. Se non viviamo nessuna disciplina o correzione da Dio allora è la prova che non siamo veramente Suoi figli. Potremmo non sentirci felici quando siamo corretti, ma più tardi vedremo che produrrà santità in noi. (12:4-11).

Al Capitolo 12:14, ci viene detto di "impegnarci a cercare la pace con tutti e la santificazione", senza la quale nessuno vedrà il Signore. È di vitale importanza che come Cristiani siamo conosciuti come uomini di pace, ai quali non piace litigare o discutere di niente e con nessuno.

Poi al Capitolo 12:16 siamo esortati a non essere stolti come Esaù, che per un po' di guadagno terreno perdette la sua eredità spirituale. Non perdete la vostra eredità eterna compromettendo le vostre convinzioni per guadagnare qualcosa di questo mondo. Più tardi Esaù si pentì di ciò che aveva fatto, pianse ed elemosinò la sua eredità, ma non poteva ricevere indietro quello che aveva ceduto. Allo stesso modo, al trono del giudizio di Cristo, molti pregheranno con lacrime guardando indietro alle scelte stolte che hanno fatto nelle loro vite che hanno sprecato. Ma non potranno rivivere la loro vita. Perciò siate saggi oggi.

Al Capitolo 12:18-23, lo scrittore dice che non ci siamo avvicinati al Monte Sinai, dove venne data la legge, ma al Monte Sion (la chiesa). Perciò non dobbiamo vivere con paura e terrore come invece vissero Mosè e gli Israeliti.

Al Capitolo 12:24, il sangue di Gesù viene messo in contrasto con il sangue di Abele. Il sangue di Abele gridò per il giudizio, mentre il sangue di Gesù grida per la misericordia. Quando qualcuno vi fa del male come Caino fece ad Abele, potete pregare o per il giudizio di quella persona o per la misericordia. Questo dipende se siete sotto l'antico o il nuovo patto. Se seguite l'antico patto e qualcuno vi fa del male, allora chiederete il giudizio come lo chiese Abele e direte, "Signore, punisci quest'uomo" - esattamente come pregarono Davide ed altri autori dei Salmi. Ma se seguite Gesù griderete per la misericordia e pregherete, "Signore, perdonalo perché non sa quello che sta facendo."

Al Capitolo 12:25-29, leggiamo del regno che Dio sta costruendo - la chiesa - l'unica cosa che rimarrà per sempre. Tutto il resto sarà scosso e distrutto. Le persone che hanno confidato nei soldi, nell'oro, nelle case, nelle proprietà o in qualsiasi altra cosa di questa terra, alla fine troveranno le loro vite scosse. Potete avere delle proprietà, ma non permettete che la vostra fiducia sia in queste cose. La vostra fiducia sia solamente in Dio. Allora Lo serviremo con gratitudine. Lo scrittore ci ricorda che il nostro Dio è un fuoco consumante. Perciò dobbiamo servirlo non con la paura che ebbero gli Israeliti a Sinai, ma con timore e una paura santa - quella che aveva Gesù (Ebrei 5:7).

Al Capitolo 13, lo scrittore concluse con alcune esortazioni finali.

"Amate i fratelli. Siate ospitali con chiunque venga in casa vostra. Ricordatevi di quelli che stanno soffrendo e dei Cristiani che sono maltrattati ed in prigione. Soffrite con loro ed incoraggiateli. Mantenete il vostro matrimonio perfettamente puro. Non fate mai sesso fuori dal matrimonio, perché Dio giudicherà tutte le persone che fanno così" (13:1-4).

Siate contenti e perfettamente soddisfatti con qualsiasi cosa che Dio vi ha dato (13:5). Non correte dietro ai soldi perché Dio ha detto che non vi lascerà né abbandonerà mai. Questa promessa è come avere un sacco di soldi sul vostro conto in banca. Dio sarà sempre con voi. Non è abbastanza? Non guardate a quello che hanno gli altri e non desiderate quelle cose. Pensate che una casa migliore, più vestiti, che una macchina più bella o molti accessori vi daranno la felicità? No. Siate soddisfatti con quello che avete. È abbastanza sentire il Signore dire, "Io non ti lascerò e non ti abbandonerò mai." Perché allora potete dire con fermezza in ogni situazione, "Il Signore è il mio Aiuto. Io non temerò. Che cosa potrà farmi l'uomo?" (13:6). Allora vivremo senza paura di qualsiasi persona o di qualsiasi circostanza.

Al Capitolo 13:7 ci viene comandato di osservare la vita degli uomini di Dio più anziani che ci hanno guidato e di osservare ciò che di buono hanno prodotto le loro vite - e di seguire il loro esempio. Siccome "Gesù Cristo è lo stesso ieri, oggi e per sempre", Colui che li ha guidati e li ha benedetti può guidare e benedire anche voi. Quello che ha fatto per loro, può farlo anche per te. Poi lo scrittore ci avverte di non essere presi con strane dottrine che non hanno condotto alla santità coloro che le predicano. La giusta dottrina è quella che "rende il cuore saldo nella grazia", e dunque in vittoria sul peccato (13:9). Al giorno d'oggi ci sono molte dottrine strane che vengono predicate. Dobbiamo stare attenti. Cercate sempre di capire se queste dottrine hanno reso le persone che le predicano più simili a Cristo. Se non è così, lasciateli soli.

Il seguire Gesù sarà sempre connesso, in ogni generazione " all'uscire dall'accampamento (sia del mondo sia dai Cristiani religiosi (ma non spirituali)) e portando così l'obbrobrio di Cristo " (13:10-13).

Impariamo in ogni momento ad offrire a Dio un sacrificio di lode (13:15).

Al Capitolo 13:17, ci viene comandato di obbedire ai capi della nostra chiesa. Dobbiamo rispettarli, considerarli persone di valore e sottometterci a coloro che sono stati messi da Dio in una posizione di autorità spirituale sopra di noi. Lo scrittore assume che tutti i credenti avranno sopra di loro dei capi con un'autorità spirituale del genere. Questi capi dovranno rendere conto di voi a Dio. Lo sapevate che i vostri anziani dovranno rendere conto a Dio per voi e per chiunque è sotto la loro autorità? Anche i fratelli anziani della chiesa hanno bisogno di prendere seriamente questo verso riconoscendo la responsabilità che hanno per il loro gregge.

La benedizione che conclude questa lettera è: "Ora il Dio della pace, che in virtù del sangue del patto eterno, ha tratto dai morti il grande Pastore delle pecore, il nostro Signore Gesù Cristo, vi renda perfetti in ogni bene, affinché facciate la Sua volontà e operi in voi ciò che è gradito davanti a Lui, per mezzo di Gesù Cristo; a Lui sia la gloria nei secoli dei secoli. Amen" (13:20, 21).

Capitolo 59
Giacomo

LA VERA FEDE PRODURRÀ DELLE OPERE BUONE

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a lettera di Giacomo è probabilmente il primo tra i libri che furono scritti e che oggi sono contenuti nel Nuovo Testamento. Fu scritta probabilmente circa dopo 16 o 17 anni dal giorno di Pentecoste. Questa lettera fu scritta prima dei vangeli.

Se questo è il primo libro del Nuovo Testamento allora è interessante vedere che Giacomo enfatizzò che la vera fede produrrà delle opere buone . "La salvezza è per fede e non per opere della legge" questo era il nuovo messaggio che i Giudei Cristiani stavano ascoltando - e fu tanto incompreso allora come è incompreso anche oggi. Al tempo pensavano che la fede fosse una cosa intellettuale e dunque non importava più la qualità della vita che vivevano fintanto che "credevano" in Gesù!

Perciò Giacomo scrisse la sua lettera per correggere questo errore. Questo è il motivo per cui questa lettera è di particolare rilevanza per molti Cristiani che oggi sono inciampati nello stesso errore.

Al Capitolo 1,Giacomo parlò del fatto che la fede ci dà la vittoria sulle tentazioni, così che non abbiamo più bisogno di peccare. Al Capitolo 2, parlò del fatto che la fede produrrà l'amore per tutti gli uomini così che non faremo favoritismi nei confronti di nessuno, in particolare nei confronti dei ricchi e potenti che siedono nella chiesa. Al Capitolo 3disse che la fede ci farà controllare il modo in cui parliamo. Ai Capitolo 4 e 5, Giacomo disse che la fede ci separerà dallo spirito del mondo e ci darà purezza e pazienza nelle nostre vite.

Il peso che Giacomo aveva nel cuore scrivendo questa lettera era quello di insegnare che la vera fede produce sempre delle opere di fede. Altrimenti quello che chiamate "fede" in realtà è un falso. La fede è come i soldi - ci sono quelli veri e quelli falsi. Se avete lavorato duramente e avete ricevuto come ricompensa 1000 euro in contanti, potete pensare di esservi arricchiti. Ma quando andate a depositare i soldi in banca e vi dicono che quelle banconote sono false, allora realizzate che siete stati ingannati. Può succedere la stessa cosa con la vostra fede. La fede falsa può mandarvi all'inferno. Questo è il motivo per cui è molto importante esaminare la vostra fede. La lettera di Giacomo vi darà un buon resoconto sul fatto se la vostra fede sia reale o no.

Giacomo cominciò dicendo, "Considerate una grande gioia quando venite a trovarvi in prove svariate" (1:2). Se la vostra fede è genuina, vi rallegrerete quando affronterete delle prove - perché è come mettere una banconota da 500€ sotto lo scanner per vedere se è vera o falsa. Perché questo vi dovrebbe spaventare? Se la vostra fede è un falso non è meglio saperlo subito piuttosto che realizzarlo il giorno in cui Cristo giudicherà sul Suo trono? Perciò è una cosa buona che Dio vi faccia affrontare qualche problema ora così che possiate sapere con certezza se la vostra fede è genuina o no. Perciò gioite!

Se state costruendo una casa, non sarebbe meglio che arrivi un terremoto nel momento in cui state costruendo le fondamenta, piuttosto che dopo aver finito la casa? Se le fondamenta sono pericolanti, potete metterle a posto immediatamente. Allo stesso modo, è un bene passare attraverso delle difficoltà all'inizio della vostra vita Cristiana. Potreste magari dire "Io confido nel Signore." Ma quando avete qualche difficoltà finanziaria, iniziate a preoccuparvi o a lamentarvi. Magari siete malati e cominciate a mettere in dubbio Dio. O forse gli uomini vi oppongono e finite scoraggiati e perdete la vostra fede. Tutte queste difficoltà vi mostreranno che la vostra fede non era genuina.

Inoltre, le difficoltà producono in noi la pazienza. Abbiamo visto nella Lettera agli Ebrei che la fede e la pazienza vanno assieme. Sono come le due gambe che reggono il nostro corpo. Abbiamo sempre bisogno della pazienza (perseveranza), ma associata con la nostra fede. Se permettiamo alla perseveranza di compiere il suo lavoro in noi, ci renderà perfetti e completi, in nulla mancanti (1:4). Considerate quest'obiettivo - "perfetti e completi, in nulla mancanti". Volete essere così? La via per arrivare a questo è attraverso le difficoltà. Non c'è nessun'altra via per giungere a quel punto.

Non siamo ancora giunti a quel punto, perciò dobbiamo ancora passare molte difficoltà. Se ho acquisito un qualche valore spirituale nella mia vita, è stato attraverso le difficoltà per le quali il Signore mi ha fatto passare. Ma devo ancora passare attraverso molte difficoltà per raggiungere l'obiettivo di essere 'perfetto e completo, in nulla mancante.' Questo è l'obiettivo che Dio ha per tutti noi. Non vi scoraggiate se trovate che attraverso qualche difficoltà la vostra fede non era genuina. Ringraziate Dio per avervelo mostrato, e chiedetegli di darvi la fede genuina. Dio ve la darà.

Nell'avere a che fare con le nostre difficoltà, quello di cui abbiamo più bisogno è la saggezza. Perciò dovremmo chiedere a Dio di darcela. Magari qualcuno vi sta trattando male. Avete bisogno di saggezza per rispondergli in un modo Divino. Magari i nemici del vangelo vi stanno causando problemi. Avete bisogno di saggezza. Chiedetela. E qui una parola d'incoraggiamento: "Dio non vi sgriderà per avergliela chiesta" ( 1:5 - LB Trad. Ita.). I nostri genitori ed insegnanti possono averci sgridato molte volte quando abbiamo fallito. Ma Dio non sgrida mai. Dio ci corregge, ma non ci sgriderà mai. Sapere questo è di grande incoraggiamento. Un papà che ha il carattere di Dio correggerà i suoi figli, ma non li sgriderà mai. Sgridiamo le persone che guardiamo dall'alto al basso. Sgridiamo chi consideriamo ottuso o stupido perché ha combinato un pasticcio. Ma Dio non disprezza nessuno. Dio dirà, "Quello che hai fatto è sbagliato, figlio mio. Ma ti insegnerò e ti darò saggezza così che potrai farlo giusto la prossima volta." Così è come Dio fa - sempre grazioso e gentile.

Perciò, la prossima volta che non avete saggezza per affrontare una situazione, andate da Dio e chiedetegliela. Ve la darà. Ma c'è una condizione. Dovete chiederla in fede. Qui è la mia definizione di fede: "La fede è credere che Dio desidera darmi quello che ha promesso più di quanto io desideri riceverlo". Perciò, credete che Dio desidera darvi saggezza.

Se non chiedete in fede, allora Giacomo dice che siete come un'onda sbattuta qua e là dalle correnti. Avete visto sul bagno-asciuga come le onde vengono sballottate? Arrivano, si infrangono sulla costa e poi tornano indietro. Un uomo senza fede è così. Si fida del Signore in un momento e poi perde la sua fede in un altro momento. Se chiedete a Dio e poi immaginate, "Sì, mi darà saggezza. No, non mi darà saggezza" - e così via, avanti ed indietro, allora non la riceverete. Qui è quello che la Parola di Dio promette a chi non ha fede: "Un tale uomo non pensi di ricevere qualcosa dal Signore" (1:7). Non riceverà il perdono, o il battesimo nello Spirito Santo, o le risposte alle preghiere, o la santità, o qualsiasi altra delle ricchezze spirituali di Dio. Giacomo disse che un uomo del genere è instabile, un uomo doppio di mente.

Poi Giacomo continuò parlando di un fratello povero che ha la fede. La sua fede lo renderà in grado di gioire nella "sua elevazione in Cristo", anche se ha pochi beni di questo mondo (1:9). Non invidierà i credenti ricchi che lo circondano, e nemmeno vorrà essere commiserato da loro. Sa di essere il figlio del Re e che la sua vera ricchezza è in cielo. Perciò è circondato di grande dignità. Così è come penserà un fratello povero che ha una fede genuina.

Allo stesso modo, un fratello ricco che ha fede, guarderà a tutte le sue proprietà e soldi e dirà, "Tutto questo un giorno appassirà come l'erba dei campi" (1:10). Un giorno c'è, ma il giorno dopo non c'è più. Se un ricco vive per le sue ricchezze terrene, allora anche lui un giorno sparirà assieme alle sue ricchezze. Ma se non vive per le sue ricchezze terrene ma per il regno di Dio, allora quando le sue ricchezze terrene spariranno, lui rimarrà.

La Tentazione ed il Peccato

Poi Giacomo parlò della tentazione e del peccato. I primi problemi dei quali parlò Giacomo furono le difficoltà che si presentano nella nostra vita. Ora invece trattò della tentazione a peccare. Disse che se continuate a vincere la tentazione, un giorno riceverete da Dio la corona della vita. Questo ci insegna che se amiamo il Signore, allora combatteremo contro tutte le tentazioni che vogliono farci peccare. Quando siete tentati non chiedetevi, "Dio, perché mi hai mandato questa tentazione?" Dio non ha mai mandato nessuna tentazione. Dio non tenta nessuno. "Nessuno, quand'è tentato dica che è Dio che lo sta tentando. Perché Dio non tenta nessuno." (1:13). Allora chi vi sta tentando? Satana vi sta tentando, attraverso i desideri della vostra carne. Siccome tutti abbiamo persistito nei desideri della nostra carne per molti anni, fin da quando eravamo bambini, ora Satana può usare questi desideri per tentarci. Quando un paese è in guerra, il nemico manda delle spie in incognito nel paese nemico, affinché causino distruzione dall'interno. Il nemico combatte su due fronti - in prima linea e anche dentro al paese nemico, inviando le proprie spie. Anche con Satana è lo stesso. Dobbiamo identificare gli agenti di Satana che abitano dentro di noi - cioè i desideri che la nostra carne ha e che sono contrari a Dio, e dunque dalla parte di Satana - e metterli tutti a morte. Se uccidete gli agenti del nemico da dentro, sarete forti abbastanza da combattere Satana sul fronte della battaglia.

È solo quando permettete alla vostra mente di concordare con i desideri sbagliati che allora peccate. Fino a quel momento il pensiero che vi balza in testa è solo una tentazione. Per esempio, se state camminando per la strada, e vedete qualcosa che vi tenta. Questo non è peccato. Ma una tentazione. Ma se lo guardate ancora, allora peccate. Il primo sguardo è una tentazione, il secondo è peccato. Non possiamo evitare il primo sguardo perché viviamo circondati da un mondo composto da molta malvagità. Ma possiamo decidere se concordare con questa malvagità o no.

È simile al modo in cui viene concepito un bambino - che è l'esempio usato qui dallo Spirito Santo. Quando la vostra mente concorda con il desiderio sbagliato della vostra carne, è come una donna che si concede ad un uomo per avere un'unione sessuale con lui. Poi avviene il concepimento. Ma se la donna si rifiuta di concedersi all'uomo, allora non ci sarà nessun concepimento. Allo stesso modo, se respingete la tentazione e non permettete alla vostra mente di concordare con il desiderio sbagliato, allora non c'è peccato.

Qualcuno disse, "Non si può evitare che gli uccelli ci volino sopra la testa, ma possiamo fermarli dal farci un nido tra i capelli." Gli uccelli che volano sopra la vostra testa sono le tentazioni - molti cattivi pensieri che vi entrano in testa. Questi non sono peccati, se li respingete immediatamente. Sono tentazioni. Ma se scegliete di godervi questi cattivi pensieri anche per pochi secondi, allora avete permesso agli "uccelli" di farvi un nido nella vostra mente. Allora avete peccato. Anche Satana tentò Gesù nel deserto mettendogli dei pensieri nella Sua mente. Ma Gesù li respinse tutte le volte - e perciò non peccò.

Perciò non vi scoraggiate se continuano ad arrivarvi dei pensieri in mente. Sono solo tentazioni. È solo quando vi godete questi pensieri e li accettate, che allora diventano peccato. Di certo è liberante per noi sapere che è solo quando c'è un concepimento che allora il peccato nasce. Se non c'è il concepimento, allora non c'è bambino. Il risultato finale del peccato è la morte spirituale (1:15), e non dobbiamo farci ingannare su questo (1:16).

Nel verso successivo, ci viene ricordato che "Ogni cosa buona e ogni dono perfetto vengono dall'alto - dal Padre celeste" (1:17). Perciò la vittoria sulle tentazioni non può provenire da noi. Ma deve venire dall'alto - dall'aiuto che ci viene dato dal Padre nostro attraverso lo Spirito Santo. Dobbiamo chiedere a Dio la grazia per vincere.

Qualsiasi cosa che Dio dà è perfetta, perché Lui non cambia mai. Dio ci ha messi nel mondo affinché possiamo essere un esempio ('primi frutti') nel mezzo della Sua creazione. Siccome questa è la volontà di Dio per noi, di certo ci aiuterà a vincere le tentazioni, così che possiamo essere d'esempio a tutta la Sua creazione. Perciò non vi immaginate mai che Dio non vi aiuterà a vincere la tentazione. Di certo lo farà. Siete i primi frutti della Sua creazione. Dovete essere d'esempio a tutta la creazione. Certamente Dio vi aiuterà.

Poi Giacomo parlò del nostro modo di parlare. "Chiunque sia pronto ad ascoltare, lento a parlare e lento all'ira" (1:19). La maggior parte degli esseri umani sono l'opposto di questo: Lenti ad ascoltare, veloci a parlare e veloci ad arrabbiarsi. Qui, in questo verso c'è il primo passo per vincere contro la rabbia: Quando le persone stanno parlando, prima imparate ad ascoltarle pazientemente. Non interrompetele. Poi, dopo che hanno finito, dategli la vostra opinione. Quando siamo lenti a parlare, saremo anche lenti ad arrabbiarci. Provate questa prescrizione per la liberazione dalla rabbia!

Giacomo continuò dicendo che non possiamo aspettarci di compiere la volontà di Dio arrabbiandoci. La rabbia non può mai compiere la giustizia di Dio. È un interesse appassionato per la gloria di Dio che ci farà compiere la volontà di Dio.

Al Capitolo 1:21, siamo esortati a "depositare ogni impurità e ogni residuo di malizia." Anche dopo che abbiamo depositato tutta l'impurità, ci sarà della malizia che rimarrà sul fondo. Dopo che avete bevuto la vostra tazza di caffè e avete messo la tazza a testa in giù nel lavandino, se guardate al suo interno, ci saranno rimaste delle macchie di caffè. Il peccato è così. Voi pensate di aver confessato tutto. Ma più vi avvicinate al Signore, più scoprirete che c'è più peccato dentro di voi di quello che avevate notato in precedenza. Non giungete troppo in fretta alla conclusione di aver confessato tutto il peccato. Chiedete a Dio di mostrarvelo. E poi, "con umiltà, riconoscete quello che Dio vi dice e così salverà la vostra anima" (1:21).

Quando udiamo Dio parlarci, dobbiamo obbedirgli immediatamente. Altrimenti, Giacomo disse che sarete come uno che allo specchio vede che la sua faccia è sporca ma decide di non lavarsi. La Parola di Dio è uno specchio che ci mostra le condizioni del nostro cuore. Non andatevene via dimenticandovi quello che avete letto nella Parola di Dio o che avete ascoltato all'incontro. Potremmo dire che la Parola di Dio è come una radiografia che ci mostra la nostra vera condizione interiore. E quando Dio vi mostra qualcosa, mettetelo subito a posto. La parola di Dio è una legge di libertà che ci può rendere liberi (1:25).

Poi lo Spirito Santo ci esorta con una parola che chiunque si immagina di essere spirituale dovrebbe prendere in considerazione e valutarsi in quest'ottica. "Se una persona pensa di essere un uomo di Dio e non riesce a controllare la sua lingua allora inganna sé stesso" (1:26). Ricordatevi questo verso per tutta la vostra vita. Se non riuscite a controllare la vostra lingua, la vostra Cristianità vale zero . Se non riuscite a controllare la vostra lingua tutto il lavoro che fate per il Signore vale zero.

Se ci dichiariamo credenti allora è molto importante che siamo in grado di controllare la nostra lingua. La maggior parte dei credenti ha una pessima testimonianza perché non sono in grado di controllare la loro lingua. Anche quando dicono qualcosa per fare del bene a qualcuno, lo dicono in modo molto duro. Magari potreste avere una tendenza a mostrare ciò che c'è di sbagliato negli altri non appena lo notate. Ho notato delle volte, che se faccio un piccolo errore di esposizione di alcuni fatti mentre predico un messaggio, qualcuno alla fine dell'incontro viene da me e mi mostra l'errore che ho fatto. Non dirà nemmeno una parola sulle benedizioni che ha ricevuto nell'ascoltare il messaggio. Questa è la natura di Adamo. Appena perse la comunione con Dio trovò subito qualcosa di sbagliato in sua moglie. La natura di Adamo tende a trovare gli sbagli piuttosto che apprezzare ciò che c'è di buono. Se non permettete allo Spirito Santo di cambiare questa natura, la vostra utilità per Dio sarà pari a zero. Chiedete allo Spirito Santo di aiutarvi a controllare la vostra lingua.

Il Capitolo 1:27 ci dice che la vera Cristianità non è solo una questione di partecipare agli incontri e di studiare la Bibbia. Ma la vera Cristianità è pratica. Si prende cura di quelli che sono nel bisogno, ad esempio gli orfani e le vedove che sono nella chiesa. Se una vedova o un orfano sono ricchi, non dovete preoccuparvi di loro. Ma prendersi cura dei poveri e dei bisognosi è una delle parti maggiori della vera Cristianità. Un vero servo di Dio cercherà di servire i poveri più dei ricchi. Visiterà le chiese povere più di quelle ricche. Andrà nelle chiese che sono nei villaggi piuttosto che in quelle nelle città. Visiterà le persone che non possono permettersi di fargli un dono e le persone che non possono dargli dei soldi. Avrà comunione con i fratelli più poveri piuttosto che con quelli ricchi. Cercherà la comunione con i poveri e i deboli piuttosto che con i ricchi e potenti. Ma questo lo vediamo nei lavoratori Cristiani dei nostri tempi? È estremamente raro. Ci sono pochissimi veri servi del Signore al giorno d'oggi. Ma tu puoi essere uno di questi. Decidete di concentrarvi nel servire coloro che sono deboli e poveri nella chiesa. Ma nel contempo conservatevi completamente "puri e senza essere macchiati dal mondo". Questa è l'essenza della vera Cristianità.

Il Peccato del Favoritismo

Al Capitolo 2:1, Giacomo continuò parlando del mostrare favoritismi nei confronti dei ricchi. Questo è il problema più grande di quasi tutte le chiese di oggi. Siccome un pastore ha bisogno di essere finanziato dalla sua congregazione, finisce per compiacere i ricchi che ci sono in essa, così che può ricevere i soldi per il suo stipendio. Un pastore del genere è una persona malvagia (2:4) - e dunque non è in grado di guidare nessuna chiesa. Uno che disprezza i poveri è esattamente come ogni altra persona del mondo perché il mondo tratta i ricchi con favore. Quando ero giovane e visitai diverse chiese (di tutte le denominazioni), vidi che i ricchi e le persone influenti erano sempre dei membri di spicco della chiesa. Ma non perché erano spirituali, ma perché avevano delle alte posizioni nella società. Gli veniva dato onore nella chiesa, esattamente come c'è scritto qui: "Vieni qui e siediti - al posto d'onore sulla piattaforma del palco". E dicevano ai poveri, "Voi non potete sedervi come membri di spicco, perché voi non siete né ricchi né influenti. Potreste anche essere spirituali, ma a noi non interessa" (2:2, 3). Che tipo di "chiese" può costruire un pastore del genere? Solo dei club mondani! Di certo non la chiesa del Signore Gesù Cristo, il Quale non fa nessun favoritismo ed è l'Amico dei poveri.

Dio ha scelto i poveri del mondo per essere ricchi in fede e a loro ha promesso il Suo regno (2:5). È una vergogna quando una chiesa (qualsiasi essa sia) disprezza i poveri. I ricchi che si siedono sul palco sono quelli che si offendono facilmente e poi portano la chiesa in tribunale. Solo i ricchi possono portare gli altri in tribunale, perché solo loro hanno i soldi per permetterselo. Le persone povere non hanno i soldi per pagarsi un avvocato. Sono i ricchi che bestemmiano il Nome di Gesù (2:6, 7).

Se amate gli altri come voi stessi, come comanda la Scrittura, allora non potete mai mostrare favoritismi nei confronti di nessuno (2:8). Coloro che mostrano qualche favoritismo - nei confronti dei loro figli a casa o tra le persone della chiesa - stanno commettendo un grave peccato. Non potete compensare questa cosa vivendo in purezza in altre aree (2:11). Rimanete un peccatore, perché la parzialità è un peccato tanto quanto l'adulterio e l'omicidio - ma non riconosciuto come tale dalla maggior parte dei credenti. Che cosa pensereste di un credente che commette un omicidio o un adulterio? Un credente che è parziale nei confronti dei ricchi è nella stessa categoria.

Al Capitolo 2:12, 13, lo Spirito Santo ci avverte contro un peccato che è altrettanto grave - il giudicare gli altri senza misericordia. Coloro che sono senza misericordia nei confronti degli altri (per qualsiasi ragione) troveranno che Dio non gli mostrerà misericordia quando li giudicherà nel giorno finale. Quando le persone ci feriscono, se siamo credenti, udiremo due voci suonare dentro di noi, "Giudicalo," e "Sii misericordioso con lui." Quale delle due voci vincerà? La voce della misericordia deve sempre vincere sulla voce del giudizio.

Al Capitolo 2:14-16, ci viene detto che la fede genuina produrrà in noi un'attitudine pronta ad aiutare le persone che sono in qualche bisogno fisico. Se vedete un fratello che ha bisogno di cibo o di vestiti e non lo aiutate, la vostra fede è inutile. Notate che non sta dicendo di comprare a quel fratello povero un motorino o una macchina. Sta solo parlando di cibo e vestiti - le necessità della vita. Non dobbiamo aiutare un fratello a vivere nel lusso. Ma se un fratello è fuori al freddo, o in casa sua entra acqua dal tetto e non può dormire propriamente durante la notte, non vale niente dire, "Sia lodato il Signore, fratello. Pregheremo per te". Qui non c'è nessun bisogno di pregare. Dategli qualcosa per coprirsi e dategli i soldi per riparare il tetto. Questa è la vera Cristianità. È inutile dire che avete fede se non ci sono delle opere che la sostengono.

Abraamo aveva fede, ma diede prova della sua fede offrendo suo figlio (2:21). La fede di Abraamo venne confermata dalle sue opere. Se avete fede, ma non produce delle opere, allora questa fede non è una fede genuina.

Il Capitolo 2:26possiamo dire che è il verso centrale della lettera: "Infatti come il corpo senza lo spirito è morto, così anche la fede senza le opere è morta." Le parti del corpo umano possono essere paragonate alle dottrine corrette e la fede al respiro che c'è nel corpo. Credere alle giuste dottrine senza le opere della fede porta alla morte spirituale.

La Lingua è un Fuoco

Il Capitolo 3 è il grande capitolo della Bibbia che tratta l'uso della lingua. Anche il libro dei Proverbi parla molto riguardo all'essere saggi nel modo in cui si parla. Al giorno di Pentecoste furono delle lingue di fuoco a posarsi sopra le persone. Sfortunatamente, la disattenzione nel parlare non è enfatizzata a sufficienza nel Cristianesimo. Se sei serio riguardo al servire Dio, dovrai prendere la faccenda del controllare la tua lingua molto seriamente. Il fallimento in quest'area è una delle ragioni principali per cui i predicatori non hanno la parola di Dio quando predicano. Se volete essere un portavoce per Dio, prima di tutto dovete, "rimuovere ciò che è prezioso da ciò che è inutile" dalle vostre conversazioni di tutti i giorni (Geremia 15:19). Se dite parole inutili durante le vostre conversazioni di tutti i giorni, non potete aspettarvi che Dio parli attraverso di voi quando siete sul pulpito. La seconda ragione è l'infedeltà con i soldi. Dio non concede le vere ricchezze della Sua Parola ai predicatori che sono infedeli con i soldi (Luca 16:11).

La lingua è come il morso che viene messo in bocca ai cavalli, che controlla l'andatura dell'animale e attraverso il quale può essere direzionato (3:3). I cavalli che non hanno un morso in bocca faranno quello che vogliono - e questi cavalli non compiono nulla di buono. Ma i cavalli che vincono dei premi nelle competizioni, sono quelli che hanno permesso di essere controllati dal morso che hanno in bocca. Se volete compiere con la vostra vita qualcosa per Dio allora permettetegli di mettervi il morso e le briglie in bocca. Dite al Signore che volete che sia Lui a controllare totalmente il vostro parlare.

La lingua viene anche paragonata al timone di una nave (3:4). Il timone è una piccola lastra d'acciaio che viene montata sul retro di ogni imbarcazione. Quando girate il timone da una parte, anche la barca gira. È solo un piccolo pezzo montato sul retro di una nave, ma fa girare tutta l'imbarcazione, anche se enorme, nella direzione nella quale deve andare. La vostra lingua è la prova della vostra spiritualità - e non le attività che fate o la conoscenza Biblica che avete. Mostratemi il modo in cui usate la vostra lingua e vi dirò se siete una persona spirituale o meno.

Giacomo utilizzò tutti questi esempi per mostrarci l'importanza della lingua. È solo una piccola parte del corpo, ma può scatenare un incendio (3:5)! Le lingue di molti credenti sono ardenti con il fuoco dell'inferno (3:6).

"Nessuno può domare la lingua" (3:7, 8). Al circo, pure i leoni e le tigri vengono domate - e alcune persone mettono pure la testa nelle fauci dei leoni - ed il leone non li morde. Ma nessuno può domare la lingua. Qual è la soluzione a questo problema? Dobbiamo chiedere allo Spirito Santo di domarla in noi. Questo è il motivo per cui quando lo Spirito Santo scese sulle persone al giorno di Pentecoste, una lingua di fuoco si posò sopra le loro teste. In quel modo lo Spirito Santo stava dicendo, "Da ora in poi voglio controllare la vostra lingua con il fuoco di Dio." Molti Cristiani questo non lo hanno capito. È una grande tragedia che oggi molti che predicano il battesimo nello Spirito Santo desiderano di più parlare in altre lingue che essere guidati a parlare sempre graziosamente nella loro lingua madre. Questo è quello che poi è risultato in molti falsi tra coloro che "parlano in lingue".

Lo Spirito Santo mi ha dato il dono di parlare in lingue sconosciute al mio Padre celeste, e Gli rendo lode per questo. Ma più di tutto, mi ha permesso di controllare la mia lingua madre - e per questo Gli rendo ancora più lode. Così è come possiamo sapere se abbiamo ricevuto lo Spirito Santo, oppure qualche altro spirito. Applicate questa verifica a voi stessi: "Riuscite a controllare la vostra lingua madre?" Se non ce la fate, rifiutate ogni spirito che avete ricevuto e cercate di nuovo Dio per essere riempiti con lo Spirito Santo. Dite a Dio che volete la potenza per parlare sempre graziosamente. Solo lo Spirito Santo può domare la lingua. Come potete benedire Dio durante gli incontri nella chiesa e poi maledire gli uomini durante la settimana (3:9)?

Al Capitolo 3:13, Giacomo disse, "Se siete saggi allora mostrate la vostra saggezza con la gentilezza delle vostre azioni." Gli uomini saggi sono gentili nel modo in cui comunicano la loro saggezza. Ci sono due cose che non si troveranno mai in uomo saggio: la gelosia e delle ambizioni egoiste (3:14). Se siete gelosi degli altri allora non siete saggi, non importa quanta conoscenza Biblica abbiate. Se avete delle ambizioni egoiste e volete dimostrare che siete meglio degli altri, che potete pregare meglio degli altri, o predicare meglio degli altri, o che la vostra chiesa è meglio delle altre, o che voi avete compiuto più degli altri, allora la vostra mente è terrena, animale e diabolica (3:15). Poi Giacomo ribadì i pericoli gemelli della gelosia e delle ambizioni egoiste nel Cristianesimo (3:16). Quando Dio benedice il ministero di qualcuno, gli altri possono diventare gelosi di lui e criticarlo. Queste persone sono influenzate dai demoni. Una persona che ha la mente spirituale sarà pieno di gioia anche quando un fratello molto più giovane di lui ha un ministero spirituale più influente del suo. Loderà il Signore e non sarà mai geloso.

Le ambizioni personali non vi permetteranno di apprezzare quello che gli altri stanno facendo per il Signore. Paolo poteva rallegrarsi anche quando le persone stavano servendo il Signore con delle motivazioni sbagliate (Filippesi 1:15-18). Non dobbiamo giudicare le persone quando non sono d'accordo con noi. Dio è il Giudice di tutti gli uomini - e aspetta che le persone muoiano prima di giudicarle (Ebrei 9:27). Perciò noi lasciamo tutto il giudizio a Dio. Possiamo non essere d'accordo con le dottrine sbagliate che le persone predicano e con i metodi diversi da Cristo che utilizzano - e pure esporre i loro errori. Ma non dobbiamo mai giudicare le persone.

Prima di criticare qualcuno per il modo scarso in cui sta servendo il Signore, dovreste domandarvi che cosa state facendo voi per il Signore.

Proverbi 9:1 parla delle sette colonne della saggezza. Queste colonne sono elencate qui (al 3:17): Pura, pacifica, gentile, ragionevole, piena di misericordia, imparziale e senza ipocrisia. Queste qualità sono degne di spenderci un po' di tempo meditandoci sopra. Se manchiamo in una qualsiasi di queste cose, siamo esortati al Capitolo 1:5 a pregare e chiedere a Dio di donarcele, e ci viene promesso che Dio ci concederà queste qualità.

L'Amicizia con il Mondo

Al Capitolo 4:4, Giacomo disse che l'amicizia con il mondo vi rende nemici di Dio. Uno che ama questo mondo è un adultero, perché è infedele al voto di matrimonio che ha fatto a Gesù Cristo suo Marito. Questo è quanto è seria la cosa dell'amare questo mondo. I principi con i quali funziona questo mondo e la vita di questo mondo sono totalmente diversi da quelli di Dio. Perciò se vi allineate con questo mondo automaticamente diventate nemici di Dio. L'amicizia con questo mondo non vuol dire che non potete avere amici in questo mondo. Qui sta parlando del sistema con cui questo mondo funziona, cioè i principi con i quali questo mondo opera. Se sei un discepolo di Gesù, rigetterai i valori che questo mondo ha e vivrai per i valori che Dio ha.

Al Capitolo 4:5, Giacomo continuò dicendo, "La gelosia di Dio desidera il nostro spirito che ha messo dentro di noi." Lo spirito è la parte più profonda dell'uomo, dove Dio abita in un Cristiano. Esattamente come un marito ha una pura gelosia che sua moglie appartenga solamente a lui, così anche Dio è geloso che nessun altro abbia influenza alcuna sul nostro spirito. La gelosia dello Spirito Santo desidera che il nostro spirito sia devoto solamente a Gesù. Non vuole che il nostro spirito sia contaminato da questo sistema mondiale.

Se siamo umili, Dio ci darà grazia per mantenerci incontaminati da questo mondo (4:6). Dio combatte contro quelli che sono orgogliosi ma sostiene gli umili. Se rimanete nell'umiltà, Dio vi sosterrà sempre. Ma se siete orgogliosi, Dio vi resisterà sempre. In altre parole, se siamo orgogliosi, Dio continuerà a respingerci. Il diavolo sta già spingendoci lontano da Dio. I desideri nella nostra carne ci spingono lontani da Dio. In cima a tutto, se anche Dio comincia ad allontanarci, allora non abbiamo più speranza. Ma se siamo umili anche se il diavolo o i desideri sono contro di noi, Dio continuerà ad attrarci. Questo è il motivo per cui solo gli umili possono progredire spiritualmente. Ho spesso detto che i tre segreti della vita Cristiana sono "Umiltà, umiltà e umiltà"! Fate attenzione quando dei pensieri orgogliosi e di auto-congratulazione vi entrano in testa, pensieri che vi fanno compiacere di quello che siete, di quello che conoscete e di quello che avete compiuto. Date a Dio la gloria e il credito per tutto. Altrimenti Dio comincerà a resistervi. Umiliatevi sempre e dite, "Signore, sono quello che sono solo per merito della Tua grazia."

Se prima ci sottomettiamo totalmente a Dio e poi resistiamo al diavolo, allora fuggirà sempre da noi. Questa è la promessa di Dio (4:7). Ma se cercate di resistere Satana senza sottomettervi totalmente a Dio, troverete che non succede nulla. Se noi ci avviciniamo a Dio, Lui si avvicinerà sempre a noi (4:8).

Esortazioni Pratiche

Poi Giacomo diede un certo numero di esortazioni pratiche. "Umiliatevi davanti al Signore" (4:10). "Non sparlate né giudicate i vostri fratelli" (4:11). Non vi vantate del fatto che domani farete questo o quello. Ricordate che la vostra vita è nelle mani di Dio e se Dio vi permette di andare da qualche parte o di fare qualcosa, a Lui datene il credito (4:13-17).

Poi Giacomo si rivolse alle persone ricche della chiesa. Li avvertì di non riporre la loro fiducia nelle loro ricchezze e di assicurarsi di pagare sempre i propri dipendenti. Non cercate di guadagnare soldi pagando i vostri impiegati meno di quello che meritano di essere pagati (5:1-4). Ho incontrato molti credenti che all'incontro della domenica lodano Dio e predicano ad alta voce, ma poi a casa non pagano la loro servitù quanto si merita di essere pagata. Posso scoprire se sei un uomo di fede guardando lo stipendio che dai alla tua servitù che ti serve a casa. Se sei avaro e hai il braccio corto, e non compri mai dei nuovi vestiti a quella povera persona che sta lavorando per te a casa tua, allora il tuo gridare "Alleluia" alla domenica non ha senso. Dio dice, "Stai in silenzio e va' a fare qualcosa di buono per quella persona che lavora per te." Se nel pagare la tua servitù sei avaro e hai il braccio corto allora la tua fede non vale nulla. Se non paghi ciò che è giusto ai tuoi servi per avere un po' di soldi in più sul conto corrente, allora su quei soldi ci sarà una maledizione. Un giorno consumeranno la tua carne (5:3). Il grido dei tuoi poveri servi è salito a Dio e Dio ha udito il loro grido che dice, "O Dio, guarda come mi tratta questo tuo figlio. Non mi paga quello che è giusto."

Poi Giacomo parlò a coloro che stanno soffrendo. Li incoraggiò ad aspettare pazientemente il ritorno del Signore, come il contadino attende la mietitura (5:7). Con la pazienza possiamo dare forza ai nostri cuori (5:8). E poi si rivolse a tutti i credenti dicendo che non dovremmo mai avere da lamentarci gli uni per gli altri, perché Dio giudicherà quelli che si lamentano (5:9). Pochissimi credenti hanno preso questo avvertimento seriamente.

Quando soffriamo, dovremmo guardare all'esempio di tutti i profeti nella Bibbia che hanno sofferto pazientemente (5:10). Poi Giacomo ci ricorda dell'esempio di Giobbe (5:11). Giobbe soffrì moltissimo! Ma poi guardate come il Signore alla fine lo benedì. Il Signore è pieno di compassione. Se dovete passare attraverso molta sofferenza perché gli altri vi trattano male o vi schiacciano o vi sfruttano perché siete poveri, lasciate il vostro caso nelle mani di Dio. Come disse Giobbe "Lui conosce tutto quello che mi sta succedendo" (Giobbe 23:10- Living Trad. Ita.). Rimanete fedeli al Signore. Il Signore tornerà e tratterà con tutti quelli che vi stanno causando problemi e vi benedirà il doppio, come fece con Giobbe. Possiamo notare che Giacomo era profondamente preoccupato e compassionevole nei confronti dei Cristiani che erano poveri.

Poi Giacomo diede qualche istruzione finale. Dite sempre la verità (5:12). Se state soffrendo, pregate. Se siete gioiosi, cantate lodi al Signore (5:13). Se siete malati, chiamate gli anziani della chiesa affinché vengano a casa vostra e preghino per voi. Che portino con loro un poco di olio (un simbolo dello Spirito Santo), vi ungano e preghino qualcosa del genere, "Signore Gesù, questo corpo è il tempio del Tuo Spirito Santo. Preserva questo Tuo tempio in buona salute. Dagli un assaggio della Tua potenza della risurrezione nel suo corpo. Amen." La preghiera offerta con fede guarirà il malato (5:14, 15). La fede a cui si sta riferendo qui è la fede dell'anziano. Certo, l'anziano può pregare solamente secondo la "misura della fede che Dio gli ha dato" (Romani 12:3). Un anziano che ha più fede ovviamente potrà pregare con più fede per la guarigione del malato, rispetto ad un altro che ha meno fede.

Delle volte la guarigione potrebbe non avvenire a causa di alcuni peccati irrisolti nella vita del malato - di solito per non aver perdonato qualcuno che gli o le ha fatto del male. Perciò il malato viene esortato a confessare il suo peccato prima di essere guarito (5:16). Non tutte le malattie sono dovute al peccato, ma alcune invece lo sono. Se una persona che ha peccato non confessa il suo peccato, allora non verrà guarito, nonostante il numero di anziani con una grande fede che si sono recati da lui, ungendolo con olio e pregando per la sua guarigione.

E delle volte pregare solo una volta non è sufficiente. Potremmo aver bisogno di pregare ripetutamente come fece Elia (5:17, 18). Quando non ci fu la pioggia per 3 anni e mezzo in Israele, Elia pregò con fervore per sette volte prima che la pioggia arrivò (1 Re 18:44). Qui il contesto è il pregare per la guarigione. E Giacomo ci sta dicendo di seguire l'esempio di Elia. Elia, dopo aver pregato mandò il suo servo per controllare se stesse arrivando la pioggia. Sei volte il servo ritornò dicendo "No". Questo è come chiedere dopo l'aver pregato, "C'è qualche segno di guarigione?" La risposta potrebbe essere "No". Allora pregate ancora, ancora ed ancora. Quante persone pregano in questo modo? Pochissime. La maggior parte delle persone pregano solo una volta, e quando la guarigione non avviene, dicono, "Non sarà la volontà di Dio che questa persona venga guarita." Dopo che ebbe pregato una volta Elia non disse questo riguardo la pioggia. Dio vuole che siamo perseveranti nelle nostre preghiere. Dobbiamo essere seri e dire, "Signore, perché devo essere malato? Voglio essere sano per servirti. Credo che tu mi guarirai così che posso servirti." Quando siete malati pregate così.

Non sto dicendo che ogni malattia sarà guarita. Delle volte, per motivi noti solo a Dio, non guarisce. Paolo non fu guarito dalla spina nella sua carne affinché rimanesse umile. Ma comunque Dio continuò a dargli grazia per finire la sua corsa con gioia (2 Corinzi 12:7-9). Anche Timoteo non fu guarito dai suoi problemi di stomaco e altre malattie (1 Timoteo 5:23). Ma anche Timoteo deve aver ricevuto grazia per terminare la sua corsa con gioia. Comunque, generalmente parlando, Dio vuole che siamo in forma ed in salute affinché possiamo servirlo. "Ma quelli che attendono il Signore acquistano nuove forze. I giovani si affaticano e si stancano, ma quelli che sperano nel Signore per essere fortificati si alzeranno in volo come aquile" (Isaia 40:31). Perciò sii uno tra quelli che sperano sempre nel Signore.

In chiusura, Giacomo ci incoraggia a lavorare tra coloro che hanno deviato dalla verità e di riportarli al Signore (5:20).

Manifestiamo dunque la nostra fede nelle molte opere che Giacomo ha descritto nella sua lettera. Amen.

Capitolo 60
1 Pietro

LA VERA GRAZIA DI DIO

p

ietro scrive a tutti coloro che vivono come stranieri in questo mondo. Questa è la nostra chiamata - di vivere come stranieri sulla terra - perché la nostra cittadinanza è celeste.

Pietro disse che il tema di questa lettera è: "Stare saldi nella vera grazia di Dio" (5:12).

Abbiamo visto che Giacomo scrisse riguardo la vera fede -perché c'è una fede falsa che non produce opere. Pietro scrisse della vera grazia perché c'è una grazia falsa che non aiuta i Cristiani a vincere il peccato e Satana nelle loro vite. Perciò Pietro volle spiegare i differenti aspetti della vera grazia di Dio.

Il Capitolo 1:1, 2, comincia dicendoci che Dio ci ha scelto secondo la Sua prescienza . Questo ci insegna chiaramente che Dio ci ha scelti per essere suoi figli non arbitrariamente, cioè non ha preso dei nomi a caso. Ci ha scelti perché Lui conosce la fine sin dal principio. Dio guardò nel futuro e vide chi avrebbe risposto al messaggio del vangelo e dunque li scelse. Fu solo la prescienza la base della Sua scelta. Riguardo a questo punto Pietro fu molto chiaro - ed è importante per noi ricordarcelo. Dio conosce l'intero futuro, ma non influenza le azioni.

Considerate questa illustrazione. Quando guardate un video (al quale voi non avete partecipato), sapete benissimo che non state influenzando nessuno in quel video. Se qualcuno ha fatto qualcosa di bene o di male nel video, non siete stati voi a farglielo fare. L'unica cosa che potete fare è guardare il film che è composto da una sequenza di eventi che sono già avvenuti, Dio può vedere un video degli eventi del futuro. Ma, come in qualsiasi video che guardate, anche Dio non influenza la decisione di nessuno. La vede solamente. Vede alcune persone accettare Cristo e molti rigettarlo. E Dio sceglie coloro che accettano Cristo. Questa è un'illustrazione della Sua prescienza.

Al Capitolo 1:2, vediamo l'intera Trinità. Il Padre ci ha scelti, lo Spirito Santo ci santifica con lo scopo di farci obbedire al Figlio, il Signore Gesù Cristo. Dio ci ha riservato una grande eredità nel cielo (1:4). Questo ci ispira nelle nostre battaglie qui sulla terra. Tutti i problemi che attraversiamo qui sulla terra sono solo, "Per un poco di tempo" (1:6). Da questo punto di vista eterno, anche 100 anni sono solo un poco di tempo. Questa prospettiva eterna è quello che dobbiamo sempre avere nel mezzo delle nostre difficoltà. Tutti gli apostoli avevano questa prospettiva. Giacomo si riferì alla nostra vita come un vapore (Giacomo 4:14). Paolo si riferì chiamandole "le nostre afflizioni momentanee" (2 Corinzi 4:17). Ricordatevi che il tema di questa lettera è la vera grazia di Dio. Perciò una delle prime cose che capiamo qui è che è perfettamente normale per coloro che ricevono la vera grazia di Dio essere afflitti da vari tipi di problemi.

Una Fede Testata con il Fuoco

Lo scopo di queste prove è di testare la genuinità della nostra fede - come "l'oro testato nel fuoco". Quando si ricava l'oro dalle profondità della terra non è puro. L'unico modo per purificarlo è buttarlo nel fuoco. Non si può infatti pulire e purificare l'oro semplicemente grattandolo con acqua e sapone. Questo rimuoverebbe solo lo sporco. Ma per separare i metalli che sono mischiati nell'oro è necessario farlo passare attraverso il fuoco. È in questo modo che tutte le leghe contenute si sciolgono e così rimane solo l'oro puro. Le prove che attraversate possono essere ardenti. Fanno male e vi sentite come se foste nel fuoco, ma l'unico motivo per il quale le state attraversando è per sbarazzarvi di tutte le cose nella vostra vita che sono impure. Per esempio nei paesi in cui i cristiani sono stati perseguitati e sono state tolte loro tutte le loro proprietà, quale è stato il risultato? Sono diventati pellegrini migliori. Sono diventati molto meno attaccati alle loro proprietà perché ora non hanno più nulla. Ma dove non c'è persecuzione anche i migliori dei credenti possono essere molto attaccati alle loro proprietà e possedimenti. Possiamo forse pensare di non esserne attaccati, ma inganniamo noi stessi. Quindi, forse, un giorno Dio permetterà alla persecuzione di arrivare nel nostro paese - e così saremo purificati.

Quando in Russia governavano i Comunisti, ho sentito che i Cristiani non potevano ottenere una formazione universitaria o dei buoni lavori. Potevano solo svolgere lavori umili come pulire le strade. È in queste situazioni che è facile per noi scollegarsi e non dare importanza all'onore e a quella sensazione di essere qualcuno quando si occupa una posizione importante. Tutto il fango attaccato all'oro viene bruciato via, e diventiamo veramente puri. Questo è il motivo per cui in quei posti dove oggi c'è persecuzione, troviamo alcuni dei migliori Cristiani del mondo. E questo è il motivo per il quale io non prego mai che cessi la persecuzione dei Cristiani - perché è come se pregassi contro la purificazione della chiesa. Non prego affinché avvenga la persecuzione, ma non prego nemmeno che non avvenga . Il Signore sa cosa è meglio per la chiesa in ogni momento. Perciò lascio a Lui la decisione. Qualsiasi essa sia, per me va bene. Questa sarà la nostra attitudine quando riceviamo la vera grazia di Dio.

Pietro continuò dicendo che tutto questo sarà motivo di lode, gloria e di onore quando Cristo ritornerà. Nel mezzo di queste prove, anche se non vediamo Gesù, continuiamo ad amarlo, ad avere fede in Lui e ci rallegriamo con grande gioia. Pietro ha visto Gesù fisicamente. Ma Gesù disse, " Beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!" (Giovanni 20:29). Non so quanti di voi credano in questo verso - che noi, che non abbiamo visto Gesù fisicamente siamo più benedetti degli altri come Pietro, che lo hanno invece visto fisicamente.Io ci credo con tutto il mio cuore, perché lo ha detto Gesù. Pietro andò avanti dicendo che come risultato di questo affrontare con fede le varie prove riceviamo "la salvezza delle anime" (1:9). Gli apostoli parlavano della salvezza delle nostre anime più che della salvezza dall'inferno.

La nostra anima ha ereditato egoismo e orgoglio e molte altre cose malvage da Adamo. Abbiamo bisogno di essere salvati da tutto il male ereditato da Adamo - come l'attaccamento alle cose materiali, l'amore per l'onore, il nostro modo di vivere centrato sempre e solo su noi stessi. Prove ardenti e persecuzione sono un grande aiuto nel liberarci da molti mali.

Pensate alla prova di avere un figlio mentalmente disabile. Molte persone pensano a questo come una grande sfortuna. Nessuno di noi pregherebbe per avere figli così. Ma se Dio permette ad una famiglia che Lo ama, di avere un figlio così, possiamo essere certi che Dio userà questa situazione per il loro bene. Ho notato che in queste famiglie gli altri figli hanno uno spirito disposto al sacrificio, servizievole e dolce molto di più di altri. Spesso, inconsciamente nel cuore dei genitori che hanno figli intelligenti e capaci si insinua l'orgoglio. L'orgoglio non appartiene al cielo; ma all'inferno. Purtroppo l'orgoglio si trova nelle famiglie di molti credenti.

Dio permette a tutti i suoi figli di affrontare delle prove. Nella Sua grande saggezza sa esattamente quando mandarcele. Quando staremo davanti al Signore scopriremo che Dio non ha commesso un singolo errore in tutte le prove che ha permesso nelle nostre vite. In quel giorno scopriremo che ogni singola prova da Lui permessa era per purificarci come l'oro. Se credete questo, renderete lode al Signore sempre. In mezzo alle prove avrete una gioia inesprimibile - che risulterà nella salvezza della vostra anima. Questa è la salvezza che i profeti cercarono di capire nei tempi passati, ma non riuscendoci. Anche gli angeli bramano penetrare con i loro sguardi in queste cose (1:12). Ora però lo Spirito Santo mandato dal cielo ha unto persone che predicano questo vangelo. Perciò Pietro disse, visto che abbiamo questo meraviglioso vangelo, e dobbiamo affrontare queste prove solo per un breve tempo, dovremmo affinare le nostre menti guardando oltre, verso il ritorno di Cristo e non essere quindi disturbati dalle prove che affrontiamo (1:13).

Poi ci ricorda della nostra chiamata ad essere santi come è Santo il nostro Padre celeste (1:15). Questa è la ragione per cui Dio cerca di purificarci come oro. Questo è perché "sono molte le afflizioni del giusto" (Salmi 34:19), mentre le persone del mondo hanno un cammino di vita relativamente facile. Colui che ci ha chiamato è Santo, e perciò anche noi dobbiamo essere santi. I piccoli gattini devono mantenersi puliti come si mantiene pulita la loro mamma gatta. Al contrario i piccoli maialini rimangono sporchi come lo è la loro mamma. Un tempo nostro padre era il diavolo - e noi eravamo come lui. Dicevamo bugie, litigavamo, diffondevamo gossip ed eravamo interessati a cose peccaminose, come lo sono tutti gli spiriti immondi. Poi un giorno Dio è diventato nostro Padre. Questo è qualcosa come un maialino che diventa all'improvviso un gattino! Ora dobbiamo essere santi in tutto.

Se chiamiamo Dio nostro Padre, che è Uno totalmente imparziale nel giudicare l'opera di chiunque, allora dovremmo condurre tutte le nostre vite con una costante ed intensa reverenza per Lui (1:17). Dobbiamo ricordarci che non siamo stati comprati con argento o con oro, ma con il prezioso sangue di Cristo. Se obbediamo alla verità che Dio ci rivela giorno dopo giorno, le nostre anime saranno purificate (1:22). Nel mezzo di queste violente afflizioni, ubbidendo alla parola di Dio, le croste del peccato verranno bruciate via dalle nostre vite, e gradualmente saremo sempre più uguali a Cristo.

Nei credenti che non hanno mai affrontato nessun problema serio nelle loro vite, si può notare una certa durezza in loro. Mi dispiace per i credenti che non hanno mai affrontato angosce, dolore, difficoltà finanziarie, ma che vivono nell'agio e nella facilità con i loro figli che crescono nella ricchezza e nell'abbondanza. La mansuetudine e l'umiltà mancheranno dalle loro vite. Paragonateli con quei credenti che nella fede hanno affrontato grandi dolori e problemi, e allora noterete una netta differenza. Questi ultimi sono stati purificati come oro. L'oro impuro e l'oro puro possono sembrare uguali agli occhi di uno che non è esperto; ma se li portate da un orafo, noterà immediatamente la differenza. Quando Dio porta qualcuno attraverso delle difficoltà e questa persona è stata fedele a Dio in esse, allora questo verrà manifestato nel suo carattere. Troverete che questi credenti non hanno nessun problema ad amare gli altri e a prendere l'ultimo posto. Questa, come disse Pietro, "è la vera grazia di Dio."

La Crescita Spirituale

Al Capitolo 2, Pietro parlò della crescita spirituale. Non cresciamo solamente affrontando problemi, ma anche avendo sete per il latte della parola di Dio. Non appena un bambino nasce comincia a piangere. E molto in fretta comincia a piangere diverse volte al giorno per avere il latte. Nessuno ha insegnato a piangere a quel bambino. Semplicemente piange perché ha bisogno. Ma quando un bambino è malato, allora smette di piangere per il latte. Questo è uno dei test per vedere se una nuova nascita è veramente genuina. Se siete veramente nati di nuovo (come dice al Capitolo 1:23 , "nati di nuovo non da seme corruttibile, ma incorruttibile") allora "come bambini appena nati, desidererete per il puro latte della parola" (2:2). Quando qualcuno dice di essere nato di nuovo ma non desidera il latte della parola ogni giorno, dubito della genuinità della sua nuova nascita. Io frequentai fin dalla nascita una chiesa che non enfatizzava per niente la Parola di Dio. Ma quando nacqui di nuovo trovai un grido nel mio cuore per la parola di Dio, ogni giorno. Nessuno dovette insegnarmi a leggere la Parola di Dio. Tale è l'esperienza di chiunque è veramente nato di nuovo. Abbiamo bisogno della parola di Dio per "crescere per la salvezza" (2:2) - questo vuol dire essere salvati da qualsiasi cosa che nella nostra anima non è come Cristo - che è la salvezza delle nostre anime.

Più cresciamo nel Signore, più Gesù ci conduce in comunione con altri che la pensano come noi, con i quali possiamo costruire assieme una casa spirituale per Lui (2:5). Questo viene insegnato in tutte le lettere. La vera grazia di Dio non ti permetterà di vivere da Cristiano individualista. Ti spingerà ad unirti ad altri ed essere costruito assieme con loro - esattamente con dei mattoni che messi uno vicino all'altro compongono una casa. La vera grazia di Dio porta le persone in comunione tra di loro. Non siamo solo la casa di Dio, ma anche una razza scelta, una nazione santa, un popolo che Dio si è riservato per Sé (2:9). Lo scopo di Dio in questo è che possiamo mostrare le Sue eccellenze ad un mondo malvagio che ci circonda - come Dio ci ha chiamato fuori dalle tenebre per entrare nella Sua luce meravigliosa. Questa è la vera grazia di Dio.

Sottomissione all'Autorità

Poi Pietro continuò descrivendo il modo in cui dobbiamo mostrare questa vita: "Abbiate una buona condotta tra i pagani" (2:12). In seguito continuò parlando della sottomissione. Un uomo che ha sperimentato la grazia di Dio si sottometterà sempre all'autorità, in qualsiasi posto egli vada. Non avrà nessun problema con la sottomissione. Molto prima che Adamo fu creato, il peccato ebbe origine nella ribellione. Il più alto arcangelo si ribellò contro l'autorità di Dio e diventò immediatamente Satana. Per questo "la ribellione è come il peccato della divinazione" (1 Samuele 15:23) - perché lo spirito ribelle porta a contatto con spiriti malvagi, proprio come fa la stregoneria. Gesù ha vinto Satana vivendo nel modo totalmente opposto. Umiliò Sé stesso scendendo sulla terra e vivendo in perfetta sottomissione a Suo Padre; e sulla terra visse per 30 anni sottomesso ai suoi genitori imperfetti Giuseppe e Maria, perché queste furono le autorità umane alle quali il Padre Suo celeste lo sottomise. La persona che ha sperimentato la vera grazia di Dio, sperimenterà nella sua anima la salvezza dallo spirito della ribellione. Se avete un problema nel sottomettervi all'autorità, allora avete bisogno di essere salvati nell'anima.

I Cristiani sono chiamati a sottomettersi ad ogni istituzione umana, al re, come al sovrano, ai governatori, ecc., (2:13-14). Al tempo in cui venne scritta questa lettera, l'imperatore romano in carica era Nerone; uno degli imperatori più malvagi che abbiano mai governato Roma, uno che perseguitò ed uccise i Cristiani. Nonostante questo Pietro disse ai Cristiani non solo di sottomettersi a Nerone, ma anche di "Onorare il re"(2:17). Disse anche di "Onorare tutti gli uomini" (2:17). Nell'antico testamento, sotto l'antico patto, la legge diceva di onorare la persona che era in età avanzata (Levitico 19:32). Ma sotto il nuovo patto siamo tenuti ad onorare tutti. Tutto il nuovo testamento è ad un livello più alto. Sotto l'antico patto le persone dovevano dare il 10% a Dio. Nel nuovo patto dobbiamo dare tutto (Luca 14:33). Nell'antico testamento ungiorno era da tenere come giorno santo (lo Sabbath). Sotto il nuovo patto ognigiorno deve essere un giorno santo. Nell'antico testamento il figlio maschio primogenito doveva essere dedicato a Dio. Nel nuovo testamento tutti i nostri figli devono essere dedicati a Dio. Un uomo che ha sperimentato la grazia di Dio non avrà difficoltà nell'onorare tutte le persone. Dobbiamo essere servi come Gesù e per questo siamo lieti di onorare tutti e quindi "stimare gli altri superiori a noi stessi" (Filippesi 2:3).

Poi Pietro si rivolse specificatamente ai servi, dicendogli di restare sottomessi ai loro padroni. Tutti gli apostoli hanno insegnato ai servi a rimanere sottomessi ai padroni. Un Cristiano che ha uno spirito di ribellione verso le autorità in ufficio o in ditta, è un povero testimone per Cristo. Uno studente Cristiano che si ribella al professore a scuola o all'università, anche lui è un povero testimone per Cristo. Un Cristiano del genere non ha per niente capito "la vera grazia di Dio". Non ha capito che Gesù è venuto ed è rimasto sottomesso per 30 anni a dei genitori terreni imperfetti. Questa è una lezione che tutti noi abbiamo bisogno di imparare. Servi rimanete sottomessi ai vostri padroni rispettandoli. Se lavorate in un ufficio, fabbrica, scuola, ospedale o qualsiasi altro posto dovete mostrare rispetto a chi sta sopra di voi.

Dobbiamo insegnare ai nostri figli il rispetto per i loro insegnanti e non a fare gruppo con gli altri compagni che si fanno beffe dei professori. I servi devono imparare a rispettare non solo i padroni buoni e gentili, ma anche quelli che sono irragionevoli. È facile restare sottomesso ad un buon padrone, ma un Cristiano che ha sperimentato "la vera grazia di Dio" starà sottomesso anche a quelli che sono difficili (2:18). È quando ti sottometti ad un padrone irragionevole che la tua luce risplende come Cristiano. Una candela accesa non si vede facilmente se posta alla luce del sole. Ma nel buio della notte tutti possono vedere la sua luce. Proprio così la luce di un Cristiano è luminosa più che mai se circondato dalle tenebre.

Non c'è virtù nel restare pazientemente sottomessi quando si viene puniti per qualcosa che si è fatto di errato, ma se soffrite perché avete agito bene, e lo sopportate pazientemente, questa è una grazia davanti a Dio (2:20).Soffrire ingiustamente è uno dei grandi temi affrontati nella lettera di Pietro.Continuò dicendo, è proprio così che ha sofferto Gesù, ha sofferto ingiustamente ed ha lasciato a noi un esempio da seguire. Siamo chiamati a seguire le sue orme "Egli non commise peccato e nella sua bocca non si è trovato inganno. Oltraggiato non rendeva gli oltraggi; soffrendo, non minacciava, ma si rimetteva a colui che giudica giustamente"(2:21-23). Questo è come si comporta un Cristiano che ha compreso "la vera grazia di Dio".

Ci dice che Gesù ci ha lasciato un esempio da seguire. Questa è una frase molto popolare che spesso si trova negli inni Cristiani: "Seguendo le orme di Gesù." Ma notate il contesto nella quale si trova. Sta parlando del non peccare, del non dire mai una bugia, e del soffrire ingiustamente senza rispondere. Qui è dove bisogna seguire le orme di Gesù. Mi domando quanti Cristiani intendono questo quando parlano del discepolato e di seguire Gesù! Questa è "la vera grazia di Dio". È molto di più del semplice perdono dei nostri peccati!

Voglio aggiungere qualche parola per spiegare il 2:24, che dice: "Egli ha portato i nostri peccati nel suo corpo, sul legno della croce, affinché, morti al peccato, vivessimo per la giustizia; e mediante le Sue lividure siete stati guariti". Quest'ultima frase "mediante le Sue lividure siete stati guariti", è una citazione da Isaia 53:5 . In 1 Pietro, lo Spirito Santo ci dà l'interpretazione di ciò che in passato diede ad Isaia, e che il profeta scrisse nell'Antico Testamento. Questa frase non si riferisce alla guarigione dalle malattie fisiche. Ma si riferisce alla guarigione dal peccato (malattie spirituali) e al diventare giusti (spiritualmente sani). Questo è chiaramente spiegato nella frase che precede questo verso: "affinché, morti al peccato, vivessimo per la giustizia". Ci sono alcuni che dicono che questo verso insegna che la morte di Cristo sulla croce ci ha portato la guarigione da tutte le nostre malattie, esattamente come ci ha portato il perdono di tutti i nostri peccati. Se fosse così, allora perché molti che hanno abbastanza fede per ricevere il perdono di tutti i loro peccati non sono in grado di avere la fede per un miracolo minore come quello della guarigione di tutte le loro malattie? Questo fallimento prova da sé che l'interpretazione di questo verso data da queste persone è sbagliata. L'interpretazione che lo Spirito Santo ci dà qui di Isaia 53:5 , dovrebbe porre fine a tutti questi falsi insegnamenti.

Soffrire Ingiustamente

Pietro continuò sottolineando l'esempio di Cristo che soffrì ingiustamente, portandolo alle mogli che soffrono ingiustamente (3:1). "Avete un marito irragionevole e che non obbedisce alla parola di Dio?" Sottomettetevi a lui, come anche Gesù si sottomise a persone irragionevoli. "Anche voi" al 3:1, vuol dire "anche voi sottomettetevi come si sottomise Gesù" (2:21). Le mogli che hanno un marito irragionevole hanno una grande opportunità per seguire le orme di Gesù. Quando Gesù soffrì l'ingiustizia senza lamentarsi sulla croce, un centurione Romano, che aveva crocifisso molte persone, e non aveva mai visto nulla del genere, disse, "Questo è il Figlio di Dio" e fu istantaneamente convertito. Anche il ladro che era appeso a fianco a Gesù non aveva mai visto nulla del genere. Anche lui credette che Gesù era il Figlio di Dio e disse, "Signore, ricordati di me quando sarai nel Tuo regno". Anche il ladrone venne convertito. E quando un marito irragionevole vede che vi comportate come Cristo, anche lui si convertirà. Pietro disse, "Sarete in grado di vincerlo senza nemmeno predicargli una parola" (3:1). Molte mogli Cristiane cercano di convertire i loro mariti predicandogli. Ma più gli predicano, più il marito si allontana dal Signore. In futuro provate il metodo della sottomissione e smettete di predicare.

Poi Pietro insegnò alle donne il modo in cui devono adornarsi. Non con capigliature alla moda, gioielli d'oro o vestiti costosi, ma con una bellezza interiore di "uno spirito gentile pacifico" (3:4). Questa bellezza non svanirà né perirà mai. Questa è la bellezza interiore che Dio sta cercando. È molto preziosa ai Suoi occhi. La maggior parte degli uomini in questo mondo sono ciechi a questa vera bellezza, perché non conoscono Dio.

Quando dei giovani uomini mi chiedono un consiglio riguardo al tipo di sorella che dovrebbero sposare, io gli chiedo: "Vuoi sposare una sorella che è preziosa gli occhi di Dio?" Poi gli ricordo questo verso e gli dico, "Cerca una sorella che ha la bellezza incorruttibile di uno spirito gentile e pacifico." Qui non si riferisce ad una ragazza che sta sempre in silenzio, ma ad una che il silenzio ce l'ha nel suo spirito. Il punto qui non è quanto parla, ma piuttosto come parla e come si comporta. Pietro disse che così si comportavano le sorelle pie (nel passato) come lo era Sara, che obbedì ad Abraamo (3:5, 6). Possiamo sapere se una sorella ha ricevuto "la vera grazia di Dio" se manifesta uno spirito gentile e pacifico.

Come possiamo sapere se un marito ha vissuto "la vera grazia di Dio"? Pietro disse che è dal suo modo di vivere con riguardo nei confronti di sua moglie, rispettandola come un vaso più delicato. Un marito così non metterà sulle spalle di sua moglie dei pesi che invece dovrebbe portare lui. Per esempio, se tu e tua moglie state viaggiando con due valigie - una grande e una piccola - definitivamente porterai la valigia grande e darai a lei quella piccola. Deve essere la stessa cosa con i pesi della vita. Nelle case ci sono molti pesi che le mogli portano e questi pesi sono molto più pesanti delle valigie, ma molti mariti non alzano nemmeno un dito per aiutarle. Per esempio, ci può essere una moglie che fatica la mattina per cucinare la colazione, guardare i bambini e preparare i figli più grandi per la scuola. Mentre nel frattempo suo marito se ne sta seduto tranquillamente, leggendo la sua Bibbia e chiedendo a Dio di parlargli e dargli qualche nuova rivelazione! Se avesse orecchie per ascoltare, sentirà Dio dirgli, "Chiudi la tua Bibbia e va ad aiutare tua moglie"! Un marito che obbedisce a questa voce, ha compreso "la vera grazia di Dio". Se un marito e una moglie vivono in questo modo, saranno "entrambi eredi" - come un re ed una regina - della grazia della vita." In un mondo malvagio questa casa sarà una potente testimonianza per Cristo!

Esortazioni Varie

La Living Bible (qui tradotta in italiano) parafrasa il Capitolo 3:8-11 in questo modo:

" E ora dico questo a tutti voi: Dovreste essere come una grande famiglia felice, pieni di compassione gli uni per gli altri, amandovi con un cuore tenero e una mente umile. Non ripagate il male con il male. Non rispondete a coloro che dicono di voi cose brutte. Ma piuttosto pregate Dio che li aiuti, perché dobbiamo essere gentili con gli altri, e Dio ci benedirà per questo. Se volete una vita felice e buona allora controllate la vostra lingua, e state attenti che le vostre labbra non dicano bugie. Fuggite il male e fate il bene. Cercate di vivere in pace, anche se dovete correrle incontro per afferrarla!"

Queste esortazioni sono chiare e semplici e non hanno bisogno di ulteriori spiegazioni. Questa è la descrizione della vita della chiesa, dove ognuno vive sotto "la vera grazia di Dio". Pietro enfatizzò anche l'importanza di controllare la nostra lingua - come accade anche in altre lettere. E poi Pietro disse, "Se vivete così, zelanti per il bene, chi potrà farvi del male?" (3:13). Questo verso è molto simile a Romani 8:28. Per tutta la vostra vita nessuno sarà in grado di farvi alcun male eterno, e davvero sarà così a condizione che decidete di vivere in questo modo.

Al Capitolo 3:15, Pietro ci disse come dobbiamo rispondere a quelli che ci chiedono spiegazioni riguardo "alla speranza che è in noi". Disse che dovete sempre rispondere con gentilezza e rispetto. Non dobbiamo mai parlare duramente a nessuno, anche se loro ci parlano duramente. Gesù ci disse, "Imparate da me, perché io sono umile e mansueto in spirito" (Matteo 11:29). La gentilezza è la prima caratteristica di coloro che hanno compreso "la vera grazia di Dio". Una persona che è dura non ha ancora capito questa grazia.

"Fate ciò che è giusto; poi se gli uomini parlano male di voi, chiamandovi con nomi malvagi, allora si vergogneranno di loro stessi per avervi accusato falsamente quando voi avevate fatto solo ciò che è buono. Ricordatevi, se Dio vuole che soffriate, è meglio soffrire per aver fatto il bene che per aver fatto il male!" ( 3:16, 17 - Living Trad. Ita.).

Così si cammina come Gesù camminò.

Al Capitolo 4:1 ci viene detto che se "soffriamo nella carne come anche Gesù soffrì nella carne," smetteremo di peccare. Siccome qui sta dicendo di smettere di peccare, dobbiamo comprendere correttamente questo verso. Il nostro Signore non ci chiede di passare attraverso delle sofferenze che Lui non ha affrontato. Prima di tutto si umiliò sotto Sua madre Maria. Considerate per esempio quando Gesù era un piccolo ragazzo e stava giocando fuori con i Suoi amici, Maria lo chiamò e gli chiese di andare urgentemente al pozzo a prendere dell'acqua. La maggior parte dei bambini avrebbe detto alla mamma di aspettare. Ma Gesù rinnegò Sé stesso e imparò l'obbedienza attraverso la sofferenza - la sofferenza di rinnegare la Sua volontà (Ebrei 5:8). Così è come "soffrì nella carne" per 33 anni e mezzo. Se ci armiamo della stessa mentalità, anche noi smetteremo di peccare. Questo vuol dire avere questa mentalità, "Signore, non importa quanto devo rinnegare me stesso. Non peccherò. Andrò a mettere a morte la mia volontà." Chiunque ha questa attitudine smetterà di peccare molto presto.

Allora non vivrete più il resto della vostra vita per le passioni degli uomini, ma per fare la volontà di Dio (4:2). Questa è "la vera grazia di Dio". Viviamo in un periodo dove "la fine di tutte le cose" è molto più vicina di quanto lo era ai tempi di Pietro. Perciò dobbiamo vivere "in modo sobrio per dedicarci alla preghiera" (4:7).

Rimanete Ferventi nell'Amore

Poi Pietro diede alcuni consigli pratici su come rimanere ferventi nell'amore gli uni per gli altri: Perdonate tutti e siate ospitali (4:9). Uno che ha fatto esperienza della "vera grazia di Dio" avrà il cuore grande. La sua casa sarà aperta al popolo di Dio. Le sue mani saranno aperte per aiutare i bisognosi. Le persone avare che calcolano sempre quanto stanno dando ai bisognosi non conoscono per nulla la grazia di Dio. In India, ho notato che le persone veramente ospitali sono quelle povere. Più le persone sono ricche, più avare diventano.

Se Dio vi ha dato un dono spirituale, esercitatelo con umiltà (4:10). Anche questo è parte della "vera grazia di Dio". E quando predicate la Parola di Dio, predicate come se voi foste la bocca di Dio. Coloro che servono devono servire con la potenza che Dio dona. E in tutto solamente Dio deve essere glorificato (4:11).

Non dobbiamo essere sorpresi quando attraversiamo grandi sofferenze, come se fosse una cosa strana che tutto ciò succeda ad un credente (4:12). Dio ci mette alla prova attraverso queste sofferenze. Questo mondo non è la nostra casa. Siamo come pesci fuori dall'acqua. Perciò soffriremo. Questa è l'esperienza di chiunque ha vissuto "la vera grazia di Dio". Se veniamo insultati per il nome di Cristo, dovremmo considerarci benedetti, perché questo è un onore (4:14). Ma non dovremmo mai soffrire per aver fatto del male agli altri. Pietro disse, "Nessuno di voi abbia a soffrire come omicida, o ladro, o malfattore, o perché si mischia nei fatti altrui" (4:15). Molti Cristiani non soffrono mai come omicidi, ladri o malfattori, ma molti sfortunatamente si immischiano nei fatti altrui. Non sanno come fare a farsi i fatti propri. Questa è una testimonianza molto brutta.

Piuttosto che giudicare le altre persone, dovremmo imparare a giudicare prima noi stessi (4:17). In altre parole, le persone mettono se stesse per primi in ogni area eccetto quella del giudizio. Nel giudizio prima giudicano gli altri. Al contrario, un vero Cristiano vive col principio opposto. Mette gli altri prima in tutto, fatta eccezione del giudizio. Prima giudica sé stesso. Coloro che hanno fatto esperienza della "vera grazia di Dio" non giudicheranno mai gli altri, ma solo loro stessi. Le persone più felici al mondo sono coloro che giudicano sempre loro stessi e mai gli altri. Questa è la caratteristica primaria di coloro che appartengono alla vera famiglia (casa) di Dio (4:17).

Poi Pietro parlò agli anziani delle chiese (5:1). Gli anziani che hanno fatto esperienza della vera grazia di Dio veglieranno sul loro gregge volontariamente, con gioia, senza cercare nessun guadagno (5:2). Servono la chiesa di Dio, sia se ricevono soldi per i loro bisogni o no. Non servono per uno stipendio o per dei soldi. Uno che serve il Signore per soldi non conosce nulla riguardo la vera grazia di Dio. Un anziano con il carattere vicino a quello di Cristo non padroneggerà sopra il suo gregge, ma sarà un esempio per loro in ogni area (5:3). Poi un giorno quando ritornerà il Supremo Pastore, riceverà una corona di gloria da Lui.

Dio Dà Grazia Agli Umili

Anche i giovani possono fare esperienza della vera grazia di Dio. Quando ne fanno esperienza, allora si sottometteranno con gioia ai loro anziani (5:5). "Dio resiste ai superbi ma dà grazia agli umili. Dunque, umiliatevi sotto la potente mano di Dio" (5:5, 6). La potente mano di Dio sono le circostanze che Dio permette che affrontiamo nella nostra vita. Il capo difficile, i vicini problematici, le circostanze difficili, le difficoltà finanziarie, le malattie, le prove, ecc. Quando affrontiamo queste circostanze, dobbiamo umiliarci sotto di esse. Questo vuol dire che non ci lamentiamo ma le accettiamo con gioia perché Dio le ha permesse. Allora Dio ci esalterà sopra le nostre circostanze e ci renderà vittoriosi. Dio sa quando e come finire la prova e allora la Sua mano potente vi esalterà. La stessa mano potente che vi ha schiacciati vi esalterà. Gesù si sottomise sotto la potente mano di Dio. È piaciuto al Padre stroncarlo con i patimenti (Isaia 53:10). Poi un giorno il Padre lo risorse. Dio farà lo stesso anche per voi. Quando vi umiliate in questo modo, sarete in grado di resistere al diavolo, fermi nella vostra fede (5:8, 9). Satana potrà arrivare come un leone ruggente, ma non sarà in grado di ferirvi, a condizione che vi siete umiliati sotto la mano di Dio.

Tutte le sofferenze che affrontiamo sulla terra sono solo "per un poco di tempo" (5:10). Questo poco di tempo potrebbero essere 70 anni. Ma poi Dio "vi perfezionerà, vi renderà fermi e vi fortificherà stabilmente."

Pietro concluse dicendo che tutto quello che ha scritto in questa lettera è "la vera grazia di Dio" (5:12). Ai giorni nostri quando molta falsa grazia viene predicata, è bene studiare la lettera di Pietro con attenzione così che possiamo comprendere la vera grazia di Dio.

Capitolo 61
2 Pietro

LA NATURA DIVINA E I FALSI INSEGNANTI

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n questa breve lettera Pietro parla innanzitutto del "prendere parte alla natura di Dio" (1:4). Questa è la più grande promessa che Dio ci ha dato. Oltre a questa promessa la lettera parla anche di alcuni pericoli che i Cristiani possono affrontare se non stanno attenti.

Partecipare alla Natura di Dio

La vita Cristiana non è una vita dove si devono seguire molte regole e molti comandamenti, come era sotto l'antico patto. Le promesse che Dio ci ha dato nel nuovo patto sono di molto superiori a quelle dell'antico patto. L'antico patto offriva alle persone la prosperità materiale, la guarigione fisica, molti figli, abbondanza di bestiame e pecore, un raccolto ricco tanto da far traboccare i granai. Ma noi oggi possiamo avere qualcosa di gran lunga superiore a tutto questo. Possiamo prendere parte alla natura Divina . Non c'è niente di superiore a questo. E qui un'altra promessa "Dio ci ha donato tutto ciò che riguarda la vita e la santità " (1:3). Ci sono molte cose nel mondo alle quali non abbiamo risposta. Ma per vivere una vita divina, Dio ha rivelato tutto ciò che è necessario nelle Scritture. E ci offre la potenza del Suo Spirito Santo per vivere questa vita.

Siccome Dio ci ha dato queste promesse, che cosa dovremmo fare? Prima di tutto dobbiamo impegnarci (1:5). Dobbiamo lavorare duro per aggiungere alla nostra fede l'eccellenza morale. Camminando per fede, la nostra eccellenza morale dovrà accrescere ed allora cresceremo anche nella conoscenza di Dio. Più cresciamo nella conoscenza di Dio più svilupperemo autocontrollo nelle nostre vite - sulla nostra lingua e in altre aree della nostra vita. E più abbiamo autocontrollo, più troveremo di essere diventati pazienti. Più pazienti diventiamo, più saremo simili a Dio. Più simili a Dio diventiamo, più saremo in grado di amare i nostri compagni credenti. Più amiamo i nostri compagni credenti, più saremo in grado di amare tutte le persone. Questa è la progressione citata al Capitolo 1:5-7.

E se lavoriamo duro per assicurarci che queste qualità continuano ad accrescere in noi, allora la nostra vita e il nostro ministero saranno abbondantemente fruttuosi e non saremo dei Cristiani inutili (1:8). Ma se non abbiamo queste qualità, gradualmente diventeremo spiritualmente ciechi (1:9). Un altro modo per diventare spiritualmente ciechi è di dimenticarsi che tipo di peccatori eravamo quando non eravamo convertiti (1:9). Quando i credenti si dimenticano che peccatori sporchi erano quando Gesù li salvò dalla loro fossa, allora cominciano a disprezzare le altre persone. Questo prova che tali credenti sono diventati spiritualmente ciechi!

Ma se seguiamo le esortazioni che ci vengono date al Capitolo 1:5-9 , allora siamo sicuri che non cadremo mai via perdendo la nostra salvezza, ma ci sarà concessa un' ampia entrata nel regno di Dio (1:11). Molti credenti sono contenti con il solo entrare nel cielo "per il rotto della cuffia"! Ma io voglio "un'ampia entrata", dove il Signore mi dice, "Ben fatto, servo buono e fedele". Voglio piacere a Dio con tutto il mio cuore in questa unica vita terrena, perché Gesù ha sofferto molto per me. Pietro disse che se camminiamo per la via descritta al Capitolo 1:5-9, l'ingresso ci sarà ampiamente concesso. Ogni credente dovrebbe desiderare con ardore che gli sia ampiamente concesso di entrare nel regno di Dio.

Pietro disse che il Signore gli aveva mostrato che di lì a poco avrebbe dovuto lasciare la terra (1:13, 14). È meraviglioso vedere che questi apostoli come Pietro e Paolo vissero così vicini al Signore tanto che il Signore gli aveva mostrato chiaramente quando il loro momento di lasciare la terra era vicino (2 Timoteo 4:6). Ma fintanto che Pietro era vivo, continuò a ricordare ai credenti queste importanti verità spirituali, anche se le sapevano già, e anche se gli aveva già scritto in precedenza riguardo a queste cose (1:12-14). Gli apostoli erano come i profeti dell'Antico Testamento. Continuavano a predicare le stesse cose, ancora ed ancora. Non cercavano di avere una reputazione di essere persone che predicavano sempre qualcosa di nuovo, come invece fanno la maggior parte dei predicatori ai giorni nostri. Se le persone hanno bisogno di ascoltare un'altra volta una verità, gli apostoli la ripetevano. Per questo motivo Pietro continuava a dire alle persone che cosa fosse la vera grazia di Dio, e riguardo al fatto che Dio ha provveduto a tutto quello che è necessario per vivere una vita Divina sulla terra e partecipare alla natura Divina. Fintanto che Pietro era vivo, avrebbe continuato a ricordargli di queste verità. E le scrisse in delle lettere affinché se le ricordassero anche dopo che avrebbe lasciato la terra (1:15). Che passione che questi apostoli avevano per il loro gregge. Non erano dei predicatori di professione che predicavano per guadagnare dei soldi! Pietro non realizzò mai che quello che scrisse avrebbe incoraggiato ed esortato miliardi di persone per i successivi 2000 anni!! Poi Pietro disse di come aveva visto personalmente la gloria di Gesù sul monte della trasfigurazione e che non gli stava raccontando delle storielle (1:17).

Questo era l'adempimento della profezia dell'Antico Testamento che diceva che era come una lampada splendente in un luogo oscuro. A seguito una parafrasi di questi versi.

"Dunque abbiamo visto e provato che quello che avevano detto i profeti è diventato realtà. Farete bene a prestare molta attenzione a tutto quello che hanno scritto, perché, come una lampada illumina gli angoli oscuri, le loro parole ci aiutano a comprendere molte cose che altrimenti sarebbero oscure e difficili. Ma quando considerate la meravigliosa verità contenuta nelle parole dei profeti, allora la luce risplenderà nell'anima vostra e Cristo che è la stella del mattino sorgerà nei vostri cuori. Perché nessuna profezia registrata nelle Scritture fu qualcosa che proveniva dal profeta stesso. Ma era lo Spirito Santo dentro agli uomini di Dio che gli dava il vero messaggio da parte di Dio" (1:19-21- Living Trad. Ita.).

I Falsi Insegnanti - il Peccato Sessuale e l'Amore per i Soldi

La lettera continua dicendo: "Ma anche in quei giorni ci furono dei falsi profeti, e così ci saranno anche tra di voi dei falsi insegnanti. Diranno astutamente le loro bugie riguardo a Dio…, molti seguiranno i loro insegnamenti malvagi perché diranno che non c'è niente di sbagliato nel peccato sessuale. E a causa loro Cristo e la Sua via verranno derise. Questi insegnanti a causa della loro avidità vi diranno tutto quello che vi piace così da guadagnarsi i vostri soldi" (2:1-3- Living Trad. Ita.).

Notate qui i due modi principali con i quali si può riconoscere un falso insegnante - dal peccato sessualeedall'amore per i soldi(2:2, 3). Per distinguere un falso insegnante da uno vero la prima cosa da guardare non sono le dottrine sbagliate, almeno non solo quelle. Perché ci sono molti falsi insegnanti che hanno tutte le dottrine corrette. Se un predicatore viene a predicare la Gita o il Corano, oppure dice che Gesù Cristo non è Dio, nessun vero Cristiano verrà ingannato. Ma se qualcuno viene predicando dalla Bibbia e predica tutte le dottrine fondamentali della fede Cristiana, allora la maggior parte dei Cristiani non lo considererebbe un falso insegnante.

Ma Pietro qui disse che le caratteristiche principali dei falsi insegnanti sono la loro attitudine casuale nei confronti del peccato sessualee la loro brama di soldi(2:2, 3). I loro occhi sono pieni di adulterio. Dunque avverto tutte le sorelle: "fate attenzione ad ogni predicatore che non ha gli occhi puri, che vi sentite che vi sta guardando con desiderio. Se tenete alla vostra vita state lontane da questo predicatore. È un falso insegnante." E ad entrambi fratelli e sorelle dico, state lontani da ogni predicatore che vi spinge a donare i vostri soldi per il suo ministero citando Scritture per mettervi pressione nel donare. Fate attenzione ai predicatori che sono diventati ricchi predicando il vangelo. L'impurità sessuale e la brama di soldi sono le due caratteristiche principali dei falsi insegnanti. Se controllate queste due cose in un predicatore, sarete salvati da molti falsi insegnanti.

Poi Pietro disse che come Dio punì

1. gli angeli che peccarono ai tempi di Noè, e

2. tutto il mondo degli uomini senza Dio (fatta eccezione della famiglia di Noè), e

3. le persone in Sodoma e Gomorra, e

4. Balaam il falso profeta

- così punirà severamente anche tutti i falsi insegnanti (2:4-16).

Qui Noè viene chiamato "un predicatore di giustizia" (2:5). Questo è il tipo di predicatore di cui Dio ha bisogno negli ultimi giorni, che sono diventati come i giorni di Noè. Ancora una volta Pietro ripetè le due caratteristiche principali dei falsi insegnanti - adulterio ed avarizia (2:14). Nel caso di Balaam la sua asina sapeva di più riguardo a Dio che "il profeta". La stessa cosa vale anche per i falsi insegnanti! Sono peggio degli animali.

Un tempo questi falsi insegnanti possono aver conosciuto la via della giustizia. Ma ora se ne sono allontanati (2:21). Sono diventati come il maiale che ritorna nel fango e come il cane che ritorna al suo vomito (2:22). Nel mondo di oggi ci sono molti falsi insegnanti e molti falsi profeti, che cominciarono come persone molto sincere, e a quel tempo erano come dei maiali appena lavati. Ma non hanno mai preso parte alla natura di Dio . Sono rimasti dei maiali puliti, anziché prendere parte alla natura di Dio ed essere trasformati. Sono rimasti dei cani anziché prendere parte alla natura di Dio. Non si sono mai preoccupati del loro giornaliero cammino interiore con Dio. E dunque, dopo un po' sono ritornati a mangiare quello che avevano vomitato e si sono rituffati nel fango.

La Promessa del Ritorno di Cristo

Pietro ci disse che negli ultimi giorni ci saranno molti schermitori che diranno, "Dov'è la promessa del ritorno di Cristo?" (3:4). Derideranno i Cristiani che stanno predicando del ritorno di Cristo da quasi 2000 anni. Così è anche come derisero Noè ai suoi giorni. Le persone chiedevano a Noè, "Dov'è la pioggia che da 120 anni stai dicendo che cadrà e ci distruggerà tutti?" Ma all'improvviso la pioggia arrivò. E all'improvviso arriverà anche Cristo.

"Ma se crediamo nel ritorno di Cristo, come dovremmo vivere oggi?", chiese Pietro (3:11, 12). Sappiamo che questa terra verrà bruciata. Ma sapendo questo come dovremmo vivere la nostra vita qui? Dovremmo vivere come visse Gesù, in santità e purezza. Se non stiamo vivendo così, allora non siamo meglio di quegli schernitori. Perciò facciamo in modo "di essere trovati da Lui immacolati ed irreprensibili nella pace" (3:14).

Il Signore non è lento o pigro nel compiere la Sua promessa. Sta aspettando perché vuole che tutte le persone si ravvedono (3:9). Solo questo verso smentisce totalmente le teorie che dicono che Dio elegge solo alcune persone per essere i Suoi figli. Se Dio volesse, potrebbe forzare tutti gli esseri umani a pentirsi. Ma questo renderebbe gli uomini dei robot. Dio ha dato all'uomo la facoltà di scegliere liberamente e questa volontà Dio non la forzerà mai e non forzerà mai nessuno a scegliere Lui. Chiunque vuole Dio, deve sceglierlo volontariamente - perché Dio ama un donatore gioioso. E dunque Dio aspetta che le persone si pentano.

Poi Pietro si riferì agli scritti di Paolo nei quali ci sono alcune cose che sono "difficili da comprendere, che gli uomini ignoranti e instabili travisano a loro perdizione come fanno anche con altre Scritture" (3:15, 16). Pietro qui si stava riferendo alla falsa comprensione della grazia che provò a correggere con la sua prima lettera - questa falsa grazia viene predicata da molti predicatori anche oggi - dove la "grazia" è diventata una licenza per peccare senza temere nulla, perché dicono, "Una volta che sei stato salvato per grazia, sei salvato per sempre, non importa più il modo in cui vivi"! Non lo diranno esattamente con queste parole. Ma questo è il messaggio che le persone ricevono. Sono andate all'inferno più persone credendo alla falsa grazia che credendo ad ogni altro insegnamento.

Perciò Pietro ci avverte di "stare in guardia per non essere trascinati dall'errore degli scellerati e scadere così dalla nostra fermezza" (3:17). E ci esorta a "crescere nella grazia(la vera grazia di Dio)e nella conoscenza del nostro Signore e Salvatore Gesù Cristo" (3:18).

Lodiamo il Signore per le due lettere di Pietro e preghiamo che avremo grazia per camminare nella luce di queste parole ispirate dallo Spirito Santo.

Capitolo 62
1 Giovanni

LUCE E AMORE - VITA E COMUNIONE

c

i sono due cose che Giovanni disse riguardo a Dio. "Dio è luce" (1:5) e "Dio è amore" (4:8). E questi sono i due temi maggiori di questa lettera - luce e amore. In termini pratici per noi, questo vuol direvitae comunione.

In Gesù era la vita - e questa vita era la luce degli uomini (Giovanni 1:4). Fu attraverso la vita di Gesù che si poteva vedere la luce ed è attraverso la nostra vita che la luce si potrà vedere. Dio è amore e Giovanni ci ricorda quel comandamento che Gesù diede. È interessante notare che nessuno dei primi tre scrittori dei vangeli ha menzionato questo nuovo comandamento che Gesù diede ai Suoi discepoli: "Io vi do un nuovo comandamento: come io vi ho amati anche voi amatevi gli uni gli altri" (Giovanni 13:34). Solo Giovanni enfatizzò questo. E questo è quello che enfatizzò anche in questa lettera. Disse che se vi amate l'un l'altro, l'evidenza di questo sarà la comunione. Perciò 'Vita e comunione' sono due dei temi importanti di questa lettera.

Giovanni cominciò questa lettera riferendosi alla vita di Dio che era presente fin dal passato eterno (1:1) - "quel che era dal principio", esattamente come scrisse nel vangelo (Giovanni 1:1).

La Verità

Giovanni scrisse tutte le sue lettere qualche anno prima di morire, quando aveva circa 95 anni. Fu battezzato nello Spirito Santo il giorno di Pentecoste, 65 anni prima. E per 65 anni aveva camminato con Dio. Aveva piantato chiese, esercitato i doni dello Spirito, fatto miracoli, profetizzato, parlato in lingue e vide i ministeri degli altri apostoli. Gli altri 11 apostoli di Gesù erano morti, e Giovanni ora era l'unico ad essere rimasto in vita. Giovanni aveva visto il potente movimento dello Spirito grazie al quale vennero stabilite le chiese e aveva anche visto il declino di molte di queste chiese che avvenne verso la fine del primo secolo. Aveva udito molti falsi profeti e molte false dottrine. Aveva visto molti buoni credenti diventare fanatici nel loro zelo. Qui scrisse da uomo maturo di 95 anni che conosceva Dio intimamente. Poteva guardare indietro agli ultimi 65 anni e discernere che cosa era importante nella vita Cristiana e che cosa no. In tutti questi anni vide anche le persone andare fuori strada enfatizzando troppo alcune verità e altre andare fuori strada non enfatizzando altre verità. Perciò quando studiamo 1 Giovanni teniamo a mente che questo è lo scritto di un apostolo maturo - e non di un giovane Cristiano pieno di zelo. Giovanni aspettò fino a quando aveva 95 anni per scrivere qualcosa. Perciò, come studiamo la sua lettera, dobbiamo notare attentamente non solo quello che disse ma anche quello che non disse - perché quello che non disse ci mostra le cose che Giovanni realizzò non essere molto importanti. In questa lettera di 4 pagine, Giovanni enfatizzò le cose più importanti.

Per esempio, non scrisse nulla riguardo al modo in cui governare una chiesa o a come dovrebbero essere svolti i suoi incontri, al parlare in lingue, delle guarigioni, della prosperità materiale, dell'evangelismo, ecc. Queste sono tutte cose importanti, ma non sono le cose principali quando le chiese stanno decadendo spiritualmente. Al contrario, per molti Cristiani, alcune di queste cose sono le principali. Giovanni scrisse nella sua lettera riguardo a quello che era dal principio, al tempo del passato eterno, dove non c'era nessun governo della Chiesa, né incontro della Chiesa, né credenti, né esseri umani, né angeli, né cieli, né terra - nel tempo dove esisteva solo Dio.

Che cosa c'era nel passato eterno? Solo Dio - Padre, Figlio e Spirito Santo. Avevano la vita eterna ed erano in perfetta comunione tra di loro. Perciò quello che Giovanni stava dicendo è, "ricordatevi che queste sono le due realtà eterne - la vita e la comunione." Tutto il resto dura solo per un breve periodo di tempo. Perciò se siamo presi principalmente con delle cose che sono temporali e manchiamo le due eterne, allora avremo mancato tutto. Questo sarebbe come lucidare le viti e i bulloni delle ruote di un'auto, ma nel frattempo il motore è rotto! Molti Cristiani sono presi dalle cose minori e si perdono le cose principali della vita Cristiana.

Avendo osservato lo sviluppo ed il declino della Cristianità nel primo secolo, Giovanni ci insegna quello che è importante per oggi. Se non avete la vita di Dio in voi, quella vita di pietà, umiltà, amore e bontà, allora qualsiasi altra cosa abbiate non varrà nulla. Quando paragonato con la vita di Cristo, tutto il resto è spazzatura. Quando vi radunate con altri credenti, se non potete costruire comunione con loro, ma solo per attività e ministero, allora state mancando completamente la vera Cristianità. Anche l'evangelismo sarà uno sforzo inutile se non guida a costruire la comunione. Ricordatevi che nel passato eterno c'era solo la vita e la comunione in Dio.

Considerate una casa Cristiana. Che cos'è la cosa più importante in una casa? È che tutto dovrebbe essere a posto e pulito, con delle belle tende alle finestre ed i muri bellamente colorati? No. La cosa importante è la vita di Dio che dovrebbe essere manifestata nel marito, nella moglie, nei figli, e nelle relazioni che ci sono tra di loro.

Come possiamo avere questa vita in comunione? Con l'umiltà. Quando umiliamo noi stessi, provvediamo a Dio il terreno sul quale lo Spirito Santo può portare i Suoi frutti nelle nostre vite.

Giovanni disse nelle sue prime parole di questa lettera che lui aveva udito, visto e toccato questa vita di Dio che fu manifestata in Gesù (1:1-3). E deve essere manifestata ancora ed ancora nel popolo di Dio in ogni generazione - fino a quando Cristo ritornerà. Giovanni non stava parlando di dottrine evangeliche, ma della vita di Dio. Molti Cristiani spendono ore discutendo su vari punti di diverse dottrine - alcune di queste discussioni sono su delle faccende di pochissima importanza come l'evidenza iniziale di essere stati battezzati con lo Spirito Santo, se possiamo prendere medicine o no, e un mare di altre cose come queste, che non saranno di nessuna importanza nell'eternità.

Siamo chiamati a proclamare la vita eterna al mondo - quella vita che non ha mai avuto inizio, quella pura e santa vita di Dio in Persona. Ovunque andrai, fino alla fine della tua vita, fai che la tua passione sia manifestare e proclamare la vita eterna. Quand'ero bambino (spiritualmente), parlai da bambino e discussi di molte cose di minore importanza. Ma ora che sono cresciuto e diventato un uomo (spiritualmente), ho lasciato perdere tutte quelle cose da bambino (1 Corinzi 13:11). Anche l'apostolo Giovanni quand'era giovane parlò con stoltezza. Volle chiamare del fuoco dal cielo per consumare i Samaritani (Luca 9:54). Ma poi crebbe e maturò. E così dobbiamo fare anche noi. Possiamo imparare dagli errori che abbiamo commesso in passato e possiamo anche imparare delle lezioni dagli errori che altri hanno fatto - diventando così saggi. Poi possiamo aiutare la generazione dei più giovani a non fare le stesse stoltezze che abbiamo fatto noi quando eravamo giovani. Coloro che sono umili riceveranno il nostro consiglio.

La Vita Eterna e la Comunione

Prima dobbiamo enfatizzare la vita e poi la comunione. Qualsiasi cosiddetta "comunione" senza la vita di Dio è un inganno. Oggi nel Cristianesimo il movimento ecumenico sta cercando di unire le chiese. Ma non sulla base della vita di Dio. In ultimo si uniranno anche a delle persone di altre religioni. È solo una questione di tempo prima che questo accada. Questa non è la comunione della quale sta parlando Giovanni nella sua lettera. Le persone possono avere quell'altro tipo di "comunione" anche all'inferno.

Dobbiamo essere amichevoli con tutti. Ma la comunione è qualcosa di molto più profondo dell'amicizia. La vita e la comunione vanno assieme. "Abbiamo visto questa vita eterna che era nel Padre manifestarsi a noi. Abbiamo visto e udito, e ve lo abbiamo proclamato. E lo scopo per cui ve l'abbiamo proclamato è perché anche voi possiate avere comunione" (1:1-3).

"La nostra comunione è con il Padre" (1:3). La vera comunione è in due direzioni, come i due bracci della croce. È per mezzo della croce che entriamo in comunione con Dio e anche gli uni con gli altri. Tra Cristo e noi c'è la croce sulla quale morì. Grazie a quella croce possiamo avere comunione con il nostro Signore. Senza di quella non avremmo mai potuto avere comunione con Dio, perché dentro di noi non saremmo mai potuti essere buoni abbastanza. E anche tra di noi credenti, ci deve essere una croce sulla quale ognuno di noi muore a sé stesso, se vogliamo avere comunione gli uni con gli altri. La comunione è impossibile senza la morte sulla croce - in entrambe le direzioni, sia quella verticale sia la orizzontale. La croce è il segreto della vita e della comunione. Non c'è vita senza la croce e la comunione è impossibile senza la croce.

La croce era nella mente di Dio fin dal passato eterno. L'Agnello è stato immolato "fin da prima della creazione del mondo" ( Apocalisse 13:8 - KJV Trad. Ita.). Dio conosce la fine prima che cominci l'inizio, perciò la Trinità sapeva fin dal passato eterno, che la Seconda Persona sarebbe venuta sulla terra come Uomo e sarebbe stata crocifissa per i peccati degli uomini. Questo non fu qualcosa che Dio decise in corso d'opera, dopo che Adamo peccò. Era una cosa conosciuta fin dall'eternità. Quando Adamo peccò Dio mise una spada davanti all'albero della vita. Quella spada cadde su Gesù e lo immolò. E questa spada deve cadere anche sulla nostra vita Adamica - dobbiamo accettare la nostra posizione come "crocifissi con Cristo" (Galati 2:20) - se vogliamo arrivare all'albero della vita e avere comunione con Dio e anche gli uni con gli altri.

Che cosa che causa problemi tra i credenti? La vita di Adamo. Se portate la vita di Adamo dentro alla chiesa, produrrà sempre conflitto. Se portare l'intelligenza, i ragionamenti e l'astuzia di Adamo dentro la chiesa, produrrà sempre conflitti. Dovete mettere tutta quell'intelligenza e quell'astuzia che viene dalla vita di Adamo sotto la spada affilata dello Spirito Santo. Non uccidete solo le "pecore brutte" di Adamo. Ma uccidete anche le "pecore buone" di Adamo. Saul perse il suo regno perché uccise solo le pecore brutte di Amalec (una figura della carne) ma non quelle buone. Che cosa illustrano queste brutte pecore? Gelosia, amarezza, peccati sessuali, amore per i soldi, ecc. E che cosa rappresentano le pecore buone? L'intelligenza umana, astuzia, talenti, abilità, ecc. Mettetele tutte quante a morte.

Andate da Gesù a mani vuote e chiedetegli di darvi i Suoi doni soprannaturali per servirlo. Allora Dio vi santificherà e vi darà la Sua vita. Allora le vostre abilità naturali diventeranno servi dello Spirito - e farete il lavoro di Dio con la Sua potenza e non con la vostra. Ma prima dovete lasciare tutto sull'altare. Potreste dire di avere dell'abilità che Dio vi ha dato sin dalla nascita. Ma anche quello che Dio vi ha dato deve essere messo sull'altare ed immolato. Isacco fu il dono di Dio ad Abraamo. Ma Dio disse ad Abraamo di offrire anche Isacco sull'altare. Questo è quello che anche voi dovete fare con i talenti che Dio vi ha dato. Dunque mettete la vostra intelligenza, le vostre abilità musicali e tutti i vostri talenti naturali sull'altare e offriteli in sacrificio a Dio. Poi lasciate che Dio li risorga dai morti e li usi per la Sua gloria. Questo è l'unico modo per servire Dio. Quando nacqui Dio mi diede anche un certo grado d'intelligenza. Ma l'ho lasciata tutta sull'altare e data a Dio. Lui me l'ha ridata sotto l'unzione dello Spirito per usarla per la Sua gloria. Questo è il modo in cui i talenti naturali e le abilità possono essere santificati e diventare utili a Dio per il Suo lavoro.

Giovanni disse che la comunione risulterà in pienezza di gioia (1:4). La gioia è una delle parti maggiori della vita Cristiana, perché la gioia è l'atmosfera del cielo. In cielo non c'è nessun muso lungo. Gli angeli non sono mai scoraggiati. Sono sempre pieni di vita e pieni di gioia. E anche noi possiamo avere questa gioia, se abbiamo comunione con Dio. Lo Spirito Santo è venuto per portare l'atmosfera del cielo nei nostri cuori - e parte di quest'atmosfera è la pienezza di gioia.

Satana vi dirà che se date tutta la vostra vita Dio, sarete miserabili, tristi, depressi, e con la faccia lunga. Sfortunatamente è vero che alcuni Cristiani danno quest'impressione con la loro apparenza. Ho sentito la storia di un Cristiano dal muso lungo che stava testimoniando a qualcuno chiedendogli, "ti piacerebbe ricevere Cristo nel tuo cuore?" Quella persona guardò la faccia di quel Cristiano e rispose, "No, grazie. Ho già abbastanza problemi!" Questa è una povera testimonianza per il nostro meraviglioso Signore. Se la vostra vita e quella della vostra casa non stanno radiando la gioia del Signore, allora c'è qualcosa di sbagliato. Da qualche parte avete mancato la volontà di Dio.

In Lui Non ci sono Tenebre

Giovanni continuò dicendo che se volete questa vita, comunione e gioia, allora la prima cosa che dovete capire è che Dio è luce e che in Lui non ci sono tenebre (1:5) - zero menzogne, zero impurità, zero odio, zero orgoglio, ecc. Volete questa vita dove non direte mai una bugia, non odierete mai nessuno, dove non sarete mai gelosi di nessuno e mai orgogliosi? Se scegliete questa vita, non sarete mai malinconici o scoraggiati. Vivrete una vita di perpetua gioia nel Signore. È possibile vivere questa vita in una terra maledetta dal peccato? Sì lo è. Filippesi 4:4 ci comanda di gioire sempre nel Signore. Questo comandamento fu scritto per delle persone qui sulla terra e non per quelle nel cielo! La vostra gioia può essere piena qui sulla Terra, sia se state venendo perseguitati come Giovanni a Patmos, o se vi state sedendo confortevolmente a casa. La vostra gioia non sarà mai dipendente dalle vostre circostanze, se scegliete di camminare nella luce di Dio in ogni momento.

Ma se diciamo di avere comunione con Lui e camminiamo nelle tenebre, allora non stiamo praticando la verità. Ci sono molti Cristiani che dicono di avere comunione con Dio ma camminano nel peccato. Potete vederlo sulle loro facce che la gioia del Signore non è presente. Non c'è leggerezza nel loro passo, nessuna canzone sulle loro labbra, e nessuna scintilla nei loro occhi. Hanno mancato la gioia della comunione con Dio. Più diventiamo anziani come credenti, più gioia avremo, se camminiamo con Dio.

Al Capitolo 1:7 c'è un verso meraviglioso, ma molti ne citano solo una parte. Dicono, "Il sangue di Gesù Cristo ci purifica da ogni peccato". Ma questo non è quello che questo verso dice. Dice, "Ma se camminiamo nella luce, come Egli è nella luce, abbiamo comunione l'uno con l'altro, allora (e solo allora) il sangue di Gesù Cristo ci purifica da ogni peccato." Il sangue di Gesù non purifica chiunque confessa qualche peccato a Dio. Purifica solo coloro che camminano nella luce di Dio. Questo fa riferimento alle persone che a Dio non nascondono nulla nelle loro vite e che sono totalmente liberi dall'ipocrisia. Questo verso non sta parlando della perfezione. Ci dice di essere totalmente onesti con i nostri peccati e non essere degli ipocriti.

Questo verso ci dice anche che il sangue di Gesù ci purificherà, e non solo che coprirài nostri peccati, come era nell'Antico Testamento. Il sangue di Cristo ci ripulisce dal nostro peccato, lo rimuove, lo cancella come se non ci fosse mai stato. Siamo ripuliti e giustificati dal Suo sangue. Dio non si ricorderà più del nostro peccato (Ebrei 8:12).

Poi leggiamo al 1:8, "Se diciamo di essere senza peccato, inganniamo noi stessi." Qui non si riferisce al peccato conscio (che ogni uomo di Dio confessa e abbandona), ma a quello inconscio, che tutti noi abbiamo. Considerate chi sta scrivendo questo verso. Giovanni, un uomo di Dio che aveva 95 anni, e che aveva camminato con Dio per 65 anni. In questo verso include sé stesso, dicendo, "Noi". Giovanni aveva ancora del peccato inconscio nella sua vita anche dopo aver camminato 65 anni con Dio? Sì. Qui c'è l'uomo più simile a Cristo e più santo che stava camminando sulla faccia della terra che riconobbe che c'erano ancora delle aree nella sua vita dove non era diventato totalmente uguale a Cristo. Stava procedendo verso quell'obiettivo. Non ci sarà mai nella nostra vita il momento in cui saremo totalmente liberi dal peccato inconscio. Giovanni stava scalando la montagna. Diventare totalmente come Cristo è la cima della montagna. In 65 anni aveva scalato molto - probabilmente aveva compiuto il 70% della strada per arrivare in cima. Ma non aveva ancora raggiunto la vetta. C'erano ancora alcune aree della sua vita che non erano come Cristo, delle quali lui non era conscio. Qui non si sta riferendo alla rabbia, l'amarezza, la brama, all'adulterio o altri peccati del genere. Con questi aveva finito quando aveva scalato i primi 30 metri della montagna. Ma ora aveva passato i 6000 metri e stava trattando con altri peccati che i credenti più giovani nemmeno considerano peccati!

La vita Cristiana è una lotta ad ogni livello. Uno studente di seconda elementare fatica con la matematica. Per lui la cosa difficile sono le moltiplicazioni. Anche uno studente di un dottorato fatica con la matematica. Ma la sua fatica è ad un livello molto più alto. Entrambi gli studenti stanno faticando, ma a diversi livelli. La vita Cristiana è così. Ad ogni livello è una fatica. È una fatica quando abbiamo scalato solo 150 metri, ed è una fatica anche dopo che abbiamo raggiunto i 6000 metri, perché ci sarà del peccato inconscio (aree dove non siamo totalmente come Cristo) fino alla fine delle nostre vite - fino al giorno che Cristo ritornerà e noi diventeremo totalmente come Lui. Nella nostra carne c'è più peccato di quanto immaginiamo. Camminando nella luce con Dio, riceveremo luce su questi peccati inconsci, poco a poco, e ci "purifichiamo da ogni contaminazione di carne e di Spirito, compiendo la nostra santificazione nel timore di Dio" (2 Corinzi 7:1). Ma fino alla fine della nostra vita sulla terra, dovremo ammettere che rimane del peccato in noi.

Al Capitolo 1:9, leggiamo una chiara promessa: "Se confessiamo i nostri peccati, Egli è fedele e giusto da perdonarci e purificarci da ogni iniquità." A chi dovremmo confessare i nostri peccati? Ci sono molti falsi insegnamenti tra alcuni Cristiani (e anche in gruppi settari) che dicono che dobbiamo confessare i nostri peccati privati agli altri credenti e delle volte pure in pubblico! Tale insegnamento è una dottrina demoniaca. Il peccato deve essere confessato solo nell'ambito in cui è stato commesso. Per esempio, se avete un pensiero sporco, c'è solo Dio coinvolto in quell'ambito. Perciò confessate quel peccato solo a Dio. Se invece avete ferito un'altra persona, allora ci sono due persone coinvolte - Dio e quell'altra persona. Allora dovete confessare sia a Dio e sia a quella persona. Se avete ferito una chiesa, allora dovrete confessarlo a Dio e pubblicamente a tutta la chiesa. Non dovete confessare i vostri peccati a nessuno al di fuori da chi è stato coinvolto. Ricordatevi questo - e vi salverà da molta stoltezza che sta andando avanti oggi nel Cristianesimo.

I pastori in alcuni gruppi stanno cercando di controllare le loro congregazioni facendo confessare alle persone i loro peccati privati in pubblico. Poi avendo saputo tutto sul passato di una persona, quell'uomo non potrà mai più lasciare il gruppo perché potrebbero ricattarlo dicendo, "noi sappiamo tutto riguardo al tuo passato. Se non vuoi che noi lo diciamo ad altri, rimani con noi!" Nel Cristianesimo di oggi ci sono molti capi malvagi come questi. Citeranno Giacomo 5:16, "Confessate i vostri peccati gli uni agli altri" per giustificare il loro insegnamento. Ma quel verso fa riferimento a qualcuno che si è ammalato a causa di qualche peccato e che confessa il peccato privatamente alla presenza degli anziani della sua chiesa, affinché possa essere guarito. Qui non sta per nulla parlando di una confessione pubblica dei peccati.

Dio è fedele. Ci perdonerà e purificherà da ogni ingiustizia. E se diciamo che non abbiamo peccato, allora lo facciamo bugiardo (1:10). 1:8 e 1:10 si riferiscono a due cose totalmente diverse. 1:8 si riferisce ai peccati inconsci che abitano nella nostra carne, mentre 1:10 si riferisce all'avere peccato in passato.

Poi al Capitolo 2:1, Giovanni continuò dicendo, "Vi scrivo queste cose perché non pecchiate." Questa è la prima dichiarazione: Non dovremmo peccare.Solo dopo aver detto questo, Giovanni si riferì a che cosa dovremmo fare quando pecchiamo. Questo è l'equilibrio che si trova nella Scrittura: Non dovremmo peccare, ma potremmo peccare . "E se qualcuno ha peccato, noi abbiamo un avvocato presso il Padre, Gesù Cristo il giusto."

Perché Gesù Cristo è chiamato il Giusto? Perché molti avvocati sono bugiardi. Gesù Cristo non lo è. Gesù Cristo non dirà mai bugie. Ti aiuterà se dirai la verità. È un Avvocato giusto. Sta dalla tua parte. Ma se vuoi che ti aiuti, devi dire la verità. Non mentire. Non fingere di non aver peccato. Non fingere di essere santo quando non lo sei. Riconosci il tuo peccato e Lui ti perdonerà. Ti supporterà. Ti difenderà. È un Avvocato che sta dalla tua parte, ma è un Avvocato Giusto. Odia ogni forma di ipocrisia.

Pensate se Giovanni avesse scritto 2:1 con la seconda dichiarazione che precedeva la prima, in questo modo: "Figlioli miei, se qualcuno ha peccato, noi abbiamo un Avvocato presso il Padre, Gesù Cristo il giusto, ma vi scrivo queste cose perché non pecchiate." Pensate avrebbe fatto qualche differenza? Sì. La differenza sarebbe stata grande perché l'enfasi principale sarebbe stata sul fatto che voi, di certo, peccate. Ma dovreste provare a non peccare. Ma Giovanni non la mise in questo modo. Prima di tutto l'enfasi è sul "NON peccare." Poi, secondariamente, se cadete, ecco qui quello che potete fare. Dunque, Giovanni stava dicendo che non siamo costretti a cadere nel peccato. Possiamo vincere.

Se stiamo imparando a scalare una montagna, l'istruttore non dirà per prima cosa, "Bene, cadrai di certo e ti romperai qualche osso." No. Ma piuttosto ci insegnerà come scalare fino alla vetta senza cadere. Poi ci dirà quello che dovremmo fare se per caso cadiamo. Quando i predicatori insegnano prima "Quello che dovete fare quando peccate", stanno incoraggiando l'incredulità. Dovrebbero predicare prima, "Non dovreste peccare". E poi insegnare che cosa fare quando le persone cadono nel peccato. Questo è il modo giusto.

Il Capitolo 2:2 ci dice chiaramente che Cristo morì per i peccati "di tutto il mondo". Questo va completamente contro coloro che insegnano che Cristo morì solo per i peccati degli eletti. La Scrittura è chiara. Cristo è morto per chiunque nel mondo. Ma a beneficiare della Sua morte sono solo quelli che accettano l'offerta del Suo perdono.

Al Capitolo 2:3, ci viene detto come possiamo sapere se siamo giunti a conoscere Gesù. Osservando i Suoi comandamenti. Se dite di conoscerlo ma non osservate i suoi comandamenti, allora siete bugiardi (2:4). Obbedire ai comandamenti di Dio è uno dei temi principali di 1 Giovanni. Un altro tema principale è l'amare i nostri compagni credenti.

Al Capitolo 2:6 c'è uno dei più importanti versi di questa lettera, che tutti i Cristiani devono prendere seriamente: "chiunque dice di essere cristiano deve vivere come visse Cristo" (Living - Trad. Ita.). Non dobbiamo camminare come camminano le altre persone, ma dobbiamo camminare come camminò Gesù. Non dobbiamo scusare i nostri peccati dicendo "Alla fine, siamo solo umani". No. Dobbiamo camminare come camminò Gesù. Non possiamo diventare come Cristo subito. Giovanni rese molto chiaro il fatto che questo avverrà solo quando ritornerà Cristo (3:2). Ma il camminare è un'azione conscia. Perciò camminare come camminò Gesù si riferisce solo all'area cosciente delle nostre vite. La parte inconscia rimarrà diversa da Cristo in molte aree fino a quando Lui non ritornerà. Ma nell'area in cui siamo consci, possiamo camminare come Gesù camminò. La parte inconscia sarà totalmente come Cristo quando ritornerà Gesù.

Poi Giovanni parlò dell'amare i nostri fratelli - un altro grande tema della sua lettera. Uno che odia suo fratello è ancora nelle tenebre; ma uno che ama suo fratello abita nella luce (2:9).

Tre Livelli della Vita Cristiana

Poi, al Capitolo 2:12-14, Giovanni scrisse di tre livelli della vita Cristiana, l'infanzia spirituale, la giovinezza spirituale e la maturità spirituale.

I bambini sono coloro che conoscono solo il perdono dei loro peccati e che Dio è diventato loro Padre. Queste sono due cose che tutti i bambini in Cristo devono sapere. Queste sono le fondamenta ed il punto di partenza della vita Cristiana. Non potere crescere se non cominciate con queste chiare fondamenta. Il prossimo livello di maturità è quando impariamo ad avere la Parola di Dio che abita permanentemente nei nostri cuori, dunque siamo forti e possiamo vincere Satana (2:13, 14). Da questo livello, dobbiamo crescere diventando per gli altri dei papà spirituali. I padri spirituali conoscono intimamente Dio e le Sue vie - che è di più di conoscerlo solo come Padre. Quando diventate maturi, conoscete Dio personalmente, i valori che Lui ha e i princìpi con i quali lavora, ecc. Questi padri possono guidare gli altri credenti - e questo è il più grande bisogno che abbiamo oggi nelle nostre chiese.

Coloro che parlano solo del perdono dei peccati e di come Dio è un Padre buono che si prende cura di tutti i loro bisogni terreni e gli guarisce le malattie e provvede per loro, sono bambini. Sono come bambini che continuano a dire, "Mamma, Papà". Siamo tutti partiti da qui. Ma non dobbiamo fermarci rimanendo in questo stato. Dobbiamo crescere ed imparare come combattere Satana. E poi dobbiamo andare anche oltre a questo punto. Dobbiamo crescere e conoscere Dio intimamente. Questa è la cosa più grande di tutte. Allora potremmo essere una benedizione per molti nella chiesa come "padri".

A tutti questi credenti, che sono ad un diverso grado di maturità, Giovanni diede un'esortazione: "Non amate il mondo né le cose che sono nel mondo" (2:15). I padri spirituali hanno anche loro bisogno di un'esortazione a non amare il mondo? Sì. Anche il più maturo dei Cristiani al mondo è sempre in pericolo di amare il mondo. Perciò anche lui ha bisogno di questa esortazione, "Non amare il mondo. Se ami il mondo, non puoi amare il Padre."

Ci sono tre cose menzionate qui che costituiscono quello che Giovanni chiama "il mondo": la concupiscenza della carne - passioni sessuali, mangiare troppo, pigrizia; la concupiscenza degli occhi - il desiderio di comprare tutto quello che vediamo, che è collegato all'amore per i soldi; e l'orgoglio - il più grande peccato di tutti. Queste tre cose caratterizzano il sistema mondiale. Chiunque ama una di queste cose non può amare il Padre. Ma tutte queste cose ed il mondo con esse, passeranno molto presto. Solo coloro che fanno la volontà del Padre rimangono in eterno (2:17). Questo è qualcosa che dobbiamo sempre tenere a mente.

Poi Giovanni andò avanti parlando dello spirito dell'Anticristo. L'Anticristo sarà uno che si innalzerà negli ultimi giorni. Ma già nel primo secolo c'erano nella chiesa delle persone con lo spirito di questo anticristo. 2 Tessalonicesi 2 ci dice che l'Anticristo si siederà nel tempio come dio. Ci sono delle persone che si siedono oggi nella chiesa e che si comportano come se fossero Dio. Una caratteristica di queste persone è che amano governare sopra gli altri credenti. Non hanno lo spirito di servitù che aveva Gesù. Sono anticristi (= sono l'opposto di Cristo). Un'altra caratteristica di queste persone e che non chiedono a nessuno di perdonarli - esattamente come Dio non chiede mai perdono a nessuno. Queste persone si comportano come se non avessero mai fatto un errore. Questi sono gli anticristi che ci sono oggi nella chiesa. Non immaginatevi mai di arrivare ad un livello di maturità tale da non commettere mai un errore. Per quanto mi riguarda, so che dovrò chiedere perdono alle persone fino alla fine della mia vita, perché so già in anticipo che commetterò degli errori fino al giorno che lascerò questa terra. Voi ed io commetteremo degli errori. Dobbiamo umiliarci davanti a Dio e agli uomini e riconoscere che noi non siamo Dio - e dobbiamo essere pronti a chiedere scusa anche alla minima persona su questa terra.

Gli anticristi c'erano già nella chiesa del primo secolo. Ma la predicazione di Giovanni era così potente da scacciare questi anticristi. La predicazione della Chiesa deve essere talmente potente che gli anticristi si offendono e se ne vanno da un'altra parte, dove si radunano tutti gli altri anticristi. Abbiamo bisogno di persone come Giovanni per scacciare questi anticristi dalla chiesa di oggi. "Sono usciti di mezzo a noi perché non erano dei nostri" (2:19). Il loro spirito non concordava con il nostro spirito. Giovanni continuò dicendo, "Dovete discernere per mezzo dell'unzione. L'unzione vi insegnerà ogni cosa" (2:27). Non avete bisogno che Giovanni o nessun altro apostolo venga da voi ad insegnarvi, perché avete lo Spirito Santo che vi mostra che spirito ha quell'altra determinata persona.

Purificarci

Al Capitolo 3:1, Giovanni parlò del grande amore del Padre perché ci ha permesso di essere Suoi figli! Ma ancora non sappiamo quello che diventeremo, perché ad oggi non lo vediamo chiaramente (3:2). Molti sono curiosi della vita futura. Ma anche Giovanni, che qui aveva 95 anni, disse che non aveva chiarezza a riguardo. Perciò è meglio non speculare riguardo questa cosa.

Riguardo al futuro molte cose non le sappiamo. Ma sappiamo come oggi dovremmo vivere su questa terra. E sappiamo anche questo riguardo al futuro: che quando Cristo apparirà noi che siamo i figli di Dio saremo come Lui (3:2). Se veramente abbiamo questa speranza dentro di noi, allora ci purificheremo come Gesù è puro. Come possiamo sapere se la speranza della seconda venuta di Cristo è viva dentro di noi oppure è morta? Questa è la prova: Sapendo che diventeremo come Lui quando ritornerà, continueremo a purificarci, mantenendo la totale purezza di Gesù come nostro obiettivo. Al Capitolo 1:7, Giovanni ci dice come attraverso il Suo sangue Gesù ci purifica dai peccati che abbiamo commesso in passato. Ma qui Giovanni ci dice come noi dobbiamo purificarci . Questo è l'equilibrio che vediamo nelle Scritture - Lui ci purifica e noi ci purifichiamo .

Giovanni qui definì il peccato come trasgressione della legge (non obbedire ai comandamenti di Dio). E poi ci dice che Gesù apparse sulla terra per compiere due cose:

1. Per togliere i nostri peccati (3:5), e

2. Per distruggere le opere del diavolo (3:8).

Permettetemi di usare un'illustrazione per rendere più chiaro questo punto. Immaginatevi che il giorno che siamo nati sulla terra ci fosse stato dato un gomitolo di lana, accuratamente arrotolato. Non appena siamo cresciuti abbiamo iniziato a srotolare questo gomitolo, annodando però il filo con molti nodi attraverso i nostri peccati. Ora che sono passati molti anni, questo gomitolo di lana ha al suo interno milioni di nodi - e guardandolo oggi, siamo totalmente scoraggiati e ci piacerebbe ricominciare la nostra vita da capo. Ma sappiamo che questo è impossibile. Gesù è dovuto venire per "sciogliere" le opere del diavolo e ridarci un gomitolo di lana di nuovo accuratamente arrotolato. Non è meraviglioso? Lodo Dio perché riesce a trattare tutti gli errori malvagi che abbiamo fatto nelle nostre vite e riesce a darci ancora una speranza per il futuro. Può ancora fare qualcosa di buono con la nostra vita. Leggiamo in una parabola (che disse Gesù) che anche coloro che andarono a lavorare all'undicesima ora ricevettero una ricompensa. Perciò anche se avete sprecato il 90% della vostra vita (11 ore su 12), oggi potete andare dal Signore - e Lui ne ricaverà qualcosa di buono con il resto della vostra vita. Così anche delle persone anziane che hanno vissuto la maggior parte della loro vita nel peccato, hanno speranza. Questo è un grande incoraggiamento. Sia lodato il Signore!

Al Capitolo 3:9, Giovanni disse, "Chiunque è nato da Dio non persiste nel commettere peccato." Quello che vuol dire è che quando siamo veramente nati di nuovo (nati da Dio) non continueremo a commettere peccato. Se continuate a peccare consciamente, allora è probabile che non siete nati di nuovo. Una persona che è nata di nuovo può scivolare occasionalmente, ma non sceglierà di continuare a commettere peccato. Così è come distinguiamo i figli di Dio dai figli del diavolo (3:10). Qui vediamo che ci sono solo due categorie di persone in questo mondo -i figli di Dio e i figli del diavolo.

Poi al Capitolo 3:12 Giovanni parlò dell'amore. Ci avverte di non essere come "Caino che odiò suo fratello." Caino uccise suo fratello, perché le sue opere erano malvagie mentre quelle di suo fratello erano giuste. Caino era un uomo malvagio - e questo fu il motivo per cui la sua offerta non venne accettata. Abele un uomo giusto - e questo è il motivo per cui la sua offerta venne accettata. La Bibbia dice che il Signore guardò con favore Abele prima e solo poi la sua offerta. Ma non guardò con favore Caino e questo fu il motivo per cui la sua offerta non venne accettata. (Leggete Genesi 4:4 e 5 attentamente). Nonostante quanto possa essere buona la vostra offerta, se il vostro cuore non è giusto con Dio, allora Dio non accetterà la vostra offerta. E poi Giovanni disse, "Non vi meravigliate se il mondo vi odia" - come Caino odiò Abele. Il mondo odia quelli che Dio approva. E siccome stiamo contro lo spirito di questo mondo, ovviamente il mondo ci odia.

Al Capitolo 3:16, Giovanni ci dà un'altra prova per vedere se l'amore di Dio abita nel nostro cuore: "Da questo conosciamo l'amore: Egli ha dato la Sua vita per noi - anche noi dobbiamo dare la nostra vita per i fratelli." Molte persone conoscono Giovanni 3:16. Ma non conoscono 1 Giovanni 3:16. Giovanni 3:16 ci dice che Gesù ha dato la sua vita per noi. 1 Giovanni 3:16 ci dice che a motivo di questo, anche noi dobbiamo essere pronti a dare la nostra vita per i nostri fratelli. Questo è l'equilibrio che troviamo nell'insegnamento della Scrittura: Egli ha dato la Sua vita per noi. Noi dobbiamo dare la nostra vita per i fratelli. Il nostro amore non dovrebbe essere manifestato in parole ma in opere. Dovremmo sempre essere pronti ad aiutare i nostri compagni credenti quando sono nel bisogno di cibo e di vestiti. Qui si sta riferendo a fratelli nati di nuovo ai quali mancano le cose basilari per vivere - e non a dei credenti egoisti che cercano di trarre profitto dalla bontà di altri credenti, ricevendo dei soldi per comprarsi cose di lusso!

Poi Giovanni continuò parlando del cuore che ci condanna. "Poiché se il nostro cuore ci condanna, Dio è più grande del nostro cuore e conosce ogni cosa" (3:20). Questo vuol dire che se la vostra coscienza vi sta convincendo di aver peccato, potete immaginare quanto più peccato Dio vede presente nella vostra vita? Voi vedete solo il 10%, Dio vede il 100%. Ma non dobbiamo essere disturbati dall'area incosciente delle nostre vite che solo Dio può vedere, perché Dio ci ritiene responsabili solo dell'area che noi possiamo vedere. È abbastanza che mantenete la vostra coscienza pulita - quel 10% che voi vedete ed il resto Dio lo purificherà come abbiamo visto al Capitolo 1:7. Perciò se il nostro cuore non ci condanna, allora possiamo avere confidenza nel pregare. Questo ci insegna che uno dei più importanti requisiti per ricevere una risposta alle preghiere è avere una coscienza pulita. Quello che chiediamo possiamo riceverlo perché al meglio della nostra conoscenza stiamo osservando i Suoi comandamenti e facendo le cose che Lo compiacciono (3:22).

In seguito Giovanni ci avverte di non credere ad ogni spirito che opera tra i Cristiani ma di metterli tutti alla prova (4:1). Questo è uno degli avvertimenti più importanti per i giorni in cui viviamo. Dobbiamo testare tutte le manifestazioni sovrannaturali che ci sono nel cristianesimo di oggi e non accettare ciecamente tutto ciò che è sovrannaturale come se venisse sempre da Dio. Dobbiamo controllare il messaggio di ogni predicatore con la Parola di Dio e paragonare i suoi metodi con i metodi di Gesù e degli apostoli. Per esempio, Gesù non raccoglieva i soldi delle persone, prima o dopo aver guarito qualcuno, o prima o dopo aver predicato. Gesù non chiese mai a nessuno dei guariti di venire davanti a tutti e dare la sua testimonianza. I metodi che vengono utilizzati dai predicatori di oggi sono totalmente differenti rispetto a quelli usati da Gesù. Perciò dobbiamo esporre questo inganno che sta ingannando moltissimi Cristiani. Inoltre le così dette "guarigioni" di oggi sono tutte superficiali e vuote.

Ma alcuni diranno, "Non parlare contro lo Spirito Santo." Ma lo Spirito Santo qui dice, "Mettete alla prova ogni spirito" (4:1). E questo è quello che tutti noi dobbiamo fare. Quando qualcuno sta borbottando qualcosa non dovremmo credere automaticamente che è un "messaggio in lingue", come molti Pentecostali credono. Dobbiamo testare lo spirito. Dobbiamo controllare se era edificante e se è stato una benedizione per la chiesa. Nel 95% dei casi, io ho trovato che queste lingue sono dei falsi. Nella maggior parte dei casi sono soltanto dei suoni prodotti dalla psicologia umana. Anche i demoni possono far sì che una persona parli in lingue. Solo il 5% di quello che ho ascoltato sono state lingue genuine. Testate gli spiriti. Se viene da Dio, vi edificherà, innalzerà il vostro spirito e vi benedirà. Ma se non viene da Dio, sarà come una "pesante coperta bagnata" che coprirà l'incontro. Dunque dobbiamo sempre testare ogni spirito.

Obbedienza, Amore e l'Umanità di Cristo

Al Capitolo 4:2 leggiamo uno dei grandi temi trattati in questa lettera: "Ogni spirito il quale riconosce pubblicamente che Gesù Cristo è venuto nella carne è da Dio". Tre grandi temi della prima lettera di Giovanni sono: l'obbedienza ai comandamenti di Dio, l'amarsi gli uni gli altri e confessare che Gesù è venuto nella nostra carne.

Ricordate che Giovanni aveva osservato lo sviluppo della chiesa per 65 anni. Quello che stava affermando qui è che se volete costruire la chiesa così come Dio vuole che venga costruita, allora bisogna enfatizzare questi tre argomenti: L'obbedienza ai comandamenti di Dio, l'amore gli uni verso gli altri e l'umanità di Gesù Cristo . Questi tre temi sono enfatizzati nella vostra chiesa? Se così non fosse, allora non sarà costruita come Corpo di Cristo.

Al Capitolo 4:4, Giovanni incoraggiò i credenti dicendo: "Voi siete da Dio, figlioli. Colui che è in voi è più grande di colui che è nel mondo". Questo è il motivo per il quale possiamo vivere in vittoria in ogni momento ed il motivo per il quale non dobbiamo mai avere paura del diavolo o di qualsiasi altra persona al mondo.

Dopo questo, Giovanni ritornò al tema dell'amarci gli uni gli altri, che egli dice essere la caratteristica principale di una persona che conosce Dio (4:7, 8).

Al Capitolo 4:12, Giovanni ripeté anche quello che aveva detto prima nel suo vangelo: "Nessuno ha mai visto Dio". Questa affermazione è ripetuta solamente due volte nella Bibbia. Nel vangelo secondo Giovanni 1:18 e qui. Se mettiamo insieme tutti e due questi passaggi delle Scritture, impariamo una grande verità. In Giovanni 1:18 dice: "Nessuno ha mai visto Dio, ma Gesù è venuto e ha mostrato alle persone quello che Dio è" (parafrasando). In1 Giovanni 4:12dice, "Adesso che Gesù è tornato in cielo, il mondo può vedere come è Dio in noi credenti, se ci amiamo gli uni gli altri". Il mondo non ha ancora visto Dio. Ma Dio ha posto la Sua chiesa, così che le persone vedano come Lui è. Quando Gesù camminò sulla terra Lui era il Corpo di Cristo. Le persone vedevano Dio in Gesù. Adesso noi (la chiesa) siamo il Corpo di Cristo. Le persone devono vedere Dio in noi. Questo è il motivo per il quale dobbiamo amarci gli uni gli altri. Cercando la vitadi Dio e camminando in comunione con Lui e con gli altri, manifesteremo attraverso le nostre vite che Dio è sia luce sia amore.

Quando Gesù fu sulla terra disse, "Chi ha visto me, ha visto il Padre" (Giovanni 14:9). Oggi, come Corpo di Cristo, dovremmo essere in grado di dire "Se avete visto noi, avete visto una piccola parte di come Gesù è, una piccola parte di com'è lassù in cielo, se vivete nella mia casa, vedrete una piccola parte di come lassù è il regno dei cieli. Se state in comunione con me riceverete un assaggio di quello che è Gesù, ed un assaggio di quello che è il regno dei cieli lassù". Questa dovrebbe essere la nostra testimonianza. In caso non fosse la nostra testimonianza, allora dobbiamo riconoscere di aver fallito con Dio. Possiamo predicare, evangelizzare ed insegnare la Bibbia, ma se non manifestiamo la vita e l'amore di Dio quotidianamente nelle nostre vite, la nostra testimonianza è un fallimento. Perché le persone attorno a noi non hanno visto le caratteristiche di Dio in noi. Questa è la tragedia del Cristianesimo di oggi.

Al Capitolo 4:17, Giovanni continuò dicendo "Come Gesù è, tali siamo anche noi in questo mondo" . Questo verso è stupefacente. Noi siamo chiamati ad essere come Gesù in questo mondo. Questo sta anche a significare che possiamo avere autorità su Satana proprio come l'aveva Gesù. Lo credete? Questo è l'unico modo nel quale possiamo vivere in dignità, coraggio e fiducia verso il futuro. Questo è un verso che vorrei mettere davanti ad ogni devoto figlio di Dio: "Come è Gesù, così sei tu in questo mondo". Vivete con questa autorità e non avrete mai paura. Non avremo più paure quando realizzeremo quanto Dio ci ama (4:18). La paura arriva solo quando pensiamo che Dio voglia punirci per qualcosa. Ma non c'è paura quando riconosciamo che Dio ci ama immensamente. E di conseguenza noi amiamo il Signore perché Egli prima ha amato noi (4:19). Più riconosciamo quanto Gesù ci ha amati, più crescerà il nostro amore per Lui - spontaneamente. L'amore perfetto scaccia la paura.

Ma nessuno può dire di amare Dio se odia un fratello in Cristo. Questa persona non è un credente ma è un bugiardo (4:20). Qui si riferisce ad un fratello che "potete vedere" (4:20). È facile amare i credenti che non vedete mai - come quelli che vivono in paesi lontani. Ma sono il fratello e la sorella che incontrate regolarmente che vi servono da test per vedere se amate o non amate Dio.

Al Capitolo 5:4, Giovanni dichiarò coraggiosamente che chiunque "è nato da Dio vince il mondo". Poi disse che è per fede che vinciamo il mondo - per la nostra fede nel fatto che Dio ci ama e che tutto quello che Gesù ha rivelato di Dio è vero. In questo modo vinciamo facilmente le attrazioni di questo mondo. È quando i credenti non credono a tutto quello che Gesù ha detto che allora trovano il mondo molto attraente - e sono vinti dalle tentazioni.

Prima che Giovanni concluse la sua lettera, assicurò di nuovo ad ogni vero credente che " ha la vita eterna" (5:13). E gli disse anche che quando pregano per qualsiasi cosa secondo la volontà di Dio, Dio ascolterà e risponderà alle loro preghiere (5:14). Dobbiamo vivere con questa confidenza in nostro Padre, che si delizia a darci tutto ciò che è buono per noi, in risposta alle preghiere. Se delle volte la Sua risposta è "No", ha comunque risposto alla nostra preghiera - ma la risposta è "No", perché ha visto che quello che gli abbiamo domandato non era per il nostro bene.

Al Capitolo 5:16, Giovanni ci esorta a pregare per i credenti che vediamo commettere qualche peccato, così che Dio possa liberarli dalla morte e guidarli alla vita. Poi Giovanni disse che non dovremmo pregare se sentiamo che quel peccato è un peccato che guida alla morte. Questo probabilmente si riferisce ad un peccato come quello commesso da Anania e Saffira, per il quale non sarebbe stato utile pregare per loro. Dovevano morire. Potremmo chiederci come possiamo sapere quale peccato è l'uno e quale peccato è l'altro. La risposta a questo quesito è che se Dio vi dà la responsabilità di essere un anziano come la diede a Pietro, allora vi darà discernimento per sapere di che tipo di peccato si tratta. Ho usato questa promessa molte volte. Quando vedo qualcuno che commette un peccato che non credo sia serio, prego Dio per lui. Ho visto Dio dargli vita.

Al Capitolo 5:19, Giovanni dichiarò che l'intero mondo giace sotto il dominio di Satana. La maggior parte dei credenti questo non lo crede. Se ci crediamo, staremo attenti a trattare qualsiasi cosa in questo mondo - il suo sistema finanziario, il suo sistema scolastico, le sue mode, i suoi intrattenimenti, la sua musica ed il suo intero sistema di valori - perché è stato tutto avvelenato da Satana.

Giovanni concluse con questa frase: "Figlioli, guardatevi dagli idoli" (5:21). Questo significa, "Abbandonare tutto ciò che nella vostra vita ostacola Dio dall'avere il primo posto". Amen.

Capitolo 63
2 Giovanni

GESÙ CRISTO È VENUTO NELLA CARNE

L

a seconda lettera di Giovanni è una lettera molto breve, e ci sono due cose di cui parla: Obbedire ai comandamenti di Dio e stare attenti ai falsi insegnanti. La scrisse ad una che chiama qui la signora eletta. Questa potrebbe essere stata una vedova devota a Dio che aveva dei figli timorati di Dio, la quale Giovanni cercò di incoraggiare. Ma anche più probabilmente, potrebbe essere stata una chiesa, perché qui scrive alcune cose alle quali tutte le chiese hanno bisogno di prestare attenzione. Al Capitolo 1:4, Giovanni disse, "Mi sono molto rallegrato di aver trovato fra i tuoi figli alcuni che camminano nella verità, secondo il comandamento ricevuto dal Padre." Questa sì che è una forte testimonianza, quando una vedova cresce i suoi figli in modo tale che camminino nella verità tanto da ricevere l'approvazione di un apostolo.

Camminare nell'Amore e nella Verità

Al Capitolo 1:5, Giovanni tornò un'altra volta sulla sua esortazione preferita: "Amatevi gli uni gli altri." Notate come questa esortazione c'è in tutti gli scritti di Giovanni. Giovanni era vivo nel momento in cui la testimonianza Cristiana era in declino in molte chiese. La spiritualità stava scomparendo ovunque e pochissimi anziani e chiese stavano nella verità senza compromettersi. In Apocalisse ai Capitoli 2 e 3 , vediamo che solo due chiese su sette erano spirituali. Giovanni poteva vedere le cause del loro fallimento. Giovanni scrisse come un apostolo ispirato dallo Spirito Santo per rettificare i problemi in queste chiese. Pietro fece evangelismo. Paolo costruì chiese. Giovanni alla fine del primo secolo, stava correggendo i problemi nelle chiese, enfatizzando ciò che era essenziale.

L'enfasi posta da Giovanni è: Amatevi gli uni e gli altri, ma non a costo della verità. Non amatevi gli uni gli altri in modo umano che compromette la verità, ma camminate nella verità e amatevi gli uni gli altri. E poi parlò ancora dei seduttori. "Molti seduttori sono usciti per il mondo, i quali non riconoscono pubblicamente che Gesù Cristo è venuto nella carne." Notate al Capitolo 1:6, 7, che Giovanni enfatizzò tre punti: "Obbedire ai comandamenti di Dio; amarsi gli uni gli altri; confessare che Gesù Cristo è venuto nella carne". Anche in una lettera così corta, ripeté questi tre punti. Questo ci insegna quanto importanti sono: Dobbiamo insegnare alle persone ad obbedire a tutto quello che Dio ha comandato, ad amarsi gli uni gli altri e che Gesù è venuto nella carne (a causa della quale fu tentato come noi in ogni cosa ma non peccò mai). Una persona che non confessa questo è un seduttore e un anticristo.

Ci sono dueverità riguardo a Gesù che un credente pieno di Spirito confesserà: Che è pienamente Dio e pienamente Uomo. La Bibbia dice in 1 Corinzi 12:3, "Nessuno può confessare che Gesù Cristo è Signore, se non tramite lo Spirito Santo." Gesù è il Signore Geova dell'Antico Testamento. La Bibbia dice anche in 1 Giovanni 4:2: "Da questo conoscete lo Spirito di Dio: ogni spirito, il quale riconosce pubblicamente che Gesù Cristo è venuto nella carne, è da Dio". Entrambe queste verità sono importanti. Ma notate che Giovanni enfatizzò la seconda più della prima. Tutti i veri Cristiani riconoscono che Gesù Cristo è Dio, il Geova dell'Antico Testamento .

Gesù Cristo nella Carne - Il Nostro Dizionario Spirituale

Ma non tutti i Cristiani enfatizzano sufficientemente la seconda verità, che Gesù Cristo è venuto nella carne. L'implicazione che Gesù è venuto "nella carne" è che così ha potuto essere tentato esattamente come lo siamo noi, in ogni punto (Ebrei 4:15). Alcuni Cristiani sono così ciechi da pensare che l'insegnamento di Gesù venuto nella carne sia un falso! Comunque Giovanni diceva l'opposto. Disse che un Cristiano ispirato dallo Spirito Santo confessa che Gesù venne nella carne; mentre uno che non confessa questo, ha lo spirito dell'Anticristo - che è lo spirito del continuare a vivere nel peccato. Ma molti Cristiani sono andati così lontani da questa verità tanto da pensare che chi confessa che Gesù è venuto nella carne ha lo spirito dell'anticristo. Questo è lo stato del Cristianesimo di oggi - esattamente come lo era alla fine del primo secolo.

Se vuoi dare la parola profetica di Dio al Cristianesimo di oggi che vive nel peccato, sai quale dovrebbe essere il tuo messaggio? Leggi la lettera di Giovanni:

1. Obbedire ai comandamenti di Dio;

2. Amarsi gli uni gli altri; e

3. Confessare che Gesù è venuto nella carne.

Questi tre punti sono il miglior sermone che puoi predicare ai Cristiani per il resto della tua vita. I primi due punti sono dipendenti dal terzo.

Ora che Cristo ha dimostrato come vivere una vita in vittoria nella carne umana, non abbiamo più scuse per non obbedire ai comandamenti di Dio o per non amarci gli uni gli altri. Gesù fu tentato come noi in queste due aree - ma non peccò mai. Obbedì a tutti i comandamenti di Dio e amò gli altri. Perciò perché non possiamo noi?

Perché Dio permette ai seduttori di entrare nel Cristianesimo e predicare contro questa verità? Così che le nostre facoltà di discernimento come Cristiani vengano affinate e così diventiamo maturi. Ai giorni nostri molti esami vengono fatti con delle domande a 'risposta multipla'. Sotto la domanda ci sono quattro risposte di cui una sola è quella giusta. Tre di queste risposte sono sbagliate. Così il vostro discernimento viene affinato. Se una domanda avesse avuto solo una risposta (quella giusta) già data lì sotto, allora tutti prenderebbero il massimo dei voti. Allora l'esaminatore non sarebbe in grado di scoprire chi ha discernimento e chi no. Perciò in fisica o in chimica, dovete sapere bene l'argomento di cui si sta parlando se volete selezionare la risposta giusta. Allo stesso modo, Dio permette alla seduzione di entrare nella chiesa. Nel Cristianesimo ci sono centinaia di diversi insegnamenti per ogni argomento. Uno solo è giusto. Gli altri 99 sono sbagliati. Il Signore ci dice, "Scegli quello giusto." Alcuni dei 99 insegnamenti falsi all'apparenza sembrano giusti. Ma colui che ha discernimento riconoscerà che sono falsi. Coloro che amano la verità non verranno sedotti, come leggiamo in 2 Tessalonicesi 2:10, 11 .

Se avete visto che Gesù è venuto nella carne - e la sua implicazione per voi - non sarete sedotti. In questo modo sono stato protetto da molte seduzioni.

Permettetemi di farvi un esempio: Oggi giorno ci sono molti predicatori che dichiarano di avere il dono sovrannaturale di guarire i malati. Come possiamo sapere se un particolare predicatore e i suoi metodi di guarigione vengono da Dio o no? Potremmo non sapere nulla della sua vita personale. E non dobbiamo metterlo alla prova con molti versi della Scrittura. "Gesù è venuto nella carne" è l'unico test che ci serve. Gesù nella carne guarì migliaia di persone malate. Paragonate quel predicatore e i suoi metodi con Gesù venuto nella carne. Immediatamente potete sapere quel predicatore viene da Dio o no.

Per esempio, se è interessato a raccogliere dei soldi nei suoi incontri, è da Dio o è un seduttore? Domandatevi, "Quando Gesù era nella carne, era interessato a raccogliere soldi dalle persone - per Sé o per il Suo ministero?" Mai. Allora sappiamo immediatamente che questo predicatore è un seduttore, anche se sta predicando delle verità meravigliose a anche se una o due persone sono guarite ai suoi incontri.

Oppure un altro predicatore che predica, "Se veramente credi in Dio sarai ricco" - citando alcune promesse dell'antico patto come Deuteronomio 28:11 . Anche Gesù conosceva Deuteronomio 28:11. Ma Gesù nella carne ha mai insegnato la prosperità finanziaria ai Suoi discepoli utilizzando quel verso? La risposta è "No". Allora capirete immediatamente che questo predicatore è anch'esso un seduttore. Nessun seduttore nel mondo può ingannarvi una volta che avete visto che Gesù è venuto nella carne.

"Gesù Cristo nella carne" deve ora diventare il nostro dizionario spirituale . Che cosa intendo dire? Quando non conosciamo una parola in Inglese, prendiamo il dizionario e cerchiamo il significato della parola. Magari immaginiamo che quella parola vuol dire qualcos'altro. Ma riconosciamo che il dizionario ha sempre ragione. Lo stesso principio lo possiamo adottare per la vita Cristiana. Per esempio, oggi vediamo che succedono molte cose nel nome della "potenza dello Spirito Santo". Non sappiamo quel che è giusto da quel che è sbagliato. Allora andiamo dal nostro dizionario spirituale: "Gesù, la Parola diventata carne" - e controlliamo. Nei quattro vangeli vediamo quello che Gesù ha fatto e detto quando era nella carne. Perciò quando vediamo oggi delle persone che cadono a terra e ridono, ruggendo come leoni, abbaiando come cani e dicendo che queste sono manifestazioni dello Spirito Santo, non dobbiamo essere confusi. Solamente guardiamo Gesù nella carne e vediamo se Gesù è mai caduto per terra, calciando nell'aria o ridendo, ruggendo come un leone, ecc. No. Allora sappiamo che tutte queste manifestazioni non provengono dallo Spirito Santo. Per avere discernimento in queste cose non abbiamo bisogno di conoscere tutta la Bibbia. Nel primo secolo la maggior parte dei Cristiani non aveva la Bibbia. Ma coloro che erano riempiti con lo Spirito Santo avevano Gesù rivelatogli dallo Spirito. E dunque potevano facilmente individuare i falsi insegnamenti.

Dimorare nell'Insegnamento di Cristo

Al Capitolo 1:8, Giovanni ci avverte, "Badate a voi stessi, fate attenzione." State attenti a non perdere la vostra piena ricompensa, venendo ingannati da tutti questi seduttori che ci sono nel Cristianesimo di oggi. Per grazia di Dio ho servito il Signore per più di quarant'anni in India ed il Signore ha piantato delle chiese - e posso dire senza nessuna esitazione, che la verità che mi ha guidato e preservato per tutti questi anni è che Gesù è venuto nella carne e fu tentato come me ma non peccò mai.

Guardate Gesù e seguite il Suo esempio - e non sarete mai ingannati. Non dovete criticare o giudicare i predicatori che ingannano gli altri. Lasciateli soli. Dio un giorno li giudicherà. Sono guide cieche per ciechi e loro ed i loro seguaci alla fine cadranno nella fossa. Perciò non giudicateli - e non seguiteli.

Al Capitolo 1:9, Giovanni ci avverte, "Se qualcuno va oltre e non rimane nell'insegnamento di Cristo…". Qua si sta riferendo a coloro che vanno oltre a quello che Gesù ha insegnato e oltre a quello che la Parola di Dio insegna su questo argomento. Qui un esempio. La Bibbia non dice che Gesù è venuto in una carne peccaminosa ma dice solamente che è venuto in una carne "simile" a quella di peccato (Romani 8:3). Ma qualche Cristiano stolto, con falso zelo per questa dottrina, "è andato oltre" dicendo che Gesù deve aver avuto delle concupiscenze nella Sua carne se doveva essere tentato come noi. Come gli psicologi, cercano di analizzare la vita interiore di Gesù (che nessuno di noi può fare) e in questo modo insegnano errori. Sono come le persone di Bet-Semes che "guardarono dentro l'arca" e vennero uccisi da Dio per la mancanza di timore (1 Samuele 6:19). Giovanni disse che queste persone "non hanno Dio". Dobbiamo fermarci dove le Scritture si fermano. "Le cose occulte appartengono al SIGNORE nostro Dio, ma le cose rivelate sono per noi" (Deuteronomio 29:28). Dobbiamo fermarci con le cose che sono chiaramente rivelate e non "andare oltre" in speculazioni stolte. State attenti al pericolo di cercare di essere "super spirituali".

Al Capitolo 1:10, 11, Giovanni disse, "Se qualcuno viene a voi e non reca questo insegnamento, non ricevetelo in casa, e non salutatelo - perché chi lo saluta, partecipa alle sue opere malvage". L'apostolo dell'amore parlò molto duramente contro i falsi insegnanti. Coloro che appartengono alla setta dei Testimoni di Geova dichiarano apertamente che Gesù Cristo non è Dio ma una creatura. Vanno, due a due, di casa in casa, in molti paesi ed ingannano le persone. Giovanni disse che non dovremmo nemmeno riceverli in casa nostra e nemmeno salutarli dicendo, "Dio ti benedica" - perché Dio non può benedire coloro che disonorano il Signore Gesù. Chiunque li saluta sta partecipando alle loro opere malvage, disse Giovanni. Dunque, non pensate sia amore Cristiano ospitare questi seduttori.

Siate fedeli al Signore in questi giorni di inganno e seduzione.

Capitolo 64
3 Giovanni

UN BUON ANZIANO ED UNO CATTIVO

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uesta lettera racconta di un buon anziano e di un cattivo anziano. Il buon anziano era Demetrio (1:12) e quello cattivo era Diotrefe (1:9). Questa lettera ci segnala anche alcuni principi fondamentali per servire Dio - specialmente in relazione ai soldi. Questa lettera fu scritta ad un fratello che si chiamava Gaio.

L'inganno del Vangelo della Prosperità

Al Capitolo 1:2, dove Giovanni disse, "Carissimo, io prego che in ogni cosa tu prosperi e goda di buona salute, come prospera l'anima tua", sta solo dicendo quello che tutti noi diremmo in una lettera ad un amico, "Spero che i tuoi affari vadano bene e che stai godendo di buona salute." Ma questo verso è stato male interpretato da coloro che predicano il vangelo della "salute e della prosperità", come se attraverso di esso Dio stesse dicendo a tutti credenti che vuole che siano ricchi e che non siano mai malati. È facile per le persone "leggere dentro" i versi biblici il significato che vogliono - e questo è un classico esempio di questa stoltezza.

Come abbiamo detto nel nostro ultimo studio, ogni volta che siamo in dubbio sul significato di un verso, si deve andare al nostro dizionario spirituale - Gesù nella carne. Gesù era un Uomo ricco? Per niente. Lui stesso disse che delle volte non aveva nemmeno un posto dove poggiare il capo per dormire. Per mostrare un esempio, una volta Gesù dovette prendere in prestito una moneta. Perché in tasca non ce ne aveva. Per pagare le tasse, Gesù dovette mandare Pietro a pescare e a raccogliere la moneta che si trovava nella bocca del pesce. Questo prova chiaramente che la ricchezza non è la volontà di Dio per tutti i Suoi figli. Dunque questo verso di certo non ha il significato che gli hanno attribuito.

Gesù era in salute per fare la volontà di Dio? Sì. Ma la Bibbia dice anche che era "familiare con la malattia" ( Isaia 53:3 - Traduzione letterale). Abbiamo bisogno della salute per fare la volontà di Dio. Ma Gesù non insegnò mai che i Suoi servi non si sarebbero mai ammalati. Paolo e Timoteo erano alcuni dei Suoi più grandi servi nel primo secolo. Ma nonostante questo il Signore non guarì Paolo e gli permise di vivere con "una spina nella sua carne" (2 Corinzi 12:7). Timoteo dovette vivere con le sue "indisposizioni di stomaco" (1 Timoteo 5:23).

Dunque vediamo che il nostro "dizionario spirituale" ci libera dai falsi insegnamenti.

1:4 è un verso meraviglioso: "Non ho gioia più grande di questa: sapere che i miei figli camminano nella verità." Questo è quello che ogni padre e padre spirituale (anziano nella chiesa) dovrebbe avere come sua più grande gioia. Anche molti papà Cristiani sfortunatamente trovano la loro più grande gioia nel sapere che i loro figli stanno guadagnando un buono stipendio. Ma la più grande gioia di Giovanni era di sapere che coloro ai quali aveva rivolto il suo ministero stavano camminando nella verità.

In 2 Giovanni, abbiamo visto come Giovanni ci avverte di addirittura non ricevere alcune persone nelle nostre case. Ma qui dice come dobbiamo mostrare l'ospitalità ad altre persone. Gaio si comportò fedelmente quando accolse dei fratelli per farli stare in casa sua - anche se alcuni di loro li stava incontrando per la prima volta. A quel tempo c'erano fratelli che viaggiavano di luogo in luogo predicando il vangelo, e di solito in ogni località in cui si trovavano ricevevano l'ospitalità dei credenti. Nonostante questo dobbiamo stare attenti a chi permettiamo di stare nelle nostre case - ci sono molti predicatori girovaghi che cercano di sfruttare l'ospitalità dei credenti. Infatti in quei giorni era di prassi che un fratello conosciuto introducesse questi predicatori con una lettera rivolta alla casa dove poi sarebbero stati.

Giovanni andò avanti raccomandando a Gaio di far procedere questi predicatori nel loro viaggio per il ministero "in una maniera degna di Dio." In termini di oggi, questo vorrebbe dire comprargli un biglietto per il loro prossimo viaggio e donargli dei soldi per il cibo e per le spese di viaggio. Nel primo secolo non c'erano predicatori che ricevevano uno stipendio. Questa brutta abitudine è cominciata molto dopo nel Cristianesimo. Ma in quei primi giorni, i veri servi di Dio che Dio aveva chiamato per servirlo, svolgevano il loro ministero fidandosi di Dio per i loro bisogni. E anche per loro i soldi non cadevano giù direttamente dal cielo. Gli venivano dati dagli altri credenti. Ma questi uomini non chiedevano né facevano l'elemosina per ricevere qualcosa. Si fidavano di Dio affinché muovesse i cuori delle persone per provvedere loro ciò di cui avevano bisogno, procedendo così nel loro ministero: ricercavano prima il regno di Dio e predicavano il vangelo.

Il Lavoro di Dio e i Soldi

Vediamo anche al Capitolo 1:7 che i predicatori in quei giorni "non ricevevano soldi dai non Cristiani". Questo verso ci insegna molto chiaramente che Giovanni, che aveva osservato per 65 anni la chiesa, non aveva mai visto un uomo di Dio ricevere dei soldi dai non credenti per predicare il vangelo. Purtroppo oggi i predicatori Cristiani che conducono i loro incontri evangelisti hanno reso la cosa molto diversa. Prima predicano ai non credenti la salvezza gratuita di Dio, poi fanno passare le borse per la colletta raccogliendo i loro soldi. Questo è come dirgli, "Prima di ascoltare il vangelo, è meglio che lo paghiate". Devono veramente i non credenti pagare prima di ascoltare il vangelo? Questo è un insulto per il Signore. E per che cosa sono raccolti quei soldi? Il predicatore dice, "Per finanziare il lavoro del Signore." Davvero questi non Cristiani devono finanziare il lavoro del Dio del cielo? Questo è lo spirito di Babilonia e non della vera chiesa di Dio. Ai giorni nostri è quasi impossibile vedere un incontro Cristiano pubblico dove non vengono raccolti dei soldi. In realtà, il raccogliere soldi è una delle priorità di questi incontri. Ma i predicatori nel primo secolo non raccolsero mai nemmeno un centesimo o euro da un non credente.

Donare per finanziare il lavoro di Dio è un privilegio ed un onore che è riservato solo ai figli di Dio. Nessun altro ha questo privilegio. Nel mio caso, nessun non credente sarà in grado di stare davanti a Dio nel giorno finale e dire che mi ha finanziato nel mio servizio per il Signore. Mi sono costantemente rifiutato di ricevere doni dai non credenti in tutti questi 50 anni di mio servizio Cristiano a tempo pieno. Ci sono state delle volte in cui dei non credenti hanno inviato dei soldi alla nostra chiesa. Quando sappiamo che il donatore è un non credente, restituiamo i soldi graziosamente, spiegandogli la nostra posizione, o, delle volte, abbiamo comprato dei libri Cristiani e poi gliel'abbiamo inviati come dono. Ci siamo rifiutati di usare anche un solo centesimo di questi soldi per finanziare il lavoro del Signore. Dobbiamo essere totalmente fedeli al Signore in questa faccenda. Dio ha abbastanza soldi in mezzo al Suo popolo per fare il Suo lavoro. Non vuole i soldi del diavolo per compiere il Suo lavoro.

La Bibbia dice che tutti nel mondo giacciono sotto la potenza del maligno (1Giovanni 5:19). Coloro che non sono nati di nuovo sono figli del maligno. Un paese raccoglie mai dei soldi da un altro paese che gli è nemico affinché può combatterci contro? Ma questo è quello che molti predicatori stolti stanno facendo. Dicono ad un non credente che è un figlio del diavolo e poi gli chiedono, "Per favore dammi due soldi così che posso liberarti dal diavolo." Questo è il grado di stupidità e di inganno. Ma è praticato da quasi tutti i predicatori nel Cristianesimo - anche da coloro che sono in gruppi evangelici fondamentalisti. Non hanno luce sui principi Biblici di come si usano i soldi, perché non hanno studiato le Scritture. Vanno e studiano nelle università di teologia e nelle scuole bibliche, ma non hanno letto 3 Giovanni 7. Non dobbiamo mai ricevere soldi dei non credenti per il lavoro di Dio. Non hanno nessun diritto di supportare il lavoro di Dio o i Suoi servi. Se vi offrono dei soldi, ditegli graziosamente, "Che Dio salvi la tua anima. Ma io non voglio i tuoi soldi." Eliseo si rifiutò di prendere i soldi di Naaman, perché Naaman era un adoratore di idoli. Eliseo visse in una baracca. Ma non volle i soldi di Naaman. Al contrario il suo servo Gheazi li prese - e ricevette assieme a quei soldi anche la lebbra di Naaman che poi passò anche ai suoi figli (2 Re 5). La maggior parte dei lavoratori Cristiani di oggi sono come Gheazi, e questo è il motivo per cui i profeti di Dio oggi sono rari in tutto il mondo.

Un Avvertimento Contro la Ribellione

Poi Giovanni scrisse riguardo a Diotrefe, l'anziano cattivo. Diotrefe amava essere il capo. Molti anziani cominciano come uomini umili. Ma gradualmente arriva nella loro vita il momento in cui diventano grandi ai propri occhi. Diotrefe diventò talmente grande ai suoi occhi che non voleva nemmeno ascoltare un apostolo. Sono sicuro di questo, che nei primi giorni, quando Diotrefe era un fratello giovane e sconosciuto, dava ascolto a quello che Giovanni gli diceva. Ma come il suo ministero cominciò a diffondersi, Diotrefe cominciò a pensare, "Giovanni chi si crede di essere? Anche io sono un uomo di Dio. Dio mi ha usato. Ho piantato una chiesa qui. Non ho più bisogno di ascoltare Giovanni." Questa fu la caduta di Diotrefe. Oggi, all'inferno, starà rimpiangendo di non aver ascoltato l'apostolo che lo aveva portato alla fede e gli aveva insegnato tutto quello che sapeva riguardo a Dio.

Nella sua chiesa, Diotrefe deve aver cercato di sostituirsi all'autorità di Giovanni, promuovendosi davanti alla congregazione. Queste cose succedono anche oggi. Persone che sono cresciute come figli sotto un padre spirituale, all'improvviso cominciano a pensare che sono qualcuno di importante e si rivoltano contro la guida che Dio gli aveva dato. Questo è esattamente quello che il diavolo vuole che facciano, perché alla fine vuole distruggerli. "Fatelo andare avanti così per dieci anni", dice il diavolo, "e poi lo distruggerò."

Se siete fortunati abbastanza da avere un uomo di Dio come fratello, anziano e come guida, rispettate i suoi consigli. Non importa quanto Dio ti permettere di crescere, non importa quanto ti usa, umiliati. Quel fratello magari non forza la sua autorità su di te perché è un grazioso uomo di Dio. Ma tu sarai quello che ne avrà da perdere se non ti umili e non ascolti i suoi consigli. Perché allora sarai un altro Diotrefe.

Ma Giovanni non aveva intenzione di mollare. Si preoccupava per la chiesa che c'era lì e dunque disse, "Quando verrò, esporrò i suoi peccati a tutti gli altri." Giovanni non era spaventato di esporre degli anziani arroganti davanti alla congregazione. Diotrefe addirittura accusò Giovanni davanti alla chiesa con delle parole maligne (1:10). Qui vediamo che anche Giovanni, l'uomo più santo sulla terra in quel momento fu accusato da un anziano di una chiesa. Se volete servire Dio sarete ingiustamente accusati con parole maligne davanti agli altri.

Diotrefe respinse tutti i fratelli che Giovanni aveva mandato in quella chiesa. E se qualcuno riceveva i fratelli inviati da Giovanni, Diotrefe lo espelleva dalla chiesa (1:10). Gli avrebbe chiesto, "Perché hai ricevuto quel fratello? Perché gli hai permesso di stare da te? Hai chiesto il mio permesso?", ecc. Diotrefe era un dittatore, non un anziano. In molte chiese oggi ci sono dei dittatori del genere, che cercano di controllare le persone piuttosto che servirle. Non state mai in una chiesa del genere, perché è Babilonia, fatta e finita.

La vera chiesa di Gesù Cristo non ha dittatori ma ha degli anziani. I suoi anziani sono dei servi che danno la libertà al loro gregge e non cercano di manipolare le loro vite. Questi anziani hanno anche imparato in umiltà a sottomettersi all'autorità spirituale che Dio ha posizionato sopra di loro.

Poi Giovanni raccomandò Demetrio che aveva ricevuto da tutti la testimonianza di essere un buon anziano. Giovanni disse che era la verità stessa a dare testimonianza del fatto che Demetrio era un umile uomo di Dio.

Capitolo 65
Giuda

CONTENDETE ARDENTEMENTE PER LA VERA FEDE

G

iuda è una lettera molto breve. Il tema di questa lettera è "Contendete ardentemente per la vera fede, senza compromettervi" (1:3). Tratta dei falsi insegnamenti, dei falsi insegnanti e del loro giudizio. Siamo esortati a stare saldi per il Signore nel mezzo di tutto il compromesso che ci circonda.

In realtà Giuda voleva scrivere riguardo alla salvezza (1:3). In altre parole, voleva scrivere qualcosa di simile alla lettera di Paolo ai Romani, spiegando tutto quello che riguarda la salvezza in Cristo. Ma come Giuda cominciò a scrivere sentì un peso che proveniva dallo Spirito Santo, che gli disse di scrivere qualcosa di totalmente diverso. Anche io ho avuto questa esperienza, quando cominciai a scrivere ad un fratello riguardo alcune faccende, finii poi per scrivere qualcosa di totalmente diverso, perché lo Spirito Santo aveva messo un altro peso nel mio cuore. Quando siamo in connessione con lo Spirito Santo, queste cose succedono.

La Vera Fede e la Vera Grazia

Giuda sentì un forte peso di avvertire i credenti per contendere ardentemente per la fede. Giuda prima sentì che era più importante spiegare la via della salvezza. I credenti ai quali stava scrivendo già sapevano riguardo la salvezza. Ora il loro grande bisogno era di stare saldi per la vera fede nel mezzo di tutto il compromesso che li circondava. Questo è anche un grande bisogno che c'è oggi nel Cristianesimo, perché alcuni seduttori si sono infiltrati nella chiesa senza essere notati (1:4). Come si sono infiltrati? Perché gli anziani - i guardiani - della chiesa si sono addormentati.

Il Signore disse ad Ezechiele che lo aveva scelto come sentinella in Israele. Allo stesso modo, gli anziani in una chiesa sono scelti dal Signore per essere delle sentinelle. Se le sentinelle dormono, i lupi entrano. Un anziano deve essere un guardiano che è sempre ed in ogni momento spiritualmente sveglio, e che controlla tutti quelli che vengono all'incontro in chiesa, perché stanno venendo, e perché la persona sulla quale ho qualche dubbio sta visitando quei fratelli, ecc. Le persone entrano nelle chiese per guidare i credenti fuoristrada e trasformare la grazia di Dio in una licenza per peccare.

Allo stesso modo in cui le persone prendono la patente come licenza per guidare un veicolo, così prendono la grazia di Dio e la trasformano nella licenza per commettere peccato!

Queste persone immaginano: "Ora ho la mia licenza (grazia). Non è più importante quanto pecco. La grazia di Dio sarà sempre lì per perdonarmi." In questo modo sbagliano ad interpretare la grazia di Dio. Ci sono molti Cristiani che oggi vivono sotto questa falsa concezione di grazia. Commettono adulterio e poi dicono, "Anche Davide aveva commesso adulterio. Ma nonostante questo rimase il re. Perciò anche io posso continuare il mio ministero." Questo è tragico. Per queste persone, la grazia di Dio è diventata "una licenza per peccare"!

Gli standard del nuovo patto sono diversi da quelli dell'antico patto. Se Paolo fosse caduto nell'adulterio (come Davide), Paolo non avrebbe mai più predicato. Avrebbe lasciato il ministero per aprire un'attività lavorativa a Tarso e si sarebbe seduto in una chiesa a scaldare il banco per tutto il resto della sua vita. Se un giovane credente cade nell'adulterio è una cosa. Può pentirsi e un giorno avere un ministero glorioso. Ma è tutta un'altra cosa se un capo maturo cade nell'adulterio. Se Paolo fosse caduto nell'adulterio, come avrebbe mai più potuto predicare di nuovo "il peccato non avrà più dominio su di voi quando sarete sotto la grazia", (Romani 6:14) e che "Dio ci guida sempre in trionfo in Cristo" (2 Corinzi 2:14)? Dunque oggi che siamo nell'era del nuovo patto Davide non è più il nostro esempio. I nostri esempi sono Gesù e Paolo perché sono loro che hanno detto "Seguitemi" (Matteo 4:19; 1 Corinzi 11:1).

Ma oggi viene predicato questo messaggio della vera grazia? No. La grazia di Dio sta venendo predicata come se fosse una licenza per peccare. Questi predicatori dell'antico patto dicono, "Molti grandi capi d'Israele peccavano. Sansone commise adulterio con molte donne, ma nonostante tutto serviva Dio". Questa predicazione della falsa grazia sta guidando i Cristiani indietro verso l'antico patto. Così diventa come se Gesù e lo Spirito Santo non fossero mai venuti sulla terra - perché non c'è alcuna differenza rispetto all'antico patto!

Questi predicatori predicano, "Una volta salvati, siamo salvi per sempre. Ora non importa più come viviamo. La nostra salvezza non è in base alle nostre opere ma è in base alla grazia." Perciò Giuda ricordò ai credenti quello che successe al popolo che uscì dall'Egitto. Simbolicamente erano stati salvati. Ma non entrarono mai in Canaan; e perirono nel deserto.

L'esempio di questi Israeliti è citato tre volte nel Nuovo Testamento per avvertire i credenti. In 1 Corinzi 9:27, Paolo disse che dopo aver predicato agli altri anche lui poteva essere squalificato - e di fare attenzione agli Israeliti che uscirono dall'Egitto ma perirono nel deserto (1 Corinzi 10:1-11). Concluse dicendo, "Chi pensa di stare saldo stia attento a non cadere" (1 Corinzi 10:12). Poi in Ebrei ai Capitoli 3 e 4, lo scrittore disse, "Temiamo che anche noi possiamo cadere come caddero quegli Israeliti che uscirono dall'Egitto." E Giuda disse qui, "Temiamo, perché il Signore ha distrutto il popolo che aveva salvato dall'Egitto" (Giuda 1:5). Quello che Giuda stava dicendo è, "non esiste una cosa come 'Una volta salvati, sempre salvati.'"

Predichereste questo messaggio (che Giuda scrisse) nella vostra chiesa - cioè che le persone che il Signore una volta aveva salvato più tardi li ha distrutti, perché avevano vissuto nel peccato? La Bibbia parla ai Cristiani nati di nuovo dicendo, "Fratelli, se viviamo secondo la carne, moriremo" (Romani 8:13).

Poi Giuda fece un altro esempio. Gli angeli nel cielo erano santi. Ma quando qualcuno di loro non stette più nei limiti che gli erano stati ordinati finirono in dei peccati strani. Dio li scacciò fuori e "li ha custoditi nelle tenebre e in catene eterne, per il gran giorno del giudizio" (1:6). Giuda fece anche un terzo esempio - Sodoma e Gomorra e le città vicine "Si abbandonarono alla fornicazione e ai vizi contro natura, incluso che gli uomini si desideravano a vicenda e così furono distrutti dal fuoco affinché servano da esempio a noi; e l'esempio è che c'è un inferno dove i peccatori vengono puniti" ( 1:7 - Living Trad. Ita.). Gli angeli vennero ad avvertire le persone, ma non vollero ascoltare. Questi sono tutti esempi presi da coloro che Dio giudicò ai tempi dell'Antico Testamento. Ma nonostante tutti questi avvertimenti, i falsi insegnanti che fanno della grazia una licenza per peccare, continuano a vivere le loro vite malvagie ed immorali e "disprezzano l'autorità e parlano male contro le autorità angeliche" (1:8).

Perciò un'altra caratteristica di coloro che vivono secondo la carne è che non accettano l'autorità spirituale. Sono legge a loro stessi e non vogliono sottomettersi a nessuno. Magari tempo fa si sottomettevano anche a qualcuno. Ma ora si considerano delle persone importanti e dunque non accettano l'autorità. In questo modo il diavolo li prepara per la loro condanna. Sono andati talmente oltre, addirittura da deridere il diavolo. Gesù non ha mai deriso il diavolo. Satana è stato sconfitto sulla croce. Perciò possiamo sgridarlo, resistergli, stare contro di lui e comandargli di andare via nel nome di Gesù. E lui fuggirà da noi (Giacomo 4:7). Ma non "prendetelo mai in giro". Anche l'arcangelo Michele quando stava contendendo con il diavolo per il corpo di Mosè non pronunciò nessun giudizio contro di lui, ma disse solamente, "Ti sgridi il Signore" (1:9). A riguardo Giuda disse che, "I falsi insegnanti si prendono gioco di quello che non sanno, e vivono secondo i loro istinti animali, così da distruggersi da soli" (1:10).

Quando le persone trasformano la grazia di Dio nella licenza per peccare allora diventano come animali che seguono i loro istinti naturali. Se il loro corpo una passione per il sesso allora seguono questa passione. Nelle strade qui in India spesso vediamo i cani che vanno dietro alle cagnoline solo per fare del sesso con loro. Anche gli uomini del mondo vanno dietro alle ragazze per lo stesso motivo, per fare sesso con loro. Questo vuol dire vivere come un cane. E se coloro che "dichiarano di essere figli di Dio" vivono così, allora anche loro sono diventati come bestie prive di ragione. Giuda disse, "Guai a loro" (1:11). Siano maledetti. Queste persone non sono per niente dei figli di Dio. Per prima cosa dovrebbero smettere di dichiararsi Cristiani e poi possono fare tutto quello che vogliono.

Gelosia, Cupidigia e Ribellione

Poi Giuda fece tre esempi dall'Antico Testamento - Caino, Balaam e Core.

Il problema di Caino fu la gelosia. Era geloso di suo fratello minore il cui sacrificio venne approvato da Dio che lo consumò con il fuoco. Siete gelosi di un fratello (probabilmente anche più giovane di voi) nella cui vita e ministero vedete un fuoco ed unzione da Dio? Allora state seguendo le orme di Caino. Qualsiasi volta in cui siete gelosi di qualcuno, state dando prova di non amare quella persona. Gli anziani possono essere gelosi dei fratelli più giovani che sono unti, ardenti e procedono spiritualmente anche superandoli. Se siete gelosi, siete in comunione con il diavolo. Un uomo di Dio incoraggerà un tale fratello più giovane. Durante una riunione starà seduto e lascerà che sia il fratello più giovane a parlare di più.

Consideriamo un padre operaio senza nessun titolo di studio, il cui figlio si laurea. Il padre andrà ad assistere la cerimonia in cui suo figlio riceverà il certificato di laurea. Questo papà sarà geloso di suo figlio perché ha potuto studiare di più e dunque superare il padre nell'educazione scolastica? No. Perché? Perché è un padre ed ama suo figlio. Se sei un anziano in una chiesa e sei geloso di qualcuno nella tua chiesa, è perché non sei un padre. Un vero padre incoraggerà suo figlio a prendere perfino il dottorato! Ho visto lavoratori poveri che sono felici di vedere i propri figli ricevere una buona educazione. Ma è raro vedere un anziano che è bramoso di sostenere ed incoraggiare il suo fratello più giovane in quel modo. Piuttosto, ho visto anziani seduti sui propri troni che guardano con occhio geloso alcuni fratelli più giovani che sono unti, perché hanno paura che potranno diventare una minaccia alla loro autorità - e dunque cercano di reprimerli in ogni modo possibile. La tragedia nella Cristianità di oggi è che ci sono pochi padri. Tutti cercano il proprio interesse. Un vero uomo di Dio sarà deliziato nel vedere dei fratelli più giovani maturare ed avere rispetto a lui una maggiore unzione nei loro ministeri. Questi anziani saranno pronti ad aiutare ed incoraggiare i fratelli più giovani ad andare avanti, mentre essi si faranno da parte. Se vuoi essere un anziano secondo il cuore di Dio sii così - e non geloso come Caino.

Il secondo esempio citato da Giuda è Balaam. Il suo problema era la cupidigia e l'amore per i soldi. Balaam predicava molte cose buone - anche sulla venuta del Messia (Numeri 24:17). Ma allo stesso tempo correva dietro ai soldi - esattamente come molti predicatori di oggi che predicano meravigliose verità e sono bramosi di denaro come Balaam. Questi predicatori hanno preso la strada di Balaam.

Per terzo esempio, Giuda parlò di Core. Il suo problema era la ribellione contro l'autorità. Core sarebbe perito come schiavo in Egitto. Dio non lo vide appropriato come capo d'Israele. Usò Mosè che liberò Core dalla schiavitù. Mosè lo incoraggiò e gli diede anche una posizione con un certo grado di autorità. Ma questo gli diede alla testa ed iniziò a sfidare Mosè. Guardate come Dio lo giudicò. La terra si aprì e lo inghiottì. Caino era geloso del suo fratello minore, Core era geloso di un capo spirituale. Anche voi potete diventare orgogliosi e non sottomettervi ad un uomo santo che vi guida e vi nutre - solo perché anche voi adesso pensate di essere un capo spirituale. Ma Dio vendicherà coloro che ha davvero unto - e quel giorno sarà un giorno triste per voi, come lo fu per Core.

La ribellione contro l'autorità è qualcosa che sfortunatamente è molto comune nella cristianità. Non dovremmo mai ribellarci contro l'autorità spirituale. Se non siete felici con una chiesa, lasciatela ed andate altrove. Ma non rimanete lì a causare problemi ai capi. Altrimenti finirete come Core. Se non siete d'accordo con un gruppo, lasciatelo ed andate altrove. Cominciate un nuovo gruppo se volete, ma non causate mai della ribellione. Queste persone sono degli scogli nascosti - scogli nascosti sotto la superficie dell'acqua sui quali le barche si schiantano. Costoro ingannano le persone facendole pensare di avere doni spirituali - ma sono come nuvole senza acqua (1:12).

Dio ha bisogno degli Uomini

In contrasto con tutti questi cattivi esempi presi dall'Antico Testamento, Giuda citò anche dei buoni esempi, come Enoc (1:14). Enoc fu l'unico uomo in molte generazioni, da Adamo fino a Noè, che camminò con Dio. Camminò con Dio per 300 anni e profetizzò (1:14). Enoc fu il primo profeta nella Bibbia. E che cosa proclamò questo primo profeta della Bibbia? Proclamò la seconda venuta di Cristo e il giudizio contro i peccatori (1:14, 15). Predicò contro le azioni malvagie e il modo di parlare lontano da Dio che avevano le persone che vivevano nel peccato. Fu un uomo che parlò senza paura contro il peccato. Il suo pronipote Noè seguì i suoi passi e camminò con Dio, anche lui proclamando il giudizio. Che cosa predicò Isaia? Il giudizio. Che cosa predicò Giona? Il giudizio. Che cosa predicò Naum? Il giudizio. Che cosa predicò Geremia? Il giudizio. Ogni vero profeta della Bibbia proclamò che Dio avrebbe giudicato il Suo popolo per i loro peccati. Dove sono oggi profeti che predicano lo stesso messaggio?

L'India è uno dei più grandi paesi del mondo, ed ha una popolazione che supera il miliardo di persone; e Dio ama l'India. Perché allora non manda dei profeti nel nostro paese? Mi sento che il Signore abbia chiamato molti giovani per essere i Suoi profeti nel nostro paese. Ma la maggior parte di loro si sono sviati e sono caduti lungo la via, correndo dietro ai soldi, o sposando la donna sbagliata, o unendosi ad alcune organizzazioni occidentali che diffondono il vangelo, e così hanno mancato il piano perfetto che Dio aveva programmato per le loro vite. Dio può avere un piano per qualcuno di voi che state leggendo questo scritto, quello di essere profeti nel vostro paese. Se è così vi auguro di essere salvati dal mancare la vostra chiamata sposando la ragazza sbagliata, o correndo dietro i soldi. Che il Signore ti salvi dal sederti dietro una scrivania come Direttore di qualche organizzazione Cristiana, quando il Suo piano per te è quello di essere un Suo profeta. Sii come Enoc, un uomo solitario che camminò con Dio e parlò senza paura per conto di Dio.

Questo è quello che Giuda stava dicendo. Sii come e Enoc. Contendi per la fede. Stai saldo come lui per la verità di Dio. Stai contro tutti i mormoratori che essendo scontenti danno la colpa agli altri, che camminano secondo le loro passioni, e che parlano con arroganza ed adulazione (1:16). Stai contro i predicatori che adulano le persone per riuscire a guadagnarci qualcosa. Ricorda le parole del nostro Signore e dei Suoi apostoli che ci hanno avvisato che negli ultimi giorni ci saranno molti schernitori che correranno dietro alle loro passioni malvagie e che causeranno divisioni tra il popolo di Dio, come fece Core - persone con la mente rivolta alle cose terrene che non hanno per nulla lo Spirito Santo, ma che nonostante questo parlano dei doni dello Spirito (1:17-19).

Giuda concluse con un numero di esortazioni meravigliose. "Edificatevi nella vostra santissima fede, pregando mediante lo Spirito Santo, e conservandovi nell'amore di Dio" (1:20, 21). Conservarsi nell'amore di Dio vuol dire un po' di cose.

Radicati e Fondati nell'Amore di Dio

Prima di tutto, vuol dire essere sempre sicuro dell'amore perfetto che Dio ha per te. Quando Pietro stava per rinnegare il Signore, il Signore gli disse, "non prego che tu non cada, Pietro. Sto pregando che quando cadrai la tua fede non fallirà." Quando colpirai il punto più basso della tua vita, ricordati una cosa, che Dio ti ama ancora. Il figliol prodigo, mentre era in un paese lontano ed aveva perso tutto, si ricordò di una cosa: Che suo padre lo amava ancora. Questo fu quello che lo riportò a casa. E questo sarà quello che porterà a casa anche a te, non importa quanto sei andato lontano.

Secondo, vuol dire mantenere sempre fervente il tuo amore per Dio. Più vediamo l'amore di Dio per noi, più lo amiamo in ritorno.

Terzo, vuol dire continuare ad amare gli altri come Dio ha amato noi. Quando la sicurezza dell'amore di Dio riempie il tuo cuore, troverai che ami anche le altre persone. Dio ti ha chiamato quando eri nelle fogne del peccato, perciò comincerai ad amare gli altri che stanno anche loro in quelle stesse fogne.

Quando ti preservi nell'amore di Dio, il Signore ti "preserverà dal cadere" (1:24). Tu ti mantieni nell'amore di Dio e Gesù ti preservadal cadere nel peccato. All'inizio, come Pietro, potresti cadere qualche volta. Ma arriverà il giorno in cui umiliandoti, costruendoti nella fede, mantenendoti nell'amore di Dio e continuando a pregare nello Spirito Santo, troverai che Gesù ti preserverà dal cadere nel peccato (1:20-24). Il peccato non avrà più alcun dominio su di te.

È con questa attitudine che dobbiamo fare evangelismo ed aiutare coloro che sono ritornati al peccato (1:22, 23). Giuda ci avverte di stare attenti quando cerchiamo di tirar fuori dal fuoco i peccatori perché c'è il pericolo che veniamo contaminati dal loro peccato (1:23). Gesù era l'Amico dei peccatori, ma non ne fu mai contaminato. Anche noi possiamo camminare come Lui.

Molti credenti possono preservarsi santi quando sono nel mezzo di persone devote a Dio. Ma quando vanno e visitano i loro parenti non convertiti, anche solo per una settimana, tornano indietro e si contaminano. Cominciano a diffondere gossip e a guardare dei programmi televisivi che li contaminano. Il mio consiglio è questo: Quando siete con i vostri parenti non convertiti e loro cominciano a parlare di gossip o a guardare qualche programma televisivo sporco, solamente alzatevi tranquillamente e lasciate la stanza. Fate la stessa cosa per un po' di giorni e poi vedrete che riceveranno il messaggio, cioè che alcune loro abitudini non vi piacciono. Questa sarà la vostra testimonianza silenziosa per loro. Così avrete salvato i vostri vestiti spirituali dal sporcarsi (1:23). Quando camminate su delle strade infangate, di solito vi alzate i pantaloni per non sporcarli. Ugualmente state attenti quando siete in mezzo ai non credenti.

Il Signore è in grado di mantenerci in piedi e farci stare alla Sua presenza, irreprensibili e con gran gioia. Questa è la speranza che abbiamo. Perciò mi auguro che possiamo dare tutta la gloria, la maestà, il dominio e l'autorità a Dio nostro Salvatore per mezzo di Gesù Cristo nostro Signore (1:25). Amen.

Capitolo 66
Apocalisse

IL TRIONFO FINALE

L

a parola apocalisse vuol dire "rimozione del velo". Dio rimosse la cortina e mostrò tre cose a Giovanni:

1. La rimozione del velo da Cristo e la Sua gloria (Capitolo 1);

2. La rimozione del velo da Cristo e la Sua chiesa - lo stato interiore di alcune delle chiese (Capitoli 2 e 3);

3. La rimozione del velo da Cristo e il Suo regno - come saranno le cose alla fine di quest'era (dal Capitolo 4 al 22).

Una Rivelazione per gli Schiavi di Dio

Anche il Capitolo 1:19 divide il libro dell' Apocalisse in tre parti: Le cose che hai visto (Capitolo 1), quelle che sono presenti (Capitoli 2 e 3), e quelle che devono avvenire in futuro (dal Capitolo 4 al 22).

Questa rivelazione non fu data solo per Giovanni, ma per tutti gli schiavi di Cristo (1:1). La parola servi qui è sinonimo di "schiavi". Dio ha i Suoi schiavi e i Suoi servi. Qual è la differenza tra un servo ed uno schiavo? Oggi non abbiamo schiavi perciò non ne sappiamo molto a loro riguardo. Ma nel primo secolo tutti capivano chiaramente qual era la differenza tra un servo ed uno schiavo. Un servo riceve uno stipendio - e lo può chiedere ogni mese. Se il servo non riceve il suo stipendio ogni mese allora smetterà di lavorare. Al contrario uno schiavo non riceve nessuno stipendio. Lo schiavo non ha nessun diritto. Tutta la sua vita deve servire e non aspettarsi nulla come ricompensa del suo lavoro. Nel caso qualcuno lo trattasse male, un servo poteva appellarsi al governo Romano. Mentre se veniva trattato male uno schiavo non poteva appellarsi a nessuno. Dio ha dei servi che lo servono fin tanto che Lui continuerà a prendersi cura di loro e dargli del cibo, vestiti, un riparo e dei soldi. Se un giorno non ricevono quello che chiedono in preghiera, cominceranno a lamentarsi e smetteranno di servirlo. Questi servi reclamano alcuni diritti. Dicono, "Signore, ho fatto questo per te. Perciò tu devi fare questo per me." Al contrario uno schiavo di Dio ha ceduto tutti i suoi diritti. Se Dio gli dà cibo, riparo e soldi è felice. Se Dio non gli dà niente, continua ad essere felice. Continuerà con gioia ad essere uno schiavo. L'unica differenza è che in quei giorni gli schiavi lavoravano per i loro padroni spinti dalla paura e dall'obbligo. Noi, al contrario scegliamo di lavorare per Dio perché lo amiamo, come disse lo schiavo in Esodo 21:5, "Amo il mio padrone. Non me ne andrò libero."

Il libro dell' Apocalisse può essere capito nel modo giusto solo se siete schiavi di Dio - se avete dato voi stessi così completamente a Dio tanto da non avere più nessuna pretesa da Lui; se appartenete a Lui in questo modo, allora non vi lamenterete di nulla di quello che farà, oppure di quello che non farà, oppure di quello che pensate che dovrebbe fare per voi; se la vostra attitudine è: "Signore, Ti amo. Sono il Tuo schiavo. Non voglio vivere per nient'altro se non per Te. Non Ti servo per i soldi o per qualsiasi ricompensa che andrò a ricevere - sia in terra sia in cielo".

Se questa è la vostra attitudine nei confronti di Dio, allora comprenderete questo libro. Altrimenti potreste usare la vostra mente brillante e studiare questo libro per tutta la vostra vita, ricavandone molte belle interpretazioni dei simboli che ci sono al suo interno - ma vi sbaglierete completamente . Potete leggere tutti i libri che ci sono in questo mondo sull' Apocalisse e ricavarne delle idee brillanti. Ma non saranno la verità e non vi cambieranno la vita. Vivrete in un mondo di delusione. Perciò non ignorate il primo verso di questo libro. Ricordatevi sempre che questa rivelazione di Gesù Cristo è qualcosa che Dio rivela solo ai Suoi schiavi. Giovanni era uno di questi schiavi, per questo la comprese. Anche oggi ci sono degli schiavi che la comprendono.

Il Capitolo 1:1 dice anche, "Ha simboleggiato" (KJV Trad. Ita.). La parola 'simboleggiato' vuol dire "mostrato con dei simboli." Questo ci insegna che questo libro sarà pieno di simboli. Potremmo non essere in grado di comprendere chiaramente tutti questi simboli. Ma più siete schiavi di Dio, più accuratamente li comprenderete. Meno schiavi di Dio siete, meno li comprenderete. Oggi ci sono molte interpretazioni dell'Apocalisse, perché quelli che la stanno interpretando non sono schiavi. Forse sono servi. I servi possono dare le loro opinioni. Ma queste opinioni sono buone solo per essere buttate.

Al Capitolo 1:3, leggiamo, "Beato chi legge questo libro e obbedisce a quello che c'è scritto." Qui c'è una benedizione speciale promessa a coloro che ascoltano e obbediscono alle cose che ci sono scritte in questo libro. Ora potete capire perché il diavolo non permette alla maggior parte dei Cristiani di leggere questo libro. Non dice, "Benedetti tutti coloro che comprendono questo libro." No. La benedizione è per coloro che gli obbediscono. Non è importante se non capite tutte le profezie che ci sono in questo libro, posto però che obbediate ai comandamenti del Signore che ci sono qui dentro.

Il libro dell' Apocalisse non ci è stato dato per fare dei grafici sul futuro. Ho udito molte teorie fornite dagli insegnanti della Bibbia che espongono i loro grafici ed insegnano quando avverrà il rapimento della chiesa e come le sette chiese sono raffigurazioni di diversi periodi della chiesa dal I secolo fino al XXI. Ho visto anche le persone che studiano questi grafici, litigare e discutere gli uni contro gli altri e vivere delle vite sconfitte, non avendo nessuna vittoria sul peccato. Questi grafici sono buoni per essere buttati via. Quello che avete bisogno di sapere non è la spiegazione di tutte le profezie contenute in questo libro, ma come obbedire ai comandamenti del Signore che ci sono al suo interno. Quando trovate dei versi in questo libro che non comprendete, lasciateli da parte, e obbedite a quello che potete comprendere.

Giovanni scrisse alle sette chiese da parte di "Gesù Cristo il governatore di tutti i regni sulla terra" (1:5). E immediatamente parlò del ritorno di Cristo, "Ecco Egli viene con le nuvole" (1:7). Quando Cristo ritornerà, non ritornerà segretamente. Ritornerà esattamente come Lui aveva detto, come un lampo che risplende da una parte all'altra del cielo - che vedranno tutti (Matteo 24:27). Non ci sarà nessun rapimento segreto della chiesa prima della tribolazione, al contrario di quello che molti credono erroneamente. C'è solo una venuta di Cristo - dopo la tribolazione - e questo è il momento nel quale la chiesa sarà rapita per incontrarlo nel cielo. Ogni occhio ci vedrà presi e portati in alto nel cielo.

Un Fratello ed un Compagno

Al Capitolo 1:9, vediamo che Giovanni si riferì a sé stesso come "vostro fratello." Non era Papa Giovanni o Vescovo Giovanni o Reverendo Giovanni e nemmeno Pastore Giovanni. All'età di 95 anni, era semplicemente Fratello Giovanni - un fratello ordinario, esattamente come tutti gli altri fratelli in Cristo. Qui abbiamo un buon esempio da seguire per tutti i capi Cristiani. Ma sono certo che il 98% dei capi della chiesa non seguirà l'esempio di Giovanni - perché il loro senso di superiorità e desiderio di esaltare sé stessi sopra gli altri credenti gli farà voler mantenere i propri titoli. Amano i loro titoli! Gesù disse ai Suoi discepoli che erano tutti fratelli e servi e gli comandò di non prendere mai nessun'altro titolo (Matteo 23:8-11). Ma questo è solamente un altro comandamento del Signore, al quale la maggior parte dei Cristiani disobbedisce.

Giovanni era anche "un compagno nella tribolazione" (1:9). Il libro dell'Apocalisse ha molto da dire sulla tribolazione. Ma se uno deve predicare sulla tribolazione, prima deve aver passato della tribolazione in prima persona. Dunque Giovanni era passato attraverso della tribolazione. Era esiliato sull'isola di Patmos, e mentre stava soffrendo la tribolazione lì, ricevette una visione di come le chiese avrebbero passato la tribolazione. Se foste andati da Giovanni a Patmos e gli aveste detto, "Fratello, la chiesa non passerà attraverso la tribolazione," Giovanni vi avrebbe risposto, "Fratello, io sto già passando attraverso la tribolazione." Pensate che le sofferenze che i Cristiani affronteranno nell'ultima grande tribolazione finale saranno peggiori di quelle che hanno passato molti Cristiani in questi 2000 anni di storia della chiesa - e specialmente in molti paesi comunisti negli ultimi 100 anni? È forse perché Dio non amava i Cristiani dei primi tre secoli della storia della chiesa, che allora gli permise di affrontare delle terribili tribolazioni da parte dei non Cristiani, e di essere torturati e uccisi in modi dolorosi? Dio permette che i Suoi più grandi santi passino attraverso la tribolazione causata dagli uomini, affinché possano manifestare la loro fede e così glorificare il Suo Nome davanti ai demoni e agli uomini.

Giovanni continuò dicendo: "Ero nello Spirito nel giorno del Signore" (1:10). È solo quando siamo "nello Spirito" che possiamo comprendere quello che Dio rivela. "E udii dietro a me una voce potente come il suono di una tromba" (1:10). Quando siamo nello Spirito, la voce di Dio suonerà forte e chiara come una tromba. Se non siete nello Spirito, non sentirete nulla. Ci sono molte voci nell'aria ai giorni nostri - la musica rock, i falsi insegnamenti, i predicatori di false religioni, ecc. Per ascoltare uno di loro, tutto quello di cui avete bisogno è accendere la radio su quella frequenza. Allo stesso modo, quando siamo in sintonia con la frequenza dello Spirito Santo nei nostri cuori (che vuol dire avere una coscienza pulita davanti a Dio e agli uomini), udiremo la voce di Dio, forte come il suono di una tromba. Così è come la udì Giovanni.

Il Signore disse a Giovanni di scrivere quello che vedeva e di inviarlo a sette chiese. Giovanni era a Patmos - un'isola rocciosa nel Mare Egeo, circa 100 km a sud-ovest di Efeso, che stava sulla terra ferma. A Giovanni venne chiesto di inviare un messaggio alla chiesa di Efeso. Circa 100 km a nord di Efeso c'era Smirne. Circa 40 km a nord-ovest di Smirne c'era Pergamo. Circa 100 km a sud-est di Pergamo c'era Tiatiri. Circa 40 km a sud di Tiatiri c'era Sardi. Circa 40 km a sud-est di Sardi c'era Filadelfia. E a sud-est di Filadelfia c'era Laodicea, che era circa a 100 km da Efeso. Dunque tutte queste chiese erano in un raggio di circa 100 km. Nonostante questo non appartenevano a nessuna denominazione. Erano tutte chiese indipendenti . Non avevano un vescovo a governare su di loro. Ogni chiesa aveva i suoi anziani. Così è come erano tutte le chiese nel primo secolo, quelle piantate dagli apostoli.

Siccome erano tutte chiese indipendenti, la corruzione di una chiesa non poteva diffondersi contaminando le altre. Se invece fossero state tutte in una sola denominazione, allora se una chiesa si corrompeva, tutte le altre in quella denominazione si sarebbero corrotte. Se un vescovo si sviava, avrebbe guidato l'intera denominazione di chiese fuori dalla giusta via. Perciò nella saggezza di Dio, il modello nel Nuovo Testamento è che ogni chiesa debba essere indipendente, e non parte di una denominazione. Perciò a Giovanni non gli venne chiesto di inviare le lettere alla " chiesa in Asia Minore", ma "alle chiese". Notate la differenza? Agli occhi di Dio non esiste una cosa come "la chiesa in India". Ci sono le chiese in India. Ma gli uomini hanno usato la loro saggezza e combinato molte chiese in una sola denominazione - e così la corruzione si è diffusa a tutte le chiese.

Quando Giovanni si voltò, non vide un candelabro con sette braccia, come quello del tabernacolo nell'Antico Testamento. Ma vide sette candelabri separati. Questi simboleggiavano sette chiese indipendenti - e non una denominazione con sette braccia. Nel mezzo di questi sette candelabri stava Gesù, il Capo di ogni singola chiesa.

Poi Giovanni descrisse Gesù con un linguaggio simbolico - simboli della Sua purezza e potenza. La parola di Dio viene visualizzata che esce della bocca di Gesù come una spada affilata (1:16). Giovanni, che una volta era appoggiato al petto di Gesù durante l'ultima cena, ora davanti al Signore cadde con la faccia a terra come un uomo morto. In quel momento Giovanni probabilmente era l'uomo più santo che c'era sulla terra. E cadde con la faccia a terra con la sua bocca nella polvere. Ogni volta che vedete la gloria del Signore questo è quello che succederà anche a voi. Sarete umili davanti a Lui. È quando non vedete la gloria del Signore che vi gonfiate.

Gesù parlò a Giovanni (che aveva sofferto persecuzioni per molti anni) e disse la stessa parola che continuava a ripetere ai Suoi apostoli quando era sulla terra, "Non temere" (1:17). Questa è la dichiarazione che risuona spesso attraverso il libro dell'Apocalisse. E questa è la parola che è rivolta anche a noi quando abbiamo davanti la prospettiva della persecuzione e della tribolazione futura. "Non temere. Guarda la Mia gloria. Dimenticati dei tuoi persecutori. Io sono il Primo e Io sono l'Ultimo. Non temere le persone che cercano di perseguitarti. Io sono Il Vivente. Ero morto ma ora sono vivo. Io ho in mano le chiavi della morte. Tu non puoi passare attraverso la porta della morte, finché non sono Io ad aprire la porta. Dunque non temere." La tradizione ci dice che Giovanni non venne ucciso. Ma morì di morte naturale in età molto avanzata, perché Gesù decise come e quando la porta della morte si aprì per Giovanni.

Gesù è Colui che decide per voi e per me se saremo martirizzati in India per la causa del vangelo o se moriremo di morte naturale. Nessun persecutore anti-Cristiano potrà determinare la nostra morte. Il nostro Signore ha già determinato quando ci richiamerà a Sé. Questo è già stato scritto nel Suo libro. Lui ha in mano le chiavi della morte. Io non ho paura - e anche voi non dovete avere paura. Sarà impossibile servire Dio fedelmente nei giorni della tribolazione se prima non abbiamo visto questa visione del nostro Signore risorto. Prima di guardare a qualsiasi cosa attorno a noi, dobbiamo vedere Gesù in tutta la Sua gloria. Giovanni dovette prima vedere la gloria di Gesù e poi poté vedere la pessima condizione in cui si trovavano le chiese attorno a lui, altrimenti si sarebbe scoraggiato. Quando vedo il pessimo stato di alcune chiese, dico, "Signore, fammi prima vedere la Tua gloria. Così non sarò scoraggiato."

Le Sette Chiese

Poi il Signore disse a Giovanni che le sette stelle nella Sua mano erano i messaggeri delle chiese (1:20). La parola usata per "angelo" e "messaggero" in Greco sono la stessa ("aggelos"). Tra i due o tre anziani in ogni chiesa, colui che aveva il dono di predicare la Parola era chiamato "il messaggero". A Giovanni venne chiesto di scrivere al messaggero di ogni chiesa, dando un messaggio per lui e per la chiesa.

I sette candelabri rappresentavano le sette chiese, ognuna delle quali era direttamente sotto al Signore. Non c'era nessun vescovo che aveva in carico le sette chiese. Se ci fosse stato un vescovo, Gesù avrebbe chiesto a Giovanni di inviare la lettera al vescovo affinché poi la facesse circolare nelle sette chiese. Ma Giovanni dovette mandare delle lettere separate per ogni messaggero di ogni chiesa. Questo è il modello del nuovo patto - ogni chiesa indipendente con la sua propria guida esercitata dagli anziani. Se sei un apostolo, puoi essere un padre spirituale per le chiese che hai piantato (come lo era Paolo) per guidarle e correggerle quando c'è bisogno. Ma ogni chiesa deve essere sottoposta unicamente al Signore.

Ai Capitoli 2 e 3, leggiamo delle sette chiese. Due di queste chiese erano veramente in forma, ma cinque di loro erano in una condizione terribile.

Una Chiesa Senza Amore

La chiesa in Efeso era una chiesa senza amore. L'anziano e la chiesa avevano molte buone qualità (2:2). Facevano molte opere buone, lavoravano duramente e con perseveranza. Non tolleravano gli uomini malvagi, che vuol dire che giudicavano il peccato in mezzo a loro. Nemmeno ascoltavano i falsi profeti, che vuol dire che si accorgevano ed esponevano le false dottrine. In più avevano sofferto per il Nome di Gesù, senza stancarsi (2:3). Uno potrebbe pensare che questa chiesa era una chiesa meravigliosa, con purezza di vita, purezza nella dottrina, costante nella sofferenza, sempre al lavoro innalzando il nome di Gesù. Ma il Signore gli disse che tutto questo non aveva valore perché non lo amavano come lo avevano amato all'inizio (2:4).

Vedete qui l'importanza di amare il Signore con tutto il cuore? Tutto il vostro lavoro per il Signore vale zero senza un amore appassionato per il Signore. Il Signore gli disse che erano caduti. Potete immaginarvi che un anziano che si batte per la purezza della vita e della dottrina, e che lavora duramente per il Signore può essere uno che è in una pessima condizione spirituale? Era in una pessima condizione spirituale perché aveva perso il suo amore per il Signore. Era caduto. Un tempo, tutto quello che faceva lo faceva perché amava ferventemente il Signore. Ma ora non più. Era diventata una routine. Era caduto - e doveva ravvedersi.

La relazione che Gesù vuole avere con noi è come la relazione matrimoniale tra marito e moglie. Una moglie che si è appena sposata ama suo marito ed è felice di servirlo per amore. Nel primo anno di matrimonio lavora duramente a casa, cucina il cibo, lava i vestiti e tiene pulito, e aspetta che suo marito torni a casa da lavoro. Non appena il marito è alla porta corre per salutarlo. Si godono il tempo che passano assieme durante la cena e dopo. Ma se visitate la stessa casa vent'anni dopo le cose saranno diverse. La moglie continua a cucinare, lavare i vestiti e pulire la casa. Ma quando il marito arriva alla porta non corre più a salutarlo. Perché ha le chiavi ed è capace di aprirsi da solo. E al suo arrivo la moglie ha già finito di mangiare. Perché lui ha fatto tardi e può benissimo mangiare anche da solo. Così la moglie continua a servire il marito - ma l'amore che aveva per lui se n'è andato.

Questo era successo anche all'anziano e alla chiesa di Efeso. E questo è quello che può succedere a voi e me, se non preserviamo il nostro amore per il Signore. Dobbiamo sempre essere in grado di dire, "Signore, ti amo più di tutto il resto - amo Te e non il mio ministero. Voglio amarti oggi più di quanto ti abbia mai amato."

Che cosa vuole un buon marito da sua moglie? Non gli importa come cucini o come lavi i vestiti. Prima di tutto vuole che lo ami ferventemente - ogni anno più di quello precedente. Questo è un buon matrimonio. Ed è così che deve essere tra noi ed il Signore. Molte volte mi sono sdraiato sul mio letto ed ho detto, "Signore, se un giorno rimango paralizzato e non posso più predicare e dovrò rimanere tutto il giorno in questo letto, non sarò scoraggiato, continuerò ad amarti con tutto il mio cuore. Questa è l'unica cosa per cui vivo. Il mio ministero non è il mio dio. Potrei anche non scrivere più nemmeno un libro né predicare un altro sermone. Ma il mio amore per Te, Signore mio, aumenterà sempre più, ogni giorno." Se è così anche per voi, allora il vostro servizio per il Signore sarà pieno di gioia e vittoria.

Per ognuna di queste chiese il Signore concluse inviando un messaggio rivolto a quelli che vincono. Qui disse ai vincitori, che gli concederà "di mangiare dall'albero della vita che è nel Paradiso di Dio" (2:7). I vincitori riceveranno quello che Adamo mancò. Questa promessa non è per chiunque. È solo per quelli che vincono.

Una Chiesa Sofferente

La chiesa di Smirne era una chiesa sofferente. Stava affrontando un sacco di tribolazione (2:9). Questa chiesa non avrebbe mai creduto a quel falso insegnamento che si aggira oggi che dice che la chiesa eviterà la grande tribolazione! Il Signore era molto felice di questa chiesa perché gli era fedele nel mezzo della tribolazione. Dio ama il Suo popolo e gli permette di affrontare della tribolazione - così da purificarli. La tribolazione aveva reso questa chiesa spiritualmente ricca (2:9). Erano perseguitati da persone che si chiamavano Giudei (il popolo di Dio) ma in realtà erano la sinagoga di Satana. Anche oggi ci sono persone che si dichiarano Cristiani ma che perseguitano i santi. In realtà sono la "chiesa di Satana".

La parola del Signore per questa chiesa era la stessa che aveva detto a Giovanni "Non temere per quello che stai per soffrire" (2:10). Questa potrebbe essere una parola per alcuni di noi oggi. "Il diavolo sta per cacciare alcuni di voi in prigione. Ma voi non temete." Il diavolo può mettere i servi di Dio in prigione? Certo che può. Tutti gli apostoli finirono in prigione. E anche noi potremmo finirci. Satana può trascinarvi in tribunale per mezzo di altri "Cristiani" che vi odiano. Anche Gesù fu portato in tribunale da persone religiose - e lo uccisero pure. Se seguite il Signore e camminate come Lui camminò, anche voi riceverete gli stessi trattamenti. Se venite messi in prigione, potete star certi che è successo solo perché Dio lo ha permesso. Il primo libro scritto nella Bibbia (il libro di Giobbe) ci insegna che Dio deve dare il permesso a Satana prima che possa fare qualcosa ai servi di Dio. E se Dio permette che venite messi in prigione, sarà solo "per mettervi alla prova" (2:10). Una prova è come un esame. Se passate l'esame, sarete promossi. Perciò non disprezzate le prove di Dio. E se Dio decide la prigione come luogo del vostro esame, allora siate pronti a rispondere alle Sue domande anche in quel luogo! Più prove passate, più promozioni riceverete. Così non vi siederete sempre nella stessa classe, come fanno molti credenti.

Qui notiamo un altro fatto. Dio determina l'esatto periodo delle nostre prove. Qui il Signore disse che la loro prova sarebbe durata "solo per dieci giorni" (2:10). All'undicesimo giorno sarebbero stati liberati. Dio determinò quanto Giobbe dovette soffrire, per quanto tempo Pietro dovette rimanere in prigione, e per quanto tempo queste persone nella chiesa dovettero soffrire. Dio determina per quanto tempo dovrete soffrire attraversando una determinata circostanza. Ora potreste essere nel mezzo della prova. Ma ricordatevi che Dio ha già determinato la data in cui la vostra prova finirà. Non è una bella cosa saperlo? "Sii fedele fino alla morte," questo è quello che il Signore gli disse e poi gli promise "la corona della vita."

Qui il Signore promette ai vincitori che non saranno colpiti dalla seconda morte (2:11).

Una Chiesa Mondana

La chiesa di Pergamoera unachiesa mondana. Il Signore le disse, "Io so che tu abiti dove c'è il trono di Satana" (2:13). Questo ci indica che Satana aveva un interesse speciale in quella chiesa. Satana non tiene il suo trono ovunque. Ha il suo trono in un determinato luogo e da lì manda i suoi demoni ovunque. In quei giorni Satana aveva posto il suo trono a Pergamo. Un motivo per questo potrebbe essere stato che in quella città c'era un servo di Dio molto fedele chiamato Antipa (2:13). Quando Satana vide quanto Antipa era devoto con tutto il cuore, decise di fare il suo quartiere generale in quella città, così da poterlo perseguitare. È probabile che Antipa sia stato l'anziano in quella chiesa, e l'aveva mantenuta pura attraverso la sua fedeltà e attraverso le sue predicazioni. Il Signore lo chiamò, "Il Mio fedele testimone." Satana infine riuscì ad ammazzarlo. Ma morì solo quando Gesù gli aprì la porta della morte - perché le chiavi della morte sono in mano al nostro Signore (1:18). Fu Gesù che aprì la porta della morte per Stefano e per tutti gli altri apostoli che morirono prima di Giovanni. Quando Antipa morì, successe a Pergamo quello che di solito succede in molte chiese quando muore il capo che era devoto con tutto il cuore a Dio. Cominciò il declino spirituale. Delle volte la chiesa di Dio dipende da un solo uomo di Dio. Una volta che Antipa se ne andò, tutti gli altri anziani si compromisero, esattamente come successe ad Efeso dopo che se ne andò Paolo (Atti 20:29, 30).

Ora la chiesa a Pergamo cominciò a seguire gli insegnamenti di Balaam. Questo vuol dire che andavano dietro ai soldi e permisero l'immoralità in mezzo a loro, esattamente come fece Balaam. Alcuni in quella chiesa seguivano gli insegnamenti dei Nicolaiti. Non sappiamo esattamente che cosa furono gli insegnamenti dei Nicolaiti, ma era qualcosa che Dio odiava. Il Signore li chiamò a ravvedersi, o altrimenti li avrebbe giudicati (2:16). Il Signore promise ai vincitori che gli avrebbe dato alcune rivelazioni segrete ("manna nascosta") che non sarebbero state date agli altri. Gli avrebbe anche dato una pietra (come un anello di matrimonio con un diamante) sulla quale è scritto un nuovo nome (2:17). In altre parole, il Signore avrebbe trattato i vincitori in quella città come un buon marito tratta la moglie che ama.

Una Chiesa Adultera

La chiesa in Tiatiriera unachiesa adultera. Facevano molte opere, avevano amore, fede, servivano e avevano costanza. Ma assieme a tutto questo, in mezzo a loro c'era anche dell'adulterio spirituale. C'era una donna, che il Signore qua chiama Iezabel. Era probabilmente la moglie di uno degli anziani, dato che la parola 'donna' può essere anche tradotta come 'moglie'. Questo anziano era controllato da sua moglie. Forse, dopo aver preso una decisione in un incontro tra anziani, quando tornò a casa, sua moglie gli disse di cambiare idea. E allora organizzò un altro incontro tra anziani e cambiò decisione come gli aveva suggerito sua moglie! Queste cose stanno succedendo in molte chiese anche oggi. Ci sono delle Iezabel che controllano gli anziani delle chiese.

La regina Iezabel in Israele controllò suo marito Acab. Acab era un uomo debole che era facilmente manipolabile da sua moglie. Molti anziani nelle chiese sono così, non hanno la colonna vertebrale spirituale. Le loro mogli li controllano. Al tempo di Iezabel c'erano in Israele 7000 persone che non avevano adorato gli idoli. Ma Iezabel non temeva nessuna di loro. Piuttosto temeva un uomo - Elia. Che donna potente! Ci sono delle donne così potenti anche nelle chiese oggi - e c'è bisogno di alcuni Elia che le mettono al proprio posto. Se come anziano di una chiesa non sei in grado come Elia di mettere queste donne al loro posto, la tua chiesa finirà per essere un'altra chiesa adultera come lo fu quella in Tiatiri.

Questa donna fece entrare ogni tipo di mondanità dentro la chiesa. E il Signore li avvertì dicendo che avrebbe severamente punito tutti quelli che ascoltavano gli insegnamenti di quella donna, i quali vengono chiamati dal Signore, "le profondità di Satana" (2:22-24). Ai vincitori gli viene promessa autorità spirituale (esattamente quella che Dio diede a Elia) e un giorno governeranno le nazioni con una verga di ferro (2:26, 27).

Una Chiesa Ipocrita

La chiesa in Sardiera unachiesa ipocrita. Aveva il nome di essere viva ma era spiritualmente morta. L'anziano si era guadagnato una buona reputazione attraverso le sue predicazioni. Tutte le sue dottrine erano evangeliche. Ma non aveva una vita che poteva sostenere la sua predicazione. Si era compromesso. Viveva per il suo nome e per la sua reputazione. Ma il Signore notò che nella sua chiesa c'era qualche fratello (probabilmente dei fratelli giovani) che erano zelanti e puri, che non avevano sporcato le loro vesti, ed erano più spirituali del loro anziano (3:4). Ai vincitori gli viene promesso di essere vestiti in vesti bianche (3:5). Quelli che non vincono qui vengono avvertiti che i loro nomi saranno "cancellati dal libro della vita" (3:5). Molti versi come questo provano che la dottrina "una volta salvati, salvati per sempre" è un insegnamento falso inventato da Satana. Nonostante questo molti Cristiani ci credono e lo predicano, ignorando totalmente versi come questo.

Una Chiesa Fedele

La chiesa in Filiadelfiaera unachiesa fedele. L'anziano era fedele, e dunque la chiesa era fedele. Il Signore gli disse, "Ti ho posto davanti ad una porta aperta, che nessuno può chiudere" (3:8). Quando il Signore ci apre una porta nessuno potrà chiuderla. Il Signore disse, "Io ho le chiavi, Io apro e nessun altro può chiudere" (3:7). Non dobbiamo andare in giro a bussare ad ogni porta. Il nostro Signore ci apre quelle che sono giuste per noi, senza nemmeno il bisogno di toccarle. Sono come le porte automatiche che si aprono da sole non appena vi avvicinate. State cercando una porta per ottenere un ministero? State cercando di aprire questa porta da soli o cercando qualche uomo influente che possa aprire questa porta per voi? State bramando il ministero di qualcun altro? Questo è malvagio. Siate fedeli a Dio nelle piccole cose e Lui vi aprirà al momento giusto la giusta porta per il vostro ministero. Allora non perderete il vostro tempo e la vostra vita, passando attraverso molte porte sbagliate. Fidatevi di Dio e lasciate che sia solo Lui ad aprirvi le porte per voi - e vi guiderà passo dopo passo nei posti che ha già programmato per voi.

Mi ricordo una volta che stavo viaggiando in un paese e il Signore mi disse, "Non scrivere a nessuno che conosci in questo paese del fatto che stai andando lì. Tu vai e basta." Andai in quel posto e non feci nessun ministero - allora ritornai indietro. Il Signore mi mise alla prova per vedere se gli obbedivo. La volta dopo andai nello stesso paese, e il Signore aprì molte porte per raggiungere persone che nemmeno conoscevo. Quelli erano i posti dove il Signore voleva che io andassi. Allora in quel momento vidi che Dio nella Sua sovranità apre le porte giuste. Se avessi provato prima ad aprire delle porte con le mie forze, cioè di creare qualche ministero per me, avrei totalmente mancato la volontà di Dio. Perciò non vi affrettate a fare nulla da soli. Aspettate Dio e lasciate che sia Lui ad aprirvi le giuste porte per voi. Come quelli in Filadelfia, anche voi potreste essere quasi senza forze. Ma se osservate la Parola di Dio e non rinnegate il Suo Nome, il Signore farà sì che anche i vostri nemici riconosceranno che Lui via ama (3:8, 9).

Poi il Signore disse a questa chiesa, "Io vengo presto. Tieni fermamente quello che hai, perché nessuno ti tolga la tua corona" (3:11). Quando il Signore ci dà un ministero, dobbiamo essere fedeli nell'adempierlo. Altrimenti il Signore darà quel ministero a qualcun altro e allora quella persona riceverà la corona che doveva essere tua! Si prenderà la sua corona e la tua. Perciò siate fedeli. Il Signore farà di quelli che vincono "colonne della Sua chiesa" (3:12). Le colonne servono a sostenere gli edifici. Quando Sansone distrusse due colonne, l'intero edificio crollò. Delle volte ci sono solo due anziani che sostengono l'intera chiesa. Poi quando muoiono, anche la chiesa muore. Dio vuole molte colonne nelle Sue chiese. Puoi essere una colonna, se cerchi di vincere il peccato nella tua vita privata e nei tuoi pensieri.

Una Chiesa Orgogliosa

La chiesa in Laodiceaera unachiesa orgogliosa. Qui c'erano un anziano ed una chiesa che erano totalmente soddisfatti di sé stessi, anche se erano totalmente morti spiritualmente. Non erano diventati freddi (cioè, completamente mondani), ma non erano nemmeno ardenti per Dio. Erano devoti a metà e tiepidi, che vuol dire che avevano un'attitudine casuale nei confronti del peccato. Il Signore sputa questi anziani e queste chiese fuori dalla Sua bocca (3:15, 16). Un anziano deve essere la bocca ed il portavoce di Dio alla chiesa. Ma Dio stava rigettando questo uomo. Una volta era la bocca di Dio, e parlava con la parola profetica alla chiesa. Ma l'aveva presa alla leggera ed era caduto. Ed ora aveva perso la sua unzione ed il fuoco dello Spirito Santo. Ora Dio lo stava rigettando, non perché aveva qualche dottrina sbagliata, ma solo perché non era ardente per Dio. O viviamo totalmente per il Signore o per il mondo. Non possiamo essere metà di qua e metà di là.

Chi sono coloro che maggiormente diffamano il Nome di Gesù Cristo in India? Non quelli che non sono Cristiani, perché non portano il nome di Cristo, ma sono i Cristiani che sono devoti a metà - coloro che dichiarano di essere credenti ma che amano i soldi e i piaceri peccaminosi e vivono per questo mondo. Dobbiamo essere o totalmente ardenti per Cristo vivendo solo per la gloria di Dio, oppure totalmente mondani. Ci sono solo queste due opzioni. Non c'è una terza opzione. La chiesa in Laodicea non credeva che il Signore avrebbe preferito per loro che fossero stati freddi e mondani piuttosto che tiepidi . La maggior parte dei Cristiani non crede questo nemmeno oggi. Quando Cristo ritornerà e starete davanti a Lui, scoprirete che ogni persona tiepida verrà rigettata dal Signore. Ogni Cristiano tiepido verrà sputato fuori dalla bocca di Gesù, anche se è un anziano in una chiesa. Se non lo credete, allora dovete essere onesti e cancellare questo verso dalla vostra Bibbia (Apocalisse 3:16). Io ci credo, lo predico e sempre mi giudico sotto la sua luce.

Quest'ultima chiesa era messa così male che il Signore non aveva niente di buono da dirle. Gesù stava fuori dalla porta e bussava per entrare (3:20). La maggior parte dei Cristiani citano questo verso ai non credenti. Ma in realtà venne detto dal Signore ad un anziano di una chiesa. Le cose nella vita di quell'anziano erano messe così male che Cristo era fuori dalla sua vita che cercava di entrare. E Cristo era anche fuori dalla sua chiesa. Le persone in quella chiesa cantavano canti di lode e predicavano la Parola di Dio. Ma il Signore stava aspettando fuori dalla porta. Questa è la condizione in cui sono oggi molte chiese e molti anziani.

Se lo sposo è fuori dalla porta di una chiesa, dove dovrebbe stare sua moglie? La moglie starà fuori dalla porta con lui. Non voglio mai sedermi in una chiesa dove il mio Sposo è fuori dalla porta. Se hanno rigettato Lui, allora rigettano anche me - questo se sono una moglie fedele. La cosa triste di oggi è che ci sono chiese che hanno rigettato Cristo e la Sua parola, ma all'interno di queste chiese ci sono seduti dei credenti. Questo prova che non sono parte della Sposa di Cristo. Se lo fossero, sarebbero fuori dalla porta con il loro Signore. Queste parole sono parole forti. Ma sono parole del Signore presenti nell'ultimo libro della Bibbia.

Per i vincitori è promesso un posto sul trono di Gesù come anche Gesù vinse e si è seduto con Suo Padre sul Suo trono (3:21). Questo verso ci insegna chiaramente che anche Gesù vinse nei giorni della Sua carne . Gesù stesso aveva detto di aver "vinto il mondo" (Giovanni 16:33). Gesù dovette combattere la battaglia contro la tentazione e vincerla. Non c'è nessuna vittoria senza una battaglia. Durante la sua vita terrena Gesù affrontò delle battaglie e le vinse costantemente. Perciò venne innalzato per sedersi con Suo Padre sul Suo trono (3:21). Ora ci incoraggia a combattere le nostre battaglie e vincere, e ci promette un posto con Lui sul Suo trono. Dobbiamo camminare sulla stessa via per la quale camminò Gesù. Nei messaggi in tutte le sette chiese, il Signore parla specificamente ai vincitori presenti in ogni chiesa.

Qual è l'ultimo messaggio del Signore per la Sua chiesa? Gesù cominciò predicando il ravvedimento ai non credenti, dicendo, "Ravvedetevi, perché il regno dei cieli è vicino" (Matteo 4:17). Il Suo messaggio finale alle chiese in Apocalisse 2 e 3 è lo stesso: "Ravvedetevi. Anziani delle chiese, ravvedetevi." Il doppio messaggio del libro dell' Apocalisse è, "Ravvedetevi" e "Vincete." Se siete presi da questi due messaggi, allora avete compreso le verità principali del libro dell'Apocalisse. Non dovete comprendere i grafici riguardo al futuro che molti predicatori mostrano durante i loro messaggi sull'Apocalisse. Dovete solo essere un vincitore. Molti che studiano questi grafici non sono vincitori. La cosa importante è obbedire alla Parola di Dio - non solo comprenderla . Siate come quei pochi in Sardi che avevano mantenuto le loro vesti pure.

Sali Quassù

Al Capitolo 4:1, il Signore disse a Giovanni, "Sali quassù e ti mostrerò le cose che devono avvenire in seguito." Da qui in poi, il Signore mostrò a Giovanni alcune delle cose che succederanno nel futuro - verso la fine dell'età presente, esattamente prima che il Signore ritorni sulla terra. Queste sono parole bellissime, "Sali quassù." Se vogliamo essere forti abbastanza per affrontare la persecuzione che verrà in futuro contro i Cristiani, allora dobbiamo ascoltare questa parola di Gesù, "Sali quassù dove sono Io e guarda tutto dal Mio punto di vista celeste." Allora non avremo paura. Se al contrario guardiamo le cose da un punto di vista terreno, allora saremo presi dalla paura.

Al Capitolo 4, vediamo i primi sette frammenti di cielo che si trovano nel libro dell'Apocalisse. Nell'Apocalisse, leggiamo di sette spiriti, di sette trombe, di sette sigilli, di sette coppe, e vediamo anche sette frammenti di cielo. In ogni frammento di cielo che vediamo qui, notiamo che tutti sono impegnati a lodare e ad adorare il Signore. Il cielo è così. Se volete prepararvi per il cielo, dovete cominciare a lodare e ad adorare Dio ora - perché questo è lo spirito del cielo. Il Signore Dio Onnipotente è sul Suo trono. Gli anziani si gettano a terra, e gettano le loro corone davanti a Dio e lo adorano (4:10). Nessuno si sta vantando della corona che ha vinto. Ma si gettano a terra davanti al Signore dicendo, "Solo Tu sei degno, o Signore." Quando gli uomini di Dio riceveranno la ricompensa da Dio per il loro servizio fedele svolto sulla terra, ognuno di loro dirà, "Signore, questa corona non sarà sulla mia testa - perché è Tua. Sei Tu quello che mi ha dato la grazia per vivere per Te e servirti. Io sono solo uno tra i milioni dei Tuoi servi. Signore, solo Tu sei degno." Questa è l'attitudine che ogni vero uomo di Dio ha anche qui sulla terra.

Il Leone è un Agnello

Al Capitolo 5, Giovanni vide un rotolo e udì una voce dire, "Chi può aprire questo libro e sciogliere i suoi sigilli?" Questo fa riferimento alla nostra redenzione. Di questo ne abbiamo anche un'illustrazione meravigliosa nella legge dell'Antico Testamento che diceva che un uomo che è diventato così povero da vendersi come schiavo, doveva venire ricomprato da suo fratello (o un parente stretto) che doveva pagare il prezzo della sua redenzione (Levitico 25:47, 48). Nel libro di Rut, vediamo il ricco Boaz che sposò una sua parente che era rimasta vedova, Rut, riscattando lei e la sua proprietà (Rut 4:1-10). Qui Boaz è una figura di Cristo e Rut è una figura della chiesa - la Straniera disprezzata che Boaz riscattò e sposò. Secondo la Legge, soltanto un fratello o un parente stretto poteva attuare questa redenzione. Perciò Gesù è venuto nella nostra carne e diventò nostro Fratello affinché poté redimerci.

Al Capitolo 5:5, vediamo uno degli anziani che disse a Giovanni, "Non piangere. Il Leone della tribù di Giuda ha vinto." Giovanni si girò per vedere il Leone, ma vide un Agnello (5:6). Il Leone è un Agnello . Un vero uomo di Dio è entrambi, sia un leone, sia un agnello. Un predicatore deve essere sul pulpito un leone contro Satana e un agnello tra le persone.

Gesù prese il libro. Qui vedete il risultato delle preghiere di molti dei santi che hanno pregato per centinaia e centinaia di anni (5:8). In tutto il mondo per molti secoli, i Cristiani hanno pregato, "Padre Nostro che sei nei Cieli. Sia santificato il Tuo nome. Venga il Tuo regno." Ora è arrivato il momento che questo regno venga. Nessuna preghiera è buttata - nemmeno le preghiere offerte 1900 anni fa e nemmeno quelle offerte ora. Nemmeno una singola preghiera, pregata da un credente sincero, va sprecata. Sale sempre come incenso davanti a Dio e alla fine arriva la risposta. Poi questi santi canteranno una nuova canzone, "Tu sei degno." "Nuova" vuol dire "sempre fresca". Nel cielo, non si stancano mai di cantare che il sangue di Gesù li ha acquistati. Spero che anche voi non vi stanchiate mai di cantare di questo argomento. Una delle preghiere che ho pregato è questa, "Signore, non permettere che la morte di Gesù sul Calvario diventi mai una verità stantia per me." Tutte le volte che canto della croce sul Calvario e dell'amore stupefacente di Gesù che ha salvato un peccatore disgraziato come me, voglio che questa verità sia sempre fresca. Ogni volta che la canto, voglio cantarla come se fosse la prima volta che ascolto questa verità. Allora sarò intonato con i canti celesti. Lo Spirito Santo può mantenere questa verità sempre fresca per noi. Poi vediamo un milione di angeli e tutta la creazione che si uniscono nell'adorare e nel lodare Dio (5:11-13).

I Sigilli Vengono Aperti

Al Capitolo 6, vediamo che vengono aperti un certo numero di sigilli - e accadono diversi eventi, simili a quelli che Gesù disse che sarebbero successi negli ultimi giorni (in Matteo 24 e Luca 21:25, 26 ).

Quando venne aperto il primo sigillo, arrivò un uomo con un cavallo bianco e gli venne data una corona (6:2). Questo non può simboleggiare Cristo, perché Cristo viene con molte corone di Sua proprietà, mentre a quest'uomo gli viene data una corona. Questo è l'Anticristo, che arriva pretendendo di essere Cristo, simboleggiato dal venire sul cavallo bianco.

Quando viene aperto il secondo sigillo vediamo un cavallo rosso - una rappresentazione della guerra (6:4). Negli ultimi giorni la pace verrà tolta dalla terra.

Quando viene aperto il terzo sigillo, vediamo un cavallo nero con una bilancia in mano che dice, "Questo è il prezzo del grano, questo è il prezzo dell'orzo. Ma non saranno toccati l'olio e il vino" (6:5, 6). Questa è una rappresentazione della carestia. Una cosa interessante che vediamo qui è che durante questa carestia, il grano e l'orzo (beni di prima necessità) costeranno molto. Ma il prezzo delle cose di lusso (olio e vino) rimarranno invariati. Questo vuol dire che nel tempo di carestia, i ricchi non soffriranno ma i poveri sì. Questa cosa sta succedendo proprio intorno a noi oggi. Ovunque i ricchi stanno diventando sempre più ricchi ed i poveri sempre più poveri.

Quando il quarto sigillo viene aperto, vediamo un cavallo giallastro, che simboleggia la morte, che arriva, uccidendo moltitudini di persone (6:8).

Quando viene aperto il quinto sigillo, Giovanni vide le anime dei martiri - quegli uomini e donne di Dio che sono stati perseguitati e uccisi fin dal tempo di Abele in avanti. Il sangue di Abele gridò per la vendetta (Genesi 4:10). E attraverso l'Antico Testamento, il sangue sparso di molti profeti, gridò per la vendetta. Quando Giovanni scrisse questo libro (nel 95 d.C.), non ancora molti Cristiani erano diventati martiri. Ma molti santi dell'Antico Testamento erano stati martirizzati. Questi santi dell'Antico Testamento stavano gridando, "Signore, fino a quando aspetterai per vendicare il nostro sangue?" (6:10). Gli venne detto di aspettare ancora un po', perché ancora qualche martire doveva versare il suo sangue. Ora vediamo che dovevano aspettare per più di 2000 anni. Un certo numero di martiri è stato ucciso (6:11). Esattamente come c'è una lista per il numero di persone sono state salvate (coloro i cui nomi sono nel Libro della Vita), prima che Cristo ritornerà, si chiuderà anche una seconda lista - quella dei Cristiani martiri che sono stati uccisi. Per noi sarà un grande onore se i nostri nomi saranno in questa seconda lista. Quando verrà ucciso l'ultimo martire di questa lista, Gesù ritornerà.

Quando Gesù aprì il sesto sigillo ci fu un grande terremoto, il sole annerì, la luna diventò come sangue, le stelle del cielo caddero, il cielo si aprì, le montagne e le isole furono rimosse, e i re della terra cominciarono a nascondersi nelle caverne (6:12-16). Le persone forti della terra all'improvviso diverranno paurose e deboli - perché è arrivato il momento per Dio di giudicare.

In questi sei sigilli, vediamo uno scorcio della fine dell'era presente, riassunto in poche parole. Il libro dell' Apocalisse non è stato scritto in sequenza. Qui ci viene data una panoramica degli eventi che succederanno alla fine dei tempi, e poi, ci vengono dati dei dettagli più specifici. Più avanti nel libro, ci verrà data un'altra volta una panoramica degli eventi futuri e degli altri dettagli.

Il Capitolo 7 si riferisce al momento in cui la tribolazione starà per iniziare - ed è divisa in due parti. La prima parte si riferisce ad Israele (7:1-8). Un rimasuglio di persone provenienti da Israele, che non conoscono Gesù come loro Salvatore, ma che temono Dio, e questo è rappresentato dai 144,000 che provengono da diverse tribù. Questo numero è solo simbolico (Dobbiamo ricordarci la parola 'simboleggiato' che abbiamo visto nel Capitolo 1). Questo numero dunque simboleggia un piccolo gruppo di persone provenienti da Israele.

Nel 1948, Israele tornò nella terra che Dio promise al loro antenato Abraamo. Gesù parlò dell'albero di fico (un simbolo di Israele) che cominciava a mettere le foglie. Non ci sarà frutto ma solo foglie. Questo cominciò nel 1948 e fece un altro passo in avanti nel 1967, quando Gerusalemme venne ripresa da Israele. Questi eventi sono tutti adempimenti delle profezie che Gesù fece più di 1900 anni fa. Disse che Gerusalemme sarebbe stata governata dagli Stranieri fino al momento in cui il tempo delle nazioni giungerà al termine (Luca 21:24). Quando Gesù era in Gerusalemme, al governo della città erano i Romani. Da quel momento in poi, fino al 1967, Gerusalemme venne sempre governata da qualche potenza straniera (come Gesù predisse). Nel momento della tribolazione, ci sarà un gruppo di Israeliti che temono Dio e che verranno sigillati da Dio.

Poi al Capitolo 7:9-17, vediamo un altro gruppo - una grande moltitudine di ogni tribù, lingua e nazione che gridando dicono, "La nostra salvezza è dovuta al nostro Dio e all'Agnello che siede sul trono," e cadendo a terra adorano il Signore. Sono vestiti di vesti bianche - vesti che sono state lavate e rese bianche dal sangue dell'agnello. Questi sono i credenti. È una grande moltitudine perché sono inclusi anche tutti i bambini che sono morti durante l'infanzia e che sono stati abortiti prima della nascita, in ogni tribù e nazione della terra. (I bambini che muoiono vanno in cielo, per merito del sangue di Cristo).

Quando qui dice che "sono quelli che vengono dalla grande tribolazione" (7:14), vuol dire che erano nella tribolazione e ne sono usciti fuori da essa. (Esattamente come al Capitolo 18:4, il Signore invita il Suo popolo ad "uscire da Babilonia" - e ciò vuol dire che erano in Babilonia e ne sono usciti. La stessa cosa vale qui.) La chiesa qui (non ogni individuo che sta nella chiesa, ma coloro che staranno sulla terra negli ultimi giorni) passeranno per la grande tribolazione e ne usciranno. Il Nuovo Testamento insegna costantemente questa verità, cioè che la chiesa passerà attraverso la grande tribolazione. Nel Nuovo Testamento non c'è nemmeno un verso che insegna diversamente.

Silenzio In Cielo

Al Capitolo 8:1, leggiamo che ci sarà silenzio in cielo per mezz'ora. Questo fatto è stupefacente, perché tutte le altre raffigurazioni del cielo contenute in questo libro comprendono lodi ad alta voce, che risuonano come tuoni o come il rumore di molti fiumi. Questa mezz'ora di silenzio indica che Dio sta per fare qualcosa che non gli piace fare - di spargere la Sua ira su coloro che si sono ribellati. A Dio non piace farlo. Questo è per Lui "un lavoro strano" ( Isaia 28:21 - KJV Trad. Ita.) e un "compito inusuale" (NASB Trad. Ita.). In Isaia 61:2 , leggiamo che "il periodo favorevole per il Signore" è un anno intero (365 giorni) mentre "il periodo di vendetta" (giudizio) è di un giorno solo. Qui vediamo la proporzione tra la grazia di Dio e la Sua vendetta, 365:1. Il giudizio è un lavoro che Dio è riluttante a svolgere. Questo è il significato del silenzio in cielo.

Poi "i sette angeli stettero in piedi davanti a Dio per suonare le loro trombe" (8:2). Queste sono le ultime sette trombe, dopo le quali i morti in Cristo risusciteranno e noi che saremo vivi saremo rapiti assieme con loro per incontrare il Signore nell'aria. In 1 Corinzi 15:52 dice anche che i morti risusciteranno e che noi saremo trasformati al suono dell'ultima tromba - non prima di questo. La chiesa non affronterà mai l'ira di Dio . La grande tribolazione è il periodo dell'ira degli uomini contro la chiesa. Ma alla fine della grande tribolazione, proprio prima che l'ira di Dio si stia per diffondere sulla terra, la chiesa sarà portata in alto per incontrare il Signore nell'aria e per dargli il benvenuto per il Suo ritorno sulla terra.

Poi Giovanni vide dell'incenso che veniva aggiunto alle preghiere dei santi, e che saliva a Dio (8:4). L'incenso simboleggia il Nome di Gesù che viene aggiunto alle preghiere e rende così le nostre preghiere accettabili da Dio. Poi quando suonarono le trombe accaddero molte calamità sulla terra e nel cielo. Quando suonò la prima tromba, ci fu grandine e fuoco. Quando suonò la seconda, le montagne vennero gettate nel mare (8:8). Quando suonò la terza, una grande stella cadde dal cielo; e quando suonò la quarta tromba un terzo del sole, della luna e delle stelle vennero spaccate.

Quando il quinto angelo suonò la sua tromba, molti demoni vennero rilasciati dal pozzo dell'abisso (9:1-11). La maggior parte dei demoni sono liberi di viaggiare tra il secondo cielo (il quartiere generale di Satana) e la terra. Alcuni di loro possiedono uomini e donne. Ma alcuni demoni speciali sono stati rinchiusi nel pozzo dell'abisso. Alla quinta tromba verranno rilasciati e verranno sulla terra per torturare le persone per cinque mesi (9:5). In quei giorni gli uomini cercheranno di morire ma non ne saranno in grado (9:6). Una volta Gesù avvertì i Suoi discepoli che chiunque non perdona suo fratello di cuore, Dio lo avrebbe consegnato agli aguzzini (Matteo 18:33-35). Questi aguzzini sono demoni. Gesù non fece una minaccia a vuoto, ma disse qualcosa che succederà veramente ad ogni credente che non perdona suo fratello.

Al Capitolo 9:12-17, leggiamo della sesta tromba. Quattro demoni che sono legati al Fiume Eufrate verranno rilasciati ed uccideranno 200 milioni di persone. Ci sarà una violenta guerra nella zona dell'Iraq (il Fiume Eufrate attraversa proprio il centro dell'Iraq). Questo fu scritto 2000 anni fa, e oggi vediamo un violento conflitto succedere proprio nella zona dell'Iraq. I paesi coinvolti in questa battaglia avranno milioni di soldati nei loro eserciti, anche se tutti questi soldati non saranno nel Medio Oriente. Poi al Capitolo 9:20, leggiamo che il resto dell'umanità ancora non si era ravveduta. L'unica cosa che Dio sta cercando è il ravvedimento. E l'unica ragione per la quale le persone vengono punite è solo perché non si sono ravvedute dai loro peccati.

Al Capitolo 10:1-3, un angelo scese e gridò a gran voce e poi ci furono sette tuoni. Giovanni stava per scrivere quello che quei sette tuoni dicevano, ma il Signore gli disse di non farlo. Perciò non sappiamo quello che i sette tuoni abbiano detto. Quello che imparo da questo è che ci sono alcune cose che il Signore ci dice che però non vuole che diciamo a nessun altro. Sono cose personali. È come un marito che dice un segreto a sua moglie che non vuole che nessun altro sappia. Se camminate con il Signore, vi dirà alcuni segreti che sono solo per voi e per nessun altro. Non dovete dirli a nessuno.

Ma quello che il Signore vi dice di scrivere, dovete scriverlo. Il Signore disse a Giovanni, "Prendi il libro che è in mano all'angelo e mangialo. Nella tua bocca sarà dolce come il miele, ma nel tuo stomaco sarà amaro" (10:8, 9). La Parola di Dio fa un doppio lavoro - ci incoraggia, ma ci porta anche attraverso esperienze amare di prove e tribolazioni. Nel nuovo patto dobbiamo vivere entrambe. Al contrario, sotto l'antico patto, quando Ezechiele mangiò un libro simile, fu soltanto dolce (Ezechiele 3:3). Dio ci dà "una gioia inspiegabile e ci riempie di gloria nel mezzo di molte prove" (1 Pietro 1:5-8).

Una volta che Giovanni mangiò il libro e ebbe la sua doppia esperienza, allora il Signore gli disse che poteva profetizzare. Poteva condividere la sua esperienza con gli altri. Alcune cose possiamo dirle agli altri ed altre no.

Poi leggiamo dei giorni in cui il mistero di Dio finirà (10:7). Il settimo angelo aveva suonato l'ultima tromba ed il mistero si concluse. Il mistero di Dio è la chiesa come Sposa di Cristo (Vedi Efesini 5:31, 32). La grande tribolazione è finita e la chiesa è stata presa in cielo al suono dell'ultima tromba.

Al Capitolo 11:1, a Giovanni venne chiesto di misurare il tempio di Dio. Dio sta misurando la Sua chiesa - ma solo coloro "che adorano nel Luogo Santissimo". Quelli che sono nel cortile esterno vengono ignorati (11:1, 2).

Gerusalemme sarà calpestata per 42 mesi (1260 giorni) (11:2). Questa è l'ultima metà dei sette anni di tribolazione. Il Signore diede a Daniele una profezia di un periodo di 490 anni (Daniele 9:24 - un giorno simboleggia un anno). Di quei 490, sarebbero passati 483 anni dal momento in cui Re Ciro ordinò la ricostruzione di Gerusalemme per arrivare al giorno della crocifissione di Gesù (Daniele 9:25, 26). (Notate: Nel calendario profetico - in Daniele e in Apocalisse - un anno conta solo 360 giorni. Perciò 483 anni profetici di 360 giorni sono uguali a 476 anni nel sistema solare di 365 giorni per anno. E sono passati esattamente 476 anni dall'ordine di ricostruire Gerusalemme alla crocifissione di Gesù). I rimanenti 7 anni di quel periodo vennero tenuti per la fine dei tempi - e saranno compiuti nel periodo di 7 anni di tribolazione alla fine di quest'era (Daniele 9:27). La seconda metà di questo periodo di 7 anni è chiamata "la grande tribolazione" - 1260 giorni o tre anni e mezzo - lo stesso periodo in cui Gesù compì il Suo ministero pubblico. L'Anticristo replicherà questo e avrà dominio per 3 anni e mezzo.

A quel tempo ci saranno due testimoni (simbolicamente) per il Signore sulla terra (11:3, 4). Zaccaria vide una visione simile di due alberi d'ulivo che versavano l'olio nel candelabro (Zaccaria 4:11-13). Questo simboleggia un doppio ministero profetico negli ultimi giorni. Quando parlano, il fuoco procede dalle loro bocche (simbolicamente parlando) per divorare i loro nemici. Hanno potere per fermare la pioggia e di trasformare i fiumi in sangue (11:6). Questo ministero sarà simile a quello dei ministeri di Mosè e di Elia che fecero dei miracoli simili. E alla fine, quando finiranno il loro ministero, verranno uccisi (11:7). Questa è una verità meravigliosa. Un vero servo del Signore che cammina nella volontà di Dio, non può essere ucciso fino al momento in cui ha finito il suo ministero sulla terra. Nessuno può uccidere questi testimoni profetici prima del momento che Dio ha deciso per loro - e nessuno può uccidervi prima del tempo che Dio ha deciso per voi.

Questi profeti verranno umiliati pubblicamente. I loro corpi morti rimarranno sulla strada di Gerusalemme (11:8). A Giovanni gli venne detto che le persone di tutto il mondo sarebbero state in grado di vedere i loro corpi morti giacere sulla strada per tre giorni e mezzo (11:9). Come possono miliardi di persone da tutto il mondo vedere questi corpi che giacciono sulla strada di Gerusalemme? Con la televisione satellitare - cosa che era sconosciuta al tempo di Giovanni. Qui vediamo un riferimento nascosto al futuro arrivo della televisione satellitare. Il mondo si rallegrerà quando questi profeti Cristiani verranno uccisi. Il mondo (incluso il Cristianesimo religioso) si è sempre rallegrato alla morte dei veri profeti. Poi avverrà un miracolo. Dopo tre giorni e mezzo, questi due profeti verranno risuscitati dai morti. Una volta risuscitati, una grande paura arriverà su tutti. Poi verranno presi e portati in cielo. Poi ci sarà un grande terremoto e un decimo della città crollerà (11:11-13).

Gesù disse che negli ultimi giorni ci sarebbero state guerre, carestie e terremoti - una preparazione di calamità peggiori in arrivo. Poi suonò il settimo angelo e una proclamazione dichiarò, "Il regno del mondo è diventato il regno del nostro Signore Gesù Cristo. Regnerà nei secoli dei secoli" (11:15). Poi gli anziani caddero a terra e adorarono Dio.

Al Capitolo 6 abbiamo visto una panoramica degli ultimi giorni, e ne abbiamo vista un'altra al Capitolo 11. Ed ora ci vengono dati ancora più dettagli riguardo agli ultimi giorni.

La Donna ed il Dragone

"Un grande segno apparve nel cielo, una donna rivestita del sole, con la luna sotto i suoi piedi e una corona di dodici stelle sul capo" (12:1). Giuseppe ebbe un sogno nel quale vide undici stelle (che rappresentavano i suoi 11 fratelli) che si inginocchiavano davanti a lui. Perciò quando paragoniamo Scrittura con Scrittura, è chiaro che le 12 stelle fanno riferimento alle 12 tribù di Israele. Perciò questa donna simboleggia Israele, e partorisce un Figlio. Questo figlio era Gesù, nato in Israele.

Poi leggiamo di un dragone (il diavolo) che molto tempo prima prese con sé un terzo degli angeli ("stelle del cielo") quando si ribellò contro Dio (12:4). Tutti questi angeli diventarono demoni. Da questo verso, impariamo che, tra milioni di angeli, un terzo di loro diventò demone. Perciò, due terzi degli angeli rimasero fedeli a Dio. Ricordatevi che per ogni demone che c'è nel mondo ci sono due angeli dalla nostra parte!

Il dragone aspettò davanti alla donna (Israele) per inghiottire il Bambino. Questo è quello che provò a fare Erode - cioè cercare di uccidere il Bambino Gesù. Ma non ebbe successo. Il Bambino (Gesù) alla fine ascese a Dio e al Suo trono (12:5).

Al Capitolo 12:7-10, leggiamo di come Satana verrà cacciato giù dal secondo cielo ("i luoghi celesti" - Efesini 6:12). Molti anni prima, il diavolo venne cacciato dal terzo cielo (dall'immediata presenza di Dio) e gettato nel secondo cielo. Qui verrà cacciato dal secondo cielo sulla terra. Qui viene chiamato il "Seduttore di tutto il mondo" e "l'Accusatore dei credenti". Satana accusa costantemente i credenti davanti a Dio - giorno e notte (12:10). Chiunque accusa dei credenti sta collaborando con Satana. Possiamo esporre delle dottrine sbagliate che vediamo negli altri credenti e non concordare con loro. Ma non dobbiamo unirci a Satana accusandoli.

Al Capitolo 12:11, vediamo tre passi per vincere Satana.

  • Primo, con il sangue di Gesù Cristo. Le accuse di Satana non hanno più potere contro di noi, perché il sangue di Gesù ci ha ripulito da tutti i nostri peccati. Quando il diavolo ci accusa di qualsiasi peccato che abbiamo commesso nel passato recente o in quello remoto, dobbiamo dirgli con una fede perfetta, "Il sangue di Gesù mi ha ripulito da ogni peccato. Perciò per me ora non c'è più nessuna condanna."
  • Secondo, con "la parola della nostra testimonianza." Dobbiamo dire a Satana frequentemente che fu sconfitto sulla croce dal nostro Signore e che dunque non ha più potere su di noi, e perciò non lo temiamo, e non ci potrà mai toccare senza il permesso di Dio. Se siamo coraggiosi da dare questa testimonianza a Satana, lo vinceremo costantemente.
  • Terzo, non amando la nostra vita, ma piuttosto mettendola a morte (Galati 5:24). La nostra vita (la nostra carne) è l'inviato di Satana dentro di noi. Se la odiamo costantemente e la crocifiggiamo, Satana perderà il suo potere su di noi.

Al Capitolo 12:13-16, vediamo che il dragone cerca di perseguitare la donna (il resto dei Giudei) perché Gesù è uscito da Israele. Guardando la storia del mondo, ci sono state persone che hanno cercato di distruggere i Giudei. Aman cercò di distruggere i Giudei (in Ester). Hitler cercò di distruggere i Giudei nel XX secolo. Ma non hanno avuto successo. Oggi i Giudei stanno vivendo nella terra dei loro padri. Leggiamo che la terra aiutò la donna proteggendola dagli attacchi del dragone. Quando non poté avere successo contro Israele, il dragone cambiò rotta e iniziò a fare guerra alla chiesa che uscì sempre dalla stessa donna (12:17). I primi Cristiani erano tutti Giudei, e questa cosa andò avanti per molti anni. Qui la chiesa viene chiamata "coloro che osservano i comandamenti di Dio e che sostengono la testimonianza di Gesù." Queste sono le due caratteristiche della vera chiesa.

Le Due Bestie

Al Capitolo 13:1, vediamo la bestia con dieci corna uscire dal mare. Questa è la figura dell'arrivo al potere dell'Anticristo. Vediamo che verrà sostenuto dal dragone. Le persone adoreranno l'Anticristo. Con un subdolo inganno, cercherà di imitare la risurrezione di Cristo (13:3). Verrà guarito da una pericolosa ferita e l'intero mondo si meraviglierà del fatto che abbia potuto riprendersi da un tale infortunio. In realtà non morirà e perciò non risorgerà nemmeno. Solo Cristo è risorto. Ma l'Anticristo cercherà di imitarlo. Parlerà con parole arroganti (13:5). Aprirà la sua bocca e bestemmierà contro Dio (13:6). Gli sarà permesso di fare guerra ai santi e di ucciderli ("di vincerli" - 13:7). Il diavolo e i suoi agenti potrebbero vincere i nostri corpi ed ucciderci. Ma non saranno in grado di vincere i nostri spiriti. Vediamo che in quei giorni molti santi verranno uccisi dall'Anticristo. Questo prova che nei giorni dell'Anticristo ci saranno dei santi (credenti) sulla terra. Qui è ancora un'altra prova che la chiesa sarà qui sulla terra durante il periodo della grande tribolazione. I vincitori (il reparto speciale dell'esercito spirituale di Dio) con coraggio in quei giorni staranno saldi per Dio. Chi vuole ascoltare la verità, la ascolti.

Al Capitolo 13:8, leggiamo che gli abitanti della terra (che sono, coloro che hanno le menti settate sulle cose della terra) adoreranno l'Anticristo. Ma coloro i quali nomi sono scritti nel Libro della Vita non lo adoreranno. Questi sono i vincitori i quali non hanno la mente settata sulle cose della terra. Questa è un'altra dichiarazione che prova che i credenti saranno qui sulla terra, rimanendo saldi contro l'Anticristo durante il periodo della grande tribolazione. Con tutte queste palesi dichiarazioni, è sorprendente che ci siano ancora delle persone che credono che la chiesa verrà rapita segretamente prima della grande tribolazione. Una volta che alle persone viene fatto un lavaggio del cervello dai predicatori che gli fanno credere dei falsi insegnamenti, per la maggior parte di loro è difficile cambiare idea, anche quando vedono le cose chiaramente nella Scrittura. Per fare questo c'è bisogno di umiltà, onestà e un gran coraggio.

Poi un'altra bestia uscirà dalla terra e si unirà all'Anticristo (13:11). Questo è il falso profeta. Questo completa la trinità Satanica, che comprende Satana (il capo), l'Anticristo (il capo politico) e il Falso profeta (il capo religioso). Questa combinazione tra religione, politica e Satana si unirà assieme per perseguitare la chiesa. La nuova bestia ha le corna come quelle di un agnello. Cioè pretende di essere seguace di Cristo. Questo potrebbe essere un capo religioso che perseguiterà i veri credenti di Gesù Cristo. La storia ci racconta di molti capi nel Cristianesimo (sia Cattolici sia Protestanti) che hanno perseguitato i veri seguaci di Cristo nei secoli passati, e che fanno così anche oggi. Perciò non sarà sorprendente vedere un altro capo del genere, che si dice "Cristiano" ma che si unirà all'Anticristo per perseguitare il popolo di Dio. Ha le corna come quelle di un agnello, ma parla come un drago. È un lupo in vesti da pecora. Avrà il sostegno del potere politico, l'Anticristo, e compirà dei segni per sedurre le persone. Sarà un mago e un ipnotista, e farà falsi miracoli per sedurre delle persone semplici di mente che sono ignoranti della Parola di Dio (13:13, 14).

Farà anche un'immagine del capo politico e farà sì che quell'immagine parli, così sedurrà le persone. Questo sarà un robot costruito esattamente come un essere umano e che parlerà con una voce registrata. La bocca si muoverà in modo molto realistico - e molti saranno sedotti. In alcuni musei ho visto dei robot del genere.

Poi il falso profeta farà sì che tutte le persone del mondo riceveranno un segno. Questo è chiamato "il marchio della bestia". Questo marchio può essere portato dalle persone o sulle loro fronti o nella loro mano destra (13:16). Se è dentro il loro palmo, allora possono nasconderlo. Ma se è sulle loro fronti, tutti possono vederlo. Questo vuol dire che il diavolo dà l'opportunità alle persone di essere apertamente dei suoi seguaci (avendo il suo marchio sulle loro fronti) oppure di seguirlo segretamente (avendo il suo marchio nascosto nel palmo delle loro mani). Oggi ci sono coloro che apertamente seguono Satana. E ci sono altri (anche nelle chiese Cristiane) che seguono Satana segretamente - nel segreto vivono nel peccato sessuale, con le loro mani danno in segreto delle tangenti, e poi con le stesse mani vengono a spezzare il pane come se fossero persone sante della chiesa. Il diavolo dà alle persone l'opzione di preservare la loro "buona" reputazione nelle loro chiese e di seguirlo nelle loro vite private. Satana offrì a Gesù tutte le cose di questo mondo se solo si fosse inginocchiato a lui. I Cristiani che in segreto seguono Satana possono ottenere molte cose da questo mondo, e nonostante questo nella chiesa non si saprà mai le cose sbagliate che queste persone fanno nelle loro vite private - perché "il marchio della bestia" è nascosto nella loro mano. Ma un giorno ogni cosa verrà rivelata.

Il numero dell'Anticristo è menzionato come 666 (13:18). Che cosa vuol dire? La parola 'Gesù' in Greco si scritto 'IESOUS'. Al contrario dell'Italiano, ogni lettera dell'alfabeto Greco antico aveva un valore numerico. Il valore numerico totale di I,E,S,O,U,S, in Greco antico è 888. 8 è il numero della nuova creazione. L'ottavo giorno della settimana è l'inizio di una nuova settimana. Nella tastiera del piano, la nota numero 8 è l'inizio di una nuova ottava. E Gesù è il Principio di una nuova creazione. Tre 8 fanno riferimento alla trinità. Perciò questo numero simboleggia Gesù come Dio che però è anche un Uomo ed è il Principio di una nuova creazione. Ora guardate il 666. 6 è il numero dell'uomo, perché l'uomo fu creato il sesto giorno. Il triplo 6 fa riferimento alla Trinità. Perciò 666 simboleggia l'uomo che cerca di essere Dio. Questo è proprio quello che farà l'Anticristo. "L'uomo del peccato, l'avversario, colui che s'innalza sopra tutto ciò che è chiamato dio fino al punto da porsi a sedere nel tempio di Dio, mostrando sé stesso e proclamandosi Dio" (2 Tessalonicesi 2:4). Un giorno quando sapremo chi sarà l'Anticristo, se controllate il valore numerico del suo nome in greco antico, troverete che il totale sarà 666.

I Seguaci di Gesù

Al Capitolo 14:1-5, leggiamo dei seguaci di Gesù. Ma notate la differenza tra loro e i seguaci dell'Anticristo. Ai seguaci di Gesù non gli viene data l'opzione di avere il marchio nelle loro mani. Può essere solo sulla loro fronte. In altre parole, non potete essere un seguace di Gesù in segreto . Dovete essere apertamente dei seguaci di Gesù, oppure non essere seguaci di Gesù. Potete essere un seguace segreto di Satana , ma non di Gesù. I 144,000 menzionati qui sono ancora un numero simbolico. Questo numero è un numero molto piccolo se paragonato alla grande moltitudine che non può essere contata - menzionata al Capitolo 7 . Questo ci mostra che tra la grande moltitudine di coloro ai quali i peccati sono stati perdonati, ci sono molto, ma molto pochi che veramente seguono il Signore ovunque va (14:4). La via che conduce alla vita, come disse Gesù, è molto stretta e pochissimi la trovano (Matteo 7:14). Pochissimi scelgono la via della croce.

Questo piccolo gruppo canta anche un nuovo cantico, una canzone di devozione a Cristo, che ha imparato qui sulla terra prima di andare in cielo (14:3). Non potete imparare questa canzone di devozione a Gesù dopo essere andati in cielo. Deve essere imparata qui sulla terra. Dice anche di questo gruppo, che nessuna menzogna si trova nelle loro bocche (14:5). Perciò, per essere in questo gruppo, uno deve liberarsi da tutte le bugie, tutte le finzioni e tutta l'ipocrisia dalla propria vita. Questi sono i veri seguaci di Gesù, la Sposa di Gesù Cristo. Questi sono stati "riscattati dalla terra" (14:3), cioè sono stati liberati dall'attaccamento a questa terra. Un'altra cosa che viene detta a loro riguardo è che "non si sono contaminati con le donne, ma si sono preservati puri" (14:4). Questo fa riferimento a non essersi contaminati con Babilonia la prostituta - la Cristianità mondana (della quale leggiamo di più ai Capitoli 17 e 18 ).

Al Capitolo 14:7-11, leggiamo che tre angeli proclamarono tre messaggi di giudizio. Il primo angelo disse, "Temete Dio e date a Lui la gloria perché l'ora del Suo giudizio è giunta." Il secondo disse, "Caduta, caduta è Babilonia la grande." E il terzo disse, "Chiunque segue la bestia, sarà tormentato per sempre."

Al Capitolo 14:14-20, leggiamo della mietitura del giudizio con il Signore che mette mano alla Sua falce. Un angelo disse, "Metti mano alla tua falce e mieti, perché è giunta l'ora di mietere, perché la messe della terra è matura" (14:15). Questa non è la raccolta delle anime che devono essere salvate. La raccolta delle anime salvate avvenne 2000 anni fa, quando Gesù disse ai Suoi discepoli, "Alzate i vostri occhi e guardate. I campi sono pronti per la mietitura" (Giovanni 4:35). Ma qui vediamo un'altra mietitura - la mietitura del giudizio di Dio su questo mondo e la fine di quest'era.

La Sposa di Cristo

Al Capitolo 15, vediamo un'altra illustrazione della Sposa di Cristo (15:2). È raffigurata vittoriosa su un mare di cristallo mescolato con del fuoco. Il mare di cristallo è una figura di una vita vissuta in perfetto riposo. "Ma gli empi sono come il mare agitato quando non si può calmare" (Isaia 57:20). Quello che vediamo qui è proprio l'opposto. Questi sono credenti che sono entrati nel "Riposo Sabbatico in Cristo" nelle loro vite (Ebrei 4:9-11). Cantano il cantico di Mosè. Ci sono due cantici di Mosè - uno in Esodo 15:1-4 e l'altro in Deuteronomio 32:1-44. Il tema di entrambe queste canzoni è lo stesso: "Dio si è personalmente vendicato dei nostri nemici". Non lo abbiamo fatto noi. Dio lo ha fatto. Sia lodato il Signore!

Al Capitolo 16, leggiamo di sette coppe dell'ira che vengono rovesciate sulla terra. Tutto quello descritto in questo capitolo potrebbe succedere in un periodo brevissimo. Nell' Apocalisse l'ira di Dio viene menzionata solo qui - dal Capitolo 14 al 16 - verso la fine del tempo della tribolazione (un'anteprima ci viene mostrata al Capitolo 6:16, 17). Quest'ira non toccherà mai un credente, perché siamo stati salvati dall'ira di Dio. Il ritorno del Signore viene menzionato all'improvviso in mezzo a questo Capitolo (16:15). La chiesa viene rapita, l'ira di Dio viene versata sulla terra e Cristo scende sulla terra con la Sua chiesa per governare la terra (19:11).

Quando la settima coppa viene versata, accadono delle varie calamità sulla terra e succede una breve battaglia di Armagheddon e Babilonia è pronta per essere giudicata. Che cos'è Babilonia viene descritta nei prossimi due capitoli.

Babilonia e la Prostituzione Spirituale

Il Capitolo 17 ed il 18 parlano di Babilonia - che è sia un sistema religioso, sia un sistema politico. Simboleggia il Cristianesimo corrotto che ha lo stesso spirito dei partiti politici corrotti che ci sono nel mondo. La Cristianità Babilonese cerca il potere terreno e anche la potenza di Dio. Ma siccome la potenza di Dio non può essere mescolata con l'onore ed il potere terreno, allora Satana inganna il Cristianesimo con delle false manifestazioni della potenza di Dio - e queste manifestazioni le possiamo vedere oggi esercitate da una grande moltitudine di predicatori Babilonesi. Al contrario Gesù disse, "Il Mio regno non è di questo mondo". Non potete essere un discepolo di Gesù ed avere il regno dei cieli ed il regno di questo mondo. Ma la Cristianità Babilonese dice che potete avere entrambi. Perciò i Cristiani Babilonesi cercano di prendere tutto quello che possono da questo mondo mentre professano di cercare prima di tutto il regno di Dio. Ma scopriranno nel giorno finale che Satana li ha ingannati e che non riceveranno il regno dei cieli.

Al Capitolo 17, vediamo una donna che monta su di una bestia. La bestia è il sistema politico mondiale, e la donna è il Cristianesimo religioso - vanno a braccetto l'un l'altro. Al Capitolo 17:5, leggiamo di 'Babilonia la grande.' Nel libro dell'Apocalisse Babilonia viene chiamata 'grande' per 11 volte. Al contrario Gerusalemme viene chiamata la città 'santa' (Apocalisse 21:2). Il contrasto tra 'grande' e 'santa' è il contrasto tra quantità e qualità. La differenza essenziale tra Babilonia e Gerusalemme è la qualità. Cercate di essere grandi o santi? Questo determinerà se costruirete Babilonia o Gerusalemme. Anche se le vostre dottrine sono tutte evangeliche, se cercate di essere grandi nel mondo o nel Cristianesimo, costruirete Babilonia. Se al contrario la vostra passione è la santità, allora non sarete grandi, ma costruirete Gerusalemme. Questa è la scelta che sono chiamati a fare quelli che sono impegnati nel lavoro Cristiano oggi: Dovremmo puntare sul numero o sulla qualità? Se abbassiamo il nostro livello, possiamo radunare sempre più persone. Ma le guideremo tutte quante all'inferno. Noè dopo 120 anni di ministero aveva nella sua chiesa solo 8 persone, perché era un "predicatore di giustizia" che non abbassò il livello (2 Pietro 2:5). Se avesse abbassato il livello, nel suo gruppo avrebbe potuto avere 800 o anche 8000 persone. Ma tutte queste persone, incluso Noè, sarebbero affogati con il diluvio. Nessuno si sarebbe salvato. Grazie a Dio Noè enfatizzò la qualità e non cercò mai i grandi numeri. Come risultato salvò tutti e otto. Se fate solo dei convertiti al Cristianesimo ma non li fate diventare dei discepoli di Gesù, potreste avere dei grandi numeri di persone. Ma saranno parte di Babilonia che alla fine sarà distrutta da Dio.

Ho trovato questo spirito Babilonese in almeno alcuni Cristiani in ogni singolo gruppo Cristiano. Nessuna denominazione o chiesa è esclusa. Un capo di una chiesa deve combattere una costante battaglia se vuole tenere questo spirito fuori dalla sua chiesa. Lo spirito dello scendere a compromessi, della mondanità, dell'essere onorati, e delle ricchezze di questo mondo entra nei Cristiani molto facilmente. Allora uno non può essere un discepolo di Gesù. Se cercate di piacere agli uomini, non potete piacere a Dio. Non potete scappare a questo spirito di Babilonia lasciando una chiesa ed unendovi ad un'altra. Molti Protestanti e Pentecostali dicono che Babilonia è la Chiesa Cattolica Romana. Ma lo spirito di Babilonia si trova anche tra i Protestanti e Pentecostali - e specialmente tra i loro capi. Corrono dietro ai soldi molto di più di quello che fanno i sacerdoti Cattolici.

Babilonia non è un particolare gruppo o una denominazione. Ma è un sistema. È come il sistema mondiale che è governato da Satana, che tende a penetrare e diffondersi in ogni gruppo Cristiano. Potete sedervi nella più santa chiesa del mondo ed essere un membro di Babilonia. È uno spirito che mischia Cristo con i soldi, Cristo con le comodità e il cielo con questo mondo. Ma tutte queste cose sono agli opposti e come l'olio con l'acqua non si possono miscelare. L'unico modo per scampare allo spirito di Babilonia è mettere la vostra carne a morte costantemente e liberarvi dallo spirito del mondo dalla vostra vita.

Al Capitolo 18, vediamo Babilonia come un sistema economico . La religione Cristiana è diventata un mezzo che fa guadagnare molti soldi a molte persone. Al tempo di Gesù, i Giudei mondani vendevano colombe e pecore nel tempio, non per servire le persone, ma per ricavarne dei profitti. Ogni volta che fate del lavoro Cristiano per guadagno personale e senza del sacrificio personale, vi state muovendo nello spirito di Babilonia. Molti predicatori del Cristianesimo di oggi scrivono libri, girano video e guadagnano delle grandi somme con i diritti di questi materiali. Compiono il ministero nel nome del Signore ma per guadagnare dei soldi per sé stessi. Questo è lo spirito di Babilonia. Pensate alla celebrazione del Natale. Quanti soldi guadagnano i negozianti vendendo cartoline e doni di Natale?

Il vero profeta di Dio starà contro questo sistema corrotto, dichiarando che questo non è il modo in cui gli apostoli servirono il Signore. Il Nuovo Testamento insegna che coloro che servono il Signore possono ricevere dei doni dagli altri su base volontaria. Ma se siete coinvolti nel lavoro Cristiano e guadagnate di più attraverso il vostro ministero rispetto a quello che avreste guadagnato lavorando in un'occupazione secolare, allora siete influenzati dallo spirito di Babilonia. Molti lavoratori Cristiani stanno guadagnando cinque o dieci volte di più rispetto a quello che avrebbero guadagnato se fossero stati occupati in un impiego secolare. Non stanno servendo il Signore. Stanno servendo loro stessi. Molti predicatori e pastori sono furiosi con me perché dichiaro tutto questo. Ma anche i sacerdoti nel tempio odiarono Gesù, perché espose quelli che stavano facendo dei soldi nel nome di Dio. Perciò è tutto a posto se le persone odiano anche me per la stessa ragione.

Tutti coloro che si muovono in questa direzione avranno dei gran rimpianti nel giorno finale. La via di Dio è la via del sacrificio. Gerusalemme è la città del sacrificio. Se andavate nel tempio nella Gerusalemme antica avreste visto sangue per tutto il cortile. È un posto dove si compiono sacrifici. Al contrario Babilonia è un posto dove si commercia. Seguire Gesù e servirlo vuol dire camminare sulla via del sacrificio, e non sulla via del guadagno personale, sia di soldi sia di onore. Un giorno Dio distruggerà tutto questo sistema economico religioso e tutti coloro che lo hanno costruito e sostenuto. Perciò oggi il Signore chiama il Suo popolo dicendo, "Uscite da Babilonia popolo mio. Non partecipate ai suoi peccati, o altrimenti sarete puniti con lei. Perché i suoi peccati si sono accumulati fino a toccare il cielo, e Dio è pronto a giudicarla per i suoi crimini" ( Apocalisse 18:4, 5 - Living Trad. Ita.).

Al Capitolo 19, vediamo comparire per la prima volta nel Nuovo Testamento la parola 'Alleluia'. Ci sono solo 4 volte in cui questa parola si trova nel Nuovo Testamento - e tutte 4 sono in questo capitolo. Oggi molti dicono "Alleluia" senza senso. Ma nel cielo dicono "Alleluia" per una ragione. Gridano tre volte "Alleluia", perché Babilonia è stata distrutta! (19:1-4). Oggi vi unirete a loro dicendo, "Alleluia! Signore, stai per distruggere questa Cristianità malvagia, che pensa a fare soldi, che ama il piacere e che ha deviato molti dalla giusta via"?

La quarta volta che dicono "Alleluia" è perché "il Signore Dio sta regnando e il matrimonio dell'Agnello è giunto e la Sua sposa si è fatta trovare pronta" (19:6, 7). Questa è un'altra cosa per la quale dobbiamo gridare Alleluia, perché il Signore sta preparando in purezza la Sposa di Cristo sulla terra oggi.

La Sposa di Cristo comprende coloro che si sono mantenuti puri dallo spirito di Babilonia. È vestita di lino bianco e puro, senza oro, simboleggiando così la giusta vita che hanno vissuto questi credenti. Questa non è la giustizia di Cristo ma "la giustizia delle opere dei santi" (Apocalisse 19:8). Questo vestito bianco puro è in contrasto con lo sgargiante vestito della prostituta, che è adornato di viola e di scarlatto con oro, pietre preziose e perle (17:4).

Giovanni era così emozionato dal vedere la Sposa di Cristo che cadde a terra adorando l'angelo. Ma l'angelo gli disse, "Non adorare me, adora Dio" (19:10).

Poi vediamo Cristo ritornare sulla terra, come un guerriero, assieme ai santi che erano appena stati rapiti per incontrarlo nell'aria e dargli il benvenuto sulla terra (19:11-16). È venuto a stabilire il Suo regno. Qui c'è una breve descrizione della battaglia di Armagheddon (19:17-21). Poi l'Anticristo e il falso profeta vengono presi e gettati nello stagno di fuoco (19:20). Sono i primi due inquilini dello stagno di fuoco. Lo stagno di fuoco è una versione più grande dell'inferno.

Il Regno Millenario

Al Capitolo 20, leggiamo che Satana viene incatenato nell'abisso per 1000 anni, mentre Gesù regnerà sulla terra. In quei giorni questa profezia sarà compiuta: "Il lupo e l'agnello si sdraieranno assieme, il leopardo e la capra faranno la pace. Vitelli e i buoi saranno al sicuro tra i leoni; e i leoni mangeranno l'erba come le mucche. I bambini staranno al sicuro tra i serpenti velenosi, perché come l'acqua riempie il mare, la terra sarà piena della conoscenza del Signore" ( Isaia 11:6-9 - Living Trad. Ita.). Durante questi 1000 anni coloro che rimasero fedeli nella loro vita sulla terra regneranno con Cristo.

Qui una breve storia di Satana. All'inizio fu gettato dal terzo cielo al secondo cielo, quando si ribellò contro Dio. Un giorno sarà gettato dal secondo cielo sulla terra (come abbiamo visto al Capitolo 12). Qui lo vediamo gettato dalla terra nell'abisso. Dopo 1000 anni, verrà rilasciato per un breve periodo e poi sarà gettato nello stagno di fuoco. Questa sarà la sua destinazione finale.

Qui leggiamo anche della prima risurrezione - la risurrezione dei giusti (20:6). Gli empi non verranno risorti per il giudizio finché non sarà finito il regno di 1000 anni di Cristo. Alla fine di quei 1000 anni Satana verrà rilasciato per poco tempo per mostrare così alle persone che anche dopo aver visto per 1000 anni il regno pacifico di Cristo, vorranno comunque seguire Satana, perché gli uomini sono egoisti, pensano a sé stessi e non vogliono sottomettere le loro vite a Dio. Ma in un momento, il fuoco di Dio scenderà e li brucerà tutti e poi il diavolo verrà gettato nello stagno di fuoco (20:9, 10).

Poi arriverà la seconda risurrezione, dove Dio si siederà sul grande trono del giudizio e i non credenti di ogni epoca verranno risorti dai morti per stare davanti a Lui. La registrazione delle loro vite allora verrà aperta (20:11, 12). Quando fu scritta l'Apocalisse, i libri non erano come quelli che abbiamo oggi. Ma erano dei rotoli di pergamena. La cosa che gli assomiglia di più al giorno d'oggi è il nastro di un videoregistratore perché anch'esso è arrotolato. Perciò Dio prenderà la video-registrazione della memoria di ognuno e "premerà il bottone riavvolgi". La memoria di quella persona tornerà indietro fin dal tempo in cui era nata e da lì in avanti la sua vita verrà proiettata - così che tutto il mondo la potrà vedere. Tutto quello che ha detto e fatto, tutte le bugie che abbia mai detto, tutti i libri sporchi che abbia letto, tutti i peccati in segreto, tutti i suoi pensieri, tutte le sue attitudini nei confronti degli altri e le sue motivazioni, tutto, sarà mostrato su uno schermo affinché tutto il mondo lo veda. Chiunque allora vedrà che quella persona merita di andare nello stagno di fuoco. Queste persone erano già all'inferno. Perché allora vengono risuscitate per poi essere buttate nello stagno di fuoco? Questo è fatto affinché tutto il mondo veda la giustizia del giudizio di Dio - così che chi sia noto che chi verrà gettato nello stagno di fuoco merita di andarci. Non solo deve compiersi il giudizio, ma deve essere manifesto affinché tutti lo vedano .

Tutti noi abbiamo un video-registratore che sta funzionando nella nostra memoria, la cui registrazione un giorno verrà esposta davanti a tutto il mondo - per i credenti al tribunale di Cristo (2 Corinzi 5:10), e per i non credenti davanti al grande trono bianco descritto qui. C'è solo un modo per togliere tutti i nostri peccati da questo registrazione. Con un'onesta confessione della nostra colpa, con un ravvedimento genuino, abbandonando il peccato e chiedendo a Cristo di ripulirci con il Suo sangue da tutti i peccati. Allora la parte del video sarà cancellata e ci sarà una parte di video che sarà bianca. Questo non vuol dire che dobbiamo prendere il peccato alla leggera, solo perché è facilmente cancellabile. Anche se i nostri peccati vengono cancellati dalla registrazione, sarà imbarazzante per noi al giorno finale che le persone vedano un sacco di spazi bianchi nella registrazione della nostra memoria!!

La Nuova Gerusalemme

Ai Capitoli 21 e 22, leggiamo della nuova Gerusalemme, dei nuovi cieli e della nuova terra. Nella nuova Gerusalemme, i vincitori erediteranno tutto (21:7). Al Capitolo 21:8, vediamo una breve lista di coloro che verranno mandati nello stagno di fuoco. Notate qui che i codardi vengono menzionati per primi. Questi sono coloro che hanno temuto gli uomini più di Dio, che si sono preoccupati di più di essere approvati dagli uomini piuttosto che da Dio e che perciò non hanno avuto il coraggio di stare saldi per la verità.

La nuova Gerusalemme è fatta di diaspro cristallino (21:10, 11). Questo simboleggia l'importanza di essere trasparenti e totalmente liberi da ogni ipocrisia, se vogliamo fare parte di questa chiesa gloriosa. Questo viene anche simboleggiato al Capitolo 21:16, dove ci viene detto che "la sua lunghezza, la sua larghezza e la sua altezza erano uguali". La città è un cubo. La sua profondità misura esattamente come l'altezza della sua facciata (lunghezza e larghezza). Perciò cercate con tutto il cuore di essere sempre trasparenti come il cristallo nelle vostre vite e di avere tanta profondità spirituale nella vostra vita quanta ne vedono gli altri al di fuori. In altre parole, vivete in un modo tale che la vostra vita privata non sia in nessun modo diversa rispetto a quella pubblica.

Al Capitolo 21:12 e 14, leggiamo delle 12 tribù di Israele e anche dei 12 apostoli di Cristo. Questo sembra indicare che i santi dell'Antico Testamento e i credenti del Nuovo Testamento avranno entrambi una parte in questa nuova Gerusalemme.

Poi al Capitolo 22:1, 2, vediamo il fiume della vita, l'albero della vita, e il trono di Dio e di Cristo. Non ci sarà più nessuna maledizione (22:3). L'albero della conoscenza del bene e del male è stato distrutto. Non ci sarà più bisogno della luce del sole perché Dio Stesso sarà la luce (22:5). Questa è un'illustrazione della nostra casa eterna. Poi Gesù dice, "Ecco, sto per venire. Siate pronti. Beato chi obbedisce alle parole di questo libro" (22:7).

Giovanni è talmente eccitato da cadere e adorare l'angelo un'altra volta. Giovanni fece questo errore due volte. Ma di nuovo l'angelo gli disse di "adorare Dio" (22:8, 9).

Al Capitolo 22:11, vediamo un'esortazione stupefacente: "Chi è ingiusto continui a praticare l'ingiustizia, e chi è impuro continui ad essere impuro." Vi potete immaginare che la Bibbia nella sua ultima pagina conclude con un'esortazione a fare il male e ad essere impuri? Quello che vuol dire è che se avete letto l'intera Bibbia e arrivando alla sua ultima pagina avete ancora voglia di fare il male ed essere impuri , allora Dio vi dice di andare avanti così facendo il male ed essendo impuri - perché allora non c'è più speranza per voi.

Oggi stiamo vivendo negli ultimi giorni. Il Signore arriverà presto e renderà ad ogni uomo secondo le sue opere (22:12). Al Capitolo 22:15 , c'è l'ultimo avvertimento contro le bugie - sia dette con parole sia con azioni. Il primo peccato menzionato nella Bibbia è una bugia, quando Satana disse ad Eva che "non sarebbe morta" (Genesi 3:4). E anche l'ultimo peccato menzionato nella Bibbia, che è qui, è una bugia. Questo ci mostra la gravità delle bugie e dell'ipocrisia. La Sposa di Cristo consiste in coloro che sono ripuliti da questa abitudine di mentire (Apocalisse 14:5).

Prima della chiusura della Bibbia viene dato un invito finale, tutti quelli che sono assettati per la vita divina di venire e prendere parte alla vita eterna gratuitamente (22:17). Nell' Apocalisse ci sono due inviti: I non credenti sono invitati ad essere salvati . I credenti vengono esortati a vincere.

Un ultimo avvertimento viene dato anche a coloro che rimuovono o modificano qualunque dei comandamenti che è dato in questo libro (22:18, 19).

La Bibbia si conclude con le parole di Gesù che promette di ritornare sulla terra (22:20) e le parole dell'apostolo Giovanni: "La grazia del nostro Signore Gesù Cristo sia con tutti i santi. Amen" (22:21). L'ultima parola nell'Antico Testamento è 'sterminio' (Malachia 4:6). E l'ultima frase del Nuovo Testamento riguarda la "grazia". Qui vediamo la differenza tra l'antico patto ed il nuovo patto.

Così arriviamo alla fine della Bibbia. Siccome abbiamo visto la fine della Bibbia sappiamo dove Satana finirà - nello stagno di fuoco. E dunque se Satana proverà mai ad accusarvi o a causarvi problemi, ditegli con coraggio, "Ho letto l'ultimo capitolo e so quale sarà la tua fine." "Quando il diavolo vi ricorda del vostro passato, voi ricordategli del suo futuro!"

Anche noi sappiamo dove saremo alla fine - eternamente con il nostro Padre celeste e Gesù, e i santi e gli angeli del cielo. Questo ci dovrebbe dare sempre un grande coraggio.

Permettetemi di concludere con un'illustrazione. Supponete che c'è un incontro di calcio tra il vostro paese ed un altro, lo vedete in televisione e sapete quale dei due paesi ha vinto l'incontro. Poi un vostro amico, che non ha visto l'incontro e non sa il risultato, qualche ora dopo guarda una registrazione dell'incontro in televisione. Voi vi sedete con lui e guardate la partita. Durante la registrazione, le volte dove la vostra squadra sta giocando male, il vostro amico sarà teso e si domanderà se alla fine la vostra squadra perderà la partita. Ma voi invece sarete totalmente rilassati, perché già sapete quale sarà il risultato finale.

Applicate questo alla nostra battaglia contro Satana. Qui potete vedere il motivo per cui alcuni credenti sono tesi, scoraggiati e frequentemente preoccupati e perché altri invece sono a riposo. Gli ultimi hanno già visto il risultato finale. Hanno letto e creduto quello che dice nell'Apocalisse, che Satana è già stato sconfitto sulla croce e alla fine sarà gettato nello stagno di fuoco. Alla fine sono Gesù e i santi a trionfare. Perciò sanno che se al momento Satana vince qualche battaglia qui e là, comunque ha già perso la guerra. Sia lodato il Signore.

(Per uno studio completo del libro dell'Apocalisse, potete leggere il mio libro "The Final Triumph" (Il Trionfo Finale), nel quale ho scritto uno studio verso dopo verso dell'intero libro. Potete anche leggerlo su internet al sito: http://www.cfcindia.com/books/the-final-triumph ).

(Al momento non disponibile in lingua italiana - Luglio 2019)