Scritto da: :   Zac Poonen Categorie :   La casa La Chiesa Discepolo
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Quando un credente è affascinato da una nuova verità, può facilmente arrivare a un tale estremo da ignorare altre verità che dovrebbero bilanciare la prima. Questo è vero, specialmente quando si tratta della fede Cristiana autentica.

Sotto l’Antico Patto, la fede non era importante. Solo le opere erano importanti. La Legge di Mosè non diceva nulla sull’avere fede in Dio. Ma questa legge dava 613 comandamenti – una lunga lista di opere, a cui l’uomo doveva obbedire, se voleva compiacere Dio.

Ma quando arriviamo al Nuovo Testamento, leggiamo, “Infatti è per grazia che siete stati salvati, mediante la fede; e ciò non viene da voi; è il dono di Dio. Non è in virtù di opere affinché nessuno se ne vanti” (Lettera agli Efesini 2:8, 9). Leggendo questo versetto da solo, molti credenti cadono nell'estremo e affermano che le opere non sono affatto importanti, perché (come dice questo versetto) le opere tendono a indurre una persona a vantarsi di ciò che è in grado di fare.

Ma cosa insegna veramente il Nuovo Testamento? Non potete trovare tutta la verità solo in un verso delle Scritture. Quando il Diavolo nel deserto citò un versetto dicendo “Sta scritto…” (Vangelo secondo Matteo 4:6), Gesù rispose, “É ALTRESÍ scritto…” Vediamo dunque che un verso delle Scritture deve essere spesso bilanciato con un altro verso (o versi) delle Scritture, se vogliamo comprendere accuratamente tutta la verità. Se Satana ha cercato di ingannare persino il Signore Gesù con un solo versetto della Scrittura, quanto più cercherà di ingannare i credenti di oggi con qualche versetto isolato della Scrittura preso fuori contesto. Quindi dobbiamo essere estremamente cauti nello studio della Scrittura se vogliamo evitare di essere ingannati. Come gli uccelli, anche la verità ha due ali, e bisogna usarle entrambe se si vuole volare dritti. Con una sola ala, o si finisce completamente fuori strada, o si gira in tondo senza mai fare progressi!

Vediamo questo equilibrio in Efesini 2, dove da un lato leggiamo: Infatti è per grazia che siete stati salvati, mediante la fede; e ciò non viene da voi; è il dono di Dio. NON è in virtù di opere affinché nessuno se ne vanti” (Lettera agli Efesini 2:8, 9). Ma per evitare che qualcuno sbagli strada, (volando con quella “sola ala”), continua subito al verso seguente dicendo: “Infatti siamo opera Sua, essendo stati creati in Cristo Gesù PER fare le opere buone, che Dio ha precedentemente preparato affinché le pratichiamo.” (Seconda Lettera agli Efesini 2:8-10). Dunque: Siamo salvati – NON ATTRAVERSO le opere buone - MA PER le buone opere che Dio ha preparato in anticipo affinché noi le compiamo. 

Vediamo lo stesso bilanciamento nella Lettera ai Filippesi 2:12, 13. In questo passaggio veniamo esortati “adoperatevi al compimento della vostra salvezza con timore e tremore”. Ma continuando dice che “è Dio che produce in voi il volere e l’agire secondo il suo disegno benevolo.” Dobbiamo elaborare quello che Dio prima opera in noi.

Nella Lettera di Giacomo 2:17, 18 dice che “La fede se non ha le opere è per sé stessa morta”. E Giacomo continua dicendo “uno piuttosto dirà, ‘tu hai la fede, io ho le opere’”. Ma Giacomo (ispirato dallo Spirito Santo) dice, “Mostrami la tua fede senza le tue opere, e io con le mie opere ti mostrerò la mia fede”. Una fede quindi che non produce “opere di fede” è una fede morta.

La fede Cristiana autentica produrrà sempre opere di fede - ovvero opere compiute nella dipendenza dallo Spirito Santo. Perché questa è la vera essenza della fede: dipendenza dallo Spirito Santo, proprio come il ramo dipende dall'albero per produrre frutti. Quindi, se abbiamo veramente l'equilibrio della verità che si trova nel Nuovo Testamento, allora questo si vedrà nella somiglianza con Cristo delle nostre vite, sia nelle nostre relazioni familiari che nei nostri luoghi di lavoro - prodotta attraverso la potenza dello Spirito Santo, mediante la fede (cioè, la nostra dipendenza da Lui).

La fede senza le opere è una credenza intellettuale morta - e non è la vera fede prodotta dallo Spirito Santo nel cuore di una persona. La vera fede Cristiana è una totale dipendenza da Dio, che produce sempre il frutto di una crescente somiglianza a Cristo nella vita di una persona. D'altra parte, le opere senza fede sono il tentativo dell'uomo di compiacere Dio con i propri sforzi umani, che porta all'ipocrisia, che la Scrittura chiama “stracci sporchi”. («Tutte le nostre opere giuste sono come un abito sporco» – Isaia 64:6).

Quello che ho condiviso in questo articolo è una verità molto importante - perché da essa dipende il nostro destino eterno, - e quindi non possiamo permetterci di sbagliare su questo argomento. Non lasciatevi ingannare dal diavolo con una falsa “fede” che è solo una credenza intellettuale che non produce la vita di Cristo in noi.

Chi ha orecchi per intendere, intenda. Amen.